open space technology "e' già mezzogiorno. e allora?"

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Idee ed Energie della Puglia www.egiamezzogiorno.net O.S.T. | Open Space Technology 29-11-‘08 È GIÁ MEZZOGIORNO. E ALLORA?

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Open Space Technology "E' già Mezzogiorno. E allora?"

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Idee ed Energie della Puglia

www.egiamezzogiorno.net

O.S.T. | Open Space Technology

29-11-‘08 È GIÁ MEZZOGIORNO. E ALLORA?

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Vogliamo dare uno scossone alla politica?

Esistono forme innovative di coinvolgimento dei cittadini per elaborare democraticamente le idee e i pensieri di tutti. Usiamole insieme per affrontare le sfide che ci attraversano.

Possiamo testimoniare che la scommessa del PD come un partito nuovo e non come un nuovo partito si vince se si è conviti che politiche efficaci possano nascere solo sviluppando una relazione aperta e partecipata al contributo del sapere di tutti.

Partiamo dalla nostra esperienza, nel territorio e nelle istituzioni, per dire di un sud diverso, non ripiegato su se stesso né nostalgico, che affronta i problemi perché sta imparando a far leva sulle sue risorse, perché sta imparando a valorizzare le sue energie.

Partecipa insieme a noi sabato 29 novembre dalle 10.00 alle 18.00 ad uno Spazio Aperto di Discussione (OST - Open Space Tecnology).

Di cosa si tratta? Di uno scambio vero fra persone alla pari, interessate ad un problema comune. Non è il solito convegno e nemmeno la solita conferenza. Niente di rigido, niente di preconfezionato. Tutto avviene insieme, perché non ci sono interventi programmati e nemmeno autorità. Le buone idee nascono così: tutti sono partecipanti e relatori perché hanno un pensiero da condividere. Il punto di partenza? Una semplice domanda, dalla quale però dipende il nostro futuro:

É già Mezzogiorno. E allora? Idee ed energie dalla Puglia

Insomma un OST per quelli che si danno gia da fare, in ambiti e situazioni diverse, in mondi che non si sono mai arresi né rassegnati.

Un OST per costruire insieme la mappa delle risorse di cui disponiamo perché diventino, con maggiore consapevolezza, leva per costruire il nostro futuro.

Per saperne di più, per partecipare all’iniziativa, per sviluppare il dialogo e stabilire una relazione tra quanti vogliono raccogliere la sfida di questa sperimentazione, entra in rete, iscriviti al blog http://blog.egiamezzogiorno.net.

Pensaci e magari suggerisci qualche tema sin d’ora. Punteremo solo sulla rete e sulle nostre relazioni dirette per attivare il coinvolgimento all’incontro. La partecipazione si può costruire solo così.

E allora? E’ già Mezzogiorno. Tanto per cominciare facciamo girare questo invito, per essere in tanti il 29 novembre a Bari presso la Fiera

del Levante nel Padiglione 10.

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Il metodo OST (Open Space Technology)

Secondo Harrison Owen, che ha sviluppato questa metodologia, passione e responsabilità sono fondamentali per promuovere il cambiamento, e su questo concetto si basa l’Open Space Technology. L’OST è stato estensivamente utilizzato da organizzazioni private e pubbliche, in tutto il mondo, per gestire convegni e laboratori di progettazione partecipata con un numero di partecipanti compreso tra 5 e 2000 persone.

Questa tecnica è molto utile per aprire un confronto su questioni complesse dove non esiste una soluzione univoca.

L’OST è un modo nuovo di organizzare conferenze, è molto “libero” infatti non ci sono interventi programmati e predefiniti o una scaletta di lavoro già organizzata. Tutto gira attorno ad una domanda/tema su cui si vuole discutere e chiunque è interessato a proporre un tema che “gli sta a cuore”, può farlo assumendosi in questo modo la responsabilità di seguire la discussione del gruppo e di restituirne i risultati rispondendo in questo alla domanda posta all’inizio alla plenaria.

In estrema sintesi, il processo si svolge in questo modo:

- apertura dei lavori da parte di un facilitatore; - i presenti propongono i temi da discutere coerentemente con la domanda/tema

principale; - tutti i presenti scelgono i temi di cui vogliono discutere, aggregandosi a chi lo ha

proposto; - si formano i gruppi di lavoro sui singoli temi; - alla conclusione i gruppi presentano a tutti ciò di cui hanno discusso; - Votazione delle proposte per definire le priorità (facoltativo)

Per maggiori informazioni sull’Open Space Technology

• Open Space Institute: www.openspaceworld.org • Open Space Training: www.openspaceworld.com

STAFF TECNICO________________________________________________________________

TIZIANA CORTI ANDREA GELAO ATONIO MASSARI

NELLO DE PADOVA WANDA LOGRANO

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Ringraziamenti

Per il prezioso e fondamentale apporto alla riuscita dell’evento:

COGNOME NOME

ANELLI VITANGELO CONGEDO FEDELE

DI FRONZO MAURIZIO DI GIOIA ARCANGELA DIANA MARGHERITA FRANCO GIORGIA LEGGIERO ORAZIO LIONETTI VINCENZO PIGNATELLI GERMANA RUTIGLIANO GIULIO VENEZIA MARINA BIANCO ALESSANDRA LATTARULO CONNY VINCENZO GAROFALO STEFANIA ARBOREA ALESSANDRA AQUILINO GIANLUCA MEZZAPESA DAMIANO VANTAGGIATO

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I PARTECIPANTI

COGNOME NOME COGNOME NOME Agrimi Adriana Cisternino Francesca Airo' Natalia Coladonato Aloisio Marianna Colecchia Roberta Amati Fabiano Concia Paola Angiola Nunzio Congedo Fedele Antolini Vincenzo Conte Davide Antonicelli Angela Cormio Vincenza Anzano Alfonso Corti Tiziana Aquilino Alessandra Cramarossa Roberto Arborea Stefania Curci Nico Avellis Gianna Cusenza Gaetano Balducci Pierluigi D'Adduzio Assunta Bartoli Natalia D'ambrosio Giuseppe Basile Salvatore D'Angento Piero Basilico Eleonora De Chaud Manuela Basilico Filippo De Fano Nicola Basilico Gerardo De Gennaro Gaetano Basilico Teresa De Leo Mario Basilico Vito De Marinis Michele Bellacosa Fabrizio De Marzo Cinzia Bellangino Domenico De Milato Giuseppina Belviso Benny Danilo De Padova Nello Belviso Renato De Santis Vincenzo Bianchi Piervito D'Elia Annibale Bianco Alessandra Delle Donne Ignazio Biancofiore Flavio Delle Donne Teresa Biasi Luigi Delle Foglie Antonio Bonasora Vito Dellisanti Francesca Bonetti Pasquale Dellisanti Sante Bottalico Cosimo Depergola Patrizia Bottalico Rosalba Di Gioia Arcangela Bove Giulio Di Mauro Vincenzo Bracciale Andrea Di Napoli Geremia Brattoli Elisabetta Diana Margherita Buono Nicola Difronzo Maurizio Calabrese Domi Disabato Peppino Caldarola Lia Donno Maria Grazia Candela Anna Maria Donno Silvana Capano Cinzia D'Oria Serge Capraro William Elia Vincenzo Carbone Roberto Fasanella Antonio Cassone Giuseppe Ferrante Felice Castellaneta Chiara Ferrante Vito Castellaneta Domenico Figliolia Francesco Centonze Salvatore Fini Morena Cenzonze Biagio Fiorentino Andrea Chiapperino Giuseppe Forenza Donato Chieco Pasquale Franco Giorgia

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COGNOME NOME COGNOME NOME Cicco Nicola Fusco Enrico Cippone Donato Gacina Germana Gacina Loris Notarnicola Filippo Gadaleta Lazzaro Pagliarulo Francesco Paolo Gadaleta Rosalba Pagliarulo Gianofrio Gargano Giovanni Pagone Emanuele Garofalo Vincenzo Palumbo Milena Gelao Andrea Pugliese Giovanni Gelormini Antonio V. Pulito Annarosa Genco Vito Putignano Cesareo Germano Claudia Puzzolante Marco Giannini Antonio Quaranta Luigi Giannini Gianfranco Recchitelli Michele Greco Giovanni Resta Carlo Iacobbe Anna Ricco Roberto Karaboue Michele Riefolo Anna La Torre Arturo Riefolo Vincenzo Lafasciano Sabino Rigato Adriana Lampignano Andrea Rizzello Sonia Lattarulo Conny Roselli Giandonato Leggiero Orazio Roselli Giuseppe Lerario A. Mario Roselli Nicola Lionetti Vincenzo Rossetti Carlo Lograno Wanda Rossi Silvia Magnifico Rossella Rotunno Gian Luigi Maraglino Giovanni Rubini Roberta Maresca Luciana Ruggiero Ettore Mariella Vito Rutigliano Giulio Marino Gino Santomauro Cosma Damiano Marino Roberto Saponaro Modesto Maritati Alberto Saponaro Paola Marmo Pina Sasso Isabella Maruccia Marcello Sasso Maria Marzocca Domenico Schettino Trifone Marzulli Francesco Sciscio Nicolino Masiello Augusto Serino Carmen Massari Antonio Servodio Giusi Mastrovito Vito Simone Anna Matarrese Franco Sinisi Nicola Maulucci Antonio Skoff Giorgio Mazzilli Francesco Sportelli Emy Mele Nicola Tamborrino Anna Melodia Rosa Tanzi Sabino Mezzapesa Gianluca Tateo Piero Minervini Guglielmo Tedeschi Giada Montanaro Giuseppina Tomasicchio Leonardo Moro Giuseppe Tateo Piero Nacci Giovanna Tedeschi Giada Nacci Maria Tomasicchio Leonardo Natile Giovanni Torkan Daniel

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COGNOME NOME COGNOME NOME Natuzzi Nicola Trippetti Stefania Neglia Franco Trisolini Martino Patrimia Francesco Tritto Giovanni Peccerillo Donato Tritto Maria Pellecchia Francesco Turturo Maria Pennetta Damiana Turturo Irene Pice Nicola Vantaggiato Damiano Picicco Ivana Venezia Marina Pignatelli Germana Ventrella Marina Povia Sergio Vergura Michele Preite Laura Vessia Giovanna Virgilio Michele Zaccaria Francesco Zaccagnino Elvira Zaza Angelo Zullino Alfieri L.M.

