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Biblioteca Civica “U. Pozzoli” di Lecco Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore, un poeta La proposta di questa settimana è

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Page 1: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

Biblioteca Civica “U. Pozzoli” di Lecco

Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore, un poeta

La proposta di questa settimana è

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Biblioteca civica “U. Pozzoli” di Lecco

Incontro con CATHERINE DENEUVE

NOTIZIE BIOGRAFICHE

E’ nata nel 1943 ed è considerata una delle più grandi attrici francesi. Catherine Deneuve è

figlia dell'attore Maurice Dorléac e di Renée Deneuve, entrambi doppiatori. Ha debuttato nel

cinema ancora adolescente nel 1956, nel film “Le collegiali”.

Anche sua sorella maggiore, Françoise Dorléac, aveva intrapreso la carriera di attrice, ma

perse la vita a 25 anni in un incidente d'auto. La sua prima interpretazione importante è nel

film musical di Jacques Demy “Les Parapluies de Cherbourg” del 1964 al fianco del lecchese

Nino Castelnuovo. Grazie a questo film raggiunge il successo e ottiene la possibilità di lavorare

in film importanti con registi di fama: “Répulsion” di Roman Polanski nel 1965 e “Bella di

giorno” di Luis Buñuel nel 1967. Negli anni '70 continua a lavorare senza sosta non solo in

Francia ma anche all'estero, soprattutto in Italia collaborando con registi come Marco

Ferreri, Mauro Bolognini e Dino Risi. Riceve offerte anche dagli USA che le permettono di

lavorare con attori come Omar Sharif, Jack Lemmon e Gene Hackman. Una nuova svolta nella

sua carriera arriva nel 1981 con la sua interpretazione de “L'ultimo metrò” di François Truffaut.

Grazie a questo film vince il suo primo premio César come migliore attrice. Nel 1998 viene

premiata a Venezia con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile nel film “Place

Vendôme”. Nel 2001 interpreta Gaby nel film/musical 8 donne e un mistero diretto da François

Ozon.

ELENCO DELLE OPERE POSSEDUTE DALLA BIBLIOTECA LES PARAPLUIES DE CHERBOURG di Jacques Demy (1964) M 20 Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria.

Incinta e senza notizie da Guy, Geneviève accetta di sposare il ricco Roland, gradito a sua

madre. Nel 1959 Guy rientra, ferito, e si sposa. Alla vigilia di Natale del 1962 i due

s'incontrano per caso e non hanno nulla da dirsi. Una delizia di film interamente cantato su

musiche di Michel Legrand. Una semplice, tenera e malinconica favola realistica sullo sfondo di

una Cherbourg vera che sembra un set di un film di Minnelli.

Page 3: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

REPULSION di Roman Polanski (1965) GR POL REP La lenta discesa di Carol (Deneuve), manicure belga a Londra, verso la dissociazione psichica.

Lasciata sola in casa dalla sorella, è vittima di incubi, allucinazioni sessuofobiche, deliri.

Quando un corteggiatore e il proprietario di casa penetrano nell'appartamento vengono uccisi.

Opera di realismo psicologico, ma anche fantastica dove la poetica degli oggetti, costante nel

suo cinema, acquista una forza visionaria.

JOSEPHINE (Le demoiselles de Rochefort) di Jacques Demy (1966) M 33

L'annuale fiera di Rochefort è l'occasione per le gemelle Delphine e Solange (Deneuve e

Dorléac, sorelle nella realtà) di trovare il loro Principe Azzurro. Lo trovano, mentre la loro

madre s'imbatte in un amore di gioventù. Sullo sfondo di un'altra città portuale, ridipinta in

colori pastellati, una commedia musicale cantata e danzata di tenera eleganza, ricalcata sui

modelli hollywoodiani, ma inconfondibilmente francese.

