nuove politiche di semplificazione: i fabbisogni delle regioni francesca ferrara forumpa 2008
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Nuove politiche di semplificazione: i fabbisogni delle regioni
Francesca Ferrara
ForumPA 2008
Obiettivo dell’indagine
Far emergere:
i problemi che le amministrazioni regionali incontrano nell’implementazione di politiche di semplificazione (in particolare quelle oggetto dell’accordo Stato regioni del 27 marzo 2007)
i fabbisogni per attuare tali politiche e che possono essere soddisfatti all’interno dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali
Il contestoRegioni e nuove politiche di semplificazione
il miglioramento della qualità della regolazione è uno dei principali obiettivi dell’azione di governo della maggior parte degli Stati membri dell’U.E.
le amministrazioni regionali sono titolari di gran parte delle competenze in materia di semplificazione amministrativa
raramente le Regioni hanno sviluppato proprie politiche di miglioramento della qualità della regolazione
Accordo stato regioni
Qualità della regolazione e riduzione degli oneri
a rispettare principi comuni per il miglioramento della qualità e della trasparenza del sistema normativo a ridurre del 25%, entro il 2012, gli oneri amministrativi a definire le modalità con le quali intendono individuare, misurare e ridurre gli oneri
Stato e regioni si impegnano:
L’indagine Le variabili considerate
1. L’organizzazione interna alla regione
2. L’attuazione della legge 241/90
3. Altri interventi di semplificazione
4. Forme istituzionalizzate di partecipazione delle categorie economiche e sociali
5. La Tipologia di azioni richieste a sostegno della semplificazione
L’organizzazione interna della Regione
responsabile politico della semplificazione
istituzione di una struttura dedicata alla semplificazione
istituzione di una unità di semplificazione
Gli indicatori
L’organizzazione interna della Regione
Solo in limitati casi le regioni hanno individuato un responsabile politico della semplificazione
Gli assessorati e gli uffici dedicati alla semplificazione non svolgono sempre il coordinamento delle azioni per il miglioramento della qualità della regolazione della regione nel suo complesso
Assenti le unità di semplificazione
I principali risultati
Responsabile politico con delega specifica alla semplificazione
Puglia
Lazio
Piemonte
Lombardia
Toscana
Emilia R.Abruzzo F.V.G
BasilicataCampania
Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
Struttura/Ufficio preposta alla semplificazione
Emilia R.
Lazio
Basilicata
Lombardia
Campania PiemonteAbruzzo
PugliaToscana
Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Unità di semplificazione
Emilia R.
Lazio
Basilicata
Lombardia
Campania
Piemonte
Abruzzo
PugliaToscana
UmbriaMarche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
L’attuazione della 241/90
disciplina dei termini conferenza di servizi Dichiarazione Inizio Attività silenzio assenzio diritto di accesso
Legiferazione regionale in materia di procedimento amministrativo, attuazione degli istituti di semplificazione ex L241/90:
Gli indicatori
L’attuazione della 241/90
Le leggi regionali di applicazione della L. 241/90, dell’inizio degli anni Novanta, non hanno previsto ulteriori integrazioni e modifiche alla luce delle sue successive riforme
I principali risultati
Non sono stati emanati regolamenti relativi a:fissazione dei termini e del responsabile del procedimento
DIA e del silenzio assenso
Il solo istituto disciplinato con apposito regolamento è l’istituto del diritto di accesso ai documenti amministrativi
Disciplina dei terminiAttuazione
Emilia R.
Lazio
Basilicata
Lombardia
Campania
Piemonte
Abruzzo
Puglia
Toscana
UmbriaMarche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Conferenza di servizi
Emilia R.
Lazio
BasilicataLombardia
CampaniaPiemonte
Abruzzo
PugliaToscanaUmbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Dichiarazione Inizio Attività
Emilia R.
Lazio
BasilicataLombardia
PiemonteAbruzzo
PugliaToscanaUmbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Campania
Silenzio assenso
Emilia R.
Lazio
BasilicataLombardia
PiemonteAbruzzo
PugliaToscanaUmbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Campania
Diritto d’Accesso Attuazione
Emilia R.
