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Il fiore ci accompagna nel corso della vita, lo associamo ai momenti più belli, a quelli che ci toccano il cuore.Rallegrano la nostra casa, la nostra vita dall’inizio alla fine. A questa esplosione di bellezza che la na-tura ci regala e alla grande manualità e creatività di cui l’essere umano è capace, dedichiamo con tanta passione e devozione questa nuova pubblicazione. Con l’umiltà di chi si confronta con una bellezza su-periore e la presunzione di chi sa come trasformarla e plasmarla, a seconda delle situazioni.Una nuova rivista trimestrale che vuole portare a chi ama e usa la bellezza, tante immagini, consigli, e idee, affinchè tutti possano continuare ad avere come compagno nel viaggio della vita “Il fiore”

Anna Marinello

Floriseditoriale

Fiorire - è il fine ...

colmare il bocciolo - combattere il verme -

ottenere quanta rugiada gli spetta -

regolare il calore - eludere il vento -

sfuggire all’ape ladruncola -

non deludere la natura grande

che l’attende proprio quel giorno -

essere un fiore, è profonda responsabilità.

Emily Dickinson

LUXURY WEDDINGIN COSTA SMERALDACelebrate uno dei giorni più importanti del-la Vostra vita, in un’atmosfera da sogno! L’incanto di una location privilegiata come Porto Cervo, il fascino lussuoso ma discreto delle architetture tipicamente mediterrenee, il tutto immerso nella selvaggia natura del parco del Pevero. Il Colonna Pevero Hotel, con la sua ampia zona piscine, i suoi ristoranti dalle grandi vetrate che affacciano direttamente sul mare, le terrazze con una vista mozzafiato sul Golfo del Pevero, sarà il luogo adatto per celebrare la Vostra indimenticabile oc-casione speciale.Il nostro Staff è a Vostra disposizione per assisterVi in tutti i dettagli: decorazioni raf-finate, menù squisiti e una carta dei vini internazionale aiuteranno a organizzare un evento davvero speciale. Una volta dentro vai su “ foto catalogo “ o qualche cosa del genere.

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DIRETTORE RESPONSABILE

Andrea Perniceandrea.pernice@perniceeditori.it

DIRETTORE EDITORIALE

Anna Marinelloanna.marinello@matrimonidautore.it

REDAZIONE

Alessia Carrer, Chiara Brughera

UFFICIO DI REDAZIONE

Pernice Editori SrlVia G. Verdi, 124121 BergamoTel. +39.035.24.12.27Fax +39.035.42.20.153info@perniceeditori.itwww.perniceeditori.it

FOTOGRAFIA

Antonio Righetti, Riccardo BonettiLeonardo Fiorini, Michele Dell’Utri

PROGETTO GRAFICO

Emanuela Seregni

STAMPA

Gierre Srl - Bergamo

SERVIZIO ABBONAMENTI

Tel. +39.035.24.12.27 r.a.Fax +39.035.42.20.153

PUBBLICITÀ

Via G. Verdi, 1 - 24121 Bergamowww.connectingwords.itMarco Cavallierm.cavallier@perniceeditori.it

Florisin collaborazione con

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Associazione fioristidi Milano e provincia

Wedding planner: Cira LombardoFlower designer: Monica Robino

Floris periodico trimestraleprezzo di copertina euro 5,00 abbonamento annuale euro 18,00Testata in corso di registrazionepresso il Tribunale di Bergamo

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Florissommario

Floriseditoriale

È una sceltada incorniciare

La ragione dei toniTTTTTeeeennddeennzzeee

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MATRIMONIO

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È una sceltada incorniciare

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giorno d’oggi gli sposi non sono più obbligati come un tempo a scegliere per il ricevimento nuziale il classico ristorante ma possono decidere tra possibili soluzioni alternative. La scelta della location è la scelta determi-nante, quella che influenzerà tutte le altre, dall’abito ai fiori, dalla musica al menu.

Le possibilità sono molteplici e ormai numerose le locations di qualità; per cui il consiglio è quello di farvi trascinare dall’emozione, lasciate che sia il cuore a fare la prima scelta mentre per la parte organizzativa c’è tempo ma soprattutto ci sono persone che possono risolvere tutti gli eventuali problemi.Non a caso vi mostriamo alcune immagini del matrimonio di Silvia e Marco che hanno scelto di sposarsi a Portofino. Luogo di grande fa-scino ma logisticamente complicato. Infatti, le auto non possono tran-sitare quindi per arrivare fino alla chiesa l’unico mezzo disponibile è eventualmente un Ape Piaggio, poi per raggiungere il Castello Brown c’è una passeggiata in salita di circa 15 minuti, percorribile solo a pie-di. Queste sono solo alcune delle difficoltà e provate a immaginare i vari fornitori, dal fiorista al pasticcere che devono trasportare tutto il materiale a piedi! Ma per gli sposi e gli invitati la magia dell’atmosfera e le emozioni della vista sul golfo ripagheranno ampiamente qualsiasi sforzo sostenuto.

Il matrimonio a Portofino:cerimonia nella Chiesa di San Giorgio,ricevimento a Castello Brown.Abito da sposadi Aimee Montenapoleone,abito da sposodi Sartoria RossiAllestimenti floreali Monica Robino Matrimonio organizzatoda Matrimoni D’Autore

alÈ UNA SCELTA DA INCORNICIARE

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La ragione dei tOgni stagione ha i suoi colori

e ogni luogo richiede uno studio cromatico adeguato.

Qualche consiglio per realizzare al meglio

una scenografia equilibrata.

