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Oggetto: Azienda Servizi Integrati SpA - Approvazione dello
“schema regolatorio” relativo all’applicazione del nuovo metodo
tariffario (MTI) ai sensi della Deliberazione n.643/2013
dell’AEEGSI, Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018,
Relazione di accompagnamento per la definizione della tariffa del
SII , conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015 e Piano
Economico Finanziario 2014-2018. Deliberazione del Comitato
Istituzionale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea
d’Ambito.
N.Registro int. 7
E’ richiesta l’Immediata Eseguibilità: SI X NO
Atto che comporta impegno di spesa: SI NO X
Allegati a corredo dell’atto N. 3
Deliberazione n. 7 di verbale
della seduta del 13/05/2014
Protocollo Generale N. 445/14
IL COMITATO ISTITUZIONALE
Pier Francesco Ghetti
Albino Luise
Maurizio Salvagno
Conferma I.E.: SI X NO
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO
Consiglio di Bacino “LAGUNA DI VENEZIA”
Prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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OGGETTO: Azienda Servizi Integrati SpA - Approvazione dello “schema regolatorio” relativo
all’applicazione del nuovo metodo tariffario (MTI) ai sensi della Deliberazione n.643/2013 dell’AEEGSI,
Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018, Relazione di accompagnamento per la definizione della
tariffa del SII , conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015 e Piano Economico Finanziario 2014-
2018. Deliberazione del Comitato Istituzionale da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea d’Ambito.
VISTO l'atto del 17.12.2012 con il quale il Segretario del Comune di Venezia, in qualità di Ufficiale
rogante, dichiara istituito il Consiglio di Bacino “Laguna di Venezia” così come attestato dalla registrazione
della Convenzione sottoscritta dagli enti locali facenti parte dell'Ambito "Laguna di Venezia", Repertorio n.
130831 del 17.12.2012 e registrata il 21.12.2012 agli Atti Pubblici con il n. 1367, successivamente modificata
e sottoscritta in data 27.02.2014, n. di repertorio 130934, registrata il 04.03.2014 agli Atti Pubblici con il n.
272 a seguito dell‟istanza di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale ai sensi della deliberazione della
Giunta Regionale n. 856 del 04.06.2013 ;
VISTE in particolare le seguenti parti della citata Convenzione:
- art 9, comma 2, lettera i), ai sensi del quale è competenza dell‟Assemblea d‟Ambito l‟approvazione
del bilancio consuntivo;
- art. 12, comma 2, lettera d), ai sensi del quale è competenza del Comitato Istituzionale l‟adozione
dell‟atto da sottoporre all‟approvazione dell‟Assemblea nella materia di cui all‟art. 9, comma 2, lettera
i) (predisposizione del piano tariffario e relativi aggiornamenti);
- art. 17, ai sensi del quale per quanto non disciplinato nella Convenzione, si fa rinvio alle norme
previste dalla vigente legislazione per i Comuni;
IL COMITATO ISTITUZIONALE
DELIBERA
- di approvare il sottostante testo che costituisce la proposta di deliberazione da sottoporre
all‟approvazione dell‟Assemblea d‟Ambito:
VISTE le seguenti disposizioni di legge:
Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”, parte terza che all‟art. 147 prevede che
i servizi idrici siano organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in
attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, all‟art. 149 individua nel Piano economico Finanziario
uno dei documenti che costituiscono il contenuto del Piano di Ambito e che all‟art. 154 prevede e norma
la tariffa del servizio idrico integrato;
Decreto Legge n. 201/2011, art. 21, commi 13 e 19 che ha trasferito all‟Autorità per l‟Energia Elettrica
e il Gas (AEEG) “le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici”, tra le quali vi sono quelle,
previste dall‟art. 10, comma 14, lett. d) ed e) del Decreto Legge n.70/2011, di predisporre “il metodo
tariffario per la determinazione, con riguardo a ciascuna delle quote in cui tale corrispettivo si articola
della tariffa del servizio idrico integrato(…)” e di “approva[re] le tariffe predisposte dalle autorità
competenti”;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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Decreto Legge n. 179/2012, come convertito dalla Legge n. 221/2012, recante “Ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese”, che con l‟articolo 34, comma 29 modifica il comma 4 dell'articolo 154 del
D.lgs. n. 152/2006: "Il soggetto competente, al fine della redazione del piano economico-finanziario di
cui all'articolo 149, comma 1, lettera d), predispone la tariffa di base, nell'osservanza del metodo
tariffario di cui all'articolo 10, comma 14, lettera d), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70,
convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, e la trasmette per l'approvazione
all’Autorità per l'energia elettrica e il gas";
Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri del 20.07.2012 che specifica che l‟AEEG “predispone e
rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato (…), vigilando sull‟applicazione delle tariffe ed “approva le tariffe del servizio idrico
integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono compresi i servizi di captazione e
adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, proposte dal soggetto
competente sulla base del piano di ambito di cui all'art. 149 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n.
152, impartendo, a pena d'inefficacia prescrizioni. In caso di inadempienza, o su istanza delle
amministrazioni e delle parti interessate, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas intima l'osservanza
degli obblighi entro trenta giorni decorsi i quali, fatto salvo l'eventuale esercizio del
poteresanzionatorio, provvede in ogni caso alla determinazione in via provvisoria delle tariffe sulla
base delle informazioni disponibili, comunque in un'ottica di tutela degli utenti.”;
DATO ATTO che, in adempimento alla normativa sopra citata, l‟Autorità per L‟Energia Elettrica e il Gas e
il Sistema Idrico:
con Deliberazione 347/2012/R/IDR, come integrata e modificata dalle deliberazioni 412/2012/R/IDR e
485/2012/R/IDR, ha provveduto alla definizione dei contenuti minimi informativi e delle procedure di
raccolta dati in materia di servizio idrico integrato;
con Deliberazione 585/2012/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo tariffario transitorio
(MTT) per la determinazione delle tariffe 2012 e 2013;
con Deliberazione 73/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione delle linee guida per la verifica
dell‟aggiornamento del piano economico finanziario del piano d‟ambito e modifiche alla deliberazione
dell‟Autorità per l‟Energia Elettrica ed il Gas 585/2012/R/IDR”;
con deliberazione 271/2013/R/IDR ha esplicitato alcuni chiarimenti procedurali in ordine alla disciplina
tariffaria del servizio idrico stabilendo che ai fini dell‟approvazione da parte dell‟Autorità delle
predisposizioni tariffarie degli Enti d‟Ambito e dei soggetti competenti o comunque elaborate, ai sensi
delle Deliberazioni 585/2012/R/IDR e 88/2012/R/IDR, queste debbono essere corredate dell‟atto
deliberativo di approvazione da parte dell‟organo competente, nonché dei piani economico finanziari e
programmi degli interventi, coerentemente elaborati ed adottati, per ciascuna singola gestione;
con Deliberazione 643/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo Tariffario Idrico
(MTI) e delle disposizioni di completamento per la predisposizione delle tariffe degli anni 2014 e 2015;
con Determinazione 2/2014/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato la definizione
delle procedure di raccolta dati ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato per
gli anni 2014 e 2015 ai sensi della Deliberazione 643/2013/R/IDR;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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con Determinazione 3/2013/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato gli allegati
n.1 e n.2 relativi rispettivamente allo schema degli interventi e alla relazione di accompagnamento
prevista al comma 5.3, lettera d), punto III, della Deliberazione 643//2013/R/IDR;
VISTA la Legge Regionale n.17/2012, “Disposizioni in materia di risorse idriche” che recepisce quanto
disposto dalla normativa nazionale e attribuisce le funzioni svolte dalle Autorità d‟Ambito del Servizio Idrico
Integrato ai nuovi Enti denominati Consigli di Bacino;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale prot n. 1006 del 5/06/2012 con la quale viene approvato lo
schema di Convenzione per la cooperazione degli enti locali appartenenti a ciascun ambito territoriale ottimale
del servizio idrico integrato e viene stabilito il procedimento da seguire per la sua approvazione da parte della
Conferenza d‟Ambito e di ogni singolo comune;
VISTA la Deliberazione prot. n. 606/1 di verbale del 26.07.2012 con la quale la Conferenza d‟Ambito
"Laguna di Venezia" ha approvato il sopra citato schema di Convenzione;
VISTO l'atto del 17.12.2012 con il quale il Segretario del Comune di Venezia, in qualità di Ufficiale
rogante, dichiara istituito il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia così come attestato dalla registrazione della
Convenzione sottoscritta dagli enti locali facenti parte dell'Ambito "Laguna di Venezia", Repertorio n. 130831
del 17.12.2012 e registrata il 21.12.2012 agli Atti Pubblici con il n. 1367;
VISTI i seguenti atti dell‟Autorità d‟Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia”:
Deliberazione prot. n. 866 del 31.12.2003 con la quale l‟Assemblea d‟Ambito ha approvato il Piano
d‟Ambito dell‟Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia", Piano d‟Ambito mai
aggiornato nei termini previsti dall‟art. 149, comma 1 del D.lgs. 152/2006 ed in particolare
relativamente al piano economico finanziario;
Deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 515 del 22.12.2003 di approvazione dello schema di
Convenzione per la regolazione dello svolgimento del Servizio Idrico Integrato dell‟Autorità d'Ambito
Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia" nel periodo di Salvaguardia, prot. n. 730 del 28.07.2004 di
approvazione degli allegati alla convenzione, prot. n. 285 del 28.02.07 di successive modifiche alla
convenzione e prot. n. 1064/IX di proroga della scadenza dei termini della stessa;
Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 335/II di verbale del 11.03.2009 avente per oggetto
“Affidamento del Servizio Idrico Integrato. Ulteriore proroga scadenza termini Convenzione di
Salvaguardia.” che differisce la durata della salvaguardia del Servizio Idrico Integrato sino al
01.06.2009 alle medesime condizioni già sottoscritte dalle parti;
Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 646/X di verbale del 29.05.2009 avente per oggetto
“Affidamento „in house‟ del Servizio Idrico Integrato” che ha stabilito:
di confermare che è affidata a VERITAS S.p.A. la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’AATO
“Laguna di Venezia” senza soluzione di continuità con l’affidamento in essere;
di confermare l’assegnazione a VERITAS S.p.A. della realizzazione del Piano d’Ambito,
approvato in data 31.12.2003 con deliberazione dell’Assemblea d’Ambito prot. n. 866 del
31.12.2003, e tutta la documentazione conseguente;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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di confermare che la durata dell’affidamento è stabilita sino al 31.12.2018, salva scadenza di
durata successiva disposta da questa Assemblea ovvero dalla legge;
di confermare che l’affidamento a VERITAS S.p.A. è regolato dalla Convenzione di Salvaguardia
in essere, sino all’approvazione della nuova Convenzione prevista dalla Deliberazione
dell’Assemblea d’Ambito prot. .n. 806 /VI di verbale del 30/07/2008;
deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 805/V di verbale del 30.07.2008; prot. n. 336/III di
verbale del 11.03.2009; prot. n. 470/V di verbale del 03.05.2010; prot. n. 1174/XIII di verbale del
22.11.2010; prot. n. 1257/XX di verbale del 22.12.2011 con le quali sono stati approvati il piano degli
interventi e il piano tariffario degli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012;
PREMESSO CHE:
con deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 382/III di verbale del 14.03.2006 avente per
oggetto “Organizzazione del Servizio Idrico Integrato. Scelta della forma di gestione” si è stabilito che
la forma di gestione del servizio idrico integrato sia quella prevista dall‟articolo 113 del D. Lvo 267 del
2000, comma 5 lettera c), anche in relazione a quanto prevede il successivo comma 15 bis, secondo
periodo del citato Decreto;
con deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 806/VI di verbale del 30.07.2008 e prot. n. 646/X
del 29.05.2009 aventi per oggetto “Affidamento in house del Servizio Idrico Integrato” è stata affidata e
confermata fino al 31.12.2018 in base all‟art. 113, comma 5, lettera c) del D.Lgs. 267/2000, la gestione
del Servizio Idrico Integrato dell‟ATO Laguna di Venezia alla società VERITAS S.p.A.;
DATO atto che:
all‟esito di apposita istanza di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale, la Giunta Regionale,
con deliberazione n. 856 del 04.06.2013 avente per oggetto: “ Approvazione della proposta di
variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali “Laguna di Venezia” e “Veneto Orientale”. Inclusione dei
Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di
Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave nell’Ambito Territoriale Ottimale
“Laguna di Venezia”, ha approvato, ai sensi dell‟art. 2 comma 2 della Legge Regionale n. 17 del
27.04.2012, la variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali nonché gli elenchi dei Comuni di cui
all‟allegato A della sopra citata Legge Regionale, includendo pertanto nell‟Ambito Territoriale Ottimale
“Laguna di Venezia” gli 11 Comuni richiamati nell‟oggetto della citata deliberazione;
il percorso amministrativo di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale si è concluso a seguito
della sottoscrizione della “Convenzione per la cooperazione tra gli enti locali partecipanti compresi
nell‟ambito territoriale ottimale del Servizio Idrico Integrato “Laguna di Venezia”da parte di tutti e 36
Comuni appartenenti all‟ambito così come individuati nell‟allegato A alla Legge Regionale n. 17 del
27.04.2012 rideterminato per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del
04.06.2013;
a seguito dell‟allargamento dell‟ambito territoriale ottimale si è reso necessario provvedere
all‟affidamento del Servizio Idrico Integrato negli 11 Comuni (d‟ora in poi Comuni del basso Piave) che
sono stati inclusi per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del 04.06.2013 fino al
31.21.2018;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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con Deliberazione del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Prot. n. 295/III di verbale del 25/03/2014
è stato affidato il Servizio Idrico Integrato nel territorio dei 11 Comuni del Basso Piave alla società
Azienda Servizi Integrati (A.S.I.) S.p.A con durata dal 1.04.2014 al 31.12.2018;
VISTE, in particolare, le seguenti disposizioni previste dalla Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR, art.
5:
“- 5.1 La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito o dagli altri soggetti all’uopo competenti, come definiti
nell’Allegato A alla presente deliberazione, sulla base della metodologia di cui al precedente
Articolo 4 e dei dati già inviati nell’ambito del procedimento di raccolta dati disposto dalla
deliberazione 347/2012/R/IDR, come aggiornati ai sensi del successivo comma 5.2. A tal fine gli
Enti d’Ambito o gli altri soggetti competenti preposti validano le informazioni fornite dai gestori e le
integrano o le modificano secondo criteri funzionali al riconoscimento dei costi efficienti di
investimento e di esercizio.
- 5.2 La determinazione delle tariffe per l’anno 2014 si basa sui dati raccolti ai sensi della precedente
regolazione tariffaria transitoria, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno 2012 o, in
mancanza, all’ultimo bilancio disponibile, trasmessi nelle modalità previste. Analogamente, per la
determinazione delle tariffe per l’anno 2015, i dati utilizzati saranno aggiornati con i dati di bilancio
relativi all’anno 2013 o, in mancanza, all’ultimo bilancio disponibile.
- 5.3 Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito o altro soggetto competente:
a) definisce gli obiettivi e, acquisita la proposta del gestore riguardo agli interventi necessari
al relativo conseguimento, redige il programma degli interventi (PdI) di cui al comma 4.2;
b) predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015 nell'osservanza del metodo di cui all’Allegato
A alla presente deliberazione;
c) redige coerentemente - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il piano
economico finanziario (fino al termine dell’affidamento) che garantisca, ai sensi dell’art.
149, comma 4, del d.lgs.152/06, “il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e,
in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione,
anche in relazione agli investimenti programmati”;
d) ai fini dell’approvazione da parte dell’Autorità, trasmette lo schema regolatorio di cui
all’articolo 4, inviando:
i. il programma degli interventi, come disciplinato al comma 4.2;
ii. il piano economico-finanziario, che esplicita il vincolo ai ricavi del gestore e
il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) che ciascun gestore dovrà applicare in
ciascun ambito tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015, secondo
quanto previsto al comma 4.2;
iii. una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata;
iv. l’atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria ovvero di
approvazione dell’aggiornamento del piano economico-finanziario;
v. l’aggiornamento, ai sensi del precedente comma 5.2, dei dati necessari
richiesti. “
DATO ATTO che, in applicazione della normativa citata, compete al Consiglio di Bacino Laguna di
Venezia predisporre la tariffa del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015 sulla base della metodologia
prevista dalla Deliberazione 643/2013/R/IDR dell‟AEEGSI e dei dati inviati dai Gestori;
VISTE le riunioni intercorse con ASI S.p.A, volte:
alla discussione ed all‟approfondimento delle questioni legate all‟aggiornamento tariffario 2014-
2015;
alla raccolta di dati tecnici ed economici necessari per la determinazione delle tariffe 2014-2015;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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alla verifica della validità delle informazioni e dei dati disponibili ai sensi della Deliberazione n.
347/2012/R/IDR;
all‟aggiornamento dei dati sopracitati nel rispetto delle disposizioni di cui alla Deliberazione n.
643/2013/R/IDR;
alla condivisione delle risultanze finali dell‟aggiornamento del Piano degli Interventi 2014-2018;
VISTA la note prot. n 7476 del 29.04.2014 (ns. prot. 419/2014) di ASI S.p.A. con la quale il Gestore ha
inviato al Consiglio di Bacino Laguna di Venezia formale istanza di aggiornamento tariffario per gli anni 2014
e 2015;
CONSIDERATO che il Gestore, in attesa di approvare il bilancio relativo all‟anno 2013, ha trasmesso dei
dati parziali per l‟anno 2013, per cui la determinazione dei conguagli maturati nell‟anno 2013 e del
moltiplicatore tariffario 2015 sono stati effettuati sulla base di stime;
VISTA la proposta di “schema regolatorio” redatta ai sensi dell‟art. 4 della Deliberazione
643/2013/R/IDR dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, formata dai seguenti documenti allegati al
presente provvedimento:
Allegato 1 – “Piano degli Investimenti 2014-2018 Gestore ASI SpA” predisposti sulla base della
proposte dei Gestori e seguendo le disposizioni stabilite dall‟AEEGSI con Deliberazione
643/2013/R/IDR e Determinazione 3/2014/R/IDR - DSID ;
Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA” redatto secondo
gli schemi allegati alla della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR;
Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014 e
15 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore ASI SpA”;
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO;
L’ASSEMBLEA D’AMBITO
su conforme proposta del Comitato Istituzionale prot. n. ___/_ di verbale del 13.05.2014
DELIBERA
1. Di prendere atto della documentazione trasmessa dal Gestore ASI SpA redatta ai sensi di quanto
previsto dalla Deliberazione AEEGSI n. 643/2013 e secondo gli standard indicati nelle
Determinazioni AEEGSI n. 2/2014 e n.3/2014;
2. Di approvare lo “schema regolatorio” del servizio idrico integrato per il Gestore ASI Spa dell‟ATO
del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia costituito dai seguenti documenti allegati al presente
provvedimento:
Allegato 1 – “Programma degli interventi 2014-2018 Gestore ASI SpA”;
Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA”;
Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014
e 2015 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore ASI SpA”;
Segue prot. n. 445/7 di verbale del 13.05.2014
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3. Di approvare di conseguenza per gli anni 2014 e 2015 i seguenti valori:
ASI S.p.A 2014 2015
Vincolo al Ricavo del Gestore (VRG) € 24.690.335 € 26.528.151
Fondo Nuovi Investimenti (FoNI) € 2.625.348 € 2.925.562
Moltiplicatore tariffario ϑ 1,149 1,232
Incremento annuale del moltiplicatore tariffario ϑ 1,080 1,072
Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All A del MTI) 1,090 1,090
4. Di riservarsi di ridefinire il moltiplicatore tariffario per l‟anno 2015 a seguito della trasmissione da
parte di ASI SpA dei dati consuntivi relativi all‟annualità 2013, nonché di eventuali nuovi coefficienti
di calcolo disposti da AEEGSI;
5. Di disporre la trasmissione della presente deliberazione e della documentazione suddetta all' Autorità
per l'Energia Elettrica e il Gas e ad ASI SpA;
Parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ex art. 49, D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267
IL DIRETTORE
Dott. Nicola Nardin
Si attesta la conformità alla normativa vigente, allo Statuto e ai Regolamenti
IL DIRETTORE
Dott. Nicola Nardin
La suestesa proposta di deliberazione viene approvata con voti unanimi legalmente espressi.
Su proposta del Direttore, con apposita votazione unanime, il presente provvedimento viene dichiarato
immediatamente eseguibile per motivi di urgenza, ai sensi dell‟art. 134 comma 4 D.Lgs. 267/2000.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO
Azienda Servizi Integrati Spa
Proposta di tariffa MTI
anni 2014-2015
Programma degli Interventi
29 aprile 2014
Azienda Servizi Integrati S.p.A.
