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Programma delle attività per l’anno 2017 ai sensi dell’art. 23 della L.R. 18/2011 Approvato con decreto dell’Amministratore Unico n. 296 del 21.12.2016

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Programma delle attività

per l’anno 2017

ai sensi dell’art. 23 della L.R. 18/2011

Approvato con decreto dell’Amministratore Unico n. 296 del 21.12.2016

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PREMESSA

L’Agenzia Regionale Forestale (AGENZIA) è stata istituita con L.R. n° 18 del 23/11/2011;

contestualmente è stata decisa la chiusura delle cinque Comunità Montane dell’Umbria (CC.MM.) e la

creazione delle Unioni Speciali dei Comuni.

L’AGENZIA è un ente tecnico-operativo che svolge le attività nel settore della tutela delle foreste,

delle sistemazioni idraulico-forestali e della valorizzazione dell’ambiente.

La sua struttura organizzativa, definita con DGR 1042 del 3/9/2012, prevede la sede centrale a Perugia

e l’articolazione in cinque aree territoriali denominate “compartimenti”, coincidenti con le aree di

competenza delle ex CC.MM., come di seguito denominati:

- Compartimento 1: Perugia Trasimeno Medio Tevere

- Compartimento 2: Alta Umbria

- Compartimento 3: Monti Martani, Serano, Subasio

- Compartimento 4: Alta e Bassa Valnerina

- Compartimento 5: Orvietano, Narnese, Amerino, Tuderte

Nella sede centrale vengono svolte funzioni di direzione e di coordinamento della pianificazione e

della programmazione ed il monitoraggio/controllo delle attività svolte, mentre nelle sedi decentrate di

ciascun compartimento, vengono svolti i compiti di progettazione, direzione e rendicontazione dei

lavori e di organizzazione della cantieristica, oltre che di gestione del parco macchine acquisito dalle

CC.MM., nonché dei magazzini e dei ricoveri ove previsti.

La situazione complessiva dei dipendenti del comparto pubblico e privato dell’AGENZIA proiettata

alla data del 31 dicembre 2016 è la seguente:

COMPARTO CATEGORIA N°

Pubblico Dirigente 4

Pubblico Impiegato 64

Privato Impiegato forestale 54

Privato Operaio forestale 453

TOTALE 575

Il grafico che segue illustra la situazione suddetta.

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L’AGENZIA ha inoltre definito nel 2016 rapporti di collaborazione con le Comunità Montane per

usufruire di personale come segue:

- avvalimento di n. 10 dipendenti, di cui 8 a tempo pieno e n. 2 a tempo parziale;

- collaborazione istituzionale per n. 1 dirigente a tempo parziale e n. 10 dipendenti a tempo

pieno/parziale, questi ultimi peraltro impegnati prioritariamente nella emergenza sisma del 2016.

A sua volta ne ha concessi n. 1 su richiesta delle stesse.

I lavori dell’AGENZIA vengono eseguiti prevalentemente in economia per amministrazione diretta

mediante gli operai idraulico-forestali provenienti con contratto privatistico dalle CC.MM., la cui

dotazione complessiva ammonta a n° 453 unità, così distribuita e modificatasi nel tempo nelle 5 aree (i

dati si riferiscono al monitoraggio effettuato al 30 settembre di ciascun anno, fatta eccezione per il

2016 alla luce del significativo pensionamento di n. 37 operai forestali, oltre a n. 2 impiegati forestali,

avvenuto il 30.11.2016 ai sensi della ex L. 101/2013):

Compartimento N° operai

2012

N° operai

2013

N° operai

2014

N° operai 2015

N° operai 2016

N° 1 168 164 163 152 124

N° 2 122 120 117 113 101

N° 3 132 130 127 119 110

N° 4 77 77 76 73 67

N° 5 70 67 67 60 51

TOTALI 569 558 550 517 453

La tabella suddetta è rappresentabile graficamente come segue:

Il comparto privatistico comprende inoltre gli impiegati forestali, la cui situazione risulta come segue:

IMPIEGATI FORESTALI

(numero suddiviso per Compartimento e per anni)

Compartimento anno 2012 anno 2013 anno 2014 anno 2015 anno 2016

N° 1 (*) 17 17 17 29 35

N° 2 7 7 7 7 7

N° 3 1 1 1 1 1

N° 4 4 4 4 4 4

N° 5 (**) 7 7 7 7 7

TOTALI 36 36 36 48 54

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(*) comprende anche la Sede Centrale

(**) comprende anche la sede di San Venanzo

La tabella suddetta è rappresentabile graficamente come segue:

La situazione complessiva del comparto privatistico costituita da operai ed impiegati forestali

proiettata alla data del 31 dicembre 2016 è riportata nella tabella e nel grafico che seguono:

COMPARTO PRIVATISTICO

Dipendenti/Anno 2012 2013 2014 2015 2016

N° impiegati forestali 36 36 36 46 54

N° operai forestali 569 558 550 517 453

TOTALE

comparto privatistico 605 594 586 563 507

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Sulla base dei dati suddetti emerge che, a seguito dei processi di pensionamento, il numero totale di

operai forestali, a partire dalla costituzione dell’AGENZIA, si è ridotto complessivamente di n° 116

unità, di cui n° 11 nel corso del primo anno di attività, n° 8 nel 2014, n° 33 nel 2015 e n. 64 nel 2016.

La sensibile riduzione verificatasi nel 2016 è stata determinata, come già precisato, dal pensionamento

di n. 37 operai forestali avvenuto il 30.11.2016 ai sensi della ex L. 101/2013.

L’aumento del numero degli impiegati forestali verificatosi nel 2015 e nel 2016 non dipende da nuove

assunzioni, peraltro vietate dalla legge istitutiva dell’Agenzia Forestale Regionale, ma dalla

trasformazione del contratto privatistico a seguito dei provvedimenti concordati con il competente

Ufficio del Lavoro per il personale impegnato nelle attività convenzionali presso l’ADISU di Perugia e

la sede centrale.

In base alle normative vigenti derivanti dall’art. 11 della L. 68/1999 inerente la disciplina del

collocamento a lavoro dei disabili, l’AGENZIA dovrà procedere a rinnovare la convenzione con i

competenti uffici regionali per procedere alla assunzione di dipendenti del comparto pubblico e/o

privato, i cui termini erano stati sospesi in base alla L.R. 29 del 29/12/2014 art. 10 comma 12.

ATTIVITA’ SVOLTA

Il 2016 si è caratterizzato da un lato con la progettazione ed attuazione dei lavori forestali a valere

principalmente su PSR 2014-2020 e L.R. 28/01, dall’altro con lo svolgimento delle funzioni di

stazione appaltante riguardanti numerosi progetti a valere su PAR FSC, POR FESR e Programma

parallelo al POR FESR, per i quali erano stati assunti gli impegni giuridicamente vincolanti nell’anno

precedente.

