numero 2 settembre 2017 gabe magazine · ... innovazione tecnologica e ... all’ampliamento della...

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Digital*Cloud*Experience*Industry 4.0 Tecnologie per competere GABE MAGAZINE NUMERO 2 | SETTEMBRE 2017 Surf the Change! 30 Ottobre @Allianz Juventus Stadium www.gabesolutions.it Gabe Solutions S.r.l. Corso Unione Sovietica, 612, 10135 Torino, Italia - P. Iva n. 10402860018 - [email protected] - Tel: 011/19322034

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www.gabesolutions.it

Digital*Cloud*Experience*Industry 4.0Tecnologie per competere

GABE MAGAZINENUMERO 2 | SETTEMBRE 2017

Surf the Change!30 Ottobre @Allianz Juventus Stadium

www.gabesolutions.it

Gabe Solutions S.r.l. Corso Unione Sovietica, 612, 10135 Torino, Italia - P. Iva n. 10402860018 - [email protected] - Tel: 011/19322034

NUMERO 2 | SETTEMBRE 2017 2

SOMMARIO

Surf The Change.

Il Secondo quarter di vendite Gabe.

Gabe stringe una partnership con Fondazione GTechnology.

Industria 4.0 : Nuovi incentivi per il triennio 2018-2020.

QFinance. Il nuovo verticale Qonsult per la Tesoreria.

Gabe Academy. Edizione autunnale dei corsi Gabe. Gran successo per la seconda edizione di “Approfondimento per addetti alla reportistica“ sulla piattafroma QlikView.

Tutti i prodotti champions del mese.

Contatti:Gabe S.r.lCorso Unione Sovietiva 612/21- TorinoTel: 011/19.32.20.34E-mail: [email protected]

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Azienda digitale, New User Experience, Industry 4.0, Conservazione documentale, BI questi alcuni dei temi che saranno trattati al Surf the Change, convention che Gabe ha organizzato insieme a alla rete d’impresa Qonsult Team e a Teamsystem il 30 Ottobre 2017 all’Allianz Stadium Juventus, Torino.Che la digitalizzazione sia una tendenza sempre più presente nelle aziende Italiane è un dato di fatto: i numeri parlano chiaro, a poco meno di un anno e mezzo dal lancio sul mercato, ammontano a dieci i milioni di documenti su Conservazione Cloud (CCT), mentre sono un milione e mezzo gli estratti conto riconciliati con Movimenti Bancari e 110mila le Partite Iva registrate su Fatture in Cloud.Il cambiamento è un’onda che se non viene cavalcata ti travolge, per questo motivo aggiornarsi, snellire i processi, ed “essere sul pezzo”, è ormai diventato essenziale per l’azienda che vuole competere. Da questa riflessione è nata l’idea di dedicare una convention sui temi di digitalizzazione, innovazione tecnologica e Industry 4.0, coniugandoli alla presentazione delle soluzioni in cloud Teamsystem in grado di portare l’azienda verso lo svecchiamento che il mercato richiede.I nostri ospiti avranno inoltre, l’opportunità di visitare gratuitamente lo Stadio e il Museo Juventus, per rivivere la storia della squadra che ha segnato il destino del calcio a livello nazionale e internazionale.Per ulteriori informazioni visita la pagina dedicata all’evento:www.gabesolutions.it/surf-the-change-2/.

