norme uni 10439 - 2001 - requisiti illuminotecnici strade con traffico motorizzato - by henry

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STATO DI VALIDITA' NORMA TECNICA DATA TITOLO AUTORI Illuminotecnica - Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato Illumination technology - Lighting requirements of roads for motorized traffic La norma indica i requisiti di quantità e qualità dell'illuminazione stradale per la progettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformità di luminanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dell'abbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale è definita in relazione al tipo ed alla densità del traffico veicolare. 31/07/2001 In vigore CLASSIFICAZIONE ICS UNI 10439:2001 93.080.40 LUCE E ILLUMINAZIONE GRADO DI COGENZA Raccomandata TESTO DELLA NORMA LINGUA - Soci Non Soci 21 PAGINE 23,25 Euro 46,50 Euro Italiano PREZZO EURO COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI PARZIALMENTE SOSTITUITA SOMMARIO CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10C0603

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Page 1: Norme UNI 10439 - 2001 - Requisiti Illuminotecnici Strade Con Traffico Motorizzato - By Henry

STATO DI VALIDITA'

NORMA TECNICA

DATA

TITOLO

AUTORI

Illuminotecnica - Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato

Illumination technology - Lighting requirements of roads for motorized traffic

La norma indica i requisiti di quantità e qualità dell'illuminazione stradale per laprogettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisitisono espressi in termini di livello e uniformità di luminanza del manto stradale,illuminazione dei bordi della carreggiata, limitazione dell'abbagliamento e guida ottica esono forniti in funzione della classe di appartenenza della strada, la quale è definita inrelazione al tipo ed alla densità del traffico veicolare.

31/07/2001

In vigore

CLASSIFICAZIONE ICS

UNI 10439:2001

NRIF AA016502

93.080.40

LUCE E ILLUMINAZIONE

GRADO DI COGENZA Raccomandata

TESTO DELLA NORMA

LINGUA

- SociNon Soci

21PAGINE

23,25 Euro46,50 Euro

Italiano

PREZZO EURO

COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI

PARZIALMENTE SOSTITUITA

SOMMARIO

CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO AA10C0603

UNI 10439:2001 - 31-07-2001 - Illuminotecnica - Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzatoIDcompl

LUCE E ILLUMINAZIONEITEM3

UNI1043900-2001_2001_EIT.pdfFilenameUNI1043900-2001filename2

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NORMA ITALIANA

Pagina IUNI 10439:2001

© UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione

Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

UNI 10439

Seconda edizioneLUGLIO 2001

Illuminotecnica

Requisiti illuminotecnici delle strade con traffico motorizzato

Illumination technology

Lighting requirements of roads for motorized traffic

CLASSIFICAZIONE ICS

93.080.40

SOMMARIO

La norma indica i requisiti di quantità e qualità dell’illuminazione stradaleper la progettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illumi-nazione. Tali requisiti sono espressi in termini di livello e uniformità di lumi-nanza del manto stradale, illuminazione dei bordi della carreggiata,limitazione dell’abbagliamento e guida ottica e sono forniti in funzionedella classe di appartenenza della strada, la quale è definita in relazione al

tipo ed alla densità del traffico veicolare.

RELAZIONI NAZIONALI

La presente norma aggiorna la UNI 10439:1995.

RELAZIONI INTERNAZIONALI

ORGANO COMPETENTE

Commissione "Luce e illuminazione"

RATIFICA

Presidente dell'UNI, delibera del 26 marzo 2001

Gr. 8

Documento con tenuto ne l p rodo t to UNIEDIL IMPIANTI ed iz ione 2006.2E' v ie ta to l ' uso in re te de l s ingo lo documento e la sua r ip roduz ione . E ' au to r i zza ta la s tampa per uso in te rno .

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© UNI Pagina IIUNI 10439:2001

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA

La presente norma è stata elaborata dalla Commissione "Luce e il-luminazione" dell’UNI, nell’ambito del Gruppo di lavoro "Illuminazio-ne stradale". La Commissione Centrale Tecnica ha dato la sua approvazione il22 marzo 2001. Questa edizione della UNI 10439, rispetto all’edizione precedentedel 1995, contiene aggiornamenti limitatamente ai punti sottoelen-cati, necessari per allineare i contenuti alle prescrizioni legislativeesistenti in materia (vedere note del prospetto 1a) e agli orienta-menti normativi in corso di definizione a livello europeo (da parte delCEN/TC 169) ed a livello internazionale (da parte della CIE).Le varianti introdotte hanno interessato i punti 2.3, 3.1 e 3.2 (se-condo l’attuale numerazione) ed i prospetti 1a e 1b (in 3.2) e il pro-spetto 8 (in A.2.6).Rispetto all’edizione precedente sono stati inoltre eliminati i punti 2e 5.4.5 (secondo la numerazione precedente). È stata di conse-guenza riordinata la numerazione dei punti della norma.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

© UNI Pagina III UNI 10439:2001

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1

2 TERMINI E DEFINIZIONI

1

3 CRITERI DI QUALITÀ NELL’ILLUMINAZIONE STRADALE

13.1 Osservazioni generali

.............................................................................................................................

13.2 Classificazione delle strade e prescrizioni

..................................................................................

2

prospetto 1a

Classificazione delle strade in funzione del tipo di traffico

.............................................................

2

prospetto 1b

Prescrizioni illuminotecniche

.....................................................................................................................

33.3 Zone laterali della strada

......................................................................................................................

33.4 Guida visiva

.................................................................................................................................................

33.5 Luminanza di progetto e di verifica

.................................................................................................

3

4 PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE

34.1 Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione

..........................................................

3

figura 1

Sistema di coordinate

C

-

g

.......................................................................................................................

4

prospetto 2

Intensità luminose (sistema di coordinate

C

-

g

)

...............................................................................

54.2 Caratteristiche di riflessione delle pavimentazioni stradali

.................................................

7

prospetto 3

Tabella dei coefficienti di luminanza,

q

, di una pavimentazione stradale

..................................

7

figura 2

Angoli

α

,

β

e

γ

che differiscono le direzioni d'incidenza della luce e la direzione di osservazione

..................................................................................................................................................

