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OMA presenta “Palermo Atlas”: studio interdisciplinare su Palermo commissionato da Manifesta 12 Il 1° luglio 2017, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, la Direttrice di Manifesta Hedwig Fijen e
il Creative Mediator per Manifesta 12, OMA, guidato dall’architetto Ippolito Pestellini Laparelli,
presentano lo studio su Palermo commissionato da Manifesta 12. La Biennale nomade europea
verrà inaugurata nel capoluogo siciliano il 15 giugno 2018.
Manifesta 12 sperimenta un nuovo modello di mediazione creativa Intitolato “Palermo Atlas”, lo studio urbano è il passo iniziale di Manifesta 12, proponendosi sia
come progetto per la pianificazione futura di Palermo, che come impianto di ricerca per garantire
un impatto a lungo termine sulla città e i suoi cittadini. “Palermo Atlas” rappresenta un nuovo
modello di mediazione creativa proposto da Manifesta che si concentra sulla trasformazione di
una biennale d’arte nomade in una piattaforma sostenibile per il cambiamento sociale, radicata
in un’analisi urbanistica olistica e determinata a lasciare un’eredità tangibile in ogni città che la
ospita. È la prima volta che Manifesta invita uno studio di architettura in veste di creative mediator,
con l’obiettivo di offrire competenze esterne e una nuova prospettiva alla città ospitante, cercando
altresì modalità nuove per liberarne il potenziale con il coinvolgimento dei cittadini e delle
organizzazioni locali.
Contenuti del Palermo Atlas per Manifesta 12
Come illustrato nell’introduzione del “Palermo Atlas” da Ippolito Pestellini Laparelli di OMA, il
progetto prende spunto dalla consapevolezza che non esista un’unica maniera di rapportarsi a
né di definire Palermo. “La citta’ non puo’ essere ridotta ad una singola interpretazione o ad una precisa definizione. É
piuttosto un complesso mosaico di frammenti e identità, risultato di secoli di incontri e scambi tra
civiltà. La sua archeologia materiale, eredità culturale, tratti somatici ed ecosistemi sono prove
tangibili di un sincretismo duraturo. La Palermo contemporanea può essere considerata un
arcipelago globale: non una città globalizzata di per sé, ma un incubatore di diverse condizioni
globali. Agisce come snodo di una vasta geografia che si estende ben oltre l’area
Euromediterranea - dall’Africa sub-sahariana alla Scandinavia, dall'Asia sudorientale a Gibilterra
e all'America ", come spiega Ippolito Pestellini Laparelli.
Utilizzando l’originale approccio di OMA, “Palermo Atlas” analizza il complesso carattere in
continua evoluzione della città attraverso una proposta interdisciplinare – che spazia tra
architettura, archeologia, antropologia, ricerca archivistica, storia personale e canali di
comunicazione.
“Palermo Atlas offre alla Città analisi e riflessioni di grande valore collegando il racconto della
storia passata e recente con le prospettive di sviluppo future. È una lettura attenta della
complessità di Palermo e dei suoi abitanti e delle connessioni storiche e attuali tra la Città, il
mediterraneo e l’Europa. Lo studio testimonia la volontà della Amministrazione Comunale e di
Manifesta di permeare la Biennale del 2018 con la ricchezza culturale della nostra Città e la sua
storica, progettuale e naturale cultura della accoglienza e della pacifica convivenza.” – Leoluca
Orlando, il Sindaco di Palermo
“Il Palermo Atlas di Manifesta 12 andrebbe utilizzato come strumento sostenibile per lo sviluppo
di un’eredità che vada oltre la durata della biennale nomade di Manifesta 12” – Hedwig Fijen,
direttrice di Manifesta
Il team di Creative Mediators, interdisciplinari e internazionali
I risultati del “Palermo Atlas” saranno tradotti in un fruibile programma biennale da quattro
Creative Mediators , tra cui l’architetto italiano e partner di OMA Ippolito Pestellini Laparelli, la
regista olandese Bregtje van der Haak, l’architetto e studioso spagnolo Andrés Jaque, e la
curatrice svizzera d’arte contemporanea Mirjam Varadinis. Coniugando discipline diverse e
utilizzando una ricerca urbanistica olistica, Manifesta spera di proiettare il proprio impatto oltre il
semplice coinvolgimento del pubblico nell’arte contemporanea, mirando a fornire ai cittadini di
Palermo strumenti per re-immaginare il futuro della loro città.
La presentazione del Palermo Atlas al Teatro Garibaldi, un luogo chiave per Manifesta 12
Il “Palermo Atlas” viene presentato presso il Teatro Garibaldi, riaperto di recente ed assegnato a
Manifesta dalla Città di Palermo. Prima della biennale, il Teatro Garibaldi verrà utilizzato come
sede temporanea di Manifesta 12 e centro culturale per i Palermitani, ospitando una mostra per
scoprire la storia di Manifesta, un caffè pop-up, una biblioteca d’arte, proiezioni cinematografiche,
visite didattiche, workshop ed altro ancora. Il Teatro sarà anche uno dei luoghi chiave della
biennale nel 2018.