BELLA DI GIORNO di Luis Bunuel (1967) GR BUN BEL Moglie masochista e frigida di un medico parigino, Séverine (Deneuve) si prostituisce dalle in

una casa di appuntamenti, spinta da un ambiguo senso di colpa e da un'ansia di espiazione che

non riuscirà a realizzare. Da un romanzo di Joseph Kessel, Buñuel ha tratto un film soltanto

esteriormente “rosa” ed elegante, di struttura binaria, basato sulla doppia personalità della

protagonista, la continua oscillazione tra realtà e sogno, il binomio Sade/Freud e quello

sessualità/cattolicesimo. Ha geniale ironia e leggerezza di tocco.

LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE (La siréne du Mississippi) di Francois Truffaut (1969) GR TRU MIA Nell'isola di Réunion, al largo del Madagascar, un giovane piantatore di tabacco attende l'arrivo

della promessa sposa Julie, conosciuta attraverso un'inserzione. La Julie (Deneuve) che sbarca

non assomiglia alla fotografia, ma è così bella... Ne nasce una vicenda di sangue e morte. Dal

romanzo ‘Vertigine senza fine’ di Cornell Woolrich, è uno dei film meno compresi e più

sfortunati di Truffaut. Dedicato a Jean Renoir, è il racconto di una degradazione per amore,

quella del protagonista Louis/Mahé, che contagia Marion/Julie.

TRISTANA di Luis Bunuel (1970) GR BUN TRI

A Toledo nel 1929 un'orfana (Deneuve) viene affidata a un anziano tutore che ne fa la sua

amante. Innamoratasi di un pittore fugge con lui, si ammala, perde una gamba attaccata dalla

cancrena, ritorna e accetta di sposare il vecchio. Gliela farà pagare. Tratto da un romanzo di

Benito Pérez Galdós, è la storia impietosa di una liberazione mancata e di un'opera di

corruzione in cui la vittima, imparata la lezione di ipocrisia e crudeltà, si trasforma in carnefice.

Un film ammirevole per la calma lentezza della sua concisione.

NOTTE SULLA CITTÀ (Un flic) di Jean-Pierre Melville (1972) G 186

La banca di una cittadina balneare è rapinata da una banda il cui capo, Simon, è ben

conosciuto dal commissario Coleman che gli dà la caccia e lo raggiunge in presenza di Cathy

(Deneuve), la donna che avevano in comune. Ultimo film di Melville, La Deneuve, luminosa.

dice 3 battute in tutto il film.

Page 4: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

LA CAGNA di Marco Ferreri (1972) GR FER CAG

Abbandonata la società, un disegnatore di fumetti vive in un'isoletta sarda in compagnia del

cane Melampo. Lo raggiunge una donna, uccide il cane e ne prende il posto come compagna

muta e fedele. Dal racconto di Flaiano ‘Melampus’. Apologo amarissimo sulla solitudine in un

mondo degradato, condotto in uno spazio chiuso, con soprassalti ironici e misogini. Alto livello

stilistico. Il rapporto centrale è raccontato senza sadismo né compiacimenti morbosi. Deneuve

‘cagna’ in una delle sue interpretazioni più memorabili.

NIENTE DI GRAVE SUO MARITO E’ INCINTO di Jacques Demy (1973) CM 562 Marco, istruttore di scuola-guida, e Irene (Deneuve), che dirige un negozio di parrucchiere,

convivono tranquillamente fino al giorno in cui lui scopre di essere incinto di quattro mesi.

Diventa un caso al centro dell'interesse pubblico. Su un soggetto quanto meno originale, Demy

ha costruito una fievole commedia con diverse gag riuscite e umorismo sottile.

