per i dirigenti della pia unione dei cooperatori salesianibiesseonline.sdb.org/1955/195518.pdf ·...

8
PERIODICOQUINDICINALEDELLEOPERE EMISSIONIDISANGIOVANNIBOSCO periDirigentidella PiaUnione deiCooperatoriSalesiani DIREZIONEGENERALE :TORINO(709) CheDonBosco,nelfondarelaPiaUnione deiCooperatorisalesiani,ebbeanzituttodimira laloroformazionespirituale,appareevidente achiunqueabbiaunaconoscenza,anchesolo superficialedelRegolamentodeinostriCoope- ratori,doveèdettoche«scopofondamentaledei Cooperatorisalesianisièdifaredelbenease stessimercèuntenoredivita,perquantosi può,simileaquellochesitienenellavitaco- mune» . NelprimoabbozzodelRegolamentodella PiaUnioneeradettopiùchiaramente :«Duplice neèloscopo :1 ° Proporre un mezzo di perfe- zione atuttiquellichesonoragionevolmente impeditidiandarsiachiudereinqualcheistituto religioso . 20Partecipare alle opere di pietà edi religione cheiSocidellaCongregazionesale- sianainpubblicoeinprivatocompionoinqua- lunquemodoamaggiorgloriadiDioeda vantaggiodelleanime» . Ora,trale«operedipietàedireligione» prescritteaiSalesiani,occupaunpostod'onore lameditazione .DonBoscononvolleprescri- verlatassativamenteaisuoiCooperatoriper quell'innatosensodidiscrezionechecaratte- rizzatuttelesueopere .Mailsuopensieroè chiaro :iCooperatoridebbonoanzituttopreoc- cuparsidellasantificazionedell'animapropria, servendosideglistessimezzidisantitàproposti aisalesiani,traiqualiprimeggial'orazione mentale. . 5 yt.A R [ .^,AI' :A 1 1_1k1'K1Cc, UndoverefondamentaledeiCooperatori Incertiappuntiautografi,checontengono abbozzidiistruzionitenutedalSantoaiSale- siani,sileggonoquestefrasi :«Piùbreveopiù lunga,lameditazionefarlasempre . - L'uomo chenonfaorazioneèunuomodiperdizione (S .Teresa) . - Lameditazioneèall'animacomeil calorealcorpo . - Orazionevocalesenzachein- tervengalamentale,ècomeuncorposenz'anima» . DonBoscoportòlameditazioneanchenel campogiovanile .Eglifondòilsuosistemasulla ragioneesullareligione ;mailfattorereligione nonèdatosolodalleorazionivocaliedaiSa- cramenti .Taleconcezionesarebbemonca .Don Boscovolleformareisuoigiovanettiall'amore diDio,nonafiammatediamore,chesesono faciliadaccendersi,sonoanchefaciliaspe- gnersi ;bensìadunamorevero,convinto,dure - impegnomensile Dal20al22e.m .siterràaTorinoil CONVEGNOANNUALEDEIDELEGATIISPETTORIALI dellaPiaUnione .Visitratterannotemidiparticolareimportanzaesistudieràilpiano diazioneperl'annosociale1955-56 .SiaimpegnodituttiiDirigentipregareefar pregareperilfelicesvolgimentodelConvegnoeperottenerelabenedizionedel Signoreel'assistenzadiMariaAusiliatriceedeinostriSantisulprogrammadiazione salesianacheverràfissatoperilnuovoanno 353

Upload: dohanh

Post on 24-Feb-2019

214 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPEREE MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO

per i Dirigenti dellaPia Unione

dei Cooperatori Salesiani

DIREZIONE GENERALE : TORINO (709)

Che Don Bosco, nel fondare la Pia Unionedei Cooperatori salesiani, ebbe anzitutto di mirala loro formazione spirituale, appare evidentea chiunque abbia una conoscenza, anche solosuperficiale del Regolamento dei nostri Coope-ratori, dove è detto che « scopo fondamentale deiCooperatori salesiani si è di fare del bene a sestessi mercè un tenore di vita, per quanto sipuò, simile a quello che si tiene nella vita co-mune » .Nel primo abbozzo del Regolamento della

Pia Unione era detto più chiaramente: « Duplicene è lo scopo: 1 ° Proporre un mezzo di perfe-zione a tutti quelli che sono ragionevolmenteimpediti di andarsi a chiudere in qualche istitutoreligioso . 20 Partecipare alle opere di pietà e direligione che i Soci della Congregazione sale-siana in pubblico e in privato compiono in qua-lunque modo a maggior gloria di Dio ed avantaggio delle anime» .

