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N. 23-24/2006 - Anno VI - L’OCCHIO PARLANTE - Quindicinale di informazione e attualità - Aut. Trib. Ta n. 568 - (Poste Italiane spa - Spedizione in A.P. - 70% - DCB Taranto Transiti) - 1 ...ATTUALITA’ Taranto. Tempo di Natale, tempo di rinascita? IN VIAGGIO Francoforte sul Meno IL PUNTO Taranto: Primarie a sinistra e/o a destra... NATALE NATALE NATALE e i suoi simboli e i suoi simboli e i suoi simboli

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S O M M A R I O

L’OCCHIO PARLANTE 23-24/2006Quindicinale di attualità e informazione

Reg. Trib. Taranto n. 568/2000Direzione, Redazione, Amministrazione

Taranto - Via Catania, 1 - Tel./Fax 0997362759E-mail

Direttore: [email protected]: [email protected]

Pubblicità: [email protected] Responsabile

Alessandra CarpinoEditore

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IGB

Editoriale...E siamo arrivati alla fine del 2006.Un anno veramente nerissimo per i tarantini che hannovisto svanire i sogni di crescita e sviluppo della propriacittà, a partire dalla data delle dimissioni del SindacoRossana Di Bello nei primi mesi dell’anno stesso. Poi letante e mai precise notizie (a tutt’oggi) sulla situazionefinanziaria del Comune che hanno portato alla dichiara-zione di dissesto da parte del Commissario straordinarioTommaso Blonda, un barese (scusate il campanilismo!)che poteva tranquillamente stare a casa sua, invece divenire a portare altra confusione nella città, ed infinel’arrivo del Commissario liquidatore Francesco Boccia,un altro barese (scusate ancora il campanilismo!) e delsuo gruppo, che potevano continuare a fare ciò che stavanofacendo invece di venire a Taranto.Queste affermazioni possono sembrare offensive nei con-fronti dei personaggi prima citati, ma il riferimento nonè certo alla loro professionalità (comunque da valutarenel nostro territorio...) ma alla loro provenienza. Sembrache nel territorio di Taranto non ci siano professionisti ingrado di svolgere il lavoro affidato agli attuali Commissarima, se così non è, perchè non protestano gli ordini profes-sionali ed i vari nostri politici nazionali?Passiamo poi alla fase successiva che si sta delineandoa Taranto: le candidature a Sindaco.Per quanto riguarda il centrosinistra si vede chiaramentela divergenza di idee (così come si vede a livello nazionale)e, pertanto, l’impressione è che questo atteggiamento nonprodurrà nulla di positivo.A sorpresa (?) è spuntata la candidatura di Gianni Florido,attuale Presidente della Provincia di Taranto, che sembrasi sia autocandidato ma, sicuramente, c’erano stati accordisotterranei in precedenza, perchè non si può mica credereche l’esponente del movimento che porta il suo nome siaingenuo politicamente.Ed allora, le dichiarazioni forti rilasciate da RifondazioneComunista per bocca del suo Segretario provinciale(niente appoggio a Florido... se Florido decide poi dicorrere da solo si farà male...) ci faranno vedere, inseguito, la coerenza del Partito di Bertinotti e dei suoiiscritti o simpatizzanti tarantini: se Florido sarà il candidatoSindaco per il centrosinistra, Rifondazione Comunistanon appoggerà la candidatura e, quindi, non entrerà nellacoalizione di centrosinistra. In caso contrario, se dovesseropiovere dall’alto ordini contrari, gli iscritti e i simpatizzantitarantini dovrebbero, per coerenza, rimanere fuori, perchèla loro rappresentanza locale non merita attenzione. Chiha orecchie per intendere, intenda!E passiamo al centrodestra.Di primarie neanche a parlarne, perchè sembra unostrumento troppo democratico. Sembra preferibile fareaccordi e poi far spuntare il nome vincente (?), ma stavoltasarà (o dovrebbe...) essere dura, perchè la campagna didemonizzazione fatta da altri ha fatto spaventare un po’la popolazione tarantina.Ci sentiamo di dire a entrambi gli schieramenti: perchènon si stabilisce un programma preciso da portare avantie una penale altissima da pagare in caso di mancanza dirispetto degli accordi? Buon Natale e Felice 2007. (-)

4 - ATTUALITA’TARANTO.

Tempo di Natale, tempo di rinascita?8 - SOCIETA’

Natale e i suoi simboli:il presepe e l’albero

12 - IN VIAGGIO...Francoforte sul Meno

16 - CULTURAVerso il Natale

17 - IL PUNTOTaranto. Primarie a sinistra e/o a destra?

18 - CURIOSANDO19 - FLASH Notizie in breve

23 - L’OROSCOPO DI PICIUS- I SANTI

Associato

Unione Stampa Periodica Italiana

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ella città di Taranto, come in tantealtre città, già dal mese di No-vembre è possibile vedere le vie

addobbate dalle decorazioni natalizie: luci,palline colorate, stelle comete, grossi pu-pazzi di Babbo Natale all’ingresso deinegozi o in miniatura che scendono dallescale o corde, appesi ai balconi delle case.Le vie cominciano ad essere più trafficatee i negozi popolati di gente intenta agliacquisti natalizi; in serata le vie del centroe le principali della città pullulano di per-sone che anche dalla provincia si riversanonel Capoluogo. Si passeggia, si fanno com-pere, si ammirano le vetrine, si respiral’aria natalizia. Non per tutti quest’annoil Natale rappresenta un momento di gioiae serenità, al di là del valore religiosoattribuito a questa giornata, in tanti nonsentono l’atmosfera natalizia invadere ilproprio animo, ci si sente immersi in unavita frenetica che ha tolto, o fatto mettereda parte, il valore delle piccole e semplicicose. Si hanno meno soldi nel portafoglio,ed è molto diffusa la tristezza in chi nonpuò permettersi economicamente di faree farsi dei bei regali: vestiti, gioielli, altatecnologia, saranno in molti a rinunciarea tutto ciò o a rimandare, al periodo tantoatteso dei saldi, la possibilità di fare questiacquisti.Alcuni commercianti stanno realizzandouna serie di iniziative per incrementare levendite, non solo attraverso l’applicazionedi particolari sconti, ma anche attraendo iclienti con vetrine rese accattivanti dagiochi di luci e colori.Ma come sarà il Natale 2006 per i taran-tini? E soprattutto con quale stato d’ani-mo si affronteranno queste feste dopo ildissesto che ha colpito la città di Taranto?All’orizzonte per i più pessimisti ci sonosolo sacrifici e rinunce, mentre per chi silascia ancora travolgere dalla magia legataa questo periodo, il Natale non è soloconsumismo ma anche altro. Voglia distare insieme, di ascoltare concerti natalizi,di preparare insieme alla propria famiglial’albero e il presepe. In tutti c’è la consa-pevolezza di vivere un periodo molto dif-ficile e che se ne sta prospettando un altro

TARANTOTempo di Natale, tempo di rinascita?

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ancora più complesso. I tarantini, oltre allaconfusione e delusione per gli eventi chehanno colpito gli ultimi mesi della vitaamministrativa della città, percepisconol’arrivo di tempi peggiori. I primi riscontricominciano a vedersi nelle interminabilifile agli uffici postali per il pagamentodell’ICI, tassa comunale già vistosamente‘lievitata’ al sette per mille, seguita dallaTARSU e dalle altre tasse municipali lecui tariffe dal mese di Gennaio prossimo

saranno elevate ai massimi previsti dallalegge, come conseguenza della dichiara-zione di dissesto.Sono tanti i cittadini che si augurano unNatale che coincida con un inizio di sere-nità e felicità, tanti quelli che pensano sipossa ricominciare ad avere fiducia nelleistituzioni locali, dopo questi ultimi mesisegnati solo da ‘buchi’ milionari, debiti,commissariamento, scandali, che hannotravolto la città nella sua immagine, nella

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sua economia, nel suo orgoglio. A seguito della nominadell’Organo di Liquidazione presieduto da FrancescoBoccia, la situazione attuale vede una massa passiva increscita e ancora lontana da una quantificazione definitivache dovrà essere resa nota entro la fine di questo anno.Solo successivamente la Commissione straordinaria diTommaso Blonda dovrà presentare un’ipotesi di bilancioche rappresenterà l’inizio di una nuova gestione. Intantole forme di protesta dei lavoratori delle più grandi aziendemunicipalizzate di Taranto proseguono. Ancora in fermentoi sindacati che innumerevoli volte abbiamo visto spostarsidalla Città Jonica alla Capitale alla ricerca delle soluzionipiù idonee per risolvere la questione degli stipendi deidipendenti comunali, situazione questa che aveva creatopreoccupazione in molte famiglie tarantine e che oracomincia a intravedere uno spiraglio di luce.Alle preoccupazioni economiche dei cittadini si affiancanoquelle politiche tanto degli esponenti di Centrodestraquanto di quelli di Centrosinistra già pronti ad una cam-pagna elettorale aspra e senza esclusioni di colpi.Il futuro eletto alla carica di Primo Cittadino avrà l’arduocompito di trovare una soluzione ad una situazione pro-blematica e alquanto delicata che ci si augura possa essererisolta nella maniera più professionale e rapida possibile.In attesa di conoscere i papabili candidati sindaci, propostidal Centrodestra, nel Centrodinistra è già in atto unadiscussione su: primarie sì o primarie no?

