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S@alute 2017 – Nuove sfide, nuovi scenari e nuovi modelli per un Sanità che cambia: come creare valore – Roma , 20 settembre 2017Marco Trivelli – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
Nuove sfide, nuovi scenari e nuovi modelli per un Sanità che cambia:
come creare valore
Marco Trivelli – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
S@alute 2017 - Roma , 20 settembre 2017
S@alute 2017 – Nuove sfide, nuovi scenari e nuovi modelli per un Sanità che cambia: come creare valore – Roma , 20 settembre 2017Marco Trivelli – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda
CREARE VALORE PER IL PAZIENTE
E’ un elemento importante tanto nell’ospedale quanto nella gestione territoriale
“Questo è un vulnus grosso che almeno noi in Italia nella sanitàcontinuiamo ad avere e che rappresenta uno dei punti di cui non possiamofare a meno“
Monica Calamai
Tra gli obiettivi caratterizzanti la medicina centrata sul valore
vi è la costruzione della relazione e del follow -up del paziente
nella fase di post dimissione .
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EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
La continuità di cura dei pazienti cronici è il fattore
determinante del percorso di evoluzione del sistema sanitario
di regione Lombardia, avviato dalla L.r. 23/2015.
E’ il tema che l’intero sistema sanitario lombardo, anche nella
componente ospedaliera, sta sfidando in modo frontale
Le malattie croniche hanno sostituito quelle acute come problema dominante
delle nostre organizzazioni sanitarie perchè:
• Costituiscono la principale causa di disabilità e di utilizzo dei servizi
• Hanno una correlazione con la dinamica dei consumi sanitari superiore al
fattore età
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DGR n.X/6164 del 30.01.2017 «Governo della domanda»
• Livello 1: soggetti ad elevata fragilità clinica in cui sono presenti oltre lapatologia principale almeno tre comorbilità (quattro o più patologiecomplessive) ovvero una fragilità clinica più lieve associata ad una condizione diparticolare fragilità.
• Livello 2: soggetti con cronicità polipatologica in cui è presente la patologiaprincipale e una o due comorbilità (due o tre patologie complessive) o in cui èpresente una condizione di fragilità sociosanitaria non aggravata da un quadropolipatologico.
• Livello 3: soggetti con una cronicità in fase iniziale, presenza di una solapatologia.
I LIVELLI DI STRATIFICAZIONE DEI CRONICI
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
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Livello 1
114.447
3%
Livello 5
627.889
19%
Livello 2
475.846
14%
Livello 1-2-3
Livello 3
830.012
24%
1.420.000 assistiti
41% popolazione ATS
Livello 4
1.368.015
40%
I LIVELLI DI STRATIFICAZIONE DEI CRONICIATS MILANO - 3.416.209 residenti
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La via della integrazione
socio-sanitaria a livello istituzionale
• Costituzione di un nuovo Assessorato al Welfare, che assorbe le competenze in
ambito sanitario e sociosanitario in precedenza affidate agli Assessorati Salute e
Famiglia
• Creazione di due nuovi soggetti:
• Le Agenzie Territoriali – ATS – con funzioni di programmazione,
negoziazione e controllo dei processi di cura e di presa in carico
• Le Aziende Socio-sanitarie territoriali – ASST – che assorbono le funzioni di
diagnosi, cura e riabilitazione delle preesistenti AO e le funzioni erogative
delle preesistenti ASL
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
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• La proposta di nuovi (o quasi nuovi) moduli di offerta: Presst e POT
• Introduzione della figura del «Gestore»
• Introduzione di nuovi meccanismi tariffari che orientino il
comportamento dei soggetti curanti verso una corresponsabilità
nella presa in carico dei pazienti: tariffa forfettaria per set di
riferimento
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
La via della integrazione
socio-sanitaria nel percorso di cura
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EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
Il ruolo del Gestore
Il gestore ha la responsabilità di definire il piano di assistenza individuale (PAI),
coordinare, anche attraverso la prenotazione delle prestazioni, l’erogazione delle
prestazioni previste dal PAI, direttamente o tramite partner di rete accreditati
Il gestore deve monitorare l’aderenza del paziente al percorso programmato.