NON TOCCARE LA DONNA BIANCA di Marco Ferreri (1974) GR FER NON La strage di Little Big Horn ambientata nella grande fossa delle Halles di Parigi, scavata nei

primi anni '70. Mastroianni come Custer, Piccoli come Buffalo Bill, Tognazzi e Cuny pittati da

pellerossa, la Deneuve donna angelicata. Con questo western parodistico Ferreri, che non ama

le mezze tinte, punta sulla tragedia buffonesca con un sarcasmo in bilico tra l'umorismo nero

di Azcona e il didascalismo derisorio di Brecht.

L’ULTIMO METRÒ di Francois Truffaut (1980) GR TRU ULT

Parigi, 1942. Marion Steiner (Deneuve), celebre attrice, gestisce il teatro Montmartre per conto

del marito Lucas, capocomico ebreo, ricercato dai nazisti, che vive nascosto in uno scantinato

del teatro, e mette in scena un dramma di cui lei stessa è protagonista accanto a Bernard

Granger, noto donnaiolo. Il teatro diventa cinema e il cinema teatro, sublime.

SPERIAMO CHE SIA FEMMINA di Mario Monicelli (1986) CM 749

Declino di una famiglia del latifondo toscano che gestisce un'azienda agricola e in cui contano e

lavorano soprattutto le donne. Grande film borghese che arricchisce il povero panorama del

cinema italiano degli anni '80 per il sapiente impasto di toni drammatici, umoristici e

grotteschi, la splendida galleria di ritratti femminili, la continua oscillazione tra leggerezza e

gravità, il modo con cui sviluppa il discorso sull'assenza, la debolezza, l'egoismo dei maschi.

Deneuve è sorella della padrona della fattoria.

I MISTERI DEL CONVENTO (O convento) di Manoel de Oliveira (1995) GR OLI MIS

Giunto con la moglie Hélène (Deneuve) in un convento portoghese nella speranza di trovare

documenti che provino che Shakespeare era d'origine spagnola, uno studioso americano

incontra un sulfureo custode e una innocente archivista. A 87 anni Oliveira affronta grandi temi

(la lotta tra il Bene e il Male, la ricerca della Verità, le domande sull'Immortalità) con eleganza,

buonumore, facezie, sogghigni, colti ammiccamenti.

IL TEMPO RITROVATO di Raoul Ruiz (1999) DR 60

Dall'ultimo dei 7 romanzi che formano ‘Alla ricerca del tempo perduto’ di Marcel Proust. Lo

scrittore morente detta a Céleste i suoi ultimi pensieri e impressioni, guarda fotografie di

parenti e amici. Alla fine lo scrittore s'incammina verso il mare attraverso le rovine di un

mondo immaginario. Il manierismo del cileno Ruiz si sovrappone sullo stile di Proust all'insegna

del barocco, inteso sia nel senso storico sia, volgarmente, come tutto ciò che eccede il gusto e

ridonda. La Deneuve è Odette de Crecy.

Page 5: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

DANCER IN THE DARK di Lars von Trier (2000) GR TRI DAN Operaia immigrata negli USA con il figlioletto, Selma sta diventando cieca, ma lavora sodo per

accumulare la somma necessaria a far operare il figlio, affetto dalla sua stessa malattia. Evade

dalla dura realtà trasformandola in musical. Ucciso un poliziotto che l'ha derubata dei risparmi,

non fa nulla per scagionarsi. Trier racconta la storia di una malata mentale che è anche una

“diversa” con cui non si può non simpatizzare. La Deneuve è Cathy, una compagna di lavoro di

Selma.

RITORNO A CASA di Manoel de Oliveira (2001) GR OLI RIT Un vecchio e famoso attore apprende che in un incidente d'auto ha perduto la moglie, la figlia,

il genero. Gli restano un nipotino che ha altri nonni, un vuoto incolmabile, le abitudini di vita e

di lavoro. Sul set di un film da Ulisse di Joyce, dove ha una piccola parte, avviene la svolta.: la

rinuncia. A 92 anni M. de Oliveira fa il suo primo film sulla vecchiaia e se lo scrive da sé senza

fonti letterarie alle spalle. La Deneuve ha una piccola parte: è Marguerite prima sposa di

Berengario nella pièce di Ionesco ‘Il re muore’ che apre il film.

