nel mese di ottobre a scuola arriva una bando di concorso ... · un parco che non permette a...
TRANSCRIPT
Nel mese di ottobre a scuola arriva una Bando di Concorso.
" A testa in giù”
Il Parco giochi oltre i confini “Temo che mio papà stia scrivendo qualcosa su questa faccenda. Ma io ve lo dico
con poche parole, senza orpelli e zollette di zucchero. Qualcuno sostiene che io sia un bambino speciale. Io invece sostengo che sono speciale semplicemente
perché sono un bambino. Non perché sono diverso. Non perché sono handicappato. Punto." Massimiliano Verga
Decidiamo di aderire con le classi III A e B di scuola primaria e, con il nostro libro-reportage, vinciamo il terzo premio del concorso!
FINALITA’ La rigenerazione del Parco 0-6 rappresenterà la possibilità di ricreare un luogo di socializzazioneaccogliente e inclusivo in cui le persone abbiano la possibilità di incontrarsi ed entrare inrelazione, riscoprendo il senso di appartenenza ai luoghi pubblici. Il progetto infatti mira a creareuna struttura ludica che renda tutti bambini autonomi nel giocare con i propri coetanei. Il concorso per le scuole nasce con lo scopo di promuovere l’educazione alla partecipazione, allacondivisione, alla valorizzazione positiva delle differenze, alla soddisfazione nel gioco comune,elementi formativi per tutti i bambini e le bambine, disabili e non. IL TEMA Il concorso prevede la realizzazione di un disegno, un elaborato, un fumetto, una poesia o unracconto che illustri la propria idea, o quella della classe collettivamente, di un parco giochiinclusivo in cui tutte le bambine e tutti i bambini possano giocare, divertirsi, socializzare erelazionarsi con i loro coetanei. Per un maggior approfondimento proponiamo alle/agli insegnanti diversi strumenti e spunti perintrodurre la riflessione in classe del tema oggetto del concorso: la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’AssembleaGenerale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989.
A TESTA IN GIU’. IL PARCO OLTRE I CONFINI.
DIARIO DI BORDO della III A e della III B dell’I.C. di Viale Bruno Buozzi
O anche:
COME, IMMAGINANDO UN PARCO ACCOGLIENTE PER TUTTI, INCONTRIAMO DELLE STORIE
1° giorno
Andiamo a visitare il parco giochi in Passeggiata, di fronte alla nostra scuola, ci guardiamo intorno e osserviamo la sua composizione
1° storia: Peppino
Il parco è intitolato a Peppino Impastato
CONSIGLI DI LETTURA
2° giorno
Torniamo al parco, ci dividiamo in tre gruppi; ogni gruppo fa la mappa di una delle tre parti del giardino.
Rientrati in classe, traduciamo la mappa in disegno.
3° giorno
Approfondiamo la differenza tra mappa e pianta.
La MAPPA usa dei SIMBOLI (pensiamo alla mappa dei pirati), che vengono spiegati in una LEGENDA.
La PIANTA è come una fotografia dall’alto, quindi riporta le forme degli elementi rappresentati.
4° giorno
2° storia: Orlando
Ci viene a trovare Beatrice. Lei fa l’attrice, ci racconta che ha anche un bambino, Orlando, di tre anni.
Lui adora andare a giocare nei parchi gioco ma spesso non riesce a giocare: ha, infatti, una strana malattia, si chiama SMA,
che lo fa stare su una sedia a rotelle (lui la chiama “brummi”). Chiaramente, quando prova a salire con la sua brummi su una
delle giostre del parco, gli riesce impossibile.
Un parco che non permette a Orlando di giocare non è INCLUSIVO. Non accoglie.
Con Beatrice passiamo un po’ di tempo nel teatro della scuola ad immaginare quali giostre e quali giochi si possano mettere
in un parco per consentire di giocare e divertirsi a Orlando e ai bambini che hanno problemi a muoversi, come lui o diversi da
lui.
3° storia: la convenzione dei diritti dei bambini. Che sarà mai?
Esiste un documento molto importante, è la Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite sui
Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che prevede che TUTTI I BAMBINI HANNO DIRITTO AL GIOCO.
CONVENZIONE SIGNIFICA
ACCORDO, PATTO, IMPEGNO
QUINDI: UN PARCO CHE NON PERMETTE A UN BIMBO DI GIOCARE NON VA BENE!