Il PAI è il documento di sintesi del programma annuale di diagnosi e cura e viene
predisposto dal medico referente-clinical manager della presa in carico.
PAI
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I set di riferimento
• Costituiscono le prestazioni erogate ad almeno il 5% dei soggetti appartenenti ad una specifico patologia principale-livello.
• La tariffa ambulatoriale è rimodulata esclusivamente su tali consumi e l’organizzazione dell’intervento di presa in carico sarà finalizzata a garantire le tipologie di prestazioni afferenti ai predetti set di riferimento.
• Per l’ambito ambulatoriale la tariffa rappresenta la media di tali costi.
• Queste prestazioni sono quelle che si impegnano a garantire, o direttamente o tramite accordi con altri soggetti erogatori accreditati a contratto o no, i soggetti che avanzano la candidatura ad essere gestori della presa in carico.
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• Trasferimento di funzioni erogative da ex-ASL a ASST
completato:
• Nel 2017 nel territorio metropolitano di Milano
• Nel 2016 nelle altre province lombarde
• Attuazione del processo di presa in carico in corso:
• Avanzamento delle candidature a gestore
• In novembre inizio della fase di adesione dei pazienti al patto di cura con
il gestore
EVOLUZIONE DEL SISTEMA SANITARIO
LOMBARDO: LA CURA DELLA CRONICITA’
Stato dell’arte
Quali valutazioni sono emerse e quali nuove consapevolezze sono
emerse? Cosa sta cambiando nel processo di cura dei pazienti?
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DOPO UN ANNO..
La prima «scoperta» da un punto di osservazione di un ospedale
per acuti è che il paziente cronico, anche quando supera un evento
acuto, è malato. Quando è dimesso non ha (solo) un bisogno
sociale, ha un bisogno sanitario permanente di cura e assistenza
L’organizzazione ospedaliera è fondamentale in quanto riferimento
e garanzia, ma non è in posizione centrale rispetto ad un paziente
che è curato ed assistito per 365 giorni ed accede in ospedale
mediamente meno di 25 volte l’anno e viene ricoverato meno di 15
giorni l’anno
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DOPO UN ANNO..
La seconda «scoperta», sempre dal punto di osservazione di un
ospedale per acuti, è che al di fuori del perimetro dell’ospedale
c’è una ricchezza di offerta molto ampia e articolata, come
formalizzato dalla DGR 6551/2017 sul «Riordino rete di offerta»
OFFERTA DI DEGENZA
• Strutture di ricovero e cura
• Reparti di assistenza sub-acuta
• Strutture di cure intermedie
• Reparti di degenza riabilitativa
• Degenze di comunità
• Presidi ospedalieri territoriali (POT)
• Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
OFFERTA NON DI DEGENZA
• Sistema delle cure primarie
• Presidi sociosanitari territoriali (PreSST)
• Assistenza domiciliare integrata (ADI)
• Centri Diurni Integrati (CDI)
• Residenze Sanitarie assistenziali per Disabili (RSD)
• Centri Diurni per Disabili (CDD)
• Strutture riabilitative ambulatoriali
• Strutture di assistenza specialistica ambulatoriale
• Servizi di medicina di laboratorio (SMeL)
• Servizi di diagnostica
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La pluralità dei soggetti curanti è un punto di forza del SSL, perché:
- garantisce una vasta copertura delle competenze professionali e
specialistiche necessarie per curare;
- mantiene una tensione in ogni erogatore alla qualità e alla
efficienza
La pluralità dei soggetti curanti è però oggi percepita come una
frammentazione. Sia dai pazienti che dai curanti.
DOPO UN ANNO..
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DOPO UN ANNO..
La terza «scoperta» è che la cura dei pazienti cronici consiste
nell’equilibrare/coordinare
competenze specialistiche vs capacità di prossimità
OSPEDALI PER ACUTI MMG/PLS
Competenze specialistiche
Conoscenza del pz e del suo
contesto di vita
Capacità di sintesi
Logistica sanitaria
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DOPO UN ANNO..
Ai fini della cura del paziente cronico
non c’è un nodo dell’attuale rete di offerta che sia
adeguato alla sua presa in carico
La presa in carico, come qualsiasi atto di cura,
presuppone l’apporto personale ma è un atto corale.
