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PARMA JAZZ 16 a EDIZIONE FRONTIERE TEMPO DI PIETRA / 24 NOVEMBRE / 4 DICEMBRE 2011

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PARMAJAZZ

16a EDIZIONE FRONTIERE TEMPO DI PIETRA / 24 NOVEMBRE / 4 DICEMBRE 2011

Tempo di pietravuoleMusica come pietraRuvidadei segni di un tempo eterno segnataSolo modellata dalle acque lente del diluvioDai venti forti del mareMusicaCome pietra nuda Forte

R. Bonati

Ho fatto un sogno questa notte. Nonè un sogno come “I had a dream...”ma è pur sempre una cosa.Ci sono dei cd, i minus one, che con-tengono brani musicali sui quali ilmusicista può esercitarsi escludendosul canale destro o sinistro dello ste-reo il suo strumento e suonare alposto dell’originale. Non amo questogenere di esercizio musicale chetrovo solipsistico e antimusicale manel sogno mio figlio, giovane batteri-sta, aveva una serie di cd minus onetutti con lo stesso brano solo che lamusica, di cd in cd, spariva, ne veni-vano cancellate delle parti – più omeno come in Disintegration Loopsdi William Basinsky - e lui non pote-va più ascoltarla e piangeva perchèmi diceva che gli stavano portandovia la musica...I tempi sono ormai maturi perchétutti noi, musicisti, organizzatori,istituzioni e pubblico affrontiamo la

situazione di estremo degrado cultu-rale e civile nella quale viviamo emettiamo in atto una riflessione sulfare musica e sul nostro essere nellamusica. Assistiamo ogni giorno allaroboante creazione di eventi musica-li e ad una proliferazione di piccole egrandi star, più o meno giovani, per-fettamente inglobate, utilizzate e pro-mosse da un sistema nel quale lacentralità della Musica è stata datempo negata. Prima vengono i nomied i fuochi d’artificio, poi la musica.Questa situazione iniziata negli anninovanta, ha avuto negli ultimi anniun’accelerazione che pare inarresta-bile mentre complice e facile alibi èstata anche la crisi economica con lesue pesanti ripercussioni sul mondodella cultura, che ha favorito scelteculturali che hanno perso di vista ilvero (s)oggetto del discorso a van-taggio di una concezione mercantilebasata sulla potenzialità mediatica e

sul profitto che un evento si pensapossa portare in termini economici.Non dovremmo forse chiederci qualisono le ragioni profonde della musi-ca ed imparare, magari proprio gra-zie a questa micidiale mancanza difondi, a rinnovarci nella consapevo-lezza dei valori che hanno motivato illavoro di questi anni? Forse cam-biando i luoghi, i modi, declinando lescelte con sempre maggiore audaciamantenendo costantemente al cen-tro la passione per il non-conosciu-to, per il non risolto nella tensione dirivelare con semplicità i complessipercorsi dell’oggi. Per ridare alla musica lo spazio didedica che chiede e perché il sognodi cui sopra non diventi incubo.

Benvenuti a ParmaJazz Frontiere 2011Roberto Bonati

CONCERTI 21 OTTOBRE / ORE 21RIDOTTO DEL TEATRO REGIOROBERTO BONATI TRIOANTICIPAZIONE DEL PARMAJAZZFRONTIERE FESTIVAL UN CONCERTO PRODOTTO PER IL FESTIVAL VERDI 2011

24 NOVEMBRE / ORE 21AUDITORIUM DEL CARMINEARVE HENRIKSEN TRIO

26 NOVEMBRE / ORE 21AUDITORIUM PAGANINIANOTHER SKYMUSICHE ORIGINALI DI JOHN SURMANJOHN SURMAN E LA BIG BAND DI BERGEN

27 NOVEMBRE / ORE 20CASA DELLA MUSICAOMAGGIO A GRAHAM COLLIER RUVIDO INSIEME

29 NOVEMBRE / ORE 21CASA DELLA MUSICAFRAGILE. LUCA PERCIBALLI, MATTIA SCAPPINI A SEGUIREPOLLOCK PROJECT

3 DICEMBRE / ORE 21CASA DELLA MUSICABOBO STENSON TRIO

4 DICEMBRE / ORE 21PALAZZO SANVITALE SALA DELLE FESTE“UNA STANZA PER CATERINA” LE AMERICHE, DA VICINO E DA LONTANOCRISTINA ZAVALLONI, ANDREA REBAUDENGO