Programma degli Interventi
1
1. Caratteristiche del territorio e obiettivi generali della pianificazione
Quadro normativo di riferimento regionale
La Regione Veneto con la L.R. 5/98 ha suddiviso il proprio territorio in 8 Ambiti Territoriali Ottimali,
tra cui l’ATO “Veneto Orientale”, costituito da 104 Comuni appartenenti alle province di Treviso
(88 Comuni), Venezia (12), Belluno (3) e Vicenza (1).
L’ATO Veneto Orientale, con le determinazioni assunte nella seduta del 26.05.2005, oltre ad
individuare nell’in house providing la modalità di affidamento del S.I.I., ha a sua volta suddiviso in
due sub-ambiti il proprio territorio:
• Destra Piave, (54 Comuni)
• Sinistra Piave, (50 Comuni)
Figura 1: Territorio ATO "Veneto Orientale" suddiviso nei due sub ambiti: Destra Piave (affidato ad ATS
Srl), Sinistra Piave (affidato a Piave Servizi Scrl)
Nel territorio denominato “Sinistra Piave”, l’ATO ha disposto l’affidamento trentennale del servizio
idrico integrato a favore di Piave Servizi S.c.r.l., società consortile capogruppo della holding
contrattuale della quale fanno parte le società operative A.S.I. S.p.A., SILE PIAVE S.p.A. e S.I.S.P.
S.r.l..
Piave Servizi S.c.r.l., controllata interamente da tutti i Comuni dell’ambito territoriale della sinistra
Piave, ha funzioni di direzione e coordinamento unitari delle società operative del gruppo per
conto degli enti locali Soci contraenti.
Destra Piave ATS Srl Sinistra Piave
Piave Servizi Scrl
SISP Srl
ASI Spa
Sile Piave Spa
Azienda Servizi Integrati S.p.A.
Programma degli Interventi
2
Piave Servizi S.c.r.l.Piave Servizi S.c.r.l.
Comuni “Veneto Orientale Sinistra Piave”Comuni “Veneto Orientale Sinistra Piave”
ASI SpAASI SpA Sile Piave SpASile Piave SpA SISP SrlSISP Srl
11 Comuni11 Comuni 9 Comuni9 Comuni 30 Comuni30 Comuni
Attività di direzione, indirizzo e coordinamento
Attività di direzione, indirizzo e coordinamento
50 Comuni50 Comuni
AATO Veneto OrientaleAATO Veneto Orientale
Affidamento in house del SII
Affidamento in house del SII
Figura 1: Gruppo contrattuale Piave Servizi
Piave Servizi S.c.r.l. esercita l’affidamento tramite le società operative A.S.I. S.p.A., SILE PIAVE
S.p.A. e S.I.S.P. S.r.l., ciascuna nell’area di territorio rappresentata dai Comuni Soci delle società
medesime.
L’affidamento del SII è regolato da una apposita convenzione stipulata tra la Piave Servizi S.c.r.l. e
l’Autorità d’Ambito Territoriale Veneto Orientale in data 29/05/2008. Le tre società operative ASI
S.p.A., SISP S.r.l. e SILE PIAVE S.p.A. hanno sottoscritto in proprio la convenzione medesima al fine
di assicurare l’osservanza delle obbligazioni assunte dalla società capogruppo Piave Servizi S.c.r.l.
riguardanti la gestione operativa del Servizio Idrico Integrato.
La convenzione di affidamento prevede un periodo transitorio, che recentemente è stato
prorogato dall’ATO fino a novembre 2014, nel corso del quale ciascuna società operativa, sempre
sotto la direzione ed il coordinamento di Piave Servizi S.c.r.l., effettua il servizio, e realizza gli
investimenti in maniera autonoma ed indipendente nel territorio gestito. Nel corso di suddetto
periodo, inoltre, ciascuna società applica una propria articolazione tariffaria.
A seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 4.6.2013, i Comuni Soci di ASI SpA sono
entrati a far parte dell’Ambito Ottimale Laguna di Venezia. Il Consiglio di Bacino ha, pertanto,
affidato la gestione del SII negli 11 Comuni di riferimento ad ASI SpA per il periodo 1/4/2014-
31/12/2018.
A integrazione dei suddetti riferimenti normativi specifici sull’affidamento del S.I.I., si richiamano
le principali norme regionali di settore che integrano quelle nazionali e comunitarie:
- L.R. n. 17 del 27 aprile 2012 “Disposizioni in materia di risorse idriche”. Istituzione dei Consigli
di Bacino in sostituzione delle AATO e abrogazione della L.R. 27 marzo 1998, n. 5.
- D.G.R. n. 3856 del 15 dicembre 2009 “Individuazione degli agglomerati. Direttiva 91/271/CEE,
D. Lgs. 152/2006 e Piano di Tutela delle Acque”.
- D.G.R. 18/10/2005, n. 3111 “Diagnosi di vulnerabilità e progettazione di un sistema integrato
di urgenza e sicurezza del sistema idrico dell’A.A.T.O. Laguna di Venezia”
- D.G.R. 29/12/2004, n. 4458 “Competenze dell’A.A.T.O. per quanto riguarda la tipologia delle
opere, la programmazione, la progettazione esecutiva ed affidamento per esecuzione dei
lavori”
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- D.G.R. n. 4453 del 29 dicembre 2004 "Piano di Tutela delle Acque. Misure per il
raggiungimento degli obiettivi di qualita dei corpi idrici significativi"
- Circolare 9 agosto 2002, n. 12 "Norme di Attuazione del Piano Regionale di Risanamento delle
Acque. Testo coordinato con la normativa statale e regionale vigente in materia di tutela delle
acque dall'inquinamento"
- D.G.R. 16/06/2000, n. 1688 “Articolo 14, L.R. 27 marzo 1988, n.5, Modello strutturale degli
acquedotti del Veneto. Approvazione”
- Circolare n. 18 del 13.08. 1999 "Primi indirizzi operativi del D.lgs. 11.05.1999, n. 152 recante
"Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento della direttiva
91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da
fonti agricole"
- D.G.R. 12/02/1999, n. 3888 “Convenzione tipo e disciplinare relativo ai rapporti tra A.A.T.O. e
Gestori dei Servizi Idrici Integrati”
- L.R. 27 marzo 1998, n. 5 "Disposizioni in materia di risorse idriche, istituzione del servizio idrico
integrato ed individuazione degli ambiti territoriali ottimali, in attuazione della legge 5 gennaio
1994, n. 36". Questa legge, relativa all’Istituzione dei Servizi Idrici Integrati, consente alla
Regione Veneto di dare pratica attuazione a livello regionale dei principi della L 36/94.
Vengono a riguardo individuati gli ambiti territoriali ottimali, disciplinate le forme ed i modi di
cooperazione tra Comuni e Province nonché i rapporti tra gli enti locali e i soggetti gestori dei
servizi pubblici di captazione, distribuzione ed erogazione di acqua ad usi civili, di fognatura e
di depurazione e rigenerazione delle acque reflue; vengono dettati inoltre i criteri per il
razionale utilizzo delle risorse idriche. La Legge e stata abrogata con l’emanazione della L.R. n.
17 del 27 aprile 2012.
- P.C.R. n. 962 del 1 settembre 1989 "Piano Regionale di Risanamento delle Acque"
- L.R. n. 33 del 16 aprile 1985 "Norme per la tutela dell'ambiente"
Si richiama, inoltre, una serie di norme nazionali che intendono tutelare la specificità di Venezia e
della sua laguna, e che costituiscono la “Legge Speciale per Venezia”:
- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 30 luglio 1999
“Limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella laguna di Venezia e nei corpi idrici del
suo bacino scolante, ai sensi del punto 5 del decreto interministeriale 23 aprile 1998 recante
requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della
laguna di Venezia”
- Decreto del Ministro dell’ambiente 26 maggio 1999 “Individuazione delle tecnologie da
applicare agli impianti industriali ai sensi del punto 6 del decreto interministeriale 23 aprile
1998 recante requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per
la tutela della laguna di Venezia”
- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 9 febbraio
1999 “Carichi massimi ammissibili complessivi di inquinanti nella laguna di Venezia”
- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 16 dicembre
1998 “Integrazioni al decreto 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità delle acque e
caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della laguna di Venezia e relativa
proroga dei termini”
- Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il ministro dei lavori pubblici 23 aprile 1998
“Requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela
della laguna di Venezia”
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- Decreto-legge 29 marzo 1995, n. 96 “Interventi urgenti per il risanamento e l’adeguamento dei
sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti igienico-sanitari nei centri storici e
nelle isole dei comuni di Venezia e di Chioggia”
- Decreto del Presidente della Repubblica 20 settembre 1973, n. 962 “Tutela della citta di
Venezia e del suo territorio dagli inquinamenti delle acque”
- Legge 16 aprile 1973, n. 171 “Interventi per la salvaguardia di Venezia”
Obiettivi generali della pianificazione
Si riportano di seguito gli obiettivi generali perseguiti dalla normativa regionale sul servizio idrico
integrato, coerenti con la normativa comunitaria e nazionale, con richiamo ai principali strumenti
adottati.
Il Piano di Tutela delle Acque (previsto dall’art. 121 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) costituisce lo
strumento con cui le Regioni tendono al raggiungimento e al mantenimento degli obiettivi di
qualità ambientale, esaminando i singoli corpi idrici regionali. Una prima stesura del Piano di
Tutela delle Acque è stata adottata con deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 4453
del 29/12/2004, integrata da deliberazioni successive.
La versione definitiva del Piano è entrata in vigore con Deliberazione della Giunta Regionale n. 842
del 15 maggio 2012 “Piano di Tutela delle Acque, D.C.R. n. 107 del 5/11/2009, modifica e
approvazione del testo integrato delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle
Acque (DGR n. 141/CR del 13/12/2011)”.
Con tale Piano la Regione Veneto individua gli strumenti per la protezione e la conservazione della
risorsa idrica, in applicazione del Decreto Legislativo n.152/2006 e in conformità agli obiettivi e alle
priorità d’intervento formulati dalle Autorità di Bacino.
Il Piano definisce gli interventi di protezione e risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei
e l’uso sostenibile dell’acqua, individuando le misure integrate di tutela qualitativa e quantitativa
della risorsa idrica, che garantiscono anche la naturale autodepurazione dei corpi idrici e la loro
capacita di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate.
Il documento “Indirizzi di Piano”, che costituisce una parte del Piano di Tutela delle Acque,
contiene l’individuazione degli obiettivi di qualità e le azioni previste per raggiungerli: la
designazione delle aree sensibili, delle zone vulnerabili da nitrati e da prodotti fitosanitari, delle
zone soggette a degrado del suolo e desertificazione; le misure relative agli scarichi; le misure in
materia di riqualificazione fluviale.
Le Norme Tecniche di Attuazione del medesimo Piano, invece, contengono la disciplina delle aree
richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di risanamento (aree sensibili,
zone vulnerabili, aree di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano), la disciplina degli
scarichi, la disciplina per la tutela quantitativa delle risorse idriche.
Il Piano Direttore 2000 (DCR 01.03.2000, n.24) costituisce il più recente strumento di
programmazione della Regione Veneto per gli interventi di prevenzione dell’inquinamento e il
risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella laguna di
Venezia. Con questo documento vengono fissati gli obiettivi di disinquinamento, individuate le
linee guida e le strategie operative relativamente agli interventi nei settori civile ed urbano diffuso,
industriale, agro-zootecnico e del territorio, anche a riguardo all’abbattimento delle emissioni
gassose, alla gestione dei rifiuti e alla bonifica dei siti inquinati.
La finalità del Piano Direttore 2000 e quello di ridurre i carichi inquinanti complessivamente
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sversati in laguna a livelli tali da assicurare stabilmente alla Laguna di Venezia le caratteristiche di
mesotrofia che le sono proprie.
Il Piano Regionale di Risanamento delle Acque, approvato dalla Regione del Veneto nel 1989,
rappresenta lo strumento principale per quanto riguarda la pianificazione degli interventi di tutela
delle acque, di differenziazione e ottimizzazione dei gradi di protezione del territorio, di
prevenzione dei rischi da inquinamento, di individuazione delle strutture tecnico-amministrative
deputate alla gestione del disinquinamento.
Il P.R.R.A. si pone quali obiettivi il miglioramento dell’ecosistema idrico interno alla regione
e all’alto Adriatico e il raggiungimento del massimo grado di protezione delle risorse idriche,
compatibili con lo stato di fatto infrastrutturale e con le previsioni di sviluppo.
Le strategie che il P.R.R.A. prevede di utilizzare per il raggiungimento dell’ottimale grado di
protezione dell’ambiente idrico, sono riconducibili all’individuazione di zone omogenee
caratterizzate da diversi indici di protezione dall’inquinamento in funzione della vulnerabilità dei
corpi idrici. Tali zone sono il risultato della intersezione tra le aree tributarie principali e le fasce
omogenee.
Il Piano articola la depurazione in diversi livelli di trattamento, per classi di potenzialità degli
impianti di depurazione e per zone territoriali omogenee, richiedendo depurazioni maggiori per
aree a vulnerabilità piu elevata.
Il Piano inoltre individua e vincola gli schemi principali delle reti fognarie precisando il bacino
servito, l’ubicazione degli impianti di potenzialità superiore a 5.000 A.E. ed il corpo ricettore.
La scelta di privilegiare gli impianti consortili e stata dettata dalla maggiore affidabilità degli
impianti di depurazione di media – grande dimensione che possono utilizzare tecnologie più
affidabili rispetto ad impianti di piccole dimensioni, sparsi nel territorio, a servizio dei singoli
comuni, che risultano essere oltre che scarsamente affidabili anche di difficile ed onerosa
gestione.
Il Piano prevede, pertanto, limiti di accettabilità per gli scarichi dei depuratori pubblici,
differenziati per zona e per potenzialità, via via piu severi con l’aumentare della vulnerabilità del
territorio e della protezione delle risorse idriche; sono riservati perciò limiti
di accettabilità più restrittivi per scarichi ricadenti nella fascia della ricarica degli acquiferi, nel
bacino scolante della Laguna di Venezia e recapitanti nei corsi d’acqua destinati alla
potabilizzazione (Po, Adige, Bacchiglione, Sile, Livenza).
La Giunta Regionale del Veneto, con deliberazione n. 1688 del 16.6.2000, ha approvato il Modello
Strutturale degli Acquedotti del Veneto (M.O.S.A.V.), previsto dall’art. 14 della suddetta L.R.
5/1998, al fine di coordinare le azioni delle otto Autorità d’ambito istituite con la legge medesima.
Tale elaborato, adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del 07.09.1999, ha
acquisito i pareri favorevoli della VII Commissione consiliare regionale, delle Autorità di Bacino
nazionali dei fiumi dell’Alto Adriatico, del fiume Adige e del fiume Po, e del Magistrato alle Acque.
Tale elaborato, successivamente adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del
07.09.1999, consiste nell’individuazione degli schemi di massima delle principali strutture
acquedottistiche della regione, nonché delle fonti da salvaguardare per risorse idriche per uso
potabile.
Il dettato della legge in questione offre la grande occasione di razionalizzare i sistemi idrosanitari
(acquedotti e depurazioni) veneti con chiari obiettivi di funzionalità e di economia, ma anche di
sicurezza dei relativi servizi. L’obiettivo finale è quello di garantire ai cittadini la piena e sicura
disponibilità di un prodotto indispensabile quale l’acqua potabile, nonché il suo riutilizzo dopo
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Programma degli Interventi
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l’uso. Per raggiungere efficacemente tale obiettivo occorre una gestione unitaria degli acquedotti,
delle fognature e degli impianti di depurazione corrispettivi, considerandoli momenti successivi di
un unico percorso di uso dell’acqua, percorso chiamato appunto “ciclo integrato dell’acqua”.
Il MOSAV intende innanzitutto rimuovere gli inconvenienti causati dall’eccessiva frammentazione
delle strutture acquedottistiche attuali, mediante l’accorpamento massiccio dei piccoli e medi
acquedotti, onde ricavare consistenti effetti di economia di scala e di risorsa, nonché di
funzionalità.
Si tende quindi all’interconnessione delle grandi e medie condotte di adduzione esistenti, per
ottenere un sistema acquedottistico veneto di tipo reticolare, capace di eliminare i rischi funzionali
delle condotte e i rischi di fallanze delle fonti, migliorando sensibilmente l’affidabilità del servizio.
Caratteristiche del territorio e dell’infrastruttura
Quanto segue illustra le peculiarità di A.S.I. Spa, dove e come opera, quali sono i caratteri salienti
della società e le prospettive future.
L’Azienda Servizi Integrati S.p.A. di San Donà di Piave - VE (ex Consorzio per l’Acquedotto del Basso
Piave) è stata fondata nei primi anni Trenta per la gestione consortile del servizio di acquedotto e
la realizzazione delle opere ad esso collegate in una zona scarsamente fornita.
Nel corso degli anni il Consorzio, nato in una realtà prettamente agricola, ha provveduto alla
realizzazione delle opere di acquedotto in tutto il bacino dei comuni consorziati ed alla loro
gestione.
L’attuale conformazione dei Comuni soci - costituita dai comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto,
Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di
Mosto, Zenson di Piave - è frutto della loro progressiva adesione alla municipalizzata completatasi
nella seconda metà degli anni ’70 con l’ingresso del comune di Zenson di Piave.
L’Azienda si trova ora ad operare in un territorio densamente abitato nel quale si sono avuti
profondi cambiamenti con caratteristiche territoriali ed economiche differenziate (industrie nei
Comuni dell’entroterra e turismo nelle località balneari di Jesolo, Caorle ed Eraclea).
Il Consorzio, in base a quanto previsto dall’art.60 della Legge 08/06/1990 n.142, si trasforma nel
1995 in Azienda Speciale Consortile, andando così ad assumere una propria personalità giuridica
ed una maggiore autonomia imprenditoriale.
Nel 1998 è iniziato il percorso di accorpamento in un unico soggetto di riferimento del Ciclo
Integrato delle Acque (rif. Legge Galli n. 36/94), percorso conclusosi dopo circa tre anni con
l’acquisizione della gestione del servizio di fognatura e depurazione di tutti i comuni serviti da
acquedotto.
Successivamente, dal 1° Maggio 2002, l'Azienda si trasforma, secondo i dettami dell’art. 115 D.Lgs.
267/2000 integrato e modificato dall’art. 35 della Legge n. 448/2001, da Azienda Speciale in
Società per Azioni, cambiando la propria ragione sociale in Azienda Servizi Integrati S.p.A. (A.S.I.
S.p.A.), per dar vita a concrete prospettive di sviluppo, in linea con le più moderne tendenze
economiche del settore, ponendosi per una maggiore apertura ed integrazione nei mercati delle
Public Utilities e per un servizio sempre più qualificato alla clientela.
Per quanto riguarda il settore del servizio idrico integrato l'Azienda Servizi Integrati S.p.A., con le
aziende "Servizi Idrici Sinistra Piave S.r.l." con sede a Codognè (TV) e "Azienda Servizi Pubblici Sile-
Piave S.p.A.", con sede a Roncade (TV), faceva parte di un gruppo contrattuale la cui capogruppo
"Piave Servizi Scrl" operava sulla base di un contratto di affidamento sottoscritto con l’AATO
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Veneto Orientale. Tale contratto, che aveva durata trentennale (dal 2008 al 2037), è stato firmato
anche da ASI Spa unitamente alle altre due società operative.
Dal 01/04/2014 l’Azienda è entrata a far parte del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, cessando
la funzione di Società operativa di Piave Servizi scrl e ottenendo l’affidamento diretto in qualità di
gestore del SII; l’altra società che opera attualmente nel Consiglio di bacino suddetto è la società
Veritas SpA di Venezia.
Nel 2001 l’Azienda ha conseguito l’importante traguardo della Certificazione del proprio Sistema di
Qualità Aziendale secondo la norma UNI EN ISO 9001.
ASI SpA nel corso degli anni ha mantenuto e sviluppato ulteriormente il Sistema di Qualità
Aziendale, conseguendo la certificazione UNI EN ISO 9001:2008.
L’Azienda, possiede un moderno laboratorio di analisi accreditato ai sensi della norma UNI CEI EN
ISO/IEC 17025:2005 e ai documenti prescrittivi ACCREDIA (N° Accr. 506). Il sistema qualità in
oggetto, introducendo specifiche procedure ad assicurazione e valutazione di qualità delle attività
analitiche svolte, integra quello di carattere gestionale più generale, realizzato dall’Azienda Servizi
Integrati S.p.A. ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008. Inoltre gran parte della progettazione e
direzione lavori delle opere di competenza è svolta attraverso una Sezione interna denominata
Nuove Opere, che svolge l’attività secondo le procedure previste dal Sistema di Qualità.
