notiziario dore 1 2015

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EDITORIALE Questo numero del notiziario chiude vir- tualmente l'attività del Consiglio direttivo ora in carica. Voglio approfittare per salutare a nome di tutto il Consiglio, con amicizia e affetto, tutti i soci e gli amici con i quali ci siamo incontrati in questi tre anni e coloro che, anche se meno presenti per diversi motivi, sentiamo comunque vicini e partecipi. Secondo lo stile del Consiglio non vogliamo pensare a quello che si sarebbe potuto fare e battere il mea culpa, vogliamo invece ri- cordare con soddisfazione quello che abbia- mo fatto che, anche se poco, rappresenta tanto perché ha costruito relazioni, semi- nato un po' di cultura familiare, educato al confronto e alla collaborazione, guidato a una consapevole partecipazione ecclesiale. Solo due cose fra le tante. Inizio dai campi: sono, per certi aspetti il cuore del Centro, esperienze consolidate e tradizionali, ma sempre nuove perché rinno- vate dalla presenza di famiglie giovani che ringiovaniscono anche il Centro. Credo si possa dire che i campi sono dei veri mo- menti di grazia dove la concretezza della vita domestica e familiare si sposa con la dimensione dell'ascolto della parola di Dio e degli altri. Non possiamo dimenticare però l'occasione di confronto e studio che ci ha dato il que- stionario in preparazione al Sinodo sulla Fa- miglia. La partecipazione viva di un numeroso grup- po di persone ha dato il segnale che non ci si è persi, come a volte si ha la sensazione, ma è sufficiente un serio intento comune per ritrovarci insieme entusiasti e zelanti. Grazie a tutti gli amici che hanno parteci- pato! Grazie tantissime in particolare a tutti i consiglieri; in poche situazioni mi sono tro- vata così bene a lavorare: sereni, decisi, senza fraintendimenti, ognuno dice la sua e insieme si decide. Un po' si chiacchiera, un po' si ride, un po' di più si lavora. Mi piacerebbe non perdere l'occasione per proporre ai Soci che lo desiderino di dare la propria disponibilità per partecipare al prossimo Consiglio: l'elezione ci sarà alla fine di ottobre in occasione della assem- blea; partecipare al Consiglio direttivo sarà una esperienza utile e bella per il Centro, ma anche per loro. Non occorrono grandi abilità, solo la voglia di esserci. Arrivederci quindi all'assemblea di Autunno per l'elezione del nuovo Consiglio. Vi daremo naturalmente comunicazione nei tempi necessari. Un saluto carissimo a tutti Paola G. P. DORE NOTIZIE ANNO XXXIII– 1 1 Centro di Documentazione e promozione familiare G. P. Dore Redazione e Amministrazione: Via del Monte, 5 – 40126 Bologna – tel. 051/239702 – ccp. n. 12628400 Dir. Resp. Piergiorgio Maiardi – Autorizz. Tribunale Civile di Bologna n. 5079/1983 Diffusione “in rete”; www.centrogpdore.it – chiuso il 4 giugno 2015 – impaginazione a cura di Roberta Sacchetti n. 1/2015

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Pastorale familiare

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Page 1: Notiziario dore 1 2015

EDITORIALEQuesto numero del notiziario chiude vir-tualmente l'attività del Consiglio direttivoora in carica.Voglio approfittare per salutare a nome ditutto il Consiglio, con amicizia e affetto,tutti i soci e gli amici con i quali ci siamoincontrati in questi tre anni e coloro che,anche se meno presenti per diversi motivi,sentiamo comunque vicini e partecipi.Secondo lo stile del Consiglio non vogliamopensare a quello che si sarebbe potuto faree battere il mea culpa, vogliamo invece ri-cordare con soddisfazione quello che abbia-mo fatto che, anche se poco, rappresentatanto perché ha costruito relazioni, semi-nato un po' di cultura familiare, educato alconfronto e alla collaborazione, guidato auna consapevole partecipazione ecclesiale.Solo due cose fra le tante.Inizio dai campi: sono, per certi aspetti ilcuore del Centro, esperienze consolidate etradizionali, ma sempre nuove perché rinno-vate dalla presenza di famiglie giovani cheringiovaniscono anche il Centro. Credo sipossa dire che i campi sono dei veri mo-menti di grazia dove la concretezza dellavita domestica e familiare si sposa con ladimensione dell'ascolto della parola di Dio edegli altri.Non possiamo dimenticare però l'occasionedi confronto e studio che ci ha dato il que-stionario in preparazione al Sinodo sulla Fa-miglia.

La partecipazione viva di un numeroso grup-po di persone ha dato il segnale che non cisi è persi, come a volte si ha la sensazione,ma è sufficiente un serio intento comuneper ritrovarci insieme entusiasti e zelanti.Grazie a tutti gli amici che hanno parteci-pato!Grazie tantissime in particolare a tutti iconsiglieri; in poche situazioni mi sono tro-vata così bene a lavorare: sereni, decisi,senza fraintendimenti, ognuno dice la sua einsieme si decide. Un po' si chiacchiera, unpo' si ride, un po' di più si lavora.Mi piacerebbe non perdere l'occasione perproporre ai Soci che lo desiderino di darela propria disponibilità per partecipare alprossimo Consiglio: l'elezione ci sarà allafine di ottobre in occasione della assem-blea; partecipare al Consiglio direttivo saràuna esperienza utile e bella per il Centro,ma anche per loro. Non occorrono grandiabilità, solo la voglia di esserci.Arrivederci quindi all'assemblea di Autunnoper l'elezione del nuovo Consiglio.Vi daremo naturalmente comunicazione neitempi necessari.Un saluto carissimo a tutti

