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IL PIANO JUNCKER A MAGIC BULLET? Scuola Nazionale dell’Amministrazione Luigi Paganetto Presidente Fondazione Economia Università Tor Vergata FUET Docente Scuola Nazionale dell’Amministrazione 20 gennaio 2015

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Page 1: Paganetto presentazionejuncker

IL PIANO JUNCKERA MAGIC BULLET?

Scuola Nazionale dell’Amministrazione

Luigi PaganettoPresidente Fondazione Economia Università Tor Vergata – FUETDocente Scuola Nazionale dell’Amministrazione

20 gennaio 2015

Page 2: Paganetto presentazionejuncker

IL PIANO JUNCKER

Il Piano prende atto della debolezza dell’attività d’investimento in EU e prevede:

La creazione di un Fondo Europeo di Investimento Strategico (EFSI) diretto a mettere in moto almeno 315 MD di investimenti nei prossimi tre anni, attraverso una garanzia europea di 21 MD.

L’effetto moltiplicativo del Fondo è stimato pari a 1:15. Secondo la Commissione si tratta di «stime prudenti» fondate «sull’esperienza storica» di nuovi investimenti che «non si verificherebbero altrimenti».

Sul totale di 21 MD, 16 verranno dal Budget EU e 5 dalla EIB, presso la quale verrà collocato EFSI. Questa scelta, secondo la Commissione, rende possibile l’avvio del Piano nella primavera 2015 e l’attività operativa del Fondo dalla metà del 2015 in poi.

Luigi Paganetto

Page 3: Paganetto presentazionejuncker

LA CADUTA DELL’ ATTIVITÀ D’ INVESTIMENTO IN EU

La caduta del tasso d’investimento e il suo distacco dal rapporto stabile e di lungo periodo con il tasso di sviluppo del GNP, inizia nel 2008 con la seconda crisi, dopo quella valutaria del 2005.

Per valutare il Piano Juncker bisogna esaminare le sue premesse. In particolare nella caduta dell’investimento:

Occorre distinguere tra il settore delle costruzioni che ha avuto un ruolo prevalente nella crisi e gli altri settori, nonché negli andamenti tra i differenti Paesi EU.

La situazione è differenziata non solo per singoli paesi ma anche per gruppi di paesi. Seguendo il Rapporto EIB è utile distinguere tra il gruppo di 11 vecchi Stati membri (OMS), accanto ai quali vanno considerati i 4 in maggiore difficoltà, Portogallo, Irlanda, Spagna, Grecia (FCC) e i 12 nuovi Stati membri (NMS).

Luigi Paganetto

Page 4: Paganetto presentazionejuncker

INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI RESIDENZIALI

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

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INVESTIMENTI IN COSTRUZIONI NON RESIDENZIALI

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 6: Paganetto presentazionejuncker

DECLINO DEGLI INVESTIMENTI PER PAESE

Luigi PaganettoFonte: Bruegel su dati Eurostat

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LA CADUTA DEGLI INVESTIMENTI IN MACCHINARI

La caduta dell’investimento in macchinario tra il 2007 e il 2009 in EU, Giappone e

Usa è stata della stessa dimensione, circa il 20%.

In EU, peraltro, diversamente da Giappone e Usa dove a partire dal 2009 c’è statauna ripresa degli investimenti, che sono tornati al livello pre - crisi, non si èancora avuto una ripresa, come media dell’area.

All’interno di questo andamento i NMS mostrano tra il 1995 e il 2012 quote diinvestimento su GDP quasi doppie di quelle degli OMS e simili a quelle delGiappone.

Italia e Spagna sono, tra gli OMS, i paesi con il maggior declino degli investimenti.

Luigi Paganetto

Page 8: Paganetto presentazionejuncker

INVESTIMENTI IN MACCHINARI IN USA, GIAPPONE ED EU

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

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INVESTIMENTI IN MACCHINARI SU GDP PER GRUPPI DIPAESI (1995-2012)

Luigi PaganettoFonte: Eurostat, OECD

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LA CADUTA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

IMF nel suo WEO dell’ottobre 2014 richiama l’attenzione sul peggioramento della qualità del capitale pubblico per alcuni dei paesi avanzati nonché sulla continua caduta negli ultimi 30 anni degli investimenti pubblici in % del GNP.

