Al via l’iter della fusione tra ComuniIl 2017 del settore Lavori pubbliciIntervista a Piergiorgio Cortelazzo, presidente di Acquevenete

Periodico di informazione, attualità, politica e cultura

Quarant’anni del Gruppo AlpiniCaserma dei carabinieri intitolata al sottotenente Frassanito

Nuove giostrine per il Prato comunale

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PRIMO PIANO

Al via l’iter della fusionetra Comuni 4

Il 2017 del settoreLavori pubblici 6

Nuova rotatoriaal Palù 6

Nuovi cestini per il centro cittadino 6

Nuove giostrine per il Prato comunale 8

Un Winter villageper scaldare i cuori 8

Una panchina rossacontro il femminicidio 9

Incontro sui pericolidel cyberbullismo 9

ATTUALITÀ

Monitoraggio degli alberinei plessi scolastici 10

Caserma dei carabinieriintitolata al sottotenenteFrassanito 10

SOMMARIOAl via l’iter della fusione tra ComuniIl 2017 del settore Lavori pubbliciIntervista a Piergiorgio Cortelazzo, presidente di Acquevenete

Periodico di informazione, attualità, politica e cultura

Quarant’anni del Gruppo AlpiniCaserma dei carabinieri intitolata al sottotenente Frassanito

Nuove giostrine per il Prato comunale

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DICEMBRE 2017

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2017

Buone Feste

Quarant’annidel Gruppo Alpini 15

Impegno concreto per la comunità conselvana 15

Intervista a Piergiorgio Cortelazzo, presidentedi Acquevenete 16

Intenso anno accademicoper l’Universitàdel tempo libero 17

Il Mattei orgogliodel Conselvano 16

Mattei:una storiainiziata 50 anni fa 18

Mattei precursoredell’alternanzascuola­lavoro 19

La legalitàè attualità 20

SALUTE

Il ruolo attivodel pazientenella riabilitazione

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S T O N E I S L A N DC . P. C O M PA N YR R DB L A U E RA L E S S A N D R I N IT R A M A R O S S AD I E S E LU . S . P O L O A S S N .N A PA P I J R IE A 7 E M P O R I O A R M A N IE S C E N T R I C M O L E C U L E S

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Al via l’iter della fusione tra ComuniIntervista al vicesindaco Antonio Ruzzon, membro della commissione intercomunale sullafusione e promotore, nei suoi due mandati da primo cittadino di Conselve, dell’Unione deiComuni del Conselvano.

voleva essere la fase interme­dia per approdare, poi, alla fu­sione. Non sto qui a ripercor­rere tutte le fasi dell’Unione,che partì bene, ma fu frenatadopo le elezioni amministrativedel 2014; allorquando cambia­rono i sindaci, qualcuno alla suaprima esperienza amministra­tiva, di vari comuni aderenti al­l’Unione. Le scelte che sonostate fatte da quel momento inpoi hanno danneggiato signifi­cativamente questo progetto disovra territorialità. Tuttavia,pur in modo molto contenuto,l’Unione del Conselvano haretto mantenendo la sua en­tità. Oggi è una realtà consoli­data e collaudata ed è prontaper il passo successivo, allar­garla non avrebbe significato. Avolte non ce ne accorgiamo, mai tempi cambiano in fretta, o siseguono o si rischia di rimanereal palo vanificando risorse,energie e opportunità. Eccoperché immaginare di allargarel’Unione dei comuni del Con­selvano oggi per noi sarebbesemplicemente anacronistico.

Icomuni di Conselve, Car­tura e Terrassa Padovana

hanno avviato l’iter della fu­sione tra i tre enti locali. Il per­corso è lungo e prevede il coin­volgimento diretto della cittadi­nanza, delle associazioni di ca­tegoria e di tutti i soggetti por­tatori di interesse. Ma qualisono le prospettive di questoprogetto, i vantaggi che ne de­riverebbero per il territorio, letappe fondamentali dell’iter difusione? Queste sono alcunedelle domande rivolte al vice­sindaco Antonio Ruzzon, chesotto i suoi due mandati daprimo cittadino aveva avviatol’Unione dei Comuni del Con­selvano, processo intermedioche, nelle intenzioni degli am­ministratori locali, sarebbe do­vuto essere propedeutico pro­prio alla fusione tra le munici­palità. L’esperimento, che coin­volgeva quasi tutti i comuni delConselvano ad eccezione di Car­tura, all’epoca impegnato inuno stretto dialogo con San Pie­tro Viminario e Due Carraresempre sul tema della fusione,non andò nella direzione spe­rata. Tutte le municipalità ade­renti, fuorché Conselve e Ter­rassa Padovana, uscirono dal­l’Unione, che tuttavia proseguìil suo percorso con i due enti lo­cali rimasti. A distanza di alcunianni, le amministrazioni di que­sti due comuni, insieme a quelladi Cartura, hanno reputato chei tempi fossero ormai maturiper avviare con la cittadinanzaun confronto sulla possibilità difondere le tre realtà locali.

Vicesindaco Ruzzon il pro­cesso di fusione, recentementeavviato, è qualcosa di comple­tamente nuovo o è un’evolu­zione del progetto di Unionedei comuni del Conselvano, in­trapreso alcuni anni fa?

Alcuni anni fa Conselve e iComuni del territorio avevanodato avvio ad una Unione, che

La fusione, quindi, è il natu­rale passo successivo all’U­nione?

La fusione è una fase che eragià stata pensata con i sindacidel territorio ante 2014, pro­prio quando avevamo datoavvio al progetto dell’Unionedei Comuni del Conselvano.Certo, Unione e Fusione nonsono la stessa cosa, ma la primaaveva il compito di amalga­mare, di costruire una condivi­sione amministrativa tra i co­muni, percorso atto a facilitareil passaggio alla fusione cheunisce in modo irreversibile glienti locali. È naturale che perquanto riguarda l’Unione delConselvano, ora Terrassa eConselve imbocchino la stradaoriginariamente tracciata. Il Co­mune di Cartura, che non è trai comuni usciti dall’unione delConselvano, ha manifestatol’interesse e la volontà politicadi aderire al progetto dopo cheper le stesse motivazioni, ov­vero il cambio di amministra­zioni, la pari progettualità conDue Carrare e San Pietro Vimi­nario si arenò.

Quali sono i motivi che spin­gono Conselve, Cartura e Ter­rassa Padovana a sondare lapossibilità di fondersi per darevita ad un’unica municipalità?

Le tre amministrazioni comu­nali, o meglio l’unione dei Co­muni del Conselvano e la muni­cipalità di Cartura, ritengonoche in questo particolare mo­mento storico, in cui le risorsefinanziarie sono drasticamentediminuite, tanto da mettere arischio l’erogazione dei servizialla cittadinanza sia in terminiquantitativi, che qualitativi,non possano amministrarechiuse all’interno del propriorecinto; significherebbe accet­tare uno stato di fatto in con­trasto con gli impegni che ogniamministratore ha assuntoverso la cittadinanza. Non po­

tendo ipotizzare altri percorsiper contrastare questa situa­zione, destinata a nostro avvisoa peggiorare, la fusione ci sem­bra un’opportunità da valutareed eventualmente da cogliere.È chiaro che non vogliamo im­porre o forzare la mano, masemplicemente proporre que­sta possibilità alle nostre co­munità in un’ottica di equili­brio, di sostenibilità e di ri­spetto delle singole realtà co­munali.

Uno dei principali timori deicittadini è che con la fusionevengano cancellate le identitàdelle singole comunità citta­dine. È un pericolo reale?

È vero che se passa il pro­cesso di fusione avremo un co­mune unico, ma lungi da noiimmaginare che vengano can­cellate con un colpo di spugnale identità e le peculiarità deisingoli comuni. È evidente chedovremo trovare le articola­zioni, i meccanismi e le moda­lità a salvaguardia delle identitàdelle tre municipalità, maanche questa è una sfida e unobiettivo che desideriamo per­seguire prioritariamente per ilbuon esito del progetto. Allafine le persone dovranno ac­corgersi della fusione, non per­ché è stato costituito un unicocomune, ma perché all’indo­mani della stessa constatino unmaggiore ritorno in termini dirisposte da parte della loro am­ministrazione rispetto a quantoaccadeva in precedenza.

Nelle scorse settimane i trecomuni hanno avviato l’iterdella fusione; in sintesi qualisono i passaggi amministrativigià effettuati?

Le tre amministrazioni, in­nanzitutto, hanno deliberatounitamente la progettualitàdella fusione, passaggio politi­camente strategico, perché ma­nifesta l’unitarietà d’intenti eimpegna per il conseguimentodell’obbiettivo. Ogni consigliocomunale ha deliberato l’avviodella procedura, dando man­dato al Comune di Conselve diindividuare i soggetti titolati perespletare il primo passaggiofondamentale, che è lo studio difattibilità della Fusione. Inoltre,è stata costituita un’appositacommissione intercomunale,composta dai tre sindaci e darappresentanti delle maggio­ranze e delle minoranze consi­liari dei tre comuni.

Qual è il compito di questacommissione intercomunale?

Il suo compito è di seguirepasso passo l’iter, di tenere co­stantemente informati i consi­glieri sul progetto e di adottare

di Francesco Sturaro

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derazioni utili al processo di fu­sione. Credo che siamo partiticol piede giusto dal punto divista dell’informazione, dellatrasparenza e della condivi­sione, elementi che riteniamofondamentali per un progettocosì importante e complessoche, se approvato, ridisegneràil futuro del nostro territorio.

È già stato affidato l’incaricoper la redazione dello studio difattibilità della fusione?

Attraverso un disciplinaremolto particolareggiato, il Co­mune di Conselve ha già inviatouna richiesta di preventivo a treaziende con competenza in ma­teria di studio di fattibilità. Leofferte sono già pervenute, sa­ranno valutate dalla strutturatecnica e successivamente siprocederà con l’affidamentodell’incarico.

