nozioni di topografia
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U.N.U.C.I. sezione di Padova
Caserma “L. Pierobon” 18 marzo 2010
NOZIONI DI TOPOGRAFIA
Reticolato geografico
Designazione di un punto
Sistemi di misura
Nord Geografico, Rete e Magnetico
Distanze
Scale di proporzione
Curve di livello
Segni convenzionali
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NOZIONI DI TOPOGRAFIA
Strumentazione
Orientamento della carta
Determinazione del punto stazione
Direzione di marcia
Studio dell’itinerario
ORIENTAMENTO
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NOZIONI DI TOPOGRAFIA
ORIENTAMENTO
RILEVAMENTO SATELLITARE
ESERCIZI PRATICI
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TOPOGRAFIA
Dal greco topos / graphia significa:
“descrizione dei luoghi”
È una scienza che ha per scopo:
lo studio
la descrizione
e la rappresentazione, su carta, del terreno
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Ieri ( XIV Sec.) oggi
rappresentazione delle carte
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Una carta geografica
non può mai mantenere contemporaneamente:
La corrispondenza delle aree
La corrispondenza delle distanze
La corrispondenza degli angoli
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RETICOLATO GEOGRAFICO
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P.S.
P.N.
equatore
Asse terrestre
parallelo
meridiano
longitudine del punto P
varia da 0 a 180 est
e da 0 a 180 ovest
latitudine del punto P
varia da 0 a 90 nord
e da 0 a 90 sud
meridiano di origine di Greenwich
-
la cartografia italiana fa riferimento al
meridiano di M. Mario situato a
12 27’ 08” a Est del meridiano di Greenwich
Punto P
RETICOLATO GEOGRAFICO
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P.S.
P.N.Asse terrestre
I fusi sono 60
numerati da 1 a 60 verso est
hanno una ampiezza di 6
Le fasce sono 20
10 nell’emisfero nord e
10 nell’emisfero sud
hanno una ampiezza di 8
Le zone , ottenute dall’intersezione
delle fasce con i fusi , sono 1200
equatore
Fusi area delimitata da due meridiani consecutivi
Fasce area delimitata da due paralleli consecutivi
Zone area di intersezione tra fuso e fascia
Gli spazi delimitati da queste linee immaginarie vengono identificati in :
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Ciascun quadrato di 100 Km è
contraddistinto da una coppia di
lettere (es. PQ )
A sua volta la zona viene suddivisa
in quadrati da 100 Km di lato,
mediante fasci di rette parallele
rispettivamente al meridiano
centrale del fuso e all’equatore.
Ogni zona (larghezza media di 500
Km circa) è identificata da una
sigla alfanumerica (es. 33T )
A sua volta ogni quadrato di 100
km verrà suddiviso in aree ancora
più piccole.
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COORDINATE DI UN PUNTO
L’ubicazione di un punto è definita mediante la misura
delle distanze che lo separano dagli assi di riferimento.
Dette distanze vengono definite coordinate chilometriche
RETICOLATO CHILOMETRICO
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Per praticità e quindi per consentire la misurazione delle
coordinate dei punti, sulle carte vengono sovrastampati dei
reticolati chilometrici a maglie quadrate da 1 km di lato
Distanza in Km del parallelo
dall’equatore
Distanza fittizia del meridiano
da quello centrale del fuso
DESIGNAZIONE DI UN PUNTO
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Significa precisare la posizione del punto
rispetto al sistema di riferimento adottato.
DESIGNAZIONE DI UN PUNTO
61
45
PVB
33S
422 425 426 427424423
4113
4114
4111
4115
4112
4110
Significa precisare la posizione del punto
rispetto al sistema di riferimento adottato.
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DESIGNAZIONE DI UN PUNTO
61
45
PVB
33S
422 425 426 427424423
4113
4114
4111
4115
4112
33S VB 2545 1261 q.150
zona Quadrato
Di 100 km
Coordinata
Est
Coordinata
Nord
Quota
4110
Le coordinate vengono determinate utilizzando uno strumento
chiamato “coordinatometro”
Significa precisare la posizione del punto
rispetto al sistema di riferimento adottato.
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SISTEMI DI MISURA
Lunghezze : metrico decimale (cm - m - km)
Angoli:
grado sessagesimale
primo sess. „
secondo sess. “
radiante convenzionale rad
ettogrado h
millesimo conv.
( 1 h = 100 )
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gli angoli vengono misurati con uno strumento denominato
“Rapportatore”
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4800
3200
1600
0
0
90270
180
1 = 17,778
gli angoli vengono misurati con uno strumento denominato
“Rapportatore”
Per il passaggio da un sistema di misura ad un altro
vale la seguente proporzione:
360 : 6400 = :
1 = 0 03‟ 22‟‟
360
6400
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NORD GEOGRAFICO, RETE E MAGNETICO
Nord geografico (N) :punto di incontro dei meridiani geografici.
