occhio e trucco

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OCCHIO e TRUCCO Lucio Buratto Christophe Buratto

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IL TRUCCO E LO STRUCCO AGLI OCCHI

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Lucio BurattoChristophe Buratto

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Lucio BurattoSpecialista in Oculistica

Christophe BurattoSpecialista in Chirurgia Plastica

Con la consulenza di

Francesca Gullaci de MariniSpecialista in Dermatologia

Cristina GiordanoOttico

OCCHIO e TRUCCO

Page 4: Occhio e Trucco

© Copyright 2009Lucio BurattoPiazza della Repubblica, 21 - 20124 MILANOe-mail: [email protected]

Dott. Christophe Burattoe-mail: [email protected] - [email protected]

ImpaginazioneON comunicazione

StampaBiemmegraf S.r.l. Industrie Grafiche

Finito di stampare nel mese di Ottobre 2009

Edizione fuori commercioOmaggio per i Signori Medici Oculisti

Questa pubblicazione è stata resa possibile grazie al contributo essenziale di:

Contrada Molino, 17 - 63025 Montegiorgio (FM) ItaliaTel. +39 0734 964022 Fax +39 0734 964551www.oogroup.it

Tutti i diritti sono riservati, in particolare il diritto di duplicazione e di diffusione, nonché il diritto di traduzione. Nessuna parte dell'Opera può essere riprodotta in alcuna forma, per fotocopia, microfilm, CD-Rom o altri procedimenti elettro-nici, senza il consenso scritto del Dottor Lucio Buratto. Dati, figure, opinioni e affermazioni qui pubblicati impegnano esclusivamente la responsabilità degli Autori e non dell'Editore. Ogni prodotto menzionato deve essere usato in accor-do con la scheda tecnica fornita dalla ditta produttrice.

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Indice

Introduzione

■ La storia del trucco

■ I prodotti per il trucco La matita Kajal e khol Ombretto Il mascara o rimmel L’eyeliner

■ La depilazione delle sopracciglia

■ I segreti di un buon make up del viso e delle palpebre

■ Trucco e allergia

■ Occhio e allergia: la dermatocongiuntivite

■ Il trucco per chi porta gli occhiali

■ Lenti a contatto e trucco Quali prodotti usare Cheratiti da lenti a contatto Cheratite puntata Lenti a contatto colorate

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Indice

■ Le ciglia finte

■ Piercing e occhi

■ Occhio e lampade abbronzanti

■ Il trucco semipermanente

■ Trucchi per prevenire gli inestetismi

■ Il trucco e gli interventi chirurgici agli occhi

■ Chirurgia Plastica e Medicina Estetica Che cos’è l’oculoplastica? Patologie dello sguardo Fillers ■ Biografia di Lucio Buratto

■ Biografia di Christophe Buratto

■ Bibliografia

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Introduzione

IL TRUCCO E LO STRUCCO AGLI OCCHI Ormai tutte le donne di ogni età ed ogni condizione sociale ricorro-no al trucco degli occhi e del viso.Malgrado ricorrere al trucco sia una prassi ormai comune e fre-quente mai mi è capitato di leggere dei consigli sul come truccarsi o struccarsi rispettando norme di igiene oculare, procedure idonee cioè a salvaguardare l’occhio da irritazioni, lesioni o danni.Lo stesso dicasi per pratiche che non riguardano proprio il trucco ma comunque l’estetica della regione oculare quali l’uso di lenti a contatto, la lampada solare, l’iniezione di filler ed altro.Questo fascicolo si propone di fornire alcuni semplici consigli di ordine pratico.

Lucio Buratto

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La storia del trucco

Già nella preistoria l’uso di decorazioni del viso e corpo erano pratica comune ma le prime vere testimonianze di un trucco agli occhi risalgono alla civiltà Sumera (4000 a.C.), in cui la donna usava adornare gli occhi con paste nere, miscela di polveri e grassi animali. Il trucco degli occhi trova maggiore sviluppo presso gli Egizi: per colorare la palpebra veniva applicata la malachite verde (polvere miscelata a grassi o saliva) e per defini-re gli occhi e le sopracciglia il solfuro di antimonio (Fig.1). Le tavolozze delle donne Egizie erano ricche di colori, dal rosso del cinabro, alle ocre nei vari toni del giallo e dell’arancio, al viola derivato dal manganese o gli azzurri dei sali di rame ed altri ancora. Ma l’uso del trucco su larga diffusione compare nel novecento, complice la enorme diffusione dei cosmetici industriali, economici e accessibili a chiunque. L’occhio cambia continuamente forma: truccato scuro e all’ingiù nei primi anni del novecento con le occhiaie messe in risalto; elegante, ben delineato e mai esagerato negli anni quaranta; negli anni sessanta decisamente dinamico e colorato con uso smodato dell’eye-liner; e di nuovo all’ingiù negli anni settanta carico, di ciglia finte ed effetti perlati e glitter; ed ancora diverso oggi... basta guardarsi in giro osservare le tante foto dei settimanali o quanto si vede al cinema o in televisione.Il trucco rappresenta il mezzo concreto attraverso il quale è possibile modificare il proprio volto affichè si avvicini il più possibile ad un concetto di bellezza o di tendenza che naturalmente cambia con il tempo. Va applicato in relazione ai lineamenti, al tipo di carnagione, al colore dei capelli o degli occhi o addirittura del vestito; un trucco può essere naturale, scenografico, appariscente, bizzarro; va armonizzato con quello degli occhi, dell’incarnato e dei capelli o dell’abbigliamento; questo è fondamentale al fine di ottenere un buon risultato estetico.Il trucco può rimodellare i volumi del viso, grazie ai giochi di chiaro-scuro, ai colori ed alle tecniche che consentono di mutare l’espressione del volto.L’utilizzo del chiaro-scuro rappresenta una delle basi del trucco; il chiaro crea una sensazione di prominenza ed allarga le superfici, mentre lo scuro approfondisce; schiarendo si dona luce, appiattendo le sporgenze, mentre scurendo si ottiene au-mento della profondità, smussando o assottigliando le sporgenze. Giocando con le tonalità è possibile allontanare, abbassare, alzare, intervenire sugli inestetismi e non solo questo. Ma il trucco va fatto bene, così come pure lo strucco.

Fig. 1:esempio di trucco egizio

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I prodotti per il trucco

Tecnicamente truccare gli occhi significa utilizzare pigmento al fine di creare nuove ombre per modificarne la forma e l’inclinazione: per ottenere questo risultato occorre agire su alcune linee fondamentali: la rima ciliare superiore, la piega palpebrale e la rima ciliare inferiore.

Fig.2: Anatomia oculare Fig.3: Anatomia oculare stilizzata

Per il trucco degli occhi i prodotti di base necessari sono le matite e gli ombretti, affiancati da prodotti di rifinitura come mascara ed eye-liner. Gli strumenti sono i pen-nelli diagonali, lingua di gatto ed eye-liner. Fondamentali sono anche i cottonfioc per alleggerire le sfumature o per asportare l’eccesso di prodotto.

La matita

La matita per gli occhi è fondamentale per il trucco: essa è composta di pigmento e sostanze grasse di consistenza piuttosto solida; viene applicata sull’occhio per realizzare le ombre necessarie; poi necessita di fissaggio con ombretto per garanti-

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Fig.4:matita per sopracciglia

Consigliodell’oculista:

evitare l’applicazione di matita sulla congiuntiva perché può essere fonte di irritazione e causa di congiuntivite soprattutto nei portatori di lenti a contatto.

re durata e qualità. L’effetto che l’uso della matita deve dare è quello di delineare e vivacizzare sopracciglia e le palpebre; qualcuno le usa anche per interno occhi cioè interno palpebre inferiori.La pasta della matita è composta di sostanze grasse ed è quindi idrorepellente per cui permette resistenza all’acqua e massima aderenza alla superficie cutanea; i colori più utilizzati sono il nero, il marrone, il verde e il blu.Per il trucco delle palpebre, si consiglia di scegliere una matita con mina non ecces-sivamente morbida; non deve essere appuntita ma nemmeno spuntata. Prima di ogni utilizzazione è sempre bene passarla nel temperamatite per eliminare lo strato superficiale che è stato precedentemente a contatto con gli occhi.La matita si adopera sia per le palpebre che per le sopracciglia (Fig.4); si devono tracciare dei segni molto vicini alle ciglia e sfumarli poi con un pennello di martora. La palpebra inferiore deve essere resa più intensa e profonda con un adeguato scuri-mento; si ottiene applicando una riga scura, con la matita nera, seguendo il contorno della palpebra inferiore all’attacco delle ciglia. Non è sempre facile da applicare senza provocare fastidiose lacrimazioni.

Fig.5: applicazione di matita sulla rima palpebrale

Per le sopracciglia scegliere una matita mediamente dura. Il colore consigliato è lo stesso dei peli delle sopracciglia, ma molte donne amano cambiarlo preferendo il colore della carnagione.