Paola

G. P. DORE NOTIZIE

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Centro di Documentazione e promozione familiare G. P. DoreRedazione e Amministrazione: Via del Monte, 5 – 40126 Bologna – tel. 051/239702 – ccp. n. 12628400Dir. Resp. Piergiorgio Maiardi – Autorizz. Tribunale Civile di Bologna n. 5079/1983Diffusione “in rete”; www.centrogpdore.it – chiuso il 4 giugno 2015 – impaginazione a cura di Roberta Sacchetti

n. 1/2015

ANNO XXXIII– 1

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Il Sinodosulla Famigliae … il Centro Dore

Il Sinodo sulla famiglia ha offerto e offre atutta la Chiesa una occasione davvero in-comparabile di partecipazione. Il CentroDore ha accolto con entusiasmo la possi-bilità di esprimere spunti su alcuni deiproblemi posti dal questionario inclusonel documento di preparazione Linea-menta Synodi.Il Consiglio ha cercato il modo adatto af-finché, per quanto possibile, tutti i socipartecipassero a questa iniziativa convo-cando tutti gli interessati a un momentodi presentazione per decidere modalità etempi di lavoro.Con chi dato la disponibilità, si è iniziatoun confronto, come sempre amichevole,franco e utilissimo su alcune tematiche.La fedeltà agli incontri settimanali, svoltiil sabato mattina, ha dato il segno dell'in-teresse e del piacere di ritrovarsi a discu-tere di quanto ci sta a cuore. Si è parlatodei massimi sistemi, si è destrutturata eristrutturata la Famiglia e la Chiesa, sisono usate parole compromettenti comeortoprassi e chenosi (che belle mattina-te!), si è composta una serie lunghissimadi osservazioni che poi è stata in granparte sforbiciata, si è scritto-cancellato-riscritto, ma alla fine è stato composto undocumento che ha potuto essere sottopo -sto all’Assemblea di Primavera l’8 marzopresso la Parrocchia di Granarolo senzadestare imbarazzi e perplessità.

Convocati per discutere di questo lavoro isoci sono intervenuti numerosi come nonaccadeva da tempo, segno che davveroquando si è convocati dalla Chiesa per unconfronto serio si risponde con entusia-smo. Direi unanime l'approvazione per ilmetodo di lavoro, numerosi i suggerimen-ti e le indicazioni emerse dall’Assemblea,e di grande soddisfazione per tutti vederecome il Centro Dore sappia lavorare ed‘esserci’.L'ultima tappa è stata la redazione di unasintesi il più possibile semplice, efficaciee fedele delle indicazioni di tutti.Forse qualcosa si è perso nella sintesi,che però era necessaria; ma ne è uscitoun documento che possiamo davvero diredel Centro Dore nella sua interezza.Ci siamo detti più volte che forse benpoco sarà letto in sede Sinodale di quantoabbiamo così meticolosamente raccolto,ma l'obiettivo raggiunto di riaccenderel'entusiasmo del confronto, che per laverità nel nostro Centro non risulta poicosì sopito, è sufficiente per esserericonoscenti al Pontefice e al Sinodo perl'occasione che ci ha offerto.

Paola Scagnolari

Ecco il documento inviato:

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Vita del Centro n. 1/2015

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n. 1/2015Vita del Centro

XIV ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA del SINODO DEI VESCOVI –

LINEAMENTA

La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesae nel mondo contemporaneo

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Campi famiglia2015

Casa Punta Anna 1-11; 11-22 agosto

Chiamati ad una relazione familiare:

figli, genitori, sposi

Anche quest’anno i campi famiglia hannoregistrano grande interesse da parte deisoci. Per tutte le informazioni vai al sito.Per posti ancora a disposizione nel primoperiodo chiamare in segreteria.Il tema di quest’anno cerca di approfondireil binomio relazione – ruolo vissuto da ognicomponente all'interno della famiglia. Inessa viviamo delle relazioni, ma allo stessotempo assumiamo un ruolo. Quanto è im-portante definire i ruoli dei componenti peril buon funzionamento della famiglia? Se ilruolo è meno definito, ne risente la relazio-ne? Le diverse situazioni familiari che con-statiamo nella società mutano o conservanorelazioni e ruoli? Ma quali possono essere iruoli in una famiglia? A partire dalle cate-chesi svolte durante le udienze del merco-ledì da Papa Francesco approfondiremo re-lazioni e ruoli per poterli vivere il più au-tenticamente possibile nelle nostre fami-glie.

Tutti i soci che si troveranno in vacanza nelle dolomiti sono invitati alla messa di ferragosto nel Piazzale di Casa Punta Anna.

Paride Bergamini

AvvisiAvvisi

Avvisi

Continua la preparazione dell’incontromondiale delle famiglie dal titolo

‘L'amore è la nostra missione: la famiglia pienamente viva’

che si svolgerà a Filadelfia dal 22 al 25settembre. Ad oggi sono oltre 10.000 leiscrizioni, ma come era da aspettarsi, acausa della distanza poche sono lefamiglie italiane che saranno presenti.Possiamo in ogni modo seguire questogrande evento ecclesiale - che vedràanche la partecipazione di PapaFrancesco - sia dal sito internazionale(dove sono comunque presenti catechesie documenti anche in italiano) che dalsito del Pontificio Concilio per laFamiglia.*******************************

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Ricordati di destinare il 5 per mille

delle tue imposte ai progetti e attività del Centro G.P.Dore.

Firma indicando il codicefiscale 92001220372

n. 1/2015Vita del Centro

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La Famiglia al cuore

delle udienze diPapa Francesco

A partire dal 10 dicembre 2014 nelle‘udienze del mercoledì’ Papa Francesco hainiziato un ciclo di catechesi dedicate allafamiglia: “un tema che si inserisce in questotempo intermedio tra due Assemblee delSinodo dedicate a questa realtà cosìimportante.”Nei suoi interventi il Papa evidenzia i puntifondamentali dei lavori del Sinodo cercandoanche di fare chiarezza su alcuni punti che imedia hanno in qualche modo travisato. Iltesto riportato sul sito del Vaticano dedicatoalle udienze (qui 2014, qui 2015) permette icollegamenti ai documenti che ne sonoscaturiti, Relazioni e Lineamenta.Le udienze tenute fino ad ora sono: prologosul Sinodo straordinario (10 dic 2014), lafamiglia di Nazaret (17 dic 2014); la madre(7 gen 2015); il padre (28 gen e 4 feb); i figli(11 feb); i fratelli (18 feb); i nonni (4 e 11mar); i bambini (18 mar e 8 apr); lapreghiera per il sinodo (25 mar); maschio efemmina (15 e 22 apr); il matrimonio (29 apr,6 mag); le tre parole (13 mag); l’educazione(20 mag); il fidanzamento (27 mag) ...Ecco un “assaggio” per invogliarvi a leggere(o vedere, perché nel sito ci sono anche leregistrazioni video):

“Dio ha affidato la terra all’alleanzadell’uomo e della donna”: il suo fallimentoinaridisce il mondo degli affetti e oscura ilcielo della speranza. Due punti che io credodebbono impegnarci con più urgenza.

ll primo: è indubbio che dobbiamo faremolto di più in favore della donna, sevogliamo ridare più forza alla reciprocità frauomini e donne. E’ necessario, infatti, che ladonna non solo sia più ascoltata, ma che lasua voce abbia un peso reale,un’autorevolezza riconosciuta, nella societàe nella Chiesa.Il secondo riguarda il tema dell’uomo edella donna creati a immagine di Dio. Michiedo se la crisi di fiducia collettiva in Dio,che ci fa tanto male, ci fa ammalare dirassegnazione all’incredulità e al cinismo,non sia anche connessa alla crisidell’alleanza tra uomo e donna. In effetti ilracconto biblico, con il grande affrescosimbolico sul paradiso terrestre e il peccatooriginale, ci dice proprio che la comunionecon Dio si riflette nella comunione dellacoppia umana e la perdita della fiducia nelPadre celeste genera divisione e conflitto trauomo e donna. Da qui viene la granderesponsabilità della Chiesa, di tutti icredenti, e anzitutto delle famiglie credenti,per riscoprire la bellezza del disegnocreatore che inscrive l’immagine di Dioanche nell’alleanza tra l’uomo e la donna.Le madri sono l’antidoto più forte aldilagare dell’individualismo egoistico.“Individuo” vuol dire “che non si può divi-dere”. Le madri invece si “dividono”, apartire da quando ospitano un figlio perdarlo al mondo e farlo crescere.La prima necessità è proprio questa: che ilpadre sia presente nella famiglia. Che siavicino alla moglie, per condividere tutto,gioie e dolori, fatiche e speranze. E che siavicino ai figli nella loro crescita: quandogiocano e quando si impegnano, quandosono spensierati e quando sono angosciati,quando si esprimono e quando sonotaciturni, quando osano e quando hannopaura, quando fanno un passo sbagliato equando ritrovano la strada.

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Spiritualità n. 1/2015

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Un buon padre sa attendere e sa perdonare,dal profondo del cuore.Certo, sa anche correggere con fermezza:non è un padre debole, arrendevole,sentimentale. Il padre che sa correggeresenza avvilire è lo stesso che saproteggere senza risparmiarsi. L’assenzadella figura paterna nella vita dei piccoli edei giovani produce lacune e ferite chepossono essere anche molto gravi. E ineffetti le devianze dei bambini e degliadolescenti si possono in buona partericondurre a questa mancanza, alla carenzadi esempi e di guide autorevoli nella loro vitadi ogni giorno, alla carenza di vicinanza. È più profondo di quel che pensiamo ilsenso di orfanezza che vivono tanti giovani.Essere figli è la condizione fondamentaleper conoscere l’amore di Dio. Il legamevirtuoso tra le generazioni è garanzia difuturo, ed è garanzia di una storia davveroumana. Una società di figli che non onoranoi genitori è una società senza onore; quandonon si onorano i genitori si perde il proprioonore! È una società destinata a riempirsi digiovani aridi e avidi. Però, anche unasocietà avara di generazione, che non amacircondarsi di figli, che li considera soprattut-to una preoccupazione, un peso, un rischio,è una società depressa.I bambini sono in sé stessi una ricchezzaper l’umanità e anche per la Chiesa,perché ci richiamano costantemente allacondizione necessaria per entrare nelRegno di Dio: quella di non considerarciautosufficienti, ma bisognosi di aiuto, diamore, di perdono. Questo è il principalemessaggio che i bambini ci danno, con laloro stessa presenza: soltanto con lapresenza ci ricordano che tutti noi edognuno di noi siamo figli. Troppo spesso suibambini ricadono gli effetti di vite logorate daun lavoro precario e mal pagato, da orariinsostenibili.