Una volta pronto, cosa potràrivelare lo studio di fattibilità?

Lo studio di fattibilità è labase fondamentale dalla qualeavviare il processo, in esso sa­ranno contenuti tutti gli ele­menti che caratterizzano le tremunicipalità: dallo stato econo­mico finanziario e patrimoniale,alla composizione della strut­tura organica del personale,alle capacità di erogazione deiservizi e via a seguire. Sarà fattauna puntuale e dettagliata ana­lisi che permetterà di eviden­ziare tutti i punti di forza e didebolezza, atti a consentire ladefinizione strutturale e orga­nizzativa del futuro nuovo ente.È uno studio particolarmentecomplesso, ma indispensabileanche per fornire le linee guidadel miglior utilizzo delle note­voli risorse economiche ag­giuntive, derivanti da questiprocessi.

tutte le iniziative volte a pro­muovere l’informazione e ilconfronto con la cittadinanzasul tema fusione. Il presidentedalle commissione è il vicesin­daco di Cartura, Massimo Za­nardo, e il vicepresidente ilprimo cittadino di Terrassa,Modesto Lazzarin. La commis­sione, che si è già riunita duevolte, ha calendarizzato tre in­contri pubblici con la cittadi­nanza, per informarla sulla pro­gettualità e sul suo percorso.Gli incontri sono in programmail 18 dicembre a Conselve, il 15gennaio a Cartura e il 18 sem­pre di gennaio a Terrasa Pado­vana. Si tratta di un primo con­fronto e altri ne seguiranno pergarantire la più ampia informa­zione ai cittadini, alimentandoquel dibattito e quella condivi­sione indispensabili per porre lacittadinanza nelle condizioni diesprimere alla fine, in occa­sione del referendum, un votoconsapevole e informato.

Cosa vi aspettate da questiincontri con la cittadinanza?

Ci aspettiamo dei contributiin termini di consigli, suggeri­menti e proposte, che valute­remo con la massima atten­zione. Contestualmente, nel­l’ultima seduta della Commis­sione intercomunale abbiamodeciso di avviare un percorso diconfronto anche con i cosid­detti portatori di interesse: as­sociazioni di categoria del tes­suto produttivo, associazionisportive e culturali, enti,scuole, parrocchie eccetera.Abbiamo ipotizzato la costitu­zione di tavoli ad hoc con que­ste realtà per tenerle costante­mente informate e confrontarciper poter cogliere eventualicontributi, osservazioni, consi­

Si può già quantificare que­sto vantaggio economico deri­vante dalla fusione?

Nell’ultima Finanziaria il Go­verno ha aumentato le risorseda erogare ai comuni che sifondono; risorse corrispon­denti al 60% dell’ammontaredei trasferimenti erariali 2010.Nel concreto stiamo parlandodi circa 1.200.000 euro perConselve, circa 550 mila europer Cartura e circa 300 milaeuro per Terrassa; quindi oltre2 milioni di euro per dieci anni.Tutto questo significa che que­sto territorio, se unito, potràcontare su oltre 20 milioni dieuro dalla Stato in dieci anni,senza contare gli ulteriori fi­nanziamenti previsti dalla Re­gione. È sottointeso che non cisi fonde esclusivamente per ibenefici economici, ci deve es­sere qualcos’altro che amal­gama le comunità e i territori,tuttavia non possiamo non con­siderare anche questo ele­mento, convinti come siamoche nel breve o medio periodoquesti benefici economici nonsaranno più erogati, con il ri­schio concreto che le fusionivengano imposte dall’alto. Perquesto motivo sarebbe dav­vero imperdonabile se gli at­tuali amministratori non si atti­vassero per proporre alla citta­dinanza tali opportunità, fermorestando che, comunque, la de­cisione resta in capo ai cittadininella loro più ampia e completaautonomia.

Nelle scorse settimaneanche Bagnoli di Sopra ha ma­nifestato la volontà di entrarenel processo di fusione; perchéla sua autocandidatura non èstata accolta?

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Quello della fusione è un per­corso impegnativo, che neces­sità di una profonda volontà econvinzione politico ammini­strativa. I comuni di Conselve,Cartura, Terrassa hanno siglatoun accordo in tal senso, ma nonprecludono assolutamente pos­sibilità di collaborazione futuracon le altre municipalità. In que­sto momento, anche per ragionitecniche­amministrative il pro­cesso non è allargabile. Pas­sando in rassegna le varie espe­rienze di fusione maturate nelVeneto e non solo, abbiamoconstatato che tendenzial­mente i comuni che avvianodetto processo difficilmente su­perano il numero di tre. La do­manda mi impone obbligatoria­mente di ricordare che l’Unioneera stata costituita come faseintermedia di questo percorso,ma il parziale affossamentodella stessa con l’uscita di varicomuni, tra cui Bagnoli di Sopra,ha di fatto compromesso e in­terrotto la realizzazione di unaprogettualità strategica di areavasta. È francamente difficile,quando si è rotto un fidanza­mento, immaginare poi lo spo­salizio. Ma battute a parte, nonposso negare, che rimane l’a­marezza di dover attendere larealizzazione di quell’ambiziosoprogetto di unire territorial­mente il conselvano, che i pas­sati amministratori si erano pre­fissati. In ogni caso conside­rando immutato l’obbiettivo, ri­mane ferma e inderogabile ladisponibilità a valutare ogniforma di collaborazione succes­siva all’eventuale fusione con lemunicipalità limitrofe, contra­riamente sarebbe pura e sterilemiopia politica.

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Conselve ci crede. La sede municipale e,nell’altra pagina, il vicesindacoAntonio Ruzzon.

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Il 2017 del settore Lavori pubbliciMicronido, manutenzione strade, risparmio energetico; questi i principali ambiti di interventodell’assessorato ai Lavori pubblici nell’anno che volge al termine.

ritorio comunale. “Stiamo pun­tando al contenimento dellaspesa per l’energia elettrica –spiega Ruzzon – a gennaio av­vieremo altri interventi di sosti­tuzione delle vecchie lampadecon quelle a led, che sono piùperformanti e garantisconomaggiore risparmio energetico,che si traduce in risparmio eco­nomico. Le zone interessate aquest’operazione saranno ilquartiere Giardino, il tratto distrada compreso tra l’inizio divia Casette e via Cavour, viaPuozzo, il quartiere Gramsci e levie Toscanini, Matteotti trattofinale, Palù e Bigoline. Anchequesti interventi sono già finan­ziati”.

Nelle scorse settimane sisono conclusi i lavori del micro­nido di Palù, struttura per laprima infanzia che va ad ag­giungersi all’asilo nido ”Il Gira­sole” di via Traverso. Un altroimportante servizio, in partico­lare per quelle famiglie che gra­vitano per lavoro nel polo pro­duttivo del Conselvano. L’inter­vento è consistito nella ristrut­turazione e nell’ammoderna­mento dell’ex scuola elemen­tare della frazione. Il costo del­l’opera ammonta a circa 500

Si chiude un anno intensoper il settore lavori pub­

blici del Comune. Molti gli in­terventi effettuati in questimesi, a cominciare dall’asfalta­tura di varie strade e piazze delpaese. Il nuovo manto stradaleè stato posato sulle vie Trieste,Bellanzon, Einaudi e sulle piazzeCesare Battisti e Dante. “Si ètrattato di interventi di manu­tenzione straordinaria sullestrade – precisa l’assessore aiLavori pubblici, Antonio Ruzzon– altri interventi sono già statiprogrammati per il 2018; an­dremo a riasfaltare l’ultimotratto di via Beolo, via Vivaldi ele vie Palazzi e Monteverdi, chesaranno anche oggetto di sosti­tuzione di tutta la rete idrica.Qui interverremo anche suimarciapiedi. Sono tutti lavoriche hanno già copertura finan­ziaria e che andremo a realiz­zare in primavera”.

Nel 2017 il Comune ha inve­stito molto anche nell’ambitoenergetico. Nei mesi scorsi sonostati sostituiti i vecchi corpi illu­minanti della pubblica illumina­zione con lampade a Led nelquartiere Sant’Antonio, in viaPalazzi e nell’ultimo tratto di viaTerrassa, fino ai confini del ter­

mila euro, 250 mila dei qualistanziati dalla Regione Veneto,mentre la somma restante è acarico del Comune. La strutturaper la prima infanzia potrà ac­cogliere sino a 28 bambini, dicui sei lattanti. “Il micronido èultimato – conferma l’assessoreRuzzon – al momento si stannocompletando le operazioni diarredo. Quello realizzato è unintervento di pregio. L’immo­bile è antisismico ed è dotato diimpianto per il ricambio d’aria.È in corso l’ottenimento del­l’autorizzazione e dell’accredi­tamento della struttura, requi­siti necessari per avviarne l’atti­vità. La gestione del micronidoè stata affidata alla CooperativaLe Fate di Conselve, risultata

vincitrice tra quattro soggettiche avevano presentato la loromanifestazione di interesse”.L’apertura del micronido è pre­vista per l’inizio del 2018, anchein virtù delle richieste di iscri­zione già pervenute. Nel frat­tempo saranno organizzati duemomenti di presentazione delnido, per dare la possibilità di vi­sitare la struttura e conoscere leoperatrici.

