novembre 1902

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  • 7/26/2019 Novembre 1902

    1/11

    A NN O

    XIII.

    Torino, Novembre 1902.

    L INGEGNERIA SANITARIA

    Perioico

    Tecnico

    -Igien ico 1

    ustra to

    PH.

    i l\

    I IATU

    al l ' O

    ~ < ; D'A RCHITETT URA IN T OIU

    NO

    890 ;

    al l

    ESP

    OS

    Z I

    ON

    g

    ItA

    l A IN TUW NU

    M E D A lW

    ENTO

    alle ESPOSIZI

    ON

    I :

    U

    L E ITALIAN A IN PALEIU\10 1

    89 ;

    IN l\I ILANO

    H l \

    ESPOS

    IZ IONI LUUN ITE,

    \

    II L A O 89

    , l\IOLTI AL

    TI

    U DI ' E

    l\

    IE lm NZA

    MEDAGLIA D ' ORO a l l '

    Esposizione

    d ' Igiene -

    Napol

    i 19

    ( P ROPRfE T L ET

    T

    RAR I A RIS ER VTA )

    S ~ . I : l ' . I : A O

    i s a n .: un e n t o d e i s o t to t t ti - i inovo sist ema di p la fon

    at

    nr a

    (s offitti) con

    ta

    ,,e

    ll

    oni fo rat i d i Cremona ,

    con ctisegn i

    (F. C. ).

    I 1iglior i tip i di ca se

    ec

    onomiche all ' estero,

    con

    di

    segni

    (D. S.).

    n ca tr ame ed

    il

    pet roli o ne lle vie ste

    rr

    ate sot to il pu nto di vista

    ig ie nico (I ng. A.

    RAn

    DI

    ).

    n

    nu ovo

    ac

    quedo

    tt

    o per la c

    itt di

    Lione

    (cont

    inuaz

    ione

    fi

    ne}, con

    ta

    vo la disegni (Ing. A. RA oin) .

    Gli

    inf

    ort un i sul lavoro ed i mezzi pe r preven

    ir li

    ,

    con

    t.

    , con disegni

    (Ing.

    MA URO AlllORUSO) .

    De

    li

    ber azioni prese ne l X Congresso deg

    li

    inge

    gn t

    r i ed a rchi tet ti

    i

    ta li

    a ni in Cag

    liari.

    per le cos

    tr

    uzioni in lo

    ca li t

    mal a riche.

    Bib liog ra fi e e li br i nuovi.

    Not izie

    va

    ri

    e. - Concorsi, Esposiz

    io

    n i.

    nostri

    Egregi bbonati

    i

    7

    regola col

    l flm

    T

    in

    islra

    3i

    one, n'ceve

    ran17

    o

    fra

    breve, col

    f ascicolo

    pr

    ossiT/O /2, i17

    don

    o il i(,icordo illustralo della

    sposi3ioqe Jnfernazionale

    'f irfe 2Jecorafiva }Yloderna

    di

    'Corino

    19 2,

    unilamenle all'indice delle

    T/alerie contenute i 7 questa annata 1902 e la copertina el volume

    XIIL -

    i poch issimi flbbonali che

    a17

    cora non pagarono

    /'

    abbona

    T/e171o,

    racco

    T/

    andiamo i farlo sol

    le

    citamen te prima delle Feste di ;Yalale, per

    non

    obbl

    igarci a stampare il l

    oro

    no

    T/

    e nel/'

    /enco degli

    fibboqafi

    1170rosi

    .

    L AMM INISTRAZIONE.

    RIS N MENTO DEI SOTTOTETTI

    Nu

    vo

    sistema di plafonatura (soffiti)

    con tave llo ni

    forati di C

    emo

    na

    ( Feagansi di

    segni i nterc

    crlat

    i)

    I locali per abi tazione ri cavati nei so ttotett i ,

    le soffit te, le camere s

    otto

    stanti ai t erra zzi c

    on

    ord inaria s

    offittatura

    , nel maggior numero dei

    casi si devono dichiarare inab ita

    bi li ,

    per la ragione

    che sono male riparati , soggetti ag li sbalzi di t em

    peratura, alle

    fo

    rli ir r

    adi

    azion i de i coce

    nti

    raggi

    solari dell estat e, soggetti a fre ddi intensi special

    mente ne i giorni di gelo o di nevicate, e pi o

    meno ris

    en

    tono dell'

    umidit

    es te

    rn

    a

    in

    ca

    usa del

    tr

    asudamen to delle tegole del t etto durante e dopo

    le pioggie.

    Per mitigare

    qu

    esti inconYen ienli si r icorre

    all e ordinari

    e pla fona ture , o soffitti , for

    ma

    ti di

    stuo ie o ca

    nni

    cci l

    ega

    ti ass ieme da fili di fe

    rro

    e

    qu

    indi intonacati di malta (calce e gesso) e ben

    lisciati ; opp ure il soffi tto si costru isce anche con

    listelli e tavole d i legno

    .Ma

    gli

    in

    c

    on

    veni e

    nti

    sop

    ra cita

    ti

    n

    on

    si elimin

    ano

    con qu es

    ti

    mezzi

    or

    dinari, che anzi si a umen tano i pericoli d'in

    cendi o,

    ed

    i

    mater

    iali,

    st

    uoi e, ca

    nni

    cci, legno , ecc.,

    diY

    entano col

    tempo ma

    gazz ini di polvere, di

    sudiciume, ri

    cetta

    colo dei topi, di

    pa

    rassiti e di

    microrganismi pericolosi alla salute degli abitanti.

    La

    st

    essa

    travatura del tetto soaO e tta ma

    O

    -

    oo

    o

    giormente a deteriorarsi

    in ca

    usa del soffitto che

    mantiene l umidit

    ed i

    mped

    isce la libera. c

    ir

    co-

    azione dell 'aria. Le

    ordina

    r ie plafonature dopo

    pochi anni dalla loro applicazione,

    pr

    esentano

    sempr

    e delle fenditur e, delle

    sc

    repola tu re, delle

    macchie di muffe e diventa no materiali antiigie

    nici per eccellenza.

    Nell 'esempio qui r

    iportato

    , d

    ur

    ante

    la

    costr u

    zione del Villino (1), per economia di spesa, fu

    lasciato i l tetto ricope

    rto

    di semplici t egole nere

    alla

    mar

    s igliese e sp

    roni

    s to a ffa

    tt

    o di

    qu

    alsias i

    plafonatura

    (c

    ome si ril

    eva

    dalla

    fi

    g. 1, e dalle

    piante fig. 2 e 3 cbe si riportano per un di pi) ;

    ma fino dal primo invern o, nel sottote

    tt

    o, il freddo

    in t

    enso del 1900-1901 faceva congelare perfino

    l a

    c

    qu

    a c

    ont

    e

    nut

    a nel

    va

    so d'

    es

    pans i

    on

    e del ter

    mosifone, e du rante l'

    es

    tate del 1901 la tempera

    tu ra nel s

    otto

    etto sali va anche a 40 C.

    Si ri corse a qualche espedie

    nt

    e e prima di .de

    cidersi per

    un

    sis l

    ema

    a prefer

    en

    za di un altro,

    ne

    l so ttote

    tto

    , all a meglio , con un

    ass

    ito venne

    chiuso uno spazio di poc

    hi

    me t ri

    qu

    ad

    ra

    ti presso

    un

    a piccola fines tr

    a;

    quindi si appli

    ca

    ro

    no

    alla

    pa

    rte inf

    eriore della

    tr

    avatura,

    seg

    ue

    ndon

    e

    l i

    n

    clinazione, le tavelle nwte di Cremona,

    fi

    ssa

    ndo

    le

    alla meglio con lunghe Yiti alle travi s tesse del

    te

    tto

    ,

    pr

    eci

    sa

    me

    nt

    e come lo dimos t

    ra

    la

    fi

    g. 4 in

    sezione.

    Alc

    uni

    termo me

    tri

    abbas tanza bene campionat i,

    furono disposti tanto in questo piccolo scomparto

    (l ) Vi llino In

    gegn

    e

    ri

    a Sanit cwia n Suppl eme

    nt

    o illustr a to (con

    fig

    ur

    e) che si di1 in clon o esclusi,,am ente agli a bbona ti

    cl

    el nost ro

    per iodico.

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    2/11

    202

    L INGEGNERIA SANITARIA

    1902. N. 11.

    VILLINO

    INGEGNERI S NIT RI ,

    Veranda

    FIG.

    2.

    Pian

    ta del piano terreno.

    piano1 rispetto la ria).

    F

    .

    1. - Sez

    ione

    t1asversale (Scala 1: 140 ).

    Terr zzo

    Scala 1:

    300.

    F IG . 3.

    F iG 4.

    P

    ianta

    del piano

    superiore.

    Sezione del tetto.

    riparato

    del sottotetto, quanto nel

    sottotetto

    libero

    altro termometro

    fu posto

    nel

    giardino a

    Le osservazioni termometriche seguirono per

    alcuni giorni d

    estate

    e furono

    ripetute

    anche

    durante

    alcuni giorni d inverno, e vengono

    r i p o r ~

    tale

    nella tabella seguenteoro

    nord; contemporaneamente si fecero alcune let-

    ture su di un igrometro di Saussure.

    1902. N. 11.

    L INGEGNERIA SANITARIA

    203

    Tnbellct delle osservazioni tennomettiche

    Temperatme

    Temp

    eratme del s

    ollol

    etlo

    es terne

    a Nord

    (in estate

    dur

    an te le ore i so l

    e)

    ESTATE

    in r a d i

    Tetto

    Tetto

    (giardino)

    senza plafonatura con rives t ento

    Giorni

    Agosto

    8 ~ 7

    33

    28

    9

    24

    31

    10

    26

    38

    30

    38

    31

    19

    ~ 7

    37 32

    28

    37

    32

    L\ VERXO

    Dicembr e 14

    + 3 + 7

    26

    +3

    +5

    + 90

    +

    1

    + 1

    i

    fz + 8

    29

    +

    1

    /2

    + 7

    30

    O

    + 6

    31

    - 1

    + 2

    + 7

    F1a. 5. -

    Sez

    io ne lungo la

    falda

    del tetto.

