oltre la iso 50001: l'evoluzione dell'energy management nell'industria
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Oltre la ISO 50001: l’evoluzione dell’energy management nell’industria
Dario Di Santo, FIRE
Bolzano, 29 settembre 2017
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www.fire-italia.org
La Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabil i , supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte agli oltre 450 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il SECEM.
Cos’è la FIRE?
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Oltre 450 associati, di cui una metà persone fisiche e l’altra organizzazioni.
La compagine sociale
Alcuni dei soci FIRE: A2A S.p.A., ACTV S.p.A., Aeroporto Valerio Catullo S.p.A., Agenzia per l'Energia e lo Sviluppo Sostenibile, Albapower S.p.A., Albasolar s.r.l., Alpiq Intec S.p.A., AMIA S.p.A., AMIAT S.p.A., Atlas Copco S.p.A., Avvenia s.r.l., Axpo Italia S.p.A., Azienda provinciale per i servizi sanitari TN, Banca Mediolanum S.p.A., Banca Popolare di Sondrio, Beghelli S.p.A., Berco S.p.A., Bit Energia s.r.l., Bosch Energy and Building Solutions Italy s.r.l., Brembo S.p.A., Cabot Italiana S.p.A., Carbotermo S.p.A., Carraro S.p.A., Carrefour Italia S.p.A., Centria s.r.l., Comau S.p.A., Compagnia Generale Trattori S.p.A., Consul System S.p.A., CPL Concordia soc. coop., Credito Emiliano S.p.A., CTI Energia e Ambiente, DBA Progetti S.p.A., DNV GL Business Assurance Italia s.r.l., Edilvì S.p.A., Edison Energy Solutions S.p.A., Electrade S.p.A., Elettra - Sincrotrone Trieste S.p.A., Enarkè associati, Enel Energia S.p.A., Energhe S.p.A., Energika s.r.l., Energon Esco s.r.l., Energy Saving s.r.l., Energy Team S.p.A., Engie Servizi S.p.A., ENI S.p.A., Estra Clima s.r.l., Fedabo S.p.A., Fenice S.p.A., Ferrari S.p.A., Ferriere Nord S.p.A., Fiera Milano S.p.A., Finco, Finstral AG S.p.A., Gewiss S.p.A., Gruppo Società Gas Rimini S.p.A., Hera S.p.A., Hitachi Drives and Automation s.r.l., Holcim S.p.A., Ilsa S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Iplom S.p.A., IRBM Science Park S.p.A., ISAB s.r.l., Italcementi S.p.A., Italgas Reti S.p.A., Italgraniti Group S.p.A., Kairos s.r.l., Lidl Italia s.r.l., Loclain s.r.l., Manutencoop Facility Management S.p.A., Marche Multiservizi S.p.A., Mater-Biopolymer s.r.l., Mediamarket S.p.A., MM S.p.A., Montello S.p.A., Munksjo Italia S.p.A., NBI S.p.A., Pasta Zara S.p.A., Politecnico di Torino - Dip. di Energetica, Polynt S.p.A., Publiacqua S.p.A., Raffineria di Milazzo S.C. p. A., RAI - Radiotelevisione Italiana S.p.A., Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Roquette Italia S.p.A., S.p.A. Egidio Galbani, San Marco Bioenergie S.p.A., Sandoz Industrial Products S.p.A., Schneider Electric S.p.A., SDA Express Courier S.p.A., Seaside s.r.l., Siena Ambiente S.p.A., Siram S.p.A., Solvay Energy Services s.r.l., Studio Botta, Tecno s.r.l., Thales Alenia Space Italia S.p.A., Tholos s.r.l., Trenitalia S.p.A., Trenord s.r.l., Trentino Trasporti S.p.A., Turboden s.r.l., Università di Genova - DITEN, Università Campus Biomedico, Università Cattolica del Sacro Cuore, Wind Tre S.p.A., Yanmar R&D Europe s.r.l., Yousave S.p.A.
La compagine associativa comprende sia l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
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Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di informazione e di sensibilizzazione, attività formativa a richiesta.
Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani, H3G, Schneider Electric, Telecom Ital ia, Unioncamere), università, associazioni, agenzie ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni.
Progetti europei in corso:
Guide FIRE
Progetti e collaborazioni
www.fire-italia.org
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www.secem.eu
SECEM
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certif ica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore.