Nuova rotatoria al PalùLa ditta Lando ha chiesto al Comune di poter realizzare unarotonda nella frazione, per creare una nuova viabilità da eper il centro Commerciale. In contropartita il privato si assu-merebbe l’onere di completare la pista ciclabile di Palù.

a Palù lungo la strada provin­ciale 92, poco prima delle duechiese della frazione. L’inten­zione di Lando è di costruire,nel terreno di sua proprietà sullato destro della strada in dire­zione Conselve, una stazione di

Sarà portato in consigliocomunale per l’approva­

zione l’intervento propostodalla ditta Lando tramite lostrumento dello sportellounico. Il privato ha chiesto dipoter realizzare una rotatoria

servizio altamente tecnologicae moderna e una nuova viabi­lità di collegamento con il cen­tro commerciale. L’operazioneha già avuto il beneplacitodella Provincia, ente compe­tente sulla Sp92, e ora attendeil parere del Comune. “Conquesto intervento verrebbeaperta una nuova viabilità da eper il centro commercialeLando – dichiara l’assessore aiLavori pubblici, Antonio Ruz­zon – l’operazione è impor­tante anche sul fronte sicu­rezza, perché porrà fine allemanovre pericolose che alcuni

automobilisti indisciplinaticompiono uscendo da via del­l’Industria, qualora, dovendosiimmettere sulla MonseliceMare, non svoltano a destrausufruendo della rotatoriaposta a poche centinaia dimetri, ma girano direttamentea sinistra, creando una situa­zione di pericolo”.

Il progetto prevede anche larealizzazione, con totali oneria carico della ditta Lando,della pista ciclabile di Palù,così da congiungersi conquella proveniente da Bagnolidi Sopra.

Nuovi cestini peril centro cittadino

Abreve 45 nuovi cestini per la raccolta differenziata sarannoposizionati nel centro di Conselve e nelle scuole comunali.

Per la precisione i bidoni raccogli rifiuti, acquistati dall’ente locale,saranno collocati lungo le vie e nelle piazze del centro cittadino, non­ché negli spazi esterni degli istituti scolastici. I cestini saranno da 80litri (circa il doppio rispetto a quelli che sostituiranno) e saranno do­tati di calotta, per evitare il conferimento di sacchetti della spazza­tura, e di posacenere laterale per la raccolta dei mozziconi di siga­retta. L’intervento di arredo urbano è costato 20 mila euro, per lametà finanziato dalla Regione Veneto, grazie al contributo ottenutodal Comune partecipando all’apposito bando regionale per l’imple­mentazione dei cestini per la raccolta differenziata. “Siamo soddi­sfatti, perché siamo tra i comuni finanziati dalla Regione – com­menta l’assessore all’Ambiente, Ecologia e Patrimonio, Anita Ma­gagna – con un investimento di 10 mila euro, siamo riusciti ad otte­nere materiale per il doppio del valore. I cestini acquistati sono piùgrandi di quelli che avevamo, condizione che ci consente di effet­tuare meno svuotamenti, con un risparmio nei costi di manuten­zione. Inoltre, hanno una finitura superficiale tale da poter essere fa­cilmente ripuliti da eventuali imbrattamenti con lo spray colorato”.

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Un Winter village per scaldare i cuoriLa collaborazione fra amministrazione comunale, Pro Loco, Conselve vigneti e cantine e commercianti riuniti nel comitato “Con-selve amica”, ha dato vita ad un’ampia programmazione di eventi che, ospitati nel “winter village”, accompagneranno i con-selvani per tutto il periodo natalizio.

natalizio. Un calendario dieventi che avrà come fulcro latendostruttura riscaldata, alle­stita su quasi tutta piazza Ce­sare Battisti. L’iniziativa delWinter village ha tanto di ma­scotte: il pinguino Bacco che,per la gioia dei più piccoli, gi­ganteggia nelle piazze e vie delcentro, accogliendo le per­sone all’entrata dei negozi edegli esercizi commerciali.

Il “villaggio invernale” èstato aperto nel fine setti­mana dell’Immacolata dallaFesta del vino, evento che haavuto per protagonista asso­luto il Friularo, il vino simbolodel territorio. Per tre giorni la

Si chiama “Conselve win­ter village” la grande no­

vità delle festività natalizie. Unvillaggio invernale, con stande casette di legno, che siestende su piazza Cesare Bat­tisti e sul tratto di via VittorioEmanuele II, compreso tra levie Marconi e Roma, pedona­lizzato per l’occasione. Il tuttoè il frutto della collaborazionefra vari soggetti: Comune, ProLoco, Conselve vigneti e Can­tine, Consorzio di tutela Ba­gnoli Friularo Docg e ConselveAmica, che hanno dato vita adun ricco e vario programma diproposte per accompagnare icittadini lungo tutto il periodo

tendostruttura ha ospitato ta­vole rotonde, percorsi di de­gustazione enogastronomi­che, spettacoli, laboratori, sfi­lata di moda, concerti, intrat­tenimento musicale, danze,giochi tradizionali in legno peri bambini e persino la dimo­strazione della pigiatura del­l’uva come veniva fatta unavolta. Il programma del “Con­selve winter village” è poi pro­seguito per protrarsi sino al 7gennaio con tanti appunta­menti: mercatini natalizi, ani­mazione, aperitivi musicali, se­rate gastronomiche e degu­stazioni, laboratori didattici ecreativi, balli, presentazione di

libri, concerti. Il 19 dicembrealle 20 è proposta la cena digala “Sotto la stella…”, orga­nizzata dalla Pro Loco in colla­borazione con la trattoria “Incorte dal capo” e la Conselvevigneti e cantine. Da tradi­zione il 24 dicembre, vigilia diNatale, nel pomeriggio ilGruppo Alpini distribuirà cara­melle, panettone e vin brulè,mentre dopo la messa di mez­zanotte la Pro Loco offriràcioccolata calda e vin brulè.

Per essere sempre aggior­nati sulla programmazione delvillaggio invernale, si può con­sultare la pagina facebookConselve Winter Village.

Nuove giostrine per il Prato comunaleL’amministrazione comunale ha redatto un progetto per dotare il Prà di giostrine di ultima ge-nerazione, fruibili anche dai bimbi con disabilità, in sostituzione degli attuali giochi, rovinatie bisognosi di accurata manutenzione.

strine con nuove utilizzabilianche dai bambini con disabi­lità. Il progetto comprendeanche la posa dell’obbligatoriapavimentazione antitrauma.“Le giostrine del prato Comu­nale, in particolare quelle ri­volte verso via Vittorio Ema­nuele II, sono vecchie e alcunesono rotte o danneggiate –spiega l’assessore al Patrimo­nio, Anita Magagna – la loromanutenzione verrebbe a co­stare più dell’acquisto di nuove.I giochi che vorremmo com­prare sono di ultima genera­zione e possono essere utiliz­zati anche dai bambini con di­sabilità. Hanno l’anima in ac­ciaio, sono rivestiti in polieti­lene e hanno bisogno di poca

Parte dall’ammoderna­mento e dalla sostitu­

zione delle giostrine la riqualifi­cazione del Prato comunale;uno degli impegni presi dal­l’amministrazione comunalecon la cittadinanza. Il parco gio­chi del Prà abbisogna di una co­stosa manutenzione. Le gio­strine, molte delle quali inlegno, risentono del tempo eportano i segni lasciati dagliagenti atmosferici e dal nor­male deterioramento dovuto alloro utilizzo. Per ovviare a que­sta situazione l’amministra­zione comunale ha redatto unprogetto di adeguamento e diammodernamento del parcogiochi del Prà, che prevede lasostituzione delle attuali gio­

manutenzione. Inoltre, garanti­scono maggiore durate delleattuali giostrine che, essendo inlegno, se non adeguatamentemanutentate si rovinano”.

Il costo totale dell’interventodi sostituzione delle giostrineammonta a 64 mila euro; unacifra consistente per le casse delComune, che per far fronte allaspesa, o a parte di essa, ha de­ciso di partecipare con il proprioprogetto al bando per i parchigiochi e le aree verdi comunali,indetto dalla Fondazione Cari­paro. L’organizzazione mette adisposizione dei progetti vinci­tori del concorso fino a 50 milaeuro. “Nel caso non dovessimorientrare tra i comuni finanzia­bili, potremmo realizzare ugual­mente il progetto con risorse

proprie dell’ente, ma per gradi– precisa l’assessore Magagna –Uno dei punti del nostro pro­gramma elettorale è di valoriz­zare il Prato comunale per vi­verlo al meglio e ci stiamo im­pegnando per centrare l’obiet­tivo. Nel caso rientrassimo tragli assegnatari del contributoerogato dalla Cariparo, le gio­strine verrebbero acquistate eposizionate già nella prossimaprimavera”.

Bambini: si rinnovano gli spazi da gioco.

L’assessore Anita Magagna e, sotto, il Winter Village.

PRIMO PIANO

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Una panchina rossacontro il femminicidio

Inaugurata in piazza Cesare Battisti una panchina rossa,segno di denuncia del femminicidio e stimolo per i cittadinial confronto e alla riflessione sulla violenza contro le donnee sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla.

portunità, Mara Tosello – Gliesempi da citare sarebberomolti, tristemente famosi enon, Conselve stessa ne è statadoloroso teatro anni fa ed èproprio per non dimenticaretutti gli episodi di violenza alledonne, sia conosciuti sia ta­ciuti, che la Commissione PariOpportunità ha deciso di porlocome tema centrale del pro­prio impegno”.