9

prospetto 4

Coefficienti ridotti di luminanza

r

della pavimentazione tipo C1

................................................

10

prospetto 5

Coefficienti ridotti di luminanza

r

della pavimentazione tipo C2

................................................

11

prospetto 6

Classificazione delle pavimentazioni

..................................................................................................

12

figura 3

Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7

..............................................................................................................................................

13

prospetto 7

Fattori di ponderazione per il calcolo del coefficiente medio di luminanza

Q

0

di una pavimentazione

.................................................................................................................................

144.3 Calcolo o misura delle luminanze di una pavimentazione stradale

............................

15

figura 4

Esempio di interpolazione quadratica adottata nei calcoli dei valori delle intensità e dei fattori ridotti di riflessione

.............................................................................................................

15

figura 5

Area di calcolo o di misura e relativi punti (carreggiata a due corsie)

.....................................

164.4 Calcolo delle prestazioni fotometriche di un impianto

........................................................

17

figura 6

Rappresentazione del piano P al disopra del quale i centri luminosi non vengono considerati ai fini del calcolo dell'indice di abbagliamento debilitante

TI

...............................

18

APPENDICE VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE

19(normativa)A.1 Generalità

...................................................................................................................................................

19A.2 Misure

...........................................................................................................................................................

19

prospetto 8

Valori dell'esponente

C

............................................................................................................................

21

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© UNI Pagina 1UNI 10439:2001

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma indica i requisiti di quantità e qualità dell’illuminazione stradale per laprogettazione, la verifica e la manutenzione di un impianto di illuminazione. Tali requisitisono espressi in termini di livello e uniformità di luminanza del manto stradale, illuminazio-ne dei bordi della carreggiata, limitazione dell’abbagliamento, guida ottica. Essi sono datiin funzione della classe di appartenenza della strada, la quale è definita in relazione al ti-po ed alla densità del traffico veicolare.La presente norma si applica a tutte le strade urbane ed extraurbane con traffico siaesclusivamente sia parzialmente motorizzato.Essa non si applica alla viabilità interna, a parchi, ad aree commerciali riservate ai pedoni,alle strade di particolare rilievo architettonico e a tutti i casi in cui prevalgono esigenzeestranee a quelle della circolazione motorizzata. Essa non si applica, inoltre, alle gallerieed ai sottopassaggi stradali.

2 TERMINI E DEFINIZIONI

2.1 luminanza di un punto del manto stradale

: Quoziente fra l’intensità luminosa, emessada un elemento di manto stradale contenente quel punto nella direzione di osservazione,e l’area della proiezione ortogonale dell’elemento di superficie sul piano perpendicolare adetta direzione.

2.2 luminanza media mantenuta

: Valore che assume la luminanza media del manto stradalenelle condizioni peggiori di invecchiamento ed insudiciamento dell’impianto di illuminazione.

2.3 flusso di traffico

: Numero degli autoveicoli che percorrono la strada nell’unità di tempoprescelta, durante l’intera giornata o in particolari ore notturne.

2.4 abbagliamento debilitante

: Abbagliamento prodotto dai centri luminosi, che può compro-mettere la visione, senza necessariamente provocare una forte sensazione fastidiosa.

2.5 fattore di manutenzione

: Rapporto fra la luminanza media mantenuta dal manto stradalee la luminanza media di progetto, quale si riscontra ad impianto nuovo.

2.6 coefficiente di luminanza di un punto del manto stradale

: Rapporto fra la luminanzadel punto del manto stradale (vedere 2.1) ed il suo illuminamento sul piano stradale.

2.7 luminanza equivalente di velo

: Effetto dell’abbagliamento debilitante prodotto dalla presenzadei centri luminosi del campo visivo dell’osservatore; è definita come la luminanza che deveessere aggiunta, per sovrapposizione, a quella del manto stradale cui l’occhio è adattato, af-finché la soglia di luminanza (ovvero la più piccola differenza di luminanza percepibile) in as-senza dei centri luminosi sia la stessa di quella esistente in presenza di detti centri.

3 CRITERI DI QUALITÀ NELL’ILLUMINAZIONE STRADALE

3.1 Osservazioni generali

Il compito visivo per gli utenti delle strade con traffico motorizzato, ed in particolare per iconducenti degli autoveicoli che ne sono gli utenti principali, è costituito dalla visibilità diostacoli potenzialmente pericolosi, nelle condizioni ambientali e di traffico presenti ed intempo utile per decidere e realizzare azioni correttive atte ad evitare incidenti. Le caratte-ristiche fotometriche di un’installazione di illuminazione stradale, indicate nella presentenorma, quali:- la luminanza del manto stradale;- l’uniformità di detta luminanza;- la limitazione dell’abbagliamento causato dall’installazione,dipendono quindi anche dal flusso di traffico.

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La salvaguardia degli utenti delle strade comprende inoltre altre condizioni di sicurezza,come prevenzione di eventi criminali, punti critici e condizioni di traffico anomale, di cuinon si occupa la presente norma e che possono richiedere livelli di illuminazione maggioridi quelli qui prescritti.La presente norma fornisce le prescrizioni per manti stradali asciutti. Tuttavia, se l’impian-to soddisfa tali condizioni, la sicurezza della circolazione risulta ragionevolmente soddi-sfacente anche in condizioni di pioggia

1)

.

3.2 Classificazione delle strade e prescrizioni

Il prospetto 1a riporta la classificazione delle strade, coerentemente alle disposizioni dilegge vigenti in materia, in particolare per quanto riguarda la denominazione delle classi(da A ad F).Per ogni classe, il prospetto 1a indica le categorie illuminotecniche, individuate con un in-dice numerico da 2 a 6. Nota la categoria illuminotecnica, il prospetto 1b, riporta le pre-scrizioni illuminotecniche. I livelli di luminanza ed i rapporti di uniformità indicati nel pro-spetto 1b sono valori minimi, mentre per quanto riguarda l’indice

TI

relativo all’abbaglia-mento debilitante si tratta di valori massimi.Le categorie illuminotecniche prescritte per ogni classe di strada dal prospetto 1a, dallequali si possono ricavare le prescrizioni del prospetto 1b, sono valide con flusso orario ditraffico riferito al valore massimo previsto per quella classe di strada. Qualora si verifichi-no flussi orari di traffico minori di detto valore in orari particolari durante la notte e le con-dizioni di sicurezza generale per tutti gli utenti della strada lo permettano, è possibile in fa-se di esercizio ridurre il valore minimo della luminanza media mantenuta indicata nel pro-spetto 1b con i seguenti criteri:

- flusso di traffico minore del 50% del valore massimo: indice della categoria illumino-tecnica ridotto di 1;

- flusso di traffico minore del 25% del valore massimo: indice della categoria illumino-tecnica ridotto di 2, salvo per la categoria illuminotecnica con indice 2 cui si applica lariduzione di una categoria.