Secondo le stime EIB di qui al 2020 servono 150-200 BN di euro di investimenti pubblici.

Secondo IMF può essere arrivato il momento di tornare a fare investimenti pubblici, anche perché in condizioni di recessione il loro effetto si può stimare in media in uno 0,4% di aumento del GDP per 1% di aumento degli investimenti.

Luigi Paganetto

Page 11: Paganetto presentazionejuncker

LA QUALITÀ DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI

Luigi PaganettoFonte: IMF

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GLI INVESTIMENTI PUBBLICI IN EU

Luigi PaganettoFonte: IMF

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LA QUESTIONE DEL GAP DI INVESTIMENTI

Nelle valutazioni della Commissione il gap di investimenti complessivo, assumendoche gli investimenti siano storicamente una quota del 21-22 % rispetto al GDP, èoggi pari a 230-370 MD di Euro.

Stime parzialmente diverse sono quelle che fa Bruegel che calcola 260 MD.

Stimare il gap d’investimenti pone la questione preliminare se si possano assumerele tendenze del passato per valutare la dimensione degli investimenti necessariin un contesto profondamente cambiato dalla crisi di questi anni. Si è modificato ilnumero dei lavoratori in cerca di occupazione e la tecnologia impiegata. Il costo diinvestimento in ICT digitale è di molto diminuito.

La Commissione stima comunque che una riduzione del 5% del tasso diinvestimento ha come conseguenza una riduzione del PIL potenziale dello 0,5circa.

Luigi Paganetto

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IL “GAP DI INVESTIMENTI” IN EUROPA(REAL GROSS FIXED CAPITAL FORMATION, EU – 28, 2013 PRICES, EUR BILLION)

Luigi PaganettoFonte: Commissione Europea

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IL GAP DI INVESTIMENTI IN EU SECONDO BRUEGEL

Luigi PaganettoFonte: Bruegel

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IL POTENZIALE DI CRESCITA DEL PIANO JUNCKER

Luigi PaganettoFonte: DG ECFIN, AMECO - database

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QUALI LE CAUSE DELLA CADUTA DEGLI INVESTIMENTI?

Gli investimenti pubblici soffrono in EU dei vincoli fiscali legati alle politiche diausterità.

Il Patto di Stabilità e Crescita e l’incertezza delle regole sul deficit.

M. Monti si è fatto promotore di recente di una proposta che prevede che gliinvestimenti pubblici siano trattati in maniera più favorevole in cambio di regolepiù certe e rigide sul deficit per evitare che esse continuino a perdere credibilità aragione della discrezionalità decisionale della Commissione.

Gli investimenti privati risentono della caduta della domanda (che a sua voltariduce la capacità utilizzata e riduce il rendimento dell’investimento)dell’incertezza delle aspettative, dell’aumento dei rischi geopolitici,dell’eccesso di regolamentazione e burocrazia, nonché della tassazione elevata.

Luigi Paganetto

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È CALATO IL TASSO DI UTILIZZAZIONE DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

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NE RISENTE IL TASSO DI RENDIMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Luigi PaganettoFonte: Bureau van Dijk’s Orbis database and Eurostat

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INVESTIMENTI, PIANO JUNCKER E CRISI ECONOMICA

Il principale aspetto positivo del Piano è che dopo tante discussioni c’è sul tavolouna proposta concreta che si propone di sbloccare la stasi EU.

Nel merito:

1. D. Gros fa notare che il deficit di investimenti in EU si dimezza se si evitadi prendere come anno base il 2007, anno del boom degli investimenti.La caduta degli investimenti, in ogni caso, c’è;

2. La ripresa in UK e USA è stata guidata prevalentemente dai consumi;

3. I dati ci dicono che gli investimenti sono diminuiti anche in presenza diun trend dei tassi di interesse reali in diminuzione nel tempo ed oggiaddirittura negativi.

