per christum abundant consolatio nostra...

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ria per riportare gli uomini a Gesù. Chi salva è Gesù e non Maometto. Fino a prova contraria solo Gesù è morto crocifisso per amore ed è risorto il terzo giorno. Qui è la salvezza! Occorre che non ce ne dimentichiamo mai e lo diciamo anche ai nostri amici islamici che non sanno nulla del vero Gesù. I- noltre Gheddafi e gli altri capi islamici che gongolano al veder moltiplicarsi le moschee e l'avan- zata della mezza-luna in Europa, non sanno delle apparizioni mariane a Lourdes, Fatima, Medjugorje (per non citare che le principali); non sanno del risveglio della fede in tanti cristiani che vanno alla tomba di Padre Pio, di S.Antonio di Padova, di S. Francesco d'Assisi, di Loreto; non sanno nulla dei dieci segreti di Medjugorje che segne- ranno una grande rivincita della Madonna su Satana; non sanno che è annunziato il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e che questa fu vista da S. Giovanni come "Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle" (Ap 12,1). Un po' indicativa quella luna sotto i piedi: che abbia a che fare con la "mezzaluna"? Non dovremo aspet- tare molto per vederlo. I tempi di Maria sono ormai arrivati! Il leader libico Gheddafi è venuto in Italia in questo fine agosto, non solo per commemorare e rafforzare il "Patto di amicizia italo-libica" stabilito due anni fa col governo Berlusconi, ma anche per intensificare gli scambi commerciali con nuovi accordi con le ditte interessate. E non solo per questo. A parte le bizzarrie del personaggio, la imbarazzante coreo- grafia da circo equestre, il silenzio sui diritti umani dei rifugiati, il leader libi- co ha voluto indossare i panni del mis- sionario e del profeta in una terra, l'I- talia e l'Europa, ormai senza figli, senza anima e senza futuro. Egli propone la sua ricetta, davanti ad un pubblico scel- to (e pagato): 500 hostess tutte donne, a cui ha parlato dell'Islam come religio- ne vincente sullo scacchiere europeo e che ha invitato a farsi mussulmane e a sposare dei fedeli di Allah, che certa- mente le onoreranno più degli italiani. Nell'Islam infatti, dice, la donna è ono- rata! La sua profezia è che entro 50 anni in Europa l'Islam sarà la religione maggioritaria. Infatti il Cristianesimo va a scomparire. Se si guardano le chiese che sempre più chiudono in Francia, Belgio, Olanda… e le nuove moschee che sorgono ben capaci di accogliere fedeli del Profeta in ogni dove… certamente ha ragione. Se si pensa che la Turchia si accinge ad entrare in Europa con i suoi 90 milioni di abitanti, tutti rigorosa- mente mussulmani, si può vedere attua- to già il sogno che l'Islam fa da mille e quattrocento anni: cancellare il Cristia- nesimo, dare al fuoco le chiese dall'Eu- ropa e sostituirle con minareti e mo- schee, togliere i crocifissi e mettere ovunque la mezzaluna svettante e vitto- riosa. Non ci sono finora riusciti con le orde ottomane e saracene, ci riusciran- no presto per l'inarrestabile immigra- zione, per la loro abbondanza di figli, per l'agonia spirituale dell'Europa senz'anima e senza religione e per la corta mira dei governanti. Che dire? Si direbbe che vede giusto e che pochi in Europa se ne dolgono. I vari governi occidentali accolgono a braccia aperte gli islamici che lavorano sodo e chiedono poco; le fabbriche e le banche vendono sempre maggiori quote ai capitali libici e arabi; i nostri politici "illuminati" ap- plaudono alla società multi-etnica e raz- ziale: ci stanno bene in Babilonia, quale è diventata la città europea tipo. Ma non è tutto qui. Le nostre sorti si decidono in alto. E dall'alto vigila lo sguardo di quel Dio che mandò suo Figlio per salva- re il mondo e ora manda la Vergine Ma- CONSOLATIO Per Christum abundant consolatio nostra Il viaggio di Gheddafi in Italia CHI SALVA È GESÙ E NON MAOMETTO Il dittatore libico Gheddafi Il dittatore libico Gheddafi Il dittatore libico Gheddafi BOLLETTINO DI INFORMAZIONE A CURA DELL’OPERA DELLA DIVINA CONSOLAZIONE

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ria per riportare gli uomini a Gesù.

Chi salva è Gesù e non Maometto.