Nord rete (Nr) :punto di incontro dei meridiani rete, che, essendo
paralleli tra loro, si incontreranno all’infinito.
Nord magnetico (Nm) :punto di convergenza delle linee di forza del campo
magnetico terrestre. La posizione di tale nord è variabile nel tempo.
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B1
l
L
Dr
B
A1
A
L = Distanza Naturale
è la proiezione della distanza reale sul piano orizzontale : A1 B1
l = Distanza Grafica
è la distanza naturale ridotta in base alla scala di proporzione
Dr = Distanza Reale
misura diretta fra i punti A e B
LE DISTANZE
Reale - Naturale - Grafica
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Nei documenti topografici il terreno viene rappresentatograficamente alterando opportunamente le dimensioni realisecondo un determinato rapporto di riduzione.
SCALA DI PROPORZIONE
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l
n = -----
L
SCALA DI PROPORZIONE
tra una lunghezza grafica l
e la corrispondente lunghezza naturale L :
B1
l
L
Dr
B
A1
A
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è il rapporto costante n
CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE
CLASSIFICAZIONE DELLE CARTE
mappe e piante scala magg. a 1:10.000
carte geografiche scala inf. a 1:1.000.000
carte corografiche da 1:150.000 a 1:1.000.000
carte topografiche da 1:10.000 a 1:150.000
in funzione della scala di proporzione
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LA CARTOGRAFIA IGM
Le carte in uso nell’Esercito sono:
Foglio, serie M691 1:100.000
Quadrante, a scala 1:50.000
La Tavoletta rappresenta una zona di circa 10x10 km.
Viene indicata con i punti cardinali. Ogni quadrante viene suddiviso in
quattro tavolette.
Il Foglio rappresenta una zona di terreno di circa 40x40 km.
Viene identificato con una sigla (es. F131).
Il Quadrante rappresenta una zona di 20x20 km circa.
Viene identificato con numero romano. Ogni foglio viene suddiviso in
quattro quadranti.
F 131
II
IIV
IIINO NE
SESO
III
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Tavoletta, a scala 1:25.000
RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA DEL TERRENO
RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA
DEL TERRENO
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hABA
B
hAhB
Livello medio del mare
distanza verticale del punto A
dal livello medio del mare
Quota hA :
Dislivello hAB : differenza di quota tra i punti A e B
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RAPPRESENTAZIONE ALTIMETRICA
DEL TERRENO
CURVE DI LIVELLO
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CURVE DI LIVELLO
Nella carta sono le proiezioni, su di un piano orizzontale,
delle curve chiuse ottenute da sezioni orizzontali equidistanti
di una zona di superficie terrestre.
foto
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Sono chiamate anche ISOIPSE in quanto definisconoun livello in cui la quota rimane costante.
CURVE DI LIVELLO
L’andamento delle curve di livello consente di interpretare
le forme del terreno:
curve ravvicinate = pendio ripido
curve piuttosto rade = pendio dolce
curve concentriche = altura o depressione
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TIPI DI CURVE DI LIVELLO
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TIPI DI CURVE DI LIVELLO
Curve intermedie ( 25 mt )
Curve ausiliarie ( 5 mt - tratteggiate)
Curve direttrici ( 100 mt - più marcate )
distanza orizzontale fra due curve di livello successive
dislivello fra due curve di livello successive è
indicata sul margine della carta.
Intervallo (I),
I
. 335
Equidistanza (e),
SEGNI CONVENZIONALI
Per rappresentare il terreno sulla carta vengono adottati dei
“segni convenzionali”, di determinate dimensioni e forme, tali da fornire
tutte le indicazioni necessarie e utili, senza togliere ad essa la chiarezza.
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O R I E N T A M E N T O
In senso lato, vuol dire individuare la direzione di uno
qualunque dei punti cardinali: N - S - E - W
Significa anche localizzare con buona precisione la propria
posizione sulla carta.
Orientarsi vuole dire individuare sul terreno la direzione
dell’oriente.
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Richiede la conoscenza di alcune fondamentali nozioni:
geografiche
matematiche
astronomiche
abilità nell’impiego di adeguate strumentazioni ( bussola, altimetro, coordinatometro…..)
intuizione e spirito di osservazione
inoltre occorre:
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capacità di valutazione e di coordinamento dei dati rilevati
dall’esame del terreno
Le attività più ricorrenti da effettuare durante il movimento sono:
Osservare sempre il territorio circostante
Individuare e identificare elementi caratteristici sul terreno
Orientare la carta topografica
Determinare la propria posizione
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Individuare e mantenere la direzione di marcia
STRUMENTAZIONE DI BASE
BUSSOLA (da Orienteering)
BUSSOLA (mod. militare)
ALTIMETRO
CURVIMETRO
BINOCOLO
CARTA TOPOGRAFICA
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AZIMUT(dall'arabo as-sûmut = le direzioni)
anche: Azimuth
L'azimut è la distanza angolare di un punto
dalla direzione del Nord
Convenzionalmente, il Nord ha azimut pari a 0 ,
l'Est azimut pari a 90 ,
il Sud a 180 , l'Ovest a 270 .