Da dicembre 2011 A.S.I. S.p.A. ha ottenuto anche la certificazione secondo la norma UNI EN ISO
14001:2004 per le attività di: "Progettazione opere, captazione, potabilizzazione ed adduzione
dell'acqua erogata nei comuni di: Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile
di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto, Zenson di Piave".
L’azienda ha adottato anche un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) allo scopo di raggiungere un
miglioramento delle performance ambientali, rispettando i principi fondamentali di gestione,
ossia: impegno e politica dell'ambiente, pianificazione degli aspetti ambientali, attuazione e
funzionamento, misurazione e valutazione, revisione e miglioramento. In data 4 luglio 2012 è stata
ottenuta la convalida della dichiarazione ambientale rispetto ai requisiti del Regolamento EMAS
per la sede legale ed il sito di Torre Caligo da parte dell'Ente di Certificazione IMQ, con
Registrazione da parte del Comitato per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit.
Attualmente l’Azienda fornisce acqua potabile ad un territorio di circa 132.000 abitanti residenti a
cui si aggiungono circa 100.000 abitanti fluttuanti derivanti dal flusso turistico. . Il servizio è reso a
più di 63.000 utenze tra domestiche, commerciali, industriali, agricole, turistiche, ecc. per un
totale di circa 20 milioni di mc. di acqua consegnata. L’azienda provvede successivamente al
collettamento ed al trattamento di circa 14 milioni di metri cubi di acque reflue urbane che, dopo
un’adeguata depurazione, vengono restituite all’ambiente.
Il complesso sistema di captazione e produzione di acqua potabile ed il sistema di distribuzione
all’utenza è costituito, oltre che da una rete idrica di circa 1.700 km, da quattro punti di
approvvigionamento, dei quali due sono campi pozzi e due impianti di captazione di acque
superficiali.
I campi pozzi sono situati in Comuni al di fuori del comprensorio servito, nelle località di Candelù in
comune di Maserada sul Piave e Roncadelle in comune di Ormelle; essi prelevano acqua dalla falda
artesiana, a diverse profondità, per inviarla alla distribuzione di una parte dei comuni serviti,
attraverso due acquedotti, uno derivato dall’impianto Candelù, a destra del Piave, ed uno derivato
dall’impianto Roncadelle, a Sinistra del Piave. Tali sistemi sono collegati per l’interscambio con gli
altri due della zona litoranea denominati Acquedotto del Sile (derivato dall’impianto di
potabilizzazione di “Torre Caligo” a Jesolo ) e Acquedotto del Livenza ( derivato dall’impianto di
potabilizzazione “Boccafossa” di Torre di Mosto).
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I due impianti di potabilizzazione hanno la loro ragione nel soddisfacimento delle richieste estive
di utenza delle zone turistiche di Caorle e Jesolo, tanto che uno di questi è a funzionamento
stagionale.
Infatti durante il periodo estivo (maggio-settembre) viene avviato l’impianto di produzione del
Livenza mentre quello del Sile a Jesolo aumenta considerevolmente la sua produzione.
Quest’ultimo impianto è dotato, in particolare, di un innovativo sistema di trattamento delle
acque che agisce tramite un bacino artificiale detto “bacino di lagunaggio” nel quale fluisce a
gravità l’acqua del Sile prima di essere prelevata per le successive fasi di potabilizzazione. Tale
bacino avente estensione di circa 40.000 m2 per un volume di riempimento di 230.500 mc,
costituisce una riserva per i casi di emergenza legati a fenomeni di inquinamento del Sile e
soprattutto costituisce un primo trattamento dell’acqua prelevata grazie a fenomeni
microbiologici che si instaurano.
L’acqua prelevata dai pozzi è comunque una parte consistente della produzione, pari a circa il 60 %
della produzione annua.
Il sistema della rete idrica è completamente interconnesso e ciò permette di garantire lo scambio
tra i 4 punti di approvvigionamento, in modo da garantire sempre un servizio minimo, anche in
caso di eventi eccezionali che riducano temporaneamente la funzionalità di uno di questi. Infatti in
caso di mancata produzione di acqua di pozzo, il sistema idrico complessivo può essere
configurato in modo da sostituire la stessa, almeno in parte, con l’acqua prodotta dagli impianti di
potabilizzazione. Tutti gli impianti di produzione e pompaggio che insistono sulla rete idrica
potabile, inoltre, sono telecontrollati a distanza da un centro di supervisione automatizzato.
Tale sistema è stato sviluppato al fine di visualizzare/controllare le condizioni di funzionamento
delle varie unità di produzione e pompaggio.
Esso gestisce i diversi segnali di stato realizzati (presenza tensione, allagamenti, funzionamento
pompe ecc.) e monitora le variabili di processo disponibili (portate, pressioni, livello, parametri
chimico-fisici) controllandone i limiti di allarme impostati e provvedendo ad emettere e registrare
opportune segnalazioni; tutti i dati acquisiti vengono infine raccolti in un database di gestione. Il
controllo qualitativo dell’acqua potabile viene effettuato dal laboratorio interno.
Il sistema fognario gestito dall’Azienda è costituito essenzialmente dai singoli sistemi fognari
comunali, non collegati tra loro, diversamente da quanto accade per la rete idrica. L’acquisizione
di ASI SpA delle fognature dai rispettivi Comuni è avvenuta tra il 1998 ed 2002. L’azienda si
occupa, inoltre, della gestione e dello sviluppo degli impianti di depurazione deputati al
trattamento delle acque reflue ad essi convogliati prima di essere restituite all’ambiente. ASI S.p.a.
sta sperimentando, in particolare, l’abbandono dell’uso del cloro in depurazione per favorire
l’impiego di una tecnologia innovativa che favorisce il raggiungimento di obiettivi di qualità
ambientale.
Di seguito vengono riportate tabelle e grafici sintetici sulle strutture aziendali.
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Fonti di approvvigionamento
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Infrastrutture reti idriche
Infrastrutture impianti depurazione
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2. Criticità nell’erogazione del SII
Di seguito si descrivono e si analizzano le criticità del SII nel territorio di competenza di A.S.I. SpA,
costituito da quello degli 11 Comuni azionisti (Caorle, Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo,
Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto in Provincia di Venezia,
Cessalto, Zenson di Piave in Provincia di Treviso), suddividendole per aree tematiche e sotto-aree
identificate da apposito codice e precisa localizzazione.
L’analisi fa riferimento al periodo temporale 2014-2017 nel quale è previsto di intervenire con il
Programma degli Interventi per risolvere le criticità medesime; una parte degli interventi previsti è
precisamente individuata e deriva dalla programmazione prevista dal Piano d’Ambito di origine
(arco temporale 2008-2037) nel quale sono previsti gran parte degli interventi necessari nel lungo
periodo per i territori interessati (vedi allegato alla presente). Tutte le considerazioni di seguito
riportate fanno riferimento alla situazione esistente a fine anno 2013.
A. Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione)
A1 Assenza di infrastrutture di acquedotto:
non risultano criticità relative alle infrastrutture della rete acquedottistica principale; infatti il
territorio del SII è completamente servito dal punto di vista della captazione ed adduzione
mediante n. 4 punti di prelievo (n. 2 da campi pozzo a nord – Candelù di Maserada sul Piave TV
e Roncadelle di Ormelle TV - e n. 2 da fiume mediante impianti di potabilizzazione a sud –
Fiume Sile a Jesolo VE e Fiume Livenza a Boccafossa di Torre di Mosto VE). I punti di prelievo
suddetti sono collegati agli impianti di accumulo e pompaggio mediante adduttrici di vari
diametri, estese complessivamente circa 60 km, che consentono il trasferimento a “bassa”
pressione dei volumi di produzione ai diversi punti di accumulo e distribuzioni dislocati sul
territorio. In particolare gli impianti di potabilizzazione da fiume, a forte variazione produttiva,
consentono di far fronte alle elevate variazioni di richiesta idrica, peculiari del litorale a forte
vocazione turistica (Jesolo, Eraclea, Caorle).
A2 Alto tasso di interruzioni impreviste di fornitura:
la captazione e l’adduzione possono subire interruzioni che dipendono principalmente da
rotture delle adduttrici, senza però, dati i tempestivi interventi di riparazione effettuati,
trovare un effetto sensibile sul servizio finale; il sistema idrico è infatti organizzato in modo che
gli accumuli di acqua, per interruzioni di breve periodo, e l’elevata interconnessione delle reti
di distribuzione possono garantire la continuità del servizio, senza ripercussioni sull’utenza.
Problematiche derivanti da possibile inquinamento delle fonti di approvvigionamento non
risultano critiche: la qualità dei pozzi risulta stabile mentre fenomeni di inquinamento dei fiumi
vengono superati con la sospensione temporanea dell’attingimento, sospensione possibile
grazie agli accumuli in distribuzione ed alla riserva costituita dal bacino di lagunaggio gestito
presso l’impianto di Torre Caligo a Jesolo. Relativamente alle rotture delle adduttrici il
problema è legato alla vetustà delle stesse. Il PDI prevede pertanto interventi di risoluzione di
parte delle criticità mediante rifacimento di un tratto di condotta adduttrice in sx Piave (da
Ponte di Piave TV a Noventa di Piave VE); successivi interventi dovranno completare la
sostituzione di tali adduttrici, anche in dx Piave, mentre per quanto riguarda le captazioni è
previsto di realizzare nuovi pozzi per potenziare i punti di prelievo da falda al fine di dare
sostegno alla produzione da fiume (razionalizzazione della produzione nel periodo invernale,
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sostegno nel periodo estivo di massima produzione) fornendo nel contempo una maggior
copertura dal rischio di inquinamento dei fiumi e/o rischio siccità.
A3 Bassa pressione:
non vi sono criticità di tale specie per quanto riguarda captazione e adduzione; la diminuzione
della prevalenza dei pozzi, che sono a risalienza naturale, riscontrata in passato in
corrispondenza a particolari periodi siccitosi, non ha finora mai comportato riduzioni di
produzione e conseguenti abbassamenti delle pressioni di gestione delle reti; in particolare la
riduzione della prevalenza dei pozzi è stata mitigata con la costruzione dei nuovi impianti di
pompaggio con adeguate quote di prelievo dell’acqua. La costruzione di nuovi pozzi, riportata
nel precedente punto A2, consentirà di ridurre eventuali criticità future.
A4 Vetustà delle reti e degli impianti:
gli impianti e le reti hanno tassi di vetustà diversi. In particolare gli impianti di rilancio dei
campi pozzi, come anzidetto, sono stati realizzati circa 20 anni fa ed essendo relativamente
recenti non hanno necessità di grandi interventi di manutenzione, mentre gli impianti di
potabilizzazione sono costituiti da diverse sezioni con vetustà progressive. Pertanto questi
ultimi hanno necessità di manutenzioni straordinarie annuali, soprattutto alle strutture dei
fabbricati. Nel PDI è prevista una quota annuale dedicata in parte anche a tali interventi, che
annualmente vengono dettagliati nel budget aziendale insieme con quelli relativi a tutte le
manutenzioni straordinarie dell’anno. Si rileva inoltre, anche se non compresi nel piano di
intervento poiché programmabili a medio termine, la necessità di effettuare una
manutenzione straordinaria dell’opera di presa dell’impianto di potabilizzazione di Boccafossa,
al fine di evitare il continuo accumulo di sedimenti, ed alle opere idrauliche/carpenterie del
decantatore 1 del potabilizzatore di Jesolo. Una attenzione particolare invece deve essere
posta alla vetustà delle condotte adduttrici, specialmente quelle provenienti dai campi pozzo
precedentemente citati. La sostituzione delle condotte è estremamente importante per
evitare possibili disagi all’utenza, che si potrebbero verificare a seguito del progressivo
deterioramento delle adduttrici, per limitare perdite d’acqua diffuse e puntuali (rotture),
particolarmente frequenti per l’adduttrice di sinistra Piave, con ricaduta sui costi di gestione e
di intervento per riparazione. Il PDI prevede come precedentemente detto la sostituzione del
tratto sud della condotta adduttrice sx Piave proveniente dai pozzi di Roncadelle per circa 10
km;
A5 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.
B. Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione)
B1 Vetustà delle reti e degli impianti:
le reti servite sono state realizzate a partire dal 1932 circa, anno in cui venne realizzata la
condotta adduttrice dx Piave dal Consorzio per l’Acquedotto del Basso Piave (dal quale ha
originato ASI SpA), realizzando la rete distributrice principale che venne completata nel 1951
con il Comune di Caorle. Successivamente, anche con l’ingresso nel Consorzio di alcuni nuovi
Comuni (Fossalta di Piave, Cessalto e Zenson di Piave) venne completata la rete distributrice
che allo stato attuale è costituita da circa km 1.640. La vita media delle condotte aziendali e di
circa 45 anni, e pertanto è evidente che necessiti di una consistente opera di manutenzione
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straordinaria al fine di ridurre le perdite d’acqua e i costi di gestione. Tali criticità dovranno
essere risolte con interventi continui di sostituzione delle condotte più vetuste, e il PDI
prevede sia un importo da precisare nel budget annuale, sia interventi specifici per le condotte
più importanti, come per esempio il progetto di Rinnovo e potenziamento della condotta
S.Donà - Ponte Triangolo 2° stralcio, che è in corso di realizzazione nei Comuni di San Donà di
Piave, Eraclea e Torre di Mosto (circa 8,7 km). Altro intervento previsto dal Piano è da
realizzarsi a Caorle per sostituzione di circa km 2 di condotta obsoleta.
Per quanto riguarda gli impianti di accumulo e pompaggio molti di questi sono stati
ammodernati a partire dal 1990 sostituendo le apparecchiature elettromeccaniche ormai
obsolete con sistemi moderni a giri variabili e gli edifici sono stati e continuano ad essere
manutenuti con interventi straordinari annuali; non vi sono pertanto criticità rilevanti, salvo la
necessità di realizzare in futuro nuovi impianti per potenziamento di alcuni pompaggi esistenti
in alcuni casi non ancora aggiornati. Alcuni di questi (es.: Ceggia) potranno essere realizzati a
medio termine, mentre altri sono previsti già da PdL (progetto esecutivo per impianto Caorle,
progetto preliminare in corso per impianto Dune di Jesolo).
B2 Qualità dell’acqua non conforme agli usi umani:
non risultano attualmente criticità di tale fattispecie; il monitoraggio continuo della qualità
dell’acqua prodotta presso i campi pozzi ed il controllo di processo effettuato per gli impianti
di potabilizzazione da superficie, comprendente l’analisi di tutte le possibili interferenze
derivante da trattamenti (reagenti, materiali, processi) garantiscono il mantenimento degli
standard qualitativi di riferimento.
B3 Restrizioni all’uso:
non risultano attualmente criticità di tale fattispecie sia per gli aspetti qualitativi, che non
hanno mai determinato richieste di deroghe, né per gli aspetti quantitativi, che anche in
periodi siccitosi, non hanno richiesto riduzioni delle pressioni di erogazione.
B4 Alto livello di perdite e presenza di perdite occulte:
il livello di perdite che viene registrato mediante misurazioni nei punti di produzione, negli
impianti di accumulo e pompaggio e all’utenza, verificando accuratamente il bilancio idrico
complessivo, risulta attestarsi intorno al 25% medio sull’intero comprensorio servito.
Sicuramente è un dato di criticità da tenere sotto controllo e d’altra parte sarà sicuramente
migliorato mediante la sostituzione della condotta adduttrice sx Piave, che è sede di una parte
consistente delle perdite occulte. Si valuta infatti che le perdite in adduzione siano circa il 6%,
mentre in distribuzione circa 16%. La rimanente parte del 3% è dovuto a perdite diverse
(lavaggi condotte, scarichi per riparazioni, rotture, ecc.). L’Azienda comunque fa il
monitoraggio continuo delle perdite delle condotte effettuando annualmente una campagna
di ricerca perdite su circa 350 km di rete, utilizzando personale aziendale che è dotato di
adeguata strumentazione (correlatore e altri strumenti di indagine basati sulla propagazione
del rumore/vibrazioni e analisi degli spettri di frequenza).
B5 Alto livello di interruzioni impreviste della fornitura:
il livello di interruzioni impreviste dipende essenzialmente dalle rotture delle condotte vetuste,
e quindi è risolvibile con la progressiva sostituzione delle stesse. Al precedente punto B1 sono
stati riportati gli interventi previsti dal piano che coprono le zone a criticità più elevata in
relazione a rotture delle condotte a tasso di accadimento più elevato. Il livello di interruzione
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medio comunque non può essere considerato alto in quanto il numero di ore di interruzione
del servizio (sia per imprevisti che programmate) per ogni chilometro di rete in un anno è circa
pari a uno.
B6 Bassa pressione:
i valori di pressione in distribuzione garantiscono generalmente i 25 m c.a. e non si rilevano
aree di particolare criticità. Nelle aree del territorio in cui esistono fabbricati superiori a tre
piani, le amministrazioni comunali prescrivono l’uso di impianto autoclave per garantire in ogni
caso l’utenza.
B7 Mancato raggiungimento della dotazione minima garantita:
tutte le utenze usufruiscono della dotazione minima garantita, che, con le flessibilità di
approvvigionamento e di adduzione, viene assicurata su macrozona anche in caso di rotture su
adduttrici o guasti ad impianti di distribuzione.
B8 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.
C. Criticità del servizio di fognatura
C1 Assenza del Servizio:
tutti gli undici comuni di competenza aziendale sono dotati di reti (miste o separate) e impianti
fognari di depurazione. Facendo riferimento alla totalità delle utenze idriche allacciate
(63.231), mediamente le utenze che risultano essere allacciate a fognatura è di circa 85%
(depurate circa 84%); in realtà, data la conformazione del territorio servito dalla rete idrica
comprendente vaste aree agricole, molte utenze isolate difficilmente sono raggiungibili dalla
rete fognaria senza dover affrontare costi elevati rispetto ai risultati raggiunti. In realtà le
utenze che effettivamente si potranno allacciare sono molto limitate, e quindi si può
concludere che non vi sono aree consistenti non servite, considerati i costi di allacciamento
sostenibili in un’analisi costi-benefici. Nel PDI è previsto un intervento in una zona non servita
del Comune di Zenson di Piave (fognatura nera in Via Rossini, Vivaldi, S.Antonio e Premuda), in
uno dei comuni che ha il più basso rapporto tra utenze fognarie servite e utenze idriche (pari a
circa 48%). Il comune in questione è dotato di reti separate;
C2 Vetustà delle reti e degli impianti:
tutte le reti fognarie hanno consistenti necessità di manutenzione straordinaria per evidente
vetustà delle condotte (in molti casi però non è nota l’epoca di costruzione), così come gli
impianti di sollevamento fognario. Naturalmente nei Comuni dove esistono reti fognarie miste
gli interventi consistono nella realizzazione di nuove reti fognarie nere, lasciando le miste ad
uso acque meteoriche. Nel PDI è previsto un intervento di separazione delle reti a Fossalta di
Piave con un primo stralcio della rete del Bacino Est che prevede di realizzare una parte di rete
nera mantenendo anche la mista esistente fino alla realizzazione del 2° stralcio dell’opera.
Altre manutenzioni straordinarie sono eseguite su vari tratti di rete mediante il budget
annuale;
C3 Alto tasso di fuoriuscite:
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non si ha riscontro di fuoriuscite natura accidentale di reflui fognari, fatti salvi i casi di sfioro
delle acque provenienti da reti fognarie miste in caso di eventi di pioggia intensi.
C4 Alta frequenza di allagamenti:
in generale le reti fognarie esistenti sono sottodimensionate in riferimento agli eventi di
pioggia più recenti, poiché sono state dimensionate con tempi di ritorno attualmente
insufficienti (es: 6 anni a Jesolo). Quindi i fenomeni di allagamento sono ricorrenti, seppure
non altamente frequenti in zone specifiche. Inoltre piccoli interventi di manutenzione eseguiti
negli anni passati hanno in parte risolto tali problematiche che in molti casi non si sono
ripresentate. Nel caso specifico del Comune di Fossalta inoltre il progetto citato
precedentemente Bacino Est che prevede il mantenimento temporaneo di una fognatura mista
porta ad un miglioramento anche del volume d’invaso per contrastare gli allagamenti.