Fino a prova contraria solo Gesù è

morto crocifisso per amore ed è

risorto il terzo giorno. Qui è la

salvezza! Occorre che non ce ne

dimentichiamo mai e lo diciamo

anche ai nostri amici islamici che

non sanno nulla del vero Gesù. I-

noltre Gheddafi e gli altri capi

islamici che gongolano al veder

moltiplicarsi le moschee e l'avan-

zata della mezza-luna in Europa,

non sanno delle apparizioni mariane

a Lourdes, Fatima, Medjugorje

(per non citare che le principali);

non sanno del risveglio della fede

in tanti cristiani che vanno alla

tomba di Padre Pio, di S.Antonio di

Padova, di S. Francesco d'Assisi,

di Loreto; non sanno nulla dei dieci

segreti di Medjugorje che segne-

ranno una grande rivincita della

Madonna su Satana; non sanno che

è annunziato il trionfo del Cuore

Immacolato di Maria e che questa

fu vista da S. Giovanni come

"Donna vestita di sole, con la luna

sotto i suoi piedi e sul capo una

corona di dodici stelle" (Ap 12,1).

Un po' indicativa quella luna sotto i

piedi: che abbia a che fare con la

"mezzaluna"? Non dovremo aspet-

tare molto per vederlo. I tempi di

Maria sono ormai arrivati!

Il leader libico Gheddafi è venuto in

Italia in questo fine agosto, non solo per

commemorare e rafforzare il "Patto di

amicizia italo-libica" stabilito due anni

fa col governo Berlusconi, ma anche per

intensificare gli scambi commerciali con

nuovi accordi con le ditte interessate. E

non solo per questo. A parte le bizzarrie

del personaggio, la imbarazzante coreo-

grafia da circo equestre, il silenzio sui

diritti umani dei rifugiati, il leader libi-

co ha voluto indossare i panni del mis-

sionario e del profeta in una terra, l'I-

talia e l'Europa, ormai senza figli, senza

anima e senza futuro. Egli propone la

sua ricetta, davanti ad un pubblico scel-

to (e pagato): 500 hostess tutte donne,

a cui ha parlato dell'Islam come religio-

ne vincente sullo scacchiere europeo e

che ha invitato a farsi mussulmane e a

sposare dei fedeli di Allah, che certa-

mente le onoreranno più degli italiani.

Nell'Islam infatti, dice, la donna è ono-

rata! La sua profezia è che entro 50

anni in Europa l'Islam sarà la religione

maggioritaria. Infatti il Cristianesimo va

a scomparire. Se si guardano le chiese

che sempre più chiudono in Francia,

Belgio, Olanda… e le nuove moschee che

sorgono ben capaci di accogliere fedeli

del Profeta in ogni dove… certamente ha

ragione. Se si pensa che la Turchia si

accinge ad entrare in Europa con i suoi

90 milioni di abitanti, tutti rigorosa-

mente mussulmani, si può vedere attua-

to già il sogno che l'Islam fa da mille e

quattrocento anni: cancellare il Cristia-

nesimo, dare al fuoco le chiese dall'Eu-

ropa e sostituirle con minareti e mo-

schee, togliere i crocifissi e mettere

ovunque la mezzaluna svettante e vitto-

riosa. Non ci sono finora riusciti con le

orde ottomane e saracene, ci riusciran-

no presto per l'inarrestabile immigra-

zione, per la loro abbondanza di figli,

per l'agonia spirituale dell'Europa

senz'anima e senza religione e per la

corta mira dei governanti. Che dire? Si

direbbe che vede giusto e che pochi in

Europa se ne dolgono. I vari governi

occidentali accolgono a braccia aperte

gli islamici che lavorano sodo e chiedono

poco; le fabbriche e le banche vendono

sempre maggiori quote ai capitali libici

e arabi; i nostri politici "illuminati" ap-

plaudono alla società multi-etnica e raz-

ziale: ci stanno bene in Babilonia, quale è

diventata la città europea tipo. Ma non

è tutto qui. Le nostre sorti si decidono

in alto. E dall'alto vigila lo sguardo di

quel Dio che mandò suo Figlio per salva-

re il mondo e ora manda la Vergine Ma-

CONSOLATIO Per Christum abundant consolatio nostra

Il viaggio di Gheddafi in Italia

CHI SALVA È GESÙ E NON MAOMETTO

Il dittatore libico GheddafiIl dittatore libico GheddafiIl dittatore libico Gheddafi