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AZIMUT(dall'arabo as-sûmut = le direzioni)
anche: Azimuth
L’azimut copre pertanto la gamma di
angoli da 0 incluso a 360 esclusi.
DETERMINARE LA PROPRIA POSIZIONE
È di fondamentale importanza sapere sempre dove ci si trova in
ogni punto del percorso, che deve essere preventivamente
pianificato.
Riconoscere la propria posizione orientando la carta topografica,
sovrapponendola idealmente al terreno circostante, è il metodo
speditivo più ricorrente e rapido.
Un attento ed accurato studio della carta topografica consente di
programmare un itinerario sicuro e limitare le difficoltà di
movimento.
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L’importante è sempre fare riferimento ad alcuni punti e/o
elementi caratteristici dislocati sul terreno (campanili, cippi
km, ciminiere, corsi d’acqua, strade, rilievi, …) , che siano su
differenti direttrici e non ravvicinati.
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Attenzione: se la ricerca del punto stazione viene fatto in modo speditivo, non è
indispensabile calcolare preventivamente la variazione magnetica del momento.
Stesso risultato lo si ottiene facendo uso della bussola.
Sistemare la carta topografica su un piano orizzontale e porre sopra alla carta
la nostra bussola.
L’ago magnetico dello strumento si orienterà verso nord.
Ora basterà osservare il terreno davanti a
noi alla ricerca di qualche elemento
caratteristico da individuare nella carta.
A questo punto ruotare la carta, senza
spostare la bussola, fino a quando non
saranno allineati il nord magnetico del
reticolato chilometrico con la direzione
dell’ago magnetico della bussola .
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Il metodo più preciso da applicare per la determinazione
del punto stazione è quello degli azimut reciproci.
Trasformarli quindi in azimut rete e
tracciare sulla carta le relative
direzioni facendo centro sui punti
scelti.
L’intersezione delle rette tracciate,
determinano con buona
approssimazione il punto stazione.
Scelti sul terreno due punti
caratteristici, su direzioni diverse, e
individuati gli stessi sulla carta,
misurare con la bussola i loro azimut
magnetici e calcolare i rispettivi
azimut reciproci (sommare o sottrarre
180 all’angolo rilevato).
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STUDIO DI UN ITINERARIO
STUDIO DI UN ITINERARIO
È conveniente compiere, nell’ordine, le seguenti operazioni:
Suddivisione in tratti maggiori aventi medesimo
orientamento medio;
Misurazione dell’angolo di rotta di ciascun tratto maggiore;
Approfondimento delle caratteristiche del terreno da
attraversare;
Individuazione dei punti pericolosi e relative possibilità di
aggiramento;
Individuazione dei punti che dovranno fungere da punti di
controllo e/o riferimento;
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Impostare l’angolo di rotta (1) sulla bussola (ottenuto dalla
differenza fra l’azimut rete e la variazione magnetica
determinata ), traguardando attraverso la tacca di mira e linea di
fede della bussola.
Ruotare la ghiera esterna fino a sovrapporre la linea di
riferimento, posta sul vetrino, all’ago magnetico.
A questo punto basta controllare che, durante il movimento, i
due indici rimangano sempre sovrapposti.
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DIREZIONE DI MARCIA : ANGOLO DI ROTTA
2
1
3
Arrivati al punto di controllo successivo, impostare il secondo
azimut magnetico (2) e procedere come in precedenza.
Eventualmente, verificata la presenza di un elemento
caratteristico posto lungo la direzione di movimento, puntare
verso questo fino al completamento della tratta.
Continuare così per tutte le altre singole tratte.
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SISTEMA DI RILEVAMENTO SATELLITARE
G.P.S.
( Global Positioning System )
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NOZIONI SUL SISTEMA DI RILEVAMENTO
SATELLITARE G.P.S.
Il sistema G.P.S. (Global Positioning System) avviato dagli
U.S.A. a partire dagli anni ’70, e completato nel 1993, è
stato realizzato per motivi principalmente militari, per
rispondere all’esigenza di seguire il percorso di mezzi
militari sulla terraferma ed in mare in modo da localizzarne
la posizione in ogni momento.
In seguito ha trovato applicazione anche in ambito civile
nella navigazione satellitare, nel monitoraggio dei servizi
mobili e nel controllo del territorio.