Ma i bambini pagano anche il prezzo diunioni immature e di separazioniirresponsabili: essi sono le prime vittime;subiscono gli esiti della cultura dei dirittisoggettivi esasperati.La Chiesa mette la sua maternità alservizio dei bambini e delle loro famiglie.L’anzianità è una vocazione. Non è ancorail momento di “tirare i remi in barca”. Questoperiodo della vita è diverso dai precedenti,non c’è dubbio; dobbiamo anche un po’“inventarcelo”, perché le nostre società nonsono pronte, spiritualmente e moralmente, adare ad esso, a questo momento della vita,il suo pieno valore. Cari nonni, diventiamoanche noi un po’ poeti della preghiera. Noipossiamo ringraziare il Signore per i beneficiricevuti, e riempire il vuoto dell’ingratitudineche lo circonda.Possiamo intercedere per le attese dellenuove generazioni e dare dignità alla me-moria e ai sacrifici di quelle passate.Noi possiamo ricordare ai giovani ambiziosiche una vita senza amore è una vita arida.Possiamo dire ai giovani paurosi chel’angoscia del futuro può essere vinta.Possiamo insegnare ai giovani troppoinnamorati di sé stessi che c’è più gioia neldare che nel ricevere.I nonni e le nonne formano la “corale”permanente di un grande santuariospirituale, dove la preghiera di supplica e ilcanto di lode sostengono la comunità chelavora e lotta nel campo della vita.Gesù ci insegna che il capolavoro dellasocietà è la famiglia. Oggi sembra nonfacile parlare del matrimonio come di unafesta che si rinnova nel tempo, nelle diversestagioni dell’intera vita dei coniugi.La testimonianza più persuasiva dellabenedizione del matrimonio cristiano è lavita buona degli sposi cristiani e dellafamiglia. Non c’è modo migliore per dire labellezza del sacramento!

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Spiritualità n. 1/2015

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Il seme cristiano della radicale uguaglianzatra i coniugi deve oggi portare nuovi frutti. Latestimonianza della dignità sociale delmatrimonio diventerà persuasiva proprio perquesta via, la via della testimonianza cheattrae, la via della reciprocità fra loro, dellacomplementarietà fra loro. Ugualmente, lavirtù dell’ospitalità delle famigliecristiane riveste oggi un’importanzacruciale, specialmente nelle situazioni dipovertà, di degrado, di violenza familiare.La decisione di “sposarsi nel Signore”contiene anche una dimensione missionaria,che significa avere nel cuore la disponibilitàa farsi tramite della benedizione di Dio edella grazia del Signore per tutti.La catechesi di oggi è come la portad’ingresso di una serie di riflessioni sulla vitadella famiglia, la sua vita reale, con i suoitempi e i suoi avvenimenti. Su questa portad’ingresso sono scritte tre parole, che ho giàutilizzato diverse volte. E queste parolesono: “permesso?”, “grazie”, “scusa”.Infatti queste parole aprono la strada pervivere bene nella famiglia, per vivere inpace.il rapporto tra genitori e figli deve essere diuna saggezza, di un equilibrio tanto grande.Figli, obbedite ai genitori, ciò piace a Dio.E voi genitori, non esasperate i figli,chiedendogli cose che non possono fare.E questo bisogna fare perché i figli crescanonella responsabilità di sé e degli altri.Intellettuali “critici” di ogni genere hannozittito i genitori in mille modi, per difendere legiovani generazioni dai danni – veri opresunti – dell’educazione familiare.Di fatto, si è aperta una frattura tra famigliae società, tra famiglia e scuola, il pattoeducativo oggi si è rotto; e così, l’alleanzaeducativa della società con la famiglia èentrata in crisi perché è stata minata lafiducia reciproca.

Cerchiamo di capire “dove” i figliveramente sono nel loro cammino? Dov’èrealmente la loro anima, lo sappiamo? E soprattutto: lo vogliamo sapere? Siamoconvinti che essi, in realtà, non aspettanoaltro? Alla base di tutto c’è l’amore, quelloche Dio ci dona, che «non manca di rispetto,non cerca il proprio interesse, non si adira,non tiene conto del male ricevuto, … tuttoscusa, tutto crede, tutto spera, tuttosopporta». Mi auguro che il Signore donialle famiglie cristiane la fede, la libertà e ilcoraggio necessari per la loro missione. Sel’educazione familiare ritrova la fierezza delsuo protagonismo, molte cose cambierannoin meglio, per i genitori incerti e per i figlidelusi. È ora che i padri e le madri ritornino dal loroesilio - perché si sono autoesiliati dall’edu-cazione dei figli -, e riassumano pienamenteil loro ruolo educativo. Speriamo che ilSignore dia ai genitori questa grazia: di nonautoesiliarsi nell’educazione dei figli. E questo soltanto lo può fare l’amore, latenerezza e la pazienza.

Daria Giacomini

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Spiritualità n. 1/2015

Primo lunedì del mese: ore 21.15.Lunedì 8 giugno presso lachiesa di S. Severino, LargoCard. Lercaro 3, Mons. M.Cassani celebra la S. Messa perle famiglie della Diocesi peresprimere la preghierapersonale e familiare per ifidanzati, gli sposi e le famiglie,soprattutto quelle in difficoltà.

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Preghiera alla Santa Famiglia

di Nazareth*

Gesù, Maria e Giuseppea voi, Santa Famiglia di Nazareth,oggi, volgiamo lo sguardocon ammirazione e confidenza;in voi contempliamola bellezza della comunione nell'amore vero;a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia.

Santa Famiglia di Nazareth,scuola attraente del santo Vangelo:insegnaci a imitare le tue virtùcon una saggia disciplina spirituale,donaci lo sguardo limpidoche sa riconoscere l'opera della Provvidenzanelle realtà quotidiane della vita.