Un ulteriore settore specifico di attività, peraltro ancora in corso, ha riguardato gli interventi

infrastrutturali eseguiti su commissione della Regione Umbria per soccorrere le popolazioni

terremotate dell’Umbria sud-orientale a seguito del sisma verificatosi nel mese di agosto 2016 e

proseguito nei mesi successivi.

La tabella che segue riporta i dati della progettazione in campo forestale che, sebbene non sia esaustiva

delle attività dell’ente, costituisce la parte prevalente e più significativa in quanto strettamente

correlata all’impiego della manodopera in carico all’Agenzia.

L.R. 28/01 anno 2016 e PSR 2014-2020 Misure 8.3 8.4 8.5 II annualità (2016)

Progettazione suddivisa per fonte finanziaria e Compartimento (C)

Fonte finanziaria / Compartimento

C 1 (*) C 2 C 3 C 4 C 5 TOTALI

L.R. 28/01 (**)

352.000,00

385.000,00

630.000,00

287.500,00

345.500,00

2.000.000,00

PSR 8.3

1.053.000,00

1.007.000,00

1.661.000,00

501.000,00

980.000,00

5.202.000,00

PSR 8.4 - -

202.000,00

- - 202.000,00

PSR 8.5

214.000,00

1.387.000,00

847.000,00

1.191.000,00

501.000,00

4.140.000,00

TOTALE 1.619.000,00

2.779.000,00

3.340.000,00

1.979.500,00

1.826.500,00

11.544.000,00

(*) Sono compresi anche gli uffici della Sede centrale dell’AFOR. (**) Ulteriori € 200.000, rispetto all’assegnazione complessiva di € 2.200.000,00, sono stati utilizzati per l’acquisto di mezzi e attrezzature forestali

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Seguono i grafici che evidenziano gli importi per la progettazione suddivisi per Compartimento e per

fonte di finanziamento.

Il riepilogo degli interventi di carattere forestale contenuti nei progetti predisposti nel corso del 2016

sopra indicati, risulta dalla TABELLA “A” ove sono riportati i principali settori d’intervento suddivisi

per Compartimento e per fonte di finanziamento.

Segue TABELLA “A”

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TABELLA "A"

AGENZIA FORESTALE REGIONALE

ELENCO DEGLI INTERVENTI FORESTALI PROGETTATI NEL 2016

Com

part

imento

Fin

anzia

mento

INTERVENTI

SELVICOLTURALI ALTRI INTERVENTI FORESTALI

Avvia

mento

alto f

usto

(ha)

Dirad

am

ento

fusta

ia latifo

glie

(ha)

Dirad

am

ento

fusta

ia r

esin

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ha)

Ric

ostitu

zio

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a (

ha

)

Altri

inte

rventi s

elv

icoltura

li (h

a)

TO

TA

LE

In

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en

ti s

elv

ico

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rali (

ha)

Lotta

fitosan

itari

a (

ha)

Fasce a

ntincen

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(km

)

Invasi a

ntincend

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n°)

Imboschim

ento

(h

a)

Via

bili

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le (

km

)

Perc

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m)

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n°)

Recin

zio

ni -

tab

ella

zio

ni (k

m)

Inte

rventi infr

astr

utt

ura

li (n

°)

1 L.R.28/01 2016 19 19 6 1

1 PSR 2014/2020 - 8.3 2 50 8 60

1 PSR 2014/2020 - 8.5 13 13

TOTALI 1 15 69 8 0 0 92 0 0 0 0 0 0 6 0 1

2 L.R.28/01 2016 4 6 10 5 6 9 13 3

2 PSR 2014/2020 - 8.3 8 8 73

2 PSR 2014/2020 - 8.5 23 63 86

TOTALI 2 0 31 63 4 6 104 0 73 0 0 5 6 9 13 3

3 L.R.28/01 2016 2 1 3 1 13 22 3

3 PSR 2014/2020 - 8.3 2 43 45 40 12

3 PSR 2014/2020 - 8.4 11 11 1

3 PSR 2014/2020 - 8.5 10 15 17 42 1

TOTALI 3 12 18 60 11 0 100 0 41 1 0 26 0 22 0 3

4 L.R.28/01 2016 2 2 2 3 10 3 2

4 PSR 2014/2020 - 8.3 20 20 118 5 1

4 PSR 2014/2020 - 8.5 5 30 31 66 1

TOTALI 4 5 30 53 0 0 88 118 5 0 0 4 3 10 3 2

5 L.R.28/01 2016 6 6 12 4 20 4

5 PSR 2014/2020 - 8.3 10 34 43 190 5

5 PSR 2014/2020 - 8.5 25 25

TOTALI 5 10 25 6 0 0 75 0 190 0 0 5 12 4 20 4

TOTALI GENERALI

42 173 190 15 6 458 118 309 1 0 40 21 51 36 13

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Gli INTERVENTI SELVICOLTURALI, in base alla TABELLA “A” suddetta, sono quantificati come

segue (valori in ha):

INTERENTI SELVICOLTURALI progettati nel 2016

Compartimento Avviamento alto fusto

Diradamento latifoglie

Diradamento resinose

Altri interventi selvicolturali

1 15 69 8 0

2 0 31 63 10

3 12 18 60 11

4 5 30 53 0

5 10 25 6 0

TOTALI ha 42 173 190 21

Tali valori sono rappresentabili graficamente come segue:

Nell’ambito degli ALTRI INTERVENTI FORESTALI di cui alla TABELLA “A” si riportano di

seguito i dati relativi ai principali interventi di prevenzione nel campo degli incendi boschivi, costituiti

dalle FASCE ANTINCENDIO e dalla VIABILITA’ FORESTALE:

ALTRI INTERVENTI FORESTALI Progettati nel 2016

Compartimento

Fasce antincendio

km

Viabilità forestale

km

1 0 0

2 73 5

3 41 26

4 5 4

5 190 5

TOTALE Km 309 40

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Tali valori sono rappresentabili graficamente come segue:

LA TABELLA “A” contiene indicazioni anche su altri interventi che, seppur quantitativamente poco

significativi, sono di assoluta rilevanza per la valorizzazione del territorio (percorsi escursionistici,

aree attrezzate), o per la sua salvaguardia (lotta fitosanitaria, interventi infrastrutturali, ecc.).

LINEE PROGRAMMATICHE

L’art. 23 comma b) della L.R. 18/2011 istitutiva della AFOR, prevede la elaborazione di un

programma annuale delle attività da sottoporre all’approvazione della Giunta regionale.

Il programma suddetto riguarda pertanto le funzioni ed i compiti conferiti all’AFOR in base all’art. 19

della legge regionale sopra richiamata, che di seguito si riporta integralmente:

1. Sono conferiti all’Agenzia i seguenti compiti:

a) gestione dei beni agro-forestali, appartenenti al demanio e al patrimonio della Regione,

finalizzata alla tutela ed al miglioramento degli stessi;

b) interventi di tutela e miglioramento dei boschi esistenti e attività connesse;

c) imboschimento e rimboschimento e relative cure colturali;

d) interventi di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ed altre avversità del bosco.

