percorsi formativi 2014

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Percorsi Formativi 2014 TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, MANAGERIALITÀ. IL FUTURO PASSA DA BOLOGNA COFIMP FONDAZIONE ALDINI VALERIANI FAV

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La proposta formativa 2014 pensata da Fondazione Aldini Valeriani per le aziende

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Page 1: Percorsi formativi 2014

Percorsi Formativi 2014

Tecnologia, innovazione,managerialiTà. il fuTuro passa da bologna

cofimpfondazione aldini valeriani

fav

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Siamo con le imprese e con le persone

Fondazione Aldini Valeriani e Cofimp insieme in un’unica organizzazione per rispondere alle esigenze di formazione tecnica e manageriale del territorio.

Questa scelta è stata fortemente appoggiata dai soci della Fondazione e in particolare da Unindustria Bologna. Si tratta di un progetto importante per la città di Bologna con il quale si intende realizzare un campus di eccellenza in grado di aiutare le imprese e le persone in questa fase particolarmente delicata dell’economia.

Siamo impegnati a offrire alle aziende la realizzazione di iniziative che valorizzino la tecnologia, l’innovazione e la managerialità in quanto fattori portanti di cultura e di sviluppo.

Page 3: Percorsi formativi 2014

“Facciamo tesoro della storia, cogliamo le opportunità del presente, ricerchiamo l’eccellenza per migliorare il futuro”

www.fav.it

p. 2 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 4: Percorsi formativi 2014

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Formazione per le impreseFormazione con l’impresa

Il nostro obiettivo è portare l’innovazione in azienda, trasformando la conoscenza in competitività.

Scegliere la nostra organizzazione significa farsi affiancare da un partner forte e preparato, che da più di 30 anni propone molteplici soluzioni formative, completamente personalizzabili. I nostri esperti lavorano in sinergia con le aziende per creare programmi di sviluppo e ampliamento delle potenzialità d’impresa.

Percorsi formativi 2014 diviene, dunque, uno strumento essenziale alla crescita, sia personale che dell’intera organizzazione. Una guida che aiuta ad orientarsi nella complessità del mondo della formazione e a conoscere più da vicino il ventaglio di opportunità proposte.

I docenti 500 formatori, consulenti e manager d’azienda, selezionati tra i migliori a livello nazionale e internazionale. Professionisti interni ed esterni, scelti con cura tra esperienza e innovazione, in continuo contatto con l’impresa, con le realtà produttive, con gli ambienti manageriali, che si avvalgono delle più moderne tecniche formative. Tutti i percorsi di formazione possono essere finanziati dai Fondi Interprofessionali. Fondazione Aldini Valeriani supporta le aziende nella scelta delle fonti di finanziamento disponibili e negli aspetti gestionali e amministrativi legati al loro utilizzo.

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Di cosa hanno bisognoi nostri clienti? Di sviluppare valore

La creazione di valore che ci impegnamo a garantire con la nostra proposta formativa passa attraverso un miglioramento dell’efficienza dei processi e un incremento delle competenze specialistiche, manageriali e interfunzionali delle persone in azienda. Si allarga il concetto di professionalità, crescono le competenze richieste anche per profili più tecnici, dal marketing alla finanza alle risorse umane. Il primo passo verso la creazione di valore è costituito dalla condivisione di linguaggi comuni ed integrati. L’integrazione potrà essere raggiunta solo quando un direttore tecnico, un addetto all’area marketing e un amministrativo o un commerciale avranno un terreno comune, fatto di parole, concetti e visioni.

La nostra nuova organizzazione, che unisce l’esperienza di cultura tecnica della Fondazione Aldini Valeriani e l’esperienza di cultura manageriale di Cofimp, è in grado di offrire ai suoi clienti una risposta a questa necessità con un’offerta formativa che punta all’integrazione e alla contaminazione dei ruoli per eccellenti performance.

A

B

CD

Area delle Operations

Area della Finanza

Area del MarketingArea del governo strategico

e della misurazione del valore

Area della misurazione della produttività e dell’efficienza

Area della misurazione del valore della relazione con il mercato

Area dell’innovazione di processo e di prodotto: da flessibili a creativi

A

B

C

D

p. 4 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 6: Percorsi formativi 2014

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L’architettura formativa

L’architettura formativa si fonda sull’analisi e la mappatura delle dimensioni di ruolo di alcuni profili aziendali.

Ogni profilo è stato mappato rispetto a tre ambiti di competenze:- specialistiche- manageriali- interfunzionali Il risultato è emerso da una survey condotta su aziende rappresentative del territorio. La nostra proposta si basa su percorsi formativi modulari che rispondono alle aree di competenza mappate e che permettono lo sviluppo strutturato delle professionalità nel tempo. Ciascun modulo esaurisce, comunque, in modo approfondito il tema affrontato e può essere acquistato anche singolarmente. E’ possibile pertanto costruire, secondo le competenze possedute, il percorso ideale al fine di migliorare la posizione e interpretare a pieno il ruolo. La metodologiaL’utilizzo integrato di diverse metodologie consente un apprendimento più veloce, concreto ed efficace.

>Coaching in CompanyPossibilità (facoltativa) di un training personalizzato nel luogo di lavoro al termine del corso. Il docente affiancherà in azienda il partecipante per aiutarlo ad applicare gli strumenti e le conoscenze apprese nella pratica quotidiana o in uno specifico compito.

>Visual Thinking“Comprendere, analizzare e decidere attraverso le immagini, usando diagrammi e disegni”. Tom Wujec

>Skilla: “Un universo formativo, in un battito d’ali”Pillole formative multimediali, per focalizzare i concetti fondamentali della competenza, e stimolare l’approfondimento. I contenuti sono presentati con un linguaggio coinvolgente, molteplice, visivo, sintetico, facilmente memorizzabile. Skilla completa e rafforza l’apprendimento inserendosi in due momenti temporali diversi: - prima dell’aula, per creare una base informativa comune tra i corsisti- dopo l’aula, per riepilogare e incrementare i concetti e i metodi acquisiti

>TestimonianzeContributi di esperienze sul campo veicolate da chi vive l’azienda.

Page 7: Percorsi formativi 2014

Formazione linguistica per le imprese

Le soluzioni offerte da Fondazione Aldini Valeriani consentono di apprendere con modalità flessibile, anche in tempi e luoghi senza vincoli logistici, di acquisire in modo rapido contenuti di particolare rilevanza per la comunicazione professionale e di raggiungere obiettivi specifici e concreti attraverso l’apprendimento step by step con tecniche innovative e con il supporto di strumenti con un alto livello di personalizzazione.

La metodologiaLa nostra ventennale esperienza nell’ambito della formazione linguistica ci ha condotto a livelli di specializzazione progressivi, su misura delle esigenze di ogni singolo cliente (persone o imprese), tanto da tracciare i connotati distintivi della nostra attività:- modalità integrate (aula e selftraining) per favorire l’apprendimento linguistico nei tempi e nei modi più consoni alla persona- contestualizzazione della formazione linguistica per ruoli e funzioni aziendali, per settori economici e per competenze. Tutti i programmi, fortemente pragmatici e innovativi, hanno come obiettivo comune lo sviluppo di conoscenze linguistiche, relazionali e culturali per lavorare meglio e creare valore per la propria impresa.Ai partecipanti viene fornita una Personal Multimedia Collection: una raccolta di contenuti audio in lingua e di carattere generale o specifico - Podcast Library - fruibili su Pc o qualsiasi altro dispositivo multimediale.

Percorsi di formazione linguisticaP

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formazione individuale

flying start You and me

formazione di gruppo

english for Business full immersion in english

Presenting your company and your Products

communication skills in english

Powerful communicationskills for international meetings

p. 6 PERCORSI FORMATIVI 2014

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DynEd, strumento multimediale all’avanguardia per apprendere la lingua inglese

Fondazione Aldini Valeriani è partner in Italia di DynEd International Inc, leader mondiale nella tecnologia per la formazione linguistica. Progettato sulle dinamiche di apprendimento, il sistema DynEd consente un rapido apprendimento della lingua diminuendo di oltre il 50% i tempi di acquisizione rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, grazie all’innovativa combinazione integrata delle tecniche di ascolto e di immagine, facilita al massimo la memorizzazione a lungo termine, favorendo veri e propri automatismi linguistici.

I benefici I sistemi tecnologici utilizzati consentono in tempi rapidi di:- facilitare la comprensione e il parlato- esercitare il parlato, valutando il ritmo e la pronuncia- adeguare il grado delle attività in base al proprio livello di difficoltà- ricevere feedback articolati e stimolanti dal tutor

I corsi DynEd coprono tutti i livelli di General English per la comunicazione internazionale, così come proposte più specifiche per il business. Con un’unica licenza è possibile l’accesso a oltre 8 corsi.

Un’App per studiare dove e quando vuoi Ora è possibile utilizzare DynEd ovunque, ottimizzando il tempo personale, grazie all’APP DynEd scaricabile gratuitamente sull’iPhone, sull’iPad e su tutti gli altri dispositivi Android.

Practicemakes

Perfect!

Blend

ed

le

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di gruppo

Blended le

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tandem Business course tandem one to one

English on Skype DynEd viene proposto

come soluzione 1 to 1 in combinazione

con lezioni in presenza o via Skype

per garantire la massima flessibilità ed efficacia.

Blended Learning è la modalità DynEd per gruppi abbinata a lezioni in presenza per rafforzare la motivazione, la fiducia in se stessi e favorire l’apprendimento a lungo termine. In aula si approfondisce quanto acquisito in autoapprendimento.

DynEd è unico per innovazione tecnologica, rapidità d’apprendimento ed efficacia nei risultati finali.

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p. 9 PERCORSI FORMATIVI 2014

Laboratori tecnologici

In collaborazione con l’Istituto Aldini Valeriani e con centri di ricerca del territorio, la Fondazione Aldini Valeriani dispone di moderni laboratori tecnologici dotati di attrezzature e macchine all’avanguardia per la formazione in ambito meccanico, elettronico, elettrotecnico e grafico. In particolare, tra le eccellenze, alcuni tra i migliori laboratori di Progettazione, Prototipazione, Produzione Tradizionale e Moderna, Controllo e Collaudo.

Pneumatica 5 pannelli pneumatici per simulazioni di sistemi pneumatici, elettropneumatici e programmabili con PLC S7-300. 3 simulatori PICK AND PLACE realizzati all’interno del laboratorio. Lavagne LIM e 12 banchi alimentati per prove di elettrotecnica

Oleodinamica 1 pannello Festo per l’oleodinamica di base e proporzionale1 banco dimostrativo per il funzionamento dei componenti oleodinamici di base1 banco di prova per pompe 20 personal computer con schermo Lcd per la progettazione di circuiti pneumatici, elettropneumatici ed oleodinamici

Prototipazione rapidaIl servizio tecnico di Prototipazione rapida è realizzato con la macchina Dimension Elite.La precisione di un modello fisico è fondamentale per comunicare l’aspetto reale del prodotto finito; per assicurare ciò il sistema di stampa 3D deposita strati ultra sottili di 0,17 mm o 0,25 mm, garantendo superfici lisce e dettagli molto precisi

Dall’alto, i laboratori di pneumatica, oleodinamica e prototipazione rapida

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Qualifiche e Certificazioni

Per favorire in modo reale e concreto la spendibilità della formazione nel mondo del lavoro, Fondazione Aldini Valeriani offre anche percorsi collegati a standard condivisi, ovvero a Qualifiche e Certificazioni.

Certificazione CETOPGrazie alla disponibilità di laboratori all’avanguardia e di personale docente specializzato, Fondazione Aldini Valeriani è centro di eccellenza a livello nazionale per il rilascio, in collaborazione con Assofluid, della Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleoidraulica Industriale e Mobile e al livello 3 di Pneumatica.

Certificazione CND - Controlli Non DistruttiviFondazione Aldini Valeriani, in collaborazione con Bureau Veritas Italia, organizza corsi certificati ed esami di certificazione di 1° e 2° livello, sui Controlli Non Distruttivi superficiali e volumetrici, in ottemperanza alla norma UNI EN ISO 9712. I metodi sono: VT Metodo Visivo; MT Metodo Magnetoscopico; PT Metodo Liquidi Penetranti; UT Metodo Ultrasuoni.

Patente di saldaturaLa patente di saldatura costituisce una qualifica valida in tutta l’Unione Europea e certifica l’abilità nello svolgere l’attività di saldatura nel rispetto degli standard qualitativi raccomandati dalla norma EN UNI 287 e in completa sicurezza.

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p. 10 PERCORSI FORMATIVI 2014Città di Bologna

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TE&MA: Technical Execution & Management Accountability

PrOgETTAzIONE, INNOVAzIONE E SVILUPPO NUOVO PrODOTTO

MANUTENzIONE

PrODUzIONE, ACQUISTI

rISOrSE UMANE

COMMErCIALE E MArkETINg

INFOrMATION TEChNOLOgy

AMMINISTrAzIONE, FINANzA E CONTrOLLO

INTErNAzIONALIzzAzIONE

CrOSS SkILLS

SOFT SkILLS E PrOFESSIONAL TOOLS

I VANTAggI DELLE CONVENzIONI FONDAzIONE ALDINI VALErIANI

MODALITÀ DI ISCrIzIONE

INFOrMAzIONI gENErALI

PErCOrSIFOrMATIVI 2014

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Indice analitico

risorse Umane Costruisci il tuo percorso: hr Manager

Il budget del personaleFormulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioniPolitiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivantiI contrattiAmministrazione del personale e gestione delle buste paga Amministrazione del personale e gestione delle buste paga avanzatoCollaborative Organization

TE&MA Technical Execution & Management Accountability Il progetto dedicato al Middle Management tecnico 14

Costruisci il tuo percorso: responsabile tecnico sviluppo prodotto Progettista di macchine e sistemi di automazione

Ridurre il Time To MarketModelli di sviluppo prodotto Design to CostValue AnalysisLCA (Life Cycle Assessment)Problem solvingR & D and EVAProgettazione e gestione ATEXProgettazione di sistemi oleodinamiciMotion control: architetture e programmazioneProgettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLCDirettiva MacchineSensori e attuatoriProgettazione impianto elettrico di macchine automaticheMachine visionProEngineer baseProEngineer avanzatoPrototipazione virtualeMateriali innovativi per l’automazioneProgettazione nuovi prodotti in logica green&blueFieldbus e sistemi distribuiti

Innovazione e sviluppo nuovo prodotto

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Manutenzione Costruisci il tuo percorso: Specialista di manutenzione

Gestione impianti pneumaticiDiagnostica predittiva e monitoraggio dei sistemi industrialiGestione impianti oleodinamiciGestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi baseGestione PLC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi avanzatoIl controllo statistico di processoTPM (Total Productive Maintenance) e OEE (Overall Equipment Effectiveness)

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Produzione Acquisti

Costruisci il tuo percorso: Operation Manager Buyer

TPS - Toyota Production SystemLean office - LOSLean Production e lean simulation game5S e Visual ManagementJust in time e KanbanSMED: riduzione dei tempi di set-upPianificazione programmazione e schedulazione della produzioneStrategie green&blue per la produzioneLean Six Sigma Green e Black BeltPolitiche e budget d’acquistoTecniche di valutazione e scelta dei fornitoriTrattativa d’acquistoGestione approvvigionamenti Acquisti internazionaliAspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti

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Commerciale e Marketing Costruisci il tuo percorso: responsabile commerciale marketing

Il piano commercialeKey account manager

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Page 14: Percorsi formativi 2014

Il ruolo del Manager in tempi di innovazioneLa gestione dei team virtuali multiculturaliComunicazione efficaceGestire il team per ottenere risultatiCapacità negoziali: successo nel businessBusiness writing Public Speaking I coachUDrive Project Management Project Risk Management Cost & Time Planning Time & Meeting Management

Soft Skills e Professional Tools

Information Technology Costruisci il tuo percorso: IT Manager

Active DirectoryL’applicazione mobileTo cloud or not to cloud?Sicurezza informatica La virtualizzazioneI processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con sharepoint

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Amministrazionefinanza e controllo

Costruisci il tuo percorso: responsabile amministrativo Controller

Dal risultato economico al risultato finanziarioIl private equity Analisi di bilancioFinancial ControllerIl bilancio secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS)Missione controllingSustainable Growth RateBudgeting Il bilancio consolidatoGestione efficace della tesoreriaContabilità clientiContabilità fornitoriRecupero creditiAudit finanziario

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Finanza per non specialistiFormazione FormatoriControllo strategico dei costiMarketing per non specialisti

Cross Skills148149150151

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ForecastingMarketing dei serviziMarketing B2BSocial Media BrandingIl lancio di nuovi prodottiPricing dei beni industrialiRealizzare la strategia di marketingStrategie green&blue per il marketing e le venditeMarketing metricsTam Tam: 6 modi per promuovere prodotti e servizi

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Pagamenti internazionaliDisciplina doganaleIva nelle operazioni con l’esteroStrategie di internazionalizzazioneNegoziazione internazionale e multiculturalità IPT: Intercultural Preference Tool Gestione dei dipendenti all’esteroL’E-Commerce per vendere all’estero

Internazionalizzazione

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TE&MA: Technical Execution & Management Accountability Il progetto dedicato al Middle Management Tecnico

La credibilità che si costruiscono negli anni li porta spesso ad acquisire responsabilità di tipo gestionale sempre crescenti, anche di tipo direzionale. All’interno delle organizzazioni queste figure sono chiamate sempre più ad assicurare continuità rispetto alla cultura aziendale, alla guida delle persone, al presidio dei meccanismi e delle procedure interne. Parallelamente alle esigenze di specializzazione assumono un’importanza fondamentale, per ricoprire a pieno il ruolo, le competenze gestionali e manageriali. I responsabili tecnici, di progettazione, i professionisti R&D, della prototipazione, della manutenzione, in questa nuova connotazione devono saper pianificare e controllare l’avanzamento delle attività, relazionarsi con i clienti e i fornitori, interagire con i responsabili di altre funzioni aziendali, confrontarsi con gli enti di regolamentazione e guidare team di persone.

Per questo abbiamo dedicato loro un percorso manageriale con l’obiettivo di orientarli a interpretare in modo nuovo ruolo e responsabilità assegnate all’interno di aziende sempre più snelle e veloci, puntando ad aumentare la loro capacità di “pensare competitivo”.

TE&MA: Technical Execution & Management Accountability rappresenta un’esperienza formativa per: - approfondire e potenziare la conoscenza dei mercati e degli strumenti di lavoro indispensabili per gestire progetti- rendere più attuali ed innovativi i modelli organizzativi e le relazioni interfunzionali- valorizzare le persone, le idee, i risultati- fare efficienza e re-investire in cambiamento e valore

gli Specialisti per definizione sono persone che ricoprono un ruolo grazie al pieno riconoscimento delle loro conoscenze tecnico-professionali, esperti che affrontano il loro ruolo con grande passione e che contribuiscono con le loro competenze tecniche al successo dei nostri prodotti nel mondo.

p. 14 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 16: Percorsi formativi 2014

Oltre ai training, TE&MA offre un’attività di Self Assessment, UDrive, per elevare la consapevolezza sulle capacità e sul potenziale manageriale, favorire la condivisione di un processo di sviluppo manageriale ed individuare le aree di miglioramento nella gestione delle risorse.

U

DR

IVE

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IL RUOLO DEL MANAGERIN TEMPI DI INNOVAZIONE

I TOOLS MANAGERIALI

Capacità negoziali,successo nel business

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicare con efficacia

Il controllo dei costi: Cost Sensitiveness

Analysis

Marketing di prodotto

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Page 17: Percorsi formativi 2014

La sede della Fondazione Aldini Valeriani

Page 18: Percorsi formativi 2014

PROGETTAZIONE,INNOVAZIONE E SVILUPPO NUOVO PRODOTTOBOLOGNA

Ridurre il time to market

Modelli di sviluppo di prodotto

Design to Cost

Value Analysis

LCA (Life Cycle Assessment)

Problem solving

FERRARA

Progettazione e gestione ATEX

R&D and EVA

Progettazione e gestione ATEX

Progettazione di sistemi oleodinamici

Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC

Direttiva Macchine

Sensori e attuatori

Machine vision

ProEngineer base

ProEngineer avanzato

Prototipazione virtuale

Materiali innovativi per l’automazione

Fieldbus e sistemi distribuiti

Progettare nuovi prodotti in logica green&blue

Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche

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G F M A M G L A S O N D

G F M A M G L A S O N D

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Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

Motion control: architetture e programmazione

Page 19: Percorsi formativi 2014

p. 18 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TUO PERCORSO

responsabiLeTeCniCo sViLUppo proDoTTo

CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

PROFESSIONAL TOOLS

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Ridurre il time to market

Modelli di sviluppo di prodotto

Design to Cost

Value Analysis

LCA (Life Cycle Assessment)

Problem solving

R&D and EVA

Progettazione e gestione ATEX

ProEngineer base

ProEngineer avanzato

Prototipazione virtuale

Materiali innovativi per l’automazione

Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue

Project management

Project risk management

Cost&time Planning

Time&meeting management

Il ruolo del manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

Gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali: successo nel businness

UDrive

Finanza per non specialisti

Controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

L’immagine della mappa mentale del responsabile Tecnico

sviluppo prodotto è disponibile sul sito www.fav.it

CORE COMPETENCES

PROFESSIONAL TOOLS

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p.20 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TUO PERCORSO

progeTTisTaDi maCChine e sisTemi Di aUTomazione

CORE COMPETENCES

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

PROFESSIONAL TOOLS

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R&D and EVA

Progettazione di sistemi oleodinamici

Motion control architetture e programmazione

Progettazione e programmazione di sistemi di automazione basati su PLC

Direttiva Macchine

Sensori e attuatori

Progettazione impianto elettrico di macchine automatiche

Machine vision

ProEngineer base

ProEngineer avanzato

Prototipazione virtuale

Materiali innovativi per l’automazione

Progettazione nuovi prodotti in logica green&blue

Fieldbus e sistemi distribuiti

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CORE COMPETENCES

Project management

Project risk management

Cost&time Planning

Time&meeting management

Finanza per non specialisti

Controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

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Il ruolo del manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

Gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali: successo nel businness

UDrive

L’immagine della mappa mentale del progettista di macchine

e sistemi di automazione è disponibile sul sito www.fav.it

Page 23: Percorsi formativi 2014

RIDURRE IL TIME TO MARKET

OBIETTIVIL’approccio lean consente di perseguire in modo mirato ed efficace una priorità strategica fondamentale nello scenario attuale: la riduzione del “time to market”, il tempo che intercorre dall’ideazione di un prodotto alla sua effettiva commercializzazione, con evidente vantaggio sui competitors e sul miglioramento delle tecniche per l’esecuzione rapida del progetto.

CONTENUTILo sviluppo prodotto nel contesto attualeI benefici di un approccio Lean allo sviluppo prodottoLa ‘sensibilità del progetto’: capire che differenza può fare il ritardo di un giorno e dare un valore al tempoImplementare uno Sviluppo Prodotto Snello: dai Silos ai Gates al Flusso Continuoridurre il numero dei gatesrendere i gates ‘permeabili’allineare i gates al percorso criticoeliminare le attività ridondanti e non a valoreDalle gates review al processo di sviluppo a Flusso Continuo.Costruire il nuovo Processo: gestire la Qualità, le Modifiche ed i Rischi:Costruire un Team di prodotto integrato Deliverables roadmapStabilire i requisiti di progettazioneL’esecuzione ‘rapida’ del progetto: exception management e l’indipendenza del Teamstand up meetings e Visual project boards: esempi dal mondo realeLa strategia del ‘time slicing’ per l’allocazione delle capacitàCome assicurare il progresso alle iniziative strategicheLean scheduling, gestione code e colli di bottigliaaltri ‘time savers’Standardizzazione del processo

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DocenteChiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e six sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

Durata16 ore

Datebologna17, 24 luglio09.00-18.00

5, 12 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 740,00 + iVa

Page 24: Percorsi formativi 2014

MODELLI DI SVILUPPO PRODOTTO

OBIETTIVIProgettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali attraverso l’analisi di diversi modelli di sviluppo prodotto. incrementare la collaborazione tra le diverse aree aziendali per sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione.

CONTENUTIQFD – Quality Function DeploymentQfd, modello di Kano. Lean design. rilevare la voce del cliente. Le risposte tecniche ai bisogni percepiti dal cliente. Definizione dei requisiti critici del prodotto/processo. Critical to Quality – Critical to business. La casa della qualità. matrice delle relazioni tra requisiti e caratteristiche tecniche. relazioni tra i “cosa” e i “come”. i pesi dei requisiti richiesti dal mercato e delle caratteristiche tecniche.il confronto con i punti forti e i punti deboli della concorrenza. Le matrici successive. matrice semilavorati/componenti, del processo, del controllo qualità. esercitazioni e simulazioni: verranno sviluppate con i partecipanti esempi di matrici QFD

FMEA di Progetto e di ProcessoProgettare l’affidabilità dei prodotti e dei relativi processi produttivi e gestionali. strumenti e tecniche di supporto per la qualità in progettazione. introduzione alla metodologia e alla terminologia FMEA, DFMEA e PFMEA. Definizione delle possibili anomalie e modi di guasto. analisi degli effetti e delle cause. Catena di riferibilità degli effetti. gravità, probabilità e rilevabilità del modo di guasto, indice di rischio. possibili modi di guasto del processo e possibili conseguenze a valle. Cause potenziali dei difetti in produzione. indici di gravità, probabilità e rilevabilità: significato e criteri di valutazione. Calcolo dell’indice di priorità rischio (ipr). sistemi di controllo di tipo preventivo e di rilevazione: influenza sull’IPR, gli interventi per ridurre i rischi di “failure” del processo

DOE (Design of Experiments)Le cause di non affidabilità dei prodotti e dei processi. I principi e le fasi della tecnica DOE. Identificazione dei fattori critici. Fattori e rispettivi livelli. progettazione dei test (fattoriale, CCD, matrici di Taguchi) ed esecuzione dei test di conferma. rilevazione e analisi dei dati, standardizzazione e miglioramento del prodotto e del processo.esempi di realizzazione di test e relative analisi dei dati

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DocenteFederico ColomboConsulente senior da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, project & process Design ed analisi Valore

Durata16 ore

Datebologna14, 15 maggio09.00-18.00

19, 20 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVa

Page 25: Percorsi formativi 2014

DESIGN TO COST

OBIETTIVIil corso ha l’obiettivo di offrire strumenti e metodologie che permettano, a partire dalla fase di progettazione del prodotto, di identificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazione attraverso la riduzione del costo totale (Design To Cost), dei costi di lavorazione dei componenti e della complessità delle attrezzature (Design For manufacturing), dei costi di assemblaggio (Design For assembly).

CONTENUTIDesign To Cost (DTC)l Design to Cost come strumento di supporto alla progettazioneIdentificare soluzioni tecniche e funzionali che permettono di ottenere economie di costo a parità di prestazionei principi del Design to CostTecniche operative per il Target cost managementriduzione delle VariantiDesigne for Manufacturing (DFM)ridurre, in fase di progettazione, i costi di lavorazione dei componenti e la complessità delle attrezzatureDefinizione delle tolleranze (GDT)progettazione integrata di prodotto e di processoTecniche per ridurre: il costo dei processi produttivi; il numero delle operazioni; il tempo ciclo; le attrezzature necessarie; le scorte; gli scarti.Design For Assembly (DFA)metodi per la progettazione orientata all’ottimizzazione dell’assemblaggioTipologie di assemblaggio e relativi costianalisi del sistema di assemblaggioanalisi critica del progettometodo booThroYD – DeWhUrsTstima del tempo di assemblaggioanalisi delle parti riducibiliStudio e ottimizzazione dell’efficienza di assemblaggioassemblability evaluation method

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DocenteFederico ColomboConsulente senior nelle aree produzione, logistica, sviluppo prodotto. Da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, project & process Design, analisi Valore.

Durata16 ore

Datebologna12, 13 marzo09.00-18.00

8, 9 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVa

Page 26: Percorsi formativi 2014

VALUE ANALYSIS

OBIETTIVIil corso si propone di fornire strumenti e metodi per migliorare la capacità sia di valutazione e controllo dei costi dei prodotti, sia di riduzione del costo dei prodotti, esistenti o nuovi, già nella fase di progettazione, a parità di prestazioni e mantenendo costante il livello della qualità. inoltre ha come obiettivo quello di far lavorare insieme le aree marketing, ricerca e sviluppo, industrializzazione prodotto, acquisti, Qualità e Controllo di gestione per sviluppare le migliori caratteristiche di un prodotto percepite dal mercato e ottimizzarne i costi di realizzazione e di gestione; inoltre intende facilitare la costituzione di creare un team in grado di concretizzare azioni e interventi per creare il più alto valore possibile per l’azienda e di controllarne il piano di attuazione.

CONTENUTIL’ Analisi del Valore creato in aziendaLa definizione di ValoreIl Valore generato dai processiIl Valore percepito dai clientiLa redditività delle risorse impegnate e degli investimenti:strumenti e metodi per valutare i costi connessi allo sviluppo e alla realizzazione del prodottodefinizione dei vari tipi di costo industrialemetodi di classificazione dei costivalutazione, rilevazione e calcolo dei costiil margine lordo di contribuzioneil calcolo del punto di pareggioCome organizzare e controllare in azienda il processo di creazio-ne del Valore:origini dell’analisi valorecampo e modalità di applicazioneValue engineering e Value analysisorganizzazione dell’attività di analisi valoreLa catena operativa del valore

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DocenteFederico ColomboConsulente senior nelle aree produzione, logistica, sviluppo prodotto. Da 20 anni svolge interventi di consulenza e formazione presso aziende manifatturiere e di servizi sviluppando progetti di Lean manufacturing, project & process Design, analisi Valore.vDurata8 ore

Datebologna10 aprile09.00-18.00

23 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + iVa

Page 27: Percorsi formativi 2014

LCA – LIFE CYCLE ASSESSMENT

OBIETTIVIil Life Cycle assessment – LCa – è una metodologia che valuta un insieme di interazioni che un prodotto o un servizio ha con l’ambiente, considerando il suo intero ciclo di vita, che include le fasi di progettazione, produzione, distribuzione, uso, riciclaggio e dimissione finale.Lo studio dell’LCa permette di operare con interventi volti alla riduzione del consumo di risorse e delle emissioni di inquinanti, catalogando i vari impatti ambientali attraverso la costruzione di un profilo ambientale per ogni prodotto in uscita. Le modalità di applicazione degli strumenti di LCA saranno definiti e implementati nell’ambito dei sistemi di performance ambientale.