La giornata è proseguita conl’inaugurazione, in piazza Ce­sare Battisti, di una panchinarossa, simbolo della violenzasulle donne, iniziativa realiz­zata in collaborazione con laCommissione per le Pari Op­portunità dell’ordine dei chi­mici del Veneto. La panchina ri­porta una significativa fraseelaborata dagli studenti delMattei “Amare fa rima con ri­spettare. Chi non rispetta nonama”. “Abbiamo scelto questacollocazione in una delle piazze

Sabato 25 novembre la co­munità di Conselve ha ce­

lebrato la Giornata internazio­nale contro la violenza sulledonne, con due iniziative pro­mosse dall’assessorato alle Pariopportunità e dall’omonimaCommissione. Al mattino insala Dante è stata proposta aglistudenti dell’Istituto di Istru­zione superiore “Cattaneo –Mattei” e dell’Enaip e alla cit­tadinanza la visione del filmdocumentario “Confirmation”,scritto da Susannah Grant e di­retto da Rick Famuyiwa. La pel­licola è basata su una storiavera, quella di Anita Hill, chenel 1991 denunciò per mole­stie sessuali il suo ex capo, Cla­rence Thomas, appena nomi­nato giudice della Corte Su­prema. Il film racconta un pro­cesso che all’epoca colpì l’opi­nione pubblica, spingendo i le­gislatori statunitensi alla reda­zione di leggi anti­molestie. Lavicenda di Anita Hill accese i ri­flettori sui pregiudizi di generepresenti nella società. Dopoquell’episodio, salito agli onoridella cronaca, il numero di de­nunce di reati di molestie ses­suali pressoché raddoppiò, cosìcome aumentò la rappresenta­tività femminile nelle istitu­zioni. Al termine del film èstato aperto un dibattito, conspunti di riflessione offerti allaplatea dalle operatrici del Cen­tro Veneto Progetti Donna.

“Gli episodi di violenza sulledonne sono tristemente all’or­dine del giorno e la cosa piùpreoccupante è che sono innu­merevoli i casi non denunciati,taciuti per vergogna, pudore,paura, senso di colpa – com­menta l’assessore alle Pari op­

più centrali del paese non soloperché triste teatro di un fem­minicidio una decina di anni fa,ma anche a simboleggiare chechi fa violenza ad una donnaferisce la collettività al cuore –puntualizza l’assessore Tosello– La panchina cambia così lasua funzione oggettuale e di­venta un simbolo architetto­nico portatore di significato, unmonito visibile e permanenteper i cittadini contro la violenzasulle donne. Oltre ad essereuna denuncia del femminici­dio, la panchina vuole stimo­lare un confronto e una rifles­sione sulla violenza e sui cam­biamenti culturali necessariper sconfiggerla, inducendo icittadini a fermarsi, a non di­menticare e a mantenere altal’allerta, poiché crediamo vi siala necessità di un radicale mu­tamento culturale e di unareale presa di coscienza di tuttisulla gravità e sulla diffusionedella violenza alle donne. Ilcompito che ci siamo poste –conclude Tosello – è di fare ilpossibile per amplificare la co­municazione contro la violenzasulle donne, portandola anchenelle scuole del nostro territo­rio, per rendere costante e ca­pillare l’informazione sui servizipresenti e per ricordare che,oltre al 25 novembre, ci sono

tutti gli altri giorni dell'anno incui non possiamo far finta diniente”.

In occasione di questoevento, gli studenti dell’Enaiphanno preparato un cartellonecon estratti di cronaca sullaviolenza alle donne, un librettodipinto a mano sempre incen­trato su questa tematica che èstato regalato a tutti i relatorie al sindaco Maria Alberta Boc­cardo. Inoltre, hanno distri­buito dei fiocchetti rossi che ipresenti si sono appuntati alpetto.

Da Conselve un forte no al femminicidio.

L’assessore Mara Tosello e, a lato, la “panchina rossa”,

simbolo della giornata internazionale contro

la violenza sulle donne. Sotto, foto di repertorio.

Incontro sui pericoli del cyberbullismoIl 25 gennaio alle 20.45 in

sala Dante si parlerà di“Cyberbullismo. Più sicuri inrete”. L’incontro è promossoda assessorato alle Politichegiovanili e Commissione PariOpportunità con il patrociniodel Comitato Sportivo dellacittà di Conselve. Scopo dellaserata è di informare e sensibi­lizzare sul cyberbullismo, suipericoli e sui comportamenti arischio nel mondo virtuale. I re­latori della serata saranno lapsicologa e psicoterapeutaMonica Businaro, l’avvocatoFederica Moro e il consulente

informatico Lorenzo Godina.“L’idea di questa iniziativa –spiega l’assessore Mara Tosello– è nata per dare supporto atutte le persone che hanno unfamiliare vittima di cyberbulli­smo, attraverso un ottica mul­tisettoriale: psicologica, tec­nico­pratica e legale, per capiredi cosa si tratta, a chi rivolgersie come poterlo arginare. Il pro­getto ha la finalità di promuo­vere una riflessione sulle tema­tiche della sicurezza online e difavorire un uso consapevole ecorretto della rete, attraversola costruzione di strategie fina­

lizzate a rendere internet unluogo sicuro. L’incontro – pro­segue Tosello – mira a favorireuna prevenzione che pro­muova il ‘saper fare e il sapereessere’, dove genitori e ragazziin primis e la cittadinanza tuttapossano essere co­protagonistidi un progetto di collabora­zione e convivenza con gli altriorientato alla collaborazione,al rispetto e alla valorizzazionedelle diversità, intese come ri­sorse all’interno di un gruppo enon come elemento di stigma­tizzazione, isolamento, discri­minazione”.

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ATTUALITÀ

Monitoraggio degli alberi nei plessi scolastici

tata essere affetta da malattiafungina alla base del tronco,sebbene non manifestassealcun sintomo visibile nell’ap­parato vegetativo. All’indomanidell’episodio l’amministrazionecomunale ha provveduto achiamare un tecnico, iscritto al­l’ordine degli Agronomi Fore­

Domenica 26 novembreun albero del giardino

della scuola secondaria diprimo grado Niccolò Tomma­seo è caduto su via monsignorBeggiato, fortunatamentesenza causare danni a personeo cose. Una volta rimossa dallasede stradale la pianta è risul­

stali, che, accompagnato dalsindaco e dall’assessore all’Am­biente, ha effettuato un sopral­luogo nei cortili delle scuoleTommaseo, Vinci e Valeri, e unaprima ispezione visiva per l’in­dividuazione dei difetti e dellostato vegetativo e fitosanitariodegli alberi. Inoltre, allo stessoesperto è stato poi affidato l’in­carico per un approfondimentostrumentale degli alberi me­diante tomografo. Tale accerta­mento è stato svolto nei giorniimmediatamente successivi. “Aquesta prima fase di monito­raggio – spiega il sindaco MariaAlberta Boccardo ­ seguirà unarelazione che, oltre ai difetti ri­scontrati e alla loro colloca­zione fisica, fornirà indicazionicirca le esigenze manutentivee/o l’abbattimento e/o i moni­toraggi successivi. In via infor­male l’esperto ha dichiarato,

comunque, di non aver riscon­trato particolari problemi, rela­tivamente agli alberi dellescuole”.

Oltre alle alberature degliistituti scolastici comunali sonostati inseriti nel programma dimonitoraggio anche gli alberi dipiazza Cesare Battisti.

Caserma dei carabinieri intitolataal sottotenente Frassanito

tente ordigno. Il sottotenentemorì alcuni giorni dopo l’atten­tato terroristico a seguito delleferite riportate nello scoppiodella bomba. “Chiaro esempio

Una folta schiera di auto­rità civili e militari ha pre­

senziato sabato 11 novembrealla cerimonia di intitolazionedella caserma dei carabinieri diConselve al sottotenente EnricoFrassanito, Croce d'Onore "allamemoria". Componente delplotone info­investigativo del­l'unità di manovra del reggi­mento M.S.U. (Unità Multina­zionale Specializzata), nell'am­bito dell'operazione “antica ba­bilonia", il sottotenente Frassa­nito perse la vita nella prima­vera del 2006 a Nassiriya in Iraq,vittima di un attentato. Il mezzoblindato, su cui viaggiava du­rante un trasferimento, fu inve­stito dall’esplosione di un po­

di elette virtù militari, elevatis­simo senso del dovere ed asso­luta dedizione al servizio co­stantemente testimoniati sinoall'estremo sacrificio contri­

buendo ad elevare il prestigiodell'Italia, delle sue Forze Ar­mate e dell'Arma dei Carabi­nieri" recita la motivazione perla quale Frassanito è stato insi­gnito della Croce d’Onore.

All’intitolazione della ca­serma è intervenuto anche ilfratello del sottotenente Fras­sinito, Giuseppe. Hanno pre­senziato alla cerimonia il sin­daco di Conselve, Maria AlbertaBoccardo e molti colleghi inrappresentanza dei comuni delterritorio. Presenti tra le auto­rità il generale di brigata, co­mandante della Legione Cara­binieri Veneto, Giuseppe LaGala, il comandante provincialedei carabinieri, colonnello Ore­ste Liporace, il Procuratoredella Repubblica, Matteo Stuc­cilli, il vice prefetto PasqualeAversa, i comandanti dellecompagnie dei carabinieri diAbano, Marco Turrini, e di Este,Giovanni Truglio.

Cerimonia partecipata. Due primi piani della cerimonia di intitolazione della caserma dei carabinieri di Conselve. Sopra, il sindaco Maria AlbertaBoccardo e un primo piano dell’indagine condotta sugli alberi del giardino della scuola secondaria di primo grado Niccolò Tommaseo.

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già dato il via a diverse inizia-tive. Prima di tutto, stiamoconcordando con i comunidei piani per rateizzare il pa-gamento delle tariffe. I co-muni della bassa padovana sidividono in due categorie:quelli che hanno già ricevuto,in estate, una prima fattura diacconto (solitamente tra lu-glio e agosto) e quelli che alcontrario non hanno ricevutonulla. Nell’effettuare la fattu-razione, si è ovviamente ini-ziato con i Comuni cui nonera mai pervenuta nessunabolletta. La prima fattura-zione, per tutto questo gruppodi Comuni, riguarda gli 8/12della bolletta prevista, cioè èstato fatturato il periodo tragennaio ed agosto il cui im-porto viene diviso in due sca-denze, solitamente tra dicem-bre e febbraio. Il saldo pertutti i comuni avverrà entro il31 marzo. Il calcolo del saldoè effettuato in marzo perchéla fatturazione dovrà tenereconto di tutti i servizi effetti-vamente svolti e quindi è ne-cessario attendere il consun-tivo.