    Durante 1 autunno non si ebbe a constatare

    differenze notevoli;

    neppure

    dalle

    letture

    dello

    igrometro si pot ricavare dei criteri di qualche

    importanza.

    Il fatto notevolissimo fu

    questo

    , che

    nella

    piccola parte di sotto etto rivestito colle tavelle

    forate di Cremona,

    anche

    con temperature

    esterne

    sotto zero, il termometro

    non

    discese mai al di

    sotto dei + 6 C.; mentre nellaltra parte del

    s

    ottotetto

    le temperature discesero a zero gradi.

    Al contr

    ar

    io d estate furono risc

    ontrate

    ,

    ne

    lla

    parte di tetto rivestito, temperature di 5 a 6 ed

    anche 8 C. inferiori di quelle del sottotetto lib ero.

    Se

    ne

    dedusse che

    questo

    semplice rivestimento

    tavelle vuote di Cremona proteggeva bene e

    cos

    tituiva

    un buon materiale coibente;

    peraltro

    si esperiment anche un altro sistema, quello

    delle

    piastre

    , formate di un impasto di caolino,

    gesso e ritagli di sughero,

    preparate

    dal

    costrut

    -

    .

    tore

    sig. Plenco di

    Torino

    , che

    ne

    tiene la pri

    vativa;

    ma

    di questo

    sistema

    diremo

    in

    avvenire

    dopo ripetute esperienze che sono in corso di

    esperimento .

    Pertanto il

    ben noto

    Stabilimento ceramico

    Eredi Frazzi fu Andrea di Cremona, ci faceva

    pervenire

    in

    questi giorni dei bellissimi modelli

    in

    scala di

    1

    /

    5

    di un nuovo

    sistema brevettato

    Frazzi, denominato l

    a

    fonatura

    isolante

    di

    tavel-

    loni forati su coprilegni o SM copri{e1ri

    Questo nuovo s

    istema

    molto razionale, cre

    diamo possa fin dora di1s i l unico che risolva il

    problema del

    risanamento

    dei sottotetti.

    Le

    fig

    g. 5 e 6

    mostrano chiaramente

    l applica

    zione quando trattisi del rivestimento interno delle

    faldi di un tetto, la cui orditura sia

    costituita

    da travi

    di legno. I coprilegni

    (fig. 7)

    sono pezzi

    laterizi foggiati a staffa che abbracciano i travi

    ceni di legno e sono

    ass

    i

    curati

    a questi

    mediant

    e

    FIG

    .

    6.

    - Sezione prospettica del tetto.

    quattro chiodi

    che

    passano attraverso

    a

    fori appositi, praticati

    nelle ali dei copri

    legni. Questi

    hanno

    i fianchi disposti se

    condo due piani in

    clinati

    in

    modo

    da

    servire da imposta ai

    G

    7.

    - Pr ospetto del

    mattone

    co p rilegno.

    tavelloni che completano la plafonatura.

    La fig.

    5,

    sezione lungo la falda del

    tetto

    , e la

    fig. 6, altra sezione prospetti ca di un tratto di

    tetto, dimos

    trano chiaramente

    l applicazio ne di

    questi tipi di materiale brevettati dello Stabili

    mento

    Frazzi e denominat i

    tavelloni

    da

    tetto

    co

    n

    a

    -

    resto per tegole pian

    e;

    il sistema; fra le

    altre buone

    cose,

    ha

    questo di notevole che elimina i listelli

    di legno fissa ti sopra la trave, come alla fig.

    4.

    Gli

    stessi tavelloni forati

    sotto

    alle tegole collegati a

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    3/11

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    4/11

    206

    L INGEGNERIA

    SAN

    iT

    AR

    IA 1902. N. 11.

    resse dei capitali il 3 fo col

    1

    /

    2

    fo per l

    a

    mmorta

    mento e

    1

    /

    2

    1

    0

    per la manutenzione .

    Le 37 casette contengono 3 ~ 8 abitazioni.

    Lo spazio

    int

    emo di m

    2

    20 .330 rimane

    co

    me parco

    con luoghi di riposo,

    da

    giuoco , collo asciugatoio.

    Le abitazioni Yerso il parco

    hanno i

    balcon

    i.

    I prezzi

    delle abitazioni furono cosi s

    tabiliti: un

    a abitazione

    di 1 stanza, 2 camere, 1 cucina, 1 passaggio, 1 can

    tina:

    al

    pianten eno

    da

    190 a 210 marc

    hi;

    al 1 piano

    mar chi ; al 2 piano 185 mar chi ; al 3, 142

    mar

    chi.

    Un abitazione di 1 stanza , 1 camera, 1 cuc

    ina

    , 1 pas

    saggio, 1 cantina : al piante

    rr

    eno, 1 e 2 piano , 142 a

    157 mar chi ; al 3 piano 114 mar chi a Laffitto

    delle abitazioni si pa

    ga

    settimanalmente.

    Il

    costo di

    una

    casa di 14 metri stato di 28.000 marchi ,

    qu

    ello

    di una casa di 18, di 35.000 marchi , cio di circa

    190 marchi per m

    2

    ; essendo le aree rispettivamente

    di

    150

    e di 190 m

    2

    ,

    l

    pr

    e

    zzo

    risulterebbe di c

    ir

    ca

    12

    mar

    chi per m

    3

    Tutti gli ambienti sono ben disim

    pegnati;

    qu

    ello che non approviamo per la ubi ca

    zione delle latrin

    e,

    ma si consideri che nella loca

    lit

    in cui si sono costruite quelle case non c fognatura

    a circolazione, e quindi le latrine non possono essere

    inodore; epper sono state disposte fuori, si pu dire,

    dalla abitazione propriamente detta .

    Case ec

    onomi

    che a Ostheim.

    Le piante delle case della

    co

    lon ia di O

    st

    heim fu

    rono meglio studiate (fig. 3, 4 e 5).

    Qui le case non sono addossate,

    ma

    staccate in

    modo da formare tanti Yillini, Yar ii per disegno e

    g

    rand

    ezza e disposti opportunamente lungo i l

    ati

    dei

    Yarii lotti di terreno, divisi da ampie s

    trad

    e.

    Ogm villino consiste in un pianterreno scantinato,

    in un piano superiore e in una soffitta ricavata nei

    tetti

    alla

    Man sard.

    In

    ciascun piano vi

    ha

    una sola

    o due abitazioni al pi ; c

    ia

    scuna abitazione poicon

    tiene due o tre camere, la cucina , l cesso e un pas

    saggio c

    he

    rende liberi

    tutti

    gli ambie

    nt

    i.

    Il dott. Pfeiffer, in una pubblicazione di 240 pagine

    ricca di 8 ta ,ole, di cui

    al

    cune a co lori, e c

    he

    ba l

    merito ciononos

    tante

    di costare poche lire 1) ,

    d

    n1inuto conto de

    lla

    costruzione e dell amministrazione

    di

    qu

    esti villini. Ci limitiamo a riprodurre qualche

    tipo di

    qu

    elli pubblicati.

    La fig. 3 d

    la

    pianta del piant

    er

    reno e

    del1

    piano

    di un villino a una sola abitazion e per piano di

    2 stanze, cucina e cesso.

    La

    supe

    efi

    cie occ

    upata

    di

    m

    2

    7 X 9

    = 63

    . La ltezza dei

    du

    e piani, dal suolo

    alla

    co rnice, di m

    7.

    Sopra si ha la soffitta.

    La fig. 4

    d

    la pianta del pianterreno e 1 piano

    eli un villino isolato con un appartamento per piano

    di tre

    sta

    nze, cueina, cesso e passaggio. Superficie

    occupata m

    2

    8,50 X 9,50 = m

    2

    Altezza dei tre

    piani compreso il piano a soffitta), dal suolo alla

    c

    orni

    ce, m 10,50.

    Addossando due di

    qu

    este case

    tt

    e si ha il tipo dei

    villini a

    du

    e app artam

    en

    ti per piano di

    tr

    e stanze.

    (l ) PFEIFFER, Eigenes Heim

    und

    billige Wohnungen. Stuttgar t, 1896.

    La

    fig. 5 d

    la pianta

    i

    una

    casa doppia,

    ma

    di

    sole due stanze grandi per abitazione, cuc

    ina

    e cesso.

    Tl costo

    per

    una casa con abitazioni di 2 camere

    per piano oscillante tra 8900 e

    9700 mar

    chi , e per

    una casa con abitazioni di 3 camere tra 10.400 e

    11.300 mar chi. Pei villini

    co

    n

    una

    sola abitazione per

    piano il costo stato di 800 marchi

    eli

    pil.1 delle eg uali

    abitazioni di case addossate.

    Sicch il villino di cui

    alla

    fig. 3 costato

    in

    media ,

    tutto compreso, circa 10.000 mar chi , cio 158 marchi

    c

    ir

    ca per m

    2

    di area fabbricata; quello di c

    ui

    alla

    fig.

    4,

    11.650

    mar

    c

    hi

    in media, cio

    mar

    chi

    146

    p

    er

    m

    2

    Jl v.

    1nda

    A

    l

    l

    ' - g ~

    [

    ._2{_.

    F

    iG. 3 .

    P ian t a del p.

    terPeno.

    c

    F 1G

    4. - P ianta del piano

    terren

    o

    e del1 p. d i un

    vi

    llino iso lato.

    c

    F1 G. 5. - P

    ianta

    de l

    pia

    no te r re no d i una c asa do p

    pia.

    }

    Cucine

    -

    BJ

    a

    t ri ne

    -

    C a

    mere

    -

    S,

    Scale

    Gli affitti sono:

    1

    Un abitazion

    e

    eli

    3 stanze c

    on tutte

    le dipen

    denze (

    ingr

    esso, cuc

    ina

    , cesso, locali in cantina e uno

    o due locali chiu si in soffitto), costa , secondo le gran

    dezze e la esposizione delle stanze, da 21 a 26

    mar

    c

    hi

    al mese, ossia da 252 a 312

    mar

    chi

    al

    l anno.

