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MERCATI E BUSINESS NORMATIVE IN EVOLUZIONE Farmacie e nuovi assetti di controllo II Ddl Concorrenza modificherà gli assetti distributivi del mercato farmaceutico, ancora fortemente dipendente dalla incisiva regolamentazione in materia di prezzi DI IRENE PICCIANO Xl cambiamento del quadro regolatorio che ha rivisitato, con la legge 124/2017, al- cuni elementi fondamentali delle disposizioni sugli ambiti soggettivi del controllo delle farmacie sta generando un grande fermento sul mercato italiano in vista dei possibili scenari derivanti dal nuovo in- quadramento. L'apertura alle società di capitale nella titolarità della farmacia privata e la rimozione del limite delle quat- tro licenze, unitamente alla soppres- sione dei requisiti soggettivi per la partecipazione alle società che ge- stiscono farmacie ed alla possibilità che la direzione della farmacia sia affidata ad un farmacista non socio, sono tra i principali elementi di que- sta riforma che consentirà l'apertura di tale canale a nuove forme di rag- gruppamenti. Ciò con l'obiettivo di stimolare le efficienze e la competi- tivita di un mercato distributivo che rimane comunque, almeno in parte, ancora fortemente dipendente dalla incisiva regolamentazione in materia di prezzi del comparto farmaceuti- co, eccezion fatta per i medicinali di automedicazione e per il cosiddetto comparto commerciale, con incre- Irene Picciano, Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani menti significativi riporta- ti, negli ultimi anni, dal set- tore della dermocosmesi e della nutraceutica. Vero- similmente, è soprattutto questa parte del mercato distributivo, nella quale i prezzi possono essere li- beramente determinati dai farmacisti ed in cui i nuovi cluster merceologici si as- sociano, sempre più spesso, a nuovi servizi, quella destinata a generare le maggiori marginalità ed efficienze. E se gli operatori sono preoccupati dal rischio implicito della creazione di oligopoli tra società a vocazione pu- ramente commerciale (nonostante il limite del 20% di controllo delle far- macie nella medesima regione) e dal- la conseguente cannibalizzazione del mercato credo si importante eviden- ziare il benefico apporto di capitali freschi in un settore dove l'allunga- mento dei termini di pagamento da parte delle pubbliche amministrazio- ni (ora ridotto), unitamente all'ero- sione subita negli anni dalla margina- lità delle farmacie per effetto del calo del prezzo dei farmaci, ha determi- nato un amento del ricorso al credito e a forme di finanziamento alterna- tive. In queste dinamiche, la parteci- pazione al capitale potrebbe essere in molti casi rappresentata dall'apporto degli stessi grossisti che sempre più spesso sono tra i maggiori creditori delle farmacie in difficoltà. Non è un caso difatti se la riforma ha escluso il riferimento alle attività di intermedia- zione (distribuzione) del farmaco, tra quelle incompatibili con la partecipa- zione alle società di capitale. Ma tale mercato appare anche di grande in- teresse per i gruppi internazionali già fortemente strutturati all'estero ed i fondi d'investimento considerando le marginalità che il settore è in grado di generare nel suo complesso. Auspicabilmente le maggiori effi- cienze generate dai nuovi investi- menti e dalla maggiore aggregazione del comparto dovrebbero tradursi in un abbassamento dei prezzi al consumo dei prodotti non etici così come già accaduto per effetto della prima riforma Bersani laddove l'au- torizzazione alla vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione e da banco negli esercizi commerciali di- versi dalle farmacie unitamente alla libera determinazione del prezzo di vendita di questi articoli ha contribu- ito a modificare il canale distributivo e commerciale per alcune tipologie di farmaci e altri prodotti favorendo l'ingresso nel mercato di nuovi attori come gli operatori della Gdo e le pa- rafarmacie private ed una maggiore concorrenza sui prezzi al pubblico. In questo scenario, il prossimo tas- sello da considerare sulla base delle dinamiche risultanti dalla nuova ri- forma, credo possa essere rappre- sentato dall'apertura alla vendita dei medicinali di fascia C con obbligo di ricetta fuori dalle farmacie, al fine di ridurre le asimmetrie competitive che potrebbero diversamente venir- si a creare tra operatori della Gdo e maggiori parafarmacie e nuovi grup- pi societari al controllo di articolate catene di farmacie. • 25 LE FONTI LEGAL

