nikon corso base di fotografia digitale

Upload: fabio-giacomelli

Post on 09-Apr-2018

231 views

Category:

Documents


1 download

TRANSCRIPT

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    1/85

    Impariamo le tecniche e i principi che vi permetteranno di produrre immaginicreative con la vostra fotocamera, sfruttandone appieno le funzioni eselezionando le corrette impostazioni per ciascuna situazione.

    Non necessario diventare fotografi provetti per usare una fotocamera digitale,tuttavia la conoscenza di come funziona la macchina al suo interno vi permetter

    di capire quando affidarvi completamente agli automatismi, e quando invecefare di testa vostra, utilizzando le funzioni pi o meno ampie di programmabilitdisponibili su molti modelli in commercio.

    Copyright 2004, Nital S.p.A. | [email protected] | Privacy | Web by Unonet.it

    mailto:[email protected]://www.nital.it/privacy/index.phphttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdfhttp://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    2/85

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    3/85

    Ecco le operazioni essenziali da compiere per ottenere una foto con ilminimo sforzo.

    Accendere la fotocamera, impostandone il funzionamento in automatico. spesso contrassegnato dalla lettera A, dalla parola AUTO, da un simboloverde spesso con la sagoma di una fotocamera oppure dalla lettera P(programma) come nel caso della fotocamera che abbiamo utilizzato per i

    nostro esempio.Usare il display LCD oppure il mirino ottico, se disponibile, per comporrel'inquadratura. Il display consuma molto, ma indispensabile per le fotomolto ravvicinate, il mirino pu essere invece utilizzato in tutte le altresituazioni, mantenendo il display spento cos da risparmiare sul consumodella batteria.Premere il pulsate di scatto per met cos da attivare la messa a fuoco, ilcalcolo dell'esposizione e il bilanciamento del bianco. Mantenerlo premutoper met fino al momento dello scatto. La fotocamera segnaler l'eventuanecessit del flash con un segnale lampeggiante (spesso una spia rossa).

    Premere il pulsante di scatto fino in fondo nel momento pi propizio. Larisposta sar quasi istantanea perch la macchina ha gi impostato tutti iparametri necessari per la foto.Attendere che l'immagine sia compressa e registrata sulla schedina dimemoria e spegnere la macchina, oppure passare direttamente allo scattosuccessivo non appena la fotocamera sia pronta.

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    4/85

    Copyright 2004, Nital S.p.A. | [email protected] | Privacy | Web by Unonet.it

    mailto:[email protected]://www.nital.it/privacy/index.phphttp://www.unonet.it/http://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    5/85

    Tutte le fotocamere digitali comprimono le fotografie prima di registrarle sullaschedina di memoria.Si tratta di un'operazione indispensabile per sfruttare al massimo lo spaziodisponibile e per risparmiare tempo. Infatti, a differenza del disco di un personcomputer, le schedine di memoria usate nelle fotocamere sono relativamentecostose e lente. pi agevole comprimere le informazioni prima di trascriverle, anche a costo d

    perdere alcune informazioni. Il formato di compressione pi comune il JPEG(Joint Photographic Experts Group) che ha il pregio di ridurre drasticamente ledimensioni di un'immagine, e il difetto di sacrificarne parte dei contenuti.Maggiore la compressione, pi sar l'immagine finale e minore sarl'occupazione di memoria.

    Quasi tutte le fotocamere prevedono almeno tre fasce di qualit checorrispondono ad altrettanti livelli di compressione. Solitamente sono identificadalle parole Basic (il pi povero), Normal (da usare di norma), Fine (ilmigliore).Alla partenza le fotocamere si collocano di solito su Normal e spetta a noiregolarle diversamente. Alcuni modelli pi evoluti dispongono anche del formaTIFF (Tagged Image File Format).

    Nella fotocamera che abbiamo scelto come esempio, tale formato identificatodalla sigla Hi (high). Il TIFF molto diffuso nel mondo della grafica edell'editoria pocih, pur consentendo una certa compressione, conserva tutte linformazioni dall'immagine originale. Ha tuttavia lo svantaggio di produrre filedecisamente pi voluminosi rispetto al JPEG. Prendendo come esempio laCoolpix 5700, un'immagine in formato TIFF occupa dieci volte lo spazio di unJPEG a bassa compressione (Fine).

    In alternativa al TIFF molti produttori prevedono un terzo formato, definito raw(grezzo). Anch'esso conserva tutte le informazioni originali dell'immagine, manon standard e cambia a seconda del produttore.Nel caso della Nikon usata per l'esempio, il formato raw corrisponde al NikonElectronic Image Fo rmat e non viene riconosciuto dai browser oppure dainormali programmi di fotoritocco, ma richiede l'installazione sul PC di unsoftware ad hoc fornito a corredo della fotocamera.Tale software converte il file raw nel formato interno di Photoshop oppure inJPEG o TIFF, dopo l'eventuale elaborazione dell'immagine.Una fotografia raw scattata con la Coolpix 5700 occupa cinque volte lo spaziodi una corrispondente immagine JPEG in ripresa in modalit Fine, vale a dire lamet della stessa immagine ripresa in formato TIFF.

    Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, tanto il TIFF quanto il rawoffrono ben pochi benefici tangibili rispetto al JPEG e di converso aumentanomoltissimo i consumi di memoria e di batteria, nonch i tempi di elaborazione

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    6/85

    dell'immagine. Di fatto, nello scattare una fotografia in modalit Hi o raw, lamacchina rester bloccata per quasi mezzo minuto, nell'attesa che l'immaginesia trasferita alla schedina di memoria.Nella pratica vi consigliamo perci di usare sempre il formato JPEG in modalitNormal, che garantisce una qualit praticamente comparabile al Fine, ma occudecisamente meno spazio. Ricorrete al Fine nei casi dove la qualit siaessenziale, mentre il Basic perfetto per le foto sul Web, che solitamentevengono ritoccate e ridimensionate prima della pubblicazione.

    Come vedremo meglio pi avanti, sempre buona prassi eseguire una copia

    delle immagini che si vogliono elaborare, specialmente se sono in formato JPEGIl ripetuto salvataggio di un JPEG, dopo ogni modifica, comporta la continuaperdita di dati, poich ogni volta l'immagine viene ricompressa. meglio perciconservare l'originale e produrre tante copie quante sono le variazioni chevogliamo realizzare.

    Scopriamo come funziona la nostra fotocamera e quali sono leoperazioni fondamentali per scattare una foto

    Le fotocamere digitali sono molto pi semplici e immediate da utilizzarerispetto a una macchina fotografica tradizionale.La visione immediata del risultato e l'appoggio di funzioni elettroniche evolute

    che filtrano e correggono l'immagine prima ancora di memorizzarla, lerendono uno degli strumenti tecnologici pi popolari del nuovo millennio.Chiunque pu utilizzarle per produrre un buon risultato, utilizzandosemplicemente le funzioni automatiche gi impostate.Tuttavia una conoscenza dei princpi che stanno alla base di tali automatismivi consentir di utilizzarle ancora meglio e in modo pi creativo, forzando lamano di tanto in tanto per cercare un risultato spettacolare.Con questo articolo iniziamo un mini corso dedicato ai fondamenti dellafotografia digitale, dove scoprirete il significato dei comandi e delle funzionipresenti su qualsiasi fotocamera, anche se con diversi gradi di sofisticazione edi completezza.

    A puro titolo di esempio in questa puntata, abbiamo scelto una fotocamera di

    taglio medio alto, la Nikon Coolpix 5700 provata di recente.Potremo in tal modo descrivere ci che si pu fare con una macchina di tipo"prosumer", ossia di fascia semi-professionale, indicandovi anche comeriportare le nozioni su qualsiasi altra fotocamera.

    Le fasi di uno scattoQualunque sia la tecnica impiegata, analogica o digitale, lo scatto di unafotografia presuppone una serie di azioni ben definite: accensione epredisposizione della fotocamera, inquadratura del soggetto (il che includeregolare l'obiettivo zoom o lo zoom digitale), messa a fuoco, esposizione,eventuale attivazione del flash automatico (nel caso di luce troppo debole),bilanciamento del bianco, scatto e compressione/memorizzazionedell'immagine acquisita.

    Il bilanciamento del bianco e la compressione sono operazioni tipiche dellefotocamere digitali e sostituiscono l'opera svolta dalla pellicola nellefotocamere analogiche. Queste ultime infatti fissano l'immagine direttamentesulla pellicola attraverso un processo fotochimico e utilizzano il"bilanciamento del bianco" gi impostato dal produttore di quellaparticolare pellicola.In gergo tecnico si parla di "temperatura cromatica" della pellicola, ossia deltipo di luce richiesto affinch i colori appaiano naturali e il bianco, appunto,sembri bianco.Esistono diversi tipi di pellicole, ma i due pi comuni sono per luce diurna,adatti alle foto in esterni e con il flash, e per luce artificiale da lampade altungsteno, adatto per le foto in interni.Non esistono pellicole per la luce al neon, le cui caratteristiche sono troppo

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    7/85

    variabili e perci vanno corrette con particolari filtri da abbinare alle pellicolediurne. Le fotocamere digitali non richiedono la sostituzione della pellicola enemmeno l'applicazione dei filtri, ma riconoscono automaticamente il tipo diluce presente per ogni scatto e si regolano di conseguenza.

    Ciascuna delle fasi elencate concorre alla qualit finale del risultato e richiedeun certo tempo. Le prime fotocamere digitali, relativamente lente,richiedevano alcuni secondi prima di essere pronte a catturare l'immagine, ilche non permetteva di "cogliere l'attimo".Oggi le macchine pi evolute svolgono l'intero ciclo di predisposizione e scatto

    in frazioni di secondo. La risposta tuttavia non istantanea, come non lo neppure nelle macchine fotografiche a pellicola di tipo professionale, perciconviene conoscere come padroneggiare gli automatismi per avere lamacchina pronta allo scatto quando ci serve.