    2 Un a bitazione eli 2 stanze e accessori , come

    sopra, 17 a 21

    mar

    c

    hi

    almese, ossia 204 a 252 marchi

    all anno.

    3 Le soffitte di due stanze, di c

    ui

    una regolare,

    si affittano 11 a

    15

    m

    arch

    i

    al

    mese.

    U

    na

    stanza nella lfansarcl, c

    on

    cucina , locale in

    cantina, ecc., si affitta 7 marchi e mezzo

    al

    mese,

    ossia 90 marc

    hi all anno.

    Questi prezzi , rispetto a quelli che s i pagano a

    Stuttgard

    , sono assai minori . D. S.

    1902.

    N.

    11.

    L I

    NGEGNERIA SAN ITAR

    IA

    207

    n

    atrame cd

    il vctrolio nele vie stcrratc

    S O T T O

    I L P U N T O

    D I

    V I S T A I G I

    I CO

    c

    on

    dsegn i i nter c l ti)

    I giornali tecnici ed anche politici

    hanno

    da tempo

    segnalate diverse esperienze eseguite

    in

    America

    ed

    in Europa sull incatramatura e petrolizzazione delle

    vie st

    er

    rat e, allo scopo di eliminare in

    gran parte

    l

    effe

    tto dannoso della polvere ed anc

    he per

    miglio

    ra re con questo mezzo la viabilit. Jon sar quindi

    discaro

    al

    lettore di conoscere il par ere emesso dal

    servizio di

    Ponti

    e Strade di Parigi sull

    inter

    essa

    nt

    e

    questione, che oggi pu dirsi di attualitc1,. Anche la

    Gazzettct del Popolo

    di Torino, nel s uo numero del

    1novembre 1902 ,

    dava

    succintamentecenno di alcune

    esperienze che si sono in iziate - speriamo _on buon

    esito - in quella intraprendente citt.

    Tutti

    gli igienisti e gli ingegneri

    sanno quanto

    sia

    pericoloso

    per

    la pubblica salute la formazione ed il

    sollevamento della poivere stradale,

    la

    quale pu con

    tenere dei germi anche patogeni. Le belle esperienze

    del Manfredi sulla superficie stradale di Napoli, quelle

    dell Uffelman

    per

    alcune citt de

    lla

    Germania, del

    Ros

    ter

    di Firenze sul polviscolo atmosferico, e di altri

    ancora, sono l per dimostrarlo.

    S

    ulla

    domanda del dottore Guglielminetti, di Monte

    Ca rlo , il direttore degli affari dipartimentali alla Pre

    fettura della Senna incaric il servizio di Ponti e

    Stra

    de del dipartime

    nto

    di fare

    qual

    c

    he

    esperimento

    di inca

    tramatura

    della superficie stradale sterrata, in

    vis

    ta

    della diminuzione della polvere

    durante

    l

    es

    tate

    e del fango

    durante

    l inverno.

    Il dottor Guglielminetti ha fatto rilevare in parecchie

    c

    ir

    costanze, e con lui gli

    altri

    igienis

    ti

    succitati, i

    d

    ann

    i della polvere, agente propagatore della maggior

    parte delle malattie a mezzo delle vie respiratorie, ed

    ha seg

    nal

    ato

    alla

    Societ di medicina e d igiene

    professionale ,

    all Accademia di medieina, ecc., la

    recmclescenza della polvere dovuta, nelle vie sterrate,

    anche a causa della

    rapida

    circolazione degli

    auto

    mobili.

    Il

    T01wi

    ng

    -

    Cl;ub

    di

    Francia

    e

    que

    llo italiano si sono

    vivame

    nt

    e

    int

    eressati , aprendo

    una

    vera campagna a

    favore della migliore

    manut

    enzione delle vie sterrate

    o massicciate, o a mac-adamt che

    dir

    si voglia . Il

    Totwing-Club

    italiano band, or

    non

    molto, uno

    speciale concorso, l

    qual

    e diede luogo ad una pre

    gievole monografia delle migliori memorie, rese di

    pubblica ragione.

    Il

    Totwing-Cl' .tb francese vot

    durante

    il co rrente

    anno

    un

    credito di L. 500 allo scopo di eseguire nel

    suburbio di Parigi delle esperienze comparative dei

    diversi processi impiegati fino ad oggi per combattere

    la

    polvere.

    La maggior

    part

    e di questi processi riflette vano l uso

    del catrame e del petrolio. Fino dal 1880 delle espe

    rienze di incatramatura furono tentate nella Gironde

    ed anche

    or non

    molto in Ita

    lia

    - a Rimini - ed

    altrove, recentemente a Torino, come si detto gi .

    Esperi

    enze

    simili vennero pure

    intrapres

    e in America,

    in

    Algeria, dipartimento di Orano, in California 1896, ecc.

    I metodi impiegati

    in

    questi diversi paesi sono affatto

    diversi ; essi variano secondo la natura dei prodotti

    utilizzati e a seconda del clima speciale a ciascuna

    regione.

    Se si trascurano i dettagli di esecuzione dimpor

    tanza

    relativamente sec

    ondaria

    , puossi dire c

    he

    due

    metodi distinti sono preconizzati pei differenti servizi.

    Sono questi metodi che intendiamo

    eli

    far sommaria

    ment

    e conoscere.

    Il

    primo metodo quello dell inca

    tramatura,

    l quale consiste nello stendere, c

    on

    una

    spazzola appropriata di piassava (fibre duna palma

    del Brasile)

    sulla

    superficie stradale preventivamente

    lavata

    e lasciata poscia asciugare, due strati di ca

    trame

    minerale . Su ques

    ti strati

    si espande, allo stato

    di semi-asciuttezza,

    uno

    strato di sa

    bbia

    granulosa

    silicea , precisamente come si pratica per i pavimenti

    in asfalto.

    Il

    secondo metodo usa to in America -

    dove l petrolio a

    bas

    so prezzo - quello di

    lan

    ciare sulla via, pulita come sopra, del petrolio greggio,

    riscaldato a SOO circa. Prima di iL-rigare c

    on

    la lancia

    a pioggia, si ricopre

    la

    superficie a

    tratt

    arsi con

    un

    sottilissimo strato di polvere di m. 0,02 di spessore.

    Questa divers

    it

    di applicazione si spiega facilmente

    se si tiene conto della di vmsit della

    mat

    eria prima

    impiegata.

    Infatt

    i il catrame un prodotto nero, vi

    schioso alla te

    mperatura ordinaria

    , e c

    he

    diviene

    liquido a

    000

    circa. Riscaldato a 80 spuma alla guisa

    del l

    atte

    bollente. Non puossi

    quindi

    riscalclarlo se

    non prendendo delle speciali prec

    auz

    ioni .

    Per distillazione dal catrame si ricavano dei nume

    rosi sottoprodotti, fra i quali si

    trova l 'olio di ccdrame,

    che potrebbe essere impiegato sulle vie sterrate a

    guisa del petrolio ; questolio liquido. Esso facil

    mente assorbito dal mac

    -adcmt, al qua

    le

    d

    una tinta

    bruna.

    L 'olio d'i pet 'rolio, o . petrolio greggio, si tro va a

    bas

    so prezzo nell

    A

    meri

    ca

    ed in

    Ru

    ssia, ed anche in

    Italia (Emilia) ed in Francia (Autun), ma in assai

    piccola quantit:1..

    un

    liquido bruno

    -fonc

    a riflessi verclastri.

    La

    sua densit varia da 0,8 a 0,9.

    I residui della sua

    dist

    illazione costituiscono

    l

    catrmne di pet1olio

    o

    rnagouts ,

    che pu essere impie

    gato sulle vie. Sono degli oli

    bruni

    , leggermente vi

    sch iosi, i quali vengono facilmente assorbi

    ti dal

    11Utc adcun .

    A questa serie di prodotti conviene aggiungere il

    ca

    l mme

    di legno

    (catrame vegetale del

    nord

    ) e qualche

    materia speciale, fra le quali

    l inj

    etolina e di cui l in

    ventore ha domandato di farne l esperimento nel di

    partimento della Senna.

    I re sidui del petrolio, l catrame e l injetolina pene

    trano

    nella superficie s

    trad

    ale con

    qua

    lche facilit,

    per

    cui l impiego di

    que

    sti prodotti non d difficol

    t

    ap

    prezzabili.

    Non lo stesso per l olio di catrame, che, in

    ra

    gione de

    lla

    sua vischiosit, della s

    ua diffi

    c

    oW

    di

    assorbimento pel suolo, o del da

    nno

    che rappresenta

    il suo riscaldamento, d

    un

    impiego assa i delicato.

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    5/11

    208

    L' IN

    GE

    GNERIA SAN ITAR IA

    1902. \'. 11.

    L'ing.Dreyfus, postosi d'accordo con l '

    in

    g.Audouin ,

    chimico della Compagnia parigina del Gas, riu sc ad

    appli

    c.:

    tre il

    catram

    e in modo soddisfacente su di

    un

    tra tto di via in esperimento.

    L' ing. Audouin costr u due a

    ppar

    ecchi di prova,

    con i

    qu

    ali si p

    ot

    operare con catrame caldo: 1 in

    piccolo, cio a dire su di

    una

    superficie di ilO m

    2

    ;

    2o

    in grand e, cio a dire su di una supe

    rfi

    cie di 150

    a lOO m

    2

    Per lo spa ndimento

    in

    piccolo fu impiegato un

    innaffiatoio della capacit di 15 a 20 litri , munito di

    un

    pomo piatto a for ma di settore, donde la distanza

    dal suolo era resa

    in

    Yar iabile da due piccoli suppor ti

    che ser,ono a tra ttenere il pomo sulla Y

    a

    . Il

    ca

    trame

    pr

    eve

    nti

    vame

    nt

    e ri scaldato in recipienti metallici

    di 50 litri di capac

    it

    , mun iti di apparecchio per

    il

    trava

    samento del liquido , e di un te

    rm

    ometro che

    perme

    tt

    e di seg

    uir

    e

    il

    riscaldamento del liquido , allo

    scopo di

    ev

    i

    ta

    re che spumi . Infine i recipie

    nti

    sono

    muniti di appendi ci laterali che perm ettono di toglierli

    rapidamente dal fornello sul quale essi posano.