I prodotti per il trucco

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Per usare la matita in modo corretto occorre tracciare brevi segni simili a quelli natu-rali dei peli facendo movimenti molto leggeri, continuativi, ripetendoli più volte. Per un effetto più naturale ripassare con il pettinino o lo spazzolino in genere contenuto nella confezione o sul lato opposto della matita.Un interrogativo che viene posto frequentemente all’esperto di trucco è se mettere o no la matita all’interno della rima palpebrale sulla congiuntiva inferiore. Occorre usare sempre il kajal o meglio il khol!L’effetto ottenibile è indubbiamente di un trucco di ispirazione orientale vista la con-suetudine delle donne indiane o arabe di applicare il kajal all’interno dell’occhio.

Kajal e khol

Sono un insieme di sostanze vegetali naturali con aggiunta di solfuro di antimonio ad effetto fortemente disinfettante.Il kajal è un prodotto molto antico e raro: veniva sempre conservato in boccettine molto preziose (ne sono state trovate in molte tombe egizie).Il kajal, quello orientale originale è una polvere con dentro un bastoncino per distribu-ire la polvere che ha la duplice funzione, di truccare e disinfettare. Il kohl è una sorta di kajal compresso (sotto forma di matita) di più facile utilizzo. Il khol e il kajal possono essere applicati sia all’interno che all’esterno della palpebra.Esso può essere applicato anche nel sacco congiuntivale dei neonati a scopo disin-fettante e spesso anche per tutta la durata della vita in molti paesi arabi.

Ombretto

L’ombretto è una sostanza cremosa o in polvere, si usa per colorare le palpebre su-periori per dare profondità allo sguardo; dona agli occhi una maggiore luminosità e li fa apparire più grandi; non viene quasi mai applicato sulle palpebre inferiori.L’applicazione va effettuata con l’apposito pennellino, partendo dalla parte interna vicino al naso e sfumando verso l’esterno e verso l’alto.Il segreto dell’ombretto è una perfetta sfumatura, realizzabile anche con le dita.Gli ombretti in commercio sono composti da cipria, una piccola percentuale d’ac-qua, essenze naturali e coloranti; sono da evitare quelli contenenti nikel che ha ef-fetto irritante soprattutto per le persone con allergie o pelli particolarmente delicate e sensibili.

I prodotti per il trucco

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Per truccare gli occhi in modo corretto, prima tracciare una linea sottile sulla palpe-bre con la matita, sfumarla leggermente e infine applicare l’ombretto, utilizzando lo sfumino.

Fig.6: applicazione dell’ombretto

Il mascara o rimmel

Un altro elemento fondamentale per il make-up dell’occhio è senza dubbio il mascara. La sua funzione è quella di ispessire le ciglia, allungare, arrotondare, di intensificarne la colorazione al fine di rendere più grande l’occhio e profondo lo sguardo. Il mascara in tavoletta solida, utilizzato fino a pochi decenni fa, è stato da parecchi anni sostituito dal più comodo e igienico mascara in crema contenuto in confezione completa di scovolino applicatore. Il mascara da preferire è quello di colore nero, più naturale.L’applicazione del mascara sulle ciglia risulta piuttosto semplice: si stende uno strato sulla parte superiore ed inferiore del pelo senza eccedere creando grumi di prodotto; si procede partendo dal centro delle ciglia superiori spazzolandole dalla radice verso le punte e spingendole verso l’esterno dell’occhio per allungarne la coda, girando nel frattempo la spazzola e accompagnandola sulle punte delle ciglia con movimento non tanto veloce.Per il bordo inferiore il movimento sarà orizzontale.

I prodotti per il trucco

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Le ciglia acquisteranno maggior spessore se si ripete l’operazione dopo qualche minuto, ma bisogna saperlo fare senza appesantirne l’effetto.

Fig.7: applicazione del mascara

Al termine dell’applicazione si consiglia di pettinare le ciglia con uno scovolino o uno spazzolino pulito nel loro verso naturale di crescita per eliminare eventuali eccessi e separare le ciglia.Alla fine dell’uso: pulire regolarmente lo spazzolino e chiudere sempre bene la con-fezione. Quando il mascara si indurisce nella confezione, qualcuno lo fluidifica con acqua semplice o distillata, olio di ricino o di oliva, o addirittura con gocce di profumo! Premesso che ciò non ottiene lo scopo prefissato occorre dire che addizionare ar-bitrariamente sostanze a una preparazione cosmetica può risultare anche dannoso data la completa mancanza di purezza microbiologica dei componenti aggiunti e la

I prodotti per il trucco

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impossibilità di verificare le probabili interazioni della nuova miscela ottenuta con la nostra pelle.Le leggi per la fabbricazione di un cosmetico prevedono regole rigide sulla purifica-zione delle materie prime utilizzate, sulla loro atossicità e caratteristiche ipoallergeni-che, nonchè le varie procedure di miscelazione e confezionamento in ambienti mi-crobiologicamente controllati; voler eludere queste regole, frutto di anni di progresso cosmetologico, significa facilitare l’insorgenza di infezioni.

Consiglio dell’oculista:fare attenzione che il mascara non vada a contatto dell’occhio e cambia-re con frequenza la confezione. Utilizzare i mascara waterproof soprat-tutto in estate ed in ambienti umidi, in modo che il prodotto, resistendo all’acqua, non causi irritazione agli occhi.

L’eyeliner

È un cosmetico in matita o liquido che traccia una linea marcata ed evidente, per lo più di colore nero; si applica sulla palpebra con un pennellino tracciando una linea continua, che viene poi sfumata con un ombretto; ed è fondamentale che la linea sia dritta e precisa. Si parte dall’angolo esterno, sulla palpebra superiore e si prosegue verso l’interno; poi si applica sulla palpebra inferiore. Serve a contornare e donare uno sguardo più intenso. Si consiglia di cominciare con l’eyeliner prima di mettere l’ombretto sulle palpebre; l’applicazione è più facile e l’ombretto contribuisce a fissare il segno della matita. L’eye liner è generalmente liquido e si applica con un pennellino e serve per delineare linee marcate e sottili; al contrario può essere anche in matita, in tal caso è di consi-stenza morbida, si può facilmente sfumare con l’ombretto e può essere utilizzato per un trucco che conferisca uno sguardo più caldo, più profondo.

I prodotti per il trucco

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La depilazione delle sopracciglia

Sebbene depilare le sopracciglia non sia una procedura piacevole, quasi tutte le don-ne, indistintamente, lo fanno.Serve ad aggiustare l’arco del sopracciglio; si esegue con una pinzetta e si tolgono soltanto i peli sotto l’arcata ed eventualmente alcuni in mezzo alle sopracciglia.Si inizia spazzolando le sopracciglia dal basso verso l’alto e poi si ridisegna l’arco sopracciliare seguendo la traccia naturale del pelo.

Figg. 8 - 9: prima e dopo lo sfoltimento delle sopracciglia

Ecco alcuni consigli.• Usare pinzette apposite che strappino il pelo dalla radice seguendo la linea natu-

rale senza tagliarlo o romperlo cioè apposite pinzette strappaciglia• Usare le pinzette con molta attenzione e parsimonia. • Non modificare la linea naturale delle sopracciglia, eventualmente si può correg-

gerla, ma mai cambiarla radicalmente! Dare insomma, alle sopracciglia una linea ordinata e armoniosa.

• Non depilare mai il punto più alto delle sopracciglia. • Soprattutto mai rasare le sopracciglia!

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Consiglio dell’oculista:detergere con prodotto antisettico l’area da depilare e ripetere la ma-novra ad operazione completata; utilizzare per tale scopo una salvietta monouso Iridium, cioè una garza sterile (senza alcol); se si usa un'altra salvietta fare attenzione che non sia troppo imbevuta di prodotto disin-fettante che potrebbe penetrare nell’occhio; comunque tenere gli occhi chiusi durante questa procedura.In caso di bruciore agli occhi utilizzare una lacrima artificiale. Il Lacrisek spray, grazie ai liposomi e alle vitamine A ed E, riduce i sintomi a livello perioculare ed oculare. Si raccomanda di spruzzarlo a 10 centimetri dal-la parte interessata.Chi è particolarmente sensibile e teme il dolore dello strappo può uti-lizzare un anestetico di superficie in gel o crema che attenua molto la sintomatologia (va applicato almeno un paio di volte iniziando 15'-20' prima della depilazione).

Consiglio del chirurgo plastico:la correzione delle sopracciglia deve essere uniformata al taglio degli occhi al fine di evitare inestetismi che potrebbero cambiare l’intensità dello sguardo.

La depilazione delle sopracciglia

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I segreti di un buon make up del visoe delle palpebre

La prima norma importante nel trucco consiste nel pulire sempre bene la pelle, la mattina prima del make-up e la sera al momento dello struccarsi prima di andare a letto; soprattutto se ci sono tracce del trucco precedente.La pulizia della pelle deve diventare un gesto quotidiano perché per avere risultati efficaci è necessaria costanza.Il segreto di un bel trucco inizia dalla base; occorre cioè preparare il viso con cura prima di passare al trucco vero e proprio, per eliminare le imperfezioni e dare luci ed ombre in zone strategiche donando così rilievo e naturalezza al viso.