CONTENUTIil metodo standard UniAnalisi di un prodotto o di un’idea di prodotto: definizione degli obiettivi e del campo di applicazione, analisi dei flussi, emissioni lungo l’intero ciclo di vita, analisi degli impatti, interpretazione dei risultati e valutazione dei miglioramentiL’LCa come strumento di benchmarkingetichette ambientali di prodotto: requisiti e criteri per ottenere un’etichetta ambientale, tipologie di etichette e norme di riferimentoanalisi dei campi di applicazione e casi di successo

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DocentePier Luigi PortaDipendente presso enea, si è specializzato sui temi dell’applicazione della certificazione ambientale, delle nuove tecnologie per la ricerca, la gestione ed il monitoraggio ambientale e territoriale, del consumo sostenibile e del life cycle assessment.

Cristian ChiavettaDipendente presso enea dove svolge attività tecniche relative a metodologie, procedure e strumenti per le valutazioni ambientali e l’eco-progettazione di prodotti e tecnologie innovative.

Durata7 ore

Datebologna22 maggio09.00-18.00

4 dicembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + iVa

Page 28: Percorsi formativi 2014

PROBLEM SOLVING strumenti & Tecniche per affrontare le sfide

OBIETTIVIComplessità crescente, tempi operativi sempre più compressi, budget limitati, coesistenza di diverse tecnologie nel prodotto, rendono sempre più difficile identificare tempestivamente ed efficacemente le migliori risposte ai problemi e alle criticità.Diventa quindi strategico migliorare la capacità di analisi e soluzione dei problemi in azienda, capacità che non si esaurisce nella competenza specialistica, ma che richiede la conoscenza e l’applicazione di metodologie e tecniche mirate.

CONTENUTIproblemi e atteggiamenti che aiutano ad affrontare i problemistrategie di reazione ai problemiindividuazione e perimetrazione dei problemiTecniche di problem finding e problem settingi vincoli autoimposti e i processi inconsci che ostacolano la ricerca di soluzioniTecniche operative di problem solving (aps, Fare, Lasswell, Tecniche di processo)strumenti operativi di analisi (ishikawa, relazioni Causa-effetto, 5-Why analysis, Fmea)Tecniche di pensiero Laterale nel problem solving

il corso comprende moduli didattici svolti con l’ausilio di strumenti multimediali e simulazioni operative, in tal modo gli allievi avranno l’opportunità di sperimentarsi in un processo di miglioramento, nonché di fissare i concetti attraverso l’esperienza ed esser quindi immediatamente operativi nelle tecniche apprese.

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DocenteGiuseppe Gherardimanager in aziende italiane e internazionali, ha lavorato e realizzato progetti in germania, brasile, romania, Cina e Usa. professore a contratto di project management presso la Facoltà di economia dell’Università di bologna. Formatore specializzato in project process management, Comunicazione, sviluppo del pensiero Laterale, problem solving, Formazione manageriale, Leadership, Team building e Coaching.

Durata16 ore

Datebologna4, 11 aprile 09.00-18.00

18, 25 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + iVa

Page 29: Percorsi formativi 2014

R&D AND EVAL’impiego del valore aggiunto nella ricerca e sviluppo

OBIETTIVIFinalizzare la ricerca alla crescita e alla competitività dell’impresa; conoscere quali attività di ricerca portano valore; capire come e quanto stanziare e come strutturare i progetti; analizzare la formula dell’economic Value added e utilizzare la formula dell’eva per la selezione dei progetti di ricerca e sviluppo.

CONTENUTIPremessa: il rapporto fra progresso scientifico e ricercascoperta: la ricerca accademica e la ricerca empirica. il parere di nassim Talebricerca: perché comprarla se produrla costa meno e vale di più? analfabetismo funzionale del maker or buyerrischi ed opportunità: gli aspetti giuridici legati alla ricerca e sviluppo, le opportunità derivanti dall’europrogettazioneFormule: la formula dell’economic Value added nell’ambito dei metodi di valutazione degli investimenti in r&Dapplicazioni: la selezione dei progetti mediante l’eVaComparazione con gli altri metodiCasi applicativi

AULA IN VISUAL THINKING

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DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in marketing & Finance e docente presso Luiss business school. professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università politecnica delle marche.

Giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Filippo FenatiDocente e consulente junior è specializzato nell’area del diritto societario.

Durata14 ore

Datebologna3, 10 marzo09.00-17.00

10, 17 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + iVa

Page 30: Percorsi formativi 2014

PROGETTAZIONE E GESTIONE ATEX Leggi, norme, applicazioni

OBIETTIVIil corso ha lo scopo di fornire gli strumenti di base per affrontare la progettazione di macchine e impianti destinati a operare in ambienti industriali a rischio di esplosione (gruppo ii).

CONTENUTILa legislazione sociale e di prodottoQuadro legislativo - le direttive 99/92/Ce e 94/9/CeQuadro normativo - la norma en 60079Le norme tecniche di classificazione delle zone a rischio di esplosioneLa valutazione dei rischi nella progettazione di  macchine destinate a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosione Componenti certificati impiegabili per la realizzazione di macchine e impianti destinati a operare in presenza di atmosfere a rischio di esplosionei parametri di esplosione e le condizioni di innesco delle atexLe procedure di classificazione delle zone AtexValutazione dei rischi di esplosione in ambienti industrialiapplicazioni delle direttive atex

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DocenteLuigi Franzoni Dipendente presso Cefla sc - Finishing Division, ha operato prima come responsabile assicurazione qualità poi come responsabile tecnico presso lo stabilimento di imola, ha approfondito le direttive e le norme relative alla sicurezza macchine con particolare riferimento alla prevenzione dei rischi di esplosione di macchine e impianti di verniciatura. attualmente è product Development Coordinator e responsabile  marketing di prodotto del gruppo Divisionale Finishing.

Durata7 ore

Datebologna7 febbraio 09.00-17.00

10 ottobre09.00-17.00

Ferrara20 giugno09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + iVa

Page 31: Percorsi formativi 2014

PROGETTAZIONE DI SISTEMI OLEODINAMICI

OBIETTIVIil corso è conforme al programma CeTop e ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le competenze tecnico professionali relative al ruolo di progettista di impianti di oleodinamica, ponendo enfasi su sistemi complessi, sulle operazioni integrate e sui controlli loro associati inclusa l’interfaccia elettrica ed elettronica. al termine del percorso, i partecipanti saranno in grado di programmare, preparare, interpretare e utilizzare i dettagli tecnici inseriti in uno schema oleodinamico, ideare ed eseguire le procedure relative al montaggio e installazione, alla messa in funzione, alle prove di prestazione, alla diagnosi dei guasti, alla riparazione, manutenzione e assistenza, alla rimozione dei componenti e loro sostituzione.

CONTENUTIPrincipi fondamentali dell’oleoidraulica blocchi costruttivi di base e descrizione della loro funzione Cause ed effetti di: generazione di pressione, perdite di pressione, Generazione di calore, trafilamenti di fluido, cavitazione, aerazione, rumore e vibrazionemoto laminare e turbolento: effetti sulle prestazioni del sistema Vantaggi e svantaggi dei sistemi oleoidraulici paragonati ai sistemi meccanici, elettrici e pneumaticiApplicazione dei principi fondamentali relazione tra portata, caduta di pressione, restrizione, potenzaControllo della pressioneControllo della portataControllo del movimentoFluidi oleoidraulici Scelta dei fluidi per il loro utilizzo nei sistemi oleoidraulici industriali e per applicazioni tipicheTipologia di montaggio delle valvoleComponenti del sistema oleoidraulicoFunzione, modo di operare e applicazione delle valvole di controllo e interpretazione dei loro simboli graficiValvole logiche a cartuccia con flangiaFunzione, modo di operare e applicazione degli elementi logici a cartuccia con flangia: costruzione e assemblaggio del blocco valvola (manifold), taglie e relative portate, principi operativi, applicazioni per il controllo della pressione, della portata e della direzionePrincipi elettrici fondamentaliDescrizione dei principi fondamentali e del controllo, applicabili all’utilizzo e all’applicazione della tecnologie elettrica ed elettronica

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DocenteCarlo Maria Rozzi De Hieronymis esperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili.

Durata36 ore

Datebologna12, 19, 26 febbraio, 5, 12, 19, 26 marzo,2, 9 aprile09.00–13.00

16, 23, 30 settembre,7, 14, 21, 28 ottobre,4, 11 novembre 09.00–13.00

Quota di iscrizione€ 1.200,00 + iVa

Page 32: Percorsi formativi 2014

Al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP di Oleoidraulica.

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Componenti elettrici/elettroniciFunzione e applicazione dei componenti elettrici ed elettroniciTecnologia a valvola proporzionalePotenziali benefici e applicazioniPompe e sistemi di controllo associatiFunzione e modo di operare delle pompe oleoidrauliche e delle caratteristiche di controllo associateAttuatori oleoidraulici (motori e cilindri)Funzione, modo di operare, applicazione e caratteristiche di controlloTrasmissioni idrostatiche a circuito chiusoFunzione, il modo di operare e l’applicazione dei componenti oleoidraulici associati a sistemi di trasmissione idrostatica a circuito chiusoSerbatoi, condizionamento del fluido e componenti ausiliariscopo del serbatoio di sistema, dei dispositivi associati per il condizionamento del fluido e dei componenti ausiliariTubi e raccordi - procedure di installazione e messa in funzioneProcedure di installazione e di messa in funzione di tubi, tubi flessibili e guarnizioni, e il processo associato per la scelta e il dimensionamento in riferimento all’applicazioneControllo della contaminazioneSistemi circuitali e modalità di controllo (riconoscimento e uso dei simboli idraulici ed elettrici)Procedure di installazione e messa in funzioneProcedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guasti

Page 33: Percorsi formativi 2014

MOTION CONTROL ARCHITETTURE E PROGRAMMAZIONE

OBIETTIVILe performance delle moderne macchine sono pesantemente influenzate dalle performance dei sistemi di motion control. Il corso vuole fornire gli strumenti per comprendere le differenti architetture presenti sul mercato, andando ad analizzare le principali caratteristiche dei moderni sistemi di motion control. inoltre all’interno del corso verranno illustrati i linguaggi di programmazione per il motion control con particolare riferimento allo standard pLCopen.

CONTENUTIArchitetture di motion controlprincipali differenze tra le varie architetture di motion control e caratteristiche principali degli azionamentiinterazione tra architettura pLC e sistema di motion control, e gestione delle sincronizzazioni e dei comandiUtilizzo dei sistemi di motion controlConfigurazione dei sistemi di motion control nelle principali piattaforme di controlloanalisi del concetto di “asse” e sua gestione nelle principali piattaforme di controlloProgrammazione del motion control mediante PLCopenFunzioni e principali comandi definiti da PLCopen, per la gestione dell’asse in velocità, posizionamenti e camme elettricheesempi di programmazione di motion control estratti da applicazioni nelle macchine automatiche su diverse piattaforme di controllo

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DocenteMatteo SartiniÈ attualmente responsabile tecnico del Liam e si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo.

Durata14 ore

Datebologna16, 23 giugno09.00–17.00

13, 20 ottobre09.00–17.00

Quota di iscrizione€ 650,00 + iVa

Page 34: Percorsi formativi 2014

PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DI SISTEMI DI AUTOMAZIONE BASATI SU PLC

OBIETTIVInelle moderne macchine automatiche il sistema di controllo svolge un ruolo fondamentale per il raggiungimento delle performance desiderate. il corso vuole analizzare le architetture di controllo pLC e pCbased, la gestione degli i/o distribuiti e dei task. inoltre verranno approfonditi i concetti che permetteranno una programmazione avanzata rivolta al mondo macchine automatiche basata su componenti di libreria software riutilizzabili.

CONTENUTIArchitettura PLC e PC-basedintroduzione alle diverse architetture di controllo, individuando i componenti principali e le moderne funzionalitàgestione degli i/o distribuiti ed analisi funzioni avanzate mediante esempi applicativigestione dei task e sincronizzazione con i bus di campoprincipali differenze tra le diverse architetture commercialiConcetti base delle architetture di motion controlarchitetture di motion control centralizzate e decentralizzatearchitetture di controllo negli azionamenti e funzionalità messe a disposizione per l’utenteUtilizzo di un sistema di motion control all’interno di una architettura pLCProgrammazione in ambiente PLCDescrizione dei principali linguaggi di programmazione mediante esempi praticiapproccio ad una programmazione modulare, basata sullo sviluppo di una architettura riutilizzabileesempi di programmazione riferiti ad applicazioni di macchine automatiche in testo strutturato

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DocenteMatteo Sartini È attualmente responsabile tecnico del Liam e si occupa di architetture software per le macchine automatiche e benchmarking delle piattaforme di controllo.

Durata21 ore

Datebologna9, 16, 23 aprile09.00-17.00

8, 15, 22 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + iVa

Page 35: Percorsi formativi 2014

DIRETTIVA MACCHINE

OBIETTIVIil corso permetterà di acquisire metodologie di progettazione integrata della sicurezza, tecniche sistemiche e procedurali per la valutazione dei rischi presenti sulla macchina, per la verifica di conformità delle macchine esistenti e di quelle nuove che s’intendono acquistare e per implementare in modo corretto i concetti di affidabilità, ergonomicità, manutenibilità e sicurezza.

CONTENUTIIl contesto normativo e la valutazione dei rischiLa Direttiva macchine 2006/42/Ce, recepita in italia dal D.Lgs 17/2010Contenuti e struttura del Fascicolo Tecnicoil manuale di installazione uso e manutenzionearticolazione delle norme tecniche en inerenti la sicurezza del macchinarioVendita e acquisto di macchine usatemessa a norme di vecchie macchine non marcate Cemetodologie per la valutazione dei rischi presenti sulle macchineLa progettazione integrata della sicurezzaindividuazione delle misure di protezione studio dell’ergonomia della macchinaCaratteristiche di manutenibilità richieste alle macchineprogettazione dei sistemi di comando in conformità alle norme en 13849-1 ed en 13849-2Validazione del progettopeculiarità dei principali dispositivi di sicurezza elettrici ed elettroniciCriteri di scelta, implementazione e installazione dei dispositivi di sicurezzamodalità di funzionamento con dispositivi di sicurezza neutralizzatiL’equipaggiamento elettrico delle macchineProve di funzionamento, verifiche a vista e verifiche strumentaliConformità alla Direttiva emce alle Direttive atexsegnaletica passiva di sicurezza da prevedere sulle macchinerealizzazione e Validazione del manuale di istruzioniApplicazioni praticheEsemplificazione stesura analisi dei RES con esempi pratici per macchine/impianti del settore automotive e/o medicaleEsemplificazione stesura Manuale di Istruzioni con esempi pratici per macchine/impianti Case history

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DocenteLuca MilaniConsulente e formatore esperto di sicurezza ed igiene negli ambienti di lavoro, progettazione impiantistica e di prevenzione incendi all’interno di varie realtà aziendali pubbliche e private.

Durata16 ore

Datebologna8, 15 aprile09.00–18.00

9, 16 settembre09.00–18.00

Quota di iscrizione€ 780,00 + iVa

Page 36: Percorsi formativi 2014

SENSORI E ATTUATORI

OBIETTIVIa partire dall’analisi della natura delle grandezze monitorabili, verranno caratterizzate le diverse famiglie di sensori e le più efficaci tecniche di acquisizione. Verrà inoltre illustrato come utilizzare queste misure all’interno di un sistema di controllo di meccanismi di attuazione. particolare enfasi sarà rivolta all’impiego delle più comuni tecniche di pilotaggio di azionamenti elettrici.  

CONTENUTICatena di misura e attuazionesensori: applicazioni, sistemi di controllo e misurasensori dell’attuazione (controllo di spostamento, prossimità, deformazione e di forza, visione)attuatori elettrici (motore a corrente continua, “brushless” a magnete permanente, a corrente alternata, passo-passo)azionamenti elettrici

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DocenteAugusto Pieraccisviluppatore e project manager nelle applicazioni embedded hardware e software.

Durata14 ore

Datebologna10, 17 giugno09.00-17.00

3, 10 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVa

Page 37: Percorsi formativi 2014

PROGETTAZIONE IMPIANTO ELETTRICO DI MACCHINE AUTOMATICHE

OBIETTIVIConsolidare le conoscenze dei partecipanti per la progettazione dell’impianto elettrico di macchine automatiche secondo i più alti standard di qualità e sicurezza.

CONTENUTITeoria impianti elettriciTecnologia della costruzione e componentistica elettricaLegislazione e normativa nel settore elettrico – D.Lgs. n. 81 – Direttiva macchine 2006/42/Ce - Cei en 60204 Disegno elettrico Tecnologia della costruzione e delle apparecchiature a bordo macchinaseparazione e protezione dei circuitiConfigurazione circuiti di comando e di potenzaprotezione contro contatti diretti/indirettisoluzioni applicative ed esempi di schemi delle varie funzioni di sicurezza: protezioni mobili, arresto d’emergenza, moduli di sicurezzaDeterminazione dei livelli richiesti di sicurezza secondo le normative europee (en 13849-1 e ieC 62062) e come soddisfare la conformità ai requisitiCenni sulla normativa nordamericana UL 508

p. 36 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteAndrea Tinarelli esperienza più che decennale nella progettazione hardware e software di impianti elettrici per macchine automatiche, con un’approfondita conoscenza dei più diffusi sistemi di controllo e bus di campo e di integrazione di sistemi complessi, delle normative di sicurezza europee e nordamericane.

Durata21 ore

Datebologna07, 14, 21 maggio09.00-17.00

04, 11, 18 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + iVa

Page 38: Percorsi formativi 2014

MACHINE VISION

OBIETTIVIVerranno affrontati i fondamenti dell’image processing ed illustrati i principali algoritmi, strumenti e sistemi dedicati alla gestione, elaborazione e analisi di immagini digitali. in particolare saranno poi approfondite le tematiche del riconoscimento e della localizzazione di oggetti in una scena, sia nel modo 2D che in quello 3D. Infine saranno presentate due librerie di visione molto diffuse, una commerciale (Halcon della MVTec) e una open source (OpenCV).  

CONTENUTITeoria dei sistemi di visionericonoscimento di oggetti 2D e 3Driconoscimento di oggetti a partire da immagini digitaliLibrerie di visione commerciali (haLCon) e open (openCV)Casi di studio e applicazioni in campo industrialeI benefici della tecnologia e nuove tendenze

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DocenteLuca Piccininisi occupa presso T3Lab di realtà aumentata per applicazioni industriali. il suo ruolo è quello di sviluppare, utilizzando librerie commerciali e open source, vari tipi di algoritmi di “image vision”, quali ad esempio il riconoscimento di oggetti a partire da modelli CaD, il controllo dimensionale di parti meccaniche e il riconoscimento di codici e marker.

Durata14 ore

Datebologna11, 18 marzo09.00-17.00

8, 15 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVa

Page 39: Percorsi formativi 2014

PROENGINEER BASE

OBIETTIVIproengineer è un sistema che consente di creare assiemi complessi utilizzando un processo di progettazione topdown; oggi rappresenta lo standard nella progettazione di prodotto 3D, in grado di ottimizzare i processi di progettazione globali, inclusa la progettazione elettromeccanica. permette di ottenere una velocizzazione del processo di progettazione dettagliata, un miglioramento del processo di outsourcing della progettazione, un miglioramento della verifica e di convalida, un’ottimizzazione della progettazione di utensili di fabbricazione e apparecchiature. Il corso fornisce le competenze  per  utilizzare  gli ambienti di base di proengineer per creare parti, disegni (messa in tavola) e assiemi.

CONTENUTIGeneralitàL’interfaccia utente: tipi di files, il browser, directory di lavoro, backup, salva copia, rinomina. L’ambiente di pro/e: concetto di sessione, il searchpath, personalizzazione dell’interfaccia utente e files di configurazione Ambiente PartDefinire lo schizzo, riferimenti, strumenti di sketch, vincoli geometrici, strumenti copia, scala, ruota. Funzioni di modellazione di base: datumfeatures, estrusione dritta, estrusione di rivoluzione, fori, gusci, raccordi e smussi. Funzioni di modellazione avanzate: sformo, nervatura dritta e su traiettoria, serie di features, blend, sweep, sweep a sezione variabile, blend con sweep. Funzioni di base del modulo sheetmetal attribuzione di proprietà al modello: materiale, accuratezza, tolleranze dimensionali e geometriche, viste di sezione e viste con nomemisure sul modello: dimensioni, posizione del centro di massa, momenti del primo e secondo ordine di una sezioneAmbiente Assemblystrumenti e logiche di assemblaggio, modellazione bottom-up vs. top-down. Simplified presentation, ristrutturazione dell’albero modello, funzione ripetizione. skeleton e motionskeleton; ambiente motion, verifiche cinematiche, verifiche di interferenzaAmbiente Drawingil cartiglio parametrico e le basi della messa in tavola. Distinta base e pallinatura. gestione delle sezioni, delle viste di dettaglio, parziali, ribaltate. background geometries e conversione ad entità di draft. note e associazioni. Disegni multi foglio. stampa.

p. 38 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteMassimiliano De Agostinis Consulente specializzato nell’area progettazione meccanica; è professore a contratto di progettazione meccanica e costruzione di macchine presso la Facoltà di ingegneria dell’Università di bologna.

Durata35 ore

Datebologna21, 28 marzo, 04, 11, 18 aprile09.00-17.00

03, 10, 17, 24, 31 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 1.200,00 + iVa

Page 40: Percorsi formativi 2014

PROENGINEER AVANZATO

OBIETTIVIobiettivo del corso è di sviluppare tecniche e strategie per affrontare nel quotidiano modellazione, montaggio e disegno di gruppi per i quali non è necessaria una approfondita conoscenza del software. particolare attenzione verrà prestata agli aspetti organizzativi che il software impone ed alle strategie per un corretto utilizzo dei relativi Pdm e Plm così da integrarli a pieno negli esistenti workflow aziendali.

CONTENUTIUtilizzo features avanzate di modellazioneAnalisi dei principali comandi per l’ambiente di lamiera e superficieFamily tablesrelazioniRelazioni tra componentimodellazione in ambiente di assiemeRapporti padre-figlioDistinte baseanalisi dei principali comandi di cinematicaPersonalizzazione dell’ambiente di lavoroFiles di configurazioneCartigliomapkeyAnalisi delle principali funzioni Pdm/Plm

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DocenteAndrea Romagnoliesperienza pluriennale nell’ambito della progettazione meccanica di macchine automatiche e come docente di proengineer con particolare attenzione agli aspetti di gestione pdm e plm.

Durata35 ore

Datebologna6, 13, 20,27 maggio e 3 giugno09.00-17.00

5, 12, 19, 26 novembre,3, 10 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 1.350,00 + iVa

Page 41: Percorsi formativi 2014

PROTOTIPAZIONE VIRTUALE

OBIETTIVILa prototipazione virtuale è una tecnologia innovativa, o meglio un’integrazione di diverse tecnologie, che consente la definizione di un modello digitale per riprodurre il comportamento di un sistema complesso a partire dal modello CaD 3D. Con particolare riferimento alle macchine automatiche, il prototipo virtuale è poi oggetto di test per lo sviluppo e la messa a punto della macchina e del sistema di controllo, con tempi, costi e rischi molto ridotti se confrontati con quelli di un prototipo fisico.il corso analizza le tecnologie di prototipazione virtuale in relazione alle criticità del processo di sviluppo della macchina. Dall’analisi degli strumenti allo stato dell’arte si estendono i requisiti e si definisce l’approccio di un ambiente di prototipazione virtuale per le macchine automatiche, per la verifica integrata dei dispositivi governati dalle logiche di controllo.

CONTENUTIPrototipazione virtualeanalisi degli obiettiviprototipo reale e virtuale a confrontopanoramica sui principali approcci alla simulazione di componenti, macchine e sistemisimulazioni hardware in the Loop, model in the Loop e software in the Loopmodelli real Time o Virtual Timestrumenti per la prototipazione virtualeInterfaccia con i processi aziendalirappresentazione CaD 3D realisticamodellazione dei comportamentisimulazione di prodotto e processoComportamenti integrati con logiche di controlloTest a diversi livelli di dettaglioDebug del controller mediante test hardware in the LoopVerifica delle operazioni del sistemainterattività con il modelloCaso applicativoCase study, set up di un prototipo virtualerisultati del case study e di esperienze pregresse

p. 40 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteAlberto Vergnanoricercatore Universitario nel settore “Disegno e metodi dell’ingegneria industriale” su simulazione integrata di sistemi automatici e modellazione dei consumi energetici in sistemi robotizzati.

Durata7 ore

Datebologna14 aprile09.00-17.00

7 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 420,00 + iVa

Page 42: Percorsi formativi 2014

MATERIALI INNOVATIVI PER L’AUTOMAZIONE

OBIETTIVIi materiali tradizionali risultano in molte applicazioni obsoleti e non più convenienti. Diventa indispensabile, per aumentare ulteriormente le prestazioni delle macchine, utilizzare materiali e trattamenti più innovativi, oggi disponibili sul mercato. in tale ottica il corso fornisce una panoramica sia sui potenziali nuovi materiali metallici e non, sia sui trattamenti utilizzabili per la realizzazione di particolari nel settore delle macchine automatiche.

CONTENUTIMateriali Metallicimateriali metallici ferrosi provenienti da processi produttivi innovativimateriali metallici non ferrosi con elevate caratteristiche meccanicheTrattamenti Termici dei materiali ferrosiTrattamenti Termici dei materiali non ferrosiRivestimenti superficiali di nuova concezione per materiali metalliciMateriali Polimerici (Plastiche)generalità delle macromolecole: monomeri, polimeri e copolimeripolimeri di prima produzione e rigeneratipolimeri termoplastici e termoindurentiFase amorfa e fase cristallinaproprietà meccaniche e termicheTecniche di produzione: estrusione, stampaggio ad iniezione e rotazionalei principali polimeri utilizzabili nell’industria del packagingRivestimenti superficiali per materiali polimericiMateriali Compositiintroduzione ai materiali Compositi: elementi costituivi, proprietà fisiche e caratteristiche meccanicheTipologie di Fibre: di Vetro, di Carbonio, aramidiche, di basalto e di polietileneTipologie di matrici: Termoplastiche e TermoindurentiTecnologia di Fabbricazione dei Compositi industriali

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DocenteVincenzo SartoriDocente e consulente sulle tematiche dell’automazione, delle macchine utensili, delle materie plastiche. svolge attività di progettazione meccanica in tre dimensioni, programmazione di macchine a controllo numerico, calcoli su strutture realizzate in materiali metallici, analisi e sviluppo di nuovi prodotti con utilizzo di materiali innovativi e tecniche avanzate di produzione.

Durata16 ore

Datebologna18, 25 giugno09.00-18.00

2, 9 dicembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 680,00 + iVa

Page 43: Percorsi formativi 2014

PROGETTARE NUOVI PRODOTTI IN LOGICA GREEN&BLUE

OBIETTIVICostruire nei destinatari una cultura comune dell’innovazione e della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practice.

CONTENUTIinnovazione come molla per lo sviluppoinnovazione incrementale, differenziale, esponenzialeil metodo olistico per l’innovazioneinnovazione green&blue (g&b)La conduzione del processo di innovazione di prodottoil ruolo del manager nell’innovazione di prodotto green&blueil project leader nell’innovazione di prodotto green&blueLa gestione dei collaboratori nell’innovazione di prodotto green&blueI tools innovativi per la progettazione di nuovi prodottii Kpi per la progettazione di nuovi prodottiinnovation green&blue approach

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DocenteMaurizio MoriniConsulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale.

Durata21 ore + 7 ore di followup con case histories aziendali commentate a 3 mesi dal corso

Datebologna14, 21, 28 marzo09.00-17.00+ follow up 18 luglio09.00–17.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + iVa

Page 44: Percorsi formativi 2014

FIELDBUS E SISTEMI DISTRIBUITI

OBIETTIVIobiettivo è quello di fornire i mezzi per capire motivazioni, vantaggi e svantaggi delle tecnologie di comunicazione industriale Fieldbus. Tali tecnologie rappresentano sistemi di comunicazione industriale per lo scambio di informazioni tra automazioni e dispositivi di campo distribuiti che trovano larga applicazione nell’ambito manufacturing, nel controllo di processo e nell’automazione industriale.il modulo mostrerà le peculiarità dei principali bus di campo e di come questi si stiano ora evolvendo per permettere lo scambio di dati su reti ethernet standard. Infine si mostrerà come queste tecnologie possano contribuire per eseguire il monitoraggio ed il controllo di sistemi industriali complessi.

CONTENUTIprotocolli di comunicazioneCaratteristiche dei principali sistemi Fieldbus utilizzati in campo industrialeVantaggi e problematiche relative al Fieldbus ed impatto sulla progettazione dei sistemi di automazioneI principali bus di campo (CanOpen, Modbus, Profibus)Come scegliere il bus di campo più adatto alla propria applicazioneI bus di campo su Ethernet (EthernetIP, PowerLink, EtherCat, Profinet)sistemi distribuiti per il monitoraggio (scada) e il controllo (DTs)Diagnostica e controllosicurezza nelle comunicazioni e soluzioni per la sicurezza

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DocenteSimone Cilliricercatore presso T3Lab nell’ambito dei protocolli di rete. in particolare la tecnologia di riferimento è quella ethernet in ambiente industriale.

Durata14 ore

Datebologna29 aprile,6 maggio09.00-17.00

13, 20 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 540,00 + iVa

Page 45: Percorsi formativi 2014

Veduta della Fondazione Aldini Valeriani

Page 46: Percorsi formativi 2014

manutenzione

Bologna

gestione impianti pneumatici

Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali

gestione impianti oleodinamici

il controllo statistico di processo

gestione PlC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - avanzato

tPm (total productive maintenance) e oee (overall equipment effectiveness)

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gestione PlC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - base

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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p. 46 PERCORSI FORMATIVI 2014

Crea il tuo PerCorSo

speciAListA di mAnutenzione

Core ComPetenCeS

SoFt SKillS

ProFeSSional toolS

CroSS SKillS

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Core ComPetenCeS

ProFeSSional toolS

gestione impianti pneumatici

Diagnostica predittiva e monitoraggio di sistemi industriali

gestione impianti oleodinamici

gestione PlC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - base

gestione PlC e sensoristica: programmazione e circuiti applicativi - avanzato

il controllo statistico di processo

tPm (total productive maintenance) e oee (overall equipment effectiveness)

Project management

Project risk management

Cost Planning

time&meeting management

il ruolo del manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali: successo nel businness

uDrive

Formazione Formatori

Controllo strategico dei costi

marketing di prodotto

L’immagine della mappa mentale dello specialista di manutenzioneè disponibile sul sito www.fav.it

Page 49: Percorsi formativi 2014

geStione imPianti PneumatiCi

oBiettiviconforme al programma cetop, il percorso si propone di illustrare le principali caratteristiche dei circuiti e dei sistemi pneumatici, analizzandone il funzionamento e interpretandone i diagrammi, di fornire gli strumenti per la comprensione e l’assemblaggio dei circuiti pneumatici per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e per il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro.