    Pr

    ess a

    poco

    qu

    esta operazione si a

    vv

    icina a quella

    adott

    ata per la cottura dell 'asfalto.

    Per l applicazione

    in

    grande, l in g. Audouin si serv

    di una botte metalli ca di 2

    00

    lit

    ri

    di capac

    it

    , mon-.

    tqta su di un ca

    rr

    etto e munita di un distributore

    cosparso di fori e di m 1,50 di lun ghezza, il quale fun

    ziona come

    qu

    ello delle botti di innaffiamento. n ca

    trame scaldato da un fornello mobile su

    ruot

    e, c he

    viene collocato sotto l 'apparecchio e che pu essere

    ritirato rapidamente s ubito dopo che il termometro

    se

    gna

    i 60 di tempera

    tura

    circa (Re

    umur

    ).

    Questi

    du

    e apparecchi permettono di spa

    nd

    ere il

    catrame

    in

    modo assai regolare.

    Ci esposto, non resta che a dir e qualche parola

    sulle condizioni nelle quali deYe tro varsi la strada

    che si

    nwl tr

    a

    tt

    are, a

    ffin

    ch

    l

    operazione possa facil

    mente effettuarsi e produrre un effetto utile. La via,

    anzitutto, de,e trovarsi in

    buon

    o stato di

    ma

    nuten

    zione, cio a dire

    co

    n super

    fi

    cie regolare e non con

    sumata e deteriorata dal r e g g La superficie

    dou essere uinida? Si d eYe togliere la pol ere prima

    dell ' inca t

    ra

    matu

    ra?

    Infine conviene spandere de

    lla

    sa

    bbi

    a sulla superficie

    in

    ca

    tram

    ata

    pr

    ima di aprirla

    al passaggio dei Yei

    co

    li

    ?

    Per poter rispondere a queste domande Yennero

    fatte delle esperienze a Champigny, nella

    Vi

    a del Cimi

    te

    ro (s

    tr

    ada

    in

    mediocre stato di manutenzione), sul

    cammino di Comt ill es (strada nuova), e sull a Via Di

    partim entale n. 21 (in buono sta to).

    Le conc

    lu

    sioni furono le segue

    nti:

    1 L'inca t ramatura su di una via deterioi

    a

    ta pre

    senta egli inconve

    ni

    enti assai se ri , inquantoch il

    liquido tende

    ad

    accumulars i n elle buche, cagionando

    cos difficolt di ricar ico dei

    tr

    atti guasti e una ce

    rt

    a

    vischio sit pel passaggio dei veicoli su di essi. Vi

    dunque tutto l interesse che la Yi a si

    t.roYi

    in buono

    stato di manut enzione .

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    6/11

    Fig .

    1

    -- P iar.o

    generale.

    Scala 1:

    5000. +

    IL

    POZZI

    DI PRESA

    P ZZ

    N 19

    Fig . 3. -

    Sezione

    AB.

    Fig . 6 . - Sezione A-8 .

    P ZZ

    N

    2 5

    k . oo

    _ .

    '

    Fig . 15. - T ubo di

    ghisa

    sempl ic e

    con

    cerchiatura

    d' a

    cciaio.

    Fig . 4 . -

    Sezione

    Fig . 7 . - Sezione CD.

    Fig. 8 . - P ianta

    de

    l puzzo N. 2 ?.

    F ig . 16.

    --

    Tu bo

    Fig.

    A C Q U E D O T T O

    DI

    LIONE

    e

    bicc

    hi ere

    Fig. 2. - Profilo longitudinale dei sifoni.

    Scala unghezza 1 : 5000 .

    altezza 1 250.

    Fi

    g. 10 . -

    Ser

    ba toio di Br on (Scala 1:

    50 0

    ).

    ti; di pianta

    all

    i

    pos

    te delle volte sotto

    la

    platea.

    i

    fi di pianta all imposte delle volte superi

    or

    i

    , :

    l :

    :: :l ::

    @

    t+@]

    ::

    :: :i

    l

    l:

    11

    l t

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    l l j

    Ici Il :l

    $

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    > f i 4 .

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    l Coo OoCM o;

    ..

    o;

    o;,,,,..,;.... ' : -

    l . - .

    '-i

    m _11_

    LE GG

    END

    )

    b

    Valvola aprentesi nel senso della dist ri buzione e chiudentesi in quello della pressione .

    j

    C

    olonne

    d i

    pressio

    ne

    da

    cui l

    acqua

    si

    r

    iversa nel

    serbatoio

    al di

    so

    pra

    del li

    ve

    ll

    o

    d acqua superiore.

    d o

    nd

    ottura

    di

    d i ~ t r i b u z n e .

    Fig. 11 - Se zione A-B.

    * -

    - --

    -

    Fig . 12. -

    Sez

    ione E-F .

    Fig. 13. - Partico lar i

    dei

    drenagg i

    dei muri

    .

    Pian ta.

    l

    B

    Fig . 14. - Sez ione G-H-1-J.

    G i u n t o Gib

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    7/11

    L I ~ G E G N E B I

    SANITARI A

    1902.

    l\ .

    11.

    La quantit dell 'ac

    qu

    a

    so

    lle\

    at

    a nel an no, m

    3

    /. 300.000.

    Costo dell ac

    qu

    a al

    m3 . .

    L. 0,0325

    Spese di pompa tura al m :J 0,037 5

    Total

    e cos

    to

    al

    m3 . . .

    L. 0,0700

    Oltre le spese di esercizio de

    lla

    c

    ondotlura

    in c

    itt

    e di

    dir

    ezione, in

    tutto

    L. 0,09 a L . 0,

    10

    al

    m

    3

    circa, di acqua

    distribuita.

    La somm a non fo

    rt

    e e corrisponde, presso a poco, a

    quella di s imili impianti a Fir enz

    e

    Milano, ecc.

    Ques ti ultimi dati

    non

    sono cbe a ppr oss imativi, mancand o

    v

    arii

    elementi per s tabilirn e

    l'

    esa

    tt

    e

    zz

    a.

    Res ter

    or

    a a veders

    i.

    col temp

    o

    l

    r endimento dei detti

    pozzi e

    se

    esso

    JJOl

    a

    ndr

    diminue

    ndo, co

    me

    av

    ve

    nuto

    per le coside

    tt

    e gall erie flltran

    ti

    di

    Fi r

    enze e Vie

    nn

    a , Ci

    in cau

    sa

    dello emun g

    im

    ento del

    ba

    cino a

    mont

    e del

    Rodano

    e per

    l'o

    s

    tru

    zione dei pori del te

    rr

    eno a ttorno ai pozzi e

    all e galleri e filtranti, ostruzione cbe s i cre

    duto

    di evitare

    a

    Mil

    ano merc

    l'

    applicazione dei pozzi metalli ci a filtro

    mobile dello S

    mr

    eker,

    In g.

    A. R ADDI.

    GLI INFORTUNI SUL L VORO ED

    l

    MEZZI PER PREYENIRLI

    (Costruzioni edilizie

    e lavori subacquei)

    Contiwu zion eJ veggan si

    11Wer i

    ece

    denti

    I po11ti di s r uizio n sbalzo sono ordinariamente

    adoperati per restauri c

    he non

    implicano g

    rande

    im

    piego

    di

    tempo e si usano specialme

    nt

    e quando

    imposs ibile adoperare altri ponti che, oltre a ll essere

    costosi, nella pratica applic :1zione tornerebbero d im

    pa

    cc

    io alla lib

    era

    Yiabilit nelle c

    itt

    di traffico rile

    vant

    e. Presuppongono

    qu

    esti ponti l es iste

    nza

    clelia

    co struzione, giacc

    h

    non si possono applic :re per lo

    sviluppo

    ult

    eriore delle costruzioni gi cominc

    iat

    e.

    Nella loro forma schematica questi ponti si possono

    raffigurare con un impalcato orizzontale il quale venga

    sostenuto cla mensole sporgenti e tutto l insieme

    formato da pezzi differenti, i

    qu

    ali si collegano fra

    d loro sul posto o con chiava rde o con vite, ecc.

    Oltre di

    qu

    es

    ti

    ponti a sbalzo, propriamente detti ,

    ci sono i ponti eli servizio che sono formati

    da

    una

    ordinaria stilata e cla una impalcatu ra a sbalzo . Po

    nendo la s

    tilat

    a

    in

    pross

    imil

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    8/11

    214

    L INGEGNERIA

    SAN

    IT

    AR

    IA

    1902. N. 11.

    quella presentata nella fig.

    J

    7. Le osservazioni fatte

    altrove valgono anche per questo caso.

    In

    complesso il brevetto

    Ferrari

    venuto a coprire

    una la

    cuna

    che si aveva nel l uso dei palchi per

    co

    struzioni civili e pu bene applic

    ar

    si ne

    lla

    pratica

    I Cl

    32 :

    quando

    si sia scrupolosi nel calcolo dei diversi pezzi

    e nell adoperare quei mezzi preventivi contro l infor-

    tunio che abbiamo suggeriti . .

    Un altro sistema di ponte a sbalzo consistente in

    l.ma speciale

    stilata

    e con palchetti a sbalzo quello

    FI

    G

    33.

    del Mingazzi di Bologna che presentiamo nella fig. 33 .

    I montanti, di sezione

    12

    X

    12

    centimetri e di lun

    ghezza di m. 7 al massimo, si innestano l uno sul

    l altro e yengono ancorati

    in maniera

    speciale alla

    costruzione.

    Un

    1

    tipo di questo ancoraggio

    rappr

    esentato

    nella fig. 34.

    Ci

    sono delle

    pia

    stre di ferro

    munite

    di

    punte le quali vengono premute, mediante l azione di

    un

    a v

    it

    e, contro le spalle della finestra.

    Un

    2

    tipo quello della fig. 35, la quale ci

    indka

    un

    montante

    fi

    sso ad un gancio c

    he

    si assicura

    al

    muro.