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Il Secondo quarter di vendite Gabe

Il secondo quarter 2017 si chiude con performances eccellenti. Rispetto al precedente esercizio il fatturato cresce del 19% grazie anche all’ampliamento della struttura tecnica che è in grado di assorbire le nuove attività. L’ingresso nella Rete di Imprese Qonsult Team Spa ha sicuramente generato nuove opportunità di vendita ampliando il portfolio di soluzioni che Gabe poteva offrire al mercato ed ai propri clienti.Gabe ha acquisito tre nuovi importanti clienti: Isaf spa, dal 1964 azienda leader internazionale nella produzione delle porte per carrozze ferroviarie e metropolitane; Ellamp spa, che dal 1987 progetta e produce sistemi e componenti d’interni per il trasporto pubblico su gomma e su rotaia; e Artis soc.coop., cooperativa sociale altoatesina che riunisce un gruppo di Artisti talentuosi e originali per la promozione e la divulgazione delle Sette Arti sul territorio italiano ed europeo.Gabe conta oggi 118 aziende che hanno scelto la piattaforma TeamSystem per gestire i propri processi e le proprie attività caratteristiche, con oltre 3.000 utenti collegati quotidianamente ad operare sul sistema.Gabe ha definito un accordo strategico di partnership con Fondazione GTechnology, organo di Ricerca asseverato al MISE che, attraverso progetti innovativi di ricerca, permette di accedere al credito d’imposta garantendo un importante strumento di incentivazione economica alle imprese. Insieme ad alcuni dei nostri clienti abbiamo colto questa opportunità, sviluppando progetti in vari ambiti.Sant’Andrea Textile Machine con sede a Novara, produttore di macchinari per la filatura della lana che esporta in tutto il mondo, abbiamo avviato un progetto di ricerca e realizzazione di una camera per il controllo qualità delle macchine, che simula le condizioni climatiche delle aree geografiche in cui i prodotti verranno installati. Con l’utilizzo di questa tecnologia avanzata la Sant’Andrea potrà eseguire test di qualità in sede, risparmiando molto tempo, senza però rinunciare all’elevata qualità dei controlli. Grazie alla camera di simulazione, Sant’Andrea non dovrà più mandare una squadra di tecnici in ogni zona del mondo per testare il corretto funzionamento dei macchinari e potrà effettuare

controlli remoti grazie al nuovo firmware progettato insieme ai ricercatori di GTechnology e al laboratorio di Mecatronica del Politecnico di Torino.Il secondo progetto è incentrato sull’automazione del reparto produttivo di OMV srl con sede a Cerreto Castello, azienda manifatturiera di vaporizzi per filo-roccatrici. La progettazione di un nuovo modello integrato di produzione permette di connettere le attività dell’ufficio tecnico che opera in ambiente PLM / CAD con l’area commerciale per la gestione integrata dei preventivi. L’ordine, gestito completamente su un portale web potrà fornire in real time gli avanzamenti produttivi ai clienti che avranno sotto controllo il deployment della commessa. In ottica Industria 4.0, tutta la produzione sarà interconnessa e gestita con Totem multimediali che forniranno agli addetti alle linee informazioni quali disegni tecnici, filmati sulle modalità di set up degli attrezzi / macchine e consentiranno un avanzamento della produzione online grazie a terminali touch ip65.Infine, insieme a Neosis, azienda di consulenza e analisi ambientale, stiamo progettando una piattaforma web “Lims” (Laboratory Information Management System) che permetterà di gestire in autonomia il laboratorio d’analisi (il ciclo-vita dei materiali, della strumentazione e del lavoro del personale; la pianificazione avanzata dell’operatività e le attività accessorie del laboratorio). Il gestionale costruito sulle loro esigenze, gli consentirà di monitorare costantemente i delicati processi di analisi, snellire la parte amministrativa del lavoro e garantire ai loro clienti massima efficienza e qualità. Il tutto interconnesso grazie ad applicazioni web based“Ritengo,” dichiara Gabriele Zanon AD Gabe srl, “che la collaborazione con organi scientifici di Ricerca e Innovazione come la fondazione Gtechnology, possa essere un viatico per aiutare le nostre aziende a beneficiare di strumenti economici in grado di facilitare la realizzazione di progetti complessi. Il nostro compito sarà quello di diventare un cuscinetto tra le Istituzioni e le Aziende con l’obiettivo di fornire tutte le attività necessarie per creare la Cultura dell’Innovazione all’impresa”.