Le varie procedure da seguire sono:• Detergere: il primo fondamentale passo è quello di detergere accuratamente il

viso, con latti detergenti, gel o altri prodotti. Scegliere prodotti esfolianti o scrub non aggressivi perché la pulizia drastica è dan-

nosa e può alterare il normale pH della pelle, perchè altrimenti si rischia di esarce-bare la naturale secrezione sebacea della cute, causando una pelle troppo secca o troppo grassa.

• Esfoliare: una volta a settimana circa è bene esfoliare la pelle del viso, asportando così le cellule morte e rinnovando la pelle; si può effettuare con creme a base di acido glicolico a bassa concentrazione (più o meno 8%).

Gli scrub, a grana fine, per il viso vanno massaggiati sul viso umido per alcuni se-condi e sciacquati via con acqua tiepida.

In seguito a tale procedura la pelle apparirà molto più liscia e luminosa.• Idratare: dopo l’esfoliazione, il viso sarà pronto per assorbire al meglio la crema

idratante; essa, oltre a nutrire, rende elastica la pelle e serve a tenere meglio il fon-dotinta; la crema va scelta in base alle caratteristiche della pelle, dell’età, e anche, perché no, del sesso.

• Applicare il fondotinta: di solito si sceglie una tonalità che sia il più possibile vicina al colore del viso; va scelto anch’esso in base al tipo di pelle, mista, grassa o sec-ca, ma anche in base al risultato che si vuole ottenere.

Ci sono prodotti leggeri e naturali allo stato liquido; altri, più coprenti e antilucido,

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sono in genere più compatti. È importante che il fondotinta abbia anche un fattore per proteggere la pelle dal

sole, vento e smog.• Correttore: subito dopo aver steso il fondotinta, va applicato un correttore, per

nascondere eventuali inestetismi. • Cipria: serve per fissare il fondotinta, e va applicata con il pennello su tutto il viso.• Illuminatore: serve a creare punti luce sul viso e va steso nelle curve del naso e

degli zigomi, oltre che sul contorno occhi. Può essere in stick e polvere, e si può usare per creare luci ed ombre su naso,

zigomi e contorno occhi.

Si consiglia di non struccarsi durante il giorno per ritruccarsi prima di uscire per cena, ma, dopo leggera vaporizzazione con acqua termale, solo di ritoccare il make-up mattutino.

Consiglio del medico estetico:Per un buon trucco l’accorgimento più importante sta nel selezionare attentamente i prodotti che si utilizzano per il proprio make-up. Sono da preferirsi i cosmetici di provata qualità, delicati, ipoallergenici e con formule lenitive, che garantiscano un’azione mirata e completa. Esistono in commercio anche molti prodotti che contengono filtri solari; questi permettono di evitare l’azione nociva dei raggi ultravioletti, ritar-dando così l’invecchiamento precoce della pelle. Non meno importante per il maquillage è usare pennellini puliti e ricor-dare sempre di eliminare ogni sera i residui del trucco. Occorre inoltre non esagerare con scrub o esfolianti perché la pulizia drastica è dannosa: toglie tutto il sebo, stimolando così le ghiandole a produrne in quantità maggiore.

Alla sera per lo strucco degli occhi e del viso si procede in questo modo:• Con il detergente specifico per occhi, che è più delicato ed oleoso, si toglie ogni

traccia di eye-liner, ombretto o mascara; • Si pulisce tutto il viso con idoneo detergente e un batuffolo di cotone o cottoncino

struccante, senza dimenticare il collo.

I segreti di un buon make up del viso e delle palpebre

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• Si sciacqua poi il viso e si asciuga accuratamente con asciugamano morbido in tessuto naturale o con klinex.

• Si applica sulla pelle del viso e collo il tonico al fine di calmare la pelle cioè norma-lizzare il tono ed i valori acidi della pelle.

• L’applicazione si effettua su viso e collo con un batuffolo di cotone piatto picchiet-tando delicatamente partendo dal contorno occhi e proseguendo poi nel collo, e lungo i contorni del viso, guance, tempie e fronte.

• Si applica una crema idratante normalizzante o maschera di bellezza come pre-venzione dell’invecchiamento cutaneo evitando che la crema per il viso vada in vicinanza degli occhi; per le palpebre occorre una crema semplice (crema contorni occhi) che comunque non deve penetrare nell’occhio.

Consiglio dell’oculista:prima di procedere con la pulizia delle palpebre, applicare una goccia di lacrima artificiale nei due occhi; aiuta a proteggerli da eventuali impurità o prodotti che possono entrare. Il Blusal A è il collirio ottimale per tale pulizia oculare in quanto nutritivo di sali ed aminoacidi.La pulizia delle palpebre e del contorno occhi può essere molto facili-tata con l’uso di salviette detergenti struccanti; esse sono disponibili in versioni per pelli sensibili o grasse o per trucchi waterproof; con-tengono calendula, aloe, loto, vitamine e forniscono un ottimo risultato nello strucco ma anche rinfrescano e tonificano la pelle; dopo si può spruzzare un po’ di acqua termale per ulteriormente lavare e detergere il contorno occhi. In modo particolare può essere utile l’Iridium garze in quanto l’Echinea svolge un’azione antinfiammatoria ed antibatterica, preservando dalle ialuronidasi i mucopolisaccaridi cutanei.

Consiglio del chirurgo plastico:le creme idratanti non devono essere mai troppo oleose, al fine di evita-re l’effetto “lucido”. Spalmare la crema in modo uniforme, picchiettando con le dita o producendo dei gesti circolari, delicati.

I segreti di un buon make up del viso e delle palpebre

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Trucco e allergia

Le dermatiti allergiche da contatto sono diffusissime e sono in continuo aumento; colpiscono circa il 10 per cento degli adulti ed interessano soprattutto le donne... perché le donne usano tanti trucchi, saponi, gioielli, cinture ed altro. I cosmetici possono con frequenza provocare reazioni allergiche; esse si manifestano prima con una infiammazione, poi, se si insiste con l’uso, con sintomi molto più evi-denti di intolleranza, che sfociano in vere patologie. L’imputato principale è il nickel. Tracce di questo metallo si trovano un po’ dappertutto: in diversi alimenti, nei prodotti per l’igiene personale come il bagnoschiuma, nella bigiotteria, nei piercing ed anche nei cosmetici. Ma anche cromo, cobalto, glutine, profumi e conservanti possono essere causa di allergia. Il rischio di allergie è più frequente in estate e con il caldo; il calore, infatti, favorisce la liberazione dei coloranti e dei metalli contenuti nei co-smetici, che penetrano più facilmente nella pelle esponendola al rischio di fastidiose irritazioni, causando ad esempio eritema sul viso e sul contorno occhi.Ma le aziende stanno facendo sempre più attenzione al problema e sempre più com-paiono sul mercato cosmetici per il make-up praticamente privi di nichel e altri pro-dotti causa di allergie; insomma, prodotti cosmetici privi di tutte le principali sostanze che possono provocare allergia.

Come si manifesta l’allergia?

Si tratta per lo più di una dermatite da contatto che avviene in seguito a contatto con-tinuato: nella zona interessata compaiono eritema, desquamazione, vescicole ripiene di liquido chiaro; successivamente le vescicole si possono rompere e trasformarsi in crosticine. Spesso le persone affette da dermatite da contatto presentano altre ma-lattie allergiche (es. asma o rinite allergica) o hanno storia familiare di allergia (Fig.10). A volte i cosmetici possono essere fattori scatenanti anche di un’altra temuta reazio-ne: l’acne cosmetica: in questo caso si manifestano le papule rosse tipiche dell’acne, ma con un decorso diverso a seconda del prodotto responsabile. In genere le allergie sono contrattempi che si risolvono in pochi giorni, con un’opportuna terapia a base di antistaminici e pomate al cortisone, ma che sono più fastidiose nel periodo estivo, quando si fa sfoggio dell’abbronzatura e si tiene di più all’aspetto estetico.

Fig.10: dermatite allergica

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Occhio e allergia: la dermatocongiuntivite

L’allergia da contatto delle palpebre e della congiuntiva rappresenta la forma più co-mune di reazione allergica riscontrata in oftalmologia. I più comuni stimoli a sviluppa-re questa reazione sono colliri, cosmetici, vestiario, gioielli, plastica, prodotti animali o vegetali, o prodotti chimici industriali. I farmaci più comunemente associati a questa reazione sono neomicina, gentami-cina, idoxuridina, atropina, timerosal e penicillina. Anche altri conservanti possono stimolare questa allergia. La reazione allergica inizia generalmente con forte prurito e congiuntivite papillare più marcata nella parte inferiore della congiuntiva palpebrale. È presente una secrezione mucoide o mucopurulenta. La cute adiacente alla palpebra inferiore e il canto laterale vengono coinvolti in una tipica dermatite eczematosa. Il trattamento consiste nella sospensione del farmaco coinvolto e nell’allontanamento dello stimolo allergenico e nel calmare la sintomatologia oculare con corticosteroidi topici di superficie (Flarex collirio).

