pagina 3 pagina “la povertà si combatte con il … creazione di lavoro ma rischiano di...

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WWW.DEMOCRATICA.COM n. 278 lunedì 22 ottobre 2018 “Non è bello prendere in giro noi autistici, darci degli psicopatici e usarci come oggetto di scherno” (Gianluca Nicoletti, giornalista, a Beppe Grillo) Tria tira dritto con la Ue. Spread sempre alto La piazza, il referendum e i tormenti del Labour GOVERNO BREXIT PAGINA 3 PAGINA 3 PAGINA 4 Follia Trump, torna la crisi dei missili? MONDO PAGINA 2 “La povertà si combatte con il lavoro Manovra Il no secco di Cgil Cisl e Uil: ”Vogliamo un confronto per cambiare le idee del governo”. Verso una mobilitazione? S e dovessi scegliere cinque parole, che vorrei fossero di casa in un PD rinnovato nella sua proposta politica per rimettersi in gioco e sfidare le forze di Governo nei prossimi passaggi, ma prima di tutto nella sua capacità di parlare al nostro Paese, sceglierei queste: sostenibilità, comunità/dialogo, sapere, diritti e partecipazione. Le cinque parole che il Pd deve pronunciare L’EDITORIALE/1 Valeria Fedeli SEGUE A PAGINA 5 PAGINA 6 “N essun problema dell’uomo è superiore alle nostre forze” affermava John Kennedy. Non c’è altro ambito di azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto. È stata una Leopolda diversa: Renzi senza incarichi di governo e di partito, qualche amico che... Leopolda, noi giovani ci siamo stati così L’EDITORIALE/2 Giulia Iacovelli PAGINA 6 Dalla tre giorni di Firenze i discorsi più significativi

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WWWDEMOCRATICACOM

n 278lunedigrave

22 ottobre2018

ldquoNon egrave bello prendere in giro noi autistici darci degli psicopatici e usarci come oggetto di schernordquo (Gianluca Nicoletti giornalista a Beppe Grillo)

Tria tira dritto con la UeSpread sempre alto

La piazza il referendum e i tormenti del Labour

GOVERNO BREXIT

PAGINA 3 PAGINA 3 PAGINA 4

Follia Trump tornala crisi dei missili

MONDO

PAGINA 2

ldquoLa povertagravesi combatte con

il lavorordquo

Manovra Il no secco di Cgil Cisl e Uil rdquoVogliamo un confronto per cambiare le idee del governordquo Verso una mobilitazione

Se dovessi scegliere cinque parole che vorrei fossero di casa in un PD rinnovato nella sua proposta politica

per rimettersi in gioco e sfidare le forze di Governo nei prossimi passaggi ma prima di tutto nella sua capacitagrave di parlare al nostro Paese sceglierei queste sostenibilitagrave comunitagravedialogo sapere diritti e partecipazione

ldquoLe cinque parole che il Pd deve pronunciare

LrsquoEDITORIALE1

Valeria Fedeli

SEGUE A PAGINA 5PAGINA 6

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave superiore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy

Non crsquoegrave altro ambito di azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto Egrave stata una Leopolda diversa Renzi senza incarichi di governo e di partito qualche amico che

Leopolda noi giovani ci siamo stati cosigrave

LrsquoEDITORIALE2

Giulia Iacovelli

PAGINA 6

Dalla tre giorni di Firenze i discorsi piugrave significativi

2 lunedigrave 22 ottobre 2018

Il no senza sconti di Cgil Cisl e Uil

La prima leva dellrsquoecono-mia italiana per genera-re una crescita sostenuta rinnovare il modello di sviluppo e creare nuova occupazione sono gli in-

vestimenti Gli investimenti pubblici moltiplicano generano condivido-no attraggono gli investimenti priva-ti e possono promuovere una nuova struttura produttiva Per questo CGIL CISL e UIL credono che sia necessa-rio bull Programmare un graduale in-cremento degli investimenti pubblici fino al 6 del PIL bull Aprire una seria discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit bull Apportare modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali bull Sviluppare le infrastrutture che devono rappresentare la prioritagrave degli in-vestimenti pubblici anche per aumentare la produttivitagrave del sistema paese e diffondere la crescita in tutto il territorio bull Sviluppare le in-frastrutture sociali e le grandi reti pubbliche legate alla salute allrsquoistruzione allrsquoassistenza bull Sviluppare le infrastrutture materiali con il completamento e la programmazione strategi-ca delle grandi opere che connettono il paese e rappresentano la spina dorsale del paese e lo collegano al resto dellrsquoEuropa bull Investire in un piano straordinario sulla manutenzione delle infrastrutture esistenti bull Sviluppare le Infrastrutture energetiche e digitali che dalle reti alle produzioni costituiscono un pilastro della politica industriale bull Sloccare le risorse dei fondi destinati allo sviluppo locale previsti dal cosiddetto ldquoPiano Periferierdquo bull Confermare

nellrsquoeventuale revisione del codice degli appal-ti la tutela del lavoro e la lotta per la legalitagrave Una nuova governance pubblica fondata sul riordino e il coordinamento degli attori istitu-zionali rappresenta una condizione necessaria per una nuova politica di sviluppo industriale anche di lungo periodo piugrave autonoma dal-la politica e piugrave condivisa con le parti sociali Solo in questo modo peraltro si puograve governa-re e diffondere lrsquoinnovazione in tutto il 3 siste-ma paese Vuoti istituzionali e sguardo miope hanno troppo spesso trascurato le debolezze strutturali del nostro sistema di imprese Una nuova politica industriale che garantisca an-che un rafforzamento della contrattazione - a tutti i livelli - e un aumento dei salari conte-nendo la povertagrave e riducendo le disuguaglian-ze Come previsto dagli Accordi interconfede-rali siglati da CGIL CISL UIL e le Associazione delle Imprese da ultimo con Confindustria il Governo dovrebbe ldquorafforzare le misure di sostegno a un modello di relazioni industriali

autonomo innovativo e partecipativo che sostenga la competitivitagrave dei set-tori e delle filiere produttive noncheacute il valore e la qualitagrave del lavoro e fa-vorisca anche attraverso la diffusione della contrattazione di secondo livello i processi di trasformazione in atto e il collegamento virtuoso fra innovazioni produttivitagrave del lavoro e retribuzionirdquo Sia data continuitagrave al piano nazionale Impresa 40 a partire dalla legge di bi-lancio 2019 non solo nella riqualifica-zione degli incentivi agli investimenti coerenti ma attraverso una loro rimo-dulazione per estenderne la portata e

lrsquoaccesso alla folta platea di PMi che rischiano di esserne escluse Sia completato il piano Im-presa 40 con lo sviluppo dei Competence cen-ter snodi indispensabili per una diffusione di tali tecnologie e modelli organizzativi a impre-se non ancora coinvolte Egrave inoltre indispensa-bile prorogare ed estendere il credito di impo-sta per la formazione dei lavoratori coinvolti nei processi di innovazione rendendo stabile tali misure potenziare i fondi comunitari al fine di costruire un grande piano di formazio-ne continua alimentato anche dai fondi inter-professionali di cui vanno tutelate le risorse che porti un numero crescente di lavoratori a dominare le adeguate e necessarie competen-ze digitali e di interazione con le tecnologie 40 Tutte le iniziative di incentivo e disincentivo del regolatore pubblico devono inoltre essere orientate stabilmente alla contemporanea cre-azione di attivitagrave sostenibili dal punto di vista sociale delle tutele lavorative noncheacute ambien-tale

Sindacati

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Le tre confederazioni bocciano la monovra ldquoOra confrontordquo Si va verso la mobilitazione

Cgil Cisl e Uil contro la manovra del governo gialloverde Nel-la riunione degli esecutivi dei tre sindacati riuniti a Roma si mette a punto un documento inequivoco ldquoLa manovra del Governo ldquopur rappresentando una prima inversione di ten-

denzardquo rispetto allrsquoausterity ldquomostra elementi di inadeguatezza ed egrave carente di una visione del Paese e di un disegno strategico capace di ricomporre e rilanciare le politiche per lo sviluppo sostenibile e il lavorordquo

Su questa base ndash dicono i sindacati ndash ldquointendiamo aprire il confron-tordquo con il Governo

Nella premessa del documento si legge ldquoCgil Cisl e Uil continuano ad affermare con forza la necessitagrave che lo sviluppo del Paese sia supportato da politiche espansive e sostengono in coerenza con le linee espresse dalla Confederazione Europea dei Sindacati che sia necessario il supe-ramento delle politiche di austerity che in Italia come in Europa hanno determinato profonde disuguaglianze aumento della povertagrave crescita della disoccupazione in particolare giovanile e femminile

La manovra del Governo pur rappresentando una prima inversione di tendenza mostra elementi di inadeguatezza ed egrave carente di una visio-ne del Paese e di un disegno strategico che sia capace di ricomporre e rilanciare le politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo sostenibile e al lavoro

Lrsquoutilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla mano-vra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualitagrave in particolare per i giovani e le donne che siano in grado di contrastare lrsquoesclusione sociale e la povertagrave che determini-no processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno che prevedano

investimenti in infrastrutture materiali e sociali innovazione scuola formazione e ricerca prevenzione e messa in sicurezza del territorio e che sostengano le politiche industriali

La manovra traccia invece un percorso diverso mancano le risor-se per gli investimenti poicheacute si privilegia invece la spesa corrente si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determi-nano creazione di lavoro ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza Il contrasto alla povertagrave egrave senza dubbio una prioritagrave per il Paese ma la povertagrave non si combatte se non crsquoegrave lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche del paese sanitagrave istruzione e servizi allrsquoinfanzia e assistenza

Del tutto assenti sono i riferimenti allrsquoinnovazione nella Pubblica Am-ministrazione e al rinnovo di contratti in essere e di quelli futuri

Sulla previdenza egrave positiva lrsquoapertura di una base di confronto su ldquoquota 100rdquo ma manca qualunque riferimento alla pensione di ga-ranzia per i giovani agli interventi a favore delle donne ai lavoratori precoci e lavori gravosi e la separazione tra previdenza e assistenza

Sul versante fiscale i provvedimenti annunciati sono iniqui e sba-gliati in quanto si scegli di introdurre un nuovo condono premiando gli evasori e non si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori e per i pensionati non si prevedono neacute una maggiore progressivitagrave delle imposte e inter-venti sui patrimoni dei piugrave ricchi e non si programma un deciso contra-sto allrsquoevasione