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i toni

Le statistiche ci dicono che la maggior parte dei matrimoni viene festeggiata in luoghi “imponenti” quali ville e castelli, nell’immaginario comune l’essere regi-na per un giorno ha ancora un grande fascino ma capita anche che qualcuno abbia voglia di differenziarsi, di andare al di là degli schemi ed è proprio in que-sto caso che “il rustico elegante” acqui-sta rilevanza. Apparentemente unire al vocabolo rustico quello di elegante può sembrare un controsenso ma in realtà l’unione di elementi “poveri” vicini alle tradizioni contadine uniti e trasformati dalla modernità, riescono a creare un effetto accogliente e coinvolgente.Alessandra e Gigi hanno degli zii nel Monferrato che gestiscono da anni una cantina di famiglia che produce vini se-lezionati e unici. La cascina collegata ai poderi, ai vigneti e vicina all’area dove sono allineate le botti di rovere, è sem-plice ma sembra emanare un odore denso di ricordi.Gli sposi si sono soffermati un mattino presto… la nebbia che saliva sopra la collina e lasciava intravedere un pae-saggio morbido con chiesetta e castelli che sembravano costruiti sulle nuvole. Rapiti da questa magica veduta hanno sentito ritornare alcuni valori semplici e respirato un ritorno alla serenità e così hanno deciso di sposarsi qui.Una vecchia cascina poco utilizzata o la vecchia casa degli zii, mobili in legno massiccio, un vecchio camino, pareti di

LA RAGIONE DEI TONI

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I fiori: hydrangea rosa, Rosa mimi eden, rosa poeme, rosa electra, ortensia rosaComposizioni create da Monica Robino

Si ringrazia addobbo della tavola Fantasia regalo - AstiLocation Canonica di Corteranzo (AL)

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pietra, pavimento in cotto apparen-temente un luogo con fascino ma troppo freddo e subito catalogato come non adatto ad una festa!Invece no! Con un po’ di fantasia e qualche consiglio della nostra flo-wer designer Monica Robino si può trasformare nel luogo ideale per or-ganizzare una bella cena o anche un ricevimento di nozze. “Il trucco è quello di portare elementi di design moderni, puliti nelle forme ed inserirli nel contesto rustico del luogo”.Con la predominanza di un colore forte come il marrone abbiamo deci-so di inserire un solo colore di contra-sto come il rosa nelle varie sfumature dal tenue al deciso.Tovaglia in taffetas marrone, piatti

quadrati molto moderni con sotto-piatto in pelle marrone. Per i centro-tavola abbiamo mantenuto la stessa forma geometrica creando dei “su-shi” di diversa grandezza posizionati su un sottopiatto in legno cercando di mantenere l’effetto della classica presentazione dei “sushi bar” con rose e ortensie nelle varie tonalità di rosa.La luce calda delle candele non deve mancare e gli spunti decorativi delle ortensie rosa devono richiamare ed arricchire le varie stanze. Come segnaposto abbiamo realiz-zato degli spiedini fioriti, che hanno arricchito la tavola e hanno dato agli ospiti la possibilità di portare a casa un piccolo cadeaux.

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Scatti di Antonio Righetti

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Le scuole internazionali di flower design consigliano per questo autunno l’uti-lizzo dei classici colori giallo, arancio e marrone, mescolati con le tonalità del lilla e del viola. Il risultato è un insieme molto deciso e di grande personalità. Negli scatti di questo servizio abbiniamo a ogni fiore il significato del messag-gio che trasmette in quello che viene definito il linguaggio dei fiori.

Un fiore un messaggio:ce n’è per ogni emozione,

in ogni stagione

TENDENZE D’AUTUNNO

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GirasoleDA LUGLIO A DICEMBRE

Falsa ricchezza

HipericumTUTTO L’ANNO

Fiducia, semplicità

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DaliaDA MAGGIO A OTTOBRE

Dignità ed eleganza, riconoscenza

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PhisalisDA SETTEMBRE A OTTOBRE

Ospitalità

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LeucodendroDA SETTEMBRE A GENNAIO

Piacevole ricordo

TENDENZE D’AUTUNNO

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ROSA rossaTUTTO L’ANNO

Amore, ti amo, amore ardentee passionale, rispetto, coraggio

OrtensiaDA MAGGIO A OTTOBRE

Grazie per la comprensione

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TuberosaDA MAGGIO A SETTEMBRE

Indifferenza

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GladioloDA GIUGNO A OTTOBRE

Sono veramentesincero, rispetto

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SterliziaDA MAGGIO A OTTOBRE

Nobiltà, maestosità

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UN SÌ, UNO STILE

Un wedding in puro ‘british-style’ nel tiepido giugno del Palazzo Ducale di Fragneto Manforte: il monumentale Palazzo, nel cuore del Sannio, ha accolto gli sposi Adele D’Angelo e Luigi Iapicca e i loro invitati, regalan-do una luminosa scenografia al loro matrimonio…Accolti e accompagnati dalla coppia David e Patricia Montalto - rispettiva-mente Duca e Duchessa di Fragni-to - Adele e Luigi hanno suggellato il loro percorso d’amore in uno dei luoghi più belli dell’Italia meridionale. Il Palazzo è, infatti, residenza della famiglia Montalto - originaria della Francia e giunta nel Regno di Napoli ai tempi dei Normanni - da oltre 400 anni.Il suo nome trae origine dalla “FAR-NIA” (Farnitum - Frangete - Fragnito ed infine Fragneto), una varietà di quercia presente in abbondanza nel-la zona (Quercus Latifolia). Non si sa molto di Fragneto dalla fondazione sino al 1009, mentre dopo tale data il borgo compare frequentemente nel-le cronache. E’ intorno all’anno 1000 che sì fa risalire, infatti, l’origine del