BOLLETTINO DI INFORMAZIONE A CURA DELL’OPERA DELLA DIVINA CONSOLAZIONE

P a g i n a 2 CONSOLATIO

L’esercito degli elefanti vendicatori

che radono al suolo i villaggi indù Sul sito dell'Arcidiocesi di Colombo (Sri Lanka) è com-

parsa una curiosa notizia (ringrazio la rivista «Il Ce-

dro» per avermela segnalata) riguardante lo stato in-

diano dell'Orissa. Ricordate? Nel luglio di due anni fa

un pogrom di fondamentalisti indù contro i cristiani

locali causò la morte di oltre cinquecento persone. In

quell'occasione una giovane suora venne bruciata viva,

un'altra fu violentata, mentre le chiese e le case dei

cristiani venivano distrutte. I fanatici se la presero

anche con l'orfanotrofio di Khuntpali, cui fu appiccato

il fuoco. Anche le bombe vennero usate: un centro pa-

storale fu raso al suolo così. Oltre ai morti, il risultato

furono migliaia di feriti e un numero impressionante di

g e n t e r i m a s t a s e n z a c a s a .

Ma la furia anticristiana in

quei luoghi non si è mai fer-

mata del tutto. Anzi, sono

più di dieci anni che va a-

vanti; quello del luglio 2008

è stato solo il massacro più

cospicuo. Le autorità hanno

deprecato, sì, gli episodi

ma in pratica sono state a

guardare, anche perché il

partito dei nazionalisti indù

ha un ruolo non indifferen-

te nella politica indiana. Il

cristianesimo è molto dif-

fuso specialmente nella

casta più bassa, quella dei dalit, e nelle popolazioni

tribali che in Orissa sono numerose. Tra costoro le

riconversioni forzate all'induismo sono ormai all'ordi-

ne del giorno, anche perché il cristianesimo, con le sue

scuole e la sua dottrina della dignità umana, ha inse-

gnato, a gente abituata da sempre a subire e ubbidire,

a reagire ai soprusi e a difendersi nei tribunali. Ed

ecco la notizia: pare proprio che la difesa di questa

gente abbandonata e perseguitata dagli uomini sia

stata assunta direttamente dal Cielo. Sì, perché in

India l'elefante gode della stessa sacralità delle

vacche. Ebbene, branchi di elefanti selvaggi hanno

preso ad attaccare i villaggi dove risiedono i re-

sponsabili dei pogrom del 2008, distruggendo ogni

cosa. Direte che, in India, non c'è niente di partico-

larmente strano in ciò: può essere che un elefante

selvatico perda la testa. Il fatto è che il primo attac-

co (già, perché sono stati più d'uno) si è verificato

nel luglio 2009, nello stesso giorno e nella stessa

ora in cui l'anno prima era partito il pogrom. Uno

dei caporioni della pulizia etnica a danno dei

cristiani ha visto la sua azienda rasa al suolo, poi è

toccato alla sua casa e alle sue fattorie, con un'o-

perazione mirata che ha colpito solo lui. Da quel mo-

mento, i villaggi degli induisti non hanno avuto più pace.

Quando meno se l'aspettano, ecco spuntare dalla fore-

sta un branco di elefanti imbizzarriti che calpestano

ogni cosa. Nell'Orissa sono ormai migliaia le persone

che hanno dovuto darsi alla fuga nei campi (ora tocca

a loro). Nel distretto di Kandhamal (dove una suora ha

subìto uno stupro di gruppo) in sette sono stati uccisi e

moltissimi sono rimasti feriti dagli elefanti. A tutt'oggi

sono quarantacinque i villaggi che hanno dovuto sop-

portare la furia degli elefanti. L'inglese Bbc, nel com-

mentare questi fatti, ha chiarito che in India non è af-

fatto raro che bestie sel-

vatiche entrino nei centri

abitati e facciano danni o

vittime. Ma gli elefanti

distruttori del Kandhamal

si sono fatti ben trecento

chilometri dalla loro ri-

serva di Lakheri per an-

dare a distruggere le ca-

se degli induisti, lasciando

in pace quelle dei cristia-

ni. Gli abitanti di quei luoghi

sono unanimi nel dire che

non hanno mai visto niente

di simile. Adesso vivono

nella paura di quelli che ormai tutti chiamano gli

"elefanti cristiani", mandati dal Cielo a vendicare il san-

gue dei martiri. In parecchi villaggi sono state edificate

barriere anti-elefanti, con blocchi stradali e vedette.

