periodico economico e culturale delle comunitÀ locali

39
Anno XVI Spedizione in A.P.70% - DC /DCI 01/00 - M Bergamo PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI 36 Giugno 2016

Upload: others

Post on 07-Jul-2022

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

Anno XVI

Spedizione in AP70 - DC DCI0100 -M Bergamo

PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITAgrave LOCALI

36Giugno 2016

iLmELogrAnoPeriodico Economico e Culturale

delle Comunitagrave Locali

Anno XVI - n36Giugno 2016

lsquolsquoNella collezione

della BancaGiorgio Pasolini

Giorgio Pasolini nasce a Bergamonel 1958 Stimolato dalla madre finda ragazzo subisce il fascino per lematerie artistiche disegna moltoispirandosi a stampe di opere del Ri-nascimento italiano

Terminati gli studi nella cittagravenatale sotto la guida di Mario Cor-nali esordisce con tele figurativeemerge come elemento costante diquesta prima produzione lrsquoattrazio-ne per la materia e lrsquoamore per lasua terra Approfondisce le tecni-che dellrsquoaffresco e della decorazio-ne e viene segnalato al premio ldquoAr-terdquo da Raffaele De Grada e MarioDe Micheli

Archiviata questa prima fasedesideroso di trovare ldquospaziordquo si la-scia influenzare da esperienze lega-te allrsquoarte informale Le esposizio-ni nellrsquoambiente bresciano (sonogli anni rsquo80) lo mettono in eviden-za procurandogli le prime commis-sioni inaugura la sua prima persona-le alla galleria ldquoLrsquoincontrordquo di Chia-ri (Brescia) In questo periodo visitanumerose cittagrave drsquoarte nuove ricer-che e nuovi entusiasmi lo aiutano adavere una piugrave chiara visione di seacutestrato su strato tono su tono le telesembrano nascondere sedimenti an-tichissimi e accrescere le implicazio-

in cOPErtinALrsquoArtEIn copertinaGiorgio PasoliniGeniugraves 2003Olio e plastica su tela 140 x 160 x 9 cm

O

lsquolsquoLa Riforma delle BCCGli esami non finiscono mai

ni materiche spontaneamente Il cri-tico drsquoarte Gabriella Ardissone curail catalogo ldquoMateriardquo per la mostraallestita nel convento di San France-sco a Mantova nel 1994 In seguitoespone con mostre personali a Firen-ze ldquoGalleria Mentanardquo e a Piacenzail suo lavoro si arricchisce di un ele-mento fondamentale la luce Questogli permette di creare raffigurazionifiabesche visionarie e fantastiche larilevante mostra curata da LucianoCarini inaugurata nel 1997 a Berga-mo ne egrave testimone

Pasolini con questa ricerca cheproseguiragrave fino ai primi anni delnuovo millennio si impone allrsquoat-tenzione della critica come ldquovoceautentica e liberardquo Sono anni di in-tensa attivitagrave lavorativa da notarele importanti esposizioni di MilanoldquoGalleria Modiglianirdquo e Roma

Nel 1999 egrave invitato a far partedellrsquoiniziativa ldquoMuri drsquoAutorerdquo cura-ta da Mauro Corradini nel Comunedi Calcio (Bergamo)

Nel 2004 si puograve notare nellrsquoope-ra di Pasolini un primo cambiamen-to sostanziale La ldquolucerdquo ora diven-ta responsabile di un processo dismaterializzazione come a voler ne -gare tutto il lavoro fatto La serieintitolata ldquoPungenterdquo egrave unrsquointrigan-te carrellata di bassorilievi realizza-ti con materiale riciclato dove laluce giunge al fruitore attraversoschegge di plastica colorate Questenuove creazioni tanto intense quan-to enigmatiche costituiscono unnuovo punto di arrivo consapevo-lezza di una raggiunta maturitagraveespressiva nuova e meditata perce-zione psicofisica

Nel 2005 allo ldquoStudio Crdquo di Pia-cenza una mostra intitolata ldquoKeeningglaresrdquo documenta lrsquoevoluzione e leaperture fantastiche di Pasolini

Mentre alcuni artisti talora scon-finano in un provocatorio eclettismoPasolini invece approfondisce rigo-

32 DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA UN PERIODICO PER INFORMARE E COMUNICARE

Nelle pagine interne alla rubrica LrsquoArgomento viene illustrata la Riforma delle Banche di Credito Cooperativo cosigrave come definitadalla legge n 49 dello scorso 8 aprile Come puograve ben vedersi il passaggio non egrave marginale la Riforma sottopone alle Banche di Cre-dito Cooperativo la piugrave importante sfida organizzativa ed evolutiva della loro cento trentennale storia Qui desidero invece racconta-re in sintesi le sensazioni e le riflessioni che ha suscitato in me che da quasi quarantrsquoanni sono impegnato nel Credito Cooperativoe ho avuto la fortuna grazie ad Alessandro Azzi di conoscere e frequentare gli ambiti federali ed imprenditoriali di secondo e terzo li-vello Credo quindi di ldquoconoscererdquo abbastanza lrsquoambiente gli uomini e le donne che vi lavorano il loro modo (medio) di agire e dipensare

Dico anzitutto che riformare il Credito Cooperativo era ormai una necessitagrave Tuttavia senza lrsquointervento dei Regolatori(BCE Banca drsquoItalia Governo) la Riforma che oggi chiamiamo ldquoAutoriformardquo non ci sarebbe stata Per decenni ogni tentati-vo di avviare dallrsquointerno un processo di consolidamento si egrave infranto contro il muro sordo dei particolarismi issato dagli alfieridellrsquoautonomia Guai a chi osava proporre evoluzioni che potessero toccare lrsquoautonomia totale delle singole BCC Ci ricordiamoper esempio la vicenda ultra decennale del Fondo di Garanzia Istituzionale deciso per acclamazione al Convegno di Parma Chevergogna

Poi egrave arrivata la crisi che ha spazzato via molte velleitagrave e ha presentato il suo conto in termini di debolezza sistemica Cosigrave i Re-golatori hanno rivolto la loro attenzione in particolare verso le istituzioni bancarie di tipo cooperativo le Popolari e le BCC ed han-no chiesto che la loro struttura legale ed organizzativa diventasse capace di raccogliere capitale sul mercato

Adesso che la Riforma egrave stata decisa (per legge dello Stato) la classe dirigente del Credito Cooperativo ha il compito di realiz-zarla Si contrastano una grande speranza e una grande preoccupazione La speranza egrave implicita in chi condivide la sostanza e gliobiettivi della Riforma Ma egrave la preoccupazione che prevale E qui torniamo da capo costituire il Gruppo Bancario Cooperativo spa(sperando che ce ne sia uno solo) rivedere a 360 gradi le strutture del fronte associativo e condividere un sistema di garanzie per i ri-sparmiatori e per le singole BCC egrave una sfida tutta interna al mondo delle BCC nessuno dallrsquoesterno ci aiuteragrave La legge egrave giagrave statafatta tocca a noi darne compimento oltre che rispettarla

Egrave necessaria la definizione di standard comportamentali essenzialmente legati allrsquoobiettivo di favorire lrsquoassunzione di decisioniimpopolari interrompendo il sentiero tortuoso della negoziazione interminabile tanto cara al nostro mondo

Bisogna anzitutto definire la proprietagrave come luogo pattuito in cui le decisioni vengono prese sfida fondamentale per le BCC lom-barde La Federazione rivedendo i propri compiti dovragrave diventare prima di tutto un patto di sindacato che guardi al Gruppo banca-rio come ad una societagrave per azioni Dovranno essere definite le alleanze per dar luogo ad un azionista di riferimento compatto e ca-pace di prendere decisioni

Sono ben consapevole che lrsquoapproccio descritto egrave una sorta di rivoluzione epocale rispetto ai metodi cui il Credito Cooperativo egrave tut-tora abituato Ma se non cambieremo le nostre abitudini saragrave difficile arrivare efficacemente dove ci hanno chiesto di andare e dove ab-biamo detto di voler andareldquoNon possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse coserdquo (A Einstein)

Riflettiamo bene sui vantaggi che il sistema duale di governo puograve offrire Separiamo per bene la proprietagrave (che dagrave gli indirizzi) dal-la gestione (che li realizza) Riserviamo il dibattito - stile centralismo democratico - alla prima applichiamo il metodo della respon-sabilizzazione gerarchica e professionale alla seconda

Abbiamo il vantaggio di disporre di una Presidenza di Federcasse portatrice di una leadership riconosciuta dentro e ancor di piugravefuori del Credito Cooperativo Le BCC la sostengano e chiedano a gran voce la prosecuzione del suo impegno Le BCC lombarde inprima fila

Non esageriamo nellrsquoambito del patto di coesione o di dominio che dir si voglia nel chiedere livelli di autonomia vicini a quelli at-tuali anche per le BCC meritevoli Chi scrive egrave da decenni convinto che a livello di BCC si debba conservare la gestione della base so-ciale e del territorio lrsquoesercizio dellrsquoattivitagrave bancaria attraverso la rete commerciale prevalentemente in franchising la proprietagrave del pa-trimonio anche se con vincoli di impiego da definire e la responsabilitagrave del risultato economico Quasi tutto il resto (controlli contabi-litagrave persino la gestione e la titolaritagrave del personale) siano allocati progressivamente nel Gruppo

Scegliamo bene gli uomini Il Gruppo Bancario saragrave tra i primi cinque gruppi bancari del Paese Lrsquounico a proprietagrave totalmenteitaliana Per trovare chi avragrave la responsabilitagrave della sua gestione guardiamoci attorno Possono esserci candidati anche diversi dal pa-niere dei direttori e dei presidenti di BCC o di Federazione o di strutture esistenti