Per queste ragioni riteniamo che il confronto con lrsquoEuropa sulla ma-novra dovrebbe essere caratterizzato piugrave che da atteggiamenti strumen-tali spesso reciproci e da tensioni anti- europeiste da una grande e seria battaglia per cambiare lo statuto economico europeo e le politiche eco-nomiche attraverso lo scomputo delle spese per investimenti materiali e sociali dal deficit lrsquoaumento delle risorse europee per gli investimenti per la sostenibilitagrave ambientale e per le politiche di coesionerdquo

Le proposte sindacali sullrsquooccupazione LEGGI SU DEMOCRATICACOM

Democratica CONDIVIDI SU

3 lunedigrave 22 ottobre 2018

Gli ultimi 6 mesi in Borsa

Nonostante i richiami di Bruxel-les e la bocciatura della totalitagrave degli enti terzi - da Bce a Fmi da Istat alla Banca drsquoItalia - il governo tira dritto e non in-tende rivedere la manovra

Ersquo questa la risposta di Tria alla lettera della

Commissione Il ministro dellrsquoEconomia spie-ga che ldquoil governo egrave cosciente di aver scelto unrsquoimpostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilitagrave e crescita Ersquo stata una decisione dif-ficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati piugrave svantaggiati del-la popolazionerdquo Ma nella lettera aggiunge un punto una sorta di clausola molto preoccu-

pante per il futuro del nostro Paese ldquoQualora i rapporti deficitPil e debitoPil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affincheacute gli obiet-tivi indicati siano rigorosamente rispettatirdquo Viste le previsioni quantomeno ottimistiche del governo sembra quasi un annuncio di un salasso per gli italiani nei prossimi anni Intanto lo spread si mantiene sopra quota 300 come succede ormai da giorni Ma nella giornata di oggi si registra un nuovo attacco del cancelliere austriaco Sebastian Kurz uno degli ldquoamicirdquo europei di Salvini che invoca la linea dura contro lrsquoItalia invitando la Com-missione a bocciare la manovra italiana a meno che non vengano apportate modifiche Conte Salvini e Di Maio continuano a dire di voler dialogare con lrsquoEuropa anche se si dico-no non disponibili a fare nemmeno un passo indietro Dunque il governo tira dritto pronto a far sbattere lrsquoItalia che a causa dello spread cosigrave alto sta giagrave pagando un conto salato In-fatti come sfferma Ettore Rosato ldquolrsquoarroganza di Di Maio e Salvini costeragrave nel 2019 cinque miliardi in piugrave di interessi passivirdquo tutto sulle spalle degli italiani

Tria tira dritto e dice no allrsquoUe Lo spread e lrsquoansia restano alte

Governo

Francesco Gerace CONDIVIDI SU

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Ma se gli obiettivi non verranno raggiunti siamo pronti a ldquonecessarie misurerdquo Rosato ldquoCi costa 5 miliardi di interessirdquo

La piazza la Brexit e i tormenti del Labour

Settecentomila persone hanno invaso lo scorso fine settimana le strade di Lon-dra per chiedere un secondo referen-dum sulla Brexit e protestare contro il

governo di Theresa May Una massa enorme le cui immagini hanno fatto il giro del mon-do In piazza crsquoerano giovani e meno giova-ni cittadini britannici e stranieri personalitagrave politiche e del mondo della cultura di rilievo come il sindaco laburista della Capitale Sadiq Khan e lrsquoattore Ian McEwan

Ma si trattava pur sempre di 700mila per-sone a fronte dei 17 milioni che votarono due anni fa per uscire dallrsquoUnione La situazione sotto il cielo britannico egrave piugrave complicata che mai Le chance di un buon accordo con Bru-xelles che Theresa May possa rivendicare davanti ai cittadini si assottigliano di giorno in giorno in vista della fatidica (e ormai vici-nissima) data del 29 marzo 2019 Per questo il primo ministro egrave ormai stritolato in una sorta di tenaglia

Da una parte lrsquoopposizione interna ai to-ries capeggiata da Boris Johnson che non vuole accordi al ribasso E dallrsquoaltra nella so-

cietagrave civile una forza eterogenea che invece spinge per sottoporre lrsquoaccordo quando e se ci saragrave al voto popolare Il che equivarrebbe di fatto ad un nuovo referendum A remare in questa direzione sono i LibDem da sempre europeisti i giovani e tutta quella parte del mondo britannico che vede nella globalizza-zione e nel multiculturalismo un valore e non

un problema In questo contesto la posizione del Labour

di Jeremy Corbyn egrave ambigua Dentro il partito crsquoegrave unrsquoala piugrave tradizionale che fa riferimento alle grandi aree industriali del nord dellrsquoIn-ghilterra legata al mondo delle Unions sinda-cali di cui fa parte lo stesso Corbyn che non egrave mai stata europeista e mai lo saragrave E poi crsquoegrave invece lrsquoala progressista liberale metropoli-tana che invece egrave sempre stata strenuamente anti-Brexit Ora questrsquoala sta diventando mag-gioranza nel partito E lo stesso Corbyn ben-cheacute non convinto egrave stato costretto ad aprire al Peoplersquos Vote pur timidamente come con-ferma la sua assenza alle manifestazioni di sabato

Ciograve che il leader laburista ha sempre detto di prediligere sono le elezioni anticipate Uno scenario non impossibile dato che un man-cato accordo tra Londra e Bruxelles potreb-be portare ad un rapido collasso del governo di Theresa May tenuto in piedi con i decisi-vi voti del partito unionista dellrsquoIrlanda del Nord A quel punto bisognerebbe capire se Corbyn si dimostreragrave convintamente a favore di un nuovo referendum sulla Brexit o meno Anche da questo dipenderagrave il futuro politico suo del Labour e del Regno Unito

Stefano Cagelli CONDIVIDI SU

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4 lunedigrave 22 ottobre 2018

Torna la crisi dei missili Trump spaventa il mondo

ldquoCrsquoegrave il rischio di vanificare tutti i nostri sforzi fatti per raggiungere il disar-mo nucleare Egrave un peri-coloso passo indietrordquo Lrsquoex presidente Michail

Gorbaciov non nasconde la sua preoccupazione e attacca sullrsquointenzione della Casa Bianca di ri-tirarsi unilateralmente dal trattato Inf lrsquoaccordo firmato nel 1987 da Ronald Reagan e dallo stesso Gorbacov che imponeva a entrambi gli Stati la di-struzione dei missili balistici a medio raggio Un ritorno al passato che non egrave mai stato cosigrave vicino

Ersquo vero negli ultimi 31 anni ci sono stati spes-so reciproci sospetti e verifiche ma mai si era arrivato a metterlo in discussione cosigrave drastica-mente Ci ha pensato Donald Trump che con la superficialitagrave che lo contraddistingue ha lancia-to una bomba - solo metaforica- mentre era ad unrsquoiniziativa elettorale in Nevada ldquoSono anni che la Russia viola lrsquoaccordordquo ha detto Trump en passant ldquonon permetteremo piugrave che fabbrichino armi nucleari mentre a noi non egrave permesso Noi abbiamo onorato lrsquoimpegno ma loro sfortunata-mente nordquo

Il Presidente Usa fa finta di non sapere quan-to egrave stato importante quel Trattato per garantire non solo la fine della Guerra Fredda ma anche la pace in tutta lrsquoEuropa Non egrave un caso infatti che proprio dal Vecchio Continente siano partite le prime feroci critiche alla possibilitagrave di stralciare lrsquoaccordo Non possiamo dimenticare infatti che prima che lrsquoaccordo fosse firmato i paesi europei erano costantemente in allarme percheacute lrsquoUnione Sovietica avrebbe potuto usare non a caso veni-vano chiamati ldquoeuromissilirdquo queste armi sopra

le nostre testeOvviamente il Cremlino rimanda al mitten-

te tutte le accuse e commenta in maniera molto chiara ldquoSarebbe un passo molto pericoloso che sono sicuro non saragrave capito dalla comunitagrave in-ternazionale e si attireragrave anche delle condanne gravirdquo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Riabkov allrsquoagenzia di stampa russa Tass ldquoSe gli Stati Uniti continuano ad agire in modo maldestro - ha aggiunto- e a ritirarsi unilateral-mente dai trattati internazionali allora non avre-mo altra scelta se non quella di adottare misure di ritorsione anche sulla tecnologia militarerdquo

Scambi di dichiarazioni che riaccendono alla memoria vecchie dialettiche Ma egrave proprio que-sto che Donald Trump fa ogni volta che apre bocca soprattutto su questioni internazionali rigettare nellrsquoincertezza e nel potenziale disordi-ne mondiale questioni troppo delicate per essere affrontate con un tweet

Oltre ad alzare i toni in vista delle insidiose elezioni di MidTerm alcuni analisti intravedono nelle parole di The Donald piugrave che un messag-gio a Putin una vera e propria chiamata alla re-sponsabilitagrave per la Cina Non essendo vincolata a nessun trattato infatti il paese del Sol Levante sta rafforzando la propria presenza militare nel Pacifico investendo massicciamente nello svi-luppo missilistico Stralciare lrsquoInf potrebbe forse portare a redigere un nuovo accordo in cui co-stringere anche Pechino a rispettare regole con-divise e definire i limiti comuni allo sviluppo di armi nucleari

Ma nellrsquoimmediato le parole di Trump non fanno altro che rendere la terra un posto piugrave in-sicuro ldquoIl mondo ha detto lrsquoalto rappresentante Ue Federica Mogherini ldquonon ha bisogno di una nuova corsa agli armamenti che non gioverebbe a nessuno e al contrario porterebbe piugrave instabi-litagraverdquo

Mondo

Agnese Rapicetta CONDIVIDI SU

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DallrsquoEuropa alla Cina tutti contro il presidente Usa e la sua idea di stracciare il trattato INF

Il trattato INF fu firmato lrsquo8 dicembre 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbačeumlv a seguito del vertice di Reykjaviacutek (11 ottobre 1986) fu uno dei primi passi che portarono alla fine della Guerra Fredda

Il Trattato obbligava alla distruzione di tutti i missili balistici e cruise basati a terra (non quelli lanciati dal mare) di medio e corto raggio con gittata cioegrave compresa tra i 500 e i 5500 km Questi missili venivano chiamati lsquoeuromissilirsquo erano missili nucleari installati da USA e URSS sul territorio europeo

