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Ottobre 2006 - anno V - n. 1 - L’Oratorio di Oggiono, Oggi PDF created with pdfFactory trial version www.pdffactory.com

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Insieme Carissimi amici,

è da poco iniziato un nuovo anno oratoriano tutto incen-trato sulla famiglia. Vogliamo riscoprire la bellezza della fa-miglia, ma anche della famiglia oratoriana. Vogliamo ascol-tarci, conoscerci ed accoglierci per amarci da veri fratelli, figli dell’unico Padre e con la stessa Madre del Figlio di Dio. È quindi utile che ci verifichiamo sul nostro essere famiglia dell’Oratorio nella comunità parrocchiale e civile di Oggiono. La parola che deve guidare il nostro cammino nell’anno pa-storale 2006 – 2007 è “INSIEME” e come icona biblica, oltre alla pagina evangelica delle Nozze di Cana proposta dalla Diocesi di Milano e dalla FOM, ho scelto il Salmo 132, il Sal-mo dell’amicizia e della fratellanza: «Ecco quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme». La preghiera che ci accompagnerà, oltre ovviamente al Salmo 132, sarà quella di monsignor Tonino Bello sugli uomini, angeli con un ala sola. Pregheremo, mediteremo, discuteremo sul nostro “vivere insieme”, non perché obbligati o come “incidente” di percorso, ma come scelta e dono del Signore. Vivere insie-me come una famiglia, non certo come molte famiglie di og-gi, ma come la Famiglia divina, la santissima Trinità, come la santa Famiglia di Nazaret; come le famiglie di una volta dove la fede aveva un posto centrarle e visibile e non era relegata ad un ambito individuale e piccolo della propria vita.

Per preparaci all’inaugurazione della nuova struttura ora-toriana avevamo iniziato un cammino dal titolo “Ripensiamo l’Oratorio” e che aveva come colonna sonora una famosa canzone di Morandi, Ruggeri e Tozzi “Si può dare di più”. Questo cammino non si è arenato o andato nel dimentica-toio: il Consiglio dell’Oratorio ha deciso all’unanimità di dedi-care la prima parte dell’anno ad ascoltare tutti i membri della famiglia oratoriana in diversi incontri fraterni, incontri critici sull’Oratorio, per “ripensare INSIEME l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese”, per vedere cosa ognuno di noi “può dare di più” al suo Oratorio che è fatto di persone diverse

LA REDAZIONE

Anghileri Vilma Arrigosi Matteo

Brambilla Enrico Corti Marco Fumi Marta

Mozzanica Michele Panzeri Andrea Redaelli Chiara

Redaelli Michele Ripamonti Fabio

Riva Matteo Vicini Don Donato

Contatti [email protected]

Sede Piazzetta suor Onorina

23848 Oggiono -LC-

IN QUESTO NUMERO VI SEGNALIAMO

PAG. 4 VIVERE IN ORATORIO In particolare… - da pag. 8 le ESPERIENZE ESTIVE: LUTAGO 2006 “6OK” & ASSISI-MARINA DI MASSA - a pag.17 il MESSAGGIO DEL CARDINALE TETTAMANZI PER LA FESTA DI APERTURA DEGLI ORATORI 2006 -da pag.21 l’EVENTO ELETTRONICO 2MILA6: GIGI D’AGOSTINO

PAG. 28 SPORT In particolare… da pag 30 TUTTO sull’ASD & sulle SQUADRE 2006-2007

PAG 33 DI TUTTO DI PIU’ In particolare… a pag. 39 gli APPUNTAMENTI importanti di OTTOBRE e NOVEMBRE

L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina 2

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006 Pagina 3

per età, sensibilità, vocazione, inclinazione e ambito di dedizione. Durante i diversi incontri il Consiglio dell’Oratorio starà ad ascoltare quello che ogni educatore (barista, volontario/a, genitori, catechista, alle-natore, animatore, ecc), liberamente, può dire in suggerimenti, critiche, proposte, rimproveri. Non saran-no incontri che termineranno con il riassunto di tutti gli interventi, oppure con un’esortazione, o con la risposta a tutte le domande emerse. I consiglieri si riserveranno il diritto di pregare e meditare su quanto ascoltato, di verificarsi personalmente ed insieme e poi, se necessario, di rispondere agli educatori.

Come ci ha ricordato il Cardinale Carlo Maria Martini, la cosa importante, anzi necessaria perché tutto funzioni «È la convinzione che lo Spirito Santo c’è, anche oggi, come al tempo di Gesù e degli Apostoli: c’è e sta operando, arriva prima di noi, lavora più di noi e meglio di noi; a noi non tocca né seminarlo né svegliarlo, ma anzitutto riconoscerlo, accoglierlo, assecondarlo, fargli strada, andargli dietro. C’è e non si è mai perso d’animo rispetto al nostro tempo; al contrario sorride, danza, penetra, investe, avvolge, arri-va anche là dove mai avremmo immaginato. Di fronte alla crisi nodale della nostra epoca che è la perdi-ta del senso dell’invisibile e del Trascendente, la crisi del senso di Dio, lo Spirito sta giocando, nell’invisi-bilità e nella piccolezza, la sua partita vittoriosa». Quindi occorre piena fiducia nello Spirito Santo, occor-re fidarsi di Lui, ma anche affidarsi a Lui, mettendosi in gioco, affidandosi a coloro che il Padre ci ha messo a fianco.

Concludo affidando alla vostra meditazione anche un testo di Madeleine Delbrel perché possa aiutar-ci nel cammino di quest’anno oratoriano ed “INSIEME facciamo tutto quello che Gesù ci dirà” per rende-re il nostro Oratorio “vera casa accogliente, scuola di comunione, di preghiera, di amore e di fede” (dalla preghiera che ha accompagnato la costruzione della nuova struttura oratoriana). In fondo a questo numero del giornalino dell’Oratorio, oltre alla preghiera degli educatori proposta dalla FOM, vi propongo anche la preghiera di don Tonino Bello “compagni di volo” perché il Signore ci conceda di essere sempre più compagni di quel volo meraviglioso che il Vangelo di Gesù Cristo ci chiede di compiere “su ali d’aquila”.

Buon anno oratoriano!!! don Donato Vicini

DOVE DUE O TRE SONO RIUNIONI NEL MIO NOME

Se dei cristiani vivono in comunità, hanno come primo intento quello di essere tutti insieme una risposta a quella proposta d’amore che il Cristo ha rivolto ai cristiani: ci si riunisce insieme per vivere, spingendosi il più lontano possibile, il vero amore di Gesti, il vero amore degli altri. La fortuna di una comunità sta nell’incontrare persone che sono decise ad amarsi insieme fino in fondo, senza cedere ad inutili indulgen-ze degli uni verso gli altri. La tua presenza, Signore nella comunità, ci spinge ad avere un profondo rispet-to per essa e a camminare uniti affinché il Regno di Dio venga. Naturalmente bisogna anche bene mettersi in testa che unità non vuol dire uniformità: esiste, più o meno, sempre la tentazione dell’unità confortevo-le in cui tutti avrebbero voglia di fare tutto nello stesso momento. Dobbiamo invece cercare di vedere la personalità di ognuno nel Signore e di sbarazzarci di tutti i pregiudizi che si hanno sugli altri. Il mondo ha diritto che i nostri gruppi siano sani e santi: quando un gruppo cessa di essere tale, significa che la presen-za del Signore è scomparsa... Non esistono ricette per essere persone che amano; bisogna scendere fino al Cuore di Cristo per scoprirne il modo. Così, la nostra comunità può diventare una piccola parte del Regno di Dio.

Madeleine Delbrel

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Incontro diocesano col Cardinale a San

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VIVERE IN ORATORIO Oratorio Estivo “Si fa per dire?”

Ciao a tutti Cresimandi e non… l’incontro a San Siro è stata un’esperienza stupenda!!!

Dopo mezz’ora di fila siamo finalmente entrati, abbiamo preso il posto abbastanza vicini al VESCOVO.

C’erano molti ragazzi/e che ci facevano vedere i balletti da fare in attesa del nostro caro Cardinale Tettamanzi. La core-ografia costruita dai ragazzi richiamava la Città & la Pace, l’argomento che abbiamo trat-tato negli incontri catechistici.

Per finire vorrei ringraziare DON DONATO e le mie cate-chiste GIUSI, CRISTINA, SIS-SI, ANGELINA, SEVERINA e… LA NOSTRA CARISSIMA SUOR VINCENZINA.

Michela Vismara (V elem., ora I media)

Pensieri ed emozioni dall’Oratorio Estivo Durante l’Oratorio Estivo i bambini hanno inventato, insieme agli animatori e alle mamme volontarie, delle filastrocche partendo da alcune parole dell’inno dell’Oratorio… Oggi è un giorno un po’ speciale, c’è una novità: dappertutto è sbocciata la felicità. Il segreto è tutto qua! L’importante non è parlare, ma ascoltare le parole di Gesù! Ho detto ai miei amici che per poterci divertire non bisogna fare e fare, basta solo sentire l’amore di Dio nel cuore, che dà calore. Se la verità non seguirai, di sicuro inciamperai!

(Elisa, Elena, Hormon, Raman, Alexia, Aminata, Barbara) Oggi, amici, ho una novità: ho scoperto una cosa speciale, il segreto della felicità! Era chiuso in fondo al cuore, me lo ha detto Gesù con amore! “Se ti vuoi divertire, non inciampare! Le mie parole devi ascoltare… Te lo assicuro, è la verità questa mia novità…” (Manuel, Ibrahin, Francesco, Andrea) Oggi sta per finire l’Oratorio Estivo ed ogni giorno che passa ogni bambino è sempre più vivo! Ogni giorno è stato molto speciale e lo sarà anche la festa finale… È stato molto importante ascoltare e tutti abbiamo potuto imparare. La parola chiave è stata l’amore, che ci ha portato tanto calore e cha riempito il nostro cuore! Tutti abbiamo imparato a dire la verità ed è stata una grande novità che ci ha portato tanta felicità! In tutto quello che impariamo a fare tante volte si può inciampare, ma Gesù ci aiuta ad essere sempre amici e Dio ci fa sempre felici! Gli animatori ci hanno fatto tanto divertire facendoci vivere seguendo il motto: “Non si fa x dire!”

(Francesco Lorenci, Andrea Fuina, Elena Negri, Alessandra Petrone, Gloria Fumagalli, Nicole Emma)

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

O gni G iorno G iochiamo I nsieme E’ S tupendo T rovarsi A ssieme T utti E mozionati O ra R estiamo A mici T ante O re R iuniti I nsieme O ggi

(Beatrice, Zelda, Diadia, Marta) Pensieri liberi dei bambini dell’Oratorio Esti-vo… J Gesù oggi ci ha parlato dell’amore e del segreto per divertirsi e fare nuovi amici. Bisogna sempre ascoltare le parole di Dio, ci danno felicità e calore. Bisogna sempre aspettarsi cose speciali dal cuore degli altri. (Cristian, Lorenzo, Hamza, Alessio Ro-vagnati) J Noi siamo figli di Dio! (Roberto Montanelli) J Gesù ci ha fatto imparare a fare la preghiera. (Milan) J Ascoltare le parole di Gesù ci ha fatto imparare. (Lucia Frigerio e Stefano Clerici) J A me è piaciuto giocare con i miei amici dell’O-ratorio. (Giovanni Ghianda) J Oggi abbiamo imparato una canzone speciale: “Si fa x dire?” (Gloria Giudici e Lorenzo Negri) J Oggi Dio ci aiuta ad ascoltare la sua Parola. È un giorno speciale e mi impegnerò ad ascoltare gli animatori. La verità è che non bisogna solo ascol-tare, ma anche mettere in pratica la Parola di Dio. Oggi mi impegnerò ad aiutare i miei amici. (Francy, Claudia) J Oggi è un giorno speciale e mi ha fatto divertire. Ho imparato ad ascoltare e a parlare con i miei a-mici, e a fare tante cose. Le tue Parole ci hanno aperto il cuore e ci hanno fatto scoprire l’amore. Dio ci aiuta e ci dice di seguire la sua novità, e an-che se a volte inciampiamo, nella vita dobbiamo rialzarci! Gesù ci ha dato del “colore”, che dobbia-

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VIVERE IN ORATORIO Oratorio Estivo “Si fa x dire?”

Gesù è speciale perché ci fa imparare ad amare… e anche se a volte inciampiamo, ci dà una mano. Lui ci fa divertire ascoltando le sue Parole… e si è sentito calore, nel nostro cuore! E questa è la novità… ma che felicità! Oggi Dio ci dirà tutta la sua Verità… Fare cose con gli amici è il segreto per essere felici! E parlando con Gesù si è capito che… NON SI FA X DIRE!

(Gruppo con Vanessa) Oggi è un giorno speciale: ho trovato nel mio cuore il segreto dell’amore che è come calore. Ho saputo ascoltare le parole dei miei amici e farli divertire. Ho scoperto la felicità nelle Parole di Dio e di Gesù che sono verità e novità. Abbiamo imparato che, prima di parlare, bisogna ascoltare, sennò si rischia di inciampare! E… tra queste parole, ho scoperto cose nuove!

(Roberta, Elisa, Giuseppe, Matteo, Lorenzo, Andrea)

Oggi è un giorno molto speciale: io e i miei amici abbiamo imparato ad ascolta-re, seguendo le Parole di Dio e il suo calore, che continua a scaldarci il cuore. Cogliendo la verità in ogni novità abbiamo trovato nella felicità il segreto che ci fa capire il Suo amore consueto! Imparando a parlare senza inciampare riusciamo a fare cose davvero meravigliose… e a capire le Parole di Gesù, che ci fanno divertire sempre più.

(Simone M., Aziz S.,Tiziano P., Luca D., Francesco S.)

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mo far fruttare con amore! Co-me dice il nostro inno, il segreto è nel seguire la verità e la felici-tà. (Luisa, Ilaria, Alice, Siria, Be-nedetta e Carlotta – I e II elem.) J Oratorio Estivo 2006: l’Orato-rio è speciale perché siamo tutti amici! Le Parole di Gesù sono Amore. Il segreto dell’Oratorio è la felicità. Oggi la novità è cono-scere tanti amici! L’Oratorio è amore speciale perché riempie il cuore. All’Oratorio ti puoi diverti-re amando Gesù e gli altri. (Maddalena Crimella,William Ventura, Davide Montrasio, Lu-ca Brusadelli, Giuseppe Anto-niuccio, Daniele Laurenzo) J Oggi all’Oratorio siamo tutti amici, perché abbiamo ascoltato la Parola di Gesù. Ci ha tra-smesso molta felicità, calore. Gli animatori ci hanno fatto divertire in un modo speciale. (Luca Vi-smara, Stefano Pozzi, Ste, Giuly, Gloria, Gianluca) J Oggi è stato un giorno specia-le: sono andato all’Oratorio e gli animatori mi hanno fatto fare tante nuove cose e divertire in-sieme ai miei amici. E abbiamo capito che il segreto della felicità sta nell’ascoltare le Parole di Gesù, che sono amore. Adesso che so che la verità è parlare con Dio, il mio cuore è pieno di calore e d’ora in poi cercherò di non inciampare più. La novità è: NON SI FA X DIRE! (Valentina, Susanna, Alice, Alessandra, Claudia, Alberta)

L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Caro diario… ti racconto l’Oratorio Estivo “ Si fa x dire ? ”

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VIVERE IN ORATORIO Oratorio Estivo “Si fa x dire?”

Caro diario, ormai anche quest’anno si è

concluso il tanto intenso mese di Oratorio Estivo, da me atteso fin dall’inizio delle vacanze. Proprio ieri era l’ultimo giorno e alla sera è stata organizzata la festa finale, con canti, balli, classifiche, pre-miazioni… In più è stato rappre-sentato uno spettacolo intitolato “Il Pesciolino d’Oro”, preparato in sei mattinate di laboratorio: io ne ho fatto parte e mi sono trovata con-tenta perché, anche se fatica e impegno si sono fatti sentire, alla fine è stato molto gratificante. La scenetta è servita inoltre ad inse-gnare che “Chi si accontenta, go-de” e che “Chi troppo vuole, nulla stringe”! Il pubblico è stato attento e al termine ci ha applaudito con entusiasmo. Verso metà festa, però, il cielo ha cominciato a pian-gere e tutti si sono rifugiati in pale-stra, dove sono ripresi i balli men-tre si sentivano tuoni lontani. A festa finita siamo tornati tutti a casa, un po’ tristi ma pieni di bei ricordi da conservare.

…Eh, sì, caro diario, ora si de-ve aspettare un altro anno prima di vedere ancora l’Oratorio colmo di bambini che giocano allegri, con la speranza di vincere per far guadagnare un po’ di punti alla propria squadra. …E gli animato-ri? So già che mi mancherà non vederli più con quelle magliette colorate e fosforescenti, sempre pronti a dare un consiglio o ad aiutare chi è in difficoltà. Mi dispia-ce che questo mese si sia già e-saurito, soprattutto perché è pro-prio nel periodo estivo che l’Orato-rio si anima, prende vita, diventa veramente amato come un amico prezioso. È un rifugio per il troppo caldo o per i giorni di pioggia, per i nostri zaini, per la merenda, per tutti noi, dal più piccolo al più grande… La palestra custodisce

ancora i rimbombi delle grida di esultanza delle squadre vincitrici, il cortile conserva in ogni angolo le riflessioni e le discussioni dei vari momenti di preghiera, che quest’anno ci ha accompagnato con la lettura di parabole.

Il ricordo più grande e signifi-cativo è senz’altro il motto di que-sta estate 2006: “Si fa per dire?” e tutti in coro: “No, non si fa per dire!”, che ci insegna che le cose non bisogna dirle così, tanto per, perché magari non sono vere op-pure possono offendere una per-sona. Piuttosto “si fa per fare”, si dice una cosa e poi bisogna met-terla in pratica veramente. Sì, mi sono sempre piaciuti questi slo-gan, perché ognuno fa imparare qualcosa di nuovo.