ContenutiPrincipi scientifici fondamentali della trasmissione di potenza per mezzo della pneumaticacomponenti di base e loro funzione; quantità e unità di misura di: pressione, forza, superficie, consumo d’aria, portata, velocità, coppia e potenza; relazione tra pressione, forza e superficie; vantaggi/svantaggi dei sistemi pneumatici rispetto a quelli meccanici, elettrici, oleoidraulici.applicazione dei principi fondamentaliRelazione tra portata, calo di pressione, dimensione e lunghezza dei tubi; controllo della pressione; controllo della portata; controllo del movimento.impianti ad aria compressadiagramma a blocchi e posizione dei seguenti componenti e loro funzionalità: compressori, refrigeratori, collettore d’aria, essiccatori, filtri.Disposizioni di legge per i sistemi pressurizzatiFunzioni dei Componenti delle linee ad ariaComponenti del circuito pneumaticoCilindri, motori e attuatori semi-rotativi: conversione dell’energia fluida in lavoro, variazione della velocità, cilindri a singolo effetto e a doppio effetto; valvole di controllo: diversi metodi di funzionamento delle valvole (manuale, meccanico, elettrico, pneumatico), principio e scopo dei silenziatori; tubazioni e connettori.Caratteristiche di circuito e di controllo (simbologia dei componenti pneumatici) Conoscenza e utilizzo dei simboli grafici ISO 1219/1 per: filtro, regolatore di pressione e manometro, lubrificatore, cilindro a singolo e a doppio effetto, valvole di controllo direzionale e di portata; diagrammi per circuiti a cilindro singolo. Procedure di manutenzione, monitoraggio e diagnosi dei guastischema per la manutenzione; guasti comuni; procedure da seguire nella formulazione della diagnosi di un guasto.

al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Pneumatica.

p. 48 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteClaudio roversiResponsabile sviluppo prodotto e progettista di macchine ed automazioni per la produzione delle valvole e della componentistica presso un’azienda metalmeccanica.

Durata16 ore

DateBologna7, 14 marzo 09.00–18.00

19, 26 settembre 09.00–18.00

Quota di iscrizione€ 640,00 + IVA

Page 50: Percorsi formativi 2014

DiagnoStiCa PreDittiva e monitoraggio Di SiStemi inDuStriali

oBiettiviVerranno analizzate alcune tra le principali metodologie “model-based” utilizzabili per affrontare il problema della diagnostica predittiva nei sistemi industriali. tale problema è comune alle principali aree ingegneristiche, dai sistemi di produzione a quelli di trasporto, dall’industria di processo a quella di produzione dell’energia, dalle macchine automatiche, ai sistemi elettromeccanici in generale; pertanto le metodologie saranno presentate con riferimento ad un contesto generale seppur rappresentativo di scenari realistici. L’approccio proposto è quello di una soluzione che prevede l’integrazione razionale di ridondanze hardware con ridondanze analitiche progettate partendo dalla conoscenza del modello del sistema analizzato.

ContenutiSafety/diagnostica/tolleranza ai guasti nei sistemi industrialiprincipi di diagnostica predittiva model-basedmetodi di ridondanza analitica per la diagnostica industrialediagnostica predittiva mediante ricostruzione dello statoLe relazioni di parità per la rilevazione dei guastimetodi “knowledge-based”

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Docenteandrea PaoliRicercatore presso l’università degli studi di Bologna, esperto di sistemi fault tolerant e diagnostica, vanta numerose collaborazioni con aziende riguardo ai temi di diagnosi e monitoraggio di sistemi industriali.

Durata14 ore

DateBologna7, 14 luglio09.00-17.00

10, 17 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 900,00 + IVA

Page 51: Percorsi formativi 2014

geStione imPianti oleoDinamiCi

oBiettiviil percorso è conforme al programma cetop e si propone di illustrare le principali caratteristiche dei componenti del settore analizzandone il funzionamento; di fornire gli strumenti per la comprensione e l’interpretazione di uno schema oleodinamico e per la formulazione e il perfezionamento delle procedure per la sicurezza sul lavoro; di analizzare i problemi più comuni riscontrati nell’ambito della manutenzione di attrezzature a potenza oleoidraulica.

ContenutiPrincipi fondamentali dell’oleoidraulicaconoscere i principi fondamentali che stanno alla base delle operazioni di tutti i sistemi oleoidraulici e di come essi influiscano sulle prestazioni.unità di misura e terminologia relativa a portata, velocità, pressione, temperatura, potenza, coppia, dimensione di motore e pompa, concetto di rendimento.Costruzione di un sistema oleoidraulico e sua rappresentazione simbolicaRiconoscere i componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico e la sua configurazione.Funzione dei componenti utilizzati, con riferimento a: motore primo, giunti e lanterne, pompe, serbatoio, filtri, tubi, valvole limitatrici, di riduzione della pressione, di controllo della direzione, di controllo della portata, motori oleoidraulici, cilindri oleoidraulici, manometri, misuratore di portata, valvole di controllo, accumulatori.simbologia oleoidraulica.Componenti – loro funzione e operativitàFunzionamento dei principali componenti utilizzati per costruire un sistema oleoidraulico: pompa a ingranaggi; pompa a palette; pompa a pistone; valvola imitatrice; valvola di riduzione della pressione; valvole di controllo della direzione; valvola di ritegno pilotata; valvola a farfalla; valvola di controllo della portata a compensazione di pressione; filtro con by-pass e indicatore differenziale; motore

p. 50 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteCarlo  Maria Rozzi de  Hieronymisesperto nello studio e realizzazione di impianti oleodinamici. Ha specifiche competenze su linee per la produzione di tubi, impianti di laminazione di metalli, macchine automatiche per soffiaggio plastica con tecnologia blow moulding, macchine agricole semoventi, macchine utensili.

Durata24 ore

DateBologna5, 12, 19, 26 marzo,2, 9 aprile 14.00–18.00

7, 14, 21, 28 ottobre,4, 11 novembre14.00–18.00

Quota di iscrizione€ 950,00 + IVA

Page 52: Percorsi formativi 2014

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oleoidraulico; cilindri; ammortizzamento dei cilindri; accumulatore e blocco di sicurezza.Fluidi oleoidraulici e loro caratteristicheViscosità, gradi di viscosità e indice di viscosità.Funzioni del fluido oleoidraulico: trasmissione di potenza, lubrificazione, raffreddamento, trasporto degli agenti contaminanti.effetti della temperatura sulla viscosità dell’olio e sul rendimento del sistema. contaminazione, calore, umidità.Controllo della contaminazioneorigine della contaminazioneprocedure per la riduzione dell’immissione di contaminazioneeffetti degli agenti contaminantiPosizione dei filtri all’interno di un sistemaRendimento di un filtrogestione dei sistemi oleoidraulicipunti di ispezione e osservazioni riguardo alle unità di potenza e motore primo, al sistema oleoidraulico.

Procedure di mantenimentoRequisiti per un programma di mantenimento pro-attivo

al termine del percorso i partecipanti potranno sostenere l’esame di Certificazione CETOP relativa al Livello 1 di Oleodinamica.

Page 53: Percorsi formativi 2014

p. 52 PERCORSI FORMATIVI 2014

geStione PlC e SenSoriStiCa Programmazione e CirCuiti aPPliCativi - BaSe

oBiettiviL’obiettivo del percorso è fornire ai partecipanti le capacità per identificare e programmare, secondo caratteristiche tecniche e funzionali, le soluzioni e le prestazioni dei principali componenti di automazione e controllo. Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di configurare il sistema di automazione secondo le specifiche richieste dall’applicazione, progettare l’hardware del PLC e connettervi i dispositivi di input/output, programmare il PLC, verificare la funzionalità del programma attraverso test di simulazione, redigere la distinta componenti HW e sW necessari per realizzare la soluzione identificata.

Contenutisistemi sequenziali Automi a stati finiti, sintesi di Moorediagrammi degli statiHW Logica cablata e logica programmabile; Hardware del pLc, con riferimento a simAtic s7-300; panoramica e funzione dei moduli input/output; Definizione I/O e rappresentazione schematica delle connessioni; I/O digitaliSW cenni su vari linguaggi di programmazione; Ambiente simAtic step 7; principali funzioni simAtic manager; s7_sim simulazione del programma; istruzioni logiche combinatorie e sequenziali; utilizzo della programmazione sequenziale; GRAFcet, elementi del linguaggio, regole sintattiche, strutture di controllotemporizzatori e contatoriprogrammazione strutturata, utilizzo di FcAssegnazione variabili, programmazione simbolicaistruzioni di saltocenni sulle norme di sicurezza relative all’utilizzo del pLc nelle applicazioni industrialiAmbiente TIA_PORTAL 11esercitazioni di programmazione del pLc s7 300 in ambiente step 7 simulazione e messa in servizio

La parte applicativa è inserita nello svolgimento del programma con lo scopo di fissare l’effettivo apprendimento degli aspetti teorici, in particolare verterà sulla compilazione e collaudo di programmi per ottenere cicli di automazione industriale, utilizzando come input sensoristica di vario tipo e come output sistemi pneumatici ed azionamenti elettrici.

Docentemarco Fanfoni È docente e consulente senior esperto nei settori elettrico, elettronico e automazione industriale.

Durata24 ore

DateBologna10, 11, 12 febbraio09.00-13.00 13 febbraio09.00-18.0014 febbraio09.00-13.00

3, 4, 5 novembre09.00-13.00 6 novembre09.00-18.007 novembre09.00-13.00

Quota di iscrizione€ 950,00 + IVA

Page 54: Percorsi formativi 2014

geStione PlC e SenSoriStiCaProgrammazione e CirCuiti aPPliCativi - avanzato

oBiettiviL’obiettivo del percorso è quello di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per predisporre e programmare impianti di automazione e controllo e per gestire pannelli operatore.Al termine del percorso i partecipanti saranno in grado di: utilizzare sia il linguaggio Kop sia il linguaggio AWL per la scrittura dei programmi; gestire i blocchi funzionali in ambiente simatic step 7; gestire le analogiche di ingresso e di uscita in ambiente simatic step 7; tradurre esigenze di funzionalità in modifiche al sistema automatizzato e valutarne le condizioni di funzionalità operative; individuare modifiche di hardware e software necessarie al funzionamento della macchina o dell’impianto.

ContenutiSensori, trasduttori, connessione al PLC (NPN/PNP), elaborazione delle informazioniAnalisi dei circuiti relativi ai dispositivi I/O digitali e analogici del PLCLinguaggio Kop, linguaggio AWL e linguaggio sFc (GRApH)Linee generali del dialogo uomo macchina: pannelli operatoreGestione di programmi mediante uso di subroutineGestione dei segnali analogici, introduzione, scalingWincc_flexible, programmazione pannelli operatore e visualizzazione in HMIesempi applicativiProgrammazione S7 1200 e pannello operatore KTP600 color PN in ambiente TIA_PORTAL 11esercitazioni di programmazione del pLc s7 300 in ambiente step 7

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Docentemarco Fanfoni È docente e consulente senior esperto nei settori elettrico, elettronico e automazione industriale.

Durata24 ore

DateBologna24, 25, 26 febbraio09.00-13.00 27 febbraio09.00-18.0028 febbraio09.00-13.00

17, 18, 19 novembre09.00-13.00 20 novembre09.00-18.0021 novembre09.00-13.00

Quota di iscrizione€ 980,00 + IVA

Page 55: Percorsi formativi 2014

il Controllo StatiStiCo Di ProCeSSo

oBiettiviil corso fornisce le tecniche e gli strumenti per il monitoraggio ed il controllo delle prestazioni di processi produttivi aziendali favorendo la qualità e il livello del servizio.L’obiettivo è di saper utilizzare tecniche operative derivanti dalla statistica per gestire e controllare i processi, per prevenire i difetti ed identificare il grado di qualità che gli impianti possono fornire.

Contenutiintroduzione al controllo statistico di processocapire la variabilitàstrumenti per misurare la variabilità: istogramma, Gaussiana, carte di controllo e loro utilizzoi processi controllabiliLimiti di controllo e Limiti di SpecificaAlcuni cenni sulla capability di processoFondamenti delle carte di controllopiani di Reazione

p. 54 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteChiara Bosiconsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

Durata8 ore

DateBologna10 luglio09.00–18.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + IVA

Page 56: Percorsi formativi 2014

tPm (total ProDuCtive maintenanCe) e oee (overall eQuiPment eFFeCtiveneSS)

oBiettiviil costo di impianti e macchine ha assunto nelle imprese moderne una notevole rilevanza ed è indispensabile garantire una elevata e continua efficienza di tutte le risorse. La logica di una manutenzione orientata al pronto intervento sul guasto, che finora è stata la più adottata nella maggior parte delle aziende, non è certamente sufficiente. il corso fornisce gli strumenti per implementare il metodo total productive maintenance (tpm) e quindi sviluppare un sistema completo di manutenzione, migliorando l’efficienza globale degli impianti (OEE) attraverso il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali.

Contenutii vari tipi di manutenzioneperché applicare il tpmLe 6 grandi perditeImpiego efficace ed efficiente degli impiantiGli indicatori del tpm: oeeGli indicatori del tpm: mtBF, mttRcondizioni per il successo del cantiere tpmconsigli per la gestione del tpm

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DocenteChiara Bosiconsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

Durata8 ore

DateBologna18 marzo09.00-18.00

11 dicembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 360,00 + IVA

Page 57: Percorsi formativi 2014

La sede della Fondazione Aldini Valeriani

Page 58: Percorsi formativi 2014

Produzionee acquisti

Bologna

il tPs - toyota Production system

ferrara

LOS - Lean office simulation

LOS - Lean office simulation

lean Production e lean simulation game

lean Production e lean simulation game

sMed: riduzione dei tempi di set-up

strategie green&blue per la produzione

aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti

lean 6 sigma green Belt e Black Belt

Politiche e budget d’acquisto

Politiche e budget d’acquisto

tecniche di valutazione e scelta dei fornitori

Trattativa d’acquisto

gestione approvvigionamenti

Acquisti internazionali

tecniche di valutazione e scelta dei fornitori

Trattativa d’acquisto

gestione approvvigionamenti

il metodo 5s e il Visual Management

Just in time e sistema Kanban

Pianificazione, programmazionee schedulazione della produzione

Pianificazione programmazionee schedulazione della produzione

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9

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g f M a M g l a s o n d

g f M a M g l a s o n d

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Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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p. 58 PERCORSI FORMATIVI 2014

crea il tuo Percorso

OperAtiOnmAnAger

core coMPetences

soft sKills

Professional tools

cross sKills

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core coMPetences

Professional tools

il tPs - toyota Production system

LOS - Lean office simulation

lean Production e lean simulation game

il metodo 5s e il Visual Management

Just in time e sistema Kanban

sMed: riduzione dei tempi di set-up

Pianificazione, programmazione e schedulazione della produzione

strategie green&blue per la produzione

lean 6 sigma green Belt e Black Belt

Project management

Project risk management

cost Planning

time&meeting management

il ruolo del Manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali, successo nel businness

udrive

formazione formatori

controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

L’immagine della mappa mentale dell’Operation manager

è disponibile sul sito www.fav.it

Page 61: Percorsi formativi 2014

p. 60 PERCORSI FORMATIVI 2014

crea il tuo Percorso

buyer

core coMPetences

soft sKills

Professional tools

cross sKills

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core coMPetences

Professional tools

Politiche e budget d’acquisto

tecniche di valutazione e scelta dei fornitori

Trattativa d’acquisto

gestione approvvigionamenti

Acquisti internazionali

Aspetti legali e contrattualistica per l’ufficio acquisti

Project management

Project risk management

cost Planning

time&meeting management

il ruolo del Manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

capacità negoziali: successo nel businness

udrive

formazione formatori

controllo strategico dei costi

finanza per non specialisti

L’immagine della mappa mentale del buyer è disponibile

sul sito www.fav.it

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il tPs - toYota Production sYsteM

oBiettiViil corso affronta contenuti ideati e sviluppati all’interno del gruppo TOYOTA che hanno contribuito a definire il suo vantaggio competitivo sui concorrenti fino a creare un vero e proprio esempio organizzativo e gestionale preso a modello a livello mondiale. tali contenuti possono essere facilmente adattati alle diverse realtà aziendali, anche di medie e piccole dimensioni. il corso si pone l’obiettivo di trasmettere ai partecipanti il concetto di “produzione snella”, che consente di recuperare competitività e flessibilità attraverso la semplificazione dei processi. Per poter essere snella, ovvero in grado di rispondere velocemente ai cambiamenti del mercato e di adattarsi alle nuove condizioni economiche, un’azienda deve riuscire a riconoscere ed eliminare gli sprechi.Il corso aiuta a identificare gli ambiti di miglioramento proponendo sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali.

contenutiDefinizione di Toyota Production SystemStoria del TPSL’approccio tradizionale e l’approccio TPSLa messa in discussione dei processi consolidatinuove forme competitive e caratteristiche distintive dei modelli “eccellenti” di gestione della produzioneAree strategiche decisionali, performance del sistema produttivo e vantaggi competitivi: il modello concettuale della catena operativa del valoreOrganizzazione, strumenti e metodi per ridurre e controllare gli sprechiAree di intervento e programmi di miglioramento della produzione snella: un quadro unitario relativo alle diverse aree dell’impresaCasi studio ed esempi concreti

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docenteemanuele cesari esperto in ambito gestionale, sviluppo ed efficientamento del service e nella generazione di processi di miglioramento e crescita delle reti di assistenza e vendita. Ha contribuito dal 2007 alla nascita e allo sviluppo di toyota Academy. Dal 2010 è responsabile della training e consulting division di toyota material Handling.

roberto landriscinaSenior Project di Toyota Academy, esperto di logistica e pianificazione ha contribuito dal 2007 alla nascita e allo sviluppo di toyota Academy.

durata16 ore

datebologna9, 16 aprile09.00–18.00

quota di iscrizione€ 740,00 + iVA

Page 64: Percorsi formativi 2014

los - lean office siMulation

oBiettiViLean Office Simulation è un training esperienziale che offre la possibilità ai partecipanti di comprendere, attraverso la pratica diretta, i benefici che derivano dall’applicazione dei principi e delle metodologie Lean anche ai processi non produttivi. La simulazione permette di sperimentare l’utilizzo dei principali strumenti del toyota production System, quali la Value Stream Map, la Spaghetti Chart, l’analisi del Takt Time, l’identificazione delle fasi non a valore aggiunto e l’eliminazione delle fonti di spreco. permette inoltre di introdurre alcuni concetti tipici della filosofia Lean nonché metodologie per la soluzione dei problemi (problem solving) e l’ottenimento di miglioramenti rapidi (quick wins).

contenutiimpersonando i dipendenti di una società come in un vero e proprio gioco di ruolo i partecipanti dovranno:Definire il processo ed il problema da risolvereIdentificare i requisiti critici dei clientiinterpretare le misurazioni effettuateAnalizzare la variazione del processo, il flusso del valore ed identificare le cause primarieLavorare come un team per progettare i miglioramentiSviluppare, testare ed implementare le soluzioni e quindi validare il processo migliorato

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docentefederico lazzariniSenior Consultant e project leader di Considi, Master Black Belt Lean Six Sigma esperto in area Operation. Si occupa di sostenere aziende e organizzazioni ad analizzare e modificare i processi per superare le aspettative del cliente e gli obiettivi di business, applicando metodologie e strumenti Lean Six Sigma, formando e supportando le persone nel loro ruolo di team leader e agenti di cambiamento.

durata16 ore

datebologna 25, 26 marzo09.00-18.00

Ferrara 10, 11 settembre09.00- 18.00

quota di iscrizione€ 740,00 + iVA

Page 65: Percorsi formativi 2014

lean Production e lean siMulation gaMe

oBiettiViObiettivo del corso è quello di affrontare i temi della “produzione snella”, che permette, attraverso la semplificazione dei processi, un recupero di competitività e di flessibilità. un’azienda è snella quando risponde velocemente ai cambiamenti del mercato e si sa adattare alla nuove condizioni economiche. per ottenere questa caratteristica è necessario riconoscere ed eliminare gli sprechi. Durante il corso vengono identificati gli ambiti di miglioramento proponendo dei sistemi innovativi per una migliore gestione dei processi aziendali. il Lean game è una simulazione pratica per apprendere in modo facile e interattivo i principi alla base del Lean Thinking. L’obiettivo del gioco è la simulazione di un modello produttivo snello partendo da un modello tradizionale (job shop), introducendo azioni di miglioramento mirate a rimuovere i vincoli del modello tradizionale.

contenutiil pensiero snello: cos’è? il pensiero snello, i concetti di base: attenzione al cliente; il contributo delle persone; lotta agli sprechi; miglioramento continuoPer chi e perché? lean game round 1i 5 principi leanValue: il valore per il cliente prima di tutto il senso di utilità per il cliente: capire il valore generato dalle attivitàMap: Mappare il flusso del valore; Il concetto di “muda”: attività a valore aggiunto; Esempi di mappatura e loro utilizzo: VSM, Flow Chart, SIPOC;Spaghetti Chart; Work Sampling; Pro.Act.aFlow: Creare un flusso senza interruzioni nel processoGli strumenti: Takt time e bilanciamento dei carichi di lavoro; 5S; SMEDlean game round 2Pull: il flusso tirato dal Cliente. Gli strumenti: Kanban; Supermarket Heijunka Boxlean game round 3Perfection: il miglioramento continuo; I Cantieri KaizenL’Azienda visiva: concetti e strumenti di Visual management

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docentechiara Bosi Consulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo.

gianni dal Pozzo Socio fondatore e amministratore delegato di Considi; esperto di Operation & innovation management ha contribuito ad incrementare la competitività di numerose aziende del nord e Centro italia applicando i principi del Sistema Toyota.

durata16 ore

datebologna 27, 28 marzo09.00-18.00

Ferrara 1, 2 luglio09.00-18.00

quota di iscrizione€ 740,00 + iVA

Page 66: Percorsi formativi 2014

il Metodo 5s e il Visual ManageMent

oBiettiViil corso consente ai partecipanti di conoscere tutto ciò che serve per implementare e gestire il programma 5S, con l’obiettivo di consolidare nelle persone l’abitudine a mantenere ordinato e pulito un posto di lavoro, migliorandone le condizioni, con grandi benefici per l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali.

contenutiCosa sono le 5Sprincipali aree di interventoPerché si applica il metodo 5SObiettivi delle 5SLe 5 fasi del metodo 5SGli indicatori del metodo 5SCome realizzare il metodo 5SLa Visual FactoryCasi studio ed esempi concreti

p. 65

docentechiara BosiConsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

durata8 ore

datebologna 19 febbraio09.00-18.00

quota di iscrizione€ 360,00 + iVA

Page 67: Percorsi formativi 2014

Just in tiMe e sisteMa KanBan

oBiettiViIl corso affronta il tema della gestione dei flussi dei materiali, della riduzione delle scorte e dell’aumento delle prestazioni, con particolare enfasi al sistema Just in time; offre inoltre un approfondimento sul sistema Kanban, definendone i principi di funzionamento, le logiche e gli strumenti operativi per l’applicazione.

contenutiSistemi Push / Pull per la gestione dei flussi dei materialiLa filosofia JIT (Just In Time)Tipologie di sistemi KanbanI parametri per il calcolo e il dimensionamento del Kanbanil sistema a cartelliniApplicabilità del sistema Kanban ai fornitorii campi di applicabilità, i vantaggi e i limiti della metodologiaCasi studio ed esempi concreti

p. 66 PERCORSI FORMATIVI 2014

docentechiara BosiConsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

durata8 ore

datebologna 11 febbraio09.00-18.00

3 dicembre09.00-18.00

quota di iscrizione€ 360,00 + iVA

Page 68: Percorsi formativi 2014

sMed: riduzione dei teMPi di set-uP

oBiettiViLa necessità di ridurre i tempi di set-up (cambio di produzione) è di fatto un obbligo per rispondere alle esigenze di competitività imposte dal mercato. il corso intende far comprendere l’importanza della riduzione dei tempi di set-up sulla flessibilità degli impianti produttivi e illustrare l’applicazione dei principi della metodologia SMED.

contenutiLa rilevanza del set-up nei processi produttiviScomposizione del ciclo di attrezzaggio in attività elementariAnalisi reticolare delle attività di attrezzaggioRiduzione e semplificazione delle attività di set-up: la metodologia SMEDFasi di applicazione della tecnica SMEDIndici di efficacia ed efficienza dei set-upBenefici della riduzione dei tempi di attrezzaggioCasi studio ed esempi concreti

p. 67

docentechiara BosiConsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

durata8 ore

datebologna 11 marzo09.00-18.00

15 ottobre09.00-18.00

quota di iscrizione€ 360,00 + iVA

Page 69: Percorsi formativi 2014

PIANIFICAZIONE, PrograMMazione e scHedulazione della Produzione

oBiettiViil corso si propone di fornire un quadro esaustivo degli scenari e delle problematiche connesse alla gestione dei flussi di materiali in relazione al processo logistico, con particolare riferimento agli aspetti legati alla pianificazione e programmazione della produzione e degli approvvigionamenti nell’ambito dell’intera filiera logistica. L’obiettivo primario è di assistere i responsabili aziendali nell’individuzione delle aree critiche all’interno del processo di pianificazione e di aiutarli nell’applicazione delle tecniche e dei metodi più adatti alla loro realtà.

contenutiDescrizione e classificazione dei sistemi produttiviObiettivi e leve decisionali del sistema produttivogrado di Certezza ed indice di programmazioneAmbienti produttivi e sistemi di programmazioneDati di base della programmazioneProcesso di pianificazione, programmazione e controllo della produzioneDemand managementPianificazione della produzioneprogrammazione della produzione con logica pushprogrammazione della produzione con logica pullgestione dei materialiModello organizzativo lean per migliorare l’efficienza produttiva

p. 68 PERCORSI FORMATIVI 2014

docentechiara BosiConsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo, ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

alessandro catazzo Senior Consultant di Considi, esperto di logistica integrata e docente prevalente corsi TPS presso Toyota Academy.

durata16 ore

datebologna 25 febbraio,4 marzo09.00-18.00

Ferrara5, 12 giugno09.00-18.00

quota di iscrizione€ 740,00 + iVA

Page 70: Percorsi formativi 2014

strategie green & Blue Per la Produzione

oBiettiViCostruire una cultura comune dell’innovazione e della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practises.

contenutiLa visione green & blueL’impatto sulle attività e sul ciclo produttivoUna nuova visione di gestione del ciclo produttivo e dei flussi di prodottiLa compatibilità della soluzione adottata e le politiche del miglioramento sostenibileil management produttivo green & blueLa conduzione dell’attività produttivaI KPI green & blueLe verifiche gestionali per il miglioramento

p. 69

docenteMaurizio MoriniConsulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale.

durata14 ore + 7 di follow up dopo 3 mesi

datebologna 20, 27 giugno09.00-18.00

Follow up26 settembre09.00-17.00

quota di iscrizione€ 800,00 + iVA

Page 71: Percorsi formativi 2014

lean 6 sigMa green Belt e BlacK Belt

oBiettiViLa globalizzazione dei mercati ha imposto alle aziende standard qualitativi del prodotto/servizio offerto sempre più elevati. Soprattutto a seguito della recente crisi economica, fattori quali la qualità, la rapidità, i costi bassi e le modalità di consegna sono diventati fondamentali per il successo di un’azienda. ecco quindi nascere l’esigenza di implementare un processo di miglioramento continuo capace di incrementare le prestazioni di una realtà industriale, attraverso l’applicazione di una rigorosa metodologia e l’utilizzo di risorse dedicate. il presente corso insegna gli strumenti base delle metodologie Lean e Six Sigma, associando dunque la lotta agli sprechi e la ricerca del Just in time ai principali tool di problem Solving oltre che alle tecniche per ridurre la variabilità di Processo.

contenutiPercorso green BeltIntroduzione al Lean 6 SigmaIl metodo DMAIC: DefinireLa Voce del ClienteIl Project CharterAnalisi input e Output del progettoElementi di Statistica ed Analisi grafica di basei parametri e le misure chiave del processoil metodo dMaic: MisurareL’Analisi dei sistemi di misuraStabilire una baseline: la raccolta datiIl Work samplingLa capability di processoMappare il Processo: VSM, SIPOC ed altri metodi di mappaturaEsercizio di Team: Katachiil metodo dMaic: analizzareIdentificare, selezionare e prioritizzare cause alla radicematrice di causa effetto e pFmeAi 7 sprechiil test delle ipotesi e l’AnovaOttimizzare le scorte di magazzino e Cross Analysisil metodo dMaic: MigliorareLe 5SEsercizio di Team (5S)i sistemi pullgestire il team: facilitazione e leadership del progetto

p. 70 PERCORSI FORMATIVI 2014

docentechiara BosiConsulente senior, esperta di strumenti Lean e Six Sigma con oltre dieci anni di esperienza nell’ambito del miglioramento qualità e ottimizzazione di processo ha realizzato con successo numerosi progetti di riduzione di sprechi e di ottimizzazione delle prestazioni.

duratagreen belt 64 oreBlack Belt 32 oreGreen + Black Belt 96 ore

datebologna 9, 16, 22, 30 aprile7, 14, 21, 28 maggio09.00-18.003, 10, 17, 24 giugno (solo per Black Belt)09.00-18.00

Page 72: Percorsi formativi 2014

p. 71

quota di iscrizionegreen belt € 2.800,00 + iVABlack Belt€ 1.500,00 + iVAGreen + Black Belt € 4.000,00 + iVA

proActASistemi di rifornimento a ripristino: kanban e supermarketKanban gameIl DOE (Design of Experiment)Tecniche di SMEDSMED gametestare le soluzioni: i gate di ControllotpmOee gameil metodo dMaic: controllareSistemi a prova d’errorerevisione del piano di Controllo e Chiusura del progetto

Percorso BlacK Belt Contenuti ad integrazione del programma del percorso green belt