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Il trucco per chi porta gli occhiali

Oggi come oggi gli occhiali non sono più un problema, anzi, diventano un elemento di seduzione in più perchè ne esistono di ogni tipologia e colore, adatti a qualsiasi morfologia di viso, l’unico accorgimento è un trucco adatto per valorizzare gli occhi anche dietro le lenti!Lo sbaglio che fanno molte donne che portano gli occhiali è quello di esagerare sulle quantità di trucco sugli occhi. In realtà non bisogna eccedere ed è preferibile sceglie-re ombretti di colore scuro (marroni, blu, viola).Esistono montature particolarmente indicate all’operazione di trucco con frontale mobile per cui diviene possibile alzare o abbassare l’una o l’altra lente in modo da rendere agevole qualsiasi operazione; questi occhiali si trovano nei negozi di ottica.In tale maniera si potrà truccare l’occhio destro liberamente osservando la procedura con l’occhio sinistro e viceversa.Il trucco per gli occhi miopi: se si è miopi, attraverso gli occhiali gli occhi appaiono più piccoli. In questo caso è meglio scegliere ombretti luminosi e matite chiare; applicare molto mascara nero: questo tipo di trucco allargherà l’occhio. Il trucco per gli occhi ipermetropi: al contrario, gli occhi degli ipermetropi sembrano più grandi attraverso le lenti, in questo caso scegliere gli stessi ombretti descritti sopra ma senza usare la matita scura e applicare poco mascara, una combinazione che fa apparire più piccoli gli occhi.

Consiglio dell’oculista:utilizzare una montatura con frontale mobile per truccarsi!

Consiglio del chirurgo plastico:scegliere la montatura in funzione dell’incarnato del viso e della sua for-ma. Esistono programmi software che consentono di provare montature differenti in maniera virtuale prima dell’acquisto.

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Lenti a contatto e trucco

Ormai le lenti a contatto sono diventate così confortevoli ed economiche che sono alla portata di tutti; ad usarle sono soprattutto le donne, che vengono spinte al loro utilizzo soprattutto dalla motivazione estetica; ovviamente quasi nessuna rinuncia al make-up, spesso senza conoscere alcune precauzioni che è bene adottare quando si usano i cosmetici e contemporaneamente si indossano lenti a contatto, per evitare fastidiose complicazioni e per fare in modo di ottenere sempre i migliori risultati.Se la lente viene a contatto con le sostanze contenute nei prodotti cosmetici, i risul-tati possono essere imprevedibili; si rischiano irritazioni, reazioni allergiche e infezioni anche gravi.

Innanzitutto è importante sapere che la lente va inserita prima dell’applicazione dei vari cosmetici perchè si vede meglio quello che si fa, anche perché applicando le lenti prima del trucco non accade che i cosmetici vengano trasferiti alla lente stessa ed infine anche per evitare di rovinare l’opera “d’arte” eseguita con tanta pazienza e cura. L’applicazione delle lenti dopo il trucco può causare lacrimazione, che a sua volta provoca immediatamente lo scioglimento del make-up.Altrettanto importante è togliere sempre le lenti prima di struccarsi, poiché durante queste operazioni il trucco può colare nell’occhio e quindi sulla lente, causando irri-tazione (Fig.11).

Quali prodotti usare

• Scegliere solo prodotti cosmetici di qualità e specifici per i portatori di lenti a con-tatto.

• Usare preferibilmente quelli ipoallergenici e quelli che sono descritti “per occhi sen-sibili”.

• Evitare prodotti grassi che possono lasciare residui sulle lenti, e, come regola ge-nerale, non applicare cosmetici troppo vicino all’occhio.

• Ricordare che dopo un certo periodo di tempo (da uno a sei mesi) i cosmetici ten-dono a deteriorarsi e possono popolarsi di batteri. Non utilizzare quindi cosmetici se non si è sicuri dello stato di conservazione.

Fig.11:Applicazione di lente a contatto dopo il trucco

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23OCCHIO E TRUCCO

Mascara: dopo qualche ora dall’applicazione sulle ciglia esso si asciuga e tende a sgretolarsi e qualche frammento può andare nel sacco congiuntivale e/o sotto alla len-te ed è potenzialmente irritante. È quindi consigliabile l’utilizzo di prodotti idrosolubili e comunque è importante fare una applicazione non abbondante. Il liquido del mascara può essere soggetto a contaminazioni batteriche. È per questo motivo che si consiglia di cambiare il mascara entro un tempo limite di 3-4 mesi dalla sua apertura.

Fig.12: applicazione di mascara

Cipria: questa non viene applicata in vicinanza agli occhi ma può andare a contatto con le dita e da queste alle lenti, creando poi una contaminazione della LAC. Per-tanto la buona pulizia delle mani è indispensabile, specialmente nella rimozione delle lenti. Come per l’ombretto sono consigliate le polveri pressate, che non creano l’ef-fetto “nuvola”. Eye-liner: non applicarlo sul bordo interno delle palpebre poiché potrebbero causare irritazioni. Evitare anche prodotti liquidi che possono colare facilmente e sporcare le lenti alterandole; utilizzare invece matite morbide. Anche per l’eye-liner è quindi consigliabile un utilizzo leggero, prodotti idrosolubili e un cambio ogni 3-4 mesi. In-teressando il bordo palpebrale, l’eye-liner è un prodotto che può essere causa di blefariti e orzaioli.

Lenti a contatto e trucco

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24 OCCHIO E TRUCCO

Ombretto: è preferibile evitare prodotti iridescenti o ad effetto lucido, poiché conten-gono polveri dorate o argentate, oppure estratti di conchiglie triturate, che possono essere particolarmente irritanti per chi indossa le lenti. Si può intuire il pericolo del “corpo estraneo”, che penetra tra la lente e l'occhio; può essere facilmente causa di abrasioni.

Fig.13: Occhi truccati con ombretto glitterato

Spray per capelli tipo lacca ed altre: sono prodotti dannosissimi per le LAC per la loro particolare composizione. Se spruzzati direttamente ne alterano la superficie, conferendo un aspetto tipo sale-e-pepe, mentre a livello corneale possono creare abrasioni e cheratiti. Si consiglia, quindi, di usarli con molta cautela, prima di mettere le lenti, e soprattutto chiudendo bene gli occhi. Egualmente prima di usare tinture o lozioni togliere sempre le lenti a contatto.

Una volta rimosse le lenti a contatto, sempre meglio utilizzare sapone neutro sia per il viso, che per le mani e mai prodotti struccanti contenenti soluzioni detergenti o alcoliche.

Lenti a contatto e trucco

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25OCCHIO E TRUCCO

Il consiglio dell’oculista:per pulire le palpebre utilizzare apposite salviettine monouso (Iridium garze), utili anche per i non portatori di lenti a contatto, studiate per l’igiene palpebrale a base di prodotti naturali, molto indicate anche per gli occhi sensibili poiché consentono una buona pulizia con azione de-congestionante e lenitiva.

Fig.14: pulizia delle palpebre con salviettine preconfezionate

Ricapitolando ecco alcuni consigli pratici per i portatori di lenti a contatto: • truccarsi dopo aver applicato le lenti a contatto;• struccarsi dopo aver tolto le lenti a contatto;• utilizzare prodotti a lunga tenuta e resistenti all’acqua;• non utilizzare sostanze alcoliche o tensioattive per struccarsi;• non toccare mai le lenti se non si hanno le dita perfettamente pulite e prive di qual-

siasi residuo di trucco;• cambiare spesso mascara, eye-liner e cipria;• usare cosmetici di buon nome e di provato uso;• utilizzare prodotti ipoallergenici onde evitare nel tempo dermatiti da contatto;• evitare anche saponi o cosmetici contenenti lanolina che è uno dei più comuni

allergenici.

Lenti a contatto e trucco

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26 OCCHIO E TRUCCO

Consigli specifici dell’oculista:• non truccarsi in macchina quando questa è in movimento;• evitare di applicare cosmetici nell’occhio arrossato e nel bordo interno

delle palpebre per non occludere i dotti sebacei;• non utilizzare la saliva per bagnare le lenti a contatto;• non applicare le lenti nelle toilette ed in generale in ambienti con fumi,

vapori, essenze, ecc, che possono danneggiare le lenti o ridurre il con-fort d’uso;

• non utilizzare le lenti a contatto in ambienti con vapori chimici, polve-rosi e con aria troppo secca o troppo umida; fare attenzione all’aria condizionata;

• togliere le lenti a contatto durante le esposizioni ad abbronzature arti-ficiali;

• evitare gli autoabbronzanti per il contorno occhi;• togliere le lenti a contatto durante i tatuaggi per il trucco permanente;• evitare le ciglia finte, in quanto gli adesivi possono essere la causa di

patologie della rima palpebrale;• inserire le lenti a contatto facendole precedere da una lacrima artifi-

ciale; scegliere prodotti monodose; non si contaminano, ma soprat-tutto non contengono conservanti che, talvolta, potrebbero causare reazioni allergiche. Gli integratori del film lacrimale tendono a ripristi-nare ed aumentare la volumetria dello strato acquoso contenuto nelle lacrime, in modo da aumentare l’idratazione della superficie oculare; questo è importante perché l’utilizzo delle lenti a contatto implica una corretta ed uniforme distribuzione del film lacrimale, senza il quale portarle diviene fastidioso.