Accordo sul clima di Parigi 2015
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L’efficienza energetica è il pilastro dell’accordo sul clima. Secondo la IEA coprirà il 50% del target.Non è solo un problema di politiche: l’accordo richiede un cambiamento nell’approccio all’uso delle risorse.
Despite the constant climate change press…
covfefe!
Il contributo europeo al 2030
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Emissioni GHG-40%
Rinnovabili+27%
Efficienza energetica
+30%
Obiettivi proposti dalla Commissione a novembre 2016
Il percorso verso il 2030
Il pacchetto Energia pulita per tutti gli europei presentato dalla CE alla fine di novembre 2016 fornisce una serie di proposte volte a sostenere la transizione energetica verso il 2030, garantendo al tempo stesso la competitività delle imprese.
Le principali proposte riguardano:
la revisione del mercato elettrico;
la revisione della direttiva sull'efficienza energetica;
la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici;
la revisione della direttiva sulle energie rinnovabili;
la definizione del piano di lavoro per le misure di eco-design.
Verrà inoltre presentato un nuovo schema per l’emission trading.
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A parte l’emission trading, cui si richiede una revisione incisiva per rendere lo schema più efficace, per le altre direttive si parla più che altro di razionalizzazioni o aggiunte limitate a aspetti particolari.
SEN 2017: industria
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La proposta di Strategia energetica nazionale (SEN) è piuttosto scarna con l’industria in tema di efficienza energetica.
In parte la ragione è dovuta alla priorità data dalla Commissione Europea a edifici e trasporti.
FIRE ha proposto una maggiore attenzione, visto che ritiene che il settore possa comun-que giocare un ruolo importante.
La ISO 50001 può aiutare…
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I punti di forza del sistema di gestione dell’energia (SGE) sono il collegamento fra gestione dell’energia e decisori e i rapporti fra le diverse funzioni aziendali
Un altro aspetto centrale è la connessione con i sistemi di raccolta dati su cui basare obiettivi e azioni.
1.Requisiti generali2.Responsabilità della direzione3.Politica energetica4.Pianificazione energetica
a. Analisi energeticab.Consumo di riferimentoc. Indicatori di prestazione
energeticad.Obiettivi, traguardi e piano
d’azione
5.Attuazione e funzionamentoa. Formazioneb.Documentazionec. Comunicazioned.Progettazionee. Controllo operativof. Procurement
7.Riesame della direzione
6.Verificaa. Monitoraggio e misurab.Conformità legislativac. Audit interno dell’SGEd.Non conformitàe. Controllo dei registri
PlanAct
DoCheck
Fonte: FIRE.
In rosso le fasi basate sull’impiego di dati.
… ma è uno degli strumenti richiesti
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Mi raccomando: per la ISO 50001
pensate bene all’energy team e ai programmi di
informazione e coinvolgimento del
personale!
I sistemi di gestione dell’energia possono contribuire positivamente al cambio di approccio richiesto dal Protocollo di Parigi.
Il cambio di approccio richiede però trasformazioni ulteriori.
Fra gli strumenti utili si segnalano:
acquisti verdi (green procurement) e analisi dei costi sul ciclo di vita (life cycle cost - LCC);
sistemi di monitoraggio e gestione dei dati;
analisi della sostenibilità dei prodotti (carbon footprint, LCA);
individuazione delle ricadute non energetiche degli interventi di efficientamento energetico;
gestione circolare delle risorse approccio esteso alla filiera.
L’importanza della misura
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EnPI e benchmark
Conoscenza processi
Industria 4.0
Accesso a incentivi
Pianificare e statistiche
Finanziare tramite terzi
Approccio al prodotto e ai processi
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Certificare i propri prodotti, la value chain o l’organizzazione è oggi possibile con diversi strumenti e livelli di complessità. Si tratta di analisi utili non solo in termini di comunicazione, ma soprattutto per comprendere meglio le proprie attività e ridefinirle per migliorare le performance.
Oltre a ripensare i propri prodotti, è opportuno dotarsi di procedure per gli acquisti verdi, privilegiando prodotti e servizi a minore impatto, e adottare l’LCC come metodologia di valutazione degli investimenti e di scelta di prodotti e servizi.
Etichette e norme ambientali
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L’Ecolabel è un marchio di qualità,
mentre gli altri strumenti consentono di valutare
l’impatto dei propri prodotti sul ciclo di
vita.