Per le esigenze della guida visiva vedere 3.4.

prospetto 1a

Classificazione delle strade in funzione del tipo di traffico

1) Non è possibile fornire prescrizioni per i manti stradali bagnati, poiché le informazioni possedute attualmente sulle carat-teristiche di riflessione non sono sufficienti allo scopo. In genere, si può dire che i rivestimenti rugosi e/o resi più chiarimediante additivi migliorano la qualità dell’installazione in ogni condizione di tempo ed in particolare con tempo piovoso,in quanto le proprietà di riflessione di detti rivestimenti sono poco modificate dalla pioggia.

Classe

1)

Tipo di strada e ambito territoriale Indice della categoria illuminotecnica

3)

A Autostrade extraurbane 6

A Autostrade urbane 6

B Strade extraurbane principali 6

C Strade extraurbane secondarie 5

D

2)

Strade urbane di scorrimento veloce 6

D Strade urbane di scorrimento 4

E

2)

Strade urbane interquartiere 5

E Strade urbane di quartiere 4

F Strade extraurbane locali 4

F

2)

Strade urbane locali interzonali 3

F Strade urbane locali 2

1) La presente classificazione è in sintonia con quella riportata nel "Testo aggiornato dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992,n° 285 recante il nuovo codice della strada" pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale Serie generale -n° 67 del 22 marzo 1994.

2) La presente classificazione è in sintonia con quella riportata nel Decreto Ministeriale LL.PP. del 12 aprile 1995 "Direttiveper la redazione, adozione ed attuazione dei piani urbani del traffico", pubblicato sul supplemento ordinario n° 77, Gaz-zetta Ufficiale n° 146 del 24 apr ile 1995.

3) Le prestazioni relative all’indice della categoria illuminotecnica sono indicate nel prospetto 1b.

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© UNI Pagina 3UNI 10439:2001

prospetto 1b

Prescrizioni illuminotecniche

3.3 Zone laterali della strada

Le fasce di pertinenza o di rispetto della strada per la parte destinata al traffico pedonaledevono essere illuminate, per tutta la loro larghezza fino a 5 m a lato della carreggiata, adun livello non minore della metà del livello d'illuminamento della fascia adiacente di 5 mappartenente alla carreggiata stessa.

3.4 Guida visiva

L'impianto di illuminazione deve soddisfare le esigenze di guida visiva. La guida visiva èin larga misura determinata dalla disposizione dei centri luminosi, dalla loro successio-ne geometrica, dalla loro intensità luminosa e dal colore della luce emessa.Affinché tali esigenze siano soddisfatte deve essere evitata ogni discontinuità dell'impian-to che non sia la conseguenza di punti singolari per i quali è necessario richiamare l'atten-zione dei conducenti di veicoli.

3.5 Luminanza di progetto e di verifica

La luminanza di progetto, da accertare in sede di verifica, si ricava dai valori di cui al pro-spetto 1b, divisi per un fattore di manutenzione

M

. Salvo casi specifici, per i quali sia pos-sibile prevedere un valore specifico, si deve assumere un valore del fattore

M

non mag-giore di 0,8.

4 PROCEDURA DI MISURA E DI CALCOLO DELLE GRANDEZZE FOTOMETRICHE

4.1 Solido fotometrico di un apparecchio di illuminazione

La ripartizione delle intensità luminose di un apparecchio di illuminazione deve essere ri-levata nel sistema di coordinate

C

-

g

(figura 1), in corrispondenza delle direzioni angolaririportate nel prospetto 2.

Indice della categoriailluminotecnica

Valore minimo della luminanza media mantenuta

Uniformità minima Valore massimo dell’indice di abbagliamento debilitante

L

m

U

0

1)

U

l

2)

TI

3)

cd/m

2

% % %

6 2,0 40 70 10

5 1,5 40 70 10

4 1,0 40 50 10

3 0,75 40 50 15

2 0,5 35 40 15

1 0,3 35 40 15

1)

U

0

=

L

min

/

L

med

rapporto tra luminanza minima e media su tutta la carreggiata (vedere 4.4.2).2)

U

l

=

L

min

/

L

max

rapporto tra luminanza minima e massima lungo la mezzeria di ciascuna corsia (vedere 4.4.3).3)

TI

= indice dell’abbagliamento debilitante (vedere 4.4.4).

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© UNI Pagina 4UNI 10439:2001

figura 1

Sistema di coordinate

C

-

gggg

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© UNI Pagina 5UNI 10439:2001

prospetto 2

Intensità luminose (sistema di coordinate

C

-

gggg

)

g

C

gradi 270° 285° 300° 310° (passo di 5°) 50° 60° 75° 90°

0 X X X X X X X X X

10 X X X X X X X X X

20 X X X X X X X X X

30 X X X X X X X X X

35 X X X X X X X X X

40 X X X X X X X X X

45 X X X X X X X X X

47,5 X X X X X X X X X

50 X X X X X X X X X

52,5 X X X X X X X X X

55 X X X X X X X X X

57,5 X X X X X X X X X

60 X X X X X X X X X

62,5 X X X X X X X X X

65 X X X X X X X X X

67,5 X X X X X X X X X

70 X X X X X X X X X

72,5 X X X X X X X X X

75 X X X X X X X X X

77,5 X X X X X X X X X

80 X X X X X X X X X

82,5 X X X X X X X X X

85 X X X X X X X X X

87,5 X X X X X X X X X

90 X X X X X X X X X

92,5 X X X X X X X X X

95 X X X X X X X X X

97,5 X X X X X X X X X

100 X X X X X X X X X

102,5 X X X X X X X X X

105 X X X X X X X X X

120 X X X X X X X X X

135 X X X X X X X X X

150 X X X X X X X X X

165 X X X X X X X X X

180 X X X X X X X X X

segue nella pagina successiva

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© UNI Pagina 6UNI 10439:2001