    F

    1Cl 34

    . F ICl 35 . - An

    ca

    -

    An

    coraggio a

    pressione

    centrale.

    ra g

    g io a g a ncio.

    Un 3 tipo quello indicato nella

    fig.

    36

    nel caso in cui si vogliano

    fissa

    re i montanti, a mezzo di

    una

    catena, ad una t t aversa in legno

    me

    ssa nell interno

    della finestra .

    Il

    particolare della mensola rap

    prese

    ntato

    nella fig. 37 ed quello

    che pi interessa. -

    Ne

    l montante

    vi

    praticata una

    scanalatura con

    opportuni int acchi

    ad

    un metro di

    dis

    t anza

    in essa scorre il montante I

    36. - Pi a n

    ta

    verticale in ferro a T della

    men

    sola dell ancoraggi

    o.

    T

    F IG 37

    porta

    -ponte il quale munito in basso di

    un

    nottolino.

    Ne lle posizioni di arresto vi ha un occhio in ferro,

    fis

    ao al montante della stilata, al quale si assicura la

    -mensola con un arpione.

    Ne lla figura medes

    ima

    si osserva in alto lma

    taglia

    che ser ve per J innalzamento delle mensole.

    1902. N.

    11. L ING EGNERIA SANITAR IA

    215

    Anche per questo ponte che riesce poco ingombrante

    e c

    he

    abbiamo visto usatissimo a Torino nelle ripara

    zioni e nel rifinimento delle facciate delle case di abita

    zione ci

    "il

    i, ripetiamo le osserYazioni fatte in generale

    per i ponti a s balzo. [ sistemi di ancoraggio, tranneil

    secondo, ci sembrano

    adatti

    ,

    per

    quanto richiedano

    condizioni speciali

    di

    ubi cazione delle finestre.

    I

    pont

    mo ili sono i notissimi che possono essere

    trasportati da un punto all altro senza essere smon

    tati. Ri

    entr

    ere

    bb

    ero in questa categoria i ponti pensili

    propriamente detti , i quali possono aYere un senso

    di

    tra

    slazione Yerticale.

    Per quelli c

    he

    si possono muoYere orizzontalmente

    e c

    he

    sono delle Yere incastellatre in legno

    co

    n mon

    L:ln

    ti , Yenti e conteoventi, le norme di sicurezza per

    prevenire grinfortuni stanno pi nel metodo da seguire

    nel calcolo per assicurare la stabilit alla costruzione,

    F

    IG

    38.

    che in altro. Citiamo ad esempio

    una

    delle norme che canone nel calcolo

    di 'imili impalcature,

    qu

    ello

    eli

    fare in

    modo che il centro di

    gra

    Yit eli tu tta

    la costruzione sia prossimo al l)iano

    di terra, per eYitare ogni possib ile ro

    Yesciamento ;

    e.

    ci perch alle cause

    accidentali che possono premere late

    ralmente il ponte, si pu aggiungere

    quella not

    eYo

    le del Yento che agisce

    potentemente

    su

    queste costruzioni

    a \enti lunghezze eccessiYe e presen

    tanti

    grande superficie di resistenza

    all azione est

    erna

    e lat erale.

    Tra i ponti mobili \a nno compresi

    qu

    elli formati con scale a pinoli , e le

    scale aeree Porta, Ferrari e

    Yia

    Yia.

    No

    n descriviamo la notissima del

    Porta

    che stata la fondamentale s ulla quale

    tutte le altre successi

    .e

    si sono model

    late,

    ma

    accenneremo alla recentissima

    dell

    in

    g. Siro Ferrari, c

    he

    presentiamo

    in parte nella fig. 38, e diciamo in parte perch queste

    scale debbono generalmente funzionare

    binate

    per poter

    poggiare le impalcature di manvra fra l una e l altra

    . cala. Sono smontabili , riescono semplici forse di .

    pi

    di quelle del breYetto

    Po

    rta , e pee le condizioni

    di

    stabilit riehiedono minor peso co mpless

    o di mate

    riale, si

    cc

    h

    f

    ac

    ile poterle adoperare anche l doYe

    le altre scale

    riu sc

    ire

    bb

    ero pesanti ed ingombranti.

    [ ponti p nsili sen-ono , i n generale, per fare delle

    pic

    co

    le riparaz ioni ad

    una

    alt ezza considere,ole, noi li

    abb iamo visti usati spessissimo a Na poli , do.-e le case

    te

    rm

    inano con una terrazza, e consiste,ano ordinaria-

    mente

    eli

    piccole ponticelle larghe 90 cm. e lunghe sino

    a

    qua

    tt ro metri , sospese con funi a delle travi messe

    di

    sba

    l

    zo

    sulla terrazza. La manoYra avveni

    va

    tirando

    dalla steada le funi che salivano in alto alla casa e

    ridif cendeYano p

    er

    riattaccarsi alla

    pont

    ice

    lla

    mobile.

    S intende cbe a prevenire l infortunio non bisogna

    conte

    ntars

    i di porre un parapetto solido legato

    alla

    ponticella,

    ma

    necessario mettere

    al

    piede del para

    petto tutto

    in

    giro delle ta ,ole alt e da 15 a

    20

    cm.

    L esecuzione

    lare eli ciascun intraprenditore ed in questo lo

    Stato ha qua si esorbitato il confine d el suo mandato.

    Cos

    a contropro \ a riportiamo i seguenti ar ti

    co

    li che

    possono dispensarci dalla ricerca dei mezzi prev

    entiYi

    da

    adoperarsi

    durante

    l esecuzione del lavoro.

    Durant

    e la costruzione dei

    co rni

    cioni di gronda,

    e, in generale,

    eli

    qualunqu

    e opera sporgente dai muri

    e sospesa a Yolte, soffitti o s

    imili,

    si debbono pren

    dere tutte le precauzioni per impedirne la caduta,

    ponendo

    armature

    provdsorie atte a sostenerle fino

    a che la

    sta

    bilit dell

    o

    pera sia completamente ass i

    curata.

    Le

    armature

    delle Yolte de\

    o

    no venire costruite

    con

    la

    necessar ia solidit e

    co

    n tali modalit che

    consentano il loro progressi

    .o

    abbassamento.

    Il disarmo delle Yolte deYe farsi con ogni dili

    genza e ca

    ut

    ela; deve procedere gradatamente e

    non

    potr iniziarsi se non quando le malte delle Ylte e

    dei piedritti abbiano raggil

    mto

    l opportuno grado di

    presa, e detti piedritti siano

    in co

    ndizione di resistere

    alle spinte. L armatura

    non

    deve essere rimossa se

    non

    quando, an enuto regolarm

    en

    te il disarmo, la

    lta non dia pi indizio sensibile di cedimento.

    vi

    etato il passaggio e lo stazionamento delle

    per

    sone,

    e

    in

    modo gene

    ral

    e, ogni soYraccarico, sulle volte di

    recente clisarmo

    .

    E cos il regolamento con

    tinua, co

    me dicevamo

    inn anzi, nel dettare norme pratic.he per i

    la

    v

    ori di

    (l ) Cfr. n

    eg

    li Atti del TI

    Cong

    resso degli Istituti indtt striali e com-

    me1

    ciali d Italia, l orino 1902 .

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    9/11

    216

    L I

    NGEGNERIA

    SAN I

    TAR

    IA

    1902. N. 11.

    .escaYazione, dicendo che bisogna impedire ogni sco

    scendimento, che bisogna puntellare le pareti degli

    scavi, oppure adoperare all'uopo le sbadaccbiature ed

    i

    ri...-estimenti, secondo la

    natura

    dei terreni e la pro

    fondit dello scavo. Soggiunge che non si debbono

    fare depositi di materiali presso

    il

    ciglio delle trincee

    e via dicendo.

    Riesce utile ricordare che quando bisogna demolire

    una costruzione si deYe procedere con ordine e cautela

    per

    non compromettere la

    stabilit

    delle

    parti

    da demo

    lirsi e che inoltre la legge rieta

    eli

    gettare dall'alto il

    materiale . Lo spirito

    eli

    quest'

    ultima

    disposizione sta

    nel fatto che spesso con

    tali

    gettate

    si

    pu compromet

    tere coi continui scuotimenti del suolo

    la

    stab

    ilit delle costruzioni circon ,-i

    cine a quella che si

    sta

    demolendo.

    F

    IG. 3 9.

    Uno dei sistemi adoperati per age

    volare

    la caduta

    del materiale

    dall'alto

    e

    per

    impedire

    che

    gli operai addetti

    in basso allo sgombro sieno colpiti

    dal materiale medesimo, que llo che

    presentiamo nella fig.

    39

    del Ransleben

    di Berlino. La tavola S girevole

    in

    -

    . torno

    al

    perno

    i

    e tetmina in

    bas

    so

    con le due lamiere m elastiche. Se

    cadesse il materiale dall'alto, la tavola

    girerebbe nel senso della freccia

    ed il

    materiale si disporrebbe

    alla

    destra

    del

    lungo

    cassone. L'operaio addetto

    al trasporto pu togliere da

    ll

    a parte

    destra

    il

    materiale senza la preoccu

    pazione eli essere co lpito dal materiale

    discendente che

    questa

    volta,

    per

    la

    posizione presa dalla tavola, viene a

    cadere a

    ll

    a sinistra del cassone.

    Il sistema

    non

    scevro cl inconvenienti, specie

    quando

    la

    tavola prende la posizione verticale,

    ne

    l

    qua l caso si rende assolut.:

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    10/11

    218

    L'INGEGNERIA SANITARIA

    1902.

    N. 11

    tenti

    ne

    i loro tronchi

    montani (Proposto dall Ing.

    GANGmi

    PASQUALE).

    Fu

    deliberato :

    Voto di ringraziamento al relatore e che la relazione

    venga

    allegata

    agli

    atti.

