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L’ipertesto CORSO NEOASSUNTI 2008 E-tutor prof. Vincenzo de Gianni

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L’ipertesto

CORSO NEOASSUNTI 2008E-tutor prof. Vincenzo de Gianni

Prepariamo l’ipertesto

Riconsideriamo la mappa concettuale sui Sumeri

• Illustriamo ogni nodo con un breve testo esplicativo, trascrittosu un foglietto.

• E’ opportuno associare ciascun foglietto al relativo nodo con un contrassegno (numeri, lettere, colori…..)

• Nello scrivere il testo relativo ad una parola-concetto bisognafare attenzione ad includervi tutte quelle ad essa collegate: questo permetterà, nella costruzione dell’ipertesto, di creare i voluti collegamenti.

Le numerazioni

Osserviamo la mappa concettuale con le numerazioni

Il commercio

Il barattoI Sumeri

abbandonòSi

sviluppò

Mesopotamia

Grandi vie dicomunicazione

Che vissero

centro di

oggettiIII Millennio

abbandonòcon

unità di valore

presi come

bestiamepelli

piastre

non divisibile

principalericchezza

vantaggi

grandiquantità frazionano deteriorano

oro

argento

rame

di

non sisi

con isi

trasformano in

che è

23

5

6

8

9

10

11

1314

1516

17

1

4

7

12

18 19 20

I testi

Prepariamo i testi

1 Il commercio

Il commercio sostituisce il baratto nel III Millennio a.c. con oggetti presi come unità di valore. I Sumeri furono un popoloche si è contradistinto per le capacità commerciali.

I nodi 5 (III Millennio) e 6 (oggetti) sono stati “assorbiti” nelnodo 1 per snellire la rete delle informazioni ed evitare ogniforma di ridondanza. Pertanto non svilupperemo i testi relativi a questi nodi.

I testi

2 I SumeriI Sumeri vissero in Mesopotamia e diedero un particolare

impulso alla scienza e alla tecnica. Fondarono importanti cittàe inventarono la prima forma di scrittura, da cui derivaronol’artmetica e la geometria. Diffusero l’uso delle pelli e deimetalli e diedero impulso all’architettura monumentale. I lorotempli avevano grande importanza non solo come luogo di cultoma anche come centri di vita sociale ed economica.

3 Il barattoIl baratto è caratterizzato dallo scambio di merci soggetto a regole non condivise dalla comunità. Quando gli scambi sonoregolati da merce considerata come unità di valore, inizia ilcommercio, così come oggi è inteso.

.

I testi

4 MesopotamiaLa Mesopotamia è compresa tra due fiumi, il Tigri e l’Eufrate.

Essa è caratterizzata da grandi vie commmerciali ben sfruttatedai Sumeri.

8 Unità di valore

La prima merce considerata come unità di valore fu ilbestiame, sostituito in seguito dalle pelli e dai metalli. I Sumeriusarono pelli e metalli, rispettivamente sia per l’artigianato siaper il commercio.

Il nodo 7 (grandi vie di comunicazione), per gli stessi motiviesposti è statto assorbito dal nodo 4

I testi

9 Il bestiame

Il bestiame costituiva la principale fonte di ricchezza; per questo veniva usato come unità di valore nello scambio dellemerci. Aveva però uno svantaggio: non si porteva trasportare in grandi quantità e non era divisibile. Pertanto, negli scambi fu sostituito dalle pelli.

I nodi 12 (principale ricchezza) e 13 (non divisibile) sono stattiassorbiti dal nodo 9.

I testi

10 Pelli

Le pelli, scelte dopo il bestiame come merce di scambio, avevano il vantaggio di poter essere trasportate in grandiquantità. Ma con l’avvento dell’era dei metalli, furono sostituiteda piastre di oro,argento e rame.

I nodi 14,15,16 e 17 (vantaggi, argento, oro, e rame) sono stattiassorbiti dal nodo 10.

I testi

11 Piastre

Le piastre, di rame, oro e argento, presentavano diversivantaggi: potevano essere trasportate in grandi quantità, eranofrazionabili e non si deterioravano.