Ma gli elefanti continuano con i loro attacchi a sorpresa

e mirati. Sono ormai più di settecento le case abbat-

tute da questi bestioni, e innumerevoli le coltivazioni

devastate. Nessuno sa spiegare razionalmente per-

ché quei bestioni scelgano accuratamente le loro

prede tra quelli che hanno preso parte alla grande

mattanza di cristiani. Gli animali vengono dalle riser-

ve del Bihar, di Chattisgarh, di Jharkland, lasciano

il loro habitat naturale per andare a compiere la

vendetta nell'Orissa. E con una tattica precisa:

mandano in avanscoperta i piccoli, poi si radunano e

attaccano. I funzionari governativi incaricati della fau-

na selvatica allargano le braccia. L'unica cosa che si sa

per certo è che gli elefanti hanno la memoria lunga.

(c) Il Giornale

RINO CAMMILLERI

Sua Santità Benedetto XVI con Mons. Albert Mal-Sua Santità Benedetto XVI con Mons. Albert Mal-Sua Santità Benedetto XVI con Mons. Albert Mal-

colm Ranjith, Arcivescovo di Colombo. Per lui si colm Ranjith, Arcivescovo di Colombo. Per lui si colm Ranjith, Arcivescovo di Colombo. Per lui si

parla di una prossima nomina a Cardinaleparla di una prossima nomina a Cardinaleparla di una prossima nomina a Cardinale

P a g i n a 3 Per Christum abundant consolatio nostra

È Mons. Vincenzo Bertolone (nella foto in alto a destra), Vescovo di

Cassano allo Jonio, originario di San Biagio Platani, il nuovo postula-

tore della causa per il riconoscimento del martirio di don Pino Pugli-

si (nella foto in basso a sinistra), causa che procede presso la Con-

gregazione per le Cause dei Santi in Vaticano. Mons. Vincenzo Ber-

tolone succede a Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del

Vallo. A margine della presentazione in Curia delle iniziative per il

XVII anniversario dell’uccisione del servo di Dio Padre Pino Puglisi,

l’Arcivescovo di Palermo ha detto che «il nuovo postulatore che ha

seguito anche la causa del Beato padre Francesco Spoto è un e-

sperto, è siciliano e conosce molto bene la nostra realtà siciliana».

Sono numerose le manifestazioni organizzate in sinergia tra Curia,

Parrocchia di “San Gaetano - Maria SS. del Divino Amore” e dal

Centro di accoglienza “Padre Nostro”, per il XVII anniversario

dell’uccisione del servo di Dio, avvenuta il 15 settembre 1993, e

ricordare così la fulgida luce della sua testimonianza evangelica. «Il

passare degli anni non offusca la figura di padre Puglisi – ha dichia-

rato l’Arcivescovo mons. Paolo Romeo nel corso della conferenza stampa – l’eredità che ci lascia rimane attuale

in quella famosa affermazione: “Se ognuno fa qualcosa”. Anche adesso ci sono tanti padre Puglisi nella nostra

diocesi che operano nel silenzio e che non hanno le luci della ribalta addosso». Il programma prevede, tra le va-

rie iniziative, giovedì 16 settembre, alle ore 18, nella parrocchia “San Gaetano - Maria Santissima del Divino

Amore”, nel quartiere Brancaccio l’inaugurazione di un busto ligneo, ricavato da un albero dell’orto degli ulivi,

risalente a 1.900 anni fa che è stato donato al Centro di accoglienza

“Padre Nostro Onlus” dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” di Fiesole

e sarà scoperto nel corso di una solenne celebrazione Eucaristica

presieduta dal mons. Paolo Romeo e concelebrata, fra gli altri, dal

vescovo ausiliare mons. Carmelo Cuttitta, dal vescovo di Fiesole

mons. Luciano Giovannetti, da mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di

Montepulciano - Chiusi - Pienza, da padre Ibraim Falthas, vicepresi-

dente della fondazione ed economo della Custodia di Terra Santa a

Gerusalemme e dal parroco di San Gaetano don Maurizio Francofor-

te. Proprio ai fedeli di Palermo e di tutta la Sicilia si rivolgerà il

Santo Padre Benedetto XVI il prossimo 3 ottobre, durante la sua

visita alla città di Palermo. Per quanto riguarda il programma di quel-

la domenica, il Papa atterrerà all’aeroporto Falcone Borsellino alle

9.15. Alle 10 giungerà al Foro Italico Umberto 1 dove riceverà il sa-

luto di benvenuto dal Sindaco di Palermo e dall’Arcivescovo mons.

