notiziario mensile marzo 2011 la rivista del club … · scelta di una terna di proposte tra le...

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Particolare di un manifesto degli anni Trenta conservato al Museo nazionale della montagna “Duca degli Abruzzi” dove sono in allestimento cinque mostre, in parte itineranti, legate al programma biennale per i 150 anni della nostra associazione. ISSN 1590-7716 Numero 3 - Marzo 2011 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone NOTIZIARIO MENSILE MARZO 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO Il logo CAI 150 ci accompagnerà dalle attuali celebrazioni per l’Unità d’Italia all’ambito traguardo, nel 2013, del centocinquantennale del Club Alpino Italiano LA NOSTRA STELLA POLARE

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Particolare di un manifestodegli anni Trenta conservato

al Museo nazionale dellamontagna “Duca degliAbruzzi” dove sono in

allestimento cinque mostre,in parte itineranti, legate alprogramma biennale per i

150 anni della nostraassociazione.

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ne NOTIZIARIO MENSILE MARZO 2011 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Il logo CAI 150 ciaccompagnerà dalle attuali

celebrazioni per l’Unitàd’Italia all’ambito

traguardo, nel 2013,del centocinquantennale

del Club Alpino Italiano

LA NOSTRA STELLA POLARE

LO SCARPONE 03 9-02-2011 18:46 Pagina 1

Il concorso riservato ai soci per il mar-chio-logo “CAI 150”, che per la primavolta compare sulla copertina di questofascicolo del notiziario, ha privilegiato

la creatività dei nostri volontari rispetto adapporti provenienti dall’esterno.

La risposta, come è stato riferito in gen-naio, è stata numerosa e qualificata e hamolto impegnato la commissione giudica-trice nella selezione delle immagini piùsuggestive e significative, portando allascelta di una terna di proposte tra le quali èuscito vincente l’elaborato del socioStefano Vittori di Roma. Il marchio eviden-zia gli elementi essenziali che identificanoil Club Alpino Italiano attraverso la rappre-sentazione stilizzata dello “stellone” a cin-

que punte che sta al centro dello stemma eche comprende anche lo slancio verso l’al-to della montagna.

La punta a sinistra rappresenta le molte-plici anime del Sodalizio, mentre sulladestra l’aquila prosegue il suo volo, iniziatonel 1863, verso il 150 °anniversario. Il colo-re scelto è il blu che sta nel campo dellostemma e che da sempre correda l’ufficiali-tà visiva del Sodalizio.

Si è anche tenuto conto dell’applicabilitàdel marchio su vari supporti che dovrannodiffonderlo, dalla comunicazione stampataa quella sul web, ai prodotti di marchandi-sing. Il logo è stato presentato il 24 feb-braio nel Salone degli stemmi al Museodella montagna in occasione della prima

delle cinque mostre legate ai 150 anni delCAI, di cui si riferisce in altra parte delgiornale. ■■

2 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Comunicazione Le ragioni di una scelta

Un passo a vanti nella tutela dellamontagna inv ernale e dei suoisilenzi si r egistra in V alfurva

(Sondrio) dove in gennaio la cir colazionedelle mo toslitte è st ata vie tata s u tutto ilterritorio (quasi comple tamente situa tonel P arco nazionale dello Stelvio) conun’ordinanza del sindaco Gianfr ancoSaruggia. L a violazione delladisposizione comporta una sanzione di 300 euro.

Nel documento, che porta la data del 10 gennaio, si precisa “chedurante il periodo inv ernale l’affluenza turistica e di aff ollamentodel territ orio è ele vata poiché le me te di escur sionismo alpinopresenti nel Comune sono di f orte richiamo, e quindi si r endenecessario procedere alla limitazione delle motoslitte anche al finedi tutelar e il pa trimonio str adale, pr evenire gli inciden ti econservare l’ambien te na turale anche nell’o ttica della suavalorizzazione turistica e sociale”.

Premesso che le mo toslitte sono “fonte di situazioni di pericolo einquinamento ambien tale sia dal pun to di vist a acustico chedell’aria” e che “non è consen tito guidare motoslitte e/o altri mezzimeccanici su ne ve senz a a ver conseguito la pa tente di guida dimotoveicoli o autoveicoli”, l’ordinanza concede deroghe alle forzedi P olizia e di soccor so, an tincendio, di vigilanz a, alla Socie tàproprietaria di impian ti di risalit a all’in terno delle r elative ar eesciabili, ai pr oprietari e/o gest ori dei rifugi alpini e della pist a difondo e, infine, su autorizzazione specifica rilasciata dal Comandopolizia locale, solo a r esidenti o pr oprietari di f ondi nel Comune,dietro specifica richiesta.

Da tempo la liber a cir colazione di questi v eicoli nelle localitàturistiche invernali provoca problemi gravissimi, legati anche allasicurezza. Il pr ovvedimento della V allfurva è st ato accolt o consoddisfazione dal pr esidente del Gruppo r egionale lombardo delCAI Rena ta Viviani e dalle sezioni v altellinesi che nell’aprile del2008 avevano diramato un comunica to invitando “i liv elli locali digoverno e quelli decen trati della Pr ovincia e della Regione, aprendere atto della gr avità della situazione e ad agir e con pr oprie

Stop alle motoslitte

Silenzio per favoreemanazioni cogen ti che ponganofine a quest o tipo di abuso delterritorio, malamen te mascher atoda pr oposta turistica e legittima tocome svago, ma in r ealtà originatoda mo tivazioni esclusiv amenteeconomiche e dall’assenz a diqualunque per cezione del v aloredell’ambiente naturale”.

Sul problema il CAI aveva in precedenza preso posizione con undocumento appr ovato dal Consiglio cen trale (Utilizzo di mezzimeccanici nell’ambiente montano, 15/7/2006) in cui si pr ecisa che“l’accesso con mo toslitta de ve esser e consen tito solo su str adepubbliche o su str ade agr osilvopastorali per gli a venti diritt o;qualora si consider asse la mo toslitta per a ttività di tipo agonisticodevono esser e individua ti degli itiner ari dedica ti, che noninterferiscano con l’ambien te na turale in primo luogo e con gliitinerari sci alpinistici e di fondo escursionistico in secondo luogo”.

Come st anno le cose oltr e confine? L a pr oblematica, in unaprospettiva internazionale, appare piuttosto complessa. “L’esamedella situazione giuridica degli St ati alpini in r elazione agli sportmotorizzati ha pr odotto un quadr o eterogeneo”, conferma Mar coOnida, segr etario della Conv enzione delle Alpi, che annuncia laprossima pubblicazione di uno studio appr ofondito per v alutare lostato applicativo di talune norme dei protocolli della Convenzione inrelazione all’uso dei mo tori. Tale studio, di cui si dar anno ampiragguagli in queste pagine, riguar da in particolar e il Pr otocolloturismo e il Protocollo protezione della natura. E una conclusione èpossibile sin d’or a an ticipare: lo sport mo torizzato risult a esser ediventato quasi o vunque un pr oblema che richiede in terventiimmediati. In quest a stagione invernale che st a per concluder si ilrapporto tra la montagna e l’impiego di veicoli a motori viene infineaffrontato in F rancia dall’organizzazione REEMA (Re te educativaper l’ambien te alpino, h ttp://www.reema.fr) che so ttolinea lanecessità di limitare nelle località turistiche le emissioni sonore che“degradano l’ambiente acustico della montagna, mentre i visitatorisono alla ricerca di calma assoluta”. ■■

Il marchio-logo “CAI 150”

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Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al RegistroNazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La r edazione accett a articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lospazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.Il materiale da pubblicar e de ve esser e in r edazione, possibilmente per post aelettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863315.032 soci (fine dicembre 2009)

Presidente generale: Umberto Martini

Vicepresidenti generali: Ettore Borsetti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componenti del Comitato direttivo centrale: Paolo Borciani, Luca Frezzini, Sergio Viatori

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Albert o Bargagna, Sergio Chiappin, Ant onio Colleoni, Enz oCori, Massimo Doglioni, F ranco Giacomoni, Ugo Griv a, Luigi Grossi, AldoLarice, Claudio Malanchini, L orenzo Marit an, Giancarlo Nar di, U mbertoPallavicino, Manlio P ellizon, Gio vanni Maria P olloniato, Angelo Schena,Gianni Zapparoli

Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia eFinanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente)

Probiviri nazionali:Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Annibale Salsa

Direttore: Andreina Maggiore

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

2 ComunicazioneIl marchio logo “CAI 150”Motoslitte Silenzio per favore

4 CelebrazioniLa grande avventura del CAIBollino 2011Il CAI e la storia d’Italia

6 PrevenzioneSicuri con la neveCosì i ragazzi imparanodi Gian Carlo Nardi

7 EsperienzeLa traversata di Ugo e Manuel

8 Corsi di formazioneLa montagna che fa scuoladi Giuseppe Petrelli

14 Dolomiti di cartaNel regno di Laurino

16 Soccorso alpinoLe modifiche statutarieIntervista a Vincenzo Torti

17 TrentoFilmFestivalVerso la 59ª edizione

18 AmbienteI 30 anni del Bidecalogodi Miranda Bacchiani

Un compendio per le regoledi Lorenzo Maritan

21 TecnologiaIn pista con il tachimetrodi Bruno Bozzetto

22 ProfiliAngelo Mossodi Enrico Donegani

23 RicercheIl mondo sonoro in montagnaIntervista a Paola Favero

25 IncontriLa principessa di Gungtang

26 Protagonisti della verticaleLucio Bonaldo (2)di Augusto Angriman

Montagne nostreL’ultimo dei buscatiè

27 RiconoscimentiIl premio Biasin 2010di Beppe Muraro

28 PersonalitàI presidenti visti da vicino (3)

Sommario

Rubriche10 CIRCOLARI 13 CAIREGIONI

14 BOOKSHOP 20 MONDOMONTAGNA

24 NEWS DALLE AZIENDE 29 QUICAI

34 I NOSTRI CARI 35 VITA DELLE SEZIONI

37 PICCOLI ANNUNCI 38 BACHECA

39 LA POSTA DELLO SCARPONE

Fondato nel 1931 - Numero 3 - Marzo 2011

Direttore editoriale per le pubblicazioni periodiche e non periodiche: Alessandro GiorgettaDirettore responsabile: Luca CalzolariCoordinamento redazionale: Roberto Serafine-mail: [email protected]

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini.CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19 casella postale 10001 - 20110 MilanoTel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201CAI su Internet www.cai.itTeleg. CENTRALCAI MILANOC/c post. 15200207, intestato a: CAI Club Alpino Italiano Servizio TesoreriaVia E. Petrella, 19 - 20124 Milano

Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano:12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato: abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45;abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90; abbonamento non soci in Italia: € 35,40; supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del Mediterraneo € 44,40 / Africa - Asia - Americhe € 63,30 / Oceania € 82,80 Fascicoli sciolti, comprese spese postali:bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20; mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30

Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978:Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc, Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083

Segnalazioni di mancat o rice vimento v anno indirizz ate alla pr opria Sezione .Indirizzate tutta la corrispondenz a e il materiale a: Club Alpino It aliano - U fficioRedazione - V ia E. Petrella, 19 - 20 124 Milano. Originali e illustr azioni di regolanon si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni,senza esplicita autorizzazione dell’Editore.Servizio Pubblicità: GNP s.r.l., via Udine, 21/a 31015 Conegliano, TV - www.gnppubblicita.itResponsabile pubblicità: Susanna Gazzola tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected] turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707 [email protected]: Elcograf - Beverate di Brivio (LC)Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG)

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Sventola il tricolore sulla grande rassegnacon cui il Museo nazionale della monta-gna celebra quest’anno l’Unità d’Italia,una delle cinque tappe di un percorso che

condurrà nel 2013 a celebrare lo stesso Club alpi-no, arrivato a sua volta tra un paio d’anni al tra-guardo del suo centocinquantennale. Le duericorrenze s’intrecciano attraverso una serie dicinque rassegne dello stesso Museomontagnanell’ambito di un percorso di avvicinamento ai festeggiamenti del2013 che riguarderanno direttamente il CAI e la sua storia: rassegnepensate per coinvolgere l’intero territorio nazionale in un’opera disensibilizzazione interna ed esterna al sodalizio.

Non poteva, del resto, che affondare le radici nel ricchissimo patri-monio del Museo questo progetto che ha preso avvio il 24 febbraio aiCappuccini nella sontuosa cornice della Sala degli Stemmi, in occa-sione dell’inaugurazione della prima iniziativa fregiata dal logo “CAI150”. Si tratta della mostra “I villaggi alpini, l’identità nazionale allegrandi esposizioni” che si concluderà il 20 novembre.

La rassegna immediatamente successiva riguarda, dal 15 aprile al 20novembre, come recita il titolo, “le Alpi e l’Unità nazionale, trasfor-mazioni e mutamenti” e ruota intorno alla nascita del Regno d’Italianel 1861, momento esemplare di allineamento tra politica italiana emontagna, ma anche consacrazione della visione della cresta spar-tiacque, frontiera di patria, che crescerà fino alla Grande guerra e si

prolungherà oltre la Seconda guerra mondiale. La mostra sarà completamente realizzata con le collezioni apparte-

nenti al Museo, in continuo arricchimento, affiancate da quelle dellaBiblioteca nazionale. Si tratta di un patrimonio inestimabile che fadell’Area documentazione Museomontagna la più importante strut-tura di settore del mondo. Vanto non solo del Club Alpino ma di tuttigli appassionati della montagna.

Ma intanto già fervono i preparativi per la mostra ufficiale del ClubAlpino Italiano per il 150° anniversario di fondazione, che verràovviamente allestita nel 2013 con particolare attenzione alla storiadel Sodalizio e agli aspetti sociali e di costume che hanno interessa-to l’alpinismo. La rassegna sulla storia del Club Alpino Italiano saràcostituita, a quanto è possibile anticipare, da pannelli espositivi conriproduzione di immagini e documenti, con testi esplicativi e dida-scalici; verrà proposta in tre versioni e presentata in tutte le esposi-zioni che si avvarranno del logo “CAI 150” (vedere la sua genesi apagina 2) a garanzia di qualità e per rafforzare l’immagine coordinata

4 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Le celebrazioni e il Museomontagna

“Le Alpi e l’Unità nazionale,trasformazioni e mutamenti”, in programma ai Cappuccini di Torino, ruota intorno alla nascita del Regno d’Italia nel 1861, momento esemplare di allineamento tra politicaitaliana e montagna

La storia del Club Alpino Italiano, chefin dalle sue origini ha pr omossol’esplorazione, lo studio, la

crescita sociocultur ale e latutela della mon tagnaitaliana, è str ettamentelegata alla st oria dell’It aliaunitaria di cui nel 2011 ricorreil centocinquantenario.

Tale conce tto è st atoespresso gr aficamente nelnostro bollino annuale, che,presentato al Presidente dellaRepubblica in occasione dellavisita della Pr esidenzagenerale del 3 no vembre

scorso, ne ha suscit ato l’in teresse el’apprezzamento. Gli elemen ti che lo

compongono inf atti richia-mano le principali car atte-ristiche na turali delle nostr emontagne sui colori delTricolore: il v erde delleforeste e della vegetazione, ilbianco dei ghiacciai e dellenevi, il r osso delle cr ode edelle guglie gr aniticheall’alba e al tr amonto; lacorda, volutamente d’antane dal nodo Savoia, che nonsignifica nost algia, macontinuità con le nostr e

origini e tr adizioni, in trecciate alla st oriad’Italia; ed infine non po teva mancar e ilnostro stemma con gli elemen ticaratterizzanti dell’aquila e della stella,che sono altr esì pr esenti, in f ormestilizzate e a ttualizzate, nel logo ufficialedel nostr o cen tocinquantenario (ripr o-dotto in copertina). Simboli tutti nei qualiriconosciamo la nostr a appartenenz aassociativa e iden tità nazionale, dellequali nel 148° anno della nostr a st oriadobbiamo andar e fieri per il pa trimoniostorico, culturale e naturale che abbiamocontribuito ad accrescere e a tramandarealle future generazioni.

A. G.

Il bollino 2011

Continuità con le nostre origini intrecciate alla storia d’Italia

Una veduta del Castello del Valentino dove il CAI è stato tenuto a battesimo nel 1863.

La grande avventura del Club A

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dell’evento. Questa mostra sarà curata da Aldo Audisio e Alessandro Pastore,

due “grandi firme” della storia della montagna, che si avvarranno dispecialisti dei diversi settori.

Mentre in Italia i riflettori sono in questi giorni puntati sulle cele-brazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia (vedere il sito www .italiau-nita150.it/) con una giornata di festa nazionale il 17 marzo, con unamostra a Palazzo Madama di Torino (www.palazzomadamatorino.it)dove dal 18 marzo sarà ricostruita un’aula del senato, e con la MoleAntonelliana cinta con i tre colori della bandiera nazionale, toccadunque al Museo nazionale della montagna rimettere insieme il gran-de affresco in cui confluiscono 150 anni di vicende legate all’evol-versi della cultura alpina. Che questo progetto, “governato” da ungruppo di esperti del CAI sotto la guida di Alessandro Giorgetta,fosse affidato in buona parte ai soci torinesi del CAI era in qualchemodo un atto dovuto. È stato infatti a Torino nel pomeriggio del 23ottobre 1863 che si svolse la prima assemblea degli iscritti: una qua-rantina in tutto contro l’attuale corpo sociale attestato sulle 319 milaunità. Il Castello del Valentino che ospitò l’adunanza sotto lo sguar-do compiaciuto di Quintino Sella lo s’intravede dalla V edetta Alpinaappena aldilà del Po. E anche questo richiamo alla memoria è oltre-modo suggestivo per il visitatore della splendida Area documenta-zione fin dal primo istante in cui entra nella struttura, non appenaoltrepassato il bancone semicircolare della reception. A parte laregale dépendance del Valentino, il resto della storia del CAI è tuttoscritto quassù, fra queste mura dove il Club alpino piantò la primavolta il suo vessillo nel 1874. Fu in quell’anno, il 9 agosto, che venneinaugurata la V edetta alpina della Sezione di T orino: anche quellaun’idea vincente perché i torinesi finirono per contendersi nei gior-ni di festa il potente cannocchiale collocato in un’edicola di legnoche consentiva lo studio e l’osservazione dello straordinario pano-rama della catena alpina occidentale. E anche per merito di quell’i-niziativa il conto degli iscritti prese a salire in modo inarrestabile.

Tornando alle odierne celebrazioni, oltre alle due rassegne citate èprevista una trasferta al Castel dell’Ovo, nello splendore del golfo diNapoli, per presentare dal 26 marzo al 30 aprile, a cura di PierangeloCavanna, le immagini di Giorgio Sommer (Francoforte sul Meno, 1834- Napoli, 1914), uno dei più famosi fotografi italiani dell’Ottocento. Laproduzione di questo artista fu prevalentemente dedicata alle imma-gini delle grandi città, delle opere nei musei, agli scavi di Pompei e aNapoli dove ebbe sede la sua attività commerciale. Nel 1872, con unserie di preziose fotografie, Sommer documentò l’eruzione delVesuvio. La mostra, con le immagini conservate dalla Fototeca delCentro documentazione del Museo Nazionale della Montagna, si arti-cola su di un ideale percorso attraverso i luoghi di montagna privile-giati dai viaggiatori del Grand T our nell’Ottocento: partendo dalVesuvio, spingendosi in Svizzera e sulle Alpi.

A Trento dal 25 marzo al 18 maggio il Palazzo Roccabruna ospiteràpoi la mostra “Dal Garda alle Dolomiti. Incanti fotografici” a cura diMaurizio Casagranda e Salvatore Izzo. Il territorio al quale è dedicatala straordinaria raccolta – acquisita dal Museo Nazionale dellaMontagna per la Fototeca del proprio Centro documentazione – è ilTrentino Alto Adige con i confinanti territori montani di Lombardia eVeneto. L’epoca delle immagini spazia dagli anni ‘60 dell’Ottocentoagli anni ‘60 del Novecento. La collezione si può suddividere in quat-tro nuclei fondamentali: fotografie singole di montagna, raccolte edalbum di viaggio, fotografie ed album di guerra, testimonianze dellavoro. Gran parte di questo materiale è inedito e di notevole interes-se per la qualità degli scatti, tutti realizzati in alta quota.

In questi giorni, per concludere, l’interesse si concentra però inevi-tabilmente, ai Cappuccini, non solo sulla mostra dedicata ai villaggialpini, ma anche sulla rassegna curata da Annibale Salsa ed EnricoCamanni sulla nascita del Regno d’Italia nel 1861. Il percorso che s’i-naugurerà il 15 aprile propone, in apertura e nella prima grande sala,una focalizzazione sulla figura di Quintino Sella e dei “padri” del ClubAlpino Italiano che lo affiancarono nel dare vita al Club AlpinoItaliano. Nelle salette successive verranno analizzati i vari temi, messia confronto con l’ottica pre e post unitaria. Per accedervi si attraver-serà la ricostruzione di un posto di confine sulle Alpi, un po’ comedovettero fare i montanari per tornare a casa nel marzo del 1860,quando la Savoia, fino ad allora parte del Regno di Sardegna, venneannessa alla Francia. Viva l’Italia, e viva il CAI! ■■

CAI 150, LA MOSTRA Esposizione ufficiale per i festeggiamen ti del 150° anno difondazione del Club Alpino Italiano. A cura di Aldo Audisio eAlessandro P astore. Inaugur azione pr evista nel maggio2013 a Torino al Museomontagna e contemporaneamente invarie sedi, integrata da elementi delle collezioni locali.

I VILLAGGI ALPINI, L’IDENTITÀ NAZIONALE ALLE GRANDI ESPOSIZIONIAperta fino al 20 novembre al Monte dei Cappuccini.A cura di Alessandro Pastore.

LE ALPI E L’UNITÀ NAZIONALE, TRASFORMAZIONI E MUTAMENTIDal 15 aprile al 20 novembre al Monte dei Cappuccini. A cura di Enrico Camanni e Annibale Salsa.

GIORGIO SOMMER DAL VESUVIO ALLE ALPI, FOTOGRAFIE D’ITALIA, SVIZZERA E TIROLODal 26 marzo al 30 aprile a Napoli, Museo di E tnopreistoria,Castel dell’Ovo. A cur a di Pier angelo Cavanna. In autunnoal Museomontagna a Torino.

DAL GARDA ALLE DOLOMITI. INCANTI FOTOGRAFICIDal 25 marzo al 18 maggio a Trento, Palazzo Roccabruna. A cura di Maurizio Casagranda e Salvatore Izzo. Seguirà un allestimento al Museomontagna.

Gli appuntamenti

b Alpino Italiano

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6 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Sono 38 le località che anche quest’an-no, in tutta Italia, hanno ospitato il 16gennaio la giornata “Sicuri con laneve”, l’iniziativa del programma

nazionale “Sicuri in montagna” (www .sicu-rinmontagna.it): più del doppio rispettoall’anno passato, a testimoniare una costan-te crescita dell’iniziativa e un grande interes-

se dimostrato dal mondo dei frequentatoridella montagna e in particolare dei soci CAI.È un successo significativo, spiega EnricoVolpe – istruttore nazionale di scialpinismo epromotore assieme alla società alpinisticaF.A.L.C. della giornata che dal 2003 si svolgein Valsassina ai piani di Bobbio - perchè leadesioni (oltre 180 richieste quest’anno con-tro i 140 partecipanti dell’anno passato) perfortuna non sono arrivate sulla scorta dieventi drammatici. “L ’anno scorso”, spiegaVolpe, “sono stato tempestato di telefonateda parte delle maggiori testate giornalisti-che, animate dall’interesse mediatico susci-tato dal ripetersi di gravi incidenti in monta-gna”.

Contro certo sensazionalismo si muovel’impegno costante del CNSAS nel promuo-vere a tutti i livelli una maggiore consapevo-lezza in montagna. Sono i soci CAI natural-

mente i primi a rispondere all’appello e rap-presentano circa il 90% degli iscritti, e questograzie alla rete capillare di iniziative di sen-sibilizzazione nelle sezioni. Ma l’orizzonte èpiù ampio, come spiega Danilo Barbisottipresidente del Soccorso alpino inLombardia, visto che da qualche anno si spe-rimenta assieme all’Ufficio scolastico regio-nale per la Lombardia l’iniziativa “La monta-gna che fa scuola” destinata, come si riferi-sce in altra parte del giornale, alla formazio-ne del corpo docente e dei ragazzi.

“Il ventaglio delle discipline che si svolgo-no in montagna si sta ampliando”, ha pun-tualizzato il presidente lombardo, “e di con-seguenza anche il numero dei frequentatori,spesso non adeguatamente preparati; perquesto è necessario insistere sulla preven-zione”. A chi gli chiede provocatoriamentese il Soccorso alpino non sia “sprecato” per

presidiare le piste di sci didiscesa (dove in questo avvio distagione si sono registrati 14morti e 13 feriti gravi),Barbisotti risponde che in real-tà ci sono nell’ambito dei com-prensori sciistici molti tipi diintervento specifici che richie-dono le speciali competenze delCNSAS, come per esempio ilrecupero su impianti a fune o ilsoccorso fuori pista.

Per la buona accessibilità eper l’immersione in un ambien-te alpino che consente una mol-teplicità di approcci proprio aipiani di Bobbio, ipersfruttata

località di sci alpino, sorgerà a breve – il pro-getto è già avviato e finanziato – un centropermanente di formazione per la sicurezzain montagna nella baita accanto alla casa delCAI Barzio, in prossimità dei campi di eser-citazione a cui per ora è stata rifatta lacopertura in legno. Qui sarà possibile usu-fruire di un’aula didattica in grado di ospita-re attività di formazione a ciclo continuo,aperta alle sezioni del CAI e a tutte le attivi-tà formative del Soccorso alpino.

La struttura sarà dedicata alla memoria diDaniele Chiappa, grande alpinista e indi-menticato tecnico del Soccorso alpino lom-bardo. “Daniele è stato un precursore”, haricordato il fratello Roberto, istruttore nazio-nale di alpinismo e membro del CNSAS, “giàallora aveva individuato la linea da seguire:portare la prevenzione nelle scuole e punta-re sui giovani”.

“E queste rimangono le linee guida”, haaggiunto Elio Guastalli, referente del proget-

Imparar facendo: la giornata vissuta con i ragazzi

ASanto Stef ano d’A veto la giorna ta“Sicuri con la ne ve” si è sv olta conun t aglio mir ato ai gio vani, nella

convinzione che da ragazzi è più sempliceassimilare e in teriorizzare le buonepratiche. Curata dalla Stazione del Tigulliodel CNSAS Liguria con la collabor azionedi alcuni istrutt ori ne ve e v alanghe (S VI-AG), ha coinv olto un cen tinaio di r agazzicon i loro accompagnatori.

Tradizionalmente l’inizio dell’attività con igiovani pr evede l’inquadr amento t opo-grafico, f ondamentale per compr enderedove si è e cosa si f a. Con la seggio via iragazzi, divisi in squadr e di 6-7 con il lor oaccompagnatore, sono saliti al Mon te Buee di lì si sono incammina ti per il Mon teMaggiorasca, la v etta più alt adell’Appennino Ligure (1810 m).

Un legger o gr ecale ha o fferto unavisibilità ai limiti massimi e l’orizzon te erastraordinario in tutte le dir ezioni: dalleApuane a Capr aia, dalla Cor sica con iMonti Cinto e Stella al Carmo di L oano, etutto l’ar co delle Alpi dalle Liguri alleCentrali. Che f ascino per i r agazzi po terindividuare i gr andi monti: Monviso, Gr anParadiso, Cervino, Mon te Rosa. E poiosservarli al binocolo, secondo tradizione.