Ora, tra le « opere di pietà e di religione »prescritte ai Salesiani, occupa un posto d'onorela meditazione . Don Bosco non volle prescri-verla tassativamente ai suoi Cooperatori per

quell'innato senso di discrezione che caratte-rizza tutte le sue opere . Ma il suo pensiero èchiaro : i Cooperatori debbono anzitutto preoc-cuparsi della santificazione dell'anima propria,servendosi degli stessi mezzi di santità propostiai salesiani, tra i quali primeggia l'orazionementale.

. 5

y t .AR [ .^, AI ' :A1 1_1 k1'K1Cc,

Un dovere fondamentale dei Cooperatori

In certi appunti autografi, che contengonoabbozzi di istruzioni tenute dal Santo ai Sale-siani, si leggono queste frasi : « Più breve o piùlunga, la meditazione farla sempre . - L'uomoche non fa orazione è un uomo di perdizione(S. Teresa) . - La meditazione è all'anima come ilcalore al corpo . - Orazione vocale senza che in-tervenga la mentale, è come un corpo senz'anima » .Don Bosco portò la meditazione anche nel

campo giovanile. Egli fondò il suo sistema sullaragione e sulla religione ; ma il fattore religionenon è dato solo dalle orazioni vocali e dai Sa-cramenti. Tale concezione sarebbe monca . DonBosco volle formare i suoi giovanetti all'amoredi Dio, non a fiammate di amore, che se sonofacili ad accendersi, sono anche facili a spe-gnersi ; bensì ad un amore vero, convinto, dure -

impegno mensileDal 20 al 22 e. m. si terrà a Torino il CONVEGNO ANNUALE DEI DELEGATI ISPETTORIALIdella Pia Unione . Vi si tratteranno temi di particolare importanza e si studierà il pianodi azione per l'anno sociale 1955-56 . Sia impegno di tutti i Dirigenti pregare e farpregare per il felice svolgimento del Convegno e per ottenere la benedizione delSignore e l'assistenza di Maria Ausiliatrice e dei nostri Santi sul programma di azione

salesiana che verrà fissato per il nuovo anno

353

vole. Ora chi non medita, d'ordinario, non saamare Dio . Perciò il Santo anche nella forma-zione cristiana dei giovani diede una parte pre-ponderante alla meditazione, adattandola allaloro mentalità e ai loro gusti . A questo finela spezzettò in cento frammenti disseminatilungo il giorno e l'anno scolastico : lettura dopola Messa e prima della Benedizione, « Buonanotte » con un pensierino sugl'interessi eterni ;lettura in dormitorio per farli addormentare conpensieri santi ; lettura in refettorio, amena, maeducativa ; Rosario con la meditazione dei misteri della Redenzione

; due prediche ogni do-menica . . . Chi riducesse o addirittura soppri-messe queste meditazioncine, intaccherebbe ilsistema educativo di Don Bosco in una partevitale e farebbe un danno incalcolabile alle animedei giovani, perchè per acquistare una mentalitàcristiana e un amor di Dio durevole e non ascatti e a sprazzi, non c'è altra via .

3 5 4

Pensate, diletti figli, come l'urgenzastessa del vostro molteplice lavoro, oggi,diremmo quasi, angosciosamente ri-chiesto dalla Chiesa, vi obbliga allapiù gelosa cura della vostra vita inte-riore; di quella vita, cioè, a cui benprovvide la sapienza del Santo del-l'azione, dettando a voi, non meno chealla sua duplice famiglia dei SacerdotiSalesiani e delle Figlie di Maria Ausi-liatrice, una Regola di vita spirituale,ordinata a formarvi, pur senza la vitacomune, alla religiosità interna edesterna di chi seriamente fa sua, nelsuo mondo familiare e sociale, l'opera,di tutte la più eccelsa, della perfe-zione cristiana .