C5 Altre criticità:
diversi interventi previsti dal precedente P.A., e in parte già realizzati in alcune frazioni di
Comuni (es. nel 2013 Ottava Presa di Caorle, Isiata di San Donà di Piave), prevedono di
collegare le frazioni dotate di impianti minori di trattamento al depuratore principale del
capoluogo. Nell’effettuare tali collegamenti il progetto di norma prevede di dotare la frazione
di una adeguata rete fognaria nera a gravità (dove esiste solo la mista), alla quale gli utenti
esistenti dovranno poi collegarsi entro un anno dalla conclusione dei lavori. Nel PDI sono
inseriti tre progetti di questa tipologia, con cadenze temporali diverse. Il primo per collegare la
frazione di S.Giorgio di Caorle al depuratore del capoluogo attraverso la rete recentemente
realizzata a Ottava Presa di Caorle. Tali opere prevedono, data la collocazione delle frazioni
stesse in territori perlopiù agricoli, anche di realizzare collegamenti fognari in pressione dotati
di impianti di pompaggio. Gli altri due progetti simili riguardano il Comune di San Donà di Piave
con collegamento della frazione Palazzetto al capoluogo tramite le opere realizzate di recente
nella frazione Isiata, mentre la frazione Passarella che è localizzata in dx Piave, diversamente
dal depuratore comunale, sarà collegata al depuratore del Comune di Musile di Piave tramite
la rete recentemente realizzata a Chiesanuova (anch’essa in comune di San Donà di Piave ma
in dx Piave).
D. Criticità del servizio di depurazione
D1 Assenza di trattamenti depurativi:
non vi sono località sprovviste di depuratori, salvo alcuni agglomerati ove non è conveniente
portare il servizio per motivi di economicità come precedentemente detto.
D2 Vetustà degli impianti di depurazione:
gli impianti esistenti hanno necessità di manutenzioni annue costanti sia nella parte edilizia che
in quella elettromeccanica, sia per mantenere/migliorare gli attuali standard di funzionamento
sia per adeguarsi a limiti tabellari più restrittivi; tali manutenzioni straordinarie vengono
dettagliate nel budget annuale e trovano riscontro nell’apposita voce generale del PDI.
Interventi più consistenti e previsti nel PDI riguardano l’up-grading degli impianti di Fossalta di
Piave, Ceggia, Cessalto e Torre di Mosto al fine di consentire il rispetto dei limiti tabellari nella
fase transitoria di medio/lungo termine che precede la loro dismissione.
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D3 Scarichi fuori norma:
nonostante quanto espresso al punto D2, la garanzia di conformità dello scarico viene
comunque garantita da continui controlli di processo ed up-grading gestionale.
D4 Altre criticità:
data l’incidenza delle reti fognarie di tipo misto e/o la persistenza di pretrattamenti all’utenza,
per buona parte dei depuratori resta la criticità della divergenza tra carichi idraulici ed
inquinanti all’ingresso degli impianti di depurazione. Le ricadute sul processo vengono arginate
ed affrontate con piccoli up-grade gestionali e con quanto riportato ai precedenti punti D2 e
D3.
Nel PDI è previsto di realizzare il potenziamento dell’impianto di depurazione di San Donà di
Piave da 45.000 AE a 62.500 AE al fine di recepire i reflui provenienti dal Comune di Noventa di
Piave, il cui collegamento è già stato predisposto con recente appalto. Appena il depuratore
sarà potenziato potrà essere disattivato il depuratore di Noventa di Piave che verrà
trasformato in un semplice impianto di pompaggio verso la rete di San Donà di Piave.
E. Criticità dell’impatto con l’ambiente
E1 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di potabilizzazione:
allo stato attuale non sussistono criticità; i fanghi prodotti presso gli impianti di
potabilizzazione vengono recuperati con appalti annuali che consentono di ripristinare la
capacità ricettiva dei letti di essiccamento gestiti.
E2 Difficoltà di smaltimento dei fanghi di depurazione:
non si rilevano particolari criticità: l’entità e caratteristiche degli insediamenti industriali nel
territorio e una disciplina pesata delle relative immissioni in pubblica fognatura consentono di
recuperare/riciclare tutti i fanghi prodotti.
E3 Elevato consumo di energia elettrica:
non si rilevano criticità particolari; per l’area potabile sono installati inverter atti a modulare il
consumo energetico in base alla richiesta idrica in tutti gli impianti; la stessa cosa effettuata
nell’area depurazione sulle utenze più energivore ha consentito significative riduzioni dei
consumi
E4 Presenza di subsidenza, stress delle fonti, difficoltà di mantenimento del “flusso
ecologico” e in genere di pressioni sui corpi idrici di ricezione e di prelievo:
non si rilevano particolari criticità fatta eccezione per la gestione delle pressioni sui corpi idrici
ricettori dovute alla classificazione di tutto il territorio di competenza in “area sensibile” che
ricade direttamente su impianti di depurazione originariamente non progettati in tal senso.
E5 Altre criticità:
al momento non si rilevano altre criticità.
F. Criticità del servizio di misura
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F1 Non totale copertura dei misuratori funzionanti di impianto:
il sistema idrico potabile è dotato presso tutti gli impianti di produzione e pompaggio di
strumenti di misura per le portate immesse in rete (strumenti per la misura di pressione e
livelli utili alla gestione del servizio sono egualmente diffusi) e gli output sono gestiti dal
sistema di telecontrollo aziendale; anche in area depurazione i principali impianti dispongono
di idonei sistemi di misura dei principali flussi di portata, per i settori ancora scoperti è già
prevista l’implementazione di sistemi di misura nel PDI allegato.
F2 Non totale copertura dei misuratori funzionanti di utenza:
non sono presenti criticità e tutte le utenze sono dotate di sistema di misura dei consumi,
anche con misuratori combinati che rilevano i piccoli consumi su utenze di valore rilevante
F3 Alta vetustà misuratori di impianto:
sebbene in alcuni casi i sistemi di misura abbiano età considerevole, lo stato di funzionamento,
verificato costantemente, non presenta criticità particolari.
F4 Alta vetustà misuratori di utenza
Criticità: allo stato attuale ci sono circa 30.000 contatori installati che hanno più di 10 anni, in
particolare 18.000 contatori con un indice di vetustà pari a 15 anni e nr. 12.000 contatori con
un indice di vetustà tra i 10 e 15 anni.
Attualmente, in diretta amministrazione, si provvede alla sostituzione di circa nr. 3.000
contatori vetusti all’anno; è in programma l’implementazione delle sostituzioni fino a circa nr.
5/6.000 contatori per anno in modo da raggiungere la vetustà massima del parco contatori di
10 anni, in linea con le disposizioni del D.M. 30 ottobre 2013 n. 155 riguardante gli strumenti di
misura, tra cui i “contatori dell’acqua”.
F5 Basso tasso di misura effettiva dei misuratori:
non ci sono delle particolari criticità. Il personale incaricato, infatti, effettua le letture di tutti i
contatori presenti nel territorio seguendo un piano di letture/ fatturazione aziendale
segnalando eventuali anomalie di funzionamento (incidenza minima). Il passaggio del letturista
presso le utenze domestiche, e le piccole attività, avviene due volte all’anno, mentre per le
utenze con grossi consumi, definite per semplicità grandi utenze (industrie e attività
alberghiere e di ristorazione) il passaggio avviene dalle 4 alle 5 volte all’anno. Dopo la lettura
effettiva si emette fattura.
Sulle rilevazione dei misuratori sono in previsioni due progetti:
- progetto di tele lettura che coinvolgerà, secondo un piano annuale, le Grandi utenze dei
principali comuni, per avere sempre sotto controllo, con un collegamento internet, i consumi
registrati dal contatore;
- progetto mappatura contatori che permetterà di individuare correttamente la posizione dei
contatori all’interno del territorio, attraverso coordinate e note in tabelle.
F6 Assenza servizio di autolettura:
criticità non presente, il servizio di lettura è affidato a personale incaricato, qualora il
personale non riesca ad effettuare la lettura, a causa dell’assenza del cliente e/o inacessibilità
al contatore, viene rilasciata una cartolina sulla quale l’interessato riporta la lettura corrente
del contatore. La lettura deve essere comunicata al gestore attraverso una delle seguenti
modalità: cartolina,fax, mail, nr verde.
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F7 Bassa affidabilità dei dati raccolti tramite lettura e/o autolettura:
Criticità non presente, le letture comunicate dagli utenti sono attendibili; qualora ci siano dei
palesi errori l’ufficio, che effettua l’inserimento delle letture, prende contatto con l’utente per
una verifica dell’attendibilità del dato rilevato. Per i casi più problematici può essere inviato sul
posto il personale incaricato.
F8 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità
G. Criticità nei servizi al consumatore
G1 Inadeguatezza del sistema di fatturazione:
Non ci sono criticità rilevanti anche se è in previsione lo sviluppo di un nuovo gestionale
integrato che permetterà di elaborare le fatture con più semplicità adattando velocemente i
documenti alle nuove e molteplici richieste della normativa vigente.
G2 Inadeguatezza del sistema di assistenza clienti:
non ci sono criticità. A disposizione delle 63.800 utenze c’è un centralino e un numero verde
oltre agli sportelli aperti al mattino e al pomeriggio dal lunedì al giovedì (venerdì solo al
mattino) presso la sede centrale di San Donà di Piave e due sportelli aperti al mattino, a giorni
alterni, presso gli uffici esterni di Caorle e Jesolo. In seguito ad un sondaggio, sulla
soddisfazione degli utenti, eseguito da una società esterna, a fine 2012, su un campione di 650
interviste è emerso, infatti, che la professionalità e la competenza del personale al telefono e
del personale agli sportelli è molto alta e raggiunge un indice di gradimento, in una scala da 0 a
100, pari a 93.
G3 Bassa performance nella continuità del servizio:
non presenta criticità, in seguito al sondaggio sopra richiamato, il campione, di clienti
intervistati, ha apprezzato la continuità e la regolarità del servizio intese come assenza di
interruzione raggiungendo un punteggio di soddisfazione, in una scala da 0 a 100, di 98,4.
G4 Qualità del servizio inferiore agli standard individuati dalla carta dei servizi:
non presenta criticità, indice di soddisfazione sempre molto elevato degli utenti comprovato
dal sondaggio sopra richiamato.
G5 Altre criticità: al momento non si rilevano altre criticità.
3. Parametri di performance del SII
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Nel documento allegato Piano degli Interventi 2014-2017 sono riportati, per ciascun intervento
previsto per risolvere e criticità elencate al precedente capitolo 2, gli indicatori utilizzati per
descrivere la qualità dell’intervento ed il suo obiettivo di miglioramento. In alcuni casi i parametri
sono stati valutati come giudizio generale su livello di servizio svolto, in conseguenza del fatto che
la criticità è legata essenzialmente alla vetustà degli impianti. In altri casi, dove si realizzano servizi
prima non esistenti (o parzialmente esistenti nel caso di reti fognarie miste), si è valutato l’indice
tramite l’incidenza percentuale delle nuove utenze servite da rete fognaria nera rispetto alle
utenze idriche complessive (che rappresentano sostanzialmente il 100% di utenze servite), oppure
l’estesa della nuova rete nera separata rispetto alla rete mista esistente.
4. Livelli di servizio
I livelli di servizio attuali si possono desumere da indagini di customer satisfaction, iniziate a
partire dall’anno 2002 e proseguite poi nel 2005, 2009 e 2012; gli indici generali ricavati da tali
indagini mostrano un buon livello di soddisfazione tramite gli indici sintetico e generale,
comunque sopra gli standard del territorio; naturalmente altri indicatori derivano da rilevazioni
interne (es. tempistica, n.ro di segnalazioni/interventi di vario tipo, ecc.).
Si deve inoltre far presente che le misurazioni sia di customer satisfaction che di rilevazione
interna di dati sopra citate, sono relative all’intero territorio gestito, mentre il PdI, a causa della
sua limitazione al periodo 2014-2017, fa riferimento solo ad una parte delle criticità che
dovrebbero essere risolte, e che sono contenute complessivamente nell’originario Piano d’Ambito
che aveva l’orizzonte dell’anno 2037. Quest’ultimo pertanto contiene un elenco esaustivo di tutte
le criticità del territorio servito; ovviamente quelle del PdI sono quelle ritenute più impellenti e
comunque derivanti da una priorità già analizzata nel suddetto Piano d’Ambito.
I dati interni sono rilevati mediante registrazione prevalentemente digitali con l’uso di diversi
applicativi, anche appositamente predisposti dagli uffici tecnici aziendali; è in corso comunque una
revisione del sistema informativo aziendale che permetterà di omogeneizzare le modalità di
accesso ai data-base, eliminando possibili ridondanze dei sistema e con l’obbiettivo di ottenere
una maggior efficienza e velocità di gestione di tutta la documentazione aziendale.
5. Livelli di servizio Obiettivo – Obiettivi specifici
Nel PdI 2014-2017 sono elencati nel dettaglio tutti gli interventi specifici ed i relativi obiettivi di
miglioramento, che ovviamente devono conseguire dalle opere previste; pertanto dove la criticità
è conseguente alla vetustà degli impianti, l’obbiettivo previsto è indicato nella maggior parte dei
casi come “ottimo” in quanto la sostituzione dell’impianto (perlopiù reti idriche soggette a
frequenti riparazioni) permetterà di evitare sospensioni temporanee di erogazione e perdite
d’acqua a causa di rotture accidentali. Infatti il servizio attuale è notevolmente orientato al pronto
intervento di riparazione per limitare i disagi all’utenza, ma dopo la sostituzione degli impianti
vetusti la clientela non subisce più alcun disagio per molti anni, e quindi il servizio da “sufficiente”
diventa “ottimo”. In alcuni casi il miglioramento è stato limitato a “buono” in quanto, nel caso dei
depuratori, data la complessità delle strutture e l’evolvere della normativa, restano sempre dei
margini di miglioramento dell’impianto. Per quanto riguarda le altre tipologie di indici è chiaro che
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si è fatto riferimento alle nuove utenze allacciabili e/o ai km di rete fognaria nera che sarà
separata da quella mista.
6. Strategie di intervento
Le strategie di intervento sono mirate in primo luogo a sostituire le reti vetuste, ad adeguare gli
impianti di depurazione minori ad uno standard minimo, in attesa di collettare tali impianti a quelli
di dimensioni maggiori, ad estendere il servizio fognario effettuando la separazione delle reti;
molto spesso in alcuni progetti questi obbiettivi vengono portati avanti parallelamente. Infatti,
così come già fatto per esempio in diverse frazioni già interessate dai lavori (frazioni Ottava Presa
di Caorle, Isiata e Chiesanuova di San Donà di Piave, Caposile di Musile di Piave ecc), anche per
alcuni progetti compresi nel PdI (frazioni S.Giorgio di Caorle, Passarella e Palazzetto di San Donà di
Piave) gli interventi prevedono la separazione delle reti, la dismissione dell’impianto/i di
trattamento esistente e relativo collettamento dei reflui ai depuratori maggiori, e inoltre
rifacimento delle reti idriche nelle zone interessate dall’intervento. Si comprende pertanto che un
intervento di tale tipo è effettivamente un miglioramento consistente del SII integrato nel suo
aspetto generale.
7. Cronoprogramma degli interventi
Il PdI 2014-2017 contiene gli elementi di base dei lavori da eseguire considerando solo le opere
che entreranno in ammortamento entro il 2017 (il 2018, anno in cui scade la gestione, non è stato
indicato perché non vi sono opere che entrano in ammortamento entro tale anno, ma solo
successivamente); nel Piano sono indicati, oltre agli anni di completamento dei lavori, gli importi
delle opere e la quota che è a carico del SII; la differenza consiste nei finanziamenti Regionali già
assegnati. Si evidenzia che normalmente l’assegnazione di un finanziamento alla realizzazione di
un’opera, ne aumenta la priorità in quanto è necessario realizzare i lavori entro la scadenza di 5
anni dalla data di assegnazione, per poter usufruire del contributo.
Il Piano inoltre prevede alcuni importi destinati alla manutenzione straordinaria annuale degli
impianti/reti/servizi, interventi che vengono di solito dettagliati con la stesura del budget annuale
e che sono rivolti agli obiettivi già precedentemente richiamati, nonché a interventi urgenti e
imprevisti. Una quota è inoltre destinata all’ammodernamento delle apparecchiature e strutture
di servizio (strumentazione, parco macchine, attrezzature, manutenzione straordinaria sedi
operative, hardware ecc.)
SERVIZIOCriti
cità
Criticità AEEG (vedi
art. 7.1 dell' all. A
643/2013)
Indicatore UdM
Livello attuale
(fine 2013 o
miglior stima)
Livello
obiettivo
fine
affidament
o
SPECIFICARE gli investimenti da
allocare - obiettivo prevalenteComune/Agglomerato Descrizione intervento
Importo totale di
investimento Importo in tariffa
Anno di
ammortamento
Approvvigionamento idrico (captazione e adduzione) A4Vetustà delle reti e
degli impiantistato delle reti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,
potenziamento tubazioni
Sistema acquedotto
Sinistra Piave
Sostituzione adduttrice principale da Salgareda a Torre
di Mosto. Km 30 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 -
1° STRALCIO: SALGAREDA-NOVENTA 9,9 Km
7.700.000 7.700.000 2.017
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato delle reti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONA manutenzioni straordinarieN. 11 COMUNI DI
COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 4.847.400 4.847.400
2014,2015,
2016,2017
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato delle reti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,
potenziamento tubazioni
San Donà di Piave (VE),
Eraclea (VE), Torre di
Mosto (VE)
Rinnovo e potenziamento della condotta adduttrice S.
Donà - Ponte Triangolo 2.930.207 2.930.207 2.014
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE OTTIMA potenziamento serbatoi Noventa di Piave (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio
di Calnova nel comune di Noventa di Piave 700.000 700.000 2.015
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
BUONA OTTIMA
potenziamento opere
elettromeccaniche
dell'impianto
Jesolo (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio
di Dune di Jesolo - 2° STRALCIO 500.000 386.874 2.015
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato delle reti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE OTTIMAmanutenzioni straordinarie,
potenziamento tubazioniCaorle (VE)
Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio
di Altanea del comune di Caorle - 2° STRALCIO 889.500 183.339 2.016
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
BUONA OTTIMA potenziamento serbatoi Caorle (VE)Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio
di Altanea del comune di Caorle - 3° STRALCIO 708.400 708.400 2.016
B1Vetustà delle reti e
degli impiantistato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
BUONA OTTIMA
potenziamento serbatoi e opere
elettromeccaniche
dell'impianto
Caorle (VE)Costruzione del nuovo impianto di accumulo e
pompaggio di Caorle 1.350.000 1.350.000 2.015
C1 Assenza del servizio estensione fognatura
% utenza
servita
/utenza totale
48% 51% estensioni di rete Zenson di Piave (TV)
Realizzazione di rete fognaria nera in Via Rossini e tratto
di via Vivaldi con posa di km 0,5 di tubazione in gravità
in ghisa DN200
211.101 211.101 2.015
C1 Assenza del servizio estensione fognatura
% utenza
servita
/utenza totale
51% 56% estensioni di rete Zenson di Piave (TV)Realizzazione di rete fognaria nera in Via S. Antonio e
Via Premuda: Km 1,3 DN 250 e Km 0,2 DN 200 750.000 750.000 2.015
C2Vetustà delle reti e
degli impianti
stato delle reti e
sollevamenti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
insufficiente ottima manutenzioni straordinarieN. 11 COMUNI DI
COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 1.009.000 1.009.000
2014,2015,
2016,2017
C4Alta frequenza di
allagamentiottimizzazione reti
Km reti
critiche/ Km
totali
44% 37%
separazione reti,
potenziamento sistema
smaltimento acque meteoriche
Fossalta di Piave (VE)
Interventi di sistemazione e adeguamento della rete
fognaria del Bacino Est del Capoluogo di Fossalta di
Piave - 1° Stralcio
1.150.000 427.000 2.015
C5 Altre criticità separazione delle reti
Km reti
separate / Km
totali
10% 12%
nuova rete nera e collettori di
collegamento ai depuratori
maggiori
San Donà di Piave (VE)
Collegamento rete fognaria nera delle frazioni di
Palazzetto, Isiata e Fossà al depuratore di San Donà di
Piave - 3° STRALCIO: PALAZZETTO - ISIATA
1.055.200 1.055.200 2.015
C5 Altre criticità separazione delle reti
Km reti
separate / Km
totali
10% 13%
nuova rete nera e collettori di
collegamento ai depuratori
maggiori
Musile di Piave (VE)
Collegamento rete fognaria nera della frazione di
Passarella alla rete di Chiesanuova con collettamento al
depuratore di Musile di Piave. Km 1 tubazione a gravità
in ghisa DN300 e completamento della separazione rete
fognaria
3.466.845 3.466.845 2.017
C5 Altre criticità separazione delle reti
Km reti
separate / Km
totali
72% 78%
nuova rete nera e collettori di
collegamento ai depuratori
maggiori
Caorle (VE)
Rete fognaria di collettamento dei reflui della frazione di
S. Giorgio di Livenza alla rete fognaria di Ottava Presa
che deve essere già collegata all'impianto di
depurazione di Caorle.