    Comandi laterali - scelta della qualitLa nostra fotocamera di esempio dispone di untasto SIZE per impostare il livello dicompressione: Basic, Normal e Fine. Uncomando analogo presente in qualsiasi altrafotocamera come tasto dedicato oppure comeopzione di menu. Il secondo tasto usato per lanostra lezione ISO che modifica la sensibilitdel sensore premettendo lo scatto anche con

    luce ridotta. Lo troviamo solo nelle fotocamerecon sensibilit variabile e che ne consentono laregolazione manuale.

    Ingrandisci

    ttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/1/2.php (3 of 3)13/07/2004 14.09.49

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_2/comandi_laterali_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_2/comandi_laterali_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_2/comandi_laterali_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    8/85

    Fotografia significa "scrivere con la luce" e, dopo aver esaminato nella scorslezione le tecniche per trovare il giusto tempo di scatto e la giusta risoluzionedell'immagine, completiamo il nostro esame delle tecniche di esposizione, ossiadei sistemi per portare sul sensore la corretta quantit di luce per riprodurreun'immagine fedele di quel che abbiamo di fronte a noi.L'esposizione sempre il frutto di due elementi che si combinano nel momentoin cui si scatta la foto: il tempo di posa, che influisce sulla quantit di luce checolpisce la pellicola, e l'intensit della luce stessa.Il tempo, abbiamo visto, viene governato in automatico oppure in manualeagendo su un particolare dispositivo della fotocamera, l'otturatore, che apre echiude il flusso di luce che colpisce il sensore.L'intensit luminosa viene invece regolata da un secondo elemento, presentein qualsiasi fotocamera: il diaframma.

    Ha la forma che assomiglia all'iride dell'occhio umano e si compone di lamellsovrapposte che, scorrendo una sull'altra, modificano le dimensioni diun'apertura che si trova solitamente dietro o in mezzo alle lenti dell'obiettivo,visibile a occhio nudo guardando all'interno dell'obiettivo stesso.Oltre a regolare la quantit di luce che passa, il diaframma influenza anche lamessa a fuoco degli elementi presenti nella scena, come vedremo meglio piavanti. Facendo un'analogia con un oggetto a noi familiare, il diaframma lavoracome un rubinetto. Maggiore sar l'apertura, pi intenso sar il flusso d'acquache scorre.Mettendo l'apertura in relazione al tempo di posa, vediamo che se noi dovessimversare cinque litri d'acqua per avere la corretta esposizione (la quantit di lucenecessaria per impressionare correttamente il sensore) potremmo aprire ilrubinetto per met e attendere che l'acqua scorra nella misura richiesta, oppureaprirlo per intero e riempire il secchio in met del tempo. Avremo comunqueversato cinque litri d'acqua, ma il risultato, come vedremo, non sar identico nedue casi.

    Quando stiamo per scattare una foto, la macchina misura in automatico laquantit di luce che arriva al sensore e determina la giusta combinazione traapertura del diaframma e tempo di posa, determinando cos l'esposizione dellascena. Di norma, sceglie valori intermedi sia di apertura sia di tempo, chetalvolta non bastano a produrre una fotografia interessante anzi, in alcune

    situazioni particolari, il risultato pu essere addirittura sbagliato.

    Come vedremo meglio pi avanti, esistono infatti fattori che possono trarre ininganno l'automatismo di calcolo. Diventa perci indispensabile, ai fini diottenere fotografie corrette in tutte le situazioni e per creare anche effetticreativi, conoscere come la fotocamera governa la luce e come possiamo portari suoi automatismi sotto il nostro pieno controllo.

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    9/85

    Apertura del diaframma e luminosit dell'obiettivo

    Gli obiettivi fotografici sono costruiti da un insieme di lenti progettate perfocalizzare sul sensore la luce ripresa dalla scena. Le lenti che svolgono questafunzione di raccolta e focalizzazione, tendono ad assorbire una parte della luceche le attraversa.Migliore la qualit dell'obiettivo, minore sar l'assorbimento, che in ogni casonon pu essere eliminato. Un modo semplice per stabilire la qualit dell'ottica una certa fotocamera consiste quindi nel conoscere la luminosit massimadell'obiettivo, che viene solitamente espressa con valori del tipo 1:2.8 oppuref2.8 oppure f/2.8.

    Tutte e tre le forme indicano esattamente la stessa cosa, vale a dire il rapportoche esiste tra la lunghezza focale dell'obiettivo (la distanza in millimetri tra ilcentro teorico della lente e il punto in cui si focalizzano i raggi da essaconvogliati) e il diametro, sempre in millimetri, della massima apertura deldiaframma.Volendo molto semplificare, il valore di apertura ci dice il rapporto tra la"lunghezza" e la "larghezza" del nostro obiettivo. Un obiettivo pi lungo, dove luce deve attraversare un percorso maggiore, presenta un rapportointrinsecamente pi alto, perci sar meno luminoso.

    Un obiettivo pi corto, tender ad avere un rapporto intrinsecamente pi basso

    perci lascer passare pi luce e lo definiremo un obiettivo "veloce" perchconsentir, a parit di condizioni esterne, di lavorare con un tempo di posainferiore rispetto a un altro.Come abbiamo appena visto, l'esposizione deriva sempre dalla combinazioneinversamente proporzionale tra apertura e tempo di posa: raddoppiandol'apertura possiamo dimezzare il tempo di posa, ottenendo sempre la stessaquantit di luce.Il valore minimo di apertura, dunque la luminosit massima teorica di unobiettivo, corrisponde a 1. rarissimo trovare obiettivi con tale rapporto ed anche difficile trovarne con un'apertura massima di 1.4 che corrisponde allamet della luce convogliata da un obiettivo con f1. Nelle fotocamere digitali, ilvalore minimo riscontrabile f2 (cio un quarto della luminosit teoricamassima) e la norma ci porta verso i valori ancora maggiori, cio 2.8, 4 e 5.6,

    ciascuno che indica una quantit di luce dimezzata rispetto al precedente,oppure a valori intermedi tra questi.

    Completando il discorso sulla luminosit intrinseca degli obiettivi, riscontriamoche gli obiettivi zoom hanno due valori di luminosit massima che corrispondoalle due posizioni estreme della loro lunghezza focale.Prendendo ad esempio la Nikon Coolpix 5700 che abbiamo scelto comeesempio in questo corso, vediamo che di fianco all'obiettivo compare la seguenscritta: 8.9-71.2 mm 1:2.8-4.2.Ci significa che, quando lo zoom alla sua lunghezza minima (8,9 mm) laluminosit massima sar di f2.8, quando invece si trova alla sua lunghezzamassima (71,2 mm) avr una luminosit di f:4.2 cio meno di met dellaprecedente. Il motivo di tale differenza abbastanza intuitivo: dovendo

    attraversare un percorso pi lungo, la luce fa pi fatica a passare.Lavorare in priorit di diaframmaIl controllo diretto del diaframma disponibilesulle fotocamere di fascia medio alta e vieneidentificato dalla lettera "A" (apertura didiaframma) che compare sul display operativo

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    10/85

    http://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_1/priorita_diaframma_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_1/priorita_diaframma_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    11/85

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    12/85

    Messa a fuoco su primo piano condiaframma aperto f/3.3Qui vediamo come la massima apertura didiaframma con l'obiettivo in posizione tele(massima estensione) riduce drasticamente laprofondit di campo, ossia l'estensione dellamessa a fuoco che si limita ai due soggettifrontali su cui il fuoco stato impostato.

    Ingrandisci

    Messa a fuoco su sfondo con diaframmaaperto f/3.3Qui vediamo la situazione speculare rispetto alfoto precedente. La profondit di campo ridoal minimo e il fuoco centrato sullo sfondo,perci i soggetti in primo piano appaiono sfoca

    Ingrandisci

    Messa a fuoco su primo piano condiaframma chiuso f/ 7.5Qui vediamo che la chiusura del diaframmaconsente di rendere un po' pi inciso lo sfondononostante la messa a fuoco sia sugli oggetti iprimo piano

    Ingrandisci

    Messa a fuoco su sfondo con diaframmachiuso f/ 7.5Qui vediamo la situazione speculare rispetto

    all'immagine appena sopra: il fuoco sullosfondo, ma il diaframma chiuso, compatibilmencon le capacit di una digitale, rende un po'meglio definiti anche i soggetti in primo piano.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/1_3_3_focus_fronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/2_7_4_focusfronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/3_3_3_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/4_7_4_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/4_7_4_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/4_7_4_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/3_3_3_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/3_3_3_focus_back_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/2_7_4_focusfronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/2_7_4_focusfronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/1_3_3_focus_fronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/1_3_3_focus_fronte_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    13/85

    Messa a fuoco intermedia con diaframmachiusoDisponendo il punto di messa a fuoco in un puintermedio tra il primo piano e lo sfondo echiudendo il diaframma il pi possibile, riusciama mantenere una discreta incisione per entramancora imperfetta.

    Ingrandisci

    Solo con il grandangolo tutto a fuocoIl massimo della profondit di campo di ottieneallargando l'angolo di visione dell'obiettivo emantenendo il diaframma chiuso al massimo. Qvediamo che sia lo sfondo sia il primo piano soa fuoco.