L’attuale Presidente della Provincia di Taranto, GianniFlorido, ha già reso nota la sua disponibilità a candidarsi;questa sua decisione ha, in qualche maniera, rotto gliequilibri nello schieramento, in quanto le preannunciatecandidature di Gianni Liviano e Ippazio Stefàno lasciavanopresupporre un confronto tra più esponenti dell’Unione.Questi ultimi vedono nelle primarie una forma di demo-crazia a differenza di Florido e dei suoi sostenitori cheinvece vorrebbero si portasse avanti la sua unica candidaturaper rafforzare e far vincere lo schieramento di Centrosinistraalle elezioni comunali del 2007 raggiungendo così unasintonia con il Governo provinciale, regionale e, ad ampioraggio, anche nazionale.Nonostante l’apparente o reale impoverimento economicogenerale della città è cominciata la corsa agli acquisti:sono tante le persone care da ricordare con i cadeaux,piccoli o grandi, semplici o preziosi, l’importante è nondeludere nessuno, cercarne di originali per stupire, pernon essere ripetitivi e banali.Si vedono file alle casse, gente che osserva le vetrine eche ancora non sa decidersi, gente che passeggia con undiscreto numero di pacchi e pacchettini soddisfatta peraver pensato proprio a tutto e a tutti anche a costo, inalcuni casi, di un sacrificio personale.Come fosse una bacchetta magica, il Natale per alcunigiorni allontana i pensieri tristi e sprona a vedere tutto conocchi diversi, con ottimismo, con fiducia, con entusiasmo,come se tutto fosse davvero possibile, anche risanare unacittà dissestata! (Anna Rochira)

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centrale. Nell’800 si sviluppa nel leccese e diviene simbolodel presepe pugliese quello in cartapesta, policroma etrattata a fuoco, drappeggiata su uno scheletro di fil diferro e stoppa. Prende piede poi e si fa strada il presepein terracotta, elaborata come ceramica, ma resta chiaramenteun presepe di nicchia per la sua complessità e difficoltànella realizzazione. In linea di massima tutti i presepipossono essere ricondotti a due diversi stili: il presepestorico nel quale vengono riprodotti le ambientazioni, gliedifici, i personaggi e l’abbigliamento della Palestina aitempi di Gesù; il presepe popolare nel quale l’ambienta-zione è liberamente scelta dal presepista. Le scenografierappresentate nel presepe restano sempre concentratesull’Annuncio ai pastori, sul Mistero della Natività costituitodalla Sacra Famiglia, sulle varie scene quali il mercato, lafonte, la taverna e le scene di vita quotidiana e campe-stre. Aldilà dei simboli religiosi che esso richiama, ilpresepe è amato anche da quelle famiglie poco osservantio dichiaratamente laiche, perché il presepe è il luogo dovesacro e profano, spiritualità e vita quotidiana, preghieraed ironia convivono.Anche se oggi il presepe è sempre più spesso accompagnato

simboli del Natale: l’albero e il presepe portatori divalori senza tempo.In questi giorni di festa spesso ci dimentichiamo che

il Natale non è solo fatto di regali ma ci sono tradizioniche sono simbolo di valori veri e sinceri. Nella rappresen-tazione della Natività che ogni anno rappresentiamo tramiteil presepe, tutto è simbologia.Il presepe, infatti, ha avuto sin dalla sua comparsa lafunzione di rievocare la notte magica del Natale, rico-struendo i luoghi, i protagonisti e l’atmosfera dell’evento.Giuseppe rappresenta l’intelletto nell’accettare la volontàdi Dio, il bue il principio della fertilità, l’asino la naturamisera dell’uomo, il loro soffio su Gesù è il soffio dellavita, ogni elemento, ogni personaggio è simbolo, messaggioed invito alla riflessione.L’usanza del presepe nasce come pratica artigianale chevia via si è perfezionata sino a divenire arte; così statuinedi legno, cartapesta, terracotta, sino alle più attuali resinesintetiche, prendono corpo e forma, animandosi per cattu-rare l’attenzione del fruitore.Gli evangelisti Luca e Matteo sono i primi a descrivere laNatività, l’umiltà della nascita di Gesù, l’umanità deipastori, l’adorazione dei Magi, tutto ci riporta a nobilisentimenti. La prima rappresentazione della Natività risalea circa l’anno 100 d.C.: si tratta di un affresco, ritrovatonelle Catacombe di Priscilla a Roma, che rappresentaMaria con in grembo Gesù. Nei secoli successivi le variescene del presepio vennero sempre rappresentate sottoforma di bassorilievi o dipinti, fino ad arrivare al 1223quando a Greccio, San Francesco allestì una Sacra rappre-sentazione in cui però erano presenti solo due animali, unbue ed un asino, sistemati ai lati di una mangiatoia vuota.Ma il vero primo presepio con personaggi a tutto tondorisale al 1283 e venne scolpito in marmo nella chiesa diS. Maria Maggiore a Roma da Arnoldo Di Cambio. Neisecoli successivi si diffusero in tutta Italia presepi congrandi figure stabili.E’ comunque il 1700 l’anno d’oro del presepio, con Napolicapitale mondiale. Le statue diminuiscono di grandezza(l’altezza classica è di 33-40 cm ) e vengono costruite conmanichini in ferro imbottiti di stoppa, teste in terracotta,occhi in cristallo, mani e piedi in legno. E’ in questoperiodo che il presepio nato in Italia si diffonde in moltipaesi, soprattutto europei.In Puglia le testimonianze più antiche dei presepi appar-tengono alla seconda metà del ‘400; nel secolo successivosi assiste ad uno sviluppo del fenomeno che però ha vistoun periodo di declino nel ‘600, sino a cessare quasi com-pletamente nel ‘700. Dalla tradizionale tendenza presepi-stica napoletana, il presepe pugliese si differenzia per lalocazione della Natività: per i campani è confinata in unangolo, con l’intenzione di dar maggior rilievo al fastoche la circonda, per i pugliesi la grotta è in posizione

NATALEe i suoi simboli: il presepe e l’albero

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riavvicinarsi alla purezza dei valori familiari. Il presepediventa spunto per ritrovare nella liturgia del Natale queivalori di Cristianità, incarnati nella Sacra Famiglia, unmomento di riflessione ed interesse per la Vita che meritadi essere vissuta, una poesia che tiene al caldo il cuore,un momento di magia che l’uomo ha bisogno di vivere,perché il presepe, in quanto rappresentazione della Natività,deve stupire. Una funzione difficile da assolvere: stupirel’anima oggi non è facile, l’uomo si dimostra meno attentoe propenso ad ammirare la bellezza del creato e della vita,è troppo attento alla sua realizzazione ed all’attenzionesul concreto e non riesce più a commuoversi dinanzi adun cielo stellato o ad un caldo e rasserenante tramonto,alla nascita della Vita.Se il presepe è il simbolo di una tradizione meridionale el’albero è di tradizione nordica, oggi le due tradizioni sisono amalgamate e spesso hanno imparato a convivere.Anche l’albero come il presepe ha un forte valore simbo-lico: rappresenta il rinnovarsi della vita, un tema paganopresente sia nel mondo antico che in quello medioevalee in seguito assimilato dal Cristianesimo.La sua origine non è certa, tante sono le leggende che sinarrano, ma sicuramente si può far risalire alla Germaniadel XVI secolo, dove l’albero veniva decorato con mele,noci, datteri e fiori di carta. Successivamente gli alberi dafrutto vennero sostituiti da alberi di abeti che avevano unaprofonda valenza magica, possedevano il dono di esseresempreverdi e l’abete era anche il posto in cui si narravavenivano posati i bambini portati dalla cicogna. Nella suaforma triangolare l’abete simboleggiava la SantissimaTrinità. L’albero a differenza del presepe non conosce

crisi. Per molto tempo l’uso dell’alberodi Natale restò tipico delle regioni nor-diche poiché i cattolici la consideravanoun’usanza protestante; nel corso dei secoliè diventato immancabile nelle case, ilsimbolo del Natale più comune a livellomondiale. Attraverso l’uso dell’albero siè giunti a fare delle decorazioni e degliaddobbi una vera e propria industriaconsumistica, ma è in realtà forse anchegrazie a tale nota negativa che questatradizione riesce a tenere banco. La sceltadell’albero da addobbare inoltre è da farsitra quello naturale, che è il più quotato,e quello artificiale che resta il più eco-nomico (la spesa viene ammortizzata neglianni grazie alla possibilità di poterloriutilizzare). L’albero sintetico rappresentainoltre un’ottima soluzione per chi soffredi allergie alle conifere, consente anchedi utilizzare spray colorati o neve sinteticache su quello naturale non è ammessaperché creatura viva che necessita di re-spirare. Oggi è addirittura possibile trovarein commercio alberi che oltre ad esseredi colore verde naturale possono esserebianchi, imbiancati ad effetto neve, in-dorati, con effetti ramati, iridescenti, in-somma di tutti i tipi e per tutte le tasche.