La consapevolezza di aver visto Federcasse brillantemente gestire tutta la complessa vicenda della riforma rimanga di grande con-forto Si cominci a coltivare un porsquo di ottimismo basato sulla prospettiva che la crisi forse sta volgendo al termine Si sia consape-voli che ora per il sistema BCC cominciano i veri problemi del dopo crisi e del dopo riforma Recentemente qualcuno a tale propo-sito ha disturbato Eduardo gli esami non finiscono mai

rosamente stile e personalitagrave Questaevoluzione essenziale e inevitabileper ogni artista non egrave nientrsquoaltro cheun ldquoaggiornamento metodologico elinguisticordquo verso due diverse scaledi grandezza umana e divina ordi-naria e cosmica

La serie ldquoPungenterdquo lo imponeallrsquoattenzione del pubblico anche lacritica si avvicina alla sua opera inparticolare Nicola Nuti cura il catalo-go ldquoIndividuazionirdquo Elena Gavazzied Enio Concarotti scrivono di lui suldquoLa libertagraverdquo di Piacenza Andrea Di-pregrave presenta un video dove lrsquoartistaracconta se stesso e il suo lavoro

Pasolini egrave fondamentalmenteldquouomo di ricercardquo e come tale maiappagato mai soddisfatto dei risulta-ti raggiunti anche quando questi so-no di buona resa pittorica e di evi-dente efficacia espressiva Capita co-sigrave che quando si pensa di aver com-preso il suo mondo e la sua poeticail suo sentire e il suo modo di ldquofarearterdquo lui cambi drsquoimprovviso rottaproponendoti nuove invenzioni

Questo di Pasolini egrave certamenteun linguaggio profondamente allego-rico intrigante e forte un influssodellrsquoanima e della coscienza

Nel 2013 Pasolini presenta in unamostra allestita nella Sala Nobile delCastello Barbograve a Pumenengo (Berga-mo) i suoi ultimi lavori una esposi-zione antologica dedicata a gran par-te della sua ldquostoria artisticardquo

Negli ultimi anni Pasolini si avvi-cina alla scultura si puograve anche nota-re un interessante ritorno alla tradi-zione La creazione di forme e lrsquouti-lizzo di materiale semitrasparente so-no delle basi particolari per ospitarefigure che quasi ne sembrano avvol-te inglobate come in una fusione

Il PresidenteBATTISTA DE PAOLI

In alto Giorgio PasoliniLuogo del piacere 1996Tecnica mista su tela 171x 170 cm Collezione BCC

In questo numero

In Copertina lArte2 Nella collezione della Banca

Giorgio Pasolini

LEditoriale3 La Riforma delle BCC

Spazio Soci4 LABC del vino7 Accademia Carrara

il fascino della rinascita8 Assemblea dei Soci

LArgomento14 La Riforma del Credito Cooperativo

Il Territorio24 Cassa Rurale di Fara Olivana26 Campanari palazzolesi28 Voci dal territorio32 Agricoltura ritorno al futuro35 Settimana della Cultura36 La storia in primo piano40 Risorse per capire meglio leconomia42 Il fiume Serio in etagrave veneta44 Alle radici dello sviluppo industriale

bergamasco46 Ghisalba e il calcio47 Muri dautore

Gli iconemi48 Il Castello di Cividate secoli di storia

Spazio giovani50 Spazio giovani

La mia Banca53 Formazione motore di sviluppo54 Tirocini i giovani nel mondo del lavoro57 Sabatini-ter58 Progetto Scuola BCC

Punto Macro62 Punto Macro

Punti di vista68 Le molte fughe dallItalia

La Biblioteca70 We are Market Basket71 In lieto convivio

Dicti Studiosi72 Album di parole

Note a margine74 I Sette Sapienti

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONE 5

OO

C

CONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE4

lsquolsquo

esame rilevando di ciascuno i pregi al-trimenti riservati ai grandi intenditoriHa consentito di conoscere e quindi didefinire in modo accurato la ragioneper la quale il vino piace il rosso col-pisce affascina e meglio si abbina aipiatti semplici o elaborati robusti e an-cora piugrave appetitosi gli spumanti bian-chi si sposano con i dolci

Ogni incontro egrave stato introdotto dal-la proiezione esplicativa apposita e con-

cluso con lassaggio con il metodo del-la degustazione guidata di vini di quali-tagrave DOC prodotti da cantine italianescelti in base al tema trattato Ciascunpartecipante ha potuto esprimere la pro-pria opinione puntualizzandola su sche-de redatte appositamente per il Corso

Non resta che elogiare la Bancache si egrave resa promotrice delliniziativasocioculturale riguardante il vino unbene veramente prezioso

La richiesta unanime di inserire ilCorso nei programmi della Banca ri-volti in particolare al territorio in cuiopera egrave lelogio piugrave bello Liniziativacertamente merita il riconoscimentoche va ben oltre il plauso di circostan-za non fosse altro percheacute timbratoda una BCC e quella dellOglio e delSerio fa da battistrada

Il Corso egrave stato realizzato nella se-de di Calcio in cinque sedute serali ri-sultate vere lezioni meticolose tutteappaganti ogni curiositagrave Anche que-strsquoanno lha tenuto il sommelier An-drea Alpi psicologo di professionecollaboratore da diverso tempo con ilSeminario Luigi Veronelli di Bergamoe con lAccademia di Ascom autore ditesti specifici sulle qualitagrave del vino in-seriti nei volumi della collana I mi-gliori vini dItalia di Hobby e WorkUomo di cultura quindi ha condottole sue ldquolezionirdquo con la capacitagrave praticadellinsegnante che spezzetta il suo di-re in forma dialogante con i propri al-lievi Ha accompagnato ognuno di lo-ro tra i profumi e i sapori i colori e lesfumature dei vini blasonati presi in

Calcio febbraio -marzo 2016

LrsquoABC DELVINOSecondo viaggio con la BCC

alla scoperta dellrsquoimmenso patrimonio vinicolo italiano

CIN CIN CORS LE COSE MIGLIORI SUCCEDONO PER CASO

Per caso dai miei genitori sfoglio la rivista della BCC e per caso trovo ilcorso di degustazione vino Per caso stavo pensando di fare qualcosa conmio papagrave Trovo la proposta interessante non mi intendo di vino ma mi af-fascina la cultura che sta dietroFatta lrsquoiscrizione penso saranno tutti uomini prevalentemente anziani inte-ressati a bere invece quando entro nella sala dove si svolge il corso conmeraviglia incrocio lo sguardo di sei giovani donne Sul tavolo sono giagrave col-locati gli strumenti da lavoro tovaglietta tovagliolo cracker bicchiere di pla-stica e bottiglietta drsquoacqua Strano percheacute lrsquoacqua Il silenzio viene inter-rotto da una voce ldquoBuonasera sono il dott Andrea Alpi sommelierrdquo Da-vanti a me un omone grande dallo sguardo attento che distribuisce delleborsette contenenti 4 bicchieri da degustazione Adesso inizia la festa Untintinnio di bicchieri che si mischia al vociare e tutti ci sentiamo subito gran-

di esperti di vini ldquoLʼacqua serve a rendere la bocca neutra tra un vino e lʼaltro ci viene subito spiegato ma prima di arri-vare alla pratica di degustazione spiegherograve gli elementi base di conoscenza del vinordquo La lezione inizia con una poetica frase di Luigi Veronelli ldquoIl vino egrave il canto della terra verso il cielordquo Si passa allrsquoascolto esi prendono appuntiFinalmente crsquoegrave lrsquoingresso delle prime due bottiglie rigorosamente incappucciate come se fossero massoniche Vengo-no servite due dita di vino Guardi osservi annusi Rifai piugrave volte e poi finalmente non bevi ma assaggi sorseggi ana-lizzando Egrave unrsquoesplosione di riferimenti a cose elementi che evocano vissuti personali che van dai fiori alle spezie ai frut-ti fino al profumo di legna bruciata o pietra focaia Possibile che il naso la bocca riescano a trasmettere tutte queste co-se sorseggiando un goccio di vinoIn vino veritas egrave mezzanotte si torna a casa tutti un porsquo piugrave allegri Egrave un caso che nelle nostre vene scorra vino Grazie alla BCC che ha avuto questa miracolosa idea augurandoci di approfondire la conoscenza di questo ldquolusso di-vinordquo che suscita ldquoespressioni spiritoserdquo

Loredana BelloniCorsista 2a edizione ldquoLrsquoABC del vinordquo

LrsquoAUTORE

Paolo BelloniGiornalista

Corsista 2a edizioneLABC del vino

La 2a edizione del Corso LrsquoABC delvino promossa dalla BCC ha raccol-to lentusiasmo dei partecipanti desi-derosi tutti di conoscere e apprezzare lequalitagrave del vino fonte di piacere e diconvivialitagrave di gusti e di sapori marca-ti o appena percettibili di storia e cul-tura di immagine di lavoro di vita

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (prima parte)

Il sommelier Andrea Alpi (al centro) con gli amministratori della BCCDario Consolandi (a sinistra) e Mario Pasinetti (a destra)

Vino pazzo che suole spingereanche luomo molto saggio a intonareuna canzone e a ridere di gusto e lomanda su a danzare e lascia sfuggirequalche parola che era meglio tacere

Omero

La vita egrave troppo breve per berevini mediocri

Johann Wolfgang von Goethe

Il vino egrave il piugrave certo e (senza paragone)il piugrave efficace consolatore

Giacomo Leopardi

lsquolsquo

lsquolsquo

7

OO

C

6

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (seconda parte)

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino vuole partecipazione e un grande vinopiugrave ancora la confidenza e laffetto

Luigi Veronelli

Il bronzo egrave lo specchio del voltoil vino quello della mente

Eschilo

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino egrave un composto di umore e luceGalileo Galilei

Grande egrave la fortuna di colui che possiedeuna buona bottiglia un buon libro un buon amico

