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24 Parrocchia di Cristo Risorto Parrocchia di Cristo Risorto Parrocchia di Cristo Risorto Parrocchia di Cristo Risorto Via Venezia 80 - 43122 Parma - tel. 0521781859 e-mail: [email protected]

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Parrocch ia d i C r i s to Ri sor toPar rocch ia d i C r i s to Ri sor toPar rocch ia d i C r i s to Ri sor toPar rocch ia d i C r i s to Ri sor to Via Venezia 80 - 43122 Parma - tel. 0521781859

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PASSPARTÙ Stiamo andando a giocare, a giocare sul prato sotto il sole dorato nel cielo più blu! Stiamo andando a cantare, a cantare nel coro, un accordo maggiore che è molto migliore se canti anche tu. “Naah! Sono triste e stanco, sono chiuso in bagno che mi lagno suonando un flamenco Ahi, ho perduto la chiave e non so come uscire da questo torpore, non ne posso più!” Pa-pa-passpartù, Pa-pa-passpartù Pa-pa-passpartù, Pa-pa-passpartù Dietro a quella porta ci sarà una svolta Dai non pensarci più e gira il passpartù Stiamo andando a ballare, a ballare un bolero, ti diverti davvero se vieni con noi! Stiamo andando a mangiare, un panino e un ghiacciolo, dai non stare da solo che qui c’è una fiesta fra supereroi! “Naah! Ho un gran mal di testa Chiuso nel teatro dietro alle quinte faccio la siseta. Ahai, ho perduto la chiave voglio un lasciapassare per farmi scappare fino a Timbuktu!” Pa-pa-passpartù… Vai, ecco il grimaldello per attraversare porta, soglia, portone e cancello. Sai basta una parola, per uscire di nuovo a giocare a percorrere il mondo su e giù! Pa-pa-passpartù…

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quello che farò sarà soltanto amore. unico sostegno tu, la stella polare tu. al centro del mio cuore ci sei solo tu.

(rit.)

Ti ringraziamo

Rit.: Veniamo da te, o Signore, Con il cuore pieno di gioia Ed insieme vogliamo ringraziarti. (2v)

Per i giorni che ci doni ti ringraziamo, Per i frutti della terra ti ringraziamo. Per il lavoro, le gioie della vita, ti

ringraziamo. Rit.

Per le tue parole, ti ringraziamo Perché hai dato la tua vita, ti

ringraziamo. E per la Chiesa, che tutti ci unisce, ti

ringraziamo. Rit. Annunceremo che Tu

Rit. Annunceremo che Tu sei verità, Lo grideremo dai tetti delle nostre

città, Senza paura anche tu lo puoi cantare.

E non temere dai, che non ci vuole poi tanto,

Quello che non si sa non resterà nascosto.

Se ti parlo nel buio, lo dirai nella luce, Ogni giorno è il momento di credere in

me. Rit.

Con il coraggio tu Porterai la Parola che salva, Anche se ci sarà non vuole accogliere il

dono, Tu non devi fermarti, ma continua a

lottare, Il mio Spirito sempre ti accompagnerà.

Rit.

Non ti abbandono mai, Io sono il Dio fedele, Conosco il cuore tuo, ogni tuo pensiero

mi è noto. La tua vita è preziosa, vale più d’ogni

cosa,

È il segno più grande del mio amore per Te. Rit.

TI RINGRAZIO O MIO SIGNORE (2)

Ti ringrazio, o mio Signore per le cose che sono nel mondo per la vita che tu mi hai donato per l'amore che tu nutri per me.

Alleluia, o mio Signore, Alleluia, o Dio del Cielo. Alleluia, o mio Signore Alleluia, o Dio del Ciel.

Quando il cielo, si vela d'azzurro, io ti penso, e tu vieni a me non lasciarmi vagare nel buio, nelle tenebre che la vita ci dà

Come il pane che abbiamo spezzato era sparso in grani sui colli, così unisci noi, sparsi nel mondo, in un Corpo che sia solo per te.

Quell’amore che unisce te al padre sia la forza che unisci i fratelli ed il mondo conosca la pace: la tua gioia regni sempre tra noi.

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Santo Osanna eh (popolare Zaire)

Osanna eh, Osanna eh Osanna a Cristo Signor (2v) Solista: Santo ohohoh Santo Tutti: Osa-anna Solista: Santo ohohoh Santo Tutti: Osa-anna Osanna eh Osanna eh Osanna a Cristo Signor (2v) Solista: I cieli e la terra o Signore Tutti: Sono pieni di Te Solista: I cieli e la terra o Signore Tutti: Sono pieni di Te Osanna eh Osanna eh Osanna a Cristo Signor (2v) Solista: Benedetto colui che viene Tutti: Nel nome tuo Signor Solista: Benedetto colui che viene Tutti: Nel nome tuo Signor. Osanna eh Osanna eh Osanna a Cristo Signor (2)

Servo per amore

Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare e mentre il cielo s'imbianca già tu guardi le tue reti vuote. Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.

Rit. Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote per l'umanità. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime e speravi che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra. Ora il cuore tuo è in festa perchè il grano biondeggia ormai, è maturato sotto il sole, puoi deporlo nei granai. Rit.

Symbolum 77

Tu sei la mia vita altro io non ho Tu sei la mia strada, la mia verità Nella tua parola io camminerò Finché avrò respiro fino a quando tu vorrai Non avrò paura sai, se tu sei con me io ti prego resta con ma Credo in te Signore nato da Maria

Figlio eterno e santo, uomo come noi Morto per amore, vivo in mezzo a noi Una cosa sola con il Padre e con i tuoi Fino a quando, io lo so, tu ritornerai Per aprirci il regno di Dio.

Tu sei la mia forza altro io non ho Tu sei la mia pace, la mia libertà Niente nella vita ci separerà So che la tua mano forte non mi lascerà So che da ogni male tu mi libererai E nel tuo perdono vivrò.

Padre della vita noi crediamo in te. Figlio Salvatore, noi speriamo in te Spirito d'Amore vieni in mezzo a noi tu da mille strade ci raduni in unità e da mille strade poi, dove tu vorrai noi saremo il seme di Dio.

TE, AL CENTRO DEL MIO CUORE.

ho bisogno d'incontrarti nel mio cuore, di trovare te, di stare insieme a te: unico riferimento del mio andare, unica ragione tu, unico sostegno tu. al centro del mio cuore ci sei solo tu.

anche il cielo gira intorno e non ha pace, ma c'è un punto fermo, è quella stella là. la stella polare è fissa ed è la sola, la stella polare tu, la stella sicura tu. al centro del mio cuore ci sei solo tu.

rit. tutto ruota attorno a te, in funzione di te

e poi non importa il "come", il "dove" e il "se".

che tu splenda sempre al centro del mio cuore,

il significato allora sarai tu,

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La verità delle paroleLa verità delle paroleLa verità delle paroleLa verità delle parole

Parole chiaveParole chiaveParole chiaveParole chiave

1° settimana

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Lunedì 18 giugno 2012

Dono da accogliere Per poter accogliere un dono così grande dentro di sé bisogna riuscire a fare spazio. Nelle nostre giornate sentiamo tantissime parole, alcune nuove e altre di cui non sappiamo nemmeno il loro significato. Sta a noi cercare di scoprire cosa vuol dire quella strana parola sentita. Non dob-biamo aver paura di chiedere e di esplorare. Se noi ci lasciamo riempire di nuove parole, possiamo imparare un sacco di cose nuove. Allora dobbiamo proprio far spazio, svuotarci della nostra presunzione di saper tutto e accogliere quel prezioso regalo della parola che ci aiuta a conoscere e a conoscerci meglio.

Un maestro giapponese, noto per la saggezza delle sue dottrine, ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sul suo pensiero. Il saggio servì il tè; colmò la tazza del suo ospite e poi continuò a versare, con espressione serena e sorridente, Il professore guardò traboccare il tè, tanto stupefatto da non riuscire a chiedere il perché di una distrazione così contraria alle norme della buona educazione. Ma, a un certo punto, non poté più contenersi: "È ricolma! Non ce ne sta più!". "Come questa tazza - disse il saggio imperturbabile -

tu sei ricolmo della tua cultura, delle tue opinioni complesse e colte. Colte posso parlarti della mia dottrina, che è comprensibile solo agli animi semplici e accoglienti, se prima non vuoti la tazza?". Preghiera

Gesù, aiutaci a far spazio dentro di noi, a svuotarci delle tante parole inutili. Aiutaci ad accogliere le parole vere, le parole che danno senso pieno alla nostra vita. Amen Martedì 19 giugno 2012

Dono da vivere La parola ci chiede di vivere al meglio, è un dono che viene da Dio e che ci permette di instaurare relazioni belle, gioiose e vere. E un dono da vivere! Parola che deve diventare parte decisiva per costruire amicizie e fare nuove conoscenze. Grest è un'esperienza incredibile per poter sperimentare questo, Tante parole, tante amicizie, tante relazioni, tanti incontri, tanta gioia di vivere. Eh sì, la parola dà vita, dà gioia alla nostra vita! La parola, se è vera, ha un potere incredibile; è come un fuoco capace di cambiare le nostre giornate e nostro cuore, di trasformarci, di far verità e di portarci a Dio, proprio

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proprio me nella sua vita, non lo so. Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu, Dio, che conosci il nome mio, fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia strada nella vita: all’incontro con Te.

Era l’alba triste e senza vita e qualcuno mi chiamò; era un uomo come tanti altri, ma la voce, quella no. Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato, una volta sola l’ho sentito pronunciare con amore. Era un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò.

VIVERE LA VITA

Vivere la vita con le gioie e coi dolori di ogni giorno, è quello che Dio vuole da te. Vivere la vita e inabissarti nell’amore è il tuo destino, è quello che Dio vuole da te.

Fare insieme agli altri la tua strada verso Lui, correre con i fratelli tuoi; scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai.

Vivere la vita è l’avventura più stupenda dell’amore, è quello che Dio vuole da te.

Vivere la vita e generare ogni momento il paradiso, è quello che Dio vuole da te.

Vivere perché ritorni al mondo l’unità, perché Dio sta nei fratelli tuoi; scoprirai allora il cielo dentro di te, una scia di luce lascerai, una scia di luce lascerai.

Con Te faremo cose grandi

Con te faremo cose grandi il cammino che percorreremo insieme di te riempiranno sguardi la speranza che risplenderà nei volti tu la voce che rischiara tu la voce che ci chiama tu la gioia che da vita ai nostri sogni

Parlaci Signore come sai sei presente nel mistero in mezzo a noi chiamaci col nome che vorrai e sia fatto il tuo segno su di noi tu la voce che rischiara tu la voce che ci chiama tu la gioia che da vita ai nostri sogni.

Con te faremo cose grandi il cammino che percorreremo insieme di te riempiranno sguardi la speranza che risplenderà nei volti tu l'amore che dà vita tu il sorriso che ci allieta tu la forza che raduna i nostri giorni.

Guidaci Signore come sai da chi soffre chi è più piccolo di noi strumenti di quel regno che tu fai di quel regno che ora vive in mezzo a noi tu l'amore che dà vita tu il sorriso che ci allieta tu la forza che raduna i nostri giorni.

Con te faremo cose grandi il cammino che percorreremo insieme di te si riempiranno sguardi la speranza che risplenderà nei volti.

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“Spirito di vita” e nacqui da una donna; “Figlio mio fratello” e sono solo un uomo; eppure io capisco che Tu sei verità

E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un

bambino; e insegnerò a chiamarti “Padre

nostro” ad ogni figlio che diventa uomo. (2)

Io lo so Signore, che Tu mi sei vicino; luce alla mia mente, guida al mio cammino, mano che sorregge, sguardo che perdona; e non mi sembra vero che Tu esista così. Dove nasce amore, Tu sei la sorgente; dove c’è una croce, Tu sei la speranza; dove il tempo ha fine, Tu sei vita eterna; e so che posso sempre contare su di te!

E accoglierò la vita come un dono; e avrò il coraggio di morire anch’io. E incontro a Te verrò col mio fratello che non si sente amato da nessuno.

(2)

MANI

Vorrei che le parole mutassero in preghiera e rivederti, o Padre, che dipingevi il cielo. Sapessi quante volte, guardando questo mondo, vorrei che ritornassi a ritoccarne il cuore. Vorrei che le mie mani avessero la forza per sostenere chi non può camminare; vorrei che questo cuore, che esplode in sentimenti, diventasse culla per chi non ha più madre

Mani, prendi queste mie mani, fanne vita, fanne amore, braccia aperte per ricevere chi è solo; cuore, prendi questo mio cuore, fa’ che si spalanchi al mondo, germogliando per quegli occhi

che non sanno pianger più.

Sei tu lo spazio che desidero da sempre so che mi stringerai e mi terrai la mano. Fa’ che le mie strade si perdano nel buio, e io cammini dove cammineresti tu. Tu, soffio della vita, prendi la mia giovinezza, con le contraddizioni e le falsità; strumento fa’ che sia per annunciare il Regno a chi, per queste vie, tu chiami beati.

Noi giovani di un mondo che cancella i sentimenti, e inscatola le forze nell’asfalto di città… Siamo stanchi di guardare, siamo stanchi di gridare, ci hai chiamati siamo tuoi, cammineremo insieme.

Mani, prendi queste nostre mani, fanne vita, fanne amore, braccia aperte per ricevere chi è solo; cuore, prendi questi nostri cuore, fa’ che siano testimoni che tu chiami ogni uomo a far festa con Dio

OGNI MIA PAROLA

Come la pioggia e la neve scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra, così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata, ogni mia parola, ogni mia parola…

VOCAZIONE

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò; era un uomo come tanti altri e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse

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come successe a san Filippo Neri. Testimonianza di vita: San Filippo Neri

Filippo Neri nacque a Firenze nel 1515, Nei 7532 abbandona Firenze e va a vivere con lo zio Romolo a san Germano, tra Roma e Napoli. Sembrava avviato alla carriera di mercante, ma ben presto capisce che non è la sua strada. Decise di vivere per Gesù, nel 1534 lascia lo zio e va a Roma. Iniziò gli studi, ma li lasciò quasi subito per dedicarsi totalmente agli altri, ai convalescenti e ai pellegrini. Nel 1551 viene ordinato sacerdote e fu il primo che ideò l'oratorio. Fu il prete della gioia. Morì il 26 Maggio 1595, "Era la Pentecoste del 1544 quando Filippo si trovava alle catacombe di San Sebastiano. Mentre era in preghiera scese un globo di fuoco che gli entrò in bocca e gli finì nel cuore. Fu gettato a terra e tutto il corpo iniziò a tremare, Portando una mano al petto sentì un rigonfiamento, Questo avvenimento segnò per sempre la sua vita, fu l'esperienza dell'amore di Dio che lo aveva infiammato," Preghiera Signore Gesù, aiutaci a vivere la nostra vita come un grande dono. Cambia il nostro cuore, fa' che diventi più grande e che continui a battere sempre più forte per Te. Amen

Mercoledì 20 giugno 2012

Una parola che fa nascere, fa crescere

Una piccola storia ci racconta oggi come le parole possono farci crescere. Il mondo che ci circonda è costituito da molte parole che indicano molte cose: ieri abbiamo scoperto che tocca a noi il compito di conoscerle. Oggi ci concentriamo su un atteggiamento prezioso per camminare lungo la strada delle parole, per non perdere niente di ciò che possiamo imparare: il desiderio. Desiderio è una parola che ha che fare con le stelle, che abita la nostra terra, e guida lo scorrere del nostro tempo, Per diventare grandi il desiderio deve nutrire i nostri passi. C'era una volta un bambino che

conosceva solo una parola: "voglio".

Indicava con il suo ditino grassottello questo e quello e diceva: "voglio". I suoi occhi vedevano un nuovo oggetto colorato e la sua bocca articolava.' "voglio". Sembrava quasi che la sua lingua fosse più veloce degli occhi e già si sentiva: "voglio", Un ritornello scandiva le sue giornate: VOGLIO. Un giorno, o meglio una sera il bambino alzò gli occhi verso il cielo e disse: "voglio". Questa volta il suo "voglio" era caduto su una cosa piccina che stava lassù in alto e

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Giovedì 21 giugno 2012

Le parole per gli altri

Le parole per dire degli altri sono molte e settimana scorsa abbiamo sco-perto che possiamo donare agli altri parole belle perché vere. Nel vangelo che oggi guida la preghiera, Gesù ci regala una parola bellis-sima: BEATI. Beati raccoglie la nostra storia. Questa beatitudine abita i posti in cui viviamo e le possibilità che ci sono offerte. Beati siamo noi se sappiamo trovare le parole giuste per i fratelli. Dal vangelo di Matteo (Mt 5,1-11) Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia,

brillava. voglio, Voglio, VOGLIO, VOGLIO, VOGLI000, VOOOGL///000, Non c'era niente da fare, stavolta voglio non funzionava: VOGLIO. I suo i gen i tor i , che d i so l i to immediatamente esaudivano il voglio, stavolta si erano arresi subito, avevano immediatamente spiegato che era impossibile, voglio, Voglio, VOGLIO, VOGLIO, VOGLI000, VOOOGL/0000. Portarono allora molte pallide e spente imitazioni', ma il ditino con cedeva, puntato verso l'alto restava fedele all'originale voglio. Nessuno sapeva cosa fare, e passarono così molti giorni. voglio, Voglio, VOGLIO, VOGLIO, VOGL/000, VOOOGL///000. Dopo una settimana, il bambino per la prima volta chiese: “Cosa è?». Quella cosa era degna di essere chiamata per nome. ,<Una stella» Voglio si trasformò in desiderio. Il desiderio dando nome alle cose trasformò un oggetto colorato in un fiore, questo in un trenino, quello in un pallone. Il desiderio apre le orecchie fa entrare valanghe di parole, il desiderio apre la bocca e fa uscire le parole giuste, profonde e belle. E il bambino crebbe e divenne uomo.

Preghiera

Signore Gesù, accompagna i nostri passi e facci crescere in età, sapienza e grazia con il desiderio di scoprire ciò che ci sta attorno. Amen

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Con tutto il cuore e le mie forze sempre io ti adorerò.

Popoli tutti acclamate al Signore, gloria e potenza cantiamo al Re, mari e monti si prostrino a Te, al tuo nome, o Signore.

Canto di gioia per quello che fai, per sempre Signore con Te resterò, non c’è promessa non c’è fedeltà che in Te.

BEATITUDINE

Dove due o tre sono uniti nel mio nome io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro perché il mondo venga a te o Padre, conoscere il tuo nome e avere vita con te.

Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre della vera luce, perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi, o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a te.

Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno, se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri perché voi vedrete Dio che è Padre, in lui la vostra gioia, gioia piena sarà. Voi che ora siete miei discepoli nel

mondo, siate testimoni di un amore immenso, date prova di quella speranza che c’è in voi, coraggio, vi guiderò per sempre, io rimango con voi.

Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza, fa’ che sia fedele, come Cristo che muore e risorge perché il Regno del Padre si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui.

CAMMINERO’

Camminerò, camminerò nella tua strada, Signor; dammi la mano, voglio restar per sempre insieme a Te.

Quando era solo, solo e stanco nel mondo, quando non c’era l’amor, tante persone vidi intorno a me; sentivo cantare così…

Io non capivo ma rimasi a sentir quando anch’io vidi il Signor; Lui mi chiamava, chiamava anche me, ed io gli risposi così…

Or non m’importa se uno ride di me; lui certamente non sa del gran tesoro che trovai quel dì, e dissi al Signore così…

A volte son triste ma mi guardo intorno: scopro il mondo e l’amor. Son questi i doni che Lui fa a me, felice ritorno a cantar…

E SONO SOLO UN UOMO

Io lo so Signore, che vengo da lontano; prima nel pensiero e poi nella tua mano. Io mi rendo conto che Tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così “Padre di ogni uomo” e non ti ho visto mai;

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Alleluja, Alleluja!... Le bocche mute cantano in coro e mani stanche ritmano la lode: Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!

Santo spagnolo

Santo Santo Santo es el Senor Dios del Universo elenos estan Hosanna en el cielo

Benedito es el que viene en Nombre del Senor (2v)

Frutto della nostra terra

Frutto della nostra terra, del lavoro d’ogni uomo: pane della nostra vita, cibo della quotidianità.

Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi per i tuoi, oggi vieni in questo pane, cibo vero dell’umanità.

Rit. E sarò pane, e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani. Ti accoglierò dentro di me farò di me un’offerta viva, un sacrificio gradito a te.

Frutto della nostra terra, del lavoro d’ogni uomo: vino delle nostre vigne sulla mensa dei fratelli tuoi.

Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi, oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia.

Rit. E sarò pane, e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani. Ti accoglierò dentro di me farò di me un’offerta viva, un sacrificio gradito a te, un sacrificio gradito a te.

Ecco quel che abbiamo

Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai

ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai.

Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che tu hai

dato a noi

Solo una goccia hai messo fra le mani mie

solo una goccia che tu ora chiedi a me, una goccia che, in mano a Te, una pioggia diventerà e la terra

feconderà

Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai

ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai.

Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che tu hai

dato a noi

Le nostre gocce, pioggia fra le mani tue, saranno linfa di una nuova civiltà e la terra preparerà la festa del pane che ogni uomo condividerà

Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai

ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai.

Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che tu hai

dato a noi

Sulle strade, il vento da lontano porterà il profumo del frumento, che tutti

avvolgerà. E sarà l'amore che il raccolto spartirà e il miracolo del pane in terra si ripeterà

Popoli tutti acclamate.

Mio Dio, Signore, nulla è pari a te. Ora e per sempre voglio lodare il tuo grande amore per noi. Mia roccia tu sei, pace e conforto mi dai.

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perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”. Preghiera Figlio di Dio, tu che ci hai chiamati beat donaci di scoprire parole belle per gli altri e rendici sempre più fratelli. Amen Venerdì 5 giugno 2012

Al servizio della parola

Oggi incontriamo la testimonianza ” di un uomo che ha speso la sua vita per Dio nel servizio alle parole, Don Lorenzo Milani (1937-1967) è un prete fiorentino che ha svolto gran parte del suo ministero nella piccola parrocchia di Barbiaria, 42 abitanti. In questa piccola comunità don Lorenzo ha condiviso con i suoi ragazzi la scoperta della scuola come palestra in cui alleniamo le nostre parole, ne scopriamo di nuove, è spazio che genera libertà e ci rende uomini, Don Lorenzo sapeva bene che la differenza tra ricchi e poveri si conferma nella ricchezza e povertà di

parole, e che è proprio la differenza di cultura che rende difficile l'incontro. Lo stile della scuola di Barbiana può essere riassunto nel motto che don Lorenzo aveva ripreso dalla gioventù americana: “I care” che significa: “Mi sta a cuore», Testimonianza di vita: don Lorenzo Milani ... vi occorrerà prima sapere come mai oltre che parroco io sia anche maestro. La mia è una parrocchia di montagna. Quando ci arrivai c'era solo una scuola elementare. Cinque classi in un'aula sola. I ragazzi uscivano dalla quinta semianalfabeti e andavano a lavorare. Timidi e disprezzati. Decisi allora che avrei speso la mia vita di parroco per la loro elevazione civile e non solo religiosa. Cosi da undici anni in qua, la più gran parte del mio ministero consiste in una scuola. Quelli che stanno in città usano meravigliarsi del suo orario. Dodici ore al giorno. 365 giorni l'anno. Prima che arrivassi io i ragazzi facevano /o stesso orario (e in più tanta fatica) per procurare lana e cacio a quelli che stanno in città, Nessuno aveva da ridire. Ora che quell'orario glielo faccio fare a scuola e dicono che li sacrifico. (tratto da "L'obbedienza non è più una virtù" di don Lorenzo Milan') Preghiera Maestro buono, insegnaci ancora le parole della vita. Fa' che seguendo l'esempio di don Lorenzo Milani "I care" - "Mi sta a cuore" sia il motto della nostra vita,

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Una parola Una parola Una parola Una parola (bella pulita) tira l’altra tira l’altra tira l’altra tira l’altra

In silenzio per parlantiIn silenzio per parlantiIn silenzio per parlantiIn silenzio per parlanti

2° settimana

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Io sarò con voi

Io sarò con voi, e non vi lascerò mai soli: vivete in unità, la pace sia con voi. per l’amore che vi do, rimanete in me, io sarò la fonte della carità

Tu sarai con noi, e non ci lascerai mai soli: camminerai con noi, e nell’amore tuo, questa vita fiorirà, Si rinnoverà, e sarà una luce per l’umanità.

No, non ci sarà, amore grande come questo: chi per gli amici suoi, la vita donerà, e la vita io vi do, siete amici miei, voi vivrete sempre nella carità.

No, non ci sarà, amore grande come questo: chi per gli amici suoi, la vita donerà, e la vita tu ci dai, siamo amici tuoi, noi vivremo sempre nella tua bontà.

Chi rimane in me, è un tralcio vivo che da frutto, abbiate fede in me, io non vi lascerò, ed amatevi tra voi, come vi amo io: è il comandamento la mia volontà.

Chi rimane in me, è un tralcio vivo che da frutto, abbiamo fede in te, tu non ci lascerai, ci ameremo tra di noi, come ci ami tu: è il comandamento la tua volontà.

Alleluia, cantate al Signore

Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia,

Cantate al Signore con gioia: grandi prodigi ha compiuto. Cantatelo in tutta la terra!

Agli occhi di tutte le genti, mostra la sua grandezza.

Rivela la sua giustizia!

Fedele è il Signore per sempre, buono e misericordioso: Lodate il suo nome in eterno!

UNIDOS

Vieni amico e canta insieme a noi, Per la pace, per la libertà, mai più violenza, né guerra per le vie, Il regno è vicino ormai.

Qual sogno di giustizia cambierà La paura di questa città. E l’oppressione è finita perché C’è un Dio che lotta con noi.

Unidos unidos podemos caminar Unidos unidos podemos triunfar Unidos unidos avanzar Unidos unidos amar.

La la la la la la la la la la la la (x4)

Senza cuore, senza dignità: Il pane che ci sfamerà. Dio della gente che danzi per le vie, Dacci coraggio perché

Alleluia

Dio ha visitato il suo popolo Allelu Alleluia, Allelu Alleluia Dio ha visitato il Suo popolo, ha fatto meraviglie per noi, Alle - lu - ja!

Alleluja, Alleluja!... I cuori spenti vibrano d’amore, i volti tristi splendono di gioia Dio ha fatto meraviglie per noi, Dio ha fatto meraviglie per noi!

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Tutti: AMEN.

Riti di Comunione Sac.: Siamo raccolti qui attorno alla stessa mensa per ricevere il Corpo e il Sangue del Signore. Come una sola famiglia ci rivolgiamo a Dio pregandolo insieme come Gesù ci ha insegnato: Tutti: Padre nostro, che sei nei cieli, Sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno,sia fatta la Tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano,rimetti a noi i nostri debiti,come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Sac.: Liberaci, o Signore da tutti i mali, concedi la pace dei nostri giorni,e con l'aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri di ogni turbamento,nell'attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo. Tutti: Tuo è il regno, tua è la potenza e la gloria nei secoli. Sac.: Signore Gesù Cristo, che hai detto ai Tuoi apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Tutti: Amen. Sac.: La pace del Signore sia sempre con voi.

Tutti: E con il tuo Spirito. Sac.: Scambiatevi un segno di pace. Ci scambiamo la pace di Cristo. Ci impegniamo così a volerci bene, a perdonarci vicendevolmente, e a portare la pace. Il sacerdote spezza il pane come ha fatto Gesù nell'ultima cena. Intanto diciamo: Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo, abbi pietà di noi, Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo, abbi pietà di noi. Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo, dona a noi la pace. Sac.: Beati gli invitati alla cena del Signore. “Ecco l'agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo.” Tutti: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa: ma dì soltanto una parola, e io sarò salvato. Riti di conclusione Sacerdote Il Signore sia con voi. tutti E con il tuo spirito. Sacerdote Vi benedica, Dio

onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo.

Tutti Amen. Sacerdote La gioia del Signore sia la

nostra forza. Andate in pace.

Tutti Rendiamo grazie a Dio.

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Lunedì 25 giugno 2012

Inquinamento da parole

La sguaiatezza e le parolacce non liberano affatto le relazioni umane, ma le portano a un livello molto pericoloso di conflittualità e di volgarità. I bambini sono i primi a risentire della cattiva qualità della vita. Le parolacce non sono neppure più un'esclusiva del mondo giovanile. Il «turpiloquio» fa parte del linguaggio di tutti i giorni e si può incontrare dappertutto. E che fare? Lo sforzo è soprattutto quello di educare, di spiegare, di capire. Da cristiani, cortesia e gentilezza, garbo e buone maniere scaturiscono dal f o n d am e n t a l e c om an d a m e n t o dell'amore di Dio e del prossimo. Una strana parola Lucilla era indubbiamente la più educata e gentile bambina della quarta elementare, Un giorno, Rosa' ha, la sua vicina di banco, ebbe la malaugurata idea di "aggiustare" il pennarello rosso ricaricabile che faceva le bizze e ogni tanto macchiava; proprio quel giorno sfuggì alle sue manine grassocce e... zac! Tracciò tre stupendi ghirigori sulla felpa rosa di Lucilla. La mite Lucilla scattò in piedi e, cosa assolutamente straordinaria, aprì la bocca e disse: «Cavoli!». ,‹O000h!», fecero diciotto piccole bocche. La maestra Miriam la guardò sorpresa e poi autenticamente sbalordita, perché in quel momento

Lucilla cominciò a trasformarsi: i suoi capelli divennero irti come aculei, la bocca si allargò e dentro di essa luccicarono zanne acuminate, le unghie delle sue mani si allungarono come artigli. giorno dopo cominciò in modo molto normale! saltò sull’autobus e fu inghiottita dalla ressa dei passeggeri. Una signora la urtò e Lucilla, che di solito sopportava, sentì uno spiritello vendicatore che si impadroniva di lei. Così dalla sua bocca uscì un sonoro: «Cavoli!». L'aveva appena detto, che si accorse di scivolare verso il basso: si trovò a quattro zampe, si sentiva davvero strana e fece per parlare, ma si accorse di poter soltanto grufolare in modo indistinto, Una donna strillò inorridita: «C'è un maiale sui bus!». In p o c h i s e c o n d i , d i v e n n e u n pandemonio. Lucilla era diventata un porcellino. Finalmente arrivò la prima fermata e Lucilla scese, quando toccò terra ridivenne la bambina di sempre, Un vecchietto sceso dall'autobus con lei, la guardava con gli occhi che sorridevano dietro gli occhiali. «È strano, vero?», disse Lucilla. «Già», «Tutto per una parola», continuò Lucilla, ancora un po' confusa. «Ci sono parole che hanno un curioso potere», d isse i l vecch ie t to . «Trasformano le persone in animali, Chi le scopre ha un potere preoccupante». «E come si fa a non usarlo?», chiese Lucilla. «Bisogna imparare a non pronunciarle... Anche se è difficile», rispose il vecchietto. «Grazie», disse Lucilla, Preghiera Gesù, tu che sei la Parola più bella del Padre, aiutaci a depurare le nostre parole inquinate

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e ad avere parole belle e pulite verso i nostri fratelli. Amen Martedì 26 giugno 2012

Passaparola

Il tempo del Grest è un'occasione per creare legami belli di amicizia e di fraternità. Occorre però che le parole che si scambiano non siano cattive, ma siano parole che aiutino l'altro a crescere. La parola più bella, poi, è quella che arriva a dire all'altro: "ti voglio talmente bene che ti perdono, perché qualcun altro, Gesù, con il dono della sua vita, ha detto questa parola a me". Alla lettera Efesini (4,29.31=32) Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano servire per un'opportuna edificazione, giovando a quelli che ascoltano. Scompaiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con ogni sorta di malignità. Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo. Preghiera Signore le nostre parole hanno un peso. Aiutaci a usarle per regalare gioia ai nostri fratelli

e non per ferirli. Amen Mercoledì 27 giugno 2012

Dimmi una sola parola

Nell’ultima settimana del Grest con una parola speciale che ci invita al silenzio, Immaginiamo la scena raccontata dall'evangelista Luca. Dopo tante parole belle e vere che si sono scambiati per strada, Gesù e i due discepoli siedono a tavola. C'è un silenzio mozzaf iato. Nei gest i dell'ultima cena essi riconoscono il Maestro. Niente è più come prima! L'hanno ascoltato in silenzio, hanno guardato il Suo silenzio, hanno pregato con Lui e hanno scelto di seguirlo, Ti piace essere ascoltato? Allora impara ad accogliere le parole di chi ti è accanto. Scoprirai un mondo nuovo perché ricco delle parole degli altri. Lì si fa spazio anche la Parola di Dio. Da Vangelo di Luca (Lc 24, 13-16.2-35) In quel giorno (della Risurrezione) due discepoli erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante c i r c a u n d i c i c h i l o m e t r i d a Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e

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nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli. Sac.: Ora ti preghiamo, Dio nostro Padre, manda il tuo Santo Spirito, perché questo pane e questo vino diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo, nostro Signore. Sac.: Prima della sua morte sulla croce, egli ci lasciò il segno più grande del suo amore: nell’ultima Cena con i suoi discepoli, prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo diede loro e disse: PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:

QUESTO È IL MIO CORPO

OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.

Tutti: È il Signore Gesù! Si offre per noi! Sac.: Allo stesso modo prese il calice del vino e rese grazie, lo diede ai suoi discepoli e disse:

PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:

QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE PER LA NUOVA ED

ETERNA ALLEANZA, VERSATO PER VOI E

PER TUTTI IN REMISSIONE DEI

PECCATI. Tutti: È il Signore Gesù! Si offre per noi! Sac.: Poi disse loro: FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.

Sac.: Noi ricordiamo, o Padre, il tuo Figlio Gesù, morto, risorto, salvatore del mondo. Egli si è offerto nelle nostre mani e noi lo offriamo a te c o m e n o s t r o s a c r i f i c i o d i riconciliazione e di pace. Sac.: Ascolta, o Padre, la nostra preghiera e dona lo Spirito del tuo amore a tutti quelli che partecipano alla tua mensa; fa’ che diventino un cuor solo e un’anima sola nella tua Chiesa, con il nostro Papa N., con il nostro Vescovo N., con tutti i Vescovi della terra e con quanti lavorano per il bene del tuo popolo. Tutti: Un cuor solo, un’anima sola, per la tua gloria, Signore! Sac.: Benedici e proteggi, o Padre, i nostri genitori, i nostri fratelli e i nostri amici e anche quelli che non amiamo abbastanza. Ricordati dei nostri morti N.N.: prendili con te nella gioia della tua casa. Tutti: Un cuor solo, un’anima sola, per la tua gloria, Signore! Sac.: Padre santo, concedi a noi tuoi figli di venire un giorno a te nella festa eterna del tuo Regno con la beata Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra. Con tutti gli amici di Gesù canteremo per sempre la tua gloria. Tutti: Un cuor solo, un’anima sola, per la tua gloria, Signore! Sac.: Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

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La liturgia Eucaristica

Presentazione dei doni Sac.: Benedetto sei tu Signore,Dio dell'universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell'uomo;lo presentiamo a te,perché diventi per noi cibo di vita eterna: Tutti: Benedetto nei secoli il Signore. Sac.: Benedetto sei tu Signore,Dio dell'universo: alla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino, frutto della vite e del lavoro dell'uomo; lo presentiamo a te,perché diventi per noi bevanda di salvezza. Tutti: Benedetto nei secoli il Signore.

Sac.: Pregate, fratelli e sorelle,perché il mio e il vostro sacrificio sia gradito a Dio, Padre Onnipotente. Tutti: Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio,a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa. Tutti: Amen

Preghiera Eucaristica II Sac.: Il Signore sia con voi. Tutti: E con il tuo Spirito. Sac.: In alto i nostri cuori. Tutti: Sono rivolti al Signore. Sac.: Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio. Tutti: e’ cosa buona e giusta Sac.: O Dio, nostro Padre, tu ci dai la gioia di riunirci nella tua Chiesa per dirti il nostro grazie con Cristo Gesù nostro salvatore. Tu ci hai tanto amato, che hai creato

per noi il mondo intero, immenso e meraviglioso. Tutti: Gloria a te, Signore, che ci vuoi bene!

Sac.: Ringraziamo per il dono di Gesù e dello Spirito Tu ci hai tanto amato, che hai dato a noi il tuo Figlio Gesù per condurci fino a te. Tutti: Gloria a te, Signore, che ci vuoi bene! Sac.: Tu ci hai tanto amato, che hai dato a noi il tuo Santo Spirito per formare in Cristo una sola famiglia. Tutti: Gloria a te, Signore, che ci vuoi bene! Sac.: Per questi doni del tuo amore ti rendiamo grazie, o Padre, e, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo insieme la tua gloria: Tutti: Santo, Santo, Santo il Signore

Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua

gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome

del Signore. Osanna nell’alto dei cieli. Sac.: Sia benedetto Gesù Cristo, tuo Figlio, che ci hai mandato, amico dei piccoli e dei poveri. Egli ci ha insegnato ad amare te, nostro Padre, e ad amarci tra noi come fratelli. È venuto a togliere il peccato, il male che allontana gli uomini da te e li rende cattivi e infelici. Ci ha promesso il dono dello Spirito Santo che rimane sempre con noi perché viviamo come tuoi figli. Tutti: Benedetto colui che viene nel

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camminava con loro, Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero r i torno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, Preghiera: Aiutami Signore in questi ultimi giorni di Grest a scoprire la bellezza del silenzio. Per ascoltare gli altri, prendere decisioni buone e dire parole illuminate dalla Tua Parola. Giovedì 28 giugno 2012

Di una sola cosa ho bisogno

Un silenzio per ascoltare parole e gesti. Per scoprire che non viviamo su un'isola, ma inseriti in una rete fittissima di relazioni. A noi la scelta: far che gli altri non ci siano, oppure imparare giorno per giorno a farli sentire amati da noi. Solo quando Marta scoprirà quanto è bello 'perdere tempo' con le persone a lei più care, allora non sarà più 'tempo perso' ai suoi occhi. Nasce così un dialogo fecondo, un servizio autentico, un'ami-cizia veramente unica con îl Maestro. Dal Vangelo di Luca (Lc 10, 38-42) Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta». Preghiera Signore Gesù, che nel silenzio della tua vita hai aperto le braccia all'uomo più debole, insegnaci a stare in silenzio con Te per aprirci ai nostri fratelli e servirli con gioia. Amen

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Venerdì 29 giugno 2012

Condannare o perdonare?

Quante parole diciamo ogni giorno al Grest? Moltissime. Se ne fa-cessimo a meno non potremmo comunicare con gli altri. Usiamo parole per discutere, l i t igare, informarci, aggredire, accogliere, conoscere, con-dannare, giudicare, perdonare... Già, con la parola diciamo qualcosa di noi e desideriamo entrare in relazione con chi ci circonda. Ma so evitare pregiudizi e condanne? Sto imparando a ringraziare l'altro proprio perché è diverso da me? Mi impegno a non prevalere a tutti i costi o voglio essere sempre il migliore? Dal Vangelo di Giovanni (Gv 8,2-11) Gesù al mattino si recò nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa, Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano

nell'interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse; «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: -Neanche io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più». Preghiera Grazie Signore perché perdoni le mie cattiverie, Fa' che anche io sappia fare come Te. Donami parole accoglienti e sincere, per non condannare nessuno e perdonare tutti. Amen

S. MESSA SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI

Sac.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo Tutti.: Amen. Sac.: A voi, fratelli e sorelle, pace e gioia da parte di Dio. Tutti.: Benedetto sia Dio che ci ha radunati nell’amore di Cristo. Sac.: Il Dio che ci fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito ci guidi nel suo amore e ci aiuti a vivere da fratelli e sorelle.

Atto penitenziale

Si fa una breve pausa di silenzio. Poi il sacerdote dice:

Invocazioni Sac.: Signore, pietà.

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Tutti.: Signore, pietà. Sac.: Cristo, pietà. Tutti.: Cristo, pietà. Sac.: Signore, pietà. Tutti.: Signore, pietà. GLORIA A DIO, PACE ALL’UOMO

Gloria a Dio, pace all’uomo! Gioia dal cielo alla terra. Per il tuo amore Padre buono a te il nostro grazie. Noi ti lodiamo, ti benediciamo per il tuo regno che viene. A te i canti di festa per il Figlio Gesù nello Spirito Santo. Cristo Gesù che salvi il mondo ascolta la preghiera Tu sei l’Agnello vittorioso: salva anche noi dalla morte. O Santo luce del Padre, altissimo Dio, Signore del mondo. (Rit.)

COLLETTA (o preghiera dell’assemblea)

Sac.: Preghiamo. ...

Segue un tempo di preghiera silenziosa, quindi il celebrante esprime le intenzioni di tutti nell’orazione (o colletta) del giorno alla quale l’assemblea dà il suo assenso con l’acclamazione: Tutti.: Amen.

Liturgia della Parola Prima lettura: At 12,1-11 Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

Al termine della lettura si dice: Parola di Dio. Tutti.: Rendiamo grazie a Dio. Salmo: Sal 33 Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Seconda lettura 2Tm 4,6-8.17-18 Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.

Canto al Vangelo

Sac.: Il Signore sia con voi. Tutti: E con il tuo spirito. Sac.: Dal vangelo secondo... Tutti: Gloria a te, o Signore.

Vangelo Mt 16,13-19 Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli. La lettura termina con l’acclamazione: Sac.: Parola del Signore. Tutti: Lode a te, o Cristo.

Omelia

Credo

Cel. Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?

T. Credo.

Cel. Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?

T. Credo.

Cel. Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?

T. Credo.

Cel. Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore.

T. Amen.

PREGHIERA UNIVERSALE (o preghiera dei fedeli)

Ad ogni invocazione rispondiamo Tutti: Ascoltaci, o Signore