E’ incredibile… è inaccettabile che a un bimbo sia impedito di giocare!
Alla fine della nostra chiacchierata Beatrice ci mostra un video che riprende Orlando alle prese con le giostre di un parco
come tanti.
Decidiamo di passare alla progettazione.
5° giorno
Andiamo a vedere il parco di Via Adige che questa estate è stato distrutto da un atto vandalico.
4° storia: la persone decidono di ricostruire il parco
E’ un’azione violenta e
compiuta senza ragione, se
non per il gusto della
distruzione
AL PARCO CI VIENE A TROVARE CARLO, TENETE DELLA POLIZIA MUNICIPALE.
QUESTO PARCO è STATO DISTRUTTO POCHI MESI FA. UNA BRUTTA AZIONE, SOPRATTUTTO PERCHE’ E’ UNO SPAZIO CHE APPARTIENE A TUTTI.
CARLO CI RICORDA CHE LE REGOLE SONO SEMPRE IMPORTANTI,
SONO COME IL PROGETTO DI QUELLO CHE VOGLIAMO FARE E DI COME VOGLIAMO ESSERE.
ADESSO TANTE PERSONE HANNO DECISO INSIEME DI RICOSTRUIRLO
E NOI PARTECIPIAMO CON I NOSTRI PICCOLI PROGETTI.
In questi spazi noi proviamo ad immaginare quali giochi poter collocare.
Ecco quelli che abbiamo immaginato, pensando a Orlando:
Altalena inclusiva
Scivolo con tapis roulant
Girandola con rampa per salire e cinture
Saliscendi inclusivo
Tunnel (più alto e più largo di quelli attuali)
Slalom (ma con paletti più distanti per consentire a un bimbo con la “brummi” di passarci in mezzo)
Amaca
Aiuole con rampe
Fortino inclusivo
CONSIGLIO DI LETTURA:
INOLTRE: SONO VIETATI CATEGORICAMENTE SASSI E BRECCIOLINI!!!
6° giorno
Cominciamo a pensare a un parco VERAMENTE ADATTO A TUTTE LE BAMBINE E I BAMBINI.
In questa occasione ci scappa una riflessione sulle parole INCLUSIVO ed ESCLUSIVO.
Qualcuno ha le idee un po’ confuse, perché nei discorsi ascoltati in giro è capitato di percepire il termine esclusivo in
senso positivo. Sciogliamo questi dubbi:
7° giorno
Disegniamo dei piccoli progetti dei giochi inclusivi che immaginiamo, e per ognuno indichiamo le caratteristiche
8° giorno
Facciamo una ricerca in rete per scoprire e guardare i parchi giochi inclusivi
9° giorno
PENSIAMO A DEI CARTELLI CHE INDICHINO IL PARCO INCLUSIVO
10° giorno
Facciamo delle interviste in giro per la scuola e
scopriamo che……
Sai cosa vuol dire accessibile? NO
SI
Puoi fare un esempio? ..........................................................................................................
Sai cosa vuol dire inclusivo? NO
SI
Puoi fare un esempio? ...............................................................................................................
Nella tua famiglia o tra i tuoi amici ci sono disabili?
SINO
Nome: Età:
Ci vai al parco giochi? NO
SI:
Secondo te, un bambino sulla sedia a rotelle può giocare e divertirsi nel parco giochi che frequenti?
SI, perché?...................................................... ………………………………………………………
NO, perché? ...................................................... …………………………………………………..
6 bambini su 40 SANNO CHE VUOL DIRE “ACCESSIBILE”….
6 bambini su 40 SANNO CHE VUOL DIRE “INCLUSIVO”…. 15 bambini su 40 HANNO UN PARENTE O UN AMICO DISABILE
38 bambini su 40 VANNO AL PARCO GIOCHI
6 bambini su 40 PENSANO CHE UN BAMBINO SULLA SEDIA A ROTELLE POSSA GIOCARE E DIVERTIRSI AL PARCO CHE FREQUENTANO LORO
11° giorno
È stata una bella esperienza e abbiamo imparato tante, tante cose!
Festa conclusiva - domenica 20 novembre
E con questo nostro
LIBRO-REPORTAGE
CI AGGIUDICHIAMO
IL TERZO PREMIO!!!