Moliegravere

lsquolsquo

lsquolsquo

Ma fra il vino e lamor non saprei quali sianragion di scelta a mio parere per non far torto

a cose in pregio eguali direi che meglio siascegliere luna e laltra che non sceglierne nessuna

Lord Byron

Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondereCharles Baudelaire

lsquolsquo

lsquolsquo

Il miracolo del vino consiste nel rendere luomociograve che non dovrebbe mai cessare di essere

amico delluomoErnst Engel

Il vino non si beve soltanto si annusa si osservasi gusta si sorseggia e se ne parla

Edoardo VII

I vini degustati in occasione della 2a edizione del corso LABC del vino

lsquolsquoBergamo 9 gennaio 2016

Accademia Carrarail fascino della rinascita

Con la BCC ad ammirare i capolavori esposti nella prestigiosa pinacoteca di Bergamo

Foto di gruppo allinterno dellAccademia Carrara al termine della visita della prestigiosa pinacoteca

Sabato 9 gennaio ore 1400 Parte ilpullman che conduce i Soci della no-stra BCC alla visita guidata pressolrsquoAccademia Carrara di Bergamo

Quello che ci piace subito sottoli-neare egrave il nuovo percorso che il pul-lman compie per giungere a destina-zione Oltre alle storiche tappe di Cal-cio Covo e Romano di Lombardia sene aggiungono altre due Ghisalba eSeriate quasi a sancire il nuovo corsodella nostra BCC Il pullman egrave pienocon a bordo 52 Soci

LrsquoAccademia Carrara fondata nel1796 grazie a Giacomo Carrara dopoun periodo di sistemazione e ristruttu-razione ha riaperto i battenti al pub-blico nella primavera del 2015 e orasi offre agli amanti della pittura che lavisitano in tutto il suo splendoreLrsquoesposizione egrave divisa su due piani leopere esposte in 28 sale di diversa am-piezza consentono ai visitatori di go-dere in ordine cronologico della storiadella pittura che va dal 1400 fino allafine del 1800 con particolare riferi-mento ad artisti bergamaschi e lom-bardi Non mancano comunque opereprovenienti dal Veneto e dal restodrsquoItalia e di artisti europei LrsquoAccade-mia dispone di circa 2000 opere inquesto periodo per lrsquoesposizione nesono state scelte circa 600 Importan-te sottolineare come tutte le opere oradi proprietagrave dellrsquoAccademia sianofrutto di donazioni ricevute nel corsodegli anni Nessuna opera egrave stata ac-quistata e tutto il repertorio disponibi-le egrave quindi frutto della passione chegli amanti dellrsquoarte bergamaschi han-no coltivato in vita e che dopo la loromorte hanno voluto lasciare in ereditagravea tutti coloro desiderano godere dellavista di opere di grande valore artisti-co Le collezioni piugrave importanti sonostate conferite nel 1866 dal Conte Gu-glielmo Lochis e nel 1891 da Giovan-ni Morelli in epoca molto piugrave recen-te nel 1998 una eccezionale raccoltadi sculture di Federico Zeri

Di grande importanza anche lrsquoldquoAc -cademia Carrara di Belle Arti di Ber-gamordquo che con corsi incontri e semi-nari promuove lrsquoapprofondimento ela maggiore conoscenza dellrsquoarte pit-torica a ogni livello con grande at-tenzione dedicata a chi vuole appro-fondire le proprie tecniche pittorichein ambito professionale ma senzatrascurare lrsquoetagrave del primo apprendi-mento (dai 6 ai 10 anni) per stimolarela voglia di conoscenza attraverso mol-teplici corsi dedicati ai giovanissimi

In ambito pittorico fra gli artisti piugraverappresentati ricordiamo i bergamaschiLorenzo Lotto Evaristo BaschenisAndrea Previtali e Carlo Ceresa com-paiono poi anche opere di PisanelloMantegna Botticelli Tiziano TiepoloCanaletto Rubens a cui aggiungereunrsquoopera giovanile di Raffaello Sanzio

Una citazione a parte va dedicata aGiovan Battista Moroni artista berga-masco di fama mondiale nato ad Albi-no intorno al 1520 In queste settima-ne egrave stato possibile ammirare un suodipinto solitamente custodito presso laNational Gallery di Londra dal titololdquoIl Sartordquo opera tra le piugrave conosciute

tra quelle dipinte dal nostro conterra-neo Essa egrave esposta in una apposita sa-la insieme a una ventina di altre operedellrsquoautore queste sempre visibilipresso lrsquoAccademia e testimonia lagrande valenza del Moroni come ritrat-tista con la sua capacitagrave di valorizzareogni dettaglio e contemporaneamentesaper cogliere attraverso la loro espres-sione le sfumature psicologiche piugravepersonali dei soggetti ritratti

La visita egrave durata quasi due ore emezza che sono passate in modo pia-cevolissimo anche grazie alla prepara-zione e alla passione della nostra gui-da Verso le 1800 dopo la foto di ri-to sotto una pioggia battente il ritor-no a casa

Non tutti i Soci presenti alla visitaconoscevano lrsquoAccademia Carrara e ilpensiero comune che egrave affiorato egrave statocome istintivamente si vadano soven-te a cercare esperienze e posti partico-lari lontani da casa nostra e comespesso ci si dimentichi dei tesori chesono custoditi a pochi minuti dai luo-ghi ove viviamoMarco GazzanigaDipendente BCC

BianchiVermentino di Sardegna docg Costamolino 2014 - Argiolas

Grave del Friuli doc Sauvignon Lrsquoaltro 2014 - ForchirFiano di Avellino docg 2014 - Feudi di s Gregorio

Langhe Arneis doc Inprimis 2009 - GhiomoAlto Adige doc Gewuerztraminer 2015 - Cantina Produttori di Bolzano

Alto Adige doc Chardonnay Sankt Valentin 2013 - Cantina Produttori San Michele Appiano

RosatiSalento igp Negroamaro rosato Saraceno 2015 - Conti Zecca

RossiGutturnio doc vivace 2014 - Cantina di Vicobarone

Valpolicella Classico doc 2013 - Conti Guerrieri RizzardiChianti classico docg Gran Selezione Madonnino della Pieve 2012 - Fattoria Castelvecchi

Irpinia Aglianico igt Dal re 2012 - Feudi di S GregorioBarbaresco docg Bordini 2010 - Fontana Bianca

SpumantiAsolo Prosecco superiore docg extra dry 2015 millesimato - Do Case

Franciacorta docg brut - Elisabetta AbramiFranciacorta docg extra brut Francesco I - Uberti

Trento doc Cuveacutee riserva Perleacute 2008 - Ferrari fratelli Lunelli

DolciMoscato naturale dʼAsti docg 2015 - Saracco

Verduzzo friulano Igt Fior di mandorlo 2013 - Cantina Produttori CormonsAlto Adige doc Moscato rosa - Cantina Muri Gries Pantelleria doc Moscato liquoroso Tanit - Miceli

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONECONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 9

OO

C

periodo transitorio necessario per gesti-re al meglio e portare a termine una ope-razione complessa e delicata come quel-la della fusione ad inizio anno ha pre-sentato le proprie dimissioni da ammini-stratore e da Vicepresidente vicario a va-lere dal 1deg giugno 20164 Dal punto di vista organizzativo si egraveproceduto alla definizione della nuovastruttura organizzativa e alla redazionedel nuovo Regolamento interno NellrsquoOr-ganigramma lrsquoex Direttore Generaledella Ghisalba Ivan Cantugrave aveva trova-to spazio nel ruolo di Vice Direttore Ge-nerale non vicario5 Il sistema dei controlli interni egrave statoincardinato su quello preesistente dellaCalcio e Covo che il Consiglio di ammi-nistrazione ha ritenuto adeguato ed habeneficiato dopo la fusione di un au-mento dellrsquoorganico derivante dal par-ziale accorpamento delle risorse dellaGhisalba nellrsquoUfficio controlli dellrsquoin-corporante6 Il 21 ottobre egrave terminato il rapporto dilavoro con lrsquoex Direttore Generale dellaGhisalba Ivan Cantugrave 7 Si egrave proceduto nel corso del secondosemestre 2015 ad una meticolosa revi-sione delle classificazioni e delle valuta-zioni dei crediti LrsquoAllegato A illustralrsquoandamento del credito anomalo exGhisalba a fine esercizio 2013 a fine2014 nella semestrale 2015 e a fineesercizio 2015 LrsquoAllegato B riporta in-vece la consistenza del credito anomalodella BCC di Calcio e di Covo a fine2014 e della BCC dellrsquoOglio e del Serioa fine 2015 Secondo la linea seguita datempo dalla Banca si egrave attuata una pru-

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE8

lsquolsquoFontanella al Piano 21 maggio 2016

ASSEMBLEA DEI SOCINel corso della seduta assembleare egrave stato approvato il primo Bilancio dopo la fusione per incorporazione

della BCC di Ghisalba dello scorso anno

Il 21 maggio scorso si egrave svolta nellestrutture del complesso ldquoLaghettoHobbitrdquo di Fontanella al Piano la pri-ma Assemblea dei Soci dopo la fusio-ne per incorporazione della BCC diGhisalba operazione avvenuta lo scor-so anno

Ai 402 Soci presenti di cui 372 inproprio e 30 per delega egrave stato pre-sentato e illustrato il seguente Ordinedel giorno1 Bilancio al 31 dicembre 2015 deli-berazioni inerenti e conseguenti2 Politiche di remunerazione dei con-siglieri di amministrazione dei sinda-ci dei dipendenti e dei collaboratoriinformative allrsquoassemblea3 Determinazione dellrsquoammontaremassimo delle esposizioni per soci eclienti e per esponenti aziendali ai sen-si dellrsquoart 30 dello Statuto Sociale4 Integrazione del Consiglio di ammi-nistrazione