Santa Famiglia di Nazareth,custode fedele del mistero della salvezza:fa' rinascere in noi la stima del silenzio,rendi le nostre famiglie cenacoli di preghierae trasformale in piccole Chiese domestiche,rinnova il desiderio della santità,sostieni la nobile fatica del lavoro, dell'educazione,dell'ascolto, della reciproca comprensionee del perdono.

Santa Famiglia di Nazareth,ridesta nella nostra società la consapevolezzadel carattere sacro e inviolabile della famiglia,bene inestimabile e insostituibile.Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà edi paceper i bambini e per gli anziani,per chi è malato e solo,per chi è povero e bisognoso.

Gesù, Maria e Giuseppevoi con fiducia preghiamo, a voi con gioiaci affidiamo.

*Preghiera di Papa Francesco per ilSinodo sulla Famiglia (27 ottobre2013)

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Spiritualità n. 1/2015

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Solidali per la vita

Tra le iniziative per la 37a Giornata Na -zionale per la Vita, domenica 1 febbraio, inSeminario, si è svolto un momento di ri-flessione comune organizzato da diverseassociazioni e movimenti della nostra dio-cesi, tra cui il Centro GP Dore.Carlo Dionedi, dell’associazione nazionaleFamiglie Numerose ci ha ricordato come ifigli non sono un ‘lusso’ che qualcuno puòconcedersi e qualcun altro no, ma sono soloe sempre un dono del Signore e diventanouna risorsa per tutta la società.Prendendo spunto dal film L’albero deglizoccoli (di E. Olmi), ha sottolineato chequando viene al mondo un bambino laProvvidenza gli dà sempre il suo fagottino,come a dire che accogliere un figlio è unascelta che viene sempre benedetta ecustodita dall’amore di Dio, che veglia suognuna delle sue creature.Chiara Locatelli, neonatologa dell’ospedaleSant’Orsola, ha suscitato una grandeemozione in tutti i presenti raccontando lastoria di Mirco e Natascia, una coppia digenitori che hanno scelto di accogliere edare alla luce un bimbo, Giacomo, pur sa-pendo che la sua vita, a causa di una gravemalformazione genetica, sarebbe duratasolo poche ore.A cosa sarebbero valsi quei nove mesi diattesa che sarebbero poi terminati con unamorte certa? Perché far nascere unbambino sapendo che è destinato allamorte?Perché la vita è preziosa anche se dura soloun istante, se quell’istante è vissuto tra lebraccia della propria mamma, se sisperimenta di essere amati, anche solo perpochi attimi.

Massimo Gazzano

Bazzano: Pomeriggiin Famiglia

Alla parrocchia di S. Stefano di Bazzano, il9 maggio si è concluso il percorsocominciato nell’autunno 2014 con il gruppofamiglie giovani.Per tutto il cammino si è respirata unabuona condivisione e i temi trattati hannodato la possibilità di formarci e interrogarcisulla realtà personale della famiglia.Inoltre è stato possibile riflettere circaquanto il compito di marito e moglie, e inseguito di genitori, abbia bisogno dicamminare insieme.La rete tra famiglie cristiane rappresentauna grandissima risorsa: per se stessi, perla società e per la Chiesa tutta.Essere famiglia che ama Dio non toglie lafatica nelle difficoltà, né tanto meno ildolore, ma camminare insieme permette disentirsi vicendevolmente sorretti e farediretta esperienza dello Spirito Santo, coluiche il nostro Creatore ci ha messo accanto(Spirito di Sapienza, Consiglio, Scienza).Don Franco Govoni e le coppie che hannopartecipato, hanno mostrato l’intenzione dicontinuare il percorso con il “Centro GPDore” e questo non può che essere un’ulte-riore conferma positiva dell’esperienzafatta.Un grazie speciale va a: Milena e ParideBergamini, Silvia e Vanni Trisolini, Manuelae Valerio Mattioli. Queste coppie (nonchéfamiglie e amici) hanno reso il percorsomolto più ricco, permettendo momenti dicondivisione forte, soprattutto per i vissutie l’umanità che ci hanno donato.Grazie davvero di cuore!E, infine, grazie alla nostra presidentePaola Scagnolari per la grande fiduciamostratami.

Lisa Mattei

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Attività n. 1/2015

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Festa diocesanadella Famiglia

Crespellano, 12 aprile 2015 -“Diventare famiglia si può”

Cronaca puntuale (con anche il “prima” e il “dopo”)

Ore 8:00 - Partiamo dalla nostra parrocchiacon un carico di sedie per raggiungere all’al-ba (per una domenica!) la piazza di Crespel-lano. Serviranno, insieme a quelle portatedalle altre Parrocchie del Vicariato, per lacelebrazione della Santa Messa in piazza.Arriviamo quando già tanti sono al lavoroper sistemare sedie, trasportare tavoli, mon-tare gazebo a disposizioni di varie associa-zioni che presenteranno le proprie attività.Nel giro di un paio d’ore tutto è pronto, daglistriscioni alle palme per ornare l’altare.

Ore 10:00 – Iniziamo ad accogliere le per-sone che pian piano arrivano per la Messa(e forse anche per conquistare un posto asedere!). Nei gazebo si distribuisce materia-le informativo, ci si ferma in chiacchiere, sichiedono informazioni (anche i curiosi delpaese del bar sulla piazza). Allo stand delCentro Dore si fa partire il video dei campi(eravamo i più tecnologici!!!) e si distribuis-cono i depliant informativi sui soggiorni estivie sulla vita dell’Associazione.