Nel 1991 le riduzioni degli arsenali erano state completate con 2692 Pershing americani e SS-20 sovietici distrutti Il bando egrave senza scadenza e avrebbe dovuto avere durata illimitata

Anche il Presidente Obama nel 2014 aveva preso in considerazione e poi abbandonato la possibilitagrave di un ritiro dallrsquoINF sospettando che la Russia avesse testato un missile cruise vietato dagli accordi

Il trattato

8 dicembre 1987 Washington Ronald Reagane Michail Gorbačeumlv firmano il trattato INF

5 lunedigrave 22 ottobre 2018

Le cinque parole che il Partito democratico deve pronunciare

ono parole che purtroppo sono state e sono ancora un porsquo ai margini della nostra proposta politica o quanto meno non trovano lo spazio che credo dovrebbero avere in un partito politico progressista che vuole essere allrsquoaltezza delle sfide della modernitagraveE sono parole che possono aiutare a definire un profilo moderno del Partito Democratico senza che nel tentativo di riorganizzarlo e ridefinire una linea politica si cerchino risposte nel passato Non egrave ligrave che dobbiamo guardare ma al futuro partendo dai problemi che abbiamo di fronte nelle nostre societagrave Problemi nuovi e antichi cui in ogni caso serve dare nuove soluzioniViviamo in un mondo che ormai fa del cambiamento non un momento di passaggio ma un tratto caratteristico della storia contemporanea Troppo spesso il cambiamento egrave chiamato innovazione come se avesse un carattere positivo in seacute ma non egrave cosigraveOgni trasformazione puograve rappresentare un elemento qualificante della vita delle persone puograve migliorarne il benessere e la qualitagrave della vita puograve trasformare il nostro impatto sullrsquoambiente in positivo puograve offrire occasione di riscatto ed emancipazione

Oppure puograve portare la perdita di posti di lavoro lrsquoaumento delle solitudini e delle povertagrave la catastrofe naturale Fino a trasformare il futuro in un luogo non in cui riporre speranza e sogni ma da cui scappare percheacute porta paura Io credo che se in questi anni abbiamo avuto una colpa un forte limite egrave stato quello di aver guardato ai cambiamenti con eccessivo ottimismo come se pensassimo che avrebbero avuto una sola direzione migliorando la vita delle persone In questo modo non abbiamo dato il peso necessario al bisogno di costruire sponde per governare il cambiamento per guidarlo percheacute dipanasse i suoi

effetti positivi senza produrre quelli negativi Oggi credo che siamo chiamati a questo Contro i passatisti e coloro che soffiano sulle paure e sulle insicurezze delle tante persone che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita negli ultimi venti anni - come se ritornare al passato o al rancore fossero soluzioni ai problemi che abbiamo - dobbiamo batterci per costruire una proposta politica che ricostruisca speranza e fiducia nel futuroSono convinta che oggi siamo davanti a sfide enormi che la politica nella sua dimensione nazionale non ha la capacitagrave di affrontare in maniera adeguata ma quello che le viene chiesto egrave ricostruire un orizzonte e una visione che sappia dare risposte forti e chiare alle domande

urgenti che vengono dalla societagrave Rendersi conto di un destino comune che lega assieme lrsquoumanitagrave

egrave oggi prioritagrave per andare oltre le risposte piccole inefficaci e di chiusura che sempre

piugrave spesso si affermano in unrsquoopinione pubblica spaventata da una modernitagrave che sembra portare solo incertezza problemi paure

Un destino comune per giocare sfide comuni prime tra tutte quella di ridare

dignitagrave alla persona metterla al centro di un pensiero umanista che ambisca a

migliorare il benessere e la qualitagrave della vita di ricollocarla in un rapporto nuovo e

diverso con lrsquoambiente attorno a seacute di darle centralitagrave rispetto allrsquoeconomia in un orizzonte che

non puograve essere solo nazionale ma anche e soprattutto europeo Io credo che su questa base possa e debba poggiare la ricostruzione dellrsquoidentitagrave europea grazie a una trasformazione delle sue istituzioni e delle sue prioritagrave politiche a una cessione vera di sovranitagrave allrsquounico livello in grado di non farla essere poco piugrave che unrsquoarma retorica come oggi

Sovranitagrave politica egrave capacitagrave di incidere sulla realtagrave una condizione che oggi i nostri stati nazionali non hanno fatto fino in fondo Dare sovranitagrave per riprendere sovranitagrave egrave lrsquounica via

Verso il Forum per lrsquoItalia Milano 27-28 ottobre

Valeria FedeliSegue dalla prima

Sapere diritti

sosteniblitagravepartecipazione dialogo come

declinarle

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LEGGI LrsquoINTEGRALESU DEMOCRATICACOM

6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

Giulia Iacovelli CONDIVIDI SU

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Noi giovani ci siamo stati cosigrave

Matteo Renzi

Ivan Scalfarotto

Teresa Bellanova

Umberto Minopoli

Ernesto Maria Ruffini

Don Andrea Bonsignori

I VIDEO DELLA KERMESSE

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7 lunedigrave 22 ottobre 2018

LA TUA ESPRESSIONE VALECOME IL TUO SOSTEGNOCon la tua firma ripartiamo insiemeDONA IL 2x1000 AL PD SCRIVI M20 A te non costa nulla insieme saremo piugrave liberi

8 lunedigrave 22 ottobre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniStefano Cagelli Maddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco GeraceStefano Minnucci Agnese Rapicetta

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2 lunedigrave 22 ottobre 2018

Il no senza sconti di Cgil Cisl e Uil

La prima leva dellrsquoecono-mia italiana per genera-re una crescita sostenuta rinnovare il modello di sviluppo e creare nuova occupazione sono gli in-

vestimenti Gli investimenti pubblici moltiplicano generano condivido-no attraggono gli investimenti priva-ti e possono promuovere una nuova struttura produttiva Per questo CGIL CISL e UIL credono che sia necessa-rio bull Programmare un graduale in-cremento degli investimenti pubblici fino al 6 del PIL bull Aprire una seria discussione in Europa per lo scomputo degli investimenti pubblici dal deficit bull Apportare modifiche alla legge sul pareggio di bilancio degli enti locali bull Sviluppare le infrastrutture che devono rappresentare la prioritagrave degli in-vestimenti pubblici anche per aumentare la produttivitagrave del sistema paese e diffondere la crescita in tutto il territorio bull Sviluppare le in-frastrutture sociali e le grandi reti pubbliche legate alla salute allrsquoistruzione allrsquoassistenza bull Sviluppare le infrastrutture materiali con il completamento e la programmazione strategi-ca delle grandi opere che connettono il paese e rappresentano la spina dorsale del paese e lo collegano al resto dellrsquoEuropa bull Investire in un piano straordinario sulla manutenzione delle infrastrutture esistenti bull Sviluppare le Infrastrutture energetiche e digitali che dalle reti alle produzioni costituiscono un pilastro della politica industriale bull Sloccare le risorse dei fondi destinati allo sviluppo locale previsti dal cosiddetto ldquoPiano Periferierdquo bull Confermare

nellrsquoeventuale revisione del codice degli appal-ti la tutela del lavoro e la lotta per la legalitagrave Una nuova governance pubblica fondata sul riordino e il coordinamento degli attori istitu-zionali rappresenta una condizione necessaria per una nuova politica di sviluppo industriale anche di lungo periodo piugrave autonoma dal-la politica e piugrave condivisa con le parti sociali Solo in questo modo peraltro si puograve governa-re e diffondere lrsquoinnovazione in tutto il 3 siste-ma paese Vuoti istituzionali e sguardo miope hanno troppo spesso trascurato le debolezze strutturali del nostro sistema di imprese Una nuova politica industriale che garantisca an-che un rafforzamento della contrattazione - a tutti i livelli - e un aumento dei salari conte-nendo la povertagrave e riducendo le disuguaglian-ze Come previsto dagli Accordi interconfede-rali siglati da CGIL CISL UIL e le Associazione delle Imprese da ultimo con Confindustria il Governo dovrebbe ldquorafforzare le misure di sostegno a un modello di relazioni industriali

autonomo innovativo e partecipativo che sostenga la competitivitagrave dei set-tori e delle filiere produttive noncheacute il valore e la qualitagrave del lavoro e fa-vorisca anche attraverso la diffusione della contrattazione di secondo livello i processi di trasformazione in atto e il collegamento virtuoso fra innovazioni produttivitagrave del lavoro e retribuzionirdquo Sia data continuitagrave al piano nazionale Impresa 40 a partire dalla legge di bi-lancio 2019 non solo nella riqualifica-zione degli incentivi agli investimenti coerenti ma attraverso una loro rimo-dulazione per estenderne la portata e

lrsquoaccesso alla folta platea di PMi che rischiano di esserne escluse Sia completato il piano Im-presa 40 con lo sviluppo dei Competence cen-ter snodi indispensabili per una diffusione di tali tecnologie e modelli organizzativi a impre-se non ancora coinvolte Egrave inoltre indispensa-bile prorogare ed estendere il credito di impo-sta per la formazione dei lavoratori coinvolti nei processi di innovazione rendendo stabile tali misure potenziare i fondi comunitari al fine di costruire un grande piano di formazio-ne continua alimentato anche dai fondi inter-professionali di cui vanno tutelate le risorse che porti un numero crescente di lavoratori a dominare le adeguate e necessarie competen-ze digitali e di interazione con le tecnologie 40 Tutte le iniziative di incentivo e disincentivo del regolatore pubblico devono inoltre essere orientate stabilmente alla contemporanea cre-azione di attivitagrave sostenibili dal punto di vista sociale delle tutele lavorative noncheacute ambien-tale

Sindacati

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Le tre confederazioni bocciano la monovra ldquoOra confrontordquo Si va verso la mobilitazione

Cgil Cisl e Uil contro la manovra del governo gialloverde Nel-la riunione degli esecutivi dei tre sindacati riuniti a Roma si mette a punto un documento inequivoco ldquoLa manovra del Governo ldquopur rappresentando una prima inversione di ten-

denzardquo rispetto allrsquoausterity ldquomostra elementi di inadeguatezza ed egrave carente di una visione del Paese e di un disegno strategico capace di ricomporre e rilanciare le politiche per lo sviluppo sostenibile e il lavorordquo