2. L’Agenzia, su espressa delega e previo accordo o protocollo di intesa con l’ente o soggetto

interessato, può svolgere compiti operativi nei seguenti ambiti:

a) sistemazioni idraulico-forestali e idraulico-agrarie;

b) gestione dei beni agro-forestali appartenenti al demanio e al patrimonio dei comuni e di altri

enti pubblici;

c) tutela, valorizzazione e incremento del patrimonio tartuficolo;

d) valorizzazione delle biomasse agricole e forestali;

e) gestione faunistica;

f) sistemazione e miglioramento delle aree verdi da destinare ad uso pubblico;

g) supporto tecnico ed operativo in materia di protezione civile;

h) sperimentazione e progetti dimostrativi nelle materie di competenza;

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i) conservazione degli ecosistemi naturali e salvaguardia dell’equilibrio ecologico;

l) realizzazione e gestione della rete irrigua;

m) ogni attività per l’ottimale gestione degli ambiti silvo-pastorali e montani e del verde pubblico;

n) esercizio delle funzioni in materia di bonifica, come disciplinate dalla l.r. 30/2004.

3. La Regione, le province, i comuni e altri soggetti possono affidare all’Agenzia, mediante

convenzione di durata almeno triennale, la gestione di attività omogenee o analoghe a quelle proprie

della Agenzia medesima.

Fondo Regionale Investimenti (L.R. 28/2001)

Il presente programma annuale assorbe anche la programmazione specifica prevista dal Titolo II

(Forestazione pubblica) della L.R. 28/01 (Testo unico regionale per le foreste), i cui indirizzi operativi

per l’anno 2017 sono stati approvati con DGR n. 818 del 18.07.2016.

Tali indirizzi, finalizzati ad attuare le azioni previste dal Piano Forestale Regionale (PFR) 2008/2017

approvato con deliberazione del Consiglio regionale n. 382 del 08/02/2010, nonché in armonia con le

indicazioni contenute nel DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) 2016-2018 inerenti in

particolare la biodiversità, i cambiamenti climatici e l’innovazione, riguardano principalmente i

seguenti interventi:

- Il miglioramento della efficienza funzionale delle foreste, con particolare riferimento alle proprietà

pubbliche, da attuare mediante avviamenti ad alto fusto di boschi cedui, diradamenti di fustaie,

rinfoltimenti e sottopiantagioni di boschi poveri, ricostituzione di boschi degradati e

rinaturalizzazione di boschi artificiali. Tali interventi saranno inoltre finalizzati a conferire

maggiore complessità agli ecosistemi forestali (salvaguardia della biodiversità), aumentare la loro

resilienza (resistenza ai cambiamenti climatici) ed accrescere l’efficacia delle misure di

prevenzione nei confronti delle calamità naturali e degli incendi; sarà conferita priorità agli

interventi di tutela e miglioramento dei boschi non altrimenti finanziati o finanziabili nell’ambito

del PSR (L.R. 18/2011, art. 19 comma 1 lettera b);

- Gli imboschimenti con priorità per aree in dissesto idrogeologico e complementari ad altre opere di

sistemazione idraulico-forestale ed altri lavori che richiedono l’adozione di tecniche di ingegneria

naturalistica (L.R. 18/2011, art. 19 comma 1 lettera c);

- Miglioramento dei pascoli e dei prati-pascolo collinari e montani, mediante la

realizzazione/manutenzione straordinaria di opere strutturali ed infrastrutturali finalizzate alla

adozione di razionali sistemi di pascolamento in conformità alle buone pratiche di alpicoltura e nel

rispetto delle normative vigenti con particolare riferimento all’art. 62 del R.R. 7/2002 (L.R.

18/2011, art. 19 comma 2 lettera m);

- Gli interventi di carattere infrastrutturale e di valorizzazione fondiaria, con riferimento prioritario

ai lavori di manutenzione/ripristino della viabilità rurale esistente – evitando di norma l’apertura di

nuove strade – connessa allo svolgimento delle attività agro-silvo-pastorali e funzionale allo

sviluppo socio-economico delle aree svantaggiate collinari e montane, nonché alla generale tutela

del territorio (L.R. 18/2011, art. 19 comma 2 lettera m);

- Gli interventi di manutenzione straordinaria/ripristino della rete escursionistica presente a livello

regionale ed attuata nel tempo da diversi soggetti pubblici (Regione, Province, CC.MM., Comuni,

ecc.), al fine di favorire la valorizzazione e lo sviluppo del turismo e della fruizione su aree vaste,

anche alla luce delle novità normative introdotte con la L.R. 1/2015 (Testo unico Governo del

territorio e materie correlate) abrogativa della L.R. 9/1992 (Norme per la programmazione, lo

sviluppo e la disciplina della viabilità minore e della sentieristica in Umbria), con cui si

semplificano gli aspetti autorizzativi in capo all’Agenzia Forestale Regionale;

- Interventi di prevenzione dagli incendi, mediante la realizzazione di fasce prive di vegetazione

arbustiva lungo i perimetri di aree boscate in aree ad elevato rischio per la propagazione degli

incendi, mediante la manutenzione straordinaria della viabilità forestale sia per favorire l’accesso

dei mezzi sia come soluzione di continuità all’avanzare del fuoco, oltre agli interventi di bonifica

delle aree percorse dal fuoco in modo complementare agli interventi di lotta attiva svolta dalle

squadre AIB (L.R. 18/2011, art. 19 comma 1 lettera d);

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- La manutenzione/il miglioramento delle tartufaie sperimentali regionali, anche in accordo con le

locali associazioni dei tartufai, prevedendo inoltre una loro possibile estensione in aree vocate su

terreni pubblici (L.R. 18/2011, art. 19 comma 2 lettera c);

- Gli interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria del verde urbano ad uso pubblico, da

attuare anche mediante cofinanziamento dei Comuni interessati, così come nel caso della

attuazione della L. 113/1992 relativa alla messa a dimora di un albero per ogni bambino nato (L.R.

18/2011, art. 19 comma 2 lettera f);

- Gli interventi strutturali ed infrastrutturali inerenti il settore faunistico, sia a scopo alimentare che

ambientale e venatorio, con particolare riferimento alle aree del patrimonio agro-forestale della

Regione Umbria ove già sono state avviate sperimentazioni ed attività di rilevante interesse

economico (L.R. 18/2011, art. 19 comma 2 lettera e); riguarderanno inoltre la messa in sicurezza

e funzionalizzazione di immobili in uso all’AFOR, con priorità per la bonifica delle parti in

amianto.

Un’ulteriore indirizzo per il 2017 riguarderà l’acquisto di mezzi meccanici di elevato grado

specialistico, mentre per mezzi più comuni necessari alle attività di cantiere e non disponibili nel parco

macchine dell’ente, si ricorrerà a noli.