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«Palazzo Ducale», epicentro dell’an-nesso feudo, chiamato dai Longo-bardi nei 1010 «Castello Nostro».Nel XVI secolo, in seguito alle distri-buzioni di terre a nobili famiglie, il feu-do di Fragnito venne concesso nel 1528 al luogotenente vicereale Don Ferrante Montalto; il feudo rimase a questa famiglia, col titolo di ducato, fino all’abolizione della feudalità.Il Castello con le sue torri merlate è ancora la testimonianza di un pas-sato glorioso e travagliato; il muro di cinta, il frontale, i tetti, le torri, il cortile interno ed il giardino, portano il visi-tatore a rivivere, anche se per breve tempo, in pieno ambiente medioe-vale.Adele, architetto tra le più apprezza-te in Campania, ha vissuto da auten-tica protagonista il suo wedding day, mentre Luigi si è lasciato catturare dalla magia della festa e dalle cele-brazioni, caratterizzate da un favo-loso allestimento firmato dalla wed-ding planner Cira Lombardo.Minimal ed elegantissimi nel loro spendido ‘total white’, gli allestimenti erano infatti impreziositi da un se-lezione di calle, ortensie e orchidee phalenopsis, da candele chiare per-sonalizzate per l’occasione.Autentico protagonista del wedding è stato il piccolo Bartolo; nel suo inappuntabile tight da cerimonia, lo splendido bimbo della coppia ha vo-luto lasciare la sua ideale firma anche sul simbolo ufficiale del matrimonio, rappresentato dal monogramma GAB: Gino, Adele e Bartolo!Un angolo di Regno Unito ricreato per il matrimonio di Luigi e Adele: un cilindro elegantissimo per lo sposo, piccoli sacchetti in elegante lino con-tenenti monoporzioni di differenti mi-scele di tè in puro english-style.Divani bianchi per la zona lounge, tante candele, vasi in vetro con or-chidee bianche e prati all’inglese hanno fatto da sfondo ad un matri-monio perfetto.

Tavola decorata da vasi specchiati di diverse altezze, all’interno orchidee e ortensie bianche. Tante candele squadrate che riprendono la forma geometrica dei vasi. Tovaglia in lino bianca con sottopiatti e posate d’argento.

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Particolare dell’apparecchiatura: su ogni sottopiatto gli ospiti hanno trovato la stampa del menu ed una candela personalizzata con il monogramma GAB (Gino, Adele, Bartolo). Per le decorazioni nella zona lounge ortensie ed orchidee sono state inserite in vasi di vetro per dare un senso di maggior leggerezza.

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M&MATRIMONIO

MATRIMONIOOgni matrimonio è una storia a sé

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MATRIMONIIO & MATRIMONIO

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“Ogni matrimonio è una storia a sé”... forse dovremmo sottotitolare que-sta rubrica proprio così, perché la personalità, le abitudini, la cultura, la religione, i diversi gusti emergono dall’analisi delle immagini prese dagli album fotografici di alcune coppie.La difficoltà maggiore che incontra chi, come me, organizza matrimoni da anni è quella di cedere alla tenta-zione di influenzare con il proprio gu-sto ciò che si sta creando mentre il rispetto della personalità e delle idee degli sposi è importantissimo.Con le immagini che metteremo a confronto vorrei aiutarvi ad analizza-re le scelte fatte da altri per arrivare a fare le vostre con maggior cono-scenza ed accortezza.Al momento di organizzare il proprio matrimonio sarebbe fondamentale avere le idee chiare sullo stile e su-

Per Villa Malerba è stato scelto un tovagliato avorio per non appesantire la già bella e ricca sala e per meglio mettere in risalto il colore verde del centrotavola realizzato con diverse misure di “sushi” fioriti (garofani, rose, ortensie) adagiati su uno specchio decorato con pietruzze di colore verde scuro.

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gli elementi su cui si vuole puntare. Il risultato della festa dipenderà da quanto i vostri parenti ed amici vi ri-conosceranno in tutto ciò che avete scelto per rendere indimenticabile il giorno del vostro matrimonio.

Elisa e Diego: bianco e VERDE

Veronica e Alain: bianco e FUXIA

Elisa e Diego hanno scelto Villa Ma-lerba sul lago di Garda per il ricevi-mento e la piccola chiesa romanica di Manerba del Garda per la cerimo-nia. Veronica e Alain hanno celebra-to il loro matrimonio nella bellissima

La sala da pranzo del Relais La Cantalupa ha preso colore con un intervento di light design ovattando l’ambiente di un caldo colore fuxia rosato. Sulle tavole si sono alternati centrotavola bassi e tondi a vasi alti e slanciati.I fiori: ortensie, rose, lisianthus, orchidee nelle varie tonalità di rosa, fuxia e lilla.