Paolo Romeo. La celebrazione, in diretta televisiva su Rai 1 inizierà

alle ore 10.30. Il Foro Italico sarà diviso in settori, e la celebrazio-

ne sarà animata dal coro diocesano di Palermo. Dopo l’Angelus, il Pa-

pa si trasferirà in Episcopio per un pranzo privato con i vescovi. Alle

17 il Santo Padre incontrerà nella Cattedrale di Palermo, i Presbite-

ri, i Diaconi, i Membri della Vita Consacrata e i Seminaristi. Al ter-

mine a piazza Politeama alle ore 18, l’incontro con i Giovani conclude-

rà la giornata del Papa a Palermo. M.O.

Mons. Vincenzo Bertolone è il nuovo postulatore

per la causa di beatificazione di don Pino Puglisi

L e c a t e c h e s i d i p a d r e G i u s e p p e T a g l i a r e n i

1. Dio c'è

E' la Causa ultima dell'essere: nulla si spiega senza

Dio, che è Colui che ha pensato e voluto tutti gli

esseri. Nessuna cosa ha in sé ogni spiegazione, se

non Dio solo. Dio solo è da Sé; tutto il resto è per-

ché qualcuno lo fa essere. Se Dio è da Sé, Egli deve

avere tutte le perfezioni possibili: eternità, infini-

tà, pienezza di essere. Egli è l'Immenso che tutto

sovrasta e tutto spiega. "Io sono Colui che sono!…

Questo è il mio Nome per sempre" (Es 3,14.15). So-

lo Dio può dire legittimamente "Io sono"; tutti gli

altri, se siamo, lo siamo grazie a Lui. La vita è un

dono Suo. Chiaramente lo si

vede nella generazione: il

figlio nasce dalla madre e

non da sé; la stessa madre

non è lei a formarlo nel suo

grembo, ma un altro lo fa: la

mano del Creatore. Chi lo

nega, rende la vita assurda.

La vita, invece, c'è! E' una

cosa meravigliosa, che come

ogni cosa richiama l'Autore.

2. Dio crea

E' Dio che dice: "Sia!" e fa

essere tutte le cose, ognuna

secondo il suo statuto, così

come da Lui voluto. Egli dà

l'essere concreto, secondo

essenza ed

esistenza, a tutte le cose visibili e invisibili, cioè fa

essere quelle cose che ha pensato e scelto, così co-

me le ha pensate e volute. Egli fa le cose dal nulla,

per pura onnipotenza del suo pensiero e della sua

volontà, sovranamente liberi. Nasce così il cosmo,

l'universo degli esseri e delle leggi che li reggono in

perfetta armonia. Più si studia il cosmo in grande e

in piccolo, e più si rimane stupefatti dell'armonia e

delle perfezioni che si vanno scoprendo. Innumere-

voli elementi e leggi sono tra loro così ben concate-

nati da permettere la vita, l'intelligenza, la persi-

stenza, l'integrazione armonica di miliardi di crea-

ture. Tutto canta la gloria di Dio! Chi ha occhio lim-

pido vede Dio dappertutto.

COSA SAI SU DIO?

3. Dio si rivela

Come l'opera rivela l'autore, così la creazione parla

di Dio: della Sua presenza, della Sua potenza, della

Sua sapienza, del Suo Amore, della Sua provvidenza

che tutto sostiene e porta al suo fine. Ma Dio si

rivela anche con fatti e parole, comprensibili solo da

chi - come l'uomo - ha un'intelligenza aperta a Dio.

Gli esseri inferiori non possono conoscere Dio.

Ora Dio ha rivelato di essere Trinità Santissima di

Padre, Figlio e Spirito Santo. Chi accoglie Gesù Cri-

sto, accoglie la piena rivelazione di Dio e il dono che

Egli fa di Se stesso. Perché Dio vuole farsi cono-

scere per quello che Egli è, ed

ama stare con i figli dell'uomo,

per arricchirli con la Sua ami-

cizia e beneficarli con i Suoi

doni, fino alla vita eterna.

L'occhio cerca la luce, l'intelli-

genza un senso alle cose; l'a-

more vuole comunione, la vo-

lontà un bene assoluto e infini-

to: la felicità. Dio si rivela co-

me tutto ciò e dice ad ogni

uomo: "Cercami e Mi avrai!".

