parkinsonismo - sdc858063671d84c6.jimcontent.com · deficit cognitivi (demenza sottocorticale)...
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Disturbi del movimento
Gruppo di sindromi neurologiche caratterizzate da:
– riduzione dei movimenti volontari ed automatici (in assenza di ipostenia e spasticità)
e/o
– movimenti in eccesso (movimenti involontari, ipercinesie, discinesie)
Meglio evitare il termine “extrapiramidale”
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Segni e Sintomi
• I disturbi del movimento sono caratterizzati dalla comparsa di sintomi che alterano la corretta esecuzione dei movimenti
• I segni possono essere distinti in
– positivi: movimenti che si aggiungono al movimento normale
– negativi: impedimenti all’esecuzione corretta
• Associazione di alterazioni di tono e postura
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Sindromi
• Rigido-acinetiche: parkinsonismo – Rigidità: incremento resistenza a movimenti
passivi • uniforme e continua per tutto l’arco dello
stiramento interrotta regolarmente dal fenomeno della troclea
• accentuata dai movimenti degli arti controlaterali
– Acinesia (globale riduzione della motilità: volontaria, automatica, associata e riflessa; inizio del movimento), ipocinesia (povertà), bradicinesia (lentezza)
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PARKINSONISMO
• Sindrome clinica caratterizzata dai seguenti segni cardinali: – rigidità
– acinesia / bradicicnesia
– tremore a riposo
• Per la diagnosi di parkinsonismo è necessario che almeno due segni cardinali siano presenti
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Parkinsonismi: classificazione
• Idiopatico (malattia di Parkinson): 85%
• Iatrogeno (neurolettici): 7 - 9%
• Sindromi Plus (AMS, PSP, ecc.): 4%
• Vascolare: 3%
• da tossici o traumi cranici ricorrenti: raro
• postencefalitico: non casi dagli anni ‘60
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MALATTIA DI PARKINSON
• Epidemiologia:
Esordisce insidiosamente nella seconda metà della vita (solitamente tra 50-60 aa). Lieve preponderanza nei M.
Raro prima dei 40 aa
Soggetti > 50 aa: 1 caso/1000 abitanti
Prevalenza in Italia: 95-199/100.000 ab
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Parkinson: neuropatologia
• Depigmentazione e perdita neuronale nella substantia nigra.
• Presenza di corpi di Lewy (inclusioni citoplasmatiche) in numerosi nuclei sottocorticali -prevalentemente aminergici- (soprattutto sostanza nera e locus coeruleus) nell’85-100% casi
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Ipotesi etiologiche
• Tossica endogena: stress ossidativo a livello nigrale (e conseguente morte cellulare) dovuto all’azione di prodotti catabolici del metabolismo della DA tra cui perossido di idrogeno, anioni superossido…
• Virale (encefalite letargica)
• Genetica. Rare forme mendeliane: Aut Dom (-synucleina) e Aut Rec (parkina)
• Tossica ambientale: Manganese, bacche di Cycas, MPTP (viene assunto dai mitocondri delle cellule nigrali e ne induce la morte)
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Alterazione biochimica
• Marcata deplezione della dopamina (DA) a livello striatale
– riduzione <50%: assenza di sintomi
– riduzione di circa 70%: esordio sintomi
– correlazione tra grado della deplezione e sintomatologia bradicinetica
– alla morte rilievo di deplezione nell’ordine del 90%
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In Parkinson's disease there is a decreased level of
dopamine in certain areas of the brain. Figure 1 is a
PET study showing the differrence in F-DOPA levels
between controls and Parkinson's Disease
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Acinesia: semeiologia • Movimenti semplici
– ritardo nell’inizio dei movimenti
– rallentamento nell’esecuzione
– rallentamento nei movimenti di correzione
Movimenti complessi
rallentamento nelle azioni ripetitive
incapacità a più azioni contemporanee
difficoltà in azioni sequenziali
necessità di meccanismi a retroazione
visiva
fenomeno dell’acinesia paradossa www.slidetube.it
Acinesia: semeiologia • Ipomimia facciale
• parola monotona e ipofonica
• scialorrea
• perdita movimenti spontanei
• micrografia
• freezing
• In caso di agitazione (dovuta per es ad un incendio) il pz è in grado di eseguire movimenti brevi ma efficaci: CINESIA PARADOSSA
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Alterazioni posturali
• Alterazioni posturali (maggiormente evidenti nella malattia avanzata) – scomparsa dei riflessi posturali anticipatori
– scomparsa dei riflessi di addrizzamento
– scomparsa dei riflessi primitiivi
– Tendenza alla retropulsione (difficotlà ad alzarsi dalla sedia)
TEST “DELLA TIRATA”
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Deambulazione
• Lenta e a piccoli passi
• Riduzione dei movimenti pendolari degli arti sup.