Su questa base ndash dicono i sindacati ndash ldquointendiamo aprire il confron-tordquo con il Governo

Nella premessa del documento si legge ldquoCgil Cisl e Uil continuano ad affermare con forza la necessitagrave che lo sviluppo del Paese sia supportato da politiche espansive e sostengono in coerenza con le linee espresse dalla Confederazione Europea dei Sindacati che sia necessario il supe-ramento delle politiche di austerity che in Italia come in Europa hanno determinato profonde disuguaglianze aumento della povertagrave crescita della disoccupazione in particolare giovanile e femminile

La manovra del Governo pur rappresentando una prima inversione di tendenza mostra elementi di inadeguatezza ed egrave carente di una visio-ne del Paese e di un disegno strategico che sia capace di ricomporre e rilanciare le politiche pubbliche finalizzate allo sviluppo sostenibile e al lavoro

Lrsquoutilizzo degli oltre 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla mano-vra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualitagrave in particolare per i giovani e le donne che siano in grado di contrastare lrsquoesclusione sociale e la povertagrave che determini-no processi redistributivi e di coesione nel Mezzogiorno che prevedano

investimenti in infrastrutture materiali e sociali innovazione scuola formazione e ricerca prevenzione e messa in sicurezza del territorio e che sostengano le politiche industriali

La manovra traccia invece un percorso diverso mancano le risor-se per gli investimenti poicheacute si privilegia invece la spesa corrente si preannunciano ulteriori tagli e si introducono misure che non determi-nano creazione di lavoro ma rischiano di rappresentare mere politiche di assistenza Il contrasto alla povertagrave egrave senza dubbio una prioritagrave per il Paese ma la povertagrave non si combatte se non crsquoegrave lavoro e non si rafforzano le grandi reti pubbliche del paese sanitagrave istruzione e servizi allrsquoinfanzia e assistenza

Del tutto assenti sono i riferimenti allrsquoinnovazione nella Pubblica Am-ministrazione e al rinnovo di contratti in essere e di quelli futuri

Sulla previdenza egrave positiva lrsquoapertura di una base di confronto su ldquoquota 100rdquo ma manca qualunque riferimento alla pensione di ga-ranzia per i giovani agli interventi a favore delle donne ai lavoratori precoci e lavori gravosi e la separazione tra previdenza e assistenza

Sul versante fiscale i provvedimenti annunciati sono iniqui e sba-gliati in quanto si scegli di introdurre un nuovo condono premiando gli evasori e non si riduce il cuneo fiscale per i lavoratori e per i pensionati non si prevedono neacute una maggiore progressivitagrave delle imposte e inter-venti sui patrimoni dei piugrave ricchi e non si programma un deciso contra-sto allrsquoevasione

Per queste ragioni riteniamo che il confronto con lrsquoEuropa sulla ma-novra dovrebbe essere caratterizzato piugrave che da atteggiamenti strumen-tali spesso reciproci e da tensioni anti- europeiste da una grande e seria battaglia per cambiare lo statuto economico europeo e le politiche eco-nomiche attraverso lo scomputo delle spese per investimenti materiali e sociali dal deficit lrsquoaumento delle risorse europee per gli investimenti per la sostenibilitagrave ambientale e per le politiche di coesionerdquo

Le proposte sindacali sullrsquooccupazione LEGGI SU DEMOCRATICACOM

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3 lunedigrave 22 ottobre 2018

Gli ultimi 6 mesi in Borsa

Nonostante i richiami di Bruxel-les e la bocciatura della totalitagrave degli enti terzi - da Bce a Fmi da Istat alla Banca drsquoItalia - il governo tira dritto e non in-tende rivedere la manovra

Ersquo questa la risposta di Tria alla lettera della

Commissione Il ministro dellrsquoEconomia spie-ga che ldquoil governo egrave cosciente di aver scelto unrsquoimpostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilitagrave e crescita Ersquo stata una decisione dif-ficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati piugrave svantaggiati del-la popolazionerdquo Ma nella lettera aggiunge un punto una sorta di clausola molto preoccu-

pante per il futuro del nostro Paese ldquoQualora i rapporti deficitPil e debitoPil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affincheacute gli obiet-tivi indicati siano rigorosamente rispettatirdquo Viste le previsioni quantomeno ottimistiche del governo sembra quasi un annuncio di un salasso per gli italiani nei prossimi anni Intanto lo spread si mantiene sopra quota 300 come succede ormai da giorni Ma nella giornata di oggi si registra un nuovo attacco del cancelliere austriaco Sebastian Kurz uno degli ldquoamicirdquo europei di Salvini che invoca la linea dura contro lrsquoItalia invitando la Com-missione a bocciare la manovra italiana a meno che non vengano apportate modifiche Conte Salvini e Di Maio continuano a dire di voler dialogare con lrsquoEuropa anche se si dico-no non disponibili a fare nemmeno un passo indietro Dunque il governo tira dritto pronto a far sbattere lrsquoItalia che a causa dello spread cosigrave alto sta giagrave pagando un conto salato In-fatti come sfferma Ettore Rosato ldquolrsquoarroganza di Di Maio e Salvini costeragrave nel 2019 cinque miliardi in piugrave di interessi passivirdquo tutto sulle spalle degli italiani

Tria tira dritto e dice no allrsquoUe Lo spread e lrsquoansia restano alte

Governo

Francesco Gerace CONDIVIDI SU

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Ma se gli obiettivi non verranno raggiunti siamo pronti a ldquonecessarie misurerdquo Rosato ldquoCi costa 5 miliardi di interessirdquo

La piazza la Brexit e i tormenti del Labour

Settecentomila persone hanno invaso lo scorso fine settimana le strade di Lon-dra per chiedere un secondo referen-dum sulla Brexit e protestare contro il

governo di Theresa May Una massa enorme le cui immagini hanno fatto il giro del mon-do In piazza crsquoerano giovani e meno giova-ni cittadini britannici e stranieri personalitagrave politiche e del mondo della cultura di rilievo come il sindaco laburista della Capitale Sadiq Khan e lrsquoattore Ian McEwan

Ma si trattava pur sempre di 700mila per-sone a fronte dei 17 milioni che votarono due anni fa per uscire dallrsquoUnione La situazione sotto il cielo britannico egrave piugrave complicata che mai Le chance di un buon accordo con Bru-xelles che Theresa May possa rivendicare davanti ai cittadini si assottigliano di giorno in giorno in vista della fatidica (e ormai vici-nissima) data del 29 marzo 2019 Per questo il primo ministro egrave ormai stritolato in una sorta di tenaglia

Da una parte lrsquoopposizione interna ai to-ries capeggiata da Boris Johnson che non vuole accordi al ribasso E dallrsquoaltra nella so-

cietagrave civile una forza eterogenea che invece spinge per sottoporre lrsquoaccordo quando e se ci saragrave al voto popolare Il che equivarrebbe di fatto ad un nuovo referendum A remare in questa direzione sono i LibDem da sempre europeisti i giovani e tutta quella parte del mondo britannico che vede nella globalizza-zione e nel multiculturalismo un valore e non

un problema In questo contesto la posizione del Labour

di Jeremy Corbyn egrave ambigua Dentro il partito crsquoegrave unrsquoala piugrave tradizionale che fa riferimento alle grandi aree industriali del nord dellrsquoIn-ghilterra legata al mondo delle Unions sinda-cali di cui fa parte lo stesso Corbyn che non egrave mai stata europeista e mai lo saragrave E poi crsquoegrave invece lrsquoala progressista liberale metropoli-tana che invece egrave sempre stata strenuamente anti-Brexit Ora questrsquoala sta diventando mag-gioranza nel partito E lo stesso Corbyn ben-cheacute non convinto egrave stato costretto ad aprire al Peoplersquos Vote pur timidamente come con-ferma la sua assenza alle manifestazioni di sabato

Ciograve che il leader laburista ha sempre detto di prediligere sono le elezioni anticipate Uno scenario non impossibile dato che un man-cato accordo tra Londra e Bruxelles potreb-be portare ad un rapido collasso del governo di Theresa May tenuto in piedi con i decisi-vi voti del partito unionista dellrsquoIrlanda del Nord A quel punto bisognerebbe capire se Corbyn si dimostreragrave convintamente a favore di un nuovo referendum sulla Brexit o meno Anche da questo dipenderagrave il futuro politico suo del Labour e del Regno Unito

Stefano Cagelli CONDIVIDI SU

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Mag 18 Giu 18 Lug 18 Ago 18 Set 18 Ott 18

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4 lunedigrave 22 ottobre 2018

Torna la crisi dei missili Trump spaventa il mondo

ldquoCrsquoegrave il rischio di vanificare tutti i nostri sforzi fatti per raggiungere il disar-mo nucleare Egrave un peri-coloso passo indietrordquo Lrsquoex presidente Michail

Gorbaciov non nasconde la sua preoccupazione e attacca sullrsquointenzione della Casa Bianca di ri-tirarsi unilateralmente dal trattato Inf lrsquoaccordo firmato nel 1987 da Ronald Reagan e dallo stesso Gorbacov che imponeva a entrambi gli Stati la di-struzione dei missili balistici a medio raggio Un ritorno al passato che non egrave mai stato cosigrave vicino

Ersquo vero negli ultimi 31 anni ci sono stati spes-so reciproci sospetti e verifiche ma mai si era arrivato a metterlo in discussione cosigrave drastica-mente Ci ha pensato Donald Trump che con la superficialitagrave che lo contraddistingue ha lancia-to una bomba - solo metaforica- mentre era ad unrsquoiniziativa elettorale in Nevada ldquoSono anni che la Russia viola lrsquoaccordordquo ha detto Trump en passant ldquonon permetteremo piugrave che fabbrichino armi nucleari mentre a noi non egrave permesso Noi abbiamo onorato lrsquoimpegno ma loro sfortunata-mente nordquo