D’ARTAGNAN: THE MUSKETEER di Peter Hyans (2001) A 74 Con ‘I tre moschettieri’, famosissimo romanzo di Dumas padre, al cinema si può far di tutto e il

contrario di tutto. Anche aggiornarlo con le coreografie acrobatiche made in Hong Kong di Xin

Xin Xiong e dei suoi cascatori. Se come direttore della fotografia Peter Hyams s'ispira alla

pittura fiamminga con eccessi di scuro, come regista si limita a far lo yes-man, mettendo in

immagini la spericolata sceneggiatura di Gene Quintano dove si privilegia il quarto

moschettiere con gli altri tre a fare tappezzeria. La Deneuve è la regina Anna.

OTTO DONNE E UN MISTERO di Francois Ozon (2002) CM 102 Otto donne si riuniscono per il Natale in una villa isolata nell'innevata campagna francese. Al

piano di sopra il cadavere del padrone di casa con un coltello nella schiena. Si scatena la

sarabanda: sospetti, isterismi, rivelazioni, rivalità, segreti nascosti. Colpo di scena finale.

Basato sul ribaltamento delle apparenze: nessuno dei personaggi è quello che appare.

Ambientazione degli anni '50, cromaticamente ispirata nella scenografia ai musical di Minnelli e

ai melodrammi di Sirk. Cast stellare con Deneuve moglie del morto.

UN FILM PARLATO di Manoel de Oliveira (2003) GR OLI FIL

Con la figlioletta Maria Joanna una giovane docente di storia s'imbarca a Lisbona su una nave

da crociera diretta a Bombay, dove l'aspetta il marito. La nave fa scalo a Marsiglia, Napoli,

Atene, Istanbul, Aden, dove si fa visita ai luoghi storici e ai miti fondatori della cultura

mediterranea. Cinema saggistico, in forma di racconto di viaggio in mare, in cui a tavola si

discorre di grandi questioni: il destino della civiltà europea, la comunicazione tra i popoli, lo

scontro di culture diverse, il futuro dell'umanità. La Deneuve è una passeggera, una famosa

imprenditrice francese.

RACCONTO DI NATALE di Arnaud Desplechin (2008) DR 587

E’ un film corale e rispettoso delle unità di tempo, luogo e situazione, ambientato in un villone

vicino a Roubaix, dove arrivano Elizabeth e Henri con consorti e bambini per festeggiare il

Natale con i genitori. La riunione diventa un regolamento di conti. Questa polifonica storia in

bilico tra dramma psicologico e melodramma sentimentale in cadenze di commedia è girata

con maestria. Deneuve sublime come madre.

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POTICHE: LA BELLA STATUINA di Francois Ozon (2010) CM 518

Potiche = vaso pregiato e, in traslato, personaggio cui si dà un posto meramente onorifico.

Suzanne, moglie, madre e nonna borghese che nel 1977 in una cittadina francese vive

sottomessa a un marito spregevole. Obbligata da una malattia del marito a dirigere l’azienda la

donna risana l’azienda e si rivela una saggia regina madre. E’ in allegria la storia di una

metamorfosi. Deneuve splendida ‘potiche’. TRE CUORI di Benoit Jacquot (2014) DR 1251

Un gioco di incontri e smarrimenti, tra un ispettore delle imposte e due sorelle, con conclusione

tragica visto dal punto di vista dell’uomo. La Deneuve interpreta la madre delle due sorelle. Gli

elementi sono quelli del melodramma più classico e del cinema americano noir. E’ un film che

vive di oggetti, di gesti ripetuti, delicati, di occhi, mani, corpi che si cercano, vicini e lontani,

per le stanze, su Skype, dietro un vetro.