S . S . PIO XII

Questo è tanto più vero per persone mature,quali sono i nostri Cooperatori . Tocca a noiconvincerli della necessità di un po' di medi-tazione quotidiana e invogliarli a farla, presen-tando loro il metodo più semplice e facile eanimandoli a superare la difficoltà del tempocol cominciare a meditare pochi minuti sull'Imi-tazione di Cristo o su qualcuno dei tanti librettiche l'Azione Cattolica offre ai suoi iscritti . Tuttosta nel cominciare : poi ciò che si è fatto perconsiglio, lo si continua per diletto .Se poi qualche Cooperatore fosse talmente

indaffarato da non poter dedicare alla medita-zione neppure cinque minuti, gli si potrebbesuggerire quella che Don Bosco chiamava « lameditazione dei mercanti».

Ecco le sue parole : « Chi non potesse fare lameditazione metodica a cagione di viaggi o diqualche impiego o affare che non permetta di-lazione, faccia almeno la meditazione che iodico dei mercanti. Questi pensano sempre ailoro negozi in qualunque luogo si trovino . Pen-sano a comprare le merci, a rivenderle con pro-fitto, alle perdite che potrebbero fare, a quellefatte e come ripararvi, ai guadagni realizzati ea quelli maggiori che potrebbero conseguire evia discorrendo . .. Tale meditazione è anchel'esame di coscienza . Alla sera prima di cori-carci esaminiamoci se abbiamo messo in pra-tica i proponimenti già fatti su qualche difettodeterminato: se siamo in guadagno o se siamoin perdita . Sia un po' di bilancio spirituale ; sevediamo di aver mancato ai proponimenti, siripetano per l'indomani, fin tanto che non siamogiunti ad acquistare quella virtù e ad estinguereo fuggire quel vizio o quel difetto « (Mem. Biogr .,IX, p . 355) .

Illuminiamo i nostri Cooperatori, persuaden-doli della necessità della meditazione per rag-giungere i due grandi ideali proposti loro daDon Bosco : la propria santificazione e l'aposto-lato .

San Bernardo dice che non si sale alla perfe-zione volando, ma camminando, e che i duepiedi sono l'orazione e la meditazione. Se sisopprime o si usa male di un piede, si zoppica ;e zoppicando non si arriva nè in alto nè lontano .

La necessità del « piede della meditazione «,per usare il linguaggio di S . Bernardo, appariscedal fatto che la perfezione e la maggior partedelle virtù che la costituiscono, non si otten-gono da Dio per infusione, ma con il nostrolavoro, per mezzo del nostro lavoro . Ma noinon ci scomodiamo, se non siamo persuasi dellanecessità di tale lavoro : sia perchè siamo esseriintelligenti e non automi, e sia perchè siamotutti un po' scansafatiche . Ora tale persuasioneentra in noi solo con la riflessione, ragionando,meditando . . .

Anche per il secondo ideale, l'apostolato, ènecessaria la meditazione . Illumina e accendealtre anime solo chi è illuminato e acceso at-traverso i suoi intimi contatti con Dio : « Accedite ad eum et illuminamini « .Chi può im-

maginare la trasformazione che si opera nel-l'anima che medita?

Quando Bernardetta vedeva la Madonna, di-cono i testimoni, la luce della visione si riflet-teva sulla pallida fronte della veggente, sorrisiineffabili ne illuminavano le fattezze, correntidi gioia facevano trasalire il suo essere . Lamadre e la zia videro la fanciulla nello splendoredel rapimento, quasi divinizzata, l'esile corpoproteso in avanti e come in procinto di spiccareil volo in uno slancio d'amore .

Nell'anima di chi sa meditare si produconofenomeni luminosi assai più vivi e splendenti .Anche se insensibili perchè soprannaturali, sonoveri, reali, positivi . E l'anima diviene divina-mente bella sotto il riflesso della bellezza divinache le è dinanzi ; o più esattamente, Dio sicomunica alla nostra anima, investendola e pe-netrandola con la grazia illuminante che sichiama: verità evangeliche, verità eterne, veritàdivine .

Don Bosco, dopo aver visto la Vergine, tor-nava in mezzo ai giovani con la mente pienadi ciò che aveva contemplato e udito, e lo nar-rava con sì vivi colori e con tale persuasione- era la persuasione di chi aveva visto - che

i giovani ne rimanevano impressionatissimi, con-quisi, incantati .