Il Presidente Usa fa finta di non sapere quan-to egrave stato importante quel Trattato per garantire non solo la fine della Guerra Fredda ma anche la pace in tutta lrsquoEuropa Non egrave un caso infatti che proprio dal Vecchio Continente siano partite le prime feroci critiche alla possibilitagrave di stralciare lrsquoaccordo Non possiamo dimenticare infatti che prima che lrsquoaccordo fosse firmato i paesi europei erano costantemente in allarme percheacute lrsquoUnione Sovietica avrebbe potuto usare non a caso veni-vano chiamati ldquoeuromissilirdquo queste armi sopra

le nostre testeOvviamente il Cremlino rimanda al mitten-

te tutte le accuse e commenta in maniera molto chiara ldquoSarebbe un passo molto pericoloso che sono sicuro non saragrave capito dalla comunitagrave in-ternazionale e si attireragrave anche delle condanne gravirdquo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Riabkov allrsquoagenzia di stampa russa Tass ldquoSe gli Stati Uniti continuano ad agire in modo maldestro - ha aggiunto- e a ritirarsi unilateral-mente dai trattati internazionali allora non avre-mo altra scelta se non quella di adottare misure di ritorsione anche sulla tecnologia militarerdquo

Scambi di dichiarazioni che riaccendono alla memoria vecchie dialettiche Ma egrave proprio que-sto che Donald Trump fa ogni volta che apre bocca soprattutto su questioni internazionali rigettare nellrsquoincertezza e nel potenziale disordi-ne mondiale questioni troppo delicate per essere affrontate con un tweet

Oltre ad alzare i toni in vista delle insidiose elezioni di MidTerm alcuni analisti intravedono nelle parole di The Donald piugrave che un messag-gio a Putin una vera e propria chiamata alla re-sponsabilitagrave per la Cina Non essendo vincolata a nessun trattato infatti il paese del Sol Levante sta rafforzando la propria presenza militare nel Pacifico investendo massicciamente nello svi-luppo missilistico Stralciare lrsquoInf potrebbe forse portare a redigere un nuovo accordo in cui co-stringere anche Pechino a rispettare regole con-divise e definire i limiti comuni allo sviluppo di armi nucleari

Ma nellrsquoimmediato le parole di Trump non fanno altro che rendere la terra un posto piugrave in-sicuro ldquoIl mondo ha detto lrsquoalto rappresentante Ue Federica Mogherini ldquonon ha bisogno di una nuova corsa agli armamenti che non gioverebbe a nessuno e al contrario porterebbe piugrave instabi-litagraverdquo

Mondo

Agnese Rapicetta CONDIVIDI SU

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DallrsquoEuropa alla Cina tutti contro il presidente Usa e la sua idea di stracciare il trattato INF

Il trattato INF fu firmato lrsquo8 dicembre 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbačeumlv a seguito del vertice di Reykjaviacutek (11 ottobre 1986) fu uno dei primi passi che portarono alla fine della Guerra Fredda

Il Trattato obbligava alla distruzione di tutti i missili balistici e cruise basati a terra (non quelli lanciati dal mare) di medio e corto raggio con gittata cioegrave compresa tra i 500 e i 5500 km Questi missili venivano chiamati lsquoeuromissilirsquo erano missili nucleari installati da USA e URSS sul territorio europeo

Nel 1991 le riduzioni degli arsenali erano state completate con 2692 Pershing americani e SS-20 sovietici distrutti Il bando egrave senza scadenza e avrebbe dovuto avere durata illimitata

Anche il Presidente Obama nel 2014 aveva preso in considerazione e poi abbandonato la possibilitagrave di un ritiro dallrsquoINF sospettando che la Russia avesse testato un missile cruise vietato dagli accordi

Il trattato

8 dicembre 1987 Washington Ronald Reagane Michail Gorbačeumlv firmano il trattato INF

5 lunedigrave 22 ottobre 2018

Le cinque parole che il Partito democratico deve pronunciare

ono parole che purtroppo sono state e sono ancora un porsquo ai margini della nostra proposta politica o quanto meno non trovano lo spazio che credo dovrebbero avere in un partito politico progressista che vuole essere allrsquoaltezza delle sfide della modernitagraveE sono parole che possono aiutare a definire un profilo moderno del Partito Democratico senza che nel tentativo di riorganizzarlo e ridefinire una linea politica si cerchino risposte nel passato Non egrave ligrave che dobbiamo guardare ma al futuro partendo dai problemi che abbiamo di fronte nelle nostre societagrave Problemi nuovi e antichi cui in ogni caso serve dare nuove soluzioniViviamo in un mondo che ormai fa del cambiamento non un momento di passaggio ma un tratto caratteristico della storia contemporanea Troppo spesso il cambiamento egrave chiamato innovazione come se avesse un carattere positivo in seacute ma non egrave cosigraveOgni trasformazione puograve rappresentare un elemento qualificante della vita delle persone puograve migliorarne il benessere e la qualitagrave della vita puograve trasformare il nostro impatto sullrsquoambiente in positivo puograve offrire occasione di riscatto ed emancipazione

Oppure puograve portare la perdita di posti di lavoro lrsquoaumento delle solitudini e delle povertagrave la catastrofe naturale Fino a trasformare il futuro in un luogo non in cui riporre speranza e sogni ma da cui scappare percheacute porta paura Io credo che se in questi anni abbiamo avuto una colpa un forte limite egrave stato quello di aver guardato ai cambiamenti con eccessivo ottimismo come se pensassimo che avrebbero avuto una sola direzione migliorando la vita delle persone In questo modo non abbiamo dato il peso necessario al bisogno di costruire sponde per governare il cambiamento per guidarlo percheacute dipanasse i suoi

effetti positivi senza produrre quelli negativi Oggi credo che siamo chiamati a questo Contro i passatisti e coloro che soffiano sulle paure e sulle insicurezze delle tante persone che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita negli ultimi venti anni - come se ritornare al passato o al rancore fossero soluzioni ai problemi che abbiamo - dobbiamo batterci per costruire una proposta politica che ricostruisca speranza e fiducia nel futuroSono convinta che oggi siamo davanti a sfide enormi che la politica nella sua dimensione nazionale non ha la capacitagrave di affrontare in maniera adeguata ma quello che le viene chiesto egrave ricostruire un orizzonte e una visione che sappia dare risposte forti e chiare alle domande

urgenti che vengono dalla societagrave Rendersi conto di un destino comune che lega assieme lrsquoumanitagrave

egrave oggi prioritagrave per andare oltre le risposte piccole inefficaci e di chiusura che sempre

piugrave spesso si affermano in unrsquoopinione pubblica spaventata da una modernitagrave che sembra portare solo incertezza problemi paure

Un destino comune per giocare sfide comuni prime tra tutte quella di ridare

dignitagrave alla persona metterla al centro di un pensiero umanista che ambisca a

migliorare il benessere e la qualitagrave della vita di ricollocarla in un rapporto nuovo e

diverso con lrsquoambiente attorno a seacute di darle centralitagrave rispetto allrsquoeconomia in un orizzonte che

non puograve essere solo nazionale ma anche e soprattutto europeo Io credo che su questa base possa e debba poggiare la ricostruzione dellrsquoidentitagrave europea grazie a una trasformazione delle sue istituzioni e delle sue prioritagrave politiche a una cessione vera di sovranitagrave allrsquounico livello in grado di non farla essere poco piugrave che unrsquoarma retorica come oggi

Sovranitagrave politica egrave capacitagrave di incidere sulla realtagrave una condizione che oggi i nostri stati nazionali non hanno fatto fino in fondo Dare sovranitagrave per riprendere sovranitagrave egrave lrsquounica via

Verso il Forum per lrsquoItalia Milano 27-28 ottobre

Valeria FedeliSegue dalla prima

Sapere diritti

sosteniblitagravepartecipazione dialogo come

declinarle

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6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

Giulia Iacovelli CONDIVIDI SU

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Noi giovani ci siamo stati cosigrave

Matteo Renzi

Ivan Scalfarotto

Teresa Bellanova

Umberto Minopoli

Ernesto Maria Ruffini

Don Andrea Bonsignori

I VIDEO DELLA KERMESSE

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7 lunedigrave 22 ottobre 2018

LA TUA ESPRESSIONE VALECOME IL TUO SOSTEGNOCon la tua firma ripartiamo insiemeDONA IL 2x1000 AL PD SCRIVI M20 A te non costa nulla insieme saremo piugrave liberi

8 lunedigrave 22 ottobre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniStefano Cagelli Maddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco GeraceStefano Minnucci Agnese Rapicetta

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Societagrave editriceDemocratica srl Via SantrsquoAndrea delle Fratte 16 - 00187 Roma

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DirettoreAndrea RomanoVicedirettoreMario Lavia

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Nonostante i richiami di Bruxel-les e la bocciatura della totalitagrave degli enti terzi - da Bce a Fmi da Istat alla Banca drsquoItalia - il governo tira dritto e non in-tende rivedere la manovra

Ersquo questa la risposta di Tria alla lettera della

Commissione Il ministro dellrsquoEconomia spie-ga che ldquoil governo egrave cosciente di aver scelto unrsquoimpostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilitagrave e crescita Ersquo stata una decisione dif-ficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati piugrave svantaggiati del-la popolazionerdquo Ma nella lettera aggiunge un punto una sorta di clausola molto preoccu-

pante per il futuro del nostro Paese ldquoQualora i rapporti deficitPil e debitoPil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affincheacute gli obiet-tivi indicati siano rigorosamente rispettatirdquo Viste le previsioni quantomeno ottimistiche del governo sembra quasi un annuncio di un salasso per gli italiani nei prossimi anni Intanto lo spread si mantiene sopra quota 300 come succede ormai da giorni Ma nella giornata di oggi si registra un nuovo attacco del cancelliere austriaco Sebastian Kurz uno degli ldquoamicirdquo europei di Salvini che invoca la linea dura contro lrsquoItalia invitando la Com-missione a bocciare la manovra italiana a meno che non vengano apportate modifiche Conte Salvini e Di Maio continuano a dire di voler dialogare con lrsquoEuropa anche se si dico-no non disponibili a fare nemmeno un passo indietro Dunque il governo tira dritto pronto a far sbattere lrsquoItalia che a causa dello spread cosigrave alto sta giagrave pagando un conto salato In-fatti come sfferma Ettore Rosato ldquolrsquoarroganza di Di Maio e Salvini costeragrave nel 2019 cinque miliardi in piugrave di interessi passivirdquo tutto sulle spalle degli italiani

Tria tira dritto e dice no allrsquoUe Lo spread e lrsquoansia restano alte

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Ma se gli obiettivi non verranno raggiunti siamo pronti a ldquonecessarie misurerdquo Rosato ldquoCi costa 5 miliardi di interessirdquo

