n° 6 giugno 2016 - icviasoriso.edu.it 2016.pdf · 1 stagioni e ricorrenze pag. 2 il passato vicino...

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1 Stagioni e ricorrenze pag. 2 Il passato vicino e lontano pag. 6 Una lettera a...pag 8 Simboli cristiani pag 9 Esperienze e racconti pag 11 Il mondo dei piccoli e dei grandi pag 15 Quanto tempo, giorni e anni passati dentro una scuola, quanti cambiamenti, nuovi diritti nuove regole…..una cosa che non cambia mai è l’emozione della scuola. Quanti colori, quanti nomi, quanti volti ha questo “futuro” che ogni giorno prende posto tra i banchi dell’aula.Ma- riella, Thomas, Gabriele, Sofia, Mario, Martina… ..mamme e nonne al seguito….tante lacrime e molti ab- bracci…noi insegnanti abbiamo preparato le classi per- ché risultino accoglienti, allegre, curiose...ci muoviamo accarezzando, rassicurando e sorridendo ,parliamo con le mamme e papà e nonne …tutti trepidanti che tenten- nano , esitano a lasciare i bambini ..LI rassicuriamo men- tre i bambini sono già alle prese con i giochi e i compagni. A guardare con superficialità tutto sembra fa- cile, semplice. Che ci vuole a stare con i bambini? Ma la scuola dell’infanzia non è una sala d’aspetto dove ingannare il tempo, aspettando che passi, che i bambini crescano e siano “pronti” per la Scuola. Non è una spazio “naturalmente” sereno…una parentesi rosa della vita. LA SCUOLA E IN PARTICOLARE QUELLA DELL’IN- FANZIA CONFINA CON IL FUTURO . E’ il luogo dove si affacciano tutti i problemi sociali. quelli che coinvolgono noi adulti, che propongono quesiti diffi- cili. La diversità delle culture, dei valori di riferimento, la diversità dei contesti familiari, del tenore di vita, la diver- sità….perchè ognuno di noi è unico…..tutto questo è nell’aula e interpella L’EDUCAZIONE. La scuola del- l’nfanzia rappresenta una opportunità che non va spre- cata per i tanti bambini che la vita ha penalizzato.La realtà è questa, anche a tre anni, per molti bambine e bambini. A meno che non abbiano la fortuna di incontrare ,subito, piccoli come sono una scuola accogliente e sti- molante e insegnanti appassionate e competenti. Perché il futuro è già qui. Maestra Emy N 6 GIUGNO 2016 Cari bambine e bambini, cari ragazze e ragazzi, ecco un nuovo numero del giornalino della nostra scuola! Un appuntamento di fine anno che non può mancare. Un’importante tradizione. Attraverso le sue pagine, tutti insieme faremo un viaggio alla scoperta di ciò che più vi ha emozionato nel corso di questi mesi. Ormai la campanella sta per suonare la fine delle lezioni e l’inizio delle tanto me- ritate vacanze estive. Sappiamo bene che non vedete l’ora! Al suo trillo scia- merete via felici, salutandovi gioiosi e la scuola diventerà improvvisamente vuota. E’ strana una scuola senza alunni, sapete? Incredibilmente silen- ziosa. Deserta. Qua e là solo qualche quaderno dimenticato sotto un banco; sugli appendiabiti sparuti giacchetti ed ombrelli, che nessuno ricorda più di aver lasciato; armadietti chiusi ed aule in penombra, … Eppure, camminando per i corridoi soli- tari, se si ascolta bene, si sentono le voci delle maestre e le vostre, scoppi improvvisi di risa, il rumore delle penne che cadono a terra, i passi nei corridoi … La scuola è piena di vita anche quando è vuota … e vi aspetta a set- tembre! Buone vacanze a tutti! Il Dirigente Scolastico Daniela Porfiri

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Stagioni e ricorrenze pag. 2

Il passato vicino e lontano pag. 6

Una lettera a...pag 8

Simboli cristiani pag 9

Esperienze e racconti pag 11

Il mondo dei piccoli e dei grandi pag 15

Quanto tempo, giorni e anni passati dentro una scuola,quanti cambiamenti, nuovi diritti nuove regole…..unacosa che non cambia mai è l’emozione della scuola.Quanti colori, quanti nomi, quanti volti ha questo “futuro”che ogni giorno prende posto tra i banchi dell’aula.Ma-riella, Thomas, Gabriele, Sofia, Mario, Martina…..mamme e nonne al seguito….tante lacrime e molti ab-bracci…noi insegnanti abbiamo preparato le classi per-ché risultino accoglienti, allegre, curiose...ci muoviamoaccarezzando, rassicurando e sorridendo ,parliamo conle mamme e papà e nonne …tutti trepidanti che tenten-nano , esitano a lasciare i bambini ..LI rassicuriamo men-tre i bambini sono già alle prese con i giochi e icompagni. A guardare con superficialità tutto sembra fa-cile, semplice. Che ci vuole a stare con i bambini?Ma la scuola dell’infanzia non è una sala d’aspetto doveingannare il tempo, aspettando che passi, che i bambinicrescano e siano “pronti” per la Scuola. Non è una spazio“naturalmente” sereno…una parentesi rosa della vita.LA SCUOLA E IN PARTICOLARE QUELLA DELL’IN-