Nell’ambito di questa categoria di lavori rientrano anche gli interventi di compensazione ambientale

in applicazione dell’art. 7 comma 2 della L.R. 28/2001, che sono finalizzati al miglioramento del

patrimonio boschivo ed all’imboschimento; sono finanziati con il contributo di onere equivalente

versato alla Regione da parte di soggetti autorizzati ad eseguire lavori che comportano il

disboscamento, quali infrastrutture a rete e puntuali, coltivazione di cave, ecc.

Gli indirizzi regionali contenuti nella DGR 818/2016 sopra richiamata, assegnano una priorità di

intervento sul piano territoriale alle zone montane classificate ai sensi della L. 991/1952, da

contemperare comunque alle esigenze di impiego equilibrato delle manodopera forestale dislocata in

ambito regionale.

Viene indicato a bilancio per l’anno 2017 l’importo di € 2.000.000,00 sulla scorta delle indicazioni

contenute nel redigendo bilancio di previsione pluriennale della Regione Umbria 2017/2019.

L’attuazione degli interventi sopra elencati, poiché il Fondo Regionale Investimenti sarà finanziato

da mutui, dovrà rispettare le disposizioni di cui all’art. 3, comma 18, della L. 350/2003, modificato

dall’art. 75 del D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. fermo restando che gli indirizzi regionali prevedono tra

l’altro la possibilità di eseguire attività di bonifica di superfici percorse dal fuoco e di effettuare la

conduzione di tartufaie pubbliche comprese nell’apposito piano regionale e considerate di particolare

interesse sperimentale.

PSR 2014-2020

Nel corso del 2017 saranno attuati gran parte degli interventi riguardanti le misure forestali del PSR

2014-2020 (Misura 8.3, 8.4 e 8.5) già attivati nel 2015 (I annualità) e 2016 (II annualità) sulla base dei

bandi approvati rispettivamente con determinazioni dirigenziali della Regione Umbria n. 5550/2015 e

n. 5331/2016.

Saranno inoltre attivate le domande di aiuto per la III annualità riferite alle misure forestali (Misura

8.3, 8.4 e 8.5) ed ulteriori domande di aiuto per misure nel campo dell’approvvigionamento idrico,

degli impianti irrigui, del miglioramento dei pascoli ed in campo agro ambientale (Misura 4.3.3).

Le suddette misure forestali sono finalizzate a favorire i fabbisogni di sviluppo “F21” individuati dal

PSR 2014-2020 per la gestione forestale sostenibile, la prevenzione degli incendi e la ricostituzione del

patrimonio forestale danneggiato e, nel caso della misura 8.5, anche il fabbisogno “F22” riguardante

l’accrescimento della diversificazione strutturale dei boschi cedui e la rinaturalizzazione delle foreste.

Gli obiettivi ed i contenuti della Misura 8.3 riguardano:

- la prevenzione degli incendi, mediante la realizzazione di fasce e la riduzione di biomassa di

popolamenti forestali;

- la protezione idrogeologica in aree a rischio di frana o a monte di zone soggette ad esondazione;

- la prevenzione di fitopatie con particolare riferimento agli interventi di contenimento della

Thaumetopoea pityocampa (processionaria del pino), nel rispetto delle disposizioni varate dal

Servizio fitosanitario della Regione Umbria con determinazione dirigenziale n. 6829 del 25.9.2015.

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Gli obiettivi ed i contenuti della Misura 8.4 riguardano:

- la ricostituzione di boschi danneggiati dagli incendi e da altri eventi catastrofici dovuti al

cambiamento climatico; forestale connessa agli interventi sopra specificati.

Gli obiettivi ed i contenuti della Misura 8.5 riguardano:

- avviamento ad alto fusto di boschi cedui;

- diradamento di boschi cedui avviati ad alto fusto;

- rinaturalizzazione di fustaie di conifere;

- recupero dei boschi di castagno, con esclusione dei castagneti da frutto;

- realizzazione e ripristino di stagni/laghetti/torbiere all’interno di superfici forestali;

- redazione di piani di gestione forestale o di piani pluriennali di taglio.

Il finanziamento complessivo delle misure forestali per l’anno 2017 è stimato in € 13.000.000,00 così

articolato:

- € 11.000.000,00 per le misure forestali 8.3, 8.4 e 8.5;

- € 2.000.000,00 per altre misure, con particolare riferimento agli interventi di miglioramento dei

pascoli e di approvvigionamento idrico (Misura 4.3.3).

Si riportano di seguito la tabella ed il relativo grafico relativi alla ipotesi di riparto dei fondi suddetti in

favore dei Compartimenti dell’AGENZIA.

PSR 2014-2020 – Assegnazioni ai Compartimenti – anno 2017

COMPARTIMENTO MISURE

8.3 8.4 8.5 MISURA 4.3.3 TOTALE €

1 1.550.000 200.000 1.750.000

2 2.800.000 450.000 3.250.000

3 2.950.000 500.000 3.450.000

4 2.000.000 450.000 2.450.000

5 1.700.000 400.000 2.100.000

TOTALE € 11.000.000 2.000.000 13.000.000

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Il riparto suddetto è stato determinato in ragione delle esigenze cantieristiche (numero di operai

forestali in carico a ciascun Compartimento) e delle caratteristiche territoriali.

POR FESR, PAR FSC e PROGRAMMA PARALLELO AL POR FESR

Il bilancio dell’Agenzia Forestale Regionale per l’anno 2017 non stanzia al momento risorse per

interventi a valere sui fondi strutturali, mentre dovranno essere predisposti i progetti degli interventi

finanziati con i fondi “POR FESR 2014-2020 Azione 5.1.1” assegnati dalla Regione Umbria con DGR

1196 del 24.10.2016 ed iscritti nell’esercizio 2016, da appaltare verosimilmente nel 2017.

Dovranno inoltre essere conclusi i lavori in corso di esecuzione mediante cottimo fiduciario o appalto

relativi alla precedente programmazione POR FESR, al Programma parallelo al POR FESR ed al PAR

FSC, che hanno determinato e continueranno a comportare un notevole impegno per le strutture

dell’ente dedite in particolar modo alla gestione delle opere pubbliche e degli appalti.

Segue una tabella riepilogativa dei principali appalti da seguire nel corso del 2017.