La piazza la Brexit e i tormenti del Labour

Settecentomila persone hanno invaso lo scorso fine settimana le strade di Lon-dra per chiedere un secondo referen-dum sulla Brexit e protestare contro il

governo di Theresa May Una massa enorme le cui immagini hanno fatto il giro del mon-do In piazza crsquoerano giovani e meno giova-ni cittadini britannici e stranieri personalitagrave politiche e del mondo della cultura di rilievo come il sindaco laburista della Capitale Sadiq Khan e lrsquoattore Ian McEwan

Ma si trattava pur sempre di 700mila per-sone a fronte dei 17 milioni che votarono due anni fa per uscire dallrsquoUnione La situazione sotto il cielo britannico egrave piugrave complicata che mai Le chance di un buon accordo con Bru-xelles che Theresa May possa rivendicare davanti ai cittadini si assottigliano di giorno in giorno in vista della fatidica (e ormai vici-nissima) data del 29 marzo 2019 Per questo il primo ministro egrave ormai stritolato in una sorta di tenaglia

Da una parte lrsquoopposizione interna ai to-ries capeggiata da Boris Johnson che non vuole accordi al ribasso E dallrsquoaltra nella so-

cietagrave civile una forza eterogenea che invece spinge per sottoporre lrsquoaccordo quando e se ci saragrave al voto popolare Il che equivarrebbe di fatto ad un nuovo referendum A remare in questa direzione sono i LibDem da sempre europeisti i giovani e tutta quella parte del mondo britannico che vede nella globalizza-zione e nel multiculturalismo un valore e non

un problema In questo contesto la posizione del Labour

di Jeremy Corbyn egrave ambigua Dentro il partito crsquoegrave unrsquoala piugrave tradizionale che fa riferimento alle grandi aree industriali del nord dellrsquoIn-ghilterra legata al mondo delle Unions sinda-cali di cui fa parte lo stesso Corbyn che non egrave mai stata europeista e mai lo saragrave E poi crsquoegrave invece lrsquoala progressista liberale metropoli-tana che invece egrave sempre stata strenuamente anti-Brexit Ora questrsquoala sta diventando mag-gioranza nel partito E lo stesso Corbyn ben-cheacute non convinto egrave stato costretto ad aprire al Peoplersquos Vote pur timidamente come con-ferma la sua assenza alle manifestazioni di sabato

Ciograve che il leader laburista ha sempre detto di prediligere sono le elezioni anticipate Uno scenario non impossibile dato che un man-cato accordo tra Londra e Bruxelles potreb-be portare ad un rapido collasso del governo di Theresa May tenuto in piedi con i decisi-vi voti del partito unionista dellrsquoIrlanda del Nord A quel punto bisognerebbe capire se Corbyn si dimostreragrave convintamente a favore di un nuovo referendum sulla Brexit o meno Anche da questo dipenderagrave il futuro politico suo del Labour e del Regno Unito

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4 lunedigrave 22 ottobre 2018

Torna la crisi dei missili Trump spaventa il mondo

ldquoCrsquoegrave il rischio di vanificare tutti i nostri sforzi fatti per raggiungere il disar-mo nucleare Egrave un peri-coloso passo indietrordquo Lrsquoex presidente Michail

Gorbaciov non nasconde la sua preoccupazione e attacca sullrsquointenzione della Casa Bianca di ri-tirarsi unilateralmente dal trattato Inf lrsquoaccordo firmato nel 1987 da Ronald Reagan e dallo stesso Gorbacov che imponeva a entrambi gli Stati la di-struzione dei missili balistici a medio raggio Un ritorno al passato che non egrave mai stato cosigrave vicino

Ersquo vero negli ultimi 31 anni ci sono stati spes-so reciproci sospetti e verifiche ma mai si era arrivato a metterlo in discussione cosigrave drastica-mente Ci ha pensato Donald Trump che con la superficialitagrave che lo contraddistingue ha lancia-to una bomba - solo metaforica- mentre era ad unrsquoiniziativa elettorale in Nevada ldquoSono anni che la Russia viola lrsquoaccordordquo ha detto Trump en passant ldquonon permetteremo piugrave che fabbrichino armi nucleari mentre a noi non egrave permesso Noi abbiamo onorato lrsquoimpegno ma loro sfortunata-mente nordquo

Il Presidente Usa fa finta di non sapere quan-to egrave stato importante quel Trattato per garantire non solo la fine della Guerra Fredda ma anche la pace in tutta lrsquoEuropa Non egrave un caso infatti che proprio dal Vecchio Continente siano partite le prime feroci critiche alla possibilitagrave di stralciare lrsquoaccordo Non possiamo dimenticare infatti che prima che lrsquoaccordo fosse firmato i paesi europei erano costantemente in allarme percheacute lrsquoUnione Sovietica avrebbe potuto usare non a caso veni-vano chiamati ldquoeuromissilirdquo queste armi sopra

le nostre testeOvviamente il Cremlino rimanda al mitten-

te tutte le accuse e commenta in maniera molto chiara ldquoSarebbe un passo molto pericoloso che sono sicuro non saragrave capito dalla comunitagrave in-ternazionale e si attireragrave anche delle condanne gravirdquo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Riabkov allrsquoagenzia di stampa russa Tass ldquoSe gli Stati Uniti continuano ad agire in modo maldestro - ha aggiunto- e a ritirarsi unilateral-mente dai trattati internazionali allora non avre-mo altra scelta se non quella di adottare misure di ritorsione anche sulla tecnologia militarerdquo

Scambi di dichiarazioni che riaccendono alla memoria vecchie dialettiche Ma egrave proprio que-sto che Donald Trump fa ogni volta che apre bocca soprattutto su questioni internazionali rigettare nellrsquoincertezza e nel potenziale disordi-ne mondiale questioni troppo delicate per essere affrontate con un tweet

Oltre ad alzare i toni in vista delle insidiose elezioni di MidTerm alcuni analisti intravedono nelle parole di The Donald piugrave che un messag-gio a Putin una vera e propria chiamata alla re-sponsabilitagrave per la Cina Non essendo vincolata a nessun trattato infatti il paese del Sol Levante sta rafforzando la propria presenza militare nel Pacifico investendo massicciamente nello svi-luppo missilistico Stralciare lrsquoInf potrebbe forse portare a redigere un nuovo accordo in cui co-stringere anche Pechino a rispettare regole con-divise e definire i limiti comuni allo sviluppo di armi nucleari

Ma nellrsquoimmediato le parole di Trump non fanno altro che rendere la terra un posto piugrave in-sicuro ldquoIl mondo ha detto lrsquoalto rappresentante Ue Federica Mogherini ldquonon ha bisogno di una nuova corsa agli armamenti che non gioverebbe a nessuno e al contrario porterebbe piugrave instabi-litagraverdquo

Mondo

Agnese Rapicetta CONDIVIDI SU

LEGGI SU DEMOCRATICACOM

DallrsquoEuropa alla Cina tutti contro il presidente Usa e la sua idea di stracciare il trattato INF

Il trattato INF fu firmato lrsquo8 dicembre 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbačeumlv a seguito del vertice di Reykjaviacutek (11 ottobre 1986) fu uno dei primi passi che portarono alla fine della Guerra Fredda

Il Trattato obbligava alla distruzione di tutti i missili balistici e cruise basati a terra (non quelli lanciati dal mare) di medio e corto raggio con gittata cioegrave compresa tra i 500 e i 5500 km Questi missili venivano chiamati lsquoeuromissilirsquo erano missili nucleari installati da USA e URSS sul territorio europeo

Nel 1991 le riduzioni degli arsenali erano state completate con 2692 Pershing americani e SS-20 sovietici distrutti Il bando egrave senza scadenza e avrebbe dovuto avere durata illimitata

Anche il Presidente Obama nel 2014 aveva preso in considerazione e poi abbandonato la possibilitagrave di un ritiro dallrsquoINF sospettando che la Russia avesse testato un missile cruise vietato dagli accordi

Il trattato

8 dicembre 1987 Washington Ronald Reagane Michail Gorbačeumlv firmano il trattato INF

5 lunedigrave 22 ottobre 2018

Le cinque parole che il Partito democratico deve pronunciare

ono parole che purtroppo sono state e sono ancora un porsquo ai margini della nostra proposta politica o quanto meno non trovano lo spazio che credo dovrebbero avere in un partito politico progressista che vuole essere allrsquoaltezza delle sfide della modernitagraveE sono parole che possono aiutare a definire un profilo moderno del Partito Democratico senza che nel tentativo di riorganizzarlo e ridefinire una linea politica si cerchino risposte nel passato Non egrave ligrave che dobbiamo guardare ma al futuro partendo dai problemi che abbiamo di fronte nelle nostre societagrave Problemi nuovi e antichi cui in ogni caso serve dare nuove soluzioniViviamo in un mondo che ormai fa del cambiamento non un momento di passaggio ma un tratto caratteristico della storia contemporanea Troppo spesso il cambiamento egrave chiamato innovazione come se avesse un carattere positivo in seacute ma non egrave cosigraveOgni trasformazione puograve rappresentare un elemento qualificante della vita delle persone puograve migliorarne il benessere e la qualitagrave della vita puograve trasformare il nostro impatto sullrsquoambiente in positivo puograve offrire occasione di riscatto ed emancipazione

Oppure puograve portare la perdita di posti di lavoro lrsquoaumento delle solitudini e delle povertagrave la catastrofe naturale Fino a trasformare il futuro in un luogo non in cui riporre speranza e sogni ma da cui scappare percheacute porta paura Io credo che se in questi anni abbiamo avuto una colpa un forte limite egrave stato quello di aver guardato ai cambiamenti con eccessivo ottimismo come se pensassimo che avrebbero avuto una sola direzione migliorando la vita delle persone In questo modo non abbiamo dato il peso necessario al bisogno di costruire sponde per governare il cambiamento per guidarlo percheacute dipanasse i suoi

effetti positivi senza produrre quelli negativi Oggi credo che siamo chiamati a questo Contro i passatisti e coloro che soffiano sulle paure e sulle insicurezze delle tante persone che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita negli ultimi venti anni - come se ritornare al passato o al rancore fossero soluzioni ai problemi che abbiamo - dobbiamo batterci per costruire una proposta politica che ricostruisca speranza e fiducia nel futuroSono convinta che oggi siamo davanti a sfide enormi che la politica nella sua dimensione nazionale non ha la capacitagrave di affrontare in maniera adeguata ma quello che le viene chiesto egrave ricostruire un orizzonte e una visione che sappia dare risposte forti e chiare alle domande

urgenti che vengono dalla societagrave Rendersi conto di un destino comune che lega assieme lrsquoumanitagrave

egrave oggi prioritagrave per andare oltre le risposte piccole inefficaci e di chiusura che sempre

piugrave spesso si affermano in unrsquoopinione pubblica spaventata da una modernitagrave che sembra portare solo incertezza problemi paure

