oggettivitÀ e trasparenza nella valutazione del comportamento lesperienza delli.c. paolo neglia...
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OGGETTIVITÀ E OGGETTIVITÀ E TRASPARENZA NELLA TRASPARENZA NELLA
VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO
OGGETTIVITÀ E OGGETTIVITÀ E TRASPARENZA NELLA TRASPARENZA NELLA
VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTOCOMPORTAMENTO
L’ESPERIENZA DELL’I.C. L’ESPERIENZA DELL’I.C. Paolo NegliaPaolo Neglia
VanzagoVanzago
(Ovvero: LA SUBLIME (Ovvero: LA SUBLIME ARTE ARTE
DELL’ARRANGIARSIDELL’ARRANGIARSI
(Ovvero: LA SUBLIME (Ovvero: LA SUBLIME ARTE ARTE
DELL’ARRANGIARSIDELL’ARRANGIARSI
Va bene l’autonomia ma … Va bene l’autonomia ma … cribbio!!)cribbio!!)
14 maggio 2009 IL LATO CONCRETO DELLA VALUTAZIONE
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Premessa 1Il passaggio dalla valutazione espressa attraverso giudizi a quella in decimi richiede uno sforzo maggiore verso: •Oggettività e precisione •Chiara percezione della differenza esistente tra il concetto di misurazione e quello di valutazione•Condivisione dei criteri di misurazione/valutazione•Uniformità di giudizio da parte dei docenti componenti il Consiglio di Classe e tra i diversi CdC •Conoscenza e consapevolezza dei criteri adottati per la valutazione da parte degli alunni e dei genitori•Trasparenza nelle comunicazioni
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Premessa 2L’espressione numerica della valutazione del comportamento ne rende più evidente l’equiparazione alle valutazioni disciplinari
Se il passaggio dalla misurazione alla valutazione delle competenze disciplinari è in genere abbastanza evidente, deve esserlo altrettanto per il comportamento
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la valutazione del comportamento deve essere proposta come processo di cui sono noti:
• Le regole (i riferimenti all’educazione, al regolamento di Istituto, al vivere comune …)
• I criteri di osservazione e di valutazione (cosa viene osservato e quale peso ha)
• Le modalità di applicazione (strumenti di osservazione del comportamento, quantificazione degli errori ecc.)
• Le sanzioni e le gratificazioni (il risultato)
• la comunicazione
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Cosa abbiamo fattoFase 1Dietro sollecitazione del DS, i dipartimenti disciplinari hanno condiviso le premesse e adottato una griglia di osservazione dei comportamenti come strumento di documentazione del processo
Fase 2All’interno di ogni dipartimento è stata elaborata una lista di comportamenti viziosi e virtuosi da • Osservare• Sanzionare• Premiare
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Fase 3I referenti di dipartimento si sono confrontati tra loro e con il DS per giungere ad una lista comune e per graduarne il peso
Fase 41. Le voci della lista
sono state suddivise in negative e positive
2. Le voci negative sono state successivamente distinte in comportamenti scorretti gravi e comportamenti scorretti semplici
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Voci negativecomportamenti scorretti
gravicomportamenti
scorretti
1Si comporta in modo arrogante/maleducato
con gli insegnanti/personale scolastico1
Chiacchiera e si distrae durante la lezione
2Ha atteggiamenti violenti/irriguardosi nei
confronti dei compagni2 Fa spesso interventi non pertinenti
3Non rispetta il materiale scolastico/dei
compagni3 Chiede continuamente di uscire
4 Usa un linguaggio volgare/scurrile 4Si alza durante la lezione senza il
permesso
5 Falsifica/modifica note/firme/voti 5Non ha con sè il materiale per
svolgere il lavoro in classe
6Non si comporta in modo corretto a
mensa/post-mensa6
Non ha abitualmente il diario o il libretto dei voti
7Corre nei corridoi/non ha un comportamento
corretto durante l'intervallo7
Arriva spesso in ritardo alla prima ora di lezione senza giustificazione
8 Ha comportamenti scorretti durante la verifica 8 Spesso non svolge i compiti a casa
9Disturba spesso il regolare svolgimento della
lezione9
Arriva spesso in ritardo durante gli spostamenti interni nelle diverse aule dell'edificio scolastico
10 Usa il cellulare in classe o negli spazi scolastici
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Voci positive
1 Collabora in modo proficuo con l'insegnante 5Svolge i compiti a casa in modo
preciso e puntuale
2 Si propone per aiutare i compagni in difficoltà 6Porta sempre a termine gli
incarichi assegnatigli
3Segue con attenzione e fa interventi
pertinenti durante la lezione7
E' puntuale nelle consegne (diario, libretto..)
4Fa domande di approfondimento e riflessione
durante la lezione
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Fase 5È stata elaborata una proposta unitaria per determinare il voto di comportamento
• con 2 o più voci negative gravi e 2 o più voci negative
→ voto 6
• con 1 voce negativa grave e 2 o più voci negative
→ voto 7
• con 0 voci negative gravi e 2 o più voci negative → voto 8
• con 0 voci negative gravi e 0 voci negative
→ voto 9
• con 0 voci negative gravi e negative e con qualche voce positiva
→ voto 10
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Ovviamente (ça va sans dire), il tutto è stato sottoposto all’approvazione definitiva del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, quindi i documenti sono stati allegati al POF
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Fase 6: UNIFORMITÀ DI GIUDIZIO
Ad ogni docente è stata fornita, per ogni classe, una griglia di osservazione dei comportamenti:
Docente..............................................
... Disciplina .................................................. classe ...................
alunno Voci negative Voci positive
n° Cognome Nome Comportamento
Partecipazione Impegno Comportamen
toPartecipazion
e Impegno
1
2
3
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Fase 7: CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA
Dopo aver illustrato ai genitori contenuti e conseguenze delle novità introdotte, ad alunni e genitori è stata data copia del prospetto delle voci adottate e dei criteri di applicazione Le stesse tabelle sono state rese disponibili sul sito web dell’istituto
http://www.istitutopaoloneglia.it/allegati/condotta.pdf
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TRASPARENZA E COMUNICAZIONE
Si è deciso di • verificare l’andamento delle osservazioni di ogni docente ad ogni riunione del CdC• comunicare ai genitori il “voto tendenziale” di comportamento alla metà di ogni quadrimestre, qualora questo sia 7 o inferiore a 7• in caso di gravi mancanze, comunicare immediatamente alle famiglie l’accaduto e le possibili ripercussioni sul voto di comportamento
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CRITICITÀ 1• Difficoltà di applicazione in termini di
durata dei CdC (dilatazione dei tempi)• (Una certa) rigidità nell’applicazione
dovuta al numero eccessivo di criteri assunti e alla loro scarsa differenziazione
• Difficoltà a coordinare la fase di osservazione/misurazione con quella di valutazione (assegnazione del voto)
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CRITICITÀ 2• Sottovalutazione dell’importanza del
voto di comportamento (… non siamo ancora abituati!)
• Tendenza a “condonare” salvo reiterazione dei comportamenti scorretti
• Scarsa considerazione dei comportamenti corretti
• Scarsa propensione ad utilizzare i livelli estremi