Nella so ttostante zona del Pr ato dellaCipolla sono st ate a ttivate una serie distazioni che i r agazzi hanno frequentato a

turno pr ovando dir ettamente le a ttività,secondo il metodo dell’imparare facendo. Itecnici del Soccor so alpino hanno a ttivatole stazioni del sondaggio or ganizzato, deltrasporto in toboga e dell’unità cinofila (conapprezzamento gener alizzato per il canePluto). L’Alpinismo gio vanile e il Serviziovalanghe, ma c’er ano anche due AE,hanno pr ovveduto all’inquadr amento deltema v alanghe, alla sensibilizz azione nelsondaggio e alle pr ove di sca vo, all’usodell’Artva con alcuni eser cizi specifici e,infine, alla simulazione dell’autosoccorso.

Un ringraziamento ai tecnici del CNS ASe ai tit olati del C AI per la lor o oper a, alComune e alla Socie tà degli impian ti diSanto Stef ano d’A veto che hannocompreso e sostenuto l’iniziativa, e a tutti iragazzi, pr ovenienti da o tto sezioni dellaLiguria, del Piacen tino e della S AT, chesono stati i v eri protagonisti. Arrivederci alprossimo anno.

Gian Carlo Nardi

Prevenzione La Giornata “Sicuri con la neve” in 38 località

A lezione di sicurezza

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to Sicuri in montagna, “anche se nei monito-raggi che con grande impegno e dispendio dienergie effettuiamo sui più frequentati per-corsi alpini continuiamo a rilevare la ten-denza a trascurare il corretto protocollo disicurezza”. Rimane infatti esigua la percen-tuale dei possessori di pala (25%) e di sonda(12%) su un campione di cui la maggior parte(il 68%) sono scialpinisti: solo il 47% dichiaradi aver letto il bollettino valanghe e ancormeno, il 37%, asserisce di aver effettuato unapreparazione della gita. Fa riflettere che inun’epoca in cui la tecnologia ècosì a portata di mano si tendacon leggerezza a sottovalutare ilimiti umani con fatale mancanzadi umiltà nei confronti della natu-ra e di rispetto per la vita umana:vale sempre ricordare che le pos-sibilità di estrarre vivo un sepol-to da valanga diminuisconomolto rapidamente in base a unacurva di sopravvivenza che siaccosta allo zero dopo i primi 17minuti. E se la neve è compatta iminuti si riducono a 4.

L’utilizzo dell’Artva, e di altridispositivi di autosoccorso e laricerca di sepolti in un’aera giàsuddivisa a zone sono le esercita-zioni proposte in questa riuscita“giornata”; si mostrano il funzio-namento di un rilevatore Recco esi illustrano i modelli di airbag, sicomparano costi e funzionalitàcon prove di rilevamento adistanza dei vari modelli di Artva.Ampia la risonanza e il successodelle iniziative che si sono svoltein contemporanea su tutto il ter-ritorio nazionale, compresa laSicilia dove il campo organizzatoa Piano Battaglia, a PetraliaSottana in provincia di Palermo,ha beneficiato di una provviden-ziale abbondante nevicata.

L.S.

Esperienze

Le Alpi a piedi, aspettando “il posto”

La grande traversata delle Alpi dalla Liguria alFriuli è un per corso escur sionistico diineguagliabile bellezz a. Già, ma quan ti

possono perme ttersi di f arsi a piedi 1.800chilometri con 90 mila me tri di dislivello? Occorreessere di buona gamba, come dice vano i nostrivecchi. E sopr attutto a vere qualche mese tto adisposizione. I ber gamaschi Ugo Ghilar di eManuel Ar denghi sono tr a questi privilegia tiavendo goduto di una “fortuna” per la verità pocoinvidiabile: un periodo di disoccupazione.

In attesa di tempi migliori si sono dunque messiin cammino, e la Sezione di Ber gamo haconcesso senza esitazione il proprio patrocinio esostegno a quest o aff ascinante pr ogettoalpinistico, escur sionistico e, diciamo pur e,esistenziale. Il risultato è un libro scritto a quattromani (qui accan to la copertina) e, senz a timoredi offendere nessuno, a quattro piedi.

“La gr ande tr aversata delle Alpi” (L’Alpeeditrice, www.editricelalpe.com, 206 pagine, 18euro) è un diario di viaggio, ma sopr attutto unatestimonianza pr eziosa e documen tatissimasulla situazione della r ete sen tieristica esull’accoglienza in gener e positiva nei nostri rifugi, do ve è così f acile incontrare allegrecombriccole e spassarsela.

“Bravi, bravi e ancora bravi”, è l’elogio che rivolge ai due autori il veterano Mario Curnis,gloria dell’alpinismo ber gamasco, “perché avete fatto tutto in silenzio e umiltà!”. Dopo

avere letto queste pagine viene quasi vogliadi consider are Ugo e Manuel dei v ecchiamici, sperando di incontrarli e abbracciarliin qualche rifugio mentre raccontano la lorogrande avventura. Ma forse ora è più f acileincontrarli nel cor so di una delle lor o ormainumerose confer enze e ser ate: il 22gennaio erano impegnati a Semonte pressola sala poliv alente della Pia casa di riposocon l’or ganizzazione della Sezione diBergamo, il 27 a Dalmine, il 19 febbr aio adAlzano Sopr a, l’1 1 febbr aio a Barlassina(MI). E di incon tri ce ne sar anno ancor aparecchi. P erché, passo dopo passo, lapopolarità sembrano essersela conquistata idue amici che qui v ediamo in alcune f asidella traversata. E comunque, con volontà epassione, hanno saput o indicar e unbell’antidoto alla disoccupazione e allaprecarietà che, secondo i medici, r endonopiù fragili ed esposti alle malattie.

Fabio Lenti con il dispositivo RECCO. Nell’altrapagina, da sinistra, Danilo Barbisotti ed EnricoVolpe; sotto nel box, i ragazzi dell’Alpinismogiovanile durante la giornata “Sicuri con la neve”.

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Corsi di formazione Docenti della Lombardia a Gromo (BG)

Alla sua quinta edizione, il corso diformazione “La montagna che fascuola” ha rappresentato una straor-dinaria opportunità per approfondi-

re il tema del rapporto tra montagna e scuo-la, vale a dire tra due ambiti che sempre piùtendono a moltiplicare le occasioni per inte-ragire, confrontarsi, integrarsi. Svoltosi il 18e 19 ottobre a Gromo (BG), riservato aidocenti delle scuole d’ogni ordine e gradodella Lombardia interessati a organizzareviaggi d’istruzione in località montane, èstato organizzato dall’Ufficio scolasticoregionale per la Lombardia in collaborazio-ne con l’UST di Bergamo, il Soccorso alpinoe speleologico lombardo, il Club Alpino Italiano (CAI Lombardia),l’Istituto comprensivo “Sorelle De Marchi” di Gromo.

Marisa Picinali, dirigente scolastico dell’I.C. di Gromo, ha richiama-to l’attenzione su una questione fondamentale per chi, come lei,opera all’interno di una realtà scolastica collocata in ambiente mon-tano: la montagna fa scuola? La risposta non poteva che essere affer-mativa, e ciò in virtù di una considerazione semplice che riguarda lacondizione di molti studenti per i quali la montagna, prima ancora diessere identificata come luogo in cui andare, come meta da raggiun-gere, rappresenta il contesto naturale in cui si nasce, si vive, si vieneeducati.

Ma è ovvio che la questione non può essere circoscritta nell’ambitodi una dimensione locale, territoriale, e che l’interrogativo fonda-mentale è capire se la valenza educativa della cultura legata alla mon-tagna, traducibile anche in una più sensibile visione e considerazionedell’ambiente, può essere esportabile in altri contesti, Se, in definiti-va, è possibile sfruttare le “potenzialità e le prospettive” che questacultura è capace di esprimere. A tale proposito Giuseppe Guanella,dirigente scolastico di Chiavenna, ha richiamato l’esempio della vici-na Svizzera in cui il “circolo virtuoso” che la montagna è in grado dimettere in moto, favorendo il formarsi di un’autentica cultura delrispetto, della tolleranza, fondata sull’educazione ambientale, su un

livello alto di socializzazione e di convivenzae, non da ultimo, sul rifiuto di una “societàdell’eccesso”, è da anni terreno fertile sulquale coltivare la speranza di poter educaremeglio le future generazioni. E quando siparla di educazione, come richiamato daVittoria Cinquini, è chiaro che la responsabi-lità delle istituzioni scolastiche, dei dirigenti,dei docenti, in quanto promotori di iniziativetese a mettere in comunicazione la monta-gna e la scuola, risulta essere decisiva.

Il corso è stato caratterizzato dagli interventi puntuali di alcuni ope-ratori che, con funzioni differenti, si occupano degli aspetti più tec-nici, organizzativi e legati alla sicurezza in ambiente montano. CosìDanilo Barbisotti, presidente del Soccorso alpino e speleologico lom-bardo, ha illustrato la struttura del CNSAS (Corpo nazionale soccor-so alpino e speleologico) chiarendo le dinamiche che sottendono “lagestione degli interventi di soccorso in montagna”. GiovanniPedercini, operatore sanitario del 118 di Bergamo, si è soffermatosulle modalità con cui interviene “il sistema sanitario di urgenza edemergenza”, quali sono le problematiche più ricorrenti, quali i criteriadottati per ridurre al minimo la mortalità e gli esiti invalidanti dimolti incidenti. Elio Guastalli, curatore del progetto “Sicuri in mon-tagna del CNSAS”, nonché coordinatore del corso, ha richiamato l’at-tenzione sul “Progetto scuola del Soccorso alpino lombardo” cheintende rivolgersi agli studenti con lo scopo, attraverso la montagna,di “crescere con la cultura della prevenzione e il senso del limite”.

Nelle esperienze di avvicinamento alla montagna un ruolo chiave èrivestito dal CAI, ed è toccato a Renata V iviani, presidente del CAILombardia, e a V incenzo Palomba, presidente della Commissioneescursionismo lombarda, il compito di documentare i rapporti traCAI e MIUR (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) al fine dipromuovere l’attività legata allo sport, all’educazione fisica e all’edu-cazione all’ambiente montano, in base a un protocollo d’intesa sotto-scritto nel 1997.

Con gli interventi dei docenti Paola Felisetti, Elio Guastalli, PaoloMolena, per citarne alcuni, è stato possibile toccare con mano il valo-re educativo di alcuni progetti didattici realizzati nel corso di questiultimi anni. Quello di V alerio Zani (vicepresidente nazionale delCNSAS), dal titolo “Acqua, una montagna di energia”, ha visto coin-volte alcune classi della specializzazione elettrotecnica di un istitutosuperiore. Particolare attenzione è stata riservata al contributo diEttore T acchini, membro del Consiglio nazionale dell’ordine degliavvocati, che si è soffermato sui criteri di “comportamento e respon-sabilità” degli accompagnatori, siano essi professionisti o volontari.

Giusepe Petrelli

Per molti studenti lamontagna, prima ancora diessere identificata come luogoin cui andare, rappresenta ilcontesto naturale in cui sinasce, si vive, si viene educati

Al servizio dell’istruzioneTre immagini del corso di formazione “La monta-gna che fa scuola” che ha avuto il merito dioffrire ai docenti l’opportunità di approfondimen-ti tecnico-culturali e di confronto di esperienzevissute da quanti in questi anni si sono impe-gnati in prima persona ad avvicinare la scuolaalla montagna, convinti che il patrimonio dellacultura montana rappresenti una straordinariarisorsa se messa al servizio dell’istruzione e del-l’educazione. Al microfono, accanto a Fausto DeStefani, l’alpinista Mario Merelli.

La montagna che fa scuola

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Abbiamo il piacere di comunicarV i che laprossima Assemblea dei Delegati si terrà aSpoleto sabato 21 e domenica 22 maggio2011. In queste pagine è riportato il pro-spetto con il numero dei delegati di dirittoed elettivi spettante a ogni Sezione calcola-to in base alla consistenza numerica deisoci al 31.12.2010. Le sezioni come di consueto dovranno: 1. T rasmettere alla Sede centrale –

Direzione - entro e non oltre il10.04.2011, i nominativi dei Delegati elet-ti dalle Assemblee sezionali per l’anno2011 allo scopo di consentire la precisacompilazione degli appositi registri equindi semplificare e velocizzare le fun-

zioni di verifica il giorno dell’Assemblea; 2. Compilare regolarmente e chiaramente il

modulo per i Delegati e per eventualideleghe che l’Organizzazione centraleprovvederà, come di consueto, a tra-smettere alle singole sezioni nel quanti-tativo corrispondente al numero deiDelegati;

3. Consegnare i moduli di cui al punto 2 allaconvalida della Commissione per la verifi-ca dei poteri i giorni dell’Assemblea.

Per ogni informazione rivolgersi allaSegreteria di presidenza Signora GiovannaMassini tel. 02/205723221 e-mail [email protected]

Il Direttore CAI, Andreina Maggiore

EmittenteDirezione – Segreteria diPresidenzaOggetto:ASSEMBLEA DELEGATI 2011Destinatari:Sezioni e Sottosezioni CAIData:Milano, 28 gennaio 2011Firmato:Il Direttore CAI, Andreina Maggiore

Circolare n. 02/2011

CircolariComunicazioni dalla Sede centrale

Area Ligure Piemontese ValdostanaACQUI TERME 2ALA DI STURA 1ALBA 2ALBENGA 2ALESSANDRIA 2ALMESE 2ALPIGNANO 2ALTARE 2AOSTA 3ARONA 2ASTI 2BARDONECCHIA 1BARGE 2BAVENO 2BIELLA 5BOLZANETO 3BORDIGHERA 2BORGOMANERO 2BRA 2BUSSOLENO 2CASALE MONF. 2CASELLE TOR. 1CAVOUR 1CERVASCA 2CEVA 2CHATILLON 2CHIAVARI 3CHIOMONTE 1CHIVASSO 4CIRIE’ 2COAZZE 2CUMIANA 2CUNEO 6CUORGNÈ 2DOMODOSSOLA 2FINALE LIGURE 1FORMAZZA 2

FORNO CANAVESE 1FOSSANO 3GARESSIO 2GENOVA-LIGURE 5GIAVENO 2GOZZANO 2GRAVELLONA TOCE 2GRESSONEY 1IMPERIA 2IVREA 3LA SPEZIA 2LANZO TORINESE 3LEINÌ 2LOANO 2MACUGNAGA 3MONCALIERI 2MONDOVÌ 3MOSSO S.MARIA 2NOVARA 4NOVI LIGURE 2OMEGNA 3ORBASSANO 2ORMEA 1OVADA 2PALLANZA 2PEVERAGNO 2PIANEZZA 2PIEDIMULERA 2PINASCA 2PINEROLO 3PINO TORINESE 1RACCONIGI 1RAPALLO 2RIVAROLO CAN. 2RIVOLI 2SALUZZO 3SAMPIERDARENA 2SANREMO 2SARZANA 3

SAVIGLIANO 2SAVONA 3S.SALVATORE MONF. 1STRESA 2SUSA 2TORINO 8TORRE PELLICE 3TORTONA 1TRIVERO 2UGET TORINO 6U.L.E. GENOVA 4VAL DELLA TORRE 1VALENZA 2VALGERMANASCA 2VALLE VIGEZZO 2VALSESSERA 2VARALLO SESIA 6VARAZZE 2VARZO 1VENARIA REALE 2VENTIMIGLIA 1VERBANIA 2VERCELLI 2VERRES 3VIGONE 2VILLADOSSOLA 4VOLPIANO 1

Area LombardaABBIATEGRASSO 2ALBIATE 1APRICA 1ASSO 1BARLASSINA 2BARZANO’ 2BELLANO 1BERGAMO 21BESANA BRIANZA 2BESOZZO SUP. 2

BOFFALORA S. T. 2BOLLATE 2BORMIO 1BORNO 1BOVEGNO 1BOVISIO MASCIAGO 2BOZZOLO 2BRENO 2BRESCIA 11BRUGHERIO 2BUSTO ARSIZIO 2CABIATE 1CALCO 2CALOLZIOCORTE 3CANTÙ 2CANZO 2CAPIAGO INTIMIANO 1CARATE BRIANZA 2CARNAGO 1CASLINO D’ERBA 1CASSANO D’ADDA 2CASTELLANZA 2CASTIGLIONE S. 1CEDEGOLO 3CERMENATE 1CERNUSCO S.N. 2CESANO MADERNO 1CHIARI 2CHIAVENNA 3CINISELLO B. 2CLUSONE 3COCCAGLIO 1CODOGNO 2COLICO 2COLOGNO MONZ. 2COMO 5CONCOREZZO 2CORSICO 2CREMA 3

I DELEGATI SEZIONE PER SEZIONE

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CREMONA 3DERVIO 2DESENZANO 2DESIO 2DONGO 2EDOLO 2ERBA 2FINO MORNASCO 1GALLARATE 3GARBAGNATE M. 2GARDONE VAL T. 2GAVIRATE 2GERMIGNAGA 2GIUSSANO 2GORGONZOLA 1GORLA MINORE 1INTROBIO 2INVERIGO 2INVERUNO 1INZAGO 2LAVENO MOMBELLO 2LECCO 8LEGNANO 2LISSONE 2LIVIGNO 1LODI 2LOVERE 4LUINO 2LUMEZZANE 2MACHERIO 1MADESIMO 1MAGENTA 1MALNATE 2MANDELLO LARIO 3MANTOVA 3MARIANO COMENSE 2MEDA 2MELEGNANO 2MELZO 2MENAGGIO 2MERATE 2MERONE 1MILANO 16MOLTENO 2MOLTRASIO 2MONTEVECCHIA 2MONZA 3MORBEGNO 2MORTARA 1MUGGIÒ 2NERVIANO 2NOVATE MEZZOLA 2NOVATE MILANESE 1OGGIONO 1OLGIATE OLONA 2OSTIGLIA 1PADERNO D. 2PALAZZOLO S.OGLIO 2PARABIAGO 1PAVIA 2PEZZO PONTE L. 2PIAZZA BREMBANA 2PREMANA 2RHO 2ROMANO DI LOMBARDIA 2

ROVAGNATE 2ROVATO 1ROVELLASCA 1SALÒ 2SARONNO 3S.E.M. 3SEREGNO 2SESTO CALENDE 2SESTO S.GIOVANNI 2SEVESO S.PIETRO 2SOMMA LOMBARDO 2SONDALO 1SONDRIO 4SOVICO 1TRADATE 2TREVIGLIO 2VALFURVA 2VALLE INTELVI 1VALMADRERA 2VALMALENCO 2VARESE 6VEDANO AL L. 2VEDANO OLONA 1VEDUGGIO 1VIGEVANO 2VILLA CARCINA 2VILLASANTA 2VIMERCATE 4VITTUONE 1VOGHERA 2

Area Trentino Alto AdigeAPPIANO C.A.I. A.A. 2BOLZANO C.A.I. A.A. 5

BRENNERO C.A.I. A.A. 1BRESSANONE C.A.I. A.A. 2BRONZOLO C.A.I. A.A. 1BRUNICO C.A.I. A.A. 2CHIUSA C.A.I A.A. 2EGNA C.A.I. A.A. 1FORTEZZA CAI A.A. 1LAIVES C.A.I. A.A. 2MERANO C.A.I. A.A. 2SALORNO C.A.I. A.A. 1S.A.T. 54VAL BADIA C.A.I. A.A. 2VAL GARDENA C.A.I.A.A. 2VIPITENO C.A.I. A.A. 2

Area Veneta FriulianaGiulianaAGORDO 4ALPAGO 2ARZIGNANO 2ASIAGO 2AURONZO DI CADORE 2BASSANO DEL GRAPPA 4BELLUNO 4BOSCO CHIESANUOVA 2CALALZO DI CADORE 2CAMPOSAMPIERO 2CASTELFRANCO VENETO 3CERVIGNANO DEL FRIULI 2CESARE BATTISTI 4CHIOGGIA 2CIMOLAIS 1CITTADELLA 3CIVIDALE DEL FRIULI 3

CLAUT 2CODROIPO 2CONEGLIANO 4CORTINA D’AMPEZZO 3DOLO 2DOMEGGE DI CADORE 1DUEVILLE 2ESTE 2FELTRE 6FIAMME GIALLE 1FIUME 2FORNI AVOLTRI 2FORNI DI SOPRA 2GEMONA DEL FRIULI 2GORIZIA 4LEGNAGO 1LIVINALLONGO 1LONGARONE 2LONIGO 2LORENZAGO 1LOZZO DI CADORE 1MALO 2MANIAGO 2MANZANO 2MAROSTICA 3MESTRE 5MIRANO 3MOGGIO UDINESE 2MONFALCONE 2MONTEBELLO VIC. 1MONTEBELLUNA 4MONTECCHIO MAGG. 3MOTTA DI LIVENZA 2

Nel cuore verde d’ItaliaLa Valle Umbra, tra il Monteluco, i Monti Martani fino alMonte Subasio e la Valnerina sino ai rilievi dei Monti delParco Nazionale dei Sibillini, rappresentano a pieno tito-lo il “Cuore Verde d’Italia”, dove dolci pendii di uliveti evigne, borghi medievali e castelli, abbazie e monasteri,offrono un territorio ricco e v ario di testimonianz earcheologiche, storiche ed artistiche . È in tale con testoche il Club Alpino Italiano si estese anche in Umbria conla costituzione della Sezione di P erugia nel 1875 e diSpoleto nel 1884 cui seguir ono, nel tempo, quelle diTerni, Foligno, Città di Castello, Gubbio, Gualdo Tadino e

la neonata Sottosezione di Orvieto che, ad oggi, posso-no v antare complessiv amente oltr e 3000 soci. L aSezione di Spole to, nella cir costanza del 125° anniver-sario (23 marz o 2009) della sua f ondazione, ritenne diproporre la città di Spole to quale sede dell’ Assembleagenerale dei Delega ti del 20 11. La realizzazione di taleevento rappresenta per il Gruppo Regionale dell’Umbriae per tutte le Sezioni Umbre del Club Alpino Italiano unodei momenti più significativi e, per il sodalizio, un tangi-bile segno di gr ande a ttenzione e consider azione perun’area di “media mon tagna” di indiscusso v aloreambientale, storico ed artistico.

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ODERZO 2PADOVA 7PIEVE DI CADORE 2PIEVE DI SOLIGO 2PONTE PIAVE SALG. 2PONTEBBA 1PORDENONE 4PORTOGRUARO 2RAVASCLETTO 2RECOARO TERME 2ROVIGO 2SACILE 2SAPPADA 2S.BONIFACIO 2SCHIO 5S.DONÀ DI PIAVE 3S.PIETRO CARIANO 3SPILIMBERGO 2SPRESIANO 2S.VITO AL TAGLIAMENTO 2S.VITO DI CADORE 1TARVISIO 2THIENE 4TOLMEZZO 2TRECENTA 1TREGNAGO 2TREVISO 5TRIESTE 5UDINE 6VALCOMELICO 2VALDAGNO 4VAL DI ZOLDO 2VENEZIA 4VERONA 7VICENZA 6VIGO DI CADORE 1VITTORIO VENETO 4XXX OTTOBRE 5

Area Tosco Emiliana RomagnolaAREZZO 2ARGENTA 1BARGA 1BOLOGNA 4CARPI 2CARRARA 2CASTELFRANCO EMILIA 2

CASTELNOVO NE’ MONTI 1CASTELNUOVO GARF. 2CESENA 2FAENZA 3FERRARA 4FIRENZE 6FIVIZZANO 1FORLÌ 2FORTE DEI MARMI 2GROSSETO 1IMOLA 3LIVORNO 2LUCCA 2LUGO 2MARESCA 2MASSA 2MODENA 4PARMA 4PIACENZA 3PIETRASANTA 2PISA 2PISTOIA 2PONTEDERA 2PONTREMOLI 2PORRETTA TERME 1PRATO 4RAVENNA 2REGGIO EMILIA 5RIMINI 2SANSEPOLCRO 1SASSUOLO 2SESTO FIORENTINO 2SIENA 2VALDARNO INFERIORE 1VALDARNO SUPERIORE 2VIAREGGIO 2

Area Centro MeridionaleInsulareACIREALE 1ALATRI 2AMANDOLA 1AMATRICE 1ANCONA 2ANTRODOCO 1ASCOLI PICENO 2ATESSA 1AVELLINO 1

AVEZZANO 2BARI 2BELPASSO 1BENEVENTO 1BRONTE 1CAGLIARI 2CAMERINO 1CAMPOBASSO 2CARSOLI 2CASERTA 1CASSINO 2CASTEL DI SANGRO 1CASTELLAMMARE DI S. 1CASTELLI 1CASTROVILLARI 1CATANIA 2CATANZARO 1CAVA DEI TIRRENI 1CEFALÙ 1CHIETI 2CITTÀ DI CASTELLO 2COLLEFERRO 1COSENZA 2ESPERIA 1FABRIANO 1FARA S.MARTINO 1FARINDOLA 1FERMO 2FOGGIA 1FOLIGNO 2FRASCATI 2FROSINONE 2GALLINARO 1GIARRE 1GIOIA DEL COLLE 1GUALDO TADINO 1GUARDIAGRELE 2GUBBIO 1ISERNIA 1ISOLA DEL GRAN SASSO 1JESI 2LAGONEGRO 1LANCIANO 1L’AQUILA 2LATINA 2LINGUAGLOSSA 1

LONGI 1LORETO APRUTINO 1MACERATA 2MESSINA 1NAPOLI 2NUORO 2ORTONA 1PALERMO 2PALESTRINA 1PEDARA 1PENNE 2PERUGIA 3PESARO 2PESCARA 2PETRALIA SOTTANA 1PIEDIMONTE MATESE 1POLIZZI GENEROSA 1POPOLI 1POTENZA 1POTENZA PICENA 1RAGUSA 1REGGIO CALABRIA 1RIETI 3ROMA 7SALERNO 2SARNANO 1SASSARI 1S.BENEDETTO DEL T. 1SENIGALLIA 1SIRACUSA 1SORA 1SPOLETO 3S.SEVERINO MARCHE 1SULMONA 1TERAMO 1TERNI 2TIVOLI 2VALLE ROVETO 1VASTO 2VITERBO 2

Sezioni Nazionali EsteroA.G.A.I. 4C.A.A.I. 2LIMA 1

I DELEGATI SEZIONE PER SEZIONE

Vi rammentiamo che la prossima Assemblea dei delegati siterrà a Spoleto il 21 e 22 maggio 2011. Ai sensi dell’art.III.I.2 comma 5 del Regolamento generale, la

Convocazione sarà spedita almeno 15 giorni prima dellariunione. La spedizione avverrà tramite il servizio di postaceleredi Poste Italiane. Precisiamo che detto servizio postale consegnasolo durante le ore diurne dal lunedì al venerdì (sabato edomenica esclusi). Invitiamo le Sezioni che gli anni pr ecedentihanno avuto problemi nel ricevere la convocazionedell’Assemblea dei delegati, di segnalare per scritto entro il 15marzo 2011 al Signor Paolo Merati fax. 02/205723201 [email protected] un eventuale indirizzo alternativo al qualespedire la convocazione. Precisiamo che l’indirizzo alternativoeventualmente segnalato sarà utilizzato solo per l’invio dellaconvocazione dell’Assemblea dei delegati.

Milano, 31 gennaio 2011Il Direttore CAI, Andreina Maggiore

Avviso alle sezioni

La spedizione della convocazione

Il soggiorno a Spoleto

Prenotarsi per tempo!

