nella morte e resurrezione del cristo l’uomo è rinnovato ... · tutto il popolo rispose a una...

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ARCIDIOCESI DI TRENTO Adorazione dell’Eucaristia delle persone che lavorano Nella morte e resurrezione del Cristo l’uomo è rinnovato nella fraternità e nella giustizia DUOMO DI TRENTO Martedì 3 aprile 2012 ore 18-19

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ARCIDIOCESI DI TRENTO

Adorazione dell’Eucaristia delle persone che

lavorano

Nella morte e

resurrezione del

Cristo

l’uomo è rinnovato

nella fraternità

e nella giustizia

DUOMO DI TRENTO

Martedì 3 aprile 2012 ore 18-19

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Guida: Le persone che lavorano, quelle che sono in cerca di occupazione, quelle che operano nella precarietà si sono radunate per questo momento di adorazione e contemplazione dell’Eucaristia, sacramento della salvezza che Dio vuole offrire a tutta l’umanità. L’Eucaristia è il memoriale della passione, morte e risurrezione di Cristo, la Sua presenza reale per i secoli di questa umanità. In Cristo ogni persona si apre a Dio e viene legata in una comunione di fraternità e giustizia con gli altri. Nell’Eucaristia, Cristo non ci lascia soli: consapevoli di questo, adoriamo il sacramento dell’Eucaristia con il canto «Resto con Te»:

Resto con Te

(Testo PierAngelo Sequeri, Paola Stradi Musica M. Therèse Henderson, Nancy L. Uelmen, Jocelyn K. Belamide)

I strofa -Gv 12,24 II strofa -Gv 20,28 Rit. -Mt 24,42

Rit. finale -Mt 25,31

Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra, il tuo silenzio, custodirò.

In ciò che vive e che muore vedo il tuo volto d'amore: sei il mio Signore e sei il mio Dio.

lo lo so che Tu sfidi la mia morte, io lo so che Tu abiti il mio buio. Nell'attesa del giorno che verrà, resto con Te.

Nube di mandorlo in fiore, dentro gli inverni del cuore, è questo pane che Tu ci dai.

Vena di cielo profondo, dentro le notti del mondo, è questo vino che Tu ci dai.

Io lo so…

Tu sei re di stellate immensità e sei Tu il futuro che verrà, sei l' amore che muove ogni realtà, e Tu sei qui.

Resto con Te.

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Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Tutti: Amen.

Presidente: Grazia a voi e pace, da Colui che è, che era e che viene, da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe della Pace. (Ap. 1,4-6)

Tutti: E con il tuo Spirito. Presidente: A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati

con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a Lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

La fraternità per una nuova umanità

Guida: Il cinquantesimo di apertura del Concilio Vaticano II, che ricorre quest’anno, ci riporta a questo evento dello Spirito e a capire come in esso sono state tematizzate le riflessioni e le scelte emerse nell’impegno ecclesiale del XX secolo. I cattolici italiani, infatti, hanno sentito la necessità di ribadire la vocazione alla socialità. Pensiamo, per esempio, al famoso Codice di Camaldoli del luglio 1943: i cattolici italiani si preparavano a risollevare l’Italia dopo la caduta del fascismo. Essi scrivono: «L’uomo è un essere essenzialmente socievole: le esigenze del suo spirito e i bisogni del suo corpo non possono essere soddisfatti che nella convivenza. Perché l'essere umano abbia possibilità adeguate di vita e di sviluppo occorre che le famiglie si uniscano tra di loro a costituire la società civile. La quale perciò proviene direttamente dalla natura dell'uomo, remotamente da Dio che ha creato l'uomo socievole». Il Concilio nella Gaudium et spes (anno 1965) scriverà che: «Dal carattere sociale dell'uomo appare evidente come il perfezionamento della persona umana e lo sviluppo della stessa società siano tra loro interdipendenti. Infatti, la persona

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umana, che di natura sua ha assolutamente bisogno d’ una vita sociale, è e deve essere principio, soggetto e fine di tutte le istituzioni sociali. Poiché la vita sociale non è qualcosa di esterno all'uomo, l'uomo cresce in tutte le sue capacità e può rispondere alla sua vocazione attraverso i rapporti con gli altri, la reciprocità dei servizi e il dialogo con i fratelli (n. 25). Ascoltiamo questo testo dell’Esodo dove gli Ebrei vengono costituiti popolo di Dio convocato nell’alleanza. Dal libro dell’Esodo (24,3-8) Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: "Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!". Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare. Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: "Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto". Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: "Ecco il sangue dell'alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!". Parola di Dio Adorazione personale Guida: Il Dio liberatore dalla schiavitù dell’Egitto ha chiesto al

popolo ebreo di stabilire un’alleanza con Lui. Questa si può realizzare nell’ascolto e nell’osservanza della Parola: si crea così un legame di consanguineità. Gli Ebrei, grazie a questa proposta di alleanza da parte di Dio, sono costituiti popolo di Dio. Il Creatore e Redentore ci chiama alla fraternità. Poniamo la nostra vita nelle sue mani con il canto…

In manus Tuas (Taizè) In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

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1) Dio Padre onnipotente, che hai liberato dalla schiavitù d’Egitto gli Ebrei e li hai costituiti popolo dell’Alleanza accogli il nostro ringraziamento perché nel Battesimo ci costituisci Tuo popolo, convocato per la Tua lode e per vivere nella fraternità.

In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

2) Cristo Gesù, Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto per la

nostra salvezza, che nella grazia ci raduni, accetta la nostra lode per il dono del Tuo Amore che ci rende figli di Dio in Te, e fratelli fra di noi, per il Regno di pace e giustizia che hai portato nella nostra storia.