4. Di qui l’ipotesi di secular stagnation avanzata da Summers, che ci haricordato, riprendendo Hansen, che essa si può verificare quando i tassid’interesse reale non possono scendere abbastanza da spingere gliinvestimenti al livello che assicura la piena occupazione.

Luigi Paganetto

Page 21: Paganetto presentazionejuncker

TASSI DI INTERESSE E INVESTIMENTI USA (1982-2013)

Fonte: Fatas Luigi Paganetto

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BASSI TASSI DI INTERESSE IN UN’ERA DI ALTO DEBITO

Luigi Paganetto

Fonte: IMF, National data, BIS estimates.Nota: 1From 1998; simple average of France, the United Kingdom and the United States; otherwise onlythe United Kingdom.2Weighted averages for G7 economies based on 2005 GDP and PPP exchange rates.3Sum across for G7 countries converted to USD at market exchange rates.

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C’È UN RISCHIO DI STAGNAZIONE IN EU?

L’evoluzione demografica europea porta sostegno alla plausibilità del ristagno, chesecondo l’idea iniziale di Hansen, si verifica quando risparmio e investimento sieguagliano solo ad un tasso di interesse negativo.

Il dato da cui partire è la crescita tendenziale del rapporto tra pensionati epopolazione in età di lavoro, che dal 24% circa passerà nel 2025 a più del 35%.L’aumento della aspettativa di vita e l’incertezza sul futuro dei benefici pensionisticitenderanno a determinare un aumento del risparmio, nonostante la minorepropensione a risparmiare della popolazione più anziana.

Tutto ciò avviene in un quadro in cui la produttività cresce assai poco e la tendenzadi lungo periodo alla riduzione del debito accumulato determina pressioni negativesugli investimenti.

Se si adotta l’ottica di Schumpeter della «distruzione creatrice» è difficile ritenereche la crisi in atto si possa risolvere con interventi di breve periodo. Luigi Paganetto

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SAGGI DI INTERESSE, RISPARMIO E INVESTIMENTO

Fonte: FatasLuigi Paganetto

Page 25: Paganetto presentazionejuncker

POPULATION OVER 65 YEARS OF AGE/POPULATION 20 – 64 YEARS OF AGE

Luigi PaganettoFonte: The 2012 Revision of the World Population Prospects

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IL PIANO JUNCKER E LA STAGNAZIONE

L’impostazione del Piano tiene conto delle tendenze di lungo periodo,indicando l’esigenza di una spinta all’aumento della produttività, attraverso leriforme strutturali e della riduzione del costo finanziario dell’investimento

Segnala la necessità di incidere sulla redditività dell’investimento e, per questavia, rimediare all’eccesso del risparmio su investimento.

Non indica, peraltro, misure precise e provvedimenti specifici.

Secondo il Rapporto EIB gli investimenti in EU non hanno problemi di fundingquanto, piuttosto, di barriere regolatorie e di posizioni oligopolistiche,soprattutto nei grandi servizi a rete.

In che misura la Commissione sarà in grado di affrontarli?

Luigi Paganetto

Page 27: Paganetto presentazionejuncker

Il gap di produttività tra EU ed USA sta crescendo dopo molti anni in cui era diminuito.

Ci sono ragioni di tipo generale che possono spiegarlo:

La maggiore efficienza dei servizi negli USA; Meccanismi di entrata e uscita dal mercato che non sono bloccati da barriere.

L’EUROPA CRESCE POCO: C’È UN GAP DI PRODUTTIVITÀ

Luigi Paganetto

Page 28: Paganetto presentazionejuncker

Un motivo importante del ritardo europeo nella dinamica della produttività è il basso peso di imprese giovani ed innovative rispetto a GDP, R&D e occupazione nonché della crescita di grandi imprese.

L’EUROPA CRESCE POCO: SONO POCHE LE IMPRESE GIOVANI E INNOVATIVE?

Luigi PaganettoFonte: Cincera e Veugelers

Page 29: Paganetto presentazionejuncker

ASPETTI CRITICI DEL PIANO JUNCKER

L’addizionalità delle risorse del Piano. Le risorse del Piano non rappresentanorisorse aggiuntive sostanziali visto che soltanto 5 MD arrivano da EIB e gli altri 16MD vengono prelevati dal Budget EU in essere. Per 6 MD si tratta di unospostamento di risorse da “Horizon 2020” e da “Connecting Europe”.