L’Assemblea dei delegati si terrà a Spoleto nei giorni di sabato21 e domenica 22 maggio pr esso l’impianto monumentaledel Chiostr o di San Nicolò in via Elladio. L a Sezione di

Spoleto, che ospita l’importante evento, ha stipulato per i delegatie gli accompagnatori una particolare convenzione con il consorzioalbergatori Conspoleto (tel 0743.220773 fax 0743.202027 e-mail:[email protected]) che gestisce il servizio di pr enotazionialberghiere. P er le pr enotazioni riv olgersi dir ettamente alconsorzio con la r accomandazione di affr ettarsi, consider andoche la città è solit amente me ta di consisten ti flussi turistici e diturismo congressuale. Informazioni più complete e dettagliate sulsito www.caispoleto.it Il modulo di pr enotazione è disponibile nelsito www.conspoleto.com

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EMILIA ROMAGNA Accordo per i minoriÉ stata firmata a Bologna il 14 dicembr e laconvenzione tr a il Gruppo r egionaleEmilia-Romagna e il Cen tro di giustiziaminorile per l’Emilia-Romagna per con-sentire la fruizione delle a ttività pr opostedal CAI ai minori in carico al Centro, ospitatisia in carcere sia nelle strutture territoriali dicomunità o case famiglia. L’accordo firmato dal presidente GR PaoloBorciani e dal dir ettore del Cen troGiuseppe Cen tomani coinv olge le 19sezioni r egionali. Sono pr eviste pr oiezioniriguardanti viaggi ed escur sioni in mon ta-gna mentre i giovani saranno coinvolti nellamanutenzione dei sen tieri e in escur sionisezionali, fino all’impegno un giorno a se t-timana nelle div erse sezioni per rior dinarela biblioteca o inserire dati nei sistemi ope-rativi. “Crediamo che questo sia un grandericonoscimento ai valori del CAI e da partenostra un contributo per alleviare le disav-venture dei gio vani, e dar e lor o un futur ointeresse”, ha de tto il pr esidente Borciani.L’accordo rien tra nelle azioni del Cen trovolte al po tenziamento delle occasioni diintegrazione sociale dei giovani sottoposti aprocedimento. Viene infine indica ta l’indi-viduazione di referenti per ciascuna sezio-ne, men tre Anna Maria San toli sarà lacoordinatrice per il centro.

(Elena Vincenzi, [email protected])

Emergenza impianti eolici Il 10 dicembre una delegazione del GruppoCAI Emilia Romagna ha incontrato l’asses-sore regionale alla Programmazione e svi-luppo economico Gian Carlo Muzzarelli persegnalargli i pr oblemi connessi con gliimpianti eolici industriali. Il pr esidentePaolo Borciani ha espost o il pr eoccupantequadro segnalato dalle sezioni C AI circa ilcaotico accavallarsi di richieste alime ntatodegli incentivi in esser e. Sulla base di unostudio pr esentato all’A ssemblea r egionaledei C AI dalla pr opria Commissione tutelaambiente mon tano il C AI si è dichiar atofavorevole alle ener gie da f onti rinnovabili,vento compr eso, a pa tto che gli impian tieolici industriali siano pr ogrammati su basiregionali, posti in aree a valori di vento con-venienti e rispettosi dei vincoli paesaggisti-ci. L’assessor e Muzz arelli ha assicur atoche la Regione Emilia Romagna in tendeapplicare questi principi, incor aggiare uncompatibile eolico a consumo diretto e affi-dare al piano regionale la preminenza delle

produzioni energetiche pulite meno impat-tanti. Si tratta ora – ha concluso l’assesso-re - da un la to di armonizz are con laToscana la gestione del crinale a vendopresente questi orien tamenti; dall’altr o dicoinvolgere citt adini, comunità locali eassociazionismo (di cui il C AI è importanteespressione) nella scelt a dei pr ogetti darealizzare, da modificar e o da escluder e.Con tali obiettivi si è convenuto di promuo-vere un pubblico incontro.

CALABRIA Foreste della Sila: quale futuro?All’Archivio di Stato di Cosenza si è svolto il30 gennaio un conv egno dibattito sul tema“Le f oreste silane: quale futur o?”, gr azieall’iniziativa della sezione cosen tina delClub Alpino It aliano d’in tesa con il P arconazionale della Sila. Sono in tervenuti, tr agli altri, Sonia F errari e Michele L audati(presidente e dir ettore gener ale dell’En teparco), il vice pr esidente generale del C AIGoffredo So ttile, il pr esidente del GRCalabria Pierluigi Mancuso e il pr esidentedella sezione cosentina Giuliano Belcastro,Giuseppe Martino (coor dinatore della TAMdi Cosenz a), Anna Maria L etizia F azio ePasqualina Maria Trotta, direttrice e funzio-nario dell’Archivio di Stato, che ha curato -per l’occasione - una mostra documentariadal titolo “Il pa trimonio boschivo tra deva-stazioni e tutela”.

LIGURIA Tutela della rete sentieristicaUn’intesa tra la Provincia della Spezia e lesezioni della Spezia (cailaspezia@liber o.it)e di Sarzana per la tutela e la conservazio-ne della r ete sen tieristica del territ orio èstata firma ta il 18 gennaio dall’assessor econ deleghe a T urismo, Agricoltura, Mare,Parchi e Mon tagna, Nuo ve tecnologie,Federico Barli; e da Maurizio Ca ttani eGiovanni Moruzzo - pr esidenti rispe ttiva-mente delle sezioni della Spezia e diSarzana – nonché da Giampier o Zunino,presidente del CAI Liguria. Presenti alla sti-pula anche Giuseppe Gabriele (Pr otezionecivile), Maurizio Bocchia, r esponsabileProtezione civile, Riccar do Tinfena, fun-zionario Provincia; Luca Galuppini e PaoloTonelli della Commissione sen tieri del C AILa Spezia. L’accordo mette a frutto la com-petenza e la cen tenaria esperienza acqui-sita dal C AI nella gestione del pa trimoniosentieristico anche ai fini della r ealizzazio-

ne della Cart a inv entario dei sen tieri pr o-vinciali, a sua v olta parte in tegrante dellaRel (Re te escur sionistica ligur e). In lineacon quest o obie ttivo il C AI si impegna atenere inf ormata la Pr ovincia sullo st atocomplessivo della r ete sentieristica e dellaviabilità minor e, segnalando gli e ventualielementi di criticità e le pr oblematiche rile-vate, collabor ando e f ornendo anche aglialtri enti preposti alla manutenzione l’ade-guata assistenz a per quan to riguar da lasegnaletica e la corretta numerazione. La Provincia, per parte sua, assicura al CAIil coordinamento e il confr onto con gli altrienti locali e soggetti interessati alla valoriz-zazione della r ete escur sionistica pr ovin-ciale, gar antendo il sostegno economico.Prevista anche l’istituzione di un pun toinformativo presso il Servizio turismo dellaProvincia, viale Mazzini 47, con la pr esen-za di un r appresentante per en trambe lesezioni della Spezia e di Sarzana.

LOMBARDIA Contributi per i rifugiLa Giun ta della Regione L ombardia, suproposta dell’assessore allo Sport e gio va-ni Monica Rizzi, ha deciso di st anziare3.680.000 eur o per il triennio 20 11-2013per migliorare standard di qualità e servizidei rifugi e dei bivacchi di montagna. “Grazie a questa importante somma, nellaquale siamo riusciti a far rientrare anche leeconomie relative all’ultimo bando innal-zando il con tributo dagli iniziali 3 milioniagli attuali 3,680”, ha spiegato l’assessore,“possiamo gar antire a C AI, A ssorifugi ecomunità montane la copertur a di tutti gliinterventi, anche quelli e ventualmente giàattivati, che po tranno esser e utilmen teconsiderati nelle gr aduatorie derivanti dalbando che v errà pubblica to en tro la pri-mavera”. Quanto ai criteri di assegnazionedei contributi, la delibera di Giunta preve-de che gli interventi di costruzione, ristrut-turazione, ammodernamen to, amplia-mento e straordinaria manutenzione deb-bano essere attuati con l’utilizzo dei mate-riali costruttivi tipici della tradizione locale,integrati con l’ar chitettura tipica locale erealizzati riducendo al minimo l’occupa-zione del suolo. Si elencano poi nel detta-glio i singoli in terventi ammessi, le moda-lità per accedere al contributo e i criteri diattribuzione dei pun teggi, a partir e dallecaratteristiche tipologiche dei rifugi e degliinterventi fino alle caratteristiche di inseri-mento ambientale.

CAI REGIONINotizie dai gruppi regionali

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SAGGIIL GRANDE MONTE ROSA E LE SUE GENTIIl Monte Rosa con le sue an tichegenti, gli alpeggi, le vie dicomunicazione, la cartografia e gliuomini illustri in una straordinariacavalcata in carta patinataaccompagnata da rare illustrazionie con le firme di storici ed espertitra i più prestigiosidi Laura e Giorgio Aliprandi,Vittorio de La Pierre, EnricoRizzi, Luigi Zanzi. Fond.

Internazionale Monte Rosa –Fond. Enrico Monti, 287 pagineformato 25x34 cm, 90 euro

QUOTA MILLEImmagini di vita quotidiananell’Appenninodi Francesco Fossa. Prefazionedi Paolo Rumiz. EdizioniPunctum (www.unilibro.it), 96pagine, 30 euro

VAL ROSANDRA CAPOLAVORO DELLA NATURALe meraviglie naturali della vallecara ai triestini, le curiosità, lastoria non solo alpinistica nel

racconto di un grande scrittoreche ne conosce ogni anfratto e ladefinisce “oasi felice, magicagemma sospesa fuori del tempo”di Spiro Dalla Porta Xydias,Luglio editore(www.luglioeditore.it), 102 pagine con numeroseillustrazioni a colori, 12 euro

STORIA DI DINO E ALTRI ORSIDallo stemma di Benedetto XVIalla bandiera della California, dalla ninfa Calliste trasformata inorsa per punizione da Artemide aWinnie Pooh, fino agli studi

anatomici di Leonardo Da Vinci:come si sviluppano nella nostracultura l’immagine e laconcezione dell’orsodi Daniele Zovi, Terra Fermaedizioni, www.terra-ferma.it, 88pagine,11,90 euro

CONVENZIONE DELLE ALPI E BUONE PRATICHE NEI COMUNI ITALIANIVademecum per l’applicazionedella Convenzione delle Alpi, perla buona amministrazione delterritorio montano e per la qualitàdella vita della popolazionea cura di Marcella Macaluso,

Cosa c’è di nuovo

Nelle pagine dellaRivista del CAI lerecensioni dei libri dimontagna più attuali e interessanti

Dolomiti di carta

Nel regno di Laurino

L’assemblea straordinaria deidelegati di Verona del 19dicembre è stata anche

l’occasione, come si è riferito il mesescorso in queste pagine, perl’assegnazione del prestigioso PremioBerti, che Luigi Brusadin, presidentedella Fondazione dedicata ad AntonioBerti, indimenticabile esploratore delleDolomiti, ha consegnato ad AndreaGabrieli per la sua guida sul “Gruppodel Catinaccio” (Luca Visentini editore, 452 pagine, 36 euro). Lagiuria era composta da Antonio Berti junior dell’Università diPadova, dalla scrittrice Melania Lunazzi di Udine, da RiccardoDecarli della SAT di Trento, dallo scrittore Ernesto Majoni diCortina d’Ampezzo e da Diego Stivella di BiblioCAI diPordenone. In base alla motivazione letta ai delegati del CAI daSilvana Rovis, si tratta di un “massiccio lavoro che aggiornaquello omonimo di Luca Visentini degli anni Ottanta.Sicuramente ben costruito, ‘vissuto’ dall’autore che ha riscopertoangoli solitari e vie normali dimenticate di un gruppo moltofrequentato. Ottimo l’apparato iconografico ed esemplare la

cartografia disegnata da Mario Crespan”.Possibilità di escursioni e vie normali disalita alle cime vengono analizzate nellibro con sette cartine topografiche, 120foto a colori e 120 foto in bianco e nero.“Pubblichiamo libri di alpinismo eescursionismo rispettosi dell’ambientenonché dell’autonomia in montagna,privilegiamo le Dolomiti”, scrive a sua voltal’editore nel presentare l’opera. E Gabrielispiega come “Re Laurino attraversa tuttora

indisturbato il Larsec. Ripara sulle Coronelle e sui Mugoni. Siaffaccia quand’è sera a Vael, una volta affrancatasi pure laRoda, con il tramonto. Se la ride, al solito, dalle torrisettentrionali del Vaiolet. Risale all’Antermoia e ai Molignon, sì,magari per la Fantastica Fessura. Ha la propria corte storica sulPrincipe. Scavalca la Grande e la Piccola Valbona, nella miglioretradizione delle scorribande. Sopra, sotto, addentro, spazianuovamente lungo lo Sciliar”.

Nella foto, Andrea Gabrieli ringrazia e ricorda lo scomparsodisegnatore Mario Crespan. Accanto all’autore il presidente dellaFondazione Berti Luigi Brusadin.

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Marcella Morandini, MarcoOnida, Giuseppe Lavedini,Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi(www.alpconv.org [email protected]), 66 pagine, distribuz. gratuita

ANTICHE RICETTE OSSOLANEStoria della gastronomia alpinaossolana sulla scorta di un testosettecentesco, con l’aggiunta di200 ricette originali. Per amantidella buona tavola e non solodi Paola Caretti e Ivano Pollini,Grossi editore, Domodossola,www.grossiedizioni.it, 237 pagine formato 22x22 cm,39 euro

BIOGRAFIEBELSAZAR HACQUET DALTRICORNO ALLE DOLOMITIA cura di Melania Lunazzi, storicadell’arte e acuta ricercatrice delleradici dell’alpinismo, ritratto delviaggiatore del Settecento di cui siricorda (LS 2/2011) il tentativo discalare il Tricorno già nel 1777, inanticipo addirittura sull’ascensionedel Monte Bianco (1786)di Melania Lunazzi, NuoviSentieri (tel. 0437.507188), conil patrocinio della Sezione diGorizia e della Fondazione G.Angelini, 240 pagine, 28 euro

PERIODICIMERIDIANI MONTAGNEÈ dedicato alle Alpi occitane conin più il dvd del film “Il vento fa ilsuo giro” (4,5 euro disupplemento) il numero 49 dellabella rivista diretta da MarcoAlbino Ferrari. Il precedentefascicolo sul Monte Bianco, “lacattedrale di roccia”, comprendela carta 1:30000, tutti i rifugi, inumeri utili, 25 siti d’in teresseculturale, itinerari estivi e invernaliEditoriale Domus, 7,50 euro

LA BUONA NEVENel semestrale di sci e contorniideato e diretto da Rolly Marchiun’inchiesta tra “addetti ai lavori”:ognuno rivela gioie e doloridell’alpinismoRolly Consult sas, tel e fax02.867568. Distribuzione gratuita

ALPNel fascicolo numero 267l’annuncio che è on line il nuo vosito www.alpmagazine.it.“Rimaniamo riflessivi e criticiosservatori dei tempi moderni,senza lasciarci sedurre dallatecnologia in sé, ma utilizzandonela potenza con l’ironia, laleggerezza e la velocità che essarichiede”, scrive il direttore ValterGiuliano nell’editoriale. Nel numero 268 da segnalare un ampio servizio su un anno di spedizioni in HimalayaVivalda, 6,50 euro

LIBRI FOTOGRAFICIMONTE ROSA – NEL REGNODELLE ALTEZZEGli aspetti salienti dell’esplorazionee della conquista alpinistica della“regina delle Alpi”, in particolaredel versante valdostano, dellaricerca scientifica e di alcunistorici eventi, come il trofeoMezzalama o la posa del Cristo delle Vettedi Davide Camisasca, testi di Pietro Giglio e OrianaPecchio, Lerch editore, infowww.davidecamisasca.com

LE NEVI DI MARIO RIGONI STERNRacchiusi in un cofanetto, tre brevi saggi rivoltiall’indimenticabile “sergente nellaneve” con le immagini colme dilirismo di Adriano Tomba e i testidi Giuseppe Mendicino. Si tratta del catalogo (purtroppo,esaurito) della mostra realizzatacon i contributi diTrentoFilmfestival, Comune diValdagno, Galleria Civica diValdagno, Foto Forum, MuseoMurer, Lions Club Valdagno e ITAS Assicurazionidi Adriano Tomba, Grafica&Stampa, Vicenza, 42 pagineform. 14,4x21 cm, 31 foto

ANNUARIUP 2011Il meglio dell’alpinismo in Europanel 2010 con interviste, relazioni euna dettagliata cronaca dellerealizzazioni più importanti inalpinismo, falesia, boulder e

ghiaccio. Interviste a Nina Caprez,Alessandro Baù ed Elena KubarskaVersante Sud(www.versantesud.it), 13,50 euro

TESTIMONIANZEPELLEGRINA DELLE ALPIAutobiografia di una grande eindimenticabile alpinistadi Ninì Pietrasanta, CAI, collana I pionieri, ristampaanastatica, 14 euro

PARETE OVESTUn’impegnativa scalata alla Ovestdell’Ortles è l’occasione perrievocare un luminoso passato eriflettere sull’alpinismo di oggidi Reinhold Messner, Corbaccio,254 pagine, 18,60 euro

VENT’ANNI IN GRIGNAStorie e ricordi di un rifugiatastrenuamente impegnato ai 2400 metri del Brioschi, “tempio”degli appassionati lombardidi montagnadi Fulvio Aurora. Bellavite, 112 pagine, 13 euro

LA GRANDE TRAVERSATA DELLE ALPIDalla Liguria al Friuli,l’appassionante esperienza di due camminatori-alpinisti, soci della Sezione di Nembro(BG), come intelligente rimedio a un periodo di disoccupazionedi Ugo Ghilardi e ManuelArdenghi, Editrice L’Alpe(035.520415 – email:[email protected]), 206 pagine, 18,50 euro

GUIDEGIRO IN ITALIA50 itinerari di turismo dolce nel Centro-Sud

di Albano Marcarini, Touring Club Italiano(www.touringclub.it), 352 pagine, formato 21 x 15 cm

CON LE CIASPE SULL’ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI21 itinerari con note storiche,botaniche, faunistichedi Mario Busana e AlbertoManzan, Club Alpino Italiano,collana “Itinerari naturalistici e geografici”, 10 euro

SITI DI IMPORTANZACOMUNITARIA26 itinerari alla scoperta dei 9 SIC nel Parco regionale delleOrobie bergamascheA cura della Sezione del CAI diBergamo, 69 pagine, 2 euro (ilricavato viene utilizzato per ilprogetto “Il CAI guarda l’Europaper la valorizzazione dei SIC”)

PARCO NAZIONALE GRAN SASSO-LAGA64 itinerari scelti da una gloriadell’alpinismo non solo abruzzese.Una guida da considerare unclassico, con oltre 10 mila copievendute e il patrocinio del Parconazionale Gran Sasso-Lagadi Giampiero Di Federico, BAG editrice tel 0871.64853, 204 pagine

ALLA SCOPERTA DEI CANYON BERGAMASCHIDalla Via Mala alla ForraLeonardesca, un viaggio tra le più belle gole, gli orridi e lemarmitte dei giganti delle Orobietesto e foto di Anna Fusco e Denis Pianetti, Corponove(www.corponoveeditrice.it), 397 pagine ■■

Il viaggio di Stella, di suo fratelloUmbertone e dell’orsetto di pelucheBabbonatale ai confini del mondo.

Questo il tema di “Stella in capo almondo”, un racconto scherzoso chesvela ai ragazzi la filosofiadell’avventura nella traversata deighiacci artici. L’aspetto interessante diquesto libro è che l’autore è MichelePontrandolfo, rinomato esploratore polare, con la collaborazionedi Andrea Valente. È pubblicato da Editoriale Scienza(www.editorialescienza.it), prezzo di copertina 10 euro.

Libri per aquilotti

In viaggio con Stella

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Alla costituzione del Corpo nazionalesoccorso alpino e speleologico inSezione nazionale del CAI approvatacon 601 si e 62 no il 19 dicembre

all’Assemblea straordinaria dei delegati diVerona (vedere LS 2/2011) ha dato un decisi-vo contributo il vicepresidente generaleVincenzo Torti, in veste di relatore, metten-do a frutto la sua competenza, anche comeuomo di legge, della complessa normativa.L’esito dell’assemblea era, alla vigilia, tutt’al-tro che scontato. Torti ne parla ora, a bocceferme, con la consueta amabilità dopo esser-si battuto come un leone. Il suo intervento-fiume a V erona per rimuovere le residueresistenze e convincere i dubbiosi si è pro-tratto per più di mezz’ora in un clima di gran-de partecipazione.

“In effetti gli ostacoli per arrivare all’ap-provazione di una maggioranza qualificatasono stati molteplici”, spiega il vicepresiden-te generale. “Il maggiore derivava dalla pocaconoscenza delle realtà che sottostanno aitemi toccati, in primo luogo della situazionerelativa al CNSAS. V a precisato, infatti, chenella sua precedente connotazione, la strut-tura operativa del Soccorso alpino viveva difatto e operava con un tale livello di autono-mia da essere assimilabile a una soggettivitàperò del tutto inesistente rispettoall’Organizzazione centrale”.

Quali conseguenze derivavano da que-sta anomalia?

“Principalmente quella di far ricadereeventuali responsabilità di una gestionetotalmente avulsa dal contesto del CAI cen-trale su chi non aveva alcun potere d’inserir-

si nella effettiva amministrazione. Quindi èstato molto corretto da parte della presiden-za del Soccorso alpino il voler porre rimedioa questa situazione di disagio e di equivocosollecitando la costituzione di un soggettogiuridicamente riconoscibile”.

Ora in base allo Statuto del CAI (exarticolo VI ora articolo 29) il CNSAS èuna sezione nazionale “operante anchein coordinamento con il Servizio sanita-rio nazionale e il Servizio nazionaledella protezione civile – dotato di carat-teristiche peculiari, riconosciute da spe-cifiche leggi dello Stato”. Come si rea-lizzerà l’annunciata autonomia patrimo-niale?

“In prospettiva, il CNSAS è destinato adiventare una persona giuridica e quindi araggiungere un’autonomia patrimoniale inmodo che gli amministratori rispondanosolo di eventuali mancanze gestionali, men-tre delle obbligazioni assunte risponderàsolo la sezione nei limiti del suo patrimonioe senza coinvolgere i volontari che vi opera-no”.

Qualcuno temeva che venisse compro-messo il vitale assetto portante del CAI,basato da sempre sulle sezioni territo-riali. Un timore giustificato?

“Da parte delle sezioni più piccole e cosid-

dette di montagna, che avevano fatto degliinterventi estremamente significativi l’annoscorso all’assemblea di Riva del Garda, viera perplessità di fronte al fatto che i sociche eventualmente fossero passati allasezione nazionale dovessero lasciare lasezione non solo dal punto di vista formale,quindi dell’iscrizione, quanto soprattutto daquello di un’eventuale collaborazione e, cir-costanza non secondaria, dal punto di vistadella rappresentatività. In realtà, com’èemerso ampiamente a V erona nel corso deldibattito assembleare, quest’ultima preoccu-pazione è risultata priva di fondamento per-ché, in concreto, già era prevista la normache la rappresentatività dei soci con la dop-pia appartenenza fosse devoluta alla sezionenazionale, come già accade per gli accade-mici e per i soci della sezione AGAI. Quindisi era pensato in prima battuta di individua-re uno spazio temporale transitorio di cin-que anni per dare modo a queste sezioni diradicalizzare più fortemente l’attaccamentodi questi soci anche alla sezione territoriale.Questa norma transitoria avrebbe in realtàspostato nel tempo la possibilità di iscriver-si immediatamente alla Sezione nazionale”.

In base alle modifiche statutarie, l’i-scrizione alle sezioni nazionali può oraavvenire presso una sezione territoriale

Soccorso alpino Le modifiche statutarie

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Socio CAI e soccorritore“Forte era il rischio che simanifestassero forzecentrifughe se non avessimosaputo dare una rispostaadeguata alle sollecitazionidella struttura operativa delSoccorso alpinotrasformandola in sezionenazionale”, spiega in questaintervista Vincenzo Torti, vicepresidente generale del CAI erelatore alla recenteAssemblea straordinaria diVerona

1.Per il r aggiungimento delle finalità istituzionali, il CDC può pr oporre la costituzione disezioni non a venti una de terminata cir coscrizione, denomina te sezioni nazionali,strutturate in un numer o indeterminato di raggruppamenti su base territ oriale, rette daspecifico ordinamento. La costituzione di una sezione nazionale è deliber ata dal CC eapprovata dalla AD nella prima seduta utile.

2. I soci delle sezioni nazionali sono soci or dinari del Club Alpino Italiano.3.Sono sezioni nazionali del Club Alpino It aliano: il Club Alpino A ccademico It aliano

(CAAI), l’Associazione guide alpine italiane (AGAI) e il Corpo nazionale soccorso alpinoe speleologico (CNS AS) – oper ante anche in coor dinamento con il Servizio sanit arionazionale e il Servizio nazionale della pr otezione civile – do tato di car atteristichepeculiari, riconosciute da specifiche leggi dello Stato.

4. L’iscrizione alle sezioni nazionali richiede il possesso dei r equisiti previsti nei rispettiviordinamenti e può avvenire: a. presso una sezione territoriale, con adesione anche allasezione nazionale, in r egime di doppia appartenenz a con testuale; b. dir ettamentepresso la sezione nazionale.

5. In caso di doppia appartenenz a contestuale il rapporto associativo permane presso lasezione territoriale, ma, ai fini del comput o del numero dei soci utili alla definizione deidelegati il socio si considera appartenente alla sola sezione nazionale.

6. I soci con doppia appartenenz a con testuale godono dell’ele ttorato a ttivo e passiv opresso entrambe le sezioni, territoriale e nazionale.

7. I soci delle sezioni nazionali hanno f acoltà di portare uno speciale distintivo, approvatod’intesa con il CC.

8. I componenti del nucleo famigliare del socio iscritto alla sola sezione nazionale possonoottenere l’iscrizione con la qualifica di f amigliare pr esso una qualsiasi sezioneterritoriale.

dallo Statuto del CAI, ex Art. VI.6 ora Art (29)

Che cosa dice lo Statuto

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con adesione anche alla sezione nazio-nale o direttamente presso la sezionenazionale. In questo consiste dunque ilsistema della doppia appartenenza san-cito dall’organo sovrano?

“Il concetto è semplice: prima si è soci CAI,poi si diventa, se si hanno determinati requi-siti, anche soccorritori. Ma questo fatto didiventare soccorritori non impone di rinun-ciare all’iscrizione alla propria sezione.Iscrivendosi presso la propria sezione, auto-maticamente, avendo il requisito di soccorri-tore, si viene infatti a far parte della sezionenazionale. La novità consiste nel fatto che,una volta che le Autorità vigilanti abbianoavallato la modifica statutaria, anche ilSoccorso alpino sarà una sezione del CAI el’iscrizione diretta varrà quale inserimentodell’associazione”.

Si è argomentato che a qualcuno delSoccorso alpino pesi il fatto di dovereoperare nel più puro volontariato...

“Un ostacolo all’approvazione delle modifi-che statutarie era in effetti la convinzioneabbastanza diffusa che attraverso questonuovo meccanismo il Soccorso alpinodovesse fare un passo verso la sua fuorusci-ta dal CAI. A me pareva e pare un’opinionedel tutto confliggente con la logica. Mi spie-go meglio. Se io che sono una sezione ope-rativa chiedo di poter addirittura diventaresezione nazionale del CAI, ciò significa chevoglio aumentare l’incidenza formale dellamia appartenenza. T utto, dunque, fuorchévoler uscire dal CAI! Oggi sono più che maiconvinto che se non avessimo saputo dareuna risposta adeguata alle sollecitazionidella struttura operativa del soccorso tra-sformandola in sezione nazionale, fortesarebbe stato il rischio che si manifestasse-ro delle forze centrifughe. Naturalmente

questo ancor più marcato senso di apparte-nenza ad una realtà come quella del CAI che,ad ogni livello, ribadisce sempre più la pro-pria vocazione volontaristica, rappresentauna risposta inequivoca a quanti, eventual-mente, volessero un soccorso alpino ispiratoad altre filosofie. Se qualche soccorritoreavesse aspirazioni diverse dovrebbe rivolge-re altrove la propria disponibilità”.

Una sola delle modifiche proposte nonè stata approvata a Verona e cioè quellatransitoria che avrebbe vincolato i soc-corritori già iscritti alle sezioni territo-riali a mantenervi l’iscrizione per altri 5anni. Che giudizio dà su questa mancataapprovazione?