Ma in generale, a parte il tema di ogni anno, l’Oratorio è bello perché è un posto unico, diverso da tutti gli altri, dove al suo inter-no tutti si sentono amici e stanno insieme. …E anche se a volte scoppia un piccolo litigio e il don sgrida e incute un po’ di paura, poi però “se guardi i suoi occhi vedi un amico che accoglierti sa”, come dice l’inno.

Fra due anni diventerò anch’io un animatore, o meglio, un aiuto-animatore, quindi l’anno prossimo voglio godermi bene questo mese perché sarà l’ultimo vissuto da “componente di una squadra”.

Anche quest’anno si sono in-traprese le solite uscite in piscina, rinfrescanti e rilassanti per noi ragazzi. Mi ricorderò sempre del tragitto “Oratorio-piscine Sten-dhal”, con tutti accodati a due a due a formare una fila lunghissi-ma… Fra le gite al di fuori di Og-giono, invece, quella che mi è piaciuta di più è stata a Bevera, con i padri missionari della Con-solata. È stato bellissimo quel giorno perché eravamo proprio

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

immersi nella natura e sembrava di trovarsi in un altro posto. I giochi sono stati interessanti e divertenti, preparati in modo semplice, e ci hanno aiutato a conoscere luoghi lontani da noi, dove la gente è mol-to povera e sfortunata. Il tema era relativo all’acqua: abbiamo assistito a delle diapositive commentate, capito quanto sia importante questo elemento, da molti considerato “l’oro blu” talmente sia prezioso… La Messa poi è stata animata con gli strumenti musicali: chitarre, tam-buri… è stata celebrata in un am-biente povero, dove però ci si senti-va ancora più uniti, fratelli, come un’unica grande famiglia…

Vorrei tornare indietro nel tempo e rivivere di nuovo tutto questo me-se, caro diario. Ma so che non è possibile e mi devo accontentare di questi ricordi ugualmente stupendi! Ora vado a dormire, è tardi. Ciao! Gloria.

Gloria (I media, ora II media)

Mercoledì 12 Luglio 2006: que-sta sera l’Oratorio era vestito a festa. Il vociare di tantissimi ra-gazzi e le piacevoli musiche hanno riempito il cortile di alle-gria.

I ragazzi erano pienamente felici di aver partecipato all’Ora-torio Estivo. Attraverso il gioco, i laboratori, la preghiera, la rac-colta di generi alimentari da de-stinare ai poveri, le uscite e altre iniziative i ragazzi hanno cono-sciuto e vissuto il valore dell’ac-coglienza, dell’aiuto vicendevo-le, dell’amicizia.

Tutti i partecipanti erano eu-forici perché dovevano gridare in vari modi lo slogan dell’Orato-rio Estivo 2006: “Si fa per dire?”. Nelle diverse attività espressive i fanciulli hanno imparato che le parole che si pronunciano devo-no avere un significato. Per aiu-tare i piccoli a comprendere il senso della vita sono state rac-

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VIVERE IN ORATORIO Oratorio Estivo “Si fa x dire?”

Festa finale dell’Oratorio Estivo 2006

contate le fiabe e le parabole Evangeliche. I ragazzi hanno messo in scena la fiaba “Il pe-sciolino d’oro” il cui messaggio è: chi s’accontenta gode. I ge-nitori dei protagonisti dello spettacolo guardavano attenta-mente le espressioni dei loro figli in scena.

I ragazzi sono stati premiati per i diversi giochi eseguiti e gli animatori hanno ricevuto in do-no una matita con un significa-tivo pensiero della Beata Ma-dre Teresa di Calcutta: “Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio”.

Al termine della divertente serata sono state offerte ai pre-senti delle fresche bevande.

Don Donato, abile assisten-te dell’ORATORIO, è molto soddisfatto del percorso ludico e formativo che ha fatto con i ragazzi in questa calda estate.

Suor Iolanda

Caro don Donato, mi comunicano che Giovedì

22 Giugno nell’ORATORIO SAN FILIPPO NERI E SANT’AGNE-SE DI OGGIONO, di cui sei re-sponsabile, nel programma delle iniziative dell’Oratorio Estivo 2006 si è effettuata la tradizio-nale RACCOLTA VIVERI e so-no stati conferiti al Banco Cari-tas di Molteno generi alimentari per un totale di Kg. 260.

Ti prego di farti intreprete dei sentimenti di gratitudine e di ri-conoscenza della Caritas, presso i ragazzi e animatori del-l’ORATORIO ESTIVO, per l’otti-ma riuscita dell’iniziativa d’impe-gno concreto e generoso per aiutare quelli più poveri fra noi.

Con cordialità e affetto, don Enrico Panzeri, Decano di Oggiono

Un ringraziamento speciale

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Una bellissima storia: il Campo Estivo Adolescenti

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VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

Carissimi lettori del giornalino oggi vi racconterò una bellissi-ma storia riguardante il CE a Lutago. È stato il migliore CE secondo me (anche se io ne ho fatti soltanto 2); però è volato troppo (bisogna fare più giorni): mi sembra solo ieri che sono partito assieme ai miei coetanei e invece oggi sono qua a scrivere questa storia, vab-bè!!!

Il migliore CE, perché ho fatto nuove amicizie con i new entry del gruppo ado e con loro mi sono divertito; con loro ho giocato e ho faticato a camminare nelle gite, quelle bellissime gite dove si vedevano le opere di Dio. Queste gite si sono svolte dalle cascate, alla Tridentina, alla vetta d'Ita-lia, ad Innsbruck (che si trova in Austria) e poi abbiamo fatto delle passeggiate nei din-torni. Durante queste gite face-vamo i gruppi di preghiera composti dagli educatori e da 7/8 ragazzi/e, poi facevamo dei giochi con le carte come “l'assassino” e “briscola chia-mata” oppure prendevamo il sole. La sera dopo cena verso

le 22/23 ci ritrovavamo a fare la preghiera serale tutti insieme e l'esame di coscienza che consi-steva nell'applicare un quadra-tino colorato a seconda di co-me andava la giornata su una faccia di un cubo gigante.

Purtroppo ci sono stati alcu-ni problemi fisici: al sottoscritto si è abbassata la voce ed è ve-nuto il raffreddore, mentre ad altri la febbre, nausea e visite continue al wc e il don, già pen-sando ad esperienze future, ha

deciso che il prossimo CE si svolgerà a Lourdes. Poi la Do-menica c'è stato il torneo di calcio… non l'abbiamo finito per la poca voglia e poi Silvia si è anche fatta male...

Inoltre voglio ricordare i re-gali del don e degli edu, che erano: un cappellino giallo all'inizio del CE, il cubo di Rubik, la maglietta con la scritta “follow me” e poi il più bello: il tempo passato insie-me. Infine voglio ringraziare tutti gli edu, il don, la fami-glia che ci ha ospitato, tutte le persone che ci hanno portato con i pullman e infi-ne, ma non per importanza, tutte le persone che ci han-no permesso di celebrare l'Eucarestia: un enorme gra-zie. Per ultimo voglio salutare Roberto Stimamiglio (Bobby) per il CE vissuto insieme e poi perchè purtroppo si tra-

sferisce a Como: ciao Bobby!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ecco… la mia storia è giun-ta al termine… alla prossima cari lettori!!!!!!!!!!!!

Eragon ’90 (Michele Redaelli)

Venerdì 14: il primo giorno

Quando siamo arrivati a Lutago la prima cosa che ci è stata co-municata sono state le camere così da poterci sistemare e por-tare i borsoni… Una volta siste-mati siamo scesi e gli educatori ci hanno consegnato ciò che ci avrebbe accompagnato duran-te tutte le preghiere e tutte le Celebrazioni Eucaristiche della

settimana: cioè la cartelletta con il sussidio “6ok”, il foglio dei canti, ecc…poi ci hanno spiegato il tema su cui abbia-mo lavorato e riflettuto tutti i giorni… cioè le doti e le virtù.

Abbiamo quindi celebrato la nostra prima Eucaristia e an-che qui il don ci ha parlato di come avremmo dovuto affron-

tare le sante Messe. Dopo aver cenato siamo andati in paese a fare un giretto e abbiamo man-giato il gelato. Siamo quindi tornati a casa stanchi ma sod-disfatti per la preghiera e per andare finalmente a dormi-re!!!!!!

Cristina Vismara

Campo Estivo Lutago 2006 “6Ok” per gli adolescenti

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

Uh, finalmente arrivati a Luta-go… tutti molto contenti, fino a quando, alla sera, ci riferiscono che la mattina successiva la sve-glia sarebbe stata alle 7 per an-dare alle Wasserfälle, ovvero, le cascate! Ok, la camminata non sarebbe stata molto impegnati-va… però, così presto?! Va beh, facciamo passare anche questo piccolo inconveniente e Sabato mattina partiamo per la meta prestabilita.

Dopo due ore di cammino, nel quale non sono mancati i soliti

lamenti e le innumerevoli ferma-te, riuscendo anche a vedere le meravigliose cascate e lo stu-pendo arcobaleno, arriviamo a destinazione. Stendiamo i sal-viettoni cercando di prendere i pochi raggi di sole che passava-no tra le folte chiome degli alberi circostanti… fino a quando ci comunicano che dovevamo divi-derci nei diversi gruppi di pre-ghiera.

Ordinatamente ci separiamo, e con molto entusiasmo affron-tiamo la prima preghiera. Tutto

no diviso in 6 squadre che si

sono sfidate a turno. Anche du-

Domenica 16 la sveglia ci ha concesso qualche ora di son-no in più. Dopo aver fatto cola-zione abbiamo celebrato l’Eu-caristia preparata da noi ra-gazzi e abbiamo accolto Gior-gione che si è aggregato alla compagnia insieme ad Elisa Valtorta.

Abbiamo pranzato tutti in-sieme e subito dopo gli educa-tori si sono rimboccati le mani-che per organizzare un torneo di calcio in piena regola pres-so il campetto di calcio in terra battuta a Lutago. Un torneo articolato in ben 2 gironi ad eliminazione, comprese finali e semifinali; gli educatori ci han-

Sabato 15: gita alle cascate del Rio di Riva

Domenica 16: solenne Celebrazione Eucaristica e torneo pomeridiano di calcio

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VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

questo, ovviamente, dopo aver mangiato i buonissimi panini preparati da… noi! Pochi minuti di libertà, ancora, e poi ritornia-mo a Campo Tures per pren-dere il pullman, di cui l’orario era ignoto… il pullman arriva dopo parecchi minuti, saliamo distrutti, affaticati dalla dura ma divertente gita.

Finché torniamo nella nostra casa, dove ci aspettano le no-stre rilassatissime docce…e il primo giorno è già passato…

Ale & Miki

rante questa calma giornata si sono verificati dei piccoli inci-denti non gravi tra i giocatori e nonostante tutto è stata una bella giornata.

L’esperienza del Campo E-stivo la consiglio a tutti perché, essendo stata questa la mia prima esperienza di Campo Estivo, mi ha permesso di ap-profondire alcune amicizie, ma è stato anche uno spunto per conoscere altri ragazzi e per entrare a far parte del gruppo.

Andrea Panzeri

Valtorta e dopo due o tre “legnate” del don per farci scen-dere dal letto (metodo efficace) ci trovammo tutti pronti in sala da pranzo per fare colazione. Fatto il pieno di energia, calzati gli scarponi e sistemati gli zaini in spalla, via verso le alte monta-gne e la lunga passeggiata che

Ciao a tutti, scusate se vi stufo ancora con i miei noiosi articoli ma oggi ho voglia di descrivervi un giorno del magnifico e diver-tente CE (campo estivo) 2006.

Lunedì 17 Luglio: quel giorno ci alzammo con molta malavo-glia verso le 6:30, seguendo gli ordini del nostro capo-escursioni

Lunedì 17: gita alla Tridentina

ci aspettava. La nostra prima meta fu

la fermata del pullman che ci trasportò fino a Casere, il paese più a nord della valle e da qui incominciammo a camminare verso l’Anher alm, ma subito ci fu un bel problema: Matteo non stava

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Martedì 18 Luglio si sono aperti i seggi elettorali anche al Campo Estivo; una novità che ha creato molto scompiglio tra la folla!!! Era-no delle elezioni in piena regola... gli educatori ci hanno fatto portare anche LA CARTA D’IDENTITÀ!!! Come prima cosa ci hanno divisi in 4 gruppi, ognuno con un colore diverso che corrispondeva ad un seggio: rosso, bianco, verde e blu... e dopo qualche piccola spie-gazione......... TUTTI A VOTARE-EEEE!!! Si poteva votare in base a diversi criteri: bellezza, simpa-tia, carisma, spontaneità e chi più ne ha più ne metta.... Dopo aver scritto il nome del prescelto su un foglietto arancione consegnatoci al seggio, lo abbiamo inserito nel-l’urna aspettando ansiosamente il verdetto.

Ed ecco i risultati: FINALISTI: Aldeghi Umberto Civillini Andrea

L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina 10

VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

Martedì 18: elezione Miss e Mister CE e gita al fiume

Giudici Simone Panzeri Andrea FINALISTE: Farina Erica Frigerio Elisa Negri Anna Panzeri Carolina Straniero Letizia Vismara Francesca JR

Adesso toccava a loro conquistare il nostro voto!! Tutti i finalisti si sono allon-tanati per preparare un di-scorso dove elogiavano un amico che non era stato votato ma che per loro me-ritava di esserlo... dopo aver a-scoltato tutti i discorsi... DI NUO-VO A VOTARE!!! Alla fine, dopo qualche minuto di suspense, ec-co i nomi di Miss e Mister CE......... Anna Negri e Andrea Civillini!!!!!!!!!!

Nel pomeriggio siamo andati sulle rive di un fiume dove i più

coraggiosi hanno osato fare il ba-gno sfidando l’acqua ghiaccia-ta...... Brrrrrrrr!!!!!!!! Dopo aver celebrato la santa Messa abbia-mo fatto ritorno alla casa, stanchi ma contenti per questa bellissima giornata!!!!!!!!!!!!!

eroi ripartirono per arrivare si-no al rifugio Tridentina e, stra-no ma vero, ci arrivarono tutti, mentre gli altri, i non eroi, con-tinuarono a riposarsi aspettan-doli… finalmente di nuovo tutti insieme tornammo alla nostra casetta a Lutago dove Matteo e Caterina ci aspettavano per trascorrere una serata diver-tente.

Special Thanks: • a Matteo che fu il primo…; • a Cate che grazie a Matteo

riuscì a non camminare per tutto il giorno;

• a Valtorta e alle sue gite sempre criticate;

• al magnifico tricolore che ci seguiva ovunque andassi-mo;

• ad Arrigosi e alle sue foto, che nonostante la stan-chezza, continuava a scat-

bene!!! Così, trasportato da Giorgione in auto, ritornò a ca-sa insieme a Caterina che gli teneva compagnia. Risolto l’in-conveniente ripartimmo, ma quasi subito trovammo una chiesetta adatta proprio per celebrare l’Eucaristia, e così fu.

Ci incamminammo di nuovo e tra discorsi senza senso e lamentele varie per la lunghez-za del sentiero arrivammo tutti sani e salvi (qualcuno ferito) alla malga dal nome austriaco, e dopo una veloce preghiera tutti a mangiare e a prendere il so-le. C’era chi si abbronzava, chi giocava alle carte, chi “puciava” i piedi nel fiume e chi proprio non sapeva cosa fare seguiva Valtorta che ogni 5 minuti ne inventava una nuo-va!!!

Nel pomeriggio dopo i grup-pi di riflessione, pochi intrepidi

tare; • alle signore che hanno par-

tecipato alla santa Messa con noi;

• alla strada non asfaltata che non finiva mai;

• a Elisa che nonostante il suo ginocchio arrivò sino in fondo;

• a Manzoni e Scaia che tro-vavano ogni tipo di scusa per potersi fermare ogni 5 passi;

• al mitico Benny che ogni tanto ci superava con i suoi scatti;

• a Vale che arrivò sino alla Tridentina senza morire;

• alle mille scottate sotto il sole;

• al pullman su cui, per la pri-ma ed unica volta, riuscim-mo a sederci.

Frenk (Francesco Milani)

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

SPECIAL THANKS TO: • a noi due, che abbiamo sudato 7

camicie per scrivere questo arti-colo;

• a Chicco, che ci ha “obbligato” a farlo (scherziamo);

• agli educatori e al don, che ci hanno sopportato per tutta la settimana;

• a Miss e Mister CE; • ad Anna, Maria, Alberta, Ales-

sandra, Elisa ed Elisa, nostre compagne di stanza;

• a tutti gli attori della bellissima scenetta finale per i preado;

• al cubo di Rubik; • a quelli che come noi erano

sempre in fondo al gruppo du-rante le gite;

• alla funivia che ci ha fatto trema-re di paura e si è pure bloccata a metà;

• al tricolore; • agli scherzi notturni degli edu; • a tutti quelli che sono stati male

lassù sulle montagne; • alle emozionanti partite di assas-

sino; • a tutti quelli che hanno letto il

nostro articolo!!! Francesca Vismara

ed Elisa Redaelli

Finalmente si va a visitare In-nsbruck, magnifica città!!! Però la partenza è sempre presto… vabbè essendo abbastanza lon-tana da Lutago! Ma bisogna no-tare che tutti sul pullman hanno dormito beatamente eheh!!!

Dopo l’annuncio del don, che modestamente ha svegliato tutti, e dopo che il pullman si è ferma-to al parcheggio, siamo usciti precipitosamente e abbiamo preso i nostri zaini pronti per u-na grande avventura. Dopo aver attraversato il parco ci siamo fermati nei pressi di una fontana bellissima e tutti hanno approfit-tato della pausa per mangiare i ritter sport e andare a fare cola-zione. Dopo un breve giretto per una via della città ci siamo ritro-vati fuori dalla chiesa e il don ha celebrato la santa Messa, poi siamo ritornati al parchetto per pranzare e… subito dopo abbia-mo conquistato la roccaforte del parco giochi mettendo la nostra mitica bandiera italiana in cima e poi… gioconi sulle strutture

dire che aveva un altro paio di scarpe per farmi camminare... Va beh…

E poi io, Karol e Manzo ab-biamo tagliato il sentiero e visto che era in piedi siamo andati giù col sedere.... hahaha che ride-re... alla fine siamo arrivati all'o-vovia e c'era Umberto che ave-va paura… che tonto, come si fa ad avere paura dell'ovovia...