FRONTIERE OFF 4 NOVEMBRE / ORE 18TCAFÈTHE BOOK IS ON THE TABLEMOSTRA FOTOGRAFICA DI PIETROBANDINI - CONCERTO DI LEONARDOCALIGIURI, ENZO FRASSI

11 NOVEMBRE / ORE 20TORREFAZIONE GALLO EMANUELE CAPPA, DIEGO BAIONI DUO

15 NOVEMBRE / ORE 21.30SHAKESPEARE CAFÉLUCA PERCIBALLI TRIO

17 NOVEMBRE / ORE 21.30SHAKESPEARE CAFÉCONDUCTION A CURA DI ROBERTO BONATI

18 NOVEMBRE / ORE 18TCAFÈCLAUDIO MORENGHI TRIO

20 NOVEMBRE / ORE 21CHIESA DI SANTA CRISTINALE CONTRADDIZIONI DELLA DOLCEZZA

22 NOVEMBRE / ORE 23SHAKESPEARE CAFÉDOMENICO MIRRA SOLO

23 NOVEMBRE / ORE 21.30SHAKESPEARE CAFÉQ ENSEMBLE

24 NOVEMBRE / ORE 20.30SHAKESPEARE CAFÉEMANUELE CAPPA, MARCO SOLLAZZO DUO

25 NOVEMBRE / ORE 23SHAKESPEARE CAFÉEMANUELE CAPPA, MARCO SOLLAZZO DUO

30 NOVEMBRE / ORE 21.30SHAKESPEARE CAFÉFABIO FRAMBATI QUARTET

CONCERTI

ROBERTO BONATI TRIO (ITALIA)

Alberto Tacchini/pianoforteRoberto Bonati/contrabbassoRoberto Dani/batteria, percussioni

«Torno in questa occasione a unaformazione, quella del trio col piano-forte, che ha una lunga tradizionenella musica jazz. È una formazioneche ho profondamente amato e mol-to frequentato fin dalle mie primeesperienze. È anche una formazioneche ha una storia importante con laquale confrontarsi, può essere linfavitale ma il rischio dell’accademia,oggi più che mai, è in agguato. Perquesto ho deciso di intraprenderequesta avventura, per trovare unamodalità del trio che ci appartenga enella quale le forme interiori corri-spondano alle forme della musica.

In questa direzione i miei due com-pagni di viaggio, Alberto Tacchini eRoberto Dani, per affinità di vedutee di prospettive, sono fondamentaliper far vivere la musica che ho pre-parato pensando anche allo spazioche la accoglierà. Per esplorare in-sieme, ancora un volta, il rapportotra composizione e improvvisazionee per far sì che le composizioni, letracce suggerite, conquistino nelconcerto una delle loro possibili for-me. E non mancherà un omaggio al-la musica di Verdi». Roberto Bonati

Da ascoltare:Roberto Bonati: A Silvery Silence MM Records 2006Roberto Dani: Lontano Stella Nera 2011 Alberto Tacchini: Vertigo Splasc(h) Records 2001

ARVE HENRIKSEN TRIO(NORVEGIA)

Arve Henriksen/tromba, elettronicaAudun Kleive/percussioni, live electronicsHelge Norbakken/batteria, percussioni

Arve Henriksen, un artista che nonti aspetti possa uscire da un con-servatorio di jazz...

Nato nel ‘68 a Stryn, sulla costaorientale della Norvegia, si è forma-to al conservatorio di Trondheimdove è stato tra i primi a laurearsinel ‘91. Musicista dalla poetica mol-to personale, rappresenta al megliol’emancipazione del jazz europeodalle radici afroamericane. Il suonounico e flautato della sua trombaispirato allo shakuhachi giapponeselo ha fatto conoscere nel mondo,grazie anche alle preziose collabora-

zioni con l’etichetta ECM Records,per cui ha pubblicato nel 2009 l’al-bum Cartography. Ma a colpire è la sua forte persona-lità che, fondata sulle radici folk delsuo paese, quelle dell’hardangerfiddle, lo ha portato a indagare terri-tori nuovi e inesplorati, fatti di pae-saggi sonori di grande suggestione,a cavallo tra le musiche per film e lacontemporanea colta. Un universo musicale a cui contri-buiscono la vocazione per l’improv-visazione e l’uso personale dellavoce che, a mo’ di strumento, gliconsente di volteggiare dal falsettoal basso gutturale della tradizioneSami. Recente vincitore del prestigiosoPaul Acket Award, al North Sea Fe-stival di Rotterdam, e membro fon-datore dei Supersilent, con cui daqualche tempo si dedica anche alla

batteria, arriva a Parma con un pro-getto tutto nuovo, fondato propriosulle percussioni di due grandimaestri dello strumento: AudunKleive e Helge Norbakken.Luca Vitali