    TEMA 4. - _ tdla

    t o c e d t w c ~ e

    l e ~

    legislazion

    in

    m c ~ t e r i f ~ -

    eli

    concessioni

    di

    e l e t i v c ~ z i o n e

    eli

    acque pubbliche

    (Proposto

    dalla Societ recnica

    Emiliana)

    e

    T E ~ f

    5. -

    DeUa con

    venienza

    che

    lo studio

    del

    nuovo

    1nogetto

    eli

    legge pM la derivazione delle cwque ~ t b b l i c h e

    sia

    a f f i c l c ~ t o acl

    u n e ~

    Commissione , della qttcde faccia

    parte

    una

    propmzionata

    t a p p r e s e n t a n z c ~ eli Ingegneti ed Inclustt iali

    d c ~ nominars

    dai

    vcwi Colleg degliIngegnmi e clall'Asso

    cictzione

    Eletkotecnica Italicma

    , ctllo scopo

    eli

    ottenme dispo

    sizioni

    leg

    is lat

    ve che

    va

    lgcmo efficacemente ben tttilizzate

    le

    nostte

    grandi

    tisotse

    idtauliche v c ~ n t a g g i o

    clell'

    in-

    clusttia e dell'economia n a z i o n c ~ l e

    (Proposto dall ' Ing.

    LUIGI

    FIGARI) .

    approvato

    l seguente

    ordine del

    giorno:

    Il

    X Congresso in ordine alle

    continue anormalit

    di pro

    cedura

    che si compiono

    in materia

    di concessioni di deri

    vazioni di acque pubbliche ed

    alla progettata

    modifica della

    legge relativa, nell interesse dell Industria e dell' Agricol

    tura, fa

    voti:

    1. Che si cessi dal

    sistema

    invalso di

    alterare

    ed arre

    stare l

    corso legale delle

    istruttorie

    di concessioni con

    semplici c

    ir

    colari ministeriali, spesso

    in

    opposizione allo

    spirito stesso della legge.

    2. Che si

    addivenga

    ad una definizione della legge in

    base particol a

    rment

    e ai concetti fondame

    ntali

    della ridu

    zione del canone, specie pei

    grandi

    trasporti, e dell'esproprio

    forzoso delle preesiste

    nti

    concessioni minori. .

    3. Che

    la

    Commissione di

    st

    udi

    per la riforma

    della

    legge compTenda una

    proporzionata

    rappresentanza di

    tecnici

    estrane

    i alle pubbiche amministrazioni, da desi

    gnarsi

    dai principali Collegi degli

    In

    geg neri e

    dalla

    Asso

    ciazione Elettrotecnica

    Italiana.

    4. Delibera

    inoltr

    e di co

    municare

    il

    presente voto

    ai

    Ministri competenti, interessando in pari tempo le singole

    Societ aderenti al Congresso e gli Onorevoli

    Deputati

    e

    Senatori

    a

    patrocinare in Parlamento

    i concetti sues

    posti.

    C o ~ I U N I C Z I O N E 1. -

    Snl

    1imboschimento dei

    monti (Ing.

    GIOVANNI

    PISANTI). '

    Furono

    deliberati ringraziamenti

    al

    relatore della comu

    nicazione.

    CoMUNICAZIONE

    2. -

    S u l l e ~ sistemazione del corso infe-

    t

    iore

    dei fium

    i con specicde

    applicazione

    ctl

    Ti1so (

    In

    g. Bu

    SACH I EDOARDO).

    Fu

    deliberato di rinviarlo

    alla

    Pre sidenza Generale

    perch

    decida

    se

    una tale memoria debba inserirsi

    negli

    atti.

    SEZIONE

    III.

    Strade

    ordinarie

    , Strade

    ferrate ed

    Opere relative.

    'rEMA 1. -

    Circa

    il

    cmpito delle

    aziende

    st1aclal-i

    eli

    tenere

    nel

    clomdo

    riguardo

    i

    nuovi mezz

    i

    eli

    locomozione

    sulle

    strade

    orclinatie e

    eli

    fctre

    quanto

    possibile

    perch

    s i c ~ ctpplicata

    in

    modo 1W1male, sulle ptimcwie st1acle,

    l e ~

    c i l i n c l n ~ f t t t a

    del

    matmiale eli 1ifo1

    nimento, approfittando

    degli insegnamenti

    o/fedi

    dalle eseguite espmienze, e pto

    cWIanclo per

    tal

    modo che

    il

    n ~ o della mcmutenzione

    delle s t n ~ c l e

    non

    timangct stazioncoio e negletto, ma pto

    g r e c l i s c c ~ c ~ l

    pa1i degli altt-i

    (Proposto dagli

    Ingegneri

    RABBI

    ALFREDO e

    TEDESCHI

    MASSIMO).

    approvato l

    seguente

    ordine del giorno:

    Il

    X Congresso fa vot

    i:

    1. Perch

    dal

    Governo, dalle Provincie e dai Comuni,

    .malgrado difficolt economiche, pi volte

    apparenti

    che

    reali, e difficolt d indole amm

    inistrativa, sia iniziata l ap

    plicazione della cilindratura, come mezzo ordinario di ma

    nutenzione, impiegando

    anche la

    trazione animale, laddove

    quella

    a

    vapore non sia nel

    frattempo effettuabile.

    2.

    Perch

    dagli

    Ingegneri

    preposti

    alla

    cilindratura

    sia

    tenuto giusto

    conto,

    non

    solo delle spese,

    ma

    altres delle

    condizioni

    in

    cui

    si trovano

    le

    massi

    cciate

    avanti

    e dopo

    l'impiego del nuovo metodo di manutenzione, affine di for

    nire alle pubbliche aziende ed ai collegh i, risultati concreti

    e comparabili.

    (

    Continua

    ) .

    BIBLIOGRAFIE

    LIBRI

    NUOVI

    Das gesunde

    Haus

    (Lct casa s c ~ l t t b 1 - e ,

    pel dott.

    KROHUKE

    e

    ing.

    l\Hi.LLENBACH. Stuttgard,

    editore

    Ferdinand

    Enke, 1902.

    un

    imp

    ortante,

    volumino sa e

    nuova

    pubblicazione,

    ricca di molti disegni intercalati, della

    quale

    ci occuperemo

    diffusamente in un

    nostro

    prossimo fascicolo.

    In vendita

    a Torino, presso la

    libreria

    Carlo Clausen,

    via

    Po, num.

    11.

    La

    casa

    dell

    avvenire, per

    l in g.

    ANTONIO

    PJWRINI. Milano ,

    1902, Manuale Hoepli, con figure intercalate nel testo. -

    L edizione al solito el

    egante

    e nitida, e di questo

    va data

    lod

    e

    al ben

    noto editore Ulrico Hoepli.

    L intera trattazione

    ricca di

    dati

    , tabelle e di cogniZioni

    utili;

    per la descri

    zione di

    questa

    casa, che noi

    non

    possiamo chiamare mo

    derna, si mostra deficiente

    per

    la assenza della

    parte

    biblio

    grafica, che

    talvolta

    pu riuscire a far

    perdonare

    cer te

    arditezze degli autori, che cercano coi titoli impressionare

    l

    lettore. Oramai la letteratura tecnica, specie in

    qu

    esti

    ultimi

    anni,

    si

    arricchita

    di

    tante trattazioni

    specia

    li

    ,

    da

    doverle tenere nel debito conto. D'

    altra parte J

    indirizzo

    moderno degli

    st

    udi tecnici, specialmente

    in

    riguardo

    alla

    igiene della casa,

    abbraccia un

    campo vastissimo che rie sce

    impo

    ss

    ibile conce

    ntrare

    in un

    manuale

    tascabil

    tutte

    quelle

    discipline. Anche nella medesima biblioteca dell 'Hoepli ci

    sono alcune

    buone

    pubblicazioni del genere, tutte di spe

    cia

    lit

    tecnico-igieniche che possono servi

    re

    di

    norma

    nella

    trattazione

    di

    un

    argomento come questo.

    Coi lodevoli

    int

    endime

    nti

    che l ' ing.

    Pedrini

    dimostra,

    trattando

    lavori meno generali di questo, e troppo mod

    er

    ni

    per

    riportare

    cose vecchie,

    potr

    riuscire

    a darci

    qualche

    cosa che meglio corrisponda ai concetti

    quali

    noi da pa

    recchi anni andiamo enunciando ed

    illustrando.

    La

    nuova

    legislazione sanitaria italiana e gli alimenti ,

    dell 'av

    vocato NosEDA

    ENEA

    -Milano, Ulrico Hoepli, ed itore, 1902.

    una

    raccolta comp

    leta

    delle dispos izioni

    emanate

    per

    la

    tutela

    della sanit

    ed

    igiene degli alimenti,

    bevande ed

    oggetti

    di uso domestico.

    L

    autore premette la trattazion

    e del r

    ea

    to contro

    la sa

    nit

    in relazione con

    la dottrina; seguita

    con gli

    appunti

    di

    storia

    e di legislazione

    comparata

    c

    he

    vanno dalle leggi

    antiche

    bramiche, ecc. fino alle legg i

    in

    glesi,

    germaniche,

    danesi ed

    ottomane; esamina

    le legislazioni vigenti in

    Itali

    a

    prima

    del codice del 1887 ,

    riporta

    il progetto del1887 del

    l on. Zanardelli e commenta il codice penale vigente.

    In una seconda parte del lavo ro, dopo aver detto delle

    origini dei regolamenti ,

    parla

    del

    progetto

    di

    Lanza, di

    1902.

    N.

    11.

    L' INGEGNERIA SANlTAniA

    2 19

    quello di Nicotera e di quello Crispiuo ed

    esa

    mina

    minu

    tamente gli ar tico li 42, 43 e 44 della legge.

    In un ' ultima

    parte

    tratta del regolamento

    d igiene

    della

    citt di Milano, fermando l'attenzione del lettore sulle di

    verse

    voci:

    latte, crema, burro,

    grassi

    animli e vegetali, ce

    reali, farine, pane,

    paste

    alimentari,conserve, miele, zucchero,

    confetti, sciropp i, caff, th, cioccolatto, droghe, vino, birra,

    aceto, acque gassose, ecc.,

    alternando

    l esame delle dispo

    sizioni legislative

    italiane

    con quelle del regolamento di

    ig

    iene milanese ed infine con un a . comparazione con la

    legislazione belga.