2.466.168 1.666.168 2.015
C5 Altre criticità
potenziamento linea a
seguito di separazione
delle reti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
insufficiente ottimamanutenzioni straordinarie e
potenzimenEraclea (VE)
Potenziamento del collettore fognario di collegamento
dell'area PIP di Eraclea al depuratore di Eraclea Mare. 702.024 702.024 2.016
D2Vetustà degli impianti
di depurazionestato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento
dell'impiantoCessalto (TV)
Adeguamento e potenziamento dell’impianto di
depurazione di Cessalto per conformarlo ai limiti
previsti dal D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con
San Donà
450.000 292.500 2.016
D2Vetustà degli impianti
di depurazionestato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento
dell'impiantoFossalta di Piave (VE)
Adeguamento ed ampliamento dell'impianto di
depurazione di Fossalta di Piave ai limiti del D.Lgs.
152/99 in attesa del collegamento con l'impianto di
Musile 2° stralcio
415.000 124.000 2.016
D2Vetustà degli impianti
di depurazionestato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento
dell'impiantoCeggia (VE)
Adeguamento dell’impianto di depurazione di Ceggia ai
limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con
San Donà
650.000 200.000 2.016
D2Vetustà degli impianti
di depurazionestato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento
dell'impiantoTorre di Mosto (VE)
Adeguamento e ampliamento dell’impianto di
depurazione di Torre di Mosto per conformarlo ai limiti
del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San
Donà
1.000.000 305.000 2.016
D2Vetustà degli impianti
di depurazionestato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAmantenimento in efficienza
degli impianti
N. 11 COMUNI DI
COMPETENZAMANUTENZIONI STRAORDINARIE ANNUALI 1.939.000 1.939.000
2014,2015,
2016,2017
D4 Altre criticità stato degli impianti
conserv.
Insufficiente,
sufficiente,
buona, ottima
SUFFICIENTE BUONAampliamento e adeguamento
dell'impiantoSan Donà di Piave (VE)
Adeguamento ed ampliamento fino alla potenzialità di
62.500 a.e. dell’impianto di depurazione di San Donà 4.000.000 1.333.000 2.016
G1 lettura contatori letture effettive annuen.
letture/anno135026
investimenti dedicati a tale
scopo
N. 11 COMUNI DI
COMPETENZA
G2 bollettazione bollette annuen.
bollette/anno 140.482
investimenti dedicati a tale
scopo
N. 11 COMUNI DI
COMPETENZA
G3 call center presenza call center
utenti serviti
da call
center/utenti
totali
63.868 nuovo call center o
implementazione del servizio
N. 11 COMUNI DI
COMPETENZA
G4
rapporti con l'utenza
ed ottimizzazione del
servizio
ottimizzazione del
servizio e dei rapporti
con l'utenza - rispetto
carta e reg. SII
progetti
specifici
investimenti dedicati a tale
scopo; inclusi investimenti
connessi con sedi, database e
gestioni utenze; mantenimento
organizzazione del servizio
(beni strumentali e di impresa
non allocabili in altre voci)
N. 11 COMUNI DI
COMPETENZAADEGUAMENTO SERVIZI GENERALI 204.600 204.600
2014,2015,
2016,2017
TOTALE 39.094.445 32.491.658
Fornitura acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione)
Fognatura
Depurazione
Al consumatore
Spesa annua degli investimenti Piano d’Ambito Periodo 2012-2037
(esclusi allacciamenti)
Investimenti di piano Importo Anno
Aliquota media tecnica 3.744.742 2012
Aliquota media tecnica 4.328.778 2013
Aliquota media tecnica 3.656.229 2014
Aliquota media tecnica 9.647.654 2015
Aliquota media tecnica 11.155.898 2016
Aliquota media tecnica 12.820.435 2017
Aliquota media tecnica 13.721.028 2018
Aliquota media tecnica 8.103.637 2019
Aliquota media tecnica 8.846.075 2020
Aliquota media tecnica 15.081.333 2021
Aliquota media tecnica 8.111.397 2022
Aliquota media tecnica 17.050.465 2023
Aliquota media tecnica 10.854.705 2024
Aliquota media tecnica 3.382.720 2025
Aliquota media tecnica 11.718.297 2026
Aliquota media tecnica 6.474.082 2027
Aliquota media tecnica 6.053.176 2028
Aliquota media tecnica 4.250.000 2029
Aliquota media tecnica 5.192.090 2030
Aliquota media tecnica 3.303.928 2031
Aliquota media tecnica 2.354.911 2032
Aliquota media tecnica 6.250.000 2033
Aliquota media tecnica 3.902.213 2034
Aliquota media tecnica 1.962.298 2035
Aliquota media tecnica 2.567.433 2036
Aliquota media tecnica 960.000 2037
Totale 185.493.523
CODICESERVIZIO
[Acquedotto, Fognatura, Depurazione, altro]
TITOLO categorie AEEG COMUNE
IMPORTO INTERVENTO
[€]
FINANZ. A FONDO PERDUTO
[€]LIC 31/12/2013
cap. invest. annotot. Capitale investito
contrib. maturati nell'anno
tot. Contrib. Maturati
importo a cespite
cap. invest. annotot. Capitale investito
contrib. maturati nell'anno
tot. Contrib. Maturati
importo a cespite cap. invest. annotot. Capitale investito
contrib. maturati nell'anno
tot. Contrib. Maturati
importo a cespite
cap. invest. annotot. Capitale investito
contrib. maturati nell'anno
tot. Contrib. Maturati
importo a cespite
cap. invest. annotot. Capitale investito
contrib. maturati nell'anno
tot. Contrib. Maturati
importo a cespite
27033 N.I. 28 FOGNATURA Collegamento rete fognaria nera delle frazioni di Palazzetto, Isiata e Fossà al depuratore di San Donà di Piave ‐ 3° STRALCIO: PALAZZETTO ‐ ISIATA
Condutture e opere idrauliche fisse
SAN DONA' DI PIAVE € 1.055.200 € 10.878 419.322 430.200 110.219 625.000 944.981 944.981
260944001 FOGNATURA Realizzazione di rete fognaria nera in Via Rossini e tratto di via Vivaldi con posa di km 0,5 di tubazione in gravità in ghisa DN200
Condutture e opere idrauliche fisse
ZENSON DI PIAVE € 211.101 € 8.729 115.315 124.044 124.044 87.057 87.057 87.057
26094NI 30 FOGNATURA Realizzazione di rete fognaria nera in Via S. Antonio e Via Premuda: Km 1,3 DN 250 e Km 0,2 DN 200 Condutture e opere idrauliche fisse
ZENSON DI PIAVE € 750.000 € 0 350.000 350.000 400.000 750.000 750.000
270334004 FOGNATURACollegamento rete fognaria nera della frazione di Passarella alla rete di Chiesanuova con collettamento al depuratore di Musile di Piave. Km 1 tubazione a gravità in ghisa DN300 e completamento della separazione rete fognaria
Condutture e opere idrauliche fisse
SAN DONA' DI PIAVE € 3.466.845 € 0 15.000 15.000 35.000 50.000 1.000.000 1.050.000 350.000 2.416.845 3.116.845 3.116.845
27013 N.I. 18 FOGNATURA Potenziamento del collettore fognario di collegamento dell'area PIP di Eraclea al depuratore di Eraclea Mare. Condutture e opere idrauliche fisse
ERACLEA € 702.024 € 0 10.000 10.000 10.000 20.000 682.024 702.024 702.024
270254004 FOGNATURA Realizzazione della rete fognaria nera nelle zone non servite del Capoluogo. Km 7,2 tubazione a gravità in gres DN250 e realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. ‐ 1° STRALCIO
Condutture e opere idrauliche fisse
MUSILE DI PIAVE € 1.800.000 € 0 ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000 20.000 800.000 820.000
270254004 FOGNATURA Realizzazione della rete fognaria nera nelle zone non servite del Capoluogo. Km 7,2 tubazione a gravità in gres DN250 e realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. ‐ 2° STRALCIO
Condutture e opere idrauliche fisse
MUSILE DI PIAVE € 1.679.546 € 0 ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000 20.000 700.000 720.000
270134002 FOGNATURACollettamento dei reflui della frazione di Cà Turcata all'impianto di depurazione di Eraclea Mare. Km 1,4 di tubazionein pressione ghisa DN100; km 2,7 di tubazione in pressione in ghisa DN200, realizzazione N. 2 impianti di sollevamento. Completamento della separazione della rete fognaria ‐ CA' TURCATA ‐ PONTE CREPALDO
Condutture e opere idrauliche fisse
ERACLEA € 2.088.426 € 0 ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000 20.000 2.068.426 2.088.426 2.088.426
27005 N.I. 15 FOGNATURA Rete fognaria di collettamento dei reflui della frazione di S. Giorgio di Livenza alla rete fognaria di Ottava Presa che deve essere già collegata all'impianto di depurazione di Caorle.
Condutture e opere idrauliche fisse
CAORLE € 2.466.168 € 800.000 € 38.550 11.450 50.000 750.000 750.000 106.911 1.616.168 1.616.168 50.000 743.089 2.359.257 ‐
260154301 DEPURAZIONE Adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Cessalto per conformarlo ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà
Impianti di trattamento
CESSALTO € 450.000 € 157.500 € 1.063 13.937 15.000 ‐ ‐ 15.000 30.000 262.500 292.500 157.500 157.500 450.000
270154301 DEPURAZIONE Adeguamento ed ampliamento dell'impianto di depurazione di Fossalta di Piave ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con l'impianto di Musile 2° stralcio
Impianti di trattamento
FOSSALTA DI PIAVE € 415.000 € 291.000 € 2.034 17.966 20.000 ‐ ‐ 20.000 104.000 124.000 291.000 291.000 415.000
270074301 DEPURAZIONE Adeguamento dell’impianto di depurazione di Ceggia ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà
Impianti di trattamento
CEGGIA € 650.000 € 450.000 € 332 14.668 15.000 ‐ 15.000 30.000 170.000 200.000 450.000 450.000 650.000
270414301 DEPURAZIONE Adeguamento e ampliamento dell’impianto di depurazione di Torre di Mosto per conformarlo ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con San Donà
Impianti di trattamento
TORRE DI MOSTO € 1.000.000 € 695.000 € 681 19.319 20.000 ‐ 25.000 45.000 260.000 305.000 695.000 695.000 1.000.000
270194301 DEPURAZIONE Adeguamento dell’impianto di depurazione di Jesolo per renderlo conforme ai limiti previsti dal D.Lgs. 152/99 ‐ 1° STRALCIO
Impianti di trattamento
JESOLO € 2.000.000 € 0 ‐ ‐ 30.000 30.000 50.000 80.000 ‐ 100.000 180.000 1.000.000 1.180.000
270254301 DEPURAZIONE Adeguamento e potenziamento dell’impianto di depurazione di Musile (17.000 AE) Impianti di t tt t
MUSILE DI PIAVE € 1.500.000 € 0 ‐ ‐ 20.000 20.000 50.000 70.000 ‐ 100.000 170.000 1.000.000 1.170.000
270134301 DEPURAZIONE Adeguamento dell’impianto di depurazione di Eraclea per conformarlo ai limiti del D.Lgs. 152/99 in attesa del collegamento con Caorle
Impianti di trattamento
ERACLEA € 600.000 € 0 ‐ ‐ ‐ 20.000 20.000 ‐ 20.000 40.000 400.000 440.000
270334301 DEPURAZIONE Adeguamento ed ampliamento fino alla potenzialità di 62.500 a.e. dell’impianto di depurazione di San Donà Impianti di trattamento
SAN DONA' DI PIAVE € 4.000.000 € 2.667.000 € 101.742 ‐ 101.742 648.258 648.258 981.258 1.083.000 2.018.742 2.667.000 250.000 1.333.000 2.667.000 4.000.000
270334002 ACQUEDOTTO Rinnovo e potenziamento della condotta adduttrice S. Donà ‐ Ponte TriangoloCondutture e opere idrauliche fisse
SAN DONA' DI PIAVE ‐ ERACLEA ‐ CAORLE
€ 2.593.735 € 818.614 1.775.121 2.593.735 2.593.735 ‐ ‐ ‐ ‐
27005 N.I. 2 ACQUEDOTTO Costruzione del nuovo impianto di accumulo e pompaggio di CaorleImpianti di sollevamento e pompaggio
CAORLE € 1.350.000 € 30.427 509.573 540.000 810.000 1.350.000 1.350.000 ‐
260404201 ACQUEDOTTO Terebrazione di 12 nuovi pozzi ad una profondità media di 150 m per una capacità di portata complessiva di 315 l/s ‐ 1° STRALCIO: N. 2 pozzi
Condutture e opere idrauliche fisse
MASERADA DI PIAVE € 960.000 € 0 ‐ ‐ ‐ 10.000 10.000 ‐ 10.000 20.000 940.000 960.000 960.000
270154001 ACQUEDOTTOSostituzione adduttrice principale da S. Biagio di Callalta a Musile di Piave. Km 11 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 (4° STRALCIO CANDELU')
Condutture e opere idrauliche fisse
S. BIAGIO DI CALLALTA, ZENSON DI PIAVE, FOSSALTA DI PIAVE, MUSILE DI PIAVE
€ 8.470.000 € 0 ‐ 20.000 20.000 25.000 45.000 25.000 70.000 ‐ 70.000
27027 N.I. 9 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Calnova nel comune di Noventa di Piave Serbatoi NOVENTA DI PIAVE € 700.000 € 3.397 46.603 50.000 650.000 700.000 700.000
27019 N.I. 6 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Dune di Jesolo ‐ 2° STRALCIOImpianti di sollevamento e
JESOLO € 500.000 € 113.126 € 0 30.000 30.000 356.874 386.874 113.126 113.126 500.000 ‐
260584001 ACQUEDOTTO Sostituzione adduttrice principale di collegamento del campo pozzi di Roncadelle e la rete in comune di Ponte di Piave. Km 7 di condotta in ghisa sferoidale DN800
Condutture e opere idrauliche fisse
PONTE DI PIAVE, ORMELLE
€ 5.390.000 € 0 30.000 30.000 ‐ 30.000 30.000 ‐ 1.000.000 1.030.000 4.360.000 5.390.000 5.390.000
27005 N.I. 1 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Altanea del comune di Caorle ‐ 2° STRALCIOImpianti di sollevamento e pompaggio
CAORLE € 889.500 € 706.161 € 0 10.000 10.000 10.000 20.000 163.339 183.339 706.161 706.161 889.500
27005 N.I. 1 ACQUEDOTTO Potenziamento dell'impianto di accumulo e pompaggio di Altanea del comune di Caorle ‐ 3° STRALCIOImpianti di sollevamento e pompaggio
CAORLE € 708.400 € 0 10.000 10.000 10.000 20.000 688.400 708.400 708.400
270274001 ACQUEDOTTO Sostituzione adduttrice principale da Salgareda a Torre di Mosto. Km 30 di tubazione in ghisa sferoidale DN800 ‐ 1° STRALCIO: SALGAREDA‐NOVENTA 9,9 Km
Condutture e opere idrauliche fisse
SALGAREDA, NOVENTA DI PIAVE
€ 7.700.000 € 42.988 ‐ 42.988 257.012 300.000 3.700.000 4.000.000 3.700.000 7.700.000 7.700.000
27033 N.I. 11 ACQUEDOTTO Costruzione di nuovi serbatoi di accumulo presso l'impianto Chiesanuova di San Donà di PiaveImpianti di sollevamento e pompaggio
SAN DONA' DI PIAVE € 700.000 € 0 ‐ 10.000 10.000 10.000 20.000 20.000 680.000 700.000 700.000
27033 NI45 ACQUEDOTTO Condotta idrica Noventa ‐ San Donà di Piave (Circogno) ‐ km 6.5 DN 400 Condutture e opere idrauliche fisse
NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE
€ 2.600.000 € 0 10.000 10.000 10.000 10.000 10.000 2.590.000 2.600.000 2.600.000
26015 NI46 FOGNATURA LAVORI DI ADEGUAMENTO PER LA 3° CORSIA DELLA AUTOSTRADA A4 ‐ tratto S. Donà Alvisopoli Condutture e opere idrauliche fisse
€ 678.000 € 0 ‐ ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000
27015 NI42 FOGNATURA INTERVENTI DI SISTEMAZIONE E ADEGUAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL BACINO EST DEL CAPOLUOGO DI FOSSALTA DI PIAVE
Condutture e opere idrauliche fisse
FOSSALTA DI PIAVE € 1.150.000 € 723.000 € 11.246 ‐ 11.246 338.754 338.754 118.191 415.754 427.000 384.246 723.000 1.031.809 ‐
270254002 FOGNATURA Collegamento della frazione di Caposile alla rete esistente del Capoluogo. Km 6,7 di tubazione a gravità gres DN250. Realizzazione di N. 7 impianti di sollevamento. ‐ 2° STRALCIO: COLLEGAMENTI SECONDARI
Condutture e opere idrauliche fisse
MUSILE DI PIAVE € 3.956.199 € 0 ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000
270134001 FOGNATURARealizzazione rete fognaria di collettamento dei reflui delle frazioni di Stretti all'impianto di depurazione di Eraclea Mare. Km 0,95 tubazione in pressione in ghisa DN100; km 2,9 tubazione in pressione in ghisa DN200. Realizzazione N. 2 impianti di soll . Completamento della separazione della rete fognaria
Condutture e opere idrauliche fisse
ERACLEA € 2.426.389 € 0 ‐ ‐ 10.000 10.000 10.000
4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse
NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE
€ 362.500 € 0 362.500 362.500 362.500
4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse
NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE
€ 362.500 € 0 ‐ 362.500 362.500 362.500
4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse
NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE
€ 362.500 € 0 ‐ ‐ 362.500 362.500 362.500
4501 ACQUEDOTTO RIFACIMENTO CONDUTTURE Condutture e opere idrauliche fisse
NOVENTA DI PIAVE ‐ SAN DONA' DI PIAVE
€ 362.500 € 0 ‐ ‐ 362.500 362.500 362.500
INVESTIMENTI DI PIANO INDISTINTI Investimenti indistinti € 0
man ACQ.‐DEP.‐FOGN. MANUTENZIONI STRAORDINARIE Investimenti indistinti totale sino al 2017 € 6.550.000 € 144.344 1.493.156 1.637.500 1.567.500 1.567.500 1.637.500 1.637.500 1.637.500 1.637.500 1.982.602 1.982.602
ACQUEDOTTO ALLACCIAMENTI Nuovi Allacci totale sino al 2017 € 2.350.000 € 0 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000 € 75.956.533 € 1.215.025 € 5.733.930 € 2.207.012 € 8.799.123 € 3.036.114 € 9.945.263 € 2.769.661 € 9.901.845 € 470.000 € 16.991.028 € 470.000
cespite 5.523.100 10.123.104 11.634.924 13.286.845 14.191.028
20182014 2015 2016 2017
€ 7.940.942,00 € 11.835.237,00 € 12.714.924,00 € 10.371.845,00 € 17.461.028,00
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Conto Economico Pagina 2 di 3
CONTO ECONOMICOUdM 2014 2015 2016 2017 2018
Ricavi da tariffe (al lordo del FoNI) euro 23.639.070 24.559.194 26.530.226 28.519.126 28.992.058Contributi di allacciamento euro 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0Ricavi da Altre Attività Idriche euro 1.401.553 1.430.985 1.430.985 1.430.985 1.430.985Totale Ricavi euro 25.510.622 26.460.179 28.431.211 30.420.111 30.893.044Costi Operativi (al netto del costo del personale) euro ‐10.233.526 ‐10.470.627 ‐10.395.273 ‐10.338.329 ‐10.265.956Costo del personale euro ‐7.077.318 ‐7.241.293 ‐7.189.179 ‐7.149.798 ‐7.099.746Totale Costi euro ‐17.310.844 ‐17.711.919 ‐17.584.452 ‐17.488.128 ‐17.365.702MOL euro 8.199.779 8.748.259 10.846.759 12.931.983 13.527.342Ammortamenti e accantonamenti euro ‐4.022.343 ‐4.637.002 ‐5.807.507 ‐7.111.122 ‐7.587.415Ammortamenti da rivalutazione ‐1.700.000 ‐1.500.000 ‐1.450.000 ‐1.400.000 ‐1.350.000Reddito Operativo euro 2.477.436 2.611.257 3.589.252 4.420.862 4.589.927Interessi passivi euro ‐807.522 ‐1.112.968 ‐1.058.575 ‐1.081.234 ‐1.338.779Risultato ante imposte euro 1.669.914 1.498.289 2.530.677 3.339.627 3.251.148IRES euro ‐982.655 ‐995.313 ‐1.475.569 ‐1.973.066 ‐1.947.852IRAP euro ‐481.242 ‐502.890 ‐571.765 ‐647.044 ‐651.908Totale imposte euro ‐1.463.897 ‐1.498.204 ‐2.047.334 ‐2.620.110 ‐2.599.760Risultato di esercizio euro 206.017 85 483.343 719.517 651.388
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Piano Tariffario Pagina 1 di 3PIANO TARIFFARIO
SCHEMI REGOLATORI
UdM valore
Op2013 euro 13.365.262
COeff2013 euro 12.382.649
Opnew,a euro 0
0/1 0
euro 30.886.877
RABMTT euro 40.330.034
0/1 1
SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III
COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a
∑2_"2014" ^"2017" IP_t^exp "RAB" _"MTT" ω (0) oppure
∑2_2014^
oppure(0)
(1)
(1)
nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:
presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
UdM 2014 2015 2016 2017 2018euro 13.144.309
euro 4.851.524
Opexa euro 17.995.833
OFa euro 1.535.412 1.673.051 2.549.757 2.980.102 3.183.671
OFisca euro 673.512 717.120 984.501 1.132.919 1.201.746
AMMa euro 2.043.092 2.186.978 2.241.622 2.502.301 2.839.117
ΔCUITa euro 0 0 0 0 0
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
FNInew,a euro 0 1.374.641 126.612 2.463.414 2.591.911
SVILUPPO DEL VRG
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
Opexa euro 17.995.833 18.426.318 18.329.024 18.261.839 18.163.114
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
FoNIa euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449
∑2_"2014" ^"2017" IP_t^exp "RAB" _"MTT" ω (0) oppure
∑2_2014^
oppure(0)
(1)
(1)
nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:
presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
_^
aendOpex
aalOpex
RCaTOT euro ‐182.843 599.121 0 0 0
ERCa euro 0 0 0 0 0
VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097
SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097
Cba‐2 euro 722.887 730.937 730.937 730.937 730.937
Rba‐2 euro 1.344.491 1.372.725 1.401.553 1.430.985 1.430.985
Σ tarif2012*vscala‐2 euro 20.413.016 20.426.354 20.426.354 20.426.354 20.426.354
ϑa n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A ‐ MTI) n. 1,090 1,090 1,075 1,075 1,075
ϑa applicabile n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419
FONDO NUOVI INVESTIMENTI
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
AMMaFoNI euro 550.485 602.234 658.789 765.157 1.239.463
FNIaFoNI euro 0 0 126.612 1.463.414 1.591.911a
aendOpex
aalOpex
ΔCUITaFoNI euro 2.074.864 2.323.328 3.124.982 3.061.300 2.454.075
FoNI euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449
INVESTIMENTI
UdM 2014 2015 2016 2017 2018Investimenti al lordo dei contributi euro 4.576.858 10.019.877 11.529.072 13.243.857 14.174.312Contributi euro 570.000 2.006.126 5.436.661 470.000 470.000Investimenti al netto dei contributi euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312CIN euro 47.591.535 50.871.467 56.482.132 65.761.229 75.582.883CINfp euro 11.646.789 12.599.390 13.943.124 16.809.260 23.657.002OF/CIN % 0,032 0,033 0,045 0,045 0,042
VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE
UdM valoreIpc,t euro 262.684.932FAIP,c,t euro 147.277.682CFPc,t euro 51.522.508FACFP,c,t euro 30.968.189LIC euro 0
VR a fine concessione euro 94.852.930
aendOpex
aalOpex
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore ASI SpA" - Rendiconto Finanziario Pagina 3 di 3
RENDICONTO FINANZIARIOUdM 2014 2015 2016 2017 2018
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI) euro 21.083.724 22.534.116 23.164.594 24.113.587 24.580.266Contributi di allacciamento euro 470.000 470.000 470.000 470.000 470.000Altri ricavi SII euro 0 0 0 0 0Ricavi da Altre Attività Idriche euro 1.401.553 1.430.985 1.430.985 1.430.985 1.430.985RICAVI OPERATIVI euro 22.955.277 24.435.101 25.065.579 26.014.572 26.481.252Costi operativi euro ‐17.532.354 ‐17.711.919 ‐17.584.452 ‐17.488.128 ‐17.365.702 COSTI OPERATIVI MONETARI euro ‐17.532.354 ‐17.711.919 ‐17.584.452 ‐17.488.128 ‐17.365.702 Imposte euro ‐1.463.897 ‐1.498.204 ‐2.047.334 ‐2.620.110 ‐2.599.760 IMPOSTE euro ‐1.463.897 ‐1.498.204 ‐2.047.334 ‐2.620.110 ‐2.599.760 FLUSSI DI CASSA ECONOMICO euro 3.959.027 5.224.978 5.433.792 5.906.334 6.515.790Variazioni circolante commerciale euro ‐2.439.018 ‐528.364 ‐460.964 ‐661.384 ‐165.017 Variazione credito IVA euro 0 0 0 0 0Variazione debito IVA euro 0 0 0 0 0FLUSSI DI CASSA OPERATIVO euro 1.520.008 4.696.614 4.972.829 5.244.950 6.350.773Investimenti con utilizzo del FoNI euro ‐1.903.377 ‐2.121.032 ‐2.835.028 ‐3.835.157 ‐3.831.951 Altri investimenti euro ‐6.037.565 ‐9.714.205 ‐9.879.896 ‐6.553.404 ‐13.612.361 FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO euro ‐6.420.934 ‐7.138.623 ‐7.742.095 ‐5.143.611 ‐11.093.539 FoNI euro 1.903.377 2.121.032 2.835.028 3.835.157 3.831.951Erogazione debito finanziario a breve euro 0 0 0 0 0Erogazione debito finanziario medio ‐ lungo termine euro 10.400.000 0 369.009 3.806.427 10.039.186Erogazione contributi pubblici euro 100.000 1.536.126 4.966.661 0 0Apporto capitale sociale euro 0 0 0 0 0FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI euro 5.982.444 ‐3.481.464 428.603 2.497.972 2.777.598Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi euro ‐1.248.564 ‐1.056.442 ‐1.415.060 ‐1.416.738 ‐1.438.819 Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi euro ‐807.522 ‐1.112.968 ‐1.049.534 ‐969.895 ‐888.223 Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti euro 0 0 0 0 0Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti euro 0 0 ‐9.041 ‐111.339 ‐450.556 TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO euro ‐2.056.086 ‐2.169.411 ‐2.473.634 ‐2.497.972 ‐2.777.598 FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO euro 3.926.358 ‐5.650.875 ‐2.045.032 0 0Valore residuo a fine concessione euroStock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi) euro
INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'
Udm valoreTIR unlevered % 9,23%TIR levered % 7,94%ADSCR n. 1,48DSCR minimo n. 1,00LLCR n. 1,55
Consiglio di Bacino Laguna di Venezia
Relazione di Accompagnamento per la definizione della tariffa del SII secondo metodologia MTI e conseguenti valori tariffari anni 2014 e 2015
Gestore ASI SpA
15/05/2014
2
Sommario 1. Informazioni sulla gestione ..................................................................................................................... 3
1.1. Perimetro della gestione e servizi forniti ....................................................................................... 3
1.1.1. Passaggio all’Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”. .................................................. 3
1.2. Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche .......................................................................... 4
2. Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale .................................................................. 4
2.1 Dati tecnici e patrimoniali ............................................................................................................... 4
2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento .................................................................................. 4
2.1.2 Dati tecnici ................................................................................................................................ 6
2.1.3 Fonti di finanziamento............................................................................................................. 6
2.1.4 Altri dati economico‐finanziari ............................................................................................... 7
2.2 Dati di conto economico .................................................................................................................. 7
2.2.1 Dati di conto economico .......................................................................................................... 7
2.2.2 Focus sugli scambi all’ingrosso ............................................................................................. 10
2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni ................................................................................................ 11
2.3.1 Investimenti e dismissioni .................................................................................................... 11
2.3.2 Infrastrutture di terzi ............................................................................................................ 14
2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale ........................................................................................ 14
2.4.1 Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 ............................................................ 14
2.4.2 Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi ........................................................ 15
3. Predisposizione tariffaria ...................................................................................................................... 16
3.1 Quadrante dello schema regolatorio ............................................................................................ 16
3.1.1 Selezione del quadrante ........................................................................................................ 16
3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG ........................................................................... 17
3.2 Moltiplicatore tariffario ................................................................................................................. 19
3.2.1 Calcolo del moltiplicatore ...................................................................................................... 19
3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente.......................................................................... 19
3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente ............................................ 20
4. Piano economico‐finanziario del Piano d’Ambito (PEF) .................................................................... 21
4.1 Piano tariffario ............................................................................................................................... 21
4.2 Schema di conto economico .......................................................................................................... 28
4.3 Rendiconto finanziario .................................................................................................................. 30
3
1. Informazioni sulla gestione
1.1. Perimetro della gestione e servizi forniti L’Azienda Servizi Integrati S.p.A., di seguito anche ASI Spa o Gestore, gestisce il servizio idrico integrato nel territorio dei suoi 11 comuni soci, come identificati negli allegati formulari di raccolta dati:
Comuni Codice ISTAT
Caorle (VE) 27005
Ceggia (VE) 27007
Cessalto (TV) 26015
Eraclea (VE) 27013
Fossalta di Piave (VE) 27015
Jesolo (VE) 27019
Musile di Piave (VE) 27025
Noventa di Piave (VE) 27027
San Donà di Piave (VE) 27033
Torre di Mosto (VE) 27041
Zenson di Piave (TV) 26094 I servizi forniti ed il territorio servito sono, pertanto, rimasti inalterati rispetto alla gestione 2011 oggetto delle precedenti comunicazioni all’Autorità.
1.1.1. Passaggio all’Ambito Territoriale Ottimale “Laguna di Venezia”. A seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 4.6.2013 i Comuni Soci di ASI SpA sono usciti dal Territorio dell’ATO "Veneto Orientale" e sono entrati a far parte dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia”. Il Consiglio di Bacino dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia” nel corso del 2014 ha, pertanto, provveduto ad affidare, con apposita Convenzione, ad ASI SpA la gestione del SII negli 11 Comuni, per il periodo 1/4/2014‐31/12/2018. Ai fini di tale affidamento il Consiglio di Bacino “Laguna di Venezia” ha fatto proprio il Piano d’Ambito del Gestore ASI SpA come gia approvato dall’Assemblea del Consiglio di Bacino dell’Ambito “Veneto Orientale” cosi come la relativa scadenza al 31.12.2037, al fine di garantirne l’attuazione in condizioni di equilibrio economico e finanziario. Come specificato anche nel capitolo 4 della presente relazione, relativamente all’arco temporale di riferimento del PEF occorre precisare che esso è trasmesso per il solo periodo 2014‐2018 (periodo di validità dell’attuale Convenzione di affidamento). Tuttavia le valutazioni di natura economico finanziaria sono state sviluppate per l’intera durata del Piano di Ambito, e cioè sino al 2037, in considerazione del fatto che la Convenzione di affidamento prevede che la valutazione della sostenibilità del PEF è effettuata con riferimento all’intera durata del Piano. Allo scopo la stessa Convenzione prevede per il Consiglio di Bacino dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia” e per l’eventuale Gestore subentrante alla cessazione del contratto in essere, l’obbligo di garantire l’esecuzione di tale Piano d’Ambito in continuità con l’attuale affidamento ed in adempimento alle obbligazioni in esso contenute.
4
1.2. Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche
Attività svolte dal gestore ASI Spa.
Servizio idrico integrato Altre attività idriche Captazione installazione e gestione di bocche antincendioPotabilizzazione trattamento di rifiuti liquidi o bottini
Adduzione
servizi accessori conto utenti, (attivazione, disattivazione e riattivazione della fornitura, trasformazione d’uso, volture, subentri, preparazione di preventivi, sopralluoghi e verifiche)
Acquedotto istruttoria e sopralluogo per rilascio/rinnovo autorizzazioni allo scarico, analisi di laboratorio, progettazione
Fognatura Depurazione Vendita acqua all’ingrossoFognatura e depurazione acque reflue industrialiAllacciamenti In sede di compilazione dei dati 2011 ai sensi della delibera 347/20012 gli allacci erano stati considerati tra le altre attività idriche. Sempre per quanto concerne gli allacciamenti, si precisa che, sia nel 2011 che nel 2012, i costi sono stati capitalizzati mentre i corrispettivi relativi alla realizzazione degli stessi sono stati considerati interamente quali ricavi di competenza dell’esercizio.
2. Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale
2.1 Dati tecnici e patrimoniali
2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento Come già accennato sopra, il perimetro del territorio servito dalla società ASI S.p.A. è rimasto invariato rispetto alla raccolta dati ex deliberazione 347/2012/R/IDR.
5
2012 2013 Teta calcolato / deliberato 0.998665 1.097444 Teta applicato dal gestore 0.998665 1.063578 Nel corso dell’anno 2013 è stato applicato il “teta” di 1,063578 ai volumi 2013, a decorrere dalla fatturazione emessa in data 14 maggio 2013. I consumi 2013 fatturati prima di tale data corrispondono ai seguenti volumi:
Acquedotto Volumi (mc) Agevolata 79.194 Base 156.023 1° eccedenza 24.720 2° eccedenza 11.361 3° eccedenza 50.330 Fognatura 249.368 Depurazione 248.593 La differenza sul fatturato 2013 dovuta all’applicazione delle tariffe 2012 su tali volumi è considerata ai fini del calcolo del conguaglio 2013. I dati di fatturazione 2013 saranno determinati a seguito del completamento del ciclo di fatturazione per il periodo in questione. Per il 2012 si esplicitano i seguenti dati:
ERACLEA
JESOLO
SAN DONA’ DI PIAVE
NOVENTA DI PIAVE
MUSILE DI PIAVE
FOSSALTA DI PIAVE
ZENSON DI PIAVE
CEGGIA
CESSALTO
TORRE DI MOSTO
CAORLE
6
Acquedotto Fognatura Depurazione Quote fisse VOLUMI MC 18.180.090 VOLUMI MC 14.249.939 VOLUMI MC 14.586.660 Unità. 110.385 somme: € 11.094.373 somme: € 2.486.030 somme: € 5.491.962 somme: € 977.667
Tabella variazioni tariffarie dal 1 gennaio 2012
Anno 2012 Anno 2013 Data decorrenza 01/01/2012 24/04/2013 Atto deliberativo Del. Assemblea Consiglio di
Bacino Veneto Orientale n.4 del 24/02/2012,
Del. Assemblea Consiglio di Bacino Veneto Orientale n.2 del 24/04/2013, (perfezionato con Delibera n.5 del 17/01/2014 a seguito Del.459/2013/R/IDR dell’AEEGSI)
2.1.2 Dati tecnici
2.1.3 Fonti di finanziamento
Le fonti di finanziamento di terzi sono costituite essenzialmente da mutui a medio – lungo termine. Nel dettaglio si riepilogano le posizioni relative ai finanziamenti in essere:
ente mutuante data
erogazione / stipula
capitale inizilamente preso a prestito
durata (anni)
scadenza rata tipologia tasso inter.
euribor spread tasso fisso
capitale da rimborsare al 31/12/2013
Cassa DDPP 1999 € 2.943.804 20 31/12/2018 Semestr. fisso ‐ 5,500% € 1.056.341
Cassa DDPP 2003 € 623.637 15 31/12/2017 Semestr. fisso ‐ 5,000% € 213.641
Cassa Risp.Venezia 2004 € 1.500.000 10 31/12/2014 Semestr. variab. 6 m. 1,000% ‐ € 172.425
BIIS (Intesa S.Paolo) 2006 € 1.275.000 10 30/06/2016 Semestr. variab. 6 m. 1,150% ‐ € 1.554.081
BIIS (Intesa S.Paolo) 2007 € 2.280.000 15 30/11/2022 Semestr. variab. 6 m. 0,950% ‐ € 364.802
BIIS (Intesa S.Paolo) 2007 € 1.450.000 15 30/06/2023 Semestr. variab. 6 m. 0,900% ‐ € 1.050.845
Unicredit 2010 € 3.000.000 15 31/12/2025 Semestr. variab. 6 m. 1,490% ‐ € 2.400.000
MPS 2010 € 587.000 15 31/12/2025 Semestr. variab. 6 m. 1,307% ‐ € 485.371
Unicredit 2012 € 4.000.000 12 31/12/2024 Semestr. variab. 6 m. 4,350% ‐ € 3.667.039
€ 10.964.545
7
2.1.4 Altri dati economicofinanziari Con riferimento a quando previsto al comma 29.1 del MTI, non sono presenti variazioni sistemiche o eventi eccezionali aventi effetto sulle singole voci costo.
2.2 Dati di conto economico
2.2.1 Dati di conto economico Si precisa che ai fini della determinazione del moltiplicatore tariffario 2014 sono stati utilizzati i dati relativi al bilancio 2012. Gli stessi dati sono stati provvisoriamente riproposti anche per il calcolo del moltiplicatore 2015 in assenza dei dati relativi al bilancio 2013 che saranno disponibili a seguito del completamento delle operazioni di chiusura dell’esercizio contabile.
I valori inseriti nella sezione di Conto Economico relativa all’anno 2013 sono pertanto quelli del 2012 inflazionati secondo le indicazioni presenti nel MTI. Unica eccezione sono le voci relative all’energia elettrica e agli oneri locali per i quali è stato considerato il valore del preconsuntivo 2013.
Al fine della attribuzione dei dati di conto economico del bilancio 2012 alle diverse attività il Gestore ha utilizzato, in conformità ai criteri impiegati nella precedente raccolta dati e per la compilazione dei moduli ex Deliberazione 347/2012/R/IDR, i risultati del proprio sistema di contabilità analitica ed industriale. In particolare:
• per quanto attiene ai ricavi delle specifiche attività il sistema di contabilità ha consentito la diretta imputazione dei valori di bilancio alle diverse attività;
• per quanto attiene ai costi attribuibili alle stesse attività si è adottato la dove possibile il criterio dell’imputazione diretta mediante l’utilizzo della contabilità analitica ed industriale adottata dal gestore (specifici conti di contabilità analitica, valorizzazione dei dati di costo materiali, servizi e lavoro, estratti dalle distinte e rapporti di lavoro interno, ecc…), mentre per i costi non direttamente imputabili e per le poste comuni sono stati utilizzati criteri di ribaltamento attraverso l’applicazione di driver specifici ritenuti adeguati rispetto alle esigenze di rendicontazione delle diverse tipologie di costo (es: % fatturato, n. dipendenti, costo lavoro per centro di costo, % di partecipazione dei singoli settori aziendali alle specifiche attività, ecc…).
Sezione ULTERIORI SPECIFICAZIONE DEI RICAVI del “valore della produzione” Ricavi da articolazione tariffaria: sono stati riportati i ricavi effettivamente conseguiti nel 2012 con la tariffa effettivamente fatturata per l’anno. La differenza con il valore riportato nel bilancio del gestore è costituita:
• per € 435.876 ( ‐ ) dai conguagli anni precedenti, a debito, restituiti all’utenza con l’articolazione tariffa del 2012 i quali sono stati iscritti in bilancio a diminuzione del debito in “dare” dello SP e ad incremento dei ricavi in “avere” del CE;
8
• per € 476.448 ( + ) dal conguaglio dei ricavi garantiti da VRG, compreso quindi il valore del conguaglio tariffario dell’esercizio, iscritto in diminuzione dei ricavi di competenza ed a debito verso l’utenza. Il conguaglio era stato calcolato sulla base delle disposizioni AEEGSI per l’MTI ed appostato a bilancio per il 2012, ed era basato in parte anche sulla stima dei mc. da fatturare al 31/12/2012.