La fatturazione viene fattada S.e.s.a. e Gestione Am-biente perché la gara svolta

E’ finalmente operativa lasocietà consortile ‘Ge-

stione Ambiente’, nata in set-tembre per assicurare il servi-zio di bollettazione dei rifiutinella bassa padovana dopoche è uscita di scena PadovaTre s.r.l.

Gestione Ambiente è unasocietà consortile che rag-gruppa al suo interno le treaziende che svolgono il servi-zio di raccolta e smaltimentorifiuti nella bassa padovana:S.e.s.a. (raccolta e smalti-mento), De Vizia (raccolta) eAbaco (riscossione).

“Il nostro obiettivo è moltochiaro e anche semplice –spiega il presidente MassimoMelato – ed è quello di assi-curare lo svolgimento del ser-vizio rifiuti attraverso il paga-mento di bollette che sianocongrue, sostenibili, giuste etrasparenti. Sembrano cosescontate ma il lavoro per arri-vare a questo risultato è lungoe complicato, ma penso dipoter dire che siamo sullastrada giusta”.

C’è grande bisogno di tra-sparenza e di chiarezza perinstaurare un rapporto di fidu-cia con gli utenti: “Per questo– continua Melato – abbiamo

dal Padova Sud nel 2010 havisto vincente una Associa-zione Temporanea di Impresecomposta da S.e.s.a. , DeVizia, Abaco e Padova Tre srl.Quest’ultima società, control-lata al 100% dal consorzioPadova Sud (e quindi dai co-muni) aveva il compito disvolgere il coordinamento ela fatturazione. La normativadice che quando a vincere unappalto è un’Ati, in caso difallimento di una delleaziende che lo compongono,l’appalto rimane in piedi setra le aziende rimaste ce n’èqualcuna in grado di svolgerei compiti di quella fallita. Inquesto caso, ad avere i requi-siti per la fatturazione èS.e.s.a. che lo scorso 26 luglioè stata nominata nuova man-dataria. Al fine di garantiremassima trasparenza anchealle altre aziende che com-pongono l’Ati, è stata creatauna società consortile (Ge-stione Ambiente) che gestiscela fatturazione e gli incassi inmodo visibile anche per lealtre aziende che lavorano alservizio.

“Sempre nell’ottica dellatrasparenza – continua Me-lato – Gestione Ambiente haacceso un conto dedicato perciascun comune, visibile dal-l’amministrazione comunalestessa, in modo che ciascunComune possa in ogni mo-

mento verificare l’andamentodegli incassi, gli utenti che pa-gano e le spese che sono pa-gate con le bollette dei citta-dini. Le tariffe sono calcolatesecondo i piani finanziari invigore, quindi saranno almassimo le stesse dell’annoscorso, ovviamente a parità diservizi e di diritti alle esen-zioni”.

Il problema principale chesi sta incontrando riguarda lebanche dati: quelle passate daPadova Tre sono incoerenti edatate, per questo GestioneAmbiente sia attraverso il nu-mero verde che i vari sportelliche si aprono nel territorio, èa disposizione per recepireeventuali correzioni da partedegli utenti relativamente ametri quadrati, numero dicomponenti del nucleo fami-liare, esenzioni. Lo sforzo ditecnici e operatori di front of-fice è massimo per assicurareun clima di collaborazione eper creare una banca dati chesia aderente alla realtà e per-metta la creazione di tariffeeque ed esatte. Le notizie re-lative agli errori nel calcolodella Tari che hanno occupatospazio sui media in questesettimane, non riguardano labassa padovana visto che ilcalcolo della Tari è semprestato effettuato nella manieracorretta per quel che riguardale pertinenze.

Ufficio Società Consortile GESTIONE AMBIENTE

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Servizio Raccolta DifferenziataOrari: 9.00-12.30 | 15.00-18.30

GESTIONE AMBIENTE :FINALMENTE TRASPARENZA

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Massimo Melato

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Quarant’anni del Gruppo AlpiniIl Gruppo Alpini di Conselve ha compiuto 40 anni. L’anniversario è stato celebrato con una ma-nifestazione semplice, ma sentita ed emozionante, nel tipico stile degli alpini.

stito un palco. In totale sonostate assegnate circa 300spille dell’Avis di metallo di­verso (rame, argento, argentodorato, oro, oro con rubino) aseconda degli anni di iscri­zione degli avisini e al numerodi donazioni effettuate. “L’o­biettivo dell'incontro era laconsegna delle benemerenze,ma soprattutto ringraziare i

Lo scorso 10 giugno ilgruppo Avis di Conselve

ha vissuto un momento difesta, in occasione della ceri­monia di premiazione dei socibenemeriti, omaggiati con latradizionale spilla dell’asso­ciazione. Gli avisini si sono ri­trovati al bistrò La Vie en Rosedi piazzetta dei Bersaglieri,dove il Comune aveva alle­

soci che contribuiscono al finedell'associazione, in partico­lare con la donazione di san­gue – commenta il referentedel gruppo Avis di Conselve,Roberto Beato ­ Da statuto isoci ricevono un riconosci­mento che varia a secondadel numero di donazionifatte. Personalmente penso,comunque, che il premio chevale più di tutti sia la consa­pevolezza di aver aiutato per­sone in difficoltà con il pro­prio gesto”.

Dopo un momento di acco­glienza e di ringraziamentodei collaboratori dell’associa­zione, che in varie forme e mi­sure contribuiscono a tenereviva l'Avis di Conselve, è statopresentato il nuovo direttivodel gruppo, in carica dal mesedi febbraio. Quindi è seguitala premiazione, con i soci be­nemeriti chiamati sul palcoper ricevere, tra gli applausidei presenti, il segno di rin­

graziamento dell’associazioneper il dono gratuito del lorosangue ed emoderivati. La ce­rimonia si è conclusa con unbrindisi finale, presso il buffetappositamente preparato.

L’Avis di Conselve è dasempre impegnata anchenella promozione del donodel sangue tra la popolazione,con un occhio di riguardo peri più giovani. Durante i mesiestivi l’associazione ha presoparte con il proprio stand avari eventi e manifestazionipubbliche, tenutisi a Con­selve. A tale proposito, sem­pre nel mese di giugno, l’Avisha ricevuto l’invito da partedegli organizzatori del Grest,svoltosi nel patronato parroc­chiale, di presentare l’asso­ciazione, le sue finalità e lasua organizzazione agli oltreduecento ragazzini parteci­panti al gruppo estivo. In duemattinate distinte gli avisini,con la supervisione della psi­cologa Federica Tognazzo checollabora con Avis provincialePadova per le attività con lescuole e i bambini, hanno in­contrato i ragazzi di prima eseconda media e di terza,quarta e quinta elementare,proponendo loro alcuni gio­chi incentrati sulla valorizza­zione del dono anonimo egratuito, come quello checompiono gli avisini stessiquando effettuano la dona­zione del sangue.Impegno concreto per

la comunità conselvanavane, tenendo lezioni alle sco­laresche sulla storia e sullacultura alpina e accompa­gnando gli studenti in visita aluoghi della Grande Guerra. Inquesti anni i soci si sono im­pegnati anche nel restauro dialcuni monumenti, comequello ai Caduti situato sul sa­grato della chiesa parroc­chiale; inoltre, nella ricorrenzadel trentesimo anniversario difondazione il Gruppo ha fattoerigere il monumento all’Al­pino nel quartiere degli Alpinial sasso di Arre.

Gli alpini conselvani si ritro­vano tutti i venerdì sera nellasede, recentemente restau­rata grazie all’opera di tutti isoci del Gruppo, di via Casette.

Il Gruppo alpini di Con­selve è attivo nel territo­

rio in vari ambiti, il tutto al­l’insegna della solidarietà, del­l’altruismo e dello spirito col­laborativo che lo caratterizza.Sempre in prima linea nelle si­tuazioni di emergenza, comeaccaduto per esempio conl’alluvione del novembre 2010a Bovolenta, e nelle iniziativesolidali promosse nella comu­nità (collette alimentari, rac­colta del ferro per le missioni),i soci non fanno mancare illoro supporto nemmeno inoccasione delle manifesta­zioni sportive organizzate du­rante l’anno dalle associazionilocali. Il Gruppo collaboraanche con le scuole consel­

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Alpini: un valore della comunità conselvana. La sfilata lungo le vie

del centro e, un momento della cerimonia.

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Intervista a Piergiorgio Cortelazzo,presidente di Acquevenete

tadini ci sarà e sarà evidente,lo stiamo dimostrando giàcon le prime azioni intra­prese. La spinta rafforzatasugli investimenti per miglio­rare reti e impianti si tra­durrà in un rinnovamentodel patrimonio delle nostrecondotte, con ricadute posi­tive per gli utenti. Ma quelloa cui puntiamo è un miglio­ramento complessivo delservizio offerto: tra i tantiesempi, la nuova bolletta chearriverà nelle case saràanche visivamente diversa,più semplice, chiara e piùricca di informazioni. Quelloche invece non cambierà,per i cittadini, è la vicinanzadel loro gestore, perchémanterremo tutti gli attuali14 sportelli”.

Come cambieranno invecele tariffe?

Dal 1° dicembre Acque­venete è ufficial­

mente il nuovo gestore delservizio idrico per 110 Co­muni veneti. Cosa significaper il nostro territorio laconclusione di questa ope­razione di aggregazione?

“Ho sempre creduto nel­l’importanza della fusione,rappresenta un grande saltodi qualità per il nostro terri­torio. Per questo motivosono felice che Acqueveneteoggi sia una realtà, perché èuna vittoria di tutti. Da oggipossiamo dimostrare concre­tamente la bontà di questaoperazione, che rafforza ilnostro territorio e la ge­stione pubblica di quel benecomune che è l’acqua”.