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RELAZIONI DEI GRUPPI

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Gruppo B:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

L’acqua è un diritto per tutti e per questo principio il servizio deve essere pubblico. E’ necessario fare un riepilogo della situazione in considerazione della legge che prevede la privatizzazione dell’erogazione dell’acqua.

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

L’acqua è un bene prezioso ma essendo scarso può definirsi bene economico tuttavia non può essere considerato una merce soggetta alle leggi di mercato. Per noi tutti, sono da evitare gli sprechi ed il mal utilizzo. Occorre un consumo corretto e responsabile.

L’analisi sullo stato delle cose ci ha portato ad essere consapevoli di quanto delicato sia l’argomento poiché coinvolge interessi fortemente privati.

La politica in Puglia deve esprimersi in modo chiaro circa la definizione dell’acqua quale bene pubblico utilizzabile da tutti. La Regione Puglia deve salvaguardare sia il bene sia il servizio di erogazione.

Occorre dare la massima rilevanza all’argomento e condividerlo con i cittadini della Puglia, ridiscutere di acqua con la comunità per acquisire consapevolezza.

Proponiamo quindi iniziative di coinvolgimento diretto dei cittadini per la divulgazione delle informazioni e la sensibilizzazione sulla questione dell’acqua come bene pubblico.

Una proposta concreta è l’implementazione di tutti canali comunicativi e di interazione con il cittadino sull’argomento in formato tradizionale ed elettronico, anche relativamente ai servizi all’utenza.

Hanno partecipato:

Rossella Magnifico, Giulio Bove, Anna Iacobbe, Giovanni Pugliese, Nicola Sinisi, Pierluigi Calducci, Margherita Diana.

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Gruppo C:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

E’ POSSIBILE INTRODURRE IL FEDERALISMO SENZA RIDURRE LE RISORSE NECESSARIE PER IL MEZZOGIORNO?

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

Federalismo come sfida: il problema imminente è capire se tale sfida è da accogliere o meno! Questione culturale: passa il messaggio PERICOLOSO che non ci sia più unità dello Stato, che le autonomie locali possano condizionare fortemente anche aspetti (scuola, sanità, esercito…) Questione fiscale: non si capisce di cosa stiamo parlando, passa il messaggio che “il nord paga il sud” mentre non si fanno considerazioni inerenti alla spesa pubblica (più alta al nord che al sud). Manca una riflessione, soprattutto tra i dirigenti politici, su queste questioni ! bisogna definire i termini di questo federalismo, i punti da cui non si può prescindere per renderlo compatibile con la realtà dell’Italia in generale ma del sud nello specifico. Richiesta forte: avviare un percorso di discussione che porti ad una posizione chiara! Contestualmente portare avanti una sensibilizzazione a livello generale sul tema. Bisogna preparare le condizioni per partire con un federalismo “consapevole”. Elemento di conflitto: riazzerare il divario agendo sui finanziamenti statali e sulla spinta al sistema produttivo (assistenzialismo?) oppure raccogliamo la sfida e puntiamo già dalla valorizzazione delle risorse esistenti? Elementi di consenso: - maggiore attenzione ai bisogni della gente e del territorio - federalismo nel rispetto dei principi istituzionali e di uguaglianza - stimolare la valorizzazione delle risorse presenti sul territorio - stimolare gli amministratori ai principi della buona amministrazione - creare valore sul territorio e non come “importazione” LA SUD LE RISORSE DEL SUD RISPETTO ALLA DOMANDA INIZIALE POSIZIONI CONTRASTANTI: 1) no, se non riportiamo il livello di spesa pubblica ad un livello di equità tra regioni ! elemento di conflitto: qual è lo standard da seguire? 2) si, se puntiamo in maniera forte e chiara sulle risorse del territorio

Hanno partecipato:

Giuseppe Moro, Franco Matarrese, Renato Belviso, Mario Lerario, Felice Ferrante, Pasquale Virgilio, Roberto Marino, Nicola Natuzzi, Roberta Colecchia, Francesco Paolo Pagliarulo.