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Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore, un poeta

La proposta di questa settimana è

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Biblioteca civica “U. Pozzoli” di Lecco

Incontro con CATHERINE DENEUVE

NOTIZIE BIOGRAFICHE

E’ nata nel 1943 ed è considerata una delle più grandi attrici francesi. Catherine Deneuve è

figlia dell'attore Maurice Dorléac e di Renée Deneuve, entrambi doppiatori. Ha debuttato nel

cinema ancora adolescente nel 1956, nel film “Le collegiali”.

Anche sua sorella maggiore, Françoise Dorléac, aveva intrapreso la carriera di attrice, ma

perse la vita a 25 anni in un incidente d'auto. La sua prima interpretazione importante è nel

film musical di Jacques Demy “Les Parapluies de Cherbourg” del 1964 al fianco del lecchese

Nino Castelnuovo. Grazie a questo film raggiunge il successo e ottiene la possibilità di lavorare

in film importanti con registi di fama: “Répulsion” di Roman Polanski nel 1965 e “Bella di

giorno” di Luis Buñuel nel 1967. Negli anni '70 continua a lavorare senza sosta non solo in

Francia ma anche all'estero, soprattutto in Italia collaborando con registi come Marco

Ferreri, Mauro Bolognini e Dino Risi. Riceve offerte anche dagli USA che le permettono di

lavorare con attori come Omar Sharif, Jack Lemmon e Gene Hackman. Una nuova svolta nella

sua carriera arriva nel 1981 con la sua interpretazione de “L'ultimo metrò” di François Truffaut.

Grazie a questo film vince il suo primo premio César come migliore attrice. Nel 1998 viene

premiata a Venezia con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile nel film “Place

Vendôme”. Nel 2001 interpreta Gaby nel film/musical 8 donne e un mistero diretto da François

Ozon.

ELENCO DELLE OPERE POSSEDUTE DALLA BIBLIOTECA LES PARAPLUIES DE CHERBOURG di Jacques Demy (1964) M 20 Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria.

Incinta e senza notizie da Guy, Geneviève accetta di sposare il ricco Roland, gradito a sua

madre. Nel 1959 Guy rientra, ferito, e si sposa. Alla vigilia di Natale del 1962 i due

s'incontrano per caso e non hanno nulla da dirsi. Una delizia di film interamente cantato su

musiche di Michel Legrand. Una semplice, tenera e malinconica favola realistica sullo sfondo di

una Cherbourg vera che sembra un set di un film di Minnelli.

Page 11: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

REPULSION di Roman Polanski (1965) GR POL REP La lenta discesa di Carol (Deneuve), manicure belga a Londra, verso la dissociazione psichica.

Lasciata sola in casa dalla sorella, è vittima di incubi, allucinazioni sessuofobiche, deliri.

Quando un corteggiatore e il proprietario di casa penetrano nell'appartamento vengono uccisi.

Opera di realismo psicologico, ma anche fantastica dove la poetica degli oggetti, costante nel

suo cinema, acquista una forza visionaria.

JOSEPHINE (Le demoiselles de Rochefort) di Jacques Demy (1966) M 33

L'annuale fiera di Rochefort è l'occasione per le gemelle Delphine e Solange (Deneuve e

Dorléac, sorelle nella realtà) di trovare il loro Principe Azzurro. Lo trovano, mentre la loro

madre s'imbatte in un amore di gioventù. Sullo sfondo di un'altra città portuale, ridipinta in

colori pastellati, una commedia musicale cantata e danzata di tenera eleganza, ricalcata sui

modelli hollywoodiani, ma inconfondibilmente francese.