I nodi 14,18,19 e 20 (vantaggi, grandi quantità, frazionano, deteriorano) sono statti assorbiti dal nodo 11.

Organizzazione dell’ipertesto

Terminata questa fase si passa a quella che permetterà diorganizzare le videate del nostro ipertesto.

A questo proposito ci serviremo di uno strumento che faciliti, videata per videata, l’organizzazione delle informazioni e deirelativi collegamenti.

Tale strumento, che defineremo come bussola dellaprogettazione, si chiama tabella di progettazione

La tabella di progettazione

La tabella di progettazione è la bussola della progettazione.

E’ indispensabile per:

• delineare il lay-out (aspetto) dell’ipertesto

• elencare le parole calde o i bottoni

• elencare i relativi collegamenti alle pagine

Le tabelle del nostro ipertesto

Indice

• Prepariamo l’ipertesto

• La numerazione

• I testi

• Organizzazione dell’ipertesto

• La tabella di progettazione

• Le tabelle del nostro ipertesto

Ipertesto

Corso di formazione per neoassunti 2008 E-tutor prof. Vincenzo de Gianni

Definizione

IpertestoTesto che permette una lettura non lineare di un documento, creato con un calcolatore, attraverso l’uso di link per accedere ad un’altra parte del documento stesso. La lettura non è sequenziale, ma permette infiniti percorsi personalizzati

IpermediaE’ un ipertesto multimediale, cioè costruito con nodi che utilizzano diversi media come audio, video, animazioni ecc…

Aspetti cognitivi e didattici

Nelle proposte formative dovrebbero evidenziarsi due concezioni principali:- Imparare significa costruire attivamente “significati” sulla base dell’esperienza realizzata in contesti che offrano esplorazione, azione e condivisione.- L’apprendimento avviene se il contesto è piacevole, cioè se la situazione favorisce un’esperienza gratificante

L’uso delle tecnologie multimediali può assicurare livelli ottimali di assimilazione e ritenzione delle conoscenze.Rappresentano, inoltre un valido supporto per l’insegnamento, perché stimolano processi creativi di autoapprendimento

Strutture cognitive e ipertestuali

La caratteristica peculiare degli ipertesti è quella di essere disegnati sul modello di come pensiamo e di come le conoscenze sono organizzate nella nostra mente secondo una struttura interamente reticolare.

Tale struttura e definita mappa cognitiva.

La mappa concettuale, sulla quale si basano gli ipertesti, è la sua rappresentazione grafica.

In conclusione, siccome l’ipertesto permette di organizzare le informazioni secondo una struttura simile a quella dell’organizzazione delle conoscenze all’interno del nostro cervello, l’ipermedia, consentendo un grado illimitato di relazioni tra diversi campi, è una struttura comunicativa in grado di adattarsi alla complessità della struttura della conoscenza che si vuole comunicare.

Fruizione

Vantaggi:• Sviluppo di metodi di ricerca autonoma e attiva• Ritenzione delle conoscenze• Rispetto dei ritmi e stili di apprendimento• Stimolazione di processi creativi e comunicativi• Stimolazione alla condivisione e al lavoro di gruppoSvantaggi:• Disorientamento e frustrazione nell’uso da parte dei meno

esperti• Gli aspetti accattivanti degli ipermedia stimolano il disimpegno

In conclusione l’ipermedia non vuole e non deve sostituire gli strumenti tradizionali della didattica

Gli stili di apprendimento

La psicologia cognitiva ha individuato diversi stili di apprendimento dei quali ne possiamo condensare tre:

• stile uditivo: privilegia il suono, preferisce ascoltare le parole dell’insegnante durante una spiegazione, in genere ha un atteggiamento un po’ passivo

• stile visivo: privilegia le immagini, lo scritto e i grafici

• stile cinetico: ha un atteggiamento più attivo, è pronto a rielaborare le informazioni, ad analizzare e sintetizzare, a parafrasare.