Infine abbiamo aspettato il pullman e siamo andati a casa... Che ridere: mi sono divertita tantissimo!

Giulia Rocca

Nella settimana del CE mi sono divertita tanto, ma il giorno in cui mi sono divertita di più è stato quando siamo andati al laghetto; e mentre andavamo su sono in-ciampata in un sasso e mi si è scucito un pochettino lo scarpo-ne, ma niente di grave… ma più si saliva più mi si scuciva!

Poi siamo arrivati su; alcuni hanno fatto il bagno e il don con-fessava e poi ci sono stati i grup-pi di preghiera. Quando doveva-mo ripartire ho allacciato lo scar-pone e la suola mi si è staccata del tutto!!! Allora mi hanno porta-to giù in spalla, hihi, perciò io per un pezzo non ho camminato, poi mia sorella ha fatto apposta a

Mercoledì 19: gita ad Innsbruck

Giovedì 20: gita allo Speikboden

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VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

per i bambini, sullo scivolo, sul-l’altalena, su un dondolo e an-che nella sabbionaia con la fontana, dalla quale per fare uscire l’acqua è stata impiega-ta un’ora! Anche il don si è la-sciato andare non resistendo più al richiamo delle giostre!!!

Il pome era libero nel senso che si poteva fare ciò che si voleva e tutti sono andati a comprare qualcosa, soprattutto le ragazze, nei negozi di vestiti e di chincaglierie, ma anche qualche ragazzo come Umber-to che ha comperato 3 magliet-te o Paolo che ha preso due carri armati nel negozio di mo-dellismo, dove il don ha com-prato per Bobby un sommergi-bile tutto da montare e per Civi una bellissima pecorella nera. Infine ci siamo ritrovati al par-chetto per partire da Innsbruck ed abbiamo ripreso il pul-lman… qualcuno ne ha appro-fittato per fare un pisolino e-heh…

Eragon ’90 (Michele Redaelli)

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Venerdì 21: ultimo giorno

Venerdì 21 è l’ultimo giorno di CE per noi adolescenti e per me, da ado, sarà anche l’ulti-mo. Questo giorno lo si può certamente definire il più frene-tico… poco tempo e come al solito tanto da fare…

La giornata è cominciata con mezz’ora di tempo per libe-rare definitivamente le camere, poi colazione e l’ultima preghie-ra a gruppi. Dopo tutto ciò mez-z’ora di “tempo libero” per pre-parare la santa Messa e cos’al-tro mancava per essere tutti ok per la Celebrazione Eucaristi-ca. Questa Messa era quella “riassuntiva”, perché davanti, sopra, e da parte al tavolo, che faceva da altare, c’erano tutte le cose che rappresentavano i gesti di ogni giorno.

Dopo questo importante mo-mento ci sono stati i vari special thanks e i regali… E poi tutti a mangiare. In seguito c’è stato del tempo vuoto dove si è colta l’occasione per fare le ulti-me foto e provare la scenetta che avremmo proposto ai prea-do.

Arrivati i preado li abbiamo allietati con la scenetta che fa-ceva capire qual’era il modo di comportarsi per vivere al me-glio il CE. Caricamento del pul-lman e… tutti a casa…

Andrea Vismara

L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Intervista post CE…

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VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

Buongiorno cari lettori, oggi vi propongo di leggere questa intervista fatta modestamente da me a Francesca Vismara. Vi chiederete quale delle due… io vi dico quella del '92. Bando alle ciance: inizia-mo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! - Piaciuto il CE?? Sì, è stata una esperienza spe-ciale per tutti noi

- Qual è stata la gita più bel-la??? Alla "Vetta d'Italia". Dopo 1 ora e mezza di cammino ci siamo fermati sul prato a prendere il sole per tutto il tempo e a fare i pazzi…

- E il momento più bello??? Non ce n'è uno in particolare, tutti mi hanno lasciato qualcosa dentro.

- Innsbruk, che razza di città è??? È una bella città da visitare, piena di case particolari e molti negozietti.

- Hai comperato qualcosa??? Direi che è meglio se non fac-cio l'elenco, altrimenti stiamo qua fino a domani (ho speso, e non solo io, più o meno 50€)

- Cosa ne dici di andare a Lour-des l'anno prossimo??? (è una cosa detta dal don visto che c'è stata molta gente ammalata) Risana i malati, cura le menti

depresse e magari fa bene. Mi astengo dal giudicare.

- Belli i regali del don e degli edu??? Sì, soprattutto molto significati-vi, ma credo che il regalo più bello sia il tempo trascorso in-sieme. (che parole profonde e toccanti, no????)

- Cosa pensavi quando hai sa-puto di essere una candidata a diventare Miss CE 2006??? Ooh mamma che tonta che sono... così mi tocca fare il di-scorso...

- Hai pianto quando sei parti-ta??? No, però è stata toccante l'ulti-ma Celebrazione Eucaristica.

- Ci torneresti l'anno prossi-mo??? Sicuro, però bisogna proporre di andare al mare.

- Fai un saluto al Bobby (l’educatore Roberto Stimami-glio, NdR) che ci lascia. Hello, bobby obby o meglio bobby solo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

- Fai un saluto all'intervistatore. Ciao mik!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

- Bellissima, no???? Ora vi saluto cari lettori… alla prossi-ma!!!!!

Eragon ’90 (Michele Redaelli)

Uno special thank per ciascun ado…

• a Vismara Andrea, che con i suoi 35 minuti di salita e di-scesa dallo Speikboden ha riscritto le carte turistiche;

• a Michele Redaelli: ma come si fa a portare i cagnotti da pesca in Trentino??!;

• a Nino, che dopo aver sapu-

to del 14° scudetto, il giorno dopo è stato male;

• a Benny, instancabile guida del gruppo nelle gite alpine (PS: la prossima volta lo zaino te lo porti da solo!);

• al Panze, che ha passato tutto il CE a personalizzare i cappellini altrui;

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

• a Mozzo e ai suoi discorsi im-possibili;

• ad Elisa F, la nostra Wanda, la paesana;

• ad Umberto e al suo colpo di mercato dell’ultimo minuto;

• a Fritz:, che dopo aver fatto fare 70 km a Giorgione si è scusato dicendo: “Non potevo perdermi una tappa così im-portante del Tour”;

• ad Arrigosi e alle sue foto mo-notematiche;

• a Civi: non si era mai vista una pecora vincere un concorso di bellezza;

• a Mone e alla sua allergia; • a Frenk e Manzoni, per i loro

continui litigi e riappacificazio-ni;

• a Maria ed Alice, e alla loro insaziabile voglia di scoprire chi le ha votate;

• ad Anna e al suo futuro da miss;

• a Lorenzo, il nostro “Luciano Moggi” dei giochi in scatola;

• a Stefano Pozzi e alla sua re-sistenza al freddo durante la preghiera notturna;

• a Paolino, che vorrebbe avere il becco;

• ad Elisa V. e al suo tempismo nell’ammalarsi appena arriva-ta;

• a Silvia, Karolina, Francesca, Nicoletta, Vanessa e Giulia per i loro bagni coi girini;

• ad Ale e alla sua serietà du-rante le partite di calcio;

una cartelletta con il foglio dei canti, il book day, una penna, il foglio con tutti i nomi dei parteci-panti al campo e un foglio adesi-vo con le 6 facce del cubo di Rubik.

Alla sera, dopo la preghiera, facevamo un gesto che riguar-dava il tema della giornata e, infine, l’esame di coscienza. O-gnuno di noi attaccava un pezzo

Venerdì 21 Giugno noi ragazzi di quinta elementare, prima e se-conda media ci siamo ritrovati nella sede dei pullman Spreafico per partire per Lutago, Valle Au-rina. Per molti è stata la prima esperienza, per altri la seconda e per alcuni addirittura la terza, comunque eravamo tutti elettriz-zati per la partenza da Oggiono. Sul pullman eravamo accompa-gnati da Kako, Lele, Anna, Laura e Ilaria. Sui monti avremmo rag-giunto don Donato e Caterina, mentre Ste ci avrebbe raggiunto Domenica mattina.

Appena arrivati alla pensione Obermair gli adolescenti ci han-no spiegato con una scenetta il significato di questo Campo Esti-vo, cioè essere OK! Infatti, il motto di questo CE è stato 6 OK!

Per le preghiere il don e gli educatori ci hanno consegnato

Il racconto di un ragazzo…

VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

• a Cristina e alle sue perle di saggezza;

• a Martina: l’unica che è riusci-ta a farsi pungere da un’ape;

• ad Elisa Redaelli, Francesca Vismara e Alberta e alla loro costante dolcezza e semplici-tà;

• a Lety e alla sua cabinofobia; • a Scaia e al suo sorriso con-

tagioso; • ad Erica e Gabbo che ci han-

no fatto sognare; • … e, per chiudere in bellez-

za… ad Alien: dopo gli ultimi movimenti avevamo 1000 e 1000 cose da dirti, ma dopo le ultime 2 ore di sonno ci siamo dimenticati tutto.

GRAZIE D’ESISTERE!

Campo Estivo Lutago 2006 “6Ok” per i preadolescenti

di cartone a un cubo gigante con il colore che più si avvici-nava al tipo di giornata tra-scorsa. Il rosso era simbolo della tempesta, il giallo tutto ok, il bianco ghiaccio, ecc…

Questa è stata la mia pri-ma esperienza ed ero davve-ro emozionato tanto che con-tinuavo a fare domande al don ed agli educatori, ma alla fine mi ero divertito talmente tanto che non me ne volevo più andare. Infatti, credo che questo CE ci abbia aiutato a fare nuove amicizie anche se alcuni sono stati un po’ chiusi con gli altri.

Per tutto quello che ho vis-suto voglio ringraziare don Donato e gli educatori.

Andrea Amato (II media, ora III media)

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Il racconto di un educatore…

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VIVERE IN ORATORIO Campo Estivo “6Ok”

Come ogni anno non è facile raccogliere tutte le emozioni vissute al Campo Estivo e inca-nalarle in parche righe per una articolo da accompagnare al sito o da mettere sul giornalino dell’Oratorio. Il problema è, co-me ogni anno (e NON diciamo più: e come l’anno prima, per-ché il 14° sul petto è finalmente cucito!), capire da che parte cominciare!

Iniziamo dalla postazione, allora: il campo base era situa-to a metri slm 1017 presso la pensione Obermair a Lutago, Valle Aurina. Sulle cime poco tempestose alto atesine vi sta-zionavano ben 36 ragazzi e ragazze preadolescenti con 8 educatori al seguito: don Dona-to, Lele, Ste, Laura, Ilaria, An-na, Cate e il subscriptum.

Il tema che ha guidato que-sto Campo Estivo 2006 è stato “6 ok” con simbolo l’esaedro per eccellenza: il CUBO. L’in-tento era quello di portate i ra-gazzi sulla via delle virtù princi-pali che deve avere un cristia-no. Quest’ultimo non può ac-contentarsi di vivere e sviluppa-re solo una virtù, ma le molte-

plici virtù e talenti che lo com-pongono, così come un cubo di Rubik è composto da più facce e ciascuna faccia è composta da tanti cubetti. Ovviamente il cubo di Rubik è anche simbolo del gruppo, ma questa è tutta un’altra storia… J

I ragazzi nei loro articoli vi parleranno delle splendide gite che insieme abbiamo vissuto, della giornata passata a visita-re la città austrungarica di In-nsbruck o del torneo di calcio domenicale, io, invece, voglio dirvi che alla mia ormai quarta

esperienza da educatore ogni anno si fa sempre più fatica ad arrivare in fondo all’ottomana del CE, che i momenti liberi sono quasi del tutto assenti, che fare fatica per vivere insie-me ai ragazzi e con al centro il Signore Gesù è sì impegnati-vo, ma che regala grandi sod-disfazioni, quando vedi il loro sorriso allargarsi per una battu-ta, per qualcosa che hai rac-contato o detto. Il Campo Esti-vo serve sì ai ragazzi per riflet-tere, per stare face to face con Gesù, ma anche a noi educa-tori per ricaricare le “pile mora-li” del nostro impegno in Orato-rio, perché un sorriso vale mol-to più di mille regali o grazie e non è facile seguire nel loro rapido crescere i preado, ognu-no con la sua avventura della vita da portare avanti!

Per questo ringrazio tutti gli altri educatori che con me han-no voluto vivere questa espe-rienza e soprattutto i ragazzi e le ragazze perché loro sono il futuro dell’Oratorio e di Oggio-no.

Giacomo

Premi speciali C.E. 2006 Preadolescenti

• Si aggira con il volto coper-to da un velo di capelli, con le mani ci indica quanti gior-ni ci separano dalla morte. Si è talmente calata nel suo personaggio da farsi chia-mare Samara, il premio “Miglior attrice non protago-nista” a Giorgia Mozzanica!

• “Passo dopo passo io sento un gran fiatone, ed uno che cammina ansimante sotto il sole”, abbiamo voluto citare questa canzone per conferi-

re il premio “Barcollo ma non mollo” a Inve, Stefano Invernizzi!

• “Gambasecca, Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’I-talia siamo noi!” sono alcuni dei suoi cori, i suoi discorsi sono unici, la sua enfasi e il suo carisma, raga, su le mani il premio “Arringa” a Duzzo, alias Davide Reda-elli!

• Topo Gigio, 333-6467662… solo questo basta per asse-gnare il premio “Topo Gi-

gio” a Cece, Tazza, chiama-telo come volete, Cesare Vismara!

• Il tormentone del CE 2006 “Che buono!”, segno di e-spressività concentrata in un metro e una banana; il premio “Che buono” va ad Appi, Andrea Appiani!

• I diversi tipi di pasta sono stati per lei un tormento infi-nito, l’erba cipollina un ne-mico insormontabile… Ma qualcuno si è chiesto se ha mai imbottito un panino?

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

Conferiamo il premio “Che schifo” a Laura Mauri!

• Ha voluto comprare l’oggetto più inutile del mondo durante la stagione estiva (un SOLO guanto J), ha voluto sfidare le regole comuni invertendo le normali abitudini; viene conferito il premio “Non pote-

te picchiarmi, so fare il nodo alla cravatta” alla più punket-tona e allegra del gruppo: Marta Corbetta!

• Richiamato spesso all’ordine da don ed educatori, di rado si rende conto del rimprove-ro e persevera nell’errore. Durante la spiegazione di

da poco restaurati, la chiesa di Santa Chiara che contiene il famo-so Crocefisso che parlò a San Francesco, San Damiano, dove è morta Santa Chiara, l’Eremo delle Carceri, ameno loco di ritiro spiri-tuale per i frati francescani e che si visita immersi nel silenzio della vallata, e il Tugurio di San France-

sco. Il giorno successivo ci si è addirittura concessi il lusso di visi-tare la città di Perugia, capoluogo della regione Umbria, e a pochi chilometri di distanza da Assisi.

Nel trasferimento con tappone apuano di 250 km si è visitata la splendida città di San Gimignano, borgo medievale, famoso in tutto il mondo per le sue torri, arroccato

Finalmente, dopo anni di tentativi, il gruppo giovani e giovanissimi dell’-Oratorio di Oggiono ha avuto la sua prima esperienza di vita comunita-ria estiva dal 17 al 25 Agosto.

La vacanza si potrebbe, per co-sì dire, scindere in due tronconi, ben distinti. Il primo di tre giorni presso Assisi, la ridente località in provincia di Perugia che ha visto i natali di San Francesco e Santa Chiara. Il gruppo, partito nella mattinata di Giovedì, si è prima fermato ad Arezzo, dove al grido del “Viva Maria” ha celebrato la prima Eucaristia della vacanza in memoria del patrono della città, San Donato, prima di trasferirsi al borgo di Santa Maria degli Angeli, frazione di Assisi, ove è situata la Chiesa della Porziuncola. Attorno a quest’ultima è stata costruita un’ulteriore basilica sì che fosse protetta dalle intemperie e dall’e-rosione del tempo. La basilica ha la particolarità di essere quasi del tutto candidamente disadorna, sic-ché l’attenzione del pellegrino si concentra appunto sulla piccola chiesetta della Porziuncola.

Nei due giorni successivi, guida-to da don Donato, il gruppo giovani è rimasto ad Assisi, con le visite, le Celebrazioni Eucaristiche e le pre-ghiere alla Basilica Superiore ed Inferiore, con gli affreschi di Giotto

Scusate è un luogo di culto, non si può pregare

VIVERE IN ORATORIO Esperienza Giovani

una Celebrazione Eucaristi-ca nel silenzio più totale squarcia l’aria con un sibilo prodotto da strumento erbo-rico. Il premio FOX di que-st’anno, raccogliendo la pe-sante eredità di Emilio, va a Luca Binda!

Esperienza estiva di vita comunitaria per i giovani ad Assisi e Marina di Massa

su una collinetta che ha messo a dura prova le marce del “jeepino” verde…

In serata il gruppo è final-mente giunto all’ostello Apuano di Marina di Carrara, dove ab-biamo trascorso cinque giorni di sollazzi e bagni sui lidi del mar Tirreno, concedendoci anche un

gitarella nel mar Ligure, più precisamente alle Cinque Terre e a Portovenere, splen-dide zone in provincia di La Spezia. In una giornata di cattivo tempo abbiamo anche visitato le vicine città di Car-rara e Forte dei Marmi. Mentre passavo affascinato per tutti questi luoghi mi ap-puntavo mentalmente parti-colari di zone d’Italia magnifi-che ed in cui certamente ri-tornare per gustare con più calma ciò che questi paesi e regioni offrono. Ovviamente una menzione

particolare in questa esperienza va a personaggi del calibro del Capitano, cuoco impareggiabile, e dello Straccé, romanaccio DOC, che si è dovuto sorbire la finale di supercoppa italiana persa con noi interisti per 4 a 3… ma questo è l’inizio di un’al-tra storia!