Dal " Getsemani " di CasaleCortecerro (Novara)

Dal 24 al 28 agosto p . p . siraccolsero, nella incantata pace del« Getsemani

»

, 70 Cooperatrici sale-siane per gli Esercizi Spirituali .Molte, per la prima volta nellaloro vita, riuscivano a dedicarecinque giorni esclusivamente a Dioe alla loro anima . Un esperimentospirituale riuscitissimo, fatto sullascorta del memorando discorsodel Santo Padre, nel 75° dellaPia Unione : « L'urgenza stessa delvostro molteplice lavoro, oggi, di-remmo, quasi angosciosamente ri-chiesto dalla Chiesa, vi obbliga allapiù gelosa cura della vostra vitainteriore » .

Salì al Getsemani, il giorno 25,il rev.mo sig . Don Luigi Ricceri,che portò alla Cooperatrici la be-nedizione del Rettor Maggiore etenne loro una conferenza, che fuun tuffo nella salesianità e si con-cluse col proposito di tutte dilavorare per la diffusione dellabuona stampa e zelare le vocazioni .

Altro insperato conferenziere fu,per grazia singolare, il rev.mo Pa-dre Alagiani, Gesuita, tornato ul-timamente dalla Russia dov'erastato condannato a dieci anni divita cellulare, quale criminale diguerra . Oltre la conferenza, ilPadre celebrò, alla chiusa, lasanta Messa in rito armeno, rega-landoci ancora una meditazione,nella quale affermò : « Il vostro Re-golamento è tale che può condurvialla più alta santità, care Coo-peratrici salesiane! » .

Ed ultimo dono di grazia fu laparola del prof . Gedda, che sidisse « di famiglia s, essendo ni

pote di una Figlia di Maria Ausi-liatrice, missionaria della primaora, il quale. esortò le nostre Coo-peratrici a portare dal Getsemanil'insegnamento più vero : Gesù ago-nizza per ognuno di noi, conognuno di noi : nel dolore, dunque,stiamogli accanto per la redenzionenostra e delle anime!

Discendendo dal colle bene-detto, verso « Villa Pia » di Orta,incontro alla rev.ma Madre Ispet-trice, cogliemmo espressioni comequeste : « Un altr'anno ne vogliamootto giorni di Esercizi Spirituali! » .« Io ne porterò altre cinque conme: è troppa la gioia che ho pro-vato ». Ed una vecchietta : « Oramuoio volentieri : ho sentito il Si-gnore » . Ma le giovani, venti

cinque circa:«Ora-dicevano-so qual è il mio compito di Coo-peratrice : ora mi lancio» .

Dall'Istituto S. Spirito di AcquiStralciamo dalla relazione gen-

tilmente inviataci dallo zelatorecol . Roseo Ilario queste interes-santi notizie .

Furono organizzati due corsi :uno per le Cooperatrici e le Exallieve e l'altro per i Cooperatori .Parteciparono al primo un cen-tinaio, al secondo una cinquan-tina . II 2o giugno il rev.mo signorDon Ricceri si recò a presiederealla chiusura degli Esercizi delleCooperatrici e a presenziare nellastessa sera all'apertura di quellidei Cooperatori . Fu un incontrosentito e cordiale, nel quale leampie e dotte conferenze del ve-nerato Superiore, seguite con lamassima attenzione e con grandeentusiasmo, suscitarono in tutti ca-lorosi consensi e propositi di bene .

I Cooperatori che meditano tornano tra i fra-telli con tale splendore soprannaturale nella loroanima e con tale forza persuasiva nelle loroparole, che riescono a dare a quanti raggiungonocol loro apostolato la convinzione delle ideereligiose che debbono formare la base della vitacristiana e a imprimere profondamente nelle loroanime le verità che essi hanno visto meditando .Il frasario sarà quello di sempre, le parole ap-parterranno allo stesso, vocabolario, ma le loroespressioni saranno rivestite di una forza ar-cana, che dà alla loro parola l'efficacia che avevaquella di Don Bosco e dei Santi .

PRIMIZIE sugli Esercizi Spirituali di quest'anno

Il relatore, dopo aver descritto« il letiziante clima salesiano» diquei giorni, conclude : « Furonoindimenticabili momenti di rac-coglimento, di intensa preghiera,di profondi insegnamenti, ma an-che di letizia, di giubilo e di sen-tito fervore religioso».