g

C

gradi 105° 120° 130° (passo di 5°) 230° 240° 255°

continua dalla pagina precedente

0 X X X X X X X

10 X X X X X X X

20 X X X X X X X

30 X X X X X X X

35 X X X X X X X

40 X X X X X X X

45 X X X X X X X

47,5 X X X X X X X

50 X X X X X X X

52,5 X X X X X X X

55 X X X X X X X

57,5 X X X X X X X

60 X X X X X X X

62,5 X X X X X X X

65 X X X X X X X

67,5 X X X X X X X

70 X X X X X X X

72,5 X X X X X X X

75 X X X X X X X

77,5 X X X X X X X

80 X X X X X X X

82,5 X X X X X X X

85 X X X X X X X

87,5 X X X X X X X

90 X X X X X X X

92,5 X X X X X X X

95 X X X X X X X

97,5 X X X X X X X

100 X X X X X X X

102,5 X X X X X X X

105 X X X X X X X

120 X X X X X X X

135 X X X X X X X

150 X X X X X X X

165 X X X X X X X

180 X X X X X X X

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© UNI Pagina 7UNI 10439:2001

4.2 Caratteristiche di riflessione delle pavimentazioni stradali

4.2.1 Parametri normalizzati

Le proprietà fotometriche delle pavimentazioni stradali sono individuate dalla ripartizionespaziale dei coefficienti di luminanza

q

nel punto

P

considerato (figura 2) osservato lungoun asse inclinato di 1° rispetto al piano stradale e giacente in un piano verticale paralleloall'asse stradale, quando una sorgente di luce sia posta sui punti di una sfera con centroin

P

caratterizzati dalle coordinate polari indicate nel prospetto 3.

prospetto 3

Tabella dei coefficienti di luminanza,

q

, di una pavimentazione stradale

b 0 2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

tg g

0 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

0,25 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

0,5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

0,75 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

1 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

1,25 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

1,5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

1,75 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

2 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

2,5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

3 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

3,5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

4 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

4,5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

5 X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X

5,5 X X X X X X X X X X

6 X X X X X X X X X

6,5 X X X X X X X X

7 X X X X X X X X

7,5 X X X X X X X

8 X X X X X X X

8,5 X X X X X X X

9 X X X X X X

9,5 X X X X X X

10 X X X X X X

10,5 X X X X X X

11 X X X X X X

11,5 X X X X X

12 X X X X X

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La conoscenza di detta ripartizione permette di calcolare per ogni pavimentazione i dueparametri globali sottoindicati.

a) Il coefficiente medio di luminanza Q0

dove: q è il coefficiente di luminanza della strada per una determinata direzione di os-

servazione ed una determinata direzione d'incidenza della luce, definita co-me il rapporto fra la luminanza L (in candele al metro quadrato) e l'illumina-mento E (in lux) di un elemento della superficie stradale. L'angolo fra la dire-zione di osservazione e la superficie stradale (a della figura 1) è normalmentepari a 1°; la direzione d'incidenza della luce è definita dagli angoli b e g (vede-re figura 1); si esprime in candele al metro quadrato per lux alla meno uno;

Ωl è l'angolo solido, misurato dall'elemento di superficie stradale considerato,contenente tutte le direzioni di provenienza della luce in grado di contribuire inmodo apprezzabile alla luminanza dell'elemento stesso; tale angolo è assun-to convenzionalmente pari a quello sotteso da un'area parallela al suolo e po-sta all'altezza h da quest'ultimo, che si estende per 3 h sia a destra che a si-nistra dell'elemento di superficie, e per 4 h e 12 h, rispettivamente verso la po-sizione dell'osservatore e nella direzione opposta.La suddetta formula esprime in forma globale l'attitudine delle pavimentazionia riflettere la luce (quindi la loro "chiarezza").

b) Il fattore di specularità S1

dove r (0,2) e r (0,0) sono i coefficienti ridotti di luminanza, definiti da:

per le due direzioni d’incidenza della luce definite attraverso gli angoli b e g della figura2 per cui si ha:

r (0,2) = r (b = 0), tg g = 2

r (0,0) = r (b = 0), tg g = 0

Il fattore di specularità esprime in forma sintetica il "modo" con cui una pavimentazio-ne riflette la luce.Il coefficiente medio di luminanza si calcola con la procedura indicata, una volta noti icoefficienti ridotti di luminanza della pavimentazione in esame; oppure si misura conun riflettometro stradale.Il fattore di specularità si calcola con la formula sopra espressa, desumendo i relativivalori dai coefficienti ridotti di luminanza della pavimentazione; oppure si misura conun riflettometro stradale. Il valore rilevato consente di assimilare la pavimentazione inesame ad una delle due classi di pavimentazioni normalizzate C1 e C2 secondo le in-dicazioni dei prospetti 4 e 5.

Q0Ωl

q β γ,( ) d Ω∫Ωl

----------------------------=

S1r 0,2( )r 0,0( )------------------=

r q cos3γ LE---- cos3γ= =

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figura 2 Angoli aaaa, bbbb e gggg che differiscono le direzioni d'incidenza della luce e la direzione di osservazione

Il valore normalizzato di a è pari a 1°.