Il soggetto curante del paziente cronico non coincide
con una persona fisica ma è un complesso coordinato
di persone di competenze diverse ecomplementari
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Scelte operative della Presa in carico
• Chi fa il PAI
• Come riorganizzare le agende
• Come accompagnare i pazienti nella scelta del gestore
• Come cambiare organizzazione dell’accoglienza
• Quanto aumentare/modificare offerta ambulatoriale
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Scompenso cardiaco
Dipartim. Erogatore pazienti accessi prestazioni
Cardio-toraco-vasc. 4.083 100% 8.521 100% 12.405 100% 46%
Medico 1.179 29% 3.146 37% 4.111 33% 15%
Alte Tecnologie 1.160 28% 2.175 26% 2.913 23% 11%
Chirurgico 845 21% 1.849 22% 1.992 16% 7%
Neuroscienze 273 7% 1.110 13% 1.876 15% 7%
Onco-ematologico 395 10% 1.372 16% 1.730 14% 6%
Altro 552 14% 1.456 17% 1.962 16% 7%11.108 130% 14.584 118% 54%
totale 19.629 26.989 100%
Chi fa il PAI
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Chi fa il PAIMono
patologico
Polipatologico
con 1 patologia prevalente
Polipatologico complesso
Gravità
Lieve/Moderata
MMGMMG con
supervisione specialista H
---
Grave Specialista HSpecialista H con supporto Internista H
Internista H
Fonte: dr. Fabrizio Colombo
Chi fa il PAI
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Come riorganizzare le agende
197.853
27.5%97.736
67.434
576.555
381.275
72,5%
15,0%
7,4%
5,1%
43,7%
28,9%
1.320.853 appuntamenti nel 2016 (no medicina di laboratorio)
per pz. ricoverati
riservate
Percorsi interni
Aperte
Aperte – Tempi di attesa
808.000
274.000 20,3%
19,7265.000
60.0%
40,0%
1.347.000 appuntamenti nel 2017/18 (no medicina di laboratorio)
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Come cambiare organizzazione
dell’accoglienza
Numero verde
regionale
Attuale organizzazione
Prenotazione
Organizzazione attesa
Sportello aziendale
Contatto sanitario
RepartiMail
Contatti personali
Numero verde regionale
Sportello aziendale
Centro servizi aziendale
PZ non in carico
PZ in carico
Centro contatto di area
dipartimentalePZ in carico
PZ non in carico
RepartiMail
Contatti personali
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Obiettivi sulla presa in carico
• Ci organizziamo per essere:- gestori di 23.000 pazienti cronici:
- 1.750 di livello 1- 9.000 di livello 2- 12.250 di livello 3
- erogatori di riferimento per 21.000 pazienti cronici- 1.320 di livello 1- 7.140 di livello 2- 12.500 di livello 3
• Dal 1 novembre riserviamo agende commisurate ai consumi dei pz cronicipresso Niguarda e prenotiamo in modo diretto tutte queste prenotazioni
• Sperimentiamo da ora fino al termine di questo anno:• Forme «progressive» di PAI con MMG e internamente• Interazioni con poliambulatori ASST MI Nord di zona 9
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Competenze e organizzazione
ospedaliere
CONFERMARE E COLTIVARE COMPETENZE
SPECIALISTICHE
ORIENTARE AL LAVORO MULTIDISCIPLINARE E
INTERPROFESSIONALE PER ORGANO/PATOLOGIA
ORIENTARE AL
PAZIENTE
TUTELARE CAPACITA’
DI TRATTARE PAZIENTI
COMPLESSI
SVILUPPARE
ATTITUDINE ALLA
FORMAZIONE E ALLA
RICERCA
FAVORIRE REALIZZAZIONE DI PERCORSI
INTEGRATI OSPEDALE-TERRITORIO
SVILUPPARE COLLABORAZIONI INTERAZIENDALI
E DI SISTEMA
FAVORIRE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E RICERCA
ANCHE IN COOPERAZIONE CON UNIVERSITA’
DIPARTIMENTI
GESTIONALI
DIPARTIMENTI
FUNZIONALI
DIPARTIMENTI
INTERAZIENDALI
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE