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appartenente al Gruppo Poste Italiane Società Promotrice Società Gestore Collocatore La Parte III del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta all’investitore, è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio sull’offerta. Data di deposito in Consob della Parte III: 25 febbraio 2011 Data di validità della Parte III: dal 1° marzo 2011 PARTE III DEL PROSPETTO COMPLETO ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO

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Page 1: PARTE III DEL PROSPETTO COMPLETO ALTRE INFORMAZIONI … · appartenente al Gruppo Poste Italiane Società Promotrice Società Gestore Collocatore La Parte III del Prospetto Completo,

appartenente al Gruppo Poste Italiane

Società Promotrice Società Gestore

Collocatore

La Parte III del Prospetto Completo, da consegnare su richiesta all’investitore,è volta ad illustrare le informazioni di dettaglio sull’offerta.

Data di deposito in Consob della Parte III: 25 febbraio 2011

Data di validità della Parte III: dal 1° marzo 2011

PARTE III DEL PROSPETTO COMPLETO ALTRE INFORMAZIONI SULL’INVESTIMENTO

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A) INFORMAZIONI GENERALI

1. LA SGR

BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (di seguito anche la “Società Promotrice”) è una società appartenente al Gruppo Poste Italiane che svolge (i) il servizio di gestione collettiva del risparmio attraverso l’istituzione e la promozione di fondi comuni di investimento di tipo aperto, (ii) il servizio di gestione di portafogli ed (iii) il servizio di commercializzazione di OICR di terzi. La Società Promotrice è stata autorizzata con Provvedimento della Banca d’Italia del 25 maggio 2000 ed è iscritta al n. 95 dell’Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia.

ogni anno ed il suo capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di Euro 12.000.000; è partecipata al 100% da Poste Italiane S.p.A..

Relativamente al fondo “BancoPosta STEP” (di seguito anche il “fondo”), la Società Promotrice svolge le attività di istituzione, promozione, organizzazione del fondo e amministrazione dei rapporti con i partecipanti.

Gestore”), appartenente al Gruppo BNP Paribas e soggetta all’attività di direzione e di coordinamento di BNP Paribas SA – Parigi (Francia), ai sensi dell’art. 36 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. La Società Gestore è stata autorizzata con Provvedimento della Banca d’Italia del 31 luglio 1984 ed è iscritta al n. 10 dell’Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d’Italia.Il capitale sociale della Società Gestore è di Euro 8.400.000, sottoscritto e interamente versato. Gli azionisti della Società Gestore sono BNP Paribas SA per l’83,3% e BNP Paribas Asset Management SAS per il 16,7%. Le principali attività svolte dalla Società Gestore sono: (i) il servizio di gestione collettiva del risparmio di propria o altrui istituzione, (ii) il servizio di gestione di portafogli, anche in regime di delega ricevuta da soggetti che prestano il medesimo servizio, (iii) la gestione di patrimoni autonomi gestiti in forma collettiva o in regime di delega conferita da soggetti che prestano il servizio di gestione di portafogli e da Organismi di Investimento Collettivo esteri, (iv) il servizio di commercializzazione di OICR propri ed (v) il servizio di consulenza in materia di investimenti.

Oltre a “BancoPosta STEP”, la Società Promotrice ha istituito e promuove altri 12 fondi comuni di investimento mobiliare aperti di diritto italiano armonizzati alla Direttiva 85/611/CEE. La Società Promotrice mette a disposizione la documentazione d’offerta relativa ai fondi suddetti su internet (www.poste.it; www.bancopostafondi.it).Oltre a “BancoPosta STEP”, la Società Gestore gestisce altri 2 fondi comuni di investimento mobiliare aperti

mette a disposizione la documentazione d’offerta relativa ai fondi dalla stessa gestiti sul proprio sito internet all’indirizzo: www.bnpparibas-ip.it.

Il Consiglio di Amministrazione della Società Promotrice, in carica per il triennio 2010-2012, è così composto:

Francesco Valsecchi, PresidenteNato a Roma il 9 luglio 1964. Laureato in Giurisprudenza con lode presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Avvocato, esercita la professione forense ed attività di consulente legale. È stato componente

Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.Da aprile 2003 è Presidente di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

Enrico Ajello, Amministratore Delegato aL“ amoR id àtisrevinU’l osserp oicremmoC e aimonocE ni otaeruaL .4691 oiarbbef 2 li anoreV a otaN

Da luglio 2003 è Amministratore Delegato di BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

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Roberto Faustinelli, AmministratoreNato a Trenzano (BS) il 3 maggio 1958. Ha maturato la propria esperienza professionale presso imprese industriali. Ha ricoperto incarichi di Consigliere di Amministrazione.

Pasquale Marchese, AmministratoreNato a Pescara il 2 giugno 1961. Laureato in Ingegneria Civile Edile presso l’Università dell’Aquila. Ha maturato la propria esperienza professionale presso Poste Italiane S.p.A.. Da ottobre 2008 è il Responsabile Nazionale della Funzione Mercato Privati di Poste Italiane S.p.A.. È membro del Consiglio di Amministrazione di società appartenenti al Gruppo Poste Italiane.

Antonio Nervi, AmministratoreNato a Roma il 1° novembre 1954. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Roma “La

Dal 2004 è il Responsabile della Funzione Finanza di Poste Italiane S.p.A..

Michele Scarpelli, AmministratoreNato a Roma il 1° febbraio 1957. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Ha maturato la propria esperienza professionale presso Poste Italiane S.p.A.. Dal 1998 è Responsabile della Funzione Affari Societari di Poste Italiane S.p.A..

Il Collegio Sindacale della Società Promotrice, in carica per il triennio 2008-2010, è così composto:

Pierpaolo Singer, PresidenteNato a Roma il 25 dicembre 1961. Svolge attività di consulenza ed è professore ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno e “La Sapienza” di Roma. È inoltre Presidente del Collegio Sindacale di società.

Mario Capo, Sindaco effettivoNato ad Agropoli il 7 novembre 1967. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Napoli. Esercita la professione di Dottore Commercialista, è iscritto nel Registro dei Revisori Contabili.

Alberto Luigi Gusmeroli, Sindaco effettivoNato a Varese il 27 febbraio 1961. Laureato in Economia presso l’Università di Pavia. Esercita la professione di Ragioniere Commercialista, è iscritto nel Registro dei Revisori Contabili. È Revisore dei conti in Enti Locali e Sindaco in diverse società.

Mauro De Angelis, Sindaco supplenteNato a Roma il 27 settembre 1965. Esercita la professione di Ragioniere Commercialista. È inoltre Sindaco in diverse società.

Daniele Di Paolo, Sindaco supplenteNato a Formia il 13 dicembre 1960. Svolge attività di consulenza. È inoltre Sindaco in diverse società.

Massimiliano Passaro, AmministratoreNato a Salerno il 7 aprile 1969. Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Roma “LUISS”. Ha maturato le proprie esperienze professionali principalmente nel settore finanziario. Da febbraio 2008 è il Responsabile della Funzione Compliance di Poste Italiane S.p.A..

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l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1974.Dallo stesso anno svolge la propria attività professionale nell’ambito di studi internazionali, maturando esperienze in campo tributario, societario e nei settori bancario e assicurativo, occupandosi in particolare di operazioni di fusione per incorporazione, ristrutturazioni societarie ed arbitrati.

Gilberto Comi, Sindaco effettivoNato a Milano il 3 maggio 1964, ha conseguito il diploma di laurea in Economia e Commercio presso l’Università “Luigi Bocconi” di Milano nel 1988.Dal 1990 è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti di Milano ed è attualmente socio dello Studio Legale Carnelutti & Associati con sede in Milano.Ricopre l’incarico di Amministratore e di Sindaco presso altre Società di capitale operanti nei settori industriale

Guido Nori, Sindaco effettivoNato a Milano il 17 gennaio 1955, ha conseguito il diploma di laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1979.Dal 1983 è membro dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano.Attualmente ricopre la carica di Sindaco effettivo presso Rothschild S.p.A., The Boston Consulting Group S.r.l.

Nicola Caso, Sindaco supplenteNato a Taranto il 15 luglio 1973, ha conseguito il diploma di laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Parma nel 1997.Dal 2000 è abilitato all’esercizio della professione di Avvocato dopo aver superato gli esami di Stato presso il Distretto della Corte d’Appello di Lecce.Dal 2003 collabora con lo Studio Tributario Deiure di Milano, acquisendo un’ottima esperienza nell’ambito del contenzioso tributario e svolgendo altresì attività di consulenza ordinaria in materia di imposte dirette ed indirette.

Martino Vincenti, Sindaco supplenteNato a Zurigo (Svizzera) il 9 giugno 1974, ha conseguito il diploma di laurea in Economia presso l’Università degli Studi di Modena e di Reggio Emilia nel 2000.Nel novembre 2001 ottiene il master di specializzazione in diritto tributario INFOR.Dal 7 novembre 2006 è iscritto nel Registro dei Revisori contabili (D.M. 7/11/2006 - Serie speciale, pubblicato

Dal 2003 collabora con lo Studio Tributario Deiure di Milano, acquisendo esperienza nell’ambito del contenzioso tributario e svolgendo attività di consulenza ordinaria in materia di imposte dirette ed indirette.

Il mandato del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Società Gestore scade con l’approvazione del bilancio della medesima al 31 dicembre 2010.

2. Il Fondo

Il fondo comune d’investimento è un patrimonio collettivo costituito dalle somme versate da una pluralità di

valore e con uguali diritti, proporzionale all’importo che ha versato a titolo di sottoscrizione. Il patrimonio del fondo costituisce patrimonio autonomo e separato da quello della Società Promotrice e della Società Gestore, dal patrimonio dei singoli partecipanti, nonché da quello di ogni altro patrimonio gestito dalle medesime SGR.

“BancoPosta STEP” è un fondo comune di investimento mobiliare aperto, di tipo garantito, armonizzato alla Direttiva 85/611/CEE. Il fondo è “mobiliare” perché il suo patrimonio è investito esclusivamente in strumenti

quote del fondo oppure richiedere il rimborso parziale o totale delle quote sottoscritte.

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Patrimonio medio annuo Onorario Patrimonio inferiore o uguale ad € 100 mln € 2.570Patrimonio superiore ad € 100 mln sino ad € 200 mln € 3.210Patrimonio superiore ad € 200 mln sino ad € 500 mln € 4.170Patrimonio superiore ad € 500 mln sino ad € 1.000 mln € 5.130Patrimonio superiore ad € 1.000 mln € 5.770

Tali compensi, indicati al netto delle spese e dell’IVA, saranno adeguati annualmente in base alla variazione

o imprevedibili rispetto al momento della loro pattuizione.

B) TECNICHE DI GESTIONE DEI RISCHI DI PORTAFOGLIONell’ambito della gestione finanziaria del fondo “Bancoposta STEP” particolare rilevanza assumono le tecniche adottate dalla Società Gestore per il contenimento ed il controllo dei rischi di portafoglio.

In fase di elaborazione e di implementazione delle strategie d’investimento, la Società Gestore opera affinché – con un livello di elevata probabilità – il valore unitario della quota, in qualsiasi giorno di valorizzazione, non sia mai inferiore al “Valore della Quota Garantito”. A tale scopo la Società attua una gestione dinamica della compo-nente più rischiosa del portafoglio in funzione di valutazioni di mercato e tramite l’uso di modelli quantitativi (c.d. di “portfolio insurance” o “protezione di portafoglio”), atti a determinare il grado di esposizione alle classi di attivo più rischiose, compatibile con:

Quale conseguenza delle tecniche di gestione descritte sopra, il peso delle attività rischiose in portafoglio tendead aumentare (diminuire) nelle fasi di rialzo (ribasso) dei mercati azionari internazionali ed il profilo di rischio(inteso come possibilità di subire perdite rispetto all’importo investito) e di rendimento del fondo (inteso comepossibilità di partecipare a rialzi dei mercati azionari di riferimento) varia in funzione delle diverse situazioni di

mercato.

a) gli obiettivi di investimento del fondo;b) il periodo temporale residuo di vigenza di ciascun “Valore della Quota Garantito”;c) la performance del fondo dall’inizio di ciascun periodo annuale (1° aprile - 31 marzo);d) i rendimenti ottenuti ed il livello di rischio attesi.

In particolare il Gestore Delegato del fondo:a) determina il “Valore della Quota Garantito”, secondo quanto riportato al paragrafo 3;b) confronta giornalmente il “Valore della Quota Garantito” in vigore con il valore corrente della quota del fondo (NAV);c) qualora la distanza tra il valore corrente della quota ed il “Valore della Quota Garantito” aumenti (anche per effetto della revisione di quest’ultimo, secondo i meccanismi indicati al paragrafo 3), il gestore tendenzialmente aumenta il peso delle attività rischiose detenute in portafoglio (azioni o altri strumenti finanziari rappresentativi del capitale di rischio ovvero con elevato profilo di rischio intrinseco), sia direttamente – attraverso l’acquisto di tali strumenti - che indirettamente – attraverso la variazione del delta delle opzioni eventualmente detenute all’interno del portafoglio stesso;d) qualora la distanza tra il valore corrente della quota e il “Valore della Quota Garantito” si riduca (anche per effetto della revisione di quest’ultimo, secondo i meccanismi indicati al paragrafo 3), il gestore tendenzialmente riduce il peso delle attività rischiose detenute in portafoglio, sia direttamente – attraverso la cessione di tali strumenti – che indirettamente – attraverso la variazione del delta delle opzioni eventualmente detenuteall’interno del portafoglio stesso.

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SCENARIO POSITIVO

SCENARIO NEGATIVO

A puro titolo esemplificativo si rappresentano due diversi scenari di mercato, che potrebbero comportare diver-se composizioni di portafoglio al momento dell’investimento, con conseguenti diverse possibilità di rendimento e di perdita degli importi investiti.

In fase di rialzo dei mercati azionari il valore corrente della quota tenderà a crescere, allontanandosi dal “Valore della Quota Garantito” determinato ad inizio periodo; in conseguenza di ciò, aumenterà tendenzial-mente il peso delle componenti rischiose in portafoglio. È ragionevole pensare che la sottoscrizione di quote in una simile situazione, da un lato dia all’investitore l’occasione di partecipare in misura maggiore ad un’eventuale futura fase di rialzo dei mercati (è maggiore la componente azionaria), dall’altro lo esponga ad una possibilità di perdita maggiore. Infatti, ipotizzando che il valore corrente della quota sia superiore a quello di inizio periodo (cioè quello riferito alla data del 31 marzo), aumenta proporzionalmente la percentuale di perdita “non protetta”.Ricorrendo ad un esempio numerico, se all’inizio del periodo di protezione abbiamo che:a) il valore di inizio periodo è pari a 5 euro, edb) il Valore della Quota Garantito è pari a 4,50 euro (90% di 5); ne consegue chec) la perdita potenziale sarà pari a 0,50 euro (cioè il 10% del valore di inizio periodo).

In fase di rialzo dei mercati avremmo invece che, ad esempio:d) il valore corrente è pari a 5,10 euro (il valore della quota tende a crescere), ede) il Valore della Quota Garantito è pari a 4,50 euro; ne consegue chef) la perdita potenziale sarà pari a 0,60 euro (cioè circa il 12% del valore corrente), ma essendo nel contempo aumentata la componente di portafoglio investita in attività rischiose, aumenterà anche il livello di partecipa-zione ad un’eventuale futura persistente fase di rialzo dei mercati.

Nello stesso caso, qualora la quota in un qualsiasi giorno di valorizzazione si rivaluti – in termini percentuali – almeno del 5% rispetto al valore unitario della quota sulla base del quale è stato calcolato il “Valore della Quota Garantito” in vigore, le tecniche di gestione adottate prevedono l’immediato consolidamento del risulta-to ottenuto e la contestuale estensione della soglia di protezione nella misura del 90% del valore corrente della quota alla data dell’evento.Tale soglia rappresenta un nuovo “Valore della Quota Garantito”, che resterà in vigore sino alla scadenza del periodo annuale (31 marzo).

In fase di ribasso dei mercati azionari il valore corrente della quota tenderà a diminuire, avvicinandosi al “Valore della Quota Garantito” determinato all’inizio di ciascun periodo annuale; in conseguenza di ciò diminu-irà tendenzialmente il peso delle componenti rischiose in portafoglio. È ragionevole pensare che la sottoscri-zione di quote in una simile situazione, da un lato dia all’investitore l’occasione di partecipare in misura minore ad un eventuale futuro rialzo dei mercati (è minore la componente azionaria), dall’altro lo esponga ad una possibilità di perdita minore. Infatti, ipotizzando che il valore corrente della quota sia inferiore a quello sulla base del quale è stato calcolato il “Valore della Quota Garantito” in vigore, diminuisce proporzionalmente la percentuale di perdita “non protetta”.Ricorrendo ad un esempio numerico, se all’inizio del periodo di protezione abbiamo che:a) il valore di inizio periodo è pari a 5 euro, edb) il Valore della Quota Garantito è pari a 4,50 euro (90% di 5); ne consegue chec) la perdita potenziale sarà pari a 0,50 euro (cioè il 10% del valore di inizio periodo).In fase di ribasso dei mercati avremmo invece che, ad esempio:d) il valore corrente è pari a 4,90 euro (il valore della quota tende a diminuire), ede) il Valore della Quota Garantito è pari a 4,50 euro; ne consegue chef) la perdita potenziale sarà pari a 0,40 euro (cioè circa l’8% del valore corrente), ma essendo nel contempo diminuita la componente di portafoglio investita in attività rischiose, diminuirà anche il livello di partecipazione ad un’eventuale futura fase di rialzo dei mercati.

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Poiché l’esposizione massima agli strumenti finanziari di natura azionaria dipende dalla distanza tra il valore corrente della quota ed il “Valore della Quota Garantito” (differenza che possiamo definire come “budget di rischio”), questa distanza influenza di norma anche le potenzialità di partecipazione all’andamento dei mer-cati azionari di riferimento e quindi i rendimenti che il sottoscrittore può attendersi in diversi momenti della vita del fondo. Tuttavia, è opportuno sottolineare che, fermi i vincoli imposti dai controlli del rischio descritti nei paragrafi successivi, il gestore decide l’allocazione degli attivi in funzione delle proprie aspettative sui mercati e, pertanto, tra i due elementi sopra citati (budget di rischio disponibile e potenzialità di partecipazio-ne) non vi è una relazione fissa.

Ciò premesso, e a titolo puramente esemplificativo, si possono rappresentare tre diverse situazioni:

1. Budget di rischio “elevato” (corrispondente ad una distanza tra quota corrente e “Valore della Quota Garantito” superiore al 10%)In tale situazione, in funzione delle valutazioni discrezionali del gestore, l’esposizione agli attivi di natura azionaria potrà risultare prevalente, potendo raggiungere in casi estremi anche il 70% delle attività del fondo. Di conseguenza, la sensibilità dei movimenti della quota all’andamento dei mercati, sia esso positivo o nega-tivo, risulterà nel caso proporzionalmente più elevata.

2. Budget di rischio “ridotto” (corrispondente ad una distanza tra quota corrente e “Valore della Quota Garan-tito” inferiore al 10%)In tale situazione, l’esposizione agli attivi di natura azionaria sarà di norma più limitata. Di conseguenza, la sensibilità dei movimenti della quota all’andamento dei mercati, sia esso positivo o negativo, risulterà propor-zionalmente più ridotta.

3. Budget di rischio nullo (corrispondente ad una distanza tra quota corrente e “Valore della Quota Garantito” prossima o pari a zero)In tale situazione, l’esposizione agli attivi di natura azionaria realizzata attraverso l’investimento diretto ovvero tramite OICR viene pressoché azzerata. Pertanto, il fondo risulta protetto da eventuali ulteriori ribassi dei mercati azionari di riferimento ed il suo rendimento è correlato a quello degli strumenti obbligazionari in portafoglio. Tuttavia, poiché l’investimento nella componente azionaria avviene anche in via indiretta, tramite l’acquisto di derivati di natura opzionale, non è escluso che – in presenza di rimbalzi significativi dei listini azionari – il fondo possa beneficiarne attraverso l’apprezzamento delle opzioni detenute.

Il confronto tra il “Valore della Quota Garantito” ed il valore corrente della quota (ultimi disponibili) consente all’investitore di individuare il budget di rischio disponibile e, attraverso quest’ultimo, lo scenario di riferimento in termini di sensibilità all’andamento dei mercati azionari.

Al fine di assicurare che le tecniche di gestione di portafoglio, come descritte in precedenza, siano coerenti con l’obiettivo di protezione del “Valore della Quota Garantito”, il margine disponibile di esposizione agli attivi rischiosi (c.d. “budget di rischio”) è costantemente misurato e messo a confronto con alcuni parametri di stima della rischiosità complessiva del portafoglio del fondo. In particolare, con frequenza settimanale, la funzione di Risk Management della Società Gestore, avvalen-dosi di modelli statistici di rischio di tipo parametrico, valutati sulla base di serie storiche dei principali fattori di rischiosità (rischio di prezzo, di tasso di interesse, di credito, di tasso di cambio), produce una stima del rischio atteso di portafoglio misurato in termini di massima perdita potenziale del fondo (c.d. Value-at-Risk) sull’orizzonte temporale di un giorno e con un intervallo di confidenza del 99,9%. Parallelamente e con la medesima frequenza, la funzione di Risk Management del Gestore Delegato sottopone il portafoglio del fondo ad una procedura c.d. di “Stress Test”, che mira a verificarne il comportamento in condizioni estreme di mercato. Le linee guida di tale procedura prevedono di simulare la perdita che subirebbe il valore di porta-foglio del fondo nell'ipotesi che i principali fattori di mercato, che influenzano la valutazione degli strumenti finanziari detenuti nel portafoglio del fondo, registrino andamenti pari alla massima variazione di periodo riscontrata negli ultimi venti anni.I limiti operativi di rischio, in termini di Value-at-Risk giornaliero, coerenti con il budget di rischio, sono definiti dal Consiglio di Amministrazione della Società Gestore, che ne verifica il rispetto ed apporta le necessarie modifiche a fronte di eventuali nuovi scenari di mercato.

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avessero impatti sul “Valore della Quota Garantito”, la Società Promotrice e la Società Gestore si impegnano a rendere note ai sottoscrittori le conseguenze per i medesimi e per il fondo.

7. Ese

Scenari di rendimento per differenti ipotesi di andamento dei mercati di riferimento.

effettuate numerose simulazioni che evidenziano sull’orizzonte d’investimento consigliato una struttura di risultati attesi, al netto delle commissioni gravanti sul fondo, come di seguito riportato:

SCENARI PROBABILISTICI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO

SCENARIO POSITIVO (premio al rischio positivo)

PROBABILITÀ VALORI CENTRALIIl rendimento è negativo 32,80% € 8.785,00Il rendimento è positivo ma inferiore a quello dell’attività 3,39% € 10.120,00

Il rendimento è positivo e in linea con quello dell’attività 31,06% € 11.385,00

Il rendimento è positivo e superiore a quello dell’attività 32,75% € 15.159,00

SCENARI PROBABILISTICI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO

SCENARIO NEUTRALE (premio al rischio nullo)

PROBABILITÀ VALORI CENTRALIIl rendimento è negativo 48,92% € 8.607,00Il rendimento è positivo ma inferiore a quello dell’attività 3,63% € 10.115,00

Il rendimento è positivo e in linea con quello dell’attività 27,45% € 11.227,00

Il rendimento è positivo e superiore a quello dell’attività 20,00% € 14.851,00

SCENARI PROBABILISTICI DELL’INVESTIMENTO FINANZIARIO

SCENARIO NEGATIVO (premio al rischio negativo)

PROBABILITÀ VALORI CENTRALIIl rendimento è negativo 60,96% € 8.332,00Il rendimento è positivo ma inferiore a quello dell’attività 3,71% € 10.113,00

Il rendimento è positivo e in linea con quello dell’attività 22,91% € 11.177,00

Il rendimento è positivo e superiore a quello dell’attività 12,42% € 14.564,00

Le simulazioni effettuate si basano su ipotesi di volatilità tipica dei mercati in situazioni di andamento crescente, stazionario, decrescente.

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