FINANZIAMENTI POR FESR, PROGRAMMA PARALLELO, PAR FSC LAVORI IN APPALTO O DA APPALTARE

ANNO 2017

SEDE CENTRALE / COMPARTIMENTO

DESCRIZIONE INTERVENTO IMPORTO €

SEDE CENTRALE Ciclabile di collegamento tra il Trasimeno e il Tevere (*) 800.000,00

SEDE CENTRALE Completamento Ciclabile del Trasimeno (C. del Lago) (**) 1.700.000,00

SEDE CENTRALE Ciclabile del Trasimeno (S. Arcangelo - Panicarola) (*) 1.442.000,00

SEDE CENTRALE Parco terapeutico del Subasio - Torgiovannetto (Assisi) (*) 395.000,00

SEDE CENTRALE Parco terapeutico del Subasio - Colpernieri (Spello) (*) 670.000,00

1 - PERUGIA Parco urbano/terapeutico Collestrada (Perugia) (*) 250.000,00

2 - C. di CASTELLO Ciclabile del Tevere: passerella Selci (San Giustino) (*) 300.000,00

2 - C. di CASTELLO Laghi Spada: passerella Soara (Città di Castello) (*) 190.000,00

2 - C. di CASTELLO Laghi Spada: edificio polifunzionale (Città di Castello) (*) 270.000,00

5 - ORVIETO Centro servizi Oasi di Alviano (Guardea) (**) 440.000,00

5 - ORVIETO Restauro ponti sull'antica Via Amerina (Todi) (*) 400.000,00

TOTALE 6.857.000,00

(*) Lavori in corso di esecuzione in appalto o cottimo fiduciario da concludere nel 2017

(**) Lavori da appaltare nel 2017

Le funzioni di stazione appaltante svolte dall’Agenzia Forestale Regionale, se da un lato hanno

contribuito a qualificare il ruolo di ente strumentale della Regione Umbria, dall’altro hanno

evidenziato la necessità di dotarla di adeguate risorse umane che solo in parte sono state reperite

mediante attivazione di rapporti di collaborazione e/o avvalimento con le Comunità Montane.

Lavori in convenzione (L.R. 18/2011, art. 19 comma 3)

La L.R. 18/2011 prevede la possibilità da parte di soggetti diversi, di affidare all’AGENZIA la

gestione di attività omogenee o analoghe a quelle proprie dell’Agenzia stessa, mediante convenzioni

aventi durata minima triennale.

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Le attività suddette consentono di rendere servizi utili alle stazioni committenti costituite da enti

pubblici – Regione, Province, CC.MM., Comuni, Agenzie ed Aziende Regionali (ADISU, ARPA,

ASL 2) – nel campo della manutenzione del verde urbano, della manutenzione delle opere di

sistemazione idraulico-forestale, della gestione degli impianti irrigui, della gestione faunistica e

ambientale, ecc.

Si tratta di convenzioni aventi durata pluriennale, in genere ereditate dalle CC.MM. ed in parte da

rinnovare o ampliare.

Sono comunque attese novità in campo normativo da parte della Regione Umbria tese a disciplinare la

materia e risolvere le criticità emerse in taluni casi sulle modalità per l’affidamento dei servizi

richiesti.

I proventi delle convenzioni costituiscono una entrata significativa per l’Agenzia Forestale Regionale,

anche se talora sono state riscontrate criticità per i ritardi nei pagamenti a carico delle stazioni

committenti.

Delega di funzione dalla Regione Umbria per le attività di supporto tecnico ed operativo per la

gestione dell’emergenza sisma 2016.

La Regione Umbria ai sensi del comma 2, lettera G), art. 19 della L.r. 18/2011 ha delegato

all’AGENZIA le attività di supporto tecnico ed operativo per la gestione delle emergenze in

conseguenza degli eventi sismici di agosto ed ottobre 2016. Per fronteggiare tali necessità,

l’AGENZIA ha modificato la propria organizzazione operativa concentrando nell’area di Norcia gran

parte delle maestranze, provenienti anche da aree geografiche contermini (Spoleto e Valtopina), per la

preparazione e la sistemazione di aree destinate all’allestimento di moduli scolastici ed abitativi o dei

ricoveri per animali, al fine di assicurare la continuità operativa delle aziende zootecniche. I lavori

affidati dalla Regione Umbria riguardano inoltre l’adeguamento funzionale e la messa in sicurezza di

strutture zootecniche affidate in custodia dalla Protezione civile per il ricovero temporaneo di animali

di allevatori le cui strutture risultano inagibili.

Lavori diversi (L.R. 18/2011, art. 19 comma 2)

Si tratta di lavori eseguiti per conto di altri enti nei settori previsti dall’art. 19 della L.R. 18/2011 sopra

richiamato.

Negli anni passati sono state riscontrate una serie di criticità per l’assunzione di lavori da parte di enti

terzi nel campo della bonifica e dei lavori pubblici in generale, che sono state in parte superate con i

limiti per i lavori eseguibili in amministrazione diretta stabiliti dal nuovo codice degli appalti di cui al

D.Lgs. 50/2016.

Il bilancio dell’AGENZIA distingue i lavori su commissione della Regione Umbria rispetto a quelli di

altri enti, per consentire una puntuale e immediata verifica della corrispondenza delle poste di bilancio.

La iscrizione dei fondi a bilancio avverrà man mano che si definiranno apposite commesse da parte

degli enti richiedenti, al fine di rispettare la normativa di settore attinente la formazione e gestione del

bilancio; ai fini della presente programmazione, si è comunque tenuto conto in parte delle entrate

ricorrenti verificatesi negli anni precedenti.

Gestione del demanio (L.R. 18/2011, art. 19 comma 1 lettera a)

La L.R. 18/2011 ha demandato all’AGENZIA la gestione del demanio e del patrimonio agroforestale

regionale, colmando così la lacuna creatasi dopo l’abrogazione avvenuta con L.R. 28/2001 della L.R.

23/1979 che l’aveva delegata alle CC.MM.

I territori suddetti sono estesi su circa 30.000,00 ettari e sono concentrati nell’Alto Tevere,

nell’Assisiate e nell’Orvietano; derivano dai beni dello Stato già amministrati dall’ex ASFD (Azienda

di Stato per le Foreste Demaniali), poi trasferiti alla Regione in base ai DPR 315/72 e 616/77.

Nel corso del 2016 la Regione Umbria, dopo aver acquisito al proprio patrimonio agroforestale i beni

di alcune CC.MM. estesi su oltre 1.000 ettari, ne ha conferito la gestione all’AGENZIA; quest’ultima

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inoltre ha assunto la gestione del patrimonio agroforestale su delega del Comune di Terni esteso su

circa 4.000 ettari, che potrebbe anche configurarsi come modello gestionale riproponibile per altri

patrimoni pubblici d cui è ricca l’Umbria.

I complessi agro-silvo-pastorali suddetti sono caratterizzati da un elevato coefficiente di boscosità e

dalla presenza di aree di particolare interesse naturalistico, coincidendo in parte con parchi ed aree

naturali protette regionali, nonché con siti di rilevanza comunitaria.

Sono interessati da numerosi interventi selvicolturali condotti dall’AGENZIA e finalizzati al

miglioramento della efficienza funzionale dei boschi ed alla loro biodiversità, sulla base di appositi

piani di gestione che necessitano di una loro revisione, attuabile in parte con l’utilizzo dei fondi PSR

per il 2017.

Nello stesso anno si prevede di completare la creazione di un’apposita piattaforma web, affidata ad una

ditta esterna, per la gestione dei piani di assestamento forestale del demanio regionale e degli altri

patrimoni pubblici interessati e di dare seguito all’iniziativa promossa nel 2016 d’intesa con soggetti

pubblici e privati per la creazione del sito MAB UNESCO del Monte Peglia.

I fondi iscritti a bilancio derivano da concessioni, affitti e proventi dalla vendita di boschi in piedi o di

legna, che comportano una puntuale attività amministrativa da parte del personale dislocato nelle sedi

periferiche; quest’ultimo necessiterà di una riorganizzazione/potenziamento per fronteggiare la

crescente mole gestionale, che ha tra l’altro comportato il ricorso alla attivazione di procedure per la

riscossione coattiva nei confronti dei concessionari morosi.

La previsione di legge, di cui all’art. 31 della L.R. 28/2001 che stabilisce di destinare una quota

almeno del 10% dei proventi dalla gestione del demanio regionale per il suo miglioramento, viene

ampiamente assicurata.

Nel corso del 2017 e d’intesa con i competenti uffici regionali o da essi delegati, saranno compiute le

verifiche circa la disponibilità di terreni agricoli da conferire nel cosiddetto “Banco della terra”, fermo

restando che dovranno essere emanate apposite norme da parte della Regione Umbria così come

preannunciato dalla DGR 512 del 16/5/2016 “Disegno di legge: Modifiche ed integrazioni alla legge

regionale 9 aprile 2015 n. 12 - Testo unico In materia di agricoltura – capo III agricoltura sostenibile –

adozione”.

Parimenti proseguiranno le iniziative di messa a reddito dei nuovi patrimoni, come avvenuto nel 2016

con idonee procedure di evidenza pubblica.

La gestione del demanio e del patrimonio regionale è piuttosto complessa dal punto di vista

amministrativo e tecnico ed è destinata ad arricchirsi di nuove funzioni inerenti il patrimonio

indisponibile della Regione e degli altri enti dipendenti, per cui proseguirà la proficua collaborazione

istituzionale da parte di un dirigente delle CC.MM.

Campagna AIB (L.R. 18/2011, art. 19 comma 1 lettera d)

La Regione Umbria è dotata di un aggiornato piano antincendio boschivo basato su attività di

previsione, prevenzione, lotta e ripristino ambientale.

L’AGENZIA collabora alla attuazione del piano suddetto coordinando l’attività di apposite squadre di

tecnici e di operai forestali che vengono allertati in caso di condizioni critiche; nel momento in cui

aumentano ulteriormente le condizioni di rischio su gran parte del territorio, generalmente coincidente

con la stagione estiva, viene dichiarata l’apertura della Campagna AIB e vengono rese operative e/o

reperibili tutte le singole minisquadre dell’AGENZIA, che garantiscono l’intervento diretto sul fronte

di eventuali incendi.

Le squadre divengono poi tutte operative nel caso di proclamazione dello stato di grave pericolosità.

L’AGENZIA coordina le attività di perlustrazione e pattugliamento operate dalle Associazioni di

volontariato su tutto il territorio regionale, con positivi riscontri per quanto riguarda le azioni di

carattere preventivo.

Inoltre cura in modo rigoroso la formazione del personale impegnato nelle attività di prevenzione e

lotta attiva degli incendi; in particolare nel 2017 prevede di organizzare corsi di formazione per le

attività di direzione delle operazioni di spegnimento, i cosiddetti DOS, ruolo che fino ad oggi è stato

svolto unicamente dai Vigili del Fuoco e dal Corpo Forestale dello Stato (ente che alla luce degli

ultimi provvedimenti di riforma non avrà più competenze in tale ambito).

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Infine l’AGENZIA provvede ad effettuare annualmente i necessari interventi di manutenzione

straordinaria del parco mezzi a disposizione e, nei limiti delle disponibilità economiche, al suo

ammodernamento.

L’importo indicato nel quadro finanziario ha carattere del tutto previsionale e potrebbe subire sensibili

oscillazioni, anche in aumento, nel caso di stagioni favorevoli alla propagazione degli incendi allorché

diviene necessario impiegare l’intero contingente per ampi periodi.

Attività vivaistica

La natura giuridica dell’AGENZIA, quale ente non economico e l’elenco delle funzioni e dei compiti

previsti dalla legge istitutiva, hanno imposto negli anni passati la cessazione delle attività del vivaio

Castiglion Fosco (Piegaro), che è stato riconsegnato alla Comunità Montana del Trasimeno, e del

vivaio di Capezzano (Spoleto), che è stato rilevato dalla Azienda regionale Umbraflor.

L’unico vivaio ancora attivo, ma solo per finalità istituzionali e condotto con operai del comparto

pubblico, è quello di Amelia insistente su terreni appartenenti al demanio regionale.

Ulteriori attività

Il R.R. 7/2002 e s.m.i. attuativo della L.R. 28/2001, assegna all’AGENZIA i compiti relativi al

collaudo delle utilizzazioni dei boschi degli enti pubblici.

Si tratta di un’attività che viene svolta dai tecnici abilitati presenti all’interno dell’AGENZIA e che si

esplica sull’intero territorio regionale.

Nel corso del 2016 sono stati effettuati n° 25 collaudi di utilizzazioni boschive su proprietà forestali di

Comuni, Comunanze ed altri enti pubblici.

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Il programma del 2017, rispetto ai precedenti, si arricchisce di un paragrafo dedicato ai temi della

sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008, per testimoniare l’attenzione dell’AGENZIA al rispetto delle

normative sulla prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro e delle implicazioni che ne derivano.

L’AGENZIA, in quanto ente operativo sul territorio regionale, si confronta quotidianamente con i temi

della sicurezza, che riguardano la formazione, l’informazione e l’addestramento dei dipendenti, la

verifica delle sedi/luoghi di lavoro, dei mezzi e delle attrezzature, l’idoneità dei lavoratori, ecc.

Nel corso del 2017 si prevede di svolgere un’attività di carattere formativo, sulla falsariga di quanto

svolto in epoca recente dalla Regione Umbria, da rivolgere ad un nucleo di dipendenti con

incarichi/qualifiche ben determinate (Datore di lavoro, Responsabile del Servizio, Responsabili dei

Compartimenti, ecc.), con la finalità generale di accrescere il grado di attenzione e di sensibilità

dell’AGENZIA sui temi della sicurezza, creare una struttura efficiente per la sua gestione e rendere

dinamico l’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi che presiede alla gestione della

sicurezza dell’ente.

Per significare la rilevanza delle attività inerenti i temi suddetti si fornisce di seguito un prospetto

riepilogativo della formazione svolta nel 2016 in favore sia degli impiegati che degli operai (vedi

TABELLA “B”).

Un ulteriore aspetto che merita massima attenzione riguarda la situazione sanitaria degli operai

forestali, che ha raggiunto livelli di estrema difficoltà, specie se correlata al progressivo

invecchiamento del personale ed all’inevitabile aumento delle limitazioni mansionistiche a causa della

tipologia usurante dei lavori forestali, nonché all’impossibilità di attuare un ricambio mediante

assunzioni, in quanto vietate per legge; né hanno contribuito a mitigare tale situazione alcune

normative nazionali che, in sede di prepensionamento, non hanno consentito la fuoriuscita anticipata ai

dipendenti appartenenti alle categorie degli invalidi.