TPS: principi e strumentiIl metodo DMAIC: DefinireElementi di Project Managementil metodo dMaic: analizzareCorrelazioni e regressioniil metodo dMaic: Migliorarebilanciamento del processoAnova multiplo e regressioni multipleCalcolo dimensione di un campionamentoDOE: la pianificazioneLeadership e dinamiche dei gruppi2 levels factorial-full factorialFractional factorialCenterpoints e blockingresponse surface ed optimizereVOp e advanced DOeesercizi di riepilogo

Page 73: Percorsi formativi 2014

PoliticHe e Budget d’acquisto

oBiettiViPer operare efficacemente in un ambiente di fornitura è necessario che la strategia degli acquisti sia fortemente integrata con la strategia aziendale.Obiettivo del corso è quello di fornire strumenti per individuare politiche adeguate al proprio contesto al fine di diminuire i costi di acquisto, aumentare la marginalità dell’azienda e garantire il buon funzionamento di tutte le attività societarie.

pre-corso: analisi AbC del portafoglio prodotti in acquisto da parte del partecipante.

contenutianalisi dell’ambiente di fornituraStudio e segmentazione di mercato, ambiente, prodotti, fornitori e concorrenza.Piano prodotto: prodotti attuali, nuovi prodotti, volumi e mix, ciclo di vita dei prodottianalisi dei rischi e delle opportunitàSwot analysis, analisi dei fattori critici di successo e vantaggio competitivo negli acquistiDefinizione della strategia di acquistoLinee guida aziendali di riferimento, obiettivi strategici e indicatori di prestazioneProcurement mix: leve decisionali e leve di marketing Definizione del mix più opportuno tra prodotto da acquistare (decisioni relative ai materiali/tecnologie e tipologie di fornitori), prezzo da accettare (definire gli aspetti commerciali delle forniture), fonti di acquisto (valutazione del numero di fornitori, dei mercati),relazioni operative (tipologie contrattuali, procedure di coordinamento/controllo, comunicazione)Politica di gestione dei fornitoristrategie di riduzione dei costi: strategic cost managementbudget degli acquisti

p. 72 PERCORSI FORMATIVI 2014

docenteMassimo olivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

durata8 ore

datebologna12 marzo 09.00-18.003 novembre 09.00-18.00

Ferrara25 marzo 09.00-18.0011 novembre 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 300,00 + iVA

Page 74: Percorsi formativi 2014

tecnicHe di Valutazione e scelta dei fornitori

oBiettiViil processo di selezione e valutazione dei fornitori rappresenta uno degli aspetti maggiormente strategici per una qualsiasi organizzazione che voglia raggiungere gli obiettivi prefissati. Il corso fornisce strumenti e metodologie consolidate ed efficaci per selezionare, prima, e fidelizzare, poi, i fornitori, garantendo all’azienda acquisti sicuri.

contenuticriteri per la scelta dei fornitoriReputazione, affidabilità, garanzie, assortimento prodotti, capacità di produzione, prezzo, servizio al cliente.selezione del mix fornitoripolitiche di canale: partner unico o più fornitori in gioco?Analisi con la matrice di Kraljic del posizionamento del/dei fornitori per i prodotti/merceologieCosti di complessità e di interfacciaComparazione delle prestazioni tra fornitori con strumenti di valutazione (simulazione con BSC)strumenti di valutazione: approcci teorici e scelte praticheLa relazione col fornitore e le 4 variabili chiaveil livello di servizio e le sue componenti: fattore tempo, completezza della consegna o coerenza di erogazione del servizio, qualità di interfacciai diversi livelli di valutazione: strategico, commerciale, operativointegrazione tra variabili misurabili o valutabili: utilizzabilità e congruenzaUn approccio unificante: la Balanced Score Card (BSC); simulazione nell’utilizzo dello strumento applicato a casi concreti Scelta operativa del campo di applicazione e della frequenza di analisi delle performance: possibile e consigliabile campo di applicazione

Parte praticaSchemi in utilizzo nell’azienda (testimonianze e/o casi studio); Simulazione di analisi di sensibilità nella variazione della performance in casi concreti.

p. 73

docenteMassimo olivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

durata8 ore

datebologna19 marzo 09.00-18.00

10 novembre 09.00-18.00

Ferrara2 aprile 09.00-18.00

18 novembre 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 300,00 + iVA

Page 75: Percorsi formativi 2014

trattatiVa d’acquisto

oBiettiViper preparare e gestire al meglio le trattative d’acquisto con i fornitori al fine di ottenere accordi favorevoli è necessario accrescere e affinare le competenze negoziali. Una trattativa ben pianificata e governata aumenta la probabilità di raggiungere risultati positivi che influiscono sulla gestione economica dell’azienda. Obiettivo del corso è illustrare i passaggi chiave della trattativa, i fattori psicologici che condizionano i risultati e le tecniche migliori per riconoscere ed evitare errori.

pre-corso per il partecipante: riassumere le modalità di approccio alla trattativa e i principali tratti del proprio stile negoziale.

contenutiPreparazione della trattativaObiettivi e priorità, punti di forza e punti di debolezza delle parti, check list delle attività propedeuticheorganizzazione materiale della trattativaScelta del luogo, dei colleghi/collaboratori per un eventuale gioco di squadrala trattativa: arte e potere nella comunicazioneApertura del “gioco”: leggere l’interlocutore ed il rapporto nel “qui e ora”.i metodi e le chiavi di lettura delle qualità di comunicazione: verbale, para verbale e non verbaleLa dinamica dei comportamenti in trattativa e l’osservatoreConsapevolezza e “strumenti” di interazione: rispecchiamento, “comanda chi domanda”L’ascolto come elemento chiave di una negoziazione di successoCome formulare proposte, suggerire per convincere, rispondere alle obiezioniConclusione: stravincere o logica “win-win”?role playing: stile e sperimentazionegestione di trattative nei ruoli di buyer e di venditoreAnalisi dei comportamenti attuatiDiscussione ed enucleazione di “suggerimenti” per arricchire le proprie modalità tipiche

il corso, a carattere esperienziale, permetterà di sperimentare gli approcci proposti con simulazioni e role playing di trattativa.

p. 74 PERCORSI FORMATIVI 2014

docenteMassimo olivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

durata8 ore

datebologna9 aprile 09.00-18.00

17 novembre 09.00-18.00

Ferrara8 aprile 09.00-18.00

25 novembre 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 300,00 + iVA

Page 76: Percorsi formativi 2014

gestione aPProVVigionaMenti

oBiettiViil corso fornisce strumenti metodologici per migliorare il sistema di gestione delle scorte, ottimizzando l’utilizzo delle tecniche di previsione, approvvigionamento e stoccaggio, al fine di assicurare al minimo costo un servizio performante.

pre-corso per il partecipante: breve descrizione delle modalità utilizzate in azienda per la gestione delle scorte di prodotti finiti commercializzati e materiali in acquisto.

contenutiservizio e scorteil livello di servizio e le sue componenti: fattore tempo e sua variabilità,probabilità di completezza della consegna, qualità logistica e difettositàLe tipologie di scorta: di ciclo, di sicurezza, per effetto lotto, per anticipo stagionaleAlcuni cenni di statistica applicata: la distribuzione normale, la deviazione standard, la probabilità di dare servizioSistemi previsionali più comunemente in usoprincipali modelli di programmazione delle scorteAnalisi ABC, 80/20 o legge di Pareto: applicazione alla gestione scorte

esercitazioniCalcolo del lotto economico e determinazione del lotto tecnicoApplicazione di algoritmi per la gestione scorte in assenza di previsioni e in base a serie storica consumiesercitazioni su algoritmi dì gestione sui prodotti con previsione della domandaAnalisi ABC: volumi dei prodotti in flusso; giacenze in stock; incrociata flusso-stock e scelte di ottimizzazionetecniche in utilizzo nell’azienda; calcolo dei livelli di scorta in diversi scenari operativi

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docenteMassimo olivottiConsulente di Direzione nell’ambito delle operations, formatore e coach. Logistic manager per importanti aziende italiane. È stato AD di una società specializzata nella distribuzione espressa di merci su pallet, operante secondo il modello dell’impresa di rete. partner nella sede italiana di una società internazionale specializzata in consulenza ambientale e sviluppo sostenibile.

durata8 ore

datebologna16 aprile 09.00-18.00

24 novembre09.00-18.00

Ferrara15 aprile 09.00-18.00

2 dicembre 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 300,00 + iVA

Page 77: Percorsi formativi 2014

acquisti internazionaliil nuovo mercato dei low cost countries

oBiettiViil passaggio da una visione locale ad una visione globalizzata permette di conoscere nuovi mercati: i paesi in via di sviluppo rappresentano un’opportunità di business grazie ad offerte diversificate e margini di risparmio. Obiettivo del corso è quello di acquisire strumenti per affrontare mercati esteri, riducendo il rischio e aumentando il vantaggio.

contenutiVantaggi nell’acquisto nelle low cost countriesriduzione dei costi totali d’acquisto nei principali paesi low costPrezzi e convenienza d’acquisto nelle differenti aree geografichetattiche per la riduzione del rischio d’approvvigionamento per i mercati internazionaliLa scelta tra acquisto diretto tramite intermediari: rischi e vantaggievoluzione dei ruoli professionali dei manager del global sourcingCome scegliere i mercati sui quali muoversi dopo aver individuato il bene da acquistarePiano di marketing degli acquisti internazionaliCome strutturare un’azione di scouting internazionale: prodotto, fornitore, fonte di approvvigionamento (paese)Valutazione e omologazione di un fornitore internazionaleRisk management nell’international scouting: rischio economico, rischio tecnico, rischio logisticoDifferenza di usi tra i diversi paesigestire la supply chain e le modalità di trasporto dai paesi low costValutazione tecnico–economica per gli acquisti internazionali: acquistare a costo totale, vantaggi e svantaggi, costi, beneficiDifficoltà nel reperire le informazioni sui fornitori e nel valutarle correttamenteCosti degli spostamenti e delle informazioniCosti accessori: imballi, trasporti, dazi, ispezioni, lotti minimi, assicurazioni, resi, adattamento prodotto, costo della formazione del personale (lingue, commercio internazionale)pericolo dell’interruzione della fornituraBasso costo della manodopera e/o delle materie primetempi di trasportomaturità tecnologica del prodotto e della tecnologia produttivaCalcolo del costo totale e del rOi

p. 76 PERCORSI FORMATIVI 2014

docenteYadvinder s. rana È stato Direttore Commerciale per Africa, Asia e Pacifico in un’azienda leader nel settore del lusso dal 2005 al 2010, stabilendone la presenza in Cina, india, giappone, Corea del Sud, Sud Est Asiatico, medio Oriente, Libano, tunisia, marocco, egitto, Sud Africa e Australia e gestendo direttamente le attività commerciali e di marketing a Shanghai e mumbai.in precedenza, dal 1998 al 2004 ha ricoperto ruoli internazionali nell’ambito del gruppo Fiat in pennsylvania, a Londra e Lione, in particolare come gestore di progetti di integrazione acquisti durante i merger fra Case e new Holland, iveco e renault.

durata8 ore

datebologna4 aprile 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 320,00 + iVA

Page 78: Percorsi formativi 2014

asPetti legali e contrattualistica Per l’ufficio acquisti

oBiettiViIl corso permetterà di approfondire le conoscenze giuridiche finalizzate a sviluppare nuovi accordi commerciali con clienti/fornitori e partner economici. Saranno fornite indicazioni utili per la stipula di validi contratti aziendali e per verificare l’efficacia dei rapporti contrattuali in essere.

contenutiil contratto come incontro di interessi economici divergenti: proposta, accettazione, accordo, consenso fra le partii soggetti che decidono le strategie industriali e i soggetti che intervengono nella stipulazione del contratto: parte sostanziale e parte formale dei contrattiLa procura, proposta ferma e irrevocabile, accettazione espressa e conclusione del contratto a mezzo di inizio di esecuzione, patto di opzioneCausa – Forma – Oggetto del contrattoTermine iniziale e termine finale, clausola penale, multa penitenziale, caparra confirmatoria e penitenzialeAdempimento e inadempimentoil contenzioso giudizialeLa fase delle trattative pre-contrattuali: buona fede e correttezzarecesso e risoluzione nei contrattitecniche di formazione e di redazione delle tipologie contrattualiVerifica del “prodotto contrattuale” con riferimento ai fornitori, ai consumatori e ai partner economiciLa vendita e i contratti più diffusi nel mondo delle p.m.i.patologia dei rapporti commerciali. Forme di tutela anticipata e in sede giudiziale. Clausola compromissoria e arbitratoLa “media-conciliazione” per le vertenze in materia di affitto di aziendeI collegamenti fra ufficio acquisti e ufficio venditeIl “Codice del Consumo” (D.Lgs. 206/2005) visto dalla parte dell’impresa

p. 77

docenteandrea zanni Avvocato, socio di un importante Studio Legale Associato, con decennale esperienza forense, specializzato in contenzioso giudiziale e in consulenza aziendale in tema di: contrattualistica, diritto commerciale e societario, diritto bancario e finanziario. Collaboratore universitario Facoltà di giurisprudenza di bologna. Consulente legale FimAA bologna. Autore di numerosi articoli in tema di gestione dei patrimoni e diritto immobiliare. Co-responsabile di una rete di professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti aziendali e periti finanziari) che si dedica all’analisi della contabilità bancaria delle p.m.i. e alle vertenze giudiziali in materia di anatocismo bancario e superamento del c.d. “tasso soglia”.

durata8 ore

datebologna2 aprile 09.00-18.00

2 dicembre 09.00-18.00

quota di iscrizione€ 300,00 + iVA

Page 79: Percorsi formativi 2014

Entrata della Fondazione Aldini Valeriani

Page 80: Percorsi formativi 2014

RISORSE UMANE

BOlOgNA

Il budget del personale

Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni

Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti

Collaborative Organization

Amministrazione del personale e gestione buste paghe - base

I contratti

20

7

5

16 21

4

16

27

4

28

24

g F M A M g l A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

p. 79

28

Amministrazione del personale e gestione buste paghe - avanzato

FERRARA

Il budget del personale

Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni

Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti

Collaborative Organization

Amministrazione del personale e gestione buste paghe - base

I contratti

5

3

20

10 6

9

27

9

18

25

4

g F M A M g l A S O N D

18

Amministrazione del personale e gestione buste paghe - avanzato

Page 81: Percorsi formativi 2014

p. 80 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA Il tUO PERCORSO

rEsponsAbiLErisorsE umAnE

CORE COMPEtENCES

SOFt SKIllS

PROFESSIONAl tOOlS

CROSS SKIllS

Page 82: Percorsi formativi 2014

p. 81

Il budget del personale

Formulazione degli obiettivi e valutazione delle prestazioni

Politiche motivazionali, diversity management e sistemi incentivanti

I contratti

Amministrazione del personale e gestione buste paga - base

Amministrazione del personale e gestione buste paga - avanzato

Collaborative Organization

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione

la gestione dei team multiculturali e virtuali

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali: successo nel business

UDrive

Finanza per non specialisti

Formazione formatori

Controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

p. 82

p. 83

p. 84

p. 85

p. 86

p. 88

p. 89

p. 154

p. 155

p. 156

p. 157

p. 158

p. 163

CORE COMPEtENCES

PROFESSIONAl tOOlS

Project management

Project risk management

Cost&time Planning

time&meeting management

p. 164

p. 165

p. 166

p. 167

p. 148

p. 149

p. 150

p. 151

L’immagine della mappa mentale del responsabile risorse umane è disponibile sul sito www.fav.it

Page 83: Percorsi formativi 2014

Il BUDgEt DEl PERSONAlE

OBIEttIvIuna delle principali voci di costo nel budget aziendale è quella dedicata al personale dipendente. E’ pertanto essenziale pianificare attentamente il budget del personale affinché risulti sempre allineato alle esigenze e alle politiche retributive aziendali. Il corso fornirà gli strumenti utili alla corretta predisposizione di consuntivi, forecast e budget e alla determinazione dei relativi parametri gestionali.

CONtENUtIFasi della strutturazione del budgetAnalisi degli obiettivi aziendali: previsione di sviluppo o di riduzione Analisi dell’organico esistente e movimentazione: assunzioni, cessazioni, picchi di fabbisogno di personale Contrattazione collettiva, individuale, costi fissi aziendali e ripercussioni sul costo del personaleAnalisi di costi aggiuntivi gli elementi che compongono il budgetIl costo del lavoro: analisi della retribuzione e  degli elementi che la compongono (diretti e differiti), determinazione degli oneri contributivi, analisi e quantificazione degli elementi variabiliLa retribuzione incentivante: premi di produzione, fringe benefits, assicurazioni, compensi in naturaIl trattamento di fine rapporto: importi connessi al calcolo, importi concessi per risoluzioni di rapporto incentivateLe assenze: natura e incidenza di costo. Ammortizzatori sociali: quando e come utilizzarli. incidenza sul costo del lavoroAssunzioni: possibilità di accesso alle assunzioni incentivate Analisi del budget Politiche retributive, analisi delle progressioni: effetti derivanti dagli incrementi della contrattazione collettiva e dalla politica retributiva aziendale (contrattazione di secondo livello, premi, incentivi e benefits). Scorrimento delle competenze ed incidenza di costi. Politiche di sviluppo ed eventuali incidenze su straordinari, maggiorazioni, turni. Il controllo del budgetVerifica periodica della rispondenza tra previsioni e consuntiviricerca e analisi degli scostamentiEventuale rettifica del budget in relazione a variazioni intervenute

p. 82 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docentelaura tonetto Consulente in materia di Diritto del Lavoro, Diritto sindacale, Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata14 ore

Datebologna20 e 22 maggio 09.00-17.00

28 e 30 ottobre09.00-17.00

Ferrara5 e 7 maggio09.00-17.00

25 settembre e 2 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVA

Page 84: Percorsi formativi 2014

FORMUlAZIONE DEglI OBIEttIvI E vAlUtAZIONE DEllE PREStAZIONI

OBIEttIvILa motivazione e la stabilità delle risorse umane sono tra i driver principali per la crescita del valore d’impresa. il nuovo paradigma impone un’attenta valutazione della correlazione tra responsabilità assegnate e risultati raggiunti, una massima responsabilizzazione del management rispetto agli obiettivi comunicati e la qualità del monitoraggio e del feedback. L’obiettivo del corso consiste nel fornire tecniche e strumenti per imparare ad assegnare obiettivi ai propri collaboratori e verificare i risultati ottenuti, riconoscendo eventuali criticità e attivando azioni mirate di miglioramento. Si approfondiranno i fattori determinanti per progettare e gestire efficacemente un sistema di valutazione della performance nella propria azienda.

CONtENUtII fondamentali della performance appraisalEsplicitazione delle responsabilità e dei ruoli attesiLa Job DescriptionDefinizione delle prestazioni atteseAssegnazione di compiti e obiettiviresponsabilizzazione e delegaStrumenti per la tracciabilità e la coerenza del sistema di valutazioneDialogo capo-collaboratore: comunicare, attivare, accompagnare il risultatoGestione del processo di valutazione dei collaboratori: dal colloquio di assegnazione degli obiettivi al colloquio di verifica e feedback Che cosa fare e che cosa non fare

p. 83

Durata14 ore

Datebologna7, 9 maggio 09.00 -17.0024 e 26 novembre 09.00-17.00

Ferrara3, 5 febbraio 09.00-17.004, 5 dicembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVA

Elisabetta ZanariniConsulente e formatore senior sui temi manageriali.

DocenteFederico Bencivelli Consulente e formatore senior sui temi manageriali.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Page 85: Percorsi formativi 2014

POlItIChE MOtIvAZIONAlI, DIvERSIty MANAgEMENt E SIStEMI INCENtIvANtI

OBIEttIvIAttrarre, trattenere, gestire le persone in azienda significa mettere a punto politiche condivise da tutto il management per l’equilibrio tra performance, sfide, fasi di vita. Non solo i giovani talenti, ma tutte le persone in azienda sono chiamate a portare risultati e a fare la differenza. Come strutturare politiche di gestione che tengano conto dei cambiamenti nel medio periodo? Come far raggiungere alle persone risultati extra-ordinari?Questa attività formativa, dedicata in particolare a responsabili di funzione e di attività di staff, offre tecniche e strumenti per la migliore gestione delle persone sia stabili in organico sia temporanee (collaboratori, gruppi di progetto).

CONtENUtIPolitiche retributive e di employabilityVecchie e nuove persone in azienda: che cosa portano in azienda, che cosa significano per noi e per le nostre responsabilità di managerGap generazionali, fasi di vita e multiculturalità: l’impatto del diversity management sui modelli di gestione.Analisi dei dati aziendali e delle prospettive per i prossimi due anniLe politiche retributive: di che cosa è fatta la compensation; che cosa significa total reward. strumenti di gestione delle persone e dei percorsi. best practices.Sistemi incentivanti: verifica e adeguamento di obiettivi, indicatori e modalità di gestioneCome costruire, revisionare, adeguare un sistema incentivante aziendale. Definizione e condivisione degli obiettivi strategici di breve e medio periodo: individuazione e validazione Kpi per i ruoli coinvolti dal sistema incentivante.predisposizione e revisione degli strumenti 2014/2015 (documenti di assegnazione, schede di valutazione, reportistica, tempi e modalità di verifica).Verifica di possibili linee di sviluppo, basate su saving, cross selling o spostamento da costi indiretti a costi diretti.

p. 84 PERCORSI FORMATIVI 2014

Durata14 ore

Datebologna5, 12 febbraio 09.00-17.00

4, 6 novembre 09.00-17.00

Ferrara20, 25 febbraio 09.00-17.00

18, 20 novembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + iVA

Possibilità di acquistare una giornata di affiancamento in azienda, per personalizzare l’attività formativa.

Docente Elisabetta ZanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Page 86: Percorsi formativi 2014

I CONtRAttIDall’analisi delle tipologie all’applicazione del caso concreto

OBIEttIvII recenti interventi per la promozione dell’occupazione hanno apportato modifiche alla disciplina di alcune tipologie contrattuali, creando l’esigenza specifica di conoscere in maniera sempre più approfondita i requisiti di ciascuna fattispecie, da applicare al singolo caso concreto.il corso si pone un duplice obiettivo: la corretta stesura di un contratto di lavoro nel rispetto della normativa vigente e l’individuazione della fattispecie contrattuale più adeguata applicabile al singolo soggetto in fase di assunzione. saranno analizzati inoltre gli aspetti procedurali, gli elementi essenziali ed obbligatori del contratto e le pattuizioni individuali.

CONtENUtIDefinizione di Contratto secondo il c.c.i requisiti e i Contenuti del Contratto nell’ordinamento italiano ulteriori contenuti dei contratti di lavoro nell’ordinamento Analisi di diverse tipologie contrattuali e delle variabili obbligatorieContratto a Tempo Determinato con e senza causale Le assunzioni agevolate e le variazioni contributive Contratto part-time Apprendistato: tutti gli incentivi di natura contributiva, economica e normativaContratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa a progetto Il contratto a chiamatai titolari di partiva iVAContratto di Lavoro Autonomo occasionaleL’associazione in partecipazionei tirociniAssunzioni agevolate e sgravi fiscali: le novità per donne, disoccupati, giovani e over cinquanta

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Docentelaura tonetto Consulente in materia di Diritto del Lavoro, Diritto sindacale, Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata7 ore

Datebologna16 febbraio 09.00-17.00

21 luglio 09.00-17.00

Ferrara10 aprile 09.00-17.00

6 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + iVA

Page 87: Percorsi formativi 2014

AMMINIStRAZIONE DEl PERSONAlE E gEStIONE BUStE PAgA - BASE

OBIEttIvIobiettivo del corso è maturare una conoscenza del corretto inserimento in azienda del personale dipendente, attraverso l’analisi delle tipologie contrattuali, l’inquadramento sul piano previdenziale e retributivo e la conoscenza delle norme che regolano la gestione del personale dipendente. Si affronterà inoltre la corretta lettura ed elaborazione base della busta paga, quale elemento essenziale degli adempimenti obbligatori per la gestione del personale dipendente, sia nel caso vengano gestiti internamente all’azienda, sia nel caso di incarico affidato in outsourcing.

CONtENUtICostituzione del Rapporto di lavoro Subordinatorapporto tra Legge, Contrattazione Collettiva, Contrattazione aziendale e individualeElementi essenziali del contratto di lavoro subordinatoInquadramento: qualifica e mansioni il patto di provale tipologie contrattualigli adempimenti del datore di lavoroComunicazioni telematiche di assunzione, variazione contrattuale e cessazionela posizione assicurative e previdenzialeApertura della posizione e obblighi di comunicazione agli Enti inquadramento Aziendale la retribuzione e gli elementi che la compongonoretribuzione base: composizione secondo il CCnLretribuzione mensile, giornaliera ed orariaretribuzione diretta, indiretta e differita Gli elementi fissi della retribuzione, gli elementi variabili: superminimi, indennità, maggiorazioni; indennità e diarie: trasferte, fringe benefits. il Libro unico del Lavoro: compilazione e tenutaDeterminazione dell’imponibile contributivoAliquote e oneri c/azienda e c/lavoratoreLa procedura uniemens

p. 86 PERCORSI FORMATIVI 2014

Durata32 ore

Datebologna28, 30 gennaio4, 6, 11, 13, 18, 20 febbraio14.00-18.00

16, 18, 23, 25, 30 giugno2, 7, 9 luglio14.00-18.00

Ferrara18, 20, 25, 27 marzo1, 3, 7, 9 aprile14.00-18.00

27, 29 ottobre3, 5, 10, 12, 17, 19 novembre14.00-18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + iVA

Docentelaura tonetto Consulente in materia di Diritto del Lavoro, Diritto sindacale,Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Page 88: Percorsi formativi 2014

la gestione delle assenze e trattamento economicoAssenze indennizzate dagli Enti: indennità di malattia, maternità, congedi, infortunio.Esercitazioni di calcolo Anticipazione in busta paga e recupero delle quoteOrario di lavoro: riflessi e articolazioniGli adempimenti fiscali reddito di lavoro dipendente e assimilatoDefinizione di reddito imponibile Aliquote irpEF, Addizionali regionali e Comunali, Detrazioni di impostaConguaglio di Fine Anno e di Fine rapporto Versamento mediante modello F24Il tFRRetribuzione utile: gli elementi che la compongono Calcolo e rivalutazione: determinazione della base imponibile, reddito di riferimento, calcolo dell’aliquota media e imposta sostitutiva su rivalutazione il sistema pensionistico complementareAdempimenti annuali modello CuD modello 770Autoliquidazione INAIL: calcolo del premio, modalità e termini di pagamento sanzioniEsercitazioni praticheAssunzione: contratto di lavoro, inquadramento, adempimenti Dal lordo al netto Calcolo delle indennità a carico degli Enti Elaborazione busta paga e compilazione moduli adempimenti mensili

p. 87

Page 89: Percorsi formativi 2014

OBIEttIvIIl corso si propone di approfondire tematiche già affrontate in via preliminare nel livello base. saranno analizzati taluni aspetti peculiari e caratteristici della gestione operativa del rapporto di lavoro: costituzione, svolgimento, contrazione ed eventuale risoluzione.

CONtENUtIIl costo del lavoro Componenti fisse e variabili oneri contributivi e assistenzialil’orario di lavoro Gestione delle assenze: ferie, permessi, congedi. Indennità a carico del Datore di Lavoro e a carico degli enti Lavoro straordinario, a turni, notturno, festivo: applicazione, tutele, trattamento economicoincidenza degli istituti contrattuali Indennità Previdenziali e Assistenziali Calcolo indennità anticipate in busta paga dal datore di lavoro: malattia, maternità, congedi parentali e congedi straordinariCompilazione della denuncia uniemens e recupero su F24Infortunio sul lavoro: denuncia di infortunio e calcolo delle indennità Casi pratici Ammortizzatori sociali Cassa integrazione ordinaria e straordinariaProcedure di Mobilità e Contratti di Solidarietàprocedure, adempimenti, pagamenti diretti e indiretti, prestazioni per i lavoratori sospesi Calcolo del tFR e Risoluzione del rapporto di lavoro Licenziamento, dimissioni, risoluzione consensuale, dimissioni per giusta causa incentivo all’esodo Preavviso: criteri di calcolo e indennità sostitutivaMaturazione TFR: elementi che compongono la base imponibilerivalutazione Accantonamenti Calcolo della liquidazione in busta paga Contratto di lavoro parasubordinato il contratto a progettoAdempimenti e registrazioni obbligatorie Il trattamento previdenziale e fiscale

p. 88 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docentelaura tonetto Consulente in materia di Diritto del Lavoro, Diritto sindacale, Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata12 ore

Datebologna27 novembre,1, 3 dicembre14.00-18.00

Ferrara9, 11, 16 dicembre14.00-18.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iVA

AMMINIStRAZIONE DEl PERSONAlE E gEStIONE BUStE PAgA - AvANZAtO

Page 90: Percorsi formativi 2014

COllABORAtIvE ORgANIZAtION Dalla comunicazione interfunzionale al cambiamento strategico

OBIEttIvIL’ingresso dei social network nella vita organizzativa sta mutando il modo di costruire il consenso e di gestire alcuni aspetti della leadership e dell’innovazione strategica come la comunicazione e l’engagement delle persone. Le nuove forme organizzative sembrano richiedere nuovi modi di esercitare la leadership, sempre meno focalizzata e apicale, ma maggiormente distribuita all’interno di gruppi (community) di persone, sempre più protagoniste nella co-creazione della conoscenza. il corso, avvalendosi del contributo di testimonianze, è fondamentale per definire un modello operativo che orienti e sostenga legami e connessioni tra aree dell’impresa, business e persone e per delineare le dimensioni di una leadership in grado di innescare la “trasformatività” (che non è semplice cambiamento) attraverso gli aspetti distintivi del lavorare con gli altri. Trasferire un approccio metodico alla promozione ed all’implementazione di idee innovative (Collaborative idea management).

CONtENUtICollaborazione usuale e nuova collaborazione: il futuro prossimo del management e della leadershipTecnologie per le relazioni e per la mass collaborationCreazione di legami e connessioni fra le personeSocial Economy e Social Media Strategypossibili misurazioni del roi del lavoro collaborativo Wiki, blog, forum e piattaforme di idea managementTestimonianze e case history

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Durata12 ore Ogni incontro avrà come tema un case aziendale che sarà presentato da manager e DG di aziende italiane e multinazionali.