Da ascoltare:Cartography ECM Records - ECM 2086 2009Chiaroscuro Rune Grammofon - RCD 2037 2004Supersilent 10 Rune Grammofon - RCD 2102 2010

ANOTHER SKYMUSICHE ORIGINALI DI JOHN SURMANJOHN SURMAN ELA BIG BAND DI BERGEN (INGHILTERRA, NORVEGIA)

John Surman/clarinetto basso, saxofoniOlav Dale - Tor Yttredal - Ole Jakob Hystad- Zoltan Vincze - Michael Barnes/saxofoni,clarinetti, flautiMarius Haltli - Svein Henrik Giske - AreOvesen - Geir Lund/trombeØyvind Hage - Sindre Dalhaug - Pål Roseth- Kjell Erik Husom/tromboniOle Thomsen/chitarraDag Arnesen/pianoforteMagne Thormodsæter/bassoFrank Jakobsen/batteriaIvar Kolve/vibrafono

«Another Sky è un nuovo lavorocommissionatomi dalla Bergen Big

Band nel 2011. In un certo senso, ècome se avessi scelto di non scrive-re un romanzo, bensì una raccolta dibrevi racconti. Ultimamente, trovoquesto metodo di componimentopiù affascinante. Ho abbandonatol’idea del comporre una Suite - ba-sata su un particolare soggetto - eho preferito piuttosto occuparmi diuna serie di soggetti e idee musicalidifferenti. Ritengo che questo mi of-fra una “palette” stilistica più vasta,invece di dover affrontare restrizioni,nel tentativo di conciliare tutta lamusica “sotto lo stesso tetto” comeho fatto nel passato. I brani sonostrutturati in modo da concentrarel’attenzione sul lavoro della band nelsuo insieme ma anche sul talentodei numerosi ed eccellenti solisti. Lamia collaborazione con l’orchestra èiniziata molti anni fa ed ha trovato fi-nora la sua piena realizzazione nella

registrazione dell’album The Seagull(2005) con la cantante Karin Krogper l’etichetta Grappa Records»(John Surman)Dopo gli esordi negli anni ‘60 conMike Westbrook e Graham Collieralla creazione del gruppo The Triocon Barre Phillips e Stu Martin, hacollaborato con John Taylor, Miro-slav Vitous, Jack DeJohnette, MikeGibbs, John McLaughlin e ha strettodalla fine degli anni ‘60 una fertilerelazione con l’etichetta ECM Re-cords per la quale ha registrato nu-merosi dischi suonando il clarinettobasso, i saxofoni ed i sintetizzatori.Negli ultimi anni ha composto suitesche lo vedono in formazioni partico-lari, organo e coro, quintetto d’archie ensemble di fiati. La Bergen BigBand si è formata nel 1991 comeproseguimento della Bergen Band.Olav Dale ne è il direttore musicale

dagli inizi e l’orchestra è una dellemigliori big band norvegesi. Dal1995 collabora con i festival Natt-Jazz e VossaJazz per produrre unprogetto annuale. L’orchestra è ge-stita dal West Norway Jazz Centercon sede a Bergen. Nei suoi ventianni di attività ha collaborato conMartial Solal, Dino Saluzzi, Joe Hen-derson, Palle Mikkelborg, GianluigiTrovesi, Maria Schneider.