“La Presidenza aveva proposto, cercandodi rendersi interprete delle opinioni emerseall’Assemblea di Riva del Garda, un periodotransitorio prima dell’entrata in vigore dellapossibilità di iscrizione diretta alla solasezione nazionale. Indubbiamente nei mesiche hanno preceduto l’Assemblea straordi-naria di Verona si è dibattuto il tema a tutti ilivelli e, benché la maggioranza dei votantiavesse ritenuto opportuno un periodo trans-itorio, non è stato raggiunto il quorum neces-sario per le modifiche statutarie. Si è tratta-to chiaramente di una scelta assembleareche, a quel punto, ha inteso superare per-plessità e argomentazioni pregresse, consen-tendo da subito anche l’eventuale passaggiodal territorio alla Sezione nazionale. La cir-costanza che non si sia trattato di una opi-nione maggioritaria conferma che laPresidenza aveva interpretato correttamen-te le indicazioni di Riva del Garda, mentre ilmancato raggiungimento del quorum è undato del quale prendere positivamente attoguardando direttamente al nuovo dei rap-porti tra il CAI e il suo Soccorso alpino”. ■■

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Un avvocato con lamontagna nel cuoreDi professione avvocato, Vincenzo Tortiè dal 2009 vice presidente generale delClub Alpino Italiano dopo avere ricopertoimportanti cariche associative.Numerose sono le sue deleghe: aspe ttilegali e contenziosi, assicurazioni, rifugiin concessione al CAI, convenzioni conenti e organismi pubblici e privati, nor-me statutarie e regolamentari, Associa-zione guide alpine italiane e Collegionazionale guide alpine, Commissionelegale. La sua passione per la mon ta-gna, così saldamente intrecciata con lecompetenze professionali, viene da lon-tano. “Tutto ebbe inizio al momentostesso della mia nascita”, spiega Torti.“Mio nonno, presidente della Sezione diGiussano, mi mise nella culla un paio discarponi da montagna e una tessera delCAI”. Nella foto Torti mostra un diplomadi benemerenza ricevuto a Courmayeurdalle guide alpine.

Si delinea l’edizione n. 59 delTrentofilmfestival (www .trentofesti-val.it), affida ta alla dir ezione di

Luana Bisesti e in programma dal 28 apri-le all’8 maggio. Il tema dei cambiamen ticlimatici sarà sviluppato in varie iniziativetra le quali la mostra “Rivers of Ice” (Fiumidi ghiaccio) del fotografo, cineasta e alpi-nista americano Da vid Br eashears le cuigigantografie mostr ano i ghiacciaidell’Himalaya come sono oggi e come liaveva fotografati alla fine del 1800 VittorioSella. Alla Finlandia sarà dedica ta unaparentesi della serie “alla ricer ca di mon-tagne e cultur e gemelle”, partendo dacinema e le tteratura ma anche a ttraversogastronomia, spettacoli, iniziative e labo-ratori dedicati ai ragazzi, per rendere dav-vero comple ta l’esperienz a di quest o“viaggio verso Nord”.

Una nuova sezione riguar da “Orizzontetrentino” con nuo ve pr oduzionicinematografiche che, anche gr azie alsupporto della Trentino Film Commission,affrontano tema tiche, figur e, st orie dellaregione. L e ser ate e vento riguar derannoinvece: i cen to anni dalla prima salit a insolitaria sulla par ete est del CampanileBasso da parte di P aul Pr euss, icinquant’anni dalla tragedia del Pilone delFrèney sul Mon te Bianco alla qualesopravvissero mir acolosamente W alterBonatti, Pierr e Mazeaud e Robert oGallieni, i cinquan t’anni dalla primaascensione della parete sud del Mount McKinley, il tetto dell’America del Nord, salitodai Ragni di L ecco guida ti da Riccar doCassin.

L’anima cinema tografica di T rento-Filmfestival si comple ta con quellaletteraria r appresentata d a 2 5 anni dallarassegna internazionale dell’editoria dellealture Mon tagnaLibri, che ancor a unavolta sarà espost a nella cen trale Piazz aFiera, ai piedi delle mur a medie vali, conun ricchissimo programma.

Il ruolo di coor dinatore della pr ogram-mazione cinematografica è or a affidato aSergio F ant, consulen te dal 2004 delTrentoFilmfestival e già membr o dellacommissione di selezione, a ttivo da undecennio come cur atore di r assegne efestival, tr a cui quelli di Roma, P esaro eFestivaletteratura di Man tova. Nel suoincarico viene affiancato da Augusto Golinin veste di consulente.

Spenti i riflettori, la rassegna si trasferiràcon i film pr emiati a Milano e l’or ga-nizzazione, all’ombr a della Madonnina,sarà come sempr e affida ta ad Altrispazicon il coor dinamento di SimonaManfredini.

Trentofilmfestival

Verso la 59a edizione

LO SCARPONE 03 9-02-2011 18:46 Pagina 17

Sono ormai trent’anni anni (e non venti come era stato erronea-mente pubblicato sul Notiziario di febbraio) che la politicaambientale del CAI poggia sulle 20 colonne del Bidecalogo.Era infatti il 1981 (il 4 ottobre) quando, presidente generale

Giacomo Priotto, i delegati riuniti in Assemblea straordinaria aBrescia votarono il “Documento programmatico per la protezionedella natura alpina”, da sempre noto come Bidecalogo per i 20 “obiet-tivi di principio” sui quali “dovrebbe essere indirizzata la politica pro-tezionistica del Club alpino”, come espressamente indicato nella pre-messa. Non si parlava ancora di tutela ambiente montano (la TAMsarà poi costituita nel 1984), ma di protezione della natura alpina (lacommissione tecnica infatti si chiamava PNA).

Gli argomenti trattati nel Bidecalogo precorrono i tempi e si rivolgo-no alla “Tutela dell’alta montagna”. Al punto 1) e al punto 20) già siparla di “difesa dell’ambiente montano e di “tutela dei valori ambien-tali”. E i temi dei punti compresi tra il primo e l’ultimo spaziano dagli“insediamenti” fissi e temporanei in montagna alla “attività zootecni-ca”, dalle “cave” alla “tutela del patrimonio forestale”, dalle “attivitàsciistiche” alla “tutela del suolo”, dalle “strade e infrastrutture viarie”alla impostazione di una “chiara politica in materia venatoria”, per nonparlare delle “tradizioni locali” e dei “mezzi di salita artificiali” e altriancora. Il testo integrale del Bidecalogo, con l’integrazione avvenutaall’Assemblea dei delegati di Roma (1986), è disponibile sul sito webdel CAI alla voce “Ambiente”, quindi nel “Quaderno TAM n.1” (pag.12e seguenti). Dobbiamo riconoscere agli estensori del documento ilmerito di avere anticipato i tempi e aver predisposto un testo com-plesso per la molteplicità dei temi trattati e dei problemi legati alla vitain montagna, almeno di quegli anni. Il trattato internazionale dellaConvenzione delle Alpi, pur con la varietà altrettanto estesa delletematiche espresse nei suoi protocolli, è stato firmato a Salisburgoben dieci anni dopo (7 novembre 1991).

Venti colonne infisse nel terreno sociale del CAI: ma era un terrenoin grado di ricevere un carico di tale portata? Se pensiamo che già nel1990, nel documento finale del 94° Congresso nazionale del CAI svol-tosi a Verona, la ben nota Charta di Verona, si legge che “il CAI riba-

disce l’importanza del troppospesso disatteso Bidecalogo” e,a seguire, che “le norme delBidecalogo, in quanto volutedall’organo assembleare, sonovincolanti per ogni socio, peril solo fatto di essere iscrittoal Sodalizio”, significa chec’erano stati segni di cedi-mento. Le stesse 20 “colon-ne” sono ancora sufficientioppure necessitano di qual-che aggiunta? E, ancora, sono inbuono stato o necessitano di manutenzione? In questi trent’an-ni infatti sono emersi problemi ambientali allora impensabili. Due pertutti: le fonti energetiche alternative (eolico, idroelettrico, fotovoltai-co) e la presenza di mezzi motorizzati in montagna (trial, quad, motos-litte): temi sui quali il CAI in questi ultimi anni si è espresso con docu-menti mirati. Anche la manutenzione delle “colonne” sembra esseregiunta a un momento di non rinvio, come si riferisce in queste paginein merito alle iniziative della Commissione consiliare PSA (Politichesocio ambientali). Senza contare che l’attenzione va rivolta anche allealtre nazioni alpine ed extra alpine e alle associazioni UIAA - CAA -CIPRA: che cosa è stato fatto e che cosa si sta facendo?

Per sviluppare le tematiche sopracitate raccogliendo testimonianzeall’interno del CAI e per realizzare una opportunità di proposte con-crete a confronto individuando linee guida e strategie per la futurapolitica ambientale del CAI, l’appuntamento per tutti gli operatoriTAM, ma anche per tutti i soci interessati, è il Corso di aggiornamen-to nazionale che si terrà dal 1° al 3 aprile a Gemona del Friuli, in cuinella giornata di sabato 2 aprile si incontreranno alcuni autori delBidecalogo, i componenti della attuale Commissione PSA e alcunireferenti di associazioni sovranazionali (sul sito cai-tam sono disponi-bili il programma completo e la scheda di iscrizione).

Miranda Bacchiani (CCTAM)

Ambiente Quelle venti colonne portanti…

18 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Sono passati trent’anni da quando il CAI, con sensibilitàlungimirante, sentì il bisogno di dettare ai propri soci, e diproporre alla società civile tutta, alcune semplici regole

comportamentali per la tutela dell’ambiente montano. Regoleche ancor oggi mostrano tutta la loro validità in presenza dicostanti aggressioni alle terre alte o, di contro, del loro crescentedegrado a causa del progressivo spopolamento.

A quel primo atto ufficiale, conosciuto con il nome di“Bidecalogo” e approvato dalla Assemblea dei delegati di Brescianel 1981, seguirono importanti documenti, quali la Charta diVerona, le Tavole di Courmayeur e altri, che, con più specificità sisoffermarono, in forma di posizioni del CC, sui diversi argomentidi volta in volta emergenti, come per esempio il tema dellemotoslitte e dell’utilizzo dei mezzi meccanici, o il proliferare dimanifestazioni sportive che spesso impattano su aree S.I.C. (Sitidi interesse comunitario), la valutazione di impatto ambientale, ilcodice della strada, l’energia (generatori eolici). Tutti questidocumenti sono stati raccolti nel quaderno CAI-TAM “Norme ditutela dell’ambiente montano” (Dicembre 2008).

Altri sodalizi nell’intero arco alpino si sono espressi sullafalsariga di quel “nostro” primo documento, che resta perciò cosadi cui andare fieri, un precursore.

Più recentemente interessantissime e pressanti indicazionisono di nuovo emerse durante il Congresso nazionale diPredazzo dell’ottobre 2008. Ed è proprio cogliendo questesollecitazioni che è maturata in seno al Comitato direttivo centrale(CDC) e al Comitato di indirizzo e controllo (CC) la necessità diriprendere, in un quadro sinergico e correlato, tutti i documentiprodotti nel tempo dal CAI in tema di tutela delle terre alte.

Il risultato dovrebbe essere una sorta di “testo unico”, cioè dilinee guida, che riscrivendo e/o inserendo, in strettacollaborazione con tutto il corpo sociale e la commissione TAM,quelle nuove indicazioni eventualmente necessarie, diventi labase per una necessaria e più incisiva autodisciplina. Indicazioniche siano di riferimento, non solo per i soci CAI, ma per laComunità intera. Questa esigenza è ancor più sentita proprio nelmomento in cui molte delle competenze in materia di ambientestanno per passare dall’Amministrazione centrale agli enti locali.

È per questo che tale impegno è stato ripreso e inserito neldocumento di programma della nuova Presidenza con l’obiettivo,come è stato indicato dallo stesso presidente generale Martinidurante l’ultima riunione del CC del 22 gennaio, di arrivareall’Assemblea del 2012 con un testo da sottoporre allavalutazione dei delegati.

Verso un compendio delle regole per la tutela delle terre alte

I trent’anni del Bidecalogo

Nella stessa occasione, la Commissione consigliar e PS A(Politiche socio ambien tali), apposit amente costituit a in CCdurante la presidenza Salsa (assieme ad altr e due commissioniche si occupano di altr e tematiche: Affari istituzionali – O TC eStrutture periferiche), e a ttualmente coor dinata da ClaudioMalanchini, ha pr esentato una prima serie di pr oposte eindicazioni di massima sugli obiettivi di lavoro, ottenendo sia daparte del CDC che dal CC la più un’ampia condivisione. Ilmandato, riaffermato in quella sedut a, è di pr oseguire il la vorocoinvolgendo il più possibile nella costruzione del Documen to ilCorpo sociale tutt o (Commissione cen trale T AM e altr ecommissioni, UNIC AI e gruppi r egionali, sezioni) al fine diraggiungere nel più breve tempo possibile l’obiettivo.

Un primo immancabile appun tamento per discuter e sul temasarà costituito dal Seminario nazionale di aggiornamento TAM inprogramma a Gemona dur ante il primo fine se ttimana di aprile(venerdì 1 - domenica 3), al quale parteciper anno anchecomponenti del CDC e del CC.

Lorenzo MaritanConsigliere centrale e componente

della Commissione PSA

Un nuovo progetto di collegamento sciistico tra la Valledel Boite e la Val Fiorentina (S.Vito di Cadore e Pescul)è stato reso pubblico nel mese di dicembre alla

collettività (http://www.nuovagenerazione.it/): un progettoarticolato, presentato come unica ancora di salvezza per farrisorgere l’economia locale in forte difficoltà, che fa emergeremolte problematiche ambientali e naturalistiche. Consciodell’eccezionalità dei territori dove è prevista la realizzazionedel tracciato, il Direttivo del CAI Veneto, attraverso uncomunicato stampa presentato a San Vito di Cadore il 30dicembre, ha voluto far sapere la propria posizione contrariaall’ennesima aggressione del territorio alpino, tra l’altro in unazona SIC e Sito Unesco (Dolomiti Patrimonio dell’Umanità n°1Pelmo-Croda da Lago).

“Il Club Alpino Italiano”, recita il comunicato stampa, “ècontrario all’ipotesi di realizzazione di un comprensoriosciistico di collegamento tra San Vito e Selva di Cadore.Opera che verrebbe a intaccare in maniera irreversibileterritori d’alta montagna dalle valenze naturalistiche, estetichee storiche uniche. Si ricorda che è solo del 26 giugno 2009l’iscrizione delle Dolomiti a Patrimonio mondiale Unesco”.

“Non è condivisibile la scelta di alcuni amministratori localiche continuano a riproporre vecchi modelli di sviluppoturistico dal forte impatto ambientale (…)”.

“Il Club Alpino Italiano chiede coerenza alla popolazionelocale affinché non concordi con l’ipotesi di creare un nuovocarosello sciistico proprio in uno dei siti Unesco, masoprattutto in uno dei siti più importanti dal punto di vistanaturalistico e alpinistico dell’intera catena alpina. Sievidenzia che il tracciato proposto si svilupperebbe daGeralba verso Salvaniera, Ciampolongo, Col de la Stelles,Mondeval de Sote, Col del Termin e Pescul, andando aintaccare alcuni ambienti molto pregiati e zone SIC soggette avincoli di valenza europea”.

Il Comitato direttivo regionale veneto

Intervento del CAI Veneto

In difesa delle Dolomiti

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Grandissima impresa di Simone Moro in Karakorum. Il 2 feb-braio, con il kazako Denis Urubko e l’americano CoryRicharda, l’alpinista bergamasco ha raggiunto in prima inver-

nale e in condizioni estreme la vetta del Gasherbrum II (8027 m),quintultima ancora inviolata nella stagione fredda. È la sua terzascalata invernale a quota ottomila dopo Shisha Pangma e Makalu.

Ora restano solo quattro ottomila inviolati in inverno: K2, NangaParbat, Gasherbrum I e Broad Peak. “Moro è senz’altro un esempioper gli amanti della montagna, come alpinista ma soprattutto comeuomo” ha detto il presidente generale del CAI Umberto Martinirivolgendogli i più sentiti complimenti a nome di tutto il Sodalizio.

Purché lenti■ A ROPPOLO (BI) una seriedi appuntamenti sono organiz-zati dal Movimento lento(www.movimentolento.it) incollaborazione con laCompagnia dei cammini e conil T eatro Agricolo nella Casadel movimento lento, anticocasale lungo la V ia Francigenapiemontese, trasformato incentro culturale dedicato aiviaggi a piedi e in bicicletta.Per informazioni: AlbertoConte (0161 987866 – [email protected]).

Dimenticate■ CO.MO.DO (Confedera-zione mobilità dolce) organizzaun convegno dedicato a “Ilruolo delle ferrovie nell’unifi-cazione italiana: riflessioni sto-riche e attuali nel 150° anniver-sario”. L’incontro, al quale par-teciperanno studiosi ed esperti,intende rimarcare il ruolo stori-co della ferrovia nella costru-zione dell’unità nazionale.Intanto è confermata per il 6marzo la Giornata delle ferro-vie dimenticate. Informazionisu: www.ferroviedimenticate.it

Web Tv■ IL POR TALE D’OCCIT A-NIA (www.chambradoc.it/),promosso dalla RegionePiemonte e realizzato dallaChambra d’Òc con tecnologiaSmallcodes, contiene al suointerno, in sezioni diverse, unricchissimo materiale, contesti, immagini, e soprattutto

video. La grande novità è rap-presentata infatti dalla Web-TVregionale “A Temp de Lengas /A tèin dle lèingueus / Em zit derZunge” che attraverso oltre 20canali tematici, propone centi-naia di video in occitano, fran-coprovenzale e walser sui piùsvariati argomenti.

Addii■ SILVIO BERLUSCONI, 57anni, omonimo del premier , èmorto in gennaio sul sentieroche sale alla capanna Menaggio(CO) scivolando su un lastronedi ghiaccio. Operaio in tessitu-ra, appassionato di montagna,viveva a V eniano (Como) espesso la sua omonimia erastata al centro di servizi giorna-listici.

Progetti■ SEMINARI IN/FORMA TI-VI e check-up ambientali perpromuovere e diffondere unturismo sostenibile come stru-mento di protezione dell’am-biente e delle culture locali:sono questi alcuni degli obietti-vi del nuovo progetto Envitourpromosso dalla RegionePiemonte (ente capofila dell’i-niziativa) e realizzato dall’Entedi gestione delle aree protettedell’Ossola all’interno di un piùampio programma Interreg dicooperazione transfrontaliera“Italia-Svizzera”. Informazioni: tel +39 032472572 - e-mail: [email protected] - www.parcove-gliadevero.it

Giù le armi, si scia

Sono iniziati in Afghanistan, a quanto annuncia LorenzoCremonesi sul Corriere della Sera, i corsi di sci-alpinismo esci di fondo per formare un nucleo di istruttori locali capa-ci di rilanciare il turismo invernale. Sono finanziati dalle

Fondazione Agha Khan che ha ingaggiato una guida alpina italiana,il valdostano Ferdinando Rollando. Grazie all’interessamento delMinistero degli esteri, un aereo dell’Esercito ha trasportato a Kabulmateriale da sci alpinismo raccolto tra gli ambienti del Club AlpinoItaliano a Milano e organizzato su base volontaria dallaSottosezione Corriere della Sera del CAI. Va intanto segnalato chealcune spedizioni alpinistiche, una delle quali patrocinata dal CAIdi Sondrio, hanno esplorato il corridoio del W akhan confermandole straordinarie possibilità offerte dalla zona, con montagne media-mente di elevata difficoltà tecnica.

Oggi dell’Afghanistan si parla solo a proposito degli attentati ter-roristici, ma nel corridoio del W akhan esistono a quanto risultaguest house e campeggi, giovani che parlano inglese in grado dicondurre trekking e fornire supporto logistico alle spedizioni alpi-nistiche. È stata la stessa Fondazione Aga Khan nel 2003 conMountain Wilderness e il sostegno della Cooperazione Italiana edell’Is.I.A.O, a dare inizio a una serie di progetti a favore dello svi-luppo di un turismo ecosostenibile della zona.

MondomontagnaEchi e notizie

Cuneo, cala la scure

Le difficoltà finanziarie hanno imposto pesanti tagli a tutte le attivi-tà considerate dal decreto Brunetta non indispensabili, compresoil bellissimo Festival della montagna a Cuneo: una settimana di

incontri, spettacoli e conferenze “per comprendere la montagna, lenostre radici, il nostro futuro”. Sette giorni in cui la rassegna, pur orga-nizzata con parsimonia, “in stile alpino”, con la partecipazione del CAI,si spandeva sul territorio, pullulava di giovani e scolaresche, richiama-va in città studiosi e cineasti di chiara fama, invitava a riflettere su que-ste nostre montagne bistrattate. Sono tempi di magra, ma nessuno siaspettava che la Provincia di Cuneo comunicasse sia pure a malincuo-re questa amara decisione.

20 - LO SCARPONE, FEBBRAIO 2011

Moro campione d’inverno

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Tachimetro, segnaletica darispettare. E incidenti,tanti incidenti. Più di 30mila in un anno secondo

il Ministero dell’interno, il 75%dovuto a caduta accidentaleindividuale. La maggior parte siverifica nei week-end (37%), inparticolare la domenica. Sulbanco degli imputati c’è la pocapreparazione fisica, una culturadella montagna che non c’è più,il poco rispetto delle regole e imateriali sempre più veloci. Eun esorbitante spirito competi-tivo. Dimmi quante piste fai e tidirò chi sei: c’è chi è felice difare il giro dei quattro passidolomitici in giornata e chi sivanta di farne addirittura tre.Superski Dolomiti mette a dis-posizione, non a caso, il servizioski-performance che conta ipassaggi dello skipass al cancel-letto e restituisce una tabellacon il percorso effettuato. Nellastragrande maggioranza deicasi, gli sciatori sottostimanoinfine la propria velocità senzarendersi conto che, anche chiha capacità tecniche di mediolivello, raggiunge facilmente i50/70 chilometri orari. L ’ultimanovità è il tachimetro, un’appli-cazione per l’iPhone, che regi-

stra e visualizza cinque dati:distanza percorsa, velocità mas-sima, velocità attuale, altezzamassima e altimetro. Un giochi-no in più, ma non solo. Se suc-cede qualcosa di spiacevole, inautomatico il dispositivo simette in contatto con la centra-le operativa per chiedere assi-stenza. Sull’argomento Lo Scar -

pone ha chiesto l’opinione del“papà” del Signor Rossi, aliasBruno Bozzetto, provetto scia-tore, che nei suoi magistrali car-toon ha più volte satireggiato“gli abominevoli sciatori”.

Mentre qui sopra Alberto DeBettin propone un’ironica inter-pretazione del nuovo marchin-gegno informatico.

Non mi stupisco più di nulla. Molti surfistigià da tempo usano il GPS per controlla-re chilometraggio compiuto e velocità. Equindi cercano di correre al massimo

delle loro capacità. Ma con il surf è una faccendadiversa. Viaggi da solo sulle onde. Sono fatti tuoise ti catapulti e ti disintegri. Con gli sci è un’altrafaccenda. V iaggi in mezzo a una moltitudine dipersone e i fatti tuoi diventano fatti degli altri.Potresti disintegrare una signora di mezz’età. Lacosa pericolosa potrebbe infatti essere proprioquesta, che per battere il primato di qualcheamico siamo spinti a correre di più. Infatti,

inviando i dati su Facebook, con il tachimetro cisi controlla a vicenda e quindi nasce una compe-tizione per battere il primato di qualche altro roc-ket-man. Aggiungi che se capita qualche inciden-te quello strumento diventa uno strumento percontrollare come uno ha sciato e quali velocità haraggiunto. E questo a molti potrebbe non farcomodo... Ricordo uno sciopero colossale inFrancia, quando lo Stato voleva imporre a bordodei camion una scatola nera per controllare lavelocità!

Ultima cosa. Quando ci sono 20 gradi sotto zeroalzi la mano chi ha voglia di levarsi i guanti,estrarre il telefonino, accenderlo e controllare.

Detto questo, prima o poi lo proverò. Ho l’ipho-ne, l’applicazione costa pochi centesimi, e midivertono tutte le cose nuove. Se poi quello cheho detto è proprio vero, e divento un essere peri-coloso, prendo l’applicazione e la getto nel cesti-no della spazzatura (dell’iphone, naturalmente).

Bruno Bozzetto

a In pista con il tachimetro

Prudenza, Signor Rossi!

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Organizzato dall’Accademia dellescienze di Torino, dall’Accademia dimedicina, dalla Facoltà di medicinadell’Università di T orino, dalla

Società di medicina di montagna e dallaCommissione medica centrale del CAI, si èsvolto in novembre a T orino un convegnosulla figura di Angelo Mosso in occasionedel centenario della sua morte avvenuta aTorino il 24 novembre 1910. Molto si cono-sce sulla sua figura di medico e fisiologo,succeduto nel 1879 all’età di 33 anni a JacobMoleshott alla cattedra di fisiologia pressol’Istituto Universitario di Torino: i suoi studisulla paura, sul lavoro e sulla fatica musco-lare, sull’altitudine, ben noti in Italia e nelmondo della montagna in particolare,richiamarono l’attenzione e la stima deifisiologi di tutto il mondo.

Scienziato d’azione, al centro della suaattività intellettuale Mosso pose una molte-plicità di interessi che andavano ben oltre lericerche sulla funzione del corpo umano: siinteressò di problemi sociali, di educazione,attività ricreative e sportive, e in qualità dieducatore e pedagogo fu un convinto soste-nitore dell’insegnamento dell’educazionefisica nelle scuole, anche per le donne (lesue idee a proposito miravano all’insegna-mento di movimenti corporei per migliorarela capacità di distensione del muscolo piùche l’intensità della contrazione). Durantegli ultimi anni della sua vita, gravementeammalato di tabe dorsale, per vivere all’ariaaperta (su consiglio dei medici) si feceantropologo e archeologo, partecipando ascavi importanti nel foro romano che ebbemodo di seguire durante i periodi trascorsia Roma come senatore del regno, nel suddell’Italia e soprattutto nell’isola di Creta.

Di tutta questa sua attività Mosso lasciòtestimonianza in vari libri: La riforma del-l’educazione (1898), Mens sana in corporesano (1903), La vita moderna degli Italiani(1905), Escursioni nel Mediterraneo e gliscavi di Creta (1907), La Preistoria (1910),Le Origini della Civiltà Mediterranea(1910). Scrisse anche gran parte di un altrovolume, Gli Italiani dell’età della Pietra ,che non fu mai pubblicato a causa della suamorte. Libri che coinvolgevano il grandepubblico per il linguaggio comprensibile e lachiarezza espositiva in grado di avvincereancora oggi il lettore.

Fu dunque uomo e scienziato dai moltepli-ci aspetti, strenuo sostenitore della scienzacome strumento indiscutibile di progressodell’umanità, e quale uomo di scienza aderìal Positivismo, movimento filosofico nato inFrancia nella prima metà dell’800, che esal-tava il progresso e il metodo scientifico (percerti aspetti simile all’Illuminismo di cuicondivideva la fiducia nella scienza).

È interessante inquadrare il periodo stori-co in cui Mosso visse gli ultimi anni dellasua vita, il primo decennio del ‘900: unperiodo complesso e memorabile dal puntodi vista scientifico. Nel 1901 Max Planck svi-luppava la teoria quantistica e nel 1905Albert Einstein enunciava la prima partedella teoria della relatività. Marie Curie nel1903 veniva insignita con il marito Pierre delpremio Nobel per la fisica e otto anni dopo,nel 1911, riceveva quello per la chimica,sempre per gli studi sulla radioattività.Sigmund Freud e Ivan Pavlov (premioNobel nel 1904) pubblicavano i loro studisulla psiche umana e sui riflessi condiziona-

ti, dando origine alle due forme di psicote-rapia ancora oggi utilizzate, la psicoanalisi ela terapia comportamentale. E nel 1912Alexis Carrel ebbe il Nobel per la medicinae la fisiologia per le ricerche sui trapianti ditessuti e organi. Mentre Pablo Picasso nel1907 realizzava Les Demoiselles d’A vignon,una delle sue opere più importanti, e ArnoldSchönberg ‘inventava’ la musica atonale. Inquesto periodo così incredibilmente ricco,Mosso frequentava scienziati comeLombroso e Bizzozzero, ma anche scrittoricome D’Annunzio e De Amicis, QuintinoSella e l’editore Emilio T reves di cui avevasposato la sorella. E importante fu la suaamicizia con la Regina Margherita, moglie epoi vedova di Umberto I.