Datebologna4, 11, 18 giugno16.00-20.00

Ferrara9, 16, 23 ottobre16.00-20.00

Quota di iscrizione€ 400,00 + iVA

Docente Elisabetta ZanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Page 91: Percorsi formativi 2014

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014Interno della Fondazione Aldini Valeriani

Page 92: Percorsi formativi 2014

COMMERCIALE E MARKETING

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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BOLOGNA

fERRARA

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6

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3

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29

10 9

4

4

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G f M A M G L A S O N D

G f M A M G L A S O N D

Il piano commerciale

Il piano commerciale

Key account manager

forecasting

forecasting

Il marketing dei servizi

Il social media branding

Il lancio di nuovi prodotti

Pricing dei beni industriali

Pricing dei beni industriali

Realizzare la strategia di marketing

Realizzare la strategia di marketing

Marketing metrics

TAM TAM: 6 modi per promuovere prodotti e servizi

La strategia green&blue per il marketinge le vendite

Il marketing business to business

Page 93: Percorsi formativi 2014

p. 92 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TuO PERCORSO

responsAbILecommercIALe e mArketIng

CORE COMPETENCES

SOfT SKILLS

PROfESSIONAL TOOLS

CROSS SKILLS

Page 94: Percorsi formativi 2014

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Il piano commerciale

Key account manager

forecasting

Il marketing dei servizi

Il marketing business to business

Il social media branding

Il lancio di nuovi prodotti

Pricing dei beni industriali

Realizzare la strategia di marketing

La strategia green&blue per il marketing e le vendite

Marketing metrics

TAM TAM: 6 modi per promuovere prodotti e servizi

L’immagine della mappa mentale del Responsabile Commerciale e Marketing

è disponibile sul sito www.fav.it

Il ruolo del Manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

Gestire il team per ottenere risultati

Capacità negoziali: successo nel business

uDrive

Project management

Project risk management

Cost&Time planning

Time&meeting management

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CORE COMPETENCES

PROfESSIONAL TOOLS

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finanza per non specialisti

formazione formatori

Controllo strategico dei costi

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Page 95: Percorsi formativi 2014

IL PIANO COMMERCIALEPianificare l’attività orientata allo sviluppo delle vendite

OBIETTIvIIl corso fornisce le competenze adeguate per tradurre le strategie commerciali in un piano d’azione che porterà al raggiungimento dei risultati attesi. L’obiettivo è di facilitare l’acquisizione di un metodo di lavoro che permetta di non disperdere energie e tempo convogliando le azioni ed i comportamenti all’obiettivo commerciale condiviso.

CONTENuTIPillole in e-learning: Pre - nella settimana antecedente l’aula per generare una conoscenza di base comunePost - in quella successiva per rinforzare i concetti ed i metodi approfonditi durante l’aulaOrientamento al cliente Coordinare una squadra vincenteComprendere i bisogni del clienteLe dieci dimensioni della qualità del servizioAffrontare le sfideAulaIl processo di pianificazione commerciale e i suoi “output”: il piano ed il budget ovvero strategia e tattica, cifre e risultati attesiLe riflessioni sull’offerta dell’impresa: i concetti di mix, di differenziazione, di costo del venduto e di qualità progettataLe riflessioni sulla domanda: i concetti di cliente, di posizionamento e di qualità percepitaLe caratteristiche e i vantaggi dell’offerta dell’impresa incontrano il beneficio atteso di chi domanda: il ruolo del prezzo, per analizzare l’ambiente competitivo (price vs no price) e per consentire lo scambio Concetti e strumenti per capire e misurare il potenziale di mercato (market size) ed il livello di attrattivitàRagionare in termini di market share e di decisioni necessarie per il suo sviluppoValutare le azioni commerciali mediante il concetto di margine di contribuzione, per derivarne gli obiettivi minimi in termini di volume e di fatturato di pareggioL’impiego di capitale circolante legato alla venditaAnalisi di tre differenti piani commerciali per imprese B2C, B2B e per quelle di servizi

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 94 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna9, 10 giugno 09.00-17.00

24, 25 novembre 09.00-17.00

Ferrara17, 19 giugno 09.00-17.00

27, 28 novembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 720,00 + IVA

Page 96: Percorsi formativi 2014

KEy ACCOuNT MANAGER

OBIETTIvIIl cambiamento del mercato, dei clienti e delle loro aspettative ci porta ad affinare i metodi di contatto, ad acquisire nuove abilità negoziali e a riaggiornare la dimensione manageriale del ruolo commerciale, trovando nuove motivazioni.La competitività è fortissima in tutti i settori – anche il K.A. che è il portavoce della propria azienda è chiamato a puntare ad essere il miglior professionista del proprio settore – ciò significa continuare ad imparare anche se già abbiamo raccolto notevoli successi. Come preparare ed orientare le trattative agli obiettivi prefissati? Quali azioni producono risultati e quali no?L’obiettivo è far costruire un modello di accounting focalizzato a mantenere relazioni di business continue e durature coi clienti in portafoglio e individuare nuovi clienti da sviluppare.

CONTENuTICome è cambiato il ruolo commercialeL’analisi dei miei clienti: la segmentazione ed il rapporto tempo dedicato/risultati conseguitiIl piano a medio termine: strategie per raggiungere i risultati La preparazione del cliente, delle visite, e la scelta degli interlocutoriL’atteggiamento mentale nel rapporto con il cliente: come essere davvero partners?La relazione con il cliente La raccolta delle informazioni La proposta: personalizzarla-renderla accattivante Il feedback, le obiezioni, il reclamoIl post visita: essere professionisti e uomini d’azienda

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DocentePaolo ferioliHa maturato esperienze in aziende nazionali e multinazionali in diversi ruoli commerciali.trainer kaeser e Master Advanced in Programmazione Neurolinguistica.

Durata21 ore

DateBologna30 settembre,24 ottobre, 18 novembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 900,00 + IVA

Page 97: Percorsi formativi 2014

fORECASTINGPrevedere i risultati di mercato

OBIETTIvIIl corso, attraverso l’utilizzo della statistica come strumento di studio e previsione dei risultati di mercato, fornisce modelli adattabili, utili al fine di monitorare e ridurre i rischi d’impresa favorendo così lo sviluppo del budget, la previsione delle vendite e le politiche di sviluppo.

CONTENuTIObiettivi e utilizzo dei sistemi previsionali in ambito marketing e venditeLe tecniche statistiche per la previsione delle venditeRelazione fra forecast e budget annualeAnalisi del mercato di riferimento e previsione della domandaIl ciclo di vita di un prodottoLa gestione dei prodotti meno redditiziL’introduzione di nuovi prodottiValutazione del rischio di un’innovazionePrevisione di vendita, politiche commerciali e di pricingLe matrici decisionali applicate ai canali di distribuzioneAnalisi e previsione dei costi distributiviLe tecniche di simulazione per il budgeting economico e finanziarioLa scelta degli investimenti e le misure per la valutazione del rischiofinanziarioPrevisioni e tecnologiaL’uso dei software più diffusi: excel e accessI sistemi tecnologici avanzati

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 96 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata7 ore

DateBologna28 gennaio 09.00-17.00

3 novembre 09.00-17.00

Ferrara29 gennaio 09.00-17.00

4 novembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 98: Percorsi formativi 2014

IL MARKETING DEI SERvIzIA ciascuno il suo Marketing

OBIETTIvIIl corso è dedicato agli imprenditori ed ai manager che operano nel settore dei servizi o a chi, pur operando nel settore industriale, ritene il servizio importante per lo sviluppo della propria posizione competitiva. Partendo dall’analisi dei problemi che normalmente si incontrano nelle imprese di servizi, impossibilità di fare magazzino, difficoltà nella sincronizzazione tra domanda ed offerta e complessità nel controllo delle interazioni umane, e passando per la creazione di una forte relazione con il cliente attraverso il concetto di qualità del servizio, si terminerà focalizzando l’attenzione sulle conoscenze necessarie alle imprese per implementare strategie di servizio in grado di generare un vantaggio competitivo.

CONTENuTICosa sono i servizi e perché il marketing dei servizi è diversoIl marketing mix dei serviziIl marketing mix tradizionale basato sulle 4 PIl marketing mix allargato per i servizi: People, Physical evidence e ProcessIl modello dei gap per definire la qualità dei serviziIl comportamento tipico del consumatore di serviziLe aspettative e le percezioni del cliente in merito al servizioL’innovazione e la progettazione del servizioI servizi e la tecnologia: nuovi servizi e/o nuove modalità di erogazioneIl supporto fisico ed il concetto di servicescapeIl ruolo dei dipendenti e dei clienti nell’erogazione del servizioL’erogazione del servizio attraverso gli intermediari e i canali elettroniciLe differenti strategie di comunicazione per allineare le promesse di servizio all’erogazione dello stessoIl pricing dei servizi

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 97

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna6, 8 maggio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 99: Percorsi formativi 2014

IL MARKETING BuSINESS TO BuSINESS

OBIETTIvINel mercato Business to Business (B2B) il cliente non è rappresentato dal consumatore singolo bensì dalle organizzazioni – private o pubbliche – che domandano tre differenti tipologie di prodotto: beni di input per il processo produttivo, materiali di consumo e servizi e beni strumentali. Capire il cliente B2B e sviluppare su tale comprensione un piano di marketing specifico è l’obiettivo di questo corso.

CONTENuTIPerché il mercato B2B è differente dal B2CAnalisi delle variabili che influenzano il comportamento d’acquisto del cliente businessSviluppo di un possibile modello per analizzare le specificità del cliente businessDefinire ambito e contenuti della funzione marketing nell’impresa B2BSegmentation – Targeting – Positioning e Planning nelle imprese B2BAnalisi dei fattori che impattano sulla percezione di valore e sul valore ricercato dal cliente businessLe politiche di prodottoL’equilibrio tra standardizzazione e personalizzazioneLe strategie di modularizzazioneLa gestione del mix in un’ottica dinamica ed orientata all’innovazioneLe politiche di prezzoI costi della qualità progettataLa misurazione della qualità percepita dal cliente businessLe politiche distributiveL’impatto del processo logistico nella soddisfazione del cliente businessAspetti organizzativi e gestionali della rete venditaLa gestione del portafoglio clientiCenni alle politiche di comunicazioneLa comunicazione a supporto della relazione con il cliente business

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 98 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna16, 18 giugno09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 100: Percorsi formativi 2014

IL SOCIAL MEDIA BRANDINGImprese, prodotti e social media

OBIETTIvIIl corso offre strumenti e conoscenze d’avanguardia per poter identificare stili e modalità promo-comunicazionali, per scegliere contenitori digitali “2.0” in coerenza con le strategie di posizionamento e di visibilità del brand aziendale. Verranno, inoltre, sviluppate conoscenze di applicativi e modalità digitali per riuscire a incrementare il business anche a livello internazionale.

CONTENuTIDal cliente 1.0 a quello 2.0La nuova comunicazione B2C e B2BIl Brand 2.0Digital Brand EquityPartecipazione, EngagementI contesti diventano ContenutiDal contenuto alla relazione: il rapporto tra gli utenti come centro della comunicazionePanoramica e analisi dei Social Media: definizioni e applicazioniIl marketing del terzo millennio - cambiare le prospettiveIl marketing della partecipazione, del dialogo, della viralitàIl coinvolgimento degli utenti al valore dei prodotti/servizi: cosa si può ottenere con il Web 2.0 che finora non è stato possibileI limiti e i rischi del Web 2.0: cosa si deve temere, cosa bisogna imparare a gestireSocial Business Networking (Twitter, Facebook, Linkedin, ecc.)Come sviluppare una Social Media Brand StrategyCome sviluppare il brand online: modelli pubblicitari digitali, tra pay per click e demand generation

p. 99

Docentefabio fabbiImprenditore e studioso attento del mercato in evoluzione, da anni è relatore a conferenze in Italia e all’estero sui temi che incrociano il marketing, la comunicazione e le tecnologie. Tra i primi professionisti del marketing a integrare la comunicazione tradizionale e quella digitale.

Durata16 ore

DateBologna20, 27 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 720,00 + IVA

Page 101: Percorsi formativi 2014

IL LANCIO DI NuOvI PRODOTTI

OBIETTIvIVerranno analizzati i processi chiave per creare la struttura del piano di lancio di un nuovo prodotto con il dettaglio della analisi e delle ricerche necessarie. Particolare attenzione verrà riservata inoltre alle strategie di comunicazione dedicate sia al momento del lancio di un nuovo prodotto sul mercato sia alla valutazione della comunicazione post-lancio. Verrà offerta una prospettiva per le attività di lancio prodotti e servizi in chiave di marketing contemporaneo, con attenzione ai diversi mercati di sbocco e alla possibilità di creare nuovi mercati.

CONTENuTIInnovazione come molla per lo sviluppo e l’evoluzione dell’offertaI criteri strategici per i nuovi prodotti e serviziL’analisi competitiva e di scenario per i nuovi prodotti e serviziGli strumenti attuali della ricerca di mercatoLo strumento TOWS per i nuovi prodotti e serviziLa dimensione geografica del lancio e il potenziale relativoIl piano marketing di lancio dei nuovi prodotti e servizi: la creazione di una strategia distintivaIl controllo di marketing per i nuovi prodotti e servizi

p. 100 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteMaurizio MoriniConsulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale.

Durata28 ore

DateBologna14, 21, 28 maggio e 4 giugno09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 960,00 + IVA

Page 102: Percorsi formativi 2014

PRICING DEI BENI INDuSTRIALIDefinire il valore dell’offerta nel B2B

OBIETTIvIIl corso è dedicato agli imprenditori ed ai manager che operano nel settore dei beni industriali con l’obiettivo di analizzare le fasi che conducono alla definizione del prezzo del prodotto. La decisione di approfondire tale tema nasce dal ruolo che la variabile prezzo ha assunto nelle imprese industriali: di influenza della posizione competitiva dell’impresa, di punto di riferimento per lo sviluppo delle relazioni con i clienti, di “primo motore” del valore complessivo dell’impresa.

CONTENuTIIl ruolo del prezzo in riferimento alle caratteristiche dei mercati B2BApprocci alla determinazione del prezzoTarget cost – target profit – target priceTarget price – target profit – target costAnalisi e valutazione delle componenti di costo che si determinano nella relazione con il clienteAnalisi dei fattori che incidono sulla qualità percepita e sul valore ricercato dai clientiFormulare una corretta value proposition

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 101

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata7 ore

DateBologna28 maggio09.00-17.00

10 dicembre09.00-17.00

Ferrara29 maggio09.00-17.00

4 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 103: Percorsi formativi 2014

REALIzzARE LA STRATEGIA DI MARKETINGConcetti e strumenti per non subire il mercato

OBIETTIvIIl corso fornisce i concetti e gli strumenti per migliorare i risultati di business attraverso la definizione di corrette strategie di marketing. Si faciliterà l’acquisizione di capacità e metodi per riuscire ad anticipare i competitors sul mercato, definire politiche di prodotto e di servizio che incidano sullo sviluppo del fatturato e determinare azioni commerciali ben calibrate alle esigenze dei clienti.

CONTENuTII tre pilastri del marketingL’orientamento al cliente dell’intera impresaLa capacità di competereLa produzione di reddito come contropartita della soddisfazione del clienteMarketing strategico e marketing operativoLe fasi del processo di sviluppo della strategia di marketingSegmentazione e definizione dei “Target Profile”La concettualizzazione del mercato di riferimento (i cubi di Abel)La griglia di macrosegmentazioneLa microsegmentazione (mercati B2C e B2B)Identificazione dei TargetMisurazione dell’attrattività dei TargetMarket size vs Market shareMisurazione della capacità competitiva dell’impresaI vantaggi legati alla qualità del mixI vantaggi legati alla struttura dei costiI vantaggi basati sulle competenze chiaveI vantaggi legati sul potere di mercatoIdentificazione dei competitors e mappe di posizionamento relativeStrategie di posizionamento sul mercatoLe strategie di copertura del mercatoAnalisi del comportamento di risposta del cliente al posizionamento dell’impresaAnalisi delle mappe di posizionamentoIl collegamento con il marketing operativo: cenni allo sviluppo del piano operativo orientato allo sviluppo delle vendite

AuLA IN vISuAL THINKING

p. 102 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna4, 6 febbraio09.00-17.00

3, 8 luglio 09.00-17.00

Ferrara10, 12 febbraio 09.00-17.00

9, 16 luglio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 104: Percorsi formativi 2014

LA STRATEGIA GREEN & BLUE PER IL MARKETING E LE vENDITE

OBIETTIvICostruire una cultura comune dell’innovazione e della gestione secondo una filosofia ed una pratica di management sostenibile ed eco-orientata, applicando vere e proprie green practises.

CONTENuTIStrumenti green&blue per il marketingStrumenti green&blue per le venditeLa differenziazione attraverso le scelte green & blueLa gestione operativa del marketing e delle vendite in ottica green & blueIl coinvolgimento attivo dei clienti e dei partnerIl controllo ed il miglioramento

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DocenteMaurizio MoriniConsulente e formatore sui temi della strategia, del marketing e dell’innovazione. Dal 2002 imprenditore nel settore dei servizi per le imprese, vanta una ventennale esperienza come manager d’azienda ed è autore di diverse pubblicazioni e libri sui temi di gestione aziendale.

Durata14 ore + 7 di follow up con case histories aziendali commentate a 3 mesi dal corso

Date3, 10 luglio09.00–17.00

Follow up24 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 820,00 + IVA

Page 105: Percorsi formativi 2014

MARKETING METRICS Fare marketing e misurarne i risulta-ti

p. 104 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteGiovanni CiafrèDocente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna11, 18 marzo09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

OBIETTIvIUna delle maggiori critiche rivolte al marketing è da sempre consistita nella mancanza di “misure” relative al suo contributo alla generazione del valore per l’impresa. Se da un lato è chiaro il ruolo del marketing come “motore” che traina il processo di generazione di valore per il cliente, non è chiaro, dall’altro lato, il suo contributo in termini di ritorno dagli investimenti che propone ed il loro impatto sulla performance dell’impresa. Il percorso formativo si propone quindi di rendere il marketing meno “fumoso”, facendo emergere la sua funzione di guida dell’impresa nel processo di creazione del valore per il cliente e per l’impresa stessa.

CONTENuTIDifferenze tra marketing strategico (orientato alla riflessione) e mar-keting operativo (orientato all’azione)Dallo scambio alla relazione: il ruolo del CRMCome costruire il proprio sistema informativo di marketingIl concetto di “cliente” mediante l’analisi dei bisogni e desideri e del comportamento d’acquistoGestire la customer satisfaction con il modello dei “gap”Analizzare le principali metriche di customer satisfactionLa formulazione di una strategia di marketingMisurare la quota di mercato ed il potenziale di mercatoLegare gli obiettivi di quota agli obiettivi di redditivitàDefinire il “gap di potenziale” per ricercare opportunità di sviluppo della domandaValutare gli investimenti di marketing in termini di ottimizzazione della quota di mercatoDalla strategia di marketing al marketing mix Per definire:il piano di comunicazione e le relative metrichele attività promozionali e le relative metricheil prezzo e le relative metrichei canali di distribuzione e fissare le relative metrichePer evidenziare: gli indicatori specifici per la valutazione della forza venditaCalcolare il return on marketing investment

AuLA IN vISuAL THINKING

Page 106: Percorsi formativi 2014

TAM TAM: 6 MODI PER PROMuOvERE PRODOTTI E SERvIzI

OBIETTIvI“What makes things go viral?”: questo è il concetto chiave per un nuo-vo modo di affrontare le sfide commerciali, risparmiando tempo e ri-sorse economiche.Il corso si propone di aiutare i partecipanti a comprendere come, in un contesto aziendale, si può risparmiare tempo e risorse utilizzando il “passa parola low cost” invece dei canali pubblicitari più tradizionali. Il seminario utilizza il metodo della ricerca applicata, sperimentata con successo dall’Università di Harvard e dalla “Wharton Business School.

CONTENuTICome sviluppare un piano di comunicazione interno o esterno in modo innovativo, utilizzando la psicologia del passaparolaI “social networks” e il concetto “virale”: cosa dice la ricerca?“Engineering viral concepts”: come, attraverso questo strumento, è possibile promuovere i prodotti ed i servizi delle aziendeI “New Trends” nella comunicazione, con riferimento al contesto aziendale in Italia6 modi di successo per promuovere il passaparola aziendale, in modo positivo ed innovativo, illustrato attraverso casi concretiIn che modo è possibile utilizzare la ricerca, per ripensare la comunicazione aziendale abbassandone i costi

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DocentePhil TaylorConsulente e formatore senior, in 30 anni di lavoro ha sviluppato numerosi progetti finalizzati a potenziare la comunicazione aziendale, rendendo l’impresa strategicamente vincente e competitiva a livello nazionale ed internazionale. Nei suoi progetti formativi ha poi riposto grande attenzione nel potenziamento del Brand Aziendale, nella formazione di manager e dirigenti. È attualmente impegnato nello sviluppo di molteplici Reti d’Impresa.

Durata7 ore

Date07 aprile09.00-17.00

13 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 350,00 + IVA

Page 107: Percorsi formativi 2014

p. 1 PERCORSI FORMATIVI 2014Aula Fondazione Aldini Valeriani

Page 108: Percorsi formativi 2014

INFORMATIONTECHNOLOGY

BOLOGNA

Active directory

L’applicazione è mobile

To cloud or not to cloud?

La sicurezza informatica

La virtualizzazione

FERRARA

L’applicazione è mobile

To cloud or not to cloud?

La sicurezza informatica

La virtualizzazione

G F M A M G L A S O N D

G F M A M G L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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3 16

5 5

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3 5

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7 17

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27

7 6

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I processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con Sharepoint

I processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con Sharepoint

Page 109: Percorsi formativi 2014

p. 108 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TuO pERCORSO

it mAnAger

CORE COMpETENCES

pROFESSIONAL TOOLS

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

Page 110: Percorsi formativi 2014

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L’immagine della mappa mentale dell’IT Manager

è disponibile sul sito www.fav.it

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p. 115

CORE COMpETENCES

Active directory

L’applicazione è mobile

To cloud or not to cloud?

La sicurezza informatica

La virtualizzazione

I processi aziendali: dalla pianificazione alla gestione digitale con Sharepoint

project Management

project Risk Management

Cost & Time planning

Time & Meeting Management

pROFESSIONAL TOOLS

Il ruolo del manager in tempi di innovazione

Capacità negoziali, successo di business

Gestire il team per ottenere risultati

Comunicazione efficace

uDrive

Formazione formatori

Il controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

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Page 111: Percorsi formativi 2014

ACTIvE DIRECTORY

OBIETTIvIObiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze necessarie per poter utilizzare al meglio le potenzialità di un ambiente Active Directory con Windows Server. il corso affronta argomenti legati alla configurazione, gestione e manutenzione degli Active Directory Services, in ambienti locali e in ambienti geografici e del servizio DNS. Vengono affrontate tematiche riguardanti la gestione dell’ambiente AD, la gestione, la configurazione dei computer del dominio tramite l’utilizzo di Group Policy e le relative potenzialità. L’integrazione e le nuove funzionalità introdotte. Vengono inoltre illustrati, tramite la configurazione e la loro gestione, i ruoli.

CONTENuTIGestione della sicurezza e delle configurazioni tramite policies Delega del supporto ai clientsgestione policies di sicurezzagestione policies di installazione softwarePolicies di auditingSicurezza nell’autenticazionePassword policiesAudit dell’autenticazioneGestione DNSintroduzione e concetti di base Installazione e configurazione di un server DNS in ambiente di dominioConfigurazione avanzataInstallazione domain controllersOpzioni di installazionegestione dei ruoli Operations mastersGestioni di siti e replicheConfigurazione siti e subnets Configurazione global catalog e application partitionsConfigurazione delle replicheContinuità del servizio di directorygestione del database di Active DirectoryBackup e restore di domain controllersGestione domini e foresteConfigurazione domain e forest functional levelsgestione domini multipli e relazioni di trust

p. 110 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteFilippo Colettiesperto in progetti sistemistici su Server Microsoft, ambienti virtualizzati Vmware ESX, Networking

Durata14 ore

DateBologna15, 16 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 480,00 + IVA

Page 112: Percorsi formativi 2014

L’AppLICAzIONE è MOBILE

OBIETTIvIVerranno sviluppate le competenze necessarie per interpretare e sfruttare le nascenti possibilità fornite dalla diffusione di dispositivi mobile, per gestire il passaggio da sito web ad applicazione web, analizzando i principali linguaggi di sviluppo. Si consentirà di sviluppare applicazioni basate sia su framework indipendenti sia su framework nativi.

CONTENuTIDa sito web a webappWebapp per dispositivi mobile: HTML 5, jQuery Mobile e AJAXHtmL 5 per dispositivi mobilejQuery Mobile come framework frontendSviluppo di app native con phoneGap Dalla webapp alla app nativa: strumenti disponibiliinstallare Phonegap e i suoi componenti con npmCompilare applicazioni per Android e iOSPhonegap come framework di sviluppo per iOS e AndroidAndroid e google Play StoreiOS nativo e Android nativoiOS: device e caratteristicheAndroid: device e caratteristicheLo sviluppo nativo su iOSLo sviluppo nativo su Android

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DocenteFabio LelliSviluppatore esperto in molti linguaggi web oriented, consulente per diverse aziende di sviluppo software, web application e app mobile. Sviluppa in ambienti open source ed utilizza linguaggi di programmazione e framework di sviluppo in modo integrato.

Durata21 ore

DateBologna3, 5, 10 febbraio09.00-17.00

16, 18, 23 giugno09.00-17.00

Ferrara7, 9, 14 maggio 09.00-17.00

17, 22, 24 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 640,00 + IVA

Page 113: Percorsi formativi 2014

TO CLOuD OR NOT TO CLOuD?

OBIETTIvILa questione di fondo è: quale opzione di sourcing infrastrutturale privilegiare? To outsource or not to outsource, riattualizzato ai tempi del cloud?Non vi è dubbio, sulla carta il cloud rappresenta un’alternativa sostenibile ai sistemi in-house: flessibilità, scalabilità, costi variabili coerenti con l’effettivo consumo IT, possibilità di delegare la business continuity a infrastrutture gestite da terzi riducendo il costo del personale interno addetto alla manutenzione e automazione dei sistemi. Tutto questo genera interesse, ma nella realtà il cloud viene considerato un’opzione e non ancora la soluzione: perché? Attraverso l’analisi delle opportunità offerte dai principali servizi cloud presenti sul mercato, verranno individuate le soluzioni ottimali per la migrazione dei dati elettronici su spazi di storage virtuali.

CONTENuTICaratteristiche dei servizi cloudValore dei servizi cloudPassaggi per una migrazione di successoimpatto e cambiamenti sull’it managementrischi e conseguenzeI principali servizi cloud: Google, Microsoft, Adobe

p.112 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteAndrea BaioniConsulente e formatore nel settore dell’itC dal 1986. Dal 2000 si occupa di web marketing con attenzione alle azioni SeO e Social media.

Antonio petroneSistemista senior con esperienza pluriennale in realtà aziendali complesse, specializzato nella virtualizzazione e nel Cloud è certificato microsoft per Windows Server ed exchange.

Durata7 ore

DateBologna5 maggio09.00-17.00

5 dicembre09.00-17.00

Ferrara4 aprile09.00-17.00

1 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 220,00 + IVA

Page 114: Percorsi formativi 2014

LA SICuREzzA INFORMATICA

OBIETTIvIil corso ha come obiettivo principale quello di fornire all’it manager le conoscenze necessarie per poter individuare e valutare le esigenze di sicurezza della propria infrastruttura, potendo poi impostare procedure e sistemi che garantiscano protezione e sicurezza dei dati.

CONTENuTIIntroduzione alla sicurezza: concetti di baseDisponibilità, integrità e riservatezza dei datiLa gestione del rischioLe fasi di gestione del rischio: analisi del rischio e controllo del rischioOrganizzazione della sicurezza: processi, persone e tecnologieLe minacceLe minacce interne e le minacce esterneLe minacce tecniche e non tecniche: dal phishing al social engineeringLe tecnologie per la sicurezzaLa sicurezza del dato: proteggere i dati dagli attacchiLa sicurezza del dato: proteggere i dati dai disastri (la business continuity e il disaster recovery)Focus sulla sicurezza dei dispositivi mobiliCenni sulle normeStandard ed enti di standardizzazioneLe norme sul sistema di gestione della sicurezzaAspetti sociali, etici e legali della sicurezza informatica

p. 113

DocenteDaniele MazzaSpecialista informatico, ricopre il ruolo di formatore senior e consulente con esperienza pluriennale sui temi di sicurezza informatica.

Durata16 ore

DateBologna12, 14 maggio09.00-18.00

24, 29 settembre09.00-18.00

Ferrara6, 8 maggio09.00-18.00

21, 28 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 480,00 + IVA

Page 115: Percorsi formativi 2014

LA vIRTuALIzzAzIONE

OBIETTIvIObiettivo del percorso è quello di fornire le competenze principali per l’implementazione di sistemi virtualizzati attraverso le tecnologie proposte dai due principali attori del mercato: VmWare e microsoft. Al termine del percorso, l’IT Manager sarà in grado di scegliere la soluzione di virtualizzazione più aderente alle necessità aziendali e di implementarla sui sistemi presenti in azienda.

CONTENuTIInstallare, configurare e gestire la virtualizzazione con VmWareintroduzione alla virtualizzazioneQuale versione implementareCreare macchine virtualivCenter ServerConfigurare e gestire reti virtualiConfigurare e gestire storage virtualigestire le macchine virtualiLa protezione dei dati sulle macchine virtualiinstallazione di componentiLa virtualizzazione con Microsoft Hyper-vLa virtualizzazione di server, desktop, applicazioniPianificazione del ruolo di Hyper-V ed installazioneCreazione e configurazione di macchine virtualigli snapshotDa macchina fisica a macchina virtualeLa gestione delle macchine virtuali

p. 114 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteAntonio petroneSistemista senior con esperienza pluriennale in realtà aziendali complesse, specializzato nella virtualizzazione e nel Cloud. È certificato microsoft per Windows Server ed exchange.

Durata28 ore

DateBologna3, 7, 10, 14 aprile 09.00-17.00

5, 7, 12, 19 novembre 09.00-17.00

Ferrara27, 30 gennaio3, 6 febbraio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 840,00 + IVA

Page 116: Percorsi formativi 2014

I pROCESSI AzIENDALI: DALLA pIANIFICAzIONE ALLA GESTIONE DIGITALE CON SHAREpOINT

OBIETTIvIOggi l’IT manager ha in azienda un ruolo operativo, ma allo stesso tempo organizzativo. Uno dei suoi compiti è quello di garantire la conversione della gestione dei processi aziendali da tradizionale ad automatizzata, supportando tutti i settori aziendali. Gli argomenti affrontati permetteranno di analizzare ed ottimizzare i processi aziendali, di gestire la fase di conversione e di implementare un sistema informatizzato di gestione attraverso l’utilizzo di microsoft SharePoint.