    Ingrandisci

    Il blocco della messa a fuoco automatica (AF lock) ormai offerto dalla grparte delle fotocamere digitali, ma passa spesso inosservato poich non dispondi comando indipendente, ma la sua attivazione affidata al tasto di scatto chepremuto per met, fa eseguire alla fotocamera tutti i calcoli necessari allo scatmantenendoli in memoria fintanto che si mantiene il tasto premuto per met.La regolazione manuale del fuoco invece prerogativa solo di alcunefotocamere e pu tornare utile anche nella macro fotografia, ossia quando sifotografano oggetti molto vicini all'obiettivo e vogliamo avere il massimocontrollo sulla resa finale dell'immagine. Di solito avviene i due modi:impostando da menu la distanza di fuoco critico e usando il display come mirindi messa a fuoco, che mostra un'immagine sfuocata fino a quando si raggiungela condizione di fuoco ottimale.

    L'uso del fuoco e della profondit di campo sono essenziali per l'esecuzione ritratti creativi e per fotografare panorami che presentino anche oggetti moltovicini a noi. In condizioni normali, la regolazione automatica del fuoco andrbenissimo e potremo usarla in abbinamento al blocco dell'autofocus (AF lock)per costruire un'inquadratura pi creativa. Siamo tutti abituati a vedere ritrattdove il soggetto compare esattamente al centro della scena, come nelle foto

    usate per i documenti di riconoscimento, e siamo anche consapevoli che questimpostazione risulti alla lunga scontata e piatta. Basta poco per rendere il nostsoggetto pi interessante: inquadriamolo al centro per eseguire la messa a fuoautomatica e quindi spostiamolo di lato, ai bordi dell'inquadratura, mantenendil tasto di scatto premuto per met cos da bloccare il fuoco alla distanza giusta

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/5_7_4_focus_intermedio_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/6_6_3_grandangolo_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/6_6_3_grandangolo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/6_6_3_grandangolo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/5_7_4_focus_intermedio_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_3/5_7_4_focus_intermedio_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    14/85

    Lo zoom uno degli strumenti pi potenti per creare immagini di effetto.Tutte le fotocamere ne hanno uno digitale e alcune, le pi costose, ne hannoanche uno ottico, grazie a uno speciale obiettivo retrattile che aumenta odiminuisce la propria lunghezza modificando in tal modo l'angolo di visione e illivello d'ingrandimento. Quando si parla di zoom 2x o 3x o 4x ci si riferisce disolito allo zoom ottico e al livello d'ingrandimento possibile tra la posizione dimassima apertura dell'angolo di visione (grandangolo) alla posizione di minima

    apertura e massimo ingrandimento (tele). Zoom ottico e zoom digitalepossono sommarsi e in alcuni casi il produttore riporta la somma dei due quancita il rapporto d'ingrandimento, il che tuttavia non corretto, poich funzionain modo diverso e producono risultati sostanzialmente differenti.

    Di fatto lo zoom digitale un "ritaglio" ingrandito di una fotografia presa allamassima risoluzione perci mostra dettagli poco definiti e in generale vi offre lstesso risultato che otterreste ritagliando il centro della vostra immagine acomputer usando un normale programma di fotoritocco e poi ingrandendolo col'aggiunta artificiale di pixel calcolati matematicamente (interpolazione). Tral'altro il programma di ritocco probabilmente produrrebbe un ingrandimento diqualit migliore. Lo zoom digitale utile realmente solo in due situazioni: perrendere pi precisa la messa a fuoco manuale, poich ingrandisce la visio

    dei dettagli sul display, e per produrre immagini a bassa risoluzione dapubblicare su Internet. Sconsigliamo di utilizzarlo per foto destinate alla stampsu carta.

    Adesso vediamo tre situazioni in cui il fotografo ha utilizzato lo zoom: nellaprima notiamo un panorama molto profondo che diventa sempre pi selettivo,fino a mostrarci solo una piccola porzione della scena, in grande lontananza.Nella seconda vediamo il particolare di un edificio relativamente vicino e nellaterza abbiamo uno scorcio di paesaggio ripreso molto da vicino. Notate come ivariare della distanza tra fotografo e soggetto modifica anche la resadell'obiettivo alle varie lunghezze focali.

    Grandangolo - ampio angolo di visioneQui il naviglio grande di Milano appare inquadrcon l'obiettivo in posizione grandangolare (8,5mm di lunghezza focale sulla Coolpix 5700equivalenti a 35 mm su una fotocamera apellicola). Si tratta di un angolo di visione moltcomune, infatti lo troviamo in quasi tutte ledigitali compatte a lunghezza focale fissa (senzzoom ottico) e anche nelle macchine con zoomottico, come angolo di visione massimo. Notateche gli oggetti tendono ad allontanarsidall'osservatore e che il campo di visione appadecisamente ampio.

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_grandangolo35_big.jpghttp://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    15/85

    Ingrandisci

    Medio tele e supertele - stringiamo l'angodi visioneIn queste due foto abbiamo stretto l'angolo divisione portandoci in posizione medio-tele (18,mm equivalenti a 70 mm) e super-tele (71,2 mequivalenti a 280 mm), il massimo consentitodalla fotocamera usata per la foto (Coolpix 570Notate come si chiude la visuale e quanto siavvicinino gli oggetti che prima erano lontanisullo sfondo.

    Ingrandisci

    Ingrandisci

    Ingrandisci

    Zoom digitaleQui abbiamo attivato lo zoom digitale 2x e 4x iaggiunta all'ingrandimento ottico massimoconsentito dal nostro obiettivo (4x). Notate chefatto lo zoom digitale produce un'immagineingrandita che corrisponde al centro della nostfoto scattata alla massima risoluzione e con ilmassimo dello zoom ottico. Per esempio lo zoodigitale 2x ritaglia un rettangolo di 1280 x 960(cio esattamente la met della risoluzioneoriginale dell'immagine che 2560 x 1920) e plo ingrandisce a 2560 x 1920 aggiungendoartificialmente punti mediante calcolomatematico. Il risultato si mostra nello scarsodettaglio. La situazione peggiora con lo zoomdigitale 4x che ritaglia una porzione di 640 x 4punti e la ingrandisce, sempre medianteinterpolazione matematica, di 4 volte. Per i suolimiti di risoluzione, lo zoom digitale pu quindessere utilizzato con profitto solo quando pensa

    di produrre immagini per Internet e vi bastano640 x 480 punti. In tal caso la parte centraledell'immagine viene ritagliata e non ingranditamantenendo la definizione originale del sensor

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_grandangolo35_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele70_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale2x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale4x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale2x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale2x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele70_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_tele70_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_grandangolo35_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    16/85

    Ingrandisci

    Comandi per governare lo zoomI comandi per regolare la posizione dello zoomottico e digitale sulla Coolpix 5700 usata perqueste foto di esempio.

    Ingrandisci

    Zoom su soggetti viciniLa chiesa, relativamente vicina, visibile perintero solo quando la inquadriamo con l'obietti

    in posizione grandangolare (35 mm equivalentDato lo spazio relativamente ridotto, necessasfruttare tutto l'angolo di visione. Quandopassiamo al medio tele (70 mm equivalenti)vediamo meglio l'affresco sul fronte e abbiamoescluso quasi completamente le case circostan

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale4x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/comando_zoom_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_grandangolo35_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_grandangolo35_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_grandangolo35_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/comando_zoom_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/comando_zoom_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/naviglio_zoom_digitale4x_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    17/85

    Ingrandisci

    Massimo zoom su soggetti viciniSpingendo il tele al massimo (280 mmequivalenti) riduciamo la nostra inquadratura auna porzione del campanile, troppo piccola permostrarci il campanile nella sua interezza etroppo grande per offrirci un particolare dellacampana.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom78_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom280_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom78_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom78_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    18/85

    Zoom digitale su soggetti viciniAttiviamo lo zoom digitale e gi a 2x la campadiventa perfettamente visibile e mantiene unbuon livello di dettaglio grazie al fatto che siampi vicini rispetto all'esempio precedente e chesoggetto composto da elementi pi regolari.Salendo a 4x con lo zoom digitale riusciamo qua leggere l'incisione sulla campana, ma ladefinizione cala visibilmente.

    Ingrandisci

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale2x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale4x_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale4x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale4x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale2x_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_4/chiesa_zoom_digitale2x_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    19/85

    Nella scorsa lezione abbiamo parlato di come il calcolo dell'esposizione siacompiuto in automatico dalla fotocamera o in manuale dal fotografo al fine diabbinare il giusto tempo di posa alla quantit di luce che raggiunge il soggettoche passa attraverso l'obiettivo. Il risultato di un'esposizione corretta sonoimmagini di aspetto naturale e ben bilanciate, dove luci, ombre e toni intermedhanno tutti dettaglio e contribuiscono a costruire una fotografia gradevole.Abbiamo anche visto che questo calcolo pu essere fuorviato da una serie di

    fattori e abbiamo accennato a un sistema che ci permette di ovviare a eventuaerrori di calcolo mediante l'esecuzione di pi foto, ciascuna con un'esposizioneleggermente diversa dalle altre.