La sua attività scientifica condizionò pro-fondamente il suo pensiero filosofico e poli-tico: si fece promotore del riscatto socialedei più svantaggiati, che doveva necessaria-mente passare attraverso il miglioramentodella nutrizione, condizioni di vita più igie-niche, riduzione dell’orario di lavoro per ilavori usuranti, diffusione della scolarizza-zione ed educazione al risparmio. E in pole-mica con l’altro scienziato positivista diTorino, Cesare Lombroso, confutò l’ideache la maggiore incidenza di criminalità inSicilia fosse da attribuire a motivi razziali.

È singolare come il suo sincero impegnosociale non lo abbia avvicinato al movimen-to socialista. Secondo lui i socialisti, glianarchici e i comunisti si limitavano a esse-re come ‘medici’ in grado solo di alleviare lesofferenze degli uomini, ma senza riuscire a‘guarirle’. E riguardo gli scioperi sostenevale ragioni dei ‘krumiri’, che sostituivano glioperai in sciopero in quanto privi di sussi-stenza. Mosso era infatti assai consapevoledelle sue origini e del notevole avanzamen-to ottenuto nella scala sociale.

E grazie al credito meritato come scienzia-to e senatore seppe trarre vantaggio dal suoprestigio, riuscendo a ottenere finanziamen-ti per le sue iniziative anche attraverso ami-cizie dirette, come quella con la ReginaMargherita.

Enrico DoneganiCommissione centrale medica del CAI

UIAA MedCom

Nel centenariodella morteun convegnoscientifico ne ha messo afuoco la nobile

figura di medicoe fisiologo

22 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Studiò la paura e la faticaProfili Angelo Mosso

Il decennaledella mortedi Ar dito

Desio (qui in unritratto di L ucaBertolo) saràcelebrato que-st’anno con ilpatrocinio delComune di Cividale do ve lo scienzia toalpinista friulano è nato nel 1897.

Allo studioso sarà dedica to un docu-mentario dal tit olo “Ar dito Desio - L afortuna aiuta gli audaci”, diretto dal friu-lano Michele Codarin con il pa trociniodell’Amministrazione comunale diCividale dove ha avuto origine un r amodella sua f amiglia e do ve Desio a vevastudiato. L’iniziativa è dell’Associazione“Ardito Desio” pr esieduta dalla figliadello scienziato Maria Emanuela.

Raccontano di lui“Angelo Mosso, il suo tempo e la sua oper a”.

Gianni Losano. 2007“Angelo Mosso fisiologo e scienzia to positivi-

sta”. Atti del Convegno. Autori vari. 2010“Angelo Mosso, fisiologo d’azione”. Nunzio

Dell’Erba. 2010

Decennale

Desio, scienza e avventura

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Paola Favero, nata a Bassano del Grappa,laureata in scienze forestali e dal 1987 fun-zionario del Corpo forestale dello Stato, èappassionata alpinista e amante della mon-

tagna in tutti i suoi aspetti. Notevole il suo curricu-lum di scrittrice (è socia accademica del GISM): hapubblicato due guide naturalistiche, un libro sullaparete nord-ovest della Civetta, con le storie deiprotagonisti, un quaderno di educazione ambienta-le, numerosi libri di racconti, un diario scolasticosempre proponendo ai ragazzi il mondo magico emisterioso delle montagne e delle loro tradizioni.Ora con “Il mistero dei suoni scomparsi” (Cierreedizioni, disegni di Luisa Rota Sperti, 10 euro)affronta un problema di attualità: il mondo sonorodella montagna, così affascinante e ricco, sta modi-ficandosi e molti suoni vanno scomparendo, men-tre noi stiamo perdendo la capacità di ascoltare.

Gli omini verdi della fiaba, ladri di suoni,sono dunque tra noi: dove in particolare sinascondono, ammesso e non concesso che sinascondano?

“È un po’ difficile una risposta univoca, poiché gliomini verdi rappresentano più aspetti dello stessoproblema: da un lato la scomparsa di suoni cherealmente non ci sono più, legati a un modo di vive-re più legato all’agricoltura e meno inquinato dallamiriade di rumori delle macchine, delle televisioni,della stessa vita nelle città, sempre più dominatada una ‘tonica’, cioè il suono caratterizzante quel-l’ambiente, che è l’insieme di centinaia di rumoricreati dall’uomo, sempre più lontani da quelliarmonici e ‘puliti’ della natura. In questo caso gliomini verdi si nascondono dietro il consumismo, ilpotere, il benessere che sacrifica tutto per una vitadove l’avere predomina incontrastato sull’essere.Da un altro lato invece gli omini verdi sono lanostra stessa perdita di ascolto: non siamo più

capaci di usare i nostri sensi sfruttandone appienole potenzialità, ormai abituati a un ascolto guidatodalla logica del potere economico. Come sono lon-tani i nostri antenati, che coglievano ogni piccolorumore, si orientavano in base ai suoni, cacciavanousando prima l’udito e poi la vista...”.

Come si fa a spiegare ai bambini che si trat-ta di fantasie ma… non troppo?

“Semplice, partendo dalla favola, che raccogliesempre qualcosa di profondo e universale. I bam-bini spesso sanno cogliere il reale attraverso lafavola molto meglio di noi. E poi facendo con loroattività di educazione ambientale su questi temi:basta fare una passeggiata concentrandoci su quel-lo che sentiamo e poi scambiandoci le esperienze,e appare chiaro come di quello che ci circondasiamo in grado di sentire solo una piccolissimaparte. Non siamo più allenati a farlo, e i ragazzi, maanche gli adulti, se ne rendono presto conto”.

Gli omini verdi della favola devono essersirubati anche il crepitare della legna sul cami-no e l’allegro scoppiettio delle castagne chearrostiscono. Di quali altri suoni oggi si sentein particolare la mancanza?

“Sono molti i suoni che ci mancano, anche se avolte non ce ne rendiamo conto. A una persona chevive in città mancheranno di certo le voci dell’ac-qua e del vento, degli alberi in movimento e il cantodegli uccelli; molti sono così abituati a questeassenze che non ci fanno più caso, ma io pensosempre alle cose che ho imparato sui suoni, peresempio al fatto che l’acqua è un suono che ci fabene perchè è in armonia con il nostro corpo”.

Alcuni libri “sonori” per l’infanzia riprodu-cono artificialmente i versi degli animali.Meglio che niente?

“Possono aiutare anche quelli, ma l’importante ècercare di far vivere anche ai più piccoli l’espe-rienza reale: basta un parco o un bosco vicino casae già l’ambiente sonoro cambia”.

Un tempo i giocattoli erano rarissimi e i gio-chi si svolgevano all’aria aperta. È stata que-sta la perdita irrimediabile che più penalizza ibambini di oggi?

“Io credo che la perdita irrimediabile sia ancoraprecedente: aver creato degli ambienti di vita trop-po artificiali e sempre più staccati dalla natura, epoi uno stile di vita sempre più guidato da stru-menti come televisione, computer , telefonini emezzi via via più sofisticati che rendono ogni espe-rienza assolutamente virtuale. Pensa solo all’usosempre più diffuso di tecnologie, per esempio ilGPS. Pur trovandolo utile per certi aspetti, sonoconvinta che con il suo diffondersi si perderàanche la capacità di orientarsi. Già in auto con ilnavigatore si va in giro senza neppure sapere doveci si trova, mentre un tempo, obbligati a consulta-re l’atlante stradale, si imparavano almeno i fiumi,le città, i luoghi attraversati...” ■■

Ricerche Il mondo sonoro in montagna

La natura con le sue voci ci risultasempre più estranea. Ne parliamocon Paola Favero, scrittrice,alpinista, esperta di educazioneambientale e autrice di una favolaammonitrice

Sappiamo ancora ascoltare?

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News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

CAMPIONATI SCIISTICI TRUPPE ALPINE

NEL SEGNO DI MICO SPORT

Anche la 63ª edizione dei CampionatiSciistici delle Truppe Alpine (CaSTA) inprogramma dal 30 gennaio al 4

febbraio 2011, in Alta Val Pusteria (Dobbiaco,San Candido e Sesto Pusteria) e ComplicoSuperiore, ha visto Mico Sport tra i Partnersufficiali.Mico Sport s.p.a. ha confermato lasponsorizzazione delle scorse edizioni e hafornito i propri capi di abbigliamento tecnicosportivo agli atleti pr emiati nelle varie gar e.L’azienda, leader nella pr oduzione diabbigliamento tecnico di primo livello, of freda oltr e 40 anni soluzioni studiate perrispondere a ogni necessità di impiego,sempre alla ricer ca della massimaperformance in termini di comfort,prestazioni, protezione e affidabilità.“Il movimento sportivo inver nale ci vede dasempre in prima fila – ricor da PrimoCortinovis, titolar e di Mico Sport – ma lapassione e la dedizione che le T ruppe Alpineriservano alla montagna e allo sport che vi sipratica è tale, che ci piace indicarlo comeesempio per tutto il movimento sportivo”.L’abbigliamento Mico Sport è andato inpremio ai vincitori delle diverse gar e inprogramma: un r egalo tecnico per chi si èdistinto in quello che è considerato

l’appuntamento di punta nello scenariosportivo di montagna.Mico Sport è continuamente impegnata nellosviluppo di tecnologie e materiali innovativiapplicati allo sport e affida la sua evoluzionenon solo ad affer mati tester, ma anche allasua clientela, grazie all’iniziativa Mico BetaTester, il cui T eam/09 ha sviluppatoinnovazioni tecnologiche di primo livello. Il Mico Beta tester Team/010 è già attivo conoltre 100 atleti italiani impegnati a testar emateriale Mico nelle più disparate discipline.Per informazioni www.micobetatester.it.

HYPERJACKET

DA MARMOT

Giacca impermeabile e traspirante, laHyper Jacket è il capo spalla diMarmot più elastico e, al contempo,

più leggero nel gruppo stretch.La mano del tessuto è fenomenale, morbi-dissima, tanto da sembrar e un softshell. Iltaglio è tecnico, con cer niere r esistentiall’acqua. Motivi or namentali e di rinforzo,in silicone stampato, la rendono particolar-mente accattivante.Per maggiori informazioni, consultare il sito:www.marmot.eu

DOLOMITI NORDICSKISEMPRE PIÙ SATELLITARE:

LO SCI DI FONDO CON IL GPSÈ UNA REALTÀ

Dopo Cortina d’Ampezzo ancheDobbiaco ha avviato il pr ogetto dimappatura GPS delle piste di fondo,

per of frire ai pr opri ospiti l’opportunità disciare con un navigatore satellitare di ultimagenerazione e saper e sempr e su qualetracciato ci si tr ova e in quale dir ezione sivuole andar e. Un’attività importante nellaquale il Dolomiti Nor dicski e gli undicipartner del consorzio cr edono pr ofon-damente per r endere ancora più moder na,sicura e af fidabile l’of ferta turistica nellaregione delle Dolomiti, Patrimonio Naturaledell’Umanità UNESCO. Grazie a questasoluzione i fondisti potranno disporre di unapiattaforma di consultazione, dir ettamenteaccessibile dal sito uf ficiale di Dobbiacocontenente le tracce GPS di tutte le 13piste, di cui 5 omologate FIS, delcomprensorio e queste tracce sono pr onteper il download gratuito sul pr opriodispositivo, sia esso da polso, palmar e osmartphone. Il Dolomiti Nor dicski è ilcarosello di sci di fondo più granded’Europa, con oltre 1.300 chilometri di piste.Coinvolge due nazioni (Austria e Italia), due

province italiane (Belluno e Bolzano), unaregione austriaca (l’Osttir ol) e vive nel

territorio delle Dolomiti: Alta Badia,Anterselva, V al Casies-Monguelfo-T esido,Valli di T ures e Aurina, Alpe di Siusi-V alGardena e Alta Pusteria, ComelicoSappada, Cortina d’Ampezzo, Aur onzo-Misurina-Lorenzag, PelmoSkiCivetta e,naturalmente, l’Osttir ol (tra i fondatori delDolomiti Nordicski). Un pr ogetto di granderespiro che cresce di anno in anno: a partireda questa stagione l’Altopiano di Asiago 7Comuni è diventato partner del pr ogettoInterreg Trans Dolomiti. Per maggiori informazioni: www.dolomitinordicski.com

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La storia riguarda una monaca tibetana ed è ambientata nelquindicesimo secolo. Non una monaca qualsiasi, macché.Discendente degli antichi imperatori del Tibet, la protagonistaè fondatrice di una linea di reincarnazione…Dev’essere meri-

to dell’atmosfera un po’ new age che permea le pagine de “La prin-cipessa di Gungtang” di Maria Antonia Sironi (Alpine Studio, 352pagine, 16,50) se la sala del cinema Oberdan a Porta V enezia in ungelido lunedì di gennaio trabocca di appassionati di montagna. Laserata è esemplarmente organizzata con proiezioni da SimonaManfredini di “Altrispazi”. Pungolata dallo storico RobertoMantovani, impettita nel suo gilet ricamato, Maria Antonia dettaTona incanta la platea parlando di questo libro nato in famiglia unaquindicina d’anni fa. Nel caleidoscopio del suo racconto si riverbe-rano infatti gli studi di sua figlia Hildegard, tibetologa all’Universitàdi Cambridge, che sul ritrovamento del manoscritto ha compiutoricerche sfociate in un libro serio e ponderoso uscito per laColombia University Press e ne “La Storia del Cristallo Bianco” scrit-to a quattro mani con Tona. E che a sua mamma ha riservato in que-sto caso un lavoro di editing “spietato”, controllandone l’ortodossiavirgola per virgola.

Sull’argomento ha indagato anche il grande alpinista e film makeraustriaco Kurt Diemberger che di Tona è stato marito e compagno discalate, e che di Hilde è un padre tenero e complice. Ma i contributialla riuscita del volume, che le è costato cinque anni di lavoro, ven-gono anche dalla figlia Karen e dalle figlie di Hilde: Jana ha arricchi-to le pagine con suggestivi schizzi in bianco e nero mentre Y ancen,la secondogenita, si limita a comparire impavida a cavallo sulle rivedel lago Peku Tso.

“Hildegard”, spiega Kurt nella prefazione, “mi ha raccontato chesecondo la leggenda i primi sovrani tibetani scendevano dal cielo suuna montagna sacra lungo una corda di luce, governavano, e al ter-mine del loro mandato tornavano in cielo”. Beati loro che non hannoconosciuto le odierne paludi del potere. È ormai un lontano ricordoil Grande Impero che si sviluppò tra il settimo e il nono secolo. Poi,nel quindicesimo secolo, dopo secoli di decadenza e persecuzioni,

nella cittadina di Gungtang, capitale del regno omonimo, nasce lafiglia primogenita del re che subito mostra uno speciale rapportocon il divino. Destinata in sposa al figlio di un sovrano, si ribella contutte le sue forze. A malincuore fa la moglie per un paio d’anni, fin-ché finalmente ottiene il permesso di svincolarsi, sceglie la vitamonastica e dopo un periodo di duro noviziato il suo maestro capi-sce che è in realtà la reincarnazione di una divinità.

La principessa dà allora inizio a una linea di reincarnazione moltorara nel Tibet dove sono piuttosto note quelle maschili. Si dice checompia miracoli. Di fatto apre un monastero femminile e si dedicaalla questua a favore delle opere del suo maestro a beneficio di tuttigli esseri viventi e infine, ancora trentenne, cerca una sua via di illu-minazione dirigendosi verso una valle nascosta all’estremo orientedel Tibet.

“Questo personaggio mi ha affascinato come donna, anche perchéil manoscritto è lo specchio della sua vita e io non sono stata costret-ta a inventarmi niente”, spiega Maria Antonia Sironi. “Di mio ci ho

messo soltanto le descrizioni dei paesaggi del T ibet che amotantissimo”. Un amore ricambiato. T ona è di casa in T ibet edè presidente di Eco Himal, l’organizzazione che cerca di soste-nere la cultura tibetana tradizionale. Questo libro nasce dauna conoscenza diretta della cultura e delle cerimonie religio-se che si svolgono nel Tibet moderno, e grazie alla sua limpidastesura permette a tutti di entrare in questo mondo, adulti eragazzi. A quanto risulta, il manoscritto a cui Tona si è ispira-ta è stato vergato con grande cura dei dettagli da uno deidiscepoli della principessa quando era ormai defunta. Ma lavita della protagonista è senza fine, come avverte il sottotito-lo. E oggi la sua dodicesima reincarnazione è una simpaticacoetanea di Tona alla quale è affidata la direzione di un mona-stero. Dove, oibo’, altri manoscritti attendono di essere deci-frati e raccontati prima che vadano dispersi. ■■

Quindici anni di ricerche per ricostruire, sullabase di documenti tramandati nei secoli, unastoria di magie e reincarnazioni

Una vita senza fineIncontri Maria Antonia Sironi e la principessa di Gungtang

In Tibet è di casaMaria Antonia Sironi con il giornalista Roberto Man tovani alla presentazione dellibro “La principessa di Gungtang” a cura dell’organizzazione milanese“Altrispazi”. Per anni la Sironi, geologa e alpinista provetta, ha vissuto a contattocon le popolazioni dell’Himalaya dedicandosi alla salvaguardia della loro culturae del loro territorio tramite anche l’associazione Eco Himal di cui è presidente.

Avent’anni dalla scompar sa di L uisTrenker, il Museo nazionale dellamontagna ha dedica to al gr ande

attore e registra tirolese la mostra “Ricordi dicinema” rimasta aperta fino al 21 febbraio alMonte dei Cappuccini con cimeli, manifestie pr oiezioni dei film più f amosi. Inoccasione dell’evento è st ata pubblicata laprima collana di dv d delle pellicole diTrenker in v ersione it aliana o so ttotitolate.La collana è r ealizzata da Mo viemanProductions con la collabor azione delMuseo della mon tagna. Inf o: tel011.6604104, www.museomontagna.org

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Trenker, ricordi di cinema

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Storico climber e icona dell’arrampi-cata in V eneto, Lucio Bonaldo diCittadella (PD) impersona non soloun modo di approcciarsi alla parete,

ma anche una filosofia di vita legata allanatura. Il mese scorso Augusto Angriman haripercorso nelle pagine dello Scarpone, perla serie di ritratti dedicata ai protagonistidella verticale, la storia di questo climber:

dalla partecipazione a un corso del CAI allaripetizione in libera di grandi itinerari dolo-mitici e delle impegnative vie della V al diMello. Sempre fedele, in modo perfino irra-gionevole, al vecchio imbrago al quale Luciosembra molto affezionato…

Allora Lucio, raccontaci un po’ com’ènata la tua passione per l’arrampicata

“Istintivamente: salivo sugli alberi, special-

mente i grandi abeti, quando mi trovavo invilleggiatura a V ezzena, sull’altopiano diAsiago”.

Quando hai capito l’importanza del-l’arrampicata libera?

“L’arrampicata libera è connaturata in meda sempre, per cui ha un insignificante valo-re la ricerca di artifici di vario genere chenulla hanno a che vedere con lo spirito purodell’arrampicata. All’inizio tutte le salite mihanno entusiasmato. Fantastica è stata laprima esperienza nei ghiacciai del Cevedale.Di grande soddisfazione è stata la salita aldiedro Philipp in Civetta. L’evoluzione è con-tinuata con la libera della Bellinzier allaTorre d’Alleghe nel luglio del 1980 e laCarlesso alla V algrande nel luglio del 1982,con cui ho raggiunto la consapevoleza dellepossibilità dell’arrampicata libera”.

Sei noto per aver conosciuto fra iprimi in Italia le grandi pareti delVerdon e hai frequentato moltissimoanche Buoux. Che cosa ti è più piaciutodi questi luoghi?

“Il Verdon si identifica con il vuoto, dà valo-re allo spazio che è libertà e facilita la com-prensione di se stessi. Il sole, onnipresentein estate, rende eccezionalmente solide lepareti, e il fiume dà il senso della profondità.Infine i profumi. Quando sono arrivato laprima volta, nell’agosto del 1981, la valle eracompletamente pervasa dal profumo dellalavanda matura poco prima della raccolta.Ora i campi sono stati abbandonati ed esi-stono solamente pochi cespugli selvatici, mala grande quantità di timo e origano vicino al

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“L’arrampicata è per me l’arte di vivere in armonia”,spiega lo “storico” climberavido di emozioni e di profumi

Protagonisti della verticale Lucio Bonaldo (2)

Quella dei boscaioli, anzi, dei busca tiè, è vissut a comeun’epopea nelle Alpi Occiden tali del sud-Piemon te. Operlomeno, in quest a chia ve la r accontano Sandr o

Gastinelli e Marzia P ellegrini nel lor o magistr ale “A la vit a!”(Studiouno – Comune di Roccaf orte Mondo vì 84’, telef ono0171.387426 –inf o: inf [email protected] - www .sandro-gastinelli.it).

Con l’aiuto e l’esperienza del vecchio “Barba Minu”, la coppiadi film-maker ricostruisce in forma di docu-fiction l’allestimentodi una teleferica affidandone l’esecuzione a no ve a ttori nonprofessionisti, gen te del post o ancor a capace di maneggiar el’ascia ma non sempre a suo agio nelle complesse manovre permontare la piazzola di lancio in alto e del battente in basso. Sullo sf ondo della V alle Eller o, tr a i boschi di Bar acco, lafaticaccia dei busca tiè alle pr ese con quella maligna cor dad’acciaio che s’impiglia con tinuamente nei r ami èsignificativamente sottolineata dalle cor de del con trabbasso diRoberto Chiriaco. E la colonna sonor a aggiunge magia emistero a un film già pr emiato al pr estigioso F estival dellaLessinia e or a in pr ocinto di esser e pr esentato in alcunerassegne internazionali.Ci vuole poco a capir e che quest o lungome traggio v anta con

buone ragioni diritto di cittadinanza nei maggiori circuiti nazionali,con la carismatica figura di Barba Ninu, il settantatreenne MatteoBasso, l’ultimo dei busca tiè di Bar acco, così caparbiamen telegato al suo duro e (solo in apparenza) ingrato lavoro. Intorno allasua figur a i Gastinelli hanno costruit o un magnifico filmsull’amicizia e sul r apporto dell’uomo con la na tura: semplice edemozionante come solo i capolavori sanno essere.

R.S.

Montagne nostre

L’ultimo dei buscatiè

Lavanda sotto vuoto

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bordo sommitale crea comunque un’atmo-sfera effervescente di gioia. Buoux è la regi-na delle falesie. Stupenda, ben scolpita,grande, immersa in una cornice di un belverde stimolante. Luogo ideale per viverecoltivando la lavanda e l’ottimo miele”.

Quali sono gli itinerari di arrampicatasportiva che ti hanno dato maggiori sod-disfazioni?

“All’inizio il Tetto delle caverne in valle diSanta Felicita, nel maggio del 1980, che allo-ra valutavo 6c, e altre due vie lì vicino: unavecchia artificiale, nell’agosto del 1983, un7a+, e una via corta che supera una cavernadove ho chiodato calandomi dall’alto eusando i primi spit appena arrivati dallaFrancia.

A Lumignano mi sono piaciuti Sogni d’oro,Mago della Propoli e Arco d’oro (novembre1985; 7c) e soprattutto Boomerang (novem-bre 1990; 8a+). Il monotiro più elegante inassoluto e di massima soddisfazione è SaleTemps pour le caves (7c/8a), in V erdon.Anche la Nouit du lazard (Buoux; 8a) e Farcipar là (Verdon; 7c) sono tra i miei preferiti.Come vie a più tiri ci metto quelle “simbolo”del Verdon come Surveiller et punir , CacaBoudin (7a) e la connessione di Fenrir eAnge en décomposition (7c+/7a), autenticigioielli, fonti di massimo piacere arrampica-torio. Mi resta ancora indigesto il 2° tiro diDemon (7a+), tra le belle del Verdon”.

Hai un metodo quando ti alleni?“L’allenamento con metodo è motivato dal-

l’ambizione di volere fare sempre di più. Ioseguo invece l’ispirazione dell’anima, che miporta a fare ciò che è giusto. Se s’impara adascoltarsi si conosce il senso della misura escompaiono quelle azioni squilibrate chepossono provocare danni”.

Che cos’è ora per te, l’arrampicata? “È l’arte di vivere in armonia. Quanto al

boulder, rappresenta per me l’arte motoria equindi l’essenza dell’arrampicata.

Poco dopo aver cominciato ad arrampica-re sentivo la necessità di sviluppare la cono-scenza delle mie possibilità: lo facevo perpuro piacere e per capire ciò che è buononel rapporto con la roccia”.

È utile insegnare l’arrampicata ai bam-bini?

“I bambini penso sia utile lasciarli in pace.Se dopo l’età di 10/15 anni manifestano unautentico desiderio, si comincia a insegnarele basi essenziali, ma non su strutture artifi-ciali. Il bambino deve vivere il più possibile acontatto con la natura e imparare così a for-tificarsi senza alcuna pressione.

All’inizio si devono correggere le loro dotiistintive, soprattutto l’equilibrio e la fluiditàdelle gambe”.

Augusto Angriman (2 – fine)

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Dal 1966 il premio Biasin viene asse-gnato a protagonisti dell’alpinismoveronese con l’intento di incentivarela continuazione di un’attività alpini-

stica di buon livello, meglio se rivolta anchealla divulgazione dell’alpinismo. Il premiovuole ricordare Giancarlo Biasin, accademi-co del CAI, figura di primo piano dell’alpini-smo veronese a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60,morto il 3 agosto 1960, a soli 33 anni, sul sen-tiero dei “Cacciatori”, di ritorno dopo l’aper-tura di una nuova via sulla parete nord est delSass Maor insieme con Samuele Scalet.Quest’anno il premio Biasin è andato al44enne Valentino Sega, socio della Sezione diVerona. Premiandolo le sezioni e le sottose-zioni veronesi gli hanno riconosciuto nonsolo un’attività alpinistica di buon livello, dal-l’arrampicata su roccia e su ghiaccio, alloscialpinismo e all’alta montagna, ma anche lasua opera di “divulgatore” della montagnavisto che dal 2009 Valentino è anche istrutto-re sezionale di alpinismo della ScuolaPriarolo dei CAI.

A consegnargli il premio, lunedì 17 gennaio,è stato Stefan Glowacz, invitato a Verona perpresentare le sue spedizioni sull’Isola diBaffin. “Grazie a chi mi ha dato il premio, achi si è legato in cordata con me e a chi mi haaspettato a casa. Grazie anche a chi mi hainsegnato qualcosa e a quelli che hannoascoltato i miei insegnamenti. Perché lamontagna è un luogo dell’educazione e nonsolo per i giovani”. Queste le parole con cuiValentino ha ricevuto dalla mani di Glowaczla spilla d’oro del Biasin, prima di mostrarla,con orgoglio e un po’ di emozione, al figlioChristian, oggi tra i suoi più assidui compa-

gni di cordata.Emozioni le ha offerte anche Glowacz con

la proiezione del suo “Am Ende der W elte”(Alla fine del mondo) che oltre a raccontarele due spedizioni compiute all’Isola di Baffin,parla della filosofia che l’arrampicatore tede-sco ha adottato dopo l’abbandono delle com-petizioni di arrampicata sportiva: l’avventuranelle terre estreme, il saper affrontare esopravvivere nelle situazioni più difficili è ciòche oggi lo affascina spingendolo a trovarenuovi luoghi e nuove sfide verticali. Un alpi-nismo di ricerca, di esplorazione e di avven-tura cercando di contare quasi esclusiva-mente sulle proprie forze, ispirandosi aShackleton per affrontare quelle che ancoraoggi sono vere e proprie terre ignote, conattrezzature e viveri contati, sfidando le geli-de acque dei mari artici a bordo di un kajakpur di attaccare l’immensa parete di granitodel Polar Bear Spire su cui ha aperto Odissea2000, o camminando per giorni senza vederela luce del cielo nel fitto della giungla vene-zuelana per raggiungere la base della Proadel Roraima Tepuis, dove con Holger Heuberha aperto Behind the raimbow, una via da 16tiri di 8 b, definita come “la via perfetta”.