4. Dio salva

Nel mondo è entrato il disordi-

ne, il dolore e la morte, a causa

del peccato cioè della ribellio-

ne a Dio. Nella Sua Misericor-

dia Dio vuole salvare tutta l'u-

manità e riportare il Suo Regno nel mondo rinnova-

to. Per questo ha mandato Suo Figlio, Verbo fatto

carne, e per mezzo della Vergine Maria l'ha dato

agli uomini. Il più grande evento di salvezza è il Mi-

stero Pasquale di Cristo, che risorto da morte passa

da questo mondo al Padre per ricevere la Gloria co-

me uomo. Chi lo segue sarà salvato e canterà in e-

terno la Sua Misericordia. La divina Giustizia viene

soddisfatta quando l'uomo si ricopre dei meriti infi-

niti di Cristo; non c'è altri che possa salvarci. Que-

sto è chiaramente annunziato dalla risurrezione di

Gesù morto sulla croce; nessun altro uomo ha vinto

la morte, né è salito al Cielo alla destra del Padre.

Gesù è il Benedetto, Colui del quale Dio si compiace.

Chiunque invocherà il suo Nome, sarà salvato.

L e c a t e c h e s i d i p a d r e G i u s e p p e T a g l i a r e n i

COSA SAI SU DIO?

5. Dio giudica

Poiché vi è libertà di scelta, non tutti aderiscono

alla verità che libera e salva. Molti la rifiutano per-

ché amano il peccato più di Dio. Così nel mondo vi è

chi si converte a Dio e chi no, chi fa il bene e chi il

male. Per un certo tempo è data facoltà di scelta e

di operazione. Infine Dio giudica e dà premio o ca-

stigo, fissando l'uomo in eterno nella scelta defini-

tiva: con Dio o contro Dio. Felicità si ha solo in Dio e

con Dio. Contro Dio c'è solo l'Inferno, che è la con-

dizione materiale e spirituale di chi rifiuta in eter-

no la comunione con Dio. Così fecero Lucifero e gli

Angeli ribelli; così tutti co-

loro che, volendo essere co-

me Dio, fanno del proprio io

i l pr inc ip io supremo

(=superbia) e si ribellano a

Dio, fissandosi definitiva-

mente nel rifiuto esistenzia-

le di Colui che li tiene in es-

sere e continua sempre a

farlo, anche se meritereb-

bero di essere distrutti.

Alla morte Dio giudica ogni

uomo e fa distinzione tra chi

lo ha amato e chi lo ha rifiu-

tato.

6. Dio consola e perdona

La condizione umana è quella

di un peccatore esiliato: la

sua patria è il Cielo; la terra

è ostile e la vita terrena si

snoda tra innumerevoli tri-

bolazioni: fame, povertà,

malattie, ignoranza, violen-

ze, lutti, migrazioni, pesti-

lenze, cataclismi, etc. Il

gran numero di colpe perso-

nali e collettive causa un’ infinità di dolori, a cui si

aggiungono le oppressioni malefiche di Satana e dei

suo servi. Ma Dio è Misericordia: non lascia l’uomo al

suo amaro destino, successivo alla colpa delle origi-

ni; Egli segue l’uomo e lo vuole consolare e sollevare,

risanare e perdonare come fa una madre tenera e

affettuosa. Per questo si avvicina agli afflitti, an-

che se peccatori,

Beati quelli che ne fanno esperienza.

Ma il perdono viene accordato solo a condizione che

vi sia pentimento e conversione.

7. Dio santifica

E' l'ultima e più importante azione di Dio sull'uomo.

Poiché Egli ci vuole con Sé in eterno e noi siamo tut-

ti peccatori (eccetto la Vergine Maria che fu pre-

santificata), è necessario che Egli non solo ci tolga

il peccato, ma anche le sue reliquie, le debolezze, le

complicità nascoste;

è necessario che corregga le male tendenze e le

imperfezioni, che ci dia le

purificazioni necessarie, le

virtù e i doni dello Spirito

Santo, che ci facciano degni

di stare con Lui, di essere

Suo tempio e Suoi commensali

in eterno.

Solo Dio può fare questo e lo

fa modellandoci in Cristo, Fi-

glio Unigenito e uomo come

noi;

d o b b i a m o e s s e r e

"cristificati", mediante l'azio-

ne della Grazia e il lavorio

indefesso della buona volontà.

In questo ci aiuta la Chiesa,

che possiede tutti i mezzi di

salvezza specialmente i Sa-

cramenti e la S. Messa.