Un secondo trimestre che non delude le aspettative del primo. Grande successo per i nuovi progetti di ricerca con la Fondazione GTechnology.

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Gabe stringe una partnership con Fondazione GTechnology Una delle più importanti Fondazioni di Ricerca e Innovazione a livello nazionale che mette a disposizione delle aziende un incubatore di idee innovative a supporto dell’impresa.

GTechnology è una Fondazione Scientifica Organismo di Ricerca senza scopo di lucro così come definito dalla Comunicazione della Commissione Europea 2006/C 323/01 del 30/12/2006.La Fondazione svolge molteplici attività con l’intento di contribuire in maniera concreta, chiara e identificabile all’interesse comune. Tutti i progetti sono finalizzati a diminuire le asimmetrie e le imperfezioni informative, ad arrecare benefici alla società sotto forma di ricadute di conoscenza e ad aiutare le PMI nel coordinamento dei processi e servizi per l’innovazione.L’Organismo di Ricerca GTechnology, infatti, ha per oggetto lo svolgimento, per proprio conto, per conto delle PMI europee e per conto di terzi, delle attività di ricerca di base, di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale, di esecuzione di test, di prove generiche, di prove di conformità e compatibilità, di diffusione dei risultati ottenuti, mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie nei seguenti settori:I progetti di ricerca esplorano terreni nuovi che possono condurre ad un grande successo in termini di conoscenza e tecnologia per la collettività con un ridotto grado di rischio. Per questo, la Fondazione GTechnology monitora costantemente gli strumenti finanziari disponibili a livello regionale, nazionale, europeo ed internazionale, selezionando quelli più opportuni per assicurare la sostenibilità finanziaria di progetti e diminuire l’onere del rischio.LE ORIGINISi fa un gran parlare di innovazione: nessuno ne mette in dubbio la rilevanza, eppure l’Italia rimane ancora un Paese in cui la banda larga, quella vera, rappresenta un bene per pochi, gli investimenti nella ricerca sono tra i più bassi al mondo e la “cultura dell’innovazione” è ben lungi dall’essere entrata nel patrimonio personale di buona parte della classe dirigente.

È in questo contesto che la Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology ha avviato nel 2012 un percorso di condivisione di conoscenza, supporto scientifico, tecnico e di creazione di opportunità attraverso lo sviluppo di specifiche attività di ricerca legate ai grandi temi dell’innovazione.GTechnology è stata costituita con l’interesse forte ed assoluto per l’attività di ricerca e di sviluppo, come scopo socialmente rilevante e di cui la generalità degli individui, la società nel suo complesso, devono beneficiare, senza alcuna esclusione.GTechnology nasce con l’obiettivo di aiutare, indirizzare e programmare l’attività delle aziende soprattutto nella fase di start-up per, verso il raggiungimento dello scopo superindividuale.La Fondazione si è circondata sempre di personale altamente qualificato con una cultura manageriale e professionale e una pluriennale esperienza nello svolgimento dei progetti di ricerca. Questa competenza condivisa ha permesso la creazione del modello che

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consente di gestire i progetti di ricerca e sviluppo seguendo metodologie comprovate e di successo. I risultati sono progetti realizzati in tempi brevi, certi, misurabili e con garanzia di successo.La Fondazione Organismo di Ricerca GTechnology si esprime nell’ esperienza dei propri ricercatori e nella cultura dei propri dipendenti, nella capacità di definizione degli obiettivi e nel trasferimento tecnologico dei risultati.Grazie alla competenza scientifica dei ricercatori della fondazione ed alla continua collaborazione con le primarie università italiane, Gabe promuove progetti di Ricerca ed Innovazione dedicati alle imprese in svariati ambiti. Tutti i progetti vengono analizzati e certificati dal Comitato Scientifico di GTechnology.