Le opzioni disponibili rispondono a esigenze differenti. Di seguito le principali opportunità:
LCA (ISO 14040), è la più completa valutazione di impatto energetico ambientale disponibile;
EPD ( ISO 14025, dichiarazione ambientale di prodotto), è un’analisi L C A p e n s a t a p e r c o m u n i c a r e informazioni sulla sostenibilità dei prodotti;
Carbon footprint (ISO 14067), è un’analisi LCA limitata alle emissioni di CO2, molto usata come strumento di comunicazione;
Ecolabel (regolamento CE 66/2010), è un marchio ambientale riconosciuto a prodotti e servizi a basso impatto ambientale sul ciclo di vita.
0,1K 1K 10K
ISO 14001
EMAS e ISO 50001
Prodottiservizi
Ordini di grandezza
Approccio integrato: ripensare la filiera
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PLATE/NUTRITION
FOODSTORAGE
RETAIL
WHOLESALE&STORAGE
FOODPREPARATION
FARM
PROCESSING(maybemultiplesteps)
INPUTS
CO-PRODUCTS
&
WASTE
TRANSPORT
TRANSPORT
TRANSPORT
TRANSPORT
TRANSPORT
Considerare energia e materia su tutta la filiera.
Possibile adottare tecniche di raccolta e preparazione che riducano i costi di trasporto e stoccag-gio?
Possibile ridurre gli sprechi alimentari e intervenire su scaden-ze e temperature di conservazione in pre-senza di sistemi di monitoraggio?
Opportunità di effi-cientamento legate alla produzione e al packaging.
Possibilità di integrazione con le rinnovabili e il riutilizzo degli scarti.
Approccio integrato: economia circolare
16Fonte: ENEA.
Ricadute non energetiche
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Luke, se efficientare
vorrai, la forza usare dovrai!
Emissioni climalteranti
Mitigazione povertà
energetica
Sicurezza energetica
Fornitura di energia
Prezzi dell’energia
Effetti macro economici
Produzione industriale
Salute
Occupazione
Inquinamento locale
Gestione delle risorse
Spesa pubblica
Risorse disponibili
Valore degli asset
Risparmi energetici
Il risparmio energetico è solo un
elemento dei quattordici su cui fare leva…
Fonte: elaborazione FIRE di figura IEA.
… e non solo benefici!
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Luke, vieni con me e ti
insegnerò l’effetto rebound…
Non ci sono solo vantaggi nel ricorrere a soluzioni di efficientamento.
Gli effetti indesiderati di fatto rispecchiano quelli positivi: a seconda dei casi si possono ottenere benefici o perdite (e.g. di solito gli interventi di efficientamento energetico si accompagnano a una riduzione dei costi di manutenzione, ma in alcuni casi si verifica il contrario).
Valutare l’entità di questi rischi e le strategie di mitigazione consente di superare uno dei problemi principali dell’efficienza: l’essere percepita come distante, complessa e possibile fonte di problemi.
Ricadute non energetiche
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Elementi da valutare durante la
messa in opera, l’esercizio, e lo
smaltimento
Indagine FIRE 2017: industria 4.0 e NEBs
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47%
20%
28%
5%
VolontàdiquantificareNEBseNELsneglistudidifattibilità
No,masono interessatoafarloinfuturo
Sì,anchealivelloquantitativo
Sì,masoloalivelloqualitativoesenzacheciòinfluissesullesceltediinvestimentoNo,non loritengoutile
70%
22%
8%
LavalutazionedeiNEBsfavoriscelesceltediinvestimentiinefficienzaenergetica?
Sì
Nonso
No46%
22%
10%
22%
Livellodiconformitàdell'organizzazioneconlostatusdi"industria4.0"
Limitataadalcuniaspetti/reparti/lineeproduttiveDiscreta
Moltoelevata
Scarsa Fonte: FIRE.
Fonte: FIRE.
Fonte: FIRE.
Segnali positivi dalle imprese.
I risultati completi dell’indagine sono
pubblicati sul rapporto energy manager 2017
della FIRE.
Benefici multipli dell’efficienza energetica
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Industria Terziario
I soggetti che hanno provveduto a fare un’analisi quantitativa delle ricadute non energetiche degli interventi realizzati confermano l’impatto positivo, che nel settore industriale può in alcuni casi dimezzare il tempo di ritorno dell’investimento rispetto al computo dei soli risparmi energetici. Questi risultati sono in linea con gli studi disponibili in letteratura su questo tema. L’entità del contributo varia in funzione dell’intervento considerato e delle caratteristiche dell’utenza.