    Chiude

    l libr

    o

    tl.i

    fitta compos izione Jo s tudio sulle

    sup

    pellettil i di cucina, gl involucri metallici, le profumerie, il

    petrolio e l accertamento dei reati.

    In un

    appendice

    riportata

    la legislaz ione degli

    Stati

    Uniti.

    Fototerapia- Radioterapia,

    del dott.

    ANGELO BELLINI.

    - Mi

    lano, Ulrico Hoepli, editore. - Fra le ultim e pubblica.zioni

    fatte nei

    manuali

    Hoepli notiamo questa redatta

    dal

    diret

    tore dell Istituto di Fototerapia ed Elettroterapia di Milano.

    Il

    volume di 362 facciate, corr

    edato da

    65 figre

    nel

    testo,

    una

    sintesi di

    tutte

    le applicazioni della fototerapia, come

    si

    nota dal riassunto

    dei capitoli c

    he

    riportiamo: Cenni

    sto

    ri

    ci

    sulla

    fototerapia - Az ione de

    lla

    luce

    sul

    mondo inorga

    nico ed organico -

    La

    luce - Nozioni fisiche

    su

    lle diverse

    fonti di luce - Azione della

    lu

    ce

    su

    i vegetali - Azione

    de

    lla luce su i microrganismi - Azione della luce sugli

    animali - Azione

    della

    luce sull uomo - Considerazioni

    igieniche - Fototerapia negativa - Foto-termo-terapia.

    Foto-cromo-

    terapia

    -

    Attinoterapia

    -

    Radioterapia.

    L autore

    conclud e

    augurandosi

    che pel progresso della

    medicina

    tanto la

    radioterapia, come

    tutte

    le

    pratiche

    di

    fototerapia, descritte nel volume, vengano presto sottoposte

    ad una lar ga esperienza

    dal

    ceto medico italiano, perch

    solo in tal modo se ne potr apprezzare il giusto valore e

    si

    stabiliranno

    le

    modalit

    pi

    opportune

    e le indicazioni

    e le controindicazioni.

    L esame

    coscienzioso fatto delle diverse

    qu

    estioni

    dal

    dott. Bellini , unito alla ricercatezza e competenza in ma

    te

    ria

    tipografica che

    l

    comm. Hoepli

    non

    si

    stanca

    mai

    di profondere nei volumi della sua biblioteca, sono

    arra

    s

    icura

    alfinch questo libro

    vad

    nelle mani degli studiosi

    delle discipline mediche.

    Le malattie della

    scuola

    e la loro profilassi ,

    pel dott. Gm

    s PPE

    BADALONI,

    medico provincia le. Roma, 1901, Societ

    editrice

    Dante

    Alighieri

    >>

    Con tavole a colori e ftO'ure

    . o

    mterca.late nel testo. -

    Questa

    pubblicazion

    e,

    sebbene di

    piccola mole,

    riuscita un ed

    izione molto accur

    ata;

    gli

    aegomen ti che ;iguard

    ano

    -l'igiene della scuola vi sono

    tratta ti con vero intelletto d amore, e li riass umiamo ripor

    tandone il testo d' ogni

    capitolo:

    Qualche

    appunto

    sta tistico.

    L'edificio sco lastico .

    L '

    arredamento scolast

    ico.

    L acuit

    visiva e Ja

    miopia

    nella scuola.

    Le

    attitud

    ini viziose co

    ntratte

    dagli scolar i.

    La intemperanza

    nel lavoro mentale o

    snnnenctge.

    La nettezza della scuolae l igiene personale dello scolaro.

    Le malattie diffusibili nelle scuole.

    La profilassi scolastica.

    Le l'icreazioni , i giuoc

    hi

    e gli esercizi fisici.

    uno dei primi libri che s i pubblicano

    in Italia

    sulle ma

    lattie

    della scuola, sebbene la Germania ,

    in

    special modo,

    la

    Francia e la Svizzera poss

    egga

    no gi una letteratura

    quasi comple

    ta

    in questo

    genere

    di pubblicazioni. Le

    malatti

    e

    derivate dalla

    scuola

    vanno stud

    iate

    analiticamente

    e con

    pazienza, e certo i maestri

    per i

    primi,

    ed

    i

    genitor

    i, do

    vrebbero essere

    piiL

    che

    attenti

    ed edotti dei difetti che si

    possono con

    trarre sin da

    bambino prendendo

    una

    data posi

    zione nello scrivere, nel leggere, nello star seduti, e via via.

    N meno inefficace

    l indagine

    quando si riflette

    al

    modo come debbono essere

    alimentat

    i i bambini che t -

    quentano le scuole. E la refezione scolastica da noi pro

    pugnala trova nei dati

    statistici e nelle consideraz ioni

    mediche del Badaloni

    la controprova luminosa

    .

    L'edifizio scolastico

    studiato

    dall'A. si

    presenta

    ottimo, solo

    n

    on

    siamo d accordo

    nell uso

    che egli vuole si

    estenda

    di met

    tere nel locale spogliatoio, gli

    armadi

    chiusi

    da

    reticelle /

    come

    si

    osservano

    in

    una figura prospettica a

    pag

    . 9 del

    volume, che anzi gli armadi dovrebbero abo

    lir

    si

    non

    per

    mettendo l azione di una facile ventilazione

    alla

    quale deb

    ]Jono essere

    assoggettati gli indumenti nelle ore in

    cui

    gli

    allievi sono

    in

    classe. Di

    pi

    con gli

    armadi si rende pi

    difficile

    la

    disinfezione degli spogliatoi che di

    tanto in tanto

    prudente si

    faccia.

    Cos

    non

    possiamo convenire nell 'uso

    pr

    econizzato dall

    A

    .

    delle fosse

    .M:ouras,

    specialmente dei

    bottini da

    queste

    der

    i

    vati, che possono servire solo in casi particolari, ma che

    in uno studio ponderato di razionale

    fognatura

    non trovano

    pratica

    applicazione.

    '

    rolti

    picco

    li

    ni c

    he

    possono derivare dal diverso

    punto

    di

    vista dal

    quale riguardiamo

    l

    problema che l A.

    ha

    in

    trapreso a

    trattare, tutto l

    complesso del lavoro

    ott

    imo

    sia

    quando parla

    del lavoro cerebrale corrobor

    ando la

    trat

    tazione con

    dati

    statistici

    importanti,

    che quando volge

    l attenzione

    sulle malattie diffusibili nella scuola: vaiuolo,

    morbillo,

    scarlattina,

    difterite, ecc.

    Raccomandiamo perCi la lettura di questo prezioso ma

    nuale ai direttori

    didattici,

    ag

    li

    ispettori

    scolastic i, agli

    ingegneri ed

    architetti

    che si accingono alla compilazione

    di

    un

    progetto

    per

    edifizio scolasti co.

    Ing.

    M. ~ r o R u s o

    La legislazione sanitaria

    in

    Italia, per

    l avv. G. B.

    CERESETO,

    dottore aggregato alla R.

    Universit

    di Genova. Questa.

    interessante

    e

    nuova

    pubblicazione

    tratta

    essenzialmente

    delle:

    Autorit Sanitarie

    - Professionis ti ,

    Istituti

    san itari

    - Tutela pubblica sanit e igiene pubblica - Sanit ma

    rittima e m

    ilit

    are - Polizia sanitaria degli

    anima

    li.

    Vennero gi pubblicate

    le

    dispense

    15

    ,

    t6

    a e

    17

    a

    in

    cui

    si discorr.e della:

    S p e c l c ~ l i U ~ -

    Dititto

    eli

    soccmso

    -

    S t n ~ -

    nieri - Rimbmso spese di s p e c l c ~ l i t - Liquiclctzione -

    Contenzioso Nonne

    eli diritto

    spec ictl i

    11er

    le speelalit.

    - I Manicomi :

    L e ~ tutelct e c t s s i s t e n z c ~ clei menteccttti -

    A s s i s t e n z e ~ dei mentecatU

    c ~ f f i c l c d i c t l l c ~

    Povincict -

    Onli

    nctmento dei Nicmicomii .

    L opera,

    in nitidi caratteri, molto accurata, edita dalla

    nione Tipografico-Editrice: Torino, 1 9 0 ~ .

    Progetto di risanamento igienico pel Comune di Irsina (Potenza

    ,

    per

    l'i ng.

    STEF

    HO ADEsso. Bari, ti p. Avellino e C., 1902.

    -

    L ing.

    Adesso

    ha

    racco

    lt

    o in

    un

    opuscolo

    tutte

    le fasi che

    riflettono i lavori pel

    risanamento

    di

    Irsina

    . Essi consistono

    nel riordinamento e

    risanamento

    delle

    antiche

    fonti e rela

    tivi nuovi serbatoi, lavori preventivati iu L. 80.500, ed in

    L

    115.195

    per

    rifacimento dei ciottolati del

    paese

    ,

    ed

    im

    previste,

    tutti

    lavori

    in via

    di esecuzione.

    L'opuscolo contiene

    la

    relazione sui lavori proposti e le

    osservazioni ministeri ali.

    Per

    tali opere venne concesso

    un

    m ~ t u o

    dallo

    Stato

    a mezzo della Cassa deposit i e prestiti.

    E un lavoro chiaro e conciso, c

    he

    dimostra come alLI\.

    stia a cuore

    l

    benessere e la

    salubrit

    d Irsina. Merita

    ogni maggior encomio, e le nostre congratulazioni. R .

  • 7/26/2019 Novembre 1902

    11/11

    220

    L' INGEGNERIA SANITARIA

    l

    :102

    . K 11.

    NOTIZ I V RIE

    ROM - Un nuovo Senatore medico-igienista. - L ' il

    lu stre c

    lini

    co dott. Achill e De

    Giovanni,

    professore alla

    Univetsit di Padova, valen te igienis ta , il primo e pi

    fen ente

    ap

    ostolo de

    ll

    a lo

    tt

    a con tro la tuJ:Jercolosi, fu nomi

    na to

    Senatore

    del R

    eg

    no. Le

    nostr

    e vivissime congra tula

    zi

    on

    i all

    uo

    mo e

    min

    ente, che seppe in ques ti giorni, con

    mezzi

    fi nan

    ziari

    limit

    a

    ti

    ss imi,

    mett

    ere

    ass

    ieme, in

    rident

    e

    localit di

    montagn

    a,

    un

    a

    banrccct

    Dekm,

    per

    la

    cu

    ra dei

    tub ercolotici

    poY

    eri.