Se l'opera di santificazione

non è terminata nella vita ter-

rena, occorrerà continuarla

nel Purgatorio;

solo i Santi entreranno in Pa-

radiso e saranno trasfigurati

nella gloria di Dio per sempre.

E' per questo che Egli ci ha

creati e questo dimostra tut-

to il Suo amore per noi.

Sia riamato e benedetto in eterno!

LE CATECHESI DI PADRE GIUSEPPE TAGLIA-

RENI SI POSSONO SCARICARE ON LINE COL-

LEGANDOSI ALL’INDIRIZZO odc.altervista.org

E SCEGLIENDO IL COLLEGAMENTO

“CATECHESI BREVI”.

P a g i n a 6 CONSOLATIO

A D I O P A D R E D I O GN I C ONSO L A Z I ON E

Signore, fa' che Ti conosciamo come Padre Misericordioso e Dio di ogni consolazione. Ogni

uomo nella sua afflizione trovi Te come suo perfetto Consolatore e non cada nella disperazione. Padre

Santo, Satana ci opprime e ci fa peccare sempre più per allontanarci da Te, Fonte della vita e della

gioia, e farci cadere confusi e disperati nella maledizione eterna. Tu solo puoi salvarci! Padre Santo, fa' che abbiamo Gesù in noi! Tu l'hai dato al mondo, per mezzo della Vergine Ma-

ria e l'hai sacrificato per noi. Gesù è il nostro vero Consolatore che col Tuo Spirito ci consola in

ogni nostra afflizione e tribolazione.

Padre, dacci Gesù e inondaci del tuo Santo Spirito consolatore, perché il mondo sappia che

Tu ci ami e non vuoi che nessuno si perda nella disperazione. E noi saremo consolati e ameremo Te, no-

stro Padre Consolatore e Ti faremo conoscere dai nostri fratelli afflitti e disperati perché tornino a

Te, Autore della vita e di ogni altro bene. Signore, facci strumento della tua divina consolazione:

-dove c'è pianto, fa' che portiamo conforto; -dove c'è oppressione, fa' che portiamo sollievo; -dove c'è tristezza, fa' che portiamo la gioia; -dove c'è disperazione, fa' che portiamo la speranza; -dove c'è scoraggiamento, fa' che portiamo la fiducia; -dove c'è buio, fa' che portiamo la luce; -dove c’è la colpa, fa’ che portiamo il perdono; -dove c'è alienazione, fa' che indichiamo la via giusta:

Gesù, che è la Via, la Verità e la Vita. Padre, compi la tua opera: consolaci come facesti con la Vergine Maria il mattino di Pasqua e

come consolasti la prima comunità dei credenti il giorno di Pentecoste. Amen!

P a g i n a 7 Per Christum abundant consolatio nostra

Nell’ultima settimana di agosto abbiamo fatto gli

Esercizi Spirituali nella casa di preghiera delle Suo-

re di Maria Bambina a Ruderi di Gibellina (TP).

I temi trattati sono i seguenti.

TEMI DI ESERCIZI SPIRITUALI

Anno 2010

1. Esci, popolo mio da Babilonia. Evitare i sur-

rogati della religione (Cat. 87). “Non temere, picco-

lo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il Suo Regno” (Catechesi 77).

2. Il mondo si vince con la fede. Fede in Cristo

Gesù uomo-Dio, immolato per noi. Fede nel Suo San-

gue: quel Sangue che come fiume sgorga dal trono

dell'Agnello e nutre l'albero di Vita i cui frutti sono

medicina del mondo. (Catechesi 28: Il Sangue)

3. Vocazione. Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo… «Rabbì (che signifi-ca maestro), dove abiti?». “39Disse loro: «Venite e vedrete». «Seguitemi, vi farò pescatori di uomi-ni». 42Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere… 44Tutti coloro che era-no diventati credenti stavano insieme e tenevano

ogni cosa in comune… (Catechesi 73)

4. Trasfigurati. “18E noi tutti, a viso scoperto, ri-flettendo come in uno specchio la gloria del Signo-re, veniamo trasformati in quella medesima immagi-ne, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (Catechesi 76)

5. L’Eden. La dimora di Dio tra gli uomini. La ricerca

del “paese dove scorre latte e miele”. Nei Sacri

Cuori di Gesù e Maria vi è il vero Eden di Dio sulla

terra. (Catechesi 92 e 100).