Benefici multipli dell’efficienza energetica
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Industria Terziario
Costi energetici
Immagine
Manutenzione
0 22,5 45 67,5 90
Rischi interruzioni
Manutenzione
Personale
0 22,5 45 67,5 90
Costi energetici
Manutenzione
Immagine
0 22,5 45 67,5 90
Tempi lavorazioni
Personale
Rischi interruzioni
0 22,5 45 67,5 90
I grafici, che mostrano solo le prime tre voci in termini di importanza, confermano la prevalenza di effetti positivi e mostrano alcune similitudini.
Potenziale efficientamento industria EU
Fonte: Study on energy efficiency and energy saving potential in industry and on possible policy mechanisms, ICF, 2015.
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L’analisi dell’ICF mostra un potenziale tecnico del 20% e uno economico circa pari alla metà. Ma considera solo l’efficientamento dei singoli componenti, non processi, supply chain, e prodotti/servizi.Gli interventi sulle tecnologie cross-cutting (come i motori e le pompe, l’illuminazione, l’aria compressa, i recuperi termici, etc.) continueranno ad avere un peso, ma saranno insufficienti per raggiungere i target.
L’attenzione tenderà a spostarsi di più su soluzioni integrate con il processo, sull’uso efficiente di tutte le risorse e sulla filiera, anche grazie all’uso delle nuove tecnologie (industria 4.0).
È una questione di visione
Fonte: “Unlocking Industrial Resource Productivity: 5 core beliefs to increase profits through energy, material, and water efficiency”, Hammer e Somers, McKinsey & Company.
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Piuttosto che limitarsi a proporre aggiustamenti successivi, conviene valutare il potenziale teorico, considerando le perdite operative – che variano in funzione dell’uso – e quelle dovute al disegno e ai componenti dell’edificio o impianto.
L’energy manager per la legge 10/91
La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (energy manager).
Funzioni del responsabile secondo la legge:
•individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia;
•assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali;
•predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato.
Si tratta di una persona che usualmente è interna all’organizzazione nominante, preferibilmente di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. 25
La circolare 18 dicembre 2014 definisce le regole per la nomina
dell’energy manager, confermando FIRE come soggetto attuatore.
http://em.fire-italia.org
Gli energy manager nell’industria
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Energy manager nell’industria (678, di cui 221 EGE)
Chimica e petrolchimica
Farmaceutica
Gomma e plastica
Alimentare
Tessile
Legno
Carta
Minerali non metalliferi
Metallurgia
Altre manifatturiere
0 40 80 120 160
Fonte: FIRE.
Nel 2017 (ad oggi) 2.246 soggetti hanno nominato un energy manager, di cui 1.560 in quanto obbligati dalla legge 10/1991. 688 energy manager sono EGE e 200 soggetti hanno un SGE ISO 50001.
Profilo energy manager
4%
29%
19%24%
24% Dirigente/amm.QuadroImpiegatoConsulenteN.C.
Fonte: FIRE.
L’energy manager nel futuro
L’energy manager, come responsabile del sistema di gestione dell’energia, si troverà sempre più a collaborare con i colleghi delle altre funzioni aziendali in un’ottica di gestione ottimale delle risorse.
Le competenze richieste tenderanno dunque ad es tenders i o l t re g l i aspet t i energet ic i , abbracciando più in generale la sostenibilità.
Le nuove tecnologie ICT saranno fondamentali per facilitare:
la collaborazione fra le diverse competenze presenti in azienda;
l ’ indiv iduazione di corre laz ioni f ra la produzione, l’uso delle risorse e le altre variabili che possono incidere sulla produttività;
l’analisi e il monitoraggio dell’uso dell’energia su tutta la filiera e nell’uso del prodotto.
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Energy manager, che la forza sia con te!
Energy management 2.0
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Cerchiamo nuovi modelli di business sostenibili e capaci di generare ricchezza.
Efficienza energeticaNessuna priorità
Fattore strategico
Integrazione con il core business
Cambio comportamenti
Diagnosi energetiche e monitoraggio
Acquisizione conoscenza
Campagne informative
Sviluppo sensibilità
ISO 50001 LEAN manufacturing
Sviluppo attitudine
Risorse come leva innovativa in-inside-out
Approccio olistico
Ripensare i prodotti in modo che usino meno risorse (materia, acqua, energia, rifiuti), siano prodotti in modo efficiente, abbiamo una bassa impronta ecologica.
Fonte: FIRE.