Le tecnologie multimediali assecondano e sviluppano tali stili durante la costruzione di percorsi nella navigazione degli ipermedia.

Il Cooperative Learning

Il Cooperative Learning è una metodologia che valorizza l’apprendimento in piccoli gruppi strutturati di lavoro, sviluppando nei componenti la capacità di lavorare cooperando per raggiungere il medesimo obiettivo. Il punto focale del metodo è l’interdipendenza positiva che si viene a creare tra i singoli membri del gruppo, che accresce in ognuno il desiderio per il successo degli altri come il proprio, al punto di massimizzare il processi di apprendimento promuovendo solidarietà, l’autostima e sviluppando la dinamica di gruppo e la responsabilità.Tale metodo prevede la formazione di piccoli gruppi, da due a sei, scelti con il criterio dell’eterogeneità. A ciascun gruppo viene assegnato un compito comune e ad ogni membro un ruolo diverso. Ciò abbatte la resistenza psicologica di fronte alle difficoltà di apprendimento, facilita la trasmissione delle idee, promuove la motivazione allo studio e alla comprensione dei contenuti, facilita la ritenzione.

Il Cooperative Learning

I ruoli di base sono: • monitor (raccoglie e distribuisce informazioni e

materiali e controlla che tutti lavorino)• lettore (legge e spiega il compito)• segretario (scrive e riassume l’argomento esposto)• addetto alla valutazione (verifica se tutti hannocompreso i contenuti)

Comunque i ruoli possono esser molti, suddivisi in ruoli pratici (lettore, segretario, grafico, scrittore, ecc.) e di competenza (animatore, addetto alla verifica, ecc.) a seconda l’argomento che si vuole sviluppare e le attività da svolgere

Obbiettivi di un progetto

Obiettivi generali

1. sviluppare capacità di analisi-sintesi2. sviluppare capacità linguistiche:

cogliere analogie, strutturare legami e relazioni3. sviluppare capacità di produzione linguistica4. sviluppare capacità di autoregolazione5. sviluppare capacità di lavorare in gruppo6. sviluppare capacità di produzione multimediale

Obbiettivi di un progetto

Obiettivi specifici1. acquisire abilità nella costruzione di mappe concettuali2. acquisire abilità nella costruzione di semplici ipermedia3. acquisire abilità nell’utilizzo del computer4. acquisire abilità di utilizzo del software di scrittura Word5. acquisire abilità di utilizzo dello scanner6. acquisire abilità di utilizzo dell’editor di immagini

Photoshop7. acquisire abilità di utilizzo di macchine fotografiche e

videocamere8. acquisire abilità di registrare suoni e editarli9. acquisire abilità di utilizzo del Powerpoint

Fasi di realizzazione

Fase 1• scelta dell’argomento• raccolta del materiale (libri, documenti, disegni, filmati, ecc.)• costruzione della mappa concettuale: definizione dei nodi e deilegami

• assegnazione del materiale del materiale ai singoli nodi• stesura di testi, note, didascalie, ecc.

Fasi di realizzazione

Fase 2• definizione degli oggetti dello sfondo (tasto di uscita, tasto di

ritorno, pagina avanti, indietro, tasto all’indice, ecc.)• definizione del numero di pagine/videate accessorie che

precedono le pagine dei dati (copertina, indice, menù, ecc.)• composizione su carta delle pagine/videate (posizionamento e

dimensionamento degli oggetti)• individuazione e definizione dei link• numerazione delle pagine• definizione del numero delle pagine/videate accessorie che

seguono le pagine dei dati (informazioni, bibliografia, ecc.)

Fasi di realizzazione

Fase 3• implementazione dell’ipertesto con il software• definizione dell’aspetto degli oggetti

(caratteri, colori, stili, ecc.)• prova ed utilizzo e correzione errori

Indice

• Definizione• Aspetti cognitivi e didattici• Strutture cognitive e ipertestuali• Fruizione• Gli stili di apprendimento• Il Cooperative Learning• Obbiettivi di un progetto• Fasi di realizzazione