• Festinazione (il pz “rincorre il proprio baricentro)
• Andatura camptocormica
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Rigidità • Unilateralità all’esordio
• Sintomo/segno caratteristico
• Costante durante tutta la mobilizzazione (flessibilità della cera, tubo di piombo)
• Segno della troclea (piccoli e ritmici cedimenti dell’ipertonia durante la mobilizzazione passiva)
• Responsabilità nelle modificazioni posturali: camptocormismo (atteggiamento posturale con inclinazione del tronco in avanti per prevalenza dell’ipertonia nei gruppi muscolari flessori e adduttori)
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Tremore
• Generalmente comparsa monolaterale e distale all’arto superiore (contar monete)
• Frequente diffusione ad altri distretti e bilateralizzazione ma mantenimento di asimmetria
• Freq di circa 4 Hz
• A riposo, attenuato dai movimenti volontari, aumentato dall’emotività, scomparente nel sonno
• DD con tremore essenziale e altre sindromi tremorigene
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Disturbi neuropsichiatrici nella MdP
Depressione
Ansia e reazioni di panico
Deficit cognitivi (demenza sottocorticale)
Psicosi
Disturbi comportamentali
Allucinazioni
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Evoluzione
• Esordio spesso unilaterale
• variabilità nell’evoluzione della disabilità (tentativi di identificazione di fattori semeiologici influenzanti la prognosi)
• Decorso lentamente progressivo
• fattori prognostici negativi: deficit cognitivi, freezing, disturbi dell’equilibrio, depressione, sintomi vegetativi, psicosi da farmaci.
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Parametri clinici
• Tremore
• Rigidità
• Esordio asimmetrico
• Risposta alla levodopa
• Altri sintomi motori
• festinazione, ammiccamento, micrografia, freezing, blef.
• Sintomi non motori
• demenza, depressione, sintomi psicotici, disautonomia, oculomozione
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Parametri clinici: raggruppamento per utilità diagnostica:
GRUPPO A
Caratteristiche suggestive di malattia di Parkinson
• Tremore a riposo
• Bradicinesia
• Rigidità
• Esordio asimmetrico
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Parametri clinici: raggruppamento per utilità diagnostica:
GRUPPO B
Caratteristiche suggestive di altre diagnosi • Instabilità posturale prominente nei primi 3 anni di malattia • Presenza nei primi 3 anni di: freezing o allucinazioni (non
correlate ai farmaci) • Demenza durante il primo anno o precedente l’esordio • Paralisi sopranucleare dello sguardo o saccadi verticali
rallentate • Grave disautonomia (non correlata ai farmaci) • Diagnosi di parkinsonismo da altra causa accertata
(POS, idrocefalo, neurolettici)
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Diagnosi Differenziale
• Parkinsonismi plus: rapida evoluzione, scarsa risposta alla L-dopa, sintomi caratteristici della specifica malattia
• Parkinsonismo vascolare: scarsa risposta ai farmaci, sintomatologia e quadri radiologici di cerebrovasculopatia cronica
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Classificazione dei parkinsonismi SINTOMATICI-SECONDARI Da farmaci (es. neurolettici) Postencefalitico Idrocefalo comunicante Tumore cerebrale Calcificazione dei gangli della base Malattia di Wilson Paraneoplastico Vascolare Manganese, cianuro, CO, …. MPTP Post-traumatici
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Parkinsonismo da farmaci
• Importante la diagnosi: spesso reversibile • Accurata anamnesi relativa all’uso di farmaci prima dell’inizio dei
sintomi: meglio elencare i farmaci (nomi commerciali) • Farmaci frequentemente imputabili:
– Neurolettici: • aloperidolo, clorpromazina, tioridizina, perfenazina • risperidone, olanzapina
– Antiemetici: metoclopramide, proclorperazina – Dopamino depletori: metildopa, reserpina, tetrabenazina – Farmaci associati: antidepressivi + neurolettici
• Terapia: » sospendere il farmaco » trattamento sintomatico (se necessario)
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Utili per la diagnosi
• La diagnosi è prevalentemente clinica!!
• RM encefalo (parkinsonismo vascolare, idrocefalo, calcificazioni nuclei della base…).
• Test di responsività all’APOMORFINA o alla L-dopa.
• EMG dello sfintere anale (anormale in quasi tutti i casi di Atrofia Multisistemica)
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Test all’apomorfina
APOMORFINA: potente agonista dopaminergico che
agisce sui recettori striatali D1 e D2.
La somministrazione di 3-5 mg di apomorfina sottocute,
in pz mai trattati (o sottoposti a un wash out) e
preventivamente trattati con domperidone per prevenire
gli effetti periferici, causa 1 netto miglioramento dei
sintomi (valutabile con opportune scale di valutazione:
UPDRS)
Utile per la diagnosi differenziale tra M di Parkinson e
altre sindromi parkinsoniane e per predire la risposta
alla terapia.
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M di Parkinson: TERAPIA
• La mancata identificazione della causa della malattia, allo stato attuale delle conoscenze, rende impossibile una terapia di tipo causale.
• TRATTAMENTO SINTOMATICO: indirizzato a compensare il deficit dopaminergico alla base dei sintomi principali.
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M di Parkinson: TERAPIA
• L-DOPA
• Dopaminoagonisti
• Anticolinergici
• “Neuroprotettori”-molti farmaci sono stati proposti- : selegilina (inibitore reversibile MAO-B secondo
alcuni studi non riconfermati potrebbe modificare la storia naturale della malattia)
• Trattamento chirurgico
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Motor Complications: pathogenetic factors
• Striatal dopaminergic denervation (strictly related to the PROGRESSION OF THE DISEASE ): dopamine receptors become super-sensitive and they respond to a smaller dose of dopamine
• Cumulative dose of L-dopa
• Neuronal degeneration Prevalence of short-lasting response strictly related to the availability of L-dopa and therefore its plasma concentration.
• Pulsed stimulations of dopaminergic receptors
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