ll Comitato Tecnico Scientifico di GTechnology ha un’ampia ed affermata schiera di personale qualificato in grado di ricoprire tutte le aree di ricerca della Fondazione attraverso un know how specifico. Il nostro Comitato Tecnico Scientifico infatti è composto da eminenti docenti universitari, ricercatori, professionisti, consulenti di elevata competenza nelle materie oggetto delle attività della Fondazione. Grazie alla loro formazione ed esperienza la Fondazione possiede una salda conoscenza delle diverse aree.Il Comitato Scientifico inoltre, formula proposte e pareri al Consiglio di indirizzo in ordine ai programmi e alle attività della Fondazione e definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività.In particolare,il Comitato Tecnico Scientifico:collabora alla definizione del piano di attività annuale della Fondazione;esamina le proposte portate all’attenzione del Consiglio Direttivo della Fondazione, concorrendo ad impostare, per i principali incarichi, gli indirizzi e gli orientamenti delle attività di ricerca;collabora alla valutazione e al controllo delle fasi di lavoro;valuta i risultati delle attività di ricerca anche al fine della loro pubblicazione scientifica.

Patrizia [email protected]

Alberto [email protected]

Mauro [email protected]

Massimo [email protected]

Francesco [email protected]

Riccardo [email protected]

Angelo [email protected]

Comitato Scientifico

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Industria 4.0: Investimenti in competitività, chiave di crescita. Nuovi incentivi per il triennio 2018-2020.

“L’Italia ha una grandissima fragilità che va messa in sicurezza. Fondamentale tenere insieme due fattori: l’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica”.

Durante gli ultimi anni le imprese italiane si sono chiuse a riccio impaurite dalla crisi economica che ha colpito il Sistema Impresa. Il ministro per lo sviluppo economico, Carlo Calenda, ha lanciato un monito preciso e significativo: “C’è stato un crollo verticale degli investimenti durante la crisi, è la cosa più pericolosa: dobbiamo mettere ogni risorsa possibile sugli investimenti, che sono il tema centrale della politica economica”. “Siamo un Paese con tante fragilità che va messo in sicurezza e per questo vanno fatti investimenti sulla competitività. E’ necessario che l’imprenditore si concentri sugli effetti della trasformazione digitale e dell’innovazione sull’industria, attuando tutte le azioni necessarie a “tenere insieme” due fattori, l’internazionalizzazione e l’innovazione tecnologica”.Gabriele Zanon, amministratore delegato Gabe, evidenzia che Il piano italiano - “Industry 4.0, la via italiana per la competitività del manifatturiero” - traccia otto aree di intervento per promuovere lo sviluppo della quarta rivoluzione industriale:

rilanciare gli investimenti industriali con particolare attenzione a quelli in ricerca e sviluppo, conoscenza e innovazione; favorire la crescita dimensionale delle imprese; sostenere la nuova imprenditorialità innovativa; definire protocolli, standard e criteri di interoperabilità condivisi a livello europeo; garantire la sicurezza delle reti e la tutela della privacy; assicurare adeguate infrastrutture di rete; diffondere le competenze per Industry 4.0; canalizzare le risorse finanziare. A quasi un anno dalla sua attuazione il Piano Industria 4.0 ha avuto un bilancio in buona parte positivo, tanto che gli incentivi fiscali del Piano - iper e super ammortamento, credito di imposta e fondo di garanzia – continueranno nel 2018.Il focus sarà allargato al mondo delle competenze digitali, in quanto nel primo anno il Piano Nazionale è stato fortemente focalizzato sulla ripartenza degli investimenti in beni strumentali, mentre quelli in “asset intangibili” (le competenze) non sono stati altrettanto incentivati.In quest’ottica è interessante una nuova misura prevista nel 2018, il “Credito di imposta su Formazione 4.0”, a disposizione delle imprese che effettueranno una spesa incrementale (cioè superiore alla media degli ultimi 3 anni) in formazione per il personale focalizzata su