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prospetto 4 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C1 2)

2) I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate,che caratterizzano la totalità delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.

b 0 2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

tg g

0 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770 770

0,25 710 708 703 710 712 710 708 708 707 704 702 708 698 702 704 714 708 724 719 723

0,5 586 582 587 581 581 576 570 567 564 556 548 541 531 544 546 562 566 587 581 589

0,75 468 467 465 455 457 446 430 420 410 399 390 383 373 384 391 412 419 437 438 445

1 378 372 373 363 347 331 314 299 285 273 263 260 250 265 278 295 305 318 323 329

1,25 308 304 305 285 270 244 218 203 193 185 179 173 173 183 194 207 224 237 238 245

1,5 258 254 251 229 203 178 157 143 134 128 124 120 120 132 140 155 163 177 179 184

1,75 217 214 205 182 153 129 110 100 95 90 87 84 88 98 103 116 123 134 137 138

2 188 181 174 142 116 95 80 73 69 64 62 64 64 72 78 88 95 105 108 109

2,5 145 136 121 90 66 53 46 41 39 37 36 36 39 44 50 55 60 66 69 71

3 118 108 87 57 41 32 28 26 25 23 22 23 25 28 31 37 41 45 47 51

3,5 97 87 64 39 26 20 18 17 16 15 15 16 17 19 23 27 30 33 35 37

4 80 69 50 29 17 14 13 12 11 11 11 11 13 15 17 19 22 26 27 29

4,5 70 58 37 21 13 10 9 8 8 8 8 9 10 12 14 16 17 20 21 22

5 60 51 29 15 9 7 7 6 6 6 6 7 7 9 10 12 14 17 17 18

5,5 52 41 23 12 7 6 6 6 5 4

6 48 36 19 8 6 5 5 5 5

6,5 44 32 17 7 6 5 5 5

7 41 28 14 6 5 4 4 4

7,5 37 26 12 6 4 3 3

8 34 23 11 5 4 3 3

8,5 32 21 9 5 4 3 3

9 29 19 8 4 3 3 Classe C1

9,5 27 17 7 4 3 3 Q0 = 0,10

10 26 16 6 3 3 3

10,5 25 16 6 3 2 1

11 23 15 6 3 2 1

11,5 22 14 6 3 2

12 21 14 5 3 2

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prospetto 5 Coefficienti ridotti di luminanza r della pavimentazione tipo C2 3)

Di conseguenza, i parametri illuminotecnici dell'impianto vengono calcolati mediante i coef-ficienti ridotti di luminanza della pavimentazione normalizzata corrispondente.In mancanza di rilievi specifici sulla pavimentazione in esame, si utilizza il prospetto 4 perle pavimentazioni di calcestruzzo ed il prospetto 5 per le pavimentazioni di asfalto.I valori dei due prospetti vengono moltiplicati per il rapporto fra il coefficiente medio di lu-minanza della pavimentazione in esame e quello normalizzato, indicato nel prospetto 6(vedere anche i prospetti 4 e 5), se il primo coefficiente è noto da rilievi effettuati sulla pa-vimentazione.

3) I simboli C1 e C2 sono quelli internazionalmente adottati per denominare le due pavimentazioni stradali normalizzate,che caratterizzano la totalità delle pavimentazioni stradali in condizioni di tempo asciutto.

b 0 2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

tg g

0 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329 329

0,25 362 358 371 364 371 369 362 357 351 349 348 340 328 312 299 294 298 288 292 281

0,5 379 368 375 373 367 359 350 340 328 317 306 280 266 249 237 237 231 231 227 235

0,75 380 375 378 365 351 334 315 295 275 256 239 218 198 178 175 176 176 169 175 176

1 372 375 372 354 315 277 243 221 205 192 181 152 134 130 125 124 125 129 128 128

1,25 375 373 352 318 265 221 189 166 150 136 125 107 91 93 91 91 88 94 97 97

1,5 354 352 336 271 213 170 140 121 109 97 87 76 67 65 66 66 67 68 71 71

1,75 333 327 302 222 166 129 104 90 75 68 63 53 51 49 49 47 52 51 53 54

2 318 310 266 180 121 90 75 62 54 50 48 40 40 38 38 38 41 41 43 45

2,5 268 262 205 119 72 50 41 36 33 29 26 25 23 24 25 24 26 27 29 28

3 227 217 147 74 42 29 25 23 21 19 18 16 16 17 18 17 19 21 21 23

3,5 194 168 106 47 30 22 17 14 13 12 12 11 10 11 12 13 15 14 15 14

4 168 136 76 34 19 14 13 11 10 10 10 8 8 9 10 9 11 12 11 13

4,5 141 111 54 21 14 11 9 8 8 8 8 7 7 8 8 8 8 10 10 11

5 126 90 43 17 10 8 8 7 6 6 7 6 7 6 6 7 8 8 8 9

5,5 107 79 32 12 8 7 7 7 6 5

6 94 65 26 10 7 6 6 6 5

6,5 86 56 21 8 7 6 5 5

7 78 50 17 7 5 5 5 5

7,5 70 41 14 7 4 3 4

8 63 37 11 5 4 4 4

8,5 60 37 10 5 4 4 4

9 56 32 9 5 4 3 Classe C2

9,5 53 28 9 4 4 4 Q0 = 0,07

10 52 27 7 5 4 3

10,5 45 23 7 4 3 3

11 43 22 7 3 3 3

11,5 43 22 7 3 3

12 42 20 7 4 3

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prospetto 6 Classificazione delle pavimentazioni

4.2.2 Procedura normalizzata per il calcolo del parametro Q0

Nel caso si desideri calcolare il parametro Q0, una volta noti i coefficienti ridotti di luminan-za della pavimentazione in esame, si deve operare come segue. I coefficienti ridotti di lu-minanza devono essere moltiplicati, valore per valore, per i fattori di ponderazione mostra-ti nel prospetto 7 e per la tg g. I valori così determinati vengono sommati e la somma divisaper 9,936 × 107.

Nota I dati riportati relativi ai fattori di ponderazione sono calcolati attraverso l'uso del metodo di integrazione diSimpson adottando un’interpolazione quadratica; i limiti della integrazione sono indicati nella figura 3.