Da una lettera al Rettor Mag-giore del cooperatore RenatoGressani (Comeglians - Udine)

Ho avuto il grande piacere dipartecipare — come CooperatoreSalesiano - al Ritiro Spiritualecosì bene organizzato dall'Ispet-toria Salesiana del Veneto di Ve-rona, presso l'Istituto Salesiano« Giorgio Cini » all'Isola di SanGiorgio, a Venezia, dal 1 9 al 22agosto 1955 .Desidero esprimere a Lei la miaviva, intima soddisfazione e la miagratitudine ; gratitudine che ester-nerò a Don Bosco facendo la mi-gliore propaganda presso parenti,amici e conoscenti .

Tutto è stato organizzato e pre-disposto con la diligenza e precisioneche oramai distingue i Salesiani inogni loro attività . Il trattamentoè stato ottimo sotto tutti i riguardi,sempre improntato allo spirito af-fettuoso, cordiale, vivace e serenodel nostro caro Don Bosco .

I circa 50 partecipanti sono ri-partiti dall'Isola di San Giorgioentusiasti e commossi e con il vivodesiderio di ritornare nel 1956 econ l'impegno di portare con sèalmeno un amico . Quindi a Lei,signor Rettor Maggiore, io mi permetto

di rivolgere la viva preghieradi procurarci anche nel 1956 questo« refrigerio dell'anima » . . .

3 5 5

33(1

Reclutiamo nuovi Cooperatori

Per visitare la Casa Madre dei Salesiani occorre l'opuscolo della Guida illustrata, perchè Valdocco èdavvero un paese, anzi « la cittadella dell'Ausiliatrice » .Guai se Don Bosco non avesse acquistato per tempo tutto il terreno che doveva servire per laCasa Madre! Per sua e nostra fortuna egli aveva il dono della profezia e con esso la visione chiaradello sviluppo dell'Oratorio fin nei minimi particolari .La stessa preveggenza, dovuta alla visione del futuro sviluppo, Don Bosco l'ebbe anche nel costi-tuire la sua terza Famiglia, quella dei Cooperatori e delle Cooperatrici .Per la Pia Unione egli tracciò un piano così vasto nel tempo e nello spazio da farne la più potente orga-nizzazione cattolica . Campo è tutto il mondo, soggetto è qualsiasi cattolico che abbia compiuto sedicianni e che voglia cooperare alla salvezza della gioventù e alla preservazione della fede nel popolocristiano .Oggi come oggi la Pia Unione è ancora nella sua fase iniziale . Tocca proprio ai 30.000 membridelle due prime famiglie, quella dei Salesiani e quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l'alto onoredi realizzare in questo secolo il grande sogno di Don Bosco : che ogni buon cristiano sia un Coo-peratore salesiano .La grande gettata delle fondamenta, iniziata da Don Bosco e proseguita dai suoi Successori,attende ora una sovracostruzione che sia degna delle premesse . La Pia Unione per essere davverol'unione di tutti i buoni dovrà raggiungere milioni di iscritti .

Il giorno più indicato Il 24del mese, giorno della commemorazione mensile di Maria Ausiliatrice e giorno scelto da moltissimi Centri per l'Esercizio

della Buona Morte, si presta assai bene per la cerimonia della benedizione e della consegna deiDiplomi d'iscrizione alla Pia Unione .In parecchi Centri lo scorso anno questa simpatica funzioncina, che lega davvero con vincoli fra-terni gli iscritti, si è ripetuta ogni mese ora per una dozzina ora per una ventina o più di nuoviiscritti.Non si insisterà mai abbastanza sul fatto che solo i regolarmente iscritti possono usufruire del tesorospirituale della Pia Unione.In ogni Centro si facciano funzionare gli Zelatori e le Zelatrici : penseranno loro al più oculatoreclutamento .

superlavoro

Bisogna proprio chiamarlo così, tanto costa sacrificio e paziente dili-genza il lavoro di aggiornamento di tutti gli indirizzi dei 300.000 lettoridel Bollettino Salesiano e l'accertamento di quanti di essi risultino ve-ramente « iscritti » alla Pia Unione. Tale lavoro sarà condotto a termineentro il prossimo anno. Si sono dimostrati particolarmente adatti a questocompito gli Zelatori e le Zelatrici di ogni Centro .Il grazie più vivo del Rettor Maggiore e di tutti i Superiori va dettoai Delegati e alle Delegate della Pia Unione, che in un anno di lavoropazientissimo nelle dieci Ispettorie d'Italia hanno permesso tre realizzazionibasilari : la correzione degli indirizzi del Bollettino, l'accertamento deiveri «iscritti » alla Pia Unione con regolare Diploma, e l'iscrizione dicirca 20.000 nuovi Cooperatori .