Giacomo

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Special Tencs dell’esperienza estiva di vita comunitaria giovani Assisi e Marina di Massa

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VIVERE IN ORATORIO Esperienza Giovani

♦ alle salite di Assisi…; ♦ a Fabio Caressa e Beppe

Bergomi che ci hanno accompagnato nelle no-stre gite … “l’ha messa centrale?” “L’ha messa dentro Beppe!”;

♦ all’ostello della gioventù di Assisi e all’immensità della stanza dei ragazzi;

♦ a Siro che mi ha soppor-tato tutte le notti…;

♦ alle sdraio rigeneranti del giardino dell’ostello;

♦ alla sosta in bagno di 4 indomiti guerrieri a S.Gimignano…;

♦ alla gelateria più buona del mondo…;

♦ a Cate e al suo rapporto conflittuale con la sabbia;

♦ al don e al suo rapporto conflittuale con il sole;

♦ a Ste e al suo rapporto conflittuale con Ilaria… (Non se la prenderanno per questo special tencs, non sono permalosi)…

♦ a Marchino e Chicco che alle 6 erano sempre sve-gli…;

♦ ad Alessandro Bono ed alla sua mania di man-giare il gelato con due cucchiaini;

♦ alla radio pesce di Chic-co!;

♦ alla foto di gruppo e al turista che ha scattato la

foto con la macchina fo-tografica girata verso di lui…;

♦ a tutte le ragazze brave, come la barista del chio-schetto, incontrate in questa vacanza…;

♦ alle partite serali di sco-pa… Grande Marco… Comunque consapevoli di aver dato tutto!;

♦ al capitano, per la sua disponibilità, per il suo essere dappertutto, per la sua cordialità, per le sue cene sempre abbon-danti; ci piace ricordarlo così! Ci mancherai gran-de uomo!

Valse

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

Milano, 24 Settembre 2006

Carissimi, la Festa dell’Oratorio è sem-

pre occasione lieta per ritrovarci insieme, mentre siamo ancora all’inizio del nuovo Anno Pasto-rale. In Oratorio la Comunità par-rocchiale si ritrova con i senti-menti e lo stile di una festa in famiglia: può essere il complean-no di uno dei figli o l’anniversario di matrimonio di mamma e papà, o un’altra occasione ancora… L’importante è esserci tutti e da-re ciascuno agli altri la gioia di ritrovarsi uniti, legati dall’affet-to reciproco, contenti di vivere insieme e di impegnarsi gli uni per il bene degli altri.

Una festa in famiglia, nel cammino missio-nario della nostra Chiesa Quest’anno la Festa dell’Oratorio può a-vere, come di con-sueto, gli accenti propri di un ritrovo familiare allargato, ma, soprattutto, si inserisce nell’impe-gno, che chiedo a tutta la Dioce-si di avviare e percorrere, sulla missione della famiglia a servizio del Vangelo. Il cammino missio-nario della nostra Chiesa ripren-de di nuovo slancio e vigore: vuole rendere testimonianza a Gesù Risorto e proporre a tutti l’amore di Dio contemplato in Gesù, nella sua vita, Passione,

Morte e Risurrezione. La missio-ne dei cristiani non è mai una conquista. È sempre una propo-sta d’amore: come uno spazio, o meglio un’ospitalità, dove tutti possono entrare a far parte della comunione di amore che esiste tra Dio e gli uomini.

Nei prossimi tre anni la Chie-sa ambrosiana offrirà questa ospitalità dell’amore tenendo come particolare riferimento la realtà della famiglia, crocevia di ogni esperienza di vita. La fami-glia ascolta il Vangelo e, alla

sua luce, comprende la propria meravigliosa identità; annuncia il Vangelo e diffonde la sua pre-ziosa fecondità.

Ho piena fiducia che ogni O-ratorio saprà interpretare in mo-do singolare il soffio dello Spirito Santo che chiama le famiglie, genitori e figli, ad essere disce-

Messaggio alla Diocesi del Cardinale Arcivescovo Tettamanzi per la Festa di apertura degli Oratori 2006

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

poli e testimoni di Gesù Risor-to, discepoli e annunciatori del suo Vangelo: da un lato sollecitando le famiglie a sa-per leggere e a saper ascolta-re la vita di oggi, con i suoi cambiamenti e con le sue nuove possibilità; dall’altro lato invitando le famiglie ad ascoltare la Parola di Dio e a trasmettere la fede, così da diventare “l’anima” della so-cietà e del mondo, veramente presenti nella storia a servizio del Regno di Dio.

Oratorio e famiglie in ascolto della vita e del Vangelo L’Oratorio vive conti-nuamente l’intreccio, felice anche se non facile, con la vita delle famiglie. Riconosce ai genitori l’originaria e primaria titolarità edu-cativa verso i figli. Esprime la dimensio-ne materna e paterna della comunità cristia-na che si prende cura dei figli generati nel suo grembo dallo Spi-rito Santo con la gra-zia del Battesimo.

Affianca, sostiene e integra con i suoi percorsi educativi la proposta di crescita umana e cristiana che avviene nelle famiglie. Offre opportunità e servizi per l’incontro, la condi-visione, la formazione e la socializzazione dei ragazzi e

Presentazione del nuovo anno oratoriano

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina

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VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

dei genitori. Rappresenta le istanze educative comunitarie presso le istituzioni e nella rete sociale. Si avvale spesso del-l’impegno generoso e volonta-rio di non pochi genitori e non-ni.

Ma, innanzitutto, l’Oratorio esprime una vera e profonda “parentela” con la famiglia per-ché vuole realizzare, in molti e diversi modi, ciò che è origina-riamente costitutivo di ogni fa-miglia: una comunità dove le relazioni tra le persone sono tutte improntate all’amore, al riconoscimento del-la vita di tutti come un dono prezioso, al va-lore unico e insostitui-bile di ogni persona, all’arricchimento reci-proco tra le diverse dimensioni affettive degli sposi, dei geni-tori, dei figli e dei fra-telli.

Alla luce di questo rapporto imprescindi-bile tra Oratorio e fa-miglia, desidero che lungo tutto questo an-no pastorale si inten-sifichino le occasioni nelle quali comunità e famiglie si mettano insieme in ascolto del-la vita e del Vangelo. Penso, in particolare, alle felici opportuni-tà offerte dagli incontri che, in ogni Oratorio, iniziano e ac-compagnano i vari itinerari del-l’Iniziazione Cristiana: dalla ri-chiesta dei Sacramenti e della catechesi, alla consuetudine che va diffondendosi di alcune “Domeniche insieme”, con pro-poste differenziate e correlate, in Oratorio, per genitori e figli.

Un’attenzione speciale an-drà sempre meglio realizzata, da parte di tutti gli educatori, alle molte e diverse situazioni

dei bambini, dei ragazzi, degli adolescenti e dei giovani che custodiscono ed esprimono il delicato e misterioso mondo interiore degli affetti, con tutta la sua gamma di esperienze: dall’amicizia all’innamoramen-to, dall’impegno generoso per gli altri al tempo del fidanza-mento e del discernimento vo-cazionale a tutto campo. Non dimentichiamo poi che, soprat-tutto in questo ambito, ci sono

non poche volte ferite da rico-noscere e soccorrere, sia tra i ragazzi che tra gli adulti.

Lo stile proprio dell’Oratorio, fatto di parole, incontri e azioni, potrà molto giovare alla sciol-tezza delle relazioni tra comu-nità e famiglie. In sintesi: ci a-scoltiamo, così come siamo, e insieme ascoltiamo che cosa la parola di Dio ci propone.

Tutto quel che vi dirà La Festa dell’Oratorio, se vuole essere il principio vivo di una comunità che riconosce quanto e come l’amore di Dio è in

mezzo a noi, soprattutto nella vita delle famiglie, ha un racconto bellissimo e insuperabile al quale ispirar-si. È il racconto, che l’evan-gelista Giovanni ci riporta, di una festa di nozze dove “c’era la Madre di Gesù” e dove “fu invitato anche Ge-sù con i suoi Discepoli” (cfr. Gv 2,1-11).

Sono certo che il Signo-re, che allora in Cana di Ga-

lilea “diede inizio ai suoi miracoli”, non ha mai smes-so e mai smetterà di compierli questi miracoli anche all’Oratorio! Sì, Gesù continua a “manifestare la sua gloria” là dove ci sono ragazzi, adolescenti, gio-vani, responsabili, educatori e geni-tori che ascoltano fiduciosi la parola di Maria, la parola della Chiesa, at-tenta a ciò che accade oggi in ogni famiglia, co-me allora in quella di Cana. Ogni giorno, in Oratorio, imparate

a tenere fisso lo sguardo su Gesù e state pronti a muo-vervi secondo TUTTO QUEL CHE VI DIRÀ.

È il segreto di una festa che non ha più fine!

È il mio augurio per la Festa di ogni Oratorio e per-ché ogni giorno dell’Oratorio sia davvero una festa!

Con la benedizione del Dio dell’amore, della vita e della gioia.

+ Il vostro Arcivescovo Dionigi cardinale

Tettamanzi

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

Iniziamo, con tutta la Chiesa am-brosiana, un nuovo Triennio pa-storale, tracciato e guidato dalle riflessioni e dalle indicazioni che l’Arcivescovo pubblicherà nelle prossime settimane. Molto è già noto per alcuni interventi pubblici del Cardinale a riguardo del te-ma e, soprattutto per gli Oratori, grazie al messaggio per la festa di apertura dell'anno oratoriano di fine Settembre che Sua Emi-nenza ci ha già fatto pervenire.

Si tratterà dunque di cammi-nare su un percorso che riguar-da la missione della famiglia a servizio del Vangelo. Saremo chiamati a riconoscere che l’a-more di Dio è in mezzo a noi e a dargli ospitalità e testimonianza soprattutto attraverso la realtà della famiglia avvertita come riferimento singolare di ogni e-sperienza di vita. La riflessione principale che farà da introdu-zione e sfondo a tutto il Triennio pastorale seguirà il racconto dell’amore nell’esperienza del-l’uomo e di Dio e nel loro incon-tro lungo la storia della salvezza.

L’inizio dei miracoli di Gesù in Cana di Galilea, durante quella singolare festa di nozze, offrirà la trama simbolica e sintetica dove si intrecciano i mille e più risvolti del tema della famiglia e dell’amore che essa compie, ge-nera, accoglie, custodisce, cura, annuncia… Ci sarà per tutti, an-

che all’Oratorio, un Vangelo del-la famiglia da riscoprire, da vive-re e da testimoniare con nuovo slancio.

I tre anni si articoleranno poi secondo il progressivo appro-fondimento della famiglia che ascolta la parola di Dio (2006-07), che comunica la sua fede

(2007-08) e che sia l’anima del mondo (2008-09).

Per l’anno che inizia ora negli Oratori l’accento cadrà partico-larmente sull’intreccio, sempre sentito e mai di facile realizza-zione, tra la vita delle famiglie e i percorsi educativi dell’Oratorio con le sue varie figure di educa-tori.

Oratorio e famiglie in ascolto della vita e del Vangelo

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

Brano evangelico di riferimento: le nozze di Cana (Giovanni 2,1-11)

Due giorni dopo ci fu un matrimonio a Cana, una cit-tà della Galilea. C'era anche la Madre di Gesù, e Gesù fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. A un certo punto mancò il vino. Allora la Ma-dre di Gesù gli dice: «Non hanno più vino». Risponde

Gesù: «Donna, che vuoi da me? L'ora mia non è ancora giunta». La Madre di Lui di-ce ai servi: «Fate tutto quel che vi dirà». C'erano lì sei recipienti di pietra di circa cento litri ciascuno. Serviva-no per i riti di purificazione degli Ebrei. Gesù disse ai

servi: «Riempiteli d'ac-qua!». Essi li riempirono fino all'orlo. Poi Gesù dis-se loro: «Adesso prende-tene un po' e portatelo ad assaggiare al capotavo-la». Glielo portarono. Il capotavola assaggiò l'ac-qua che era diventata vi-

Ci sarà modo in seguito di entrare nel merito, guidati dal-le sottolineature del Cardinale Tettamanzi. Sin d’ora è d’ob-bligo benedire questa scelta tanto opportuna e sempre ur-gente per ogni Oratorio, che nel legame educativo con i genitori e le famiglie trova il

suo fondamento e la sua stessa natura. Al tempo stesso è bello e

pressante l’impegno che subito raccogliamo dal tema della famiglia: mettiamoci in ascolto. Ascoltiamo profon-damente, senza pregiudizi, con il tempo che ci vuole, con simpatia, la vita concre-ta delle famiglie, così come sono, con i loro eventi, le loro stagioni, le gioie e i problemi, le risorse e le contraddizioni proprie di ogni famiglia. L’ascolto di quella vita ci

renderà comunità ancora più assetate della Parola e

desiderose di ascoltarla insie-me alle famiglie. Per condivi-dere l’impegno, fiducioso e pieno di speranza, di fare tut-to quel che ci dirà Gesù, vera sorgente, per tutti, della gioia che non finisce.

don Massimiliano Sabbadini, Direttore della FOM

e Responsabile del Servizio per i Ragazzi e l’Oratorio

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina 20

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

no. Ma egli non sapeva da dove veniva quel vino. Lo sapevano solo i servi che avevano portato l'acqua. Quando lo ebbe assaggia-to, il capotavola chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti servono prima il vino buo-no e poi, quando si è già bevuto molto, servono il vino più scadente. Tu inve-ce hai conservato il vino buono fino a questo mo-mento». Così Gesù fece il primo dei suoi segni miracolosi nella città di Cana, in Galilea, e manifestò la sua grandez-za e i suoi Discepoli cre-dettero in Lui. Il brano è fornito nella traduzione interconfessionale in lingua cor-rente (PAROLA DEL SIGNORE – Il Nuovo Testamento Ed. LDC – ABU)

Lo slogan. È Maria, la Madre di Gesù, a darci le parole giuste per intitolare questo anno pa-storale 2006-2007 negli Orato-ri.

TUTTO QUEL CHE VI DIRÀ è l’oggetto di un ascolto, è l’indicazione di quel che c’è da fare dopo che si è deciso di ascoltare. TUTTO QUEL CHE VI DIRÀ è ciò che ci basta per ritrovare gioia, speranza, entusiasmo nelle relazioni fra grandi e piccoli, fra genitori e figli, tra fratelli e nella comunità.

Tutto quel che Gesù ha da dirci è il tesoro prezioso per le persone che si fidano di Lui. Conoscere bene e completa-mente (tutto) il messaggio cri-stiano è condizione per essere felici, per impostare la vita sulla Parola che compie i nostri desi-deri, che ci svela la pienezza dell’amore di Dio in mezzo a noi. E quel messaggio è pro-mettente, non ancora tutto pro-nunciato (vi dirà, al futuro), per spingerci oltre il piccolo oriz-zonte presente.

Ascoltare bene ciò che Ge-sù dice presuppone la buona disponibilità a fare ciò che Lui dice.

“TUTTO QUEL CHE VI DI-RÀ” è dunque l’oggetto. Ma qual è il verbo che regge questo slogan? Il verbo “fate”, chiaramente espresso da Maria nel brano evangelico, nello slogan è invece lasciato sottinteso, quasi in sospeso. Così potrà essere preceduto idealmente anche dal verbo “ascoltate”, condizione di ogni agire maturo e consapevole. Potrà infine essere coniugato con il verbo “comunicate” per-ché il messaggio del Vangelo si annuncia con la fattiva testimo-nianza di ogni membro della

famiglia e, quindi, della comu-nità. L’assenza apparente del verbo iniziale è dunque voluta per costruire un percorso di accompagnamento alla sco-perta del “tutto” e del “nuovo” che sono dentro la “buona noti-zia” di Gesù.

Il logo. La scritta traccia

l’orizzonte del disegno, collo-cando così nel brano evangeli-co l’intreccio tra la comunità dell’Oratorio e la famiglia.

Lo sfondo della scritta rappresenta il miracolo di Ca-na: l’acqua che giunge nella giara di pietra ne esce, traboc-cante oltre l’orlo, mutata in vi-no. La gioia della festa nella comunità famigliare ed eccle-siale è donata dall’intervento di Maria, di Gesù e anche di colo-ro che servono, obbedendo a Gesù, portando generosamen-te ciò che hanno, anche se può sembrare inadeguato.

La famiglia, al centro del-l’immagine, è quella disegnata da un bambino: è ideale (tutti sorridono, in posa), ma anche reale nei particolari della vita quotidiana (il fratello maggiore dispettoso “fa le corna” sul capo del più piccolo, un giocattolo com-pare, disordinato, ai piedi della foto, un braccio ingessato allude ai tanti piccoli incidenti domestici, ma anche alle “ferite” che talvolta solcano i legami famigliari…). Il movimento delle braccia di mamma e papà dice l’acco-glienza e l’amore incondiziona-to, mentre quello delle braccia dei figli allude alle diverse “articolazioni” dell’unico affetto.

Il libro, è quello della paro-la di Dio: le parole, visibili co-me in filigrana, che escono dal-le pagine, sono quelle di Gio-vanni 2, 1-11. Il Vangelo della famiglia contiene e sostiene

Lo slogan & il logo “TUTTO QUEL CHE VI DIRÀ”

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

ogni famiglia che ha gioia e slan-cio nell’ascoltarlo e nell’annun-ciarlo. Le pagine sono tante e da sfogliare: il cammino di ascolto è ampio e vario.

La folla, che converge verso il campanile o che da lì riparte, è la comunità cristiana intera che è

chiamata al tempo stesso a met-tersi in ascolto delle famiglie e, con loro, ad ascoltare la parola di Dio e a vivere la missione che ne riceve, a servizio delle perso-ne e della società.

Il sole, acceso e luminoso, sta tra la famiglia e la comunità,

Ciao a tutti…vorrei mettere su un foglio tutto quello che ho provato nella serata del 7 Settembre durante l’Evento Elettronico 2006… e vi assi-curo che è davvero tanto!!!!! Diciamo che io sono una “new fan”di Gigi D’Agostino, nel senso che non è da mol-to che lo ascolto, però appe-na mi è stato detto che sa-rebbe venuto nel nostro Ora-torio ero al settimo cielo!!!! Ora, so che non tutti appro-vano il suo genere quindi non parlerò molto di lui, ma più della proposta di quella sera e quello che ho provato, da 14enne, nel viverla!!!!

Quando finalmente ci hanno fatto entrare nel Pa-lazzetto erano già le 21:30 circa… e visto che io ero ar-rivata alle 20.30 per me quel-l’attesa è stata molto sner-vante e agitata (dal momento che questo evento lo aspettavo da tanto tempo…!!!). C’era davvero tanta gente… ragaz-zi di ogni età, mamme, bam-bini, adolescenti che comin-ciavano già ad accalcarsi vicino al palco, coperto dalla saracinesca. Io e le mie ami-che ci siamo fatte un po’ lar-go tra la gente anche se non

dette quinte. In un batter d’oc-chio l’interno era gremito di fans carichi ed impazienti, lentamente le luci si abbassarono, si accese-ro quelle del palco e apparve lui, il famoso DJ Gigi D’Agostino, che dietro la sua consolle, diede inizio allo spettacolo.

La musica era trascinante, c’era chi cantava, chi batteva le mani a ritmo e chi ballava, tutto era piacevolmente perfetto, le luci, il clima che si respirava e il

desiderio di ascoltare musica in un ambiente così inconsueto per uno spettacolo del ge-nere. Purtroppo ancora pri-ma del temine della serata dovetti tornare a casa, peccato avrei voluto rimanere fino alla fine! E’ stata davvero una

piacevole serata, diversa dal so-lito, pertanto un ringraziamento particolare mi sento di farlo ai ragazzi del “Sabato Giovane”, a don Donato sempre vigile e at-tento e a tutti coloro che si sono impegnati affinché ciò riuscisse al meglio.

Mi auguro di cuore che sia il primo di una lunga, anzi lunghis-sima serie.

Eleonora Vismara (II media)

Una piacevole serata!

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VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

reciproco scambio di relazioni, di aiuto, di comunicazione, di stima. E nella comune profes-sione della fede che, convinta e stupita, continua a riconosce-re che l’amore di Dio è in mez-zo a noi!

Evento Elettronico 2mila6: Gigi D’Agostino

Era da giorni che esposti per Og-giono, e non solo, c’erano i car-telloni pubblicitari dello spettaco-lo di Giovedì 7 Settembre di Gigi D’Agostino.

Inizialmente rimasi indifferen-te, col passare dei giorni la curio-sità mi assaliva sempre più, tan-to che decisi con alcune amiche di acquistare il biglietto dello spettacolo. Puntualmente alle ore 20:30 del fatidico giorno ci presentammo dinanzi al cancello dell’Oratorio, eravamo tra le prime ad arriva-re, lo spettacolo sareb-be iniziato alle ore

21:30. In poco tem-po il nostro Oratorio era colmo di giovani e non solo, provenienti anche da altri paesi e province, impazienti di entrare ad ammirare il loro beniamino. L’or-ganizzazione era perfetta, i no-stri animatori indossavano una divisa che li rendeva unici e in-confondibili, sorriso e soddisfa-zione stampati sui loro volti, ma eravamo solo all’inizio, il meglio doveva ancora arrivare.

Ore 21:30 circa, i cancelli si aprirono e in modo ordinato en-trammo nel palazzetto diretta-mente in palestra, vicino al palco ancora chiuso, anche se qualco-sa si intravedeva dietro le cosid-

Quello che ho provato…

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina 22

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

era molto facile… e abbiamo conquistato una buona posizio-ne!!!! Ovunque ti giravi vedevi i mitici ragazzi dello Staff con le loro nuove polo azzurre prepa-rate per l’occasione, c’era chi era incaricato dell’entrata, chi del bar, chi della sorveglianza, ecc…!!!!

Il tempo passava… e la mia agitazione aumentava…!!! Im-provvisamente un silenzioso TRUMMMM ruppe la profonda attesa… la saracinesca comin-ciava ad alzarsi e si scorgevano già le prime forme… le prime lu-ci… e poi… LUI… con le sue cuf-fie leopar-date ed un cappellino rosso in testa!!!!! Le urla saliro-no… come la musica… sempre più alta… noi ragazzi feli-cissimi, con le mani alzate se-guendo il ritmo sempre più co-stante!!!! Per me è stato uno shock (in senso buono…ovvio…!!!!) … era la prima volta che lo vedevo dal vivo e vi as-sicuro che tutta quell’attesa è stata altamente premiata, mi sentivo come se ci fossimo sol-tanto io e lui, con quel vorticare di suoni e luci, e con i ritmi dei bassi che cominciavano a pe-netrare dentro!!! Ero davvero molto felice! Poi la terza canzo-ne che ha messo è stata RAG-GATANZ, la mia preferita…e lì lì svenivo!!!

La serata procedeva bene: ui sempre sul palco, i ragazzi sempre pieni di entusiasmo, le

gambe e le mani che si muove-vano, nel petto solo il bum bum del cuore!!!! In alcuni momenti Gigi si toglieva le cuffie, per sentire le nostre voci, la nostra gioia, e sorrideva, sembrava proprio che si stesse diverten-do!!!!! Uno dei momenti, secon-do me, più belli è stato quando ha messo L’AMOUR TOU-JOUR (uno dei suoi pezzi miglio-ri…!!!). Tutti i ragazzi con le ma-ni alzate, che cantavano, quasi quasi le nostre voci coprivano

quella della musica… ed è sta-to emozionantissimo… woooo-oooooooow!!!!! Eravamo come una grande family, entusiasta, rispettosa dell’altro, anche se la maggior parte delle persone che erano lì non si conosceva tra loro!!!!

Verso le 2 circa ci ha saluta-ti, ringraziati e poi con la mano alzata è scomparso dietro la saracinesca!!! In quel momento molta gente presente è uscita, mentre altri (tra cui io!!!) si sono fermati dove c’erano le tran-senne, sperando in una sua comparsa!!! Abbiamo dovuto attendere un bel po’, però alla fine è sceso dal palco ed è ve-nuto vicino a noi, ha firmato

autografi, ha fatto tante foto. Vorrei citare l’accostamento dei suoi vestiti; pantaloni alla pescatora verdi con un paio di scarpe gialle… MITICO!!!!!

Ecco… la nottata è finita verso le 3:00 per me, nel mio lettuccio… Non posso dire al-trettanto del fantastico Staff che hanno dovuto sistemare tutto!!!!

È stata davvero una bella esperienza, non solo perché finalmente ho visto Gigi D’Ago-

stino dal vivo, ma anche e soprattutto perché è stato molto bello vedere cosi tanti ragazzi INSIEME… provenienti da paesi diversi, ognuno con la sua storia, differente dal-le altre, ma comunque UNITI… nel nostro Orato-rio… e spero che i giovani non manchino

mai!!!!! Infine mi sembra doveroso

fare alcuni ringraziamenti… GRAZIE DON per aver con-cesso questo Evento nel no-stro, ma anche tuo Oratorio! GRAZIE A TUTTO LO STAFF per l’ottima organizzazione e sistemazione! GRAZIE A GIGI per essere venuto!!!!

Spero di avervi fatto capire quello che ho provato… e ciò che questo tipo di occasioni offre!!!!

Alla prossima… bacio!!! Silvia Straniero

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

♦ Al cugino e alla sua moquet-te!!!;

♦ a Guido e ai suoi anfibi che hanno mutilato Paola;

♦ a Saschia e alla pizza ai 4 for-maggi bianca;

♦ ad Ale Bono che ci ha messo un pomeriggio per sistemare il piano di appoggio per la cassa del bar;

♦ a Stefano Milani e ai suoi vo-lantini intuitivi;

♦ a Nolby e ai suoi cartelli sba-gliati;

♦ al navigatore satellitare di Gigi; ♦ alle serate passate a volantina-

re in tutta la Lombardia; ♦ ai manifesti artistici di Arrigo-

ni,Valsecchi…;

♦ alla decorazione del bar made by stampante del don;

♦ ai ragazzi del forum di Gigi che non la smettono più di ringra-ziarci per la serata;

♦ a tutte le mamme che hanno sistemato il bar prima e dopo la serata;

♦ alle casse che stavano raden-do al suolo il palazzetto;

♦ a tutti quelli che hanno alzato le mani su L’Amour Toujours, uno spettacolo;

♦ al cd di musica Cillaut che ha intrattenuto il pubblico nell’at-tesa dell’arrivo di Gigi;

♦ alla nottata nel saloncino San-t’Agnese;

♦ ai ragazzi di Milano che hanno

conosce musicalmente non se ne è reso conto, ma io, ed altri ragazzi con me, lo abbia-mo visto davvero divertirsi e stupirsi di un così grande pubblico che ha risposto ad una straordinaria iniziativa.

La sua disponibilità è stata ripagata nel modo migliore, ovvero da una serata meravi-gliosa e la stretta di mano fi-nale che ha voluto fare ad ogni membro dello Staff mi pare davvero significativa.

Un altro grazie va al “padrone di casa” ovviamen-te, identificabile come: “fiducia nei giovani allo stato puro”.

Forse dimentico di ringra-ziare qualcuno, ma di sicuro tutti i presenti non si dimenti-cheranno questa serata de-scritta come uno dei più bei “live” mai fatti, ma questo non è stato un semplice concerto-discoteca, ma qualcosa di più, una vera manifestazione di gioia, una dimostrazione che l’Oratorio può ancora

non sarà mai come averla vissu-ta, come averla desiderata, cer-cata, pensata e realizzata”.

Penso che questo mio pen-

siero, già pubblicato sul forum ufficiale del website di Gigi D’A-gostino, riassuma più di qualsia-si altra dettagliata spiegazione la serata danzante del 7 Set-tembre svoltasi all’interno della Struttura polifunzionale dell’Ora-torio San Filippo Neri e Sant’A-gnese di Oggiono.

Ognuno dei ragazzi dello Staff ha dato davvero il massi-mo, se ripenso al momento ini-ziale, mentre la gente fuori can-tava e aspettava di entrare, noi lì in bar, in cerchio a pregare insieme, mai così uniti nel Si-gnore, un momento che mi è rimasto nel cuore.

Un immenso, sottolineo im-menso, GRAZIE a tutte le asso-ciazioni, volontari, genitori e mamme che ci hanno appoggia-to e aiutato.

Anche Gigi D’Agostino ha dato il massimo, forse chi non lo

Special Tencs (ringraziamenti più o meno seri)

Evento Elettronico 2mila6… il giorno dopo

Pagina 23

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

dormito con le scarpe; ♦ alle campane che ci hanno

svegliato dopo un’ora di son-no;

♦ a tutti quelli che entravano nel salone per compilare un misterioso modulo, guardan-doci allibiti mentre cercavamo di dormire;

♦ al sistema di carrucole che fissava il palco sul Doblò… …PAPAPAPAPAPAAAA…;

♦ a Gigi e a tutto il suo staff per aver accettato la nostra pro-posta e per aver reso questa serata indimenticabile…;

♦ a tutti coloro che in un modo o nell’altro ci hanno aiutato…

“Quando vedi un sogno realiz-zarsi ed hai faticato tanto per far si che questo si realizzi, quando passi tra la gente e questa ti fer-ma ti sorride e ti fa un sincero complimento, quando molti era-no scettici, quando eri il loro zim-bello perchè sprecavi tempo in progetti utopici... quando vedi che chi ha abbandonato, creden-do di sapere tutto della vita, ora si mangia le mani di fronte a queste iniziative riuscite.. .quando vedi più di mille persone ballare e cantare con le mani al cielo, tutti insieme a tempo... ri-scopri la voglia di vivere, la vo-glia di osare e non di sopravvive-re sempre adattandoti ai sentieri più comodi della vita.

Il complimento più bello che ho ricevuto è stato: "voi ragazzi siete da esempio", il paragone migliore invece: " sembrava una grande famiglia”. Questo dimo-stra quanto metterci Amore nelle cose possa fare molto di più che metterci denaro.

Potrei continuare all'infinito a descrivere questa serata... ma

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina

24

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

essere vivo e centro di interes-se giovanile.

Ora basta, non aggiungo altro perché non bastano le pa-role a descrivere un’autentica emozione; riporto solo alcuni dei commenti rilasciati da alcu-ni ragazzi nell’apposta sezione del forum del Dj dedicata all’E-vento Elettronico 2mila6 (www.gigidagostino.com).

Stefano “Serata meravigliosa… dall'or-ganizzazione… nel senso il "COME" è nato questo even-to… non ce lo dimentichiamo… della disponibilità del padrone di ca-sa... del grande lavoro fatto dai ra-gazzi che hanno organizzato… e che hanno dimo-strato grande serie-tà nel progetto e nel portarlo a termi-ne.. veramente un applauso… senza parole. Abbiamo aspettato un po’ all'entrata in colon-na, ma sincera-mente non me la sento di farne una questione dopo tut-ta la bella organiz-zazione e l'impe-gno che ho visto da parte di questi ragazzi... solo applausi. Mi aspettavo poca gente… per-chè so dei precedenti nei pa-lazzetti. Ed invece fin da subito una sorpresa perchè c'è stato un pienone incredibile... tantis-sima gente… e che gente... li ho trovati tutti stupendi… han cantato e ballato tutta sera, co-ri, striscioni… un calore impres-sionante… bellissimo pubbli-co... grandissima cornice”.

Dorandremon “Complimenti infiniti a tutti i ra-gazzi che ci hanno messo una

passione enorme per organiz-zare questa serata... pubblico incredibile... un concerto”.

AlessandraMi85 “Nel resoconto inoltre mi sono dimenticato di citare la varietà di gente che c'era... è stato bel-lissimo vedere oltre a noi, an-che mamme e papà che ac-compagnavano i figli a volte davvero piccoli... 3/4 anni... e vedere che si divertivano come matti... LA MUSICA DI GIGI È' CAPACE ANCHE DI QUE-STO.... È UNA MUSICA CHE UNISCE”. “Proporrei un ap-

plauso a dj eslaV dj etS e tutto lo staff del Sabato Giovane... e speriamo che si possa ripete-re” .

MR MIRKOH “GRAZIE A TUTTI... NESSU-NO ESCLUSO... a chi ha orga-nizzato questa meraviglia con il sudore..... siete fantastici”.

Roby B “Bella serata... Molto "in fami-glia" come situazione... un Gigi all'insegna delle emozioni più che mai e un pubblico molto partecipe hanno fatto di questa

serata un successo. Sincera-mente non mi aspettavo così tanta gente vista la somiglian-za con l'evento organizzato a Chiasso lo scorso Settembre. A parte il piede fasciato e il cal-do infernale sono contentissi-mo... felice di aver rivisto tante belle persone” .

Padredibassi “L'organizzazione è stata im-peccabile, forse l'unica piccola cosa l'ingresso. ma tutta sta gente in un modo o nell'altro dovevano entrare... per il resto solo applausi ed inchini!!! Per-

mettetelo… a tut-to lo STAFF!!! Siete stati gran-diosi e avete per-messo la perfetta riuscita di questo fantastico EVEN-TO!!! Grandi grandi grandi !!! MAI VI-STO NULLA DI SIMILE !!!”.

Il Lecchese “Il manifesto della serata è già attac-cato al muro di camera mia a me-moria di questa I N D I M E N T I C A B I L E serata

che appunto, in quanto tale, non avrà bisogno del manifesto per essere ricordata, rimarrà sempre nella mia mente e nel mio cuore con tutte le sue e-mozioni !!!”.

Roby88Mi “Applausi per tutto lo staff.. non giochiamo, non è il loro lavoro fare i barman... e sono stati pure sfortunati perché ieri sera quando sono arrivati i frigoriferi non funzionavano e le bevande erano a temperatura ambiente, ma quando sono tornato per la seconda consumazione si era-

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

no dati da fare per aver almeno un po’ di ghiaccio da mettere in ogni bicchiere... da queste picco-le cose si nota quando una per-sona fa qualcosa col cuore... grandi ragazzi!!

Gifu Dj “Non so quante serate di Gigi erano che non mi divertivo così tanto. Ma proprio una roba ecce-zionale oltre ogni limite. Poi va beh... certe pazze risate. Uscen-do fuori sentendo alcuni dei vo-lontari del paese: "Te, chel lè ha voja de touch tran che de desfer-mas" (prego i Brianzoli di non ucci-dermi per la traslitterazione fatta coi piedi). E poi un dialogo tra altri due: "Ma quanto dura ancora?" "Mah... Hai provato a guardare quanto ha ancora di candele?"

"Ma… non so... Mi sa che le han cambiate" "Udio... allora per quanto va' avanti ancora?"

Preso “ Un applauso di tutto cuore a dj eslaV per questa organizzazio-ne , una realtà che almeno per noi del Sud Italia è impossibile da realizzare in questi termini (mi riferisco all'Oratorio, alla pro-mozione dell'evento in città). L'avete fatto con il cuore , que-sta è la cosa più bella e merita un applauso in piedi da parte di tutta Italia, soprattutto da chi spesso critica il mondo giovanile come deviato e abulico. Complimenti di cuore, siete dei grandi !!! ”

Vadeirpinia

La festa dei ministranti di Domenica 17 Settembre si è aperta con il turiferario che in processione ha aperto la strada alla croce e dai due cantari… Va bene, va be-ne… la smetto di usare pa-role strane; rifacciamo…

La festa dei chierichetti di Domenica 17 Settembre si è aperta con Fritz che guidava la processione facendo on-deggiare quel coso da cui esce fumo (il turibolo, che ser-ve a bruciare l’incenso) subito seguito dalla croce e dai due candeloni coi portacandele (va meglio così?).

La processione è partita dalla chiesa di Sant’Agata fino alla chiesa di Sant’Eufe-mia (che è quella grossa… la solita). La Messa è stata so-lenne… ma con un uso limi-tato del turibolo; che comun-

Festa del Gruppo Chierichetti San Tarcisio!

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

“Ho i brividi solo a pensare alla giornata di ieri per come è an-data... sembrava di essere in una famiglia... serata "I N D I M E N T I C A B I L E" "un grazie immenso allo staff per l'acco-glienza"... Gigi... GRAZIE, tu oramai fai parte della mia vita... e poi, ci vuole un grazie molto speciale per... bah come lo chiamo… Dj eslaV? Valse? Matteo? Teo? beh si dai lui... hey, ragazzo, ci vorrebbe un applauso come quello che ha ricevuto Gigi ieri alla fine per quello che hai fatto per me… Grazie di tutto a tutti”.

que se c’è stato almeno anche solo all’ingresso e al Vangelo è perché io ho convinto il don che non lo voleva usare, ma a me pia-ce! Il momento particolare della Celebrazione è arri-vato dopo l’omelia quando i nuovi chierichetti sono stati ammessi al servizio liturgico. Gli aspiranti Mini-stranti (che fa anche rima) sono stati chiamati ad uno ad uno da Umberto e la loro risposta è stata “eccomi”; si lo so che non lo avete sentito…ma fida-tevi…l’hanno detto. Si so-no avvicinati al primo gra-dino ancora senza veste e cotta e il don ha chiesto loro, a nome del parroco e di tutta la comunità, se vo-lessero veramente impe-gnarsi in questo servizio.

Festa di apertura dell’anno oratoriano

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Happy Hour per i preadolescenti

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VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

Tutti zitti… ragazzi dai che abbiamo anche brillante-mente portato a termine il corso… Qualcuno ha sus-surrato un “si, lo voglio” sottovoce e sotto suggeri-mento… gli altri si guarda-vano attorno stupiti del si-lenzio; la scena comica della giornata che rimarrà nella storia di questo gruppo. Il don prende iniziativa: “Rifacciamo!” questa volta convinti però! Il secondo tentativo, tra le risate trat-tenute a stento da tutti gli altri chierichetti, è andato liscio.

Prima di salire sull’altare però ci si deve vestire. Co-me prescritto dal rito della vestizione i nuovi mini-stranti hanno indossato uf-ficialmente per la prima volta la veste rossa (quell’abito rosso o nero simi-le a quello dei sacerdoti) e la cotta bianca (che è quello bianco che si sporca sempre quando si va a giocare nel giardino del Prevosto). Una volta vestiti i nuovi chieri-chetti hanno finalmente sa-lito i tre famosi gradini che prima li separavano dall’al-tare.

Dopo la messa tutti in Oratorio a mangiare assie-me al coretto Santa Cecilia (che non è vero che sono sto-nati… hanno solo un modo tutto loro di cantare). Durante il classico pranzo oratoria-no (pasta rossa – cotoletta – patatine – torte varie delle mamme) mi sono reso con-to che l’anno prossimo, in parallelo al corso per i nuo-vi chierichetti, sarebbe an-che utile fare un corso per genitori dei nuovi chieri-chetti dato che, durante la vestizione, i figli erano feli-ci, tranquilli e rilassati men-tre i genitori erano nel pa-

nico più totale! Molte le domande men-

tre si mangiava il dolce: - Domanda 1: “Ma i due lacci della veste vanno uno a destra e uno a sinistra in modo che girino attorno alla vita o tutti e due dalla stessa parte?” Risposta: ”La prima! ... mi spieghi come faresti ad al-lacciarlo se andassero tutti dalla stessa parte?” - Domanda 2: ”Ma la cotta ha un davanti e un dietro o è lo stesso?” Risposta: “Se all’interno c’è il numerino quello va die-tro… se no… a caso!” - Domanda 3: “Se mio figlio non può venire alle riunio-ni?” Risposta: “Ci portiamo già avanti?” - Domanda 4: “Come fun-zionano i turni?” Risposta: “Funzionano che se alla riunione un chieri-chetto mi dice che viene a Messa alle 10 noi lo aspet-tiamo alla Messa delle 10.” - Domanda 5: “Ma c’è un numero minimo di turni? Bisogna farne molti?” Risposta: ”No, non è un concorso a premi. E non abbiamo i bollini come quelli del benzinaio.”

Giochi a tema Mo.Chi. nel pomeriggio sfortunata-mente bagnati dalla piog-gia.

Così il pomeriggio si è concluso in salone con una ricca e nutriente merenda a base di torte, pane e nutel-la e coca a fiumi.

Marco Noby, animatore

del Gruppo Chierichetti San Tarcisio

Ciao a tutti qui che parla è Fa-biola V. e sono stata incaricata di raccontarvi l’happy hour di Mercoledì 20 Settembre.

Dopo le vacanze il primo in-contro di noi preado è stato ap-punto l’happy hour, ci siamo ri-trovati alle 16:00 per fare un gio-co di conoscenza in cui ad ognu-no veniva dato un foglietto con scritte delle domande che anda-vano fatte a chi non conosceva-mo… Noi ci conoscevamo tutti!!! Allora ci siamo fatti le domande a vicenda anche se sapevamo già tutte le risposte… Che risate a chiedere: “Ma.. Come ti chia-mi?!?!”.

Dopo abbiamo fatto un mo-mento di preghiera nella chieset-ta di Sant’Agata, dove gli educa-tori ci hanno spiegato il logo del-l’Oratorio e dove ci hanno detto chi sono i catechisti che avremo in quest’anno 2006-2007.

In conclusione ci siamo ritro-vati in bar per un piccolo spunti-no, ma dico piccolo perché i ra-gazzi hanno finito tutto in pochis-simo tempo, mangiavano come lupi… Alla fine ci siamo divisi in fasce d’età e ci hanno detto il giorno in cui ci ritroveremo per il catechismo. È stata un’esperien-za fantastica…

Da qui è tutto… Saluti! Fabiola Valsecchi (II media)

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

È Domenica 24 Settembre 2006, la festa dell’Oratorio.

Questa mattina, grandi e piccini, ci siamo ritrovati nella chiesetta di Sant’ Agata per le prove dei canti. La frase che più veniva pronunciata da don Donato e dagli educatori era la consueta: “Tirate fuori la voce!!” e devo ammettere che questa “sgridatina domenicale” è piuttosto meritata.

Subito dopo tutto il plotone si è spostato nella chiesa di Sant’Eufe-mia per la Celebrazione Eucaristica, momento centrale della nostra festa.

Terminata la Celebrazione c’è stato il corteo per vie del paese, ani-mato dal Corpo Musicale “Marco d’Oggiono” che ha suonato per noi, tra le tante, la canzone “When the

saints go marching in”. Pranzo in Oratorio, preghiera

introduttiva e poi……… “Ladies and gentlemen..... apertura degli stand!!”. Noi concorrenti, divisi in squadre-famiglie, dovevamo superare le varie prove. Alla “mia famiglia” piaceva molto il gioco della pallina di cotone anche se non era uno dei più semplici.

Non mi ha convinto molto il test di idoneità in quanto la scritta “idoneo” passava sullo schermo anche senza digitare tutti i dati!!

La giornata si è conclusa con una merenda a base di pane e nu-tella e poi… pizza per tutti!!

Al prossimo “Dai, Ilaria, scrivi un articolo!” Ciao!

Ilaria Dolfini (II media)

chiamano Luisella ed Anna. Mi sono divertita tantissimo.

Carlotta (II elementare)

Sono una bambina di seconda elementare, quest’anno sono andata per la prima volta a cate-chismo. Le mie catechiste si

La festa dell’Oratorio!

La prima volta a catechismo…

VIVERE IN ORATORIO “Tutto quel che vi dirà”

La festa con i nonni

Domenica scorsa, 1 Otto-bre, si è svolta, nel nostro Palazzetto Oratoriano, la tanto attesa festa con i nonni.

Tutto è iniziato verso le tre del pomeriggio quando, dopo una breve, ma signi-ficativa preghiera guidata dal don, il sindaco di Og-giono, accolti gli ultimi spettatori arrivati in ritardo, ha spiegato il significato e l’importanza di questa ri-correnza.

Successivamente si so-no aperte le esibizioni e sia i giovani studenti della scuola elementare Salvo D’ Acquisto, sia quelli della scuola elementare Arman-do Diaz hanno interpretato due canzoni e letto delle piccole frasi, scritte da loro stessi, riguardanti questa particolare festa. Il pome-riggio, poi, è andato avanti con un piccolo spettacolo, messo in scena dalla Pro Loco oggionese, che rap-presentava essenzialmen-te la vita dei nostri nonni.

Infine dopo gli ultimi rin-graziamenti il microfono è passato a noi animatori che abbiamo proposto un divertentissimo ed origina-le karaoke anche se la fol-la che vi ha partecipato non era delle più numero-se…

Nonostante tutto la gior-nata si è rivelata veramen-te speciale perché tutte le persone presenti a questa manifestazione si sono riu-nite e hanno passato un pomeriggio speciale ricor-dando una parte importan-te della società: i nostri nonni!

Alice Binda

passione per questo luogo e le persone che lo frequentano.

È mamma perchè la sua pre-senza fa parte di queste mura e, proprio come si fa con una mamma, a volte si dà per scon-tato ciò che fa e ci si dimentica di essere grati, di esserle debi-tori! Ma lei sembra non accor-gersene, o forse il suo amore per la grande famiglia dell’Ora-torio è più grande di qualsiasi ingratitudine.

Grazie, Renza, grazie anche perchè continui a volerci bene proprio come fa una mamma, senza attendere nulla in cambio. Grazie perchè sappiamo che ti stiamo a cuore come tanti, tanti figli!

Una mamma

C’è forse qualcuno fra i bambini, i giovani e gli adulti dell’Oratorio che non conosce Renza? I bam-bini crescono, cambiano, diven-tano adolescenti e giovani, a vol-te lasciano l’Oratorio per andare altrove, ma lei resta e tiene nel suo cuore ogni ragazzo che è passato dall’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese e in modo speciale e tenero ricorda soprat-tutto quelli che di più l’hanno fat-ta “tribolare”.

Lei resta, fedele al suo servi-zio, all’impegno che ha scelto e vive con amore. In qualche mo-do è come se avesse “adottato” questa grande famiglia e ne è diventata la “mamma”. Certo lo è davvero nel suo spendersi con

Grazie Renza!

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

3° AdoDecaTrofeo

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SEZIONE SPORT

Domenica 25 Giugno 2006 all’-Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese si è svolta una stupenda manifestazione indet-ta solo da 3 anni che è l’Ado-DecaTrofeo, un torneo di calcio e pallavolo tra alcuni Oratori del decanato.

Naturalmente presente an-che l’Oggiono come squadra di casa che conquista uno splen-dido secondo posto (per la squa-dra organizzata velocemente in pochissimi giorni) a calcio e con-quista un “bruciante” secondo posto a pallavolo battute dalle ragazze di Galbiate in finale dopo aver dominato l’intero gi-rone all’italiana; più difficile per i ragazzi accedere in finale do-po la prima sconfitta per 2 a 1 contro Bulciago (che ci batterà poi anche in finale) mitigata da un portiere che compie davvero parate alla “Buffon dei mondia-li” (ma chi sarà sto portiere??) a voi l’indovinello… eh eh…

Va beh… è passata anche questa manifestazione senza che suddetto portiere non lasci il segno perchè potrà sembrare strano ma vince il premio come miglior portiere del torneo (tra l’altro nella sua squadra non tutti hanno fiducia in lui).

Ringrazio tutti gli organizza-tori tra cui Chicco e Giorgione per questa giornata fantastica e per la targhetta appesa in ca-mera mia (so che Chicco c’ha messo una buona parola… ma non ce n’era bisogno… sono forte anche senza essere raccomanda-to).

CIAO CIAO! -Vatre (1)-

PS di Chicco: smentisco cate-goricamente di aver messo una buona parola…

Nel costituire e poi gestire un'associazione sportiva, sa-rebbe facile orientarsi fin da subito verso l'obiettivo di realiz-zare i migliori risultati nelle va-rie competizioni, con una "preoccupazione" prettamente agonistica.

Per giungere a questo però, occorrerebbe selezionare i gio-catori e quindi inevitabilmente "emarginare" i meno capaci.

Nell'attuale società dei con-sumi lo sport è finalizzato alla spettacolo ed al profitto (esibirsi per guadagnare), il che uccide nei giovani la gioia ed il gusto dello sport distensivo e di aggregazio-ne; infatti, a mio avviso, i giovani che chiedono di entrare a far parte di un'as-sociazione sportiva come la nostra, non ricercano solo il gioco o il diver-timento ma desiderano l'amici-zia dei coetanei, sentono il bisogno di essere partecipi in attività extra-familiari e parte attiva nelle imprese sportive. Per non disattendere a tutto questo, la nostra associazione sportiva dovrà dunque lasciare libera espressione ai suoi at-leti, dovrà educarli a valori u-mani e, nel nostro caso, anche e soprattutto a valori cristiani: per questo l'associazione spor-tiva dovrà diventare strumento della Pastorale, in quanto essa è attività ed impegno a cresce-re nei valori della fede.

La nostra associazione sportiva dovrà privilegiare la formazione del giovane maturo piuttosto che del giovane cam-pione, tutto questo senza rele-gare l'attività sportiva all'ultimo posto.

Occorrerà cercare quell'e-quilibrio che permetterà ai no-stri ragazzi, attraverso lo sport inteso come gioco atletico, di maturare convinzioni e valori che li aiutino ad essere prota-gonisti anche in altri campi (scuola, lavoro, ecc.).

Trovo che in tutto questo l'opera dei no-stri educatori sportivi (o alleducatori come ben li definisce il don), rivesta un'importanza primaria per-ché è attraver-so la loro sen-sibilità e so-

prattutto preparazione nella fede che riusciranno ad indivi-duare quelli che io definirei i "poveri dello sport".

E chi sarebbero i poveri del-lo sport???

Sono innanzitutto quelli che lo sport non lo fanno perché non hanno i mezzi (e credetemi ce ne sono ancora), perché nes-suno li cerca, perché non si ha interesse a farli entrare nel re-cinto dello sport. Sono altresì poveri anche quelli che nel re-cinto già vi sono ma che sono messi da parte, o sul piano tec-nico perché non hanno doti speciali per far vincere la squa-dra, o sul piano personale per-

La nostra Associazione … …sportiva dilettantistica

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

ché non si riconosce loro alcun diritto di parola e di partecipazio-ne in quanto ritenuti antipatici, musoni, asociali o quant'altro.

Allora fare la scelta dei poveri insieme a quella dell'uomo vuole dire entrare nel vivo dei mecca-nismi che regolano il modo di organizzare lo sport per cam-biarli, per rovesciarli se occorre. Tutto questo non deve essere preso come una posizio-ne utopistica e velleitaria da parte dell'associazio-ne sportiva, ma è un prendere coscienza del lavoro che c'è da fare in un ambito nuovo e pieno di valori e di entusiasmi.

I meccanismi dell'or-ganizzazione sportiva sono criteri che presie-dono alla promozione iniziale della pratica sportiva, a partire da quell'azione che viene identificata con il termine di "reclutamento", cioè scelta dei partecipanti, metodi della conduzione tecnica, scelta dei mo-delli tecnici e dei modi per trasmetterli e farli assimilare; scegliere i criteri che regolano le espressioni agonistiche, la preparazione alle gare o delle gare, il modo di gestirle, sono i sistemi organizzativi in base ai quali si scelgono le formule del-l'attività e si caratterizza la scelta di fondo dell'uomo.

Certo non è sempre facile né semplice fare le scelte giuste.

Non è facile scegliere di lavo-rare con cinquanta ragazzi a li-vello tecnico agonistico medio-cre, anziché con dieci che danno affidamento di risultati sicuri; non è semplice adattare una condu-zione tecnica semplificata che non lascia indietro nessuno, ri-schiando di sacrificare o anche perdere le possibilità di quelli più dotati.

Non è facile su un altro pia-no, rinunciare a campionati pira-midali per moltiplicare tornei a minor livello tecnico ed impegno agonistico, ma accessibili ad un maggior numero di squadre pra-ticanti, come non è semplice programmare, stimolare e soste-nere con adeguato impegno for-mule e manifestazioni sportive a carattere veramente ricreativo,

che non godono di considerazio-ni del mondo sportivo e non pro-curano applausi.

Eppure è qui, credo, che si gioca il nostro essere di Asso-ciazione sportiva dilettantistica che vive all'interno di una Par-rocchia e di ispirazione cristiana: • nella capacità di vivere a con-

tatto con quelli a cui gli altri non pensano o rifiutano;

♦ nella volontà effettiva e nello

sforzo sincero di fare spazio alle categorie più emarginate, siano essi ragazzi, adole-scenti, giovani degli ambienti

SEZIONE SPORT

sociali più difficili perché trascurati.

Su questo terreno le pos-

sibilità sono enormi ed estre-mamente concrete. Non è questione né di teoria né di scelte utopistiche.

È peraltro un terreno alla portata di tutti, su cui dobbia-mo veramente misurare la

nostra volontà di ispirarci al mes-saggio evangelico. Certo non bisogna illudersi che attra-verso lo sport pos-siamo risolvere tutti i problemi so-ciali, ma se le as-sociazioni sportive in primo luogo, aiutate dagli enti sportivi di ispira-zione cristiana in secondo luogo (C.S.I.), organizza-no lo sport collo-candolo nell'ambi-to socio culturale possiamo essere certi di innescare un processo di innovazione, di attivare dinamismi i cui effetti posso-

no andare al di la di quanto possiamo pensare.

È con questo spirito che ho inteso accettare la carica di presidente dell'ASD S.F.N. e S.A. e con il sostegno e l'o-perato di tutti i componenti dell'Associazione stessa, nel rivolgere un caloroso saluto al presidente uscente Giovanni Perazzelli unito agli auguri per il suo ormai imminente matrimonio, auguro a tutti una buona stagione sportiva ed educativa.

Giancarlo Pozzi, presidente ASD Oratorio Oggiono

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Le squadre dell’ASD 2006-2007

Pagina 30

SEZIONE SPORT

Quest’anno l’ASD Oratorio di Oggiono arriva contare tra le sue fila ben quindici squadre, seguite e allenate da quasi quaranta tra alle-natori e dirigenti accompa-gnatori.

Tra i tre settori sportivi dell’ASD spicca il settore calcio con ben 10 squadre, segue la pallavolo con quattro e il basket con solo una squadra.

La fascia d’età a cui si dedica l’attività dell’ASD Oratorio Oggiono va dalla terza elementare fino a… molto in su con le squadre dei più grandicelli. Settore Calcio

Under 10: negli ultimi anni questa categoria ha sempre dato soddi-sfazioni al vecchio Gruppo Sportivo e all’-ASD Oratorio Oggiono poi sia in fatto di risultati che soprattutto per l’u-nione e la presenza in Oratorio delle squadre. Le squadre si rivolgono ai ragazzi nati negli anni 1996-1997-1998 e sono allenate dal mitico Pri-mo Cavenaghi e dal grande Umberto Ripa-monti. Il preparatore dei portieri è Alberto Frige-rio, mentre di supporto sono Luigi Cavenaghi, detto Gigietto, e Giu-seppe Barbera. Le squadre Under 10 af-fronteranno il campiona-to di calcio autunnale e primaverile del CSI e l’importantissimo cam-pionato polisportivo, che comprende prove di o-rientamento, gare di at-letica, ecc… nato con

l’obiettivo di fare impa-rare ai ragazzi anche che esistono tanti ed affascinanti sport da praticare oltre ai tradi-zionali.

Ragazzi a 7 e a 11: so-no le squadre dedicate ai preadolescenti, cioè i nati negli anni 1993-

1994-1995. Come l’an-no scorso vista l’abbon-danza di atleti si è deci-so di formare due squa-dre a 7 e continuare la soddisfacente esperien-za della squadra ad 11 (terza nello scorso cam-pionato). Anche queste squadre verranno iscrit-te al campionato poli-sportivo del CSI. Gli e-ducatori sportivi sono Giuseppe Petrini, Carlo Conti, Raffaello Conca e Umberto Borghetti per

le squadre a 7 e Angelo Guadagno, Marco Gua-dagno, Ermes Ghislan-zoni e Luca Negri per la squadra a 11.

Top Junior a 7: è una delle categorie più re-centi del CSI, ma an-che una delle più ap-prezzate, perché coin-volge tutti i ragazzi nel-la fascia dei 18-20 an-ni. Agli ordini di mister Giorgio Arrigoni ci sono circa quindici ragazzi, molti dei quali educatori ed animatori dell’Orato-rio di Oggiono. Il cam-pionato che si presenta loro sarà molto impe-gnativo, ma il rendi-mento della squadra è sempre stato in cre-scendo nelle ultime sta-gioni. Che sia l’anno buono?

Open Femminile a 7: è la novità dell’anno for-temente voluta dal sot-toscritto e dal mister Andrea Proserpio. Per la prima volta ad Og-giono ci sarà una squa-dra di calcio completa-mente in rosa. Le età coinvolte sono tra le più varie: dalla terza media in su senza limiti d’età tra cui numerose ragaz-ze ed educatrici del no-stro Oratorio. Obiettivo della stagione: arrivare tra le prime sei del giro-ne e guadagnarsi il campionato di Eccel-lenza per il 2007-2008.

Altre squadre: Open a 11 (neopromossa in Ec-cellenza), Open a 7 e Open a 5 (che da quest’-

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

anno disputerà le partite interne nel palazzetto dell’-Oratorio di Oggiono)

Settore Pallavolo

Under 10: il discorso fat-to prima per il calcio Un-der 10 è analogo per il settore pallavolo. È que-sta l’età dello sviluppo delle facoltà ginnico mo-torie dei bambini. La so-cietà punta sì sull’inse-gnamento dello sport pal-lavolo, ma anche alla tra-smissione di valori cri-stiani attraverso lo sport stesso. Le educatrici sportive sono Claudia Lietti e Simona Rigamon-ti.

Under 14 e Ragazze: questa squadra è un po’ particolare. La prima par-te del campionato verrà disputata sul fronte Un-der 14 della FIPAV, mentre la seconda parte sarà dedicata al campio-nato primaverile del CSI. Il Consiglio Direttivo ha comunque deciso di i-scrivere la squadra an-che al Campionato Poli-sportivo del CSI per fare

sì che le ragazze entrino in contatto anche con altri sport diversi dalla pallavolo. Under 16: interamente costituita dal vecchio gruppo dell’Under 14 20-05-2006. Adriano Dolfini e Carlo Vismara conti-nuano nella opera edu-cativo-sportiva a favore di questo splendido gruppo di ragazze. Non sarà un campionato faci-le, bensì di programma-zione per il prossimo an-no, che vedrà le ragazze di maggiore età ed espe-rienza in campo. Prima Divisione: la prima squadra è stata comple-tamente rinnovata nello spirito e nelle motivazio-ni, dopo la retrocessione dalla Serie D. La vec-chia Under 18 è stata accorpata con la vecchia Serie D per puntare ad un campionato di livello. L’entusiasmo e la giovi-nezza delle più giovani sarà di stimolo per le più esperte ad un continuo migliorarsi di tutta la squadra. La preparazio-ne è iniziata da tempo sotto l’occhio vigile dei coach Franco Giuliano e Enrico Perdetti, che si dicono fiduciosi sullo e-sito del campionato.

Settore Basket

Allievi: come già detto sopra, purtroppo in que-sto bellissimo sport l’-ASD è riuscita a formare solo una squadra. Si rin-graziano gli allenatori Maurizio Gozzini, Paolo Civillini e Francesco Val-secchi per tutta la loro passione e il loro entu-siasmo nell’insegnare

SEZIONE SPORT

questo sport, tecnico e fisico allo stesso tem-po. Si riparte dal sesto posto portato a casa ai campionati naziona-li di Lignano Sabbia-doro e con un buon gruppo in grado di im-pegnarsi molto seria-mente negli allena-menti e nelle partite.

Tutte queste squadre giocano e si allenano nel palazzetto o sul campo sintetico dell’Oratorio. È veramente bello, com-mentavo una sera con Giorgione, venire alla se-ra in Oratorio e riscoprirlo ricco di volti stanchi, ma soddisfatti per l’allena-mento appena terminato, volti sorridenti per i risul-tati conseguiti e per il fat-to di fare tutti parte di

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

… e lo chiamano Oratorio

Pagina 32

SEZIONE SPORT

Oggiono, 9 Ottobre 2006 Questa sera sul finire del-l'allenamento di calcio, mio figlio Simone, cadendo sì e fatto male ad un polso. Su-bito soccorso da Carlo (l'allenatore) e Kako, abbia-mo raffazzonato una prima fasciatura (termine molto ge-neroso...). Sono poi interve-nuti Beppe Frigerio e Gian-carlo Pozzi (il neo presidente dell' ASD) che tempestiva-mente hanno chiamato l'ambulanza.

In poco tempo mi sono ritrovato al pronto soccorso dell'ospedale di Lecco con Simone già pronto per es-sere operato per ridurre la frattura scomposta del pol-so. Sono uscito un attimo

per telefonare a casa e Carlo era già lì a chiedere notizie. Subito dopo sono arrivati Gerry e Giancarlo Pozzi che mi ha detto di aver subito attivato Lam-berto per aprire la pratica assicurativa e non so quali altre persone per non so cosa.

In pochi istanti mi sono ritrovato il cellulare pieno di chiamate (Petrini addirittu-ra voleva venire all'ospedale, appena finito il turno delle 22).

Mi sono chiesto: "Ma do-ve sono?"

MA SONO ALL'INTER-NO DELLA GRANDE FA-MIGLIA DELL'ORATORIO, che senza essere chiamata

da nessuno e senza grandi clamori ha fatto sentire tut-to il suo calore.

Eh si, caro don, le tue parole non sono cadute fra i sassi o fra i rovi, ma sul terreno fertile.

Concludo questa mia testimonianza con una pre-ghiera: fà, o Signore, che se un giorno sarò anch'io chiamato a fare il buon sa-maritano, lo sappia fare come la tua famiglia cri-stiana dell'Oratorio di Og-giono.

UN GRAZIE DI CUORE DA PARTE MIA E DI SI-MONE PER LA BELLEZZA DEL VOSTRO GESTO an-che a chi (e me ne scuso) forse non ho citato.

Umberto Ripamonti

un’unica grande associa-zione sempre più presente nell’Oratorio San Filippo Neri & Sant’Agnese e che conta tra le sue file più di 280 tesserati, la maggior parte ragazzi, adolescenti e giovani dell’Oratorio stes-so.

Per maggiori informazio-ni consultate la sezione dell’ASD Oratorio Oggiono nel sito dell’Oratorio.

Giacomo Corti, vicepresidente ASD

Oratorio Oggiono

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

Guardando alle settimane che hanno costituito la festa di aper-tura di questo nuovo anno orato-riano vogliamo RINGRAZIARE di cuore: ♦ il Gruppo Sportivo A.V.I.S.

per la fiaccolata di Sabato 16 Settembre;

♦ il signor Paolo Cattaneo per averci aperto le porte del bel-lissimo monastero di San Ge-nesio da cui è partita la fiac-colata;

♦ “Diana Frutta” per averci re-galato le cassette di legno per l’accensione del braciere;

♦ gli adolescenti che hanno animato con amore e passione le Domeniche-Feste dei Chierichetti, del Coretto e dell’Oratorio;

♦ i giovani che hanno gui-dato l’organizzazione di tutta la festa;

♦ gli adulti che hanno coa-diuvato i giovani e gli ado per questa bellissima fe-sta;

♦ i bambini e i ragazzi che sono intervenuti con la loro gioia, la loro passio-ne, la loro voglia di stare insieme;

♦ le famiglie che credono ancora nell’Oratorio e che hanno condiviso con noi questi giorni di festa;

♦ tutti coloro che hanno dato la disponibilità per rendere an-cora più sentita la Celebrazio-ne Eucaristica, il centro della nostra festa, di Domenica 24 Settembre;

♦ tutte le persone che hanno sostenuto questo momento con la preghiera e con il loro contributo di stima ed affetto;

♦ “Arredesign di Mauri Fabio &

Figli” per la costruzione in legno dello stand “Lo strano percorso”;

♦ il Corpo Musicale Marco d’-Oggiono di Oggiono;

♦ Valentino Valtorta per averci procurato alcuni scatoloni per la scenetta pomeridiana;

♦ il Sindaco Pietro Riva, il Vice Sindaco Loretta Redaelli, l’Assessore al Tempo Libero Enrico Brambilla, l’Assessore ai Servizi Sociali Antonio Ce-sana e tutta l’Amministrazio-ne Comunale di Oggiono;

♦ il Corpo di Polizia Locale di Oggiono;

♦ il Gruppo Alpini per le nuove bandiere dell’Italia e dell’Eu-ropa;

♦ Angelo per l’aiuto silenzio e prezioso nella Celebrazione Eucaristica;

♦ tutti coloro che hanno presta-to le anfore per rendere visi-bile il segno evangelico;

♦ “Fuced” di Riva Andrea per la

Grazie… per la festa di apertura dell’anno oratoriano!

DI TUTTO DI PIU’

sponsorizzazione delle e-sche e delle attrezzature per la pesca alla trota di Sabato 30 Settembre;

♦ “Pesca & Sport ESSEM-ME”-Dolzago di Marco Spi-nelli per i premi messi in palio (due canne ed un muli-nello) e per aver regalato a tutti i ragazzi componenti del Gruppo Sampei la ma-glietta-polo azzurra, d’ora in poi divisa ufficiale dei nostri giovani pescatori;

♦ i pescatori presenti per aiu-tare i ragazzi: Carlo Brambilla, Stefano Bo-nanomi, Roberto Bona-cina e Mario Corti; ♦ il Presidente della Società Pescatori di Dol-zago, Pino Sangiorgio, per averci concesso l’u-so del laghetto di Cogo-redo; ♦ Gerry per il trasporto delle trote; ♦ Mabi per il prezioso aiuto fornito nel traspor-to dei ragazzi e nell’or-ganizzazione del pome-riggio di pesca; ♦ il “Giornale di Lecco”, “La provincia di Lecco”, la “Gazzetta di Lecco” e “Il Resegone” per gli arti-

coli e le foto pubblicate; ♦ tutti coloro che hanno con-

tribuito alla festa e di cui ci siamo dimenticati, ma che certo il Signore non dimen-tica!

E a tutti voi… buon anno ora-toriano, nel Nome del Signore Gesù!

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Benvenuti!

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DI TUTTO DI PIU’

Questo spazio è dedicato ai nuovi battezzati che con il sa-cramento del Santo Battesimo entrano a far parte della nostra comunità. Riportando in questa

rubrica i loro nomi, di mese in mese, vogliamo dare loro il no-stro benvenuto pregando e chiedendovi di pregare per loro e le loro famiglie. In questo nu-

mero ricordiamo i battezzati nel mese di Giugno, Luglio, Ago-sto, Settembre 2006.

Padre buono, ti ringraziamo per il dono di Matteo Alessandro Molteni, Sara Panzeri, Eleonora Corti, Alessia Rusconi, Fabio Plebani, Ded Rakaj, Alessandro Invernizzi, Eleonora Bonanomi, Luca Motta, Cecilia Corti, Riccardo Marco Longoni, Arianna Do Dang, Filippo Nava, Gabriele Rocca che con gioia accogliamo nella nostra comunità; ti preghiamo per questi nuovi fratelli in Cristo: fa’ che crescano forti nella fede, custodiscili nel tuo amore perché possano sempre testimoniarlo e comprendere di essere luce del mondo e sale della Terra. Proteggili nel loro crescere, rendili onesti cittadini e perfetti cristiani, rischiara la loro vita con la luce del Vangelo del Signore Gesù e benedici tutti i loro cari. Per Cristo nostro Signore. Amen.

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

“La paura è inevitabile, e non sempre è un male”

Eddy Rake

Gli Spartans sono la Squadra. Gli Spartans sono da sempre l’obiettivo di diecine di ragazzi che vivono nella tranquilla e pro-vinciale cittadina statunitense di Messina. Tanti sognano, tutti hanno sognato, di entrare a fare parte di questa fortissima e miti-ca squadra dell’unico liceo citta-dino, capace negli anni d’oro di attirare al Rake Field più di 10.000 persone da tutta la con-tea. Ma, prima dei sogni c’è una dura selezione da superare e questa selezione si chiama Eddy Rake, il duro allenatore degli Spartans, famoso per i suoi me-todi poco ortodossi, feroci come quelli di un sergente dei Mari-nes. Ora, l’uomo che per decen-ni aveva guidato la Squadra at-traverso una serie di vittorie ina-spettate, conquistate anche a prezzo di litigi, insulti e minacce, sta per morire, stroncato da un tumore.

Nella piccola Messina iniziano allora ad affluire i numerosi gio-

catori di Rake, divenuti ora uo-mini adulti. Tra loro vi è anche Neely Crenshaw, campione di football mancato e uomo ama-reggiato dalla vita e dal compor-tamento di Eddy Rake. Cren-shaw manca da Messina da quindici anni, da quando ha la-sciato il liceo e gli Spartans per giocare uno sfortunato quanto breve campionato universitario. A lui e a Rake è legato un se-greto, un aspetto dell’Allenatore e degli Spartans che nessuno, nemmeno i vecchi compagni conoscevano. Così, seduti sulle gradinate del Rake Field, di fronte ad una bottiglia di birra, poco alla volta Neely e gli altri personaggi raccontano la loro vita, le loro aspettative mancate, inevitabilmente tutti legati dall’e-sperienza di aver giocato insie-me negli Spartans sotto la guida dell’Allenatore e, soprattutto, di aver disputato la tormentata strana finale del 1987.

Già, la finale del 1987 fu un successo insperato per la città di Messina, ma fu anche la fina-le che segnò un punto di svolta

Che hai letto di bello? L’Allenatore

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DI TUTTO DI PIU’

con tutto, il punto di non ritorno da cui nessuno sceso in campo quel giorno ne era più uscito come vi era entrato.

Ma, cosa è successo vera-mente negli spogliatoi il giorno della finale? E Eddy Rake era veramente un uomo così duro e insensibile o sotto la resisten-te scorza di Allenatore batteva il cuore amorevole di un pa-dre? Sono questi gli interrogati-vi a cui Neely, inaspettatamen-te, risponderà durante il com-movente discorso d’addio al Rake Field con gli spalti tutti occupati per i funerali di Eddy Rake, l’uomo a cui è stato de-dicato il mitico campo da gioco degli Spartans.

Con L’Allenatore John Gri-sham ci porta nel cuore della provincia americana, dove i valori sono semplici ed eterni: amicizia, amore e perdono.

L’Allenatore, “un romanzo coinvolgente che è impossibile smettere di leggere”, è pubbli-cato dai Miti Mondadori a soli 5€.

Swordman

Il fiume

L’acqua limpida e fresca scroscia, scorre tranquilla poi fa un salto, divertita e riprende la sua corsa.

Serena e gioiosa gioca tra gli alberi, si diverte come un bimbo,

canta con gli uccelli, salta con le rane.

Attraversa montagne, colline, pianure, campi e prati in fiore;

infine abbraccia l’amico mare.

(Ilaria Dolfini, II media)

Poeti si nasce… e si diventa!

Il mendicante

Mentre il sole tramontava la luna sorgeva veloce,

e si portava in cielo le stelle brillanti di cielo.

Ed esse illuminavano il cielo, e facevano da lampioni per la gente per strada, e facevano da monete

per il mendicante di una via, che guardava le stelle chiedendo un aiuto.

(Sergio Mambretti, III media)

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Conosciamo meglio… i “Led Zeppelin”

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DI TUTTO DI PIU’

Con questo numero comincia-mo ad esaminare il genere che è stato la colonna sonora di un’intera generazione. Il gene-re sfondo dei più importanti fatti accaduti nella seconda metà del secolo scorso, che ha gui-dato la contestazione giovanile, il genere simbolo della libertà: il rock. Il primo gruppo di cui voglio parlare, è quello nato nello stesso anno del più importante evento rock della storia: sto parlando chiaramente di Woo-dstock e dei Led Zeppelin. I Led Zeppelin probabilmente passeranno alla storia per un singolare primato: contribuire in modo massiccio all'evoluzione della musica rock non inven-tandosi quasi nulla, ma, anzi, scopiazzando a destra e a manca, attingendo a piene ma-ni dal repertorio blues e rock-blues degli anni ‘50 e ‘60 pri-ma, e dal folk e dalla musica orientale poi.