Consiglio del chirurgo plastico:spesso si utilizzano lenti a contatto solo per occasioni mondane specia-li; quindi specialmente in queste occasioni evitare trucchi molto pesanti ad effetto maschera di Carnevale. Chi ha occhi profondi tenga presente che già il suo sguardo sarà seducente, il trucco dovrà essere solo un piccolo ausilio.

Lenti a contatto e trucco

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27OCCHIO E TRUCCO

Cheratiti da lenti a contatto

Le lenti a contatto possono provocare danni corneali sostanzialmente attraverso due meccanismi:

• danno traumatico: per imperfezioni, rotture etc. della lente stessa o per infrappor-si tra lente a contatto di un piccolo corpo estraneo che altera l’epitelio. I sintomi sono dolore, fotofobia, sensazione di corpo estraneo, blefarospasmo e lacrimazio-ne oltre che affaticamento visivo. L’erosione può risolversi spontaneamente entro poche ore o pochi giorni a seconda dell’entità ed estensione del danno.

• ipossia: legata alla scarsa ossigenazione corneale, quasi sempre in concomitanza con deficit lacrimale che ostacola o limita il corretto movimento delle lenti a contat-to sulla superficie corneale e quindi la sua fornitura di ossigeno.

Cheratite puntata

La cheratite puntata è una cheratite, ovvero un’infiammazione della cornea, dovuta a vari agenti eziologici che colpisce l’epitelio corneale.

È spesso causata da congiuntiviti virali, blefariti, esposizione a raggi ultravioletti (per es. saldatori ad arco, lampade solari), abuso di lenti a contatto, farmaci topici o tos-sicità da conservanti. I sintomi comprendono fotofobia, senso di corpo estraneo, lacrimazione, iperemia congiuntivale e diminuzione del visus.

La cheratite da esposizione alla luce ultravioletta compare varie ore dopo l’esposizio-ne; dura 24-48 ore. L’esposizione a luce ultravioletta viene trattata con cicloplegici ad azione breve, pomate antibiotiche e bendaggio per 24 ore.

Se la cheratite è causata da abuso di lenti a contatto, viene trattata con pomate an-tibiotiche ma l’occhio non viene bendato a causa dell’elevata incidenza di infezioni gravi; questi pazienti devono essere visitati il giorno successivo. Se la cheratite puntuta superficiale è causata da farmaci topici o conservanti, è ne-cessario interrompere l’uso di queste sostanze.È rara una riduzione definitiva della vista, indipendentemente dalla causa (Fig.15).

Fig.15: cheratite da lente a contatto

Lenti a contatto e trucco

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28 OCCHIO E TRUCCO

Lenti a contatto colorate

Le lenti a contatto cosmetiche permettono di dare il massimo della lucentezza allo sguardo e permettono di cambiare il colore degli occhi a piacimento; hanno prezzi accettabili, sono usa e getta e possono essere anche graduate.I colori disponibili sono diversi, verdi, azzurre, viola, beige (Fig.16-17)Per gli occhi scuri è consigliato usare le lenti verdi e azzurre, viola o azzurre per quelli verdi, quelle verdi per occhi azzurri. La scelta va fatta in base al colore originale degli occhi, seguendo questa semplice regola: non usare le lenti di colore simile a quello dei propri occhi per rafforzarlo: si avrebbe un colore innaturale ed eccessivo a meno che non si voglia proprio rafforzare il colore dei propri occhi con lenti intensificanti.Importante: indossare le lenti prima di iniziare il trucco. È la prima operazione da fare, per evitare arrossamenti degli occhi e lacrimazioni che rovinerebbero il trucco.

Consiglio dell’oculista:• L’applicazione di lenti cosmetiche richiede il medesimo periodo di

adattamento di quelle normali, poiché la cornea necessita di tempi di abitudine per ossigenarsi attraverso la lente a contatto.

• Scegliere lenti a contatto che consentano una buona trasmissione di ossigeno.

• Sostituire le lenti a contatto nei tempi indicati e non superare la data di scadenza; anche le lenti cosmetiche sono presidi medico-chirurgici.

• In caso le lenti cosmetiche non fossero giornaliere, procedere con un’accurata manutenzione giornaliera.

• Sostituire con frequenza almeno mensile il contenitore portalenti.

Consiglio del chirurgo plastico:• Il colore delle lenti deve uniformarsi a quello dell’iride sottostante.• Evitare lenti troppo chiare su occhi troppo scuri, l’effetto potrebbe non

risultare naturale.• Esistono programmi software che consentono di scegliere il colore

della lente in base al proprio colore irideo.

Fig.17: lente a contatto colorata

Fig.16: esempi di lenti a contatto colorate

Lenti a contatto e trucco

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29OCCHIO E TRUCCO

Le ciglia finte

Le ciglia finte sono un ottimo trucco per dare agli occhi uno sguardo seducente; sono disponibili in varie lunghezze e densità; è importante applicare le ciglia finte con l’apposita colla: evitare di usare adesivi non specifici: la zona occhi è delicata e potrebbe irritarsi. Si distinguono in due tipologie principali: le ciglia a nastro e le ciglia a ciuffetti; queste ultime donano un effetto più naturale, ma l’applicazione è più complicata; i ciuffetti vanno inseriti tra le ciglia, stando attente ad applicarle ad intervalli regolari. Se si uti-lizzano ciglia a striscia l’applicazione è più facile e veloce: dopo averle bagnate con la colla, basta appoggiarle lungo l’arco dell’occhio, partendo dall’angolo interno verso quello esterno, aiutandosi con un bastoncino per farle aderire meglio (Fig.18-19).Ecco tutti i passaggi per applicarle al meglio:• preparare la palpebra: la pelle deve essere pulita prima in modo che la colla ade-

risca perfettamente; basta passare un dischetto di cotone imbevuto di struccante per occhi non oleoso, poi quando la pelle della palpebra è asciutta si può iniziare con l’applicazione delle ciglia.

• incurvare le ciglia: servendosi di uno specchio ingranditore, incurvare le proprie ciglia con l’aiuto di un piegaciglia.

• applicare le ciglia finte cominciando dall’angolo esterno dell’occhio: mettere una goccia della colla specifica su una superficie liscia e fare asciugare la colla un minu-to; prendere le ciglia finte dalla confezione con l’aiuto di una pinzetta e applicarle tra le proprie ciglia tenendole ferme per alcuni secondi per farle aderire bene.

• Completata l’applicazione delle ciglia passare il mascara per uniformare le ciglia tra loro; poi mimetizzare l’attaccatura delle ciglia finte con il trucco, basta una riga di eyeliner, meglio se in crema o fluido. Infine truccarsi come al solito.

• Per togliere le ciglia finte: è molto semplice; basta mettere qualche goccia di struc-cante per occhi su un cotton fioc, passarlo vicino alla radice dei peletti e le ciglia finte si staccheranno subito.

Consiglio dell’oculista:usare solo dei collanti specifici, sono prodotti studiati apposta per en-trare in vicinanza agli occhi e non creare irritazioni.

Fig.18: ciglia finte a nastro

Fig.19: ciglia finte a ciuffetti

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30 OCCHIO E TRUCCO

Piercing e occhi

In tutti i casi e in qualunque parte del corpo esso venga fatto la pratica del piercing non è priva di rischi. Se veramente si desidera un piercing la prima precauzione è quella di scegliere un valido professionista che osservi un’igiene rigorosa e che rispetti le normative in materia, altrimenti si corrono seri rischi di trasmissione di ma-lattie gravi, e anche gravissime (epatite C, AIDS).Altra precauzione importante è controllare che chi pratica il piercing utilizzi solo stru-menti monouso (per prevenire alcune malattie, non è sufficiente la sterilizzazione). Inoltre il piercing deve essere seguito e curato con attenzione per parecchie settima-ne dopo la sua esecuzione per evitare il rischio di infezione; durante questo periodo bisogna disinfettare regolarmente la ferita, non esporla al sole, evitare i bagni di mare e la sabbia.Quali sono i piercing che riguardano l’occhio? Sono sostanzialmente due; quello vicino agli occhi è il più semplice e riguarda quasi sempre le palpebre; raramente provoca danni all’occhio in sè. Ma c’è anche un metodo che si rivolge proprio al bulbo oculare; a lanciare questa moda sono stati gli specialisti dell’Institute for Innovative Ocular Surgery di Rotter-dam, che hanno brevettato la tecnica. L’intervento, che dura circa un quarto d’ora, consiste nell’impianto di un materiale che può avere diverse forme e dimensioni tipo un cuoricino o una stellina di platino incastonati sul bulbo oculare, di lato, che quindi diventa visibile solo quando si gira lo sguardo (in effetti questo non è un vero piercing ma piuttosto un impianto). Come metallo viene solitamente usato il platino perchè riduce al minimo il rischio di reazioni allergiche.

Consiglio del chirurgo plastico:il piercing ed i tatuaggi devono essere vezzosi e decorativi, la tradizio-ne li vuole sempre in numero dispari, tuttavia meglio evitare i numeri spropositati. Teniamo conto che il fisico cambia, le mode e le abitudini anche, talvolta tatuaggi importanti potranno divenire ingombranti con il passare degli anni.

Consiglio dell’oculista:

l’impianto di materiale all’occhio

può provocare rischi e danni.