Dopo la presentazione dellrsquoOrdinedel giorno dei lavori assembleari ilpresidente della BCC Battista De Pao-li ha dato lettura della sezione intro-duttiva della Relazione del Consigliodi Amministrazione che di seguito vie-ne riportata integralmente

ldquoSignori Soci diamo anzitutto ilbenvenuto a tutti Voi e in particolare

ai soci provenienti dalla ex BCC diGhisalba che per la prima volta parte-cipano allrsquoAssemblea della Banca

La fusione (che ricorderete di averapprovato nel corso dellrsquoAssemblea del

30 maggio dello scorso anno) egrave divenu-ta operativa a far data dal 1deg luglio2015 dopo che le due BCC avevano se-paratamente maturato le rispettive se-mestrali Riteniamo necessario riper-

correre le tappe preventive e successivedi tale processo aggregativo1 Il perfezionamento delle operazionidi aggregazione egrave stato raggiunto tem-pestivamente ottemperando alle dispo-sizioni civilistiche di concambio Detteoperazioni condotte in accordo al Pro-getto di fusione si sono concluse con ilrecesso di 138 soci senza riduzione dicapitale2 Il processo di integrazione delle duebanche egrave avvenuto nei tempi previsti etutta la struttura ha adottato le bestpractices delle due Banche coinvolte 3 Circa gli assetti di governo si egrave datocorso allrsquoattuazione di quanto previstodal Progetto di fusione Nel Consigliodi amministrazione per la quota facen-te capo alla Ghisalba sono stati elettiGiampietro Rubini neo amministrato-re lrsquoex Vicepresidente Ferruccio Pesen-ti e lrsquoex Presidente Giuseppe Tocca-gni Questrsquoultimo ritenendo concluso il

Battista De Paoli presidente del Consiglio di amministrazione Stellina Galli presidente del Collegio sindacale ed Ezio Bonatto socio della societagrave di revisione Deloitte ampTouche SpA

dente politica di accantonamentiSempre dallrsquoAllegato B si evinceche la copertura complessiva dei creditideteriorati sfiora a fine esercizio il 54per cento (il 60 per cento per le sofferen-ze il 44 per cento per le inadempienzeprobabili e il 26 per cento per le esposi-zioni scadute) 8 Dal mese di settembre ha preso avviolrsquoattivitagrave del neo costituito Ufficio pre-contenzioso cui egrave affidata la gestionedelle posizioni non a sofferenza di mag-gior rischio e di maggiori dimensioniNel corso del terzo quadrimestre 2015lrsquoattivitagrave di tale Ufficio ha permesso larevisione e il riordino di circa 50 posi-zioni per un ammontare complessivo dicirca 70 milioni

9 Egrave stato sottoscritto con le Organizza-zioni sindacali un accordo per lrsquoaccessoalle prestazioni del Fondo di solidarietagravecon la previsione dellrsquoaccompagnamen-to in pensione di sei risorse Ciograve ha ri-chiesto un accantonamento di circa 105milioni a carico dellrsquoesercizio 2015Grazie a tale accordo tre risorse hannolasciato volontariamente lrsquoazienda il 31gennaio 2016 e altre tre hanno la possi-bilitagrave di farlo entro la fine di giugno2016 10 Nel mese di ottobre a seguito degliapprofondimenti condotti dopo il ricevi-mento di un reclamo si egrave scoperto chenella procedura crediti della BCC di

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 2: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

iLmELogrAnoPeriodico Economico e Culturale

delle Comunitagrave Locali

Anno XVI - n36Giugno 2016

lsquolsquoNella collezione

della BancaGiorgio Pasolini

Giorgio Pasolini nasce a Bergamonel 1958 Stimolato dalla madre finda ragazzo subisce il fascino per lematerie artistiche disegna moltoispirandosi a stampe di opere del Ri-nascimento italiano

Terminati gli studi nella cittagravenatale sotto la guida di Mario Cor-nali esordisce con tele figurativeemerge come elemento costante diquesta prima produzione lrsquoattrazio-ne per la materia e lrsquoamore per lasua terra Approfondisce le tecni-che dellrsquoaffresco e della decorazio-ne e viene segnalato al premio ldquoAr-terdquo da Raffaele De Grada e MarioDe Micheli

Archiviata questa prima fasedesideroso di trovare ldquospaziordquo si la-scia influenzare da esperienze lega-te allrsquoarte informale Le esposizio-ni nellrsquoambiente bresciano (sonogli anni rsquo80) lo mettono in eviden-za procurandogli le prime commis-sioni inaugura la sua prima persona-le alla galleria ldquoLrsquoincontrordquo di Chia-ri (Brescia) In questo periodo visitanumerose cittagrave drsquoarte nuove ricer-che e nuovi entusiasmi lo aiutano adavere una piugrave chiara visione di seacutestrato su strato tono su tono le telesembrano nascondere sedimenti an-tichissimi e accrescere le implicazio-

in cOPErtinALrsquoArtEIn copertinaGiorgio PasoliniGeniugraves 2003Olio e plastica su tela 140 x 160 x 9 cm

O

lsquolsquoLa Riforma delle BCCGli esami non finiscono mai

ni materiche spontaneamente Il cri-tico drsquoarte Gabriella Ardissone curail catalogo ldquoMateriardquo per la mostraallestita nel convento di San France-sco a Mantova nel 1994 In seguitoespone con mostre personali a Firen-ze ldquoGalleria Mentanardquo e a Piacenzail suo lavoro si arricchisce di un ele-mento fondamentale la luce Questogli permette di creare raffigurazionifiabesche visionarie e fantastiche larilevante mostra curata da LucianoCarini inaugurata nel 1997 a Berga-mo ne egrave testimone

Pasolini con questa ricerca cheproseguiragrave fino ai primi anni delnuovo millennio si impone allrsquoat-tenzione della critica come ldquovoceautentica e liberardquo Sono anni di in-tensa attivitagrave lavorativa da notarele importanti esposizioni di MilanoldquoGalleria Modiglianirdquo e Roma

Nel 1999 egrave invitato a far partedellrsquoiniziativa ldquoMuri drsquoAutorerdquo cura-ta da Mauro Corradini nel Comunedi Calcio (Bergamo)

Nel 2004 si puograve notare nellrsquoope-ra di Pasolini un primo cambiamen-to sostanziale La ldquolucerdquo ora diven-ta responsabile di un processo dismaterializzazione come a voler ne -gare tutto il lavoro fatto La serieintitolata ldquoPungenterdquo egrave unrsquointrigan-te carrellata di bassorilievi realizza-ti con materiale riciclato dove laluce giunge al fruitore attraversoschegge di plastica colorate Questenuove creazioni tanto intense quan-to enigmatiche costituiscono unnuovo punto di arrivo consapevo-lezza di una raggiunta maturitagraveespressiva nuova e meditata perce-zione psicofisica

Nel 2005 allo ldquoStudio Crdquo di Pia-cenza una mostra intitolata ldquoKeeningglaresrdquo documenta lrsquoevoluzione e leaperture fantastiche di Pasolini

Mentre alcuni artisti talora scon-finano in un provocatorio eclettismoPasolini invece approfondisce rigo-

32 DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA UN PERIODICO PER INFORMARE E COMUNICARE

Nelle pagine interne alla rubrica LrsquoArgomento viene illustrata la Riforma delle Banche di Credito Cooperativo cosigrave come definitadalla legge n 49 dello scorso 8 aprile Come puograve ben vedersi il passaggio non egrave marginale la Riforma sottopone alle Banche di Cre-dito Cooperativo la piugrave importante sfida organizzativa ed evolutiva della loro cento trentennale storia Qui desidero invece racconta-re in sintesi le sensazioni e le riflessioni che ha suscitato in me che da quasi quarantrsquoanni sono impegnato nel Credito Cooperativoe ho avuto la fortuna grazie ad Alessandro Azzi di conoscere e frequentare gli ambiti federali ed imprenditoriali di secondo e terzo li-vello Credo quindi di ldquoconoscererdquo abbastanza lrsquoambiente gli uomini e le donne che vi lavorano il loro modo (medio) di agire e dipensare

Dico anzitutto che riformare il Credito Cooperativo era ormai una necessitagrave Tuttavia senza lrsquointervento dei Regolatori(BCE Banca drsquoItalia Governo) la Riforma che oggi chiamiamo ldquoAutoriformardquo non ci sarebbe stata Per decenni ogni tentati-vo di avviare dallrsquointerno un processo di consolidamento si egrave infranto contro il muro sordo dei particolarismi issato dagli alfieridellrsquoautonomia Guai a chi osava proporre evoluzioni che potessero toccare lrsquoautonomia totale delle singole BCC Ci ricordiamoper esempio la vicenda ultra decennale del Fondo di Garanzia Istituzionale deciso per acclamazione al Convegno di Parma Chevergogna

Poi egrave arrivata la crisi che ha spazzato via molte velleitagrave e ha presentato il suo conto in termini di debolezza sistemica Cosigrave i Re-golatori hanno rivolto la loro attenzione in particolare verso le istituzioni bancarie di tipo cooperativo le Popolari e le BCC ed han-no chiesto che la loro struttura legale ed organizzativa diventasse capace di raccogliere capitale sul mercato

Adesso che la Riforma egrave stata decisa (per legge dello Stato) la classe dirigente del Credito Cooperativo ha il compito di realiz-zarla Si contrastano una grande speranza e una grande preoccupazione La speranza egrave implicita in chi condivide la sostanza e gliobiettivi della Riforma Ma egrave la preoccupazione che prevale E qui torniamo da capo costituire il Gruppo Bancario Cooperativo spa(sperando che ce ne sia uno solo) rivedere a 360 gradi le strutture del fronte associativo e condividere un sistema di garanzie per i ri-sparmiatori e per le singole BCC egrave una sfida tutta interna al mondo delle BCC nessuno dallrsquoesterno ci aiuteragrave La legge egrave giagrave statafatta tocca a noi darne compimento oltre che rispettarla