CONTENuTIL’analisi dei processi aziendalimodelli aziendalimodelli di processimappatura e modellazioneAnalisi e miglioramento dei processiDal processo aziendale all’ITL’automazione dei processiDa processo ad applicazioneProcessi human-centricProcessi computer-centricL’automazione del workflowInstallazione e gestione produttiva di Sharepointintroduzione a SharepointDefinizione di utenti, gruppi e gestione delle policiesCreazione di siti tramite modelli predefinitiUtilizzo dei workflow predefiniti

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DocenteAndrea BaioniConsulente e formatore nel settore dell’ITC dal 1986. Dal 2000 si occupa di web marketing con attenzione alle azioni SeO e Social media.

Maurizio zaccheroniEsperto di grafica creativa e web, consulente e formatore Applicativi Adobe

Antonio petroneSistemista senior con esperienza pluriennale in aziende complesse, specializzato nella virtualizzazione e nel Cloud. È certificato microsoft per Windows Server ed exchange.

Durata24 ore

DateBologna17, 20, 27 febbraio09.00-18.00

1, 9 e 16 luglio09.00-18.00

Ferrara7, 10, 14 aprile09.00-18.00

6, 13, 20 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 640,00 + IVA

Page 117: Percorsi formativi 2014

Laboratorio Istituto Aldini Valeriani

Page 118: Percorsi formativi 2014

AMMINISTRAZIONE FINANZA E CONTROLLOBOLOgNA

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10

10

g F M A M g L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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Dal risultato economico al risultato finanziario

Il private equity

Analisi di bilancio

Financial Controller

Missione controlling

Sustainable growth Rate

Budgeting

Il bilancio consolidato

Gestione efficace della tesoreria

Contabilità clienti

Contabilità fornitori

Recupero crediti

Audit finanziario

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS

FERRARA g F M A M g L A S O N D

Dal risultato economico al risultato finanziario

Missione controlling

Il bilancio consolidato

Gestione efficace della tesoreria

Contabilità clienti

Contabilità fornitori

Recupero crediti

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS

Page 119: Percorsi formativi 2014

p. 118 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TuO pERCORSO

responsAbILeAMMInIsTrATIVo

CORE COMpETENCES

pROFESSIONAL TOOLS

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

Page 120: Percorsi formativi 2014

p. 119

Il private equity

Il bilancio consolidato

Gestione efficace della tesoreria

Contabilità clienti

Contabilità fornitori

Recupero crediti

Audit finanziario

L’immagine della mappa mentale del Responsabile Amministrativo

è disponibile sul sito www.fav.it

Il ruolo del manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Business writing

uDrive

Formazione formatori

Marketing di prodotto

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p. 151

CORE COMpETENCES

pROFESSIONAL TOOLS

project management

project risk management

Cost&time planning

Time&meeting management

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Page 121: Percorsi formativi 2014

p. 120 PERCORSI FORMATIVI 2014

CREA IL TuO pERCORSO

conTroLLer

CORE COMpETENCES

pROFESSIONAL TOOLS

SOFT SKILLS

CROSS SKILLS

Page 122: Percorsi formativi 2014

p. 121

Dal risultato economico al risultato finanziario

Il private equity

Analisi di bilancio

Financial Controller

Il bilancio secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS)

Missione controlling

Sustainable growth Rate

Budgeting

L’immagine della mappa mentale del Controller

è disponibile sul sito www.fav.it

Il ruolo del manager in tempi di innovazione

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Business writing

uDrive

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p. 125

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CORE COMpETENCES

pROFESSIONAL TOOLS

project management

project risk management

Cost&time planning

Time&meeting management

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p. 158

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p. 164

p. 165

p. 166

p. 167

Formazione formatori

Marketing di prodotto

p. 149

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Page 123: Percorsi formativi 2014

DAL RISuLTATO ECONOMICO AL RISuLTATO FINANZIARIOProfit is an opinion, cash is a fact

OBIETTIvIIl corso intende chiarire il concetto di risultato finanziario, mostrandone i vantaggi a livello di strumento direzionale. L’obiettivo di redigere il budget finanziario e di tesoreria si raggiungerà passando dall’analisi dei metodi e degli strumenti per il suo calcolo e la sua gestione, alla verifica della compatibilità finanziaria dei piani e dei programmi di attività.

CONTENuTICapire le divergenze tra risultato economico e risultato finanziario.Capire l’importanza del rendiconto finanziario ad integrazione del bilancio d’esercizioGestire la tesoreria, ovvero imparare a ragionare in termini di “cassa che entra” e “cassa che esce” dalle aree:- operativa;- degli investimenti – disinvestimenti;- delle gestioni accessorie e straordinarie;- delle decisioni di finanziamento e degli impegni di rimborso;Approfondire il concetto di ciclo monetarioAnalizzare le metodologie per l’impostazione di una previsione finanziaria: raccolta delle informazioni utili per lo sviluppo della previsione.Evidenziare in pratica come si sviluppano il budget finanziario e quello di tesoreria mediante 4 passaggi:- Definire il piano di sviluppo- Illustrare gli impatti sul conto economico e sullo stato patrimoniale- Individuare le soluzioni di copertura del fabbisogno, calcolandone gli impatti in termini di onerosità- Valutare il budget finanziario sulla base di alcuni indici di bilancio.

p. 122 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docentegiovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato nell’area Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Datebologna17, 19 giugno09.00-17.00

26 novembre, 3 dicembre09.00-17.00

Ferrara23, 25 giugno09.00-17.00

27 novembre, 4 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 124: Percorsi formativi 2014

IL pRIvATE EquITy Strumento di sviluppo della piccola e media impresa

OBIETTIvIIllustrare la funzione dello strumento finanziario del private equity, approfondendo i presupposti di convenienza, per l’utilizzo dello strumento, in presenza di start up o di elevata potenzialità di crescita dell’azienda.Far conoscere le procedure di accesso all’utilizzo del capitale di private equity.

CONTENuTIDefinizioneIl capitale di rischio temporaneo, private equity e venture capitalOwn Capital and Borrowed CapitalUna variante del capitale di rischio fra debito ed equity, le risorse integrative del capitale proprio. Struttura e dati statistici del mercato dei capitali “equity e venture” I requisiti per l’accessoAspetti qualitativi, il posizionamento sul mercato, organizzazione e strategia di sviluppoAspetti quantitativi, bilanci e business planSimulazioni per la convergenza verso i requisitiLa struttura economica, patrimoniale e finanziaria di adeguatezza.La presentazione dell’azienda e del piano industrialeAspetti normativiIl percorso tecnico per l’accesso, covenants e gestione dei rapporti societari partecipativi

AuLA IN vISuAL THINKINg

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Docentegiovanni CiafrèDocente e consulente senior, specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Filippo FenatiDocente e consulente junior specializzato nell’area del diritto societario.

Durata21 ore

Datebologna22, 23, 29 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Page 125: Percorsi formativi 2014

ANALISI DI BILANCIO

OBIETTIvIIl percorso formativo si propone di migliorare sia la lettura e l’interpretazione del bilancio, sia le conoscenze del processo di sviluppo della contabilità.Il partecipante verrà accompagnato all’interno delle voci di bilancio, delle relazioni tra di esse e delle relative “misure”, per poter ritrovare e valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale il significato delle strutture contabili. Successivamente, verrà proiettato all’interno di un “Benchmark”, dove le conoscenze acquisite sul bilancio saranno utilizzate ed ulteriormente ampliate per consentire di confrontare gli indicatori di bilancio della propria azienda con quelli dei competitors.

CONTENuTIIl sistema di accountingIl sistema di management e financial accounting. Lo stato patrimoniale, il conto economico ed il rendiconto finanziario: tre strumenti per un’analisi completa del bilancio di esercizio, confronti tra normativa nazionale e internazionale. Il collegamento delle tre componenti all’interno di un sistema di accounting.Management accountingDal check up aziendale al conto economico gestionale. Il conto economico gestionale (CEG) – strumento base per il responsibility ed il decision accounting. Gli elementi del CEG, il ricavo, il costo, il risultato. L’interpretazione dei margini di contribuzione. L’obiettivo di profitto – l’EBIT. La visione globale (olistica) del business: il concetto del Return On Investment (ROI) e lo Z Score di Altman.Financial accountingConnessione tra management accounting e financial accounting. La pianificazione finanziaria: l’importanza della previsione di cash flow, di EBITDA. L’indicatore di performance “principe”: il free cash flow ed il suo utilizzo nelle valutazioni d’azienda. La centralità della prospettiva finanziaria. La Balanced Scorecard, un quadro integrato di indicatori di performances ed un modello per lo sviluppo bilanciato dell’impresa. Gli indicatori della qualità.EsercitazioniLa riclassificazione dei bilanciL’analisi degli indicatori di redditivitàL’analisi degli indicatori di liquiditàL’analisi degli indicatori di stabilità e valoreL’analisi degli indicatori di Basilea 2L’analisi degli indicatori della qualità ed i KPILa valutazione dell’azienda: analisi dei metodi principali

p. 124 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione, finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

Datebologna1, 8 aprile09.00-17.00

18, 25 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 126: Percorsi formativi 2014

FINANCIAL CONTROLLERIl controllo della posizione finanziaria dell’impresa

OBIETTIvIIl percorso formativo è dedicato ai manager dell’area amministrazione, finanza e controllo, con l’obiettivo di fornire i concetti e gli strumenti operativi necessari per implementare il sistema di controllo della posizione finanziaria dell’impresa.

CONTENuTIIl concetto di posizione finanziaria:- il capitale impiegato per lo sviluppo delle vendite- il flusso di cassa generato dal business (free cash flow)- il capitale proprio- le scelte di indebitamentoAnalisi delle relazioni finanziarie che spiegano la posizione finanziaria dell’impresaCome sviluppare una strategia di cash managementLa reportistica del financial controller e l’analisi delle varianze finanziarie.

p. 125

Docentegiovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata7 ore

Datebologna11 marzo09.00-17.00

9 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 127: Percorsi formativi 2014

IL BILANCIO SECONDO I pRINCIpI CONTABILI IntERnAzIonAlI IAS/IFRS

OBIETTIvIIl corso ha l’obiettivo di far conoscere ed applicare i criteri di valutazione e redazione del bilancio secondo i Principi Contabili Internazionali e disporre di una visione completa degli impatti sulle principali voci di bilancio, dalle immobilizzazioni, all’attivo circolante, al patrimonio netto, considerando, volta per volta, i connessi impatti prospettici sul conto economico.

CONTENuTII documenti che compongono il bilancio secondo gli IAS Stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione sulla gestione under IAS e Rendiconto finanziario.le immobilizzazioni materiali e lo IAS 16Fair value o costo storico nel passaggio agli IAS/IFRS e negli anni successivi.procedure di ammortamento dei cespiti Criteri e tempi di ammortamento.Le logiche del component approach: gestione e impatti economico-patrimoniali.trattamento delle manutenzioni Tipologie di manutenzioni under IAS. Criteri di rilevazione e ammortamento dei costi per manutenzione.Possibili effetti gestionali nel passaggio dai principi nazionali agli IAS.Il leasingI mutamenti contabili e gestionali derivanti dall’applicazione dello IAS 17.Contratti che rientrano nell’ambito delle previsioni dello IAS 17.le immobilizzazioni immateriali Le nuove categorie d’immobilizzazioni immateriali.Le regole per la capitalizzazione dei costi di ricerca e sviluppo. Quali differenze nel periodo e nel metodo di ammortamento.L’impairment test Gli elementi contabili oggetto di impairment test.le rimanenzeLa valutazione delle rimanenze secondo gli IAS.le passività potenziali (IAS 37) L’impatto degli IAS sul bilancio nell’anno e negli anni successivi.

p. 126 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteRoberto AprilePhD, dottore commercialista e revisore contabile, professore a contratto di controllo contabile e direzionale presso l’Ateneo di bologna.

Durata7 ore

Datebologna27 gennaio09.00-17.00

10 luglio 09.00-17.00

Ferrara29 gennaio 09.00-17.00

3 luglio 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 128: Percorsi formativi 2014

MISSIONE CONTROLLINg

OBIETTIvIVuoi realizzare il sistema di controllo di gestione della tua azienda o effettuare un profondo ridisegno di un sistema già esistente? Questo corso ti fornirà le competenze necessarie ad entrare nel processo di controllo di gestione.

CONTENuTIManager & Controller, una squadra vincenteLa funzione del Manager e del Controller nel processo di controlling.Il processo di determinazione degli obiettivi, della pianificazione e della gestione. Il modello di comportamento cooperativo nel Controlling. Compiti e relativi obiettivi. I 10 comandamenti del “servizio del controlling”Il management-accountingIl conto economico di gestione – l’elemento base per il responsability accounting ed il decision accounting. L’interpretazione dei margini di contribuzione nella pianificazione delle vendite. “Vendere” l’obiettivo di profitto e visualizzarlo nel grafico del punto di equilibrio (il Break- Even-Point). Il sistema del conto economico di gestione ed i suoi subsistemi. Costi fissi - costi variabili, costi diretti - costi indiretti - definiti tramite il cubo dei costi.l’organizzazione in Profit CenterProfit Center e Division – I principi dell’organizzazione divisionale. I presupposti per l’introduzione di un’organizzazione divisionale. Il conto economico di gestione per un Profit Center. La determinazione del risultato per Profit Center. Prezzi standard di trasferimento fra i Profit Center.la pianificazione strategica, operativa e reattivaL’interconnessione tra pianificazione strategica, pianificazione a medio termine ed il budget operativo. La pianificazione e la previsione. La struttura della pianificazione aziendale – il cubo della pianificazione. Il piano di svolgimento del processo di budgeting. Il budget ed “expected actuals”.Gli elementi specifici del sistema di pianificazione operativaIl conto economico di gestione nell’ambito della pianificazione del fatturato, dei costi e dei profitti. L’ampliamento della pianificazione del profitto in un sistema integrato di budgetLa visione globale del Controlling: “l’albero del ROI” come guida per un miglioramento del budget. La suddivisione degli obiettivi aziendali in obiettivi specifici e vari tipi di budget relativiIl confronto tra valori previsti ed effettivi del fatturato, dei margini di contribuzione e dei costi di vendita nei Profit Center. Il budget flessibile dei costi nell’area della produzione. Il budget dei costi fissi e gli “standards of performance”.Il reporting direzionaleIl conto economico di gestione come base del reporting. L’inserimento degli scostamenti e la loro analisi. Il modello delle “quattro finestre”. La psicologia nella presentazione del reportingl’organizzazione del ControllingInserimento del Controller e del Treasurer nella struttura funzionale dell’impresa. Le funzioni proprie del Controller. Il mansionario del Controller. Il Controller centrale ed il Controller divisionale.

AuLA IN vISuAL THINKINg

p. 127

Docentegiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata21 ore

Datebologna13, 17, 19 febbraio09.00-17.00

10, 11, 17 novembre09.00-17.00

Ferrara5, 12, 20 febbraio09.00-17.00

22, 24, 28 ottobbre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 750,00 + IVA

Possibilità di acquistare una giornata di affiancamento in azienda, per personalizzare l’attività formativa.

Page 129: Percorsi formativi 2014

SuSTAINABLE gROwTH RATELe decisioni finanziarie per una crescita sostenibile

OBIETTIvIL’obiettivo del corso consiste nel fornire ai Financial Manager ed agli Imprenditori i concetti e gli strumenti operativi per definire la propria struttura finanziaria, adeguandola alle circostanze del mercato; una struttura che sia in grado, in ogni momento, di poter sfruttare le opportunità del mercato. Il tema nasce dalla necessità per l’impresa di individuare il giusto equilibrio tra tre differenti scelte: come finanziare le attività dell’impresa, quanto investire nella crescita futura e quanto, infine, destinare alla remunerazione del capitale proprio.

CONTENuTIIl concetto di sostenibilità legato alla finanzaMassimizzare il profitto oggiCreare valore nel tempole scelte in termini di struttura finanziariaIl debitoIl capitale di rischiole differenti scelte in termini di struttura finanziaria e creazione di valoreI determinanti del valore dell’azienda alla luce del concetto di sostenibilitàI flussi di cassaIl costo medio ponderato del capitale (WACC)Il growth rateAnalisi di alcuni casi operativi

p. 128 PERCORSI FORMATIVI 2014

Docentegiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

Datebologna3, 7 aprile09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 130: Percorsi formativi 2014

BuDgETINgPrevedere e misurare l’azione, controllare i risultati

OBIETTIvIIl percorso formativo fornisce i concetti e gli strumenti operativi per raggiungere tre differenti obiettivi: 1) redigere il budget aziendale per valutare le scelte che dovranno essere assunte dai manager dell’impresa; 2) strutturare un sistema di reporting che sia in grado di comunicare con efficacia l’andamento della gestione; 3) definire un sistema di controllo delle performance manageriali.

CONTENuTIIl processo di elaborazione del budget: dalla pianificazione ai numeri. Lo sviluppo dei budget operativi: commerciale, di produzione, dei costi della struttura, degli investimenti operativi.L’attività di consolidamento nei budget di conto economico, patrimoniale e dei flussi finanziari.Attività operative sullo sviluppo del budget.Definire un sistema di reporting per rispondere alle esigenze della direzione strategica e di quella operativa.L’utilizzo dei reporting per valutare l’impatto delle scelte in chiave economica e finanziaria.Analisi delle informazioni chiave da collocare all’interno del reportL’analisi delle varianze e lo sviluppo delle azioni correttive.Il modello Eva per la valutazione delle performance managerialiLo sviluppo delle KPI.Analisi delle relazioni tra budgeting e forecasting: revisione del budget e “rolling forecast”.

AuLA IN vISuAL THINKINg

p. 129

Docentegiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Datebologna5, 12 febbrario09.00-17.00

3, 5 giugno09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 131: Percorsi formativi 2014

IL BILANCIO CONSOLIDATO

OBIETTIvIIl corso fornirà conoscenze e metodiche per impostare i lavori preparatori per la redazione del bilancio consolidato, gestire le scelte dei criteri di valutazione più idonei alle esigenze economico-finanziarie dell’azienda e redigere il bilancio consolidato secondo i corretti principi contabili nazionali.Verranno inoltre presentate le novità legislative connesse alla riforma della IV e VII Direttiva, proponendo altresì una panoramica dei principali aspetti di convergenza e divergenza con i principi contabili internazionali Ias-Ifrs.

CONTENuTIEvoluzione normativa in materia di bilancio consolidatoLa recente riforma della normativa comunitaria in materia di bilancio consolidato.I principi contabili nazionali e quelli internazionali di riferimento per la redazione del bilancio consolidato.Aspetti organizzativi e gestionaliLe migliori procedure organizzative per la raccolta dei dati di consolidamento: tempi, metodi e sistemi informatici di cui avvalersi.I metodi di consolidamentoConsolidamento integrale, proporzionale e a patrimonio netto: le novità normative, le metodologie di consolidamento e i connessi impatti economici e patrimoniali nel breve e nel lungo periodo.la redazione del bilancio consolidato con il metodo integraleLe scritture di elisione delle partecipazioni controllate totalmente o parzialmente.Quali criteri adottare per l’allocazione delle differenze di consolidamento: effetti economico-patrimoniali nel primo anno e negli anni successivi.Il trattamento contabile delle operazioni intercompany: la gestione delle eventuali divergenze.Documenti annessi al bilancio consolidatoLa nota integrativa, la relazione sulla gestione e gli ulteriori documenti richiesti dai principi contabili nazionali in evoluzione Verso gli IAS.Principali impatti economici e patrimoniali, mutamenti organizzativi da prevedere.

p. 130 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteCristina AprileDottore commercialista e revisore contabile, collabora da anni con case editrici specializzate in materia gestionale e di bilancio civilistico e consolidato.

Durata7 ore

Datebologna30 settembre09.00-17.00

Ferrara18 febbraio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 132: Percorsi formativi 2014

gESTIONE EFFICACE DELLA TESORERIAIl controllo della liquidità e del rischio operativo

OBIETTIvILa funzione tesoreria rappresenta un crocevia della gestione azien-dale che va affrontato in una logica globale, partendo da una visione generale per scendere al dettaglio applicativo. L’obiettivo è quello di migliorare la performance della tesoreria aziendale, avvalendosi de-gli strumenti di controllo direzionale, contabile e operativo, nonché delle funzionalità informatiche attualmente presenti, anche miglio-rando i rapporti con il mondo bancario.

CONTENuTIla funzione tesoreria Strumenti per la gestione dei flussi attivi e passivi da investimenti di lungo periodoStrumenti per la gestione corrente ed il controllo della liquiditàIl ruolo della tesoreria per un’adeguata riscossione dei creditiI rischi di credito, di tasso d’interesse e i rischi di cambioI principali indicatori finanziari nell’analisi e nell’interpretazione del bilancio aziendaleIl sistema di pianificazione e reportingLe logiche di redazione del budget con particolare riferimento al budget finanziarioCosa, quando e come monitorareCome redigere il budget di tesoreria o budget finanziarioLa Pianificazione finanziaria scorrevoleIl rendiconto finanziarioProcedure e metodi per la redazione del Rendiconto FinanziarioLa forma diretta ed indiretta di rappresentazione del rendiconto finanziarioUn metodo veloce: il cash flow operativo e free cash flow nella logica anglosassoneSpunti per gestire i rapporti con il mondo bancarioI rapporti con il mondo bancarioVincoli ed opportunità connesse all’accordo di Basilea 2 e Basilea 3.Alcuni indicatori utilizzati dagli Istituti di Credito nelle loro valutazioni sulle aziendeCome migliorare il confronto con il mondo bancario

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DocenteLuigi Salvatore Dottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata7 ore

Datebologna24 febbraio09.00-17.00

29 settembre 09.00-17.00

Ferrara4 febbraio09.00-17.00

3 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 133: Percorsi formativi 2014

CONTABILITà CLIENTI

OBIETTIvIAl fine di garantire un ottimo funzionamento del ciclo attivo aziendale verranno analizzati tutti gli aspetti della contabilità relativa ai clienti: gli aspetti giuridici e tecnici, le diverse fasi del processo di fatturazione, il controllo dell’incasso, il recupero del credito, gli aspetti organizzativi, le regole di una corretta rappresentazione contabile del rapporto commerciale.

CONTENuTILa contabilità clientiLa contabilità clienti e il riscontro nella contabilità generale: aspetti giuridici e fiscaliOperazioni particolari: cessioni di beni strumentali, riaddebito di costi, note di variazioneemissioni di fatture inesistentiSanzioniL’I.v.A. nella contabilità clientiClassificazione delle operazioni e normativa I.V.A. nazionale ed internazionaleGli adempimenti di fatturazione e registrazione previstiLa fatturazione elettronicaI mezzi di pagamentoI titoli di creditoLa cambiale e l’assegnoLa ricevuta bancaria e la RiBa SbfStrumenti telematici di pagamento e nuovi strumenti - cenniLa gestione del creditoLa pianificazione finanziariaLa gestione del credito: contenzioso e insolvenzaLe procedure di recupero del creditoGli interessi di mora

p. 132 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteBeatrice De virgiliis Dottore commercialista e revisore contabile, consulente del Tribunale di Bologna, sindaco e revisore di società, docente con esperienza professionale ventennale in materia tributaria, societaria, assicurativa e finanziaria.

Durata7 ore

Datebologna18 marzo09.00-17.00

25 settembre09.00-17.00

Ferrara25 marzo09.00-17.00

30 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 134: Percorsi formativi 2014

CONTABILITà FORNITORI

OBIETTIvIGestire in modo efficace i fornitori significa garantire il supporto necessario al sistema previsionale e di controllo di gestione. Il corso fornisce strumenti e tecniche per il monitoraggio dei dati aziendali relativi a crediti e debiti, per la verifica delle scadenze e delle disponibilità finanziarie. Verranno analizzati gli aspetti relativi alla fatturazione di acquisti di beni e servizi, dal controllo dei documenti alla contabilizzazione, dal pagamento all’archiviazione.

CONTENuTIContratti e documenti che affluiscono alla contabilità fornitoriRegistrazione delle operazioni: libri obbligatori, rapporti tra registrazioni in contabilità generale e in contabilità I.V.ALa disciplina I.V.AOperazioni imponibili, non imponibili, esenti ed escluseOperazioni IntracomunitarieL’I.V.A. differita per prestazioni allo Stato ed Enti PubbliciLa detrazione dell’imposta, principi base, casi di indetraibilità, cenni sul pro-rataLa parziale detrazione dell’I.V.A. sulle autovetture e sugli omaggiControllo dei documenti: verifica documenti, controllo conteggi, controllo regolarità formale e fiscale del documentoCome comportarsi in caso di ricevimento di documenti riscontrati erratiNote d’accreditoLe ritenute fiscali e previdenzialiRitenute fiscali sui redditi da lavoro autonomo e sulle provvigioniCertificazioni dei compensi e cenni sulla dichiarazione dei sostituti di impostaIl versamento delle ritenuteQualificazione fiscale dei costiCosti per acquisti di beni, servizi, spese generali: competenza ed attinenzaFatture inesistenti e relative sanzioni Strumenti operativiEsempi con copie di fatture fornitori di contabilizzazione ai fini del calcolo I.V.A.

p. 133

DocenteBeatrice De virgiliisDottore commercialista e revisore contabile, consulente del Tribunale di Bologna, sindaco e revisore di società, docente con esperienza professionale ventennale in materia tributaria, societaria, assicurativa e finanziaria.

Durata7 ore

Datebologna14 aprile09.00-17.00

13 ottobre09.00-17.00

Ferrara8 aprile09.00-17.00

20 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 135: Percorsi formativi 2014

RECupERO CREDITIAspetti legali e relazionali

OBIETTIvIGestire il processo di recupero dei crediti aziendali valutando la tempistica, la convenienza e l’opportunità di un’azione legale assume oggi più che mai una importanza vitale per la gestione e la pianificazione dei flussi di cassa di un’azienda. Altrettanto vitale è inoltre salvaguardare la relazione con i clienti. L’approccio innovativo, che diventa strategico per le aziende, è imparare ad approntare un nuovo modello di recupero del credito e di prevenzione dell’insoluto, di considerare la gestione del recupero non più come aspetto tecnico amministrativo ma come un processo di negoziazione. L’obiettivo diventa così non più solo rientrare di un credito scaduto, ma mantenere o recuperare il rapporto con un cliente.

CONTENuTIAspetti legaliCome cercare di evitare un insolutoInformazioni sul cliente al momento dell’acquisizione: come e dove,accordi chiari e precisiVerificarsi dell’insoluto e valutazione preventiva della recuperabilità del creditoAcquisizione di informazioni sul cliente insolventeDove e comeResponsabilità persona fisica e persona giuridicaValutazione prove del creditoLa fase stragiudiziale: diffida ad adempiere, interessi legali e moratoriSoluzione stragiudiziale della controversia: transazioni e mediazioniLa tutela giudiziaria: verso l’ottenimento di un decreto ingiuntivoAltri titoli esecutivi stragiudiziali: cambiali, assegni, scritture private e atti notariliAtto di precetto ed esecuzioni mobiliari ed immobiliariFallimento ed altre vecchie e nuove procedure concorsualiLa deducibilità delle perdite su creditila comunicazione come strumento per il recupero crediti Il processo di comunicazione e la comunicazione persuasivaLe diverse tipologie psicologiche di debitoreLe tecniche per individuare l’interlocutore aziendale più disponibile a negoziareLe strategie per ottenere il migliore risultato nel recupero creditiCome controbattere alle principali obiezioni e contestazioni dei debitoriLa valutazione sulla ricuperabilità in via giudiziaria

p. 134 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteSara Babini Avvocato e formatore con esperienza decennale in materia di diritto civile, conciliazione, composizione delle liti.

gian paolo grandiConsulente di Direzione con esperienza decennale nell’ambito del diritto societario.

Durata14 ore

Datebologna27, 29 maggio 09.00-17.00

17, 19 novembre 09.00-17.00

Ferrara 1, 3 aprile 09.00-17.00

22, 29 settembre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 136: Percorsi formativi 2014

AuDIT FINANZIARIOMisurare e controllare il valore dell’impresa

OBIETTIvIConoscere e quantificare il valore di un’impresa è un requisito indispensabile per prendere decisioni di investimento, di finanziamento, di distribuzione dei dividendi, oppure per determinare il prezzo appropriato. Dopo aver estrapolato i “fondamentali finanziari” mediante l’analisi congiunta della strategia d’impresa e dei risultati che essa produce e registra sul bilancio, si passerranno in rassegna i differenti metodi di valutazione con l’obiettivo di capirne le differenze e di scegliere quello più appropriato.

CONTENuTIAnalisi delle figure chiave per la valutazione.L’impatto delle decisioni strategiche e delle scelte operative sui numeri dell’impresa.Le figure chiave del conto economico: NET SALES, EBIT, EBITDA, nopATbI.Le figure chiave dello stato patrimoniale: NET ASSET, EQUITY e NET FINANCIAL POSITION.L’analisi dei flussi di cassa: il concetto di FREE CASH FLOW.Il costo medio ponderato del capitale: WACC.Il valore futuro dell’azienda: l’importanza del fattore “g” (GROWTH RATE).I metodi di valutazione: il metodo patrimoniale, il metodo reddituale, il metodo misto, il metodo finanziario basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa (DCF), il metodo dei multipli

Valutazione comparativa dei differenti metodi sulla base di un caso reale di valutazione di un’azienda a seguito di un processo di acquisizione da parte di un’azienda estera nei confronti di un’azienda italiana.

AuLA IN vISuAL THINKINg

p. 135

Docentegiovanni CiafrèDocente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance. Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Datebologna30, 31 gennnaio09.00-17.00

1, 7 luglio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Page 137: Percorsi formativi 2014

Laboratorio Istituto Aldini Valeriani

Page 138: Percorsi formativi 2014

INTERNAZIONALIZZAZIONE

BOLOgNA

Pagamenti internazionali

Disciplina doganale

IVA nelle operazioni con l’estero

Strategie di internazionalizzazione

gestione dei dipendenti all’estero

L’E-commerce per vendere all’estero

Negoziazione internazionale e multiculturalità

g F M A M g L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

6 2

2 12

20 2

27

9

9

3

p. 137

Page 139: Percorsi formativi 2014

PAgAMENTI INTERNAZIONALI

OBIETTIVIAnalizzare i singoli sistemi di pagamento internazionale in duplice prospettiva: la riduzione dell’esposizione al rischio unita all’esigenza di mantenere elevato il livello di competitività delle condizioni di vendita. Esaminare le modalità di recupero giudiziale e stragiudiziale dei crediti, dall’approccio finalizzato all’accordo transattivo e alla procedura più idonea di recupero da utilizzare a seconda degli importi, del Paese e di altre variabili sensibili. Verranno illustrate le principali clausole contrattuali da utilizzare al fine di facilitare l’azione di recupero del credito.