BELLA DI GIORNO di Luis Bunuel (1967) GR BUN BEL Moglie masochista e frigida di un medico parigino, Séverine (Deneuve) si prostituisce dalle in

una casa di appuntamenti, spinta da un ambiguo senso di colpa e da un'ansia di espiazione che

non riuscirà a realizzare. Da un romanzo di Joseph Kessel, Buñuel ha tratto un film soltanto

esteriormente “rosa” ed elegante, di struttura binaria, basato sulla doppia personalità della

protagonista, la continua oscillazione tra realtà e sogno, il binomio Sade/Freud e quello

sessualità/cattolicesimo. Ha geniale ironia e leggerezza di tocco.

LA MIA DROGA SI CHIAMA JULIE (La siréne du Mississippi) di Francois Truffaut (1969) GR TRU MIA Nell'isola di Réunion, al largo del Madagascar, un giovane piantatore di tabacco attende l'arrivo

della promessa sposa Julie, conosciuta attraverso un'inserzione. La Julie (Deneuve) che sbarca

non assomiglia alla fotografia, ma è così bella... Ne nasce una vicenda di sangue e morte. Dal

romanzo ‘Vertigine senza fine’ di Cornell Woolrich, è uno dei film meno compresi e più

sfortunati di Truffaut. Dedicato a Jean Renoir, è il racconto di una degradazione per amore,

quella del protagonista Louis/Mahé, che contagia Marion/Julie.

TRISTANA di Luis Bunuel (1970) GR BUN TRI

A Toledo nel 1929 un'orfana (Deneuve) viene affidata a un anziano tutore che ne fa la sua

amante. Innamoratasi di un pittore fugge con lui, si ammala, perde una gamba attaccata dalla

cancrena, ritorna e accetta di sposare il vecchio. Gliela farà pagare. Tratto da un romanzo di

Benito Pérez Galdós, è la storia impietosa di una liberazione mancata e di un'opera di

corruzione in cui la vittima, imparata la lezione di ipocrisia e crudeltà, si trasforma in carnefice.

Un film ammirevole per la calma lentezza della sua concisione.

NOTTE SULLA CITTÀ (Un flic) di Jean-Pierre Melville (1972) G 186

La banca di una cittadina balneare è rapinata da una banda il cui capo, Simon, è ben

conosciuto dal commissario Coleman che gli dà la caccia e lo raggiunge in presenza di Cathy

(Deneuve), la donna che avevano in comune. Ultimo film di Melville, La Deneuve, luminosa.

dice 3 battute in tutto il film.

Page 12: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

LA CAGNA di Marco Ferreri (1972) GR FER CAG

Abbandonata la società, un disegnatore di fumetti vive in un'isoletta sarda in compagnia del

cane Melampo. Lo raggiunge una donna, uccide il cane e ne prende il posto come compagna

muta e fedele. Dal racconto di Flaiano ‘Melampus’. Apologo amarissimo sulla solitudine in un

mondo degradato, condotto in uno spazio chiuso, con soprassalti ironici e misogini. Alto livello

stilistico. Il rapporto centrale è raccontato senza sadismo né compiacimenti morbosi. Deneuve

‘cagna’ in una delle sue interpretazioni più memorabili.

NIENTE DI GRAVE SUO MARITO E’ INCINTO di Jacques Demy (1973) CM 562 Marco, istruttore di scuola-guida, e Irene (Deneuve), che dirige un negozio di parrucchiere,

convivono tranquillamente fino al giorno in cui lui scopre di essere incinto di quattro mesi.

Diventa un caso al centro dell'interesse pubblico. Su un soggetto quanto meno originale, Demy

ha costruito una fievole commedia con diverse gag riuscite e umorismo sottile.

NON TOCCARE LA DONNA BIANCA di Marco Ferreri (1974) GR FER NON La strage di Little Big Horn ambientata nella grande fossa delle Halles di Parigi, scavata nei

primi anni '70. Mastroianni come Custer, Piccoli come Buffalo Bill, Tognazzi e Cuny pittati da

pellerossa, la Deneuve donna angelicata. Con questo western parodistico Ferreri, che non ama

le mezze tinte, punta sulla tragedia buffonesca con un sarcasmo in bilico tra l'umorismo nero

di Azcona e il didascalismo derisorio di Brecht.