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Gruppo D/E

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

LE SOCIETÀ INCLUSIVE: FONDAMENTI, RISORSE E METODI

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

IL punto di partenza della discussione si è incentrato sulla società chiusa in cui vi è paura del diverso, solitudine, individualismo, discriminazione: società misogina, razzista, xenofoba,omofoba. Obiettivo: raggiungimento dell’uguaglianza -art.3 della Costituzione e Carta dei diritti fondamentali dell’UE- la coesione sociale, l’equilibrio delle parti sociali, passione e responsabilità, l’etica della cosa pubblica. Proposte: - Esportazione del metodo partecipativo per la partecipazione e individuazione dal basso del bene comune e della inclusione; -rilevazione delle buone prassi; -archivio di storie di vita delle minoranze per combattere il pregiudizio; -primarie come metodo di scelta; -accesso ai diritti; -premio per le amministrazioni virtuose che riescano a promuovere lo sviluppo attraverso l’integrazione di strumenti e politiche; - formazione per la diffusione delle buone prassi e l’educazione alla cittadinanza; -l’accesso alle tecnologie e agli investimenti delle amministrazioni sull E-inclusion; -Miglioramento della comunicazione e promozione di un linguaggio inclusivo; -collegamento tra le politiche di accoglienza e migratorie in generale e le istanze nate direttamente in seno ai cittadini immigrati al fine di realizzare progetti di cooperazione internazionale; -stimolo delle amministrazioni alla progettazione del piano dei tempi e degli spazi (L 53/2000, L R 7/2007, regolamento regionale 21/2008)

Hanno partecipato:

Francesco Pellecchia, Irene Turturo, Maria Grazia Donno, Wanda Lograno, Cinzia De Marzo, Carmen Serino, Paola Concia, Assunta D’adduzio, Cosimo Bottalico, Francesca Cisternino, Patrizia De pergola, Claudia Germano, Alessandra Bianco, Giorgia Franco , Beppe Chiapperino, Enrico Fusco, Rino Basile, Rino Gadaleta, Giuseppina Montanaro, Giuseppina Demilato, Gianna Avellis, Rosa Melodia.

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Gruppo F:

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Rappresentanze politiche la politica sia concreta e i rappresentanti servono a qualcosa. Cosa fare per essere utili.Rappresentanza politica , potere dei cittadini.

L’idea/proposta che abbiamo discusso:

Le risorse su cui puntare per lo sviluppo pugliese sono quelle UMANE (P.A. efficiente con amministratori che privilegino la logica della trasparenza e responsabilità individuale ), ambiente con forme alternative di energie. Gli strumenti sono quelli della partecipazione, della riforma della legge elettorale , l’introduzione delle primarie ove mancanti e da implementare per la scelta delle rappresentanze da eleggere. I soggetti su cui puntare sono i partiti, l’associazionismo ( anche qualificato e di settore) e i cittadini comuni puntando sui giovani. Il Pd potrebbe avere un ruolo importante se apre spazi alla discussione, ora mancanti, agli iscritti, ai cittadini, alle associazioni, se i suoi Dirigenti si aprissero maggiormente alle istanze della base e del territorio, se si sottoponessero a verifiche e controlli del loro operato politico e istituzionale senza chiedere agli eletti. Il PD dovrebbe come tutti gli altri partiti ridurre i costi della politica e farne motivo di discussione e utilizzare correttamente gli eletti. La buona politica nasce dai cittadini, la politica deve educare , deve essere preparata , guidare i processi sociali. Occorre cambiare la mentalità nel rapporto con gli elettori.

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

Si è discusso sul ruolo della politica, delle difficoltà dei politici di avere luoghi di incontro e discussione con i propri eletti e i cittadini in un individualismo imperante dove i cittadini hanno un ruolo troppo marginale e di scarsa attenzione da parte degli eletti che comunque non sono i soli a rappresentarli. Vi è però anche un rapporto sbagliato tra elettori ed istituzioni e non solo con la politica. Anche il cittadino deve andare incontro al politico . Occorre riflettere sul ruolo dei politici: servono a se stessi o alla comunità? Gli amministratori devono educare . Nella sede dei partiti si è esautorato il criterio di scelta del cittadino dei suoi eletti. Occorre cambiare legge elettorale per aumentare la scelta delle rappresentanze ora infatti il rapporto appare sbilanciato con i cittadini che hanno scarsa incisività e sono poco rappresentati.Occorre cambiare la tendenza il politico deve governare il suo consenso. Il cittadino si sente distante al politico di riferimento perché egli non ne coglie i bisogni. I costi della politica non sono solo gli stipendi alti dei parlamentari ma ci sono altri sprechi. Occorre vedere più vivo lo spirito di servizio e il PD è una delusione. Vi è troppo divario tra i costi della politica e il resto degli emolumenti dei cittadini comuni. Lo spirito di servizio dovrebbe prevedere l’elezione degli ex pensionati. Occorre investire nelle politiche di partecipazione dei cittadini. La buona politica nasce dai buoni cittadini. Occorrono Grinta e passione e puntare sui giovani nelle scuole e nelle associazioni perché c’e’ ancora troppa distanza tra i giovani e la politica. Cè’ ancora troppa paura nella politica e scarsa conoscenza . Il PD non tiene conto dei giovani che devono essere inseriti nel partito grosso e non nella giovanile.