CONTENUTILa gestione dei crediti exportIl credito estero, individuazione e gestione dei rischiStrumenti nel breve termine e strumenti nel medio lungo termineLe variabili critiche: importo, Paese, merce, forza contrattuale, clienteGli strumenti finanziariGli strumenti finanziari per l’exportL’ottimizzazione delle operazioni di incasso documentarioLe operazioni di credito documentario: caratteristiche giuridiche e funzionamento praticoLettera di credito import e lettera di credito exportDall’emissione all’incasso della lettera di credito: problematiche e risoluzione degli errori comuniLe garanzie bancarie internazionali: la differenza tra garanzie fideiussorie e garanzie bancarie autonome, Gli errori da evitare per una corretta gestione della praticaRecupero dei crediti nella fase stragiudizialeLa negoziazione di piani di rientro e criteri da seguire nella redazione di atti transattiviRecupero dei crediti in via giudiziale: i problemi connessi all’esecuzioneTempi e costi da sostenere in virtù del rischio PaeseDecreto ingiuntivo europeoL’esecuzione delle sentenze Non recuperabilità del credito ed iscrizione nelle perditeClausole contrattuali utili alla riduzione dei rischi derivanti da insolvenzaLa clausola penale, la liquidazione preventiva del danno: modalità e liquidazione

DocenteAlessandro RussoAvvocato Internazionalista, professore a contratto presso l’Università di Bologna. Cultore di Diritto del Commercio Internazionale presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Macerata e di Diritto dell’Impresa, associato a Credimpex e membro di Commercioestero Network.

Durata7 ore

DateBologna6 marzo09.00-17.00

2 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

p. 138 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 140: Percorsi formativi 2014

DISCIPLINA DOgANALECheck-up trasporti e gestione operazioni import-export

OBIETTIVIAnalizzare le responsabilità, le spese e i rischi connessi alla consegna della merce nelle compravendite internazionali dal punto di vista logistico-doganale e dal punto di vista giuridico, alla luce delle importanti novità previste dalle recenti regole doganali e dei trasporti.

CONTENUTIIntroduzione alla pratica di import export e al diritto del commercio internazionaleQuadro giuridico della pratica di Import-ExportFonti normative e Tecnica dei trasporti internazionali         I termini di resa (INCOTERMS) nei contratti di vendita internazionaliFonti normative e tecnica doganale (le gestione dei più importanti documenti doganali)Le destinazioni doganali e i regimi doganali effettiviAdempimenti delle formalità doganaliLa dichiarazione doganale (DAU e DAE)Documenti accessori. Carnet TIR, Carnet ATAL’origine della merce, il made in e le problematiche connesseRegole di origine preferenziale e non preferenziale delle merciRegole del cumulo Rilascio e controllo dei certificati di circolazione delle merciDichiarazione su fattura ed esportatore autorizzatoUltimi aggiornamenti in tema di Made INInformazione vincolante sull’origine (IVO)Certificazioni e documenti: EUR1, FORM-A, ATRClassificazione e valore delle merciSistema armonizzatoNomenclatura combinata e TaricInformazione tariffaria vincolante (ITV)Valore e prezzo in fatturaAdempimenti doganaliCompilazione dei Modelli doganaliRappresentanza in doganaDichiarazione d’intentoObblighi in materia di esportazioni prodotti dual use

FocusRisvolti fiscali e doganali dei termini di rese, delle strategie di internazionalizzazione: analisi casi particolari

p. 139

Docentegiuseppe De MarinisConsulente e formatore per il commercio con l’estero, opera in qualità di esperto in contrattualistica internazionale, diritto e tecnica doganale e dei trasporti internazionali.

Durata7 ore

DateBologna2 aprile09.00-17.00

12 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

Page 141: Percorsi formativi 2014

IVA NELLE OPERAZIONI CON L’ESTERO

OBIETTIVILe regole per l’applicazione dell’IVA nelle operazioni INTRA ed EXTRA UE: la legge comunitaria 2008 recepita col D.Lgs 18/2010 ha introdotto importanti modifiche alle norme IVA al fine di adeguare la normativa interna a quella comunitaria. Il corso è finalizzato a fornire una preparazione concreta su tutti gli aspetti che regolano l’IVA, a far conoscere e rispettare gli adempimenti fiscali esistenti, ad orientare le scelte aziendali fiscali e ad impostare correttamente le procedure aziendali o a porre in essere atti di miglioramento di quelle esistenti.

CONTENUTILa territorialità dell’imposta – art. 7 e ss DPR 633/72La territorialità per gli acquisti e cessioni di beni – art. 7 bisLa territorialità per le prestazioni di servizi: la regola generale art.7 terLa direttiva 8/08 – il luogo di tassazioneL’autofattura ai sensi dell’art. 17 2^ comma DPR 633/72: casi ed esempi di compilazione e registrazioneLe deroghe al principio generale: art. 7 quater e 7 quinques: fiere, pubblicità, consulenze, software, traduzioni, noleggi, trasporti, lavorazioni.Le novità in vigore dal 2011L’IVA nell’e-commerce Le prestazioni di agenziaLe operazioni con San Marino Le cessioni all’esportazione: le esportazioni dirette, le esportazioni indirette, gli acconti e l’export, gli omaggi e l’export, le triangolazioni, la prova dell’avvenuta esportazione, il plafondLe operazioni intracomunitarie: gli acquisti e le vendite di beni U.E., gli adempimenti relativi alle cessioni e agli acquisti intracomunitari, termini e modalità di registrazione, le cessioni gratuite, gli acconti, le variazioni, le triangolari comunitarie, l’ingresso dei nuovi paesi nell’U.E.I modelli INTRASTAT: la compilazione e i termini di presentazione, esempi pratici, casi particolari, i nuovi obblighi - Dir. 117/2008Aggiornamenti sulle ultime circolari Gli adempimenti “Black list”

Strumenti operativiAi partecipanti verranno consegnati dei facsimili di documenti e schemi riepilogativi relativi alla territorialità che potranno essere utilizzati nel lavoro quotidiano.

p. 140 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteLuigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

Durata14 ore

DateBologna20, 27 febbraio 09.00-17.00

2, 9 luglio 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 142: Percorsi formativi 2014

STRATEgIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

OBIETTIVIPerché andare all’estero? Dove entrare? Quando entrare? Come entrare?Oggi la battaglia competitiva si combatte in un contesto globale, nel quale le economie emergenti contribuiscono ormai per oltre il 50% del Pil mondiale. Le due giornate forniranno ai partecipanti tecniche e strumenti per pianificare strategie di sviluppo internazionale e condurre piani di ingresso in nuovi mercati.

CONTENUTIScrivere un business plan per andare all’esteroAnalisi e selezione di mercati potenzialiAnalisi dell’azienda e SWOTStrategie nel lungo periodoOrganizzazione dell’azienda per entrare in mercati internazionaliModalità di ingressoIl compromesso fra volontà di controllo e gestione del rischio di entrataL’evoluzione della strategia di ingressoRisorse umane e finanziarie e ritorno degli investimentiLa strategia cluster applicata in diversi mercatiEsempi di strategie di successo applicate in vari settori

p. 141

DocenteYadvinder S. Rana Laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, MBA presso la Manchester Business School, è stato Direttore Commerciale per Africa, Asia e Pacifico in un’azienda leader nel settore del lusso dal 2005 al 2010, stabilendone la presenza in Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Sud Est Asiatico, Medio Oriente, Libano, Tunisia, Marocco, Egitto, Sud Africa e Australia e gestendo direttamente le attività commerciali e di marketing a Shanghai e Mumbai. In precedenza, dal 1998 al 2004 ha ricoperto ruoli internazionali nell’ambito del Gruppo Fiat.

Durata14 ore

DateBologna27, 28 marzo 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

Page 143: Percorsi formativi 2014

NEgOZIAZIONE INTERNAZIONALE E MULTICULTURALITA’

OBIETTIVILe organizzazioni che conducono progetti a livello internazionale, cercando partner, formando joint ventures, concludendo fusioni ed acquisizioni, entrando in mercati nuovi, incontrano quotidianamente sfide interculturali sempre più complesse. Diversità di linguaggio, pensiero e condotta portano ad una radicale differenziazione nelle dinamiche negoziali. Per avere successo in ambito internazionale diventa fondamentale acquisire tecniche e strumenti specifici per eccellere nell’arte della negoziazione a livello globale, con interlocutori provenienti da ambiti e culture differenti.

CONTENUTILe dimensioni culturaliLa ricerca di Geert Hofstede e il progetto GLOBE (Global Leadership and Organizational Behaviour Effectiveness)Distanza gerarchica, individualismo e collettivismo, mascolinità e femminilità, tolleranza dell’incertezza, l’orientamento temporaleI cluster culturali: aggregazioni di paesi simili per dimensioni culturaliLa negoziazione interculturaleCome prepararsi ad una negoziazione internazionaleLa definizione degli obiettivi e la conduzione di una negoziazione internazionale. L’interazione con differenti stili negoziali e autorità decisionali. Come gestire la comunicazione a basso e alto contesto L’importanza del silenzio. Adattarsi ad un diverso concetto di tempo: il tempo policronico e il tempo monocronicoCome gestire differenti propensioni al rischioIl ruolo psicologico dell’ancora (la prima offerta sul tavolo)La gestione delle concessioni nelle diverse cultureLe diverse peculiarità legislative/giuridichePresentazione di un modello di negoziazione interculturaleTecniche avanzate di negoziazione strategica in contesti internazionaliSeparare le persone dai problemi e gli interessi dalle posizioni in un contesto interculturaleL’importanza del rapporto fra le parti nel processo di creazione del valoreNegoziare partendo da una posizione di debolezzaL’utilizzo di criteri oggettivi accettati dalla controparteLa persuasione nel mondo globaleCome persuadere la controparte ad effettuare concessioni o accettare il proprio punto di vista. Tecniche di persuasione ed influenza efficace. La gestione delle divergenze e delle emozioniCome gestire al meglio le emozioni al tavolo della trattativaNegoziare in modo razionale di fronte a persone irrazionali

p. 142 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteYadvinder S. Rana Laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, MBA presso la Manchester Business School, è stato Direttore Commerciale per Africa, Asia e Pacifico in un’azienda leader nel settore del lusso dal 2005 al 2010, stabilendone la presenza in Cina, India, Giappone, Corea del Sud, Sud Est Asiatico, Medio Oriente, Libano, Tunisia, Marocco, Egitto, Sud Africa e Australia e gestendo direttamente le attività commerciali e di marketing a Shanghai e Mumbai.In precedenza, dal 1998 al 2004 ha ricoperto ruoli internazionali nell’ambito del Gruppo Fiat.

Durata16 ore

DateBologna9, 10 ottobre 09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

Page 144: Percorsi formativi 2014

INTERCULTURAL PREFERENCE TOOL (IPT)Per riconoscere le differenze culturali

L’analisi del potenziale interculturale fa riferimento a due aspetti:le preferenze culturali rispetto alle diverse aree del mondola sensibilità alle relazioni interculturali. Con il test Intercultural Preference Tool (IPT) si potrà analizzare il potenziale interculturale facendo riferimento alle preferenze culturali rispetto alle diverse aree del mondo e la confidenza nell’utilizzo di alcuni strumenti manageriali. Il proprio profilo verrà analizzato in dettaglio e confrontato con 9 profili tipici all’interno di una gamma di 52 paesi del mondo.

OBIETTIVIIdentificare la persona che ha un profilo più aderente al sistema culturale del paese di destinazione. Costruire un piano formativo con la consapevolezza delle differenze rilevate, al fine di migliorare la propria capacità di interagire all’interno dei diversi contesti culturali.

Modalità di utilizzoIl questionario IPT è disponibile online con accesso tramite password che verrà fornita al partecipante nel corso di un primo colloquio di presentazione degli ambiti di lavoro e degli obiettivi di utilizzo. FeedbackA seguito della compilazione del test verrà realizzato un colloquio di feedback per l’approfondimento dei risultati e la predisposizione di un piano di lavoro.

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Fondazione Aldini Valeriani è partner di ICUNet AG, società tedesca specializzata sui temi delle competenze interculturali per assistere imprenditori, manager e responsabili di funzione nei processi di internazionalizzazione delle loro attività.

Quota di iscrizione€ 250,00 + IVA a test

Page 145: Percorsi formativi 2014

gESTIONE DEI DIPENDENTI ALL’ESTERO

OBIETTIVISviluppare le competenze necessarie alla corretta gestione di obblighi e adempimenti a carico del datore di lavoro, correlati alla mobilità del personale all’estero. L’analisi in aula tratterà gli aspetti contrattuali con il lavoratore e gli obblighi previdenziali e fiscali verso le autorità competenti italiane ed estere (area UE ed Extra UE).

CONTENUTINatura della prestazione e scelta della fattispecie Trasferta, trasferimento, distaccoSede estera Concetto di Stabile Organizzazione La gestione del rapportoContrattazione Individuale, Gestione dei Rimborsi, Indennità Individuali ed Indennità Estero, Retribuzione in Natura e Fringe Benefit Le procedure Adempimenti legali e amministrativi Rapporti con gli Enti preposti Le autorizzazioni necessarie Vincoli del paese estero (Paesi area UE ed ExtraUE, paesi convenzionati e non convenzionati)La disciplina fiscaleIl ruolo del sostituto d’imposta: Principio di Territorialità e DerogheLe convenzioni contro le doppie imposizioni Nozione di residenza fiscale del lavoratoreRetribuzioni Convenzionali La disciplina previdenzialeLe garanzie per il lavoratore: continuità contributiva Retribuzione effettiva e retribuzione convenzionale: base di calcolo Le convenzioni previdenzialiPrincipio di Territorialità Assistenza sanitaria all’estero

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DocenteLaura TonettoConsulente in materia di Diritto del Lavoro, Diritto sindacale, Diritto della previdenza sociale applicati alla gestione del personale.

Durata7 ore

DateBologna9 giugno 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 300,00 + IVA

Page 146: Percorsi formativi 2014

L’E-COMMERCE PER VENDERE ALL’ESTERO

OBIETTIVIGli strumenti interattivi del “mondo 2.0”, come i Social Network, offrono a chi utilizza quotidianamente il Web un modo per informarsi su beni e servizi, per scegliere cosa e dove acquistare al prezzo migliore. Il corso offrirà ai partecipanti sia le competenze per comprendere i nuovi mercati digitali dell’E-commerce e per mettere a punto una strategia di espansione internazionale delle vendite attraverso Internet, sia gli aspetti pratici e tecnici dello sviluppo di un E-commerce a vocazione internazionale.

CONTENUTIL’evoluzione del mercato, del marketing e dei consumatoriIl mercato italiano ed europeo dell’E-commerce: dati e tendenzeI modelli di business: business-to-consumer, business-to-business, consumer-to-consumerLo sviluppo di un sito E-commerceLa promozione e il marketing nell’E-commerceCustomer Care: il valore degli utentiStrategie e tattiche per la crescita degli affari onlineSocial commerce: come sfruttare intelligentemente i Social MediaDettagli sul Web Marketing: traffic building, lead generationLe piattaforme a disposizione: caratteristiche, scelte possibili, investimentiCase study ed esercitazione

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DocenteFabio FabbiTra i primissimi professionisti del marketing a integrare la comunicazione tradizionale e quella digitale negli anni ‘80, è poi tra i pionieri del Web in Italia, sviluppando anche progetti di E-commerce per numerose aziende. Da anni è relatore a conferenze in Italia e all’estero sui temi che incrociano il marketing, la comunicazione e le tecnologie.

Durata16 ore

DateBologna3, 5 giugno09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 800,00 + IVA

Page 147: Percorsi formativi 2014

Sala riunioni Fondazione Aldini Valeriani

Page 148: Percorsi formativi 2014

Bologna

Finanza per non specialisti

Formazione formatori

Controllo strategico dei costi

Marketing di prodotto

g F M a M g l a S o n D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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31 14

11 17 21

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25 24

CRoSS SKIllS

Page 149: Percorsi formativi 2014

FInanza peR non SpeCIalIStIValutare l’impatto delle decisioni in chiave economica e finanziaria

oBIettIvIIl percorso formativo è dedicato ai “non financial” manager con l’obiettivo di migliorare la lettura e l’interpretazione del bilancio.In particolare, il non financial manager analizzerà le varie voci di bilancio, le relazioni tra di esse e le relative misure, per poter valutare in chiave economica, finanziaria e patrimoniale le scelte. Il corso è consigliato anche ai “financial manager” per migliorare la loro capacità di comunicare con i “non financial”.

ContenUtII sistemi di accounting: Management Accounting Vs Financial AccountingIl bilancio e la sua storia: Luca Pacioli e la “Summa de aritmetica, geometria, proporzioni e proporzionalità”Il bilancio d’esercizio: le voci del conto economico (costi e ricavi) e dello stato patrimoniale (impieghi e fonti)Il collegamento delle voci di bilancio alla propria funzione specificaL’albero della redditività: il Return On Capital EmplyedIl ramo della redditività delle vendite (Return On Sales)Il ramo della rotazione del capitale impiegatoGestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCEDalla vista economica a quella finanziaria: la differenza tra Ebit ed EbitDaIl capitale circolante netto e le sue variazioniIl concetto di capital expenditure (CAPEX)Il Free Cash Flow (FCF) ed i suoi determinanti: EbiDA, variazione del capitale circolante, CapexLe decisioni di finanziamento del capitale investito: mezzi propri e mezzi di terziIl concetto di posizione finanziaria netta (PFN)Relazione tra FCF e variazione della PFNSimulazioni: gestire il processo decisionale mediante l’impatto delle scelte sul ROCE e sul FCF

aUla In vISUal tHInKIng

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Docentegiovanni Ciafrè Docente e consulente senior specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

giovanni FenatiDocente e consulente senior specializzato in Finance.Amministratore, consigliere e direttore finanziario di società di capitale.

Durata14 ore

Date31 gennaio e 7 febbraio 09.00-17.00

14, 15 luglio09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 150: Percorsi formativi 2014

FoRMazIone FoRMatoRI

oBIettIvIGli obiettivi della formazione puntano sull’importanza di lavorare non solo sulla struttura e i contenuti del corso per progettare e realizzare attività di training tecnico specialistico, ma anche sulla capacità, da parte del formatore, di riconoscere i processi dell’apprendimento negli adulti, di comprendere la centralità, nel processo formativo, della componente relazionale e delle dinamiche di gruppo.

ContenUtIModulo 1Obiettivi, aspettative dei partecipanti, esperienze già realizzateI sistemi d’apprendimento e di trasmissione di competenzeLa preparazione e i luoghi della formazioneGli strumenti per l’aula: la lavagna a fogli mobili, presentazioni power point, video/strumenti multimediali Come preparare casi ed esercitazioniIl ruolo del formatore e la conduzione delle attività: riconoscimento delle tipologie di partecipanti, i cambiamenti in “corso d’opera”, la comunicazione efficace, la gestione del feedback, la verifica dell’apprendimento

Modulo 2Le tecniche di gestione d’aula: la lezione frontale, le esercitazioni in sottogruppo, la gestione del role playing, l’utilizzo delle domande, il confronto di esperienze, gli strumenti di valutazione dell’apprendimento.Il ruolo del formatore nell’organizzazione: la formazione normata. Cosa e quando comunicare; obiettivi della formazione sulla sicurezza in azienda; neoassunti, giovani e meno giovani; informazioni e pregiudizi, aspettative e richieste; il contenuto e la relazione. Come costruire il programma di formazione interna; il survival kit del formatore: la scaletta; dalla formazione ai comportamenti agiti: la verifica dell’efficaciaModulo 3Follow up - Laboratorio della sperimentazione: valutazione dell’efficacia di tempi, materiali, tecniche di gestione del gruppoGestione del feedback su risultati e difficoltà del gruppoApprofondimenti su aspetti critici riscontratiSimulazioni e role playing

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Docenteelisabetta zanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Durata24 ore

DateBologna11, 18, 25 marzo 09.00–18.00

17, 22, 24 luglio09.00–18.00

21, 23, 28 ottobre 09.00–18.00

Quota di iscrizione€ 650,00 + IVA

Page 151: Percorsi formativi 2014

ContRollo StRategICo DeI CoStI

oBIettIvINella prima parte il corso esamina in modo sintetico e organico i principi ispiratori della contabilità dei costi. Analizza il percorso della stessa dall’impostazione di un sistema semplificato fino allo sviluppo di una metodologia di calcolo del costo pieno di prodotto mediante l’utilizzo di centri di costo e del sistema di gestione manageriale correlato. Nella seconda parte del corso i concetti di contabilità dei costi verranno ri-analizzati in un’ottica strategica. Si tratta di un’analisi dei costi effettuata in un contesto più ampio, dove gli elementi strategici diventano più chiari e formali in quanto proiettati verso l’individuazione di un vantaggio competitivo sostenibile.

ContenUtIIl sistema di controllo di gestione: finalità e strumentiCosti variabili e costi fissiL’analisi del break even point e l’impatto dei costi sulle decisioni aziendaliI principi dell’analisi full-costL’allocazione dei costi indiretti e i sistemi per il controllo dei costi aziendaliIl sistema di contabilità per i centri di costo e i centri di responsabilitàI centri di costo come base per le scelte di gestione corrente, strategica e organizzativaPossibili limiti dei centri di costo e l’activity based costing (cenni)Cenni alle nuove metodologie di controllino: la balanced scorecard come cruscotto quadro per il governo dell’aziendagli indicatori per le performances aziendali: dall’analisi per indici e flussi ai KPII tre temi fondamentali della gestione strategica dei costiIl concetto di catena di valoreIl concetto di posizionamento strategicoIl concetto di determinante di costoCosto del venduto e qualità progettataprezzo e qualità percepitaIl margine di contribuzione come segnale della posizione competitiva

p. 150 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteFabio petronciniDottore commercialista e revisore dei conti. Consulente e formatore senior in area fiscale, contabile e gestione finanziaria d’impresa.

luigi SalvatoreDottore commercialista e revisore contabile, consulente di direzione nelle aree amministrazione finanza e controllo, valutatore di sistemi qualità aziendali.

giovanni Ciafrè Docente e consulente senior è specializzato in Marketing & Finance. È docente Luiss Business School e Professore a contratto di Analisi finanziaria e piani aziendali presso l’Università Politecnica delle Marche.

Durata14 ore

DateBologna 11, 14 febbraio09.00-17.00

22, 23 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 152: Percorsi formativi 2014

MaRKetIng DI pRoDotto

oBIettIvIIl processo di sviluppo di nuovi prodotti assume un rilievo strategico fondamentale e richiede competenze e strumenti di marketing capaci di realizzare rapporti prodotto-mercato più innovativi e performanti. Obiettivo del corso è quello di inquadrare, mediante strumenti analitici e concettuali, le più importanti variabili che intervengono nella definizione del portafoglio prodotti, nonché la presentazione di tecniche e strumenti funzionali allo sviluppo delle azioni competitive in grado di realizzare nuove forme di vantaggio.

ContenUtIGli approcci al marketing di prodottoLa strategia di prodotto/servizioModelli di go-to-market e prodottoProduct e customer managementPiano di marketing e Piano di marketing di prodottoSegmentazione, posizionamento e impatto sulle scelte di prodotto/servizioPolitica di brandCliente e prodotto/servizioProcesso di acquisto e prodotto/servizio B2B e B2CAnalisi della concorrenza di prodottoTargeting di prodotto/servizioStrategie di innovazione di prodotto/servizioIl processo di formazione del portafoglio prodottiIl QFD come strumento guida per la definizione di nuovi prodotti/servizi

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Docentegiuseppe gherardiProfessore a contratto di Project Management presso la Facoltà di Economia dell’Università di Bologna, consulente e formatore specializzato in Project Process Management, Comunicazione, Sviluppo del Pensiero Laterale, Problem Solving.

Durata16 ore

DateBologna25 febbraio, 4 marzo 09.00-18.00

24 settembre, 1 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

Page 153: Percorsi formativi 2014

Veduta area Aldini Valeriani

Page 154: Percorsi formativi 2014

SOFT SKILLS E PROFESSIONAL TOOLS

BOLOgNA

Il ruolo del manager in tempi di innovazione

La gestione di team multiculturali e virtuali

Comunicazione efficace

gestire il team per ottenere risultati

Project Management

Project Risk Management

Capacità negoziali: successo nel business

Business writing

Public speaking - mod.1

Public speaking - mod.2

Cost & Time Planning

Time & Meeting Management

UDrive

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g F M A M g L A S O N D

Le date fanno riferimento al giorno di avvio dell’attività didattica.

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Page 155: Percorsi formativi 2014

IL RUOLO DEL MANAgER IN TEMPI DI INNOvAzIONELeggere l’impresa che cambia

OBIETTIvIGuidare il cambiamento non è semplice, soprattutto quando le condizioni di contesto appaiono mutevoli e quando i cicli congiunturali si accorciano. L’obiettivo del corso è dunque quello di migliorare le competenze di imprenditori, manager e responsabili per gestire la complessità, sostenere i processi d’innovazione, migliorare la capacità di costruire organizzazioni competenti e motivate. In particolare, il corso intende aumentare il grado di adeguatezza al ruolo manageriale, attraverso una migliore capacità di allineare i comportamenti organizzativi alle strategie aziendali, una maggiore efficacia nell’utilizzo di tecniche e strumenti di gestione manageriale e una qualificazione della propria leadership.

CONTENUTIIl ruolo del manager in tempi di innovazioneAnalizzare la trasformazione dei compiti manageriali per comprendere i nuovi fattori di successo Coniugare le esigenze dell’organizzazione con i bisogni professionali (orientamento al risultato vs. motivazione)La gestione dei rapporti con le Direzioni e con i colleghi La mappatura dei collaboratori Comportamenti Organizzativi e Stili di Management Migliorare l’efficacia dei comportamenti (allineamento strategico e consapevolezza organizzativa)Il principio di coerenzaSi fa presto a dire manager: dalle attitudini ai comportamenti agitiStili di management e stili di leadershipDalle spiegazioni alle soluzioni L’importanza di farsi ascoltareLavorare in gruppo e gestire gruppiLe risorse personali: energia, motivazione, orientamento al risultato

DocenteMaurizio SarmenghiConsulente e formatore per dirigenti e manager sulla gestione del cambiamento e della leadership. Esperto di direzione d’impresa, ha gestito e coordinato progetti di consulenza di direzione e di sviluppo organizzativo. Ha curato ricerche, pubblicazioni e study tour sui temi dell’innovazione, degli scenari internazionali e dell’evoluzione 2.0 per PMI e grandi imprese.

Durata14 ore

DateBologna14, 15 aprile09.00-17.00

20, 21 novembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

p. 154 PERCORSI FORMATIVI 2014

Page 156: Percorsi formativi 2014

LA gESTIONE DEI TEAM MULTICULTURALI E vIRTUALI

OBIETTIvILa diffusione dei processi di globalizzazione richiede oggi, all’interno delle aziende, la capacità di gestire con efficacia business in contesti internazionali, all’interno dei quali assume un ruolo sempre più decisivo la gestione delle diversità culturali (etniche, religiose, generazionali e regionali) e la gestione di team virtuali, a distanza, tra siti e sedi differenti.Nonostante i vantaggi, gestire un team virtuale presenta sfide tecniche e sociali che non si presentano nei luoghi di lavoro tradizionali. Il corso consentirà di affrontare la gestione di team multiculturali e virtuali con regole differenti di gestione delle relazioni, di verifica e di monitoraggio degli obiettivi.

CONTENUTILe principali dimensioni dei Modelli di Orientamento CulturalePresentazione delle 7 dimensioni; confronto con le modalità tipiche di aree geografiche del mondoGap culturali e generazionali: come si osservano e gestiscono? Differenze tra team in presenza e team virtualiAttività di analisi di situazioni, elaborazione in piccolo gruppo, esercizi individuali per aumentare la consapevolezza di aspettative e comportamenti e la possibilità di essere efficaciCome il lavoro di gruppo può migliorare grazie alla consapevolezza e all’autosservazioneAction Plan finale per realizzare miglioramento in una tra le seguenti dimensioni: comunicazione, gestione del tempo, gestione dell’incertezza, presa di decisione, gestione di relazioni interpersonali.

Durata7 ore

DateBologna26 maggio09.00-17.00

27 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

DocenteElisabetta zanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

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Page 157: Percorsi formativi 2014

COMUNICAzIONE EFFICACE

OBIETTIvICosa significa per noi non essere in grado di esprimere fino in fondo ciò che pensiamo, non riuscire ad entrare in sintonia con l’interlocutore, non riuscire a ridurre la casualità e, conseguentemente, non centrare l’obiettivo? La comunicazione influenza in modo determinante il clima organizzativo e i risultati individuali e aziendali. Saper comunicare efficacemente consente di migliorare l’intesa con capi e colleghi e raggiungere più velocemente gli obiettivi aziendali.Per troppo tempo si è creduto che l’abilità comunicativa fosse prevalentemente condizionata (in positivo o in negativo) dal carattere o dalle attitudini personali.In realtà la comunicazione riguarda ciò che facciamo, non ciò che siamo. Quindi è possibile aumentare il livello di efficacia migliorando da un lato la gestione degli asset del processo comunicativo (dinamiche, contesto, strumenti); dall’altro applicando metodi di estensione dell’efficacia relazionale (ricalco, reframing, ascolto attivo). Il corso perciò si pone l’obiettivo di fornire strumenti pratici e opportunità di sperimentazione per esprimersi con chiarezza e farsi ascoltare, soprattutto nelle situazioni incerte, complesse e conflittuali.

CONTENUTISenti chi … parla!Il processo comunicativo: confronto e scambio, ascolto, esposizione, feedbackGli ostacoli alla comunicazione: automatismi e rappresentazioni socialiI principi della comunicazione efficace Comunicazione in situazioni critiche (quando c’è poco spazio e poco tempo)Comunicare con l’esempioAnalisi di casiSenti chi … ascolta!Individuare situazioni diverseSaper domandareL’importanza dell’ascolto: errori comuniEmpatia 2.0: il driver dell’autoconsapevolezzaCalcoliamo il CEC: Coefficiente di Efficacia ComunicativaQuestioni di … feedback!L’Importanza del feedbackEssere d’aiuto e propositiviChiarezza, sinteticità ed attendibilitàCome rispondere alle obiezioniIl mio stile: aggressivo o assertivo?