Classe Pavimentazione normalizzata Gamma dei fattoridi specularità

appartenenti ad ogni classe

Coefficienti ridotti di luminanza

r

Fattore di specularità

S1

Coefficiente mediodi luminanza

Q0

C1 Prospetto 4 0,24 0,1 S1 ≤ 0,4

C2 Prospetto 5 0,97 0,07 S1 > 0,4

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figura 3 Limiti di integrazione entro cui sono stati calcolati i fattori di ponderazione di cui al prospetto 7

4.2.3 Classificazione delle pavimentazioni stradaliLe pavimentazioni stradali impiegate in Italia rientrano normalmente in due classi C1 eC2, di cui i prospetti 4 e 5 riportano le ripartizioni dei coefficienti di luminanza tipici ed ilprospetto 6 i parametri globali Q0 e S1.Per questo motivo, quando non sia possibile caratterizzare una pavimentazione medianteuna serie di misurazioni della ripartizione dei coefficienti di luminanza, un’indicazione sudetta ripartizione può essere ottenuta dalla misurazione dei soli parametri globali effettua-ta mediante un riflettometro stradale. La classe della pavimentazione può poi essere indi-viduata dal prospetto 6 in base al valore del fattore di specularità S1 ed in conseguenza lapresunta ripartizione dei coefficienti di luminanza può essere ricavata dai valori riportatinel prospetto relativo alla classe individuata (prospetto 4 o 5) moltiplicati per il rapporto trail coefficiente medio di luminanza Q0 misurato e quello riportato nel prospetto 6 sempreper la classe individuata.

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In mancanza anche della conoscenza dei parametri globali, un’indicazione di larga mas-sima sulla ripartizione dei coefficienti di luminanza può essere ottenuta associando laclasse C1 alle pavimentazioni di calcestruzzo e la classe C2 a quelle di asfalto. Si noti cheanche in questo caso almeno una stima del coefficiente medio di luminanza Q0 dovrebbeessere nota in modo da poter procedere come detto più sopra alla valutazione di massimadella ripartizione dei coefficienti di luminanza.

prospetto 7 Fattori di ponderazione per il calcolo del coefficiente medio di luminanza Q0 di una pavimentazione

b 0 2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180

tg g

0,00 8 8 32 22 40 20 40 20 40 25 45 120 60 120 60 120 60 120 60 60

0,25 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 180 480 240 480 240 480 240 480 240 240

0,50 16 16 64 44 80 40 80 40 80 50 90 240 120 240 120 240 120 240 120 120

0,75 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 180 480 240 480 240 480 240 480 240 240

1,00 16 16 64 44 80 40 80 40 80 50 90 240 120 240 120 240 120 240 120 120

1,25 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 180 480 240 480 240 480 240 480 240 240

1,50 16 16 64 44 80 40 80 40 80 50 90 240 120 240 120 240 120 240 120 120

1,75 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 180 480 240 480 240 480 240 480 240 240

2,00 24 24 96 66 120 60 120 60 120 75 135 360 180 360 180 360 180 360 180 180

2,50 64 64 256 176 320 160 320 160 320 200 360 960 480 960 480 960 480 960 480 480

3,00 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 120 510 222 240 180 480 240 480 240 240

3,50 64 64 256 176 320 160 320 160 320 200 120 270 33 0 -30 690 480 960 480 480

4,00 32 32 128 88 160 80 160 80 160 100 60 0 0 0 -75 -30 255 510 222 120

4,50 64 64 256 176 320 160 320 160 320 155 75 0 0 0 0 0 135 372 33 0

5,00 32 32 128 88 160 80 160 105 125 5 -15 0 0 0 0 0 0 33 0 0

5,50 64 64 256 176 320 160 320 170 90 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

6,00 32 32 128 88 160 80 160 40 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

6,50 64 64 256 176 320 160 275 35 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

7,00 32 32 128 88 160 105 80 -25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

7,50 64 64 256 176 320 170 90 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

8,00 32 32 128 88 160 85 45 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

8,50 64 64 256 176 320 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

9,00 32 32 128 88 160 40 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

9,50 64 64 256 176 320 80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

10,00 32 32 128 88 115 -5 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

10,50 64 64 256 176 230 -10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

11,00 32 32 128 113 80 -25 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

11,50 64 64 256 186 90 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

12,00 16 16 64 69 45 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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4.3 Calcolo o misura delle luminanze di una pavimentazione stradale

4.3.1 Metodo di calcoloLa luminanza di un punto è definita dalla seguente formula:

dove:H è l'altezza dei centri luminosi, in metri;I è l'intensità luminosa, in candele;r è il coefficiente ridotto di luminanza.

Nota La sommatoria è estesa, in linea di principio, a tutti gli apparecchi costituenti l'impianto.

Le intensità luminose, I, ed i coefficienti ridotti di luminanza, r, si ottengono dai prospettifotometrici relativi attraverso un’interpolazione quadratica bidimensionale, essendo le duegrandezze funzione di due variabili, (C, g) per I e (b, g) per r.Questo deve essere fatto con 4 interpolazioni, ognuna a singola dimensione e, nell'ordineda A verso B, come mostrato nella figura 4.

figura 4 Esempio di interpolazione quadratica adottata nei calcoli dei valori delle intensità e dei fattori ridottidi riflessione

La prima interpolazione consente di trovare IA nella curva A, essendo note le tre intensitàluminose Ix, Ix+1, e Ix+2 in corrispondenza nell'angolo gj nei tre piani Cj, Cj+1 e Cj+2.Per esempio, per il calcolo della intensità IA si ottiene:

IA = K0 Ix + K1 Ix+1 - K2 Ix+2

dove:

K0 = 1 - K1 + K2

K1 = [(C0 - Cj) (Cj+2 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+1 - Cj)]

K2 = [(C0 - Cj) (Cj+1 - C0)]/[(Cj+2 - Cj+1) (Cj+2 - Cj)]

La seconda interpolazione consente di trovare IB lungo la curva B, con gli stessi parametriK0, K1 e K2.La terza interpolazione consente di trovare IC lungo la curva C, come sopra indicato.La quarta interpolazione consente di trovare l'intensità I, una volta note IA, IB e IC, assu-mendo ora come parametri d'interpolazione gli angoli g al posto dei piani C.

L l r H 2⁄⋅( )∑=

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Si ha:

I = R0 IA + R1 IB - R2 IC

dove:

R0 = 1 - R1 + R2

R1 = [(g0 - gj) (gj+2 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+1 - gj)]

R2 = [(g0 - gj) (gj+1 - g0)]/[(gj+2 - gj+1) (gj+2 - gj)]

4.3.2 Indicazioni per il calcoloLe indicazioni che seguono si applicano a sezioni di strada rettilinee e curvilinee (con rag-gio di curvatura non minore di 200 m) nelle quali si riconoscano zone con andamento ri-petitivo dei valori di luminanza.