Ripensare i prodotti pensando alle risorse
Fonte figure e dati: Dyson.
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Il prodotto al centro d e l l ’ a t t e n z i o n e , pensando all’utilizzo delle risorse in fase di uso.
Ripensare il packaging e la logistica
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Le opportunità per migliorare la filiera degli approvvigionamenti e della distribuzione dei propri prodotti in un’ottica di economia circolare sono numerose.
Esempi: Caffè Vergnano, Vimar, GLS, Pedon, Amazon.
Ripensare le relazioni col territorio
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Le interazioni col territorio possono offrire numerose opportunità di miglioramento dell’uso delle risorse.
Celle ipogee MelindaTeleriscaldamento Riva del Garda
Uso degli scarti per produzione biocombustibili Carrefour
Ripensare il ciclo produttivo
Fonte figure e dati: FCA.32
FCA ha avviato una profonda revisione dei cicli produttivi, ottenendo ad esempio nei nuovi stabilimenti (e.g. Pernambuco in Brasile) e in quelli rinnovati (e.g. Melfi): flessibilità con produzione su un’unica linea di veicoli diversi; riduzione nei consumi di energia e acqua (fino a 95% di riciclo) e nei rifiuti; robot flessibili, a consumi ridotti e montati in modo innovativo.
A proposito di aziende leader…
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La prossima sfida? I lego
senza derivati del petrolio!
Conclusioni
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Alcuni spunti di riflessione per migliorare la propria impresa:
ripensare prodotti e servizi, mettendone in discussione le basi (e.g. asciugatura mani nei bagni pubblici, cucina a induzione, etc.);
ottimizzare i processi produttivi, cercando di usare meglio le risorse (partendo dal layout e dalla capacità produttiva, per poi passare ai componenti);
rivedere le catene di distribuzione;
migliorare il packaging;
produrre nuovi materiali per l’edilizia, l’industria, i servizi e i beni di consumo;
sviluppare nuovi prodotti per la generazione, il trasporto e lo stoccaggio di energia;
informare e coinvolgere la propria forza lavoro;
ridurre l’uso di materie prime non rinnovabili e dannose.
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Compiti per casa: come fare la messa in piega al ciuffo di Trump in modo sostenibile.
Che può fare FIRE per te?
FIRE può essere un partner per varie attività:
realizzazione di indagini presso energy manager, ESCO, EGE, società con ISO 50001, etc.;
studi di mercato o di settore;
guide e analisi su strumenti di incentivazione e policy;
realizzazione di campagne di informazione e cambiamento comportamentale;
realizzazione di campagne di disseminazione;
diagnosi e studi di fattibilità;
corsi di formazione sull’energy management e i suoi strumenti (ISO 50001, diagnosi, EPC, IPMVP, LCCA, fattibilità, etc.), politiche e incentivi, soluzioni per l’efficienza, cogenerazione, etc;
progetti europei e molto altro… Contattaci!
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Appuntamenti FIRE
I prossimi eventi FIRE:Conferenza EPC e IPMVP, Bologna, 11 ottobre 2017Convegni a KeyEnergy, Rimini, 7-9 novembre 2017Enermanagement, Milano, 21 novembre 2017
I prossimi corsi:energy manager ed EGE (on-site e on-line);diagnosi in azienda (Piove di Sacco);IPMVP-CMVP (Milano);energy auditor (on-line).www.fire-italia.org/eventi
Misura e verifica dei risparmi: IPMVP
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www.fire-italia.org/ipmvp
Solo FIRE può rilasciare la certificazione CMVP in Italia, valida a livello internazionale!
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www.fire-italia.org/formazione
La formazione di FIRE
Corsi su misura e con moduli predefiniti sulle tematiche dell’energy management:
energy manager ed EGE;diagnosi energetiche, studi di fattibilità, IPMVP;tecnologie efficienti, cogenerazione, fonti rinnovabili;sistemi di gestione dell’energia ISO 50001;ESCO, finanziamento tramite terzi e EPC;contrattualistica per l’energia, LCCA, green procurement;forniture di elettricità e gas, usi delle biomasse;certificati bianchi e altri incentivi per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
Disclaimer
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Lego è un marchio registrato, al pari delle altre imprese citate. Noi pupazzetti dalla faccia gialla siamo stati pescati su Google, dove riempiamo le ricerche senza apparenti copyright nell’uso. Non la pensiamo necessariamente come l’autore (nemmeno voi, vero? ;-).
Nome relatore, FIRE
Grazie!
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