Beppe MuraroSezione “Cesare Battisti” – Verona

Riconoscimenti Biasin 2010

Un premio che guarda al futuro

Il vincitore e il fuoriclasseValentino Sega, vincitore del Biasin 2010, e il fuo-riclasse Stefan Glowacz durante la premiazionecondotta a Verona da Beppe Muraro, autore diqueste note. Dal 2009 Valentino è istruttore di alpi-nismo della Scuola Priarolo dei CAI.

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PAOLO LOMBARDOGR FRIULI VENEZIA GIULIA

Socio del CAI da 30 anni, laureato in fisica,assistente universitario, pensionato e già fun-zionario di multinazionali e di aziende ad altatecnologia, friulano doc, in veste di accompa-gnatore nazionale di Alpinismo giovanile dal1988 ha guidato migliaia di ragazzi per monti inun continuo e proficuo rapporto con le scuole el’Alpinismo giovanile del CAI. Membro dellaCommissione centrale di AG che ha licenziato il progetto educativodel CAI nel 1988, è stato presidente dell’OTP AG del Convegno VFGper 6 anni, presidente della sottosezione di Codroipo, vice presiden-te e poi presidente della Società Alpina Friulana di Udine, segretarioper 3 anni e presidente per 9 anni, con un anno sabatico, dellaDelegazione regionale CAI FVG.

È stato membro del gruppo ristretto di lavoro che ha proposto leriforme di II livello dello Statuto e del regolamento del CAI.Interlocutore primario con l’Ente regione del FVG, ha proposto e sot-toscritto accordi, anche con finanziamenti europei.

STEFANO NOTARIGR UMBRIA

Nato a T erni, dal 1988 è iscritto alla sezionedella sua città dove è stato consigliere, vicepre-sidente e presidente per due mandati. AE dal1995, è impegnato da sempre nei temi del socia-le (giovani e salute mentale) e dell’ambiente.

È stato coordinatore della T AM sezionale dal1995 al ‘97 e nel 1999 ha ideato il progetto“Adottiamo il Parco” realizzando la rete sentie-ristica del Parco regionale fluviale del Nera attraverso il coinvolgi-mento delle scuole e dei ragazzi affetti da patologie di salute menta-le. Nell’anno 2000 ha pubblicato insieme con la sua compagna di vitaAnna Maria Della Vedova, antropologa e appassionata di trekking, illibro “Lungo i sentieri del passato”, indagine antropologica e propo-ste escursionistiche in Valnerina.

LUIGI SCERRATOGR LAZIO

Nato ad Alatri (FR) dove risiede, fin dal 1976ha collaborato nella gestione della Sezione delCAI ricoprendo incarichi di responsabilità nel-l’ambito del direttivo sezionale. Dal 2001 al 2007è stato presidente sezionale, dal maggio 2007presidente del Gruppo regionale, elaborandonumerose iniziative di utilità sociale tra cui lapiù importante riguarda il coordinamento per larealizzazione del “Cammino delle Abbazie”, un sentiero escursioni-stico che ripercorre grosso modo le orme di San Benedetto dal SacroSpeco (Subiaco - Roma) a Montecassino (FR) toccando sette abbaziebenedettine e numerosi altri monumenti di notevole importanza.

MARIO VACCARELLAGR SICILIA

Nato e residente a Petralia Sottana, sede delParco regionale delle Madonie, sposato con unfiglio, socio CAI sin da piccolo, ha praticato ilcalcio, lo sci da fondo, l’escursionismo, l’arram-picata e la speleologia. Appassionato di ambien-te, laureato in Scienze politiche, lavora nellaAzienda sanitaria di Palermo, Dip. di prevenzio-ne. Nell’ambito della professione ha conseguitoun’altra laurea di 1° livello in Tecniche della pre-venzione e un master di 2° livello in Diritto dell’ambiente. Nel 1987entra a far parte del CD della Sezione di Petralia Sottana e nel 1992 nediviene presidente fino al 2006, rilanciando insieme con altri soci lapiccola ma prestigiosa sezione (oggi è nel CD). Nel 2001 viene elettopresidente della Delegazione Sicilia e dal 1996 al 2006 fa parte anchedel Comitato di coordinamento del Convegno CMI. Dal 2006 è alla pre-sidenza del GR Sicilia (attualmente esercita il secondo mandato). Giàcomponente del Comitato tecnico-scientifico del Parco delleMadonie, è componente del CRPPN, organismo della RegioneSiciliana per i parchi e le riserve.

RENATA VIVIANIGR LOMBARDIA

Valtellinese (è nata a Valdidentro), si è laurea-ta a T rieste in “Gestione dei servizi sociali” elavora a Bergamo, città dove risiede, come assi-stente sociale specialista presso i servizi psi-chiatrici territoriali. Coniugata, ha un figlio di 11anni. Appassionata alpinista e cicloescursioni-sta, è iscritta da 22 anni alla Sezione Valtellinesedel CAI. È stata per sei anni reggente dellaSottosezione di Valdidentro, dal 2005 componente del CDR del CAILombardia, ed è stata eletta presidente regionale nel 2009.All’infanzia vissuta in montagna si deve il suo profondo legame con ilterritorio di origine e la sua opera di sostegno per la tutela dell’am-biente alpino e della sua cultura.

GIANPIERO ZUNINOGR LIGURIA

A sei anni era già in vetta, sul Monte Antola, la“montagna dei genovesi”, anche se ha aspettatofino ai 43 anni per iscriversi al Club AlpinoItaliano. Prima di allora, comunque, GianpieroZunino ne ha salite parecchie di montagne, e hafatto molta attività sportiva, anche a buon livel-lo agonistico: tennis soprattutto, atletica legge-ra, calcio, e pure arbitro di calcio. La montagna, grazie anche alla“scuola” trasmessa dal padre, è sempre stata la vocazione numerouno. E per questo Zunino - nato a Mondovì nel 1943, sposato, con duefigli - ha bruciato le tappe. Prima semplice iscritto alla storica Sezione“Ligure”, Sottosezione di Sampierdarena, poi consigliere e reggentedella stessa, quindi consigliere della “Ligure”, di cui ha ricoperto poi lacarica di presidente dal 2005 al 2009, fino a essere eletto presidentedel Gruppo regionale ligure. Dal 1994 è accompagnatore di escursio-nismo. Ma il “tavolo di lavoro” – al CAI e nella Banca Passadore, in cuiha svolto per 40 anni un importante percorso professionale – non hamai rappresentato un vincolo per le sue aspirazioni in montagna.

3 - Fine

I presidenti visti da vicino (3)Personalità Incontriamo i responsabili dei Gruppi regionali

Chi sono i presidenti del gruppi regionali del CAI? Ingennaio Lo Scarpone ha dato il via a una serie diincontri ravvicinati che si concludono con questaterza puntata. La redazione ringrazia i presidenti chehanno cortesemente accettato di collaborare.

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Sarà inaugurato il 31luglio e dedicatoalla memoria diGiacomo Priotto,

indimenticabile presidentegenerale del CAI dal 1980al 1986, il nuovo museo

dell’Alpetto. Situato a 2.268 metri di quotanell’alpeggio di proprietà del Comune diOncino (CN), è conosciuto come il primorifugio in assoluto del CAI, voluto nel 1866da Quintino Sella. L ’idea di ridare vitaall’Alpetto risale al 2004 quando sulla Rivista(maggio-giugno) Pier Giorgio Repetto inau-gurò una rassegna di rifugi storici del CAI:tra i quali, appunto, l’Alpetto risulta caposti-pite. La struttura in solida pietra e calce sipresenterà ai visitatori all’esterno come eraun tempo la costruzione. All’interno sarannoposte le bacheche con documentazione,cimeli storici, riproduzioni e fotografie del-l’epoca. L ’allestimento del museo titolato“Gli albori dell’alpinismo italiano -Giacomo Priotto” è curato dalla Presidenzadel CAI Piemonte con il contributodell’Assessorato alla Cultura della Regione econ la collaborazione del Museo nazionale

della montagna di T orino e della Bibliotecanazionale del CAI. La realizzazione godrà delpatrocinio del Comune di Oncino proprieta-rio della struttura data in comodato al CAI. Ilmuseo viene realizzato con la fattiva parteci-pazione della Sezione di Cavour che ha sin

dall’inizio caldeggiato l’iniziativa e lo gestiràinsieme con il nuovo rifugio dell’Alpetto,adiacente, del quale ha la comproprietà.

Nella foto di Lino Fornelli l’alpeggio con il vecchio e il nuovo rifugio Alpetto.

Accanto al titolo, Giacomo Priotto.

Napoli 140 anni a Castel dell’OvoRicorrono i 140 anni di vita della Sezione di Napoli fondata il 22 gen-

naio 1871 “come libera associazione di cultori di scienze naturali”,che annoverò tra i soci Benedetto Croce e Giustino Fortunato. Ifesteggiamenti dell’anniversario si sono aperti presso il Museo diEtnopreistoria del CAI al Castel dell’Ovo con un convegno di presen-tazione delle attività della sezione, al termine del quale è stata inau-gurata una mostra celebrativa. Sul prossimo numero del notiziario unampio servizio sull’importante evento.

Belluno Nel regno delle ciaspeIl CAI non si limita a educare, formare o diffondere la passione per

la montagna. Si impegna anche a promuovere il territorio. È il casodelle sezioni del Cadore, nell’alta provincia di Belluno, protagonistedi un progetto che non ha precedenti. A capo di una cordata compo-sta da comuni e dalla Comunità montana Centro Cadore, Guide alpi-ne e associazioni alpinistiche, gestori dei rifugi, Consorzio turistico,Pro loco e da tanti altri soggetti pubblici e privati impegnati nellavalorizzazione del territorio, hanno organizzato un grande compren-sorio di itinerari da percorrere con le ciaspe o racchette da neve. Ecosì il Cadore, che comprende il cuore delle Dolomiti, quest’inverno

è diventato “Il regno delle ciaspe” richiamando appassionati anchedall’estero. Il successo dell’iniziativa va ricercato nell’abbinamentopiste battute e ben segnalate con i rifugi aperti. Per la prima volta èstato promosso un territorio vocato all’escursionismo invernate edestivo con percorsi che si snodano fra le T re Cime di Lavaredo, ilPelmo, l’Antelao, gli Spalti di T oro, le Marmarole e i Cadini diMisurina. Le Dolomiti più belle, insomma, alla portata di tutti. I rifu-gi protagonisti del progetto sono stati il Chiggiato del CAI di Venezia,l’Antelao del CAI di Treviso, il Padova del CAI di Domegge, il Romitidel Comune di Domegge, il Ciareido del CAI di Lozzo, il Città di Carpidel CAI di Carpi e il Fabbro. “È stato come vincere una sfida”, ha

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QUICAIAttività, idee, proposte

Nasce il museo dell’Alpettodedicato a Giacomo Priotto

Pubblicazioni

Disponibili le ristampe anastatiche

Sono disponibili le rist ampe anast atiche, a cur a dellaCommissione publicazioni, di “Pellegrina delle Alpi” di NinìPietrasanta, “I pascoli del sole” dell’Aba te Henry e “Il

tempo che t orna” di Guido Re y. P er or dinarle (come sezione)basta una e-mail a [email protected] Pr ezzi per i soci: 14 eur o(Pietrasanta e Rey) e 16 euro (Abate Henry).

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commentato il presidente della Sezione di Auronzo MassimoCasagrande, “perché quando è nata l’idea pensavamo fossero neces-sari almeno due, tre anni per farla decollare. Invece i risultati si sonovisti subito. A dimostrazione che lavorando insieme…” Già, la mon-tagna ha bisogno di mettere insieme le risorse per promuovere le suepotenzialità. Una lezione, questa degli itinerari invernali da percorre-re con le ciaspe, che le sezioni del Cadore intendono mettere in pra-tica anche per altre iniziative promozionali a favore della montagnabellunese.

San Donà di Piave Imparare la geologiaLa Sezione di San Donà di Piave organizza, in collaborazione con il

Comitato scientifico VFG, un corso didattico (marzo - maggio) che hacome tema la geologia. Diretto da Ugo Scortegagna, è aperto a colo-ro che desiderano ampliare le proprie conoscenze sull’ambiente e inparticolare su quello montano. Il primo degli otto appuntamenti siterrà giovedì 10 marzo presso il centro culturale “L. Da Vinci” alle ore20.45, mentre gli altri si terranno presso la sede del CAI. Per infor-mazioni visitare il sito www.caisandona.it o scrivere a questo indiriz-zo: [email protected]

Trieste È uscito “Progressione 56”La Società Alpina delle Giulie della Sezione di T rieste del CAI ha

messo in distribuzione il numero 56 di Progressione, la rivista che dal1978 presenta l’attività e le riflessioni della sua Commissione grotte“E. Boegan”. Portavoce di un gruppo che lavora sul Carso classico daquasi 130 anni, il volume (208 pagine riccamente illustrate) è denso discritti che oltrepassano i limiti di quest’area: a tre articoli sul Carsoinfatti fanno seguito cinque sul Friuli e ben undici su territori carsiciesteri, dalla vicina Slovenia alla Bolivia alla Croazia all’Albania. Se inotevoli contributi su tecnica, didattica, ricerca e storia che occupanole cinquanta pagine seguenti interessano lo speleologo militante, dinon minor fascino sono i successivi quattro pezzi di narrativa che for-

niscono un’immagine poco nota dell’animo dello speleologo. Ma forsela parte più interessante è quella dedicata alle segnalazioni bibliogra-fiche, una ventina di pagine che sono una finestra non solo sulla spe-leologia del Friuli Venezia Giulia ma anche su quella immediatamentead est. Hanno collaborato circa trenta autori fra cui alcuni sloveni e unungherese. Il fascicolo è scaricabile in rete (sito www .boegan.it) machi desidera ricevere la copia cartacea può rivolgersi allaCommissione grotte (Trieste, via di Donota 2). (Pino Guidi)

Rieti Montagne nel cuoreSeconda edizione a Rieti della rassegna “Montagne nel cuore.

Percorsi di cultura in montagna” promossa dal CAI con film, libri,incontri alpinistici, idee per la montagna e musica sui monti. La ras-segna si è aperta in gennaio con il capolavoro “Stelle e tempeste” diRébuffat. Molto atteso il 5 marzo è l’incontro con il mito vivente del-l’alpinismo mondiale Kurt Diemberger e con lo storico dell’alpinismoRoberto Mantovani, che presentano il volume “Enigma Himalaya”.Infine è stata affidata ai giovani per i giovani la comunicazione perpromuovere la sezione del CAI: una mascotte per l’Alpinismo giova-

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Corsi

Operatori naturalistici culturali VFG

Il CSVFG organizza il 3° Corso di formazione per ONC allargatoanche al TAA. Strutturato su sei fine se ttimana con inizio il 28-29 maggio a Cimolais, proseguirà l’11-12 giugno a Passo Rolle,

il 2-3 luglio in Valbruna (Carnia), il 10-11 settembre in Comelico, il24-25 Selva di Cadore per chiudersi il 15-16 ottobre a Feltre.

È aperto ai soci C AI che abbiano compiut o il 18° anno di e tàprima del 31/12/2010 iscritti al Club Alpino Italiano (da almeno dueanni), disponibili a svolgere presso le sezioni dell’area VFG e TAA,al super amento del cor so, l’a ttività di Oper atore na turalisticoculturale r egionale per pr omuovere e or ganizzare a ttività einiziative inerenti alla conoscenz a e allo studio delle mon tagne,alla valorizzazione e difesa del loro ambiente naturale.

Per informazioni e iscrizioni visitare il sito www.caicsvfg.it.

QUI CAI Attività, idee, proposte

SSpecialità gastronomichebergamasche, ottime bottiglie diValcalepio e piacevolissimo clima

conviviale nella serata in stile alpinoorganizzata il 12 gennaio al Palamonti daldirettivo sezionale del CAI Bergamo peraccogliere il sindaco di Bergamo FrancoTentorio e i rappresentanti della giuntaGianfranco Ceci (vicesindaco e assessorea Infrastrutture e gestione della mobilità,Trasporti, Spazi e tempi urbani, Tempi eorari città), Massimo Bandera (assessoreall’Ambiente, Ecologia, Opere del verde),Leonio Callioni (assessore alle Politichesociali, Pari opportunità), CristianInvernizzi (assessore alla Sicurezza),Danilo Minuti (assessore all’Istruzione,Politiche giovanili, Sport, Tempo libero),Alessio Saltarelli (assessore ai Lavoripubblici, Servizi a rete). Al consociosindaco Tentorio e a tutti gli assessori ilpresidente Paolo Valoti ha consegnato unattestato “per il significativo, generoso e

concreto sostegno del Palamonti della Cittàdi Bergamo aperto a tutti gli appassionatidella conoscenza, pratica e diffusione deiforti valori culturali, formativi, ambientali esportivi della montagna con particolare

cura verso le nuove generazioni digiovani”. “Siamo profondamente grati”, hadetto Valoti, “al sindaco eall’Amministrazione comunale che hannoconfermato di essere protagonisti convinti,fidati e tangibili nella cordata per ilPalamonti. Nell’appuntamento tra laGiunta comunale e il Direttivo di Bergamoè stata rinnovata la garanzia della volontàdi continuare a scalare e camminareinsieme per la nostra splendida eimpareggiabile Città dei Mille ancheattraverso il Palamonti dei mille alpinismie amici per la montagna”. Il prossimoappuntamento avverrà in luglio quando, inoccasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia,verranno scalate altrettante cime dellaBergamasca e il primo cittadino hapromesso di partecipare (anche se non haancora rivelato quale sarà la “sua” cimada scalare).Nella foto il presidente Valoti, con lacravatta gialla, accanto al sindaco.

Palamonti

Tutti insieme su 150 cime della Bergamasca

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nile è la nuova campagna pubblicitaria ideata dagli studenti del Liceoartistico, grazie a un progetto didattico e a un concorso. Con l’appor-to della Cineteca del CAI e di T rentofilmfestival, “Montagne nelcuore” è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Rieti e cofinan-ziato da diversi sponsor privati. Curatrice è la socia Ines Millesimi,corsista al I Corso di eventi cinematografici organizzato dal CAI cen-trale. Info: www.cairieti.it

Piedimonte M. (CS) Indimenticabile GiuliaCon la scomparsa, circa un anno

fa, di Giulia d’Angerio se ne è anda-ta una delle figure più importanti esignificative del Matese, al qualededicò gran parte delle sue energiee delle sue grandi capacità pro-muovendo anche la costituzionedella Sezione di Piedimonte. Sociadella Sezione di Napoli nel 1964,contribuisce alla realizzazionedegli impianti di sci di Bocca dellaSelva con il fratello Filippo. Nel1971 sposa Carlo Pastore, aCervinia, con due testimoni d’ecce-zione, le guide Ferdinand Gasparde Pio Perroquet. Naturalmente ilviaggio di nozze si svolge sullecime che fanno corona al Cervino.

Maestra elementare, lascia unaprofonda traccia nei suoi alunni: spesso le capitava di portare di per-sona le pagelle ai genitori, negli stazzi più sperduti delle montagnecasertane, e per dieci anni, assieme al marito, ha allenato i suoi alun-ni nello sci di fondo: uno di loro vinse anche la finale nazionale. Masoprattutto Giulia ha contribuito a far conoscere il territorio delMatese aggiornando la guida di Landi V ittorj e realizzando, semprecon il marito, la segnatura dei sentieri del massiccio, al quale ha dedi-cato anche alcune preziose pubblicazioni. Per quanto riguarda l’am-biente, già negli anni ‘80 scrive una guida sulla separazione dei rifiu-ti, che distribuisce gratuitamente anche nelle scuole con un docu-mentario realizzato con Carlo. Inoltre affronta il problema del randa-gismo ed entra nella T AM, nominata dall’allora presidente dellaSezione di Napoli, Alfonso Piciocchi. Di carattere mite ma all’occor-renza anche deciso, si è battuta praticamente quasi da sola per latutela del Matese riuscendo a evitare opere che avrebbero compro-messo questa “T erra dove i miti di Campania e di Sannio ebbero illoro grembo arcano”. Infine si è battuta con numerose iniziative perla costituzione del parco nazionale del Matese, che sarà poi istituitocome parco regionale. Un’opera multiforme, la sua e del marito, sem-

pre all’insegna del volontariato. Molti soci del CAI hanno avuto occa-sione di apprezzarne le doti organizzative e le qualità umane, anchein occasione del Camminaitalia. A Giulia tutta la nostra riconoscen-za. (Teresio Valsesia)

Genova Sette incontriFino al mese di maggio la Sezione Ligure organizza a Genova, con

la collaborazione del Gruppo regionale, la rassegna “La montagnavista dal mare”, sette incontri con personaggi del mondo della mon-tagna che si svolgeranno con ingresso libero nella Sala dei Chiericidella Biblioteca Berio, all’auditorium dell’Acquario e al cinemaSiuvori. Il programma è sul sito www .cailiguregenova.it. Gli incontririguarderanno la guida alpina Marcello Cominetti (1/3), il campionedi Ultratail Marco Olmo (15/3), lo scalatore Matteo Gambaro (29/3),lo scialpinista Bruno Rosano (5/4), l’alpinista Elio Orlandi (19/4), loscrittore e alpinista Christian Roccati (3/5).

Gallarate (VA) Un premio al CAILa Giunta comunale, nella ricorrenza dei 150 anni di elevazione di

Gallarate a città, ha deliberato di accogliere la proposta dellaCommissione per la “Giornata della riconoscenza” conferendo allaSezione di Gallarate la targa con”I due Galli Cittadini” quale segno dipubblico riconoscimento per l’attività sportiva svolta a favore dellacollettività. Il 19 dicembre al Teatro Condominio Vittorio Gassman ilsindaco Nicola Mucci ha consegnato la targa al presidente del CAIsezionale Pierantonio Scaltritti.

Cremona Campioni di fair playIl 15 dicembre il presidente del Panathlon Club Cremona Cesare

Beltrami ha assegnato alla Sezione di Cremona il premio “Fair Play2010”. Questa la motivazione: “Il fair play si manifesta non solo quan-do gli atleti svolgono la loro attività agonistica, ma soprattutto quan-do la loro correttezza si esporta dallo sport alla vita comune”. Il CAIrappresenta tutto questo, in quanto la sua attività si basa sulla colla-borazione e la fiducia negli altri e nel rispetto delle regole. Il premioè stato consegnato al presidente sezionale Clara Generali. ➔

Soccorso alpino

La medaglia al Merito civile

L’immagine è destina ta a rimaner e, indelebile nel tempo,nell’albo d’or o del Corpo nazionale soccor so alpino espeleologico: il 26 no vembre a Trento il ministro dell’Interno

Roberto Mar oni appun ta la medaglia d’or o al Merit o civile sulvessillo del CNS AS. Nel cor so della cerimonia, come è st atoriferito (LS 1/2011), medaglie d’oro sono anche st ate consegnatealla memoria di Alex Dan tone, Diego Perathoner, Luca Prinoth eErwin Ritz, caduti nel dicembr e 2009 per port are soccorso a duealpinisti travolti da una valanga in val Lasties.

I riconoscimen ti si aggiungono alla medaglia d’or o dellaProtezione civile consegna ta in pr ecedenza al CNS AS per ilprodigarsi dei suoi tecnici dur ante il terr emoto che ha sconv oltol’Abruzzo e in particolare la città dell’Aquila e le zone limitrofe (fotoAlex Stor, archivio CNSAS per gentile concessione).

Seniores

Ventesimo Raduno a Imbersago (LC)

Il 20°Raduno “Anna Clozz a” dei soci senior es in L ombardia èconfermato per mercoledì 25 maggio a Imbersago a cura delleSezioni di Vimercate e Vaprio d’Adda.

L’invito è esteso a tutti i Gruppi Senior es del Club AlpinoItaliano. Il pr esidente della Commissione senior es DinoMarcandalli e il segretario Aurelio Vascelli pregano di comunicareentro e non oltr e il 15 marzo le possibili adesioni e una stimaindicativa dei partecipan ti. “Con tiamo sin d’or a”, scriv ono, “sulvostro contributo a f are del 20° Raduno un e vento di successosottolineato da una v ostra significa tiva partecipazione”. Inf o:www.caiseniores.lombardia.it

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Corsico L’addio a Gianni PedrottiCi ha lasciati a 81 anni il past-president della Sezione di Corsico

Luigi Pedrotti. Persona di grande umiltà e umanità, ha sempre lavo-rato per la sezione nel campo della mineralogia, della didattica per lescolaresche accompagnando in montagna centinaia di studenti,come consigliere e organizzatore di tante castagnate ed escursionimontanare. Tutti lo ricordano soprattutto per la simpatia, l’originali-tà di narratore di aneddoti spiritosi, la grande passione per i ‘sassi’che regalava a tanti come competente della materia. Era diventato inetà più avanzata il ‘minerologo’ ufficiale del CAI Corsico e in tutte leoccasioni pubbliche era presente con le sue collezioni preziose. Ingioventù fu anche valente alpinista, dopo essere stato sfollato con lafamiglia nell’Ossola, durante la Seconda guerra mondiale: conoscevale storie dei partigiani che in quel territorio hanno combattuto per la

libertà dell’Italia. Tutti noi lo ricordiamo con grande affetto: lascia unvuoto difficilmente colmabile, ma anche un esempio di onestà e pro-bità di vita da imitare. Ciao Luigi, sulla prima vetta del 2011 cantere-mo per te la preghiera ‘Signore delle cime’: sarà come se fossi sem-pre con noi, un ‘padre’ autorevole da ascoltare.

(Enzo Concardi, vicepresidente Sezione di Corsico)

La Brigue (Fr) Un ambito riconoscimentoIn un clima di cordiale amicizia

Bernard Gastaud, sindaco di La Brigue,villaggio medievale delle Alpi Marittime,ha invitato per gli auguri di fine anno ilvice presidente generale del CAI EttoreBorsetti, il consigliere regionale ligureRino Allaria, l’accompagnatore di escur-sionismo Francesco Bernardi, il consi-gliere comunale di Briga Alta FrancescoDe Lucia e i rappresentanti del ComitéDépartemental Nice del Club AlpinFrançais, Robert Gstalder , e del ClubAlpin Monegasque, Christian Carpi, oltre al giovane scultore italianoMichelangelo Tallone di Paesana (CN), realizzatore delle quattro for-melle in fusione di bronzo della “Stele della fraternità montanara” alMonte Saccarello. Nel tracciare un breve resoconto delle principaliattività comunali, Gastaud ha ricordato come è stata portata a com-pimento la finitura di questa stele con la copertura della base e laposa in opera di due ampi gradini in pietra di Luserna.

Tra gli applausi dei presenti ha poi conferito la cittadinanza onora-ria de La Brigue a Rino Allaria, coordinatore dell’iniziativa, in ricono-scimento per il lavoro svolto, lodando l’opera di volontariato dellesezioni CAI dell’Alta V al Tanaro e imperiesi e l’appoggio morale emateriale del past president generale Annibale Salsa, sia per l’impul-so dato al CAI per una visione sovranazionale dei rapporti tra le gentidelle terre alte, sia per il generoso contributo finanziario all’opera.Allaria ha da parte sua affermato di ritenere doveroso attribuire l’al-to riconoscimento non alla sua persona, ma al CAI nel suo insieme,auspicando un sempre maggiore incremento del clima d’amicizia trale genti del Principato di Monaco, Francia e Italia.