Da ascoltare:John SurmanUpon Reflections ECM Records 1979In Darkness Let Me Dwell ECM Records 1999Bergen Big BandSeagull con Karin Krog e John Surman 2006Crime Scene con Terje Ripdal ECM Records 2010

OMAGGIO A GRAHAM COLLIERRUVIDO INSIEME (ITALIA)

Condotto da Roberto Bonati

Marika Pontegavelli/vociEleonora Mugnaini/violinoAnnalisa Virzì/violinoAntonio Ronchini/trombaTomas Marvasi/clarinettiGiuseppe Fierro/sax contralto, baritonoPaolo Amicucci/sax contralto, clarinettoClaudio Morenghi/sax soprano, tenoreGabriele Fava/sax tenoreMichele Bonifati/chitarra Vincenzo Moramarco/chitarra Giulio Ferrari/pianoforteLeonardo Caligiuri/pianoforteFrancesca Alinovi/contrabbassoMarco Sollazzo/contrabbassoGabriele Anversa/batteriaRiccardo Laforesta/batteria

«Jazz happens in real time, once»Graham Collier

Graham Collier ci ha lasciati il 10settembre scorso. Perdiamo ungrande musicista e un amico since-ro. E sentiamo un vuoto per la suaimprovvisa perdita, ma vogliamo ri-cordarlo nel modo migliore, suonan-do la musica che nel 2009 ha ese-guito al ParmaJazz Frontiere conl’Ensemble Jazz del ConservatorioBoito, a seguito del workshop Mo-ving music off the paper con gli stu-denti. Ricorderemo la sua delicataattenzione nel lavoro, la viva rifles-sione e la passione con la quale haricercato nuove strade inerpicandosiper sentieri inesplorati, lontano dallemode imperanti. Resta a noi fare te-soro dei suoi insegnamenti. Descrit-to da The Times come un pioniere...un autentico nuovo nel jazz Graham

Collier è stato un compositore inter-nazionalmente riconosciuto che haaperto nuove strade nell’ambito dellascrittura e della concezione dell’or-chestra jazz. Attraverso i suoi scrittiha sempre affiancato alla composi-zione la riflessione sul senso dellacomposizione nel jazz, sul rapportotra la composizione e l’improvvisa-zione e sull’evoluzione dei linguaggi.È stato per dodici anni direttore arti-stico del corso di laurea in jazz allaRoyal Academy of Music di Londra.

Da ascoltare:Hoarded Dreams - Cuneiform 2007 Directing 14 Jackson Pollocksjazzcontinuum 2009 Da leggere:Interaction - Opening Up the JazzEnsemble - Advance Music 1998The Jazz Composer, moving music offthe paper - Northway Publications 2009

FRAGILE. LUCA PERCIBALLI, MATTIA SCAPPINI (ITALIA)

Luca Perciballi/chitarra, live electronicsMattia Scappini/live painting

Fragile è un progetto che nasce nel2010 dalla collaborazione tra il chi-tarrista/compositore Luca Perciballie il pittore Mattia Scappini. In particolare l’indagine si focalizzasulla relazione musica-pittura intempo reale, con la forte volontà diandare oltre i semplici rapporti si-nestetici fra le due arti, cercando diindividuare “codici” e “materiali”comuni fra i due linguaggi, una sor-ta di mappa genetica che consentaun dialogo costruttivo.Il ricorso ad elementi fissi (aperturadi prospettive coincidente con se-

gnali sonori) e a elementi improvvi-sativi permette di superare la tradi-zionale divisione tra improvvisazio-ne e composizione, spostando l’at-tenzione su un codice orale-testualeche sovverte naturalmente questedistinzioni.

POLLOCK PROJECT (ITALIA)

Marco Testoni/caisa drums, percussioniNicola Alesini/sax soprano, live electronicsMax Di Loreto/batteria, percussioni

Musica libera per un incontro sur-realista e visionario: un cd ed unprogetto musicale nato dall’incontroartistico tra Marco Testoni e NicolaAlesini: ad unirli la medesima com-ponente visionaria arricchita quidall’affascinante connubio tra la fisi-cità delle percussioni e la magia de-gli strumenti a fiato. Due musicistiartisticamente non allineati, ma ac-comunati dal medesimo bisogno dilibertà artistica fuori da ogni sche-ma e genere che li ha spesso porta-ti a collaborare con artisti dal per-corso altrettanto anomalo, tra gli al-tri David Sylvian, Billy Cobham, Ro-

ger Eno. Testoni e Alesini, da sem-pre portati a navigare tra diversi lin-guaggi musicali senza timori e for-malismi, con Pollock Project arric-chiscono la propria tavolozza musi-cale di intensi colori surrealisti in unsorprendente mix magico ed evoca-tivo di atmosfere world e improvvi-sazioni jazz, tra tinte ambient e ri-chiami al minimalismo e all’art-rock. A completare il trio Massimiliano DiLoreto, versatile strumentista conun passato nell’industrial-rock deiGronge – band cult degli anni ‘80 –che con il suo multiset percussioni-stico offre un’ampia gamma timbri-ca alla performance.