FANZIA CONFINA CON IL FUTURO .E’ il luogo dove si affacciano tutti i problemi sociali. quelliche coinvolgono noi adulti, che propongono quesiti diffi-cili. La diversità delle culture, dei valori di riferimento, ladiversità dei contesti familiari, del tenore di vita, la diver-sità….perchè ognuno di noi è unico…..tutto questo ènell’aula e interpella L’EDUCAZIONE. La scuola del-l’nfanzia rappresenta una opportunità che non va spre-cata per i tanti bambini che la vita ha penalizzato.Larealtà è questa, anche a tre anni, per molti bambine ebambini. A meno che non abbiano la fortuna di incontrare,subito, piccoli come sono una scuola accogliente e sti-molante e insegnanti appassionate e competenti. Perchéil futuro è già qui.Maestra Emy

N° 6 GIUGNO 2016Cari bambine e bambini, cari ragazze eragazzi,ecco un nuovo numero del giornalinodella nostra scuola! Un appuntamentodi fine anno che non può mancare.Un’importante tradizione. Attraverso lesue pagine, tutti insieme faremo unviaggio alla scoperta di ciò che più vi haemozionato nel corso di questi mesi.Ormai la campanella sta per suonare lafine delle lezioni e l’inizio delle tanto me-ritate vacanze estive. Sappiamo beneche non vedete l’ora! Al suo trillo scia-merete via felici, salutandovi gioiosi e lascuola diventerà improvvisamentevuota. E’ strana una scuola senzaalunni, sapete? Incredibilmente silen-ziosa. Deserta. Qua e là solo qualchequaderno dimenticato sotto un banco;sugli appendiabiti sparuti giacchetti edombrelli, che nessuno ricorda più diaver lasciato; armadietti chiusi ed aulein penombra, …Eppure, camminando per i corridoi soli-tari, se si ascolta bene, si sentono levoci delle maestre e le vostre, scoppiimprovvisi di risa, il rumore delle penneche cadono a terra, i passi nei corridoi… La scuola è piena di vita anchequando è vuota … e vi aspetta a set-tembre!Buone vacanze a tutti!Il Dirigente ScolasticoDaniela Porfiri

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Un’esperienza bellissima: La raccolta delle olive.Nel giardino della scuola, una settimana fa, in-sieme alla maestra abbiamo visto un albero riccodi olive e abbiamo avuto un’idea: avremmo rac-colto le olive prima che marcissero, le avremmomesse in salamoia e le avremmo portate acasa.Ci occorrevano però dei rampini, un telo,delle buste, del sale e dei vasetti; solo alloraavremmo potuto svolgere la raccolta.Due giornidopo, abbiamo preso tutto il necessario e siamoscesi in giardino per raccogliere le olive. Alcunibambini con i rampini pettinavano i rami dell’ulivoe altri stavano sotto a raccogliere le olive che ca-devano sul telo che avevamo disteso sotto l’al-bero. Alcune ci cadevano in testa. Ci siamodivertiti tanto! Alla fine della raccolta abbiamoriempito due buste di olive e le abbiamo por-tate in classe. La maestra ha riempito d’acquaun secchio, vi ha aggiunto del sale e pian pianoabbiamo immerso le olive.Adesso le olive sono in salamoia e quando sa-ranno mature e verdi potremmo riempire i vasettie portarli a casa come dono di Natale ai nostri ge-nitori. E’ stata un’esperienza divertente e indi-menticabile.Gli alunni della classe III D

Stagioni e ricorrenze

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Alberi coloratiUpupe che volano viaTuoni e pioggiaUlivi che donano fruttiNostalgia degli uccelliNegli alberi le foglie si coloranoOmbre che pian piano si allunganoLUCA MATHIAS

Alberi di mille coloriUva maturaTante foglie colorateUsate gli impermeabili!!!Nuvole a pecorelleNoci a volontàOh che bello l’autunno!SIMONA EDOARDO

Autunno che bello!!!Uccelli che sentono freddoTantissimi foglie scricchiolantiUn bosco con funghiNebbiaNocciole squisiteOcchi pieni di coloreGIOVANNA CHIARA