In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

3) Spirito Santo, fonte di verità e sapienza per conoscere il Salvatore

e credere in Lui: gradisci la nostra adorazione, per il rinnovamento nella giustizia, che operi, con invisibile potenza, nel cuore di ogni uomo.

In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

4) O Dio nostro Padre, nel Cristo Signore ci chiami ad essere luce del mondo e sale della terra, per diffondere speranza in questa umanità. Fa’ che la nostra vita sia sempre aperta a Te per accogliere la tua Grazia che ci rincuora costantemente.

In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

5) Gesù Cristo nostro Signore, che sei disceso dal cielo per portare nella nostra storia il Regno di Dio e ci chiedi di accoglierlo nella nostra quotidianità, concedici la capacità di conversione per poter accogliere il tuo Regno e godere della speranza di una vita piena e salvata.

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In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

6) Spirito Santo consolatore e fonte di verità, che con i tuoi sette

santi doni ci dai la luce per credere in Cristo, il Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto, concedici la grazia di essere segno di sicura speranza anche in mezzo alle menzogne di questo mondo e nelle tenebre del male.

In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum In manus Tuas, Pater, commendo spiritum meum

Silenzio di adorazione Davanti al Crocifisso O alto e glorioso Dio, illumina el core mio, dame fede diritta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e cognosemento che io servi li toi comandamenti. Adorazione personale

Cercare il Regno di Dio e la sua Giustizia

Guida: Cristo ha portato il Regno di Dio nella storia dell’umanità

che diventa quindi storia della Salvezza. L’amore di Dio, la sua carità, è la forza per rigenerare il mondo. Benedetto XVI nell’Enciclica sociale Caritas in veritate dice che «La carità eccede la giustizia, perché amare è donare, offrire del “mio” all'altro; ma non è mai senza la giustizia, la quale induce a dare all'altro ciò che è “suo”, ciò che gli spetta in ragione del

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suo essere e del suo operare. Non posso “donare” all'altro del mio, senza avergli dato in primo luogo ciò che gli compete secondo giustizia. Chi ama con carità gli altri è anzitutto giusto verso di loro. Non solo la giustizia non è estranea alla carità, non solo non è una via alternativa o parallela alla carità: la giustizia è “inseparabile dalla carità”, intrinseca ad essa. La giustizia è la prima via della carità» (n. 6).

Ascoltiamo ora la parola di Gesù Lode e Gloria

Lode e gloria a Te o Signore Lode e gloria a Te o Signore (x2) Date lode al Signore o Figli di Dio, benedite il Suo nome su tutta la terra il Suo amore per noi è fedele per sempre, il Suo amore per noi è per sempre.

Lode e gloria a Te o Signore Lode e gloria a Te o Signore (x2)

Dal Vangelo secondo Marco ( 5,1-10) Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.

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Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Parola del Signore

Riflessione del presidente dell’adorazione eucaristica Adorazione personale Guida: Fraternità e giustizia sono il cammino per una vita spesa

bene; sono lo stile di vita del discepolo di Gesù. Preghiamo perché riusciamo ad essere segno e strumento dell’amore di Dio del quale tutta l’umanità ha bisogno.

Condividiamo l’inno di gioia e di lode, contenuto nel capitolo quindicesimo del libro dell’Esodo, che il popolo ebreo ha innalzato a Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso ed essere sfuggito al tentativo di cattura da parte dell’esercito del Faraone d’Egitto.

Pregheremo a due cori: il primo nella bancata alla vostra

destra. Inno di lode per la Vittoria

"Voglio cantare al Signore, perché ha mirabilmente trionfato: cavallo e cavaliere ha gettato nel mare. Mia forza e mio canto è il Signore, egli è stato la mia salvezza. È il mio Dio: lo voglio lodare, il Dio di mio padre: lo voglio esaltare!

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I carri del faraone e il suo esercito li ha scagliati nel mare; i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mar Rosso. Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra. La tua destra, Signore, è gloriosa per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico; Al soffio della tua ira si accumularono le acque, si alzarono le onde come un argine, si rappresero gli abissi nel fondo del mare. Il nemico aveva detto: "Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano!". Soffiasti con il tuo alito: li ricoprì il mare, sprofondarono come piombo in acque profonde. Chi è come te fra gli dèi, Signore? Chi è come te, maestoso in santità, terribile nelle imprese, autore di prodigi? Stendesti la destra:li inghiottì la terra. Guidasti con il tuo amore questo popolo che hai riscattato, lo conducesti con la tua potenza alla tua santa dimora. Tu lo fai entrare e lo pianti sul monte della tua eredità, luogo che per tua dimora, Signore, hai preparato, santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato. Il Signore regni, in eterno e per sempre!". Gloria…

Presidente: Introduzione al Padre nostro

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Il Signore è il mio pastore

Il Signore è il mio pastore: nulla manca ad ogni attesa, in verdissimi prati mi pasce, mi disseta a placide acque. È ristoro dell’anima mia, in sentieri diritti mi guida per amore del santo Suo nome, dietro Lui mi sento sicuro. Pur se andassi per valle oscura non avrò a temere alcun male: perché sempre mi sei vicino, mi sostieni col Tuo vincastro. Quale mensa per me Tu prepari sotto gli occhi dei miei nemici! E di olio mi ungi il capo: il mio calice è colmo di ebbrezza. Bontà e grazia mi sono compagne quanto dura il mio cammino; io starò nella casa di Dio lungo tutto il migrare dei giorni.

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Arcidiocesi di Trento

Pastorale Sociale, Ambiente e Turismo

Scuola per la Politica, l' Economia e il Sociale Comitato Diocesano Trentino Locride Via Barbacovi 4 - 38122 Trento email ufficio: [email protected]

tel: 0461/891.324 - 323 fax: 0461/891.325

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