L’importo riportato in tale sezione, pertanto, corrisponde alle seguenti voci di bilancio: “Proventi acqua” per € 11.502.439 a seguito delle seguenti variazioni
Valore di bilancio voce “Proventi acqua” € 11.274.975 + rimborsi/sgravi riconosciuti sui consumi acqua: € 31.561 (riportati tra i “rimborsi e indennizzi” del prospetto) ‐ quota di € 85.201 relativa a “fornitura bocche antincendio” riportata nell’apposita voce del prospetto + quota di € 281.104 relativa al conguaglio a debito (negativo) 2012 iscritto in bilancio a storno dei ricavi
“Noli e quote fisse”: € 892.467 pari al valore di bilancio “Proventi fognatura e depurazione”: € 8.101.600 pari al valore di bilancio di € 8.002.937
+ rimborsi/sgravi riconosciuti sui consumi acqua: € 15.473 (riportati tra i “rimborsi e indennizzi” del prospetto) ‐ ricavi per scarichi industriali di € 112.154 riportati nell’apposita voce del prospetto + quota di € 195.344 relativa al conguaglio a debito (negativo) 2012 iscritto in bilancio a storno dei ricavi
“Corrispettivi anni precedenti” (in “Altri ricavi acquedotto”): € 100.110 “Corrispettivi anni precedenti dep./fogn.” (in “Altri ricavi fogn.dep.”): € 162.792 a dedurre conguagli anni precedenti, a debito, restituiti all’utenza per € 435.876 (iscritti in bilancio nel 2012 in diminuzione del debito in “dare” dello SP e ad incremento dei ricavi in “avere” del CE)
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Ulteriore specificazione dei ricavi
VOCI SII Altre attività SII
ulteriori specificazioni Voce di bilancio
Ricavi da articolazione tariffaria 20.323.531 (come sopra specificato) A1 / A5
Vendita di acqua all’ingrosso 363.470 A1
Fogn. e depuraz. di acque reflue industriali 112.154 A1
Contributi di allacciamento 473.685 A1
Prestazioni e servizi accessori 48.968 noli e forniture vari A1
Trattamento bottini 440.607 A1
Pulizia e manutenzione caditoie stradali 220.945 A1
Vendita di servizi a terzi 226.389
analisi di laboratorio, servizi di manutenzione, sopralluoghi, ecc…
A1
Vendita di servizi a terzi 41.191
servizi progettazione e diversi A5
Lavori conto terzi 149.735 lavori c/ terzi A1
Rilascio autorizzazioni allo scarico 21.575 pratiche rilascio Aut. Scarico A1
Proventi straordinari 39.691 A5
Rimborsi e indennizzi 284.293
Pacchetto servizi per copertura perdite occulte,
recuperi di spesa A5
Ricavi da altre attività (non inclusi nelle suddette voci)
333.756 solleciti e mora A1
Ricavi da altre attività (non inclusi nelle suddette voci)
890 altre A5
I ricavi iscritti alla voce “Ricavi da altre attività” non inclusi nelle voci di “ulteriori specificazioni dei ricavi” sono composti: • per € 112.616 da addebiti all’utenza per solleciti bollette scadute • per € 221.140 da addebiti all’utenza di mora per pagamento ritardato bollette
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Ulteriori specifiche dei costi: dettaglio DI CUI dei "costi della produzione" € voce di bilancio categoria
Costi connessi all'erogazione di liberalità
9.000 tot erogazioni liberali Oneri diversi di
gestione B14
Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte connesse)
2.089 q.p.
"servizi di informazione all'utenza e promozione
aziendale" Servizi Generali B7
Oneri per sanzioni, penalità, risarcimenti automatici e simili
49.486 q.p.
"Risarcimenti danni da sinistri" + q.p. Altri oneri diversi"
Oneri diversi di gestione B14
Oneri straordinari 34.340 tot "sopravvenienze passive e
minusval. Da alienazione" Oneri diversi di
gestione B14
Spese processuali in cui la parte è risultata soccombente
10.372 q.p. "onorari spese legali" Servizi
Amministrativi B7
Contributi associativi 25.592 tot "quote associative" Oneri diversi di
gestione B14
Spese di viaggio e di rappresentanza 233 q.p. "altri servizi generali" Servizi Generali B7
Spese di funzionamento Ente d'Ambito 75.638 q.p. "Oneri da affidamento SII" Oneri diversi di
gestione B14
Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari
173.455 q.p.
Materiali, Servizi, Manodopera (costi capitalizzati indirettamente)
B6, B7, B9
Pulizia e manutenzione caditoie stradali 187.803 q.p.
Materiali, Servizi, Manodopera (costi capitalizzati indirettamente)
B6, B7, B9
Perdite su crediti per la sola quota parte eccedente l'utilizzo del fondo
115 tot. "perdita su crediti" Oneri diversi di
gestione B14
rimborso mutui di comuni, aziende speciali, società patrimoniali
928.147 q.p. "Oneri da affidamento SII" Oneri diversi di
gestione B14
altri corrispettivi a comuni, aziende speciali, società patrimoniali
263.117 q.p. "Oneri da affidamento SII" Oneri diversi di
gestione B14
canoni di derivazione/sottensione idrica
71.918 tot "canoni di concession" Oneri diversi di
gestione B14
contributi per consorzi di bonifica 133.993 tot "Contributi alla Bonifica" Oneri diversi di
gestione B14
altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU)
84.987 q.p.
"Imposte e tasse" + "Servizi" (x Tarsu…) B7, B14
2.2.2 Focus sugli scambi all’ingrosso Per quanto attiene all’acqua all’ingrosso venduta da ASI Spa nel corso del 2012 non si registrano variazioni relativamente al soggetto acquirente che rimane unicamente la società Veritas Spa con sede a Venezia. Alla tariffa di vendita per il 2013 è stata applicato il teta pari ad 1,06347 con una tariffa che è passata da € 0,38128/mc del 2011 a € 0,40548/mc.
Soggetto Ente d’Ambito Volume 2011 Volume 2012 Volume 2013 Veritas Spa ATO Laguna di Venezia mc 1.052.500 mc 953.289 mc 899.360
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2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni
2.3.1 Investimenti e dismissioni Gli investimenti realizzati dal Gestore ASI Spa nel 2012, indicati per il calcolo tariffario, sono i seguenti:
categoria regolatoria
descrizione VALORE € sub.tot.
Fabbricati industriali
02 00003 BOX 177 X 171 H. 197 C/FINESTRA 375 375
Condutture e opere idrauliche fisse
06 00114 CONDOTTA ADDUTRICE SDONA'‐P.TE TRIANGOLO 1'str. 8.586
06 00131 RINN. E POTENZ.COND.ADDUTTR.CANDELU'‐SDONA' 3'STR. 14.675
06 00136 CONDOTTE XII' LOTTO 417.882
06 00137 CONDOTTE PER LOTTIZZAZIONI ANNO 2012 180.540
06 00138 MANUT. STRAORD. CONDOTTE IDRICHE ANNO 2012 58.999
06 00139 CONDOTTA ACQUEDOTTO 3' CORSIA A4 316.348
35 00010 COSTR. E COLLEG. FOGN.CAPOSILE AL CAPOLUOGO 7.004
35 00016 FOGNATURA MUSILE DI PIAVE V.FILZI‐OBERDAN‐TOTI 57.895
35 00023 COLLEG. FOGNATURA FRAZ. CHIESANUOVA AL DEPURATORE DI MUSILE DI P. 89.336
35 00024 COLLEGAMENTO FOGNATURA "CAMPANA" JESOLO 92.513
35 00025 RIFAC.E POTENZ. FOGNATURA VIA JESOLO A S.DONA'DI P. 23.255
35 00028 MANUTENZIONE STRAORDINARIA COND.FOGNARIE 2012 199.420
35 00029 ADEGUAM. FOGNATURE SOTTOBACINO SMARCO‐MUSILE DI P. 20.248
35 00030 COLLETTORE SFIORO FOGNATURE V.TOTI‐ERACLEA 115.777
35 00031 COMPLET. FRAZ. CHIESANUOVA E COLLEGAMENTO AL DEP. MUSILE 495.555
35 00032 RETE FOGNARIA ZONE NON SERVITE MUSILE E ADEGUAMENTO VIA CENTO 149.662
35 00033 COLLEGAM. FOGNATURA NOVENTA AL DEPURATORE DI S.DONA' 1.475.808
35 00034 COLLEGAMENTO FOGNATURA VIA MANIN ‐ TORRE DI MOSTO 10.609 3.734.111
Impianti di trattamento
ON00127 INTERVENTI DI MANUTENZ.STRAORDINARIE SU IMP.DEPURAZIONE 376.037
ON00130 INTERVENTI DI MANUTENZ.STRAORDINARIE SU IMP.DEPURAZIONE 2.870
05 00046 IMP. POTABILIZZAZ. TORRE CALIGO: MANUT.STR. SU SISTEMA LAGUNAGGIO 35.227
05 00047 IMPIANTO POTABILIZZAZIONE TORRE DI CALIGO: MANUT.STR.2012 13.022
05 00048 IMPIANTO POTABILIZZAZIONE BOCCAFOSSA: MANUT. STR.2012 11.805 438.960
Impianti di sollevamento e pompaggio
ON00128 MANUT.STR. IMP.SOLLEVAMENTO FOGNARI 78.519
07 00078 MANUTENZ.STRAORDINARIA IMP. SOLL.TO 1.406 79.925
Gruppi di misura meccanici
08 00037 CONTATORI D'ACQUA DIVERSI ‐ 2012 125.053 125.053
Laboratori
15 00499 INCUBATORE REFRIGERATO KB53 7.041 7.041
Telecontrollo e teletrasmissione
12
categoria regolatoria
descrizione VALORE € sub.tot.
ON00129 SISTEMI TELECONTROLLO SU IMP.DEP.‐SOLLEV.‐2012 78.575 78.575
Autoveicoli
11 00093‐97 AUTOCARRI 59.823 59.823
Altre immob. materiali e immateriali
09 00154 MOBILI UFFICI 756 756
10 00310‐317 MACCHINE ELETTRONICHE ‐ HARDWARE 73.433 73.433
13 00041‐46 IMPIANTI GENERICI SU FABBRICATI INDUSTRIALI 45.796 45.796
15 00500‐515 ATTREZZATURE 35.412 35.412
Nuovi Allacci
26 00009 NUOVI ALLACCIAMENTI 2012 323.164 323.164
Non sono presenti tipologie di cespiti acquisiti per le “altre attività idriche”.
Nel periodo considerato, inoltre, il Gestore ha provveduto alle seguenti dismissioni di beni presenti nella stratificazione dei beni:
Categoria del cespite Categoria di
Immobilizzazione Anno di
dismissione
Anno di Iscrizione in Libro Cespiti
IP 2011 FA IP 2011
Gruppi di misura meccanici Servizio idrico integrato 2012 2002 3.751 3.563
Altre immobilizzazioni materiali e immateriali
Servizio idrico integrato 2012 2003 4.884 4.151
Gruppi di misura meccanici Servizio idrico integrato 2012 2004 14.392 10.794
Gruppi di misura meccanici Servizio idrico integrato 2012 2005 2.806 1.824
Gruppi di misura meccanici Servizio idrico integrato 2012 2007 1.875 844
Altre immobilizzazioni materiali e immateriali
Servizio idrico integrato 2012 2005 1.120 728
Altre immobilizzazioni materiali e immateriali
Servizio idrico integrato 2012 2007 744 670
Altre immobilizzazioni materiali e immateriali
Servizio idrico integrato 2012 2008 2.859 2.573
I contributi in conto impianti indicati al fine della determinazione dell’MTT corrispondono ai valori effettivamente erogati nel corso del 2012 per gli investimenti realizzati o in corso di realizzazione.
AI fini della riconciliazione del valore dei risconti passivi indicati nel bilancio 2012, si precisa che nello stesso i dati sono esposti, in applicazione ai principi contabili, secondo il criterio della competenza economica e non dell’effettiva erogazione finanziaria del contributo come, invece, richiesto dal criterio regolatorio (criterio di cassa).
Si allega il seguente prospetto relativo alle variazioni di bilancio dei risconti passivi:
13
contributi c/impianti Valore al 31/12/2011
variazioni nel 2012
Quote contributi imputati a CE nel 2012
Valore Risc. Pass. al
31/12/2012
Contributo c/impianti Lagunaggio (Regione Veneto) 344.373,47 0,00 ‐34.416,69 309.956,78
Contributo c/impianti fognatura via Rusti (Jesolo) 254.785,95 0,00 ‐7.594,58 247.191,37
Contributo c/impianti fognatura via Rusti (Regione) 183.208,77 0,00 ‐7.021,33 176.187,44
Contributi c/impianti impianto affinazione al carbone attivo 382.118,60 0,00 ‐45.452,63 336.665,97
Contributo c/impianti fognatura Ca'Fornera (Jesolo) 87.221,43 0,00 ‐3.154,90 84.066,53
Contributo c/impianti per adeguamento impianto Biogas Jesolo 256.633,64 0,00 ‐21.510,43 235.123,21
Jesolo: lavori di P.za Brescia ‐ Bianza 7.768,31 0,00 ‐250,00 7.518,31
Contributo c/impianti collegamento rete fognaria via Torcello‐ Noventa 26.150,99 0,00 ‐985,67 25.165,32
INAIL 1 Cabina elettrica Boccafossa 6.600,00 0,00 ‐825,00 5.775,00
INAIL 2 Cabina elettrica caldaia sede 1.097,92 0,00 ‐171,55 926,37
INAIL 3 Cabina elettrica Torre Caligo 10.620,00 0,00 ‐1.327,50 9.292,50
INAIL 4 Imp.produz.biossido di cloro Torre Caligo 12.483,12 0,00 ‐1.299,48 11.183,64
sostituzione condotta via Rovigo 2.200,00 0,00 ‐62,50 2.137,50
Cessalto: contr.c/impianti collegam.a rete fogn.S.Anastasio a Gainiga 163.193,20 0,00 ‐4.864,47 158.328,73
Regione Veneto a mezzo AATO: contrib. APQ2 cond.acq.Candelù ‐ San Donà 1.496.427,87 0,00 ‐41.567,44 1.454.860,43
Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Fabbricati
290.127,28 0,00 ‐7.535,77 282.591,51
Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Serbatoi 356.603,66 0,00 ‐7.409,95 349.193,71
Reg.Veneto a c/o AATO: contrib. APQ2 Impianto accumulo e pomp. di Croce: Impianto
393.056,85 0,00 ‐54.585,17 338.471,68
San Donà: contr.c/imp.costruz.fognatura Grassaga ‐S.Teresina 76.043,25 0,00 ‐6.829,28 69.213,97
Noventa: contr.c/imp. fogn.nera S.Teresina e colleg.Noventa 163.931,25 0,00 ‐4.683,75 159.247,50
Musile: contr.c/imp. fogn.nera Caposile e colleg. Musile 460.975,37 0,00 ‐13.170,73 447.804,64
Jesolo: contr.colleg.rete fogn. Frazione Ca' Fornera 236.250,00 0,00 ‐6.750,00 229.500,00
AATO: contr.c/imp.costruz.fognatura (San Donà) Grassaga ‐S.Teresina 394.654,93 0,00 ‐6.613,29 388.041,64
AATO: contr.c/imp. fogn.nera (Noventa) S.Teresina e colleg.Noventa 152.978,91 0,00 ‐4.370,94 148.607,97
AATO: contr.c/imp. fogn.nera (Musile) Caposile e colleg. Musile 590.309,09 0,00 ‐16.647,86 573.661,23
AATO: contr.colleg.rete fogn.(Jesolo) Frazione Ca' Fornera 296.669,41 0,00 ‐8.405,76 288.263,65
AATO: contrib. Fogn.nera 8° presa e colleg. Dep. Caorle 800.000,00 0,00 0,00 800.000,00
AATO: realizzaz. Condotta fognaria Chiesanuova e collega.rete di Musile 780.000,00 0,00 ‐20.000,00 760.000,00
AATO: contr.Regione Veneto x colleg.fogn.Noventa a Dep.S.Donà 1.333.000,00 0,00 ‐16.662,50 1.316.337,50
14
AATO: contr.Regione Veneto x fognature S.Giorgio e colleg.dep.Caorle 800.000,00 0,00 0,00 800.000,00
Contributo Comune per fognatura nera via Toti Eraclea 175.000,00 ‐59.222,43 ‐1.447,21 114.330,36
Adeg.to imp.sollev.per fognature Sottobacino San Marco a Musile di P. 0,00 19.200,00 ‐240,00 18.960,00
Totali 10.534.483,27 40.022,43
345.856,38 10.149.554,46
2.3.2 Infrastrutture di terzi Si segnala che rispetto alle precedenti raccolte dati non si registrano modifiche: • sui valori dei file proprietari. • sugli MT ed AC corrisposti ai Comuni
2.4 Corrispettivi applicati all’utenza finale
2.4.1 Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 Premesso che ASI S.p.A. opera in un unico ambito tariffario, si propongono di seguito i dati di sintesi relativi al ModTariffe.
(tariffe 2012 moltiplicate
per i volumi 2011)
(tariffe 2012 moltiplicate per i volumi 2012)
2011 2012
quote variabili 18.776.440 19.072.365
quote fisse 942.294 977.667
€ 19.718.734 € 20.050.032
Si precisa che dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 per volumi 2012 indicati nel ModTariffe si ottiene un ammontare che non considera né i rimborsi (partite negative) effettuati ai sensi della sentenza c.c. 335/2008, né agevolazioni tariffarie, né la componente UI1 (partita positiva), comunque non prevista nel 2012. Nel corso del 2012 non sono state applicate particolari agevolazioni tariffarie all’utenza. Nel corso del 2012, inoltre, ASI Spa ha proseguito nell’attività di restituzione agli utenti della quota di tariffa di depurazione non dovuta ex Sentenza Corte Cost. 335/2008, già iniziata dal 2010. Lo stato dei rimborsi è in fase di completamento e non si registrano ad oggi da parte del Gestore ritardi rispetto alle domande di rimborso pervenute.
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Anno Importo depurazione
rimborsato ai sensi Sentenza Corte Cost. 335/2008
2010 € 12.1212011 € 148.7272012 € 27.6202013 € 4.574
2.4.2 Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi Non si prevedono modifiche alla struttura dei corrispettivi applicata nell’anno 2012.
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3. Predisposizione tariffaria
3.1 Quadrante dello schema regolatorio
3.1.1 Selezione del quadrante Si riporta di seguito il riepilogo dei parametri sui quali si basa la scelta dello schema regolatorio da applicare per le determinazioni tariffarie 2014 e 2015 ai sensi dell’art. 12 Allegato A MTI.
Come si evince dalla tabella lo schema regolatorio applicato risulta essere quello di cui al III Quadrante in quanto:
• non sono presenti modifiche al perimetro della gestione del servizio e negli obiettivi assegnati al gestore;
• il valore degli investimenti da realizzare nel quadriennio 2014‐2017 rapportato al capitale investito iniziale (RAB) risulta essere superiore allo 0,5.
L’applicazione del III Quadrante consente l’applicazione di un incremento massimo, definito sulla base di quanto disposto dall’art. 9.3 Allegato A MTI, del 9%.
3.1.1.1 Ammortamento finanziario La metodologia seguita nella definizione delle predisposizioni tariffarie 2014‐2015 non prevede l’utilizzo dell’ammortamento finanziario, benché questo risulti applicabile sulla base del quadrante regolatorio prescelto. Ne deriva che lo sviluppo degli ammortamenti e delle altre componenti del CAPEX è stato effettuato applicando le aliquote di ammortamento risultanti dalla vite regolatorie definite da AEEGSI di cui all’art. 18.2 allegato A MTI.
3.1.1.2 Valorizzazione FNInew,a L’applicazione del III Quadrante regolatorio concede la facoltà di valorizzare la componente FNInew,a. Si riportano di seguito i parametri utilizzati per la sua valorizzazione.
SCHEMI REGOLATORI
UdM valore
Op2013 euro 13.365.262
COeff2013 euro 12.382.649
Opnew,a euro 0
0/1 0
euro 30.886.877
RABMTT euro 40.330.034
0/1 1
SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III
∑2_"2014" ^"2017" IP_t^exp "RAB" _"MTT" ω (0) oppure
∑2_2014^
oppure(0)
(1)
(1)
nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:
presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
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Con riferimento al parametro ψ, il cui valore sulla base dell’art. 12.3 Allegato A MTI era da scegliere nell’intervallo 0,4 – 0,6, si è optato, in accordo con il gestore, per l’applicazione del limite inferiore di tale intervallo. Tale scelta è stata effettuata tenendo conto sia dell’impatto sull’utente dell’incremento tariffario generato da tale componente sia delle esigenze di liquidità generate dal Piano. Ai fini della valorizzazione del VRG e del Teta, tuttavia, in considerazione degli incrementi tariffari generati dall’applicazione del MTI e al fine di contenere tali incrementi al di sotto di quello massimo consentito si è scelto di annullare la componente relativa al FNInew.
3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG
La seguente tabella riepiloga le componenti di calcolo del VRG.