    La tecnica prende il nome di bracketing, tradotto con "esposizione variata aforcella", e prevede l'esecuzione di almeno 3 foto separate tra loro da unaforcella di sovra e sottoesposizione (tempo pi lungo e pi corto del previsto)che permette di "centrare" la foto perfetta. La tecnica diffusissima nelle reflea pellicola poich offre un modo per cautelarsi contro errori di esposizione afronte di un po' di spreco di pellicola. Nel mondo digitale non viene usatagranch visto che esiste modo per controllare immediatamente la foto appenascattata e decidere se rifarla. Tuttavia non sempre possibile rifare una foto etalvolta ci che vediamo soddisfacente sul display della fotocamera si rivela

    insoddisfacente una volta proiettato su uno schermo pi ampio, come quello dun PC, oppure stampato. Di conseguenza la presenza di un'esposizione variataforcella costituisce una garanzia anche nel mondo digitale.

    semplicissima da usare: si cerca innanzitutto se compare tra le funzioni offerdalla nostra fotocamera, quindi si decide l'ampiezza della forcella (di quantol'immagine debba essere esposta pi e del dovuto). Se decidiamo che il valoredella forcella 1 da ripartire su tre foto, avremo la prima foto con l'esposizionecorretta, la seconda esposta con il doppio della luce (ossia impiegando un temdi posa doppio) e la terza con la met della luce, cio con un tempo di posadimezzato. Poich si tratta di differenze molto marcate, si offre spesso laprerogativa d'impostare una forcella con intervalli di 0,3 o di 0,7. Entrambe lefotocamere usate come esempio dispongono di questa funzione. Attivatela,

    selezionate il soggetto da fotografare, e cominciate a scattare, la macchinacambier automaticamente le impostazioni di esposizione per una serie di 3 o scatti cos da costruire la forcella.

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    20/85

    Impostazione del bracketing01 Il menu di attivazione dell'esposizione variaa forcella (bracketing) sulla Coolpix 5700.

    Ingrandisci

    Ingrandisci Serie di foto scattate con esposizione a forcellaLa sequenza di cinque foto realizzate nella nostra forcella che abbiamo scelto con un'ampiezzamassima di 0,7. Si parte dall'esposizione corretta e si prosegue sovresponendo di +0,7 e poi di +0infine si sottoespone di 0,3 e 0,7. Tra le cinque foto risultati troveremo probabilmente quella chsoddisfa perfettamente i nostri gusti, a meno di aver mantenuto una forcella troppo stretta (ilmassimo d'incremento/decremento di 2 unit, il che equivale a quadruplicare e dividere per quala luce nell'immagine rispetto all'esposizione standard).

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_menu_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_serie_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_serie_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_serie_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_menu_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_7/bracketing_menu_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    21/85

    Un'immagine si dice contrastata quando esista una netta differenza tra le parchiare e scure, ossia quando il suo contenuto si concentri nelle luci (zonechiare) e nelle ombre con una scarsa presenza di toni intermedi. Un'immaginepoco contrastata avr invece una predominanza di toni intermedi. Come in tutle cose, il contrasto eccessivo o carente pu disturbare l'effetto globale erichiedere un successivo ritocco delle immagini, a meno di disporre di unafotocamera che consenta la correzione diretta di tale parametro. Una situazion

    tipica in cui aumentare il contrasto quando il cielo nuvoloso elimina le ombresottolineando i toni intermedi.

    Una situazione in cui, invece, ridurlo, nella foto di soggetti in pieno sole cheproduce ombre molto nette e spesso fastidiose sul viso. Un secondo parametroche va a braccetto con il contrasto la luminosit. Quest'ultima sposta il pesodell'immagine in direzione di un maggiore dettaglio nelle ombre con perdita didettaglio nelle luci o viceversa. Possiamo lavorare sulla luminosit per mostrarpi dettagli nelle zone d'ombra oppure nelle zone fortemente illuminate, aseconda di dove si trovi il nostro soggetto.

    Correzione automatica del con trasto

    Il menu della Coolpix 4500 con cui modificare contrasto dell'immagine. Sulla Coolpix 5700 lostesso menu regola anche la luminositdell'immagine.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/menu_contrasto_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/menu_contrasto_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/menu_contrasto_big.jpghttp://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    22/85

    Foto con tono standardQui vediamo l'immagine di partenza scattata coimpostazioni standard. Notate in basso lafinestrella con il grafico (istogramma) delle vartonalit di colore presenti nell'immagine a partdalle pi scure, a sinistra, per andare alle pichiare, sulla destra. I picchi del grafico indicanpunti in cui esistono tonalit pi forti, gliavvallamenti viceversa indicano tonalit pocopresenti.

    Ingrandisci

    Contrasto aumentatoEcco la foto realizzata con il la Coolpix 5700impostata in modo da ottenere un aumento dicontrasto. Notate che il grafico si "spostato"verso l'estrema sinistra e l'estrema destra ariempire con maggiore dettaglio e forza le zonechiare delle immagine e le ombre pi fitte,alleggerendo tutti i toni intermedi. Latrasformazione si nota anche osservandol'immagine dove ora riusciamo a intravederemeglio il distacco tra gli oggetti molto chiari emolto scuri. Notate come il tutto sembri pi"croccante" con tali differenze rese pi nette.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_normale_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_normale_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_normale_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    23/85

    Contrasto diminuitoLa situazione s'inverte se chiediamo allafotocamera di produrre una foto con contrastoridotto. Il grafico delle tonalit si spostatoulteriormente verso sinistra, rispetto all'immagdi partenza, togliendo ancora pi dettaglio dallzone chiare e appesantendo quelle scure, comenota anche visivamente osservando l'immagine

    Ingrandisci

    Luminosit aumentataProviamo ora ad aumentare la luminosit. Tuttla zona all'estrema sinistra del grafico (tonichiari) viene amplificata lasciandosostanzialmente invariate i toni intermedi e scuPoich i toni molto chiari e quelli molto scuri soentrambi pi alti dei toni intermedi l'immagineappare anche contrastata.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto_meno_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness%2B_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto_meno_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_contrasto_meno_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    24/85

    Luminosit diminuitaL'ultima variante consentita dalla fotocamera(Coolpix 5700) la riduzione della luminosit.Tutta la gamma dei toni chiari stata limata nparte all'estrema sinistra del grafico lasciandocun'immagine molto densa e scura, dove le ombormai sono un blocco nero solido e dove nerisente anche il contrasto complessivo.

    Ingrandisci

    ttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/3/8.php (4 of 4)13/07/2004 13.31.59

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness_meno_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness_meno_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_8/chiesa_tono_brightness_meno_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    25/85

    Dopo l'inquadratura, il secondo elemento creativo importante sta nell'impiegosapiente della profondit di campo.Si tratta di un'area di dimensioni molto variabili all'interno della quale tutto afuoco. La vorremo pi ampia possibile nei panorami, cos da mantenere nitidi slo scenario distante sia gli eventuali oggetti in primo piano, mentre lapreferiremo il pi ristretta possibile nei ritratti, cos da mantenere nitido solo ilviso della persona che si contrasta con uno sfondo sfocato che fa da cornice.

    Il primo dei fattori che influenzano la profondit di campo la distanzadell'oggetto dall'obiettivo. Maggiore la distanza, pi ampia sar laprofondit di campo.

    Di conseguenza nelle foto panoramiche di oggetti lontani non dovremopreoccuparci di controllare cosa sia o meno a fuoco: basta impostare la messafuoco sull'infinito, disattivando cos l'autofocus e velocizzando le operazioni discatto.Molte fotocamere consentono di selezionare una modalit "panorama",solitamente identificata dall'icona di una montagna, che blocca il fuoco a unadistanza infinita (alla massima distanza consentita dall'ottica) e disabilita ilcalcolo automatico della distanza di messa a fuoco.Il secondo fatto che influenza la profondit di campo la lunghezza focale

    dell'ottica.

    Un obiettivo grandangolare, con una lunghezza focale ridotta e con un raggio dvisione molto ampio, tender ad amplificare la profondit di campo, viceversa obiettivo tele, con una focale molto lunga e un campo di visione ristretto, ridurla profondit di campo.Ci si sposa con la prassi di usare il grandangolare per i panorami, dovevogliamo che siano perfettamente a fuoco sia le cose vicine sia gli oggettilontani, e di usare il tele per i ritratti, cos da isolare il soggetto da ci che locirconda, lasciando semplicemente una piccola cornice di sfondo, sfocata. Ilterzo fattore, il pi importante, che regola in proporzione ninversa la profonditdi campo, l'apertura di diaframma.E considerando l'importanza di poter governare il campo di messa a fuoco,

    numerose fotocamere di fascia medio alta consentono di controllarla a mano,mediante una modalit solitamente contraddistinta dalla lettera A (aperturepriority) che corrisponde alla modalit di controllo manuale del diaframma.

    Aprendo e chiudendo il diaframma noi ridurremo o amplieremo la profondit dicampo raggiungendo il risultato creativo che ci siamo prefissi e tenendo a menche la profondit di campo si estende per 1/3 nell'area che viene prima delsoggetto che abbiamo messo a fuoco (pi vicina all'obiettivo) e per 2/3 nell'areche viene dopo il piano di fuoco critico (pi lontana dall'obiettivo).

    Come e perch si forma la profondit di campo Quando si mette a fuoco un punto, esso ha la forma di un minuscolo cerchietto

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    26/85

    sul sensore o sulla superficie della pellicola. Il nostro occhio ha una capacitlimitata di discernere i dettagli e tende a trasformare in punti anche piccolicerchi che abbiano una circonferenza inferiore a un certo valore denominato"circolo o cerchio di confusione". Storicamente il circolo di confusione aveva undiametro di 0,25 mm per stampe osservate da una distanza di 25 cm, ma con sviluppo degli obiettivi a lunga focale e i sempre maggiori ingrandimenti dellefoto, lo si considera ora compreso tra 0,20 o 0,33 mm.

    Ingrandisci

    Circolo di confusioneQuando un punto non completamente a fuoco forma un circolo. Se il diametro di tale circolo nonsupera gli 0,20 o 0,33 mm avremo comunque l'impressione di vedere un punto.

    IngrandisciDiaframma e circolo di confusioneQui vediamo come un diaframma chiuso al massimo riduce le dimensioni del circolo di confusione.