4.3.2.1 Aree di calcolo o di misuraSi assume quale area di calcolo il tratto di strada compreso fra due centri consecutivi postisul medesimo lato della strada, esteso trasversalmente per tutta la carreggiata (nel casodi strade a doppia carreggiata, si considera solo una carreggiata; nel caso di installazionibilaterali affacciate, l'area di misura deve iniziare e terminare in corrispondenza di duecentri consecutivi posti sul lato sinistro rispetto l'osservatore).

4.3.2.2 Posizione dei punti di calcoloI punti della griglia di calcolo devono essere disposti ad interdistanza costanti longitudinal-mente in numero di 10 per interdistanza fra 2 apparecchi consecutivi della stessa fila nonmaggiori di 50 m; per interdistanze maggiori di 50 m i punti non devono risultare, in sensolongitudinale, ad una distanza maggiore di 5 m.Trasversalmente devono considerarsi 5 punti per ogni corsia, con 1 punto sulla medianadella stessa.Di conseguenza, i punti più esterni devono distare 1/10 della larghezza della corsia dalbordo della strada (figura 5).

figura 5 Area di calcolo o di misura e relativi punti (carreggiata a due corsie)

4.3.2.3 Punti di osservazioneI punti di osservazione devono risultare sempre a 60 m dalla prima riga trasversale di cal-colo e ad un’altezza di 1,5 m.Le posizioni dei punti di osservazione, in senso trasversale alla strada, devono essere si-tuati come segue:

- per il calcolo della luminanza media e dell’uniformità generale: un quarto dell’ampiez-za della strada dal lato destro della stessa;

- per il calcolo dell’uniformità longitudinale: al centro di ogni corsia dove è permesso iltraffico nella direzione di osservazione.

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4.3.2.4 Numero di apparecchi di illuminazione da considerareIl numero degli apparecchi di illuminazione che contribuiscono alla luminanza dei punti dicalcolo può limitarsi a quelli situati 5 volte l'altezza di installazione degli stessi dalla primariga trasversale di calcolo verso l'osservatore, 12 volte da detta riga in direzione oppostaall'osservatore e 5 volte da entrambi i lati dei punti di calcolo.

4.4 Calcolo delle prestazioni fotometriche di un impianto

4.4.1 Luminanza media, Lm

È data dal valore medio delle luminanze calcolate nei punti della griglia di calcolo.

4.4.2 Uniformità generale, U0

È il rapporto fra la luminanza minima dell'insieme dei punti di calcolo e la luminanza media Lm.

4.4.3 Uniformità longitudinale, Ul

È il minore dei rapporti fra luminanza minima e massima calcolate o rilevate in punti di cuiin 4.3.2.2 situati lungo l'asse di ciascuna corsia, con il punto di osservazione assunto lun-go lo stesso asse.

4.4.4 Abbagliamento debilitanteL'indice TI dell'abbagliamento debilitante, in per cento, è definito dalla seguente formula:

dove:Lv è la luminanza velante equivalente, in candele al metro quadrato, prodotta sulla

retina dell'occhio dalle radiazioni luminose provenienti dai centri luminosi, e datadalla formula:

per cui in definitiva si ha:

dove:K è uguale a 10 se q è espresso in gradi, K = 3 ·10-3 se q è espresso in radianti;Lm è la luminanza media della carreggiata come definita in 4.4.1, in candele al

metro quadrato;Ei è l'illuminamento sull'occhio dell'osservatore prodotto dal centro luminoso i

nel piano perpendicolare alla direzione di osservazione in lux;qi è l'angolo compreso fra la congiungente l'occhio dell'osservatore con il cen-

tro i e la direzione di osservazione.La direzione di osservazione si assume giacente su un piano parallelo all'asse stradale einclinata di 1° verso il basso rispetto l'orizzonte; il punto di osservazione è ad 1,5 m d'al-tezza, ad una distanza dal bordo destro della carreggiata pari ad un quarto della sua lar-ghezza. L'angolo di schermatura del parabrezza dell'automobile si assume pari a 20°;pertanto i centri luminosi situati al disopra del piano inclinato P della figura 6 non vengonoconsiderati nel calcolo dell'indice TI.La sommatoria ha inizio con il primo centro luminoso che entra nel campo dei 20° di os-servazione, fino ad una distanza di 500 m e viene arrestata quando il contributo in terminidi luminanza velante equivalente dal centro luminoso è minore del 2% della luminanza ve-lante totale prodotta dai centri luminosi che lo precedono.

U lLmin

Lmax-----------=

TI 65 Lv

Lm0,8

---------=

Lv K E i

θi2

----- cd m2⁄( )i 1=

n

∑=

TI 65 K

Lm0,8

--------- E i

θi2

----- %( )i 1=

n

∑=

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figura 6 Rappresentazione del piano P al disopra del quale i centri luminosi non vengono considerati ai finidel calcolo dell'indice di abbagliamento debilitante TILegenda1 Occhio dell’osservatore

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APPENDICE VERIFICHE ILLUMINOTECNICHE(normativa)

A.1 GeneralitàLa presente appendice stabilisce le modalità di esecuzione dei rilievi illuminotecnici ed icriteri che devono essere seguiti nella valutazione dei risultati, con riferimento alle prescri-zioni di luminanza media, rapporti di uniformità e limitazione dell'abbagliamento quantifi-cati dal prospetto 1a della presente norma.Per quanto riguarda le prestazioni dell'impianto di illuminazione sul piano stradale, la ve-rifica viene effettuata per mezzo di misure di illuminamento; i valori rilevati devono essereconfrontati con quelli indicati nei reticoli di calcolo degli illuminamenti previsti sul pianostradale forniti a corredo del progetto insieme ai reticoli di calcolo delle luminanze. Questeultime devono essere riferite alla pavimentazione normalizzata C2, a meno di una speci-fica richiesta contraria del committente, in particolare per un rilievo in sito delle caratteri-stiche di riflessione della pavimentazione interessata.I procedimenti di seguito indicati trovano applicazione sia per la verifica ed il collaudo del-le prestazioni fotometriche fornite dagli impianti di illuminazione stradale, nuovi o già inesercizio, sia per la verifica delle ipotesi di progetto.