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chiesa di Santa Maria delle Grazie a Bergamo e hanno festeggiato al Re-lais La Cantalupa di Brusaporto.Spoglia la chiesetta di Manerba che è stata ravvivata dal contrastante verde acido delle mele verdi, dai tes-suti che ricoprono l’inginocchiatoio, mischiato al bianco e al giallo delle rose.Ricca e barocca la chiesa di Ber-gamo impreziosita dall’eleganza di fiori rigorosamente bianchi come le orchidee phalenopsis e le ortensie .Per Elisa un bouquet “scomposto” con fiori e foglie in varie tonalità di VERDE ad effetto campestre.Mentre per Veronica il bouquet com-patto che sembra un’enorme rosa “Glamelia” è realizzato con petali di rosa “avalanche”Centrotavola molto diversi per le due

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spose: moderno e lineare, decisa-mente nuovo per le varie sfumature di verde uno; più importante e d’ef-fetto, grazie anche al colore FUXIA l’altro.Due personalità diverse, due torte decisamente diverse: Elisa ha scelto delle crostatine monoporzione posi-zionate su una piramide di vetro con tante piccole candele, mentre Veroni-ca ha optato per la classica wedding cake all’americana, tanti piani per una mega torta bianca decorata da fiori freschi e bottoncini di vetro.Anche nella scelta della presentazio-ne dei piatti si differenziano in modo deciso. Elisa ha scelto un catering con monoporzioni e finger food men-tre il famoso ristorante “La Cantalu-pa” scelto da Veronica, ha una pre-sentazione decisamente più classica.

L’accuratezza della presentazione del buffet del pe-sce si vede in ogni particolare, dalle fettine di limone alla disposizione delle ostriche adagiate su un letto di ghiaccio tritato.Servizio a cura di Visconti banqueting.Alla Cantalupa, invece, per il buffet del pesce si è preferito un allestimento semplice nell’esposizione, ma ricco nella sostanza.

Torte: le monoporzioni di Elisa sono delle piccole crostatine ai frutti di bosco disposte su una piramide di vetro alternate a dei vasetti con candeline.In entrambi i casi il tavolo della torta è stato decorato con dei sottili fili di fibre ottiche che hanno aggiunto un tocco scenografico.Monumentale la torta realizzata dai pasticceri del rinomato ristorante “Da Vittorio” decorata con rose fresche Avalanche.

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Villa Clerici ha conservato nel tempo i suoi caratteri architettonici e la sua bellezza maestosa, inserita tra le costruzioni della zona nord di Milano: un vero gioiello lungo la Via Terruggia. All’interno gli ambienti principali conservano diversi elementi di grande valore, con soffitti a cassettoni, pitture a cornice delle porte, camini. Il luogo ideale per celebrarvi eventi e matrimoni in stile classico ed elegante.

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Bouquet e centrotavola sono le composizioni più osservatedi ogni cerimonia: in sedici scattila nostra panoramica, per una scelta da ammirare

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Scatti di Riccardo Bonetti

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Bouquet e centrotavolaRealizzato da: Claudio Marchesetti.Materiali: calle, fresia, alchimella, bouvardia, ruscus, soli-dago.Descrizione: centrotavola e bouquet decisamente giova-nili e freschi, adatti ad una sposa elegante ma che vuole sdrammatizzare l’importanza dell’evento. Il bouquet com-patto a cascata si adatta sia ad un abito lungo che ad un tailleur pantalone.Consigliamo per la tavola una tovaglia in lino bianco con sottopiatti in ceramica o a specchio, molto gradevole an-che con una tovaglia in organza verde.

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BouquetRealizzato da: Emanuela Furcas.Materiali: Phalaenopsis, ortensia fuxia, filo metallico, vinca variegato, midollino fuxia, perle rosa.Descrizione: La leggerezza e l’eleganza si fondono con la rusticità dell’ortensia fuxia, il tutto miscelato in una corni-ce di modernità. Bouquet con un tocco di primaverile fre-schezza nonché di preziosità ricercata, conferita dalle perle rosa in cascata.

CentrotavolaRealizzato da: Rosa Anna Gentile per That’s Gentile.Materiali: Celosia Crestata rosa e Rosa con petali screziati in due tonalità, dischi di Agata rosa e piccole perle grezze di Madreperla rosa, fili intrecciati di Medeola essiccata e tinta di rosa, pietra di agata rosa.Descrizione: Composizione contenuta in elegante coppa alzata in vetro, realizzata con fiori ed elementi di comple-mento.

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BouquetRealizzato da: Sara Boeri per I giardini di Marzo.Materiali: calle arancioni, hipericum, bear grass, nastro organza cangiante, coda di topo.Descrizione: Un bouquet dalla forma passiva, molto elegante e adatto ad ogni tipo di sposa, anche quella senza abito bianco. Semplice da maneggiare, può essere indossato anche come ac-cessorio. Esprime voglia di libertà, di uscire dagli schemi, ma man-

tenendo comunque un legame con la tradizione. La scelta dei colori da il benvenuto all’autunno.

CentrotavolaRealizzato da: Lorenzo Brunello.Descrizione: Il susseguirsi delle calle e degli elementi decorativi fanno cornice alla candela rigorosamente in nouance. In armonia anche la base piatta e rotonda di color rame.Di grande effetto su una tovaglia bianca con sottopiatti color rame.

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BouquetRealizzato da: Marco Repetti per Carbognin s.r.l.Materiali: ortensia azzurra, delphinium belladonna ed ela-tum, perle azzurre, decorazioni di vetro, nastro di raso, re-tina di metallo. Descrizione: Bouquet Azzurro di stile moderno sia per struttura che forma, adatto ad un abito corto e leggero op-pure lungo e lineare. Avvolto da una rete di filo metallico argentato e azzurro, un’ortensia azzurra è il cuore pulsante del bouquet.

CentrotavolaRealizzato da: Ernesto Corbella per Fioreria CorbellaDescrizione: In forma vegetativa, in vaso di vetro con strati-ficazione di sabbie di diverse tonalità di azzurro in carattere con il bouquet.

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BouquetRealizzato da: Patrick Della Volta per Colombo Della VoltaMateriali: garofani verdi, bacche di rosa, peperoncino ver-de, aspidistra, salal, poliscia.Descrizione: bouquet formale tondo adatto ad una giovane e moderna sposa con abito corto.