FNI FONI
Descrizione 2014 2015IP 4.576.858 10.019.877Contributi 570.000 2.006.126IP netto contributi 4.006.858 8.013.751Capex 4.253.992 4.578.551ψ (art.12.3 sceglierlo nell'intervallo 0,4-0,6) 0,40 0,40FNI new 0 1.374.080Riduzione dell'FNI FONI (Ente di Ambito) 1.374.080FNI FONI 0 0
18
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio del calcolo della componente DCUITfoni.
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3.2 Moltiplicatore tariffario
3.2.1 Calcolo del moltiplicatore Nella tabella seguente sono riportate le componenti di calcolo del moltiplicatore tariffario.
Il theta esposto nella precedente tabella rappresenta il theta calcolato peri il soggetto gestore ASI SpA.
3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente Il moltiplicatore tariffario applicato nell’ultima fatturazione dell’anno 2013 è quello riportato nella tabella di seguito.
Come si evince dalla seguente tabella, in funzione del quadrante prescelto (III Quadrante), il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per l’anno 2014 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI (9%). Allo stesso modo, in funzione del quadrante prescelto e delle decisioni assunte in merito al moltiplicatore da approvare per l’anno 2014, il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per il 2015 si colloca entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI.
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3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente Nella tabella seguente è riportato in sintesi il valore del moltiplicatore tariffario di cui si richiede l’approvazione da parte di AEEGSI.
I valori sopra esposti sono stati coerentemente riportati nel PEF di cui si chiede l’approvazione da parte di AEEGSI.
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4. Piano economicofinanziario del Piano d’Ambito (PEF) A norma dell’art. 4 comma 2 lettera b della delibera 643/2013 AEEGSI, l’Ente di Ambito o altro soggetto competente entro il termine del 31 marzo 2014 adotta, all’interno dello schema regolatorio, il piano economico finanziario (PEF) redatto su base annuale secondo le disposizioni contenute nel metodo tariffario idrico. La redazione del PEF si rende necessaria al fine di verificare il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario del gestore e la persistenza del legame, previsto dall’art. 154 comma 4 del Dlgs. 152/06, tra le previsioni in merito all’andamento dei costi di gestione e di investimento, estese a tutto il periodo di affidamento. Gli aggiornamenti del PEF tengono conto dell’avvenuta revisione del piano degli interventi per quanto attiene la programmazione degli investimenti ed è utile all’AEEGSI al fine di esprimere osservazioni, rilievi e impartire prescrizioni sugli elementi tecnici ed economici e sulla necessità di modificare le clausole contrattuali e gli atti che regolano il rapporto tra l’ATO e il Gestore, ai sensi dell’art. 10 comma 14 lettera f) del DL 70/2011. Si è proceduto pertanto ad allegare alla predisposizione tariffaria 2014‐2015 il PEF redatto secondo le modalità previste dalla delibera AEEGSI n. 643/2013 e composto dal piano tariffario, dal conto economico e dal rendiconto finanziario. Il piano tariffario evidenzia per tutto il periodo di affidamento le componenti di costo ammesse nel VRG (vincolo ai ricavi del gestore) cosi come individuate nella delibera citata (ammontare massimo dei ricavi del gestore ammessi a tariffa), il conto economico rappresenta per lo stesso periodo e per macro voci il risultato economico netto del servizio idrico integrato e il rendiconto finanziario è la proiezione dei flussi finanziari associati in entrata ed in uscita con particolare evidenziazione della capacità del gestore di far fronte al rimborso del debito contratto. Relativamente all’arco temporale di riferimento del PEF occorre precisare che esso è trasmesso ad AEEGSI per il periodo 2014‐2018 (anno di fine affidamento). Tuttavia le valutazioni di natura economico finanziaria sono sviluppate per l’intera durata del Piano di Ambito. Ciò in considerazione del fatto che la convenzione di affidamento prevede che la valutazione della sostenibilità del PEF deve è effettuata con riferimento all’intera durata del Piano.
4.1 Piano tariffario
Ipotesi alla base del piano tariffario Il PEF è costruito a moneta costante, ovvero applicando alle sue componenti un tasso d’inflazione pari a zero, ad eccezione, ai soli fini della determinazione delle componenti tariffarie:
• delle immobilizzazioni alle quali è stato applicato un deflatore calcolato a partire dalla data di entrata in esercizio sino all’annualità di riferimento;
• degli oneri finanziari tengono conto per gli anni 2014 e 2015 del tasso atteso di inflazione pari all’1,5%;
• dei costi operativi incrementati per gli anni 2014 e 2015 dal tasso atteso di inflazione pari al 2,1%.
Il perimetro delle attività incluse nel PEF comprende le attività del SII con evidenziazione dei contributi di allacciamento e degli altri ricavi del SII, nonché le altre attività idriche.
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Ai fini della determinazione del VRG la componente costo delle immobilizzazioni è posta pari alla variabile Capex e la componente di costo operativo è posta pari al valore assunto dalla variabile Opex determinata nel III quadrante dell’art. 12.1 dell’Allegato A della delibera n. 643/2013 inflazionato sino all’anno 2015. Il Piano tariffario è stato predisposto a partire dalle tariffe applicate nell’anno 2012, moltiplicate per i fattori theta di ciascun anno fino al termine dell’affidamento. All’interno dei costi operativi le transazioni all’ingrosso sono state determinate per l’anno 2014 applicando un theta pari a 1 sui costi del 2012, non disponendo del theta dei relativi grossisti. Il dato relativo al 2013 non risulta ad oggi disponibile ed è stato stimato applicando ai valori 2012 il tasso di inflazione previsto per i Costi operativi (2,1%).
Volumi I volumi acquedotto, fognatura e depurazione sono stati considerati costanti per l’intero periodo di affidamento al valore dell’anno 2012. I volumi acquedotto sono pari a 18.180.090 mc, i volumi fognatura a 14.249.939 mc, i volumi depurazione a 14.586.660 mc. Investimenti Per la ricostruzione della consistenza delle immobilizzazioni sono stati considerati gli investimenti effettivamente realizzati negli anni 2012 e 2013 come risultanti rispettivamente dal Bilancio di esercizio e dai dati di preconsuntivo 2013. Con riferimento al calcolo del theta e del VRG sono state applicate le aliquote di ammortamento previste dall’Allegato A alla Delibera 643/13. La componente AMMFoni è stata considerata sulla base dei valori risultanti dall’applicazione delle vite regolatorie AEEGSI agli investimenti realizzati con Contributi pubblici e con il FONI. La componente DeltaCUIT è stata valorizzata a partire dai valori delle stratificazioni dei Beni dei Proprietari già considerate in applicazione della delibera 582/2012/R/IDR. Tale valore è stato ridotto in alcuni anni al fine di contenere l’incremento tariffario nei limiti massimi previsti dalla delibera 643/2012/R/IDR.
Immobilizzazioni in corso I LIC a cui si è fatto riferimento sono quelli al 31.12.2013 come risultanti dal preconsuntivo 2013. L’entrata in esercizio di tali investimenti è stata assunta entro il 2018 in coerenza con il Piano degli investimenti predisposto per lo sviluppo del Piano. Per tutti gli anni successivi al 2013 le immobilizzazioni in corso sono state valorizzate in funzione dell’effettiva previsione di entrata in ammortamento degli investimenti pianificati nel Piano degli Interventi.
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Time lag L’applicazione del Time lag dal 2014 e per gli anni successivi è stata effettuata sulla base di quanto indicato all’art. 19.4 dell’Allegato A alla Delibera 643/2013 che prevede per gli investimenti realizzati a partire dal 2012 la determinazione degli oneri finanziari una maggiorazione a titolo di onere finanziario forfettario (time lag) pari allo 1%. Fondo nuovi investimenti La quota parte di FONI spesa investita nell’anno n‐2, al netto della componente ammortamento sui contributi pubblici riferita al medesimo anno, è allocata proporzionalmente a ciascuna categoria di cespite realizzato ai fini della determinazione delle immobilizzazioni lorde ed è considerata come contributo a fondo perduto percepito nello stesso anno. OPEX Nella tabella seguente si riporta i riepilogo dei costi operativi considerati nel Piano tariffario.
Costi endogeni (OPEXend) I costi efficientabili (Opex end) per gli anni 2014 e il 2015 sono determinati tenuto conto dell’inflazione secondo quanto previsto dall’art 12.2 dell’Allegato A della Delibera 643/13 e mantenuti costanti per gli anni successivi.
Costi operativi aggiornabili (OPEXal) Si riporta di seguito il dettaglio delle componenti della voce dei costi operativi aggiornabili.
Energia Elettrica
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Costi degli acquisti all’ingrosso
Mutui e altri corrispettivi dei proprietari
Altre componenti di costo operativo
Le spese di funzionamento dell’Ente di Ambito, in seguito al passaggio del gestore ASI all’ATO della Laguna di Venezia, sono state adeguate, analogamente a quanto effettuato per il gestore VERITAS, al fine di tenere conto delle previsioni di Bilancio dell’ATO. Il costo complessivo è stato ribaltato sul gestore ASI in funzione degli abitanti residenti nei comuni di riferimento. Nel 2014 tale costo è stato inoltre rapportato ai mesi effettivi di appartenenza al nuovo ATO.
Il contributo AEEG è stato determinato in applicazione dell’art. 28.4 allegato A MTI.
La componente a copertura del costo di morosità è stata posta per tutto il periodo dell’affidamento pari al 1.6% del fatturato del secondo anno precedente a quello di riferimento come previsto dall’art. 30 allegato A MTI.
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I costi residuali comprendono i canoni di derivazione/sottensione idrica, i contributi ai consorzi di bonifica e gli altri oneri locali.
Conguagli 2012 e 2013 (Rc) ASI SpA ha maturato per l’anno 2012 un conguaglio a debito di € 182.843 mentre per l’anno 2013, sulla base dei dati disponibili, è stato calcolato un conguaglio a credito di € 599.121. Quest’ultimo valore è tuttavia da considerarsi provvisorio non essendo ancora disponibili tutti i dati consuntivi relativi al 2013. Si riporta di seguito la tabella di dettaglio dei Conguagli maturati per il periodo 2012 – 2013.
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Si riporta di seguito il Piano tariffario 2014‐2018 redatto secondo lo schema predisposto da AEEGSI.
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PIANO TARIFFARIO
SCHEMI REGOLATORI
UdM valore
Op2013 euro 13.365.262
COeff2013 euro 12.382.649
Opnew,a euro 0
0/1 0
euro 30.886.877
RABMTT euro 40.330.034
0/1 1
SCHEMA REGOLATORIO (I, II, III, IV) III
COMPONENTI DI COSTO Opexa, Capexa e FNInew,a
UdM 2014 2015 2016 2017 2018euro 13.144.309
euro 4.851.524
Opexa euro 17.995.833
OFa euro 1.535.412 1.673.051 2.549.757 2.980.102 3.183.671
OFisca euro 673.512 717.120 984.501 1.132.919 1.201.746
AMMa euro 2.043.092 2.186.978 2.241.622 2.502.301 2.839.117
ΔCUITa euro 0 0 0 0 0
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
FNInew,a euro 0 1.374.641 126.612 2.463.414 2.591.911
SVILUPPO DEL VRG
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
Opexa euro 17.995.833 18.426.318 18.329.024 18.261.839 18.163.114
Capexa euro 4.252.017 4.577.150 5.775.880 6.615.322 7.224.534
FoNIa euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449
RCaTOT euro ‐182.843 599.121 0 0 0
ERCa euro 0 0 0 0 0
VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097
SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
VRGa euro 24.690.355 26.528.151 28.015.288 30.167.033 30.673.097
Cba‐2 euro 722.887 730.937 730.937 730.937 730.937
Rba‐2 euro 1.344.491 1.372.725 1.401.553 1.430.985 1.430.985
Σ tarif2012*vscala‐2 euro 20.413.016 20.426.354 20.426.354 20.426.354 20.426.354
ϑa n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A ‐ MTI) n. 1,090 1,090 1,075 1,075 1,075
ϑa applicabile n. 1,149 1,232 1,299 1,396 1,419
FONDO NUOVI INVESTIMENTI
UdM 2014 2015 2016 2017 2018
AMMaFoNI euro 550.485 602.234 658.789 765.157 1.239.463
FNIaFoNI euro 0 0 126.612 1.463.414 1.591.911
ΔCUITaFoNI euro 2.074.864 2.323.328 3.124.982 3.061.300 2.454.075
FoNI euro 2.625.348 2.925.562 3.910.383 5.289.871 5.285.449
INVESTIMENTI
UdM 2014 2015 2016 2017 2018Investimenti al lordo dei contributi euro 4.576.858 10.019.877 11.529.072 13.243.857 14.174.312Contributi euro 570.000 2.006.126 5.436.661 470.000 470.000Investimenti al netto dei contributi euro 4.006.858 8.013.751 6.092.411 12.773.857 13.704.312CIN euro 47.591.535 50.871.467 56.482.132 65.761.229 75.582.883CINfp euro 11.646.789 12.599.390 13.943.124 16.809.260 23.657.002OF/CIN % 0,032 0,033 0,045 0,045 0,042
VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE
UdM valoreIpc,t euro 262.684.932FAIP,c,t euro 147.277.682CFPc,t euro 51.522.508FACFP,c,t euro 30.968.189LIC euro 0
VR a fine concessione euro 94.852.930
∑2_"2014" ^"2017" IP_t^exp "RAB" _"MTT" ω (0) oppure
∑2_2014^
oppure(0)
(1)
(1)
nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:
presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
_^
aendOpex
aalOpex
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Recupero delle partite pregresse Ai fini dello sviluppo del Piano Tariffario e del Piano economico – finanziario si è tenuto inoltre conto delle partite pregresse maturate relativamente ai periodi antecedenti l’anno 2012 già approvate dall’Ente di Ambito ma non ancora recuperate in tariffa. Il gestore ASI ha maturato partite a debito nei confronti dell’utente per complessivi 2.702.715 euro.
Si riporta di seguito la tempistica di recupero dei conguagli il cui andamento è stato definito con l’obiettivo di evitare forti oscillazioni nella tariffa percepita dall’utente.
La tabella seguente illustra invece il theta percepito dall’utente considerando anche le componenti tariffarie al di fuori del VRG.
4.2 Schema di conto economico
Ricavi da tariffe Sono stati determinati per tutto il periodo di affidamento, moltiplicando il coefficiente di ogni periodo per il valore dei ricavi 2012 derivante a sua volta dal prodotto dei volumi dell’anno 2012 per la tariffa a suo tempo applicata. I ricavi da tariffa sono esposti nel Conto Economico al lordo del FONI e al netto dei conguagli tariffari a debito del gestore per partite pregresse. Con riferimento al FONI tuttavia è stata prevista la creazione di un fondo costituito mediante quote di accantonamento non deducibili fiscalmente, che viene esposto nel prospetto di Conto Economico in aggiunta della voce ammortamenti. Il valore dell’accantonamento è pari al FONI generato dal Piano considerato al netto del 27,5% per tenere conto dell’effetto fiscale. Il dettaglio della voce è esposto nella seguente tabella.
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Contributi di allacciamento Il valore dei contributi di allacciamento è stato considerato costante per tutto il periodo di Piano per un importo pari a 470.000 euro. In applicazione dell’art. 17.6 i contributi di allacciamento percepiti a partire dal 2012 sono considerati come contributi pubblici. Costi operativi e del personale Sono stati determinati partendo dai dati di bilancio 2012 applicando l’inflazione sino all’anno 2015 come riconosciuti in tariffa e mantenuti costanti per i periodi successivi sino alla scadenza dell’affidamento. Ai soli fini della redazione del PEF (e non anche ai fini tariffari) il valore della morosità è stata ipotizzata pari al 2% in quanto trattasi di valore coerente con i valori effettivi registrati. Ammortamenti Gli ammortamenti sono stati determinati in maniera corrispondente a quelli previsti nello sviluppo tariffario ai sensi dall’art. 18 dell’Allegato A della delibera 643/13, tenuto conto delle vite utili definite da AEEGSI per ciascuna categoria di cespiti. A tali ammortamenti, tuttavia, si aggiungono, ai soli fini della valutazione della sostenibilità economico – finanziaria del Piano, quelli presenti nel Bilancio per effetto delle rivalutazioni dei cespiti che sono escluse ai fini del calcolo tariffario. Interessi passivi Gli interessi passivi comprendono sia gli interessi maturati sui finanziamenti esistenti al 31.12.2013 che sul nuovo indebitamento generato dal Piano nel periodo residuo di concessione. I primi in coerenza con i contratti di finanziamento in essere sono calcolati in funzione dei piani di rientro del debito secondo i tassi ad oggi previsti, che saranno aggiornati di anno in anno, i secondi sono calcolati ad un tasso del 4,9%. Determinazione delle imposte Le imposte sono state determinate applicando alle basi imponibili Ires ed Irap rispettivamente le aliquote del 27,5% e del 4,20%. Si riporta di seguito il Conto Economico 2014‐2018.
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4.3 Rendiconto finanziario
Cassa iniziale Lo sviluppo del Rendiconto finanziario è effettuato a partire dal valore stimato della cassa iniziale esistente al 31.12.2013. Ricavi I ricavi sono determinati ed esposti coerentemente con quanto riportato per le rispettive voci nel conto economico. Ai fini finanziari non si tiene conto del rimborso delle partite pregresse in quanto già decurtate dalla cassa iniziale considerata nello sviluppo del rendiconto finanziario. Costi operativi I costi operativi sono stati ripresi dal conto economico e sono stati depurati delle componenti non monetarie. Imposte Le imposte sono state riportate pari a quelle indicate nel conto economico. Capitale circolante netto Le variazioni del capitale circolante netto sono state determinate applicando i criteri di seguito riportati. I crediti commerciali, solo ai fini del rendiconto e non tariffari, sono stati calcolati stimando tempi medi d’incasso di 120 giorni. Nel costo degli acquisti è stata ipotizzata un’invarianza delle giacenze di magazzino. Il PEF è redatto senza stimata della gestione IVA. I debiti commerciali sono stati determinati considerando una dilazione media pagamento di 60 giorni.
31
Immobilizzazioni I flussi finanziari relativi alla realizzazione degli investimenti corrispondono a quelli presenti nel Piano degli interventi predisposti e sono stati suddivisi coerentemente con lo schema predisposto da AEEGSI in investimenti realizzati mediante utilizzo FONI e altri investimenti (a carico della tariffa e finanziati con contributi pubblici). Fonti di finanziamento Il piano prevede il rimborso dei finanziamenti pregressi acquisiti dalla società di gestione nel 2013 come illustrato al precedente punto 2.1.3 . A tali finanziamenti si aggiungono:
• i due Tiraggi (nel 2014 e nel 2027) relativo al finanziamento BEI già accordato per complessivi 13 milioni di euro.
• Gli ulteriori fabbisogni generati dal Piano per un valore complessivo di circa 36 milioni di euro.
Il rimborso di tali risorse applicando un tasso del 4,9%. e un DSCR pari a 1,3 è previsto entro il 2033. Contributi pubblici Nel Piano Economico finanziario sono previsti contributi pubblici nel periodo 2014 – 2016 per un valore complessivo di 6.602.787 euro. Determinazione degli indicatori di redditività e liquidità Come anticipato nella premessa al Piano Economico finanziario la valutazione della sostenibilità del Piano non è stata effettuata con riferimento al periodo di affidamento (scadenza nel 2018) ma a tutto il periodo di Piano. Ciò in considerazione del fatto che è la convenzione di affidamento a prevedere tale condizione.
TIR unlevered Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici e degli investimenti. Il valore di tale indicatore risulta pari a 9,23%.
TIR levered Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici, degli investimenti e del rimborso della quota capitale del debito. Il valore di tale indicatore risulta pari a 7,94%.
ADSCR Tale indice è stato determinato come valore medio, per i soli periodi in cui non si prevede l’erogazione dei finanziamenti, quale rapporto tra i flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito ed il totale del servizio del debito. Il valore dell’ADSCR risulta essere pari a 1,48
DSCR minimo E’ stato determinato come valore minimo degli DSCR annuali determinati nei periodi successivi all’ultimazione dell’erogazione dei finanziamenti. Il valore del DSCR minimo risulta essere 1.
LLCR
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E’ stato determinato come il rapporto tra la sommatoria del valore attuale netto (VAN) dei flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito e la sommatoria del valore attuale netto (VAN) del servizio del debito, comprensivo di capitale e interessi, entrambi attualizzati al tasso del 4,9% come previsto per i nuovi finanziamenti. Il valore del LLCR previsto è di 1,55. Si riporta di seguito la sintesi di Rendiconto Finanziario predisposto secondo lo schema predisposto da AEEGSI.