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o addirittura sostituito dall’albero di Natale, la tradizioneè quanto mai viva e tramandata in moltissime famiglie.La sua costruzione inizia tradizionalmente l’8 Dicembre,nella città Bimare addirittura il 22 Novembre, giorno diSanta Cecilia: dal ripostiglio si tirano fuori i cartoni deglianni precedenti, contenenti pastori, statuine e addobbi vari,alcuni danneggiati, altri mai usati ed altri ancora dimenticati.Così insieme al resto dalle famiglia a discutere su qualielementi riutilizzare, quali rinnovare, quali elaborazioniattuare, se ampliare, a volte si è costretti a fare matemati-camente i conti con gli spazi disponibili, ricavandone unotra divani, tavolini, tappeti, lampade equant’altro affolla anche inutilmente lenostre case. La realizzazione del presepepuò durare da alcuni giorni fino a tuttoil periodo prenatalizio, ma è d’obbligoche la sera del 24 Dicembre tutto deveessere pronto. Ovviamene tranne ilbambinello nella mangiatoia, che dovràessere riposto o scoperto esattamente allamezzanotte di Natale.La cultura del presepe va modificandosiriproducendo i suoi tratti essenziali, di-venendo lo specchio di ciò che vive in-torno al presepe. La natura e il paesaggiooriginario tendono a svanire riponendol’attenzione sul Mistero della Nascita, ilpresepe si concentra sulla descrizionedella Sacra Famiglia, una famigliacomposta da una madre, un padre ed unfiglio, un nucleo familiare ben definito,anzi a volte ci capita di vedere rappre-sentazioni natalizie impersonificate dal-l’afflato della maternità, Giuseppescompare lasciando posto alla Madonnacol Bambino. Questo tipo di rappresen-tazione dimostra un bisogno che l’uomoavverte nel vivere odierno, fatto di tensionie di inquietudine, un voler rivendicare eavvalorare il senso della famiglia, un voler

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Il classico puntale tende a svanire, si trasforma in stellao fiocco, nastri tendono ad avvolgere l’albero, le classichepalline o angioletti sostituite da fiori, farfalle e animaletti.Le varianti riguardano anche le luci che divengono semprepiù piccole, intermittenze più tecnicamente curate, accom-pagnate magari anche da carrillon musicali. Anche per leluci, i colori sono molto importanti, da quelle multicolori,alle luci bianche che in questi ultimi anni danno un toccodi eleganza mettendo in evidenza gli addobbi. Da seguirec’è sempre un tema che può addirittura vedere qualiaddobbi tazzine da caffè o cucchiaini. Gli elementi in vetrosono senz’altro quelli che più riflettono la luce, la limpi-dezza e la purezza del Natale. Fra le decorazioni menocomuni compaiono fettine di arance fatte essiccare, biscottiprofumati di forme natalizie, pupazzi di pasta di sale o dimarzapane; fondamentale è che il tutto abbia un toccoestremamente personale.Come il presepe che deve stupire l’animo dell’uomo, cosìl’albero deve consentire lo sfogo della fantasia, un desideriodi ritorno ai materiali naturali, realizzati e manipolati conabilità ed ingegno.Se poi riuscissimo a non dimenticare le sensazioni provatedurante il periodo natalizio, anche quando albero e presepe,dopo l’Epifania, ritornano ad essere riposti nei proprialloggi, e riuscissimo a portare nel nostro cuore un po’ diNatale per tutto l’anno, allora potremmo dire che la magiadella Natività si può ritenere compiuta. (Lucia Basile)

Certo è che l’effetto e la sensazione che un albero vero cipuò offrire non ha eguali; se siamo dunque propensi adacquistarne uno basta accertarsi della sua provenienzalegale, segnata dalla certificazione apposta sull’etichetta.Si trovano in commercio tre tipi di alberi naturali. Quellosenza radice, cimali o punte di abete che proviene diret-tamente dai boschi, ma è frutto di un’azione del corpoforestale che interviene con il diradamento per la soprav-vivenza del bosco stesso. Tale albero ha lo svantaggio diperdere velocemente gli aghi. L’altro tipo è quello dicoltivazione e ha un pane di terra, ossia un po’ di terra conradici tagliate; se innaffiato regolarmente riesce tranquil-lamente a superare le festività. Il terzo tipo ha un apparatoradicale completo, può resistere anche per più anni; certoil tutto dipende dal clima a cui l’albero è sottoposto,tenendo presente che sono alberi che vivono in altura. Unaregola da seguire circa gli addobbi dell’albero naturale èche non va caricato né di luci, perchè producono caloree quindi danneggiano, né dal peso di troppi ornamenti,ma si suppone che chi acquista tale tipo di albero non faràeccessivo uso di decorazioni e luci poiché ama ammirarela sua naturale bellezza.Circa gli addobbi la fantasia e la fabbrica del consumismofanno il loro ruolo da padroni.Ogni anno moda e tendenze diventano status symbol daseguire, le ultime novità riguardano i colori, dai piùtradizionali rosso e blu, al bianco, all’arancio e all’oro.

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Willkommen zuFrankfurt am Main!

envenuti a Francoforte sul Meno!Benvenuti nella città più internazionale dellaGermania, nel più grande centro finanziario del

Vecchio Continente, nella storica città delle incoronazioni,nella patria di Goethe e della più famosa Scuola filosoficatedesca. Benvenuti nella più piccola metropoli mondiale,dove tutto è a portata di mano e tutto è da scoprire.E da scoprire è anche la multiculturalità e multietnicità diFrancoforte, dove quasi un abitante su tre non è di originetedesca. Chiunque arrivi nella città bagnata dal fiumeMeno, indipendentemente dalla sua nazionalità, incontreràsempre un abitante locale che parla la sua lingua e troveràun ristorante dove viene servito il suo piatto preferito. Èanche grazie a questo che Francoforte presenta sfaccettaturespesso molto diverse tra loro, “proprio come una pietrapreziosa la cui brillantezza varia a seconda della prospettivada cui la si osserva”, come ha osservato di recente ilSindaco della località teutonica.Chi pensa alla città sul Meno pensa all’aeroporto, allaChiesa di San Paolo (culla della democrazia tedesca), aGoethe, alla Borsa, alla Fiera del libro, allo skyline, alRomer, all’Università. Francoforte ha la straordinariacapacità di accostare elementi contrastanti. Qui, in unluogo con un suo stile di vita, lungo le cui strade il multi-linguismo rientra nella normalità, fascino metropolitanoe atmosfera familiare convivono. La vita indipendente e

intatta di molti quartieri, come Bornheim, Sachsenhausen,Bockenheim e Höchst o l’atmosfera di paese che si respira,per esempio, a Seckbach o a Bergen-Enkheim mostranol’altro aspetto attraente e affascinante della città, che spessoresta sconosciuto ai turisti.Fra i tratti inconfondibili figurano, invece, i numerosimusei sulle sponde del Meno, l’affascinante architetturadei grattacieli (non a caso la città è definita “Mainhattan”:basti pensare al fatto che la torre della Commerzbank sierge con la sua antenna a quasi 300 metri di altezza e che,in totale, Frankfurt è sovrastata da un centinaio di grattacieli,in prevalenza banche e uffici), gli uomini di pensiero dellaScuola di Francoforte, la salsa verde, il sidro e le salsicce.Senza dimenticare i saloni di esposizione, teatri e monu-menti storici, caffè e ristoranti caratteristici. Tutto sembramesso lì apposta a dire che Francoforte ha molto da offrirea chi la vive sia da cittadino che da visitatore. Punto dipartenza di un virtuale viaggio attraverso la metropoli sulMeno è il Dom, che, con la sua torre alta 95 metri, si ergenel centro di Francoforte. Le sue origini risalgono all’anno852 e, tra il 1562 e il 1792, qui sono stati incoronati dieciImperatori. Davanti a tanta storia, passa in secondo pianoil fatto che la denominazione “duomo” sia, in realtà, unapiccola esagerazione, in quanto non è mai stato una chiesavescovile.Partendo dal Duomo e accanto ad esso, seguendo lo stesso

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percorso a piedi fatto dagli Imperatori dopo la loro inco-ronazione, la storia si tocca con mano: il Giardino archeo-logico (Archäologischer Garten), infatti, propone scavi diun insediamento romano e di un palazzo reale carolingio.A sud del Dom, davanti alla Torre, si trova il negozio ditessuti più antico di Francoforte: la Casa delle tele(Leinwandhaus) del 1399: fino al XIX secolo era unemporio di telerie e lini, mentre oggi è sede di una galleriad’arte. Poco distante la Torre delle Tasse (Rententurm),risalente al 1456, ove risiedeva un esattore che riscuotevale tasse portuali. Di lì a pochi metri, la Casa Wertheim(Haus Wertheim) è baciata dalla fortuna: è, infatti, l'unicacostruzione a traliccio che ha resistito alla guerra. Ancorapochi passi e si arriva al Römerberg, centro storico edantica piazza di Francoforte, ove, sul lato, sorge l’AnticaChiesa di San Nicola (Alte Nikolaikirche) che, dal 1290a tutto il XIV secolo, fu orchestra di corte imperiale.Ammirare il centro storico da una prospettiva a volod’uccello senza essere costretti a volare: il Museo storico(Historisches Museum), situato proprio dietro l’AnticaChiesa di San Nicola, presenta un modello completo delcentro storico prima della sua distruzione. Oltre ad esporrei simboli del potere imperiale, come la corona, il globo elo scettro, tutte fedeli riproduzioni degli originali conservatia Vienna. Impedibile per ogni visitatore, poi, copia della“Bolla d’Oro” (Goldene Bulle), come venne chiamata la“costituzione imperiale” emanata dall’Imperatore CarloIV nel 1356 e rimasta in vigore per quasi 500 anni. Alcentro del Römerberg si erge la Fontana della Giustizia(Gerechtigkeitsbrunnen). Quando un Imperatore venivaincoronato, si trasformava in un luogo di divertimento pergli abitanti di Francoforte: dalla fontana non sgorgava soloacqua, ma anche vino, mentre il profumo della carne allospiedo si diffondeva nell’aria. Nel frattempo, gli Imperatorideliziavano i loro palati durante i banchetti solenni all’in-terno del complesso che, proprio di fronte la Fontana, èoggi (dal 1405) il Municipio, meglio conosciuto con ilnome di Römer. Dei tre edifici attuali, però, solo quellocentrale è il vero e proprio Römer, con i suoi tipici frontonia gradini. Al primo piano si trova la Sala imperiale, doveè possibile ammirare tutti i 52 Imperatori che hannogovernato l’Impero dal 768 al 1806 immortalati su tela.Proseguendo la passeggiata si arriva al vicolo che collegale nuove costruzioni del Römer alla Casa di pietra (Stei-nernes Haus), edificata nel 1464. L’antica casa dei mercantiè uno dei pochi edifici profani gotici, simili a castelli ofortezze, ancora in piedi.Attraverso il Römerberg, passando davanti al Municipio,si arriva in Piazza San Paolo, dominata dalla Chiesa diSan Paolo (Paulskirche), caratteristica per le sue colorearenaria. Sede della prima Assemblea nazionale tedesca(1848/49), la chiesa rappresenta il simbolo della democraziatedesca. Sulla facciata, targhe commemorative ricordanopolitici famosi e cittadini onorari, mentre sul lato nord unmonumento ricorda le vittime del nazionalsocialismo.Tornando sul lato sud dell’edificio si può ammirare, sullapiazza, il Monumento all’Unità. Proseguendo, si arrivanella Bethmannstraße, fino al cuore del “quartieregovernativo” di Francoforte: a destra e a sinistra si ergonogli edifici annessi del Municipio dei primi del secolo,