Autunno coloratoUccelli che migranoTante castagneUva maturaNocciole scricchiolantiNovembre nuvolosoOcra e rosse le foglie caduteTOMMASO MAGDA

Alberi dipintiUva e castagneTante foglie tinteUccelli migranoNatura variopintaNuvole pronte a piovereOcchi pieni di coloriFABIO VALENTINAAlberi coloratiUccelli che non ci son piùTante castagneUva noi mangiamNuvole che mandan pioggia Non siamo tristiOra un’ondata di foglie ci viene adacchiappare LORENZO JIANPIERR

Alberi con mille foglie colorateUva squisitaTante persone con l’ombrelloUccelli che fanno spettacoli nel cieloNocciole e noccioline matureNuvole nere che fanno scherzetti bagnando le personeOmbrelli tutti bagnati!VALENTINA EMMA

Alberi coloratiUccelli in voloTante foglie colorateUva maturaNuvole nereNociOmbre di soleLIVIA NICOLA

SIMILITUDINI AUTUNNALI

Ombrelli aperti che sembrano giganteschi funghi colorati.Pioggia leggera simile a perle che scendono dal cielo.Rami secchi come panni rimasti appesi troppo a lungo.Un tappeto di foglie colorate che assomiglia alla tavolozza di un pittoreStormi di uccelli che si allontanano leggeri come fumo che esce dai comignoli.Uva dolce e succosa come morbide caramelle.Giornate brevi che paiono un soffio di vento che arriva e se ne va.Caldarroste che scottano tanto da sembrare piccoli pezzi di carboni ardenti.Alberi nudi come mani senza guanti.Noci che scrocchiano come il fragrante bordo della pizza. Alberi spogli che sembrano bambini senza felicità.Stormi di uccelli che allontanandosi scompaiono come la scia degli aerei.

Alberi di tanti coloriUva frescaTemporali frequentiUmida atmosferaNoci matureNuvole da pioggiaOmbrelli spesso apertiANNACHIARA MATTEOAutunnoUmido con unTenero soleUn trionfo di coloriNocciole e nocciolineNasconoOgni annoELEONORA FRANCESCAAutunno èUmido eTantiUccelliNelleNuvoloseOmbre delle nuvoleALESSANDRO LOREDANA

ACROSTICI SULL’AUTUNNO

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IL NOSTRO ALBERO DI NATALEAlcuni giorni fa in classe le nostre maestrehanno addobbato un bellissimo albero diNatale.Non era un vero abete ma un al-bero di plastica.Lo abbiamo posto in un angolo dellaclasse, lontano dalla finestra e vicino allaporta.La maestra ha sistemato le luci colorateche si accendono e si spengono.Prima di metterle sull’albero le ha acceseper controllare se si illuminavano: sem-bravano stelline multicolori!Con molta cautela per non provocaredanni, ciascuno di noi ha appeso due o trepalline e gli addobbi che aveva portato lamaestra.Infine la maestra ha posto in cima all’al-bero una stella dorata ha sistemato tan-tissimi fili di perle colorate creandoun’atmosfera da sogno.Eravamo tutti molto felici!Testo di Mattia Ciminelli II B

E per Natale …Cari genitori

Cari genitori,stanotte ho fatto un bel sogno:”Stavamo andando,tutti insieme (io Dalia e voi) nelvillaggio di Babbo Natale.Per arrivare alla casa (di Babbo Natale) dovevamoprendere il “trenino magico”.Che però è uscito dai binari e ci a portato su una nu-vola dove c'era un' edificio con un cartellone conscritto “LABORATORIO DI BABBO NATALE” iosono entrata mentre Dalia invece era stanca e hadetto che voleva tornare a casa voi avete detto chesarete andati con lei all'entrata del villaggio.Io ho co-nosciuto Babbo Natale e i suoi elfi.

Fate anche voi bei sogni.

Auguroni da Viola.

Cari genitori,Vorrei andare con voi e con Francy e sciare in mon-tagna.Ci andremo se farò il bravo per cinque giorni. Nonce la faccio di più.Spero apprezziate lo sforzo.Ci divertiremo un sacco a sciare , visitare il posto,lanciarci le palle di neve e fare un pupazzo.Tanti abbracci e baci per i miei genitori

da Gianpaolo.

Cari genitori,sono iniziate le vacanze di Natale. E vorrei andarein montagna. Tutti insieme potremmo fare un pupazzo di neve con gli occhi fatti di bottoni,lasciarpa preferita di mamma,una carota per fare ilnaso,il cappello di papà. Vorrei bere con voi unacioccolata calda davanti camino acceso.Tanti baci da vostro figlio RICCARDO IIIA

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NATALE IN II C IL CARNEVALE

Grazie alla collaborazione delle nostre

maestre e della maestra Valeria!