A.2 Misure

A.2.1 Condizioni generaliLe misure devono essere effettuate in un tratto di impianto che consenta il confronto coni dati forniti dal calcolo di progetto, con temperature ambiente comprese tra 0 °C e 40 °C.Le misure devono essere eseguite dopo l'effettiva andata a regime delle lampade, allatensione nominale di funzionamento dell'impianto o riportate a tale valore mediante la cor-rezione dei dati come indicato in A.2.6, se la tensione si scosta dal valore nominale.

A.2.2 Modalità di p rova e caratteristiche di impiego degli strumenti di misuraGli strumenti elettrici di misura impiegati per la registrazione o la misura della tensione dialimentazione delle lampade devono possedere classe di precisione almeno uguale a 1.I luxmetri e luminanzometri impiegati per le misure di illuminamento e luminanza devonoessere usati, a seconda delle proprie incertezze di misura, per i seguenti specifici campidi impiego:

- misure di precisione (classe A) : incertezza di misura: ≤ 7,5%.Gli strumenti di misura che appartengono a questa classe trovano impiego per misuredi precisione o quando occorra caratterizzare con misure di laboratorio materiali per il-luminazione;

- misure di precisione (classe B) : incertezza di misura: ≤ 10%. Gli strumenti di misura che appartengono a questa classe sono impiegati per verifichedi impianti e più in generale per la verifica delle prestazioni di impianti di illuminazionein esercizio.

La taratura degli strumenti di misura rispetto a campioni nazionali deve essere effettuatada laboratori ufficiali preposti a questi compiti, almeno una volta ogni due anni; i luminan-zometri impiegati per misure di luminanza stradale devono essere montati su supportisupplementari stabili orientabili e regolabili in altezza.Le misure fotometriche devono essere effettuate in assenza di foschia e con la totaleesclusione di qualsiasi apporto dovuto all’illuminazione naturale, con manto stradaleasciutto e pulito da detriti o altri elementi in grado di alterare le misure.

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A.2.3 Misure puntuali di illuminamentoLe definizioni del campo di misura e dei punti di misura sono quelle già considerate rispet-tivamente in 4.3.2.1 e 4.3.2.2 della presente norma.Non sono tollerate divergenze maggiori del 15% in meno sui valori puntuali di illumina-mento indicati nel progetto.

A.2.4 Valutazione della luminanza media e dei parametri di uniformitàLa luminanza media viene valutata sulla base dell'illuminamento medio, ricavato comemedia aritmetica dei valori rilevati nel campo di misura considerato: la luminanza media èuguale al valore di progetto moltiplicato del rapporto fra illuminamento medio rilevato e il-luminamento di progetto, quale risulta dai dati a corredo del progetto.Le verifiche delle uniformità generale e longitudinale si ritengono assolte dalla risponden-za dell'impianto ai valori puntuali di illuminamento di cui in A.2.3.

A.2.5 Misura della luminanza velante equivalente Lv per la determinazione dell'indice dell'abbaglia-mento debilitante, TILa misura della luminanza velante equivalente Lv originata da un’installazione di apparec-chi illuminanti, utile al calcolo dell'abbagliamento TI (4.4.4), può essere misurata:

a) direttamente impiegando un luminanzometro dotato di un dispositivo ottico accesso-rio, comunemente noto come lente di Fry o lente di Blackwell, in grado di raccoglieree focalizzare sull'asse ottico dello strumento le intensità luminose provenienti dagliapparecchi illuminanti che interessano il campo visivo nel diedro rappresentato nellafigura 6; il dispositivo di misura tiene conto del peso dei diversi apporti forniti dagli ap-parecchi compresi nel campo di misura considerando l'angolo q tra la direzione di os-servazione e la sorgente fonte di abbagliamento;

b) mediante la formula seguente:

dove:Lv è la luminanza velante equivalente in candele al metro quadrato;Ei è l'illuminamento, in lux, che interessa il piano della pupilla dell'occhio misu-

rato perpendicolarmente alla direzione di osservazione, prodotto dall'appa-recchio i;

qi è l'angolo compreso tra la direzione di osservazione e la retta congiungentel'apparecchio di illuminazione, i, con gli occhi dell'osservatore, in radianti;

in cui gli illuminamenti Ei sono misurati direttamente oppure valutati indirettamente dalrilievo della ripartizione dell'intensità luminosa nei semipiani C0 e C180 effettuato in la-boratorio su un esemplare degli apparecchi di illuminazione impiegati nell'impiantooggetto di verifica.

La posizione di misura, la direzione di misura, la distanza dal bordo della carreggiata el'estensione della sommatoria sono indicati in 4.4.4.

A.2.6 Correzione delle misureLe misure di illuminamento o luminanza ottenute con tensione di rete diversa dalla tensio-ne nominale di funzionamento dell'impianto devono essere riportate a quelle che si sareb-bero ottenute con il valore nominale della tensione di alimentazione delle lampade.Il fattore di correzione da adottare può essere quello eventualmente indicato dal costrut-tore delle lampade; in alternativa può essere calcolato con la formula seguente, applican-do per i vari tipi di lampada gli esponenti previsti dal prospetto 8:

Lv 3 10-3 E i

θi2

-----i 1=

n

∑⋅ ⋅=

V c

Un

Umis-----------

cV m=

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dove:Vc è il valore corretto della grandezza fotometrica misurata;Un è la tensione nominale della rete di alimentazione, in volt;Umis è il valore della tensione di rete all'atto delle misure, in volt;C è l'esponente i cui valori sono riportati nel prospetto 8;Vm è il valore della grandezza fotometrica misurata.

prospetto 8 Valori dell'esponente C

Tipo di lampada Esponente C

Lampada ad incandescenza 3,6

Lampada fluorescente con alimentatore induttivo 1,4

Lampada fluorescente con alimentatore capacitivo 1,0

Lampada a vapore di mercurio ad alta pressione 2,5

Lampada a vapore di sodio ad alta pressione 2,8

Lampada a vapore di sodio a bassa pressione 1,7

Lampada a vapore di alogenuri 3,0

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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dell’Industria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

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