Egrave necessaria la definizione di standard comportamentali essenzialmente legati allrsquoobiettivo di favorire lrsquoassunzione di decisioniimpopolari interrompendo il sentiero tortuoso della negoziazione interminabile tanto cara al nostro mondo

Bisogna anzitutto definire la proprietagrave come luogo pattuito in cui le decisioni vengono prese sfida fondamentale per le BCC lom-barde La Federazione rivedendo i propri compiti dovragrave diventare prima di tutto un patto di sindacato che guardi al Gruppo banca-rio come ad una societagrave per azioni Dovranno essere definite le alleanze per dar luogo ad un azionista di riferimento compatto e ca-pace di prendere decisioni

Sono ben consapevole che lrsquoapproccio descritto egrave una sorta di rivoluzione epocale rispetto ai metodi cui il Credito Cooperativo egrave tut-tora abituato Ma se non cambieremo le nostre abitudini saragrave difficile arrivare efficacemente dove ci hanno chiesto di andare e dove ab-biamo detto di voler andareldquoNon possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse coserdquo (A Einstein)

Riflettiamo bene sui vantaggi che il sistema duale di governo puograve offrire Separiamo per bene la proprietagrave (che dagrave gli indirizzi) dal-la gestione (che li realizza) Riserviamo il dibattito - stile centralismo democratico - alla prima applichiamo il metodo della respon-sabilizzazione gerarchica e professionale alla seconda

Abbiamo il vantaggio di disporre di una Presidenza di Federcasse portatrice di una leadership riconosciuta dentro e ancor di piugravefuori del Credito Cooperativo Le BCC la sostengano e chiedano a gran voce la prosecuzione del suo impegno Le BCC lombarde inprima fila

Non esageriamo nellrsquoambito del patto di coesione o di dominio che dir si voglia nel chiedere livelli di autonomia vicini a quelli at-tuali anche per le BCC meritevoli Chi scrive egrave da decenni convinto che a livello di BCC si debba conservare la gestione della base so-ciale e del territorio lrsquoesercizio dellrsquoattivitagrave bancaria attraverso la rete commerciale prevalentemente in franchising la proprietagrave del pa-trimonio anche se con vincoli di impiego da definire e la responsabilitagrave del risultato economico Quasi tutto il resto (controlli contabi-litagrave persino la gestione e la titolaritagrave del personale) siano allocati progressivamente nel Gruppo

Scegliamo bene gli uomini Il Gruppo Bancario saragrave tra i primi cinque gruppi bancari del Paese Lrsquounico a proprietagrave totalmenteitaliana Per trovare chi avragrave la responsabilitagrave della sua gestione guardiamoci attorno Possono esserci candidati anche diversi dal pa-niere dei direttori e dei presidenti di BCC o di Federazione o di strutture esistenti

La consapevolezza di aver visto Federcasse brillantemente gestire tutta la complessa vicenda della riforma rimanga di grande con-forto Si cominci a coltivare un porsquo di ottimismo basato sulla prospettiva che la crisi forse sta volgendo al termine Si sia consape-voli che ora per il sistema BCC cominciano i veri problemi del dopo crisi e del dopo riforma Recentemente qualcuno a tale propo-sito ha disturbato Eduardo gli esami non finiscono mai

rosamente stile e personalitagrave Questaevoluzione essenziale e inevitabileper ogni artista non egrave nientrsquoaltro cheun ldquoaggiornamento metodologico elinguisticordquo verso due diverse scaledi grandezza umana e divina ordi-naria e cosmica

La serie ldquoPungenterdquo lo imponeallrsquoattenzione del pubblico anche lacritica si avvicina alla sua opera inparticolare Nicola Nuti cura il catalo-go ldquoIndividuazionirdquo Elena Gavazzied Enio Concarotti scrivono di lui suldquoLa libertagraverdquo di Piacenza Andrea Di-pregrave presenta un video dove lrsquoartistaracconta se stesso e il suo lavoro

Pasolini egrave fondamentalmenteldquouomo di ricercardquo e come tale maiappagato mai soddisfatto dei risulta-ti raggiunti anche quando questi so-no di buona resa pittorica e di evi-dente efficacia espressiva Capita co-sigrave che quando si pensa di aver com-preso il suo mondo e la sua poeticail suo sentire e il suo modo di ldquofarearterdquo lui cambi drsquoimprovviso rottaproponendoti nuove invenzioni

Questo di Pasolini egrave certamenteun linguaggio profondamente allego-rico intrigante e forte un influssodellrsquoanima e della coscienza

Nel 2013 Pasolini presenta in unamostra allestita nella Sala Nobile delCastello Barbograve a Pumenengo (Berga-mo) i suoi ultimi lavori una esposi-zione antologica dedicata a gran par-te della sua ldquostoria artisticardquo

Negli ultimi anni Pasolini si avvi-cina alla scultura si puograve anche nota-re un interessante ritorno alla tradi-zione La creazione di forme e lrsquouti-lizzo di materiale semitrasparente so-no delle basi particolari per ospitarefigure che quasi ne sembrano avvol-te inglobate come in una fusione

Il PresidenteBATTISTA DE PAOLI

In alto Giorgio PasoliniLuogo del piacere 1996Tecnica mista su tela 171x 170 cm Collezione BCC

In questo numero

In Copertina lArte2 Nella collezione della Banca

Giorgio Pasolini

LEditoriale3 La Riforma delle BCC

Spazio Soci4 LABC del vino7 Accademia Carrara

il fascino della rinascita8 Assemblea dei Soci

LArgomento14 La Riforma del Credito Cooperativo

Il Territorio24 Cassa Rurale di Fara Olivana26 Campanari palazzolesi28 Voci dal territorio32 Agricoltura ritorno al futuro35 Settimana della Cultura36 La storia in primo piano40 Risorse per capire meglio leconomia42 Il fiume Serio in etagrave veneta44 Alle radici dello sviluppo industriale

bergamasco46 Ghisalba e il calcio47 Muri dautore

Gli iconemi48 Il Castello di Cividate secoli di storia

Spazio giovani50 Spazio giovani

La mia Banca53 Formazione motore di sviluppo54 Tirocini i giovani nel mondo del lavoro57 Sabatini-ter58 Progetto Scuola BCC

Punto Macro62 Punto Macro

Punti di vista68 Le molte fughe dallItalia

La Biblioteca70 We are Market Basket71 In lieto convivio

Dicti Studiosi72 Album di parole

Note a margine74 I Sette Sapienti

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONE 5

OO

C

CONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE4

lsquolsquo

esame rilevando di ciascuno i pregi al-trimenti riservati ai grandi intenditoriHa consentito di conoscere e quindi didefinire in modo accurato la ragioneper la quale il vino piace il rosso col-pisce affascina e meglio si abbina aipiatti semplici o elaborati robusti e an-cora piugrave appetitosi gli spumanti bian-chi si sposano con i dolci

Ogni incontro egrave stato introdotto dal-la proiezione esplicativa apposita e con-

cluso con lassaggio con il metodo del-la degustazione guidata di vini di quali-tagrave DOC prodotti da cantine italianescelti in base al tema trattato Ciascunpartecipante ha potuto esprimere la pro-pria opinione puntualizzandola su sche-de redatte appositamente per il Corso

Non resta che elogiare la Bancache si egrave resa promotrice delliniziativasocioculturale riguardante il vino unbene veramente prezioso

La richiesta unanime di inserire ilCorso nei programmi della Banca ri-volti in particolare al territorio in cuiopera egrave lelogio piugrave bello Liniziativacertamente merita il riconoscimentoche va ben oltre il plauso di circostan-za non fosse altro percheacute timbratoda una BCC e quella dellOglio e delSerio fa da battistrada

Il Corso egrave stato realizzato nella se-de di Calcio in cinque sedute serali ri-sultate vere lezioni meticolose tutteappaganti ogni curiositagrave Anche que-strsquoanno lha tenuto il sommelier An-drea Alpi psicologo di professionecollaboratore da diverso tempo con ilSeminario Luigi Veronelli di Bergamoe con lAccademia di Ascom autore ditesti specifici sulle qualitagrave del vino in-seriti nei volumi della collana I mi-gliori vini dItalia di Hobby e WorkUomo di cultura quindi ha condottole sue ldquolezionirdquo con la capacitagrave praticadellinsegnante che spezzetta il suo di-re in forma dialogante con i propri al-lievi Ha accompagnato ognuno di lo-ro tra i profumi e i sapori i colori e lesfumature dei vini blasonati presi in

Calcio febbraio -marzo 2016

LrsquoABC DELVINOSecondo viaggio con la BCC

alla scoperta dellrsquoimmenso patrimonio vinicolo italiano

CIN CIN CORS LE COSE MIGLIORI SUCCEDONO PER CASO

Per caso dai miei genitori sfoglio la rivista della BCC e per caso trovo ilcorso di degustazione vino Per caso stavo pensando di fare qualcosa conmio papagrave Trovo la proposta interessante non mi intendo di vino ma mi af-fascina la cultura che sta dietroFatta lrsquoiscrizione penso saranno tutti uomini prevalentemente anziani inte-ressati a bere invece quando entro nella sala dove si svolge il corso conmeraviglia incrocio lo sguardo di sei giovani donne Sul tavolo sono giagrave col-locati gli strumenti da lavoro tovaglietta tovagliolo cracker bicchiere di pla-stica e bottiglietta drsquoacqua Strano percheacute lrsquoacqua Il silenzio viene inter-rotto da una voce ldquoBuonasera sono il dott Andrea Alpi sommelierrdquo Da-vanti a me un omone grande dallo sguardo attento che distribuisce delleborsette contenenti 4 bicchieri da degustazione Adesso inizia la festa Untintinnio di bicchieri che si mischia al vociare e tutti ci sentiamo subito gran-

di esperti di vini ldquoLʼacqua serve a rendere la bocca neutra tra un vino e lʼaltro ci viene subito spiegato ma prima di arri-vare alla pratica di degustazione spiegherograve gli elementi base di conoscenza del vinordquo La lezione inizia con una poetica frase di Luigi Veronelli ldquoIl vino egrave il canto della terra verso il cielordquo Si passa allrsquoascolto esi prendono appuntiFinalmente crsquoegrave lrsquoingresso delle prime due bottiglie rigorosamente incappucciate come se fossero massoniche Vengo-no servite due dita di vino Guardi osservi annusi Rifai piugrave volte e poi finalmente non bevi ma assaggi sorseggi ana-lizzando Egrave unrsquoesplosione di riferimenti a cose elementi che evocano vissuti personali che van dai fiori alle spezie ai frut-ti fino al profumo di legna bruciata o pietra focaia Possibile che il naso la bocca riescano a trasmettere tutte queste co-se sorseggiando un goccio di vinoIn vino veritas egrave mezzanotte si torna a casa tutti un porsquo piugrave allegri Egrave un caso che nelle nostre vene scorra vino Grazie alla BCC che ha avuto questa miracolosa idea augurandoci di approfondire la conoscenza di questo ldquolusso di-vinordquo che suscita ldquoespressioni spiritoserdquo