Un destino comune per giocare sfide comuni prime tra tutte quella di ridare

dignitagrave alla persona metterla al centro di un pensiero umanista che ambisca a

migliorare il benessere e la qualitagrave della vita di ricollocarla in un rapporto nuovo e

diverso con lrsquoambiente attorno a seacute di darle centralitagrave rispetto allrsquoeconomia in un orizzonte che

non puograve essere solo nazionale ma anche e soprattutto europeo Io credo che su questa base possa e debba poggiare la ricostruzione dellrsquoidentitagrave europea grazie a una trasformazione delle sue istituzioni e delle sue prioritagrave politiche a una cessione vera di sovranitagrave allrsquounico livello in grado di non farla essere poco piugrave che unrsquoarma retorica come oggi

Sovranitagrave politica egrave capacitagrave di incidere sulla realtagrave una condizione che oggi i nostri stati nazionali non hanno fatto fino in fondo Dare sovranitagrave per riprendere sovranitagrave egrave lrsquounica via

Verso il Forum per lrsquoItalia Milano 27-28 ottobre

Valeria FedeliSegue dalla prima

Sapere diritti

sosteniblitagravepartecipazione dialogo come

declinarle

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LEGGI LrsquoINTEGRALESU DEMOCRATICACOM

6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

Giulia Iacovelli CONDIVIDI SU

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Noi giovani ci siamo stati cosigrave

Matteo Renzi

Ivan Scalfarotto

Teresa Bellanova

Umberto Minopoli

Ernesto Maria Ruffini

Don Andrea Bonsignori

I VIDEO DELLA KERMESSE

Vedi tutti gli interventi

7 lunedigrave 22 ottobre 2018

LA TUA ESPRESSIONE VALECOME IL TUO SOSTEGNOCon la tua firma ripartiamo insiemeDONA IL 2x1000 AL PD SCRIVI M20 A te non costa nulla insieme saremo piugrave liberi

8 lunedigrave 22 ottobre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniStefano Cagelli Maddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco GeraceStefano Minnucci Agnese Rapicetta

democraticapartitodemocraticoit

PD Bob

Societagrave editriceDemocratica srl Via SantrsquoAndrea delle Fratte 16 - 00187 Roma

wwwdemocraticacomwwwpartitodemocraticoit

Per ricevereDemocratica scrivi su Whatsapp a 348 640 9037oppure vai sul messenger Facebookallrsquoindirizzommepartitodemocraticoit

DirettoreAndrea RomanoVicedirettoreMario Lavia

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4 lunedigrave 22 ottobre 2018

Torna la crisi dei missili Trump spaventa il mondo

ldquoCrsquoegrave il rischio di vanificare tutti i nostri sforzi fatti per raggiungere il disar-mo nucleare Egrave un peri-coloso passo indietrordquo Lrsquoex presidente Michail

Gorbaciov non nasconde la sua preoccupazione e attacca sullrsquointenzione della Casa Bianca di ri-tirarsi unilateralmente dal trattato Inf lrsquoaccordo firmato nel 1987 da Ronald Reagan e dallo stesso Gorbacov che imponeva a entrambi gli Stati la di-struzione dei missili balistici a medio raggio Un ritorno al passato che non egrave mai stato cosigrave vicino

Ersquo vero negli ultimi 31 anni ci sono stati spes-so reciproci sospetti e verifiche ma mai si era arrivato a metterlo in discussione cosigrave drastica-mente Ci ha pensato Donald Trump che con la superficialitagrave che lo contraddistingue ha lancia-to una bomba - solo metaforica- mentre era ad unrsquoiniziativa elettorale in Nevada ldquoSono anni che la Russia viola lrsquoaccordordquo ha detto Trump en passant ldquonon permetteremo piugrave che fabbrichino armi nucleari mentre a noi non egrave permesso Noi abbiamo onorato lrsquoimpegno ma loro sfortunata-mente nordquo

Il Presidente Usa fa finta di non sapere quan-to egrave stato importante quel Trattato per garantire non solo la fine della Guerra Fredda ma anche la pace in tutta lrsquoEuropa Non egrave un caso infatti che proprio dal Vecchio Continente siano partite le prime feroci critiche alla possibilitagrave di stralciare lrsquoaccordo Non possiamo dimenticare infatti che prima che lrsquoaccordo fosse firmato i paesi europei erano costantemente in allarme percheacute lrsquoUnione Sovietica avrebbe potuto usare non a caso veni-vano chiamati ldquoeuromissilirdquo queste armi sopra

le nostre testeOvviamente il Cremlino rimanda al mitten-

te tutte le accuse e commenta in maniera molto chiara ldquoSarebbe un passo molto pericoloso che sono sicuro non saragrave capito dalla comunitagrave in-ternazionale e si attireragrave anche delle condanne gravirdquo ha detto il viceministro degli Esteri russo Sergej Riabkov allrsquoagenzia di stampa russa Tass ldquoSe gli Stati Uniti continuano ad agire in modo maldestro - ha aggiunto- e a ritirarsi unilateral-mente dai trattati internazionali allora non avre-mo altra scelta se non quella di adottare misure di ritorsione anche sulla tecnologia militarerdquo

Scambi di dichiarazioni che riaccendono alla memoria vecchie dialettiche Ma egrave proprio que-sto che Donald Trump fa ogni volta che apre bocca soprattutto su questioni internazionali rigettare nellrsquoincertezza e nel potenziale disordi-ne mondiale questioni troppo delicate per essere affrontate con un tweet

Oltre ad alzare i toni in vista delle insidiose elezioni di MidTerm alcuni analisti intravedono nelle parole di The Donald piugrave che un messag-gio a Putin una vera e propria chiamata alla re-sponsabilitagrave per la Cina Non essendo vincolata a nessun trattato infatti il paese del Sol Levante sta rafforzando la propria presenza militare nel Pacifico investendo massicciamente nello svi-luppo missilistico Stralciare lrsquoInf potrebbe forse portare a redigere un nuovo accordo in cui co-stringere anche Pechino a rispettare regole con-divise e definire i limiti comuni allo sviluppo di armi nucleari

Ma nellrsquoimmediato le parole di Trump non fanno altro che rendere la terra un posto piugrave in-sicuro ldquoIl mondo ha detto lrsquoalto rappresentante Ue Federica Mogherini ldquonon ha bisogno di una nuova corsa agli armamenti che non gioverebbe a nessuno e al contrario porterebbe piugrave instabi-litagraverdquo

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DallrsquoEuropa alla Cina tutti contro il presidente Usa e la sua idea di stracciare il trattato INF

Il trattato INF fu firmato lrsquo8 dicembre 1987 a Washington da Ronald Reagan e Michail Gorbačeumlv a seguito del vertice di Reykjaviacutek (11 ottobre 1986) fu uno dei primi passi che portarono alla fine della Guerra Fredda

Il Trattato obbligava alla distruzione di tutti i missili balistici e cruise basati a terra (non quelli lanciati dal mare) di medio e corto raggio con gittata cioegrave compresa tra i 500 e i 5500 km Questi missili venivano chiamati lsquoeuromissilirsquo erano missili nucleari installati da USA e URSS sul territorio europeo

Nel 1991 le riduzioni degli arsenali erano state completate con 2692 Pershing americani e SS-20 sovietici distrutti Il bando egrave senza scadenza e avrebbe dovuto avere durata illimitata

Anche il Presidente Obama nel 2014 aveva preso in considerazione e poi abbandonato la possibilitagrave di un ritiro dallrsquoINF sospettando che la Russia avesse testato un missile cruise vietato dagli accordi

Il trattato

8 dicembre 1987 Washington Ronald Reagane Michail Gorbačeumlv firmano il trattato INF

5 lunedigrave 22 ottobre 2018

Le cinque parole che il Partito democratico deve pronunciare

ono parole che purtroppo sono state e sono ancora un porsquo ai margini della nostra proposta politica o quanto meno non trovano lo spazio che credo dovrebbero avere in un partito politico progressista che vuole essere allrsquoaltezza delle sfide della modernitagraveE sono parole che possono aiutare a definire un profilo moderno del Partito Democratico senza che nel tentativo di riorganizzarlo e ridefinire una linea politica si cerchino risposte nel passato Non egrave ligrave che dobbiamo guardare ma al futuro partendo dai problemi che abbiamo di fronte nelle nostre societagrave Problemi nuovi e antichi cui in ogni caso serve dare nuove soluzioniViviamo in un mondo che ormai fa del cambiamento non un momento di passaggio ma un tratto caratteristico della storia contemporanea Troppo spesso il cambiamento egrave chiamato innovazione come se avesse un carattere positivo in seacute ma non egrave cosigraveOgni trasformazione puograve rappresentare un elemento qualificante della vita delle persone puograve migliorarne il benessere e la qualitagrave della vita puograve trasformare il nostro impatto sullrsquoambiente in positivo puograve offrire occasione di riscatto ed emancipazione

Oppure puograve portare la perdita di posti di lavoro lrsquoaumento delle solitudini e delle povertagrave la catastrofe naturale Fino a trasformare il futuro in un luogo non in cui riporre speranza e sogni ma da cui scappare percheacute porta paura Io credo che se in questi anni abbiamo avuto una colpa un forte limite egrave stato quello di aver guardato ai cambiamenti con eccessivo ottimismo come se pensassimo che avrebbero avuto una sola direzione migliorando la vita delle persone In questo modo non abbiamo dato il peso necessario al bisogno di costruire sponde per governare il cambiamento per guidarlo percheacute dipanasse i suoi

effetti positivi senza produrre quelli negativi Oggi credo che siamo chiamati a questo Contro i passatisti e coloro che soffiano sulle paure e sulle insicurezze delle tante persone che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita negli ultimi venti anni - come se ritornare al passato o al rancore fossero soluzioni ai problemi che abbiamo - dobbiamo batterci per costruire una proposta politica che ricostruisca speranza e fiducia nel futuroSono convinta che oggi siamo davanti a sfide enormi che la politica nella sua dimensione nazionale non ha la capacitagrave di affrontare in maniera adeguata ma quello che le viene chiesto egrave ricostruire un orizzonte e una visione che sappia dare risposte forti e chiare alle domande

urgenti che vengono dalla societagrave Rendersi conto di un destino comune che lega assieme lrsquoumanitagrave

egrave oggi prioritagrave per andare oltre le risposte piccole inefficaci e di chiusura che sempre

piugrave spesso si affermano in unrsquoopinione pubblica spaventata da una modernitagrave che sembra portare solo incertezza problemi paure