Allegato 1: Selezione di immagini dal Palermo Atlas
Sistema mediterraneo dei flussi, Palermo Atlas © OMA
Tempio indù di via de Spuches, Palermo Atlas © Foto Delfino Sisto Legnani, courtesy OMA
Veduta di Palermo, Francesco Lojacono, 1875; Palermo Atlas, courtesy OMA
Orto Botanico, Palermo Atlas © Foto Delfino Sisto Legnani, courtesy OMA
Basile Archive, Palermo Atlas © OMA
Palazzo Delle Poste da “La Cugina”, Aldo Lado, 1974; Palermo Atlas, courtesy OMA + Davide Rapp
Strategia dell’intervento, Palermo Atlas © OMA
Manifesta 12 Palermo – Date 15.06.18 – 04.11.18
Anteprime stampa e professionisti 13.06 – 14.06.18
Manifesta 12 Palermo – Promotori: Manifesta
La Città di Palermo
Mediatori creativi di Manifesta 12 Palermo: Ippolito Pestellini Laparelli, architetto italiano e partner di OMA
Bregtje van der Haak, regista e giornalista olandese
Andrés Jaque, architetto, artista e studioso spagnolo residente a New York
Mirjam Varadinis, curatrice svizzera d’arte contemporanea
Manifesta Digital: www.manifesta.org
#Manifesta12Palermo
Facebook: manifestabiennial
Instagram: manifestabiennial
Su Manifesta
Manifesta, la Biennale nomade europea, nasce nei primi anni ’90 in risposta al cambiamento
politico, economico e sociale avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative
in direzione dell’integrazione europea. Sin dall’inizio, Manifesta si è costantemente evoluta in una
piattaforma per il dialogo tra arte e società in Europa, invitando la comunità culturale ed artistica
a produrre nuove esperienze creative con il contesto in cui si svolge. Manifesta è un progetto
culturale site-specific che reinterpreta i rapporti tra cultura e società attraverso un dialogo continuo
con l’ambito sociale.
Manifesta è stata fondata ad Amsterdam dalla storica dell’arte olandese Hedwig Fijen, che ancora
oggi la guida. Ogni nuova edizione viene avviata e finanziata individualmente, ed è gestita da un
team permanente di specialisti internazionali. Manifesta lavora dai suoi uffici di Amsterdam e
Palermo, con uno di prossima apertura a Marsiglia. Diretta da Hedwig Fijen e Peter Paul Kainrath,
la squadra permanente è composta da Tatiana Tarragó, Paul Domela, Esther Regueira, Yana
Klichuk, Asell Yusupova, Marieke van Hal and Mikaela Poltz, nonché dal direttore generale di
Manifesta 12 Roberto Albergoni e dalla coordinatrice Francesca Verga. Nel prossimo decennio,
Manifesta si concentrerà sulla propria evoluzione da autorevole biennale d’arte contemporanea
a piattaforma europea interdisciplinare volta ad esplorare e catalizzare un cambiamento sociale
positivo in Europa attraverso la cultura contemporanea.
Su OMA
OMA è una società internazionale che opera all'interno dei confini tradizionali dell’architettura e
dell’urbanistica. AMO, studio di ricerca e design, applica il pensiero architettonico ad ambiti che
vanno oltre quello convenzionale. OMA è guidata da nove partner – Rem Koolhaas, Ellen van
Loon, Reinier de Graaf, Shohei Shigematsu, Iyad Alsaka, David Gianotten, Chris van Duijn,
Ippolito Pestellini Laparelli, Jason Long – e ha uffici a Rotterdam, New York, Pechino, Hong Kong,
Doha, Dubai e Perth. Tra gli edifici progettati da OMA, attualmente in fase di costruzione, il Taipei
Performing Arts Center, la Biblioteca Nazionale del Qatar, la sede centrale della Qatar Foundation
e una nuova sede centrale per il gruppo editoriale Axel Springer a Berlino. Edifici completati di
recente comprendono il Faena District a Miami, il Fondaco dei Tedeschi a Venezia, il Design
Museum ed appartamenti in Holland Green a Londra, e un nuovo edificio per il Musée national
des beaux-arts du Québec [Museo nazionale delle belle arti del Quebec].
Città che hanno in precedenza ospitato Manifesta Manifesta 1, Rotterdam (Olanda, 1996)
Manifesta 2, Lussemburgo (Lussemburgo, 1998)
Manifesta 3, Lubiana (Slovenia, 2000)
Manifesta 4, Francoforte (Germania, 2002)
Manifesta 5, Donostia-San Sebastián (Spagna, 2004)
Manifesta 6, Nicosia (Cipro, 2006 – cancellata)
Manifesta 7, Trentino-Alto Adige (Italia, 2008)
Manifesta 8, Murcia - Cartagena (Spagna, 2010)
Manifesta 9, Genk-Limburg (Belgio, 2012)
Manifesta 10, San Pietroburgo (Russia, 2014)
Manifesta 11, Zurigo (Svizzera, 2016)
Per ulteriori informazioni su Manifesta, si prega di contattare Manifesta Head Office
Herengracht 474, 1017CA Amsterdam
Referente: Asell Yusupova
Telefono: +31 20 672 14 35
Fondazione Manifesta 12 Palermo
Via della Vetriera 26/28, 90133 Palermo
Referente: Francesca Verga
Tel. +39 091 8437863.