Loredana BelloniCorsista 2a edizione ldquoLrsquoABC del vinordquo

LrsquoAUTORE

Paolo BelloniGiornalista

Corsista 2a edizioneLABC del vino

La 2a edizione del Corso LrsquoABC delvino promossa dalla BCC ha raccol-to lentusiasmo dei partecipanti desi-derosi tutti di conoscere e apprezzare lequalitagrave del vino fonte di piacere e diconvivialitagrave di gusti e di sapori marca-ti o appena percettibili di storia e cul-tura di immagine di lavoro di vita

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (prima parte)

Il sommelier Andrea Alpi (al centro) con gli amministratori della BCCDario Consolandi (a sinistra) e Mario Pasinetti (a destra)

Vino pazzo che suole spingereanche luomo molto saggio a intonareuna canzone e a ridere di gusto e lomanda su a danzare e lascia sfuggirequalche parola che era meglio tacere

Omero

La vita egrave troppo breve per berevini mediocri

Johann Wolfgang von Goethe

Il vino egrave il piugrave certo e (senza paragone)il piugrave efficace consolatore

Giacomo Leopardi

lsquolsquo

lsquolsquo

7

OO

C

6

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (seconda parte)

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino vuole partecipazione e un grande vinopiugrave ancora la confidenza e laffetto

Luigi Veronelli

Il bronzo egrave lo specchio del voltoil vino quello della mente

Eschilo

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino egrave un composto di umore e luceGalileo Galilei

Grande egrave la fortuna di colui che possiedeuna buona bottiglia un buon libro un buon amico

Moliegravere

lsquolsquo

lsquolsquo

Ma fra il vino e lamor non saprei quali sianragion di scelta a mio parere per non far torto

a cose in pregio eguali direi che meglio siascegliere luna e laltra che non sceglierne nessuna

Lord Byron

Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondereCharles Baudelaire

lsquolsquo

lsquolsquo

Il miracolo del vino consiste nel rendere luomociograve che non dovrebbe mai cessare di essere

amico delluomoErnst Engel

Il vino non si beve soltanto si annusa si osservasi gusta si sorseggia e se ne parla

Edoardo VII

I vini degustati in occasione della 2a edizione del corso LABC del vino

lsquolsquoBergamo 9 gennaio 2016

Accademia Carrarail fascino della rinascita

Con la BCC ad ammirare i capolavori esposti nella prestigiosa pinacoteca di Bergamo

Foto di gruppo allinterno dellAccademia Carrara al termine della visita della prestigiosa pinacoteca

Sabato 9 gennaio ore 1400 Parte ilpullman che conduce i Soci della no-stra BCC alla visita guidata pressolrsquoAccademia Carrara di Bergamo

Quello che ci piace subito sottoli-neare egrave il nuovo percorso che il pul-lman compie per giungere a destina-zione Oltre alle storiche tappe di Cal-cio Covo e Romano di Lombardia sene aggiungono altre due Ghisalba eSeriate quasi a sancire il nuovo corsodella nostra BCC Il pullman egrave pienocon a bordo 52 Soci

LrsquoAccademia Carrara fondata nel1796 grazie a Giacomo Carrara dopoun periodo di sistemazione e ristruttu-razione ha riaperto i battenti al pub-blico nella primavera del 2015 e orasi offre agli amanti della pittura che lavisitano in tutto il suo splendoreLrsquoesposizione egrave divisa su due piani leopere esposte in 28 sale di diversa am-piezza consentono ai visitatori di go-dere in ordine cronologico della storiadella pittura che va dal 1400 fino allafine del 1800 con particolare riferi-mento ad artisti bergamaschi e lom-bardi Non mancano comunque opereprovenienti dal Veneto e dal restodrsquoItalia e di artisti europei LrsquoAccade-mia dispone di circa 2000 opere inquesto periodo per lrsquoesposizione nesono state scelte circa 600 Importan-te sottolineare come tutte le opere oradi proprietagrave dellrsquoAccademia sianofrutto di donazioni ricevute nel corsodegli anni Nessuna opera egrave stata ac-quistata e tutto il repertorio disponibi-le egrave quindi frutto della passione chegli amanti dellrsquoarte bergamaschi han-no coltivato in vita e che dopo la loromorte hanno voluto lasciare in ereditagravea tutti coloro desiderano godere dellavista di opere di grande valore artisti-co Le collezioni piugrave importanti sonostate conferite nel 1866 dal Conte Gu-glielmo Lochis e nel 1891 da Giovan-ni Morelli in epoca molto piugrave recen-te nel 1998 una eccezionale raccoltadi sculture di Federico Zeri

Di grande importanza anche lrsquoldquoAc -cademia Carrara di Belle Arti di Ber-gamordquo che con corsi incontri e semi-nari promuove lrsquoapprofondimento ela maggiore conoscenza dellrsquoarte pit-torica a ogni livello con grande at-tenzione dedicata a chi vuole appro-fondire le proprie tecniche pittorichein ambito professionale ma senzatrascurare lrsquoetagrave del primo apprendi-mento (dai 6 ai 10 anni) per stimolarela voglia di conoscenza attraverso mol-teplici corsi dedicati ai giovanissimi

In ambito pittorico fra gli artisti piugraverappresentati ricordiamo i bergamaschiLorenzo Lotto Evaristo BaschenisAndrea Previtali e Carlo Ceresa com-paiono poi anche opere di PisanelloMantegna Botticelli Tiziano TiepoloCanaletto Rubens a cui aggiungereunrsquoopera giovanile di Raffaello Sanzio

Una citazione a parte va dedicata aGiovan Battista Moroni artista berga-masco di fama mondiale nato ad Albi-no intorno al 1520 In queste settima-ne egrave stato possibile ammirare un suodipinto solitamente custodito presso laNational Gallery di Londra dal titololdquoIl Sartordquo opera tra le piugrave conosciute

tra quelle dipinte dal nostro conterra-neo Essa egrave esposta in una apposita sa-la insieme a una ventina di altre operedellrsquoautore queste sempre visibilipresso lrsquoAccademia e testimonia lagrande valenza del Moroni come ritrat-tista con la sua capacitagrave di valorizzareogni dettaglio e contemporaneamentesaper cogliere attraverso la loro espres-sione le sfumature psicologiche piugravepersonali dei soggetti ritratti

La visita egrave durata quasi due ore emezza che sono passate in modo pia-cevolissimo anche grazie alla prepara-zione e alla passione della nostra gui-da Verso le 1800 dopo la foto di ri-to sotto una pioggia battente il ritor-no a casa

Non tutti i Soci presenti alla visitaconoscevano lrsquoAccademia Carrara e ilpensiero comune che egrave affiorato egrave statocome istintivamente si vadano soven-te a cercare esperienze e posti partico-lari lontani da casa nostra e comespesso ci si dimentichi dei tesori chesono custoditi a pochi minuti dai luo-ghi ove viviamoMarco GazzanigaDipendente BCC

BianchiVermentino di Sardegna docg Costamolino 2014 - Argiolas

Grave del Friuli doc Sauvignon Lrsquoaltro 2014 - ForchirFiano di Avellino docg 2014 - Feudi di s Gregorio

Langhe Arneis doc Inprimis 2009 - GhiomoAlto Adige doc Gewuerztraminer 2015 - Cantina Produttori di Bolzano

Alto Adige doc Chardonnay Sankt Valentin 2013 - Cantina Produttori San Michele Appiano

RosatiSalento igp Negroamaro rosato Saraceno 2015 - Conti Zecca

RossiGutturnio doc vivace 2014 - Cantina di Vicobarone

Valpolicella Classico doc 2013 - Conti Guerrieri RizzardiChianti classico docg Gran Selezione Madonnino della Pieve 2012 - Fattoria Castelvecchi

Irpinia Aglianico igt Dal re 2012 - Feudi di S GregorioBarbaresco docg Bordini 2010 - Fontana Bianca

SpumantiAsolo Prosecco superiore docg extra dry 2015 millesimato - Do Case

Franciacorta docg brut - Elisabetta AbramiFranciacorta docg extra brut Francesco I - Uberti

Trento doc Cuveacutee riserva Perleacute 2008 - Ferrari fratelli Lunelli

DolciMoscato naturale dʼAsti docg 2015 - Saracco

Verduzzo friulano Igt Fior di mandorlo 2013 - Cantina Produttori CormonsAlto Adige doc Moscato rosa - Cantina Muri Gries Pantelleria doc Moscato liquoroso Tanit - Miceli

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONECONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 9