Per ascolti:www.pollockproject.com

BOBO STENSON TRIO (SVEZIA)

Bobo Stenson/pianoforteAnders Jormin/contrabbassoJon Fält/batteria

Dagli anni ‘70 Stenson ha iniziatoad espandere gli orizzonti esteticidel linguaggio jazz e del piano trioattraverso una fertile sintesi tra legrandi tradizioni della musica afroa-mericana e della musica europea,dando origine ad un suono e unascuola europea di musica improvvi-sata. Nei suoi ultimi dischi possia-mo trovare, oltre a brani originalisuoi e del contrabbassista AndersJormin, composizioni di OrnetteColeman (di cui è uno dei miglioriinterpreti), Henry Purcell, CharlesIves, Alban Berg, Astor Piazzola in-sieme a musiche di tradizione po-

polare svedese: materiale rivisitatoda Stenson in un’atmosfera in cui leombre ci appaiono attraverso unaluce fredda e bianca mentre lo spa-zio musicale è concepito e struttu-rato in modo assolutamente perso-nale, a suggerirci nordiche visioni.Anders Jormin è tra i contrabbassi-sti più interessanti della scena inter-nazionale: grande compositore evirtuoso dello strumento, collaboracon Stenson dagli anni ‘80. JonFält, che Stenson stesso definisce«musicista estremamente aperto,che vuole cercare e scoprire...», hadebuttato con il trio nel 2004 regi-strando il disco Cantando.

Da ascoltare:Trio: Cantando - ECM Records 2008Serenity - ECM Records 2000Anders Jormin: Xieyi - ECM Records 2001

“UNA STANZA PER CATERINA”CONCERTO IN MEMORIA DICATERINA DALLARA

«...

Solo allora gli ridiedi i suoi cieli,

Svanendo, mi lasciò le cose sue più intime;

lui apprese il volo, io imparai la vita

e lentamente l’un l’altro ci riconoscemmo»

Reiner Maria Rilke

LE AMERICHE, DA VICINO E DA LONTANO. CRISTINA ZAVALLONI, ANDREAREBAUDENGO (ITALIA)

Cristina Zavalloni/voceAndrea Rebaudengo/pianoforte

Il duo Cristina Zavalloni – mezzoso-prano e Andrea Rebaudengo – pia-noforte, lavora principalmente sulrepertorio del Novecento e contem-poraneo, riservando un particolareinteresse al materiale di origine po-polare. Dalla Spagna focosa di DeFalla all’Italia “angelicata” di Berio,dai fumetti di Cathy Berberian aiBeatles riscritti da Louis Andries-sen: in questa esplorazione i duemusicisti riportano le esperienze ac-cumulate nella frequentazione di al-tri linguaggi musicali, caratteristica

che li accumuna.Ne Le Americhe, da vicino e da lon-tano gli artisti propongono una se-lezione di composizioni di autoriche costituiscono la spina dorsaledella storia musicale statunitense edi autori che guardando all’Americahanno accarezzato l’idea di costrui-re, con le parole e con la musica,un (il loro) “nuovo mondo”.

Autori:John CageCharles IvesAaron CoplandXavier Montsalvatge Kurt Weill Egberto Gismonti

FRONTIERE OFF

I DESIDERI DELLE MONTAGNE

Il ParmaJazz Frontiere torna con IDesideri delle Montagne in spazicomplici della città di Parma, a con-fermare con la consueta pervicaciail desiderio e l’urgenza di aprire unafinestra sui nuovi talenti della musi-ca parmigiana e non solo.Il corposo programma prevede in-fatti l’alternarsi di un gran numerodi giovani musicisti.

I LUOGHI

Shakespeare Café, Tcafè, Torrefazio-ne Gallo, Chiesa di Santa Cristinasono i luoghi che con entusiasmohanno scelto di collaborare e ospi-tano le nostre proposte musicali,dando spazio e voce a progetti eprotagonisti che si confrontano dal4 al 30 novembre in un’atmosferaenergica e appassionata, perché ilfare musica è soprattutto questo.