    Ingrandisci

    Diaframma apertoEcco la situazione opposta: aprendo il diaframma il circolo di confusione diventa maggiore e pievidente, rendendo l'immagine sfocata.

    Il nostro occhio vedr quindi come puntiforme qualsiasi cerchietto che abbia undiametro inferiore al cerchio di confusione, permettendoci perci di ampliarel'efficacia della focheggiatura creando l'effetto della profondit di campo, che

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_confusione_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_plus_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_plus_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_plus_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_diaframma_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_confusione_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/circolo_confusione_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    27/85

    bench faccia leva sull'apparenza, molto convincente per stampe di piccoloformato. Naturalmente l'efficacia della profondit di campo diminuisce a mano mano che aumentiamo la dimensione della stampa prodotta dalla nostrafotografia, perci teniamone conto nel momento di stampare e chiudiamo ildiaframma in proporzione al livello d'ingrandimento atteso.

    Foto panoramicaQui vediamo un panorama cittadino di cuiabbiamo messo a fuoco il soggetto sullo sfondo

    Ingrandisci

    Dettaglio

    Qui vediamo un dettaglio della stessa immaginscattata con diaframma chiuso (f/7.5) ediaframma aperto (f/2.6). Si nota che la siepe primo piano e pi incisa nel primo caso e divenrelativamente sfocata quando il diaframma vienaperto.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/vetra_2_6_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/dettaglio_vetra_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/dettaglio_vetra_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/dettaglio_vetra_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/vetra_2_6_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_4/vetra_2_6_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    28/85

    Abbiamo visto che, abbinando l'apertura di diaframma e il giusto tempo di posotteniamo l'esposizione corretta della nostra immagine, ci significa la giustquantit di luce per mantenere dettagli visibili sia nelle zone scure sia nelle zonchiare dell'immagine.

    Un'esposizione insufficiente produrr infatti ombre solide, senza dettagli visibilun'esposizione eccessiva produrr superfici chiare slavate e uniformi.Il calcolo dei due fattori, apertura di diaframma e tempo di posa, viene

    eseguito in automatico dalla fotocamera lasciandoci liberi di concentrarci sullascena che vogliamo fotografare.Pu tuttavia capitare che il risultato sia deludente ossia che l'immagine siatroppo chiara o troppo scura nonostante la luce disponibile sia sufficiente per ilfunzionamento dell'esposimetro, ossia il sistema che calcola automaticamentel'esposizione.In effetti, la scena che abbiamo inquadrato pu contenere elementi che traggoin inganno il sensore, falsando il risultato.

    Le situazioni classiche in cui ci si verifica corrispondono a scenari molto comunelle foto delle nostre vacanze estive o invernali: il bagliore della spiaggia e ilriflesso del sole sull'acqua oppure sulla neve, inducono la macchina a percepirepi luce di quanta ne sia effettivamente disponibile per illuminare il soggetto e

    conseguenza la fotocamera tiene tempi di scatto pi brevi del necessarioproducendo invariabilmente immagini troppo scure.Una situazione analoga, si verifica quando fotografiamo controluce, con il solebasso che si staglia dietro al soggetto.La situazione inversa, accade quando invece lo sfondo dell'immagine particolarmente scuro e il soggetto chiaro: otterremo un'immagine slavatapoich il sensore percepir una quantit di luce complessiva inferiore a quellaeffettivamente disponibile sul soggetto e perci prolungher la posaerroneamente.

    Tutte le fotocamere calcolano l'esposizione basandosi su una media della luceraccolta da un'immagine che viene percepita in bianco e nero, tale media puessere facilmente falsata nel caso in cui esista un forte contrasto o una forte

    differenza di illuminazione tra soggetto e sfondo.Fortunatamente abbiamo a disposizione diverse soluzioni per ovviare a questoinconveniente. Vediamone quattro.

    La prima consiste nel verificare se la nostra fotocamera dispone di unprogramma di esposizione automatico concepito appositamente per le foto montagna e al mare, e attivarlo.Lo troviamo sempre pi spesso nelle compatte di recente concezione,soprattutto quelle di fascia medio-alta.

    La seconda consiste nel limitare l'area di lettura del sensore, vale a direimporgli di calcolare la luminosit in un solo punto o porzione definita

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    29/85

    dell'immagine, anzich su tutta la scena.La tecnica prende il nome di esposizione spot. In tal modo potremo puntare sensore direttamente sul soggetto e leggere la luce riflessa da quest'ultimo,ignorando quella proveniente dallo sfondo (chiaro o scuro che sia). Purtroppol'esposizione spot disponibile solo su macchine di un certo costo, come laCoolpix 5700 usata per il nostro esempio.

    La terza soluzione un'evoluzione economica della seconda: se disponiamo dun obiettivo zoom, possiamo puntarlo sul soggetto e ingrandirlo il pi possibilefino a che riempia gran parte dell'inquadratura.

    Premiamo il tasto di scatto per met per ottenere la messa a fuoco el'esposizione, che conserviamo mantenendo il tasto premuto mentre allarghiamla visuale dell'obiettivo e ricomponiamo l'inquadratura che volevamo in origineA quel punto potremo scattare disponendo di una messa a fuoco precisa e diun'esposizione corretta.

    La quarta soluzione pi semplice e alla portata di quasi tutti. Consiste nelcompensare a mano l'esposizione imponendo una sovra-esposizione (pilunga) nel caso di foto su spiaggia o sui campi da sci e una sotto-esposizione(pi breve) in presenza di un soggetto chiaro su sfondo scuro.

    Molte fotocamere prevedono tale possibilit, solitamente raffigurata da un'iconche raggruppa i simboli + e .

    Selezionando +1 si comanda il raddoppio del tempo di esposizione oppurelapertura del diaframma di una posizione al fine di far passare il doppio dellaluce (di solito sufficiente per spiaggia e neve), viceversa con -1 si comanda allafotocamera di lasciar passare la met della luce che avrebbe catturato in base calcolo automatico. Alcune fotocamere pi avanzate permettono ancheincrementi e decrementi di 0,5, di 0,3 e 0,7.

    Alcune fotocamere "semplificate" come la Coolpix 4500 prevedono programmad hoc per spiaggia, neve e altre situazioni particolari. Basta selezionare licongiusta dal menu delle impostazioni automatiche e il gioco fatto.Nelle fotocamere pi costose e complesse si aggiunge invece una particolarefunzione denominata "bracketing" che esegue in automatico tre scatti insequenza: uno esposto secondo il calcolo automatico, uno sovra-esposto e uno

    sotto-esposto. La forcella di sovra e sotto esposizione (+/- 1, +/-0,5, eccetera solitamente programmabile.Come attivare la compensazione di esposizione? In mancanza di tasti dedicati,cercate nel menu della vostra fotocamera e nel manuale.Un'attenta combinazione di messa a fuoco, profondit di campo ed esposizionerender pi creative le vostre foto.

    Esposizione standardLesposizione automatica una funzione presein tutte le fotocamere, comprese le digitali; ecalcola la giusta quantit di luce per fornire unimmagine che appaia naturale.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_standard_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_standard_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_standard_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    30/85

    SottoesposizioneLa sottoesposizione forza la fotocamera a farpassare meno luce di quanta calcolataautomaticamente. In questo caso met (-1 - laparte a destra) o un quarto (-2 - la parte asinistra). E' utile per fotografare soggetti chiarsfondi scuri.

    Ingrandisci

    Comandi per correggere l'esposizioneQui vediamo il tasto di compensazionedellesposizione e la relativa icona sul display dcontrollo.

    Ingrandisci

    ttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/5.php (3 of 3)13/07/2004 12.58.08

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_meno_1_2_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/tasto_compensazione_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/tasto_compensazione_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/tasto_compensazione_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_meno_1_2_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/2_5/vetra_esposizione_meno_1_2_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    31/85

    Chiudiamo questa lezione parlando di due effetti speciali che sono presenti inalcune fotocamere digitali di fascia medio alta: l'esposizione panoramica el'esposizione multipla. Nel primo caso, la macchina esegue pi scattimantenendo fissi i parametri di esposizione in modo che sia possibile, alla finesaldare tutte le foto in una singola immagine cumulativa che offra una vistaorizzontale o verticale del panorama. Nel secondo caso si scattano due fotograin sequenza, mantenendo fissi i parametri di esposizione, e alla fine si fondono

    in una sola immagine.

    Nella fotografia tradizionale, l'esposizione multipla avviene esponendo unfotogramma e poi esponendolo una seconda volta senza far avanzare lapellicola. Ci richiede il calcolo manuale dei tempi di posa poich bisogna fare modo che la somma della luce ottenuta nelle due pose sia equivalente a quellanecessaria per la corretta esposizione di una foto singola. Nel mondo digitale invece tutto molto pi semplice poich la nostra fotocamera scatta due immagconsecutive e quindi le fonde mediante operazioni digitali. La Coolpix 4500fornisce l'esposizione multipla come parte dei 16 programmi che ha gi impostal proprio interno. Una volta che la si attivata, si procede allo scatto dellaprima foto che rimane presente sullo schermo in sovrimpressione rispettoall'immagine che stiamo inquadrando cos da farci intuire quale sar il risultato

    finale. facile creare immagini di effetto sperimentando con questa funzione.

    Esposizione multiplaL'esposizione multipla ci permette di creareimmagini a effetto. Qui vediamo sullo sfondoPorta Romana, a Milano, con la scia luminosalasciata da un'automobile e una motocicletta intransito. Gli effetti possibili sono infiniti, bastasperimentare.