L’ULTIMO METRÒ di Francois Truffaut (1980) GR TRU ULT

Parigi, 1942. Marion Steiner (Deneuve), celebre attrice, gestisce il teatro Montmartre per conto

del marito Lucas, capocomico ebreo, ricercato dai nazisti, che vive nascosto in uno scantinato

del teatro, e mette in scena un dramma di cui lei stessa è protagonista accanto a Bernard

Granger, noto donnaiolo. Il teatro diventa cinema e il cinema teatro, sublime.

SPERIAMO CHE SIA FEMMINA di Mario Monicelli (1986) CM 749

Declino di una famiglia del latifondo toscano che gestisce un'azienda agricola e in cui contano e

lavorano soprattutto le donne. Grande film borghese che arricchisce il povero panorama del

cinema italiano degli anni '80 per il sapiente impasto di toni drammatici, umoristici e

grotteschi, la splendida galleria di ritratti femminili, la continua oscillazione tra leggerezza e

gravità, il modo con cui sviluppa il discorso sull'assenza, la debolezza, l'egoismo dei maschi.

Deneuve è sorella della padrona della fattoria.

I MISTERI DEL CONVENTO (O convento) di Manoel de Oliveira (1995) GR OLI MIS

Giunto con la moglie Hélène (Deneuve) in un convento portoghese nella speranza di trovare

documenti che provino che Shakespeare era d'origine spagnola, uno studioso americano

incontra un sulfureo custode e una innocente archivista. A 87 anni Oliveira affronta grandi temi

(la lotta tra il Bene e il Male, la ricerca della Verità, le domande sull'Immortalità) con eleganza,

buonumore, facezie, sogghigni, colti ammiccamenti.

IL TEMPO RITROVATO di Raoul Ruiz (1999) DR 60

Dall'ultimo dei 7 romanzi che formano ‘Alla ricerca del tempo perduto’ di Marcel Proust. Lo

scrittore morente detta a Céleste i suoi ultimi pensieri e impressioni, guarda fotografie di

parenti e amici. Alla fine lo scrittore s'incammina verso il mare attraverso le rovine di un

mondo immaginario. Il manierismo del cileno Ruiz si sovrappone sullo stile di Proust all'insegna

del barocco, inteso sia nel senso storico sia, volgarmente, come tutto ciò che eccede il gusto e

ridonda. La Deneuve è Odette de Crecy.

Page 13: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

DANCER IN THE DARK di Lars von Trier (2000) GR TRI DAN Operaia immigrata negli USA con il figlioletto, Selma sta diventando cieca, ma lavora sodo per

accumulare la somma necessaria a far operare il figlio, affetto dalla sua stessa malattia. Evade

dalla dura realtà trasformandola in musical. Ucciso un poliziotto che l'ha derubata dei risparmi,

non fa nulla per scagionarsi. Trier racconta la storia di una malata mentale che è anche una

“diversa” con cui non si può non simpatizzare. La Deneuve è Cathy, una compagna di lavoro di

Selma.

RITORNO A CASA di Manoel de Oliveira (2001) GR OLI RIT Un vecchio e famoso attore apprende che in un incidente d'auto ha perduto la moglie, la figlia,

il genero. Gli restano un nipotino che ha altri nonni, un vuoto incolmabile, le abitudini di vita e

di lavoro. Sul set di un film da Ulisse di Joyce, dove ha una piccola parte, avviene la svolta.: la

rinuncia. A 92 anni M. de Oliveira fa il suo primo film sulla vecchiaia e se lo scrive da sé senza

fonti letterarie alle spalle. La Deneuve ha una piccola parte: è Marguerite prima sposa di

Berengario nella pièce di Ionesco ‘Il re muore’ che apre il film.