Hanno partecipato:

Marina Venezia, Rossi Silvia Bellangino Domenico, De Leo, De Santis Vincenzo, Cramarossa Roberto, Roseeli Giuseppe, Roselli Nicola, G. Roselli, Centonze , Rino Basile, Mimmo Castellaneta, Tritto Giovanni, Maritati Alberto, Natalia Airò Riefolo Vincenzo, Cinzia De Marzo, Marcello Maruccia.

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Gruppo G

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L’idea/proposta che abbiamo discusso: Democrazia e Internet, strumenti per la condivisione e la trasparenza dell’attività amministrativa, per il cambiamento della cultura e partecipazione attiva dei cittadini Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso: (Dare un resoconto breve e sintetico della discussione, usare una pennarello nero) 1. Il medium è il messaggio Se il problema è lo scollamento tra cittadini, politica e istituzioni, solo usare un mezzo a due vie può ridurre la distanza. Come avviene in una piazza. Ma tra molte più persone. 2. Partecipazione, comunicazione e trasparenza Dobbiamo dare spiegazioni ai cittadini di come viene utilizzato il loro denaro. 3. Comunicazione? Cittadinanza! Non si tratta più di “comunicare le iniziative” verso un target ma di ricostruire la conversazione tra governanti e governati. Non solo. Ricostruire la conversazione è anche uno straordinario strumento di educazione alla cittadinanza. Informare prima, aprire spazi per chiedere, domandare, commentare. 4. Esempi concreti La Regione Puglia sta realizzando alcune sperimentazioni: sito e forum Bollenti spiriti, sito e forum Concorsi. Là dove la politica e le istituzioni accettano di scendere dal piedistallo e parlare con i cittadini, si ricostruisce fiducia. Sempre che si voglia e si sappia fornire risposte. 5. Proposte concrete C’è da prendere una decisione? Chiediamo ai cittadini che ne pensano, prima che la decisione sia definitiva. Si fa un bando pubblico? Le risposte diamole attraverso un forum on line. Non ne possiamo più di “amici degli amici”. Usiamo la rete per generalizzare l’accesso a informazioni riservate, per diventare “amici di tutti”. 5. Innovazione? Mica tanto. La cosiddetta “wikinomics”, cioè l’uso della rete per favorire attività collaborative di massa è una pratica ormai largamente diffusa. Soprattutto nelle aziende profit. E la politica? 6. Vogliamo allargare la partecipazione dei cittadini? Non bisogna averne paura Coinvolgiamoli in attività interessanti. Facciamo in modo che possano partecipare a conversazioni interessanti. Non come quelle che si fanno in pubblico, attraverso le fonti ufficiali, con il linguaggio formale dei comunicati e dei comizi. Lo sanno tutti. Le conversazioni più interessanti si svolgono in privato. A queste i cittadini non hanno accesso. Perché non condividerle? 7. Alcuni problemi - Non tutti accedono alla rete. La comunicazione sul web deve integrare e non sostituire. C’è e ci sarà sempre bisogno di diversi strumenti (stampa, tv, radio etc.). - Distanza di linguaggio. Spesso il linguaggio della politica e delle istituzioni risulta poco comprensibile. Sì informare ma anche spiegare. - C’è bisogno di un vasto cambiamento culturale. E ci vuole tempo. - Per garantire controllo e qualità non basta il solo giudizio dei cittadini. Servono anche organismi competenti e indipendenti, attraverso indici e parametri di valutazione e comparazione. 8. Continuare questa conversazione. Visibilità del blog ègiamezzogiorno.net come funzione di servizio e feedback all’ esterno, anche attraverso un link su sito di partiti e istituzioni.

Hanno partecipato: Annibale D’Elia, Alba Bottalico, Emi sportelli, giovanna Vessia, Germana Gacina, Salvatore Centonze, Giada Tedeschi, Alba Bottalico, Maria Turtur, Cinzia Cormio.

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Gruppo H: …………………………………………………………………………………………………………………

L’idea/proposta che abbiamo discusso:

1) DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA, CONSERVAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE IN PUGLIA (NATALIA BARTOLI) 2) VALORIZZAZIONE IN SENSO STORICO,CULTURALE( PAESAGGISTICO) DELLA PUGLIA (LUCIANA MARESCA) 3) LA SALVAGUARDIA CHE DIVIENE VALORIZZAZIONE IN UN OTTICA DI SVILUPPO SOSTENIBILE ( CARLO ROSSETTI)

Cosa ci siamo detti

COME CONCILIARE SVILUPPO E AMBIENTE

COME VALORIZZARE I BENI CULTURALI IN PUGLIA

1) E’ NECESSARIA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DEL TERRITORIO PER PROGETTARE OGNI TIPO DI ATTIVITA’ DI SVILUPPO ;

2) LO SVILUPPO DEVE ESSERE SOSTENIBILE E DEVE SALVAGUARDARE L’AMBIENTE IN MODO DA ASSICURARE UN GIUSTO COMPROMESSO TRA CRESCITA ECONOMICA E TUTELA AMBIENTALE

3) SI E’ PIU’ VOLTE RISCONTRATA UNA MANCATA INTERAZIONE TRA CHI ORGANIZZA – GESTISCE IL BENE AMBIENTALE E CHI LO FRUISCE.