Cosa cambierà concreta­mente per i cittadini?

“Il cambiamento per i cit­

“La riduzione della tariffa èuna promessa al cuore dellafusione, che manteniamo dasubito: il budget per l’anno2018 prevede già un calo ta­riffario del 2%, che gli utentitroveranno quindi nelle bol­lette dei prossimi anni. Ab­biamo provato sin da subitola sostenibilità della ridu­zione tariffaria, per effettodegli efficientamenti e delleriduzioni di costi che si sonocreati a seguito della fusione.Dato che siamo un’aziendapubblica, questi risultati po­sitivi non sono mirati a fareutili, ma ad abbattere la ta­riffa, a vantaggio dei nostriutenti”.

Quante risorse si investi­ranno per ammodernare lereti e gli impianti nel 2018?E negli anni successivi?

“Il budget Acqueveneteprevede ben 29 milioni dieuro di investimenti, solo perl’anno 2018, per rinnovare lereti e gli impianti e migliorarequindi il servizio offerto agliutenti, oltre a garantire stan­dard sempre migliori di tu­tela dell’ambiente. Ancheper i prossimi anni manter­remo questo trend, con inve­stimenti superiori anche agliimporti previsti dal Pianod'Ambito”.

In che modo migliorerà laqualità dell’acqua che arri­

verà nelle case degli utentidi Acquevenete?

“All'interno dell'impor­tante monte di investimentiin programma per Acqueve­nete, rientrano anche quelliper riuscire a distribuire l'ac­qua pedemontana, un’acquache arriva da falde del tuttoprive di contaminazioni, dieccellente qualità e oligomi­nerale, ai territori che oggisono forniti da acqua di qua­lità inferiore. Una nostrapriorità assoluta è il pro­getto per fornire acqua aZero Pfas a tutti i Comuni diAcquevenete: per questo ègià avviato l’iter del progettoche porterà acqua prove­niente dalla fonte di Camaz­zole, del tutto estranea al­l’inquinamento, fino a Mon­tagnana e all’area berica”.

Con la nascita di Acqueve­nete SpA cosa cambierà peri lavoratori della società?

“Nei giorni scorsi abbiamosottoscritto un accordo conle organizzazioni sindacali,mettendo nero su biancoche non ci saranno licenzia­menti legati alla fusione: nonsono previsti né esuberi nérichieste di cassa integra­zione. Tutti i lavoratori pro­seguiranno il loro rapportodi lavoro, con gli stessi trat­tamenti retributivi. Da partenostra c’è la piena volontà dimantenere quanto più pos­sibile le attuali sedi di lavoro.Punteremo molto sulla for­mazione, con l’obiettivo diuniformare quanto primaprocessi e sistemi gestio­nali”.

Cosa c’è nel futuro pros­simo di Acquevenete?

“Un grosso lavoro da fareper rendere le due aziendeuna sola, applicando le bestpractice di ciascuna, un pro­cesso sicuramente non sem­plice che ci vedrà impegnatiper i prossimi anni”.

Centro Veneto Servizi e Polesine Acque si sono unite.

acquevenete è il nuovo gestore del servizio idrico integrato per 500.000 abitanti di 110 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Venezia.

Più grandi, sempre vicini al territorio, per garantire nuove opere e ammodernamenti di reti e impianti. Più efficienti, per contenere la tariffa e offrire servizi sempre migliori.

Una società dei cittadini, a tutela dell’acqua pubblica.

ATTUALITÀ

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Intenso anno accademico perl’Università del tempo libero

È entrato nel vivo l’anno accademico dell’Università per il tempo libero, tradizionale inizia-tiva culturale rivolta alla cittadinanza, articolata in cicli di incontri su varie materie, promossada Comune di Conselve e biblioteca comunale.

del Monte di Pietà a Padova(partenza ore 14). Negli incontridel 9 e 16 febbraio la giornalistae scrittrice Maurizia Rossella Pe­randin parlerà rispettivamentedi Eleonora Duse, la divina, e diElena Ferrante, la misteriosa. Se­guiranno quattro lezioni di sto­ria sulle difficili relazioni traChiesa e Italia Unita negli annicompresi tra il 1846 e il 1958, te­nute dalla storica Giulia Baracco.Il 23 febbraio sarà affrontato iltema “Pio IX: l’ultimo papa re”;il 2 marzo “Pio XI e il regime”; il9 marzo “Pio XII e le guerre”; il16 marzo visita alla casa museodi Pio IX a Senigallia e dintorni(partenza ore 7).

“Tra scienza e medicina” è ilciclo di incontri condotto dalgeologo Lorenzo Cartisano, cheil 23 marzo approfondirà l’argo­mento “La storia delle piantemedicinali…un viaggio tra sug­

Dopo la pausa natalizia l’U­niversità per il tempo li­

bero riprenderà i suoi corsi condue appuntamenti dedicati aMarisa Milani, appassionata stu­diosa delle tradizioni popolarivenete, a vent’anni dalla suascomparsa. L’incontro del 12gennaio sarà un omaggio alladocente universitaria a cura delcollega Ivano Paccagnella, men­tre quello del 19 sarà all’insegnadi letture, versi e musica con re­latori Eleonora Fuser e GianniBuniolo.

Il seguente ciclo di incontri, te­nuto da Felice Gambarin, ver­terà sulla storia dell’arte. La le­zione del 26 gennaio sarà incen­trata su “Sette secoli di arti a Pa­dova: Tiziano, Guercino, Artemi­sia Gentileschi, Balla…”; il 2 feb­braio è in programma la visitaalla mostra “Il cielo stellatosopra di me”, allestita al Palazzo

gestioni, miti e realtà” e il 6aprile “Virtù vere e leggendariedelle piante medicinali tra Vec­chio e Nuovo Mondo”. Il 13aprile è prevista un’escursionenaturalistica con visita all’Abba­zia di Praglia e al Museo di Storiadella Medicina di Padova (par­tenza ore 8).

Il 20 e 27 aprile Giorgia Miazzoanalizzerà il fenomeno dell’emi­grazione dal nord Italia al Brasile,indagando rispettivamente itemi “Scoprendo il talian – Viag­gio di sola andata per le Meri­che” e “Le grandi migrazioni. Ve­neto, Trentino, Lombardia, FriuliVenezia Giulia verso le Ameri­che”. Nei successivi tre appunta­menti il geologo Lorenzo Carti­sano disserterà sulla storia dellepiante alimentari: dalla sussi­stenza al business agricolo (4maggio), sulla domesticazione ele migrazioni dei principali cibi

vegetali: cereali, tuberi, frutta espezie (11 maggio), mentre il 18maggio accompagnerà gli allieviin un’escursione naturalistica sulLago di Garda, con visita ai museidell’Olio Extravergine d’oliva edel vino di Bardolino (partenzaore 7).

Come da tradizione l’ultimociclo di incontri dell’Universitàper il tempo libero è dedicatoalla musica e quest’anno, in par­ticolare, a Gioachino Rossini nel150° anniversario della suamorte. Il 25 maggio e 1 giugno ildirettore d’orchestra, maestroAndrea Ferrari, terrà due lezioniguidate attraverso filmati eascolti musicali. L’8 giugno alle21 è in programma il concerto difine anno accademico “Rossini ela musica”. Le lezioni dell’Uni­versità del tempo libero si ten­gono in sala Dante il venerdì coninizio alle 16.

ATTUALITÀ

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Il Mattei orgoglio del ConselvanoL’Istituto di istruzione superiore di Conselve è una scuola spesso sottovalutata dagli stessi consel-vani. I numeri, invece, dimostrano che è una delle scuole padovane e venete, che preparano me-glio all’università e al mondo del lavoro.

Si tratta del dato più alto tra lescuole superiori del padovano.Inoltre, l’analisi evidenziacome per questi ex studentitrovino occupazione ad unadistanza media da casa di soli8 km.

Il Mattei di Conselve è unarealtà scolastica da tempo ra­dicata nel territorio del con­selvano; punto di riferimentoper tutti gli studenti dellazona, che possono sceglieretra quattro indirizzi di studio:liceo scientifico tradizionale;liceo scientifico con opzionescienze applicate; istituto tec­nico amministrazione, finanzae marketing; istituto tecnicomeccanica, meccatronica edenergia. A quest’offerta si ag­giungono le diramazioni: liceoscientifico con orientamentosportivo e istituto tecnico am­ministrazione, finanza emarketing con trilinguismo(inglese – francese – spa­gnolo). Tutti i corsi hanno la

Positiva conferma per l’I­stituto di Istruzione su­

periore Mattei di Conselve.L’indirizzo meccanica, mecca­tronica ed energia della scuolaconselvana è, infatti, risultatoper il secondo anno consecu­tivo primo tra gli istituti supe­riori della provincia per indicedi occupazione degli allievi.Stando all’analisi condotta daEduscopio, progetto della Fon­dazione Giovanni Agnelli (isti­tuto indipendente di cultura edi ricerca nel campo dellescienze umane e sociali), i di­plomati al Mattei trovano la­voro prima dei loro coetanei.Lo studio effettuato ha rile­vato che l’indice di occupa­zione degli studenti del set­tore tecnologico, indirizzomeccanica, meccatronica edenergia dell’istituto consel­vano è dell'83%; in parole po­vere più di 4 allievi su 5 delMattei trovano lavoro entro iprimi due anni post­diploma.

durata di 5 anni e sono artico­lati in un primo biennio, un se­condo biennio e un quintoanno.

Nel terzo, quarto e quintoanno dei vari indirizzi di studiovengono programmati i per­corsi di alternanza scuola la­voro, così come previsto dallalegge 107 del 2015. Durantequesta attività gli studentivengono inseriti per un pe­riodo di tirocinio di alcune set­timane in aziende, enti e isti­tuzioni del territorio.