L'Archivio dell'ufficio Cooperatori

Tanto l'Ufficio Ispettoriale, come quello locale, devono avere il proprio archivio .Nelle case piccole basterà un armadio proporzionato, con classificatori distintiper le varie sezioni .

SEZIONI :

1 . Corrispondenza : per raccogliere la corrispondenza in arrivo e lacopia di quella in partenza quando ha interesse particolare .2. Circolari direttive e di propaganda .3. Documenti .4. Relazioni e cronache .5. Fotografie.

6. Bollettino Salesiano del 1o e del 15 del mese, rilegato in annate.7. Pubblicazioni ufficiali riguardanti la Pia Unione .8 . Varie .

Gioverà suddividere, nelle varie sezioni, con ordine alfabetico o cronologico, lacorrispondenza e la documentazione, allo scopo di facilitarne la ricerca .Anche l'archivio richiede continuo aggiornamento e quindi assidua cura ; ma ognunocomprende l'importanza ed il servizio di un archivio bene ordinato .A facilitare le ricerche gioverà assai lo schedario di tutto il materiale archiviato .Nella selezione del materiale d'archivio conviene prevalga lo spirito di conser-vazione. Quello che oggi pare abbia poca importanza, può averla domani per lastoria della Pia Unione, della Congregazione, della Chiesa .

Vi consigliamo questo libro:

L'innocente figliuolo dei ContiColle di Tolone, insigni Coopera-tori di Don Bosco, apparendo alnostro santo Fondatore, uscì inqueste memorande parole :

«

I fan-ciulli devono essere ben compresidi tre cose : amor di Dio, Comu-nione frequente e amore al SacroCuore di Gesù . Ma il Sacro Cuoredi Gesù racchiude le altre due

»

.Effettivamente, in tal senso la-

vorò Don Bosco e lavorarono isuoi figli, e fu un crescendo dizelo da parte della famiglia Sale-siana per la conoscenza, la praticae la diffusione di questa mirabiledivozione .

Ed ecco un nuovo frutto didetto zelo, maturato al calore delprimo Anno Mariano : Sac . LUIGITERRONE S. D . B., La vera Div ozione al Sacro Cuore (Libre-ria Dottrina Cristiana, Colle DonBosco, Asti). Sono circa 400 pag inette, ove la dottrina si trovapiacevolmente divisa in 12 grandinervature, ciascuna delle quali sispartisce in una trentina di ri-lievi : esattamente, un argomentoper mese e una dilucidazione algiorno . Fulcro e tesoro di ognilinda facciatina è la citazione diun Santo o di un Servo di Dio odi uno scrittore ascetico o di unmaestro dello spirito salesiano : ci

tazione scelta, e presentata conamore, praticità e chiarezza dalvenerando e benemerito Autore .

Tutti i membri della Famigliadi Don Bosco - in breve letturaquotidiana - potranno attingervistimolo e conforto per una semprepiù sentita divozione al SacroCuore, onde meglio sperimentarequanto al nostro Santo dicevaancora in visione l'angelico LuigiColle, additando un pozzo inmezzo al mare :

«

Veda quel pozzo .Le acque del mare vi entrano con

tinuamente e il mare non dimi-nuisce mai . Così è delle graziecontenute nel Sacro Cuore di Gesù .È facile riceverle : basta pregare

»

.