Nella foto il conferimento ad Allaria della cittadinanza onoraria.

Cava de’ Tirreni (SA) Dall’abbazia al mareFirmato un protocollo d’intesa tra Comune di Cava de’ T irreni, CAI

e Azienda autonoma di soggiorno e turismo per inserire itinerari turi-stici e d’ambiente nel programma di eventi per il Millenario dellaBadia. “Per antiche vie dall’abbazia al mare” si propone di valorizza-re una delle voci del turismo maggiormente attive negli ultimi anni, ecioè il turismo naturale e paesaggistico a Cava, e la scelta dei luoghisu cui investire non poteva che cadere sull’abbazia benedettina.

Sarà pertanto finanziata dal Comune, con 20mila euro provenientidai finanziamenti provinciali erogati lo scorso anno per il millenariodell’Abbazia, un’iniziativa di valorizzazione della sentieristica di mon-tagna, che dalla Badia di Cava conduce a V ietri sul mare.

Voghera Camminata nel Parco del TicinoLa Sezione di V oghera (www.caivoghera.it - [email protected]) e

l’Assessorato al turismo della Provincia di Pavia organizzano perdomenica 3 aprile la “Camminata sulla via Francigena Pavese - dalParco del Ticino al Castello dei V isconti”. Compresa nel programmadi attività 2011, costituisce l’escursione intersezionale dell’anno dellaConferenza Ticinum. Si inserisce inoltre in un progetto culturale diampio respiro, fortemente voluto dall’Amministrazione provinciale -Assessorato al turismo per valorizzare la storia e le tradizioni del ter-

Commissione medica

Disabilità psicomotoria e montagna

Organizzato dalla Commissione in terregionale medicaLPV, si è tenuto il 13 novembre a Lanzo Torinese, pressola sala conv egni dell’I.I.S. F .Albert, un conv egno sul

tema “Disabilità psicomo toria e mon tagna”. Dopo il salut o del“padrone di casa” Aniello Serrapica, dirigente dell’Istituto Albert,il simposio è st ato presentato dal presidente della commissioneVanni V enturino ed è st ato riv olto un salut o ai congr essistidall’assessore della città di L anzo Cesar e L amberti, dalpresidente della Sezione di L anzo Bruno Visca, dal pr esidentedel C AI Regione Piemon te Gino Genina tti. Guido Giar dini,neurologo responsabile dell’Ambulatorio medicina di montagna- A SL Valle d’Aosta, ha parla to della fisiologia dell’or ganismoumano alle alte quo te e delle mala ttie con troindicate inmontagna, so ttolineando come il suo ambula torio si riv olgaanche a sogge tti con disabilità sia fisica che psichica.Alessandro Petrini, psicologo, ha poi spiegato come attraverso losport pr aticato in mon tagna si possano sviluppar e nuo vecompetenze che influenz ano positivamente la vit a di r elazionedel soggetto disabile. Quindi Roberto Clemente, fondatore dellaCommissione medica periferica LP V del C AI, ha pr esentato uninteressante video sulla pr atica dello sci tr a per sone ipo/ nonvedenti. Claudia Gambarino e V alter Perron, maestri di sci delgruppo Sauze Pr oject, hanno parla to delle lor o a ttività con ladisabilità sia fisica che psichica, mostrando anche l’attrezzaturamodificata per persone in difficoltà. Roberto Trinchero del LionsClub Torino Superga ha so ttolineato l’impegno del suo gruppoverso la disabilità e ha v oluto rimar care come i diritti dellapersona con disabilità non siano dissimili da quelli di ogni altr oindividuo. In seguit o Giancarlo F errari e Carlo Nepo tedell’associazione Volare Alt o hanno mostr ato diapositiv e sulleloro esperienze in mon tagna e parla to dei pr ogetti della lor oassociazione. F rancesca L a Dolce tta, tecnico nazionale diSpecial Olympics It alia - Racche tte da ne ve, con il suointervento ha e videnziato come lo sport inv ernale possadiventare anche un mezzo per miglior are l’ aut onomia el’autostima delle per sone con disabilità. Infine F rancesco Pieri,membro della Commissione interregionale LPV ha mostrato unadocumentazione fotografica delle esperienze dapprima nel C AIgiovanile e poi con l’associazione Muoversi allegramente. Infine,dopo il pranzo preparato e servito dai ragazzi dell’istituto ci si ètrasferiti nella palestr a do ve i r agazzi della A.S.D. Muo versiallegramente hanno v oluto mostr are come a ttraverso laginnastica e il calcio si possa r aggiungere l’in tegrazione con icoetanei. I lor o tecnici Maria Gallar do e Ma tteo Russo li hannoseguiti con l’attenzione e l’affetto di sempre. (Natalina Raglia)

QUI CAI Attività, idee, proposte

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ritorio e promuoverne lo sviluppo turistico. L ’evento consiste in unacamminata di circa 17 km lungo il percorso della V ia Francigena daVillanova d’Ardenghi (Pv) alla città di Pavia, zona del CastelloVisconteo. È aperto alla libera partecipazione della cittadinanza evedrà coinvolte anche le sezioni di Abbiategrasso, Boffalora T icino,Corsico, Inveruno, Magenta, Mortara, Pavia, V igevano, V ittuone,Novara, Tortona e Valenza. A tutti i partecipanti sarà distribuita gra-tuitamente una maglietta recante il logo CAI, quello della Provincia diPavia e quello ufficiale della Via Francigena.

Alta Brianza 51° corso di alpinismo (A2) La Scuola Alta Brianza (http://scuolaalpinismoaltabrianza.word-

press.com/) organizza il 51° corso di alpinismo con la collaborazionedelle sezioni di Caslino d’Erba, Inverigo, Merone, Molteno, Erba,Arosio, Barzanò, Besana Brianza, Figino Serenza, Merate, Rovagnate.Apertura del corso il 31 marzo presso la sede CAI di Caslino d’Erba,chiusura il 29 maggio. Iscrizione al CAI obbligatoria.

La quota di 250 euro è comprensiva di assicurazione infortuni, usodel materiale della scuola e delle dispense tecniche e culturali.Direttore corso Carlo Perego (IA). Direttore scuola V anniSantambrogio (INA - INSA - accademico). Info e iscrizioni ElenaMasciadri (tel. 031-681590), o presso le sezioni collaboratrici.

Como Nel Caucaso con il CAITerza edizione in agosto per il trekking nel Caucaso georgiano orga-

nizzato dalla Sezione di Como. La formula è quella sperimentata. Il“campo base” viene fissato nel villaggio di Mestia (1400 m) con lasistemazione in alberghetti famigliari, che consente una certa agia-tezza logistica, in funzione di ogni necessità. Da Mestia la scelta del-l’itinerario giornaliero diviene quindi facoltativa, legata alle persona-li necessità del momento e non solo alla meteorologia. Si possono

percorrere a piedi itinerari di varia lunghezza e dislivello, organiz-zandosi per il recupero con automezzi quando si è giunti a destina-zione della tappa. Per le escursioni è anche possibile utilizzare l’ac-compagnamento di guide locali, e utilizzare i cavalli per sperimenta-re un differente escursionismo. Con il progetto “Bici Svana” si èriusciti a costituire un parco di biciclette MTB da mettere a disposi-zione di chi volesse optare per il ciclo escursionismo. Per ogni altrainformazione consultare il sito http://www.caicomo.it/georgia/proget-ti.htm, con la raccomandazione, in particolare alle sezioni, di fornirequanto prima e non oltre i primi di giugno l’eventuale adesione.

Per il secondo anno consecutivo aSestola, sull’Appennino modenese,si sono ritrovati a convegno dal 28 al

30 gennaio i più importanti stakeholderdella montagna, istituzioni nazionali elocali, associazioni e operatori del settoreturistico, impegnati nel tentativo di dareordine di priorità agli interventi per losviluppo delle terre alte. Non potevamancare il CAI, rappresentato perl’occasione del presidente generaleUmberto Martini. Tra gli ospiti, anchequest’anno, i ministri dell’Economia GiulioTremonti e quello degli Esteri FrancoFrattini che – perdonate il peccato divanità - poco prima di salire sul palcohanno confidato di essere voraci lettori delleriviste del CAI. Il ministro Tremonti durantela discussione ha sottolineato che “capirel’Appennino aiuta a capire la montagna ingenerale e che occorre semplificare laragnatela normativa che blocca lo sviluppo.Questo non in termini di diritti, ma comeburocrazia”. L’onorevole Frattini si èsoffermato invece sulla “necessità di

valorizzare le professionalità sul territorioattraverso un’offerta appetibile ecompetitiva”. Il presidente Martini nel suointervento ha infine ricordato l’impegnoquasi centocinquantennale del Sodalizioper e nella montagna; e di come la

promozione dell’Appennino siaimprescindibile, anche perché, da solo,“rappresenta la gran parte del territoriomontuoso italiano”.

Gianni ZeccaUfficio stampa Club Alpino Italiano

Incontri

Martini: promuovere l’Appennino

Il 4 giugno a Flagst aff (USA), WalterBonatti ritirerà l’onorificenza di socioonorario dell’American Alpine Club.

Ne dà l’annuncio Silvio Calvi,rappresentante it aliano nel boar d del-l’Unione in ternazionale delle associa-zioni alpinistiche (UIAA).

La lauda tio di pr ammatica v erràpronunciata da William L ovell Putman,a sua volta dal 2002 socio onorario dellostorico club statunitense di cui è st ato presidente dal ‘71 al ‘72.Bonatti, che l’estate scorsa è stato nominato “cittadino onorariodel Monte Bianco”, è socio onorario dell’UIAA e certamente, è ilcommento di Calvi, è giun to il momento che anche il C AI possaattribuirgli tale onorificenza, assegnata di norma alle più insignipersonalità dell’alpinismo.

Nella list a dei per sonaggi che hanno o ttenuto il più alt oriconoscimento del sodalizio st atunitense, Bona tti risult a alquinto posto in or dine cronologico dopo il Duca degli Abruzzi,Vittorio Sella, Riccardo Cassin e Reinhold Messner.

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Bonatti socio onorario dell’American Alpine Club

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Per pianificare e fornire contatti, opportunità, supporto logisticoin loco contattare la Sezione di Como www .caicomo.it [email protected] - 031264177 fax 0312880520.

Castelfranco V. (TV) Magici mondi della naturaIl Gruppo naturalistico Le T racce (letraccegrupponaturali-

[email protected]) organizza a Castelfranco Veneto tutti i mercoledì ilciclo d’incontri “I magici mondi della natura”.

Le lezioni si svolgono dalle 20.30 alle 22.30 presso la sala conferen-ze Pacifico Guidolin della Biblioteca Comunale. Per informazionitelefonare a Vittorino Mason 0423.496114.

Genova 25 anni di Alpinismo giovanileIn occasione del XXV anno di attività, il CAI Bolzaneto l’11 dicem-

bre ha festeggiato il “suo” alpinismo giovanile con un’affollata cenaconviviale a base di polenta, preparata con la riconosciuta abilità daicuochi del Gruppo di Bolzaneto dell’ANA.

Alla presenza di oltre sessanta commensali il Gruppo AG e la sezio-ne hanno consegnato all’ANAG Piero Bordo una targa con la seguen-te motivazione: “Caro Piero, gli amici del Club Alpino Italiano dellaSezione di Bolzaneto ti ringraziano di cuore per l’impegno che comeun padre hai profuso in questi 25 anni di attività”.

Presenti anche 11 (tra cui molte aquile d’oro) dei diciotto parteci-panti alla prima escursione AG del 1986: Carla Bracco, Franca Rosso,Ginetta Toscano, Emanuele La Mantia e Piero Bordo e gli ex aquilot-ti Federico e Paolo Repetto, Silvia Barbieri, Simone e Alessia Bordo.Tutti i dettagli su www.caibolzaneto.net

Villasanta (MI) Cambio della guardiaStorico ricambio alla presidenza della Sezione di Villasanta: dopo 27

anni Franco Citterio ha passato la mano. “Esco dopo aver ricevuto ilpremio più bello che un volontario possa ricevere”, ha detto, “con l’o-nore di aver potuto lavorare per un gruppo straordinario dove il ter-mine ‘amicizia’ non è una espressione formale”.

Il nuovo presidente Enrico Cambiaghi si è dichiarato “pronto a pro-seguire quel cammino che ha portato in 27 anni la sezione a diventa-re un punto di riferimento sul nostro territorio” annunciando unnuovo anno pieno di proposte.

Antrodoco (RI) Il CAI festeggia l’Unità d’Italia Il CAI di Antrodoco parteciperà ufficialmente alle manifestazioni

nazionali del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, organizzandoun’escursione nei luoghi della prima Battaglia del Risorgimento ita-liano, svoltasi nel territorio di Antrodoco nel 1821 tra le truppecostituzionali del Generale Guglielmo Pepe e il Generale J. V onFrimont a capo delle truppe austriache. Lo farà il 6 marzo, all’inter-no del programma nazionale “T renotrekking”, organizzando unaciaspolata per le gole di Antrodoco a ridosso del Monte Giano, delMonte Nuria e del Monte Terminillo, fulcro di tutte le battaglie svol-tesi dal 7 al 9 marzo 1821 che portarono alla sconfitta delle truppedel generale Guglielmo Pepe.

L’escursione si inserisce nel programma celebrativo della primabattaglia del Risorgimento, organizzato dal Comune di Antrodoco edall’Amministrazione di Rieti, che culminerà domenica 13 marzocon una cerimonia di commemorazione presso il monumento.

Bari Le molte facce del CAIL’occasione era troppo ghiotta! Il meeting organizzato per l’area

pugliese dal gruppo speleologico V espertilio ha portato l’attenzionesul CAI di Bari di cui lo stesso gruppo è parte integrante, con unaserie di conferenze e dibattiti, dal 10 al 12 dicembre, e con l’esibizio-

ne del coro della “Ginestra”, ultimo nato tra le attività del CAI. Il XVIncontro di speleologia regionale “Spelaion” è stato un momento diconfronto importante in tema di geoscienza, disciplina che si occupadi idrogeologia ipogea e meccanica delle rocce nonché di rilievi topo-grafici, idrogeologici, biologici e climatici tipici di un ambiente sot-terraneo. Nel contesto si sono evidenziati i risultati positivi conse-guiti in trenta anni di attività del gruppo V espertilio. Va colta dunquel’occasione per sottolineare che anche in una città come Bari, pretta-mente di mare, ci sono tanti appassionati animati dall’amore per lemontagne e la natura. La sezione cittadina del Club alpino annoveratra le sue attività, oltre alla speleologia, l’escursionismo, le arrampi-cate, il ciclo escursionismo e il coro alpino. “Forse non saremo nume-rosissimi come al nord”, dicono gli iscritti, “ma possiamo affermaresenza tema di smentite che… ci siamo anche noi, e sempre più moti-vati e organizzati”. (Memmo Borzacchini) ■■

QUI CAI Attività, idee, proposte I nostri cari

■■ PIETRO BASSI È morto a 90 anni Pie tro Bassi, st orico

medico condo tto di Courma yeur, piacen-tino di nascit a e, come dice va lui,“valdostano per amor e”. L a mon tagna èstata una delle sue gr andi passioni.Considerato uno dei pionieri del soccor soalpino e della medicina di montagna, avevaricevuto a Pinzolo la T arga d’argento dellasolidarietà alpina. Nella sua carrier a hacompiuto circa 36 mila interventi. Nel 1976si era prodigato nel Friuli devastato dal terremoto.

■■ FAUSTO BOSSETTIVittima a 5 1 anni di un inciden te al Mon te

Pora (BG) men tre ten tava di r ecuperare unosci che gli er a sfuggit o, è mort o in gennaioFausto Bosse tti, dir ettore oper ativo delquotidiano «L a Pr ovincia di Como» eresponsabile della gestione degli immobili delgruppo Sesaab che pubblica L’E co diBergamo. Era iscritto alla Sezione di Bergamodel C AI il cui pr esidente P aolo V aloti lo haricordato come un “esemplar e socio ispettore

del rifugio Coca e incancellabile amico per la vit a”.

■■ DANTE CONCHATRESpirato nella no tte tr a il 14 e il 15

gennaio, Dan te Concha tre è st ato unincredibile appassiona to di mon tagnaclasse 1923: alpinista d’alta quota, sciatoree corridor e. Ha partecipa to a tr ofeinazionali con prestazioni che ancora oggisono di rilievo… ottenute però con i mezzidi allora, dopo allenamen ti in “scarpe dalavoro”. È stato un alpino e un tenen tepartigiano, vicecommissario di briga ta alcomando di 200 uomini. Croce al merito diguerra, ha compiuto azioni che siamo abitua ti a vedere solo neifilm. Istrutt ore di r occia e di sci alla Scuola milit are alpina, hacollaborato a lungo con il CAI.

Visse la montagna a 360° battendo le piste e collaborando conil Soccorso alpino, gestendo locali come punto di riferimento perl’area del mon te Emilius e port ando la squadr a dei mar ciatorialpini di Aosta a vincere il trofeo nazionale. Ma Dante fu prima ditutto un uomo umile e di sani principi che r appresentava lamontagna romantica e magica che tutti vorremmo vivere.

Ciao Dante, di roccia e di neve. (Christian Roccati)

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QUI CAI Vita delle sezioni

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19■■ ASSEMBLEA ORDINARIA DEISOCI. 30/3 in sede h. 10 (I conv). e31/3 h. 2 1 (II conv .), O.d.g.: relaz.morale del Pr esidente sull’annosociale 20 10 e pr esentaz. a ttivitàsvolte, r elaz. Re visori dei Con tigestione 20 10; appr ovaz. bilanciocons. 20 10 e pr ev. 20 11; quo teassoc. 2012; data elezioni alle cari-che soc . (18-19/4); nominaComitato elett.; nomina scrutatori.■■ CAMPAGNA ASSOCIA TIVA.Presso la Segr eteria e telef onica-mente, utilizzando la carta di cr edi-to,è possibile rinno vare la pr opriaadesione alla Sezione di Milano delCAI per il 20 11. Ecco qui di seguitole quo te associa tive per il 20 11:Ordinario € 53, F amigliare € 31,Giovane € 22, Vitalizio € 17.■■ SCUOLA NAZIONALE DI AL TAMONTAGNA “PARRAVICINI”. 8/3 h.21, in sede, presentaz. 29° corso dialpinismo - tecniche di arr ampicatae manovre di sicur ezza, su itiner arialpinistici sia di roccia che di ghiac-cio: 9 giorna te di arr ampicata inambiente alpino - 7 lezioni teorico-pratiche infrasettimanali.

■■ PARLANDO DI MONTAGNA. Setteappuntamenti con ospiti di spiccoper conoscer e, scoprir e e confr on-tarsi con la mon tagna e le div erseinterpretazioni del “f are alpinismo”,dal 22/2 al 1 0/5 i martedì ser a insede, ser ate pubbliche e gr atuite:11/3: “Ande meravigliose: avventuredi alpinismo esplor ativo e di solida-rietà sulle Cordilleras del Perù”; 22/3“Acqua e aria” di An tonio Stoppani:Le montagne come studio e passio-ne”; 5/4 “La conquista delle monta-gne e dei poli: il moderno e la wil-derness”; 19/4 “Calo tte, ghiacciai epermafrost: criosfera in r apida evo-luzione”.■■ CINECLUB MONT AGNA. Unnuovo appuntamento per gli appas-sionati del cinema di alpinismo mon-tagna e a vventura pr ende a vvio amarzo: pr ogramma a sorpr esa…appuntamento fisso il 1° e il 3°venerdì del mese in sede. ■■ COMMISSIONE SCIENTIFIC A.20/3 Itinerario scientifico-naturalisti-co nel Finalese ( Riviera di Levante)■■ ESCURSIONISMO. 6/3 Castellodella Pietra (Appennino ligure); 13/3Traversata Camogli-P ortofino; 20/3traversata San Pie tro Ortanella(Prealpi lecchesi); 27/3 Monte Reixa(Appennino Ligur e) 9; 3/4 T ete deCou (Alpi pennine); 1 0/4 L ago diCama (V al Mesolcina-CH); 17/4Anello di Calimero (Prealpi Lecchesi-Pasturo).■■ SCUOLA NAZIONALE SCI FONDOESCURSIONISMO. GITE. 6/3 Prage-lato, sabato 12/3 Val Bernina con ilmitico trenino rosso in partenz a da

Tirano, 20/3 L anzerheide. Nel w ee-kend del 25/27 marzo è in program-ma una due giorni in Val di Rhemese Cogne . Le iscrizioni sono apertedal 7 marzo; ■■ GINNASTICA PRESCIISTIC A.Presso il Centro Sportivo Saini sottola direzione di un istruttor e Isef dueore se ttim. mar . e il gio v. 19-20(primo turno) e dalle 20-2 1 (secon-do turno). ■■ SCI DISCESA. 6/3 Savognin; 13/3Sestriere; 20/3 Bormio; 26-27/3Week end in Via L attea-Bardonecchia; 3/4 la Thuile; 1 0/4Cervinia; 17/4 Val Thorens; 22-26/4Pasqua a Stubai nello splendidocomprensorio delle vette austriache.■■ ATTIVITÀ GIOVANILI. ALPES. 6/3Pizzetti e T ecett (Gruppo delleGrigne) ; 19-20/3 Notturna al RifugioBrioschi (Grigna settentrionale); 10/4Monte Palanzone (triangolo lariano).FAMILY. 12/3 Presentazione a ttivitàal Bosco in Città; 1 0/4 Mon tePalanzone (triangolo lariano).■■ GRUPPO SENIORES. Ritrovo insede il martedì 14,30-17; 2/3Maccagno - Lago D’Elio; 9/3 MonteVallassa(oltrepo pavese); 12/3 str a-da V aleriana; 22-25/3 T rekking inMaremma T oscana; 23/3 Mon teCrocino (L ago Maggior e-versantelombardo); 26/3 San T ommaso diValmadrera (triangolo lariano); 30/3manico del Lume (da Camogli); 6/4gita da definire; 9/4 Prati Parini (ValBrembana); 13/4 Corna Trentapassi-Lago d’Iseo(da Zone).

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581Lunedì ore 18-20Mercoledì ore 18-22,30sito: www.edelweisscai.ite-mail:[email protected] telefonici: 02/89072380■■ SCI FONDO ESCURSIONISMO. 5-12/3 Norvegia; 5-6/3 Raid Engadina;6/3 Val Ferret; 13/3 st. Barthelem y;19-20/3 P asso L avazè; 20/3 V al diFex; 27/3 Riale V al F ormazza; 3/4Pont Val Savaranche; 8-10/4 PassoRolle. ■■ RACCHETTE DA NEVE. 13/3 ValBedretto L ago delle Pigne; 19/3Notturna; 27/3 Valle di Champorcher.■■ SCIALPINISMO. 13/3 V al diRhemes Col di Sort; 26-27/3 Cap.Scaletta Piz Vial; 9-10/4 Rif. 3° alpi-ni M. Thabor; 23-25/4 P alla Bianca-cima Barbador so di Fuori; 7-8/5Punta Giordani. ■■ ESCURSIONISMO INVERNALE.6/3 Triangolo Lariano.■■ TREKKING. 22-30/4 Lucania; 1-5/5 Francia Esterel; 7-15/5 SardegnaCaprera/Arbatax; 2 1-28/5 Itaca/Ce-falonia; 1 1-17/6 Fr ancia V ercor;25/6-3/7 Madeira; 9-17/7 Via AlpinaTra Italia e Slovenia; 16/8-3/9 Russia,Siberia X corso escurs. avanzato; 8/3presentazione/iscrizioni h. 2 1; 22/3prima lezione; info: www.escursioni-smo-edelweisscai.it, cor [email protected] ■■ XXV CORSO DI ALPINISMO . 1/3Inizio iscrizioni; 24/3 Pr esen-

Con un open da y, la Sezione di Milano ha festeggia to allafine del 20 10 cen t’anni della sua pr esenza in via SilvioPellico 6, nei v etusti saloni le cui finestr e si aff acciano

nell’Ottagono della Galleria, il salo tto di Milano. P er l’occasionein sede è st ata allestit a una v etrinetta che Rena to L orenzo,custode del patrimonio librario dei soci meneghini, ha riempito dicimeli r ari e pr elibati. Tra questi, accan to a distin tivi e a ttrezzipolverosi, l’immagine che pubblichiamo. Riguar da un pr anzosociale e i baffuti iscritti, di esclusivo sesso maschile, posano consontuosi smoking e alte unif ormi. Nel libr o “Milano e le suemontagne”, che ha vist o la luce nel 2002, L orenzo Revojera ciracconta che t anti erano i milanesi illustri iscritti alla sezione, lacui memoria è viva ancor oggi.

“La lor o adesione al C AI”, spiega, “ci testimonia l’alt o v aloremorale e civile di quest a associazione. Fra i tanti soci ‘illuminati’

Giovanni Ba ttista Pir elli, Ulrico Heopli, L uigi Brioschi, Albert oVonwiller, il sena tore Gae tano Negri e Mario T edeschi, figur aemblematica dell’alpinismo milanese, assert ore dell’alpinismopopolare, che fu socio sia di Milano sia della SEM (che gli dedicòpoi il rifugio al Pialer al) e che sarà pr esidente della sezione tra il1910 e il 1912.

Sezioni storiche

Milano: indovina chi veniva a cena

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tazione e chiusura iscrizioni. ■■ INIZIATIVE SOCIO CUL TURALI.3/3 Tutto sul GPS; 17/3 Edelweiss inBici e pr esentazione pr ogramma2011; 4/4 Pr oiezione Tanzania; 14/4Proiezione Guatemala e Belize; i par-tecipanti sono coperti da assicurazio-ne infortuni.

GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel./fax 02.799178e-mail: [email protected] e giov 21-23■■ SCI DISCES A. 5-8/3 Gr an tourDolomiti, pvinci@tele tu.it P aoloVinci 024223994, [email protected] Be tty Colombo 3485850409; 6/3 Sauz e d’Oulx Sullepiste della via Lattea; 26-27/3 Andaloe P aganella, dona [email protected] 02/6682466.■■ SCIALPINISMO. 10-13/3 Gr andeMesule, Passo del Cristallo, Sasso diSesto; 19-20/3 Pizz o Campo Tencia3071m.; 26-27/3 Piz Sesvenna 3204m. Fr anco. P [email protected],cell. 393472628747.■■ CIASPOLE. Uscite luigi.ber [email protected], 335 6216550.■■ CORSI. Scialpinismo: 13-20/3 e27/3 uscita e lezione pr atica.Alpinismo e roccia: 29/3 presentazio-ne e iscrizioni giovanni. [email protected] 89301570.■■ ESCURSIONISMO. 13/3 Liguria,la Via dell’ardesia; 27/3 Giornata FAI-intersezionale, le fr azioni dellaValsolda e Villa F ogazzaro, 3479508354 [email protected]■■ IN SEDE. 24/3 proiezione viaggioin Antartide ore 21.

GESAvia Kant 8 - 20151 Milano Mar21-23 [email protected] www.gesacai.itInformazioni: Ornella 02 38008844 Fausta tel. 02 38008663 Guido tel. 339 1296657■■ ESCURSIONI. 13/3 Pizzo di Gino2245 m (V al Ca vargna); 27/3Traversata Cima V erosso 2443 m(Val Bognanco); 1 0/4 Gambar ogno1730 m (Can ton Ticino); 17/4Traversata Casaccia (V al Br egagliaSvizzera).