Ore 11:00 - Il momento ‘clou’ della giornata:la Messa con il Cardinale. Al sole fa caldo ei libretti della Messa servono forse più comecappellini che come sussidio per seguire lacelebrazione!

L’omelia del Vescovo è incentrata sulle lettu-re della giornata (2a domenica di Pasqua)con riferimento anche alla vita familiare.Anche noi come sposi abbiamo le difficoltàdi Tommaso a credere, facciamo la stessaesperienza dell’apostolo. Ma saranno beatigli sposi che pur non avendo visto crederan-no: beati cioè gli sposi che nel loro matrimo-nio sapranno vedere il mistero grande dell’a-more di Cristo per la Chiesa (come dice sanPaolo). L’invito del Cardinale è a nutrirsi del-la Parola del Signore e del magistero sulmatrimonio per imparare a portare in noiquesto segno dell’amore di Cristo.Al termine i ringraziamenti a Rita e Marcodella Parrocchia di Molinella che terminanoil loro servizio come “coppia di riferimento”presso l’Ufficio Famiglia diocesano e passa-no il testimone a Riccardo e Sandrina, unanuova famiglia del vicariato di Bazzano, cheproseguiranno la collaborazione con l’ufficio.Poi il saluto del Vescovo, non solo a loro,ma un po‘ a tutti, sapendo che molto proba-bilmente è l’ultima volta che farà la FestaDiocesana con le famiglie. Ci porterà peròtutti nel cuore, anche perché gli viene rega-lata una immagine del santuario di san Luca(… più bolognese di così!).

Ore 12:30 – Come nella migliore tradizionebolognese, si prosegue con il pranzo,continuando a chiacchierare e a confrontarsisul tema “famiglia” (anche la fila permangiare è un’ottima occasione perraccontarsi…).

Ore 15:00 – Nel pomeriggio la giornataprosegue con l’incontro con mons. Bonetti.“Lo Spirito Santo fa la differenza nelSacramento del Matrimonio”.Si ascolta con serenità la riflessione, quasiun ritiro spirituale per gli sposi.

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Attività n. 1/2015

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Ognuno di noi rivede alcuni momenti dellavita di coppia e della sua famiglia, mentre sicerca di guadagnare un posto … all’ombra.

L’invito pressante è ad essere, nella Chiesae nel mondo, famiglie a tutto tondo; famigliepiene della forza e della grazia dello SpiritoSanto che è in noi in virtù del sacramentocelebrato e ogni giorno rinnovato nell’amorereciproco. Con la grazia del sacramentosiamo resi capaci di amare come Dio ama edi vivere la vita di coppia come segno vivodell’amore che è nella Trinità.

Ore 17:00 - Spettacolo dei giovani delvicariato e ultima passeggiata fra gli stand.Siamo in tanti ad occuparci della famiglia, diciò che riguarda la vita di coppia e anche deisuoi problemi: questa giornata è stata unaoccasione per conoscerci e scambiarciesperienze e proposte. Ore 18:00 - In men che non si dica la piazzaritorna quella di sempre: si tolgono le sedie,si smontano i gazebo, ci si saluta a lungo eci si augura buon lavoro. L’appuntamento èfra due anni nel Vicariato di Cento.

Patrizia e Gigi Fava

Paola Libanoro Raineri

Nonnipoti

Un legame specialeEd.Effatà Cantalupa (To), 2014, pp.204

Il legame familiare tra nonni e nipoti è deltutto particolare e per sua natura dovrebbeessere caratterizzato dal gioco, dalla gratui-tà e dal piacere di stare insieme senza lapreoccupazione del “produrre” per forza.I nonni rappresentano anche un ponte stori-co fondamentale su cui si sviluppa l'esisten-za di ogni futura generazione e possono conil loro atteggiamento favorire od ostacolare ilrapporto tra genitori e figli e tra questi ultimie la società.Con questo libro l'autrice si rivolge sia ainonni che ai genitori per aiutare i primi ariconoscere e prendere consapevolezzadi tutti quei sentimenti, aspettative, so-gni, delusioni legate al loro stato ed aiu-tare i genitori a gestire bene la risorsa“nonni” (S.M.)

G. P. DORE NOTIZIE ANNO XXXIII– 1

Attività

La presentazione dei testi è curata da:Mirella Dal Fiume (M.D.F.), Silvia Malaguti (S.M.), Daria Giacomini (D.G.). Paola Passerini Bertolani (P.P.B.)

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Allargare lospazio familiare:adozione e affido

a cura di E. Scabini e G. Rossi

Ed. Vita e Pensiero– Milano 2014, pp. 299

Il volume, curato da Scabini e Rossi, si av-vale di contributi di vari professionisti che sioccupano in particolare delle tematiche rela-tive all'adozione e all'affido.Viene evidenziata una profonda intercon-nessione tra familiare e sociale nel processodi adozione e affido e viene sottolineata lanecessità che anche il sociale assuma unasempre maggiore responsabilità nel soste-nere le famiglie nelle varie fasi del processo.Gli approfondimenti interdisciplinari e in-ternazionali che caratterizzano i contribu-ti dei vari professionisti rendono questolibro particolarmente interessante e utilea studenti e operatori del settore (S.M.)

Matteo Selvini – Gilberto GilliniFamiglie in panne

Guida per un sostegno organizzato

Ed. Effatà. Cantalupa (To), 2014, pp.170

Gli autori indicano un metodo all'operatorevolontario che offre una prima relazione d'aiuto alla famiglia nella quotidianità.Nella comunità parrocchiale questo volonta-rio si configura come operatore pastoraleche dovrebbe avere la capacità di usare l'in-telligenza e le conoscenze di cui dispone, lasapienza del “servo inutile”, il lavoro di un'é-quipe di altri operatori e la dimensione rela-zionale.Il testo prende in considerazione il mon-do del volontariato, ma anche altre figureprofessionali come medici, avvocati, sa-cerdoti (M.D.F.)