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QUANDO I NONNI ERANO PICCOLI…Quando sono venuti i nonni in classe quello chemi ha colpito è che loro avevano delle cose moltosimili come i giardini al di fuori della scuola, i me-dici, le maestre. Però non erano come quelle diadesso. Perché le punizioni erano diverse! Peresempio i gusci di noci sotto le ginocchia equando non studiavano li facevano andare in cin-que classi con le orecchie d'asino e tutti dicevano"guardate che asino!ha ha ha ha!" Per i bambiniquesta era una delle umiliazioni peggiori. Ma lacosa che mi ha colpito di più è che ogni quartiereaveva un bel giardino dove tutti potevano giocareinsieme: "secondo me erano fortunatissimi perquesto"......AlessandroQuando i nonni erano piccoli lavavano i vestiticon l’ acqua della fontana, quando era assentela maestra c’ era il capoclasse, per andare ascuola andavano a piedi, il grembiule le femminelo portavano bianco con il fiocchetto e i maschicorto nero sempre con il fiocchetto. Giorgia È stata una bellissima esperienza quando sonovenuti alcuni nonni e nonne in classe. Ci hannoraccontato che quando venivano puniti si mette-vano in ginocchio sulle bucce di noce, oppure lemaestre prendevano una bacchetta e "PAM!", siprendevano una bacchettata. Non avevano moltigiochi infatti una nonna ci ha raccontato che suamadre le cuciva con i cenci le bambole e vive-vano benissimo. I lavori che si usavano di piùerano: il pescatore, la casalinga, il falegname, ilmaestro o la maestra, la sarta. Facevano moltastrada per arrivare a scuola, la facevano a piedi!e quando arrivavano, a scuola per scrivere usa-vano il pennino e il calamio. Quando giocavanoin gruppo si usava molto la campana con i giornio il salto alla corda.........Micol I nonni raccontano che le cose erano molto di-verse da noi e mi ha colpito molto quando lamaestra faceva mettere in ginocchio i bambinisopra le bucce di noci....Alessia A me stupiva che quando mancava il maestroc'era il capoclasse. Li punivano con chic-chi........Yosef

Il passato vicino e lontano

IL NOSTRO ALBERO E' STATO ABBATTUTO

Molto tempo fa , con gli ultimi temporaliun fulmine ha colpito il nostro albero discuola. Dopo un po' sono arrivati gliesperti e hanno detto : “Va tagliato perla sicurezza dell'ambiente!”Oggi 4 aprile 2016 hanno tagliato l'al-bero della nostra scuola Papa Wojtyla.Il nostro albero ha 50 anni .Lo sostituiamo con un altro albero chescopriremo in futuro . Questa mattina con mio papà ho trovatotutto transennato con due o tre gru.Abbiamo osservato dalla finestra ognipezzo per pezzo e poi è stato tagliatodel tutto. Mi è dispiaciuto dell'albero abbattutoanche per la sua ombra magnifica-mente grande perché era della nostrascuola.

LUCA IIB

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Una ziggurat…. Un lavoro di squadra della IVDLa ziggurat è una costruzione templare caratteristica della regione mesopotamica (tonda, su-mera, babilonese e assira).A causa della mancanza di pietre le ziggurat venivano costruite con mattoni crudi e cotti, concanne legate in fasci e con bitume usato come calce e come isolanteQuesto grande edificio aveva la forma di una torre composta da tronchi di piramide soprappo-sti a due piani (piramide a gradoni) a rappresentare la volontà dell’uomo di avvicinarsi sempredi più al cielo. Attraverso sette rampe (ognuna rappresentante una costellazione) si accedevaad una sommità piatta sulla quale i sacerdoti osservavano i corpi celesti.Al piano terreno erano collocati i magazzini pieni di merce, ai piani intermedi si trovavano gliappartamenti reali e la scuola. L’ultimo piano era dedicato alla statua del dio e vi potevano ac-cedere solo i sacerdoti e il re.Carlotta BACCHERLE

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Una lettera a...