F.A.L.C. ONLUSVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 [email protected] 21,15-23■■ SCIALPINISMO MODULO BASE.7 lezioni teoriche e 8 giorni di eserci-tazioni pratiche; quota di iscrizione €200, per i gio vani fino 25 anni €

160; direttori Guido Macchi tel 3357307389 Matteo Lana 340 1815205;3/3 teoria soccorso in montagna; 5-6/3 marzo autosoccorso, costruzio-ne di una bar ella e trasporto dell’in-fortunato; 17/3 Cartografia e orienta-mento; 20/3 cartogr afia, orien ta-mento. schizz o di r otta, uso diARTVA e sonda; 23/3 me teorologia;26-27/3 costruzione di un ricovero diemergenza, str atigrafia e blocco dislittamento.■■ CORSO SCIALPINISMO AVANZA-TO. 7 lezioni teoriche e 10 giornate diesercitazioni pr atiche, è riv olto ascialpinisti che praticano l’ attività daqualche anno. Quota di iscrizione €

250 (€ 200 per i gio vani fino a 25anni); direttori, I.N.S.A. Luciano delTufo tel. 333 7908928 I.S.A. MicheleStella 348 3008624; 23/3 meteorolo-gia; 3 1/3 ma teriali ed equipaggia-mento.■■ GITE DI SCIALPINISMO . 6/3Galehorn 2797 m, partenz a daEngiloc 1769 m, tempo di salita 4ore, BS A; 19-20/3 Pun ta d’ Arbola3235 m 1° giorno da V aldo al rif.Margaroli 2194 m tempo 1.30 MS 2°giorno da rif Mar garoli a p. Arbolatempo 4 ore, BSA, quote soci € 13non soci € 18, iscrizioni Andr eaTaddia 348 74 18734; AlbertoAngeloni 335 7508469; Enrico Ra tti338 2477524; Fr anco Mariani 3389867706; Mario Campi 0258318678. ■■ ESCURSIONISMO. 27/3 CamogliS. Fruttuoso, tr atto del sen tieroverde-azzurro. In tr eno fino aCamogli, ritorno in battello. Quota diiscrizione € 2 non soci € 4 GiancaMotta 3381699180.■■ PALESTRA DI ARRAMPIC ATA.Mar. e gio v. h. 19-23. inf o CarloPasset 3357 150963, carlo. [email protected].

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, Milano

Tel. 02653842 - Fax. 0262066639C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]. 15-19 gio. 21-23.Seg. e Biblioteca giov. 21-22,30.■■ SOLIDARIETÀ. Prosegue in sedela r accolta f ondi per l’ Associazione“per Bianco.. e chi come lui” cheassiste famiglie di bambini affe tti damalattie rare. ■■ CONCORSO FO TOGRAFICO. Èaperto per tutto marzo il IV Concorsodi f otografia riv olto ai soci SEM eCAI, con il tema “L e Stagioni dellaMontagna”. Regolamento sul sito. ■■ GITE SOCIALI. 5/3 uscita di sci-escursionismo diff. SE; 13/3Prosecuzione Alpinismo Gio vanilediff. AG; 13/3 Ciaspola ta a Pian deiCavalli (Val Chiavenna) diff. EI, disliv.+/- 800m; 19/3 Uscita di sci-escur-sionismo diff. SE; 27/3 Giorna ta delFAI. Gita in tersezionale con GAM eCAI-Como. Percorso ad anello nellaValsolda, passando dalla VillaFogazzaro acquisita dal F ondoAmbiente Italiano.Pullman. Diff. T ;27/3 Scialpinistica al P .zo Scalino(m.3323) diff. BS A, disl. +/- 1400m Per tutte le gite iscrizioni in sede ilgiovedì sera ■■ SCUOLA SILVIO SAGLIO. 9/3 h.21 presentazione ed iscrizioni al 38°Corso di Alpinismo; 23/3 h. 2 1 pre-sentazione ed iscrizioni al 58° CorsoRoccia ■■ NEWSLETTER. Per riceverla scri-vete a [email protected].

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.caibm.it e-mail: [email protected]■■ ASSEMBLEA SOCI. 25/3 con rin-novo cariche sezionali, ore 20 I con-vocazione, ore 21 II convocazione. ■■ SERATA CULTURALE. 11/3 h 2 1serata confer enza “Il Cai Bo visiodomani” riflessioni sul futur o dellanostra associazione, presso la sede.■■ CAMPIONATO SOCIALE DI SCI.6/3 42° Campionato Cittadino eSociale di sci alpino all’Aprica.■■ GITE SCIISTICHE. 20/3 gita a St.Moritz (CH); 3/4 gita a Cervinia (AO).■■ PREMIAZIONI. 1/4 serata di pr e-miazione del “Campiona to Cittadinoe Sociale” di sci alpino e della gar adi fine corso “Scuola sci”.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected] 21-22,30■■ ESCURSIONISMO. 20/3 “Mon ta-gna e mare” Monterosso, 5 Terre.■■ SCIALPINISMO. 6/3 Tour de laTza (mt 3058 Val d’Aosta) disl. 1348m; 20/3 Mon t Rous (mt 3242 V ald’Aosta) disl. 1292 m (mete indicati-ve, da def. in base all’innevamento)■■ CORSO DI ALPINISMO. 50° anni-versario scuola di alpinismo “Mariodell’Oro”: 2/3 Inizio corso, presen-tazione e finalità. 7/3 Nodi ed assi-curazioni; 9/3 Nodi ed assicur azioni;21/3 Tecnica individuale di arr ampi-cata su r occia; 24/3 T ecnica indivi-duale di arrampicata su roccia (pale-stra indoor); lezioni teoriche aperte atutti i soci. Dettagli e info sul sito.

CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (MI)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23■■ TESSERAMENTO 20 11. Ordinari€ 42, f amigliari € 23, giovani (dal1994 in su) € 16, nuovi soci + € 4. ■■ PULLMAN. 13/3 Fr amura (SP)esc Cerutti 02447 1874 Concar di0248402472 P anvini 3490538262;10/4 Borghetto - M. Cr oce – Ceriale(SV) D’Ilio 0245 101500 Ber gama-schini 3288523090. ■■ NEVE. 16/3 Tiefenbach (Uri–CH)fondo esc . ciaspole , mp Concar di;19/3 L a L unata al P alanzone (CO)notturna ciaspole , mp Nerini0245101500; 19-20/3 F olgaria (TN)fondo, discesa, Bur gazzi 3398828946; 23/3 P asso del Sole(Ticino–CH) fondo esc. ciaspole, mpConcardi.■■ ESCURSIONISMO. 27/3 Camo-gli–Portofino (GE) mp Cerutti; 3/4Via Fr ancigena P avese (L omellina),mp In tersezionale Ticinum 0245101500; 17/ 4 A. Maesimo (L C),mp Concardi. ■■ CORSO NORDIC WALKING. 30/4-1/5 Lavarone (TN) mp D’Ilio. ■■ TREK ESTIVI. 23-31/7 L asValadas Occitanas a Pè (Piemon te)treno+bus Casè 0226 148787; Dadef. Bretagna (Francia) treno Nerini;

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6-13/8 Vipiteno (BZ) mp iscriz. entromarzo D’Ilio Bergamaschini; 16-23/8Bregaglia Trek (Grigioni–CH) treno +bus tr ek alpinistico Concar di; 20-27/8 V al V enosta (BZ) mp Uboldi3493591091 Verderio 3392449039 . ■■ PIANETA TERRA. 11/3 Me xicoGuatemala il triangolo Ma ya (RinoPaggiaro) h 2 1 in sede; 25/3 IlNaviglio Gr ande, storia del Na vigliodal Ticino a Robecco (Mario L ocati)h 21 Sala La Pianta v. Leopardi 7; 8/4Viaggiare con il C AI Corsico, propo-ste culturali ed escursionistiche dellaSezione, h 21 in sede. ■■ BUONI SCONTO. Sono disponibiliin sede i buoni sconto per gli impian-ti di risalita. ■■ CORSO ARRAMPICATA LIBERA.Teoria e pratica dal 5/4 al 3 1/5, iscr.entro il 4/4 c/o Palestra Arrampicatav. Dante ang. Parini lun-mer-gio h21-23 [email protected]. ■■ ASSEMBLEA ORDINARIA. Mer16/3 h2 1 in Sede . Rinno vo 1/3Consiglio Dir., 1/3 Collegio Re visoridei Conti e Delegato Sezionale.

DESIOVia Lampugnani, 78Tel. e Fax 0362 621668Mer 21 - 22.30Gr. MALTRAINSEM Mar [email protected]■■ TESSERAMENTO. Aperte le iscri-zioni: ordinari 45 €, famigliari 25 €,giovani 18 €, giovani 2° figlio 9 €.■■ GITE SCIISTICHE. 18-20/3 gir odella grande Guerra e Marmolada.■■ CORSO DI ESCURSIONISMO GIO-VANILE. A partire dal mese di aprile,informazioni ed iscrizioni in Sezione.■■ GRUPPO “MALTRAINSEM”. 2/3M.te P alanzone; 9/3 M.te SanPrimo; 16/3 traversata Riomaggiore-Portovenere; 23/3 Rif. Vittoria; 30/3Alpe di Lierna – M.te P elagia; 6/4escursione in Emilia; 13/4 Rif.Parafulmen – Pizz o F ormico; 20/4Rif. Consiglieri; 27/4 Rif. Frasnedo.■■ PALESTRA DI ARRAMPIC ATA. Imartedì e i giovedì dalle 19.30 alle 22presso la palestr a dell’ITIS “E.Fermi” in via Agnesi a Desio (ingres-so dal lato PalaDesio).

SEREGNOVia S.Carlo, 47 – CP n.27Seregno (MI)Tel.0362 [email protected]

www.caiseregno.orgMa e Ve 21-23■■ GITE SULLA NEVE. 6/3 Valtour-nanche, Col Pilaz XXXVI.■■ CORSO DI ALPINISMO. 18/3 ore21 in sede ser ata di pr esentazionedel XXXVI corso di alpinismo scuolaRenzo Cabiati, iscr. tutti i venerdì. ■■ GRUPPO TEMPO LIBERO . 23/3Alassio, monte Tirasso.■■ ESCURSIONISMO. (Con sez.Mariano C.) 20/3 P ortovenere, IsolaPalmaria; in sede è disponibile il pro-gramma delle attività 2011. ■■ TESSERAMENTO. Rinnovo annua-lità 2011 in sede.

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc. e Ven. 21 - [email protected]■■ “I SOCI IN VIA GGIO”. Serate diproiezioni alla Biblio teca Civica diVimercate: 1/3: “Elbrus” e “T eide”;

15/3 “Bolivia” e “tr ekking nelMustang”.■■ SCI DISCESA. Dal 10 al 13/3 car-nevale sulla ne ve (Caderz one,Campiglio/TN; 20/3 Pila (AO).■■ SCI FONDO. 13/3 Formazza.■■ SCI ALPINISMO . 19-20/3 PizCristallina 2866 m e Cima Di L ago2833 m (BSA).■■ PALESTRA DI ARRAMPIC ATA.Presso l’oratorio di Vimercate in ViaValcamonica 25, h 19-21 mar. e giov.■■ SENIORES. 2/3 Alz aie dell’ Adda(da Olginate a Lecco); 16/3 Selvino –Santuario del P erello (Val Seriana);30/3 Piani Resinelli (P arco Valentinosul Monte Coltignone).

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e Ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com [email protected]■■ SCI DISCESA E FONDO . 10-13/3

Carnevale Sulla Ne ve (Caderz one,Campiglio / Tn).■■ SCI DISCESA. 26/3 Orelle (F)■■ MOUNTAIN BIKE. 27/3 P arcoAdda Nord e Monte Robbio.

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’Adda; lunedì 21-23■■ ESCURSIONISMO. 13/3 Camogli,San Fruttuoso (Liguria); 27/3 Orridodella Val Gargassa (Liguria).

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven 21-23e-mail: [email protected]■■ ATTIVITÀ. 5/3 Corni di Canz o(Rifugio S. E.V.); 27/3 Mon te CantoAlto (Prealpi Bergamasche).

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LO SCARPONE, MARZO 2011 - 37

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- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa vocedevono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio diappartenenza loro personale o della scuola o associazione.

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[email protected]. 21-22,30tel. rif. Scoggione 034363034■■ ATTIVITÀ. 26/2 No tturna aBorghetto, ciaspole e sci alp; 6/3Monte Lago 2353 mt., ciaspole e scialp; 13/3 Pizz o Redorta 3038 mt.,ciaspole e sci alp; 20/3 Monte Barro,alpinismo giovanile; 19-21/3 Giro dellago di Gar da, grandi trekking; 25/3Proiezione alpinistica all’auditoriumdi Colico, Spedizione L ecchese inTerra del Fuoco, conquista del MonteBuckland, con Cesar e Giudici; 3/4Monte San Martino, alpinismo giova-nile; 1 0/4 Giorna ta ecologica; 16-18/4 Girro del lago di Gar da, granditrekking.

CALCOVia S. Carlo, 5TEL: 039 [email protected] 21-23■■ ATTIVITÀ SEZIONALI. 6/3 Puliziasentieri.■■ GITE SEZIONALI. 13/3 Levanto -Monterosso - So viore - V ernazza(escursione).■■ CORSO AVANZATO DI ESCURSIO-NISMO. 17/03 Pr esentazione delcorso.■■ GRUPPO ETÀ D’ORO. 9/3 VillaSola, S. Mar gherita; 23/03 SanSalvatore (Lugano-CH).■■ ALPINISMO GIO VANILE. 26/3Inaugurazione corso.

ERBAVia Riazzolo, 26Mar. e ven. 21-22,30Tel.031/[email protected]■■ GITE SOCIALI. 20/3 Mon te Bar1.816 m, disl. 800 m, Ticino, E.■■ GRUPPO SENIORES. 9/3 RifugioNicola 1.880 m. da Moggio + funi-via dai piani di Arta vaggio,Valsassina disl. 250 m; 23/3 RifugioAlpinisti Monzesi 1.173 m. da Erv e,Resegone, disl. 614 m.■■ ALPINISMO GIO VANILE. 12/3presentazione del 39° Corso diAlpinismo, h. 21 in sede.■■ ATTIVITÀ SOCIALE. 4/3 serata diSpeleologia a cur a del GruppoSpeleo Cai Erba; 18/3 ser ata a curadel Gruppo Ragni “ storica salita allaparete ovest del Cerro Torre”; le sera-te si sv olgeranno pr esso la salaIsacchi (Casa Prina), h. 21.

MONCALIERIPiazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 [email protected]. h 18-19 e Mer. h 21-23■■ SCI NORDICO . 13/3 V al F erret(AO); 20/3 Le Laus, Col d’Izoard (F).■■ CIASPOLE 6/3 Cima del Bosco,Valle Susa (T O), loc . di partenz aFontana di Thur es, disl. 7 00 m,tempo di salita 2,5 ore, diff. EI.■■ ESCURSIONISMO. 27/3 Riomag-giore - P ortovenere, disl. 450 m,tempo di per correnza 6 or e, diff. E,pullman.ALPINISMO GIO VANILE. 20/3Escursione al mare.■■ APPUNTAMENTI. 23/3 ore 21,15Assemblea Ordinaria dei Soci (pr es-so la sede sociale).

MACUGNAGAPiazza Municipio 28876Macugnaga (VB) Tel e fax 0324.65485www.caimacugnaga.org■■ CORSI. Il CLUB dei 4000 e il C AIorganizzano dal 25 al 30 luglio 20 11presso il rifugio Z amboni - Z appa,con le Guide di Macugnaga, il 38°corso di introduzione all’alpinismo, il35° corso di alpinismo e il 20° corsodi perfezionamento alpinistico: tecni-che su roccia, ghiaccio e misto. E tàminima 14 anni, attrezzatura adegua-ta, iscrizione obbligatoria al CAI. Infoe iscriz: Corpo Guide Alpine 3938169380, www .guidealpinemacu-gnaga.it; Schranz Sport 0324 65172;I.A.T. 0324.65119, fax 0324 65775;www.caimacugnaga.org.

DOLO30031 Dolo (VE) – CP 87Via C. Frasio - DOLOMerc. 21-23www.caidolo.it■■ ESCURSIONI. 13/3 Val Z oldana,Cima Spiz Z uel, ciaspe; 27/3 ColliEuganei, Rocca Pendice e il Castellodella Sper onella; 1 0/4 Appenninobolognese, la riserva del contraffortepliocenico; 17/4 Pr ealpi Vicentine, ilsentiero delle gallerie G. Chemin.■■ SPELEOLOGIA. 20/3 risor giva diEolo, Prealpi Carniche.■■ CORSO. Aperte le iscrizioni al XXXCorso alpinismo A2 che si sv olgeràdal 22/3 al 12/6; inf o in sede o sulsito web.

■■ SERATE. 11/3 Dolo, Villa Angeli,“Nei Parchi naturali dei Pir enei spa-gnoli”, a cur a di P . P ellizzer e E.Rosso; 31/3 Dolo, Villa Angeli, “L eforeste pluviali mon tane dell’ Africaorientale”, a cura di M. Menegon.

MIRANOVia Belvedere, 630035 Mirano - VE - C.P. 56Cell. 348 [email protected]. 21-22.30 ■■ SERATE CULTURALI MYANMAR.Birmania di Aldo Gabbana c/oEcomuseo, Villa Principe Pio a Mir aPorte 20.45 ingresso libero.■■ PALESTRA. Muro di arr ampicatac/o Via Villafr anca mar. merc. giov.19,30 - 22,30. Inf. in sede o dir ett.in palestra. Sconto per iscritti ai corsiSA2-EAI-A1-AR1.■■ CORSI. Alpinismo A1 iscrizionientro il 1 0/3; r occia AR1 iscrizionientro il 17/3; 2° corso di meteorolo-gia di mon tagna, Relatore DamianoZanocco; 22° corso di escur sioni-smo base, tema “I segni dell’uomosui monti”, posti limitati, rivolgersi insede o al sito sezionale. ■■ ALPINISMO GIO VANILE. 20/3Uscita di orien tamento sui ColliVeneti, info sul sito o 320 6881045. ■■ USCITE ESCURSIONISTICHE.27/3 Dolomiti cadorine, giornata FAI;le vie delle Alpi dalla Romanità aiGiorni nostri. Dal Boite al Piave, refe-rente Ugo Scortegagna, pr ogrammasul sito. ■■ ASSEMBLEA ORDINARIA. 29/3c/o Villa Errera h.20,30 I convocazio-ne h.21 II convocazione. ■■ RINNOVO TESSERAMENT O. Afine marzo scade il tesseramento (lasezione è aperta anche il lunedìsera).

S. DONÀ DI PIAVEVia Guerrato, 3Tel./fax 0421-33 22 88www.caisandona.itMar e Gio 19-20 - Gio 21-22■■ CORSI. Aperte le iscrizioni alcorso di geologia. Ser ata di pr esen-tazione il 1 0/3 alle 20.45 al cen troculturale “L. Da Vinci”, r elatore U.Scortegagna.■■ SCI DISCESA. 5-6/3 week end inpista ■■ SCUOLA SCIALPINISMO . 20/3Jalovec Kotovo Sedlo (SLO) ■■ ALPINISMO GIO VANILE. Corsosci fondo uscita 13/3 a Cibiana.

CATANIAVia Messina 593/ALun Merc Ven 18-21Tel. 095.7153515 [email protected]■■ TREKKING INTERSEZIONALI.Varati pr ogrammi dei T rekkingdell’Etna, Eolie, Egadi; 16-25/4 “IlPeloponneso”; 26/7-8/8 “Islanda”;15/9 - 2/1 0 Mongolia e P echino,con aereo e fuoristrada.■■ SCUOLA DI ESCURSIONISMO .Istituita la Scuola Sezionale “E tnea”di Escursionismo.■■ SPELEOLOGIA. 1-13/3 il GruppoGrotte Ca tania il XXX Cor so diIntroduzione alla Speleologia.■■ ESCURSIONISMO. 6/3 Cratere diMompilieri; 12-13/3 Mon ti Inici el’Abbisso dei Cocci; 13/3 Bosco diChiaramonte Gulfi, 20(A) P antalica,20(B) Monte Colla; 2-3/4 Monti dellaConca d’Oro.■■ SCI ALPINISMO . 20/3 PizziDeneri.■■ SCI ESCURSIONISMO. 6/3 Grottadel Gelo; 13/3 Fratelli Pii; 26-27/3 LaTraversata, con perno ttamento inrifugio. ■■

QUI CAI Vita delle sezioni

38 - LO SCARPONE, MARZO 2011

Persi e trovati■ UNA FOTOCAMERA è stata trovata sul sen tiero che port a al

rifugio Semenz a (gruppo Maner a-Cavallo). Con tattare [email protected], tel. 3200943113.

■ UN APPARECCHIO fotografico è st ato tr ovato sullo “SpigoloMaffei” del Cornone del Blumone (BS). Email: fr [email protected]

■ UN CAPPELLO con una spilla e la scritta “Congresso pompie-ri volontari cadorini…” è stato trovato su una ferrata alle Pale diSan Martino. Contattare Mauro Calligaro, Vigili del fuoco volon-tari di Lozzo di Cadore, tel 0435.76314 – e mail: [email protected]

Bacheca➔

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Abocce ferme è il caso di commenta-re la provocatoria uscita del sindacodi Calalzo di Cadore: tassare i pic-nic. Intanto sorrido amaramente

pensando al solo costo di riscossione chepotrebbe registrare questa gabella, certa-mente superiore al gettito, se i comuni dis-ponessero di un efficiente controllo digestione. Come si dovrebbe pagare questatassa? Con bollettino postale? Con bonificobancario? In contanti all’Ufficio cassa delComune? Nelle mani dei vigili all’uopo mobi-litati? Alle aziende di soggiorno? Con ticketautomatici? Per internet? Con quali sanzio-ni? Con che percorsi amministrativi? Conquali livelli di omologazione tariffaria tra icomuni della montagna?

Questa tassa poi non aiuterebbe le cassedei diversi comuni che per la tutela dellamontagna e dei propri territori necessitereb-bero di ben altri introiti a fronte di una pro-gettualità oggi piuttosto modesta. Né favori-rebbe il dialogo tra cittadini e istituzioni. Al

contrario, creerebbe un mostruoso princi-pio. Livellerebbe villeggianti, domenicali eresidenti nell’unico, opprimente sospetto diessere tutti potenziali vandali. Oltre cheavallare un odioso discrimine sociale.Spesso il pic-nic in montagna è l’unicomezzo concesso alle classi meno abbientiper effettuare una piccola gita fuori casa.

Il sindaco di Calalzo, promotore dellanuova ipotesi di tassa, sembra ignorare chesolo una piccolissima percentuale di turisti evilleggianti si comporta in modo irrispettosoverso l’ambiente che li ospita. Gli imbecilli cisono sempre stati e saranno sempre presen-ti ovunque. Allora, obiettivamente, è giustotassare il 90% di virtuosi per colpire il 10% dicretini? E siamo proprio sicuri che il turismomordi e fuggi sia l’unico responsabile deidanni inferti all’ambiente montano? Crea piùdanno alla montagna la sporcizia di un pic-nic lasciato da un irrispettoso maleducato,che si può comunque rimuovere, oppure ladevastazione cementizia che a qualsiasi tito-lo sfregia per sempre un paesaggio?

Oscar De Gaspari

Ho lanciato la proposta sui pic-nic lascorsa estate, ma non è stata certo una bou-tade, bensì il recepimento delle istanze delterritorio che sono chiamato ad ammini-strare, degli operatori, e anche del CAI i cuirappresentanti sono informati della que-stione. Sottolineo che non si tratta di una“tassa”, e tanto meno si vuole gabellare chilascia rifiuti allo stesso modo di chi sicomporta civilmente, ma che è un contri-buto al miglioramento di un servizio.

Non comprendo lo scandalo della propo-sta, affatto provocatoria, quando al maregià si pagano l’accesso alla spiaggia, il par-cheggio, gli ombrelloni, le sedie a sdraio.Credo che chi fruisce di un servizio nonsenta come un’imposizione corrispondereun piccolo contributo (si pensava a pochieuro) per averlo sempre perfettamente fun-zionale, pulito, attrezzato e… prenotato,dato che i punti fuoco sarebbero in gestionealla pro-loco con la possibilità per i turistidi “bloccarli” in anticipo.

A Calalzo lavoriamo da anni per miglio-rare i nostri punti pic-nic, non certo con lavolontà di mettere gabelle ma per responsa-bilizzare il turista e contemporaneamenteoffrirgli aree attrezzate migliori. Per que-sto, nel 2011, creeremo una decina dinuovi punti fuoco in aggiunta a quelli giàesistenti e frequentatissimi. E dal 2012,confrontandoci con il territorio e le asso-

ciazioni, intraprenderemo la richiesta diun piccolo contributo per l’utilizzo dellearee pic-nic, naturalmente con l’intenzioneche quanto raccolto serva solo e unicamen-te al miglioramento del servizio.

Chiunque venga a Calalzo può accorgersidell’attenzione che abbiamo per il turista:la pulizia, sia del paese sia dei prati siadelle zone attrezzate, è il nostro primoobiettivo. Per questo non credo sia correttoche i miei cittadini residenti si prendanocarico dei costi di un turismo mordi-e-fuggi, di chi pensa che la montagna sia ungiardino da godere lasciando i rifiuti epretendendo di trovarlo sempre pulito.

Questo è il nostro punto di vista, che scan-dalizza solo e unicamente chi non com-prende la fragilità della montagna, quandoanche in spiaggia si corrispondono tariffeben più elevate per ombrelloni e sdraie, espesso senza che al contributo corrispondaun sensibile miglioramento del servizio.

Luca De CaroSindaco di Calalzo di Cadore (Bl)

ICONOGRAFIEAlcuni lettori ci chiedono cortesemente l’o-

rigine del bel disegno apparso sulla coperti-na dello Scarpone di novembre. Ebbene l’im-magine è stata realizzata grazie a un’elabora-zione grafica di un manifesto francese del1921 (La vie parisienne, G. Panis) riportatonel volume “Iconografie delle montagne” diAldo Audisio (Priuli&Verlucca). La didasca-lia originale è così concepita: “Oh. Que c’estbeau! Je crois che j’aperçois la Tour Eiffel”.

CIVETTA“Inondata dal sole del tramonto, la parete

nord della Civetta aggiunge nuovi incanti aimonti pallidi considerati dall’Unesco patri-monio dell’umanità”. Leggendo questa dida-scalia sulla copertina dello Scarpone di gen-naio, mi viene un dubbio: come può essereche una parete nord sia illuminata dal sole altramonto? Con il ricordo della famosa pare-te in ombra al mattino, controllo sulle cartegeografiche (non si sa mai) e ho confermache la parete rivolta verso Alleghe...

Lamberto [email protected]

Ha ragione, la parete è in realtà rivolta anord ovest. Ciò non esclude che il sole deltramonto la colpisca in pieno colorandoladi rosso acceso (la famosa enrosadira),come documentava la copertina del nostronotiziario. ■■

É giusto tassare i pic-nic?La posta dello Scarpone La parola ai lettori

Nini

L’accademico Euro Montagna segnalacortesemente alcune inesattezze nel-l’articolo dedicato a Ninì Pietrasanta

(Un’intrepida “pellegrina”, LS 2/2011, pag.9): a) Mary V arale non era la moglie del-l’accademico e giornalista Guido Tonella,bensì di Vittorio Varale, pure lui giornali-sta, ma assai meno alpinista; b) NinìPietrasanta e il suo compagno, il grandeGabriele Boccalatte, non scalò la “terribi-le” parete Sud dell’Aiguille Noire dePeuterey (e non Peuteret) semplicementeper il fatto che a Sud la Noire presentauna cresta (un po’ meno terribile) e nonuna parete (“mi pare di ricordare che essiscalarono la Ovest ossia la via direttaall’intaglio della V T orre poi detta PuntaOttoz”); c) Il CAAI la accolse tra i socionorari nel 1998 (in occasione del conve-gno nazionale al Passo della Presolana) enon nel 1999. La redazione ringrazia dicuore il gentile Euro per l’attenzionerivolta a queste pagine e si scusa per glierrori commessi.

A chi si dice contrario replica ilsindaco di Calalzo di Cadore, autoredella proposta e socioventicinquennale del CAI

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