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natura: il Padiglione nel Giardino di Nebbien (Nebbien-sches Gartenhaus), fatto costruire nel 1810 dall’editore diFrancoforte Marcus Johann Nebbien in occasione del suoterzo matrimonio. Non lontano si erge la Torre Eschenheim(Eschenheimer Turm), una delle 42 torri di controllo dell’exfortificazione cittadina. Una delle tante? No, la più belladi tutte, e anche piuttosto antica: la sua costruzione, infatti,risale al 1428. Si tratta, inoltre, della torre cittadina piùalta dell’intera Germania.Dopo aver attraversato il sottopassaggio pedonale nellaStiftstraße e aver proseguito fino alla Stephanstraße,direttamente sulla strada si vedono alcune pietre tombali.Sono dell’antico Cimitero di San Pietro (Peterskirchhof),luogo di sepoltura della città di Francoforte tra il 1503 eil 1828, che ospita alcuni nomi celebri, compresa, accantoal cortile di una scuola, la tomba della madre di Goethe.Camminando ancora un po’ ci si imbatte nelle imponentimura che un tempo circondavano tutta la città: si tratta delcomplesso dello Staufermauer, risalente al XII secolo,che faceva parte della prima fortificazione costruita aFrancoforte. Un altro muro di recinzione, più lontano, èquello che circonda il Cimitero ebraico (Jüdischer Frie-dhof), utilizzato dal 1462 al 1828. Si tratta di un’operaunica al mondo nel suo genere: una piccola porta in ferroconsente di osservare quanto si trova al di là del muro.Francoforte, però, non è solo monumenti, resti antichi egrattacieli. È anche una città immersa per gran parte nelverde. I quartieri residenziali del centro eretti nell’epocain cui la città è stata fondata sono dominati da alti alberie colorati giardini che creano una tranquillità quasi agreste,seppure a pochi minuti dal cuore della città. Dopo unagiornata di lavoro oppure nei fine settimana è possibilefare splendide passeggiate e godersi il meritato riposo neiparchi di Francoforte o nel bosco cittadino. Il Giardinodelle Palme (Palmengarten) attende, invece, gli amantidell’esotico. È uno dei giardini botanici più visitati almondo, sia per la meravigliosa serra che ospita e i colorie i profumi di piante e fiori che si confondono tra loro, siaper i laghetti, gli animali, una piccola cascata ed i giochitanto amati da bambiniLa metropoli bancaria dallo skyline freddo non è un infernodi cemento, bensì un’oasi urbana. E il fatto che la zonaannoveri una cinquantina di laghi, stagni e laghetti dall’in-credibile poesia è una sorpresa anche per i conoscitori diFrancoforte! (Annarita Zito)

mentre passando dietro, subito a sinistra, si giunge nellaBuchgasse, al cui termine lo sguardo incontra l’AnticaChiesa di San Leonardo (Sankt Leonhardskirche) con lesue cinque navate. Fra le numerose bellezze da vedere,quella più interessante è il Salvatorchörlein (Piccolo corodel Salvatore). Uscendo dal portone della chiesa e dirigen-dosi verso la Karmelitergasse, si giunge fino al Conventodei Carmelitani (Karmeliterkloster), famoso soprattuttoper i dipinti murali di Jörg Ratgeb presenti nei chiostri.Nella parte sud del convento si trova il Museo di preistoriae protostoria/Museo archeologico. Nella parte nord,invece, è custodito l’archivio civico, il più grande nel suogenere, dove sono presenti chilometri di scaffali ricchi distoria. Passando sul ponte pedonale e proseguendo sullaBerliner Straße, si raggiunge la via Großer Hirschgraben.Arivati qui è come osservare Goethe e sua madre, lasignora Aja, in cucina. Tutto, infatti, nella Casa di Goethe(Goethe-Haus), è rimasto come allora, dai mobili al pavi-mento, fino ai libri ed ai soprammobili. Da qui non èlontano l’edificio religioso dove proprio Johann Wolfgangvon Goethe fu battezzato e cresimato, vale a dire la maestosaChiesa di Santa Caterina (Katharinenkirche), costruitafra il 1678 e il 1681.Pochi metri più avanti sorge la Guardia principale (Haup-twache), costruita in stile barocco fra il 1729 e il 1731, untempo la più importante stazione di polizia della liberacittà di Francoforte e oggi fulcro della città (si trova proprionel centro città all’incrocio delle due principali stradecommerciali di Francoforte, Kaiserstraße e Zeil). Raggiunsela massima notorietà quando, nel 1833, fu occupata daglistudenti tedeschi che, al grido di “Libertà, uguaglianza,fraternità”, motto della Rivoluzione Francese, liberaronogli altri studenti qui imprigionati. L’antico corpo di guardiaospita oggi un caffè.Passando dietro alla Guardia principale e svoltando nellaGroße Beckenheimer Straße (“strada delle gozzoviglie”),si arriva difilato alla Vecchia Opera (Alte Oper), nel cui“vecchio foyer” ogni turista si lascia affascinare dallasontuosità con la quale Richard Lucae tentò, all’epoca, disuperare l’Opera di Parigi e di Dresda. L’edificio, costruitofra il 1873 e il 1880, fu ricostruito/ristrutturato negli anni1976-81, dopo essere stato distrutto dalle bombe dellaseconda guerra mondiale.Costeggiando la Vecchia Opera, dopo essere passati davantia un laghetto, ci si immerge nel piacevole verde della

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dare l’avvio alle festività natalizie un programmaculturale realizzato presso le sale della Galleria Co-munale del Castello Aragonese di Taranto dall’Asso-

ciazione Culturale Sèmata.Una serie di eventi che hanno accompagnato piacevolmente itarantini verso il Natale. Diversi gli appuntamenti che si sonosucceduti dimostrando come sia necessario puntare, soprattuttoin questo difficile e particolare momento che la città sta attraver-sando, sulla cultura e la valorizzazione artistica del territorio,con eventi di alto spessore. Un calendario che ha preso il via il18 Novembre con l’inaugurazione della Mostra personale dipittura di Maria Teresa Di Nardo, la cui presentazione critica èstata affidata al professor Pietro Lucchese, l’indirizzo di salutodi Perla Suma, Consigliera provinciale Pari Opportunità, che hamostrato tutto il suo plauso per questo tipo di attività. Madrinadell’evento la Baronessa Elisa Silvatici di Sanseverino che havoluto omaggiare la Di Nardo, per la sua quarantennale carrieraartistica e la sua attività di promotrice culturale, con una pergamena.Due sale in cui l’artista ha esposto le sue opere fatte di visionifiabesche e paesaggi fantastici volendo tracciare un immaginariopercorso sino a giungere ad opere dove l’astrazione massimadella fantasia si tramuta in informale. Nell’ambito della serataun momento letterario è stato dedicato alla presentazione dell’ul-timo libro di Lello Basile dal titolo “I Tarantini che ha conosciutoe il giallo della politica”, riscontrando quanti tra i presenti, odirettamente o indirettamente attraverso i propri parenti e cono-scenti, sono nel libro menzionati. Nell’ambito della rassegna(realizzata in collaborazione con la Provincia di Taranto e l’As-sociazione Culturale Arteuropa di Avellino), una delle sale è stataallestita con opere di mail art e del piccolo formato dal titolo“Desideri di pace”: circa 200 le opere esposte provenienti dasvariate regioni d’Italia e dell’estero. Alla serata di presentazione,il 20 Novembre, sono intervenuti Donato Pentassuglia, Consi-gliere Regione Puglia e Provincia di Taranto, Piero Berrettini,Segretario Fim-Cisl. Alcuni degli artisti che hanno esposto leloro opere sono: Antonia Acri, Giovanni Amodio, Enzo Angiuoni,Augusto Ambrosone, Anna Boschi, Adele Canale, Emidio DeRogatis, Mario D’Imperio, Maria Teresa Di Nardo, GiuseppinaGravina, Rocco Grippa, Nicola Guarino, Ettore Le Donne, LetiziaLisi, Luciano Luciani, Alfredo Mazzotta, Arci Persano, AntonioRestaino, Fulgor Silvi, Leo Strozzieri, Beatrice Tavernese, Gian-franco Vasile, Antonella Zinno.Il giorno 22 Novembre in occasione della festività di Santa Ceciliasi è esibito (coordinato dai docenti T. Simone, A. Varlaro e G.Strusi) il Coro della Scuola dell’Infanzia I.C. Acanfora di Tarantocon la giovanissima Nunzia Loconte della sezione Scuola Media;coinvolgente l’esibizione del quartetto di chitarra di giovanimusicisti della Scuola Media Maria Pia.Il 26 Novembre il recital poetico “Armonie di Natale” con poesiedi Domenico Candelli, Francesco Catalano, Anna Marinelli,Mino Occhinegro e Gigi Vellucci che hanno recitato i loro passipoetici inerenti al Natale, alcuni in vernacolo, dimostrando quantooccorra curare e coltivare tale lingua, tramandarla se non si vuolperdere l’attaccamento alle proprie origini, alla propria storia etradizioni. L’atmosfera magica del Natale è stata poi sottolineata

da Francesca Bicchierri (tastiera e voce solista) e Fabio Pignatelli(chitarra), un duo di grande personalità e capacità che ha magi-stralmente interpretato tradizionali brani natalizi. Ad arricchiree dare calore all’esposizione hanno collaborato per l’allestimentoArtigianArte di Taranto con arredi eleganti e raffinati di antiqua-riato e i magici presepi di Angelo Caracciolo; nel corso delleserate, alle pettole, classico e tradizionale dolce natalizio tarantino,è stata accompagnata la degustazione dei vini delle CantineSoloperto di Manduria. (Lucia Basile)