D’ARTAGNAN: THE MUSKETEER di Peter Hyans (2001) A 74 Con ‘I tre moschettieri’, famosissimo romanzo di Dumas padre, al cinema si può far di tutto e il

contrario di tutto. Anche aggiornarlo con le coreografie acrobatiche made in Hong Kong di Xin

Xin Xiong e dei suoi cascatori. Se come direttore della fotografia Peter Hyams s'ispira alla

pittura fiamminga con eccessi di scuro, come regista si limita a far lo yes-man, mettendo in

immagini la spericolata sceneggiatura di Gene Quintano dove si privilegia il quarto

moschettiere con gli altri tre a fare tappezzeria. La Deneuve è la regina Anna.

OTTO DONNE E UN MISTERO di Francois Ozon (2002) CM 102 Otto donne si riuniscono per il Natale in una villa isolata nell'innevata campagna francese. Al

piano di sopra il cadavere del padrone di casa con un coltello nella schiena. Si scatena la

sarabanda: sospetti, isterismi, rivelazioni, rivalità, segreti nascosti. Colpo di scena finale.

Basato sul ribaltamento delle apparenze: nessuno dei personaggi è quello che appare.

Ambientazione degli anni '50, cromaticamente ispirata nella scenografia ai musical di Minnelli e

ai melodrammi di Sirk. Cast stellare con Deneuve moglie del morto.

UN FILM PARLATO di Manoel de Oliveira (2003) GR OLI FIL

Con la figlioletta Maria Joanna una giovane docente di storia s'imbarca a Lisbona su una nave

da crociera diretta a Bombay, dove l'aspetta il marito. La nave fa scalo a Marsiglia, Napoli,

Atene, Istanbul, Aden, dove si fa visita ai luoghi storici e ai miti fondatori della cultura

mediterranea. Cinema saggistico, in forma di racconto di viaggio in mare, in cui a tavola si

discorre di grandi questioni: il destino della civiltà europea, la comunicazione tra i popoli, lo

scontro di culture diverse, il futuro dell'umanità. La Deneuve è una passeggera, una famosa

imprenditrice francese.

RACCONTO DI NATALE di Arnaud Desplechin (2008) DR 587

E’ un film corale e rispettoso delle unità di tempo, luogo e situazione, ambientato in un villone

vicino a Roubaix, dove arrivano Elizabeth e Henri con consorti e bambini per festeggiare il

Natale con i genitori. La riunione diventa un regolamento di conti. Questa polifonica storia in

bilico tra dramma psicologico e melodramma sentimentale in cadenze di commedia è girata

con maestria. Deneuve sublime come madre.

Page 14: Ogni fine settimana uno scrittore, un regista, un attore ... · Nel 1957 Geneviève (Deneuve) ama il garagista Guy che nel 1958 parte soldato per l'Algeria. Incinta e senza notizie

POTICHE: LA BELLA STATUINA di Francois Ozon (2010) CM 518

Potiche = vaso pregiato e, in traslato, personaggio cui si dà un posto meramente onorifico.

Suzanne, moglie, madre e nonna borghese che nel 1977 in una cittadina francese vive

sottomessa a un marito spregevole. Obbligata da una malattia del marito a dirigere l’azienda la

donna risana l’azienda e si rivela una saggia regina madre. E’ in allegria la storia di una

metamorfosi. Deneuve splendida ‘potiche’. TRE CUORI di Benoit Jacquot (2014) DR 1251

Un gioco di incontri e smarrimenti, tra un ispettore delle imposte e due sorelle, con conclusione

tragica visto dal punto di vista dell’uomo. La Deneuve interpreta la madre delle due sorelle. Gli

elementi sono quelli del melodramma più classico e del cinema americano noir. E’ un film che

vive di oggetti, di gesti ripetuti, delicati, di occhi, mani, corpi che si cercano, vicini e lontani,

per le stanze, su Skype, dietro un vetro.

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