La tradizionale offerta for­mativa della scuola è ampliata

stampati pubblicitaridepliants • edizioni

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Mattei: una storia iniziata 50 anni faIl primo nucleo della

scuola superiore consel­vana venne costituito nel­l’anno scolastico 1968­69,come sezione staccata delLiceo scientifico IppolitoNievo di Padova (una ven­tina d’anni dopo questa se­zione passò sotto l’ammini­strazione del Carlo Cattaneodi Monselice). Nell’anno1984­85 si insediò a Con­selve una sezione staccatadel IV Commerciale, che ot­tenne l’autonomia ammini­strativa nel 1986­87 con ladenominazione di “EnricoMattei”. L’anno scolastico1999­2000 vide la fusionedel Tecnico Commercialecon il Liceo Scientifico, fu­sione che diede vita all’Isti­tuto di Istruzione secondariasuperiore Mattei di Con­selve, in seguito accorpatoall’Istituto Cattaneo di Mon­selice per costituire l’attuale

Istituto d’Istruzione secon­daria superiore “Cattaneo –Mattei”.

La scuola conselvana hasede in un edificio degli anni’80, collocato nella cosid­detta cittadella scolastica divia Leone Traverso. Lo sta­bile dispone di ampi atri ecorridoi, di aule ariose e lu­minose, di una biblioteca(dove i ragazzi possono fer­marsi a studiare oltre l’orarioscolastico), di una palestra edi numerosi laboratori per losvolgimento dell’attività di­dattica (biologia, chimica, fi­sica, informatica, lingue ealtri cinque riservati all’indi­rizzo di Meccanica). Alcuni diquesti laboratori sono ospi­tati nell’ampliamento dellascuola, ultimato alcuni annifa. L’istituto dispone, inoltre,di un bar interno a servizio distudenti, docenti e perso­nale dell’istituto.

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da varie iniziative rivolte agliallievi, come i corsi di teatro edi musica, gli scambi culturalicon l’estero, i corsi di linguecon lettorato. Il Mattei offreanche l’opportunità di conse­guire certificazioni informati­che e linguistiche. Per le classiprime l’istituto avvia ognianno un corso sul metodo distudio. Da quest’anno è attivoanche un corso di pittura, cheha come obiettivo la creazionedi un grande murales in unaparete della scuola, raffigu­rante quattro allegorie cherappresentino gli indirizzi del­l’istituto (sulla pagina face­book del Mattei è possibileprendere visione di un primobozzetto dell’opera).

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Mattei precursore dellaalternanza scuola-lavoroSin dal 2005 l’istituto conselvano ha inserito nella sua offerta for-mativa il metodo didattico, ora obbligatorio, dell’alternanza scuola-lavoro, che dà la possibilità agli allievi di approcciarsi alla realtà la-vorativa che li attende al termine del percorso di studi superiore.

2005, coinvolgendo via via sem­pre un numero maggiore diaziende del territorio, fino ad ar­rivare all’attuale quota di venti­cinque partner. Da queste atti­vità sono nate delle collabora­zioni fra il Mattei e le aziende,che in vari casi hanno acquistatodei materiali e delle attrezzatureper i laboratori scolastici. Inoltre,come conferma lo studio di Edu­scopio.it che analizza le scuolesuperiori che meglio preparanoagli studi universitari o al lavorodopo il diploma, la stragrandemaggioranza degli allievi delMattei trova impiego proprionelle aziende dove hanno svoltoil loro tirocinio formativo.

Anche gli studenti del trienniodel corso amministrazione, fi­nanza e marketing sono impe­gnati nel percorso di alternanzascuola­lavoro, che per loro ri­chiede almeno 400 ore, suddi­vise in formazione e inseri­mento in azienda. I partner delMattei in questo progetto sonopiù di una ventina e compren­dono istituti bancari, comuni edenti pubblici, aziende e associa­zioni di categoria. All’inizio del2018 partirà per gli allievi delMattei un’importante collabo­razione con Banca Intesa SanPaolo. Dall’8 al 26 gennaio glistudenti di terza saranno coin­volti in un progetto innovativo,promosso insieme all’istitutobancario. Per circa tre setti­mane i ragazzi frequenterannoil centro di formazione di BancaIntesa San Paolo a Sarmeola diRubano, dove, sotto la guida diprofessionisti, seguiranno atti­vità di formazione, laboratoriesperienziali e multimediali,esercitazioni con smartphonetablet, workshop, testimonianzeaziendali, visite in filiali e visiteaziendali.

Il Mattei è una scuola ben in­serita nel territorio, capace

di interagire, grazie all’operatodei suoi dirigenti e del corpo do­cente, con amministrazioni lo­cali, enti, istituzioni e realtà pro­duttive del conselvano. A questoproposito l’Istituto ha avviato sindal 2005 il progetto dell’alter­nanza scuola­lavoro, con un de­cennio d’anticipo rispetto aquello che è diventato un ob­bligo normativo, sancito dallaLegge 107 del 2015, la cosid­detta “Buona scuola”. L’alter­nanza scuola­lavoro, infatti, èora obbligatoria per tutti gli stu­denti dell’ultimo triennio dellescuole superiori, compresi i licei.Attraverso questo progetto im­prese e aziende, associazionisportive e di volontariato, enticulturali, istituzioni e ordini pro­fessionali diventano partnereducativi della scuola. Con l’al­ternanza scuola­lavoro gli allievidel triennio sono impegnati inattività di formazione, ma anchedi tirocinio in aziende private,istituzioni, enti pubblici, studiprofessionali. Un’esperienza checonsente agli studenti di pren­dere contatto con il mondo dellavoro, di ampliare i loro oriz­zonti e punti di vista.

Gli allievi del Mattei dell’indi­rizzo liceale frequentanti il trien­nio sono impegnati in attività diformazione (sulla sicurezza, no­zioni di diritto, elementi di infor­matica) in aula sulla base di unprogetto elaborato dai docenti,che si completa con un’espe­rienza lavorativa in aziende,studi professionali o enti percomplessive 200 ore. I colleghistudenti dell’indirizzo tecnicomeccanica, meccatronica edenergia del Mattei sono stati iprimi ad usufruire del progettodi alternanza scuola lavoro, nel

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La legalità è libertàÈ questo il motto di Giorgio Ghirello, studioso del fenomenomafioso e recente autore di un volume su “cosa nostra”, rivoltoprincipalmente ai giovani, a cui vuole trasmettere il messaggio“che il bene non può e non deve essere prevaricato dal male”.

sciamo le stragi, conosciamoFalcone e Borsellino in quantomagistrati e uomini che hannocontrastato il fenomeno crimi­nale, però sicuramente non co­nosciamo la loro storia. Misono reso conto che per l’opi­nione pubblica sono loro i pro­tagonisti della lotta a “cosa no­stra”, quando, invece, i prota­gonisti sono tanti. Negli annisono state tante le persone chehanno perso la vita lottandocontro il fenomeno mafioso:magistrati, giornalisti, impren­ditori, preti, attivisti, personeche, però, la gente poco cono­sce.

È esatto dire che lei è unostudioso, un esperto di “cosanostra”?

Io studio quella che è la sto­ria del fenomeno criminale ma­fioso, prevalentemente di cosanostra, perché è su quello cheio ho focalizzato la mia atten­zione nel corso di questi de­cenni. Studio la storia nella suatotalità, dalle origini a quelleche sono le evoluzioni, le tra­sformazioni camaleontiche diquesti clan, di queste famiglieche alla fine ricercano semprela stessa cosa: il potere, so­prattutto quello economico.

Tornando al libro, di cosatratta nello specifico la suaopera?

In questo libro sono in pre­valenza condensate le storie diGiovanni Falcone e di Paolo

Nelle scorse settimane èuscito il libro “Uomini e

non eroi” di Giorgio Ghirello,imprenditore di Conselve, stu­dioso del fenomeno criminalemafioso “cosa nostra” e presi­dente dell’associazione cultu­rale “Patti chiari”. Il titolo delvolume è un evidente riferi­mento ai giudici Giovanni Fal­cone e Paolo Borsellino, i cuivolti appaiono in copertina, ri­tratti dal maestro Gaetano Por­casi nell’opera “Uomini,mezz’uomini, ominicchi, ruf­fiani e quaquaraquà”, espostapresso la Facoltà di giurispru­denza dell’Università di Pa­lermo.

Giorgio Ghirello come nasceil suo libro?

L’idea di questo docu­libro,più che libro, è venuta nel mo­mento in cui, andando in giroper le scuole o ad incontri pub­blici per raccontare la storia deiprotagonisti buoni, di colorocioè che hanno vissuto percontrastare il fenomeno crimi­nale mafioso, le persone veni­vano a chiedermi se c’era unoscritto che riassumesse quantoavessi detto e raccontato.

Non ci sono altri libri che af­frontano questi argomenti?

Sicuramente gli scritti c’e­rano e ci sono, però a volte ri­sultano complessi per chi nonè addentro a questa tematica,che rimane pur sempre pococonosciuta dai più. Cono­

Borsellino, in quanto protago­nisti contemporanei della lottaal crimine organizzato, però èanche spiegato chi era RoccoChinnici, chi era Emanuele Ba­sile, sono spiegate la volontà diAntonino Caponnetto e di altrefigure di spicco della lotta allamafia.

“Uomini e non eroi”, perchéquesto titolo per un libro cheripercorre le vicende dei pro­tagonisti “buoni”, per usare lasue parole, della lotta al feno­meno mafioso?