3 5 7

358

EsempiLa seconda conferenza annuale

Alle relazioni pubblicate sul Bol-lettino di luglio aggiungiamo uncenno delle ultime pervenuteci . .TORINO - Casa M. Mazzarello

Il gruppo dei Cooperatori edelle Cooperatrici che fanno capoalla Casa Missionaria M . Mazzar ello di Borgo S. Paolo va cre-scendo e consolidandosi. Vi hacontribuito una saggia propagandatra i genitori delle alunne dellaScuola e delle oratoriane . Cosìla mattina del 22 maggio si ebbe laconsolazione di vedere l'ampiacappella annessa all'Istituto gre-mita di persone, accorse ad ascol-tare la conferenza di Don Favini,che presentò la Pia Unione comela terza grande famiglia salesiana,e i Cooperatori come veri « figli »di Don Bosco, non meno utilidei Salesiani all'attuazione delgrande ideale del Fondatore .PESCIA (Pistoia)

La terza Famiglia di Don Boscosi raccolse attorno al Direttorediocesano rev.mo Mons. ArturoRomani, che tenne la seconda con-ferenza prendendo per tema l'ur-genza dell'apostolato, specie diquello della buona stampa .LUCCA - San Nicolao

La 2a conferenza coincise conla festa di Maria Ausiliatrice e futenuta dalla Delegata locale. Altermine furono fatte e accolte conentusiasmo tre proposte pratiche :i° intervento fedele alla funzionedel 24 di ogni mese ; 2°

intronizzazione dell'immagine della Ver-gine in ogni famiglia ; 3° recitaquotidiana del S . Rosario .CHIESINA UZZANESE (Pi

stoia)Alla 2

a

conferenza fu premessoun opportuno e spigliato dialogodi bambine, nel quale era grazio-samente illustrato il programmadella Pia Unione, con il « benve-nuto » ai Cooperatori, al Decurione locale e al Delegato Ispett oriale Don Gastone Baldan, chetenne la conferenza .

GRIGNANO-PRATO (Firenze)La

2a

conferenza fu tenuta nelsalone teatro della Scuola Ele-mentare delle Figlie di Maria Au-siliatrice . Il conferenziere DonGallo tracciò ai presenti un belprogramma di vita salesiana e diapostolato giovanile in confor-mità all'ideale di Don Bosco nelfondare i Cooperatori .

Si lavoraLa Delegata Ispettoriale di

MESSINA scrive :Nell'Ispettoria Sicula Madonna

della Lettera, è stato completatol'aggiornamento degli indirizzi equasi tutte le Case hanno un belgruppo di Cooperatrici e di Coo-peratori organizzato ed attivo .

Alì Marina, Agrigento, Bisconte,Cammarata, Caltavuturo, Messina,Palermo, Mazzarino, S . Agata,S. Cataldo, S . Piero Patti,

Ravanusa,Scaletta,hanno rispostocon vivo entusiasmo alla voce diDon Bosco ed in ogni centro, secondo le esigenze dell'ambiente, sisono svolte attività varie : corsi direligione ad Ali e di pedagogia aMessina, conferenze tenute a turnodai Cooperatori stessi a Palermo,raduni di cordiale intesa a S . Te-resa. Agrigento e Scaletta si sonodistinti per fervore in ogni manife-stazione di pietà; S. Agata per ilCatechismo, impartito con zelo mis-sionario ai bimbi della più disa-giata periferia .

In quasi tutti i centri s'è orga-nizzata, in preparazione al Pre-cetto Pasquale, una tre giorni pre-dicata : alcuni Cooperatori hannopartecipato agli Esercizi chiusi dal

4 al 6 agosto, le Cooperatrici lifecero ad Ali dal 20 al 24 .

Ovunque l'adesione cordiale edentusiasta consola il cuore .Pellegrinaggio alla VERNA

Nel programma salesiano legite-pellegrinaggi sono ottimi coef-ficienti di spiritualità e di fraternaunione. Per questo la Pia Unionedi Pescia, che ama radunarsi ogni24 del mese e infervorarsi nelritiro annuale degli Esercizi Spi-rituali, lo scorso giugno, nella seconda conferenza, scelse per vo-tazione La Verna come meta dipellegrinaggio. I partecipanti toc-carono con mano che la sceltanon poteva essere più felice .L'Unione di GIAVENO

La Pia Unione dei Cooperatori di Giaveno (Torino) è incontinuo aumento e in piena at-tività . Lavorarono intensamenteper la diffusione della divozionea Maria Ausiliatrice nel mese alei dedicato e per la riuscita dellesue feste solenni, che si svolserogli ultimi giorni di maggio. Siprestarono generosamente per illaboratorio, la fiera missionaria,l'assistenza ai poveri ed agli am-malati . Furono diligenti al pioEsercizio mensile della BuonaMorte. A corona delle feste aMaria Ausiliatrice si tenne la 2aConferenza annuale.L'Unione di PARMA