Centrotavola “Trittico“Realizzato da: Patrick Della Volta.Materiali: Vaso di vetro, piatto di vetro, mini centro tavola, garofani verdi, bacche di rosa, peperoncino verde, aspidi-stra, salal, poliscia, mele verdi.Descrizione: centrotavola di sapore estivo perfetto con una tovaglia verde o arancio.

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BouquetRealizzato da: Roberto Rossi per La Primavera s.a.s.Materiali: rose, infiorescenza di carciofo, curcuma, roselline ra-mificate, bouvardia rosa.Descrizione: bouquet di sapore moderno per gli amanti dei toni rosa-lilla, adatto ad un abito di colore tenue quale il rosa o l’avorio dorato.

CentrotavolaRealizzato da: Francesca Tasin per Le fate dei fiori.Descrizione: Centrotavola com-patto, romantico ma allo stesso tempo originale, composto con fiori dai toni delicati che vanno dal rosa all’albicocca, con le note di verde salvia date dalla infiorescenza molto particolare del carciofo. La curcuma ten-dente al lilla, le roselline ramifi-cate e la bouvardia rosa si spo-sano molto bene tra loro, contrastando, allo stesso tem-po, con le rose albicocca. Da notare le foglie con venatura ro-sea che diventano la giusta con-clusione a tutto.

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BouquetRealizzato da: Patrick Della Volta.Materiali: orchidee phalenopsis, capelvenere, nastri in organza.Descrizione: bouquet a cascata monofiore, apparente-mente semplice ma di grande eleganza, adatto a tutti i tipi di abito.

CentrotavolaRealizzato da: Luigi FumagalliMateriali: rose bianche (avalance), pittosforino variegato, salal (verde a foglia larga), capelvenere, orchidea phale-nopsis, mele verdi, candele a stelo color panna.Descrizione: centrotavola classico per una tavola grande ed importante. Il bianco dei fiori risalta grazie al gioco dei verdi scuri e dei verdi acidi, leggero è l’insieme grazie al movimento delle orchidee.

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BouquetRealizzato da: Ivana TodeschiniMateriali: Fiori anthurium Andre-anum a fiore piccolo, bacche di Hypericum Classic Flair e foglie tonde di Galaxy, accompagnato da qualche ramo di Ripsalis He-teroclada.Descrizione: Un bouquet con struttura di fili di lana rossa, di stile formale e con impugnatura classica. Adatto ad una sposa moderna, elegante e semplice, questo bouquet porta un tocco di novità, senza rinunciare all’ef-fetto romantico.

CentrotavolaRealizzato da: Federico VassiliDescrizione: centrotavola mo-derno realizzato con un intrec-cio di fili di lana su una struttura metallica, le fiale di vetro creano un gioco di trasparenze molto particolari.Un mix di design e creatività, perfetto su una tovaglia nera con sottopiatti a specchio.

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Intervista a Vincenzo e Patrick Della Volta

In un mondo dove tutto è effi-mero e dove tutto appassisce in

pochi giorni una bottega storica è un fiore raro! Scusate il gioco di parole ma in fondo se ci pensate è proprio così: il negozio di Fiori di Colombo Della Volta allieta le case dei milanesi dal 1928. È sta-to aperto, in quell’anno in Piazza Tricolore, dove si trova ancora oggi, da Guido Colombo e dalla moglie Livia Marinoni, artista e amante del bello che ha giocato un ruolo fondamentale nell’idea-zione del negozio.L’attività in oltre ottant’anni di sto-ria ha avuto una sola battuta d’ar-resto a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.Dal 1946, però, il negozio non ha più dovuto abbassare le saracine-sche, riaperto grazie all’aiuto del-la figlia Maria e di suo marito Gio-vanni Della Volta, ha continuato a prosperare anche grazie ai nipoti Maria Luisa e Vincenzo Della Vol-ta, cui nel 1965 i nonni cedettero l’attività. Sono proprio i nipoti che con grande professionalità hanno portato la bottega nel nuovo mil-lennio tenendo sempre presente la passione dei loro avi ed il loro

Profumo di

tradizione

PROFUMO DI TRADIZIONE

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motto: “non chiudere mai in ago-sto”. Maria Luisa e Vincenzo sono un compendio di tradizione ed in-novazione, insieme ad un gruppo d’altri 20 fioristi, a metà degli anni ’70, hanno capito quanto fosse importante l’istruzione e creato la prima scuola per fioristi. Non tra-lasciano nemmeno la propria for-mazione, consapevoli che il mer-cato dei fiori risponde alle mode, alla ricerca e alla globalizzazione forse anche più d’altri settori. Ma il costante aggiornamento richiede nuove energie e forze per cui no-

nostante siano ancora parte attiva all’interno del negozio, Vincenzo e Maria Luisa stanno per passare il “testimone” ai rispettivi figli, Pa-trick e Livia. Giovani che hanno tanta voglia di imparare ma anche di sperimentare tecniche nuove e stili più moderni. Abbiamo incon-trato papà Vincenzo e a Patrick:Come è cambiato il mercato del fiore dall’inizio ad oggi? VINCENZO: Stelle di Natale e calle, ad esempio, trovano l’apprezza-mento del pubblico solo da 30 anni circa, prima o non esistevano

o non li voleva nessuno, l’orchi-dea phalenopsis fino a 10 anni fa non esisteva ed ora è considerato uno dei fiori più preziosi.PATRICK: quando ero piccolo ve-devo il papà e la zia confezionare tanti cesti con i fiori, vasi in cera-mica o vetro praticamente non c’erano in negozio, ora si vendo-no composizioni floreali già inseri-te in contenitori di design soprat-tutto in vetro.Come sono cambiati i clienti e le loro richieste?VINCENZO: non c’è più la famiglia

Patrick Della Voltamentre confeziona

un bouquet di orchidee,di grande moda

negli allestimenti più preziosi

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che tutte le settimane veniva a prendere i fiori per la casa, ora i clienti sono prevalentemente aziende e… ordini via e-mail. Una volta gli “uomini” passavano in negozio ad ordinare i fiori per le signore, scrivevano il bigliettino “ magari anche più di uno” … e noi in modo discreto facevamo le consegne… eh quante storie e intrecci amorosi abbiamo visto! Il rapporto con il cliente era diretto, vedavamo il percorso di vita della famiglia dal battesimo al matrimo-nio, al funerale .