4) BISOGNA EVITARE ASSALTI DA TURISMO DI MASSA(VEDI POMPEI)-SAREBBE AUSPICABILE PROMUOVERE ANCHE “PAUSE” NELLA FRUIZIONE.

5) LA RISCOPERTA DELLA NOSTRA IDENTITA’ ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DELLE NOSTRE TRADIZIONI.

6) OLTRE AD ATTRARRE IL VISITATORE LA PUGLIA DOVRA’ MGLIORARE LA CAPACITA’ DI TRATTENERE IL VISITATORE.

7) IN PUGLIA ESISTE UN GAP TRA LA BELLEZZA DEI LUOGHI/MONUMENTI E LE MODALITA’ CON CUI SE NE PUO’ FRUIRE’. E’ NECESSARIO ELEVARE IL LIVELLO COMPLESSIVO DELLA FRUIZIONE (INFRASTRUTTURE, SERVIZI, OSPITALITA’, MOBILITA’, ECC.) AL LIVELLO DEI BENI DI CUI SI FRUISCE

Cosa abbiamo deciso

1) CREARE UN CONTENITORE DI RICERCA CHE FAVORISCA PERCORSI, ITINERARI, PROGETTI DI SVILUPPO SOSTENIBILE;

2) RAFFORZARE IL MODELLO DI DISTRETTO CULTURALE;

3) DE-STAGIONALIZZARE IL TURISMO ATTRAVERSO LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI INTERNI

4) STABILIRE DEGLI INDICATORI PER UNA CERTIFICAZIONE DEI BENI AMBIENTALI

Hanno partecipato: NATALIA BARTOLI, FRANCESCO MARZULLI, LUCIANA MARESCA, CARLO ROSSETTI, MARINA VENTRELLA, GIOVANNI PUGLIESE.

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Gruppo I:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

Quali opportunità di lavoro il Mezzogiorno può offrire per impedire la fuga di cervelli? (Domi Calabrese); Istruzione, Università e Ricerca, incubatori di nuove prospettive per l’occupazione e lo sviluppo del territorio (Andrea Bracciale e Damiana Pennetta); Recupero dei cervelli emigrati dal sud al nord dell’Italia e del Mondo (Trifone Schettino); La scuola motore della formazione (Sabino Lafasciano)

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

- Codice etico e valutazione: nell’università riconosciamo la centralità della valutazione, la sua connessione ad un codice etico condiviso, fondato su responsabilità e sull’onestà intellettuale, per un sistema delle priorità regionali, apprezzabile anche attraverso l’interazione fra gli assessorati. Obiettivi: finanziare progetti utili e gruppi di lavoro “valutabili perché produttori di valori”; costruire una cultura della certificazione.

- Luoghi per Reti umane attoriali di fiducia dentro i Territori: sostenere esperienze di partecipazione inclusiva per accogliere le competenze, i valori diffusi, i soggetti-risorsa in via d’estinzione. Strategia: supporto finanziario per i contenitori della formazione, per i laboratori-parchi protetti, per le idee e per le reti delle competenze, per “Contenitori di Idee”, spazi per la ricerca e per la divulgazione. Obiettivo: produzione delle idee anche a basso costo, amplificazione delle reti umane e dell’efficacia dei rapporti;

- La Scuola che guarda all’esterno: centralità delle materie umanistiche per un territorio mediterraneo, universo trasversale;

- Utilità Orizzontale della Ricerca: dai fini aziendali e produttivi, all’interesse generale, attraverso l’integrazione fra gli attori in reti di interessi; interazione fra ricerca di base e ricerca finalizzata;

- Fuga, Ritorno, Transito dei Cervelli: il ritorno dei cervelli è sempre positivo? Obiettivo: generare un libero movimento IN-OUT e contenere le “fughe” attraverso la costruzione di condizioni per una libera scelta dei territori dove ricercare;

- Le Fondazioni - valori e fattori critici: per rapporti di cooperazione e sviluppo, ma anche spazio di rischio rispetto all’interesse generale.

Hanno partecipato:

Adriana Agrimi, Pierluigi Balducci, Andrea Bracciale, Pasquale Bonetti, Elisabetta Brattoli, Domi Calabrese, Pasquale Chieco, Davide Conte, Gaetano De Gennaro, Geremia Di Napoli, Morena Fini, Andrea Fiorentino, Sabino Lafasciano, Damiana Pennetta, Laura Preite, Annarosa Pulito, Sonia Rizzello, Ettore Ruggiero, Paola Saponara, Trifone Schettino, Michele Vergura.

