musica insieme maggio 2013 completo

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I concerti 2013 2014 arte della musica L

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SOMMARIOn. 3 giugno / luglio 2013

EditorialeLa ventisettesima sfidadi Fabrizio Festa

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I protagonistiSchede concertiOttobre 2013 - Maggio 2014

I vantaggiSolo per gli abbonati

Gli abbonamentiInformazioni per il pubblico

Il repertorioGli autori e le opere in stagione

La stagioneMusica in tempo di crisidi Bruno Borsari

17Musica Insieme 2007-2013Un nuovo capitolo della nostra storia

13Interpreti e programmiPrima la musica!di Fulvia de Colle

18Il calendario 2013-2014Tutte le date della stagione

I Concerti 2013 / 2014

In copertina: Gianfranco Piccoli, Girasole nero, olio e cera su tela4 IM MUSICA INSIEME

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EDITORIALE

Fabrizio Festa

Una nuova stagione, un nuovo cartellone,una nuova sfida. E non ci si stupisca trop-po seMusica Insieme, nonostante la crisi, no-nostante le tante difficoltà del momento, e,diciamolo pure, nonostante i pubblici am-ministratori in questa nostra Italia abbianodeciso che la cultura nel suo complesso nonrientra nelle loro priorità, continua con coe-renza e costanza nel suo impegno a favore del-la musica d’arte. Basta scorrere il program-ma della prossima stagione per comprenderlo.Bilanciando nuovo e tradizione, unendo al-l’ordito della nostra consolidata progettazionela trama del nuovo cartellone, abbiamo co-struito una stagione che vuole mettere in lucetalento e competenze. Talento e competen-ze insieme di chi la musica la compone e dichi la interpreta. D’altronde, la musica è dav-vero arte che vive del confronto. Di quellotra interprete e pubblico in primo luogo. Maanche di quello tra repertorio e contempo-raneità, l’interprete stesso rinnovando con-certo dopo concerto anche i brani della let-teratura più antica. Così c’è una contem-poraneità dell’interpretazione che vienemessa a confronto con la contemporaneitàdella composizione: Smetana e Guarnieri incerto senso convivono. Convivono TanDun eMozart, in uno straordinario gioco diriflessi e di rimandi, o meglio ancora di filiche vengono tessuti ed annodati fino a for-mare un’unica tela. Del cartellone e delle sueparticolarità, comunque, si parlerà più avan-ti in queste medesime pagine. Concerto perconcerto il nostro lettore troverà racconta-ta la nuova stagione in tutti i suoi partico-lari, oltre a trovare le ragioni che ci hannoguidato nella costruzione di questo nuovocartellone. Forti proprio di questa nostraesperienza e confortati dagli esiti del nostroimpegno – la stagione che si è conclusa è sta-ta ancora una volta salutata da un significa-tivo sold out – ci è sembrato il momento que-

sto di presentare alla città un compendio diquanto abbiamo fatto negli ultimi anni. Pub-blichiamo ora, infatti, il volumeMusica In-sieme – 2007/2013, un aggiornamento delprecedente, Vent’anni di Musica Insieme. Inquel primo volume c’erano i primi vent’an-ni. Ora ne aggiungiamo altri sette, proprioper poter offrire non solo ai nostri lettori, ainostri abbonati, ma alla città tutta il raccontodi un’esperienza ampiamente condivisa e cheè parte integrante della vita della nostra co-munità. Del resto, avvicinandoci ormai adun altro importante traguardo, quello deitrent’anni di attività, guardarsi alle spalle econsolidare il passato per costruire il futu-ro è quasi un dovere. A questo proposito, ab-biamo voluto offrire al nostro pubblicoun’altra novità, della quale si leggerà più avan-ti su queste pagine: ricordando proprio la no-stra prima edizione 1987/88, la brochure delProgramma generale dei Concerti di Musi-ca Insieme 2013/14 affiancherà alla ‘tradi-zionale’ presentazione di artisti e repertori an-che quindici contributi inediti di MarcoMa-ria Tosolini, al quale come nel lontano1987 abbiamo chiesto di redigere dei testinarrativi che, ispirati dal concerto in pro-gramma, raccontino una storia, immagi-nandomagari un dialogo o unmomento nel-la vita di questo o quel compositore, ed in-vitando così all’ascolto in un modo originalee non ‘cattedratico’.Un nuovo programma, quindi, un nuovo vo-lume della nostra storia, e naturalmente unanuova Stagione insieme: condividere il no-stro passato e il nostro presente con la co-munità in cui si è realizzato, ha messo radi-ci, è cresciuto, crediamo sia un gesto dove-roso. La nostra è la testimonianza di una pas-sione ed insieme di un lavoro compiuto conserietà e determinazione, convinti comesiamo che operare nella cultura sia prima ditutto un servizio per i cittadini.

LA VENTISETTESIMA SFIDA

7IM MUSICA INSIEME

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un fenomeno che caratterizza l’Italia re-cente, diciamo dal secondo dopoguerra inpoi: di fronte alle crisi la reazione è so-

stanzialmente quella di tagliare. Tagliare, com’ènoto, non significa ridurre gli sprechi (se ce nesono), e quindi ottimizzare le risorse, tanto quel-le umane quanto quelle finanziarie. Significa, in-vece, decidere che esiste una scala di valori co-stituita su base utilitaristica, secondo la quale esi-stono ambiti di spesa tipicamente voluttuari, con-trapposti ad altri necessariamente indispensabi-li. Forse è ancora un retaggio di certe convinzio-ni pauperistiche, le cui radici affondano nel no-stroMedioevo; oppure più semplicemente si trat-ta di scelte meramente opportunistiche, ma il ri-sultato è sempre il medesimo: si tagliano risorse(umane e finanziarie) alla cultura. Cultura qui in-tesa nel suo senso più ampio, e quindi anche allascuola (da quella dell’infanzia fino all’università),alla ricerca, e più in generale allo stato sociale. Èun fenomeno tipicamente italiano, perché nel re-

sto d’Europa (ma non solo), anche di fronte aduna crisi così profonda come quella che stiamoattraversando, si è fatto decisamente il contrario.Peraltro, anche i sostenitori privati, forse perchécondizionati da tale atteggiamento da parte del-l’amministrazione pubblica, finiscono per segui-re strade a volte difficilmente comprensibili. Si pre-ferisce riorientare le (ormai poche) risorse sulla no-vità del momento, piuttosto che continuare a so-stenere quanti operano con continuità e coeren-za, ottenendo magari risultati importanti, che tro-vano ampio e consolidato riscontro nel successodi pubblico. Sembra quasi, in estrema sintesi, chechi lavora bene venga penalizzato. Sembra qua-si che la competenza non trovi quell’ovvio, e vor-remmo dire spontaneo riscontro, che pure sarebbelecito attendersi. Invece, ecco l’attrazione fataleper il nome eclatante, per la star del momento,che non è però il frutto di un ragionamento stra-tegico e di lunga durata, bensì appunto l’esito diuna scelta opportunistica, troppo spesso fonda-

La XXVII edizione dei Concerti di Musica Insieme dà spazio al meglio dell’arte deisuoni, affiancando maestri riconosciuti a nuovi talenti, repertorio e contemporaneità;e con un nuovo volume che racconta le Stagioni dal 2007 al 2013 di Bruno Borsari

MUSICA IN TEMPO DI CRISI

8 IM MUSICA INSIEME

Sopra: Mario Brunello,il cui sodalizio con MusicaInsieme si riconferma conun originalissimo progettoper il concerto inauguraleil 21 ottobre 2013

È

FotoVicoCha

mla

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ta su valutazioni queste pure utilitaristiche.Da queste semplici considerazioni nasce una do-manda: com’è possibile che nel paese che è sta-to storicamente uno dei maggiori centri culturalidel pianeta, nel quale sono nate e si sono svi-luppate le diverse arti e dove il pensiero umani-stico e scientifico ha conosciuto (e nonostante tut-to conosce) una fioritura davvero eccezionale, dovetutt’oggi operano artisti, intellettuali e scienzia-ti tra i migliori, si insista in una politica così dis-sennata? Difficile trovare una risposta sintetica.Limitiamoci qui a constatare quanto invece difronte ad un atteggiamento tanto perverso, i cuiesiti vanno rubricati nel segno terribile dei costiumani e sociali dell’infelicità, singoli cittadini edassociazioni reagiscano insistendo con convinzionee coerenza nel proporre alla comunità il loro im-pegno proprio nel contesto delle attività cultu-rali. È con questo spirito, chiamiamolo pure “spi-rito di servizio”, che la nostra Fondazione met-te in campo la sua nuova Stagione di concerti,già pianificando, a fianco del cartellone prin-cipale, le altre attività (comeMusica InsiemeCOntemporanea, Invito alla Musica, rassegnadedicata a chi abita nei comuni della nostraprovincia, oMusica per le scuole per gli stu-denti degli istituti scolastici superiori) cheormai da molti anni contraddistinguonol’impegno artistico di Musica Insieme. Lamiglior risposta alla crisi non è, infatti, anostro avviso quella di togliere linfa ai ta-lenti, di privare il pubblico della possibi-lità di confrontarsi con i frutti dell’ingegnoe della creatività umani, di ridurre l’accesso

Un ritornoeccellente, ed unaltrettanto atteso

debutto nella nostraStagione: sono

quelli di Maria JoãoPires (a sinistra) edi Janine Jansen

(qui sotto)

9IM MUSICA INSIEME

LA STAGIONE 2013/14

Foto

Felix

Broede

Foto

Decca/Kasskara

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alle occasioni culturali ed artistiche, rabbuiandogiornate già non troppo luminose. Al contrario,si superano i momenti di difficoltà proprio dan-do spazio ai talenti ed alle competenze, e mettendoquesti in contatto e a confronto con il più gran nu-mero di persone possibile. Non si può solo con-dividere il peggio. Si deve, anzi, e prima di tutto,condividere il meglio, sia perché questo offrirà so-luzioni alla crisi, sia perché è nella creatività e nel-la condivisione della creatività che l’uomo ha tro-vato le soluzioni per la sua stessa sopravvivenza.Quindi, è anche nel rito collettivo e condiviso delconcerto che una comunità non solo si riconosce,ma cresce, si sviluppa, si evolve e trova un modounitario di affrontare l’infelicità, l’ansia, la paura.D’altronde, l’arte – sintesi mirabile di artificio enatura – non è mai stata patrimonio di uno o dipochi. Se vera arte, prima o poi, diventa patrimoniodi tutti e come tale noi la vogliamo proporre an-cora una volta, per una nuova stagione, al pubblico,già immaginando un futuro al di là della crisi.Un futuro che è saldamente radicato nel nostro pas-sato. Per questa ragione pubblichiamo (e sarà spe-

riamo gradito dono per i nostri abbonati) l’ag-giornamento del racconto delle attività di Musi-ca Insieme, che va ad integrare il volume che pub-blicammo in occasione dei nostri vent’anni. Oraabbiamo deciso di aggiungere un ulteriore tassel-lo, riunendo in un unico volume le ultime settestagioni. Un racconto, corredato di utili strumentidi consultazione (come l’indice cronologico di tut-ti i concerti realizzati, o quello degli autori e del-le opere eseguite, o ancora degli artisti ospiti), nelquale in certo senso si specchia anche la storia del-la nostra città.Peraltro, il cartellone che proponiamo testimoniaa nostro avviso di quell’equilibrio tra innovazio-ne e tradizione, che è sempre stato il segno di-stintivo della nostra programmazione. Anchescorrendolo velocemente, sia l’appassionato che cisegue da sempre, sia chi si accostasse per la primavolta al mondo affascinante della musica da camera,intuirebbe immediatamente il senso del nostro ope-rare. Tanto il repertorio quanto la musica dei no-stri giorni trovano congruo spazio. Mahler coabitacon Haydn, Šostakovic con Bach e Beethoven, etutto questo lasciando che il pubblico incontri, adesempio, un compositore come il cineseTan Dun,che ospiteremo in un programma interamente de-dicato alla sua musica alla testa dell’Orchestra del-la Toscana. In questo senso, la nostra ventisette-sima stagione consolida e innova. Si consolida esi rinnova anche grazie a quei molti sodalizi checi legano ad artisti che in certo qual modo han-no vissuto al nostro fianco molti di questi anni.Ecco, ad esempio,Mario Brunello. Ed ancora, Vik-toria Mullova o Yuri Bashmet, o Maria João Pi-res. Nomi questi che vanno ad affiancarsi a quel-li di Arcadi Volodos e Radu Lupu, in una galle-ria di grandi interpreti che crediamo siano ancheil segno della fiducia di cui Musica Insieme godeproprio presso gli artisti. Del resto, tali sodalizi,proprio in forza del progressivo ispessirsi dei le-gami, ci hanno portato a progettare sempre nuo-ve proposte, quelle che il lettore potrà trovare ap-punto nelle pagine che seguono, con un’apertu-ra, dal punto di vista della prospettiva dei pro-grammi, davvero a trecentosessanta gradi. E poinon mancano i debutti, come quelli del giovanepianista Federico Colli, talento in ascesa al qua-le siamo lieti di offrire un palcoscenico come il no-stro per farsi conoscere dal pubblico bolognese.Non manca neppure, infine, lo spazio dedicato ainostri cameristi (ecco lo Estrio, tanto per citare unotra gli ensemble italiani in cartellone), Musica In-sieme sottolineando ancora una volta quanto siaimportante dare la possibilità ai nostri giovani ar-tisti di esibirsi in un contesto adeguato e davan-ti ad un pubblico competente e attento.