    Ingrandisci

    http://-/?-http://-/?-http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    32/85

    http://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    33/85

    w.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_12/doppia_esposizione_auto_big.jpg

    w.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_12/doppia_esposizione_auto_big.jpg (1 of2)10/07/2005 1.18.08

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    34/85

    w.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_12/doppia_esposizione_auto_big.jpg

    w.nital.it/corso_foto_digitale/images/3_12/doppia_esposizione_auto_big.jpg (2 of2)10/07/2005 1.18.08

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    35/85

    Chiudiamo questa lezione parlando di due effetti speciali che sono presenti inalcune fotocamere digitali di fascia medio alta: l'esposizione panoramica el'esposizione multipla. Nel primo caso, la macchina esegue pi scattimantenendo fissi i parametri di esposizione in modo che sia possibile, alla finesaldare tutte le foto in una singola immagine cumulativa che offra una vistaorizzontale o verticale del panorama. Nel secondo caso si scattano due fotograin sequenza, mantenendo fissi i parametri di esposizione, e alla fine si fondono

    in una sola immagine.

    Nella fotografia tradizionale, l'esposizione multipla avviene esponendo unfotogramma e poi esponendolo una seconda volta senza far avanzare lapellicola. Ci richiede il calcolo manuale dei tempi di posa poich bisogna fare modo che la somma della luce ottenuta nelle due pose sia equivalente a quellanecessaria per la corretta esposizione di una foto singola. Nel mondo digitale invece tutto molto pi semplice poich la nostra fotocamera scatta due immagconsecutive e quindi le fonde mediante operazioni digitali. La Coolpix 4500fornisce l'esposizione multipla come parte dei 16 programmi che ha gi impostal proprio interno. Una volta che la si attivata, si procede allo scatto dellaprima foto che rimane presente sullo schermo in sovrimpressione rispettoall'immagine che stiamo inquadrando cos da farci intuire quale sar il risultato

    finale. facile creare immagini di effetto sperimentando con questa funzione.

    Esposizione multiplaL'esposizione multipla ci permette di creareimmagini a effetto. Qui vediamo sullo sfondoPorta Romana, a Milano, con la scia luminosalasciata da un'automobile e una motocicletta intransito. Gli effetti possibili sono infiniti, bastasperimentare.

    Ingrandisci

    http://-/?-http://-/?-http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    36/85

    http://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    37/85

    HOME > NIKON BOX > Corso di fotografia digitale > Fuoco e profondit di campo

    La corretta messa a fuoco un requisito essenziale per qualsiasi fotografia.Quando guardiamo gli oggetti e le persone intorno a noi, la nostra percezione uniforme: ovunque spostiamo la nostra attenzione, vediamo sempre lo stessolivello di nitidezza. Di fatto i nostri occhi focalizzano continuamente ci cheosserviamo, adattandosi all'istante a qualsiasi variazione di distanza e diprospettiva, fornendoci cos l'impressione che non esistano differenze tra glioggetti vicini e lontani e che tutti siano costantemente a fuoco. Nella realt,

    quando guardiamo qualcosa di vicino, gli oggetti lontani diventeranno sfocati nperimetro visivo, e viceversa. L'obiettivo della fotocamera funziona nello stessomodo, con la differenza importante che nel momento di scattare la foto, bloccala messa a fuoco a una determinata distanza e tutti gli oggetti presentisull'ipotetico piano che passa per quella distanza saranno perfettamente nitidi,mentre gli oggetti pi o vicini o pi lontani dall'obiettivo rispetto a tale distanzasaranno via, via pi sfocati. Ogni fotografia, perci, ha un solo "piano di messa fuoco critica" che viene determinato dalla fotocamera misurando inautomatico la distanza in metri o centimetri tra l'obiettivo e il soggetto che sitrova al centro del mirino nel momento in cui premiamo per met il tasto discatto.

    Tutt ci che si trova su tale piano, ossia a tale distanza, detta "fuoco critico"

    sar perfettamente a fuoco e perci apparir distinto e nitido nella nostrafotografia. Ci che invece sar pi lontano o pi vicino all'obiettivo rispetto alladistanza di fuoco critico, sar progressivamente sempre pi sfocato fino al puna diventare indistinguibile. Nella pratica, non possibile riconoscere il piano dimessa a fuoco a occhio nudo. Il passaggio dalla nitidezza alla sfocatura graduale al punto da formare un'area entro la quale gli oggetti ci sembrerannocomunque nitidi, anche se non avranno una messa a fuoco perfetta. Tale areaprende il nome di profondit di campo e copre un'ampiezza variabile aseconda della distanza del soggetto dalla fotocamera, della lunghezza focaledell'obiettivo e dell'apertura di diaframma. Giocando sulla profondit di campocreano effetti creativi molto interessanti e si pu trasformare completamenteuna foto, a parit di soggetto e di condizioni di luce.

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    38/85

    Linea di messa a fuocoLa messa a fuoco avviene a una distanza benprecisa rispetto all'obiettivo della fotocamera etutto ci che si trova sul piano a tale distanza sa fuoco.

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    39/85

    Scopriamo come funziona la nostra fotocamera e quali sono leoperazioni fondamentali per scattare una foto

    Le fotocamere digitali sono molto pi semplici e immediate da utilizzare rispetta una macchina fotografica tradizionale.La visione immediata del risultato e l'appoggio di funzioni elettroniche evoluteche filtrano e correggono l'immagine prima ancora di memorizzarla, le rendono

    uno degli strumenti tecnologici pi popolari del nuovo millennio.Chiunque pu utilizzarle per produrre un buon risultato, utilizzandosemplicemente le funzioni automatiche gi impostate.Tuttavia una conoscenza dei princpi che stanno alla base di tali automatismi vconsentir di utilizzarle ancora meglio e in modo pi creativo, forzando la mandi tanto in tanto per cercare un risultato spettacolare.Con questo articolo iniziamo un mini corso dedicato ai fondamenti dellafotografia digitale, dove scoprirete il significato dei comandi e delle funzionipresenti su qualsiasi fotocamera, anche se con diversi gradi di sofisticazione e completezza.

    A puro titolo di esempio in questa puntata, abbiamo scelto una fotocamera ditaglio medio alto, la Nikon Coolpix 5700 provata di recente.

    Potremo in tal modo descrivere ci che si pu fare con una macchina di tipo"prosumer", ossia di fascia semi-professionale, indicandovi anche come riportale nozioni su qualsiasi altra fotocamera.

    Le fasi di uno scattoQualunque sia la tecnica impiegata, analogica o digitale, lo scatto di unafotografia presuppone una serie di azioni ben definite: accensione epredisposizione della fotocamera, inquadratura del soggetto (il che includeregolare l'obiettivo zoom o lo zoom digitale), messa a fuoco, esposizione,eventuale attivazione del flash automatico (nel caso di luce troppo debole),bilanciamento del bianco, scatto e compressione/memorizzazione dell'immaginacquisita.Il bilanciamento del bianco e la compressione sono operazioni tipiche delle

    fotocamere digitali e sostituiscono l'opera svolta dalla pellicola nelle fotocameranalogiche. Queste ultime infatti fissano l'immagine direttamente sulla pellicolaattraverso un processo fotochimico e utilizzano il "bilanciamento del biancogi impostato dal produttore di quella particolare pellicola.In gergo tecnico si parla di "temperatura cromatica" della pellicola, ossia del tidi luce richiesto affinch i colori appaiano naturali e il bianco, appunto, sembribianco.Esistono diversi tipi di pellicole, ma i due pi comuni sono per luce diurna, adaalle foto in esterni e con il flash, e per luce artificiale da lampade al tungsteno,adatto per le foto in interni.Non esistono pellicole per la luce al neon, le cui caratteristiche sono troppovariabili e perci vanno corrette con particolari filtri da abbinare alle pellicolediurne. Le fotocamere digitali non richiedono la sostituzione della pellicola e

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    40/85

    nemmeno l'applicazione dei filtri, ma riconoscono automaticamente il tipo di lupresente per ogni scatto e si regolano di conseguenza.

    Ciascuna delle fasi elencate concorre alla qualit finale del risultato e richiede ucerto tempo. Le prime fotocamere digitali, relativamente lente, richiedevanoalcuni secondi prima di essere pronte a catturare l'immagine, il che nonpermetteva di "cogliere l'attimo".Oggi le macchine pi evolute svolgono l'intero ciclo di predisposizione e scatto frazioni di secondo. La risposta tuttavia non istantanea, come non lo neppunelle macchine fotografiche a pellicola di tipo professionale, perci conviene

    conoscere come padroneggiare gli automatismi per avere la macchina prontaallo scatto quando ci serve.

    Macchina di riferimentoPer questa puntata del nostro corso elementarefotografia digitale abbiamo scelto una fotocamedi livello medio-alto (prosumer) con un discretogrado di programmazione nei tempi, la NikonCoolpix 5700. Monta un sensore da 5 megapixeun obiettivo zoom 8x da 35 mm a 280 mm(equivalenti a una fotocamera normale).

    Ingrandisci

    Comandi posterioriTutte le fotocamere hanno un tasto che attiva lscatto in modalit automatica. In alcuni casi,come nel nostro esempio, c' semplicemente utasto che passa da modalit di scatto (evidenzidall'icona di una fotocamera) a modalit revisio(evidenziato da una freccetta). Il funzionamentautomatico oppure manuale va impostato damenu oppure con un altro tasto di

    programmazione. Alla prima partenza, in ognicaso, tutte le macchine sono impostate suautomatico.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/5700_completa_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/comandi_posteriori_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/comandi_posteriori_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/comandi_posteriori_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/5700_completa_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_1/5700_completa_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    41/85

    Qualsiasi macchina fotografica si basa sul principio fondamentale di consentirepassaggio controllato della luce che va a colpire un elemento fotosensibile, pellicola oppure il sensore, creando cos una copia dell'immagine inquadratadall'obiettivo.Tale controllo affidato a un dispositivo meccanico oppure elettronicodenominato otturatore perch blocca il passaggio della luce fino al momentodello scatto e lo abilita per un periodo di tempo ben definito, che dipende dalla

    quantit di luce disponibile e dalla sensibilit del sensore.Il periodo di apertura dell'otturatore prende il nome di "tempo di posa" e lasua lunghezza direttamente proporzionale alla quantit di luce che colpisce ilsensore. Un tempo doppio ci dar il doppio della luce e perci un'immaginemolto pi chiara, viceversa per un tempo di posa dimezzato.