G. Bassi – R. Zamburlin

L'amore si può impararePer un rapporto di coppia positivo

Ed.Effatà, Cantalupa(To), 2014, pp.124

L'obiettivo di questo libro è di promuovereuna crescita personale e relazionale, uncammino costruttivo verso sempre nuoveconoscenze e scoperte, interiori ed esteriori.Infatti le emozioni, i sentimenti, le cognizionie i valori necessari per migliorare unarelazione si possono apprendere e non sonodifficili come si crede.Si sperimentano così nuovi modi diesprimere emozioni, sentimenti e sessualità,al fine di raggiungere il detto biblico: “...e idue divennero uno” (M.D.F.)

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Giuseppe Maiolo

Adolescenzespinose

Come comunicare senza fare (e farsi) del male

Ed.Erickson, Trento,2007, pp. 243

L'adolescenza è un'epoca di grandi meta-morfosi, di alchimie complesse, dove nonsembra accadere nulla e dove invece ognicosa cambia senza apparire oppure si mani-festa in modo rumoroso, soprattutto quandoattorno all'adolescente ci sono solo silenzioe solitudine. Il rischio più grande è quello dinon riuscire a comunicare e nel non sapereda che parte andare. L'autore, attraversole storie raccolte negli anni, approfondi-sce le varie tematiche legate al periodoadolescenziale (M.D.F.)

Père Gilles

Il segreto delle coppie che durano

ed. Effatà, Cantalupa (To), 2014, pp.92

Questo agile libret-to è una raccolta di brevi riflessioni esuggerimenti affinché una coppia di sposirafforzi la sua unione.

Vengono indicati alcuni pilastri dell’amoreumano quali la tenerezza, la comunicazione,la sessualità, la gioia di essere insieme el’accettazione della differenza. Vengonoanche evidenziati alcuni ostacoli come lamonotonia, l’abitudine, il perfezionismo e... ifigli; di ognuno vengono suggeriti i rimedi.Scritto con stile molto particolare e ac-cessibile, l’autore traccia un sentiero dibuon senso e tanta umanità (D. G.)

Juan Josè Pèrez-Soba

La pastorale familiare

Tra programmazioni pastorali e generazionedi una vitaEd.Cantagalli, Siena,2013,pp.230

Il volume è una chiamata a rinnovare pro-fondamente lo sguardo e l'azione dellaChiesa per la famiglia, affrontando conun'impostazione fortemente innovativa an-che le più delicate e dibattute questioni at-tuali.Per avvicinarsi alla realtà che la pastoralefamiliare diviene questione sempre più cen-trale per la Chiesa, è necessario riconosce-re la realtà familiare come fonte che generavita nella comunità cristiana (M.D.F.)

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Stephan Kampowski

Ricordati della nascita L'uomo in ricerca di un fondamento

Ed.Cantagalli, Siena,2013,pp. 218

Ricordare la morte, come esortavano i mo-naci medievali, ci fa vedere le cose nellaloro prospettiva, ci obbliga ad interrogarcisul senso delle nostre attività, ad apprezza-re il valore del tempo e a riflettere su un fat-to cruciale della condizione umana. Alricordare che “devi morire” l'autore con-trappone l'altro termine dell'arco della nostravita: “la nascita”. Ricordare la nascita vuoldire ricordare il fatto che la vita è il primo efondamentale dono che ognuno di noi ha ri-cevuto, che questo dono ci è stato dato inun contesto interumano e che quindi siamocollegati gli uni agli altri e non siamo indivi-dui separati. La vita è un dono prezioso chedeve essere custodito e accettato con grati-tudine. La parte finale del libro comprendeuna riflessione sul tema attuale dellabiotecnologia e ne esamina le promesse, lesfide e i pericoli ( S.M.)

I primi anni di matrimonioLa sfida pastorale di un periodo belloe difficile

a cura diLivio Melina

ed. Cantagalli -Siena, 2014,pp. 102

Nella mentalità odierna di periodo difficoltoso,relativo ai primi anni di matrimonio, rispetto allaopposta considerazione che se ne aveva in pas-sato, emerge parimenti con urgenza l'esigenzadi un adeguato accompagnamento pastorale daparte della Chiesa agli sposi, affinché riscopranotutta la forza e la bellezza di vivere la loro comu-nione personale come una grazia di Dio da farcrescere pazientemente, in grado di superare ledifficoltà che la vita inevitabilmente comporta. Ilcuratore del libro si serve di autorevoli esposi-zioni sull'argomento per fare chiarezza e illumi-nare il futuro cammino degli sposi, facendo in-tuire che è possibile, con una loro formazionepermanente, oltre che riconoscere problemati-che e individuarne soluzioni, supplire alle caren-ze di debolezza che oggi si riscontrano nella fa-miglia, per fondare la propria casa vittoriosa-mente sulla roccia stabile dell'amore sponsale,gratuito e misericordioso di Dio (P.P.B.)

Benedetta Foà

Dare un nome al dolore

Elaborazione dellutto per l'aborto diun figlioed. Effatà Editrice,Cantalupa (To), 2014,pp.187

Se è grave e doloroso per la donna la deci-sione di abortire o il subire un aborto spon-taneo, molto di più lo è la sua conseguenza,che può provocare danni psicologici difficilida curare perché spesso non espressi o ce-lati. A fronte di anni di studio ed esperienzecliniche in materia, l'A. ha messo a punto unoriginale metodo terapeutico, che ha per og-getto il bambino mai nato. Tale metodo miraa sanare gradualmente il malessere esisten-te fino alla sua completa guarigione.