10 IM MUSICA INSIEME

LA STAGIONE 2013/14

Sopra: Tan Dun, allaguida dell’Orchestradella Toscanail 4 dicembre 2013

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li ingredienti sono semplici, ma ricchi egenuini: nella ricetta di Musica Insiemele materie prime sono da sempre le

opere di ieri e di oggi, il gusto della tradizione af-fiancato alle evoluzioni della contemporaneità; iltutto affidato alle braccia e al cuore di interpretidalla consolidata maturità ed esperienza, ma an-che di artisti giunti di slancio e con entusiasmodai principali concorsi e perfezionamenti del lorostrumento. È con questo spirito, vorremmo direartigianale, costruito nota dopo nota senza inse-guire bizzarre chimere o glorie passeggere, cheMusica Insieme si avvicina al trentesimo anno diun’attività condotta con costanza e coerenza, maanche con passione e fantasia.E proprio ad un artista-artigiano, grande amico diMusica Insieme e come noi in prima linea nel pro-muovere giovani talenti e nuovi progetti, spetteràl’inaugurazione, il 21 ottobre:Mario Brunello hacreato infatti un programma del tutto speciale, ap-positamente pensato per quest’occasione, che lovedrà nella doppia veste di violoncellista e direttorealla guida di un agguerrito manipolo di inter-preti, dai talenti del Quartetto Mirus e dell’Ac-cademia Nazionale di Santa Cecilia, alla piani-sta Leonora Armellini, a solisti già da tempo notialle scene, come il soprano Elisabetta de Mirco-vich e il percussionistaMaurizio Ben Omar. Perloro alcune pagine di Gustav Mahler, fra cui la ma-gnifica Quarta Sinfonia nella versione di Klaus Si-mon, che ne esalta tutta la purezza cameristica, ela Sonata per violoncello e pianoforte di RichardStrauss, unica opera del compositore tedesco perquesta formazione. E poi ancora un musicista ‘indoppia veste’: il compositore cinese Tan Dun, ce-leberrimo autore delle colonne sonore di colossalcome La tigre e il dragone (per la quale si è aggiu-dicato l’Oscar), dirigerà il 4 dicembre un pro-gramma tutto costituito da sue partiture; ad ese-guirle, l’Orchestra della Toscana, compagine cheregolarmente ospitiamo nei nostri cartelloni e cheha per così dire nei cromosomi una felice voca-zione per la contemporanea, grazie anche all’illu-minata direzione artistica di Luciano Berio, che laraccolse nei suoi primi anni (gli Ottanta) di atti-

vità. I suoni della natura, quelli che (come dicevaJohn Cage proprio a proposito di Tan Dun) ci cir-condano ma che non siamo più abituati ad ascol-tare, saranno al centro dei tre Concerti dell’autorecinese, con un originale utilizzo delle percussionitradizionali del suo paese, ovvero percussioni le-gate all’acqua, la carta, la pietra e la ceramica.L’ORT e il progetto di Mario Brunello ci ripor-tano poi allo sguardo particolare che Musica In-sieme dedica – non certo per sciovinistico nazio-nalismo, ma con il deciso obiettivo di ribaltare iltriste adagio secondo cui nessuno è profeta in pa-tria – alle forze artistiche del nostro paese: sonotante, sono straordinarie, e l’Italia dovrebbe forsefarsene più vanto, ovviamente dando loro moltopiù di quanto non faccia. Queste forze sono rap-presentate ad esempio dalle tre interpreti del-l’Estrio, impegnate l’11 dicembre in un pro-gramma che alterna il tardo Ottocento slavo diArenskij e Smetana a una novità assoluta (ed eccoun altro italiano, da decenni peraltro attivo a Bo-logna, da annoverare fra i migliori compositoridell’oggi): la prima esecuzione di Lassù... le stelle...si accorgano... di te di Adriano Guarnieri, che Mu-sica Insieme ha commissionato all’autore rice-vendo un’entusiastica quanto ispirata adesione.La toccante citazione di un verso di Rainer Maria

Varietà nei repertori e negli organici proposti, in un equilibrato intrecciarsidi ‘scoperte’ e riconferme: la ricetta anticrisi di Musica Insieme è un percorsosempre aperto fra tradizione e novità di Fulvia de Colle

Viktoria Mullova eil Matthew Barley

Ensemble, il 10febbraio 2014 sulpalco del Manzoni

con il loro“The Peasant Girl”

IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI

PRIMA LA MUSICA!

G

13IM MUSICA INSIEME

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Rilke posta a titolo del brano fa riferimento infatti,nel brano di Guarnieri, alla morte del piccolo De-vid, nel gennaio 2011, tragedia umana e socialeche ha scosso profondamente la nostra città, e silega anche tematicamente al Trio di Smetana, de-dicato alla scomparsa della figlia Bedriska.A partire da questo spunto vogliamo qui permet-terci una digressione ‘letteraria’: nel Programma

generale 2013/14 che Musica Insieme distribuiràai propri abbonati (e naturalmente anche a chi nevorrà far richiesta) ci sarà un’ulteriore novità,frutto a sua volta di quella commistione di arti-gianato e fantasia di cui si parlava poc’anzi. Nellabrochure infatti, ciascun concerto verrà introdottonon soltanto dalla classica ‘schedina’ d’ascolto,ma anche da un testo di finzione, redatto daMarco Maria Tosolini, che partendo da un branoin programma ha per noi inventato una brevestoria, un dialogo, una miniatura tanto poeticaquanto verosimile, e capace di invitare all’ascoltopur senza proporsi come guida o analisi musico-logica in senso stretto. Un’ispirazione, insomma,un pensiero accanto e per la musica.Tornando al cartellone, italiano, e al suo debuttonella nostra Stagione sarà poi il pianista FedericoColli, un nuovo, straordinario talento, vincitoredel Concorso “Leeds” nel 2012, il che ci fa spo-stare lo sguardo su un ricco percorso dedicatoproprio al suo strumento, immancabile fil rouge (emattatore) di ogni stagione cameristica. Ecco iprotagonisti:Maria João Pires (che il 25 novem-bre si esibirà peraltro sia come solista che assiemeall’eccellente violoncellista Antonio Meneses, giàmembro del Beaux Arts Trio ed assente da questescene dal lontano 1996), Paul Lewis, protagoni-sta il 20 gennaio di una vera e propria antologiadel grande pianismo da Bach a Liszt, ed infineRadu Lupu (l’8 aprile) e Arcadi Volodos, al qualesarà affidato il concerto finale della Stagione, il 12maggio. Presenze straordinarie entrambe: quelladel pianista rumeno ormai già entrato di dirittonel novero dei grandi interpreti della storia, che sipresenterà con due autori come Schubert e De-bussy, particolarmente congeniali al suo pianismo‘poetico’, ma anche quella di Volodos, solista russola cui carriera mondiale è tanto strepitosa quantorara e selezionata è la sua presenza in Italia.Un’attenzione sempre particolare, dunque, è quellache abbiamo voluto dedicare al pianoforte, stru-mento principe peraltro della cameristica degliultimi tre secoli, e che ben s’inserisce del resto inun cartellone che lo bilancia con quartetti d’archiimportanti come l’Emerson (l’11 novembre), chetorna a Musica Insieme dopo oltre quindici anni,nel mentre si appresta a festeggiare i quaranta diattività, e il Belcea (il 3 febbraio), quartetto bri-tannico che invece Musica Insieme porta per laprima volta nella nostra città, e che per sottolinearele proprie origini ha scelto come biglietto da visitaun programma incentrato su autori-compatrioticome Britten e Purcell.D’altronde troveremo ancora il pianoforte tra iprotagonisti: per esempio con Alexander Roma-

Sopra: Il Belcea Quartet,al suo debutto bolognese il

3 febbraio 2014.Sotto: Gabor Boldoczki,anch’egli ospite per la

prima volta nella nostracittà il 13 gennaio 2014

IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI

14 IM MUSICA INSIEME

Foto

Marco

Borggreve

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novsky, che abbiamo voluto con noi memori delsuo coinvolgente recital nella passata stagione,impegnato il 13 gennaio assieme al trombettistaGabor Boldoczki (altro eccellente talento dellascena internazionale) e la Franz Liszt ChamberOrchestra, entrambi ancora mai ascoltati a Bolo-gna, in programma fra l’altro lo splendido Con-certo per pianoforte e tromba di Šostakovic.E troveremo altri grandi interpreti: alcuni sonoamici di lunga data come Yuri Bashmet, sempli-cemente il violista più celebre del panoramaodierno, alla guida dei suoi Solisti di Mosca conun programma che è una sorta di gemellaggio fraItalia e Russia nel nome del canto e della melodia.Altri, come la violinista olandese Janine Jansen,accompagnata peraltro da un pianista tra i più af-fidabili e richiesti, qual è Itamar Golan, sono alloro debutto nel cartellone di Musica Insieme,confermando altresì un ulteriore ingrediente fon-damentale del nostro ‘ricettario’: l’affiancare alpiacere di riascoltare gli interpreti e il repertorioche il nostro pubblico più profondamente ama econosce, il piacere di scoprire nuove ‘voci’ e nuoveopere. Per questo ecco la prima assoluta di Guar-nieri e i Concerti di Tan Dun, ma anche i progettioriginali e crossover che ospiteremo tra febbraio emarzo: per prima Viktoria Mullova, che al fiancodel Matthew Barley Ensemble, capeggiato dal-

l’omonimo violoncellista, ri-percorrerà il 10 febbraio conThe Peasant Girl le proprieorigini ‘popolari’ (la sua fa-miglia proviene da un villag-gio ucraino), nel senso piùprofondo di una serena sem-plicità e di una struggente espressività, accostandoil linguaggio ‘risciacquato nel Danubio’ di Bartóke Kodály alle sonorità gypsy e danzanti di un’an-tologia musicale che va da Bratsch al DuOud,duo tunisino di oud capace di galvanizzare anchele platee più ‘pop’ con il suo mix di tradizione edelettronica. E ad una altrettanto ricca fusion di tra-dizione est-europea, balcanica e russa si richiamaanche il klezmer che ci proporranno i Solisti dellaMahler Chamber Orchestra, il 10 del mese suc-cessivo, stavolta con la voce solista del clarinetto,non a caso uno strumento dal timbro fra i piùcaldi e rotondi, per un repertorio che affonda di-chiaratamente le sue radici nel canto.Questa quindi la ricetta di Musica Insieme controla crisi, fra repertorio e novità, grandi maestri e ta-lentuosi debutti, spazio alle eccellenze italiane,ma soprattutto alla varietà ed alla multiformità diun percorso che non si intende mai concluso,sempre pronto com’è ad accogliere divagazioniimpreviste e stimolanti suggestioni.

Sopra: Yuri Bashmet,alla guida dei Solisti di

Mosca il 17 marzo 2014.Sotto: l’Emerson Quartet,a Bologna l’11 novembre

2013 dopo oltre15 anni di assenza

Foto

Lisa-M

arieMazzu

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Page 19: Musica Insieme Maggio 2013 Completo

Dopo Vent’anni di Musica Insieme, uscito nel 2006, la nostra Fondazionepubblica un nuovo volume con il racconto di tutti i concerti realizzati dal 2007

ad oggi, che verrà offerto in omaggio agli abbonati della Stagione 2013/14

UN NUOVOCAPITOLODELLANOSTRA STORIA

Ad integrazione e aggiornamento del volume che ri-percorreva i primi vent’anni di attività di Musica In-sieme, con questo libro abbiamo voluto ricordaretutti i concerti che la nostra Fondazione ha orga-nizzato dal 2007 al 2013 – con una prospettivaaperta sulla prossima Stagione 2013/14.Come allora, nel duplice intento di fornire una cro-naca ed un supporto storico-scientifico allo stu-dioso e all’appassionato, abbiamo suddiviso il vo-lume in due parti. Nella prima, fra narrativa e

immagini, il lettore ritroverà tutti gli eventi realizzatida Musica Insieme, dalla stagione principale deiConcerti di Musica Insieme a Musica Insieme inAteneo, a MICO – Musica Insieme COntempora-nea. Nella seconda parte, a sussidio e documen-tazione di quel racconto, seguono un indice cro-nologico dettagliato dei concerti, il repertorio degliautori e delle opere eseguite, ed infine l’indice de-gli interpreti. Un regalo per i nostri abbonati, per ri-cordare insieme questi ultimi anni di grande musica.