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DocenteFederico Bencivelli Consulente e formatore senior, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Durata14 ore

DateBologna11, 16 aprile 09.00-17.002, 6 ottobre 09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

Page 158: Percorsi formativi 2014

gESTIRE IL TEAM PER OTTENERE RISULTATI

OBIETTIvIUn buon clima di lavoro all’interno del gruppo professionale, la chiarezza sugli obiettivi e le azioni per la loro realizzazione sono elementi fondamentali per il successo. L’obiettivo del corso è dunque quello di migliorare il lavoro di squadra nei team aziendali e le relazioni all’interno dei gruppi, sostenendo e potenziando la motivazione e limitando le situazioni conflittuali, gli inceppamenti e le inefficienze.

CONTENUTILe caratteristiche di un team di lavoroTipologie di teamIl team: ruoli, responsabilità e compitiIngredienti essenziali del team workingIl ciclo di vita di un team di progettoLa gestione ed il monitoraggio Dagli obiettivi ai risultati Gestione dei possibili conflittiCome arginare il fenomeno dell’inerzia socialeMetodi e strumenti per il team workingDinamiche di gruppo e decision makingLe risorse personali per pilotare il team verso l’obiettivoI comportamenti efficaci per la gestione del teamLa relazione di fiducia: come si crea e come si alimentaCapacità di ascolto attivoDare feedbackSfidare il team a massimizzare le sue potenzialità Obiettivi del Team coaching: building, training e facilitation

DocenteElisabetta zanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

Durata14 ore

DateBologna1, 8 aprile09.00-17.00

15, 17 settembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 560,00 + IVA

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

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Page 159: Percorsi formativi 2014

CAPACITÀ NEgOzIALI: SUCCESSO NEL BUSINESS

OBIETTIvIRafforzare la capacità di condurre con successo i diversi processi negoziali, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Affrontare con sicurezza trattative complesse, caratterizzate da una molteplicità di interlocutori che presentano bisogni e interessi differenziati.Condurre le trattative in modo da creare accordi in grado di generare valore per le parti coinvolte, assicurando la continuità della relazione nel tempo. Migliorare la propria efficacia nella negoziazione, avvalendosi di approcci, strategie e tecniche efficaci. Aumentare il proprio impatto comunicativo con uno stile incisivo e autorevole, appropriato alle diverse situazioni negoziali.

CONTENUTILe origini della negoziazione: il conflittoI diversi approcci negoziali: negoziazione competitiva e integrativa Negoziazione come sistema e come processo La preparazione strategica e tattica come fattore chiave di successo della negoziazioneIl quadro negoziale: comprendere il sistema di bisogni e interessi in gioco, i valori e le convinzioni delle persone coinvolteNegoziazione e strategie decisionali: i paradossi della teoria dei giochi, giochi competitivi, giochi collaborativiLe fonti del potere negoziale e le strategie per aumentarloLeadership e negoziazioneL’arte della domandaLe risorse a disposizione e le asimmetrie di valore per costruire soluzioni win-win Gli elementi della negoziazione integrativa: bisogni, soluzioni, alternative, fattori negoziali, criteri e parametriLa definizione della strategia negozialeIl mix ottimale di fattori negoziali e di concessioni per massimizzare il valore Le armi della persuasione: tattiche e contromosseAutovalutazione e definizione di un piano di miglioramento individuale

p.158 PERCORSI FORMATIVI 2014

DocenteAndrea Mattei Coach certificato presso la scuola di Jan Ardui, collabora nell’ambito di alcuni progetti di ricerca sull’eccellenza delle imprese. Da oltre 20 anni opera nella consulenza e nella formazione, occupandosidi progetti di cambiamento aziendale. Supporta le aziende nell’introduzione di logiche di pianificazione commerciale e nella gestione di negoziazioni complesse.

Durata14 ore

DateBologna26, 27 maggio09.00-17.00

1, 2 dicembre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Page 160: Percorsi formativi 2014

BUSINESS wRITINgScrivere per farsi leggere

OBIETTIvIQuanto tempo impieghi a scrivere un documento? E con quali risultati? Scriviamo per un’infinità di ragioni, ma spesso la pagina bianca così densa di possibilità ci fa paura. Questo perché a volte mancano strumenti o esperienza per scrivere in modo chiaro ed efficace. Anche chi scrive da sempre a volte fatica a organizzare idee complesse, a scegliere le informazioni cui dare maggior rilievo o ad attaccare il discorso e a conquistare l’attenzione del lettore.Il corso permette di acquisire le tecniche di scrittura, per scrivere testi più leggibili, credibili e convincenti, in poco tempo e con sicurezza.Sviluppare competenze e sensibilità per la scrittura, con attenzione agli aspetti strutturali e a quelli stilistici e, in particolare ai risvolti emotivi della comunicazione.

CONTENUTIIntroduzionePerché è importante saper scrivere efficacementeI disturbi della comprensioneOcchi e cervello: vizi e virtù di due strumenti genialiLe S della scrittura efficaceSemplicità: semplice non è semplicisticoSintesi: il potere nell’essenzialeStruttura: l’ordine dell’esposizione I “generi” della scrittura di lavoroLa lettera (vari tipi: presentazione, offerta, recupero crediti, scuse)Il verbale di riunioneIl comunicato stampaL’house organ e la newsletter

Follow up: possibilità di follow up a distanza di 6-12 mesi.

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DocenteFrancesca gagliardiGiornalista ed esperta di comunicazione e scrittura professionale, tiene corsi di scrittura professionale e di web writing per enti pubblici e aziende. Scrive per Vanity Fair.

Durata16 ore

DateBologna30 maggio e 6 giugno09.00-18.00

24, 31 ottobre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 600,00 + IVA

Page 161: Percorsi formativi 2014

PUBLIC SPEAKINg

MODULO 1 - PUBLIC SPEAKINg

OBIETTIvIL’abilità nel parlare in pubblico non può mancare nel curriculum di un leader: si tratta infatti di una competenza indispensabile per comunicare efficacemente. Per parlare in pubblico sono necessarie numerose skill che vanno dalla preparazione dell’intervento con scaletta e tempi di esposizione, ai modi per combattere la tensione che sale prima e quella che serpeggia durante l’intervento a causa di fobie o paure, al controllo delle emozioni e dell’eventuale ansia che colpisce spesso in questi momenti. Il corso ha quindi l’obiettivo di fornire strategie vincenti per comunicare i concetti fondamentali e strutturarli lungo il discorso, esprimere le idee all’interno di uno spazio limitato di tempo, affrontare una sala piena o una vuota, coinvolgere i presenti.

CONTENUTIPreparazione e pianificazioneCome organizzare un discorsoI segreti per definire una presentazione efficaceGestione delle emozioniGestione dei contenuti e memoria: schemi, mappe mentali e strategie per non annoiare leggendoCome organizzare al meglio i contenuti del discorsoIl settingLa disposizione delle sedie e dell’uditorioLa disposizione dei partecipanti orienta l’ascoltoLinguaggi del corpoI linguaggi non verbali: migliorare la capacità di utilizzare lo sguardo, la gestualità, la voce Cosa comunica l’abbigliamentoLa mimica facciale e le emozioni Postura ed efficacia comunicativa: dove metto le mani?Fasi della presentazioneApertura: gli accorgimenti per “rompere il ghiaccio”. Storie ad effetto. Ottenere una buona prima impressioneCorpo: come ottenere un ascolto costante. Sintesi e digressioni Dal problema alle soluzioniParlare per immaginiChiusura: come chiudere nel modo migliore

DocenteLeonardo MilaniMental trainer della Pattuglia Acrobatica Italiana Frecce Tricolori. Docente di “leadership interiore” presso l’istituto delle Scienze Militari Aeronautiche. Psicologo e fondatore dell’Istituto di Psicologia del Benessere. Ha collaborato con le redazioni del Tg2 Salute, Medicina 33 e con Radiouno sul tema del benessere.

Julia UnwinDocente madrelingua senior esperta di metodologia blended e formazione d’aula, specializzata nelle tematiche business english, presentation skills e communication.

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Page 162: Percorsi formativi 2014

MODULO 2 - PUBLIC SPEAKINg IN ENgLISH

OBIETTIvITo present the mission, organization, products and services of your company in the context of international meetings.

CONTENUTITo describe the mission and the strengths of a companyTo give an overview of the main characteristics of a company (head office, number of employees, plants)To present the history and development of a companyTo describe the organization, human resources, sector and market in which you operateTo present products/services, technical features, performance, inno-vative aspects, comparisons between different modelsTo manage questions

TOOLKITCourse bookletPersonal Multimedia collection (audio files that can be downloaded in MP3 format)Webliography

Il corso verrà tenuto in lingua inglese: è richiesto un livello interme-dio di conoscenza della lingua.

I moduli sono acquistabili separatamente

DurataModulo 1: 16 oreModulo2: 8 ore

DateModulo 17, 12 marzo09.00-18.00

Modulo 228 marzo09.00-18.00

Modulo 17, 14 novembre09.00-18.00

Modulo 228 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizioneModulo 1 - € 800,00 + IVAModulo 2 - € 280,00 + IVA

Utilizzo degli strumenti audiovisiviI supporti visivi (proiettori e altro). Il microfono gestione psicologica del gruppoGestione del gruppo e delle critiche. Situazioni problematiche. Gestire le persone difficili. Saper ascoltare in modo attivoMetodologieIl corso prevede delle simulazioni con riprese video.

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Page 163: Percorsi formativi 2014

I-COACHCoaching for executives

OBIETTIvIProgramma di affiancamento individuale per supportare ed accompagnare il manager in un progetto di crescita che faciliti il cambiamento. Obiettivo del servizio di coaching è realizzare un piano di azione, finalizzato al raggiungimento degli obiettivi professionali del Coachee a cui è dedicato, ed è focalizzato sul self empowerment.Questo risultato è ottenuto attraverso un processo di sviluppo personalizzato che prevede alcuni step: - conoscere meglio se stessi attraverso la definizione dei propri obiettivi di miglioramento o di cambiamento- lavorare su dinamiche di interazione reali e concrete riconducibili alla sfera professionale, analizzando e valutando esperienze, aspettative, relazioni.- sperimentare nuovi modelli di comportamento e di relazione, tramite l’affiancamento del CoachIl manager è responsabile di ogni suo passo, il Coach lo aiuta a diventare consapevole dei suoi obiettivi e a realizzarli al meglio. Le aree di lavoro che è possibile esplorare in un percorso di coaching individuale sono:- essere capi e supervisori efficaci, per raggiungere i risultati e agire comportamenti adeguati- sviluppare la capacità di gestire situazioni, persone e attività professionali- promuovere efficacia personale e sviluppo organizzativo, applicando la metodologia del coaching anche nel contesto aziendaleAl termine del percorso il Coach, in accordo con il Coachee e il committente, realizzerà un report contenente una sintesi del percorso, in termini di obiettivi, modalità di lavoro, risultati di fase.

CONTENUTIIl percorso prevede 5 sessioni face to face di 2 ore ciascuna.Le sessioni si svolgono nell’arco massimo di tre mesi, con frequenza ogni 10 - 15 gg, da definire di volta in volta.È previsto un help desk attraverso telefono, e-mail e scambio di documenti, con disponibilità del Coach per tutto il periodo del coaching, anche al di fuori dei momenti convenuti.

Elisabetta zanariniConsulente e formatore senior, realizza attività di consulenza al ruolo ed Executive Coaching, interventi di analisi del potenziale/assessment e valutazione delle competenze manageriali e formazione al ruolo in azienda.

DocenteFederico Bencivelli Consulente e formatore senior, ha sviluppato metodologie e strumenti finalizzati alla valorizzazione dei comportamenti organizzativi di imprenditori, dirigenti e responsabili di funzione. Realizza interventi di assessment delle competenze manageriali e coaching individuale.

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

Quota di iscrizione€ 1.500,00 + IVA

È ACC Associate Certified Coach - ICF (International Coach Federation Italia)

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UDRIvE Valutazione delle capacità manageriali

OBIETTIvISviluppare consapevolezza sul livello delle proprie capacità manageriali rispetto al ruolo ricoperto. Individuare le aree di miglioramento nella gestione delle risorse umane. Favorire il confronto sulle criticità nella gestione delle relazioni organizzative. Migliorare l’adeguatezza al ruolo.

CONTENUTIIl percorso di analisiLe competenze valutate fanno riferimento a 5 macro categorie che individuano i principali comportamenti manageriali. Visione: capacità di identificare obiettivi e di elaborare soluzioni che rispecchiano una strategia.Gestione del cambiamento: capacità di promuovere e facilitare innovazione nell’ambito dei processi gestiti.Decisione: capacità di focalizzazione delle priorità, di analisi delle alternative e di assunzione della responsabilità decisionale.Realizzazione: capacità di orientamento al risultato e di tensione al miglioramento.Efficacia relazionale: capacità di stabilire e mantenere relazioni costruttive, all’interno e all’esterno del contesto organizzativo.Output per il partecipanteIl percorso si conclude con un colloquio individuale di feedback durante il quale sarà discusso e consegnato al partecipante un report individualeLa visualizzazione grafica del risultato della rilevazione confrontata con l’autovalutazione del partecipanteIl profilo di dettaglio sulle competenze oggetto d’indagineLe indicazioni di percorso per lo sviluppo delle competenze associate al ruolo e alle performance attese

Il servizio sarà disponibile con cadenza bimestrale, al raggiungimento di almeno 4 partecipanti.

DocenteMaurizio Sarmenghi Consulente e formatore per dirigenti e manager sulla gestione del cambiamento e della leadership. Esperto di direzione d’impresa. Ha curato ricerche, pubblicazioni e study tour sui temi dell’innovazione.

Federico BencivelliConsulente e formatore senior sui temi manageriali. È ACC - AssociateCertified Coach - ICF

Elisabetta zanariniConsulente e formatore senior sui temi manageriali. È ACC - AssociateCertified Coach - ICF

Durata10 ore

DateBologna26 febbraio10 aprile25 giugno22 settembre13 novembre09.00-18.00

Quota di iscrizione€ 1.300,00 + IVA

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PROJECT MANAgEMENT

OBIETTIvINella gestione di un progetto occorre costantemente avere il controllo dei tempi, ottimizzare l’uso delle risorse, contenere i costi. C’è dunque l’esigenza di disporre di metodi e tecniche che ci consentano di esaminare tutte le problematiche connesse alla gestione del progetto, seguendo le fasi di avvio, pianificazione, esecuzione, controllo e chiusura.La sperimentazione in aula di un caso concreto di progetto permetterà l’apprendimento più rapido degli aspetti chiave del project management. Al termine del corso i partecipanti avranno già sviluppato un proprio piano di progetto secondo le tecniche e i template proposti nel corso.

CONTENUTIGli standard internazionali di project managementL’ambiente di progetto: attori, stakeholder, teamAvvio e pianificazioneDeliverable e scope statement WBS, Work Breakdown StructureGruppo di lavoro: competenze e responsabilitàIl costo del progetto: risorse umane, materiali, economicheSchedulazione delle attivitàL’ottimizzazione delle risorse disponibiliAnalisi dei rischiMonitoring and controllingControllo integrato di tempi e costi mediante l’earned valueScope management

DocenteAndrea vismaraConsulente e docente di project management, MBA, certificato PMP, Prince2 Trainer, MSP (Managing Successful Programs).

Durata21 ore

DateBologna27 gennaio,3, 10 febbraio09.00-17.00

10, 17, 24 giugno09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 850,00 + IVA

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Page 166: Percorsi formativi 2014

PROJECT RISK MANAgEMENT

OBIETTIvIIdentificare e analizzare i rischi di progetto. Comprendere le tecniche di facilitazione da utilizzare nei Risk Management Workshop. Pianificare le risposte ai rischi. Controllare i rischi durante lo sviluppo del progetto.

CONTENUTII rischi di progetto: definizioni e approccioPianificare la gestione dei rischi (Risk Management Plan)Identificare i rischi (Risk Register)Eseguire l’analisi qualititativa dei rischi (Matrice dei rischi)Eseguire l’analisi quantitativa dei rischi (cenni)Pianificare la risposta ai rischiMonitorare e controllare i rischi

DocenteAndrea vismara Consulente e docente di project management, MBA, certificato PMP, Prince2 Trainer, MSP (Managing Successful Programs).

Durata7 ore

DateBologna24 febbraio09.00-17.00

1 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

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Page 167: Percorsi formativi 2014

COST & TIME PLANNINg

OBIETTIvIImpostare, pianificare e controllare un progetto dal punto di vista dell’impegno di risorse umane ed economiche. Saper produrre reportistica sintetica degli indici di performance del progetto per la committenza e utilizzarli per un preciso forecast.

CONTENUTIStimare le risorse umane e i costi necessari alle attivitàDeterminare il budget: la Cost BaselineMonitorare e controllare il lavoro di progettoControllare schedulazione (tempistica) e costi, in maniera integrataLo standard internazionale: il metodo dell’Earned Value SystemIndici di performance del progetto e previsioni a finireEarned Value: l’impatto su processi e procedure aziendali

DocenteAndrea vismara Consulente e docente di project management, MBA, certificato PMP, Prince2 Trainer, MSP (Managing Successful Programs).

Durata7 ore

DateBologna11 marzo09.00-17.007 ottobre09.00-17.00

Quota di iscrizione€ 280,00 + IVA

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Page 168: Percorsi formativi 2014

TIME & MEETINg MANAgEMENTMetodo e applicazioni tecnologiche

OBIETTIvIImparare a gestire in modo efficace e produttivo il proprio tempo e a definire le priorità, a delegare, a monitorare le scadenze, organizzando il proprio ed altrui lavoro. L’approccio del corso coniuga tecnologia e metodo, offrendo una soluzione formativa integrata che permette di applicare il metodo acquisito attraverso l’utilizzo dei più frequenti strumenti tecnologici oggi a disposizione.

CONTENUTITime managementLe distorsioni nell’uso del tempo: non distinguere le priorità, sensazione di non saper/poter programmare, privilegiare le routine, gli impegni di lungo periodo, l’autodisciplina, riconoscere lo stress. Strumenti di analisi e pianificazione del tempo: analisi delle attività, valutazione delle priorità, identificazione della vision personale, definizione delle aree chiave, agenda, piano di lavoro giornaliero.Meeting management Come organizzare, gestire e documentare una riunione. Gli elementi di base: finalità, numero dei partecipanti, documento di convocazione, setting, coordinamento, verbalizzazione. Le specificità di gestione: riunioni informative a una via, riunioni informative a due vie, riunioni decisionali, apertura, controllo e chiusura del processo di gruppo. Il presidio delle aree critiche: controllare i tempi, concentrare l’attenzione e dirigere la discussione, gestire comportamenti turbolenti, concretizzare l’accordo, tirare le somme e passare all’azione.Time management digitalell metodo “Getting Things Done” (GTD) applicato alla gestione elettronica delle informazioni e degli impegni tramite uno dei più diffusi Personal Information Manager: Microsoft Outlook.I 5 stadi della gestione del flusso di lavoro: raccogliere, esaminare, organizzare, verificare, fare.Meeting management digitalePianificazione e convocazione di riunioni con il calendario elettronicoPrenotazione e gestione di risorse come sale e attrezzatureRedazione del verbale di riunioneTime & meeting management negli scenari dell’utente “mobile”In ufficio tramite l’uso del proprio PC aziendale. A casa con il notebook aziendale. In viaggio con il telefonino smartphone (Windows Phone, Android, iPhone).

DocenteFrancesco MuzzarelliSenior trainer aziendale, psicodrammatista, formatore, consulente e conferenziere presso l’impresa e la pubblica amministrazione. Professore a contratto nella facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna.

Matteo QuerzèMicrosoft certified trainer nell’area information worker e responsabile Progel per le soluzioni E-learning e project management.

Durata12 ore

DateBologna14, 21 febbraio 09.00-16.00

8, 15 novembre 09.00-16.00

Quota di iscrizione€ 580,00 + IVA

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p. 168 PERCORSI FORMATIVI 2014

Per maggiori informazioni visita il sito www.fav.it Segui la Fondazione Aldini Valeriani su: Facebook, Twitter, Linkedin

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I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani

Convenzioni piano formativo aziendalePermette all’azienda di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2014:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con almeno 5 iscrizioni- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con almeno 8 iscrizioni

Per poter usufruire dei benefici della convenzione l’azienda dovrà confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione a tale proposta entro e non oltre il 14 Marzo 2014 individuando i corsi a cui intende partecipare, riservandosi eventualmente la possibilità di comunicare successivamente i nominativi delle persone che intende iscrivere. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2014.

Convenzioni percorso formativo individualePermette all’azienda o al privato di risparmiare sulla quota di partecipazione ai corsi in caso di più iscrizioni nell’arco dell’anno 2014:

- risparmio del 25% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno a 3 corsi- risparmio del 30% sul costo di ciascun corso con l’iscrizione ad almeno a 5 corsi Per poter usufruire di tali benefici, l’azienda dovrà confermare a Fondazione Aldini Valeriani l’adesione alla proposta entro e non oltre il 14 Marzo 2014. I corsi scelti in fase di adesione alla convenzione potranno essere svolti sulla base del calendario programmato per tutto il 2014.

L’adesione alle convenzioni è gratuita e vale esclusivamente per l’anno 2014.Le opzioni non sono cumulative.

Sconto 10% alle aziende associate

Sconto 10% alle aziende aderenti a FEDERMANAGER QUADRI

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Page 171: Percorsi formativi 2014

MoDALITà DI ISCRIzIoNE

SChEDAPer iscriversi, è necessario inviare la scheda di iscrizione che si trova apag. 171 del catalogo, o sul nostro sito www.fav.it, via fax o per e-mail.

Fax Sede di Bologna: 051/4151920Fax Sede di Ferrara: 0532/769532e-mail sede Bologna [email protected] sede Ferrara [email protected]

QUoTE DI ISCRIzIoNELa quota di iscrizione s’intende al netto di IVA (22%) ed è comprensiva di materiale didattico.Per sconti e quote agevolate vedere le informazioni a pag. 169 “I vantaggi delle convenzioni Fondazione Aldini Valeriani”.

CoNFERMA DEL CoRSoFondazione Aldini Valeriani, 5 giorni lavorativi prima dell’inizio del corso, invierà agli iscritti una e-mail di conferma con tutte le informazioni relative alla partecipazione.

Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di annullare o rinviare la data d’inizio corso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. L’eventuale variazione sarà tempestivamente comunicata.

MoDALITà DI pAGAMENToLa quota di iscrizione deve essere versata al momento della conferma del corso e comunque entro e non oltre la data d’inizio corso.

ANNULLAMENTo DELL’ISCRIzIoNEÈ possibile annullare l’iscrizione ad un corso senza alcuna penale comunicando la rinuncia via email al responsabile del corso entro i cinque giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso.In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante a inizio corso o di ritiro durante lo stesso, sarà dovuto il pagamento integrale della quota.

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Corso

Date di svolgimento

Che si svolgerà presso la sede di: Bologna Ferrara ImolaInviare la scheda di iscrizione via email alla sede di riferimento corso: [email protected] o [email protected], o via fax allo: 051.4151920 Bologna - 0532.769532 Ferrara

Dati per la fatturazione: azienda. Dimensione: pmi grande impresa privato

Ragione sociale (se azienda) Nome e cognome (se privato)

Via

Comune Prov Cap

Tel. Fax Email

P.I. C.F.

Prodotto/Servizio Principale: Codice ateco:

Referente per comunicazioni:

Ruolo Email:

DATI pARTECIpANTE /I AL CoRSo:

1 Cognome e nome

Luogo e data di nascita Prov.

Ruolo email:

Cell. Specificare se: Quadro Dirigente

2 Cognome e nome

Luogo e data di nascita Prov.

Ruolo email:

Cell. Specificare se: Quadro Dirigente

Specificare se i partecipanti appartengono ad una sede operativa diversa da quella sopra indicata:

Via

Comune Prov Cap

Tel. Fax

La quota di partecipazione è di Euro + IVA 22% a persona

La quota deve essere versata al momento della conferma del corso, che Fondazione Aldini Valeriani comunicherà a tutti gli iscritti 5 giorni lavorativi prima dell’inizio dell’evento. Successivamente verrà inviata fattura quietanzata.

Il pagamento può essere effettuato mediante: Bonifico bancario intestato a Fondazione Aldini Valeriani presso

BANCA DI BOLOGNA, Filiale Bologna Fiera IBAN IT 03 I 08883 02400 015000082981.

CLAUSoLE CoNTRATTUALI:1. L’eventuale rinuncia dovrà essere comunicata per iscritto entro i 5 giorni lavorativi precedenti l’inizio del corso;2. In caso di rinuncia pervenuta dopo tale termine, di mancata presenza del partecipante ad inizio corso o di ritiro durante lo stesso sarà dovuto il pagamento integrale della quota, essendo la stessa predeterminata a fronte dei costi di organizzazione e svolgimento del corso;3. Fondazione Aldini Valeriani si riserva la facoltà di rinviare la data d’inizio o di annullare il corso stesso in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti. In questo caso la variazione sarà tempestivamente comunicata e si provvederà al rimborso delle quote eventualmente già versate. Ai sensi dell’art. 1341 C.C. si approvano espressamente i punti 1) 2) 3) delle clausole contrattuali.

Data Firma e Timbro per l’Azienda

SChEDA DI ISCRIzIoNE

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I dati personali sono utilizzati da Fondazione Aldini Valeriani ai fini del corretto svolgimento di corsi e seminari, della fornitura di servizi di consulenza e di eventuali altri servizi. Ciò vale sia per le informazioni sull’Azienda e relativi dipendenti/collaboratori dalla stessa indicati sia per quelle relative alla persona fisica che sottoscrive il contratto.I dati sono trattati su supporto cartaceo e con strumenti elettronici e non sono di regola comunicati né diffusi se non nei limiti di quanto imposto dall’esecuzione stessa degli obblighi contrattuali (in generale, a poste, corrieri, istituti di credito, ecc.; in caso di corsi finanziati, agli enti finanziatori - Regione, Provincia, altri enti pubblici). Nondimeno, alcune essenziali informazioni (titoli di progetti/corsi/servizi di consulenza realizzati da Fondazione Aldini Valeriani; ragione sociale aziende coinvolte; periodo di svolgimento) potrebbero essere inserite da Fondazione Aldini Valeriani in proprie reference list, anche ai fini della partecipazione a gare pubbliche. I dati sono trattati dagli incaricati degli Uffici Marketing e Commerciale di Fondazione Aldini Valeriani.Il conferimento dei dati è del tutto facoltativo; è chiaro tuttavia che il mancato conferimento di alcune o tutte le informazione personali può precludere l’instaurazione o la prosecuzione del rapporto contrattuale.I recapiti di posta tradizionale nonché le coordinate di posta elettronica che vorrete indicare potranno essere utilizzati per proporre corsi, seminari e servizi analoghi a quelli acquistati, fermo restando - ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 196/2003 e dei provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali in materia - il diritto di chiedere ed ottenere, in ogni momento, di non ricevere ulteriori comunicazioni inviando una e-mail a [email protected].

Qualora non voleste ricevere tali comunicazioni, è possibile barrareimmediatamente la casella qui sotto riportata:

NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani

NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo email

NO, non vogliamo in nessun caso ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo posta tradizionale

Qualora invece voleste ricevere tali comunicazioni a mezzo fax, occorre inserire il numero di fax ed esprimere il consenso di seguito:

SI, vogliamo ricevere comunicazioni da Fondazione Aldini Valeriani a mezzo Fax n.

Firma

Le richieste di esercizio dei diritti previsti dal Codice a favore dell’interessato (art. 7 e ss: ad esempio, accesso, integrazione, aggiornamento, ecc) possono essere rivolte a: Fondazione Aldini Valeriani (Titolare del tratta-mento), via Bassanelli 9/11, 40129 BO, 051- 4151911 e-mail [email protected] (a questo indirizzo e-mail può essere richiesto anche l’elenco completo ed aggiornato dei Responsabili del trattamento eventualmente nominati).

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTODEI DATI pERSoNALI(Art. 13 D.Lgs 30/06/03, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”)

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INFoRMAzIoNI GENERALI

SEDIBoLoGNA via Bassanelli 9/11tel. 051/4151911, fax 051/[email protected]

FERRARA via Piangipane 14tel. 0532/763426, fax 0532/[email protected]

CoME RAGGIUNGERCI

BoLoGNAIn Autobus Linee 27A – 27B – 27C - 95 - 97 – 98 direzione Corticella - Fermata “Istituti Aldini Valeriani”.

In Auto dalla Tangenziale, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

dall’Autostrada A1 (Milano-Roma) Uscita Borgo Panigale, Tangenziale in direzione S.Lazzaro di Savena, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

dall’Autostrada A13 (Bologna-padova) e A14 (Bologna-Ancona) Uscita Bologna – Arcoveggio, Tangenziale in direzione Casalecchio di Reno, Uscita 6 (Castel Maggiore), proseguire su Via Corticella in direzione Bologna Centro. Via Bassanelli è la prima a destra dopo il cavalcavia.

parcheggioSubito dopo il cavalcavia di Via Corticella, direzione Bologna centro, con ingresso da via Corticella, c’è l’ampio parcheggio della Fondazione Aldini Valeriani.

FERRARAIn Auto Uscita autostrada (A13) Ferrara Sud, direzione Centro.

In trenoAutobus linea 2, fermata via Piangipane.

parcheggioFondazione Aldini Valeriani non dispone di un parcheggio interno, tuttavia, nelle immediate vicinanze delle sede è disponibile un parcheggio con tariffe giornaliere agevolate: Via Darsena, parcheggio centro storico.

Fondazione Aldini Valeriani è certificata ISO 9001:2000 per la progettazione ed erogazione di servizi di formazione dal 2001.

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Alcuni nostri clienti

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Crediti:

Progetto grafico realizzato da Studio Salsi ComunicazioneMappe mentali elaborate dal prof. Alberto ScoccoFotografie di Giacomo Maestri Stampato da Grafiche Baroncini

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bologna via Bassanelli 9/11tel. 051/4151911, fax 051/[email protected]

ferrara via Piangipane n°14tel. 0532/763426, fax 0532/[email protected]