I tempi di realizzazione. Gli investimenti in infrastrutture richiedono anni per laprogettazione e il loro avvio.

La macchina organizzativa di EIB sarà in grado di far fronte al processo di selezionee gestione dei progetti?

Quale rapporto si stabilirà con le Banche commerciali dei singoli paesi?

Luigi Paganetto

Page 30: Paganetto presentazionejuncker

IL FONDO EUROPEO PER L’INVESTIMENTO STRATEGICO-EFSI

I 21 MD disponibili presso la EIB serviranno a ridurre la parte più rischiosa degliinvestimenti previsti. La riduzione della rischiosità finanziaria dovrebbe attrarrefinanziamenti addizionali di parte privata.

L’idea è quella di combattere l'incertezza prevalente in Europa, nonché la debolezzadella domanda interna.

In queste condizioni, nonostante non ci sia uno shortage di liquidità, quest’ultima finisceper non trasferirsi all’economia reale.

A ciò si dovrebbero aggiungere le misure monetarie non convenzionali, annunciateper fine gennaio dalla ECB. Esse dovranno mostrare la loro capacità di portarerisorse all’economia reale.

Luigi Paganetto

Page 31: Paganetto presentazionejuncker

ASPETTI CRITICI DELL’ AZIONE DEL EFSI

Non è chiaro come si passi dai 21 BN iniziali ai 63 successivi che dovrebbero a lorovolta attivare i 315 totali del piano.

Tanto più che EIB dichiara che per il 2014 il suo «funding» passa da 61 a 60 BN.

Il Fondo EU Margherita per l’energia è peraltro un’esperienza a favore delmoltiplicatore di 15 indicato dalla EC.

Non è facile stimare il realismo dei contributi addizionali che la Commissione siaspetta da Stati e mercati, tanto più che EFSI non è al momento un’entità conprecisi caratteri legali.

È decisivo per il successo del Piano il miglioramento del contesto capace difavorire le decisioni di investimento, aspetto su cui la Commissione non esprimespecifici indirizzi.

Luigi Paganetto

Page 32: Paganetto presentazionejuncker

LA SELEZIONE DEGLI INVESTIMENTI

Lo screening dei progetti presentati sarà fatto da una Investment Task Force, che dovràevitare di selezionare quei progetti che sarebbero stati comunque finanziatidal settore privato.

La rimozione delle barriere regolatorie sia settoriali che finanziarie è uno deipunti centrali su cui si giocherà il successo del Piano Juncker. Ciò vale in particolaresia nel settore dell’energia che in quello del digitale.

Il Rapporto dell’EIB su Investment Finance in EU (2013) mostra che, nonostante ilmassiccio intervento pubblico, le opportunità di finanziamento per le SME e perle Young Leading Innovators Firms rimangono difficili. È un punto centrale se sivuole imprimere maggiore dinamismo all’economia EU soprattutto guardando alciclo in atto come una fase «schumpeteriana» di «distruzione creatrice».

Luigi Paganetto

Page 33: Paganetto presentazionejuncker

CAUSE DELLA RIDUZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE PER GRUPPI DI PAESI

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 34: Paganetto presentazionejuncker

QUOTA SU GDP DELLA SPESA IN R&D PER PAESE

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 35: Paganetto presentazionejuncker

INVESTIMENTO IN R&D PER PAESE

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 36: Paganetto presentazionejuncker

SPESA IN R&D PER GRUPPI DI PAESI E SETTORI

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 37: Paganetto presentazionejuncker

DECLINO DEGLI INVESTIMENTI PER SETTORE

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 38: Paganetto presentazionejuncker

DECLINO DEGLI INVESTIMENTI NEI PAESI SOTTO STRESS

Luigi PaganettoFonte: Eurostat

Page 39: Paganetto presentazionejuncker

INVESTIMENTI IN MACCHINARI (2007-2013)

Luigi PaganettoFonte: Eurostat, OECD