    Il

    De Giova

    nni

    fu il primo in Itali a

    che dalle parol e

    tradusse

    in atto l'aspirazione dei molti

    filantropi che si occupano

    di

    tisiterapia .

    ROM - Bonif.c.h e e

    malaria

    - Speciali istruzioni di

    indol

    e igienica saranno emana le da

    lla

    Co mmission e

    mini

    steriale per le bonifich e in

    It

    al ia . Si trasmetteranno a tutti

    gli uffici del Genio civile, per pre1enire e curare la malaria,

    dette i

    st

    ruzioni , ond e gli in geg neri le tengano nel c l e b

    co

    nt

    o nel compil

    are

    i

    pr

    ogetti

    e nella direzione dei lavo ri

    eli bonifica .

    MIL NO -

    Chioschi

    rclame e pei s

    occorsi

    d ur

    genza. -

    Per

    in iziativa della Societ

    G. Co

    rti e C. , e dietm

    ap pro

    vazione del Municipio, verranno

    cost

    ru iti in diversi

    punti

    della c

    it t

    di Milano 9200 chio sc

    hi lumi

    nosi

    per

    ser

    vire di

    clcmw ed altri

    scopi , cio pei soccorsi d'urgenza

    e el i pubbli

    ca assis

    tenza, c

    on

    se rvizio di l

    et t

    ighe,

    per

    s

    ta

    zione deg

    li

    age

    nti

    muni

    cipali , pegli agen ti tr

    anw

    iari , ecc.,

    con uno scomparto per cessi pubblici.

    Gi si inaugn ra to uno eli ques ti chi oschi , e fu trovato

    da l pubblico utiliss imo ed elegan te;

    l

    pr imo modello a p

    plicato ottenne il plauso della

    ci

    ttadinanza milanese .

    MIL NO - Sanatorio pei

    poveri

    . - Colla

    prossima

    pri

    ma \era si comincieranno i la1

    or

    i

    pel Sanator

    io dei

    tuber

    colosi poveri d

    ella

    cit t e provincia di Milano,

    nella

    l

    oca

    l

    it

    oppor tunamente sce

    lt

    a di

    Pra-Somas

    o (Treviso Valtel

    lino

    ).

    La Cassa

    di Ri sparmio di Mila

    no

    per la Pia Op

    era

    dei Sanator i h a ass icurata una rendita

    annua

    eli L. 30.00

    0.

    Salv a

    gen

    te per vetture

    elettriche.

    -

    Il

    Munici pio

    eli

    Dr

    es

    da

    ha

    indetto

    un conc

    or

    so

    per apparecchi

    -

    salvagen

    te

    da adattarsi alle vetture

    e

    lettri

    che,

    assegnando

    premi di

    L.

    L. 3750 e

    L:

    %00, e corrispondendo fino a L. 25

    per

    l

    appli.cazione a ciascuna vettura motrice, e fino a

    L. p

    er

    l app

    licazione

    acl

    ogni

    vettma

    rimor

    c

    hiata.

    In t

    anto la Direzione delle tram vie elet triche di Breslavia

    sta provando un apparecchio, che sembra promettere

    buoni

    risultati. Somiglia acl un a gr

    an

    de spazzola fatta di

    canne

    d ' India (rotang), fissata a l davan ti della

    vettura,

    cos che le

    canne restano ver ticalmente colle ptlllte a pochi centim

    et

    ri

    da terr

    a;

    essa

    fermata

    per

    mezzo di due ferri d 'angolo

    ai

    montatoi;

    i tubi

    per la rena

    (che

    genera

    lme

    nt

    e sono

    collocati in modo da aumentare l danno degli

    urti

    alle

    persone) rimangono dietro alla spazzo la.

    Quan do

    que

    sto apparecchio mta un corpo si

    tuato

    sul

    binario,

    non

    avv iene vero mto, ma come un

    incontro

    ela

    stico ; se

    una

    mano, un braccio,

    un

    a

    gam

    ba passa so tto la

    spazzola,

    avverranno

    tutt al

    pi

    delle escoriazion i, non

    potendo

    l in

    sieme del corpo

    passare

    so tto la spa

    zzo_l

    a e

    soffrire urti colle

    altr

    e parti de

    lla vettur

    a. L ap parecchio s i

    pu traspo

    rtar

    e dall'

    una

    all

    alt r

    a es

    tr

    emit

    della

    ve

    ttur

    a,

    ma

    ce

    rto

    meglio l

    munirn

    e

    eli du

    e

    fiss

    i ogn i

    vettura, se

    l esperienza dim os tri che con ques to mezzo si pu ripa

    ra r

    e

    alle disgrazie tanto lamentate.

    E, all Es posizione internazionale delle tramvie a Londra,

    si no ta fra le altre cose della mostra

    eli

    R. W. Blackwel e C.

    un a

    lunga

    i

    ntela

    i

    atura Pe

    c

    kh am

    f

    atta

    pel

    muni

    cipio di

    Lour

    nemouth ;

    essa port

    a

    un

    a form a ingeg

    nosa

    di

    salvage

    nte.

    Questo

    ap

    parecchio composto di du e parti,

    esterna l un

    a

    e

    l altra inte

    rn

    a; la prima

    situa

    ta a

    qu

    alche

    distanza dalla

    intelaia tu ra, si tro\a normalmente a 10 centimetri dal li vello

    del bin a

    ri o: se una persona vi cade sopra, non pu farsi

    male, se invece essa cade a terra

    in

    modo

    da

    entrare par

    zialmente so tto a ques ta parte anterio re del sali-agen te, la

    sollen1, e nel far ci lib era la par te

    in t

    ern a, la quale cade

    sul binario istanta neamente, e str iscia ndo su di esso impe

    disce alla pe rsona eli anelar sotto alle ruote.

    Da

    ll

    a

    Ri

    vista

    Geie

    m le de lle Fe

    To

    vie e dei La

    vo i

    pub blici.

    CONCORSI- ESPOSIZIONI

    FORl

    - Concorso

    al

    pos

    t o

    di

    Di rett

    or

    e te

    cnico.

    - Il

    Mun ici pio di

    Forl

    a

    pr

    e l concorso p

    er

    un in gegnere

    diret

    tore tecnico dei nuo vi serviz i municipalizzati, per l ' impianto

    ed esercizio dell

    ac qua

    potabil

    e,

    gas

    e dis tribuzione ele

    ttri

    ca.

    S tipendio L. 3600, con compartecipazion e agli uti li.

    Ric erca

    di

    ingegneri pratici ne

    lla

    cos truzione e

    ca

    lcoli

    di ponti,

    per

    la li

    nea

    ferr

    oviaria

    Serajevo

    -O

    s tgreuze (Bosn ia

    Erzegovina).

    Durata

    impiego ann i 3.

    Rice

    rcansi

    pu re in gegneri ed

    agg

    iunti pra tici di

    costru

    zioni ferrovia rie, con

    onorario

    annuo da 4800 a 6000 corone

    per

    gli in geg neri e da 2600 a 4320

    per

    gli

    ag

    giunti.

    Di rigere doma nde e documenti alla Dir

    ez io

    ne delle

    Co

    struzioni Ferroviarie della Bosuia-Erz egovina.

    Ingegnere

    comunale

    a Norcia(Perugia). S tipendi.o L.1500

    an

    nue. Nomina

    un

    a nno.

    Et limit

    e 35 a nni.

    Az ione dei concimi azotali , fo sfa ti ci e

    potass

    ici, s ulla

    anticipata maturazione delle p ia

    nt

    e, e loro res i

    ste

    nza alle

    mala tti e

    per

    crittogame.

    Tema posto a concorso, c

    on

    premio eli L. 500, da lla

    R Accademi a Economica Agraria di Firenze.

    Scadenza 30 giugno 1904.

    Progett

    o di ponte su lla Reuss a Bremgarten (Svizzera).

    Per piante e programma rivolgersi al Munici pio di Brem

    ga

    rten (Svizzera), in viando L. 10.

    Proge

    tt

    o per Ospe

    dale Civico

    per la citt di Andria

    (Bari).

    Capacit

    100 le tti; 1

    o

    lotto

    eli

    fabbr icazi

    on

    e 50 letti ,

    sp

    esa

    ma

    ss ima

    a

    mmessa

    L. 300.000.

    Pr

    em

    i:

    1 da L. 3000;

    2 da

    L. 1000. Scadenza 30 dicembre.

    Pr

    ogramma ostensiJ:Jile presso l'ufficio delht ivistct Te

    cnica

    i U a n c t

    (Bologna, via Barberia, n. 2'2), ogn i giorno

    da lle 9 a

    ll

    e l il e dalle 14 a

    ll

    e 18.

    Ingegnere cap o ufficio tecnico comun ale di

    Pisa. St

    i

    pendio L . 4500, aum entabi li dopo 2

    ann

    i di

    prov

    a. Scadenza

    15 dicembre

    19

    031.

    Progett

    o piano regolatore per c

    it t

    di Andria (Bari) .

    Indi

    care

    l

    tem po che richieclesi pel progetto , non s upe

    rior

    e

    4 mesi. Indicare compenso che s i rich iede. Propo

    ste

    da

    prese n tarsi entto i l 31 dicembre 1902. Per informazioni

    rivolg

    ers

    i a ll 'Ufficio R. T . E .

    - -

    TENE -

    Esposizione grec

    a . -

    In Ate

    ne, dal 30 ma rzo

    al 30 se ttembre 1903,

    si

    terr un

    Espo

    sizione internazio

    nale , che comprender 15 gruppi , dei quali l VIII sar

    des tina to all ' Igiene urbana - Igiene delle abi tazioni - Igiene

    indust riale, ecc .

    ING . bRAN CESCO CO RRAOI

    NI. Direttore-r esponsabie.

    Torino - Stabil imento Fratelli Pozzo Via

    Nizza N. H .