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Il G.P.S. è un sistema di individuazione della posizione che
utilizza 24 satelliti artificiali, divisi in gruppi di quattro che
ruotano attorno alla terra alla quota di circa 20.000 km.
Pertanto risulta che in
ogni istante sono
presenti sopra di noi,
in media, da cinque a
otto satelliti che si
alternano in quota.
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Il Principio di funzionamento si basa sul un metodo di posizionamento
sferico, che consiste nel misurare il tempo impiegato dal segnale a percorrere
la distanza satellite-ricevitore.
t
Ricev.
Satellite
Conoscendo l’esatta posizione di
almeno quattro satelliti (per avere
una posizione 3D) ed il tempo
impiegato dal segnale per
giungere al ricevitore, è possibile
determinare la posizione nello
spazio del ricevitore stesso;
nelle applicazioni quotidiane di
determinare la propria posizione
geografica sulla superficie
terrestre in termini di latitudine e
longitudine, comprendendo
eventualmente la quota se si è in
montagna o in aereo.
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I satelliti G.P.S. generano due diversi segnali di tipo numerico,
L2
L1 frequenza di 1.5 GHz
frequenza di 1.2 GHz
• per localizzazione grossolana
• di tipo civile
• consente la determinazione della propria posizione
con approssimazione di circa 300 mt
• per localizzazione più precisa
• di tipo militare
• consente la determinazione della propria
posizione con approssimazione di 50 cm.
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Il sistema di posizionamento Galileo è un sistema di
navigazione satellitare Europeo come alternativa al
G.P.S.
Entrerà in funzione nel 2010 e conterà su 30 satelliti
alla quota di 24.000 km.
I ricevitori G.P.S. funzionano all’aperto, non è quindi
possibile utilizzarli all’interno di un appartamento o in
sotterranei, ma devono poter vedere il cielo libero su di
se per ricevere il segnale satellitare.
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ORIENTAMENTO DELLA CARTA
Aula didattica
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ORIENTAMENTO DELLA CARTA
Individuato un punto sul terreno, collimare in direzione la
linea di fede con il traguardo della bussola.
MISURAZIONE AZIMUT MAGNETICO
Leggere il valore dell’angolo indicato
sul quadrante della bussola dalla
posizione dell’ago magnetico.
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Per una buona misurazione dell’angolo magnetico, rilevato
con una bussola, è opportuno:
MISURAZIONE AZIMUT MAGNETICO
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non trovarsi nelle vicinanze di linee elettriche e/o altre
sorgenti di onde elettromagnetiche
evitare di appoggiare la bussola sopra masse ferrose
mantenere la bussola in piano orizzontale
considerare le zone con anomalie magnetiche dichiarate
nelle carte topografiche
La misurazione di un percorso o di una sua parte può essere
eseguita con un particolare strumento, a più scale di
proporzione, denominato “curvimetro”
MISURA DELLE DISTANZE
o più semplicemente utilizzando
un foglio di carta e la scala
grafica riportata sul margine
inferiore della carta topografica.
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MISURA DELLE DISTANZE : esempio
Dr AB =
L AB =
A
B
L AB = 1420 mt
Dr AB = 1455 mt L
Dr
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MISURA DELLE DISTANZE : esempio
A
B
Lunghezza strada
A-B =
Lunghezza strada
A-B = 1580 mt
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CALCOLO DELLA QUOTA DI UN PUNTO
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CALCOLO DELLA QUOTA DI UN PUNTO
P
B
A
P
P’A
B’
B
Per la similitudine dei triangoli:PP’/AP’ = BB’/AB’
PP‟ = BB’/AB’ x AP’
= h / l x AP‟
Si premette che tra due curve di livello successive, il
terreno viene considerato a pendenza uniforme
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QUOTE SEGNATE SULLA CARTA
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Quota trigonometrica
CALCOLO DELLA QUOTA : esempio
q. A =
A
q. A = 175 + 12,5 = 187,5 mt
175 mt
200 mt
AA‟= h / L x baseAA‟= 12,5 mt
A
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DETERMINAZIONE DEL PUNTO STAZIONE
CON GLI AZIMUT RECIPROCI
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Individuati sul terreno due particolari
caratteristici, rilevare i rispettivi azimut
magnetici.
riconoscere sulla carta i
particolari individuati
Da ogni particolare sulla carta, tracciare una
retta avente come angolo il reciproco di quello
rilevato con la bussola.
Il punto di incontro delle due rette determina,
con approssimazione, la nostra posizione.
AZIMUT RECIPROCI : esempio
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r = 305 - 180 = 125
r = 45 + 180 = 225
m = 305 m = 45
INDIVIDUAZIONE PARTICOLARE CARATTERISTICO
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USO DELLA BUSSOLA
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Caserma Pierobon 24 marzo 2010