PATRICK: Ora lavoriamo molto con le aziende, gli hotel, ci mandano una richiesta via e-mail e faccia-mo la consegna ad un’ufficio. Il momento in cui condividiamo il rapporto con il cliente è quando prepariamo un matrimonio, solo in quel caso la sposa è attenta e presente alle scelte.Vi sentite di consigliare questa at-tività?ENTRAMBI: si assolutamente si ma ci vuole tanto sacrificio e passio-ne. Bisogna aggiornarsi, frequen-tare dei corsi, guardare libri e rivi-

ste però è bello stare tra le cose belle!Le tipologie di piante quindi non sono gli unici cambiamenti che il mercato floricolo ha dovuto af-frontare, sono cambiate anche le modalità d’approccio utilizzate dai clienti e anche queste hanno richiesto aggiornamento e pre-parazione. Insomma anche l’affa-scinante mondo dei fiori richiede applicazione e sacrificio ma so-prattutto molta passione e questa bottega storica ne è la quintes-senza!

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Il vostro matrimonio in Austria

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Siamo abituati a vedere ed immaginare la sposa come la dolce un po’ effimera donna che magicamente si trasforma da aggressi-

va, dura lavoratrice in tailleur e jeans a seducente e dolcissima sposa in bianco con tanto di velo. Gli stereotipi di sposa che vediamo ovunque sono da sempre gli stessi mentre il matrimonio nei suoi si-gnificati e nella sua organizzazione è evoluto, l’abito da sposa no. Bisognerebbe chiedere ad uno psi-cologo di spiegarci le ragioni di questo non cam-biamento, del perché il desiderio di mostrarsi in un modo tanto diverso dal “solito” sia così fortemente ancorato nell’animo delle donne. La sposa ha ca-pelli colorati con sfumature rosso fuoco, i pearcing ed i tatuaggi non mancano, Lei è di quelle ragazze che non hanno voluto cambiare il loro look il giorno del matrimonio. Alla fatidica decisione “mi sposo” sono iniziate le domande ed i problemi. Nulla anda-va bene o era adatto alla sua esuberanza. Trovare la location dove poter celebrare il matrimonio in un bel giardino tra le piante ed i cespugli di azalee fiorite non è stato facile. Trovare il look giusto che facesse sposa ma non troppo romantica è stato ancor più

L’ORIGINALITÀ NEL DETTAGLIO

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difficile. Un grande lavoro di ricerca ha premiato le sue scelte, l’abito molto particolare nella forma e nel colore, l’acconciatura con l’inserimento di alcu-ne rose bianche, la cerimonia civile svoltasi in giar-dino, sono riuscite a mantenere la personalità della sposa senza rinunciare ai canoni essenziali del ma-trimonio. All’inizio sembrava azzardato l’abito con inserti verdi abbinato ai capelli rossi, ma una volta raccolti con qualche rosa bianca, tutto ha assun-to uno stile più dolce e aggraziato. La bellezza del viso truccato leggermente, gli occhi scintillanti di gioia e la sicurezza di indossare un abito in cui si è sentita subito a suo agio hanno traformato quello che poteva essere “un giorno difficile” in un giorno perfetto.Molto importante il bouquet che doveva competere con gli inserti verdi dell’abito. Anturium e aspidistra illuminate da grandi rose bianche.

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La Torta nuziale è in assoluto la “regina della festa” e, insieme ai confetti, assolve alla piacevolissima funzione di concludere il ricevimento in “estrema dolcezza”. Entrata a far parte del banchetto nuziale soltanto nei primi anni del novecento la torta nuziale ha cominciato ad essere considerata un elemento irrinunciabile per ogni ricevimento purchè, sia bella

e buona! Oggi come un tempo, il dolce di nozze deve rispondere ad almeno due requisiti: l’ottima qualità e la bellezza scenografica, infatti la torta è ancora la più fotografata dopo la sposa natural-mente. La torta deve essere portata dai camerieri in sala da pranzo, gli sposi, ciascuno con la mano destra unita a quella del compagno, usando un col-tello d’argento, dovranno effettuare il primo taglio; dopodiché la sposa porgerà al marito la prima fetta offrendo poi, la seconda alla suocera, la terza alla mamma, al suocero, al papà e ai testimoni. In se-guito, terminati gli scatti fotografici di rito, i camerie-ri potranno servire le successive porzioni agli ospiti. Attualmente le forme più richieste per una torta di grande effetto scenografico sono.

LEI, DOPO LA SPOSA

LEI, DOPO LA SPOSA

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All’americana Si tratta di una torta multipiano in pan di spagna interamente rivestita di pasta di man-dorle. In realtà è una vera e propria scultura di zucchero glassato con un’interno morbido poggiato su una struttura di polistirolo. Il pan di spagna viene intervallato da strati di crema pasticcera o panna.