Page 20: Musica Insieme Maggio 2013 Completo

Lunedì 21 ottobre 2013AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Mahler, R. Strauss

Mercoledì 11 dicembre 2013AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Arenskij, Guarnieri, Smetana

EMERSON QUARTETLunedì 11 novembre 2013AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Haydn, Bartók, Beethoven

ANTONIO MENESES.....................................violoncello

MARIA JOÃO PIRES..................................pianoforte

Lunedì 25 novembre 2013AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Schubert, Brahms, Mendelssohn

ORCHESTRA DELLA TOSCANATAN DUN...................................................................direttore

Mercoledì 4 dicembre 2013AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Tan Dun

FRANZ LISZT CHAMBER ORCHESTRAGABOR BOLDOCZKI......................................tromba

ALEXANDER ROMANOVSKY...............pianoforte

Lunedì 13 gennaio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Stravinskij, Šostakovic, Britten, Liszt / Wolf

PAUL LEWIS..........................................................pianoforteLunedì 20 gennaio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Bach / Busoni, Beethoven, Liszt, Musorgskij

QUARTETTO MIRUS

“I FIATI”, ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTACECILIAELISABETTA DE MIRCOVICH.............soprano

LEONORA ARMELLINI................................pianoforte

MAURIZIO BEN OMAR............................percussioni

MARIO BRUNELLO........................................violoncello e direttore

ESTRIO

Lunedì 3 febbraio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Purcell, Britten, Mozart

BELCEA QUARTETICO

NCE

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Page 21: Musica Insieme Maggio 2013 Completo

SOLISTI DELLA MAHLER CHAMBER ORCHESTRALunedì 10 marzo 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Mozart, Bruch, Stravinskij

I SOLISTI DI MOSCA

YURI BASHMET.................................................viola e direttore

Lunedì 17 marzo 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Britten, Paganini, Cajkovskij

JANINE JANSEN...............................................violino

ITAMAR GOLAN..................................................pianoforte

Lunedì 14 aprile 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Beethoven, Schoenberg, Korngold

RADU LUPU............................................................pianoforteMartedì 8 aprile 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Schubert, Franck, Debussy

THE MATTHEW BARLEY ENSEMBLEVIKTORIA MULLOVA....................................violino

Bratsch, Lewis, Bartók, Kodály, Weather Report, Barley, DuOud

FEDERICO COLLI...............................................pianoforteLunedì 24 febbraio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Lunedì 10 febbraio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Mozart, Beethoven, Schumann

ARCADI VOLODOS..........................................pianoforteLunedì 12 maggio 2014AUDITORIUM MANZONI ore 20.30

Schubert, Brahms, Schumann

Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria di Musica Insieme:Galleria Cavour, 3 - 40124 Bologna, tel. 051.271932

[email protected] - www.musicainsiemebologna.it

ICON

CERTI2013/2014

Page 22: Musica Insieme Maggio 2013 Completo

20 IM MUSICA INSIEME

INFORMAZIONI PER L’ABBONAMENTO ALLA STAGIONE 2013/2014

PREZZI ABBONAMENTI

PREZZI BIGLIETTI SINGOLI CONCERTI*

Vendita abbonamentiBiglietteria del Teatro Manzoni - via de’ Monari 1/2, Bologna - orario: dal lunedì al sabato, ore 15 -18.30Prelazioni per il rinnovo dell’abbonamento: da martedì 21 maggio a mercoledì 12 giugno 2013. È richiesto un documento d’iden-tità dell’intestatario dell’abbonamento alla stagione 2012/2013.

Nuovi abbonamenti per i posti ancora disponibili: da martedì 18 giugno a venerdì 5 luglio 2013.

Possibilità di rateizzazioneL’abbonato potrà versare un acconto (non rimborsabile, indicato tra parentesi di fianco all’importo totale), regolando poi il saldo dal21 ottobre al 25 novembre 2013.

Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni, dovute a motivi tecnici o di forza maggiore, ai programmi della stagione,agli orari e alle date degli spettacoli.

L’eventuale rinuncia all’abbonamento nel corso della stagione, per qualsiasi motivo, non comporta alcuna restituzione, anche par-ziale, di denaro.

Non è possibile rilasciare duplicati della tessera di abbonamento. In caso di smarrimento o furto, per accedere in teatro sarà ne-cessario esibire in biglietteria un documento di autocertificazione del furto o smarrimento dell’abbonamento, corredato da una fotoco-pia della carta d’identità dell’intestatario.

Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato.

Platea I settore€ 55,00

Platea II settore€ 45,00

Galleria I settore€ 40,00

Galleria II settore€ 35,00

Platea I settore€ 390,00 (€ 195,00)

Platea II settore€ 318,00 (€ 159,00)

Galleria I settore€ 290,00 (€ 145,00)

Galleria II settore€ 225,00 (€ 113,00)

Galleria II settoreUnder 26 e Over 65€ 160,00 (€ 80,00)

*Per tutti i settori ad eccezione della balconata: riduzione 10% per Under 26, Over 65, abbonati Arena del Sole, soci COOP e soci Touring Club

BalconataBalconata€ 10,00

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21IM MUSICA INSIEME

I VANTAGGI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE 2013/2014

PertutteleseratedeiconcertidiMusicaInsieme,l’abbonatopotràusufruireadunprezzospecialedelParcheggioApcoa di Piazza VIIIAgosto e del nuovo ParcheggioApcoa in zona Riva Reno – Marconi (accesso veicolare ViaAzzo Gardino). Presentando la propria tessera, sarà infatti possibile acquistare presso la cassa del parcheggioun pacchetto rinnovabile di 5 buoni (ciascuno valido per tre ore di sosta in tutte le serate di concerto) al prez-zo di € 25,00.

Gli abbonati di Musica Insieme potranno usufruire di uno sconto del 20% circa sui prezzi interi degli abbona-menti (escluso l’abbonamento CartaArena) e dei biglietti per tutte le repliche di spettacolo, ad esclusione deglispettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione. Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna.Tel. 051 2910910

Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% sulla prima consumazione in tuttele serate di concerto di Musica Insieme e della Cantina Bentivoglio (Via Mascarella 4/B, Bologna).

Per tutte le serate di concerto, l’abbonato potrà usufruire del servizio Chiama Taxi COTABO. Rivolgendosialla postazione COTABO all’ingresso del teatro, potrà richiedere un taxi all’addetto, ricevendo in pochi se-condi uno scontrino con tempo d’attesa e sigla del taxi in arrivo, senza alcun costo di chiamata. L’abbonatopotrà inoltre ricevere, gratuitamente anziché al costo di 25 Euro, la Taxi Card COTABO, con la quale saràpossibile pagare tutti gli spostamenti con comoda fattura a fine mese. In alternativa, l’abbonato potrà utiliz-zare l’applicazione Taxiclick, disponibile gratuitamente (per iPhone e Android) su App Store e Play Store.COTABO, www.cotabo.it – Tel. 051 374300

Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto allo sconto del 10% su tutti i cd e dvd in assortimento pres-so Discorama Bologna, Via de’ Monari 1a/b, Bologna. Tel. 051 2960976. www.discoramabologna.it

Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% su tutte le consumazioni al Risto-rante Pizzeria Incrocio Montegrappa, Via Montegrappa 7/d, Bologna tel. 051 224871 (chiuso il martedì).

L’abbonatoavràdirittoalloscontodel10%sullaconsumazionenellafasciapranzopressoi localiCAMSTdelcen-trostoricoedeiCentriCommerciali.RistoranteSelf-serviceC’ENTRO–Bologna,Via Indipendenza45–aper-to dal lunedì al sabato; Ristorante Self-service BASS’OTTO – Bologna, Via Ugo Bassi 8 – aperto dal lunedì alvenerdì e domenica, chiuso il sabato. Ristoranti Self-service MAGNOSFERA: La Galleria, Piazza XX settem-bre 6,Autostazione Bologna – Centro Commerciale Centro Borgo, Bologna – Centro Commerciale Lame, Bolo-gna – Centro Commerciale Centro Nova, Villanova di Castenaso.

Per soggiorni di almeno due notti, l’abbonato avrà diritto all’upgrade gratuito in Junior Suite, e riceverà inomaggio un prodotto della linea cosmetica Helvetia Benessere. Hotel Helvetia Thermal SPA 4*s, PorrettaTerme (www.helvetiabenessere.it, [email protected]).

L’abbonato avrà diritto al 10% di sconto su tutti i libri (eccetto promozioni in corso) presso la Libreria.coopAm-basciatori, Via Orefici 19 e la Libreria Coop Zanichelli in Piazza Galvani 1/h, Bologna.

L’abbonatoavràdirittoalla tariffa ridottasulbigliettod’ingressoalleesposizionipermanenti e temporaneepres-so MAMbo e Museo Morandi. Nel caso di visite di gruppo organizzate da Musica Insieme (massimo 30 perso-ne), gli abbonati godranno della tariffa agevolata scontata del 20% e di una tariffa particolare a 3 euro in caso divisite speciali già calendarizzate. Inoltre, a tutti gli abbonati che accompagnino i figli ai laboratori didattici, MAM-booffreunbigliettogratuitoalsecondogenitorepervisitare lacollezioneeleesposizioni temporanee.www.mam-bo-bologna.org

L’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 15% sul prezzo di occhiali da sole e di occhiali da vista completi dilenti, e ad uno sconto del 10% sulla contattologia e liquidi, presso Ottica Gambini, nei punti vendita di ViaUgo Bassi 1 e Via d’Azeglio 8/b.

Uvet Pomodoro Viaggi offre agli abbonati di Musica Insieme uno sconto immediato del 3% per l’acquistodi viaggi e soggiorni da catalogo (escluse quote d’iscrizione, assicurazioni e visti) in tutte le agenzie Uvet Po-modoro Viaggi di Bologna e provincia. Restano esclusi i viaggi Last minute, le offerte speciali e la bigliette-ria in generale. www.uvetpomodoro.com

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l fascino della musica di GustavMahler par proprio non sentireil passare del tempo. Anzi, qua-

si vi fosse un contenuto profetico(come spesso accade allorquando citroviamo di fronte alle opere d’arte),le sue pagine oggi suonano ancor piùsincere e profonde. Quello del com-positore boemo è lo sguardo insiemed’un poeta e di un filosofo, che tro-va nella musica – una musica sa-pientemente ordita intorno a testi par-ticolarmente ricchi di suggestioni – ilsuo strumento chirurgico. Taglia e ri-cuce, lasciando l’ascoltatore in uno sta-to di commosso stupore. La nostracontemporaneità, con tutto il suo ba-gaglio di tecnologia digitale, con la suaansia irrequieta, con la sua incapaci-tà di prendersi il tempo che occorre,trova nella prospettiva mahleriana unostrumento critico particolarmenteacuto e pungente. E lo trova anchequando, come nel caso della QuartaSinfonia, Mahler sembrerebbe al-lontanarsi dal suo cosmico pessimi-smo (a volte rischiarato da un perso-nalissimo senso del sacro e della

fede) e rivolgere l’attenzione ai temidella natura. Ascoltarla in una ridu-zione, qual è quella che ci proporràMario Brunello, cui ci lega ormai unprofondo sodalizio artistico, non è pe-raltro “riduttivo”. Al contrario, lepartiture mahleriane in versione ca-meristica non perdono efficacia. Latrasparenza dell’ordito, che emerge dal-la riduzione dell’organico, ne esalta latrama e dà luce a tutte le sue sfuma-ture. All’altro capo della parabola staRichard Strauss. Che Brunello li ab-bia voluti accostare, ci pare scelta adun tempo sagace per l’arditezza del

confronto e quantomai foriera di inat-tese emozioni. Essere contemporaneinon vuol dire certo stare dalla mede-sima parte. Anzi, le opere di Mahlere Strauss dimostrano il contrario. Daqui uno dei motivi di maggior inte-resse di questo concerto inaugurale,scelta coerente con quanto negli anniscorsi Musica Insieme ha propostoproprio per aprire la sua stagione.

I

Lunedì 21 ottobre 2013

23IM MUSICA INSIEME

Mario Brunello inaugura la XXVII Stagione di Musica Insieme alla guida di un’ineditaformazione, con cui propone la trascrizione cameristica di un capolavoro mahleriano

NEL SEGNO DI MAHLER

I protagonistiPrimo italiano a vincere nel 1986 il “Čajkovskij” di Mosca, Mario Brunellosi è esibito nelle maggiori sale da concerto del mondo, diretto da nomi digrande prestigio quali Gergiev, Mehta, Muti, Chung, Sinopoli. Attivo in pro-getti che coinvolgono altre forme d’arte, ha collaborato con MargheritaHack, Uri Caine, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Per il suo ritratto diGustav Mahler, Brunello ha voluto accanto a sé i talentuosi Fiati del-l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Quartetto Mirus, costi-tuitosi nel 2008 e perfezionatosi presso l’Accademia “Stauffer” di Cremona,e Leonora Armellini, vincitrice del Premio “Janina Nawrocka” al Con-corso “Chopin” di Varsavia nel 2010 e del Premio “Abbiati” nel 2013, egià esibitasi alla Carnegie Hall di New York come alla Musashino ConcertHall di Tokyo. Accanto a loro, la soprano Elisabetta de Mircovich, per-fezionatasi in canto e vocalità antica con Andrea von Ramm e ElisabettaTand, e il percussionista Maurizio Ben Omar, attivo fra gli altri al fiancodi Canino, Feldmann, Lucchesini, Sinopoli.

LUNEDÌ 21 OTTOBRE 2013AUDITORIUMMANZONI ORE 20.30

QUARTETTO MIRUS

“I FIATI”, ACCADEMIANAZIONALE DI SANTA CECILIA

ELISABETTA DE MIRCOVICH sopranoLEONORA ARMELLINI pianoforte

MAURIZIO BEN OMAR percussioni

MARIO BRUNELLO violoncello e direttore

Gustav MahlerQuartettsatz in la minoreper pianoforte e archiRichard StraussSonata in fa maggiore op. 6per violoncello e pianoforteGustav MahlerSinfonia in sol maggiore n. 4versione per soprano e ensembledi archi e fiati di Klaus Simon

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Lunedì 11 novembre 2013

Dopo 17 anni di assenza torna a Musica Insieme lo storico quartettoamericano con un programma dedicato ai capolavori dei grandi Maestri europei

OLTRE I CONTINENTI

a fortuna del quartetto d’archinon ha subito battute d’arresto intre secoli di storia della musica: vi

si sono cimentati quasi tutti i più grandicompositori, alcuni lasciando singolicapolavori, altri destinandovi unabuona parte del proprio catalogo, e an-dando così ad arricchire un repertoriogià ricchissimo. L’Emerson Quartet neisuoi quasi quarant’anni di vita questorepertorio lo ha davvero esplorato inogni sua sfaccettatura, dalle opere piùcelebri alle novità del panorama con-temporaneo, guidato dall’idea di RalphWaldo Emerson (il poeta americano dacui ha preso il nome) che «la musica ciporta fuori dal reale, per sussurrarci pro-fondi segreti che suscitano la nostra me-raviglia». Un ideale che gli ha portatoun grandissimo successo di pubblico edimportanti riconoscimenti dalla critica,molti dei quali per l’esecuzione dell’in-tegrale dei quartetti dei più celebratiMaestri, tra cui Bartók e Beethoven.

Del compositore ungherese ascolteremoil Quartetto n. 2 op. 17, che divennepresto il più apprezzato dei suoi lavoriper questa specifica formazione, tantoda essere la sua prima opera incisa su di-sco. Ricco di melodie popolari, il Quar-tetto è pervaso da tinte fosche e deso-late, echi dolorosi della Grande Guerra,tanto che Massimo Mila arriverà a de-finire il Lento finale come «la marciafunebre del secolo ventesimo».Un tema popolare, espressamente ri-chiesto dal committente, aleggia anchenel Quartetto op. 59 n. 1 di Beethoven,primo del ciclo dei tre famosissimi Ra-zumovskij, dal nome appunto del Prin-cipe russo cui furono dedicati.A completare il programma, il terzo deisei Quartetti dell’op. 20 di JosephHaydn, che rappresentano una pietramiliare nella storia di questa formazionecameristica, guadagnando all’autore ilben noto appellativo di “padre del quar-tetto”. Un programma dunque tutto

europeo per il quartetto costituitosi aNew York nel lontano 1976, in occa-sione del bicentenario della nascita de-gli Stati Uniti, e che si ripresenta alpubblico di Musica Insieme dopo quasidiciassette anni di assenza.

Emerson Quartet

LUNEDÌ 11NOVEMBRE 2013AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

EMERSON QUARTET

EUGENE DRUCKER violinoPHILIP SETZER violinoLAWRENCE DUTTON viola

PAUL WATKINS violoncello

L

Costituitosi nel 1976, il Quartetto ha preso ilsuo nome dal grande poeta e filosofo ame-ricano Ralph Waldo Emerson. Con più di 30dischi incisi nella sua carriera, si è aggiudicatonove Grammy (compresi due per il MiglioreAlbum classico) e tre Gramophone Awards,il Premio Avery Fisher, oltre al Premio come“Ensemble dell’anno” della rivista MusicalAmerica. Nel maggio 2013, con il primo cam-biamento di un suo componente dal 1979, ilgruppo ha dato il benvenuto al violoncellistaPaul Watkins. L’Emerson è Quartetto Resi-dente alla Stony Brook University dove, oltreall’insegnamento e ad una propria serie diconcerti, ha tenuto numerosi workshop perquartetti d’archi tra il 2004 e il 2008. NellaStagione 2006/07 la Carnegie Hall ha invi-tato l’Emerson a presentare la propria seriePerspectives, un’esplorazione in nove concertiintitolata Beethoven in Context: nessun altroQuartetto aveva mai avuto prima l’opportu-nità di presentare una così importante rasse-gna concertistica alla Carnegie Hall.

Joseph HaydnQuartetto in sol minore op. 20 n. 3Béla BartókQuartetto n. 2 op. 17Ludwig van BeethovenQuartetto in fa maggiore op.59 n.1Razumovskij

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rande solista rivelatasi altrettan-to straordinaria come camerista,Maria João Pires torna a Musica

Insieme dopo un lustro (nel 2008 l’ave-vamo ascoltata insieme al violoncellista Pa-vel Gomziakov), in un programma che lavede affiancata – confermando la sua pre-dilezione per uno strumento a corde chesembra davvero possedere quattro cordevocali – al violoncellista brasiliano An-tonioMeneses, assente a sua volta da Bo-logna dal lontano 1996. Se Meneses, for-matosi alla scuola del leggendario Anto-nio Janigro, è stato membro del BeauxArts Trio dal 1998, alternando un’inten-sa attività cameristica alle apparizionicome solista con compagini come laBBC Symphony Orchestra o la IsraelPhilharmonic, la Pires vanta un’agenda al-trettanto versatile, capace com’è di pas-sare senza soluzione di continuità dai con-certi con i Berliner Philharmoniker o laLondon Philharmonic all’incisione, fre-

sca di stampa per Deutsche Grammo-phon, delle Sonate schubertiane. E perSchubert, come per Brahms del quale halasciato svariate incisioni per l’etichettagialla, la pianista portoghese sembra per-cepire una profonda affinità spirituale, chel’ha portata ad impaginare questo suonuovo recital per Musica Insieme lette-ralmente imperniandolo sui due autori.Come un canto ininterrotto e struggen-te, il programma ci conduce dunque frale corde quasi vocali del violoncello, ac-costando due sonate, quali il celeberrimoArpeggione di Schubert e l’opera 38 diBrahms (che a Schubert come a Bach guar-da qui con devozione), dove lo strumen-

Lunedì 25 novembre 2013

Nato in Brasile da una famiglia di musicisti, Antonio Meneses ha vinto nel 1977 il PrimoPremioalConcorso internazionale “ARD”diMonacoenel 1982ha ricevuto il PrimoPre-mio e la Medaglia d’oro al prestigioso “Čajkovskij” di Mosca. Apparso in tutte le capi-talimusicali di Europa,AmericheeAsia, si esibiscecon leprincipaliorchestreedèospi-te di numerosi festival internazionali. Insieme a Daniel Hope e Menahem Pressler, hafatto parte dell’ultima formazione del leggendario Beaux Arts Trio.

Sin dalla sua prima affermazione con la vittoria al Concorso internazionale “Bee-thoven” di Bruxelles nel 1970, Maria João Pires ha tenuto concerti con le più pre-stigiose orchestre, quali Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, LondonPhilharmonic, Orchestre de Paris e Wiener Philharmoniker, collaborando con Ab-bado, Gardiner, Pinnock, Dutoit, Haitink. Ha preso parte ai più prestigiosi festival

internazionali, da Tanglewood ai BBC Proms. Impegnata nella pedagogia musica-le, nel 2002 è stata insignita del prestigioso IMC-Unesco International Music Prize.

LUNEDÌ 25NOVEMBRE 2013AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

ANTONIO MENESES violoncello

MARIA JOÃO PIRES pianoforte

Le corde di Meneses incontrano il piano della Pires: due fra i più acclamati solistiinsieme sullo stesso palco per un affascinante programma dalle sonorità quasi ‘vocali’

UN CANTO STRUGGENTE

G

Antonio Meneses

Maria João Pires

27IM MUSICA INSIEME

to ad arco intonamelodie liederistiche, orapopolaresche, ora profondamente liri-che. E non a caso a completare la seratasono una Romanza senza parole, l’unicacomposta daMendelssohn espressamen-te per violoncello e pianoforte (accanto aiben otto libri di Romanze per la sola ta-stiera), e gli Intermezzi op. 117 per pia-noforte solo di Brahms, opera dove il can-to è per così dire latente, dal momento chel’autore vi appone amo’ di epigrafe un ver-so di una ninnananna scozzese tratta daiCanti popolari di Herder: «Dormi serena,mia creatura, dormi tranquilla e serena! /Vederti piangere mi dà tanta pena».

Franz SchubertSonata in la minore D 821 pervioloncello e pianoforte – ArpeggioneJohannes BrahmsTre Intermezzi op.117 per pianoforteFelix MendelssohnLied ohne Worte in re maggioreop.109 per violoncello e pianoforteJohannes BrahmsSonata in mi minore op. 38per violoncello e pianoforte

FotoEd

uardoGageiro

FotoStudioFotograficoGielle

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l nome di Tan Dun è assurto agli onori della cronaca, diquella che tutti leggono e tutti ascoltano e vedono, nel 2008.A lui fu affidata, infatti, la “colonna sonora” delle Olim-

piadi, che in quell’anno ebbero luogo a Pechino. Gli internauti,poi, lo conoscono anche perché è stato il primo compositorea scrivere una sinfonia apposta per la rete. Il titolo non lasciadubbi: The Internet Symphony n. 1. E neppure il nome del com-mittente: si tratta della Google Inc., che poi, proprio per ese-guirla nel 2009, creò la YouTube Symphony Orchestra, com-pagine costituita da musicisti selezionati (per la prima volta nel-la storia) da provini inviati tramite YouTube. Dunque, comeminimo siamo di fronte ad un musicista al passo coi tempi.Come del resto per secoli i compositori sono stati. Spesso, anzi,anticipandoli quei tempi, leggendo tra le righe, magari deglieventi (quanta musica celebrativa e d’occasione si è poi tra-sformata in repertorio), e quindi dando un loro autonomo con-tributo non solo al presente, ma anche al futuro.Classe 1957, Tan Dun peraltro interpreta appieno il ruolo delcompositore ai giorni nostri. Dalla sinfonica al teatro musica-le, alla musica per il cinema, dirigendo e scrivendo, ha con-quistato grazie al suo talento un meritato ed ampio successo,al punto di essere oggi fra gli autori più spesso presenti (anchesul podio) nelle sale da concerto. Con l’Orchestra dellaToscana,compagine che alla musica dei nostri giorni dedica da sempreuna speciale attenzione, e qui basterebbe ricordare il suo soli-do e proficuo legame con Luciano Berio, presenterà tre suoi bra-ni importanti, che fin dai titoli rimandano peraltro alla culturacinese. Radici nelle quali l’estetica di Tan Dun affonda e del-

le quali si nutre, non avendo il compositore di Hunan mai cer-cato di approcciare l’Occidente, per così dire, sotto mentite spo-glie. Dunque, è un’occasione importante questa per potersi con-frontare direttamente con l’opera e la personalità di uno dei mag-giori artisti oggi in attività sulla scena internazionale.

Mercoledì 4 dicembre 2013

Alla direzione di una delle migliori orchestre italiane, esordisce a Bologna il compositore edirettore cinese, vincitore di un Oscar e creatore della prima Internet Symphony della storia

AL RITMO DELLA NATURA

I MERCOLEDÌ 4 DICEMBRE 2013AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

ORCHESTRA DELLA TOSCANATAN DUN direttore

Fondata nel 1980, l’Orchestra della Toscana è divenuta, durante la direzione artistica di Lu-ciano Berio, Istituzione Concertistica Orchestrale per riconoscimento del Ministero del Tu-rismo e dello Spettacolo. Ospite delle principali società concertistiche internazionali e in-terprete di un ampio repertorio che va dal barocco alla contemporanea, l’ORT cerca di spe-rimentare possibilità inedite di fare musica, abbattendo le barriere fra i vari generi: di qui lecollaborazioni con Franco Battiato, Stefano Bollani, Richard Galliano, Ryuichi Sakamoto.

Orchestra della Toscana

29IM MUSICA INSIEME

Tan DunDirettore e compositore cinese, noto per aver composto le colonne sonore di titoli co-me The Banquet,Hero e La tigre e il dragone (con la quale si è aggiudicato un Grammye un Oscar), Tan Dun ha diretto le più prestigiose orchestre europee e americane. Isuoi lavori sono stati selezionati dai maggiori festival mondiali, e trasmessi fra gli al-tri dalleRadioNazionaliCineseeTedesca, comepuredallaBBC.Nel2008TanDunha composto la colonna sonora per la cerimonia di premiazione delle Olimpiadi diPechino,e sucommissionediGoogle Inc.hacreatoThe InternetSymphonyNo.1,Eroi-ca per celebrare la fusione tra Google e YouTube.

Tan DunWater Concerto per percussioni dÊacqua e orchestraPaper Concerto per percussioni di carta e orchestraEarth Concerto per percussioni di pietra e ceramica e orchestra

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n programma davvero specialequesto proposto dall’Estrio, solidoe felice esempio del camerismo

italiano. In chiusura l’appassionato Trioin sol minore di Bedrich Smetana, operache nel genere costituisce un sicuro puntodi riferimento. Il compositore lo scrive atrentuno anni. Siamo nel 1855. Dun-que a metà del guado, di quel XIX secolocioè che sta traghettando l’intera Europaverso una terribile modernità. E che Sme-tana guardi avanti, e con talento, lo di-mostra l’energia di cui si nutre il celebre,e sempre affascinante primomovimento.In quel metodizzare energico appunto edeciso sta il pulsare di un’epoca in queglianni ancora capace di eroismo. In aper-tura ascolteremo invece il meno noto –ma non per questo meno interessante –Trio in re minore op. 32 di Anton Aren-skij. Pagina di fine Ottocento (arriva allestampe sei anni prima della fine di quel

secolo), nei suoi quattro movimenti dàmodo agli interpreti di mettersi in evi-denza, di dire la loro su una musica cheha il colore del tramonto, se non addi-rittura del crepuscolo. Del resto, bastaascoltare la celebre Elegia (terzo movi-

mento) per intravvedere quelle sfuma-ture, che danno il senso della fine diun’epoca. Un elegia che spiega, nel suotema affidato al violoncello, anche le ra-gioni della dedica a Karl Davidov, diret-tore del Conservatorio di San Pietro-burgo negli anni in cui Arensij erastudente (studente peraltro anche diRimskij-Korsakov). Quel Davidov cheCajkovskij definì: “Lo zar dei violoncel-listi”. Le certezze di Smetana si stempe-rano quindi nei pentagrammi del russo.Per contrasto, incastonata fra i due eccouna pagina esemplare dei nostri giorni: diAdriano Guarnieri (di cui volentieri tor-niamo a presentare sotto i nostri riflettoriun lavoro) lo Estrio proporrà Lassù... lestelle... si accorgano... di te, altro significa-tivo esempio dell’arte di un protagonistadella scena musicale dei nostri anni. Unaparabola “a rovescio” dove il tempo dellafine precede quello dell’inizio.

Mercoledì 11 dicembre 2013

Findagli esordi Estrio si è impostoal-l’attenzione del pubblico e della cri-ticacomeunadellemiglioriformazionicameristiche italiane, riuscendo araccogliere e reinterpretare la tradi-zione della grande scuola italiana,resa celebre nel mondo dai maestri

comeSalvatoreAccardo,RoccoFi-lippini e Bruno Canino. Ha all’atti-vonumerosiconcertiperlemaggiori

stagioni italiane, tra cui Serate Mu-sicali e Società dei Concerti di Mila-no, Festival di Ravello, FestivalMito,Accademia Chigiana di Siena, Tea-troSanCarlodiNapolieAccademiadi Santa Cecilia a Roma. Nel 2009EstriohasuonatoalQuirinaleallapre-senzadelPresidentedellaRepubblicaNapolitano. Ma l’esperienza inter-nazionale delle musiciste si estendeoltre i confini europei: dal Giappo-

ne agli Stati Uniti, dal Sud Ameri-ca al Medio Oriente, al fianco

distrumentistiqualiDavidFin-ckel,RainerKussmaul,TobyeGaryHoffmann,Accardoe Canino.

U

Al Manzoni una delle migliori formazioni cameristiche italiane, tutta al femminile,dedicataria di un Trio di Adriano Guarnieri che ascolteremo in prima esecuzione assoluta

PARABOLE MUSICALI

MERCOLEDÌ 11 DICEMBRE 2013AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

ESTRIOLAURA GORNA violinoCECILIA RADIC violoncelloLAURA MANZINI pianoforte

Anton ArenskijTrio in re minore op.32Adriano GuarnieriLassù…le stelle…si accorgano…di tePRIMA ESECUZIONE ASSOLUTABedrich SmetanaTrio in sol minore op.15

Estrio

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ella storia dell’interpretazione,cui la musicologia dovrà prima opoi dare lo spazio che merita, oc-

cupano un posto davvero speciale le or-chestre da camera. La ragione è al tempostesso semplice ma importante: le or-chestre da camera sono una straordina-ria mediazione tra quanto il barocco edil primo classicismo ci hanno lasciato el’eredità romantica. Dunque, compaginila cui origine coincide con l’origine stessadella modernità musicale. Compaginiche, però, si sono evolute in una dire-zione specifica, che ha fatto della flessi-bilità da un lato, e del virtuosismo deicomponenti tipico delle orchestre da ca-mera dall’altro, gli elementi di distin-zione e di sviluppo. Così i loro repertorisi sono arricchiti anno dopo anno, secolodopo secolo. Si sono arricchiti di branioriginali e di trascrizioni, come ben te-stimonia appunto il programma dellaFranz Liszt Chamber Orchestra, ensem-ble il cui debutto data l’ormai lontanis-simo 1963 e il cui nome rimanda al-l’omonima Accademia di Budapest ove siformarono il suoi fondatori. Flessibilità,dicevamo. Ovvero, dato un cuore fattodi archi, ad esso vanno sommandosi, a

seconda delle necessità e dei progetti ar-tistici, fiati, percussioni, o altri strumenti,sia allo scopo di allargare l’organico, siain veste di solisti. Ed è questo il nostrocaso. Nel programma spicca, infatti, ilbrillante Concerto per pianoforte,tromba e archi di Dmitrij Šostakovic(pagina di grande effetto, che vide lostesso autore eseguirla più volte seduto alpianoforte), che vedrà sotto i riflettori il

trombettista Gabor Boldoczki, applau-dito dalla critica per la brillantezza e de-licatezza timbrica, e Alexander Roma-novsky, di cui abbiamo già potutoapprezzare la rara sensibilità interpreta-tiva nel suo recital ospitato la scorsa sta-gione da Musica Insieme. Lo precedonoe lo seguono due pagine nate proprio percompagini come la Franz Liszt ChamberOrchestra: il Concerto in re di Igor Stra-vinskij e le Variazioni su un tema diFrank Bridge di Benjamin Britten. Nel fi-nale non poteva certo mancare l’omaggioa Liszt, con una trascrizione della Rap-sodia Ungherese n. 2 per orchestra d’ar-chi, che mette in luce nuove sfumaturedi questa notissima partitura.

Lunedì 13 gennaio 2014

LUNEDÌ 13 GENNAIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

FRANZ LISZT CHAMBER ORCHESTRAGABOR BOLDOCZKI trombaALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte

Igor StravinskijConcerto in reDmitrij ŠostakovicConcerto in do minoreper pianoforte, tromba e archiBenjamin BrittenVariazioni su un temadi Frank Bridge op.10Franz LisztRapsodia Ungherese in do diesisminore n.2 R106 - trascrizioneper orchestra dÊarchi di Peter Wolf

Approda a Bologna la celebre Orchestra ungherese, con un programma che ne mettein luce l’ampiezza del repertorio, grazie anche alla complicità di due solisti d’eccezione

FLESSIBILITÀ E VIRTUOSISMO

N

La Franz Liszt Chamber Orchestra ha assunto il nome del celeberrimo com-positore allo scopo di rendere omaggio al suo genio, espressione della musi-ca ungherese, ma che non ha mancato di influenzare l’arte dei suoni ben oltrei confini nazionali. Formatasi presso l’Accademia “Franz Liszt” di Budapest, l’Or-chestra ha tenuto il suo debutto ufficiale nel 1963; ha conseguito il “Gran Prixde l’Academie Française du Disque” a Parigi in tre diverse occasioni, e tenutotournée in Europa, Stati Uniti, Sud America, Estremo Oriente. Considerato dal-la stampa l’erede del re della tromba Maurice André, come testimonia la vit-toria in numerose competizioni (dal “Grand Prix de la Ville de Paris” al “PrixDavidoff”),Gabor Boldoczki ha suonato con le più prestigiose compagini, come

l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, la Budapest Festival Orche-stra, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo. Impostosi a soli diciassetteanni al Concorso internazionale “F. Busoni”, Alexander Roma-novsky ha suonato nelle più importanti sedi concertistiche italiane edeuropee, apparendo come solista, tra gli altri, con l’Orchestra del Ma-riinskij di San Pietroburgo, con la Royal Philharmonic di Londra, conla New York Philharmonic e con la Chicago Symphony.

I protagonisti

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osa può accadere in un secolo distoria della musica? A questa do-manda, tutt’altro che ovvia se il

secolo in questione è il XIX, cercherà dirispondere il pianista inglese Paul Le-wis, che per Musica Insieme ha imma-ginato un programma appunto ‘seco-lare’. Andando in ordine cronologico, sicomincia ovviamente con Ludwig vanBeethoven. E del tedesco Lewis presen-terà due dei brani più amati dal pub-blico. Stiamo parlando delle due sonateche vanno sotto il numero d’opera 27,delle quali la seconda, dedicata com’ènoto a Giulietta Guicciardi, tutti cono-

scono col suo titolo apocrifo Al chiaro diluna. Siamo tra il 1800 e il 1801. L’Ada-gio sostenuto della seconda Sonata op.27, nella suggestiva e dolente tonalità dido diesis minore, lo «si deve suonare…delicatissimamente e senza sordini [sic]»,un’indicazione davvero particolare perun musicista, Beethoven appunto, che inquei primi vent’anni del secolo farà sen-tire ben alta la sua voce. Ma la leggenda,si sa, è un gioco di chiaroscuri, di luci edombre sapientemente dosate, ed anchein questo Beethoven fu maestro.All’altro capo della parabola sta FerruccioBusoni, che di Beethoven peraltro fu in-terprete e ovviamente ammiratore. Maancor più fu interprete (e in molti sensidiversi) e ammiratore di Johann Seba-stian Bach. Nel 1898 dà alle stampe i suoiPreludi per Corali d’organo trascritti perpianoforte nello stile da camera. Siamo difronte a una straordinaria rilettura deglioriginali bachiani, riproposti in uno stilepianistico che nulla concede ai bagliorieffimeri del virtuosismo, pur richiedendoall’interprete doti tecniche eccezionali.Si tratta di un vero e proprio lavoro di ‘ri-composizione’, che più volte in queglianni ed in quelli immediatamente suc-cessivi attrarrà l’interesse di molti tra imaggiori musicisti. Crepuscolari an-che i brani di Franz Liszt, tratti come

sono dalle ultime fatiche compositivedell’Ungherese, mentre monumentale ap-pare ancora oggi la fatica di Modest Mu-sorgskij nel realizzare quella che resta atutt’oggi la sua opera più celebre e cele-brata:Quadri di un’esposizione. Insomma,cent’anni caleidoscopici nel ricombinarein maniera sempre diversa elementi co-muni, cent’anni che Paul Lewis ci rac-conterà da raffinato interprete qual è.

Lunedì 20 gennaio 2014

Per la prima volta nella stagione di Musica Insieme, Paul Lewis, il pianista inglese interna-zionalmente considerato come uno dei migliori artisti della sua generazione, presenteràuna raffinata antologia ‘storica’ da Johann Sebastian Bach a Modest Musorgskij

UN SECOLO DI MUSICA

C LUNEDÌ 20 GENNAIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

PAUL LEWIS pianoforte

J. S.Bach / F. BusoniPreludio-Corale „Ich ruf zu dir,Herr Jesu Christ‰ BWV 639Ludwig van BeethovenSonata quasi una fantasiain si bemolle maggiore op.27 n.1J.S. Bach / F. BusoniPreludio-Corale „Nun kommder Heiden Heiland‰ BWV 659Ludwig van BeethovenSonata quasi una fantasiain do diesis minore op. 27 n.2Franz LisztSchlaflos! Frage und Antwort R 79Unstern R 80R.W. – Venezia R 82Modest MusorgskijQuadri di un’esposizione

Perfezionatosi con Alfred Brendel, è internazionalmente considerato come unodei migliori artisti della sua generazione. Ha ottenuto il premio della Royal Phil-harmonic Society come Migliore strumentista dell’anno, un Diapason d’Or e duePremi Edison, il 25° Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana di Sie-na, e tre Gramophone Awards, fra cui quello per la sua registrazione della Win-terreise di Schubert con il tenore Mark Padmore. Nel 2010 è diventato il primopianista nella storia dei BBC Proms a suonare tutti i Concerti di Beethoven in un’uni-ca stagione, trasmessa dalla BBC Television. Ospite regolare della Schubertia-de di Schwarzenberg, del Festival de La Roque d’Anthéron e di sale come la Top-pan Hall di Tokyo, il Concertgebouw di Amsterdam, il Kennedy Center di Wa-shington e la Konzerthaus di Vienna, ha suonato con le maggiori orchestre, fracui tutte le compagini inglesi, la Los Angeles Philharmonic, l’Orchestra del Ge-wandhaus di Lipsia e la Mahler Chamber Orchestra, e con direttori come Hai-tink, von Dohnanyi, Sawallisch, Kitaenko, Harding.

Paul Lewis

FotoHarmoniaMundi-EricManas

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37IM MUSICA INSIEME

er il suo debutto bolognese, il Bel-cea Quartet – formatosi al RoyalCollege of Music nel 1994, ed

oggi considerato uno dei più interessantiquartetti degli ultimi decenni – ha sceltoun doveroso omaggio alle proprie ori-gini. Al cuore del suo programma stannoinfatti due autori, come Henry Purcell eBenjamin Britten, che hanno segnato al-trettante pietre miliari per la storia mu-sicale inglese, ma non solo, dal Seicentoal Novecento. Potremmo persino direche stanno ai due estremi, considerandole vicende inglesi rispetto all’arte deisuoni segnate proprio da queste due fi-

gure. Purcell nei suoi neppure qua-rant’anni di vita (si spense a 36 nel 1695)mise, per così dire, Londra al correntedelle faccende musicali europee, por-tando in patria il meglio dello stile ita-liano e di quello francese. Fondamentaleil suo contributo al teatro musicale, le cuitracce troviamo ancora oggi persino nelmusical. Le Fantasie per consort di viole,poi, dove il contrappunto e la tradizionepopolare si sposano in una forma chenon ha eguali nella letteratura europea,costituiscono l’antecedente ideale permolta musica di Benjamin Britten, cheall’illustre predecessore si ispirerà sia nello

stile sia rielaborandone i temi in diverseopere. D’altronde, Britten ha dedicatoalla musica da camera un’attenzione par-ticolare, facendone, assieme alla sua pro-duzione operistica, uno dei suoi territorid’elezione. Dunque, due musicisti certodistanti, non foss’altro che per ovvie ra-gioni anagrafiche, ma legati attraversol’ammirazione del secondo per il primo,i cui esiti sono rintracciabili nei penta-grammi britteniani. Il Belcea d’altrondeha inciso per EMI l’integrale dei Quar-tetti di Britten, ma anche leDissonanze el’elegante Hoffmeister di Mozart, checompleta il programma, così intitolatodal nome dell’editore che pubblicò ori-ginariamente questo quartetto nel 1786.

Formatosi al Royal College of Music nel 1994, il Belcea Quartet è stato ra-pidamente riconosciuto dalla critica come uno dei più interessanti ensembledi oggi, divenendo Quartetto Residente alla Wigmore Hall di Londra dal 2001al 2006, mentre nel 2010 è stato nominato Ensemble Residente alla Kon-zerthaus di Vienna. Gli impegni internazionali hanno portato il Belcea a esi-birsi regolarmente in sale come la Laeiszhalle di Amburgo, il Concertgebouwdi Amsterdam, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles, l’Auditorium Gulbenkiandi Lisbona, la Konzerthuset di Stoccolma, la Carnegie Hall e l’Alice Tully Halldi New York, la Sala Verdi di Milano e il Théatre du Châtelet di Parigi. IlBelcea ha collaborato con rinomati artisti, tra cui Thomas Adès, Piotr An-derszewski, Paul Lewis, Isabelle van Keulen, Valentin Erben, Martin Fröst,Imogen Cooper, Ian Bostridge, Anne Sophie von Otter e Angelika Kir-chschlager, e si è esibito nei più prestigiosi festival, dalla Schubertiade diSchwarzenberg ai Festival di Edimburgo, Aldeburgh, Bath e Salisburgo. Nel2012 ha debuttato insieme a Valentin Erben dell’Alban Berg Quartett ai BBCProms di Londra, eseguendo il Quintetto di Schubert.

Lunedì 3 febbraio 2014

Debutto bolognese per il Quartetto formatosi nel 1994 all’interno del Royal Collegeof Music di Londra, con un programma che è un omaggio alle proprie origini

P LUNEDÌ 3 FEBBRAIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

BELCEA QUARTETCORINA BELCEA-FISHER violinoAXEL SCHACHER violinoKRZYSZTOF CHORZELSKI violaANTOINE LEDERLIN violoncello

Henry PurcellFantasieBenjamin BrittenQuartetto n. 3 in solmaggiore op. 94Wolfgang Amadeus MozartQuartetto in re maggiore KV 499Hoffmeister

UN TRIBUTO ALL’INGHILTERRA

Belcea Quartet

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sodalizi artistici di lunga durata dasempre caratterizzano la nostra pro-grammazione. Tra questi sottolineia-

mo proprio quello con Viktoria Mullova.Una collaborazione più che rodata quel-la con la violinista russa. Una collabora-zione che ha dato molti frutti rari, e chenel programma di questo nuovo concer-to per Musica Insieme dimostra di esse-re ancora vivace e produttiva, vedendolaper la prima volta a Bologna con il Mat-thew Barley Ensemble. Violoncellista ditalento che si diploma al Conservatoriodi Mosca dopo aver studiato dramma-

turgia alla Guildhall School di Londra,Matthew Barley dimostra la medesima cu-riosità della sua celebre collega. Così ec-colo riunire intorno a sé due percussionistied un pianista per fondare una compagineche intende esplorare il repertorio a tut-to tondo, senza lasciare nulla d’intentato.Lo dimostra il programma di questoconcerto. Al centro Bartók e Kodály, en-trambi capaci di trovare linfa vitale per leloro opere proprio nelle tradizioni musi-cali delle loro terre, come quelle melodiee ritmi di sapore magiaro che risuonanoal meglio nei loro duetti per soli strumenti

ad arco. Ma accanto a Bartók e Kodály c’èmolto altro, e di diversissima provenien-za. Emblematico ad esempio è il confrontotra due gruppi – il Modern Jazz Quartete i Weather Report – che nella storia del-la musica afro-americana hanno avuto unruolo protagonistico. E poi le tradizionirusse, come in Yura, che s’intrecciano alMediterraneo del DuOud, ossia un duodi autori e virtuosi di oud tunisini. E poile sonorità gypsy diDjango e il riferimentopopolare di The Peasant. Insomma, la per-sonalità di una grande interprete comeViktoria Mullova ha qui la possibilità dimettere a frutto sia quelle straordinarie dotitecniche e musicali che l’hanno già inse-rita di diritto nel novero delle grandi stardell’archetto, ed insieme rendere omaggioalle proprie origini ‘paesane’ (la sua fami-glia proviene da un villaggio ucraino), nelsenso più profondo di una serena sem-plicità e di una struggente espressività.

U

I

Torna regolarmente nella nostra città la violinista russa, e sempre con progetti originali:in questo concerto l’ascolteremo impegnata in un mélange di repertorio e folklore

CLASSICO,POPOLARE

Lunedì 10 febbraio 2014

39IM MUSICA INSIEME

I protagonistiImpostasi all’attenzione internazionale fin dal 1982 con la Medaglia d’Oroal Concorso “Čajkovskij” di Mosca, Viktoria Mullova da allora ha suona-to con le migliori orchestre e i più celebri direttori. Definita dal Chicago Tribune«la più elegante, raffinata e dolcemente espressiva violinista del mondo», lasua eccezionale versatilità la porta a spaziare dal barocco al classico, fino alletendenze e improvvisazioni d’avanguardia. Come per questo originale progetto,che la vede affiancata all’ensemble fondato e guidato dal violoncellista ingleseMatthew Barley, a sua volta apprezzato sia come brillante interprete delproprio strumento (anch’egli si è perfezionato al Conservatorio di Mosca) checome arrangiatore e anima di progetti ‘trasversali’, fra cui Through the LookingGlass, che Musica Insieme già ospitò con successo nel 2000. Il suo MatthewBarley Ensemble affianca in particolare a violino e violoncello un duo di per-cussioni (SamWalton e Paul Clarvis) e il pianoforte di Julian Joseph, ec-cezionale performer e compositore, oltre che divulgatore di successo (sua èla trasmissione Jazz Legends per BBC Radio) e fondatore nel 2013 di una pro-pria Jazz Academy a Londra.

LUNEDÌ 10 FEBBRAIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

THE MATTHEW BARLEY ENSEMBLE

VIKTORIA MULLOVA violino

MATTHEW BARLEY violoncelloJULIAN JOSEPH pianoforteSAM WALTON percussioniPAUL CLARVIS percussioni

THE PEASANT GIRLBratschBi LovengoJohn Lewis / BratschDjangoBéla BartókSette DuettiZoltán KodályDuo per violino e violoncello op. 7Weather ReportPursuit of the Woman withthe Feathered HatMatthew Barley /Tradizionale russoYuraWeather ReportThe PeasantDuOudPer Nadia

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40 IM MUSICA INSIEME

Lunedì 24 febbraio 2014

Forte degli apprezzamenti della critica internazionale, debutta a Musica Insieme il pianistavincitore del “Leeds” 2012, con un programma che omaggia tre maestri della sonata

PER UNA STORIADELLA SONATA

el suo debutto per Musica In-sieme, Federico Colli proponeuna sorta di viaggio nel tempo,

un percorso cronologico attraverso lastoria di una forma musicale, omag-giando tre dei compositori più amati disempre. E lo fa con un recital per ilquale ha selezionato una sonata ognitrentennio, dal 1774 al 1835, partendodalla KV 283 di Mozart, quinta del suoprimo ciclo di Sonate, dove già si scorgela tendenza alla sperimentazione che ilgenio salisburghese avrebbe sempre ri-servato a questo repertorio. Trent’annidopo, quando la struttura era ormai giàcanonizzata e consolidata, Beethovencomponeva una delle sue opere più co-nosciute, la Sonata op. 57, meglio notacon il titolo apocrifo, ma perfettamentecalzante, di Appassionata, e che eglistesso considerava uno dei suoi lavorimigliori. Ispiratagli da un’assorta pas-seggiata nel bosco, carica di pathos inmodo quasi violento, è la sintesi del-l’immagine del Beethoven titanico, tra-gicamente eroico, solo contro il destino,afflitto dalle sfortunate passioni amo-

rose, che tanta fortuna ha avuto in epocaromantica. Passano ancora trent’anni,un lasso di tempo breve, in cui però allasonata è successo di tutto, soprattuttodopo che Beethoven aveva composto lasua op. 111, che sembrava aver messo laparola “fine” a questa forma. E inveceSchumann nel 1835 termina la sua So-nata op. 11, riaprendo autorevolmentela partita. Sotto le mentite spoglie diEusebius e Florestan, alter ego al limitedel clinico, l’autore dedica a una giova-nissima Clara (sua futura moglie, ma almomento ancora solo compagna di

studi) quest’opera ricca di citazioni, au-tocitazioni ed ironiche imitazioni delbelcanto italiano. Sessant’anni di capo-lavori, dunque, per tre fra le più affasci-nanti personalità della storia della mu-sica con cui Colli si confronta, fortedegli unanimi apprezzamenti della cri-tica per la sua tecnica impeccabile, chegli è peraltro valsa la vittoria al “Leeds”nel 2012, e per le sue capacità interpre-tative fuori dal comune.

LUNEDÌ 24 FEBBRAIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

FEDERICO COLLI pianoforte

Wolfgang Amadeus MozartSonata in sol maggiore KV 283Ludwig van BeethovenSonata in fa minore op.57AppassionataRobert SchumannSonata in fa diesis minore op. 11

N

«Stupendo pianismo con timbrica meravigliosa; molto sensibile alle sfu-mature; intelligente, energico e mai pesante», così viene definito FedericoColli da The Independent. Vincitore nel 2011 del Primo Premio al Con-corso internazionale “Mozart” di Salisburgo, ha vinto il Primo Pre-mio con Medaglia d’oro al prestigioso Concorso pianistico di Le-eds nel 2012, suonando il Quinto Concerto di Beethoven con laHallé Manchester Symphony Orchestra diretta da Sir Mark El-der. Ha tenuto concerti con l’Orchestra Sinfonica di Roma, l’Or-chestra dell’Arena di Verona, sotto la direzione di Luc Ba-ghdassarian, Nicola Paszkovski, Pier Carlo Orizio e France-sco Lanzillotta e suonato nelle più importanti sale, come la Mu-sashino Cultural Hall di Tokyo, la Musikverein di Vienna, laSala Verdi di Milano, la Kursaal Arena di Berna, la Konser-thuset di Stoccolma, la Salle Cortot di Parigi. Nel 2011 è sta-to impegnato in un tour di concerti in Germania con la Klas-sische Philharmonie Bonn, diretta da Heribert Beissel. È sta-to premiato come “Musicista dell’anno” 2011, per aver datoprestigio internazionale alla città di Brescia.