OO

C

periodo transitorio necessario per gesti-re al meglio e portare a termine una ope-razione complessa e delicata come quel-la della fusione ad inizio anno ha pre-sentato le proprie dimissioni da ammini-stratore e da Vicepresidente vicario a va-lere dal 1deg giugno 20164 Dal punto di vista organizzativo si egraveproceduto alla definizione della nuovastruttura organizzativa e alla redazionedel nuovo Regolamento interno NellrsquoOr-ganigramma lrsquoex Direttore Generaledella Ghisalba Ivan Cantugrave aveva trova-to spazio nel ruolo di Vice Direttore Ge-nerale non vicario5 Il sistema dei controlli interni egrave statoincardinato su quello preesistente dellaCalcio e Covo che il Consiglio di ammi-nistrazione ha ritenuto adeguato ed habeneficiato dopo la fusione di un au-mento dellrsquoorganico derivante dal par-ziale accorpamento delle risorse dellaGhisalba nellrsquoUfficio controlli dellrsquoin-corporante6 Il 21 ottobre egrave terminato il rapporto dilavoro con lrsquoex Direttore Generale dellaGhisalba Ivan Cantugrave 7 Si egrave proceduto nel corso del secondosemestre 2015 ad una meticolosa revi-sione delle classificazioni e delle valuta-zioni dei crediti LrsquoAllegato A illustralrsquoandamento del credito anomalo exGhisalba a fine esercizio 2013 a fine2014 nella semestrale 2015 e a fineesercizio 2015 LrsquoAllegato B riporta in-vece la consistenza del credito anomalodella BCC di Calcio e di Covo a fine2014 e della BCC dellrsquoOglio e del Serioa fine 2015 Secondo la linea seguita datempo dalla Banca si egrave attuata una pru-

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE8

lsquolsquoFontanella al Piano 21 maggio 2016

ASSEMBLEA DEI SOCINel corso della seduta assembleare egrave stato approvato il primo Bilancio dopo la fusione per incorporazione

della BCC di Ghisalba dello scorso anno

Il 21 maggio scorso si egrave svolta nellestrutture del complesso ldquoLaghettoHobbitrdquo di Fontanella al Piano la pri-ma Assemblea dei Soci dopo la fusio-ne per incorporazione della BCC diGhisalba operazione avvenuta lo scor-so anno

Ai 402 Soci presenti di cui 372 inproprio e 30 per delega egrave stato pre-sentato e illustrato il seguente Ordinedel giorno1 Bilancio al 31 dicembre 2015 deli-berazioni inerenti e conseguenti2 Politiche di remunerazione dei con-siglieri di amministrazione dei sinda-ci dei dipendenti e dei collaboratoriinformative allrsquoassemblea3 Determinazione dellrsquoammontaremassimo delle esposizioni per soci eclienti e per esponenti aziendali ai sen-si dellrsquoart 30 dello Statuto Sociale4 Integrazione del Consiglio di ammi-nistrazione

Dopo la presentazione dellrsquoOrdinedel giorno dei lavori assembleari ilpresidente della BCC Battista De Pao-li ha dato lettura della sezione intro-duttiva della Relazione del Consigliodi Amministrazione che di seguito vie-ne riportata integralmente

ldquoSignori Soci diamo anzitutto ilbenvenuto a tutti Voi e in particolare

ai soci provenienti dalla ex BCC diGhisalba che per la prima volta parte-cipano allrsquoAssemblea della Banca

La fusione (che ricorderete di averapprovato nel corso dellrsquoAssemblea del

30 maggio dello scorso anno) egrave divenu-ta operativa a far data dal 1deg luglio2015 dopo che le due BCC avevano se-paratamente maturato le rispettive se-mestrali Riteniamo necessario riper-

correre le tappe preventive e successivedi tale processo aggregativo1 Il perfezionamento delle operazionidi aggregazione egrave stato raggiunto tem-pestivamente ottemperando alle dispo-sizioni civilistiche di concambio Detteoperazioni condotte in accordo al Pro-getto di fusione si sono concluse con ilrecesso di 138 soci senza riduzione dicapitale2 Il processo di integrazione delle duebanche egrave avvenuto nei tempi previsti etutta la struttura ha adottato le bestpractices delle due Banche coinvolte 3 Circa gli assetti di governo si egrave datocorso allrsquoattuazione di quanto previstodal Progetto di fusione Nel Consigliodi amministrazione per la quota facen-te capo alla Ghisalba sono stati elettiGiampietro Rubini neo amministrato-re lrsquoex Vicepresidente Ferruccio Pesen-ti e lrsquoex Presidente Giuseppe Tocca-gni Questrsquoultimo ritenendo concluso il

Battista De Paoli presidente del Consiglio di amministrazione Stellina Galli presidente del Collegio sindacale ed Ezio Bonatto socio della societagrave di revisione Deloitte ampTouche SpA

dente politica di accantonamentiSempre dallrsquoAllegato B si evinceche la copertura complessiva dei creditideteriorati sfiora a fine esercizio il 54per cento (il 60 per cento per le sofferen-ze il 44 per cento per le inadempienzeprobabili e il 26 per cento per le esposi-zioni scadute) 8 Dal mese di settembre ha preso avviolrsquoattivitagrave del neo costituito Ufficio pre-contenzioso cui egrave affidata la gestionedelle posizioni non a sofferenza di mag-gior rischio e di maggiori dimensioniNel corso del terzo quadrimestre 2015lrsquoattivitagrave di tale Ufficio ha permesso larevisione e il riordino di circa 50 posi-zioni per un ammontare complessivo dicirca 70 milioni

9 Egrave stato sottoscritto con le Organizza-zioni sindacali un accordo per lrsquoaccessoalle prestazioni del Fondo di solidarietagravecon la previsione dellrsquoaccompagnamen-to in pensione di sei risorse Ciograve ha ri-chiesto un accantonamento di circa 105milioni a carico dellrsquoesercizio 2015Grazie a tale accordo tre risorse hannolasciato volontariamente lrsquoazienda il 31gennaio 2016 e altre tre hanno la possi-bilitagrave di farlo entro la fine di giugno2016 10 Nel mese di ottobre a seguito degliapprofondimenti condotti dopo il ricevi-mento di un reclamo si egrave scoperto chenella procedura crediti della BCC di

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 3: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONE 5

OO

C

CONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE4

lsquolsquo

esame rilevando di ciascuno i pregi al-trimenti riservati ai grandi intenditoriHa consentito di conoscere e quindi didefinire in modo accurato la ragioneper la quale il vino piace il rosso col-pisce affascina e meglio si abbina aipiatti semplici o elaborati robusti e an-cora piugrave appetitosi gli spumanti bian-chi si sposano con i dolci

Ogni incontro egrave stato introdotto dal-la proiezione esplicativa apposita e con-

cluso con lassaggio con il metodo del-la degustazione guidata di vini di quali-tagrave DOC prodotti da cantine italianescelti in base al tema trattato Ciascunpartecipante ha potuto esprimere la pro-pria opinione puntualizzandola su sche-de redatte appositamente per il Corso

Non resta che elogiare la Bancache si egrave resa promotrice delliniziativasocioculturale riguardante il vino unbene veramente prezioso

La richiesta unanime di inserire ilCorso nei programmi della Banca ri-volti in particolare al territorio in cuiopera egrave lelogio piugrave bello Liniziativacertamente merita il riconoscimentoche va ben oltre il plauso di circostan-za non fosse altro percheacute timbratoda una BCC e quella dellOglio e delSerio fa da battistrada

Il Corso egrave stato realizzato nella se-de di Calcio in cinque sedute serali ri-sultate vere lezioni meticolose tutteappaganti ogni curiositagrave Anche que-strsquoanno lha tenuto il sommelier An-drea Alpi psicologo di professionecollaboratore da diverso tempo con ilSeminario Luigi Veronelli di Bergamoe con lAccademia di Ascom autore ditesti specifici sulle qualitagrave del vino in-seriti nei volumi della collana I mi-gliori vini dItalia di Hobby e WorkUomo di cultura quindi ha condottole sue ldquolezionirdquo con la capacitagrave praticadellinsegnante che spezzetta il suo di-re in forma dialogante con i propri al-lievi Ha accompagnato ognuno di lo-ro tra i profumi e i sapori i colori e lesfumature dei vini blasonati presi in

Calcio febbraio -marzo 2016

LrsquoABC DELVINOSecondo viaggio con la BCC

alla scoperta dellrsquoimmenso patrimonio vinicolo italiano

CIN CIN CORS LE COSE MIGLIORI SUCCEDONO PER CASO

Per caso dai miei genitori sfoglio la rivista della BCC e per caso trovo ilcorso di degustazione vino Per caso stavo pensando di fare qualcosa conmio papagrave Trovo la proposta interessante non mi intendo di vino ma mi af-fascina la cultura che sta dietroFatta lrsquoiscrizione penso saranno tutti uomini prevalentemente anziani inte-ressati a bere invece quando entro nella sala dove si svolge il corso conmeraviglia incrocio lo sguardo di sei giovani donne Sul tavolo sono giagrave col-locati gli strumenti da lavoro tovaglietta tovagliolo cracker bicchiere di pla-stica e bottiglietta drsquoacqua Strano percheacute lrsquoacqua Il silenzio viene inter-rotto da una voce ldquoBuonasera sono il dott Andrea Alpi sommelierrdquo Da-vanti a me un omone grande dallo sguardo attento che distribuisce delleborsette contenenti 4 bicchieri da degustazione Adesso inizia la festa Untintinnio di bicchieri che si mischia al vociare e tutti ci sentiamo subito gran-

di esperti di vini ldquoLʼacqua serve a rendere la bocca neutra tra un vino e lʼaltro ci viene subito spiegato ma prima di arri-vare alla pratica di degustazione spiegherograve gli elementi base di conoscenza del vinordquo La lezione inizia con una poetica frase di Luigi Veronelli ldquoIl vino egrave il canto della terra verso il cielordquo Si passa allrsquoascolto esi prendono appuntiFinalmente crsquoegrave lrsquoingresso delle prime due bottiglie rigorosamente incappucciate come se fossero massoniche Vengo-no servite due dita di vino Guardi osservi annusi Rifai piugrave volte e poi finalmente non bevi ma assaggi sorseggi ana-lizzando Egrave unrsquoesplosione di riferimenti a cose elementi che evocano vissuti personali che van dai fiori alle spezie ai frut-ti fino al profumo di legna bruciata o pietra focaia Possibile che il naso la bocca riescano a trasmettere tutte queste co-se sorseggiando un goccio di vinoIn vino veritas egrave mezzanotte si torna a casa tutti un porsquo piugrave allegri Egrave un caso che nelle nostre vene scorra vino Grazie alla BCC che ha avuto questa miracolosa idea augurandoci di approfondire la conoscenza di questo ldquolusso di-vinordquo che suscita ldquoespressioni spiritoserdquo