Oltretutto il corpo estraneo può, a ogni movimento

dell’occhio, causare irritazioni

che a lungo andare possono

trasformarsi in infiammazioni

e indurre sanguinamenti e

cicatrici. Il piercing vicino o agli occhi è

da evitare.

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31OCCHIO E TRUCCO

Consiglio dell’oculista:

utilizzare sempre occhiali protettivi. In caso di arrossamento o bruciori applicare subito qualche goccia di lacrima artificiale monouso quale il Lacrisek spray. In caso di dolori rivolgersi ad un medico specialista ma evitare l’uso di anestetici locali.

Occhio e lampade abbronzanti

L’esposizione del corpo alle radiazioni UV solari può provocare effetti acuti e cronici non solo sulla pelle, ma anche sugli occhi.L’occhio è posizionato all’interno dell’orbita ed è protetto dall’arcata sopraccigliare, dalle sopracciglia e dalle ciglia; ha quindi una certa difesa nei confronti della luce in-tensa; inoltre la variazione del diametro della pupilla ed il riflesso che porta a socchiu-dere le palpebre, riducono ulteriormente la quantità di luce solare che penetra all’in-terno dell’occhio. L’efficacia di queste difese naturali di protezione dalle radiazioni UV è però limitata in alcune condizioni particolari come nell’uso dei lettini abbronzanti o quando la radiazione riflessa da sabbia, acqua e neve, è forte.Nell’occhio i danni conseguenti all’esposizione acuta alle radiazioni UV, comprendono la fotocheratite e la fotocongiuntivite. Tali reazioni, che normalmente appaiono poche ore dopo dall’esposizione, sono analoghe all’eritema cutaneo, con la differenza che si manifestano su tessuti molto sensibili quali quelli del bulbo oculare e delle palpebre (rispettivamente cornea e congiuntiva). Entrambe possono essere molto dolorose, ma non provocano danni permanenti agli occhi o alla vista. Ciò che provoca i danni maggiori non è la parte visibile della luce, ma i raggi infra-rossi; per cui non si deve pensare che l’esposizione ad una lampada abbronzante, anche non particolarmente forte, non costituisca un problema per gli occhi.L’uso di occhiali protettivi appositi totalmente schermanti è necessario e molto im-portante; essi impediscono che gli occhi siano esposti a livelli dannosi di raggi ultra-violetti e di luce blu e vanno sempre utilizzati nell’esposizione alle radiazioni dei lettini solari; devono anche avere bande laterali di protezione per proteggere gli occhi dalle radiazioni laterali; nei centri d’abbronzatura per lo più vengono forniti occhialini con una stanghetta centrale molto sottile, che permettono di proteggere gli occhi senza lasciare l’antiestetica linea bianca sopra il naso! Qualcuno sotto la lampada, rifiuta di proteggere gli occhi con occhiali è si accontenta di tenere solo gli occhi chiusi; ma il rischio per gli occhi non protetti da occhiali adeguati è molto elevato. Non utilizzare gli occhiali, per evitare l’effetto “occhi a panda”, confidando soltanto nella protezione assicurata dalla chiusura delle palpebre, è un comportamento a ri-schio che può essere causa di seri danni all’occhio; ciò anche perché l’’intensità della radiazione UVA emessa dalle lampade ad alta pressione può essere anche da 5 a 10 volte superiore al valore massimo di quella solare alla nostra latitudine.

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32 OCCHIO E TRUCCO

Il trucco semipermanente

Tutte le donne vorrebbero avere sempre un trucco perfetto, dalla mattina alla sera, giorno dopo giorno, anno dopo anno: il trucco semipermanente costituisce una so-luzione per chi desidera apparire al meglio in ogni occasione.Da diversi anni il trucco permanente o semipermanente è diventato un valido alleato della bellezza femminile che permette di mostrarsi (a se stesse e agli altri) sempre perfette in ogni momento. Sopracciglia disegnate armoniosamente, labbra ben definite, qualche ruga in meno... è un piccolo desiderio che tutti possono avere con una spesa modesta: un tratta-mento personalizzato che non solo valorizza i tratti, ma che corregge anche alcune imperfezioni del viso.Sempre più donne ricorrono al trucco semipermanente per un’esigenza di estetica mista a praticità; essere sempre curate, anche appena alzate dal letto, poter andare tranquillamente in palestra o in piscina senza che sudore o acqua rovinino il make-up, non dover più fare lunghe soste davanti allo specchio, confidando che la propria mano tracci dei segni precisi: questi sono solo alcuni dei motivi per cui questa con-cezione di trucco attrae sia le ragazze sia le donne più in là con gli anni.Il trucco semipermanente non dovrebbe però sostituire il make up quotidiano ma servire come base; si continuerà quindi ad usare i consueti prodotti che tra l’altro svolgono anche un’azione protettiva della pelle. Il trucco semipermanente deve essere leggero, adatto ad ogni occasione e deve essere fatto in modo che non rischi di passare di moda o di stancare chi lo dovrà portare per un lungo periodo. Per realizzarlo si utilizzano normalmente dei pigmenti naturali ad acqua che non danno problemi e che hanno la prerogativa di ridursi con il passar del tempo; a se-conda del modo in cui viene fatto la durata del trucco semipermanente può variare dai 3 ai 5 anni; è però da tener presente che con il passare del tempo c’è un certo viraggio del colore cioè una progressiva decolorazione che non sempre è estetica-mente gradevole.Il trucco permanente, che usa quindi prodotti e tecniche per durare a lungo, può es-sere fonte di qualche inestetismo con il passare degli anni dovuto al fatto che con le modificazioni della pelle cioè con la formazione di pieghe e rughe la forma del trucco può cambiare di forma.

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33OCCHIO E TRUCCO

Molto richiesto è il tratteggio dell’eye-liner, consigliato in maniera sottile anche per allungare leggermente l’occhio; poche donne riescono da sole a seguire con preci-sione la riga palpebrale superiore, anzi, molto spesso soprattutto a chi ha problemi di vista e non può indossare gli occhiali in questa delicata manovra, l’operazione riesce decisamente male; con un lavoro ben fatto si può anche correggere la forma dell’oc-chio rendendolo otticamente più grande o meno infossato.Un’altra applicazione consiste nel tratteggio della linea palpebrale inferiore.

Se poi le sopracciglia hanno dei “buchi”, cioè delle zone scoperte, si può con il trucco permanente nascondere questo piccolo difetto; può essere molto utile anche nei casi dove le sopracciglia sono state strappate e poi non sono più ricresciute.Molto richiesto è anche il disegno dell’arcata sopraccigliare per coloro che, dopo anni di depilazione con la pinzetta, sono rimaste con sopracciglia rade. La seduta consente un risultato più naturale (si traccia peletto per peletto) rispetto a quello ot-tenuto con la semplice matita, usata magari con tratto irregolare. L’effetto é talmente buono che solo se si va a toccare con le dita ci si accorge che non si tratta di vere sopracciglia.

Fig.20: trucco semipermanente...un po' abbondante!

Il trucco semipermanente

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34 OCCHIO E TRUCCO

Trucchi per prevenire gli inestetismi

Gioia, dolore, tristezza, stress sono tutte situazioni che coinvolgono e segnano lo sguardo di una persona e interessano il movimento di numerosi muscoli e di piccole porzioni di derma, che con il trascorrere degli anni finiscono per lasciare tracce. Senza ricorrere a interventi di chirurgia plastica è possibile seguire dei piccoli accorgi-menti che, seppur non risolutivi del problema, risultano quantomeno utili nel rallentare l’invecchiamento cutaneo limitando o riducendo gli effetti sul viso.

Una regola semplice ma molto importante consiste nell’idratare e nutrire quotidiana-mente il più possibile la cute della zona del contorno occhi per prevenire la comparsa delle cosiddette “zampe di gallina”. Quindi applicare, creme per il viso e per le palpebre, purchè specifiche, ricordando, però, due cose: che tali prodotti spesso contengono principi attivi molto forti che possono anche finire con l’irritare gli occhi, e che è sempre sbagliato stendere la crema per il viso, da giorno o da notte che sia, sulle palpebre; e comunque prima di applicare le creme è bene mettere uno-due gocce di lacrime artificiali (BLUyal o un prodotto similare) che creano un velo protettivo sulla struttura esterna dell’occhio.La mattina, poi, per evitare spiacevoli gonfiori e quell’aria di stanchezza che spesso rimane tutto il giorno, un lieve massaggio, molto morbido può essere utile; come an-che applicare sul viso una maschera fredda di frigorifero su tempie e naso: gli occhi appariranno sicuramente più vivaci e giovanili e anche il risveglio sarà più tonico.

Un’altra procedura, da seguire quando si ha un po’ di tempo libero nell’arco della giornata, consiste nel fare la ginnastica perioculare: basta tenere gli occhi chiusi e stretti al massimo, contando fino a dieci e arcuando poi al massimo le sopracciglia; ripetendo questo esercizio per almeno cinque volte varie volte durante il giorno si ot-terrà l’effetto di rassodare la pelle, evitando cedimenti della struttura e le onnipresenti borse (Fig.21). Un altro consiste nell’appoggiare a occhi aperti l’indice sopra la palpebra superiore e il pollice su quella inferiore e cercare di chiudere le palpebre contrastandone l’azione!Un terzo: chiudere gli occhi e con i due indici appoggiati al canto esterno e tirare la pelle verso le orecchie: contemporaneamente aprire e chiudere gli occhi con energia (serve assieme al precedente esercizio per rinforzare la muscolatura delle palpebre), (Fig.22).