Federico Colli

FotoSarahFerrara

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Lunedì 10 marzo 2014

43IM MUSICA INSIEME

a musica klezmer – che nel clari-netto ha trovato una delle sue vocimaggiormente significative ed

espressive – in pochi decenni ha conqui-stato i palcoscenici della classica. Le ra-gioni di tanto meritato successo, del re-sto, sono semplici da individuare. Inprimo luogo, l’influenza delle diverse tra-dizioni popolari è da sempre nutrimentoproprio per la musica d’arte, i composi-tori dimostrando una costante attenzioneverso quanto proveniva da quei mondi. Èdal quel mondo, peraltro, che in pieno

classicismo si afferma, ad esempio, il mi-nuetto, danza e forma musicale che cosìtanta importanza avrà nelle vicende mu-sicali tra Sette e Ottocento. Per non dire,inoltre, di quanto le tradizioni popolaricontribuiranno tra la fine del XIX secoloe i primi decenni del successivo ad arric-chire il panorama dei diversi generi mu-sicali, fino a divenire protagoniste indi-scusse in anni più vicini ai nostri.Poi, parlando di klezmer, c’è il caso par-ticolare della musica di tradizione ebraica.Non è questo il luogo certo per indagare

un tema tanto complesso. Basti però direche tale tradizione nelle sue diverseespressioni è presente fin dal Medioevonella musica europea. Ad essa si richiamaesplicitamente Max Bruch. Meno espli-cito forse, ma non meno presente, seb-bene con esiti e presupposti ideologici af-fatto diversi, l’avvicinarsi a quellatradizione da parte di Igor Stravinskij.D’altronde, se pure in certo qual modocronologicamente le loro vite si sovrap-pongano, la vecchiaia del primo coinci-dendo con la giovinezza del secondo,Bruch e Stravinskij sono separati daquella trasformazione del modo di ve-dere il mondo che marca il passare dalXIX al XX secolo, e della quale il com-positore russo fu protagonista e testi-mone al tempo stesso. Ai talentuosi So-listi della Mahler Chamber Orchestra– compagine che fin dai suoi esordi ha al-lineato tra le sue fila musicisti fra i mi-gliori – il compito di dar suono a somi-glianze e differenze, dopo però avercideliziato con quel capolavoro classico cheè il Kegelstatt Trio mozartiano, ed affian-cando quindi a clarinetto, viola e piano-forte il contrabbasso e la fisarmonica.

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I Solisti della Mahler rendono omaggio alle origini ebraiche del loro nume tutelare, con unprogramma che ripercorre le radici del klezmer, e giunge sino alle sue attuali ramificazioni

DA MOZART AL KLEZMER

LUNEDÌ 10 MARZO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

SOLISTI DELLA MAHLER CHAMBER ORCHESTRA

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L’ensemble è costituito dalle prime parti della Mahler Chamber Orchestra,compagine cameristica nata su iniziativa di Abbado nel 1997 e formata da45 membri provenienti da 20 paesi diversi. Nominata Ambasciatrice Cultu-rale dell’Unione Europea nel 2011, grazie all’origine plurinazionale dei suoimembri ed all’altrettanto esteso raggio d’azione delle sue attività, la MahlerChamber Orchestra si prefigge fra i suoi scopi la promozione del dialogo in-terculturale e la mobilità delle arti e della musica attraverso le frontiere. Lodimostrano i membri impegnati nel concerto per Musica Insieme, fra i qualispiccano il clarinettista Jaan Bossier (proveniente dal Belgio), la spagno-la Anna Puig Torné alla viola, l’armeno Hayk Khachatryan al con-trabbasso, ed ancora la belga An Raskin alla fisarmonica.

Solisti della Mahler Chamber Orchestra

Wolfgang Amadeus MozartKegelstatt Trio in mi bemolle maggiore KV 498per clarinetto, viola e pianoforteMax BruchOtto Studi op. 83 per clarinetto, viola e pianoforteIgor StravinskijTre Pezzi per clarinetto soloImprovvisazioni klezmer per ensemble

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Lunedì 17 marzo 2014

Nel trentesimo anniversario della loro fondazione, rendono omaggio al nostro paeseI Solisti di Mosca guidati dal loro fondatore e direttore, ospite regolare di Musica Insieme

FRA ITALIA E RUSSIA

enza alcun dubbio, uno deimassimi musicisti viventi».Questa la perentoria con-

sacrazione del Times per un artista che hasaputo portare la viola (da sempre relegataad una posizione pressoché marginale, al-l’ombra del ben più blasonato violino) alrango di superstar. Semplicemente il vio-lista oggi più celebre al mondo, Yuri Ba-shmet ha ispirato i principali compositoridell’oggi: uno fra tanti, Alfred Schnittkegli ha dedicato un Concerto per viola e unTriplo Concerto (che lo vedeva solista alfianco di Rostropovic e Kremer). Ma Ba-shmet è anche l’anima e la guida dell’en-semble I Solisti di Mosca, da lui fondatinel 1984 e da allora sempre attivi in tutto

il mondo nel repertorio per viola e en-semble, e per orchestra da camera toutcourt (naturalmente sotto la direzionedello stesso Bashmet). Non da ultimo,Bashmet è ospite e amico di Musica In-sieme da ormai due decenni, decenni incui è apparso sulle nostre scene con rego-larità, al fianco di colleghi come AngelikaKirchschlager o alla guida dei suoi Solisti.Con loro celebrerà proprio con la nuovaStagione i trent’anni dalla fondazione, e lofarà con un programma che come semprepermette di apprezzare le doti del solista,ma anche il grande repertorio per archi; eal consueto amore col quale Bashmet siaccosta ai maggiori compositori russi siaggiungerà un omaggio all’Italia. Con Pa-

ganini, certo, che nel Concertino (tra-scrizione del suo Quartetto n. 15 per chi-tarra e archi) mostra un’inedita atten-zione per la viola solista, di cui eraperaltro virtuoso quanto del violino; maanche con Cajkovskij, che nel Souvenir deFlorence ricorda con nostalgia l’Italia, pa-tria del canto e della melodia - i primi ab-bozzi dell’opera risalgono ad un soggiornofiorentino del compositore, allora impe-gnato nella stesura della Dama di picche.Con pari intensità, le Lachrymae che Brit-ten versa sull’omonima raccolta seicente-sca di John Dowland, apriranno il con-certo: un ciclo di libere variazioni (chel’autore chiama Riflessioni) su diverse me-lodie di un campione della storia musicaleinglese, alla quale tutta la produzione diBritten è in qualche modo legata.

LUNEDÌ 17MARZO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

I SOLISTI DI MOSCAYURI BASHMET viola e direttore

Benjamin BrittenLachrymae op. 48a per viola e archiNiccolò PaganiniConcertino in la minoreper viola e archiPëtr Il’ic CajkovskijSouvenir de Florencein re minore op. 70 per archi

«S

Fondata nel 1984 da Yuri Bashmet, l’Orchestra è formata da strumentisti tutti vin-citori di concorsi internazionali. Con un repertorio molto ampio, dal Barocco alcontemporaneo, ha tenuto tournées in tutto il mondo ed è stata protagonista del-le celebrazioni per il centenario della Carnegie Hall.

Vincitore nel 1976 del Primo Premio al Concorso internazionale di Monaco, YuriBashmet vede da qui prendere l’avvio la sua carriera internazionale, propizia-ta da una prodigiosa sonorità, un magistrale dominio dell’arco e un’ecceziona-le sensibilità. Dal 1997 è direttore artistico del Festival internazionale “Elba Iso-la Musicale d’Europa”, e dal 2000 è direttore artistico della “Stagione Musica-le a Villa Abamelek”, residenza italiana dell’Ambasciatore Russo. Nel 2000 èstato insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.

I Solisti di Mosca

Yuri Bashmet

44 IM MUSICA INSIEME

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adu Lupu e Franz Schubert. Un pianista che hafatto della profondità il carattere distintivo del-le sue interpretazioni affronta il compositore che

più ha cercato di nascondersi dietro la maschera di un’ap-parente semplicità. La chiarezza schubertiana è in realtàsolo la superficie di un lago, le cui profondità, appunto,sembrano insondabili, tanto più quando vengono nascostedietro pagine nominalmente da salotto, piccoli brani pia-nistici che, come nel caso degli Improvvisi, sono in real-tà veri e propri capolavori. Da qui la più che legittima cu-riosità di ascoltare un indagatore attento e scrupoloso comeLupu dipanare le trame schubertiane, certi che vedremoemergere, dietro il nitore di quelle straordinarie melodie,una ricchezza di sfumature affascinante e persino inatte-sa. Lupu, del resto, è interprete che unisce sensibilità e stu-dio appassionato, riuscendo così a scandagliare anche gliabissi più profondi. Poi, Lupu, evidentemente mirandoa far cogliere al pubblico luminosità diverse e altre tene-bre, affronterà il monumentale César Franck del Prelu-

dio, Corale e Fuga, una pagina che si pone in una di-mensione affatto diversa da quelle schubertiane. Così comei Preludi di Claude Debussy. Franck l’architetto del con-trappunto, il costruttore di cattedrali neogotiche, ma conun suo netto senso della modernità; Debussy l’unico trai compositori ad aver cercato una dialettica sonora col si-lenzio, facendone un principio estetico e musicale. L’in-tero programma di questo concerto, insomma, non è eti-chettabile soltanto sotto il genere del “recital pianistico”.In questo caso, Lupu sembra invece voler fare uno studio,e quindi proporlo agli ascoltatori, sulla luce, o meglio sul-le variazioni del chiaroscuro nel XIX secolo, epoca in cuitanto in pittura quanto in musica luce e ombra vengonospesso coniugate secondo il binomio suono/silenzio.

Martedì 8 aprile 2014

Attesissimo il recital del leggendariopianista rumeno, protagonista, sin dallavittoria al “Van Cliburn” nel 1966, diuna strepitosa carriera internazionale

CHIAROSCURISONORI

MARTEDÌ 8 APRILE 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

RADU LUPU pianoforte

Franz SchubertImprovvisi D 935Danze Tedesche D 783César FranckPreludio, Corale e Fuga in si minore-maggiore M.21Claude DebussyPréludes – Libro II

R

46 IM MUSICA INSIEME

Nato in Romania, inizia gli studi di pianoforte a seianni, debuttando in pubblico a dodici con un pro-gramma di musiche da lui stesso composte. Dopoaver frequentato il Conservatorio di Mosca, vinci-toreditreimportanticoncorsi, il“VanCliburn”(1966),l’“Enescu”(1967) e il Concorso di Leeds (1969), ri-ceve nel 1989 il prestigioso “Premio Abbiati”. Lu-pu suona con le più importanti orchestre interna-zionali, inclusi iBerlinerPhilharmoniker,concui,nel1978, aveva debuttato al Festival di Salisburgo, ei Wiener, con cui ha inaugurato il Festival di Sali-sburgo nel 1986 sotto la direzione di Herbert vonKarajan. Fra le compagini con le quali ha collabo-ratovisonolaRoyalConcertgebouwOrchestra,sot-to la direzione diMuti, e le maggiori orchestre lon-dinesi e americane. Ospite dei più importanti festi-val, nel 2006 ha ricevuto il “Premio Arturo Bene-detti Michelangeli” e, per la seconda volta, il “Pre-mioAbbiati”perlesueinterpretazionischumanniane.