LETTERA A RENZI

Roma, 25/11/15

Caro Matteo,

siamo ragazzi di dieci anni frequentanti la quinta elementare. Ti volevamo chie-dere delle cose e suggerirtene altre: -abbassare le tasse per essere tutti più ricchi . FILIPPO-migliorare le strade che quando piove diventano voragini e salvaguardare l'am-biente. GAIA-dare le case ai clochard per evitare che passino l'inverno sui marciapiedi. MAT-TEO-innalzare le multe ai proprietari incivili dei cani per mantenere Roma pulita LUCAed illuminare di più le strade GIULIA-utilizzare i soldi a disposizione non per arricchire te e i tuoi colleghi ma per distri-buirli a tutto il popolo italiano. CARLOTTA-dare più soldi alle scuole per il materiale MASSIMO e per renderle più sicureGIORGIA F.-aumentare le forze dell'ordine per ostacolare il terrorismo VALE limitare la venditadi armi e far sì che le forze dell'ordine siano sempre presenti sul territorio. SILVIAti ringraziamo per gli 80 euro in busta paga dei nostri genitori e per aver (spe-riamo) tolto la tassa della casa. Eliminare la mafia in Sicilia , la camorra a Napoli ela n'drangheta in Calabria. GABRIELE C. -far pagare le tasse a tutti e dare più soldi alla sanità - condannare i medici chenon operano in maniera coscienziosa .LUCE-istruire il popolo nel rispetto delle diversità (colore della pelle , religione, orienta-mento sessuale, handicap) garantire il lavoro a tutti e consentire alle donne dimantenerlo durante e dopo la gravidanza.

Con la speranza che tu possa leggere questa lettera , rimaniamo in attesa di unatua risposta ai nostri suggerimenti fiduciosi che qualcosa possa cambiare e miglio-rare per un futuro più roseo per tutti.

Cordiali saluti

gli alunni della VB

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SIMBOLI CRISTIANINoi bambini delle classi VB e VC abbiamo voluto riprodurre alcuni simboli che i primi cristiani di-pingevano nei luoghi di culto per esprimere la loro fede. Ad esempio: la nave rappresenta laChiesa; il monogramma formato da due lettere dell'alfabeto greco X (chi) e P (ro) intrecciate sonole iniziali di Cristo; il pesce è un acrostico della parola greca ICHTHYS (pesce): ogni lettera è l'ini-ziale delle parole greche Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore; l'α (alfa) e Ω (omega) sono la primae l'ultima lettera dell'alfabeto greco e significano che Gesù è l'inizio e la fine di tutte le cose; il panesi riferisce all'Eucarestia...

Simboli cristiani

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Una mattina con gli Impressionisti

Stamattina con la III B siamo andati a visitareuna mostra del museo del Vittoriano. Il temadella mostra era l’Impressionismo.

Il quadro che mi è piaciuto di più è stato Il Bal-cone e poi non si notava bene che c’era un bam-bino dietro, sullo sfondo, che sembrava di più unmaggiordomo che si stava abbassando.Poisiamo andati via. Ho imparato che nei quadri diimpressionisti si fanno tratti molto veloci.Alessandro V.

C’erano dei quadri fantastici e altri ancora di più.Certi quadri li avevamo già visti alla Lim. Il qua-dro che mi è piaciuto di più rappresenta una si-gnora che sembra si sia fermata all’improvviso esi alza il vestito. Il secondo quadro più bello raf-figurava una signora con un cappello nero e unvelo davanti al viso. Ho imparato che bisognaavere molta pazienza per imparare a dipingerecome veri artisti. E se qualcosa è in movimentodevono sbrigarsi, usano delle pennellate moltoveloci. Ilaria

La signorina ci ha fatto vedere “Le Balcon” quelquadro mi ha regalato felicità. Quel signore cheteneva in mano la sigaretta mi ha trasmesso unpo’ di tristezza. Il quadro “L’ Altalena” mi ha fattoprovare gioia perché é come se fossi io sull’Al-talena insieme alla mia famiglia. Abbiamo anchevisto un quadro che se ti avvicinavi si vedevanoi trattini e se ti allontanavi non si notavano i trat-tini e il colore sembra compatto.....Matteo A.

La maggior parte dei quadri sono fatti da:Eduard Manet cioè "Il balcone" e altri quadri eDegas che dipinge quadri di ballerine in posenaturali. La prima scultura che abbiamo visto èquella di un signore che sembra in carne e ossa:è in quella posa quando si siede a tavola. Èstato bellissimo! E ho capito che i quadri sia pernoi che per gli adulti possono essere qualcosadi magico. Gioia

Mi è piaciuto tanto “Il balcone” perché ho notatoche i signori dipinti guardano la strada e mi è pia-ciuto il colore delle serrande. Mi ha colpito ancheil quadro della donna con la caffettiera di PaulCezanne e anche quello di Frèdèric Bazille mi èpiaciuto perché aveva tanti colori belli.Paolo