Un destino comune per giocare sfide comuni prime tra tutte quella di ridare

dignitagrave alla persona metterla al centro di un pensiero umanista che ambisca a

migliorare il benessere e la qualitagrave della vita di ricollocarla in un rapporto nuovo e

diverso con lrsquoambiente attorno a seacute di darle centralitagrave rispetto allrsquoeconomia in un orizzonte che

non puograve essere solo nazionale ma anche e soprattutto europeo Io credo che su questa base possa e debba poggiare la ricostruzione dellrsquoidentitagrave europea grazie a una trasformazione delle sue istituzioni e delle sue prioritagrave politiche a una cessione vera di sovranitagrave allrsquounico livello in grado di non farla essere poco piugrave che unrsquoarma retorica come oggi

Sovranitagrave politica egrave capacitagrave di incidere sulla realtagrave una condizione che oggi i nostri stati nazionali non hanno fatto fino in fondo Dare sovranitagrave per riprendere sovranitagrave egrave lrsquounica via

Verso il Forum per lrsquoItalia Milano 27-28 ottobre

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declinarle

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6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

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Noi giovani ci siamo stati cosigrave

Matteo Renzi

Ivan Scalfarotto

Teresa Bellanova

Umberto Minopoli

Ernesto Maria Ruffini

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LA TUA ESPRESSIONE VALECOME IL TUO SOSTEGNOCon la tua firma ripartiamo insiemeDONA IL 2x1000 AL PD SCRIVI M20 A te non costa nulla insieme saremo piugrave liberi

8 lunedigrave 22 ottobre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniStefano Cagelli Maddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco GeraceStefano Minnucci Agnese Rapicetta

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Le cinque parole che il Partito democratico deve pronunciare

ono parole che purtroppo sono state e sono ancora un porsquo ai margini della nostra proposta politica o quanto meno non trovano lo spazio che credo dovrebbero avere in un partito politico progressista che vuole essere allrsquoaltezza delle sfide della modernitagraveE sono parole che possono aiutare a definire un profilo moderno del Partito Democratico senza che nel tentativo di riorganizzarlo e ridefinire una linea politica si cerchino risposte nel passato Non egrave ligrave che dobbiamo guardare ma al futuro partendo dai problemi che abbiamo di fronte nelle nostre societagrave Problemi nuovi e antichi cui in ogni caso serve dare nuove soluzioniViviamo in un mondo che ormai fa del cambiamento non un momento di passaggio ma un tratto caratteristico della storia contemporanea Troppo spesso il cambiamento egrave chiamato innovazione come se avesse un carattere positivo in seacute ma non egrave cosigraveOgni trasformazione puograve rappresentare un elemento qualificante della vita delle persone puograve migliorarne il benessere e la qualitagrave della vita puograve trasformare il nostro impatto sullrsquoambiente in positivo puograve offrire occasione di riscatto ed emancipazione

Oppure puograve portare la perdita di posti di lavoro lrsquoaumento delle solitudini e delle povertagrave la catastrofe naturale Fino a trasformare il futuro in un luogo non in cui riporre speranza e sogni ma da cui scappare percheacute porta paura Io credo che se in questi anni abbiamo avuto una colpa un forte limite egrave stato quello di aver guardato ai cambiamenti con eccessivo ottimismo come se pensassimo che avrebbero avuto una sola direzione migliorando la vita delle persone In questo modo non abbiamo dato il peso necessario al bisogno di costruire sponde per governare il cambiamento per guidarlo percheacute dipanasse i suoi

effetti positivi senza produrre quelli negativi Oggi credo che siamo chiamati a questo Contro i passatisti e coloro che soffiano sulle paure e sulle insicurezze delle tante persone che hanno visto peggiorare le loro condizioni di vita negli ultimi venti anni - come se ritornare al passato o al rancore fossero soluzioni ai problemi che abbiamo - dobbiamo batterci per costruire una proposta politica che ricostruisca speranza e fiducia nel futuroSono convinta che oggi siamo davanti a sfide enormi che la politica nella sua dimensione nazionale non ha la capacitagrave di affrontare in maniera adeguata ma quello che le viene chiesto egrave ricostruire un orizzonte e una visione che sappia dare risposte forti e chiare alle domande

urgenti che vengono dalla societagrave Rendersi conto di un destino comune che lega assieme lrsquoumanitagrave

egrave oggi prioritagrave per andare oltre le risposte piccole inefficaci e di chiusura che sempre

piugrave spesso si affermano in unrsquoopinione pubblica spaventata da una modernitagrave che sembra portare solo incertezza problemi paure

Un destino comune per giocare sfide comuni prime tra tutte quella di ridare

dignitagrave alla persona metterla al centro di un pensiero umanista che ambisca a

migliorare il benessere e la qualitagrave della vita di ricollocarla in un rapporto nuovo e

diverso con lrsquoambiente attorno a seacute di darle centralitagrave rispetto allrsquoeconomia in un orizzonte che

non puograve essere solo nazionale ma anche e soprattutto europeo Io credo che su questa base possa e debba poggiare la ricostruzione dellrsquoidentitagrave europea grazie a una trasformazione delle sue istituzioni e delle sue prioritagrave politiche a una cessione vera di sovranitagrave allrsquounico livello in grado di non farla essere poco piugrave che unrsquoarma retorica come oggi

Sovranitagrave politica egrave capacitagrave di incidere sulla realtagrave una condizione che oggi i nostri stati nazionali non hanno fatto fino in fondo Dare sovranitagrave per riprendere sovranitagrave egrave lrsquounica via

Verso il Forum per lrsquoItalia Milano 27-28 ottobre

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declinarle

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6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

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Noi giovani ci siamo stati cosigrave

Matteo Renzi

Ivan Scalfarotto

Teresa Bellanova

Umberto Minopoli

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7 lunedigrave 22 ottobre 2018

LA TUA ESPRESSIONE VALECOME IL TUO SOSTEGNOCon la tua firma ripartiamo insiemeDONA IL 2x1000 AL PD SCRIVI M20 A te non costa nulla insieme saremo piugrave liberi

8 lunedigrave 22 ottobre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniStefano Cagelli Maddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco GeraceStefano Minnucci Agnese Rapicetta

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6 lunedigrave 22 ottobre 2018Leopolda 9

ldquoNessun problema dellrsquouomo egrave supe-riore alle nostre forzerdquo affermava John Kennedy Non crsquoegrave altro ambito di

azione che come la politica abbia il potere di cambiare tante vite con un solo gesto

Egrave stata una Leopolda diversa Renzi sen-za incarichi di governo e di partito qual-che amico che ha scelto altre strade una pesante sconfitta alle spalle e un futuro an-cora incerto Egrave cambiato anche il ruolo dei giovani che non erano mai stati cosigrave nume-rosi piugrave spazio ai tavoli di lavoro piugrave voce sulle proposte e maggiore libertagrave sul palco Sigrave egrave trattato di una scelta non scontata che puograve segnare lrsquoinizio di un nuovo cammino

Si egrave deciso di dividere i partecipanti in gruppi di lavoro giagrave dal primo giorno ma non sono stati organizzati semplicemente dei tavoli in occasione della nona edizione della Leopolda siamo ripartiti da nove pa-role nove pensieri alti allrsquointerno dei quali abbiamo cercato nuove declinazioni per i temi che dal 2010 sono affrontati tra que-ste mura

Il dibattito egrave durato fino a notte e ci han-no quasi dovuti cacciare I nove concetti chiave della discussione sono stati allean-ze connettere accompagnare in-forma-zione comunitagrave Europa fare nuovo il Pae-se contribuire lavoro

I giovani hanno coordinato ognuno di questi momenti insieme a parlamentari e figure specializzate contribuendo alla sintesi politica del lavoro di ogni tavolo Egrave stato bellissimo vedere quanta linfa nuova puograve sgorgare dal nostro mondo quando sui giovani si investe per davvero e in una oc-casione in cui ci incontriamo per ripartire dobbiamo essere sinceri tra di noi e am-

mettere che non egrave stato sempre cosigrave anche in casa nostra Ora bisogna chiaramente mantenere lrsquoimpegno di non lasciare ldquolet-tera mortardquo le proposte e gli stimoli emersi

Lo spazio dedicato allrsquoEuropa egrave stato uno dei piugrave partecipati Istanze che portiamo avanti da anni come la riforma del Tratta-to di Dublino si sono incrociate con propo-ste nuove come quella della creazione di agenzie europee di collocamento

Abbiamo parlato anche di cultura e della necessitagrave di immaginare nuovi incubatori artistici e culturali per mettere a frutto lrsquoe-norme potenziale che lrsquoItalia ha in questo campo

Non sono mancati i tavoli sulla forma-zione che noi vogliamo si affermi come un percorso che dura tutta la vita trovando nel-la scuola e nellrsquouniversitagrave luoghi di parten-za fondamentali Ma soprattutto fortissima egrave stata la spinta per la creazione di politi-che per sostenere i giovani nellrsquoaffronta-re imprese lavorative e di emancipazione percheacute noi giovani possiamo contribuire e rappresentare un valore sociale importan-te Su questo egrave ormai pronto un progetto di legge molto coraggioso e innovativo an-che frutto di un percorso condiviso con la nostra generazione che nelle prossime set-timane alcuni nostri parlamentari presen-teranno ldquocredito giovanirdquo e si batteranno affincheacute possa essere approvata nella XVIII legislatura Si tratta di uno straordinario investimento di fiducia e attivazione della nostra generazione altro dalle politiche di questo governo che ci vuole anestetizzare e indebitare

Crsquoegrave una generazione che desidera impe-gnarsi sempre di piugrave al servizio degli altri e che pensa che la politica sia il modo miglio-re per farlo Una generazione che passo dopo passo sta conquistando uno spazio di proposta e azione politica per essere sem-pre protagonista come lo egrave stata in questi tre giorni

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