La questione si è infine complicata anche per l’aumentata rigidità della spesa non più destinabile ad

interventi di manutenzione, ove tradizionalmente venivano impegnate le maestranze con limitazioni

operative.

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La TABELLA “C” fornisce un quadro aggiornato al 2016 della condizione sanitaria degli operai

forestali, con indicazione degli “idonei”, degli “idonei con limitazioni” e, all’interno di questi ultimi,

dei casi “gravi”.

Il confronto con i dati del 2013 evidenzia un marcato peggioramento del quadro sanitario con

riduzione degli “idonei” ed aumento dei casi “gravi”.

La situazione in alcuni compartimenti è divenuta oramai insostenibile nel momento in cui gli operai

forestali sono chiamati ad eseguire i lavori nel rispetto dei prezzi approvati dalla Regione Umbria per

la redazione dei vari progetti.

TABELLA “B”

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TABELLA “C”

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Fabbisogni e finanziamenti

La Regione Umbria garantisce un trasferimento ordinario su base annuale di poco superiore ai 5

milioni di euro con cui vengono coperte le spese per il personale del comparto pubblico e le spese di

funzionamento delle sedi e delle attività ordinarie.

Le spese per il comparto privato comprendente gli impiegati e gli operai forestali, nonché quelle per i

materiali e noli necessari per la esecuzione dei lavori in amministrazione diretta, sono invece coperte

con i finanziamenti di progetti, di convenzioni e di altre commesse che pervengono all’AGENZIA da

parte di enti pubblici.

La spesa complessiva per i dipendenti dell’AGENZIA verificatasi nel 2016 (dati stimati per il mese di

dicembre), compreso il personale in avvalimento dalle CC.MM., è così articolata (importi in €):

SPESA PER IL PERSONALE – ANNO 2016

COMPARTO CATEGORIA N° COSTI COSTI

AGGREGATI COMPARTO

Pubblico Dirigente 4 468.000,00

3.749.000,00 Pubblico Pubblico Impiegato 64 2.937.000,00

Pubblico Impiegato (avvalimento) 10 344.000,00

Privato Impiegato forestale 59 1.893.000,00 17.963.000,00 Privato

Privato Operaio forestale 550 16.070.000,00

TOTALE 687 21.712.000,00 21.712.000,00

Le previsioni per il 2017 risultano dallo schema seguente:

SPESA PER IL PERSONALE – ANNO 2017 – PREVISIONE

COMPARTO CATEGORIA N° (*) COSTI COSTI

AGGREGATI COMPARTO

Pubblico Dirigente 4 468.000,00

3.757.000,00 Pubblico Pubblico Impiegato 64 2.945.000,00

Pubblico Impiegato (avvalimento) 10 344.000,00

Privato Impiegato forestale 54 1.756.000,00 16.756.000,00 Privato

Privato Operaio forestale 453 15.000.000,00

TOTALE 585 20.513.000,00 20.513.000,00

(*) personale alla data del 01.01.2017

L’analisi dello schema suddetto relativo al 2017 evidenzia una serie di scostamenti rispetto al 2016

riguardanti in particolare il comparto privatistico con una riduzione dei costi relativi sia agli impiegati

forestali che agli operai che complessivamente sfiora il 7%.

La spese per il personale della funzione pubblica risultano coperte dai trasferimenti ordinari assegnati

dalla Regione Umbria per il funzionamento dell’AGENZIA; le spese per il comparto privatistico

derivano invece da progetti, lavori e convenzioni.

La spesa rilevante per impiegati forestali, da reperire nell’ambito delle spese generali/tecniche dei

progetti o delle attività svolte in regime di convenzione, impone un’attenta azione di monitoraggio nel

corso dell’anno circa l’accertamento delle risorse necessarie.

Per quanto sopra risulta opportuno approfondire l’analisi sulla spesa che interessa il comparto privato,

atteso che quella del comparto pubblico è coperta con i trasferimenti ordinari regionali.

La spesa presunta per il comparto privato è articolata complessivamente come segue (importi in €):

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SPESA PER IL COMPARTO PRIVATO – PREVISIONI ANNO 2017

VOCE COSTI COSTI AGGREGATI

Impiegati forestali 1.756.000,00 1.756.000,00

Operai forestali 15.000.000,00 20.500.000,00

Materiali e noli per lavori 5.500.000,00

TOTALI 22.256.000,00 20.556.000,00

Necessita ora definire il quadro finanziario delle risorse disponibili nel 2017, che risulta dalla tabella

seguente (importi in €):

Programma attività 2017 – Previsioni finanziarie – importi in € (*)

N° Fonte finanziaria Residui e Crono

programma anno 2017

Assegnazione anno 2017

TOTALE anno 2017

Importo per lavori in amministrazione diretta (**)

Importo per impiegati forestali (***)

1 L.R. 28/01 (Testo unico regionale foreste)

900.000,00 2.000.000,00 2.900.000,00 2.300.000,00 200.000,00

2 PSR 2014-2020 misure forestali 8.3, 8.4 e 8.5

5.800.000,00 11.000.000,00 16.800.000,00 15.100.000,00 805.000,00

3 PSR 2014-2020 altre misure

0,00 2.000.000,00 2.000.000,00 1.785.000,00 185.000,00

4 POR FESR 2007-2013 e Programma parallelo

3.500.000,00 0,00 3.500.000,00 0,00 0,00

5 POR FESR 2014-2020 2.000.000,00 0,00 2.000.000,00 100.000,00 50.000,00

6 PAR FSC 1.400.000,00 0,00 1.400.000,00 200.000,00 0,00

7 Attività in convenzione 0,00 5.679.000,00 5.679.000,00 5.279.000,00 400.000,00

8 Protezione civile (emergenza sisma 2016)

200.000,00 400.000,00 600.000,00 600.000,00 0,00

9 Lavori diversi per Regione

0,00 239.000,00 239.000,00 239.000,00 0,00

10 Lavori diversi per altri enti 300.000,00 1.640.000,00 1.940.000,00 1.940.000,00 0,00

11 Demanio regionale 0,00 365.000,00 365.000,00 200.000,00 50.000,00

12 Campagna AIB 0,00 500.000,00 500.000,00 400.000,00 70.000,00

TOTALE 14.100.000,00 23.823.000,00 37.923.000,00 28.143.000,00 1.760.000,00

(*) Gli importi indicati corrispondono in parte a quelli riportati nel bilancio di previsione, mentre in parte hanno valore presuntivo correlato alla loro ricorrenza negli anni. (**) Importi per operai forestali, materiali e mezzi con esclusione delle spese generali (***) Quota delle spese generali destinabile per impiegati forestali

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I fondi relativi alla cantieristica forestale, pari ad € 28.143.000,00, sono rappresentabili secondo

l’incidenza percentuale evidenziata nel grafico che segue:

I fondi suddetti, pari ad € 28.143.000,00, sono ampiamente sufficienti per finanziare la cantieristica

forestale (operai, mezzi e materiali) per l’intero anno 2017 il cui costo presunto ammonta ad €

20.500.000,00; risultano inoltre utili per finanziare anche la prima parte del 2018.