Ho visto tanti quadri e sculture molto raffinatee belle con pennellate veloci.Un quadro diClaude Monet, un altro di Edouard Manet, diDegas e molti altri. La scultura che mi è pia-ciuta di più è quella della ballerina che provavaun passo di danza................................ChiaraAbbiamo visto il quadro “Le Balcon”. Ci è pia-ciuto molto perché c’erano tanti personaggi eperché erano molto naturali. Ho imparato chese vuoi fare un ritratto mosso, tipo se stai instrada e vuoi ritrarre una signora che si muove,devi pennellare veloce perché se la signora vavia non ti ricordi che dovevi pitturare.Samuele

Il tema della mostra era “L’Impressionismo”. E’un’arte che Eduard Monet ha inventato.Quando sono entrata mi sono ispirata a queiquadri e quando ho visto “Il balcone“, sembravache le persone fossero vere. Poi ho visto altriquadri simili a quello soltanto con pennellatepiù veloci..............................................VittoriaIl primo quadro è stato una bimba che danzava.Poi siamo andati a vedere un quadro di una si-gnora che era seduta, aveva un ventaglio e unbracciale d’oro ed era bellissima e l’espres-sione che pensava molto seriamente.Martina

SIAMO ENTRATI E HO VISTO DEI QUADRI MA NONERANO DEI RITRATTI NORMALI, ERANO DEGLIAUTO RITRATTI. A ME È PIACIUTO MOLTO LADONNA NELLA SERRA DI ALBERT BARTHOLOMÈ:C'È UNA SIGNORA NELLA SERRA ED HA UN CAP-PELLO E UN VESTITO A STRISCE NERO E BIANCO.SE LA VEDI DA LONTANO SEMBRA UNA SIGNORAVERA. MI E' PIACIUTO ANCHE IL BALCONE DI EDO-UARD MANET, LE DUE SIGNORE SONO ESISTITEDAVVERO ED ERANO FAMOSE.Marco IIIC

Esperienze e racconti

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LO YOGA PER SCOPRIRE NOI STESSI CONINNER PEACE

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Noi piccoli scienziati

III A

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SULLE ALI DI UNA FARFALLALAVORO DI GRUPPO DELLA IV B DI SCIENZE , ITALIANO E TECNOLOGIA

NELLA NOSTRA CLASSE E’ NATA UNA FARFALLA!!!

Per studiare gli insetti, la maestra Rossella ha portato una teca con dentro 4 crisalidi e unapianta con i fiori.LE FARFALLE NASCONO DALLE CRISALIDI CHE ALL’IMPROVVISO SI APRONO, MA LAFARFALLA, PER USCIRE, CI METTE 5-10 MINUTI. Quando nasce ha LE ALI TUTTE STRO-PICCIATE, POI QUANDO LE DISTENDE SI VEDE IL COLORE: BLU SCURO CON UN OC-CHIO DI GUFO DISEGNATO AL CENTRO. QUESTO FINTO OCCHIO SERVE PERMIMETIZZARSI MEGLIO e sfuggire ai predatori.APPENA NATA HA TANTA SETE, INFATTI, ALL’INTERNO DELLA TECA, ABBIAMO MESSOUNA FETTA D’ARANCIA: SUBITO SI è MESSA A BERE CON LA SUA SPIROTROMBETTA.LA SPIROTROMBETTA è UNA SPECIE DI PROBOSCIDE ARROTOLATA CON CUI LA FAR-FALLA MANGIA E BEVE: ERA BELLISSIMA CON QUELLA SPIROTROMBETTA! ERA BUFFAMA CARINA!IL LORO CORPO SI DIVIDE IN 3 PARTI CAPO, TORACE E ADDOME.LE FARFALLE SONO MOLTO DELICATE , DOLCI E AFFETTUOSE.E’ STATA UNA BELLA ESPERIENZA!DAVIDE LAUROGIULIA PIETROLINIGiovanna Ferrucci

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SCUOLA DELL'INFANZIA XXI APRILEPROGETTO ANNO SCOLASTICO 2015-2016“STORIE DI MITI ED EROI”

PARLARE AI BAMBINI DI MITOLOGIA NONÈ AFFATTO FACILE, SIA PERCHÉ SITRATTA DI STORIE DALLE TRAME MOLTOINTRICATE, RICCHE DI PERSONAGGI E DIAVVENIMENTI, SIA PERCHÉ LA GRANPARTE DEI MITI È CARATTERIZZATA DA

