partecipazione scolastica: le tappe · © richiedei giuseppe partecipazione: tappe -negli anni...
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© Richiedei Giuseppe
PARTECIPAZIONE: TAPPE
Con l‟istituzione degli ORGANI COLLEGIALI (1973/74)
si è passati da un sistema centralistico di amministrazione,
Al modello di amministrazione scolastica basata sulla
„democratizzazione rappresentativa del sistema”.
caratterizzata dall‟apertura delle sedi di decisione collegiale
alla „rappresentanza‟ dei genitori
in organismi collegiali (espressione dei diversi interessi e funzioni)
con compiti di “indirizzo e controllo” dell‟istituzione
Prevalgono gli aspetti organizzativi nel confronto famiglia – scuola con scarsi punti di reciproca incidenza
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PARTECIPAZIONE: tappe
- Negli anni ' 70 - 80
atteggiamento ideologico
mobilitazione massiccia
alto significato ideale.
L'incontro scuola-famiglia,
si trasforma in
scontro tra militanti
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PARTECIPAZIONE: tappe
- Negli anni '80 - 90
il riflusso nel privato,
puntigliosa difesa di
competenze tra le componenti.
Al posto dell'alunno con i suoi diritti,
al centro dell'attenzione
stanno gli interessi degli adulti.
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PARTECIPAZIONE: tappe
Gli anni '90
Le sfide educative emergenti mettono in crisi gli organi collegiali in quanto esigono più responsabilizzazione diretta dei genitori,
con una svolta in favore
di un'attenzione educativa,
contro il disagio giovanile, la droga,l' AIDS,
il disorientamento esistenziale.
Progetto Educativo di Istituto, I Progetti Giovani...
Gli Organi collegiali
e gruppi spontanei
collaborano a livello concreto
facendosi carico dei problemi
e delle difficoltà
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PARTECIPAZIONE: tappe
Anni 2000:
LO STATUTO degli studenti (1998)
L‟AUTONOMIA responsabilizza tutte le componenti nel “Cooperare”
rispettando le specifiche competenze,
passando dalla democrazia rappresentativa
alla democrazia partecipativa delle tre componenti
Valorizzando:
La libertà di insegnamento
La libertà di scelta educativa delle famiglie,
Il diritto all‟apprendimento degli allievi.
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FUNZIONE DIRIGENTE Art 25 DLvo 165/01
Il dirigente scolastico promuove - gli interventi per assicurare la qualità - dei processi formativi e la collaborazione delle
risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio,
- per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica,
per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie
- e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. .
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1. OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA predispone il piano dell‟offerta
formativa con la partecipazione di tutte le sue componenti
2. IL CONSIGLIO DI CIRCOLO - ISTITUTO definisce gli indirizzi
generali
e le scelte di gestione e di amministrazione
3. IL COLLEGIO DOCENTI elabora il piano
sulla base degli indirizzi generali,
4. Tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli
organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti
5. IL PIANO E‟ ADOTTATO dal consiglio di circolo e di istituto
6. IL PIANO E‟ RESO PUBBLICO e consegnato agli alunni e
alle famiglie all‟atto delle iscrizioni
PIANO DELL‟OFFERTA EDUCATIVA: PROCEDURE Art. 3 del DPR 275 – 1999
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STATUTO degli studenti
Art. 5-bis Patto educativo di corresponsabilità
“ Contestualmente all'iscrizione
è richiesta la sottoscrizione
da parte dei genitori e degli studenti
di un Patto educativo di corresponsabilità,
finalizzato a definire in maniera dettagliata e
condivisa diritti e doveri nel rapporto
tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie. (DPR 235/2007)
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PATTO EDUCATIVO
Con il Patto educativo di corresponsabilità, la natura funzionale dell‟autonomia si amplia a una volontà contrattuale che coinvolge e richiede il consenso di tutte le componenti (DPR 235 - 2007)
Prima del Patto, era l‟istituzione che teneva conto per sua iniziativa” dei „diritti degli studenti e delle famiglie
Patto corresponsabilizza alla pari genitore e docente
Nella condivisione dei valori educativi
Nel riconoscimento delle precipue competenze
Cultura della scuola e cultura della famiglia
trovano la mediazione nel rispetto della centralità del bambino
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PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA‟
Per il principio di sussidiarietà sono “attribuiti compiti e
funzioni all‟autorità più vicina ai cittadini, al fine di
favorire l‟assolvimento delle funzioni di rilevanza sociale
da parte delle famiglie, delle associazioni e delle
comunità [scuole]” ((legge 59/1997).
Secondo il principio di sussidiarietà orizzontale
Stato Regioni Comuni.. favoriscono
“l‟autonoma iniziativa dei cittadini,
singoli ed associati, per lo svolgimento di attività di
interesse generale” (Art 118 della Costituzione
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DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA
Costituzione italiana: :
Art. 18.
di associarsi liberamente,
senza autorizzazione,
per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge
penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che
perseguono, anche indirettamente, scopi politici
mediante organizzazioni di carattere militare.
FORUM NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI
GENITORI
-E' costituito con il DPR 301 – 2005
E' composto dai rappresentanti delle associazioni
di genitori maggiormente rappresentative
-non legate statutariamente ad alcun partito
politico
-o ad organizzazione sindacale,
-in possesso di uno statuto o di un atto o
documento costitutivo che le qualifichi come
associazioni improntate al metodo democratico.
FORUM NAZIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI
GENITORI
ha le seguenti funzioni: -favorire la costituzione di analoghe strutture regionali; -favorire i rapporti, la consultazione, la collaborazione e la concertazione
-fra MIUR e le realtà associative dei genitori; -rappresentare le esigenze e le proposte- della componente genitori della scuola -- esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative del Ministro;
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ORGANISMI SCOLASTICI (Genitori - Docenti)
DEMOCRAZIA
RAPPRESENTATIVA
DEMOCRAZIA
PARTECIPATIVA genitori
DEMOCRAZIA
PARTECIPATIVA
Insegnanti
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
- ASSOCIAZIONI
- genitori
SINDACATI
ASSOCIAZIONI
PROFESSIONALI
- CONSIGLIO
DI CLASSE
--COMITATI
RAPPRESENTANTI
-dei genitori
- ASSEMBLEA
DI CLASSE
- Assemblea di ISTITUTO
COLLEGIO
DOCENTI
LIVELLO
TERRITORIALE
FORUM
PROVINCIALI
(FoPAGS)
RSU
PROVINCIALE
LIVELLO
REGIONALE
FORUM
REGIONALE
(FoRAGS)
RSU
REGIONALE
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PARTECIPAZIONE: tappe
dalla partecipazione elettiva nei consigli
(democrazia rappresentativa, anni ‟70)
al partenariato educativo
nei progetti di prevenzione del disagio (anni 90)
Alla partecipazione informativa nella trasparenza (Carta dei Servizi 1995)
alla cooperazione delle componenti con l‟autonomia,
fondata sulle tre libertà: insegnamento, educazione, apprendimento
(democrazia partecipativa, di gruppo anni 2000)
Al riconoscimento ufficiale delle associazioni dei genitori (DPR 301 – 2005 FoNAGS 2002)
al “PATTO educativo di corresponsabilità ” (2007)
basato sul consenso individualizzato di genitori e studenti
Per anni sullo sfondo è rimasta la prospettiva di una revisione degli organi collegiali
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RAPPORTO FAMIGLIA – SCUOLA - TERRITORIO
1. a livello di singoli singoli genitori e docenti,
in veste di educatori dello specifico ragazzo
( Patto di corresponsabilità)
2. a livello di componenti: genitori, docenti, dirigente
sulle problematiche generali della scuola
- Nei Consigli scolastici
– nell‟associazione dei genitori
- (Piano dell‟offerta formativa,
Regolamento, Carta dei Servizi Scolastici)
La scuola, nel suo insieme, si rapporta con il territorio esterno
(Comune, agenzie educatrici, imprese …)
Principio regolativo è la sussidiarietà per cui le famiglie
sono messe in grado di assolvere a pieno alle proprie funzioni,
coinvolgendole nei momenti di consultazione, di progettazione e di verifica dei risultati.