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Fig.21: ginnastica perioculare: chiudere fortemente le palpebre Fig.22: Ginnastica perioculare

Se poi si hanno borse sotto gli occhi, un inestetismo che emerge e si accentua con l’età, una procedura veloce ma efficace prima di andare a dormire consiste nello sdraiarsi e applicare sugli occhi chiusi due compresse di cotone (quelle che usate solitamente per struccarsi) imbevute di camomilla fredda o di acqua di rose: in 10 minuti si ottiene un ottimo effetto decongestionante e rinfrescante (Fig.23).

E se con tutto ciò qualche rughetta rimane… il tempo che passa non può essere fermato.

Fig.23: applicazione di compresse fredde imbevute

Consiglio dell’oculista:

attenzione che le creme per il viso non vadano a contatto degli occhi; evitare quindi di metterle sulle palpebre o di truccarsi gli occhi con le mani sporche di creme.

Trucchi per prevenire gli inestetismi

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36 OCCHIO E TRUCCO

Il trucco e gli interventi chirurgici agli occhi

In preparazione ad un intervento chirurgico o al trattamento con laser ad eccimeri:

Almeno quindici giorni prima dell’intervento occorre sospendere l’uso delle lenti a contatto nell’occhio da operare; il trucco alle palpebre invece va arrestato almeno tre giorni prima; occorre inoltre sospendere eventuali terapie locali a base di colliri, pomate ecc.Il giorno dell’intervento evitare di utilizzare profumi, dopobarba, ecc..Prima di uscire di casa per l’intervento lavare il viso e le palpebre con sapone; utile è anche munirsi di un paio di occhiali da sole da utilizzare dopo l’operazione.

Precauzioni e prescrizioni postoperatorie:

Nei primi giorni seguenti all’operazione l’occhio è fragile e va protetto; occorre perciò utilizzare un paio di occhiali leggermente scuri nelle ore diurne e proteggere l’occhio con una conchiglia di plastica durante la notte per i primi 4-5 giorni; essa impedisce involontari strofinamenti o traumi durante il sonno.Le cure postoperatorie vanno iniziate 2-4 ore dopo l’operazione. Consistono nell’in-stillare uno o più colliri a base di antibiotici, antinfiammatori e lacrime artificiali; il pa-ziente deve applicarli sull’occhio operato con la frequenza e per il periodo richiesto dal chirurgo; solitamente si applicano uno o due colliri 5-6 volte al giorno (Fig.24).

La doccia può essere fatta fin dal giorno dopo, tenendo gli occhi chiusi; per qualche giorno evitare pure che shampoo e sapone entrino nell’occhio operato... L’attività sportiva leggera (corsa, ginnastica, ecc.) può essere ripresa anche dopo 2-3 giorni; per fare sport più pesanti (sci, pallone, ecc.) attendere almeno due-tre settimane.L’uso del computer, della televisione, dell’auto può iniziare uno-due giorni dopo se il paziente si sente di farlo.È molto importante non strofinare l’occhio operato; questa precauzione è bene sia mantenuta durante le prime quattro-sei settimane.Nelle prime due-tre settimane seguenti all’intervento non truccare gli occhi, non fare bagni in piscina o al mare (a meno che non si usi una maschera), non esporsi a pro-

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dotti spruzzati da bombolette spray; da evitare sono pure gli ambienti con prodotti irritanti (ambienti con gas chimici, locali fumosi, posti polverosi, etc..). Nelle prime due settimane è inoltre preferibile non esporsi a lungo alla luce intensa del sole specialmente in alta montagna o al mare senza un’adeguata protezione con occhiali scuri dotati di filtro contro i raggi ultravioletti; un occhiale da sole di buona marca è sufficiente a tale scopo.

Fig.24: instillazione di collirio

Il trucco e gli interventi chirurgici agli occhi

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38 OCCHIO E TRUCCO

Chirurgia Plastica e Medicina Estetica

Insieme al trucco, per migliorare lo sguardo, esistono delle pratiche mediche e chirur-giche che possono aiutare ad esaltare i nostri occhi o ritoccare piccoli difetti congeniti o conseguenti all’invecchiamento o all’affaticamento della pelle.La medicina estetica propone l’utilizzo di peeling chimici della regione periorbitale per migliorare la qualità della pelle e ridonare freschezza allo sguardo o peeling laser, con il doppio effetto del rinnovamento cutaneo superficiale e il rassodamento profondo.L’utilizzo di laser a luce pulsata permette invece il trattamento delle discromie cutanee tipiche dell’invecchiamento con il risultato di ridonare alla pelle un colore omogeneo e una compattezza tipiche della giovinezza.La regione dello sguardo si presta molto bene anche al trattamento con biorivitaliz-zanti iniettati nello strato superficiale della cute: questi composti sono a base di acido ialuronico (effetto idratante), antiossidanti (effetto antinvecchiamento e anti radicali liberi) e principi naturali per la biostimolazione ed il rinnovamento cutaneo.L’utilizzo di farmaci come la tossina Botulinica (Botox) e l’acido ialuronico hanno per-messo traguardi che fino a qualche anno fa erano ottenibili solo con la chirurgia.

Figg.25 e 26: iniezione di tossina botulinica

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39OCCHIO E TRUCCO

La tossina botulinica ha permesso il trattamento delle rughe di piccole e grandi di-mensioni a carico dello sguardo e di tutto il viso ritardando la comparsa di inestetismi tipici dell’età. L’acido ialuronico con le sue proprietà reidratanti, riempitive e rivitaliz-zanti si utilizza oggi per riportare al turgore giovanile la cute degli occhi e per armo-nizzare i contorni del viso.

Solo in caso di cute in eccesso o di uno sguardo affaticato da borse prominenti e rughe profonde si può intervenire chirurgicamente. L’intervento di blefaro plastica per le pal-pebre superiori o quelle inferiori si propone di ristabilire l’armonia dello sguardo elimi-nando o riducendo la cute palpebrale che con gli anni ha perso elasticità e riducendo la prominenza delle borse sopra e sotto gli occhi che danno il tipico aspetto affaticato.

Il lifting frontale ed il lifting del terzo medio facciale partecipano ad esaltare le qualità e la bellezza di uno sguardo armonioso, migliorando, il primo l’aspetto della fronte, il secondo la regione delle guance e della bocca.Il botox in mani esperte riesce a far miracoli sulla parte superiore del volto spianando le rughe della fronte e le zampe di gallina e innalzando la parte esterna delle soprac-ciglia (effetto ad ala di gabbiano).Il consiglio di uno specialista è indispensabile per scegliere il trattamento migliore che deve essere personalizzato e individuale.

Dopo gli interventi sopradescritti può essere di utilità e sollievo l’uso di tamponi crio-genici di Iridium gel. Apposti a livello perioculare sviluppano una bassa temperatura rilasciando i principi antiedemigeni, antinfiammatori e cicatrizzanti presenti nel gel. La medicazione va ripetuta ogni 3 ore.

Che cos’è l’oculoplastica?

L’oculoplastica è una specializzazione della Chirurgia Plastica Ricostruttiva; si oc-cupa della regione orbito-palpebrale nel suo insieme: dalla chirurgia oncologica, a quella post-traumatica o malformativa per arrivare alla più attuale chirurgia estetica della regione orbitaria più conosciuta come Chirurgia dello Sguardo.Presso il Centro Ambrosiano di Microchirurgia Oculare il paziente potrà godere di un’analisi completa del proprio sguardo sia da un punto di vista Oculistico che Ocu-loplastico, beneficiando così delle migliori attrezzature e delle più aggiornate cono-scenze in campo ricostruttivo ed estetico.

Chirurgia Plastica e Medicina Estetica

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40 OCCHIO E TRUCCO

Patologie dello sguardo

Ptosi palpebraleLa cosiddetta palpebra cadente, può avere un’origine congenita o senile, impedisce la vista riducendo il campo dello sguardo fino all’impossibilità di sollevare corretta-mente le palpebre.

Ectropion ed EntropionL’extra o l’intro versione del bordo palpebrale, legata in genere all’invecchiamento o più raramente a retrazioni cicatriziali causano una infiammazione cronica locale con prurito, rossore fino al franco dolore.

CalazioÈ il manifestarsi di un’infiammazione di ghiandole presenti nel bordo palpebrale. Il calazio si manifesta con rossore e dolenza nella fase acuta oppure come un gonfiore localizzato nella fase cronica.

Chirurgia delle vie lacrimaliIn caso di malformazioni o patologie lacrimali diversi ci può essere un malfunziona-mento del sistema lacrimale che si evidenzia con epifora (lacrimazione), rossore e sensazione di corpo estraneo.

Chirurgia oncologicaAnche la cute delle palpebre è soggetta a degenerazioni tumorali e a neoformazioni benigne. La peculiarità della zona necessita pertanto maggiore attenzione e cura.