Monoporzione Di sicuro effetto la preparazione di piccole torte monoporzione perfettamente identiche a quelle “ufficiali” in versione mignon. Vengono presentate su ripiani di vetro a piramide che ricordano una torta all’in-glese.

Monopiano Meno appariscente e scenografica rispetto alle precedenti, di grande successo, è ancora la torta ad un solo piano. Rivestita di panna o di briciole di meringa spesso “nasconde” un soffice pan di spagna farcito con delicata crema Chantilly e fragoline di bosco o con classica crema pasticcera. Sempre graditissima in estate è poi la versione alla frutta, interamente rivestita di frutti di bosco.

All’inglese È un modello di torta formato da una serie di cilindri o cubi disposti a piramide decorati tra un piano e l’altro da nastri, fiori e foglie, di gusto decisamente rinascimentale.

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Gli habituéDEL MATRIMONIO

o fiore all’occhiello, o bou-tonnière, è la classica de-

corazione floreale che gli uomini delle famiglie degli sposi (o se il matrimonio è molto informale, lo sposo e i testi-moni) indossano sul bavero della giacca. Generalmente le bottoniere sono composte da un solo fiore o da un mazzetto piccolissimo di fiori in armonia con il bouquet della sposa da porre all’occhiello sinistro della giacca, può essere distribuito prima della cerimonia, all`entrata della chiesa ai testimoni.Potrebbe essere una cosa gradita donare anche ai pa-renti e agli invitati bottoniere simili a quella dello sposo, regalando così un “tocco di gentilezza” anche ai rigorosi abiti maschili.Il colore delle bottoniere del vostro matrimonio può es-sere scelto sia di contrasto o integrante con il colore del vestito dello sposo. Oppure in alternativa si possono re-alizzare bottoniere con lo stesso tipo di fiori presenti nel bouquet della sposa .Alcuni uomini famosi ne hanno fatto un ornamento gior-naliero: dall’orchidea di Montesquiou al garofano verde di Oscar Wilde, la gardenia di Jean Cocteau che arrivava ogni mattina da Londra, per poi fiorire nell’occhiello del giovane poeta.

La bottoniera

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rappresentano il simbolo dell’amore e del desiderio della coppia di unirsi in matrimonio. La consuetudine prevede che le fedi nuziali vengano adagiate

sopra un cuscino porta fedi, fatto con materiali e forme diverse, di raso, di seta, ricamato, a forma di cuore, di rettangolo o di quadrato ma pur sempre elegante ed in stile con il vestito della sposa. Lo sposo avrà il compito di sciogliere per primo il nastro del cuscino porta fedi che trattiene l’anello per infilarlo all’anulare della mano sinistra della sposa. Quindi toccherà a lei compiere lo stesso gesto. Ve ne proponiamo uno fatto di fiori freschi verdi, molto particolare, giovanile e di grande personalità.

con o senza cavalli, anche su rotaia è una vali-da alternativa alle auto proprie o a noleggio che

si vedono in tutti i matrimoni. L’originalità di una sposa che raggiunge il sagrato in tram è probabilmente un lusso tutto meneghino che resterà impresso nella memoria degli invitati.

Le fedi nuziali

La carrozza

GLI HABITUÈ DEL MATRIMONIO

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è un dolce “grazie” che gli sposi rega-lano alla fine del ricevimento e rimane

un dolce ricordo per il cuore e per il palato, una bella scatola contenente una selezione di confetti di vari gusti, chiusa da un nastro con un piccolo bouquet di fiori di stagione può rappre-sentare un’originale e sempre diversa bomboniera. I confet-ti devono essere in numero dispari, perfetti se sono cinque, perché secondo le tradizioni di nozze rappresentano le cinque cose che non devono mai mancare a una coppia di sposi: salu-te, fertilità, felicità, ricchezza e lunga vita. Considerando la loro bontà si usa donarne sempre in grande quantità.

sugli sposi è un momen-to speciale… in un atti-

mo i parenti e gli amici augurano con gesto plateale Amore e Prosperità! L’usanza del lancio del riso sugli sposi ha origine dalla tradizione cinese: una vecchia leggenda narra che il ge-nio buono, vedendo i contadini colpiti da una grave carestia, abbia chiesto loro di irrigare i campi con l’acqua del fiume dove egli aveva disperso i suoi denti. L’acqua trasformò i denti in semi, da cui germogliarono migliaia di piantine di riso, con cui sfamarono la popolazione. Da allora il riso divenne il simbolo dell’abbondanza e della prosperità e lanciarlo sugli sposi equi-vale ad augurare loro un futuro ricco di felicità e soddisfazioni. Al giorno d’oggi ci sono diverse novità in merito al lancio del riso. Per esempio il riso è sempre più spesso colorato e non più bianco e semplice. Dei piccoli coni hanno sostituito la classica confezione di riso acquistata nei negozi: vengono realizzati con materiali diversi quali la carta o le foglie di aspidistria e vengono usati come contenitori del riso, distribuiti agli ospiti all’uscita dalla chiesa.

Il lancio del riso

Il confetto

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DOVE SPOSARSI IN ITALIA | LOMBARDIA

Dirsi di SìLe località più suggestive dove trovare ville, lussuosi hotel, dimore storiche oppure antichi palazzi nobiliari per celebrare o anche solo festeggiare il giorno più bello. Il patrimonio storico e artistico italiano è ricco di ville e dimore aristocratiche, alcune di queste sede di lussuosi hotel e ben si presta per ricevimenti in grande stile, talvolta anche per fermarsi qualche giorno dopo il Sì. Tutte le regioni italiane offrono spettacolari e originali proposte in ogni destinazione e per ogni cerimonia, civile o religiosa, anche di diversa confessione: iniziamo il nostro viaggio dalla Lombardia.