    In alcune fotocamere digitali, il sensore costantemente esposto alla luce econverte costantemente l'immagine esterna in una quantit variabile di elettroper ciascun pixel illuminato.Lo "scatto" succede mediante l'azzeramento istantaneo del contenuto dei varipixel e il prelievo dell'immagine che si forma immediatamente dopo.Questa la tecnica utilizzata dalle macchine con otturatore elettronico egarantisce risultati di buon livello per sensori di dimensioni contenute.

    Al crescere della risoluzione e della dimensione del sensore, si preferisce spessaggiungere un otturatore meccanico.

    Qualunque sia il sistema adottato, quando premiamo il tasto di scatto, stiamocomandando l'apertura dell'otturatore che si richiude automaticamente dopoaver lasciato trascorrere un tempo brevissimo, calcolato dalla fotocamera oppuimpostabile manualmente.La corretta combinazione tra quantit di luce e tempo di posa produceun'immagine naturale, dove i colori e le loro densit sono vicine all'originalevisibile a occhio nudo.Il tempo di posa diventa perci un elemento essenziale per controllarel'esposizione (la quantit di luce che arriva al sensore), oltre che per catturaroggetti in movimento.

    Lasciata a s stessa, la fotocamera tender a usare tempi intermedi che vadanbene nella maggior parte dei casi, ma che sarebbero inadatti per bloccareoggetti in movimento.Per immortalare un oggetto nel bel mezzo dell'azione, sono necessari tempimolto brevi. Viceversa occorre un tempo di posa pi lungo della norma pergenerare scie e contorni indistinti attorno all'oggetto che si muove, cos dacreare un effetto velocit e disegni cromatici nelle foto notturne.Alcune fotocamere digitali offrono programmi gi impostati per la scelta deitempi di posa pi adatti alle varie circostanze.Il programma sportivo, solitamente contraddistinto dall'icona di un corridore,riduce il tempo di posa al minimo al fine di congelare l'attimo dell'azione.Il programma notturno invece allunga i tempi, favorendo risultati a effetto.

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    42/85

    Il miglior risultato si ottiene tuttavia conoscendo pi direttamente i valori deltempo di posa e scegliendoli direttamente dai controlli della fotocamera, come pu fare in molti modelli.Basta cercare la modalit "shutter priority" oppure "priorit dei tempi" osemplicemente "S" .

    Il display di controlloLa nostra macchina di esempio ci segnala cheabbiamo selezionato la modalit a priorit ditempi o "shutter priority" (S).

    Ingrandisci

    Display a colori che inquadra la scenaQui vediamo come le nostre impostazioni manuvengono riportate sul display e nel mirino dellafotocamera. La lettera S indica che stiamolavorando in priorit di tempi e che la prossimafoto sar scattata a 1/8 di secondo con sensibilISO 100.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_lcd_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_colori_5700_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://-/?-http://-/?-http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_colori_5700_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_colori_5700_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_lcd_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_4/display_lcd_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    43/85

    HOME > NIKON BOX > Corso di fotografia digitale > Riepilogo tempi di posaRispolveriamo i concetti salienti visti nella scorsa lezione sui tempi di scatto cos

    da poterli abbinare alle informazioni che vedremo in questa puntata.

    La nitidezza della foto dipende da due fattori: la corretta messa a fuoco euna salda presa sulla fotocamera che ne riduca al mimino il movimento, cperaltro non pu essere eliminato del tutto se non ponendola su untreppiede.

    Nello scatto a mano libera, in condizioni di luce ridotta, bisogna prestareattenzione al tempo di posa scelto dalla fotocamera e assicurarsi che nonsia inferiore a 1/60 di secondo oppure, nel caso di una macchina conobiettivo zoom, a un valore di tempo comparabile alla lunghezzadell'obiettivo.Nel caso di uno zoom da 110 mm equivalenti (vedremo meglio cosasignifica nel prossimo numero) il tempo dovr essere di 1/125 di secondoUno zoom da 200 richieder 1/250 di secondo.Se costretti comunque a lavorare con tempi ridotti, esistono modi perridurre il movimento della fotocamera: tenerla saldamente nelle due manappoggiarla al viso in modo da ridurre il movimento (usando il mirino dovdisponibile anzich il display), appoggiarvi di schiena o con la spalla a un

    muro oppure a qualche oggetto fermo in modo da ridurre il movimento denostro corpo (per i pi intraprendenti, anche possibile sdraiarsi a terra ci gomiti appoggiati al terreno), appoggiare la fotocamera sul tettodell'automobile, su un muretto o su qualche altro supporto e catturare lafoto con l'autoscatto (cos da non muovere la macchina nemmeno con lapressione del tasto di scatto).Nonostante queste precauzioni, il soggetto pu comunque muoversi tantovelocemente da risultare sfocato anche con tempi che sono sufficienti aeliminare il tremore della mano.In questo caso bisogna valutare tre aspetti, combinati: la distanzadell'oggetto da voi, la sua direzione di movimento rispetto all'obiettivo, lavelocit con cui si muove. I tre grafici che seguono vi aiutano a capire le

    possibilit di riuscire nello scatto a seconda delle situazioni.In alcuni casi si vuole mantenere nitida la foto del soggetto, ma sfuocato contorno per dare un'idea di movimento e velocit. L'effetto ottenibile indue modi: muovendosi insieme al soggetto, per esempio fotografare daun'automobile un'altra automobile in movimento, oppure accompagnare ilmovimento del soggetto con la fotocamera da fermi (panning).

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    44/85

    Situazione migliore per la foto dioggetti in movimentoSe l'oggetto si allontana o si avvicinaseguendo una traiettoria parallela allalinea di visione del fotografo sar pisemplice bloccarne il movimento, spese l'oggetto lontano.

    Il movimento in diagonale pi difficIn questa situazione pi complessobloccare il movimento del veicolo,specie se si trova vicino al fotografo.

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    45/85

    Situazione pi difficileBloccare un oggetto che si muovaperpendicolare alla linea di visionedell'obiettivo molto difficile.

  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    46/85

    Le velocit di posa seguono una progressione fissa concepita per consentire passaggio di una quantit doppia di luce ogni volta che si raddoppia il tempooppure met della luce quando lo si dimezza.I valori che troverete nella totalit delle fotocamere in circolazione e che sonocomunque i pi usati, vanno da 1/250 di secondo a 1/15 di secondo.Tuttavia, per bloccare alcune azioni particolarmente rapide, necessariospingersi fino al millesimo di secondo e oltre; mentre nelle foto notturne pu

    capitare di fissare la posa per diversi secondi.

    La progressione completa dei tempi di posa disponibile sulle macchine di fasciamedio-alta la seguente: 1/4000, 1/2000, 1/1000, 1/500, 1/250, 1/121/60, 1/30, 1/15, 1/ 8, 1/ 4, 1/ 2, 1 secondo, 2, 4 e 8 secondi.A ciascun salto verso destra, la quantit di luce raddoppia, viceversa se cimuoviamo nell'altro senso.Poich difficile visualizzare le frazioni sul minuscolo display delle fotocamere,macchina si riporta solamente il denominatore, vale a dire 8 per indicare 1/8 dsecondo e 60 per indicare 1/60 di secondo.Dunque fate attenzione! Il valore 60 indica un tempo che la met di 30, non doppio come verrebbe spontaneo pensare. Per complicare ancora di pi le cosequando si arriva alle pose lunghe, misurate in secondi, si usano gli stessi nume

    delle frazioni, con l'aggiunta del simbolo di secondo. Perci se vedete "2"significa che l'otturatore rester aperto per mezzo secondo se invece vedete 2"significa che rester aperto per 2 secondi (quattro volte pi a lungo).

    A questo punto qualcuno si sar gi arreso chiedendosi per quale motivodovrebbe sforzarsi di capire queste astrusit. Eppure il controllo dei tempi uno degli strumenti creativi principali per ottenere una foto a effetto.Innanzi tutto viene la regola di usare un tempo abbastanza breve dacompensare l'eventuale movimento della vostra mano. Spesso, soprattutto nelgiornate nuvolose, vi capiter di ottenere fotografie che sembrano sfocate e noriuscirete a capirne il motivo, visto che la messa a fuoco automatica dellamacchina quasi sempre corretta. In realt, i contorni indistinti dell'immagineche avete fotografato derivano dal fatto che, bench la teniate saldamente in

    pugno, la fotocamera tende sempre a muoversi e, scattando con un temposuperiore lungo a 1/60 di secondo (vale a dire 1/30 o 1/15) esiste la possibilitdi vedere un'immagine mossa.Il problema si complica, poi, se state utilizzando una macchina con obiettivozoom.