6. Date voi stessi da mangiare. Nel deserto, Egli

imbandisce una mensa impossibile, fatta di cibi suc-culenti, di grasse vivande, di vini eccellenti (Catechesi 74).

Questi temi saranno ripresi nei ritiri mensili che

faremo a Casa S. Giorgio (Sciacca) la prima domeni-

ca di ogni mese, a cominciare da ottobre 2010. Chi

vuole fare questo cammino di fede e di spiritualità

consolatrice, prenda contatto con p. Giuseppe (tel.

0925 997015).

*

In questo giornalino daremo spazio a domande e

risposte su argomenti di fede e di morale. Chi è

interessato scriva a: [email protected]

Gli Esercizi Spirituali dei componenti

dell’Opera della Divina Consolazione

Chi siamo?

Questa Newsletter è curata dai membri

dell'Opera della divina Consolazione, come

organo di informazione, formazione e colle-

gamento tra di loro e con tutti gli Amici e

simpatizzanti sparsi per il mondo. Vogliamo

tenerci uniti e camminare insieme nelle vie

della fede e dell'amore, secondo il Vangelo

di Gesù nostro Signore e gli insegnamenti

della Chiesa Cattolica nostra Madre.

SIAMO SU INTERNET: ODC.ALTERVISTA.ORG

Cos'è l'Opera della divina Consolazione?

E' un'associazione di fedeli cattolici che

vogliono da una parte consolare Dio nel

mistero del suo dolore per le offese e gli

abbandoni degli uomini e dall'altra parte

consolare gli afflitti con le consolazioni di

Dio.

Quali sono le consolazioni di

Dio?

Sono soprattutto amore, gioia e

pace che vengono da Lui, dal

dono del suo Spirito Santo e che

chiunque può ricevere, se si ac-

costa a Dio. Il ponte per avvici-

narci a Dio è fatto da due perso-

ne uniche ed eccellenti: il Sacro

Cuore di Gesù e il Cuore Imma-

colato (e Addolorato) di Maria.

Chi sono gli afflitti da consolare?

Sono Dio e tutti coloro che soffrono.

Dio può soffrire?

Sì, perché Egli ama. La sua sofferenza è relativa a noi: Egli soffre se noi pecchiamo

e ci allontaniamo da Lui, perché ci vuole con Sé per beneficarci e il peccato glielo

impedisce. Inoltre Egli soffre per compartecipazione alle nostre pene e tribolazioni,

fino a quando non ce le alleggerisce o toglie del tutto. Chi ama, se vede soffrire le

persone amate, soffre e fa di tutto per liberarle o risanarle. Così Dio.

"Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza"

Cosa fa in particolare l'Opera

della divina Consolazione?

Consola Dio portando le no-

stre anime davanti a Gesù

Sacramentato e ai Sacri Cuori

di Gesù e di Maria; consola

gli afflitti cercando di portarli

a Dio per ricevere "amore,

gioia e pace", tramite Gesù e

Maria.

Come lo fa?

Con gli incontri col sacerdote;

con le preghiere di adorazio-

ne e la S. Messa ben parteci-

pata; con le Benedizioni e

l'uso dei Sacramentali; col

santo Rosario e i Cenacoli

Mariani; coi pellegrinaggi; etc.

Dove e quando è nata l'Opera?

A Sciacca (AG) il 27 agosto del

1983, giorno della memoria di

S. Monica, madre di Sant'Ago-

stino.

Come è nata?

Per un'ispirazione nel cuore del

padre fondatore, il sac. Giusep-

pe Tagliareni, che ha operato a

Sciacca, a Calamonaci (come

parroco) ed ha predicato per

anni in numerosi paesi dell'A-

grigentino (Ribera, Burgio, Vil-

lafranca, Lucca S., Caltabellot-

ta, S. Margherita, Sambuca,

Menfi, Siculiana, Porto Empe-

docle, Favara, etc.).

Qual è la sede dell'Opera?

E' "Casa San Giorgio" posta tra Sciacca e Ribera, sulla Statale

115 al Km 129,8. Telefono: 0925 997015.

Cosa si fa in "Casa San Giorgio"?

Ci abita il padre fondatore con qualche persona dell'Opera. Il

giovedì si fa la giornata di adorazione a Gesù nel Sacramento; il

sabato mattina, le Benedizioni e la S. Messa; la domenica matti-

na, la S. Messa.

Don Giuseppe Tagliareni fotografato durante una processioneDon Giuseppe Tagliareni fotografato durante una processioneDon Giuseppe Tagliareni fotografato durante una processione

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