I fondi destinabili invece per gli impiegati forestali, pari ad € 1.760.000,00, sono appena sufficienti a

coprire il fabbisogno per l’intero 2017 stimato in € 1.756.000,00; per tale motivo sarà necessaria una

attenta azione di monitoraggio nel corso dell’anno.

INDICAZIONI E PRIORITA’ GENERALI

Il quadriennio trascorso ha consentito all’AGENZIA non solo di affrontare i prioritari compiti legati al

mantenimento dei livelli occupazionali, fermo restando il blocco del turn-over degli operai forestali,

ma anche di assumere un ruolo significativo quale ente strumentale della Regione per fungere da

stazione appaltante di rilevanti opere pubbliche (infrastrutture di valenza ambientale) e di soggetto

delegato per l’esecuzione di significativi interventi sul territorio (vedi per ultimo la “emergenza sisma”

2016).

Tutto ciò assume ancor maggiore significato per le difficoltà oggettive in cui ha dovuto operare

l’AGENZIA, che hanno riguardato principalmente la criticità della situazione di cassa, il progressivo

invecchiamento della manodopera forestale e l’acuirsi della loro situazione sanitaria, la mancata

copertura degli organici solo in parte risolta con gli avvalimenti e le collaborazioni istituzionali con le

Comunità Montane.

La Regione stessa ha preso atto della situazione suddetta e ha già preannunciato in diversi momenti di

voler assegnare nuovi compiti all’AGENZIA, come risulta ad esempio dalle proposte contenute nella

DGR n. 512 del 16/5/2016 inerente la gestione del cosiddetto “Banco della Terra” all’interno del Testo

unico sull’Agricoltura, nonché dalle ipotesi illustrate dai competenti Assessori in merito alla gestione

dei patrimoni regionali e degli enti strumentali.

Riteniamo che altri compiti possano essere assegnati all’AGENZIA in modo strutturale, con

particolare riferimento agli interventi di bonifica in aree non gestite dagli appositi Consorzi ed agli

interventi all’interno dei parchi regionali, dei siti della Rete Natura 2000 e sulle infrastrutture in

progressivo aumento riguardanti la mobilità dolce con valenza turistica ed ambientale.

La struttura dell’AGENZIA dovrà conseguentemente essere opportunamente potenziata e integrata con

figure qualificate ed esperte sia nel settore amministrativo (finanza, appalti, contabilità, ecc.) sia in

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quello tecnico (sicurezza, opere pubbliche, espropri, ecc.), superando la precarietà legata alle

procedure di avvalimento e di collaborazione istituzionale definite comunque utilmente con le

Comunità Montane.

Se da un lato l’AGENZIA sarà chiamata nel 2017 a migliorare ulteriormente le proprie performance,

dall’altro dovrà coinvolgere la Regione Umbria per la risoluzione dei rilevanti problemi sopra

evidenziati e, in particolare:

- CASSA - Il problema della disponibilità di cassa per fronteggiare sia gli stipendi dei dipendenti sia

i pagamenti dei fornitori è stato più volte rappresentato, senza che alla data odierna sia intervenuto

un provvedimento risolutivo di tipo strutturale, quale poteva essere rappresentato ad esempio dalla

creazione di un adeguato fondo di dotazione; le azioni messe in campo di volta in volta per

fronteggiare le frequenti crisi di liquidità hanno comportato inoltre sforzi da parte delle strutture

della Regione e dell’AGENZIA con inevitabili situazioni di stress e tensioni che hanno rischiato di

ripercuotersi negativamente sui risultati attesi.

- INVECCHIAMENTO e IDONEITA’ - Il progressivo invecchiamento e gli aspetti sanitari degli

operai forestali combinati con il blocco del turnover, come evidenziato nei paragrafi precedenti,

rischiano di rendere improduttiva l’AGENZIA nonostante le buone performance e le notevoli

potenzialità da essa dimostrate nel suo primo quadriennio di vita; urgono pertanto provvedimenti

che spaziano dall’eventuale sblocco del turnover, al fine di ringiovanire e rinvigorire il comparto

degli operai forestali, sino alla adozione di forme incentivanti per la risoluzione consensuale del

rapporto di lavoro da rivolgere ad operai “cui sia riconosciuta invalidità, inidoneità al lavoro o

idoneità con limitazioni o prescrizioni certificate, che incidono negativamente sullo svolgimento

delle attività operative” (vedi art. 70 comma 2 della L.R. 18/2011).

- NUOVI COMPITI - Le iniziative intraprese dalla Giunta Regionale nel corso del 2016, fanno

prefigurare nuovi compiti per l’AGENZIA, a partire dal 2017, in tema di “Agricoltura” (vedi

“Banco della Terra”) e di gestione dei patrimoni della regione e degli enti strumentali; altre materie

sembrerebbero confacenti alle caratteristiche tecnico-operative dell’AGENZIA, quali ad esempio

quelle nel campo della bonifica e dell’ambiente. Proprio in merito alla “bonifica” in epoca recente

la Regione Umbria ha assegnato finanziamenti all’AGENZIA per eseguire interventi sul territorio

della ex Comunità Montana Associazione dei Comuni Trasimeno medio-Tevere, per

l’impossibilità di quest’ultimo ente di adempiere alle obbligazioni e prevedendo il subentro

dell’AGENZIA nell’Accordo Regione Umbria/Ministero; si tratta di un fatto occasionale che

potrebbe invece assumere valenza operativa per i territori regionali non gestiti dagli appositi

Consorzi. L’AGENZIA poi si è distinta per una serie di interventi sui parchi e sui siti della Rete

Natura 2000, utilizzando prioritariamente i fondi strutturali per lo sviluppo del territorio; ha

ripristinato sentieri escursionistici e turistici, realizzato ippovie, piste ciclabili ed altre strutture la

mobilità ecologica, divenendo un punto di riferimento per eventuali compiti di sorveglianza e

manutenzione di una vasta rete infrastrutturale per la valorizzazione turistico-ambientale

dell’Umbria, che in molti casi rischia l’abbandono ed il disuso. I nuovi compiti sopra descritti

potrebbero inoltre contribuire a diversificare non solo le fonti di finanziamento del comparto

privatistico, ma anche ad ottimizzare il calendario dei lavori con positivi risvolti sia sulla

produttività che sulla sicurezza degli operai.

Il 2017 diviene pertanto un anno chiave per il definitivo decollo dell’AGENZIA, fermo restando che le

sue attività saranno in ogni caso soggette alla vigilanza ed al controllo della Giunta Regionale, che sarà

inoltre chiamata a verificare annualmente gli equilibri finanziari e l’efficacia delle azioni intraprese, in

base all’art. 20 comma 4 della L.R. 18/2011.

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