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MERCATI E BUSINESS

NORMATIVE IN EVOLUZIONE

Farmacie e nuoviassetti di controlloII Ddl Concorrenza modificherà gli assetti distributividel mercato farmaceutico, ancora fortemente dipendentedalla incisiva regolamentazione in materia di prezzi

DI IRENE PICCIANO

Xl cambiamento del quadroregolatorio che ha rivisitato,con la legge 124/2017, al-cuni elementi fondamentalidelle disposizioni sugli ambitisoggettivi del controllo dellefarmacie sta generando ungrande fermento sul mercatoitaliano in vista dei possibiliscenari derivanti dal nuovo in-quadramento.L'apertura alle società di capitalenella titolarità della farmacia privatae la rimozione del limite delle quat-tro licenze, unitamente alla soppres-sione dei requisiti soggettivi per lapartecipazione alle società che ge-stiscono farmacie ed alla possibilitàche la direzione della farmacia siaaffidata ad un farmacista non socio,sono tra i principali elementi di que-sta riforma che consentirà l'aperturadi tale canale a nuove forme di rag-gruppamenti. Ciò con l'obiettivo distimolare le efficienze e la competi-tivita di un mercato distributivo cherimane comunque, almeno in parte,ancora fortemente dipendente dallaincisiva regolamentazione in materiadi prezzi del comparto farmaceuti-co, eccezion fatta per i medicinali diautomedicazione e per il cosiddettocomparto commerciale, con incre-

Irene Picciano,Studio Legale

De Berti JacchiaFranchini Forlani

menti significativi riporta-ti, negli ultimi anni, dal set-tore della dermocosmesie della nutraceutica. Vero-similmente, è soprattuttoquesta parte del mercatodistributivo, nella quale iprezzi possono essere li-beramente determinati daifarmacisti ed in cui i nuovicluster merceologici si as-

sociano, sempre più spesso, a nuoviservizi, quella destinata a generare lemaggiori marginalità ed efficienze. Ese gli operatori sono preoccupati dalrischio implicito della creazione dioligopoli tra società a vocazione pu-ramente commerciale (nonostante illimite del 20% di controllo delle far-macie nella medesima regione) e dal-la conseguente cannibalizzazione delmercato credo si importante eviden-ziare il benefico apporto di capitalifreschi in un settore dove l'allunga-mento dei termini di pagamento daparte delle pubbliche amministrazio-ni (ora ridotto), unitamente all'ero-sione subita negli anni dalla margina-lità delle farmacie per effetto del calodel prezzo dei farmaci, ha determi-nato un amento del ricorso al creditoe a forme di finanziamento alterna-tive. In queste dinamiche, la parteci-

pazione al capitale potrebbe essere inmolti casi rappresentata dall'apportodegli stessi grossisti che sempre piùspesso sono tra i maggiori creditoridelle farmacie in difficoltà. Non è uncaso difatti se la riforma ha escluso ilriferimento alle attività di intermedia-zione (distribuzione) del farmaco, traquelle incompatibili con la partecipa-zione alle società di capitale. Ma talemercato appare anche di grande in-teresse per i gruppi internazionali giàfortemente strutturati all'estero ed ifondi d'investimento considerandole marginalità che il settore è in gradodi generare nel suo complesso.Auspicabilmente le maggiori effi-cienze generate dai nuovi investi-menti e dalla maggiore aggregazionedel comparto dovrebbero tradursiin un abbassamento dei prezzi alconsumo dei prodotti non etici cosìcome già accaduto per effetto dellaprima riforma Bersani laddove l'au-torizzazione alla vendita di farmacisenza obbligo di prescrizione e dabanco negli esercizi commerciali di-versi dalle farmacie unitamente allalibera determinazione del prezzo divendita di questi articoli ha contribu-ito a modificare il canale distributivoe commerciale per alcune tipologiedi farmaci e altri prodotti favorendol'ingresso nel mercato di nuovi attoricome gli operatori della Gdo e le pa-rafarmacie private ed una maggioreconcorrenza sui prezzi al pubblico.In questo scenario, il prossimo tas-sello da considerare sulla base delledinamiche risultanti dalla nuova ri-forma, credo possa essere rappre-sentato dall'apertura alla vendita deimedicinali di fascia C con obbligodi ricetta fuori dalle farmacie, al finedi ridurre le asimmetrie competitiveche potrebbero diversamente venir-si a creare tra operatori della Gdo emaggiori parafarmacie e nuovi grup-pi societari al controllo di articolatecatene di farmacie. •

25 LE FONTI LEGAL

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