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VERSO ILNATALEcon l’Associazione Culturale Sèmata

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n Italia le elezioni primarie non sonoregolamentate o previste per legge.Sono una consultazione pre-elettorale,

spontanea e non obbligatoria, anzi assolu-tamente eventuale ed eccezionale. Servonocomunque, come in America, ad individua-re il candidato leader di una coalizione. Asinistra Romano Prodi fu “individuato” daoltre 4 milioni di iscritti e simpatizzanti(che avevano avuto un chiaro invito avotarlo).A destra, tranne che in alcuni casi (a Romaper AN), le primarie non hanno avutoancora un vero e proprio esordio. A Ta-ranto, per l’elezione del nuovo Sindaco,i Partiti della sinistra avevano deciso una-nimemente di ricorrere alle primarie. Esubito si erano iscritti il Commercialistacattolico di sinistra Dott. Gianni Liviano,sostenuto da PDCI e dai Verdi e il Pediatraindipendente di sinistra, Dott. Ezio Stefàno,ex Senatore, sconfitto da De Cosmo (AT6)nel 1996. A questo punto si attendevanole mosse di Pelillo (Margherita), Ostillio(Udeur), Vico (Ds). E, perché no, quelledi IDV, Sdi e Socialisti (vari).SORPRESA: i vertici baresi e romani,sembrano, invece, orientati ad avallare lacandidatura di Gianni Florido (sindacalistacattoico della Cisl), il quale, però, dice NOalle primarie. Vico dice SI a Florido, macon le primarie. Pelillo e Ostillio tacciono.

Risultato probabile: o le primarie non sifanno più, oppure si fanno per compiacereFlorido (come avvenne per Prodi). Livianofa la sua bella figura. Ezio Stefàno tornadi nuovo a curare i bambini.A DESTRA. Se a sinistra le primarie di-ventano una farsa, una sceneggiata, un proforma, perché si vota sapendo già il risul-tato, a destra sarebbero una salvezza. Infattila CDL non ha il candidato vincente e nonha nemmeno quelli perdenti. Che fare?LE PRIMARIE: Accettare una decina dipotenziali candidati, scatenarli l’uno control’altro e poi il più votato rappresenta lacoalizione. UNO PER TUTTI, TUTTIPER UNO. DEMOCRATICAMENTE,LIBERAMENTE. Ve le immaginate leprimarie del centrodestra? Cauzione per icandidati Euro 20.000,00 (alla portata diogni mutuo). Si candidano: Tagliente, Sa-linari, Tucci, Petrelli, Rossano, Bruno,Fago, il marito della Di Bello, AdamoGentile, il figlio di Cito, e chi più ne hapiù ne metta. Anche io, certamente, vorròpartecipare.Con un po’ di VOTO DI SCAMBIO ogniaspirante candidato Sindaco porterebbealle primarie del centrodestra più votantidi quanti ne raccoglierebbe la coalizione.E sull’onda lunga del successo il più suf-fragato (o Fago o il figlio di Cito) diver-rebbe il designato ad affrontare Florido

che (tradito dalle sinistre) alla fine porte-rebbe alla sconfitta, anche questa volta,l’Unione o l’Ulivo o come si chiamerà ilcentrosinistra. A questo punto meglio ilSindaco “Commissario”. Non il QuestoreIntrocaso che non è gradito alla malavita,componente elettorale importante, rilevan-te, determinante. Non un Ammiraglio inpensione, che non sarebbe votato, neanchedai suoi marinai. Ma un Commissario tipoil Dott. Blonda, un barese, insomma, contutti i tecnici di Bari ed i consulenti annessie connessi. Anzi, tanto per cambiare unpo’, perchè non invitiamo l’On.le AdrianaPoli Bortone, Sindaco di Lecce, che vin-cerebbe facilmente al 1° turno, diventandocosì la seconda donna Sindaco di Taranto?Tanto non sarebbe una novità. Già 2000anni fa Taranto chiamò Pirro re dell’Epiroper essere difesa dalle invadenze romane.Ma, anche allora, finì molto male! (-)

a cura dell’Avv. Lello Basile

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Giocar bene non significa niente quando si perde. (Inghil-terra)

Una giovinezza pigra crea una vecchiaia miserabile. (E.da Rotterdam)

Nessuno fu mai impiccato con i soldi in tasca. (Russia)

Un minuto di felicità vale più di mille anni di gloria.(Voltaire)

L’indigestione è incaricata dal buon Dio di far la moraleagli stomachi. (V. Hugo)

Un uomo di Stato deve avere il cuore nella testa. (Napo-leone)

I pigmei sono sempre pigmei, anche accoccolati sulle Alpi,e le piramidi sono piramidi anche nelle valli. (Prussia)

Non c’è pace possibile se non dopo la guerra. (Arabia)

Chi vive per gli alti ideali, deve dimenticare di pensare ase stesso. (Austria)

Non sbattere mai la porta dietro di te. Potresti desideraredi riaprirla. (Cina)

PROVERBIPROVERBIPROVERBI

ALTA STAGIONE

8/4 - 30/422/7 - 4/9

16/12 - 6/1/07

MEDIA STAGIONE

1/5 - 21/75/9 - 1/10

BASSA STAGIONE

7/1 - 7/42/10 - 15/12

COSTOCHILOMETRIECCEDENTI

RICORRENZE DICEMBRERICORRENZE DICEMBRERICORRENZE DICEMBRE15 Dicembre 1966. Muore a BurbankWalt Disney.

27 Dicembre 1901. Nasce a BerlinoMarlene Dietrich.

13 Dicembre 2002. Muore a MilanoLeonardo Mondadori.

8 Dicembre 1980. Muore assassinatoa New York John Lennon.

5 Dicembre 1804. Nasce a Brivio(Como) lo storico e letterato CesareCantù.

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FLASHNotizie in breve

CASTELLANETAPresso l’Istituto Professionale di Stato“Mauro Perrone” (foto a lato), Lunedì27 Novembre, si è tenuta una giornatastudio sul tema: + Istruzione + Svilup-po. Obiettivo dell’iniziativa culturale,voluta dalla Provincia di Taranto epatrocinata dalla Regione Puglia, èstato quello di analizzare lo studiorealizzato dal Dott. Piero Cipollonedel Servizio Studi della Banca di Italiasui Rendimenti privati e sociali del-l’istruzione, che ha evidenziato unarelazione diretta tra l’incremento dellaqualità e del livello dell’istruzione el’aumento del livello di sviluppo siaindividuale che sociale. Sul tema hannorelazionato, oltre all’autore dello stu-dio, il Presidente del Governo provin-ciale Gianni Florido, l’Assessore pro-vinciale alla Pubblica IstruzioneGiuseppe Vinci, il Capo del ServizioStudi di Banca Italia Salvatore Rossi,un docente di economia politica al-l’Università di Bari Prof. Michele Ca-priati, il Vicedirettore generale dell’Uf-ficio Scolastico Regionale per la PugliaRuggero Francavilla. Il linguista TullioDe Mauro, con una relazione sull’at-tuale situazione culturale del Paese,ha chiuso il seminario di studi. Dall’in-contro è emersa la presenza, in Italia,di un sistema produttivo debole conqualità della domanda di lavoro bassache porta ad avere una performancedel sistema formativo insufficiente equindi una scarsa valorizzazione delcapitale umano e sociale. Conseguenzadiretta di tutto ciò è lo scarso sviluppopresente oggi nella società italiana.Innovazione del sistema produttivo eformativo con una politica di investi-menti, politiche attive del lavoro, col-laborazione tra scuola e istituzioni,attacco all’analfabetismo di ritorno esviluppo dell’informazione tecnologi-ca, questi alcuni dei provvedimentisuggeriti dal tavolo di studio per unacrescita economica. (AR)

MANDURIA“L’ultima spiaggia” è il titolo del libroscritto dagli alunni della ex ScuolaMedia statale A. Frank ed è l’estremotentativo degli studenti di scongiurarela soppressione della loro scuola cheda quarant’anni rappresenta un puntodi riferimento per gli abitanti dellaperiferia di Manduria. L’accorpamento,oramai avvenuto, con un Istituto di etàpiù moderna, il Marugj (l’attuale Isti-tuto Marugj-Frank), deciso dal PrimoCittadino dellacittadina salenti-na, con una deli-bera del 25 No-vembre 2005, had e c r e t a t o l achiusura defini-tiva dell’Istitutotanto caro ai cit-tadini manduria-ni. I diretti inte-r e s s a t i d e l l avicenda, lo scorsoanno, hanno scritto al Presidente dellaRepubblica Carlo Azeglio Ciampi,all’allora Ministro della Pubblica Istru-zione e al Governatore della Puglia;le lettere sono state raccolte in un vo-lume edito da Provveduto Editore conil contributo di un imprenditore locale,l’ex Sindaco Antonio Calò. La protestasi è trasformata in beneficenza durantela serata di presentazione del libro,avvenuta Giovedì 23 Novembre alTeatro Ideal, alla presenza della citta-dinanza, degli alunni e dei genitori chehanno dato vita ad un “Comitato deigenitori dell’ex Scuola Media A.Frank”. Il ricavato della vendita deivolumi sarà interamente devoluto inbeneficenza per portare avanti il“Progetto Kiwere”, una missione inTanzania promossa da una ex-docentedell’Anna Frank, Cosima Stano. Du-rante la serata di presentazione alcunialunni hanno letto le proprie lettere eregalato momenti musicali con flautie chitarra. (AR)