Città tutta da scoprire nelle sue viuzze nascoste, nei suoi palazzi decorati,

nelle sue opere d’arte quasi occultate, nei suoi terrazzi, trasformati in rigogliosi giardi-ni o nei suoi cortili silenziosi come chiostri, tanto da non sembrare nemmeno reali. Mi-lano, con le sue opere d’arte conosciute in tutto il mondo: il maestoso Duomo, il Ca-stello Sforzesco ed il suo parco, le piazze antiche, i palazzi nobiliari, il prezioso patri-monio artistico della Pinacoteca di Brera, il magnifico Cenacolo Vinciano. I luoghi del culto: dalla Basilica di Sant’Ambrogio, pa-trono della città, alla superba Santa Maria delle Grazie. E poi la moda con il “quadri-latero” formato da via Manzoni, via della Spiga, corso Venezia e via Montenapoleo-ne. E anche divertimento con il suo centro storico, i quartieri di Brera, dei Navigli e del Ticinese che pullulano di locali per tutti i gu-sti e per tutte le esigenze. Milano con la sua atmosfera chic sarà la destinazione ideale per chi desidera nozze giovani e piene di divertimento.

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I luoghi da visitare, le città da scoprire... le meraviglie di questa regione non si contano, così come non si contano i luoghi dove potersi sposare. C’è Milano, che non ha bisogno di presentazioni; ci sono le città,

come Mantova o Bergamo, con centri storici di assoluto rilievo; ci sono castelli e fortificazioni un po’ ovun-que. E poi, i Laghi, meraviglie della natura con un contorno di paesi e cittadine incantati, borghi di pescatori, climi costantemente miti e specialità gastronomiche degne dei palati più sofisticati, rappresentano una meta ideale.

DIRSI DI SÌ

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Pagina

Scegliere il lago di Como per sposarsi significa scegliere un luogo romantico, prediletto da sempre dai poeti e dagli innamorati e che continua ancora oggi a essere il luogo incantevole apprezzato dagli anti-

chi Romani. Nello scrigno del lago la perla più preziosa è Bellagio, abitato d’antica fondazione noto in tutto il mondo, seguito da Cernobbio, Varenna, e dalla stessa Como, tutte destinazioni romantiche per il vostro matrimonio. Molte sono le meravigliose ville presso le quali celebrare la cerimonia civile, o ricevere ospiti e amici, immerse nei verdi parchi ricchi di fiori colorati e profumati. Le nozze religiose spesso sono invece riservate ai soli residenti ma sono diverse le chiese a poca distanza da questo meraviglioso lago. Como - tel. 031 252 245 - Ufficio Matrimoni email: statocivile@comune.como.it

sul Lago

di Como

sul Lago

di Garda

Di un mare il Garda ha il moto ondoso e gli spruzzi, le spiagge e le calette segrete, il profu-

mo e i colori, l’acqua trasparente e pulita, le spiag-ge assolate e facilmente accessibili ma soprattutto le temperature miti, che accompagnano splendide passeggiate lungo paesaggi mozzafiato, e che ren-dono questo lago un luogo unico nel suo genere, che ha stregato migliaia di turisti. Ville da sogno e splendide cittadine costellano le sue rive. All’inter-no di un incantevole golfo, Salò; sulla riva opposta Malcesine, che nel corso degli anni ha saputo cu-stodire molto bene le sue origini medievali per la magnifica presenza del Castello Scaligero e dello storico Palazzo dei Capitani; e poi Desenzano con la sua villa romana e il porticciolo che entra nel sa-lotto veneziano di piazza Malvezzi. Sirmione tanto amata da Catullo… e le nozze sul Lago di Garda saranno una festa di colori e di poesia… Email: servizi.demografici@comune.salo.bs.it

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IL BADRUTT’S PALACE, CELEBRE SALOTTO DI ST. MORITZ,È UN HOTEL DI GRANDE TRADIZIONE E SQUISITA ELEGANZA, che si distingue per l’atmosfera di lusso discreto e il servizio impeccabile offerto ai suoi ospiti. Destinazione ideale sia d’estate che d’inverno, l’hotel si trova in una delle aree sciistiche più famose del mondo ed è meta esclusiva per i soggiorni estivi sulle Alpi. Il Badrutt’s Palace dispone di 159 camere, di cui 38 suite, ha ottenuto l’ambito FiveDiamond Award ed è membro di Leading Hotels of the World, Swiss Deluxe Hotels e Swiss Historic Hotels. MEET AT BADRUTT’S PALACE HOTEL:OGNI EVENTO SI RICORDA NEL TEMPO.Il Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz grazie al supporto professionale di un personal event manager è in grado di offrire un servizio per ogni evento, con speciale riguardo ai ricevimenti di nozze. Un luogo realizzato per coniugare natura, cultura ospitalità e comfort in spazi modulari e flessibili adatti alle esigenze di ciascuna organizzazione. L’hotel presenta al suo interno diverse sale meeting, tutte con luce naturale e vista sul lago oppure sulle Alpi: la Embassy Ball Room, sala a più livelli che può contenere fino a 380 persone a teatro; la Roni Pieper, due sale modulari, una con terrazza sul lago, moderne e attrezzate di nuove tecnologie - fino a 60 persone a teatro; la Madonna Saal così chiamata per la presenza di un antico dipinto attribuito a Raffaello - 48 persone a teatro; la Veranda west e la Veranda east ognuna fino a 36 persone.

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