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Partendo dal fatto che si dà un nome allecose e persone per entrare in rapporto conesse, così viene dato un nome al bambinomai nato, evocandolo ed immaginandolocon ricordi ed oggetti che lo identificano ediventano cari, per dirgli infine addio elasciarlo andare in pace e rassegnazione.Il testo offre un aiuto concreto: con la ci-tazione di casi e comportamenti esemplaridi donne colpite dall'aborto, chiarendo ledefinizione del fenomeno abortivo neisuoimolteplici aspetti nella società di oggie illustrando nei dettagli il metodoproposto, che affronta e può risolverepositivamente e definitivamente ilproblema (P.P.B)

Affari, siete difamiglia?

Famiglia e svilupposostenibile

a cura diS.Kampowski eG.Gallazzi

Ed.Cantagalli,Siena 2013, pp. 23

Questo libro raccoglie i contributi esposti du-rante il corso “Executive Famiglia e SviluppoSociale” rivolto principalmente a imprendi-tori, dirigenti, responsabili e consulenti dellavoro con l'obbiettivo di esaminare qualedovrebbe essere il ruolo più giusto della fa-miglia nel mondo di oggi e di conseguenzacome migliorare il suo rapporto con il mondoeconomico e sociale. Il volume è suddivisoin tre parti.

La prima parte apre la discussione trattandodella famiglia come bene antropologicofondamentale.La seconda parte affronta lepolitiche sociali e aziendali mirate allapromozione della famiglia. La terza presentaalcune testimonianze concrete dal mondoprofessionale e politico (S.M.)

Bibbia e famiglia: unadimora per la ParolaAlla luce dellaesortazione post-sinodaleVerbum Domini

A cura di José Granados

Ed.Cantagalli,Siena 2013, pp. 93

Da una parte la Bibbia parla della famiglia eci insegna a vivere in pienezza la nostra vo-cazione all'amore. Nella Scrittura troviamoinfatti la chiamata originaria dell'uomo e del-la donna a unirsi in una sola carne , apren-do il cammino verso il mistero della loro pie-nezza in Dio.D'altra parte la famiglia è ambito privilegiatodi lettura della Bibbia, il luogo dove si impa-ra ad ascoltarla mantenendola in contattocon l'esperienza più profonda della persona.È infatti nella famiglia che nasce la parolaumana, nel senso di una eredità ricevuta,aperta verso la parola originaria di Dio(M.D.F.)

Ricordiamo che la Biblioteca e ilCentro GP Dore osserveranno lachiusura estiva nei mesi di luglio eagosto

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Elio Sgreccia

Per una pastorale della vita

Proposte applicative - Dal concepimento alla maturitàEd.Cantagalli, Siena 2014, pp. 229

Si tratta di annunciare anzitutto il centro diquesto Vangelo. Esso è annuncio di un Diovivo e vicino, che ci chiama a una profondacomunione con sé che ci apre alla speranzadella vita eterna; è presentazione della vitaumana come vita di relazione, dono di Dio,frutto e segno del suo amore; è proclama-zione dello straordinario rapporto di Gesùcon ciascun uomo, che consente di ricono-scere in ogni volto umano il volto di Cristo.Alla luce di quanto sopra il volume affrontaproblemi inerenti la procreazione responsabile,l'aborto, l'educazione del senso religioso emorale nella fanciullezza e nell'adolescenza.Vengono inoltre approfonditi temi inerenti icomportamenti a rischio e le dipendenze a cuivanno incontro gli adolescenti in questaparticolare fase di crescita (M.D.F.)

Stanislaw Grygiel

DialogandoconGiovanni Paolo II

Ed. Cantagalli, Siena2013, pp.193

Le pagine di questo librocostituiscono una versioneampliata delle lezionitenutesi nel 2013 presso l'Università Cattolicad'America dall'Autore.

In esse S. Grygiel, facendo riferimento adialoghi, conversazioni, interventi avvenuti insituazioni e luoghi diversi, offre al lettore unavisione della vita , della filosofia , della teologia edella spiritualità del giovane vescovo KarolWojtyla che poi diverrà Papa Giovanni Paolo II.Il volume è un'interessante lettura che puòaiutare a comprendere sempre meglio la grandefigura di K. Wojtyla (S.M.)

MAXIMILIANO ULIVIERI (A CURA DI)

Love AbilityL'assistenza sessualeper le persone con disabilitàPostfazione di GiorgiaWùrth

ed. Centro StudiErickson S.p.A. 2014,

pp. 170

Questo è il primo libro in Italia che affronta iltema dell'assistenza sessuale a persone con di-sabilità, a differenza di gran parte dei paesi eu-ropei.Dando voce a testimonianze dirette, a prospetti-ve di ricercatori, decisioni politiche e proposte dilegge, il curatore del testo, affetto da disabilitàdalla nascita, si propone di far conoscere il pro-blema e i modi per affrontarlo, per essere di aiu-to a quanti sono direttamente coinvolti e familia-ri, chiarendo tabù e pregiudizi.L'obiettivo è favorire e suscitare in Italia unaregolamentazione giuridica e un dibattito politicosull'argomento, presentato con un disegno dilegge in Parlamento

Nella pubblicazione, trattata dal punto di vistaumano-sociale, non è preso in considerazionel'aspetto etico-morale della questione, nei suoipossibili risvolti e implicazioni (P.P.B.)

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