GROTTAGLIEDall’8 Dicembre 2006 al 7 Gennaio2007 la XXVII Edizione della Mostradel Presepe. Ad inaugurarla (foto alato) Raffaele Bagnardi Sindaco diGrottaglie, Hugo Guerreiro DirettoreMuseo Città di Estemoz (Portogallo),Joao Sourico Assessore alla CulturaCittà di Estremaz, Stefano CollinaPresidente Associazione Italiana Cittàdelle Ceramiche, Arcivescovo Monsi-gnor Benigno Papa, Domenico Di Pa-ola Amministratore Unico Aeroportidi Puglia, Daniela De Vincentis Re-sponsabile Museo della CeramicaGrottaglie. Tra le 80 opere in concorso,selezionate da una giuria composta daVito Giannulo Giornalista Rai, Salva-tore Montesardo Preside Liceo Artisti-co Lisippo di Taranto, Mario GuariniCeramista, sono state premiate dall’As-sessore alla Cultura del Comune diGrottaglie Marisa Patruno: ex-aequopresepe contemporaneo a Studio 3Mdi Grottaglie e Domenico Galeone diGrottaglie; ex-aequo presepe nellatradizione a: Gianfranco Budini diCastel Bolognese (Ravenna) e AnnaBernasconi di Gavirate (Varese). L’al-lestimento che ogni anno è affidato adun ceramista è per questa edizione acura di Simona l’Assainato. Novitàl’apertura verso l’Europa con l’espo-sizione di lavori provenienti dal Porto-gallo. (LB)

CRISPIANOBabbo Natale nel mondo delle favoleè la manifestazione, organizzata nelleserate del 7-8-9 Dicembre dalla ProLoco con il patrocinio dell’Ammini-strazione comunale, della Provinciadi Taranto (nella foto a lato un momen-to della presentazione) e con la colla-borazione delle compagnie teatrali “ICarolingi” e “Il Velario”. Un’iniziati-va culturale e ludica, che ha aperto ilperiodo natalizio, indirizzata all’interafamiglia, con una maggiore attenzioneai bambini, che nel plesso della Scuola“P. Mancini”, hanno assistito alla ri-proposizione delle classiche favolerecitate e musicate in diretta. A carat-terizzare il Natale di Crispiano restail Presepe con sagome fisse e in movi-mento dal 20 Dicembre al 5 Gennaioe le rappresentazioni del Presepe vi-vente il 26 Dicembre e il 6 Gennaio.Altri appuntamenti organizzati dallaPro loco che caratterizzeranno il Nataledel Comune di Crispiano sono la Fiac-colata di Natale, la mostra Fantasiadi luci, La casa di Babbo Natale ilRitrovo dei pastori, manifestazionienogastronomiche dedicate ai prodottitipici. (AR)

MOTTOLAL’Associazione provinciale allevatori(Apa) di Taranto ha trasferito la sedea Mottola in Via Einstein n. 16 (fotosotto). Tel. 0998863294-0998866328,Fax 0998861374, dal lunedì al venerdìdalle 7,00 alle 14,30. (-)

GROTTAGLIEGrande successo per il Concerto per“Progetto Bambini di Strada” di Kin-shasa (Congo) che si è tenuto al TeatroMonticello. Grazie alla generosità delpubblico, sono stati raccolti 2.600 euroche saranno devoluti al progetto disolidarietà dell’associazione Kakasuper il recupero dei ragazzi abbandonatiper strada a Kinshasa, capitale delCongo. (-)

LATERZADopo la Cantina Spagnola, riportataal suo antico splendore, grazie all’ade-sione del Comune ad uno dei bandidel G.A.L. “Luoghi del Mito”, anchele Mura del Palazzo Marchesale sonostate restaurate. Per merito, infattidell’interessamento del Sindaco Giu-seppe Cristella e dell’Assessore alCentro Storico, Arcangelo Rizzi, pre-sentando domanda per il bando delG.A.L. relativo all’Azione I.4.4. -“Valorizzazione e qualificazione delpatrimonio architettonico e culturale”,il Comune di Laterza ha potuto acce-dere ai finanziamenti (-).

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GROTTAGLIE1 Dicembre. Il Sindaco Raffaele Ba-gnardi, l’Assessore alle Politiche dellaSolidarietà Luciano Santoro, la Re-sponsabile dei Servizi sociali France-sca Lacava e il Presidente della Coo-perativa sociale GEA GiuseppeMaiorano, hanno presentato (foto inbasso a sin.) presso la Casa di Riposo“San Francesco de Geronimo” il Pro-gramma di animazione e servizi peranziani per l’intero mese di Dicembre.La struttura a gestione mista, pubblica-privata sociale oltre ad essere un centroresidenziale è anche un centro poliva-lente che effettua servizi di mensa elavanderia nelle ore diurne e allietacon varie iniziative le serate dei tantiutenti. Oltre alle attività quotidiane,come i corsi di alfabetizzazione, i la-boratori di arte creativa e attività mo-torie, tante sono le manifestazioni einiziative previste per il periodo nata-lizio: musica, teatro, incontri con iragazzi delle scuole dell’infanzia, ci-neforum, serate danzanti, pettolate. Peril giorno di Natale è previsto il pranzocon il saluto delle autorità locali, men-tre l’arrivo del 2007 sarà atteso conuno spettacolo di musica leggera. (AR)

PROVINCIA DI TARANTO“Invito alla Ginnastica” (foto a lato),questo è il titolo dell’iniziativa di ca-rattere sociale organizzata dall’Asses-sorato alle Politiche Sociali della Pro-vincia di Taranto, retto dal Dott.Stefano Fabbiano, in collaborazionecon i Comuni di Avetrana, Castellane-ta, Faggiano, Leporano, MartinaFranca, Monteiasi, Montemesola,Monteparano, Palagianello, Palagia-no, Pulsano, San Giorgio Jonico, SanMarzano, Torricella, e le sei Circoscri-zioni di Taranto. Corsi gratuiti di gin-nastica per gli anziani dal mese diDicembre 2006 fino al mese di Maggio2007 con cadenza settimanale; lezionitenute da insegnanti di educazionefisica specializzati in attività motorieper anziani. Unico contributo econo-mico a carico degli utenti è la quotaassicurativa di euro 15,00. Il coordina-mento dell’intera durata dei corsi èaffidato al Comitato territoriale Uisp“Valle D’Itria” presieduto dal Prof.Francesco Magno, mentre l’assistenzatecnica, assicurativa e operativa è affi-data al Comitato provinciale Uisp diTaranto, presieduto dal Dott. AntonioDe Felice. L’organizzazione locale èaffidata alle rispettive Amministrazionicon il supporto delle Associazioni An-teas-FNP e dell’ADA-Uilp di Taranto.Obiettivo dell’iniziativa: diffondereun atteggiamento salutistico ed incre-mentare la socializzazione tra gli an-ziani. (AR)

CASTELLANETAMondo cane è la campagna di sensi-bilizzazzione contro l’abbandono deicani partita nel 2004 nel capoluogojonico. L’1 Dicembre presso il cortiledella Scuola Primo Circolo “Pascoli”(foto a lato) gli specialisti sanitari e irappresentanti delle Forze dell’ordinehanno incontrato gli alunni per unadimostrazione delle unità cinofile edell’importante ruolo svolto dai cani,al fine di educare la società, a partiredai bambini, al rispetto del cane, amicofedele dell’uomo. Presenti Marco Ura-go Direttore generale ASL Ta 1, ilConsigliere dell’Ordine provincialedei Medici veterinari Luigi Laera, laResponsabile provinciale problemati-che randagismo Marilena Di Noi, l’In-fermiera professionale Dipartimentodi Prevenzione ASL Ta 1 Maria DiNoi, Vita Surico Dirigente scolasticoPascoli, il Subcommissario del Comu-ne Fabio Colapinto, il Capitano deiCarabinieri di Castellaneta Massimi-liano Conti. (LB)

FILIPPINEE’stata giudicata tra le cinque più belledel mondo ed ora si appresta a rientrarein Italia, dopo l’esperienza del concorsoMiss Earth. Così Maria Lucia Leo(foto sotto), la messinese già vincitricedi Miss Motors e della fascia di Radio-CorriereTv, ha sorpreso tutti, gareg-giando con altre 87 ragazze provenientida tutto il mondo. Siciliana, unica rap-presentante italiana, ma soprattutto lasola europea ad essere premiata. Laragazza porta a casa il prestigioso titolodi Miss Friendship, testimonial dunquedell’amicizia tra i popoli. Quinto posto,numerosi premi messi a disposizionedagli sponsor e circa 10 mila euro: conil suo sorriso Maria Lucia è riuscitaad incantare Manila e i suoi abitanti.Ora nuove esperienze attendono labella ventitreenne, a cominciare da untour in giro per tutta l’Europa, in cuiavrà modo di veicolare contenuti forti,dalla salvaguardia ambientale al rispet-to per l’altro. (-)

TARANTOFervida partecipazione al seminario(foto a lato) tenuto dalla Consiglieraprovinciale di Parità Perla Suma, pres-so l’Istituto Tecnico Industriale di Sta-to-Liceo Scientifico Tecnico “AugustoRighi” di Taranto, diretto dal prof.Antonio Lateana. L’incontro si inscri-veva nell’ambito del corso di forma-zione per “Operatrici di call center”,finanziato dai Fondi Sociali Europei ecurato, per il “Righi”, dall’Insegnantereferente del progetto Maria TeresaStatile. Il momento formativo ha per-messo alle allieve di conoscere e ap-profondire le opportunità, la normativae le problematiche riguardanti l’occu-pazione femminile. (-)

TARANTOUna ginosina, Francesca Castria mettea segno un obiettivo ambizioso in ter-mini umani e sociali: consentire achiunque di potersi mettere a tavolaed abbandonarsi al piacere del buongusto e del sapore, senza correre ilpericolo di mettere a rischio l’incolu-mità della propria salute. Nel cuoredella città di Taranto, in via Sardegna8 - angolo via Abruzzo 118, ha tagliatoil nastro inaugurale di Pan Benessere,un vero e proprio laboratorio artigia-nale, dove saranno impastati e sfornatialimenti dolci e salati, destinati a chideve fronteggiare le intolleranze ali-mentari. All’inaugurazione, a rappre-sentare la comunità del paese d’originedella Castria, c’erano il Sindaco diGinosa Luigi Montanaro e l’AssessoreVincenzo Di Canio. (-)