Ministro Carlo Calenda

A.D. Gabriele Zanon

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almeno una tecnologia Industria 4.0, vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione.«D’ora in poi si chiama Piano Impresa 4.0, l’impegno si allarga ai servizi»«D’ora in poi parleremo di Impresa 4.0 e non più di Industria 4.0, l’impegno si allarga dalla sola manifattura a comprendere anche il mondo dei servizi», ha detto il Ministro Carlo Calenda.«Nel primo anno, gli effetti di iperammortamento, superammortamento e Nuova Sabatini sono stati positivi e in linea con gli obiettivi. Nel gennaio-giugno 2017 rispetto al 2016 c’è stato un aumento degli ordini interni (investimenti fissi lordi) del 9%, con andamenti molto diversi, per esempio le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono cresciute del 10,7%, i macchinari in generale dell’11,6%, i macchinari per le produzioni ceramiche addirittura del 60%. Nei primi 8 mesi del 2017 le aspettative sugli ordinativi sono sui livelli massimi dal 2010, e rispetto alla Germania vantiamo 10 punti di crescita in piùsui macchinari, mentre per l’elettronica siamo sugli stessi livelli». Coerente con questi dati tra l’altro c’è anche l’aumento del 25% degli investimenti sulle sei tecnologie digitali che abilitano Industria 4.0. calcolato dall’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di MIlano.Veniamo alla spesa in ricerca, sviluppo e innovazione , che nel Piano sono stati incentivati con misure come credito di imposta RS&I e Patent Box. «Su un campione 68mila imprese che abbiamo sondato, 24mila investono in RS&I, 11.300 hanno aumentato queste spese, in media del 10-15%, e l’80% definisce utili o molto utili gli incentivi».Deludente invece il fronte Venture Capital, che nel Piano era incoraggiato con misure di incentivi agli investimenti in capitale di rischio,

cessione perdite startup, equity crowdfunding: «Non stiamo andando bene sugli investimenti early stage: la crescita del 2% è troppo bassa, c’è una distanza siderale con il resto d’Europa. La CE ha autorizzato il potenziamento degli incentivi su investimenti in equity di startup innovative, ma definanzieremo le misure che non hanno funzionato».Calenda ha poi parlato di ulteriori 3,5 miliardi di investimenti pubblici per la banda ultralarga, dell’aumento nell’anno dell’8,9% del finanziamento al Fondo di garanzia, e dei Contratti di Sviluppo finanziati - oltre 102, di cui 88 al Sud, con investimenti totali di 3,6 miliardi (settori prevalenti: alimentare, automotive, meccanica) e oltre 53mila posti di lavoro salvati o creati.

Solo il 29% delle competenze digitali italiane è di alto livello«Quanto al lavoro della rete nazionale di promozione del Piano, l’anno scorso al momento della presentazione solo il 10% delle imprese conosceva il concetto di Industria 4.0, oggi direi che solo il 10% non lo conosce (l’8% per la precisione, secondo l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano, ndr): degli imprenditori con cui parlo nessuno lo ignora, il lavoro delle associazioni ha funzionato, sono stati aperti i PID (punti di impresa digitale, ndr) i Digital Hub, abbiamo fatto roadshow sul territorio, ci siamo spesi tanto per spiegare alle imprese. I Competence Center invece non sono ancora partiti, sono poli che riuniscono industrie e università, ma i bandi in Italia sono un meccanismo lentissimo, che non funziona, potremo farlo solo a novembre 2017.

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Sarà comunque il lavoro più difficile, perché l’obiettivo è costruire qualcosa di simile alla rete Fraunhofer».Insomma abbiamo dati positivi sugli investimenti in beni strumentali e sulla ricerca in ricerca, sviluppo e innovazione, mentre il venture capital richiede azioni correttive, e i competence center sono in ritardo. «Quella che emerge come l’area più difficile è però quella delle competenze digitali e della loro formazione: qui deve agire direttamente lo Stato, promuovere “Lavoro 4.0” e “Competenze 4.0”. Solo dopo aver fatto questo potremo dire di aver fatto in Italia dopo tanti anni un piano di politica industriale moderno».I“L’esperienza che ho maturato nel corso dell’ultimo anno sul tema Industria 4.0 è stata molto positiva, dichiara Gabriele Zanon. Oltre 40 progetti di rinnovamento dei processi aziendali e delle soluzioni software hanno potuto beneficiare degli incentivi presenti nel Piano Nazionale. Gabe ed i propri clienti hanno realizzato progetti innovativi che hanno permesso di razionalizzare e digitalizzare i processi produttivi e di creare nuove frontiere di business grazie alle tecnologie WEB e CLOUD. Ritengo altresì che le nuove misure annunciate dal Governo su Industria 4.0 sianomolto positive: dopo i buoni risultati del primo anno del Piano, vanno nella direzione richiesta dal sistema economico-industriale per offrire nuove opportunità di investimento alle imprese. E con azioni significative di sostegno alle competenze 4.0 si allarga il campo del Piano, che è preso a modello da altri Paesi in Europa

In particolare è importante l’intenzione di rinnovare i bonus di iper e superammortamento, che hanno riscosso notevole successo tra le imprese, anche se alcune non hanno potuto beneficiarne appieno perché il piano è stato annunciato quando i budget 2017 erano oramai stati decisi: se i bonus saranno rinnovati, molte imprese potranno cogliere l’opportunità nel 2018».La ripresa di competitività del sistema industriale italiano dipende dagli investimenti in tecnologia, ma anche dalla disponibilità di competenze da acquisire attraverso una formazione dedicata, sottolinea Zanon: «In questo momento l’Italia sconta un paradossale skill gap, con un’alta disoccupazione giovanile e imprese che faticano a trovare le persone giuste. L’Osservatorio Industria 4.0 ha individuato oltre 100 skill tecniche necessarie per la quarta rivoluzione industriale italiana. Oltre a macchinari di ultima generazione, in fabbrica occorre personale qualificato in grado di saperli usare. Per questo è un’ottima notizia l’annunciata riforma degli ITS, e altrettanto giusta è la misura del credito di imposta sulla formazione: un incentivo per lo sviluppo di competenze completa il Piano Nazionale, dopo gli incentivi agli investimenti tecnologici».

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L’uso del concetto di Cash Flow è collegato alla gestione della liquidità delle aziende: va adindicare proprio le variazioni in positivo e in negativo della liquidità con riferimento a un determinato periodo di tempo.Ciò che viene considerato per la valutazione delle variazioni è la somma del reddito netto, degli ammortamenti e delle riserve accantonate e il calcolo prevede la differenza tra costi e ricavi legati all’esercizio normale della società.Quando il cash flow è positivo viene rilevata la disponibilità finanziaria per l’azienda nel periodo di riferimento, mentre se il cash flow è negativo è evidente che nella gestione sono state utilizzate maggiori risorse di quanto non sono entrate.Il concetto del cash flow, e la sua definizione in base ai calcoli su descritti, ha una valenza fondamentale per la persecuzione dei seguenti obiettivi:1 effettuare e ottimizzare la gestione della tesoreria per prevedere anche migliori impieghi della

di partenza da cui sono state realizzate tutte le funzionalità a supporto della Tesoreria e della principale attività che è chiamato a compiere il Tesorerie: la gestione della liquidità.La nostra soluzione, nell’ottica di offrire sistemi automatizzati ad elevata sicurezza, soddisfano contemporaneamente una molteplicità di condizioni che riguardano processi di gestione del denaro contante, il controllo in tempo reale dei

pagamenti e dei flussi finanziari in entrata ed uscita.Completamente integrato con Alyante QFINANCE utilizza ogni singola transazione per alimentare tutti i livelli del sistema, riuscendo contemporaneamente ad aggiornare: • Saldi banca• Oneri e proventi finanziari• Riconciliazione estratti conto• Linee di credito• Condizioni bancarie• Salda conto clienti e fornitori• Previsioni di incasso e pagamento• Posizione Finanziaria

liquidità presente e una migliore raccolta di informazioni sulle operazioni;2 permettere una migliore destinazione dei flussi finanziari verso le banche secondo una logica dellamigliore efficienza e economicità;3 avere un servizio di pianificazione e controllo verso le altre aree dell’azienda migliore;4 avere migliori strumenti e informazioni da utilizzare durante i processi decisionali5 mettere a disposizione dell’azienda un sistema di misurazione delle performancefinanziarie che evidenzi con efficacia tutti gli elementi da valutare.QFINANCELa consolidata esperienza QONSULT e GABE nella comprensione delle dinamiche aziendali alla base della gestione degli elementi che concorrono ad alimentare il Cash Management è il punto

NettaLa soluzione, utilizzando anche la piattaforma QlikView, è in grado di raccogliere con precisione e tracciabilità ogni accadimento presente e futuro che abbia un’implicazione finanziaria e monetaria, fornisce la rappresentazione più esaustiva e navigabile possibile in relazione agli impatti che si determinano verso gli intermediari bancari, analizza “che cosa” determini ogni singolo fenomeno finanziario e “come” viene determinato e permette di effettuare le simulazioni “what if”, in un ambiente flessibile, indipendente, ma costantemente integrato con le fonti ed elementi determinanti per poter calcolare in ogni momento costo e opportunità presente o futura di ogni singolo evento.Scopri tutti i verticali di Gabe su: www.gabesolutions.it/soluzioni-verticali/

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È cominciata la stagione autunnale dei corsi di formazione promossi da Gabe. Il primo corso “Approfondimento per addetti alla reportistica” sulla piattaforma QlikView, è stata una riedizione dello scorso anno in funzione delle numerose richieste che ci sono pervenute.Oltre 25 persone hanno aderito e stanno partecipando alle quattro sessioni di formazione che permetteranno di acquisire tutte le conoscenze necessarie a gestire in modo completo questo potente strumento di analisi.Il corso, composto di 4 moduli della durata di sei ore, propone una panoramica completa sulla piattaforma per l’analisi e la reportistica QlikView. Dopo le prime due lezioni introduttive, durante le quali gli studenti prenderanno dimestichezza con le videate di base e l’analisi dei report più semplici, vi saranno altre due lezioni avanzate grazie a cui gli utenti impareranno a formulare script per generare report approfonditi, realizzeranno Query e Join e saranno in grado di organizzare i dati in videate e grafici altamente personalizzati.Si tratta di un corso fondamentale per chi ha intenzione di camminare sulle proprie gambe in una realtà di mercato sempre più competitiva: avere pieno possesso e controllo dei dati e dell’andamento della propria attività è l’unico

mezzo che si dispone per pianificare le strategie più efficaci rivolte alla crescita.Non perdetevi, dunque, tutti i corsi di approfondimento che organizzeremo durante l’anno, sono strumenti preziosi per una conduzione aziendale competitiva.Annunciamo sin d’ora che a Novembre pianificheremo una sessione GRATUITA di mezza giornata sui temi del nuovo Piano di Incentivazione proposto dal Governo denominato Impresa 4.0 con la partecipazione della Dott.ssa Rita

Gabe Academy. Edizione autunnale dei corsi Gabe. Gran successo per la seconda edizione di “Approfondimento per addetti alla reportistica“ sulla piattafroma QlikView.

Pierandrea, Dottore Commercialista e Responsabile della Rendicontazione di Progetti di Ricerca ed Innovazione per la Fondazione G T e c h n o l o g y . Sempre nel corso del mese di Novembre si terrà un corso di due sessioni sulle soluzioni CRM TUSTENA, con docente Alberto Brusorio.

Dott.ssa Rita Pierandrea

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