    Infatti la regola vuole che il tempo di posa sia equivalente, come denominatoredella frazione, alla lunghezza focale dell'obiettivo usato per la foto. Spiegheremmeglio il concetto di lunghezza focale in una prossima puntata, ma nel frattemvi basti sapere che uno zoom 3x del tipo convenzionalmente montato su unafotocamera digitale ha una lunghezza focale che varia da 40 a 110 mm, oqualcosa di simile. Perci il tempo di posa dovr essere rispettivamente 1/60e /125 a seconda che stiate usando la focale corta oppure l'obiettivo esteso pe

    http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    47/85

    intero.Nelle giornate nuvolose sar difficile raggiungere 1/125 di secondo, salvoutilizzare il flash, che tuttavia inefficace per fotografare soggetti in rapidomovimento e che si trovino a pi di due o tre metri.

    Oggetti in movimentoUn sessantesimoAbbiamo fotografato alcuni treni con diversi tedi esposizione. A 1/60 di secondo vediamo chetreno lascia una "scia" nel suo passaggio.

    Ingrandisci

    Oggetti in movimentoUn duecentocinquantesimoRiducendo il tempo a 1/250 di secondo,l'immagine gi pi definita, ma non ancoraimmobile.

    Ingrandisci

    Oggetti in movimentoUn millesimoA 1/1000 di secondo arriviamo finalmente acongelare l'immagine.

    Ingrandisci

    La soluzione perci duplice: se la luce sufficiente per scattare a 1/60 con ufocale da 110 o a 1/30 con una focale da 40, e dovete fotografare persone checamminano oppure che parlano, limitatevi ad appoggiare la schiena o la spallaun oggetto fisso e tenete la fotocamera appoggiata al viso, usando il mirino. Intal modo ridurrete i movimenti quel tanto che basta per impedire che l'immagisia mossa, senza dover ricorrere a un treppiede.In alternativa potete anche appoggiare la fotocamera sul tetto di una macchinasu una sedia, su un muretto o su qualsiasi altro supposrto disponibile e utilizzal'autoscatto.Se invece volete bloccare movimenti rapidi, come un veicolo che passa oppureun animale che corre, potrete usare 1/250 se l'oggetto in movimento viene

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/sessantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/duecentocinquantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/millesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/millesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/millesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/duecentocinquantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/duecentocinquantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/sessantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/sessantesimo_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    48/85

    verso di voi oppure 1/500, 1/1000 e oltre se il movimento dell'oggetto diagonale o addirittura perpendicolare rispetto al vostro angolo di visione.

    Ma come fare a forzare la fotocamera a ridurre il tempo di posa al di sotto di cche essa considera il minimo valore accettabile?Bisogna agire sulla sensibilit del sensore, misurata in ISO. Il risultato identia ci che si ottiene cambiando pellicola e passando dalla classica 100 ISO, usaper le foto di tutti i giorni, a una di sensibilit maggiore: 200, 400 oppure 800ISO. Nelle fotocamere digitali non necessario cambiare pellicola, ma sufficiente comandare un aumento di sensibilit, qualora la fotocamera non

    l'abbia gi aumentata in automatico. Otterrete tempi pi brevi, al prezzo diimmagini pi "sgranate", vale a dire con maggiori imperfezioni visibili, come deresto accade anche nelle pellicole.

    Provate a giocare con i tempi e scoprite gli effetti che la vostra fotocamera vipermette di ottenere.Quando regolate il tempo di posa a mano, pu capitare il valore scelto lampegnel momento in cui premete il tasto di scatto per met: significa che si tratta dun tempo troppo breve o troppo lungo, a seconda dei casi, e che va modificatoCon un po' di pratica scoprirete i valori giusti e troverete la vostra vena creativper una fotografia d'impatto.

    Tempi di scatto lunghi e sensibilit bassaQui vediamo il classico esempio di un goccia chcade, fotografata con un tempo lento: 1/4 disecondo e sensibilit ISO 100 (la fotocamera esu un treppiede). Notate che l'immagine nitidsi nota il rivolo d'acqua che scorre.

    Ingrandisci

    Tempi di scatto brevi e sensibilit altaAbbiamo ridotto il tempo di scatto a 1/60aumentando la sensibilit a 800 ISO. Cos faceabbiamo isolato la singola goccia che cade, mal'immagine pi sgranata a seguito del "rumorelettronico introdotto dal sensore quando lavoralla massima amplificazione.

    Ingrandisci

    http://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_lenta_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_veloce_big.jpghttp://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_veloce_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_veloce_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_lenta_big.jpghttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/images/1_5/goccia_lenta_big.jpg
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    49/85

    Il tempo di posa, quasi sempre scelto automaticamente dalla fotocamera, regola quantit di luce che raggiunge il sensore e fa in modo che fotografia sia dellaluminosit giusta per avere un aspetto naturale.La variazione del tempo in aumento o in diminuzione, produce rispettivamenteun'immagine pi chiara o pi scura.Esistono tuttavia situazioni in cui necessario forzare un tempo particolare peottenere un effetto creativo.

    Vediamo i principali tempi da conoscere e quando usarli.

    Un tempo di 1/60 o inferiore necessario per garantire che le foto nonappaiano "mosse". Nel premere il pulsante di scatto, la nostra manoimprime alla fotocamera un movimento che viene registrato nella fotografqualora lo scatto non sia abbastanza breve.Chi usa uno zoom dovr tenere un tempo ancora pi breve. Ad esempio,con uno zoom da 110 mm equivalenti si deve impostare un tempo di 1/12di secondo.Nel caso in cui la luce non fosse sufficiente per scattare con questi tempiosar necessario utilizzare un treppiede o qualche altro supporto.Per catturare persone che parlano e camminano sufficiente 1/60.

    Per bloccare un ciclista, un animale che corre o che salta oppure unapersona che corre ci vuole 1/125 oppure 1/250 di secondo.Automobili, treni e altri mezzi che viaggiano veloce vanno fotografati da1/500 in avanti (fino a 1/4000 oppure 1/8000 a seconda delle capacit defotocamera).La velocit di posa in questo caso aumenta in relazione all'angolo con cui veicolo si muove rispetto alla nostra inquadratura.Un oggetto che si muova parallelamente al nostro angolo di visione,avvicinandosi oppure allontanandosi, richiede un tempo molto maggiorerispetto a un oggetto che si muova perpendicolarmente rispetto al nostroangolo di visione.

    Anche la nostra distanza dall'oggetto influenza le tempistiche. Un oggettoche sia molto vicino e che ci sfrecci davanti in senso perpendicolare, comeun auto da corsa sulla pista, il pi difficile da fotografare.

    http://-/?-http://-/?-http://www.pcopen.it/http://www.nital.it/corso_foto_digitale/2/2.phphttp://www.nital.it/http://www.nital.it/http://submit_form%28%29/
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    50/85

    ttp://www.nital.it/corso_foto_digitale/1/5a.php (2 of 2)13/07/2004 13.58.57

    http://www.unonet.it/http://www.nital.it/privacy/index.phpmailto:[email protected]://www.nital.it/corso_foto_digitale/corsofoto_digitale.pdf
  • 8/7/2019 Nikon corso base di fotografia digitale

    51/85

    Scegliere la giusta inquadratura, riconoscere e sfruttare il tipo di luce,padroneggiare le funzioni speciali della fotocamera. In quest'ultimalezione completiamo la rassegna delle tecniche per creare una buonafotografia digitale.

    Una buona fotografia nasce innanzi tutto nel momento dello scatto.Le potenzialit delle fotocamere digitali moderne sono tali da produrre risultati

    ottimi anche con una conoscenza relativamente modesta della tecnicafotografica, tuttavia bisogna conoscerle e saperle attivare. Nelle due lezioniprecedenti abbiamo visto alcuni elementi essenziali che entrano in gioco almomento di scattare una fotografia: la messa a fuoco e l'esposizione, cio ilcalcolo della giusta combinazione tra tempo di posa e quantit di luce che passattraverso l'obiettivo in modo da ottenere un'immagine naturale e al tempo codettagli visibili sia nelle zone pi illuminate (luci) sia nelle zone pi scure(ombre).

    In questa lezione ci dedicheremo ad aspetti altrettanto importanti: lacomposizione dell'immagine e l'uso ottimale del tipo di luce disponibileNella composizione il fotografo che fa la differenza, mentre per quel cheriguarda la luce, spetta alla fotocamera fare gran parte del lavoro, anche se

    talvolta bisogna "aiutarla".

    Per il nostro lavoro sul campo abbiamo scelto due fotocamere molto diverse trloro: la Coolpix 5700 con una risoluzione di 5 megapixel e un livello diprogrammabilit molto elevato, la classica macchina per l'appassionato difotografia o per il professionista, e la Coolpix 4500 con una risoluzione di 4megapixel, il corpo snodato e una schiera di programmi gi pronti per far frontalle situazioni pi comuni e pi critiche: un ritratto o un paesaggio, sia diurnoche notturno, il controluce, i fuochi d'artificio, una foto sulla spiaggia oppuresulla neve, una visita al museo, un panorama e altro ancora. Una macchina pechi bada al risultato e non vuole conoscere i dettagli tecnici di una foto.

    Usare l'obiettivo al meglio

    Comporre un'immagine significa disporre i vari elementi all'interno dellafotografia, scegliendo cosa tenere al centro all'inquadratura e cosa ai lati, e cheimportanza dare a un elemento piuttosto che a un altro. La posizione e lagrandezza del soggetto, lo sfondo, l'eventuale linea dell'orizzonte, tutto ci cheappare contribuisce alla composizione. Esistono alcune regole pratiche cheriportiamo nel riquadro sui consigli per l'esposizione. Come realizzarlepraticamente? Usate al meglio la funzione di zoom offerta con la vostrafotocamera digitale. Ne esistono di due tipi: zoom digitale e zoom ottico.

    Il primo disponibile su tutte le fotocamere, ma anche il meno pregiato, ilsecondo richiede un particolare tipo di obiettivo, este