A prova di questo c’è da dire che alcune canzoni del loro pri-mo album (1969), intitolato “Led Zeppelin I” (che fantasia!!) sono ri-arrangiamenti di brani già esistenti o addirittura vere e proprie cover. Ma questi brani

sono qualcosa di incredibile tant’è che negli Stati Uniti il nu-mero delle vendite è secondo solo ai Beatles. Sempre nel 1969 uscì il secondo disco (dove si vede tutta la fantasia dei Led Zeppelin: s’intitola infatti “Led Zeppelin II”), il motivo portante del quale è l’hard rock.

I Led Zeppelin fecero tour-née negli Stati Uniti, ricevendo il favore del pubblico. Fu in una di queste tournée, che, nel 19-77 a Oakland, Robert Plant ri-cevette la notizia della morte del figlio Karac. Questo fatto alimentò le dicerie di una male-dizione dei Led Zeppelin, dovu-ta al fatto che lo stesso Plant era appassionato di occulto.

Benché i Led Zeppelin fosse-ro grandissimi artisti nel campo musicale (infatti brani come “Stairway to Heaven” sono anno-verati nei grandi classici del rock) nella vita non erano un esem-pio da seguire. I loro compor-tamenti durante le tournée non erano certo esemplari; infatti occupavano interi piani di al-berghi, sfasciandoli, e si ubria-cavano. Ma questi loro compor-tamenti erano tipici in un’epoca di contestazione e di rinnova-mento come lo erano gli anni Settanta, e seppur sbagliati e

da condannare non erano cer-to un’esclusiva dei Led Zeppe-lin, perché tutti i gruppi rock del tempo tenevano simili compor-tamenti.

Il gruppo si è sciolto dopo il 25 Settembre 1980, quando il batterista John Bonham morì. Il 4 Dicembre dello stesso anno i Led Zeppelin pubblicarono il seguente comunicato stampa: "La perdita del nostro caro a-mico e il profondo rispetto ver-so i suoi familiari, insieme al senso di armonia sentito da noi e dal nostro manager ci hanno portato a decidere che non possiamo continuare così co-me eravamo".

I restanti membri del gruppo da allora hanno intrapreso car-riere soliste ma non hanno mancato di riunirsi in manife-stazioni celebrative o comme-morative, la più importante del-le quali è stato il Live Aid il 13 Luglio 1985.

Nonostante il gruppo si sia sciolto la loro musica non è mai morta, lo dimostrano le nove raccolte pubblicate dal 1982 al 2003. Il mitico gruppo rock quindi sarà sempre consi-derato uno dei migliori della storia del rock.

Orfeus

Note dall’interno… della banda Insegnanti dei corsi allievi

Nello scorso numero vi abbia-mo informato circa i nuovi corsi musicali. Ora pubblichiamo i curriculum personali di ciascun insegnante, preceduti da quello del nostro direttore Alessandro Castelli. Insieme a loro voglia-mo accogliere anche una nuo-va insegnante, Ma Laura Sala, che da Settembre sarà disponi-bile per il nuovo corso allievi

della classe di FLAUTI. Non appena ci sarà pervenuto, prov-vederemo alla pubblicazione anche del suo curriculum vitae. Per informazioni contattare: - presidente GIUSEPPE GIUDICI

335 6386362 - responsabile corsi

FRANCESCO MOZZANICA 335 6121602

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006

- consigliere STEFANO TRENTIN 360 821278

M° Alessandro Castelli

(DIRETTORE) Diplomato in trombone nel 1992 sotto la guida del M° Giancarlo Corsini, ha collaborato con le più importanti istituzioni musicali ita-liane, tra cui il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, il Tea-tro alla Scala, l’Orchestra Sinfo-nica Nazionale della RAI e l’Or-chestra dei Pomeriggi Musicali. Ha suonato inoltre con diversi importanti nomi del panorama jazzistico e pop, come Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco, Riccardo Fioravanti, Maria Patti, Giuseppe Emmanuele, Milva, Antonella Ruggiero, Spagna, Umberto Tozzi, Ron, Alex Baro-ni, i Pooh e molti altri. E’ trombo-nista ed euphonista del “Milano Brass Quintet” e direttore del Corpo Musicale “Marco d’Oggio-no”.

M° Alberto Giudici (CLARINETTI, ANCE)

Si è diplomato in clarinetto nel 1988 al Conservatorio

“G.Nicolini” di Piacenza. Ha col-laborato con l’Orchestra della RAI di Milano, la Banda Civica del Comune di Milano, l’Orche-stra Filarmonica di Tirana, l’Or-chestra Nuova Cameristica e altre ancora. Svolge attività con-certistica come solista e con vari gruppi da camera in Italia e all’e-stero. È direttore dei Corpi Musi-cali di S. Fedele Intelvi (CO), Pasturo (LC) e Annone Brianza (LC). Ha effettuato diverse inci-sioni discografiche con l’Ensem-ble Sones Contemporaneos, con l’Even Classic Chamber Or-chestra e per le edizioni Marani.

M° Renato Matarrese (SAXOFONI)

Si è diplomato in saxofono al Conservatorio di Musica di Bre-scia dopo aver studiato con i maestri S. Licudi e M. Marzi. Negli anni ’90 collabora più volte con l’Orchestra Sinfonica della RAI di Milano e nel contempo con la Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano. Ha fatto parte del Quartetto “I Sassofoni-sti Italiani” e dal ’94 è baritonista del Quartetto di sax “J.B.Singelée”, svolgendo una

che ora è il mio posto, si sono inseriti nella storia della banda

di Oggiono come piccole note che formano una canzone che va e andrà sempre avanti…

Io ho cominciato a farne parte solo l’anno scorso (come flauto traverso), e ho scoperto che suo-nando insieme agli altri è come

Quest’anno la banda del nostro paese compie ben 150 anni!! Uno, due, tre, quattro, cinque… andando avanti così a contare ci si ac-corge che centocinquan-t’anni non sono pochi… Chissà quante musiche, quanti brani, quante me-lodie diverse sono cam-biate, quante persone si sono alternate per tene-re in mano la bacchetta del mae-stro, mai stanca di andare su e giù, piccola e sottile ma impor-tante e tenuta d’occhio da tutti. …quante persone prima di me hanno fatto parte di questo corpo musicale, hanno occupato quello

Concerto di Primavera

DI TUTTO DI PIU’

intensa attività concertistica in Italia e all’estero (Inghilterra, Austria, Slovenia, Germania e Svizzera). Non mancano le nu-merose collaborazioni con altri gruppi cameristici, orchestrali e bandistici e gruppi Jazz. Nel 2005 ha fondato l’ “Almarà Sa-xophone Trio”.

M° Massimiliano Crotta

(OTTONI) Si è diplomato in corno presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano con il Maestro Silvio Romeo. Attualmente svolge un’intensa attività concertistica, sia in qualità di solista, sia in formazione da camera con il Quintetto d’ottoni “Royal Brass” e con l’ “Harmonia Brass Ensemble”. Di rilievo sono le collaborazioni con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Mila-no, I Solisti di Pavia, l’Orche-stra Nuova Cameristica di Mila-no, l’U.E.C.O., l’Orchestra Liri-co-Sinfonica della Provincia di Lecco, l’Orchestra Filarmonica Europea di Gallarate e l’Orche-stra Sinfonica di Lecco.

comporre un bellissimo puz-zle, in cui se manchi tu, c’è un

vuoto al posto di quel tassello. Mi piace molto anche perché in banda si impara a essere un gruppo uni-to, nella musica so-prattutto, ma non so-lo… Suonare con gli altri ti fa sentire un po’ “importante”, ti rende

partecipe di una storia che non sarà mai del tutto dimen-ticata, a volte è impegnativo e per rispettare gli appunta-menti bisogna rinunciare a qualcosa d’altro, ma in com-penso è gratificante, ti invoglia

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi

Compleanno con noi…

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DI TUTTO DI PIU’

a migliorare e a continuare, per-ché più suoni e più desideri di suonare! Insomma, è un’espe-rienza che consiglierei a chiun-que avesse voglia di imparare bene uno strumento musicale.

Ritornando ai centocinquanta anni, quest’anno il corpo musica-le di Oggiono per festeggiare l’anniversario ha preparato un calendario ricco di impegni im-portanti; la sera dell’8 Aprile, nel nostro nuovo Oratorio (palazzetto polifunzionale), si è esibito in un bellissimo concerto per salutare con gioia l’inizio della Primavera.

Per l’occasione è stata invitata anche la banda Don Primo di Mese (Valchiavenna) che è “imparentata” con la nostra di Oggiono, infatti Francesco Moz-zanica (vicemaestro, che suona da noi la tromba) è loro direttore. Le musiche sono state proprio bel-le, varie e coinvolgenti, peccato ci fosse poco pubblico: per la prossima volta spero ci siano più spettatori sugli spalti ad ascoltar-le e gustarle! Prima si è esibita la banda Marco D’Oggiono diretta da Alessandro Castelli, poi quel-la di Mese, che ha rotto il ghiac-cio con un’entrata di Francesco insolita e improvvisa (per il giova-ne maestro è stata la prima volta a dirigere).

La serata si è conclusa con una marcia allegra da parte delle due bande riunite (eravamo tal-mente tanti che alcuni hanno dovuto suonare sotto il palchetto!!). Ci so-no stati i saluti, gli auguri, gli scambi dei doni dei sindaci dei due paesi, gli interventi del no-stro presidente, del responsabile dell’AMBIMA di Lombardia e del nuovo giovane e attivo assesso-re alla cultura di Oggiono Enrico Brambilla, nonché Chicco! Tutti hanno sottolineato l’importanza della banda che rende significati-va la storia di un paese e della sua comunità.

Gloria Fumi

Per il compleanno di tuo/a fi-glio/a pensa a una bella festa presso l’Oratorio San Filippo Neri e Sant’Agnese di Oggiono! In un ambiente grande, spazio-so, familiare e sicuro, a disposi-zione di tuo/a figlio/a e dei suoi amici e nessun pericolo!

Una festa coi fiocchi che tutti ricorderanno con gioia! Per al-lestire la sala basta venire un’-ora prima e, se vuoi, puoi por-tare tutti gli addobbi della festa che credi, rendendo la sala an-

cora più allegra e colorata. In-vita quanti amici vuoi perché tanto c’è posto per tutti!!! Quanto dura la festa? Hai a disposizione dalle ore 15:00 alle ore 19:00…

Come fare per organizzare? Semplicissimo! Rivolgiti a Ren-za, Mabi o al don per ulteriori informazioni e per prenotare la sala e poi... BUON COMPLE-ANNO!!!

Ti aspettiamo!!!

Parcheggio per Matrimoni

In occasione di un matrimonio è possibile, lasciando un’offer-ta, parcheggiare le macchine nei cortili del nostro Oratorio. Come fare per accordarsi sul giorno e gli orari? Semplicissi-mo: basta rivolgersi a don Do-nato! E così oltre al letto matri-moniale… ecco a voi, signori, il parcheggio matrimoniale!

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Anno V, Numero 1, Ottobre 2006 Pagina 39

DI TUTTO DI PIU’

Uno sguardo su Ottobre e Novembre VI SEGNALIAMO QUI GLI APPUNTAMENTI PIÙ IMPORTANTI DEI MESI DI OTTOBRE E NOVEM-BRE. PER MAGGIORI DETTAGLI CONSULTATE SETTIMANALMENTE “IL RICORDINO” E IL SITO DEL-L’ORATORIO www.oratoriodioggiono.org

OTTOBRE 2006 Domenica ........22 XXIX DOMENICA PER ANNUM - GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

11:30 Celebrazione Eucaristica missionaria in chiesa Prepositurale. Pranzo missionario di condivisione e pomeriggio di giochi 18:00 Vespri nella chiesa di Sant’Agata animati dall’A.S.D. 20:30 presentazione della squadre dell’Associazione Sportiva Dilettantistica

Lunedì .............23 20:00 riunione animatori per l’Avvento Venerdì............27 20:45 Consiglio dell’Oratorio Domenica ........29 XXX DOMENICA PER ANNUM - FERON

Il bar è aperto dalle ore 8:30 alle ore 12:00; dalle ore 13:00 alle ore 18:30. Non c’è l’animazione pomeridiana dei giochi

Lunedì .............30 Il bar è aperto dalle ore 8:30 alle ore 12:00; dalle ore 13:00 alle ore 22:30 Martedì ............31 20:45 Festa a tema - I pirati dei Caraibi - per il Gruppo Preadolescenti

NOVEMBRE 2006 Mercoledì.........1 TUTTI I SANTI - 15:00 Vespri in chiesa Prepositurale e Processione al Cimitero. Giovedì ............2 COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

20:00 Celebrazione Eucaristica in chiesa Prepositurale a suffragio di tutti i defunti per ado-lescenti e giovani. Seguirà la riunione dell’equipe preadolescenti

Domenica ........5 Pomeriggio di giochi per i ragazzi in Oratorio e prove della recita per i preado 18:00 Vespri nella chiesa di Sant’Agata animati dal Gruppo Catechisti Iniz. Cristiana

Lunedì .............6 20:45 riunione del Gruppo Catechisti per l’Avvento Giovedì ............9 20:45 presso il Salone Parrocchiale incontro per le catechiste e i genitori con monsignor

Giovanni Giavini sulla famiglia umana alla luce della Parola di Dio Venerdì............10 20:45 Veglia decanale di preghiera per la Caritas animata da Ado e Giovani Sabato.............11 Sabato Giovane al bar dell’Oratorio - Concerto per Ivano Ripamonti nella nuova struttura Domenica ........12 GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO – GIORNATA DELLA CARITAS

14:30 preghiera a conclusione dell’anno liturgico Pomeriggio di giochi per i ragazzi in Oratorio e prove della recita per i preado 18:00 Vespri solenni nella chiesa di Sant’Agata animati dal Gruppo Giovani

Sabato.............18 16:30 riunione del Gruppo Chierichetti San Tarcisio Spettacolo dell’AVIS e delle scuole medie Sabato Giovane al bar dell’Oratorio

Domenica ........19 I DI AVVENTO 10:00 Ritiro nella chiesa di Sant’Agata e pranzo in Oratorio per il IV anno dell’Inizia-zione Cristiana 14:30 preghiera di ingresso in Avvento nella chiesa di Sant’Agata per i ragazzi, con-segna dei salvadanai per “l’Avvento e Natale di carità”. Giochi per i ragazzi in Orato-rio e prove della recita per i preado 17:00 Ritiro adolescenti e giovani – cena 20:45 Veglia di ingresso nel Tempo di Avvento nella chiesa di Sant’Agata per tutti gli educatori e coloro che amano l’Oratorio. Il bar alla sera è chiuso.

Mercoledì.........22 SANTA CECILIA, PATRONA DEL CORETTO 18:00 pizza insieme per il Coretto Santa Cecilia 20:00 Celebrazione Eucaristica in chiesa Prepositurale per gli educatori dell’Oratorio, animata dal Coretto Santa Cecilia e dall’Associazione Sportiva Dilettantistica OSFNe-SA. Il bar apre dopo la Celebrazione Eucaristica.

Sabato.............25 Dalle ore 16:00 Due giorni Avvento per preadolescenti Sabato Giovane al bar dell’Oratorio - SAI: Serata Adolescenti Insieme

Domenica ........26 II DI AVVENTO - DUE GIORNI AVVENTO PER PREADOLESCENTI Pomeriggio di animazione per bambini e ragazzi. Non c’è l’animazione per i preado 17:30 Vespri e Adorazione Eucaristica nella chiesa di Sant’Agata animati dal Gruppo Ado-lescenti

Mercoledì.........29 20:00 Celebrazione Eucaristica in chiesa Prepositurale per gli educatori dell’Oratorio, animata dal Gruppo Catechiste dell’Iniziazione Cristiana. Il bar apre dopo la Celebra-

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L’Oratorio di Oggiono, Oggi Pagina 40

DI TUTTO DI PIU’

Chiudiamo questo primo numero del giornalino dell’Oratorio di questo nuovo anno oratoriano con due preghiere, già presentate da don Donato nel suo editoriale in apertura.

L’angolo della Preghiera

Arrivederci al prossimo numero!!! ASPETTIAMO I VOSTRI ARTICOLI!!

SCRIVETE A [email protected]

PREGHIERA DELL’EDUCATORE 2006-2007 Maria, Madre attenta e premurosa, indicaci sempre Gesù come Sorgente della vera gioia, soprattutto quando, come alle nozze di Cana, viene a mancare il vino buono sulla tavola delle nostre relazioni, in famiglia, nella comunità e nella società. Ripetici spesso l’invito chiaro e amorevole a fare tutto quel che ci dirà Gesù e aiutaci a riempire generosamente, con umiltà e fiducia le giare della nostra vita cristiana e del nostro impegno di educatori. Insegnaci ad educare i più giovani all’ascolto della Parola di Dio, all’accoglienza della volontà del Padre, alla disponibilità nei piccoli gesti di ogni giorno. Donaci la gioia traboccante e sorprendente di riconoscere che l’amore di Dio è in mezzo a noi e che continua a operare i suoi miracoli dove comunità e famiglie ascoltano insieme la vita delle persone, per onorarla e servirla con amore, e il Vangelo di Gesù, per testimoniarlo con coraggio. Amen.

COMPAGNI DI VOLO Voglio ringraziarti, Signore per il dono della vita; ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati. A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che Tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta, forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza di me; per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo. Insegna-mi, allora, a liberarmi con Te, perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla, vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande co-me Te. Ma non basta saper volare con Te, Signore. Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fra-tello e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi. Non farmi più passare indifferente vicino al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala inesorabilmente impi-gliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te; soprattutto per questo fratello sfortunato, dammi, o Signore, un’ala di riserva.

monsignor Tonino Bello

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