Quando parliamo di perso­naggi uccisi facendo il loro do­vere, di personaggi come Fal­cone e Borsellino, la parolachiave è “eroi”. Io credo, in­vece, che Falcone e Borsellinofossero uomini semplici, checredevano nelle cose semplici,con i loro pregi e i loro difetti. Illoro pregio maggiore era divoler guardare avanti per unmondo migliore, rivolto allenuove generazioni. Questi uo­mini non sono da pregare o dasantificare, sono da imitare indeterminati comportamenti,che tuttavia sono comporta­menti normali. Chiudo il libroproprio esprimendo il mio con­cetto di normalità. Cosa vuoldire essere normali? Normalitàè rispettare le regole ed appli­carle.

A chi è rivolto questo libro?Se devo mettere su una bi­

lancia un incontro pubblico conla cittadinanza e uno con glistudenti per parlare del feno­meno mafioso, prediligo an­dare dai giovani; è a loro che èprincipalmente rivolto il libro.

Qual è il messaggio chevuole diffondere con “Uominie non eroi”?

Il messaggio è di far com­prendere alle nuove genera­zioni che esiste il bello ed è sul

bello che ci dobbiamo concen­trare. Viviamo in un periodo incui il bene e il male convivono,sono trasversali anche nelleistituzioni e in qualsiasi altrosettore della società. C’è ilbene e c’è il male; ecco è facileparlare del male, ma esisteanche il bene che ha uno spa­zio limitato, che dobbiamo al­largare.

Com’è strutturato il suolibro?

Per dare l’opportunità ai gio­vani che vogliono avvicinarsi aquesto mondo della cono­scenza della cultura a contra­sto del crimine organizzato, illibro è caratterizzato da riferi­menti fotografici e aforismi dipersonaggi, che hanno fatto lastoria della lotta a “cosa no­stra”. Il libro inizia con il rac­conto di come è nato il mio in­teresse per il fenomeno crimi­nale mafioso quel famoso 19luglio 1992, allorché, ritor­nando da una gita al mare, sen­tii alla radio la notizia dell’at­tentato al giudice Paolo Borsel­lino. Da lì nacquero i primi con­tatti, cominciai ad approfon­dire le mie conoscenze su“cosa nostra”, andai in Sicilianel 1993, poco tempo dopol’uccisione di Beppe Alfano. Nellibro racconto la mia espe­rienza, perché come il deside­rio di approfondire la cono­scenza su questo fenomeno èvenuta a me a ventisette anni,lo stesso interesse potrebbesorgere in altre persone. Il mioscopo è proprio questo. E poiracconto i fatti, gli episodi, lavita dei magistrati Falcone eBorsellino, senza trascurare fi­gure chiave di collaborazione:Boris Giuliano, Beppe Montanacommissario a Palermo, NinniCassarà, Roberto Antiochia.Racconto poi del maxi pro­cesso di Palermo e di perso­naggi come Antonino Meli.

Per concludere, secondo lei,cosa si può fare per contra­stare il fenomeno mafioso?

Se vogliamo cambiare il no­stro Paese, cambiare il modo dipensare della gente dobbiamodivulgare gli esempi positivi,esempi che ci sono; dobbiamoraccontare il bello e il bene.Personalmente il mio contri­buto lo posso dare e lo do.

Il libro “Uomini e non eroi”,con prefazione di LeonardoGuarnotta, già componente delpool antimafia dell’Ufficio diIstruzione e presidente del Tri­bunale di Palermo, è pubblicatodalla casa editrice Proget Edi­zioni (prezzo 12 euro).

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Il ruolo attivo del paziente nella riabilitazione tecnologicaIl Centro diagnostico accreditato Affidea Uni-X Medica di Piove di Sacco è un riferimento nel campodella riabilitazione tecnologica e della posturologia. Ne parliamo con la dottoressa Paola Sirena,responsabile dei fisioterapisti che operano presso la struttura.

Una riflessione sui gestiquotidiani della nostra

vita ci dà molte informazioni suparti del corpo che per abitudiniposturali, caratteristiche sche­letriche, aspetti psicologici sonosovraccaricate e altre che in­vece sono quasi “dimenticate”.

Approfondire come stiamo inpiedi oppure come cammi­niamo è un’opportunità che latecnologia ci offre per cercarele cause di asimmetrie/devia­zioni corporee che in manierasilente a lungo termine portanoad artrosi, dolori da sovracca­rico e riduzione di movimento acarico di alcuni distretti. Inoltreci dà preziose indicazioni ri­guardo a possibili alterazionimotorie che precedenti inter­venti e traumi hanno compor­tato e quali meccanismi di com­penso il nostro corpo ha messoin atto, anche se non sempreergonomici. Ne parliamo con ladottoressa Paola Sirena, re­sponsabile dei fisioterapisti cheoperano presso il Centro dia­gnostico accreditato AffideaUni­X Medica di Piove di Sacco.

Dottoressa Sirena, è esattodire che in Uni­X Medica il pa­ziente diventa protagonista delproprio percorso terapeutico?

Sì. Presso il nostro Centrosono le sue abitudini motorie instatica e in dinamica ad esserestudiate e analizzate, modifi­

Cosa si intende per riabilita­zione tecnologica?

S’intende un percorso di re­cupero della funzione lesa cheparte da una valutazione ogget­tiva iniziale con l’uso di pedaneelettroniche, ricorre a strumen­tazioni modulabili per patolo­gia, struttura corporea e fase direcupero del paziente, ad ef­fetto antinfiammatorio (antie­demigeno) biocellulare per ri­durre il dolore, velocizzare e mi­gliorare la rigenerazione tissu­tale (esempio: Tecar, Hilthera­pia applicate in modalità staticao dinamica), e procede attra­verso l’esercizio terapeuticonon solo a corpo libero, maanche svolto con supporti elet­tronici che regolano l’appren­dimento neurofisiologico delgesto motorio richiedendo uncontrollo propriocettivo sia seg­mentario che globale (destabi­lizzazione posturale).

In corso di trattamento, non­ché alla fine, viene effettuatauna rivalutazione oggettiva supedane per visualizzare i cam­biamenti ottenuti, nonché performulare un piano di manteni­mento e/o ritorno all’attivitàprevista.

Quali test vengono prevalen­temente svolti con le pedaneelettroniche?

Il primo test è quello stabilo­metrico, ovvero del controlloposturale in situazione statica,dove si rilevano asimmetrie dicarico tra gli arti inferiori, non­ché in senso antero­posteriore,in relazione a oscillazioni ditronco. Altri test si svolgono indinamica, ovvero con pedanead instabilità modulabili, con

appoggi bipodalici per valutareil controllo propriocettivo ditipo globale, e appoggi mono­podalici per valutare il controllomotorio periferico, special­mente in seguito a traumi e in­terventi. E’ possibile, inoltre, ef­fettuare test di mobilità con­trollata del tronco a pazienteseduto su supporto mobile pervalutare la quantità e la qualitàdel movimento pelvico.

I test che si effettuano sutreadmill (tapis roulant) com­puterizzato sono l’analisi delpasso (gait analysis) e l’analisidella corsa (run analysis), doveun nastro sensorizzato registragli appoggi e una telecamera 3Drestituisce la nostra immaginecome un grande specchio digi­talizzato, consentendo la quan­tificazione del movimento deiprincipali distretti coinvolti(tronco, anche, ginocchia,piedi).

Dottoressa Sirena la riabili­tazione nel suo complessivopresso il Centro diagnostico ac­creditato Affidea Uni­X Medicadi Piove di Sacco?

La riabilitazione, come moltealtre “discipline”, si pone l’o­biettivo di aiutarci a conoscerci,di percepire il nostro corponello spazio, di svolgere i gestiquotidiani in maniera correttaed ergonomica, ricostruendolidai più basici reclutamenti mu­scolari e sensoriali.

Per raggiungere questa con­sapevolizzazione si avvale dellasapiente mano del fisioterapi­sta che guida, ascolta e fa ascol­tare il movimento da appren­dere, con l’aiuto di strumenti efeedback visivi ormai insostitui­bili per la loro efficacia ed im­mediatezza.

Il movimento corretto è piùefficace di un farmaco, un ba­gaglio somato­sensoriale cheresta con noi nel tempo e cheriduce il rischio di recidive, unaforma di educazione al cambia­mento di abitudini scorrettecome incentivo per la nostra sa­lute.

Dott.ssa Paola Sirena

cate nelle sue alterazioni tra­mite la riabilitazione, e rivalu­tate in tempo reale secondo pa­rametri oggettivi (oscillazionedel baricentro, controllo degliappoggi, oscillazioni del troncoeccetera).

Come inizia il rapporto con ilpaziente che si rivolge al Vo­stro Centro?

Il paziente viene accolto instruttura previo inquadramentomedico, durante il quale il me­dico raccoglie l’anamnesi,svolge gli opportuni test ed ac­certamenti, anche per via eco­grafica se lo ritiene opportuno,in seguito lo invia al fisioterapi­sta per svolgere test stabilome­trici, test dinamici, gait analysise, su richiesta, run analysis, econ i report stampati viene for­mulato il percorso terapeuticopersonalizzato.

Dottoressa, entriamo neldettaglio della riabilitazionemoderna…

Sempre di più la riabilitazionemoderna si avvale di supportitecnologici, che rendono più ve­loce ed efficace il recupero bio­logico e quello funzionale, a cuioggi bisogna aggiungere ancheun mantenimento/migliora­mento di performance, chia­mato Health fitness. Quindi ilpercorso di cura, che in passatoera ripartito per l’80% circa al­l’acuto e il 20% per il recuperodi funzione, oggi si articola inaree più complesse. E cioè: 50%per la rieducazione funzionalecon tecar, Hiltherapia e pedanecomputerizzate; 30% acuto conterapie strumentali, mobilizza­zioni e massaggi; 20% manteni­mento (Health fitness).

“Ti sei mai chiesto comecammini o come corri?”

“Ascolti mai come sei posturato abitualmente

nello spazio ogni giorno?”

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