MANDURIAIl Piccolo Coro La Banda di Bambù,appartenente al 3° Circolo Didattico“Michele Greco” e diretta dal M° Sal-vatore Moscogiuri, comincia la stagio-ne 2006-2007 con la notizia di un nuo-vo successo. E’ infatti tra i 16 finalistidel concorso “Canzoni e Colori”, in-detto da Radio Nuova Macerata. (-)

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TARANTOIl 12 Dicembre il convegno “BilancioSociale, l’Economia Condivisa” (fotoa lato) promosso dalla Bcc San Mar-zano di San Giuseppe in collaborazionecon la I Facoltà di Economia di Barie la II Facoltà di Economia di Tarantoe KPMG (Società di revisione e orga-nizzazione contabile). Nell’ambito delconvegno, presentata la certificazionedel Bilancio Sociale 2005 della Bcc.Il bilancio sociale costituisce il soste-gno pratico al territorio quale valoreaggiunto, che è la misura del benessereeconomico prodotto dalla gestione edistribuito tra gli stakeholder, ossia tragli utenti, un percorso di responsabilitàsociale e di trasparenza, uno strumentoidoneo a rappresentare l’attività del-l’azienda. Gli indirizzi di saluto sonostati affidati a Franco Cavallo Presi-dente Bcc e Luigi Sportelli PresidenteAssindustria Taranto e l’apertura deilavori a Ernesto Lombardi Presidedella Facoltà di Economia di Bari. Gliinterventi, coordinati da Salvatore Ca-tapano Giornalista Rai, a cura di: Ema-nuele Di Palma Direttore GeneraleBcc su il bilancio sociale 2005, l’espe-rienza di una banca del sud; PierpaoloPaglierini Manager KPMG su Il bilan-cio sociale e gli strumenti innovativiper una gestione responsabile delleimprese del sud; Giuseppe Vinci As-sessore ai Beni Culturali della Provin-cia di Taranto su Pubblico e privatopossibile interazione sociale; Aldo Pa-pagni Allenatore Taranto Calcio suL’importanza degli interventi delleaziende nel sociale. (LB)TARANTO

Dal 18 Dicembre 2006 all’8 Gennaio2007 (giorni feriali dalle ore 17,30 alleore 19,30) presso lo Studio d’Arte aiQuattro Venti, la mostra di Miniaturenei supporti d’Arte di Antonio Pigna-telli “Piccolo è Bello”, a cura del Cri-tico Vito Mario Laruccia. Ad esporregli artisti: Antonia Acri, Lucia Basile,Maria Buttari, Enzo Cipriani, Giusep-pe Cirillo, Maria Teresa Di Nardo,Letizia Gangemi, Tommaso Mario Gia-racuni, Giuseppina Gravina, RoccoGrippa, Mario Liverano, Grazia Lo-deserto, Laura Maniscalco Blasi, AnnaMarinelli, Giuseppina Mazza, PinoMazza, Giuseppe Minetola, Mino Oc-chinegro, Anna Panico, Franca Pic-cione, Anna Rossi, Maria Santoro,Paride Simon, Antonio Spirito, Gian-franco Vasile, Antonella Zinno. Nellaserata di inaugurazione la presentazio-ne del libro “Il Cembalo di Caira” diBiagio Saracino a cura del CriticoN.D. Baronessa Elisa Silvatici di San-severino. (-)

TARANTOIL Coordinamento Donne delle ACLI,in collaborazione con il gruppo UNA-SPACLI (Unione Nazionale Arti eSpettacolo) del Circolo Ferrini, haorganizzato il concorso “La tradizionevive nelle mani delle donne” rivoltoa donne che realizzano prodotti arti-gianali con tecniche varie (ricamo,pittura su stoffa, tombolo, lavoro amaglia e a uncinetto, patchwork,découpage ecc.). L’ iniziativa, con ilpatrocinio dell’Ufficio Consigliera diParità della Provincia Jonica, si è con-clusa con una mostra Sabato 16 Di-cembre 2006 ore 19.00, presso la gal-leria ArtigianArte in Via Crispi n. 71(foto a lato) a Taranto. (-)

CASTELLANETALuci spente e candele accese su di unatavolata a ferro di cavallo con ben 130commensali. Armigeri con armaturevere e banchetto medievale, scanditodal corteo storico e da musica dal vivo.Una ambientazione davvero accurataquella che l’Istituto Alberghiero Per-rone ha realizzato in collaborazionecon il Centro di attività culturali “LaRibeca”. Il risultato della nuova alle-anza avviata dal Preside Rocco Loreto(foto a lato), che da anni stimola lacrescita culturale dei suoi allievi concene storiche, con gli appassionati dimedioevo dell’associazione guidatada Gianni Maragno ha dato risultatidavvero eccellenti. Nel corso dellacena medievale gli allievi hanno ap-profondito la conoscenza dell’Impera-tore Federico II di Svevia sotto l’aspet-to storico ma anche gastronomico,mentre agli attenti studiosi del medio-evo de “La Ribeca” è stato affidato ilcompito di curare l’ambientazione. Atavola “posate” realizzate da un arti-giano con le canne e il piatto di pane,i ceri, dame e cavalieri a tavola. Lamusica dal vivo del noto ensembleCalixtinus ha dato poi quel tocco inpiù. Ogni portata, dalla torta del ReManfredi alle quattro portate dolci espeziate di fine pasto con l’Ippocrassonei boccali, è stata presentata al micro-fono dall’esperto di enogastronomiaAntonella Millarte che per l’occasioneha indossato anche un abito d’epoca.Seduti ai tavoli anche alcuni ceramistidi Grottaglie che, insieme all’ass. “LaRibeca”, avvieranno un progetto distudio e riproduzione di manufatti me-dievali pugliesi. Gli studenti che hannoservito i commensali, grazie alla col-laborazione con l’Istituto Archimedeed all’impegno della prof.ssa RosannaPiscardi, hanno indossato abiti medie-vali fatti su misura. Dietro il successodi questa serata l’impegno degli chefDe Padova e Giovane, della prof.ssaAnna Bufano che ha scelto le ricette ecreato la base storica di conoscenza,e di una squadra che in cucina ed insala ha valorizzato l’impegno degliallievi dell’Istituto. (-)

CINAIl G.A.L. “Luoghi del Mito”, congiun-tamente agli altri Gruppi di AzioneLocale Pugliesi, partecipando all’ottavaedizione del “Vinitaly China & Cibus2006” (foto a lato), tenutosi a Shan-ghai, ha spianato la strada all’Italia e,nello specifico, alla Puglia per avviarerapporti economici con la Cina. Met-tendo, infatti, in vetrina i prodotti tipicidell’entroterra regionale, prodotti ali-mentari, olio d’oliva e vini pregiati, iGAL pugliesi, nella città cinese, hannovalorizzato le specificità della nostraterra. Il G.A.L. “Luoghi del Mito”, checomprende i Comuni di Mottola, Ca-stellaneta, Ginosa, Laterza, Palagia-nello e Palagiano, al Vinitaly cineseè stato rappresentato dal suo PresidentePaolo Nigro e dal Sindaco del Comunedi Laterza, Giuseppe Cristella, unaniminel condividere la positività dell’espe-rienza in termini di ricaduta economicaper il nostro territorio. (-)

PALAGIANOAmmesso a finanziamento il progettopresentato dal Comune sul “Ripristinodella vegetazione dunale delle Marinedi Chiatona e Lenne” contro l’erosio-ne eolica, per un importo di circa500.000,00 euro, nell’ambito delP.O.R. Puglia Misura 1.4 e prevede iseguenti interventi: barriere permeabiliin legno con viminata combinata aschermo frangivento così da consentireun’alta percentuale d’insediamentodelle piante; ripristino della vegetazio-ne della spiaggia livellata per la bal-neazione; rinfoltimento della vegeta-zione della duna mobile e dellaretroduna; recinzioni dissuasive, pic-chetti e passerelle contro l’erosione dacalpestio; capannini informativi sullacorretta fruizione dell’ambiente e sul-l’origine e finalità dell’azione di re-stauro e protezione. (-)

PROVINCIA DI TARANTOMediterraneo contemporaneo, dician-nove artisti tra identità e differenze,mostra promossa ed organizzata (nel-l’ambito delle attività del progetto“ARSMAC-Arsenale mediterrane del-le Arti Contemporanee”) dalla Provin-cia e curata dal critico Antonio D’Avos-sa, patrocinata dall’Assessorato allaCultura della Regione Puglia e dallaSoprintendenza ai Beni Archeologicidella Puglia. Diciannove gli artistipartecipanti: Ali Assaf, Marco Bagnoli,Mrdjan Bajic, Mario Bottinelli Mon-tandon, Davide Bramante, DiegoEsposito, Melih Gorgun, Petrit Halilaj,Ali Hassoun, Alexandros Kiriakides,Jean Louis Kolb, Dimitris Kozaris,Luigi Mainolfi, Antonio Riello, RivkaRinn, Amparo Sard, Medhat Shafik,Jelena Vasiljev, Ben Vautier. Fino al25 febbraio 2007. (-)

TARANTO12 Dicembre 2006: riunito il TavoloTecnico sulla Sicurezza. Presenti: An-gelo Lorusso, Ferruccio Ferrauto, VitoLincesso, Luigi Lamusta, GiocondoLippolis, Francesco Di Francesco,Giuseppe Gigante, Giuseppe Paradies,Marco Andrisano, Pasquale Di Ponzio,Daniela Picciarelli, Domenico Palmi-sano, Claudio Cavaliere e Nunzio Le-one. (-)