EVENTI CRUENTI E ANCORA PERCHÉ I MITI HANNO SIGNIFICATI INTRINSECI ARTICOLATI,DI CUI SPESSO SI FATICA A COMPRENDERNE LA COMPLESSITA’. ABBIAMO INTRAPRESO QUESTO VIAGGIO CERTE CHE, COME SEMPRE, I BAMBINI CIAVREBBERO CONDOTTO E FATTO CAPIRE FIN DOVE POTEVAMO OSARE, COSAAVREMMO DOVUTO OMETTERE, COSA TRASFORMARE E QUANTO CELARE. OGNI INSE-GNANTE HA RIPERCORSO I MITI E LE NARRAZIONI DELLE VICENDE EROICHE COI SUOIALUNNI, SCEGLIENDO IL LINGUAGGIO, MISURANDO L’INTENSITA’DEL RACCONTO, SEM-PLIFICANDO GLI EVENTI SE NECESSARIO O LASCIANDOLI IN TUTTA LA LORO COMPLES-SITA’ SE POSSIBILE.SONO SCATURITI TANTI MODI DI NARRARE DIVERSI, RACCONTI DICUI CIASCUNO HA ESALTATO SFACCETTATURE DIFFERENTI, MODI DI GIOCARE CON LESTORIE DAVVERO UNICI E CREATIVI.

il mondo dei piccoli e dei grandi

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Storia tra infanzia e primaria

Come sarebbe la nostra vita se le storie non ci fossero?Storie belle...brutte...che fanno paura...che ci fanno piangere ...che ci fanno ridere! Le storie ciaiutano a vivere e sognare.L'odissea è la storia per eccellenza, in cui si intrecciano magia, fantasia e valori morali, educa allostupore ed alla meraviglia.Il viaggio di Ulisse affronta le tematiche della vita dell'uomo, in cui le forze del male vengono di-strutte dalla determinazione, dall'intelligenza e dalla solidarietà, in nome di quei valori fondamentalicome la giustizia, l'amicizia e le radici della famiglia.

Le avventure di Ulisse hanno interessato ed entusiasmato tantissimo i bambini della nostra scuoladell'infanzia che spontaneamente hanno riportato, nel momento del gioco libero, le avventureascoltate. Molto bello è stato il coinvolgimento da parte delle famiglie; spesso i bambini riportavanoa casa l'esperienza vissuta a scuola e insieme ai genitori o i nonni si sono divertiti a rileggerel'Odissea di Ulisse.

In questo nostro percorso abbiamo voluto coinvolgere anche i bambini delle due classi quinte delnostro plesso XXI aprile.Così ,tutti i bambini che dovranno iscriversi alla scuola primaria e i ragazzi delle classi quintehanno condiviso attività di narrazioni, cartelloni illustrativi, disegni, attività interattive, ecc., riferiteall'Odissea.Come prodotto finale avremo un “libro digitale” cioè un libro da poter guardare e ascoltare usandoil computer per poter rivivere in maniera diversa e “tecnologica“ le avventure di Ulisse.

Quell'uomo dal multiforme ingegno ci ha insegnato:che non è importante solo la forza fisica, ma l'intelligenza e l'astuziache non dobbiamo mai perdere la curiosità e la voglia di conoscere cose nuoveche ognuno di noi ha bisogno, dopo un lungo viaggio di ritornare alle proprie radici e agli affetti fa-miliari

Le insegnanti della scuola dell'infanzia XXI Aprile

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Guide speciali per ospiti ...d’onore

Continuità scuola dell’infanzia – scuola primaria.

I bambini di cinque anni della Scuola dell’Infanzia del plesso “Papa Wojtyla” sono stati ospitatidai bambini della Scuola Primaria dello stesso plesso, sezione 1^ B.I grandi hanno fatto da guida spiegando ai piccoli l’uso degli spazi e delle attrezzature didattichein uso.I piccoli, con molta curiosità, hanno rivolto domande e ascoltato le risposte delle “guide”.A seguire i grandi hanno raccontato delle storie in sequenza e a gruppi le hanno illustrate e co-lorate.Al termine dell’attività sono state raccolte le impressioni dei bambini:Mattia: “i banchi erano tipo una L, una T e una I”;Livia: “mi è piaciuto disegnare con i bambini di prima”;Elena: “sono stata così felice perché abbiamo fatto un sacco di lavori belli”;Eleonor: “mi è piaciuto lavorare”;Ginevra: “conoscere i bambini che non conoscevo”;Valerio: “la classe era bella”.I piccoli e le maestre della scuola dell’infanzia ringraziano la mae-

stra Lina e i suoi bambini per ipiacevoli momenti passati

insieme.

Che fatica allenarsi come i gladiatori e i soldati nell’antica Roma!!!I “grandi” della scuola dell’infanzia e i bambini della 5°elementare.