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Gruppo L:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

Piano Sanitario Regionale - Piano della Salute - Razionalizzazione della SPESA - Investimenti in tecnologie informatiche

“MI FA MALE LA TESTA” - Vi fareste curare da un Politico?

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

Dall’analisi è emersa una situazione a “macchia di leopardo” con eccellenze e “zone d’ombra”. A strutture ospedaliere all’avanguardia si affiancano strutture che non riescono a rispondere al “bisogno di salute” dei Cittadini.

Va rivalutato un corretto rapporto tra politica e gestione delle Aziende Sanitarie.

La POLITICA deve focalizzare la propria attenzione sulla pianificazione e sulla PROGRAMMAZIONE, mentre la GESTIONE deve essere una prerogativa dei Dirigenti Medici.

Perché le Aziende Sanitarie in generale possano operare in maniera efficace ed efficiente è urgente puntare sulla MERITOCRAZIA dando il giusto riconoscimento, anche retributivo, agli Operatori che, opportunamente coinvolti,, in maniera professionale e competente, dimostrano di essere in grado di raggiungere gli obiettivi programmatici.

Gli obiettivi devono essere assegnati in maniera chiara, trasparente e misurabile.

Si rende necessario un idoneo sistema di controllo esterno alle strutture controllate.

Inoltre, la Regione dovrebbe focalizzare la formazione universitaria sulla formazione Manageriale Sanitaria e sulla progettazione di edilizia/impiantistica

sanitaria (ingegneri ospedalieri).

Hanno partecipato:

Sabino TANZI, Fabrizio BELLACOSA, Michele, Piero TATEO, Pina MARMO, Marco PUZZOLANTE, Anna SIMONE, Anna RIEFOLO, Piervito BIANCHI, Gaetano CUSENZA, Nunzio ANGIOLA.

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Gruppo M:

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Questione MORALE/CULTURALE; l’Illegalità è la cultura del Mezzogiorno?; Come difenderci da noi stessi?

L’idea/proposta che abbiamo discusso:

1)Regolamento di Attuazione della l.r. n. 15/2008 sulla TRASPARENZA

2)Responsabilizzazione (e non moralizzazione) della politica attraverso la legalità e la legittimità.

3)L’informazione e formazione come punti di partenza di un processo di democratizza-zione.

4)Cultura come strumento di crescita economica, vedi indagini A.I.E. (associazione italiana editori) sulla relazione tra Pil e attività culturali (lettura, teatro, cinema).

5)Questione morale e culturale all’interno del partito.

6)Proporre una cultura della legalità e della partecipazione a fronte di politiche nazionali che tagliano il Sud e la scuola.

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

1)Necessità di avere entro il 31/12/2008 un Regolamento di Attuazione della l.r. n. 15/2008 sulla TRASPARENZA.

2)Il superamento della logica della illegalità passa attraverso il rispetto delle regole, che già ci sono (es. barriere architettoniche nei luoghi istituzionali), e l’attuazione delle sanzioni, in alcuni ambiti da disciplinare.

3)Progetti a livello comunale per l’informazione e la formazione sui temi della cittadinanza per essere cittadini consapevoli.

4)Interventi programmati e strutturali sull’attivazione di imprese culturali per creare posti di lavoro e sviluppo.

5)L’istituzione di un Comitato dei Saggi (eletti con l’80%) interno al partito che sia AGILE e VELOCE nella convocazione e nella decisione; e l’adozione di un CODICE ETICO nei pubblici consessi.

6)Fondi Regionali destinati alla Cultura della Legalità; Scuola come scelta di campo del PD e del governo regionale; Risorse destinate a contrastare la dispersione scolastica e al sostegno psicopedagogico dei ragazzi.

Hanno partecipato:

Alfieri Zullino – Ass. UNA PUGLIA MIGLIORE, Donato Cippone – Cons. Comunale Bari – Pres. Ass. UNA PUGLIA MIGLIORE, Elvira Zaccagnino – Editrice, Rosa Melodia – Esponente PD, Modesto Saponaro – Ass. TUTTI INSIEME, Maria Nacci – Ass. TUTTI INSIEME, Giovanna Nacci – Ass. TUTTI INSIEME, Vincenzo Antolini – Cons. Comunale Andria, Marianna Aloisio – Cittadina, Augusto Masiello – Teatro Kismet

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Gruppo O:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

AMBIENTE: Raccolta differenziata ecc…Si tutela l’ambiente ma si tutelano anche le tasche dei cittadini - ENERGIA, AMBIENTE, RISPARMIO

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

AZIENDE:- Attualmente il destino delle aziende pubbliche (settore energia) appare quello di essere vittima di manovre finanziarie non trasparenti o scomparire: guardiamo le aziende pubbliche in Puglia e, partendo da una aggregazione, cerchiamo di creare una rete che possa esaltare i valori e porre rimedio alle disfunzioni. A volte il concetto di semplice massa critica può però portare ad una somma di debolezze: il valore aggiunto non è la semplice aggregazione ma l’adozione di best practices e la promozione del risparmio energetico.