Si raduna ogni primo lunedìdel mese alle 15,30 con conferenzadi un Salesiano, parole del Diret-tore Diocesano, r ev.mo Don Giu-seppe Orsi, e discussione sultema svolto . Il 24 di ogni mesealle ore 9 santa Messa con medi-tazione . Si è trovato utile, allavigilia, richiamare alla memoriadelle Cooperatrici interessate l'ora-rio delle riunioni con numerosetelefonate .PALERMO - S. Lucia

Le Cooperatrici hanno fatto gliEsercizi insieme con le Ex al-lieve . Le loro adunanze hannoluogo ogni prima domenica delmese . Esse si sono impegnateperchè ogni domenica ci sia chiporta in macchina le Suore alFondo Aloi, distante dalla città,per insegnare il Catechismo agliadulti e ai piccoli .

BIBLIOTECA DEL 3ALESIANUM"" Satesianum " rivista trimestrale per coloro che si occupano

di problemi teologici, filosofici, giuridici e pedagogicinello spirito di S. Giovanni Bosco

DOMENICO BERTETTO

NOTE SULLA CAUSALITÀ SACRAMENTARIApresso i teologi cattolici moderniPagg. 69 L. 200

PIETRO BRAIDO

LA RAGIONE VERSO LA FEDENELLA TEOLOGIA DI EMILIO BRUNNERSaggio criticoPagg. 88 » 250

NAZARENO CAMILLERI

DE INEFFABILI ESSENTIA METAPHYSICALIBERTATISPagg. 55 » 200

GIORGIO CASTELLINO

LA STORICITÀ DEI CAPI 2-3 DEL GENESIPagg. 31 »

I50

GIORGIO CASTELLINO

L'INERRANZA DELLA S. SCRITTURAPagg . 39 »

150

EMILIO FOGLIASSO

TEOLOGIA MORALE E DIRITTO CANONICO(Circa la rettificazione dei confini tra le due scienze-discipline)Pagg. 36 »

150G . LADRILLE

GRACE ET MOTION DIVINECHEZ S. THOMAS D'AQUINPagg . 50 » 200

Per ordinazioni rivolgersi alla Sede Centrale della SOCIETA EDI-TRICE INTERNAZIONALE - Corso Regina Margherita, 176 - To-rino (725) . Conto Corrente Postale 2/171.

un canto di fedee di speranza

novita

per ordinazionirivolgersi alla

SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE

TORINO (725) - Corso Regina Margherita, 176 - conto corrente postale 2/171

REMO ORSERI

ed ogni giorno rinaswe il solePagine 177 con illustrazioni e copertina a colori L . 1000

L'Autore ha scritto questo libro per ricordare a se stesso e agli altriuomini che anche nel buio più buio rinasce, luminoso e splendente il sole .•

che la fede è gioia; che sommerge ogni angosciae sublima anche il dolore .•

non è una cosa arida, una prigione,ma la completezza della nostra vita, la via che conduce alla felicità .Questo libro aiuta ad uscire dal quotidiano affanno e a gettareuno sguardo verso quel raggio di luce,che viene di lontano, oltre il velo dell'infinito .

Autorizzazione del Tribunale di Torino in data 16-2-1949 - n. 403 .

Con approvazione ecclesiastica .Direttore responsabile : Sac . Dott . PIErRO ZERBINO . via Maria Ausiliatrice . 32 - Torino (709) - Officine Grafiche SEI

Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori che le Opere Salesiane hanno ilConto Corrente Postale numero 2-1355 (Torino) sotto la denominazione :DIREZIONE GENERALE OPERE DI DON BOSCO - TORINO.Ognuno può valersene, con risparmio di spesa, nell'inviare le proprieofferte, ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo.

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

BOLLETTINO SALESIANODirezione : TORINO (709) - VIA MARIA AUSILIATRICE, 32 TELEFONO 22-117

bi invia gratuitamente.

Spediz . in abbon . postale - Gruppo 20

* * * * * * * *

IMPORTANTE

Per correzioni d'in-dirizzo si prega diinviare sempre, in-sieme al nuovo,completo e benscritto, anche ilvecchio indirizzo .Si ringraziano iSignori AgentiPostali che re-spingono, con lenotificazioni diuso, i Bollettininon recapitati .