Fillers

I Fillers sono materiali impiegati in Medicina Estetica quale soluzione per evitare alcu-ni interventi di Chirurgia Plastica, per l’aumento o modellamento delle labbra, degli zigomi, del mento e della fronte e per correggere i solchi naso-labiali, le rughe perior-bitarie a zampe di gallina e peribuccali.Il grande vantaggio dei Fillers è l’elevata prevedibilità del risultato e la sua reversibilità. Il risultato è immediato e non comporta problemi al rientro nell’attività lavorativa o so-ciale, in quanto le tecniche di infiltrazione sono semplici, se eseguite da mani esperte,

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e necessitano in alcuni casi solo di un’anestesia superficiale.Il Dottor Christophe Buratto ha scelto l’utilizzo esclusivo di Fillers a base di Acido Ialuronico: biologici, biodegradabili, naturali, totalmente riassorbibili e privi di rischi di infezioni virali e subvirali.L’acido ialuronico viene impiegato in programmi di prevenzione dell’invecchiamento e ringiovanimento cutaneo, ma anche nel più articolato protocollo di bio-rivitalizzazione tissutale, quando si ritiene importante aggiungere un programma di ricostruzione e riorganizzazione della struttura della pelle al semplice riempimento.Tutti i Fillers vengono iniettati localmente nell’area da trattare, con siringhe pre-riempi-te dotate di un ago molto sottile, per depositare la giusta quantità di prodotto. Gene-ralmente, l’area del derma da trattare è solo pochi millimetri al di sotto della superficie cutanea. Prima dell’iniezione è possibile utilizzare un anestetico locale.

Tutti i programmi di trattamento con Fillers sono studiati e personalizzati sul singolo paziente.In genere la quantità di prodotto e la formula del gel a base di acido ialuronico sono diverse a seconda del risultato ricercato. I trattamenti base sono 3:• Grade III - specifico per le pieghe e le linee più evidenti, per rimodellare le labbra e

per migliorare i contorni del viso• Grade II - ideale per distendere le rughe tra il naso e l’angolo della bocca, quelle tra

le sopracciglia e quelle intorno alla bocca• Grade I - formulato per correggere le linee sottili che formano le rughe del contorno

occhi.

Solitamente, un trattamento con Fillers richiede solo da 15 a 30 minuti. Immedia-tamente dopo il trattamento sarà possibile riprendere la normale vita professionale e familiare. Per ottenere il miglior effetto correttivo, si consiglia di effettuare 2 o 3 sedute di trattamento nel corso del primo anno. Il trattamento è disponibile anche per gli uomini, in modo particolare per le pieghe nasolabiali e le rughe profonde sulle guance.

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Biografia di Lucio Buratto

Il Dr. Lucio Buratto ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano dove si è anche specializzato in Clinica Oculistica. Nel settore della chirurgia oculare il Dr. Buratto si occupa soprattutto del trattamento chirurgico della cataratta nei suoi vari aspetti; si dedica inoltre con particolare competenza alla chirurgia refrattiva (tecnica che corregge la miopia, l’astigmatismo e l’ipermetropia); in ambedue i settori ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale.

In breve ecco le sue principali tappe professionali:Tra i primi Europa ha cominciato ad effettuare la facoemulsificazione secondo Kelman, la tecnica di estrazione della cataratta che a tutt’oggi è la metodica più sofisticata di intervento; contemporanea-mente ha iniziato ad utilizzare i cristallini artificiali da camera posteriore da impiantare dopo facoemul-sificazione.Successivamente ha iniziato ad eseguire l’intervento di cataratta senza sutura e ad impiantare cristal-lini artificiali pieghevoli.Ha pubblicato il primo trattato sulla moderna chirurgia della cataratta che per numerosi anni è stato considerato la “Bibbia” italiana della chirurgia della cataratta; negli anni successivi ha pubblicato nu-merosi altri trattati sull’argomento.Ha proposto ed utilizzato, primo assoluto a livello mondiale, il laser ad eccimeri all’interno della cornea per il trattamento della miopia elevata (tecnica ora chiamata LASIK). Successivamente ha iniziato a trattare anche la miopia lieve con le tecniche di superficie (PRK). Successivamente ha ideato ed utilizzato per primo al mondo la nuova tecnica di Lasik Down Up, perfezionamento della procedura Lasik per la correzione della miopia; è detentore di un brevetto USA su tale tecnica.È stato monitor della Food and Drug Administration (l’istituzione americana che vigila e autorizza in campo sanitario) per lo studio di alcuni nuovi cristallini artificiali.

Per le sue innovazioni nel campo della chirurgia oftalmica, è stato nominato dalla Società Oftalmologi-ca Italiana “Maestro dell’Oftalmologia Italiana” ed è stato premiato con medaglia d’oro.Ha ricevuto il massimo riconoscimento internazionale per un chirurgo refrattivo, il premio “Barraquer” per le sue ricerche ed innovazioni sulla chirurgia refrattiva con laser, al Congresso Internazionale di Dallas dell’American Academy of Ophthalmology.Nel 2002 ha pubblicato in lingua inglese e spagnola il trattato di chirurgia della cataratta dal titolo “Phacoemulsification: principles and techniques” che è stato un bestseller internazionale.Ha avuto l’Award Certificate rilasciato dall’American Academy of Ophthalmology.Nel 2006 ha eseguito, primo in Europa, trapianti di cornea utilizzando il Femtosecond laser.Ogni anno organizza a Milano il più importante convegno italiano sulla chirurgia della cataratta con la partecipazione dei più famosi chirurghi internazionali.Durante la sua vita professionale ha partecipato come relatore e docente a 370 congressi nazionali ed internazionali ed ha organizzato 54 corsi di insegnamento della cataratta.È citato nel Who’s Who italiano dal 1984.A tutt’oggi ha eseguito molte migliaia di interventi chirurgici di cataratta e di chirurgia refrattiva.

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È membro di dodici Società Oftalmologiche fra cui:American Academy of Ophthalmology (AAO)International Society of Refractive Surgery (ISRS)American Society of Cataract and Refractive Surgery (ASCRS)European Society of Cataract and Refractive Surgery (ESCRS)The International Intra-Ocular Implant Club (IIIC)È Past President della Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Chirurgia Refrattiva.È attuale Presidente Onorario dell’AISO, Accademia Italiana di Scienze Oftalmologiche.È Presidente eletto della Società Oftalmologica Italiana

Biografia di Christophe Buratto

Il Dr. Christophe Buratto ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano dove si è anche specializzato in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.Si occupa specificatamente della Chirurgia del segmento orbito palpebrale, della Chirurgia del di-stretto cefalico ed anche della Chirurgia ricostruttiva ed estetica della mammella. Ha pure notevole esperienza nella Laser chirurgia e nelle applicazioni dermatologiche delle fonti luminose

Esperienze professionali:2008-2009: Referente per le ferite difficili presso l'Ospedale Civile di Magenta, Divisione di Chirurgia Plastica. 2007: Frequenza nel reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Milano.2006: Frequenza nel reparto di Chirurgia Oculoplastica presso l’Istituto de Microchirurgia Oculare a Barcellona Spagna.2006: Frequenza nel reparto di Chirurgia della Mano presso Hospital Saint Roch Nizza Francia.2005: Frequenza nel reparto di Chirurgia Oncologica Maxillo Facciale presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.2004: Frequenza nel reparto di Chirurgia della Mano presso l’Ospedale di Magenta.2003: Frequenza nel reparto di Chirurgia Maxillo Facciale presso l’Ospedale San Paolo di Milano.2002: Frequenza nell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva presso l’Ospedale San Do-nato di Milano.2001: Frequenza presso lo SCOI (Southern California Orthopedic Institute) di Los Angeles (USA) nel reparto di Chirurgia Plastica e della Mano.2000: Tirocinio presso l’unità di Chirurgia Plastica e della Mano presso il CTO di Milano.1995-1998: Frequenza presso il 6° reparto di Ortopedia presso il CTO di Milano.

Bibliografia

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Bibliografia

• M. Rolando - L’uso continuo delle lenti a contatto - Fabiano Editore - 2000• A. Rossetti con la collaborazione di P. Gheller - Manuale di optometria e contattologia - Zanichelli

editore Spa - Bologna - 1993• L. Lupelli, R. Fletcher, Angela L. Rossi: contattologia, una Guida Clinica - Medical Books - 1998• A. Judith Morris: Manuale di Contattologia, Guida pratica all’applicazione - Time Science - 2000• M. Yanoff e J.S. Duke - Trattato di oftalmologia - Antonio Delfino Editore - 2005• C. Lovisolo, L. Buratto, S. Abati, G. Montini - Occhiali in ottica oftalmica - Camo Editore - 2003• J.J. Konski - Oftalmologia clinica - Elsever Editore - 2004• Allergan - Vistabex• Allergan - BOTOX® Cosmetic (Botulinum Toxin Type A)• Allergan - JUVÉDERM™ Ultra and JUVÉDERM™ Ultra Plus• Sito Internet: Bellezza: benessere.com• Sito Internet: Differenza fra matita, eyeliner e kajal: http://it.answer.yahoo.com/question/

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