Lazio
Basilicata
Lombardia
Piemonte
AbruzzoCampania
ToscanaUmbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.GPuglia
Altri interventi di semplificazione
Gli indicatori
informatizzazione dei procedimenti
interventi a favore degli sportelli unici
misurazione e riduzione degli oneri
sanzioni o indennizzo per mancato rispetto dei termini
conferenza telematica di servizi
Altri interventi di semplificazione
Principali risultati
portali regionali tematici per i procedimenti sostegno degli Sportelli unici per le attività produttive
Gli interventi realizzati:
analisi e riduzione degli oneri (accordo Stato Regioni del marzo 2007) indennizzo per il mancato rispetto dei termini introduzione della conferenza telematica dei servizi
Gli interventi non realizzati:
Informatizzazione Procedimenti (CAD)
Emilia R.
LazioBasilicata
Lombardia
Piemonte
AbruzzoToscana
Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Puglia
Campania
Interventi a favore dello sportello unico
Emilia R.
LazioBasilicata
Lombardia
Piemonte
Abruzzo
ToscanaUmbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Puglia
Campania
Misurazione e riduzione oneri esterni
Emilia R.
LazioBasilicata
Piemonte Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Puglia
Campania
Lombardia
Abruzzo
Toscana
Conferenza di servizi telematica
Emilia R.
Lazio Basilicata
Piemonte
Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Puglia
CampaniaLombardia
AbruzzoToscana
Forme istituzionalizzate di partecipazione delle categorie economiche e sociali
Gli indicatori
coinvolgimento delle categorie economiche e sociali alla formulazione delle politiche e dei processi di semplificazione
attivazione di organismi istituzionali di consultazione
Forme istituzionalizzate di partecipazione delle categorie economiche e sociali
I principali risultati
In cinque regioni sono attualmente previsti, in forma strutturata, organismi di consultazione con le categorie economiche e sociali espressamente dedicati alla semplificazione
Esistono, tuttavia, altre esperienze di Organismi che dialogano con le categorie economiche e sociali e che possono essere impiegati anche per le consultazioni aventi ad oggetto temi propri delle azioni di semplificazione
Forme istituzionalizzate di partecipazione delle categorie economiche e sociali
Emilia R.
Basilicata
Piemonte Umbria
Marche
Presente Inprogrammazione
Non previsto
F.V.G
Puglia
Campania
Lombardia
Abruzzo
Toscana Lazio
La tipologia di azioni richieste a sostegno della semplificazione
Esigenze delle amministrazioni per l’attuazione di interventi di semplificazione recentemente approvati, come ad esempio l’Accordo Governo Regioni e Autonomie locali in materia di “Semplificazione e miglioramento della qualità della regolamentazione”
Gli indicatori
La Tipologia di azioni richieste a sostegno della semplificazione
I Principali risultati
Le principali esigenze emerse:
maggior coordinamento tra livelli di governo;
chiara distinzione delle competenze legislative tra i diversi livelli di governo;
diffusione delle conoscenze in merito alla introduzione di nuovi strumenti di semplificazione, ad esempio attraverso la diffusione di best practice;
possibilità di ottenere fondi, incentivi e forme di supporto tecnico per sperimentare ed implementare politiche di semplificazione
La Tipologia di azioni richieste a sostegno della semplificazione
Emilia R.
Basilicata
Piemonte
Umbria Marche
Fondi/incentiviAccompagnamento
Diffusione delle conoscenze
Chiarezza normativa
F.V.G
PugliaCampania
LombardiaAbruzzo
ToscanaLazio
Coordinamentotra livelli gov.
Puglia
Umbria
Piemonte
UmbriaLombardia
Principali risultati Fabbisogni e progetti da attivare nella nuova programmazione
ritardo nella acquisizione e applicazione di strumenti volti a semplificare sia l’organizzazione interna dell’ente, sia i rapporti con i cittadini e le imprese mancato avvio di azioni di semplificazione provenienti dal livello sopranazionale (U. E.) e da quello nazionale (Accordo Stato-Regioni, Piano d’Azione sulla semplificazione)
assenza di politiche regionali di semplificazione di respiro generale, sono invece presenti interventi settoriali, spesso non coordinati tra loro
Lo stato di attuazione delle politiche di semplificazione a livello regionale registra: