parrocchia san gregorio magno - milano dicembre 2016 ... · dalla incarnazione del figlio ... dio...

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Comunità Insieme Sommario Gesù si è fatto uomo Natale: un mistero inesauribile! Domenica 18 Dicembre festa dell’Unione Sportiva San Gregorio La praola del Papa Rimasero soltanto loro due la misera e la misericordia Vita di oratorio A Natale non solo regali ma accoglienza In preparazione al Natale con i più piccini Il discorso di Scola alla città Il bene dell’Europa è vivere insieme Le attività del gruppo missionario II Malawi e la missione delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto Calendario di Dicembre Parrocchia... in breve Natale: un mistero inesauribile! don Sergio Tomasello Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Dicembre 2016 Gesù si è fatto uomo D io si fa vicino! E a suo modo si presenta agli uomini di ogni tempo in maniera quasi im- percettibile, ma con i tratti di un figlio: “un bambino che è nato per noi!” Dio si fa vicino! E l’iniziativa è sempre sua, non nostra; a noi il compito di contemplarla e di stupirci, ogni volta, sem- pre, perché è Lui che decide di venire a noi nella concretezza, non in un concetto o in una immagine passeggera, ma nella nostra storia di questo mondo. Dio si fa vicino nella storia! Si incarna, a suo modo nel grembo di Maria di Nazareth, perché ogni storia di questo mondo e ogni nascita alla vita parla un po’ anche di Lui, lo mostra con i tratti della sem- plicità e dell’umiltà, descrive bene il suo stile che appare evidente dal basso, dall’hu- mus. Dio si fa vicino così: nell’umiltà di Betlemme ma anche nella bellezza e nello stupore di ogni nascita alla vita, nel fatto di prendere un volto preciso, di essere accol- to da una famiglia precisa, di abitare una terra precisa e di entrare nelle relazioni uma- ne, come un Dio fraterno, che ama la comunione e la relazio- ne con gli uomini. Dio si fa vicino ad ognuno dei nostri “fratelli uomini”, anche oggi, anche in questo millennio che tutti viviamo con trepidazione e anche con un po’ di paura. Dio si fa vici- no con i tratti della speranza e della custodia: non dobbiamo temere, perché Lui - Dio - ci ama da morire, e farà di tut- to per farci alzare lo sguardo in vista del futuro. Lui “non spegne una fiamma smorta e non abbatte una canna già incrinata”. Piuttosto è fuoco vivo e roveto ardente, è vento gagliardo che sveglia e risana con la forza del suo Spirito. Dio si fa vicino alla sua Chie- sa, perché lei lo attende in preghiera e lo riconosce nel volto dei fratelli poveri, come una Sposa che cerca con de- siderio e amore il suo Sposo. Egli quindi “si fa trovare dal cuore di chi lo cerca”. Come dice l’Apocalisse:”Ecco, io sto alla porta e busso. Se qual- cuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. Ecco il desiderio realizzato di Dio: stare con noi, stare con segue a pagina 2 me! Il mistero del Natale è ine- sauribile ! Un mistero - se ci pensate - è caratterizzato proprio dal fatto di essere in- sondabile, è una realtà che si rivela a poco a poco e sempre di nuovo, mai fino in fondo. È inesauribile, nel suo significa- to e nella sua realtà: abbiamo sempre da imparare qualcosa dalla Incarnazione del Figlio di Dio! Ci chiediamo infatti continuamente: cosa signifi- ca davvero che Dio si è fatto Uomo? che Dio è entrato nella nostra storia sotto forma di un bambino? Perché Dio, l’altro- da-noi, ha deciso di assume- re un volto umano, un corpo come noi ed è divenuto visibi- le in Gesù di Nazareth? Perché Dio si è fatto Uomo?

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Comunità InsiemeSommarioGesù si è fatto uomoNatale: un mistero inesauribile!

Domenica 18 Dicembre festa dell’Unione Sportiva San Gregorio

La praola del PapaRimasero soltanto loro due la misera e la misericordia

Vita di oratorioA Natale non solo regali ma accoglienza In preparazione al Natale con i più piccini

Il discorso di Scola alla cittàIl bene dell’Europa è vivere insieme

Le attività del gruppo missionarioII Malawi e la missione delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto

Calendario di Dicembre

Parrocchia... in breve

Natale: un mistero inesauribile!don Sergio Tomasello

Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Dicembre 2016

Gesù si è fatto uomo

Dio si fa vicino! E a suo modo si presenta agli uomini di ogni

tempo in maniera quasi im-percettibile, ma con i tratti di un figlio: “un bambino che è nato per noi!”

Dio si fa vicino! E l’iniziativa è sempre sua, non nostra; a noi il compito di contemplarla e di stupirci, ogni volta, sem-pre, perché è Lui che decide di venire a noi nella concretezza, non in un concetto o in una immagine passeggera, ma nella nostra storia di questo mondo.

Dio si fa vicino nella storia! Si incarna, a suo modo nel grembo di Maria di Nazareth, perché ogni storia di questo mondo e ogni nascita alla vita parla un po’ anche di Lui, lo mostra con i tratti della sem-

plicità e dell’umiltà, descrive bene il suo stile che appare evidente dal basso, dall’hu-mus. Dio si fa vicino così: nell’umiltà di Betlemme ma anche nella bellezza e nello stupore di ogni nascita alla vita, nel fatto di prendere un volto preciso, di essere accol-to da una famiglia precisa, di abitare una terra precisa e di entrare nelle relazioni uma-ne, come un Dio fraterno, che ama la comunione e la relazio-ne con gli uomini.

Dio si fa vicino ad ognuno dei nostri “fratelli uomini”, anche oggi, anche in questo millennio che tutti viviamo con trepidazione e anche con un po’ di paura. Dio si fa vici-no con i tratti della speranza e della custodia: non dobbiamo temere, perché Lui - Dio - ci

ama da morire, e farà di tut-to per farci alzare lo sguardo in vista del futuro. Lui “non spegne una fiamma smorta e non abbatte una canna già incrinata”. Piuttosto è fuoco vivo e roveto ardente, è vento gagliardo che sveglia e risana con la forza del suo Spirito.

Dio si fa vicino alla sua Chie-sa, perché lei lo attende in preghiera e lo riconosce nel volto dei fratelli poveri, come una Sposa che cerca con de-siderio e amore il suo Sposo. Egli quindi “si fa trovare dal cuore di chi lo cerca”. Come dice l’Apocalisse:”Ecco, io sto alla porta e busso. Se qual-cuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. Ecco il desiderio realizzato di Dio: stare con noi, stare con segue a pagina 2

me!Il mistero del Natale è ine-

sauribile ! Un mistero - se ci pensate - è caratterizzato proprio dal fatto di essere in-sondabile, è una realtà che si rivela a poco a poco e sempre di nuovo, mai fino in fondo. È inesauribile, nel suo significa-to e nella sua realtà: abbiamo sempre da imparare qualcosa dalla Incarnazione del Figlio di Dio! Ci chiediamo infatti continuamente: cosa signifi-ca davvero che Dio si è fatto Uomo? che Dio è entrato nella nostra storia sotto forma di un bambino? Perché Dio, l’altro-da-noi, ha deciso di assume-re un volto umano, un corpo come noi ed è divenuto visibi-le in Gesù di Nazareth? Perché Dio si è fatto Uomo?

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2 Comunita’ inSieme

segue da pagina 1

Domenica 18 Dicembre festa dell’Unione Sportiva San Gregorio

È in programma per dome-nica 18 dicembre la Festa di Natale dell’Unione Sportiva San Gregorio, che per la prima volta, nel periodo natalizio, si presenta alle famiglie dei suoi atleti con un evento che uni-sce voglia di stare insieme e spirito di squadra.

La festa inizierà nel pome-riggio, intorno alle 16.30, con una golosa merenda che ve-drà protagoniste le giovani atlete della pallavolo Under 18, che intratterranno le più piccole pallavoliste dell’U12 e i piccoli leoncini dell’U13 (del calcio) con diverse attività e molti giochi.

A seguire tutte le squadre che fanno parte dell’Unione Sportiva San Gregorio, una società con oltre 50 anni di storia, che oggi può contare su due squadre di Calcio, e diverse squadre di Pallavolo, si riuniranno per una cena societaria. A partire dalle ore 19:45, infatti, tutti gli atleti, insieme alle loro famiglie, si ri-troveranno attorno allo stesso tavolo, una splendida occasio-ne per passare un po’ di tem-po insieme fuori dai campi sportivi, approfittandone per scambiarsi gli auguri a pochi giorni dall’inizio della pausa natalizia. La Società Sporti-va San Gregorio ha deciso di chiedere a dirigenti ed allena-tori dI presentarsi alle famiglie con il prezioso supporto di Don Sergio e del presidente Roberto Cividati, da anni in prima linea per promuovere le attività sportive e ricreative della società.

Durante la festa sarà possi-bile acquistare con una pic-

cola offerta alcuni gadget e ordinare il primo calendario dell’Unione Sportiva San Gre-gorio, che racchiude le foto

Lisa Malagò - genitore della US San Gregorio

più belle delle passate stagio-ni sportive delle diverse squa-dre: un simpatico modo per sostenere la società e passare

un altro anno insieme agli at-leti che di essa fanno parte. e che ne sono la gloria.

Il Natale esaudisce il deside-rio di tutti noi, il desiderio di ricominciare, il desiderio di essere liberati dal male.

Il Natale aiuta a lasciarsi alle spalle il passato e a dedicarsi al futuro, con una nuova vita-

lità, perché noi non siamo ab-bandonati a noi stessi. L’Em-manuele è il Dio con noi, è il Dio per noi !

Il Natale è sempre giovane, non viene logorato dal tem-po, né dalle tradizioni che

cambiano, né dagli uomini che peccano o girano le spalle per rinchiudersi agli altri.

Perché Dio che si fa vicino, scommette sempre su di noi, la sua grazia è per noi, la sua offerta di amore compassio-

nevole salva l’umanità dalla continua ricaduta nella indif-ferenza. Non sono più solo: Dio è con me, Dio è in me. Il Natale è davvero un mistero inesauribile.

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Dicembre 2016 3

La parola del PapaRimasero soltanto loro due la misera e la misericordia

Nella lettera aposto-lica “Misericordia et misera” a conclusio-

ne del Giubileo straordinario della misericordia, (Roma, 20 novembre 2016) Papa France-sco sceglie la pagina del Van-gelo di Giovanni (Gv, 8-1-11) dove si racconta dell’incontro tra Gesù e una donna adul-tera, come icona dell’anno appena trascorso e ripren-de un bellissimo commento di S. Agostino. Alla richiesta degli scribi e dei farisei che volevano metterlo alla prova, chiedendogli di esprimersi ri-guardo ad una donna trovata in adulterio e che, secondo la legge di Mosè, avrebbe dovu-to essere lapidata, “il Signore risponde in modo tale da sal-vare la giustizia, senza smen-tire la mansuetudine. Non disse: Non sia lapidata! Si sa-rebbe messo contro la legge. Ma si guarda bene anche dal dire: Sia lapidata! Guardate che risposta piena di giustizia, e insieme piena di mansue-tudine e di verità! Chi di voi

è senza peccato - dice - scagli per primo una pietra contro di lei. O risposta della Sapienza! Come li costrinse a rientrare subito in se stessi! Questa è la voce della giustizia. E quelli, colpiti da essa come da una freccia poderosa, guardando-si e trovandosi colpevoli, uno dopo l’altro, tutti si ritirarono. Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia. Abbiamo sentito la voce della giustizia, sentiamo ora la voce della mansuetudine. Nessu-no ti ha condannato? Ella ri-spose: Nessuno, Signore. Ed egli: Neppure io ti condanno, neppure io, dal quale forse hai temuto di esser condan-nata, non avendo trovato in me alcun peccato. Neppure io ti condanno. Come, Signore? Tu favorisci dunque il pecca-to? Assolutamente no. Ascol-tate ciò che segue: Va’ e d’ora innanzi non peccare più”. (S. Agostino “Commento al Van-gelo di San Giovanni Omelia 33 Gv 8,1-11 La donna adul-tera”).

Il Papa nella sua lettera sot-tolinea la possibilità di vita nuova che scaturisce dal per-dono “Va’ e d’ora innanzi non peccare più”. E’ questa la vita nuova alla quale siamo chia-mati. Una vita che nasce dal perdono. E’ quello che succe-de a Zaccheo, a S. Paolo, a S. Agostino, e a tutti coloro che riconoscono la loro miseria e il grande amore di Dio per loro. Quello che il Papa vuole dirci è che “Dio, perdonando, tra-sforma e cambia la vita”.

Vorremmo sottolineare al-cuni punti della lettera che possono aiutarci nel nostro cammino personale e comu-nitario.

1. L’ascolto della Parola pe-netri nelle pieghe della nostra vita. (punti 6 e 7)

“Dio parla ancora oggi con noi come ad amici, si intrat-tiene con noi per donarci la sua compagnia e mostrarci il sentiero della vita”. La Bibbia mostra storie ed esempi di vite che narrano le meraviglie della misericordia di Dio.

2. Il sacramento della ricon-ciliazione (punto 8 e 10)

Una volta riconosciuta la grandezza dell’amore di Dio, vediamo la nostra piccolezza e la nostra miseria. La coscien-za dei doni di Dio ha un rifles-so importante sulla consape-volezza che ognuno ha di sé.

La riconciliazione ha un grande valore, perché favori-sce l’incontro tra la nostra de-bolezza e la potenza dell’amo-re fedele di Dio. Come dice San Paolo, “questo tesoro l’ab-biamo in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria proviene da Dio e non da noi” (1 Cor, 15,8)

Nel ministero della Con-fessione si fa esperienza del volto di Dio attraverso i sacer-doti: “accoglienti con tutti; te-stimoni della tenerezza pater-na nonostante la gravità del peccato; solleciti nell’aiutare a riflettere sul male commesso; chiari nel presentare i principi morali; disponibili ad accom-pagnare i fedeli nel percorso penitenziale, mantenendo il loro passo con pazienza; lun-gimiranti nel discernimento di ogni singolo caso; generosi nel dispensare il perdono di Dio”.

3. La misericordia possiede anche il volto della consola-zione (punto 13) “attraverso la vicinanza,l’affetto e il so-stegno che tanti fratelli e so-relle possono offrire quando sopraggiungono i giorni della tristezza e dell’afflizione”. Dio è con noi anche attraverso la presenza dei nostri fratelli.

La misericordia di Dio, illu-mina le nostre tenebre e fa luce negli anfratti della nostra anima per ricondurci ad una più piena comunione con Lui.

“La notte illuminata dalla luna era stupefacente, come la misericordia”. (Il dottor Ziva-go, di B. Pasternak).

Alessandra e Giovanni Riva

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4 Comunita’ inSieme

Vita di oratorioA Natale non solo regali ma accoglienza

È ormai prossimo il San-to Natale e per viver-lo al meglio i gruppi

adolescenti e preadolescenti hanno partecipato a due mo-menti di ritiro.

Gli adolescenti (domenica 27 novembre) hanno tratta-to il tema dell’accoglienza attraverso le figure di Gesù, Giuseppe e Maria che hanno vissuto l’esperienza dell’ac-cogliere, ma anche del non essere accolti e addirittura del dover fuggire. Nel corso della mattinata i ragazzi han-no partecipato alla messa do-

Massimiliano Salis

Ripensando agli anni in cui i nostri bambini erano piccoli, quado andavano alla scuola materna o elementare, ricor-diamo con gioia e ancora tan-ta emozione quei momenti in cui noi genitori eravamo invi-tati ad assistere ad una piccola rappresentazione, preparata dai bambini sotto la guida delle maestre, solitamente per il Natale. Anche se la cosa si esauriva in poco tempo, ab-biamo sempre apprezzato la

volontà delle insegnanti nel far lavorare i bimbi in gruppo, nel dedicare tempo (tanto!) alle prove, alle rifiniture e ai dettagli, con l’obiettivo di pre-parare una bella sorpresa per qualcuno a cui si vuol bene: mamme e papà, nonni, fratelli o zii…

Con i bambini del primo anno di catechismo (seconda e terza elementare) abbiamo così pensato di “raccontare” il Natale, la nascita di Gesù,

menicale, poi si sono dedicati a un lavoro di gruppo in cui si è parlato del significato di “accoglienza” in relazione alla propria esperienza di vita; in seguito don Sergio ha tenuto un momento di riflessione af-frontando tale tema dal pun-to di vista evangelico. Dopo pranzo, si è andati a visitare la “Casa della carità” per po-ter vivere e conoscere l’acco-glienza concreta. Ci ha accolto suor Cristina, una consacrata diocesana, che ci ha guidati nella visita della casa e che ci ha fatto comprendere il sen-

so profondo dell’accoglien-za: un’accoglienza che non si limita al soddisfacimento di un bisogno, ma che ricerca la conoscenza della persona per potersi prendere cura di lei al meglio.

I preadolescenti, invece, hanno vissuto un intenso momento di ritiro il giorno di Sant’Ambrogio e della festa dell’Immacolata. Anche loro hanno trattato il tema dell’ac-coglienza, non solo attraverso l’esempio della Sacra Famiglia, ma anche di tutti i personaggi del presepe che hanno mani-festato diverse forme di acco-glienza verso il piccolo Gesù. In quei due giorni ci sono stati momenti riflessione guidati da Don Sergio e dagli educa-

In preparazione al Natale con i più picciniStefania Grisoli e Maria Costantino

attraverso la realizzazione di un presepe in stoffa: i piccoli ascoltano volentieri i racconti piuttosto che letture un po’ fredde e anonime…

E a casa? Come favorire qualche momento emozio-nante, gratificante e gioioso, in cui figli e genitori possano passare del tempo insieme, con un preciso scopo? Ab-biamo scelto di farli cantare insieme!!!

I genitori hanno accettato di

tori, ma anche tanti momenti di gioco: siamo andati anche a pattinare al parco di Porta Ve-nezia. I ragazzi hanno vissuto anche l’esperienza particolare di passare la notte in oratorio e la mattina, per concludere i due giorni di ritiro, hanno ani-mato la messa.

Questi momenti, seppur impegnativi, sono importanti per prepararsi al Natale come veri cristiani, ma anche per rafforzare lo spirito di gruppo tra i ragazzi.

Il martedì prima di Natale i preadolescenti e gli adole-scenti si troveranno insieme per vivere il sacramento della confessione, per cenare insie-me e scambiarsi gli auguri di Natale.

aiutare i loro bimbi ad impara-re tre canzoncine, favorendo e condividendo momenti di ascolto e di memorizzazione di parole e musica… così do-menica 18 Dicembre, in chie-sa, ci ritroveremo, con questi bimbi, i loro genitori e coloro che desiderano unirsi, per un momento festoso da vivere insieme, per condividere la gioia del Natale di Gesù, dono per tutta l’umanità.

Vi aspettiamo!

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Dicembre 2016 5

Il discorso di Scola alla cittàIl bene dell’Europa è vivere insiemeacura della redazione

Pubblichiamo una bre-ve sintesi del discorso alla città dell’Arcive-

scovo, card. Angelo Scola, in occasione della festa di S. Am-brogio.

“Per uscire dal vicolo cieco in cui l’Europa sembra essere caduta, Milano e la Lombar-dia comprese, diviene neces-sario domandarsi se essa sia in grado di incarnare ancora un’idea politica forte, quale è stata quella che negli anni Cinquanta è riuscita ad aggre-gare i primi Stati membri. È necessaria una nuova visione dell’Europa che, da una parte, valorizzi quella molteplicità culturale che da sempre la ca-ratterizza e, dall’altra, permet-ta agli stessi Stati di ritrovare la necessaria unità per rispon-dere alle sfide dei tempi, pri-me fra tutte l’immigrazione e la sicurezza.

Da sempre l’identità euro-pea ha presentato tratti pa-radossali e quelle preceden-temente descritte non sono certo le prime emergenze con cui si è trovata a fare i conti. Se, da una parte, la storia del nostro continente fa emerge-re il dato incontrovertibile di una comune appartenenza, dall’altra è altrettanto eviden-te come il patrimonio condivi-so da almeno 1.700 anni si sia sempre declinato in una tale pluralità di forme, di culture, di lingue da rendere assai dif-ficile, in un certo senso, il rife-rimento a una qualche unità originaria.

A ogni modo, occorre rico-noscere che, stante la com-plessità dei processi in atto, oggi nessuno Stato naziona-le è in grado di affrontarli da solo: l’Europa non è un’op-zione, ma una vera e propria necessità. D’altra parte sono convinto che non si possa ri-nunciare a un ideale comune

che, in qualche modo, funga da principio unificatore e rie-sca a far evolvere l’incipiente declino in un benefico trava-glio.

La strada percorsa all’inizio storico delle attuali istituzioni europee individua un metodo con cui, anche nel radicalmen-te mutato scenario odierno, è possibile perseguire l’unità. Siamo chiamati a partire dalla realtà, nelle sue urgenze con-crete, per lasciar emergere l’ideale. L’ideale, non l’utopia, vale a dire un senso (signifi-cato e direzione) per un cam-mino comune europeo. Come allora sembrava esserci spro-porzione tra gli obiettivi fissati (produzione comune del car-bone e dell’acciaio) e gli ideali di pace e di prosperità dell’in-tero continente (il carbone e l’acciaio erano la materia prima dell’industria bellica), così anche oggi servono nello stesso tempo grande realismo e grandi ideali.

In quest’ottica non basta, anche se è necessario, guar-dare alle radici dell’Europa che conosciamo bene. Al di là dei tanti innegabili apporti che nel corso dei secoli han-no contribuito a modellarne il volto - penso a Gerusalemme, Atene e Roma, fino alle istan-ze illuministiche di libertà e uguaglianza e a quelle mo-derne circa il peso del sogget-to - mi sembra che elementi decisivi di queste radici pos-sano essere oggettivamente reperiti nel nucleo del cri-stianesimo inteso secondo il criterio della ‘secondarietà’ individuato da Rémi Brague. Senza tener conto delle ‘im-plicazioni’ antropologiche, so-ciali e culturali contenute nel-la rivelazione trinitaria - dalla singolare visione della dignità della persona e dell’insupera-bilità della differenza sessuale,

alla concezione della libertà e del suo rapporto con la verità, fino alla salutare distinzione tra società civile e dimensione religiosa e al riconoscimento del valore della sussidiarietà e della solidarietà - è difficile dar conto di cosa intendia-mo con la parola Europa. In questo quadro invece tutte le differenze etniche, nazionali e linguistiche finiscono per con-solidareun patrimonio comu-ne nel senso etimologico del termine.

Un sano rapporto tra reale e ideale come metodo per edificare una comune casa europea mostra che in Europa siamo attrezzati per affrontare l’inevitabile tensione tra iden-tità e differenza e tra unità e pluralità che, a ben vedere, anche se con caratteri diversi, ha connotato ogni epoca. E lo siamo proprio grazie alla radi-ce cristiana delle nostre cul-ture. Infatti il principio della differenza nell’unità vive, per eccellenza, nel mistero della Trinità. Tale principio trapas-sa nella storia in forza dell’in-carnazione di Gesù Cristo per diventare principio di com-prensione e valorizzazione di ogni differenza, da quelle co-stitutive di anima- corpo, uo-mo-donna, individuo-società, persona-comunità, a tutte le diversità etniche, culturali e religiose. Questo non significa che l’Europa possa, in modo quasi indolore, trovare facili accomodamenti tra i diversi soggetti in campo. Il ‘metic-ciato di civiltà’ è un processo e non un programma prescritti-vo; ma gli europei, oserei dire soprattutto i cristiani, hanno tutti gli strumenti culturali per raccogliere la sfida della pluralità. Si tratta di ripensare gli assiomi su cui poggiano le nostre democrazie procedu-rali e il principio di laicità sul

quale intendono reggersi. In una società plurale, per sua natura tendenzialmente con-flittuale, la laicità è tale solo se crea le condizioni per garanti-re la narrazione di tutti i sog-getti personali e sociali che la abitano, in vista del reciproco riconoscimento. Solo così è possibile una convivenza ten-denzialmente armonica che generi vita buona. L’espressio-ne «Europa famiglia di popo-li», ripetuta da papa Francesco nei discorsi rivolti all’Europa, dice bene il compito storico che la attende: ma una convi-venza delle diversità, capace di farle collaborare e di inte-grarle nell’orizzonte di senso proprio di un umanesimo per-sonalista.

Per raggiungere tale com-plessa armonia è necessario il riconoscimento pratico dei beni da condividere. Non si tratta di elaborare a tavolino un accordo tra diverse mon-dovisioni, è necessario dare valore politico, attraverso pre-cise procedure, al bene socia-le pratico primario del vivere insieme. Questo dato sociale deve essere elevato al ran-go di bene politico da tutti e promosso dalle istituzioni. Per essere fondato non richiede alcun accordo ideologico pre-ventivo. All’interno di questo spazio, garantito a tutti, potrà esercitarsi il dinamismo del riconoscimento dialogico tra i soggetti sui singoli contenu-ti di valore, in un confronto, serrato e sempre aperto, tra mondovisioni diverse. Ela-borando, in modo adeguato, questa comune decisione, il bene pratico politico dell’es-sere in società potrebbe costi-tuire quell’universale politico che il processo di secolarizza-zione nel corso della moderni-tà ha fatto smarrire.

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6 Comunita’ inSieme

Esportano: tabacco (mag-giore produttore dopo lo Zimbabwe), thè, caffè, zuc-chero e cotone. La pesca è un’attività di pura sussistenza e la produzione industriale copre il fabbisogno interno nei settori alimentare, tessile, abbigliamento, chimico, car-tario. Il Malawi produce anche cemento e tabacco. Quindi per il resto importano quasi tutto dall’estero.

Hanno collegamenti ferro-viari per 800 km ed hanno strade asfaltate che coprono solo 15.500 km del territorio nazionale. Il Malawi ha un ae-roporto con una linea locale per i collegamenti nazionali ed è raggiunto da linee inter-nazionali per gli altri collega-menti.

In questo ambiante le Suore Cappuccine di Madre Rubat-to – sei in tutto – visitano le famiglie, insegnano il cate-chismo a bambini, adolescen-ti e giovani; testimoniano il Vangelo in povertà e offrono

Le attività del gruppo missionario

Il Malawi si trova in Afri-ca sud-orientale ed è di piccole dimensioni: con-

fina con lo Zambia ed il lago Niassa. È tre volte più piccolo dell’Italia ed ha un popolazio-ne di 16 milioni di abitanti.

La capitale è Lilongue ed è situata nel mezzo dello stato.

L’origine del nome “Mala-wi” (che è il nome attribuito originariamente al lago, in lingua bantu) non è certa. Si suppone che derivi dal nome di una tribù del sud del paese o che si riferisca allo scintillio del sole che sorge sul lago (rappresentato sulla bandiera nazionale). Il vecchio nome, sempre legato alla topono-mastica del lago, è Niassaland.

Circa tre quarti della popo-lazione vive con meno di 1,25 dollari statunitensi al giorno L’economia è basata sull’agri-coltura e pur coltivando mais, sorgo, riso, patate dolci, can-na da zucchero, ortaggi ed arachidi è uno dei paesi più poveri al mondo.

una formazione sanitaria alle famiglie che incontrano nelle varie attività sanitarie e pa-storali. Prestano servizio in sei Cappelle situate nella Diocesi di Palombe, territorio immer-so nella foresta pluviale dove le case sono capanne di fango e di piccoli mattoni e dove il Baobab (= albero sacro) sta a significare il luogo di ritrovo o il riferimento del villaggio stesso. Le famiglie sono com-poste spesso da donne con molti bambini. Il progetto a cui stanno lavorando e su cui si appoggiano le Suore di Ma-

Il gruppo missionario

II Malawi e la missione delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto

dre Rubatto è l’acquisto di un SUV per spostarsi su tutto il territorio il cui prezzo è pari a circa €50.000,00: è per questo che stanno raccogliendo la somma necessaria per il suo acquisto anche con gli aiuti e le donazioni. Potete consulta-re il sito delle Suore Cappuc-cine di Madre Rubatto: www.scmrubatto.org scegliendo la cartella del Malawi.

Grazie a tutte le famiglie e ai ragazzi che parteciperanno a questa nuova azione mis-sionaria a favore delle Suore Cappuccine.

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Dicembre 2016 7

CALENDARIO DI FEBBRAIO Calendario di DicembreEventi e appuntamenti importanti per la nostra comunità

Giovedì 1 Ore 18.00: S. Messa a cui segue l’Adorazione Eucaristica; ore 19.00: Vesperi e Benedizione Eucaristica)Sabato 3 Ore 18,30: Gruppo Giovani Coppie, incontro sulla Parola e cena condivisaDomenica 4 iV DomeniCa Di aVVento - anno a Domenica speciale per i bambini di V elementare: ore 10,00 S. Messa, ore 11,00 riunione dei genitori

mentre i figli giocano in cortile con gli animatori fino alle ore 12,00 Ore 16.00 film per i ragazzi al Salone GregorianumLunedì 5 Ore 16.30 catechesi dei ragazzi ore 21,00: in chiesa preghiera di avvento sul profeta isaia (iii serata)Martedì 6 Ore 16.30 catechesi dei ragazzi Ore 18.00 S. Messa nella Vigilia di S. AmbrogioMercoledì 7 Festa di S. ambrogio - Patrono della città di milano ore 9.00 S. messa solenne ore 18.00 S. messa nella Vigilia dell’immacolata ConcezioneGiovedì 8 SoLennita’ DeLL’immaCoLata ConCeZione orario domenicale delle S. messe; nel pomeriggio alle ore 17.00 S. Rosario meditato in ChiesaDomenica 11 V DomeniCa Di aVVento - anno a Ore 16.00 film per i ragazzi al Salone Gregorianum Ore 16,00 BattesimiLunedì 12 ore 21,00: in chiesa preghiera di avvento sul profeta isaia (iV serata)Martedì 13 Santa Lucia vergine e martire - memoria Ore 17.00 confessioni in Chiesa per i ragazzi di I mediaMercoledì 14 Ore 17.00 confessioni in Chiesa per i ragazzi di V elementareGiovedì 15 Ore 18.00: S. Messa a cui segue l’Adorazione Eucaristica; ore 19.00: Vesperi e Benedizione Eucaristica)Venerdì 16 Si concludono le bendizioni di Natale nei caseggiati della zona Sud della Parrocchia Ore 20.30 presso il salone Gregorianum proiezione del film “Chiamatemi Francesco” a seguire la

testimonianza di Padre Giacomo Costa SJ, nell’ambito del cineforum di Azione Cattolica di MilanoSabato 17 Inizio delle ferie pre-natalizie (17 - 24 dicembre). Le S. Messe del giorno seguiranno una liturgia propria Ore 20.30 concerto di Natale dei cori delle Parrocchie del Decanato, presso il SS. RedentoreDomenica 18 DomeniCa DeLL’inCaRnaZione - anno a - “Divina maternità di maria” Ore 10,00 durante la S. Messa benedizione delle statuine di Gesù Bambino da esporre nel presepe Ore 16.30 in Chiesa momento festoso di incontro con canti di Natale a cura dei bimbi di II e III elementare

e famiglie, aperto a tutta la comunità in particolare famiglie con bimbi piccoli Nel pomeriggio in oratorio: festa del Gruppo Sportivo US San Gregorio che si conlcuderà con una cena

comunitaria e gli auguri nataliziLunedì 19 inizio della novena di natale per tutti i bambini del catechismo e i loro accompagnatori ore 16.30 suonano le campane, ore 17.00 inizio della novema davanti al presepe La novena prosegue ogni giorno fino a giovedì 22 Martedì 20 Ore 18.30 confessioni in Chiesa per adolescenti e pre-adolescenti, saranno presenti tre sacerdoti. Al

termine, cena comunitaria presso l’oratorioGiovedì 22 Ore 18.00: S. Messa a cui segue l’Adorazione Eucaristica; ore 19.00: Vesperi e Benedizione EucaristicaSabato 24 ViGiLia Di nataLe. ore 18.00 s. messa della vigilia, ore 24.00 s. messa della notte (la Chiesa apre alle

23.00, e alle 23.30 inizia una veglia di preparazione alla s. Messa della notte)Domenica 25 S. nataLe DeL SiGnoRe - Solennità. S. messe alle ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 L’oratorio rimane chiuso fino al giorno di capodanno, riapre il 2 gennaio 2017Lunedì 26 S. Stefano protomartire - festa. S. messe ore 8.30 - 10.00 - 18.00. Sospesa la s. messa delle 11.30Martedì 27 S. Giovanni evangelista - festa - SS. messe ore 9,00 e 18,00Mercoledì 28 SS. innocenti - festa - SS. messe ore 9,00 e 18,00Sabato 31 ore 18.00 S. messa di fine anno con il canto del te Deum di ringraziamento

Page 8: Parrocchia San Gregorio Magno - Milano Dicembre 2016 ... · dalla Incarnazione del Figlio ... Dio è con me, Dio è in me. Il Natale è davvero un mistero inesauribile. ... anche

8 Comunita’ inSieme

Offerte per la Parrocchia Dall’archivio parrocchiale

Celebrazioni liturgicheSante meSSe FeStiVe

Ore 8.30 - 10.00 - 11.30 - 18.00 - Vigiliare ore 18.00

Sante meSSe FeRiaLiOre 9.00 e 18.00 (ore 17.30: recita del S. Rosario)Giovedì al termine della S. Messa delle ore 18.00

Adorazione Eucaristicasegue alle 19.00 recita comunitaria del Vespero e

Benedizione Eucaristica

ConFeSSioniSabato dalle ore 15.00 alle 19.00; in altri giorni e

orari chiedere in sacrestia oppuredirettamente a don Sergio o a don Gabriele.

il Centro d’ascolto è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9.00 alle 11.00 e tutti i venerdì dalle ore 16.00 alle 18.00 (tranne festivi). Telefono: 02-29403170.

La Portineria - Via Settala 25 è aperta tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00.Domenica e festivi dalle ore 15.00 alle 19.00.

a t t e n Z i o n eLa Parrocchia ha un nuoVo CoDiCe iBan IT56 O 033 5901 6001 0000 0124811intestato a “Parrocchia San Gregorio magno”; il vecchio codice IBAN non è più attivo: chiunque deve versare lo faccia sempre sul nuovo Conto Corrente.

Parrocchia ... in breve

Novembre 2016

Don Sergio tomasello (parroco): tel. 339 2752279 - [email protected] Gabriele Cislaghi (res. con incarichi pastorali): tel. 02 36750906 - [email protected]. Franco Buzzi (impegno festivo normalmente sabato pomeriggio e domenica mattina)Suore Cappuccine di madre Rubatto - Via L. Settala 70: tel. 02 29534664.Parrocchia San Gregorio magno: numeri di telefono: 02-29409888 e 02-29524890; e di fax 02-29403170 indirizzo e-mail: [email protected] (Parrocchia SGM) indirizzo e-mail: [email protected] (Centro di Ascolto)

Contatti personali

Sono Rinati in CRiSto

Lucrezia Felice Maria Rivadi Simone e Roberta Bavio

Davide Contaldodi Giovanni Battista e Alessandra Tocchetti

Arianne Chiara Marcella Flomidi Massimiliano e Francesca Squillace

Ci hanno PReCeduto nella CaSa del PadRe

Francesca Pia Stradella ved. Rigoldiviale Tunisia 21

Maria Gino Meanivia S. Gregorio 11

Anonimi contributo mensile Euro 900 Offerte di N. N. per Parrocchia Euro 200 Offerte per Funerali Euro 350Offerte per Battesimi Euro 300 Offerte per Oratorio (da cassette) Euro 210Offerte 2 novembre per CAV Buzzi Euro 225Offerte per don Mauro B. per Haiti Euro 200

Ringrazio coloro che il giorno del 2 novembre hanno lasciato la loro offerta a suffragio dei pro-pri cari e che abbiamo subito devoluto al CAV dell’Ospedale Buzzi (Centro di Aiuto alla Vita).Ringraziamo anche per le offerte delle Benedizioni natalizie. Per la Zona Nord che non passeremo a visitare: portate voi la busta in Chiesa. Grazie.

La Parrocchia su Internetwww.sangregoriomilano.it

... è il sito della Parrocchia: vi invitiamo a consultarlo per le informazioni sulla vita della nostra Comunità di San Gregorio Magno e iscrivervi alla newsletter