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CODING IN GIOCOIL LINGUAGGIO DELLE COSE

LEONARDO: Anche gli oggetti parlano! Non come noi, però comunicano.ORIOL: Alcuni oggetti sono programmati, altri no ma noi possiamo programmarli, fargli fare ciò

che vogliamo.SOFIA: Programmare, significa, dare vita ad un oggetto che non fa nulla. Noi siamo program-

matori, perché pensiamo a dare vita agli oggetti.ELENA: Mi piace programmare, magari quando sarò grande troverò nei negozi l’oggetto che ho

programmato.GIUSEPPE: La prima persona che comprerà la mia borsa sarà la maestra Anna. Dentro la sua

borsa ci sono sempre tante cose e lei non le trova mai!

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UN GIORNO CON I RAGAZZI DELLA SCUOLAMEDIA CAPOZZI

ALUNNI DELLA CLASSE QUINTA C Plesso “ Papa Wojtyla “

A.S. 2015/ 2016

Sono Jacopo,Mercoledì 25 novembre2015 abbiamo trascorso un'esperienza fantastica nella scuola statale “Ca-pozzi”.Questa esperienza è stata bellissima, mi sono divertito molto e auguro agli alunni che hoconosciuto in questa scuola di proseguire bene i loro studi nei prossimi anni.Mi chiamo Lorenzo Di Antonio.Ero molto curioso di vedere la Scuola Media “ Capozzi “, ancheperché forse sarebbe stata la mia futura scuola.Sinceramente mi aspettavo insegnanti più rigideinvece, vedere gli alunni così tranquilli, mi ha aiutato a voler proseguire i miei studi fino all’Univer-sità.Faccio un po’ fatica al pensiero di dover lasciare i miei compagni e le mie maestre però, vorreiconoscere nuovi compagni e scoprire nuove emozioni.Sarei veramente felice se la mia prossimascuola fosse proprio la “Capozzi “Eccomi, sono Martina E’ stato molto bello assistere alle lezioni che si sono svolte quel giorno,peccato che siamo rimasti lì solo per metà giornata!Mi è piaciuto molto il comportamento deglialunni e degli insegnanti: gli alunni erano molto tranquilli ma anche i professori molto socievoli. “ Tutto il contrario di quello che avevo immaginato!!!!!! ”Eccomi, sono Massimo. Quando siamo andati nell’aula d’arte, siamo stati coinvolti dall’insegnantein una rappresentazione teatrale, in cui io ero Peleo, sposato con Antigone impersonata da Mar-tina, Raul era Zeus e Gloria rappresentava Era, moglie di Zeus.La storia è questa.Si sta cele-brando il matrimonio tra Peleo ed Antigone. Uno tra i tanti invitati , regala una mela d’oropoggiandola sul tavolo degli sposi e dice: “ Questa mela è per la donna più bella”.Era, moglie diZeus, risponde: “Allora è per me” e Zeus concorda.Dal matrimonio tra Peleo ed Antigone nasceun semidio, Achille, interpretato da Lorenzo, un nostro compagno.All’inizio, nell’improvvisare que-sta breve scenetta, eravamo tutti un po’ imbarazzati perché siamo stati colti di sorpresa e ci sen-tivamo anche un po’ buffi ; in realtà poi cominciavamo a prenderci gusto e ci siamo divertitimoltissimo.Mi è dispiaciuto andare via, ma tanto so che il prossimo anno tornerò líMi chiamo Elisa e sono felice di andare il prossimo anno all'Istituto Capozzi.Ero molto emozionatala mattina quando ci siamo avviati ma,arrivati lì, viste le professoresse accoglienti , gli alunni edu-cati e il preside molto gentile mi sono tranquillizzata.Che bello provare la sensazione di stare giàalle medie !!!!Ciao, sono Gloria.Ho provato grande entusiasmo per aver condiviso una giornata con alunni eprofessori della scuola media.E stata molto bella l'esperienza che abbiamo avuto ed il ricordo chemi ha lasciato l'Istituto è di una scuola ordinata , pulita e graziosa.Eccomi, sono Lorenzo Cardoni. Alla scuola “Capozzi “ ho provato molte emozioni ad esempioquando hanno regalato a tutti noi dei bigliettini e piccoli oggetti natalizi,E’ stato molto interessanteascoltare i testi dell’orrore scritti dai ragazzi appositamente per l’occasione della nostra visita.E’stata un’esperienza molto bella!!!!!!!!!!!!!!!E io sono Niccolò Saudelli.La visita alla Scuola Capozzi è stata interessante e divertente.Mi haincuriosito molto conoscere nuove materie e nuovi laboratori.Mi chiamo Aurora Papi. Andare in visita alla Scuola “ Capozzi “ non solo è stato divertente peraver fatto varie esperienze,ma soprattutto perché abbiamo capito che le scuole medie non sonopoi così difficili come a volte si teme..

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Io gioco e mi diverto