- E’ necessario nel valutare l’efficienza delle aziende pubbliche non prescindere dal loro ruolo sociale. Solo il controllo democratico può assicurare un comportamento virtuoso.

- Nell’affrontare il problema energetico è necessario, accanto alle iniziative per la produzione di energie rinnovabili anche impegnarsi per il risparmio e l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale (limitazione gas serra).

- L’Obiettivo verso cui spingere deve essere quello di consumare meno energia (20%), fornire una parte di essa da fonti rinnovabili (20%) ridurre le emissioni di CO2 (20%) [protocollo di Kioto].

- Per quanto riguarda i rifiuti è necessario creare un sistema integrato che vada dalla raccolta al riciclo alla commercializzazione (nella gestione deve poter intervenire anche il privato, indotto dalla stessa convenienza ad applicare buone pratiche).

CITTADINI:- E’ Prioritaria una maggiore formazione ed informazione sulle tematiche ambientali: le istituzioni devono impegnarsi per diffondere la cultura del rispetto ambientale. Bisogna produrre meno sprechi e le amministrazioni devono dare l’esempio.

- Le leggi in ambito ambientale ci sono, ma sono disattese ed ai cittadini non sono dati gli strumenti per ottenere il rispetto di queste. E’ necessario incentivare le buone pratiche di cittadini e amministrazioni con regole chiare che premino i comportamenti virtuosi e puniscano quelli non virtuosi.

- Il PD deve dare voce a coloro che vogliono essere cittadini attivi: spesso questi sono più avanti dei loro rappresentanti.

- Il PD dovrebbe poter fornire un modello amministrativo “virtuoso” e replicabile che dia le linee guida per le amministrazioni: il partito può dotare i governanti di strumenti di cui possono non essere competenti, fungendo così da supporto. Nelle amministrazioni è necessario comunque mettere persone competenti che sappiano adattarle al contesto

- La Puglia può trovare un’occasione di riscatto nell’investire sulla raccolta differenziata e sulle energie rinnovabili (posti di lavoro…) seppure non è solo un business.

- Il PD deve farsi carico di un programma di politica energetica che definisca scelte chiare nella direzione del rispetto ambientale

Hanno partecipato:

Nicola De Fano, Anna Tamborrino, Vito Genco, Cinzia de Marzo, Adriana Rigato, Angela Antonicelli, Filippo Notarnicola, Silvana Donno, Giovanni Natile, Francesco Mazzilli, Franco Neglia, Flavio Biancofiore, Isa Sasso, Giovanni Greco, Gianofrio Pagliarulo, Cassoni Giuseppe, Vincenzo Antonini, Domenico Coladonanto, Donato Forenza

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Gruppo P/Q:

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L’idea/proposta che abbiamo discusso:

1) Fondi strutturali europei in puglia? 2) Crisi globale, quali effetti in puglia? 3) Monti dauni e loro sviluppo in puglia.

Cosa ci siamo detti/cosa abbiamo deciso:

La regione puglia è nell’obiettivo 1 “grazie” alla situazione socio-economica dei monti dauni, quindi la regione puglia usufruendo dei finanziamenti europei , dovrebbe prestare maggiore attenzione a quelli che sono i problemi occupazionali, sociali ed economici di quella area.

Attraverso i fondi strutturali, con uno sguardo più approfondito alle migliori esperienze in Europa, ottenere le risorse necessarie allo sviluppo.

Occorre uno strumento informatico che possa mettere in rete imprenditori e norme, al fine di rendere le stesse più semplici, e più fruibili i stessi bandi che esse regolano.

Allo stato attuale i bandi appaiono realmente incomprensibili e difettano di opportuna comunicazione e circolazione.

In tal modo, riuscendo a comunicare in maniera semplice e veloce anche le piccole imprese si rendano protagoniste del cambiamento.

Il PD può ambire a una posizione nazionale forte e visibile sul mezzogiorno e rifiutare l’equazione SUD = RIFIUTI.

La puglia ha avuto un tasso di occupazione superiore agli indici nazionali, ma occorre combattere l’alibi che porta al nord le risorse FAS e del governo centrale con la gestione dei fondi strutturali 2007 – 2013.

Hanno partecipato:

Belviso Benny Danilo , Daniele Torkan, Basilico Gerardo, De Milano, Ignazio Delle Donne Sciscio Nicola, Viola Nicole, Gelormini Antonio, Basilico Vito, Cinzia Capano, Basilico Filippo, Peppino Di Sabato, Carlo Resta, Antonia Maolucci.

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TARALLIFICIO

CAMPO DEI MIRACOLI