I PROTAGONISTI

Leonardo Caligiuri, Enzo Frassi Duo Leonardo Caligiuri/tastieraEnzo Frassi/contrabbasso

Emanuele Cappa,Diego Baioni DuoEmanuele Cappa/chitarraDiego Baioni/chitarra

Luca Perciballi TrioLuca Perciballi/chitarra, live electronics Matteo Ravizza/contrabbasso Gregorio Ferrarese/batteria

Ruvido InsiemeRosa Alberini, Fulvia Gasparini, Marika Pontegavelli/vociEleonora Mugnaini/violinoAnnalisa Virzì/violinoAntonio Ronchini/trombaTomas Marvasi/clarinetti

Giuseppe Fierro/sax contralto, baritonoPaolo Amicucci/sax contralto, clarinettoClaudio Morenghi/sax soprano, tenoreGabriele Fava/sax tenoreMichele Bonifati/chitarra Vincenzo Moramarco/chitarra Andrea Pellegrino/pianoforte Francesca Alinovi/contrabbassoAlessandro Aldrovandi/batteriaRiccardo Laforesta/batteria

Claudio Morenghi Trio Claudio Morenghi/sax soprano, tenoreVincenzo Moramarco/chitarraMarco Sollazzo/contrabbasso

Le Contraddizioni della DolcezzaAlberto Ferretti/tromba e live electronicsDiego Baioni/chitarra e live electronics

Domenico Mirra SoloDomenico Mirra/pianoforte

Q EnsembleAlberto Ferretti/tromba e live electronicsDiego Baioni/chitarra e live electronicsBernard Boggia/basso elettricoGregorio Ferrarese/batteria

Emanuele Cappa, Marco Sollazzo DuoEmanuele Cappa/chitarra elettricaMarco Sollazzo/contrabbasso

Fabio Frambati QuartetFabio Frambati/tromba, flicornoLuca Gerboni/chitarraNicola Vicini/contrabbassoPaolo Donati/batteria

THE BOOK IS ON THE TABLE

Dal 4 novembre, inoltre, aperturadella mostra fotografica di PietroBandini al Tcafè.

Da sedici anni ritrattista storico deimomenti più intensi del ParmaJazzFrontiere, proporrà una parte dellasua produzione fotografica, a idealeproseguimento del volume The Bo-ok is on the Table (MUP editore)presentato nel 2008, che raccontaper immagini i primi dieci anni delParmaJazz Frontiere festival.

Direzione ArtisticaRoberto Bonati

OrganizzazioneCinzia Buzzi

StagiaireOrganizzazioneValentina Bonazzi

Ufficio stampaStudio Alfa: Lorenza Somogyi

ComunicazionePietro Bertora

Fotografie/immaginePietro Bandini - Phocus Agency

Testi a cura di ParmaFrontierecon la collaborazione di Luca Vitali

Progetto grafico a cura di ParmaFrontiere, Fabio Toninelli

FonicaCorrado CristinaMordente Music Service

LuciLucia Manghi

Vogliamo ringraziareServizio Eventi Settore cultura del Comune di ParmaAmbasciata di Norvegia Fabio ToninelliAlberto Ferretti per il contributoall’organizzazione de I Desideri delleMontagneAntonella Marzia, Antonina MolicaFranco, Margareta von Heland per la preziosa collaborazioneTutti gli amici e compagni di strada diParmaFrontiere che a vario titolo hannocontribuito e partecipato allarealizzazione di questo sedicesimofestivalAngelica e Giampaolo Dallara

PARMAJAZZFRONTIERETEMPO DI PIETRA24 NOVEMBRE / 4 DICEMBRE 2011

Comune di Parma

Provincia

di Parma

Con il contributo di Con la collaborazione di Con il patrocinio di

ParmaFrontiereassociazione culturale tel. 0521.633728tel. e fax [email protected]

Biglietti24 e 26 novembre, 3 dicembreintero 15 euro - ridotto 12 euro27 e 29 novembre intero 10 euro - ridotto 8 euroriduzione:giovani fino ai 26 anni, over 60,titolari Parma Cultura CardIl concerto del 4 dicembre è a invitoLa rassegna “I Desideri delleMontagne” è a ingresso gratuito

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