Radu Lupu

Foto

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anine Jansen ha costruito una fol-gorante carriera al fianco delle or-chestre più prestigiose, ma si dedica

con altrettanta passione anche al repertoriocameristico. E lo farà, in questo suo de-butto per I Concerti di Musica Insieme, conun partner rodato come il pianista ItamarGolan, contesissimo dai solisti di tutto ilmondo.Un duo di grandi talenti che affronta unprogramma ampio ed impegnativo, apartire dalla decima e ultima delle Sona-te per violino di Beethoven, la poetica emalinconica op. 96, densa di ardui vir-tuosismi, destinati all’archetto di PierreRode. Il famosissimo violinista era appe-na arrivato a Vienna, e Beethoven scris-se la Sonata appositamente per lui, co-struendo un insolito finale con variazio-ni per metterne in luce la sorprendenteabilità tecnica. La Jansen affronterà poi ladifficile scrittura della Fantasia op. 47 diArnold Schoenberg, dedicata al violinistaAdolf Koldofsky. Dopo due nomi eccel-lenti, un altro compositore ebreo austriaco,ma più giovane di una generazione, ErichWolfgang Korngold, una figura tutta dariscoprire: enfant prodige, notato da Ri-chard Strauss e da Gustav Mahler, che lo

definiva un genio musicale, e allievo diZemlinsky, sta riacquistando la meritatanotorietà anche grazie al suo ruolo cen-trale nelle prime produzioni di colonne so-nore cinematografiche, genere di cui è oggiriconosciuto come uno dei padri fonda-tori. Ascolteremo la sua Sonata op. 6, unvero gioiello del repertorio violinistico delprimo Novecento, che alterna momentidi commovente cantabilità a complica-tissimi virtuosismi con trilli, vorticose sca-lette, variazioni ritmiche, ed ogni sorta diinsidia che possa mettere a dura proval’abilità dell’esecutore. Il dedicatario, an-che in questo caso, era un famoso violi-nista dell’epoca, Carl Flesch. Tre pagine

molto diverse, insomma, che sono anchetre autentici pezzi di bravura, destinate adalcuni dei più grandi virtuosi della storia:ma la destrezza della Jansen non teme con-fronti con il passato, né con il presente.

Nato in Lituania, ma emigrato giovanissimo in Israele, Itamar Golan è oggi unodei pianisti più richiesti sulla scena della classica: in più di vent’anni di carrieraha suonato con le maggiori orchestre, quali Israel Philharmonic e Berliner Phil-harmoniker diretti da Zubin Mehta, Royal Philharmonic con Daniele Gatti, Or-chestra Filarmonica della Scala eWiener Philharmoniker diretti da RiccardoMu-ti, oltre ad aver accompagnato solisti come Vadim Repin, Julian Rachlin,MischaMaisky, ShlomoMintz, Martin Frost.

Sin dalla sua consacrazione a livello internazionale con il debutto a Londra conla Philharmonia Orchestra diretta da Vladimir Ashkenazy nel 2002, Janine Jan-sen non si èmai fermata: invitata ad esibirisi con le più prestigiose orchestremon-diali, è stata diretta da celebrati direttori quali Mehta, Jurowski, Harding, Pap-pano, Jansons. Molto impegnata nella musica da camera, cura l’annuale Inter-national Chamber Music Festival di Utrecht, ed è membro degli Spectrum Con-certs di Berlino.Nel 2003ha ricevuto il “Premio per laMusica” dalMinistero del-la Cultura olandese, la più alta onorificenza per gli artisti dei Paesi Bassi.

Lunedì 14 aprile 2014

Solista che unisce eleganza e bravura, attiva al fianco delle più prestigiose orchestre,la Jansen esordisce a Musica Insieme accompagnata da un pianista fra i più acclamati

LA GRAZIA NELLE CORDE

LUNEDÌ 14 APRILE 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

JANINE JANSEN violino

ITAMAR GOLAN pianoforte

Ludwig van BeethovenSonata in sol maggiore op. 96Arnold SchoenbergFantasia op. 47Erich Wolfgang KorngoldSonata in sol maggiore op. 6

49IM MUSICA INSIEME

Janine Jansen

Itamar Golan

J

Foto

Decca/Felix

Broed

e

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cclamato come “il genio della ta-stiera”, capace di coniugare unatecnica prodigiosa ed una pro-

fonda espressività, Arcadi Volodos tornaa Bologna con un recital che riuniscenon a caso tre autori assai legati fra loro,e non solo cronologicamente: Schubert,Schumann e Brahms, ovvero tre gene-razioni e tre personalità musicali pro-fondamente originali e diverse fra loro,eppure in grado di passarsi in qualchemodo il testimone di un’intera epoca.Lo Schumann critico, come sappiamo,ebbe una duplice lungimiranza: quella

di promuovere ai posteri uno Schubertpressoché ignorato («molti lo conosconosoltanto come compositore di romanzee i più soltanto di nome»), già intuendoche ci sarebbe voluto molto tempoprima che il mondo fosse pronto a com-prenderlo; e quella di presentare inveceal mondo, nel 1853, le «vie nuove» delgiovane Brahms, salutato come uneletto, capace di dare al pianoforte la po-tenza di un’orchestra.Nell’impaginato scelto con la consuetaaccuratezza da Volodos, sia Schubertche Schumann costituiscono in effettiuna sorta di punto di partenza – rispet-tivamente con la seconda, giovanile So-nata D 279 e con le brevi Kinderszenenop. 15 – per l’arte di Johannes Brahms,il quale con la sua ultima raccolta pia-nistica op. 119 sembra portare alle piùestreme e rarefatte conseguenze l’esem-pio dei predecessori. Ecco quindi le mi-niature degli Intermezzi, il primo defi-nito da Clara Schumann come una“perla grigia” e dalla sorprendente affi-

nità con certo impressionismo proto-novecentesco, il secondo coi colori delvalzer, il terzo più spensierato e quasi in-fantile, e a conclusione dell’opera (e del-l’opera pianistica brahmsiana tout court)una Rapsodia eroica e quasi trionfale. Equasi a chiudere il cerchio di affinitàelettive fra i tre autori, la Rapsodia ci ri-porta a quel pianismo più brillante e‘massiccio’, tanto caratteristico diBrahms, cui sembra riallacciarsi la Fan-tasia op. 17 di Schumann in conclu-sione di programma, forse il suo branopiù palesemente virtuosistico.

Lunedì 12 maggio 2014

LUNEDÌ 12 MAGGIO 2014AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30

ARCADI VOLODOS pianoforte

Franz SchubertSonata in do maggiore D 279Allegretto in do maggiore D 346Johannes BrahmsQuattro Klavierstücke op.119Robert SchumannKinderszenen op.15Robert SchumannFantasia in do maggiore op.17

Musica Insieme riporta a Bologna il “genio della tastiera”, acclamato dalla critica comeinterprete dalla straordinaria profondità, coniugata a doti tecniche altrettanto strabilianti

AFFINITÀ ELETTIVE

A

Acclamato per la sua tecnica pro-digiosa (è autore egli stesso di fu-namboliche trascrizioni pianistichedi brani orchestrali), unita però aduna altrettanto rara espressività, Ar-cadi Volodos calca da quasi ven-t’anni i palchi di tutto il mondo, siain recital pianistici che come solistacon compagini quali i Berliner Phil-harmoniker, l’Orchestra del Con-certgebouw di Amsterdam, la Lon-don Philharmonic Orchestra, oancora le Filarmoniche di Chicagoe New York. I suoi numerosi cd (tuttipubblicati da Sony Classical), dallive del suo debutto alla CarnegieHall (1999), alle incisioni del TerzoConcerto di Rachmaninov con i Ber-liner e James Levine, a “tutto Liszt”pubblicato nel 2007, hanno ricevutoriconoscimenti da parte della criticae della stampa, dal Preis der Deut-schen Schallplattenkritik al Gramo-phone Award, dall’Echo Klassik alDiapason d’Or.

Arcadi Volodos

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Arenskij, AntonTrio in re minore op. 32 11/12/2013

Bach, Johann Sebastian / Busoni, FerruccioPreludio-Corale “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” BWV 639

20/01/2014Preludio-Corale “Nun komm der Heiden Heiland” BWV 659

20/01/2014

Barley, Matthew / Tradizionale russoYura 10/02/2014

Bartók, BélaQuartetto n. 2 op. 17 11/11/2013Sette Duetti 10/02/2014

Beethoven, Ludwig vanQuartetto in fa maggiore op. 59 n. 1 – Razumovskij 11/11/2013Sonata quasi una fantasia in si maggiore op. 27 n. 1 20/01/2014Sonata quasi una fantasiain do diesis minore op. 27 n. 2 20/01/2014Sonata in fa minore op. 57 – Appassionata 24/02/2014Sonata in sol maggiore op. 96 14/04/2014

Brahms, JohannesTre Intermezzi op. 117 25/11/2013Sonata in mi minore op. 38 25/11/2013Quattro Klavierstücke op. 119 12/05/2014

BratschBi Lovengo 10/02/2014

Britten, BenjaminVariazioni su un tema di Frank Bridge op. 10 13/01/2014Quartetto n. 3 in sol maggiore op. 94 03/02/2014Lachrymae op. 48a 17/03/2014

Bruch, MaxOtto Studi op. 83 10/03/2014

Čajkovskij, Pëtr Il'ičSouvenir de Florence in re minore op. 70 17/03/2014

Debussy, ClaudePréludes – Libro II 08/04/2014

DuOudPer Nadia 10/02/2014

Franck, CésarPreludio, Corale e Fuga in si minore-maggiore M. 21 08/04/2014

Guarnieri, AdrianoLassù… le stelle… si accorgano… di te 11/12/2013

Haydn, JosephQuartetto in sol minore op. 20 n. 3 11/11/2013

Kodály, ZoltánDuo per violino e violoncello op. 7 10/02/2014

Korngold, Erich WolfgangSonata in sol maggiore op. 6 14/04/2014

Lewis, John / BratschDjango 10/02/2014

Liszt, FranzSchlaflos! Frage und Antwort R 79 20/01/2014Unstern R 80 20/01/2014R.W. – Venezia R 82 20/01/2014Rapsodia Ungherese n. 2 in do diesis minore R 106 13/01/2014

Mahler, GustavQuartettsatz in la minore 21/10/2013Sinfonia n. 4 in sol maggiore 21/10/2013

Mendelssohn, FelixLied ohne Worte in re maggiore op. 109 25/11/2013

Mozart, Wolfgang AmadeusQuartetto in re maggiore KV 499 – Hoffmeister 03/02/2014Sonata in sol maggiore KV 283 24/02/2014Kegelstatt Trio KV 498 10/03/2014

Musorgskij, Modest PetrovičQuadri di un’esposizione 20/01/2014

Paganini, NiccolòConcertino in la minore per viola e archi 17/03/2014

Purcell, HenryFantasie 03/02/2014

Schoenberg, ArnoldFantasia op. 47 per violino e pianoforte 14/04/2014

Schubert, FranzSonata in la minore D 821 – Arpeggione 25/11/2013Improvvisi D 935 08/04/2014Danze Tedesche D 783 08/04/2014Sonata in do maggiore D 279 12/05/2014Allegretto in do maggiore D 346 12/05/2014

Schumann, RobertSonata in fa diesis minore op. 11 24/02/2014Kinderszenen op. 15 12/05/2014Fantasia in do maggiore op. 17 12/05/2014

Smetana, BedřichTrio in sol minore op. 15 11/12/2013

Šostakovic, DmitrijConcerto in do minore per pianoforte e tromba 13/01/2014

Strauss, RichardSonata in fa maggiore op. 6 21/10/2013

Stravinskij, IgorConcerto in re 13/01/2014Tre Pezzi per clarinetto 10/03/2014

Tan DunWater Concerto 04/12/2013Paper Concerto 04/12/2013Earth Concerto 04/12/2013

Weather ReportPursuit of the Woman with the Feathered Hat 10/02/2014The Peasant 10/02/2014

IL REPERTORIO Gli autori e le opere in stagione

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BANCA DI BOLOGNA, BANCA ETRURIA, BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA,BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA, CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO

E AGRICOLTURA DI BOLOGNA, CASSA DI RISPARMIO DI BOLOGNA, CASSA DI RISPARMIO DI CENTO,COCCHI TECHNOLOGY, CONFCOMMERCIO ASCOM BOLOGNA, COOP ADRIATICA,

COOPERATIVA EDIFICATRICE ANSALONI, COSWELL, COTABO, CSR CONGRESSI, EMIL BANCA, FATRO,FONDAZIONE CAMST, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA,

FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA, GRAFICHE ZANINI, GRUPPO GRANAROLO,GRUPPO HERA,MAURIZIO GUERMANDI E ASSOCIATI, MAX INFORMATION,

M. CASALE BAUER, PELLICONI, PILOT, S.O.S. GRAPHICS, UNICREDIT BANCA,UNINDUSTRIA, UNIPOL BANCA, UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI, REGIONE EMILIA-ROMAGNAPROVINCIA DI BOLOGNA, COMUNE DI BOLOGNA

EditoreFondazione Musica Insieme

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Direttore responsabileFabrizio Festa

In redazioneBruno Borsari, Fulvia de Colle, Marco Fier,

Cristina Fossati, Roberto Massacesi, Alessandra Scardovi

Ha collaboratoValentina De Ieso

Grafica e impaginazioneKore Edizioni - Bologna

StampaGrafiche Zanini - Anzola Emilia (Bologna)

Registrazione al Tribunale di Bolognan° 6975 del 31-01-2000

Musica Insieme ringrazia:

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