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PROVINCIA DI TARANTO9 Dicembre Castello Muscettola diLeporano, 16 Dicembre Chiesa di SanRoberto Bellarmino di Taranto, 22Dicembre Chiesa di San DomenicoMaggiore di Taranto, questi gli appun-tamenti delle esibizioni del coro poli-fonico “Tarenti Cantores”. Organizzatodall’omonima Associazione culturalepresieduta dall’Ammiraglio OnofrioLattarulo, con il patrocinio della Pro-vincia di Taranto (foto a lato), il Con-certo di Natale vede l’esibizione del“Magnificat” di John Rutter, di pasto-rali e ninne natalizie eseguite dal so-prano Fulvia Mastrobuono, dalla pia-nista Anna Mondino e dal coro,costituito da circa 50 elementi, direttodalla Prof.ssa Giovanna Facilla. Al-l’organizzazione dell’iniziativa musi-cale hanno contribuito il Comune diLeporano, la Circoscrizione Montegra-naro-Salinella di Taranto, il Presidedella Scuola media Statale Leonida,Giuseppe Abbrescia, mettendo a dispo-sizione l’auditorium per le prove, el’Assoc. culturale “I Menestrelli”. (AR)

CAROSINOL’Amministrazione comunale, con gliAssessorati alle Attività Produttive ealla Cultura, ha organizzato la 5^ edi-zione di “IL VINO E’...VITA”. Lamanifestazione si è aperta il 26 No-vembre con un concerto, a cura del-l’Associazione Musicarte di Carosino,dal titolo “Buon Compleanno Mozart”nelle sale del Castello d’Ayala Valva,ed è proseguita il 27 Novembre con laproiezione del cortometraggio “L’iratua” del regista Claudio D’Attis, pro-dotto dalla Taranto Film Commissionin collaborazione con il Comune. Èseguita la degustazione guidata delvino novello dei produttori locali coni sommelier dell’A.I.S., e dei prodottigastronomici preparati dalle associa-zioni locali aderenti all’iniziativa. Con-clusione (foto a destra) con uno spet-tacolo di musica etnica salentina conil gruppo Albanoscia. Il ricavato delledue serate è stato devoluto all’Asso-ciazione UILDM (Unione Italiana Lot-ta alla Distrofia Muscolare). (AR)

TARANTOIl Premio Resta 2006 (foto sotto),giunto alla XIV edizione, indetto dallaCamera di Commercio di Taranto, efortemente voluto dal Segretario gene-rale Nicola De Benedictis, va alla me-moria di Monsignor Guglielmo Moto-lese, Arcivescovo di dal 1962 al 1987,una delle figure più complesse dellastoria di Taranto, uomo pastore edimprenditore di fede, committente ecreatore di quella grande opera socialeche è la “Cittadella della Carità”. Uomodi cultura e di azione, severo e autore-vole ma un grande padre per la comu-nità locale scomparso un anno e mezzofa. Un premio per ricordare il suo ope-rato e incitare allo sviluppo socialeattraverso il bene della collettività.Cerimonia di consegna presso la Con-cattedrale di Taranto il 13 Dicembrecon il Concerto del Coro della Cappellamusicale Pontificia Sistina, diretto dalMaestro Monsignor Giuseppe Liberto.Per l’occasione la Camera di Commer-cio ha pubblicato un volume“Guglielmo Motolese L’uomo al centrodell’impresa” di Fulvio Colucci. (LB)

Per la pubblicazionein queste pagine

inviare un faxal n. 0997362759oppure una e-mail

all’[email protected]

Rosso rubino, sapore robusto, asciutto, profumo vinoso. Questein sintesi le caratteristiche del Malvasia del Salento Igt prodottodalle Cantine Soloperto.Si tratta di un vino leggero con gradazione alcolica di 12 gradi,prodotto con uve Malvasia nera imbottigliato all’origine. E’ottimo consumato con secondi piatti a base di carni rosse ebianche allo spiedo e alla griglia.Va consumato ad una temperatura di 18 gradi e bevuto nel calicea tulipano.Il Malvasia del Salento Igt di recente ha conseguito un importantericonoscimento dall’Almanacco del BereBene 2007 edito dalGambero Rosso, che gli ha conferito l’Oscar per il migliorrapporto qualità-prezzo.

CantineCantine

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L'OroscopoL'Oroscopo di Piciusdi Picius

VERGINE (24 agosto - 22 settembre)In amore rinunciare a una battaglia:la soluzione arriva da sè. Momentobuono per arrivare al nocciolo deiproblemi. Attenti a non ferire l’orgo-glio di qualcuno.

(23 luglio - 23 agosto)Angolazioni astrali stimolanti portanouna ventata d’energia. Qualche batta-glia da vincere con coraggio e deter-minazione. Gettare le basi per renderecreativo il proprio lavoro.

(23 ottobre - 22 novembre)Possibilità di consolidare un legame,purchè si sappia affrontare qualcherischio. Nel lavoro essere aperti a tuttele possibilità. Qualche preoccupazioneda superare alimentando la positività.

BILANCIA

SCORPIONE

LEONE

(23 settembre - 22 ottobre)Affrontare con animo vincente le batta-glie lavorative. Evoluzione positivaimportante per i rapporti comunicativiche sono più attivi e dinamici. Conquistein amore.

(21 maggio - 21 giugno)Cambiamento di scena da Gennaio:dinamizzati il lavoro e gli scambi co-municativi. Nuovi progetti entusiasma-no e fanno da antidoto ai possibilimomenti di malinconia.

(21 aprile - 20 maggio)Il clima astrale aiuta a vivere i senti-menti più autentici e profondi. Nonlasciarsi sviare da influenze esterne.Nel lavoro non dire sì a compromessiinaccettabili.

(21 marzo - 20 aprile)Svolta favorevolissima per tutti: unmaggior senso di appagamento rende-rà più stabili e determinati. Problemidi comunicazione da lasciarsi allespalle. Una dieta naturale.

TORO

GEMELLI

ARIETE

(22 giugno - 22 luglio)Alleggerimento notevole nel lavoro.Si sciolgono molte tensioni e miglio-rano i rapporti con chi è intorno. Qual-che fatica in meno e ottimo raccoltoper chi ha ben seminato.

CANCRO (20 febbraio - 20 marzo)La disponibilità procura nuove amici-zie. Emozioni intense, ma anche qual-che sbalzo d’umore. Vivere gli alti ebassi con lo spirito giusto. Bei mo-menti di sintonia con la persona amata.

(21 gennaio - 19 febbraio)Nel lavoro ancora un po’ di pazienzaprima di far centro. Non rimandareuna scelta e cogliere ciò che è a portatadi mano. Un progetto ad ampio respirogratifica. Creatività.

(22 dicembre - 20 gennaio)Si sciolgono i nodi di una trattativa:tutto a gonfie vele nel lavoro. Qualchecontraddizione nei rapporti familiari.Umore più stabile da conquistare conun po’ di relax.

(23 novembre - 21 dicembre)Positivi scambi sul piano emotivo eintellettuale con amici vecchi e nuovi.Stimolati i progetti e gli studi. Unamico dà prova di lealtà. In amoreessere spontanei.

SAGITTARIO

CAPRICORNO

ACQUARIO

PESCI

Gennaio 2007 Segno favoritodel periodo

anto Stefano è chiamato protomartireperché fu il primo a subire il martirio.Era il primo dei sette diaconi chiamati

dagli apostoli a predicare e mettere in praticala carità cristiana amministrando i beni comunidelle comunità, portando il cibo ai bisognosie soprattutto alle vedove.Stefano annunciava la buona novella conmolto zelo e successo tanto da esser arrestatodai giudei che lo condussero davanti al si-nedrio per accusarlo di bestemmia contro Dioe Mosè.Lui si autodifese facendo un discorso sullastoria di Abramo fino ad arrivare ad annun-ciare la parola di Gesù, poiché era un ottimoconoscitore delle Scritture ma fu interrottodalle grida dei sacerdoti che lo condusserofuori dalla città e lo lapidarono.Santo Stefano morì con le parole di perdonosulle labbra così come fece Cristo sulla croce.Nel 415 furono scoperte le sue reliquie e partedi esse furono portate da Paolo Orosio sul-l’isola di Minorca dove molti ebrei furonouccisi. Si festeggia questo Santo subito dopo il Natale perché ètra i “comites Christi” cioè tra coloro che furono i più vicini allamanifestazione del Figlio di Dio e per primi ne resero testimo-

nianza.Nelle iconografie Santo Stefano è raffiguratoin abiti da diacono con le pietre in mano aricordare la sua lapidazione, oppure con unlibro o il ramo di palma simbolo del martiriosubito.Il nome Stefano è di origine greca e significa“corona”; questo Santo è il protettore deidiaconi, dei muratori, dei scalpellini, e deitagliapietre, è invocato per la buona mortee contro l’emicrania. Giotto in Santo Stefanolo raffigura giovanissimo con un libro in mano(foto a lato), Vittore Scarpaccio in Disputadi Santo Stefano tra i Dottori nel sinedrio,lo ritrae in abiti da diacono mentre parla conautorità a chi ha fede diversa dalla sua, di-versità raffigurata dal turbante in testa agliuomini che lo ascoltano. Giulio Romano in-vece in Lapidazione di Santo Stefano si sof-ferma sul momento della morte del Santo eritrae Gesù e Dio che appaiono a Stefano tragli angeli prima del martirio, con Saul cheassiste alla scena, che in seguito si convertirà

e si farà chiamare Paolo.Santo Stefano è festeggiato il 26 Dicembre in Occidente mentreil 27 Dicembre in Oriente. (AR)

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il Mercatin dei S gniAPERTO LA DOMENICA MATTINAAPERTO LA DOMENICA MATTINAAPERTO LA DOMENICA MATTINA