Loredana BelloniCorsista 2a edizione ldquoLrsquoABC del vinordquo

LrsquoAUTORE

Paolo BelloniGiornalista

Corsista 2a edizioneLABC del vino

La 2a edizione del Corso LrsquoABC delvino promossa dalla BCC ha raccol-to lentusiasmo dei partecipanti desi-derosi tutti di conoscere e apprezzare lequalitagrave del vino fonte di piacere e diconvivialitagrave di gusti e di sapori marca-ti o appena percettibili di storia e cul-tura di immagine di lavoro di vita

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (prima parte)

Il sommelier Andrea Alpi (al centro) con gli amministratori della BCCDario Consolandi (a sinistra) e Mario Pasinetti (a destra)

Vino pazzo che suole spingereanche luomo molto saggio a intonareuna canzone e a ridere di gusto e lomanda su a danzare e lascia sfuggirequalche parola che era meglio tacere

Omero

La vita egrave troppo breve per berevini mediocri

Johann Wolfgang von Goethe

Il vino egrave il piugrave certo e (senza paragone)il piugrave efficace consolatore

Giacomo Leopardi

lsquolsquo

lsquolsquo

7

OO

C

6

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (seconda parte)

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino vuole partecipazione e un grande vinopiugrave ancora la confidenza e laffetto

Luigi Veronelli

Il bronzo egrave lo specchio del voltoil vino quello della mente

Eschilo

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino egrave un composto di umore e luceGalileo Galilei

Grande egrave la fortuna di colui che possiedeuna buona bottiglia un buon libro un buon amico

Moliegravere

lsquolsquo

lsquolsquo

Ma fra il vino e lamor non saprei quali sianragion di scelta a mio parere per non far torto

a cose in pregio eguali direi che meglio siascegliere luna e laltra che non sceglierne nessuna

Lord Byron

Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondereCharles Baudelaire

lsquolsquo

lsquolsquo

Il miracolo del vino consiste nel rendere luomociograve che non dovrebbe mai cessare di essere

amico delluomoErnst Engel

Il vino non si beve soltanto si annusa si osservasi gusta si sorseggia e se ne parla

Edoardo VII

I vini degustati in occasione della 2a edizione del corso LABC del vino

lsquolsquoBergamo 9 gennaio 2016

Accademia Carrarail fascino della rinascita

Con la BCC ad ammirare i capolavori esposti nella prestigiosa pinacoteca di Bergamo

Foto di gruppo allinterno dellAccademia Carrara al termine della visita della prestigiosa pinacoteca

Sabato 9 gennaio ore 1400 Parte ilpullman che conduce i Soci della no-stra BCC alla visita guidata pressolrsquoAccademia Carrara di Bergamo

Quello che ci piace subito sottoli-neare egrave il nuovo percorso che il pul-lman compie per giungere a destina-zione Oltre alle storiche tappe di Cal-cio Covo e Romano di Lombardia sene aggiungono altre due Ghisalba eSeriate quasi a sancire il nuovo corsodella nostra BCC Il pullman egrave pienocon a bordo 52 Soci

LrsquoAccademia Carrara fondata nel1796 grazie a Giacomo Carrara dopoun periodo di sistemazione e ristruttu-razione ha riaperto i battenti al pub-blico nella primavera del 2015 e orasi offre agli amanti della pittura che lavisitano in tutto il suo splendoreLrsquoesposizione egrave divisa su due piani leopere esposte in 28 sale di diversa am-piezza consentono ai visitatori di go-dere in ordine cronologico della storiadella pittura che va dal 1400 fino allafine del 1800 con particolare riferi-mento ad artisti bergamaschi e lom-bardi Non mancano comunque opereprovenienti dal Veneto e dal restodrsquoItalia e di artisti europei LrsquoAccade-mia dispone di circa 2000 opere inquesto periodo per lrsquoesposizione nesono state scelte circa 600 Importan-te sottolineare come tutte le opere oradi proprietagrave dellrsquoAccademia sianofrutto di donazioni ricevute nel corsodegli anni Nessuna opera egrave stata ac-quistata e tutto il repertorio disponibi-le egrave quindi frutto della passione chegli amanti dellrsquoarte bergamaschi han-no coltivato in vita e che dopo la loromorte hanno voluto lasciare in ereditagravea tutti coloro desiderano godere dellavista di opere di grande valore artisti-co Le collezioni piugrave importanti sonostate conferite nel 1866 dal Conte Gu-glielmo Lochis e nel 1891 da Giovan-ni Morelli in epoca molto piugrave recen-te nel 1998 una eccezionale raccoltadi sculture di Federico Zeri

Di grande importanza anche lrsquoldquoAc -cademia Carrara di Belle Arti di Ber-gamordquo che con corsi incontri e semi-nari promuove lrsquoapprofondimento ela maggiore conoscenza dellrsquoarte pit-torica a ogni livello con grande at-tenzione dedicata a chi vuole appro-fondire le proprie tecniche pittorichein ambito professionale ma senzatrascurare lrsquoetagrave del primo apprendi-mento (dai 6 ai 10 anni) per stimolarela voglia di conoscenza attraverso mol-teplici corsi dedicati ai giovanissimi

In ambito pittorico fra gli artisti piugraverappresentati ricordiamo i bergamaschiLorenzo Lotto Evaristo BaschenisAndrea Previtali e Carlo Ceresa com-paiono poi anche opere di PisanelloMantegna Botticelli Tiziano TiepoloCanaletto Rubens a cui aggiungereunrsquoopera giovanile di Raffaello Sanzio

Una citazione a parte va dedicata aGiovan Battista Moroni artista berga-masco di fama mondiale nato ad Albi-no intorno al 1520 In queste settima-ne egrave stato possibile ammirare un suodipinto solitamente custodito presso laNational Gallery di Londra dal titololdquoIl Sartordquo opera tra le piugrave conosciute

tra quelle dipinte dal nostro conterra-neo Essa egrave esposta in una apposita sa-la insieme a una ventina di altre operedellrsquoautore queste sempre visibilipresso lrsquoAccademia e testimonia lagrande valenza del Moroni come ritrat-tista con la sua capacitagrave di valorizzareogni dettaglio e contemporaneamentesaper cogliere attraverso la loro espres-sione le sfumature psicologiche piugravepersonali dei soggetti ritratti

La visita egrave durata quasi due ore emezza che sono passate in modo pia-cevolissimo anche grazie alla prepara-zione e alla passione della nostra gui-da Verso le 1800 dopo la foto di ri-to sotto una pioggia battente il ritor-no a casa

Non tutti i Soci presenti alla visitaconoscevano lrsquoAccademia Carrara e ilpensiero comune che egrave affiorato egrave statocome istintivamente si vadano soven-te a cercare esperienze e posti partico-lari lontani da casa nostra e comespesso ci si dimentichi dei tesori chesono custoditi a pochi minuti dai luo-ghi ove viviamoMarco GazzanigaDipendente BCC

BianchiVermentino di Sardegna docg Costamolino 2014 - Argiolas

Grave del Friuli doc Sauvignon Lrsquoaltro 2014 - ForchirFiano di Avellino docg 2014 - Feudi di s Gregorio

Langhe Arneis doc Inprimis 2009 - GhiomoAlto Adige doc Gewuerztraminer 2015 - Cantina Produttori di Bolzano

Alto Adige doc Chardonnay Sankt Valentin 2013 - Cantina Produttori San Michele Appiano

RosatiSalento igp Negroamaro rosato Saraceno 2015 - Conti Zecca

RossiGutturnio doc vivace 2014 - Cantina di Vicobarone

Valpolicella Classico doc 2013 - Conti Guerrieri RizzardiChianti classico docg Gran Selezione Madonnino della Pieve 2012 - Fattoria Castelvecchi

Irpinia Aglianico igt Dal re 2012 - Feudi di S GregorioBarbaresco docg Bordini 2010 - Fontana Bianca

SpumantiAsolo Prosecco superiore docg extra dry 2015 millesimato - Do Case

Franciacorta docg brut - Elisabetta AbramiFranciacorta docg extra brut Francesco I - Uberti

Trento doc Cuveacutee riserva Perleacute 2008 - Ferrari fratelli Lunelli

DolciMoscato naturale dʼAsti docg 2015 - Saracco

Verduzzo friulano Igt Fior di mandorlo 2013 - Cantina Produttori CormonsAlto Adige doc Moscato rosa - Cantina Muri Gries Pantelleria doc Moscato liquoroso Tanit - Miceli

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONECONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 9

OO

C

periodo transitorio necessario per gesti-re al meglio e portare a termine una ope-razione complessa e delicata come quel-la della fusione ad inizio anno ha pre-sentato le proprie dimissioni da ammini-stratore e da Vicepresidente vicario a va-lere dal 1deg giugno 20164 Dal punto di vista organizzativo si egraveproceduto alla definizione della nuovastruttura organizzativa e alla redazionedel nuovo Regolamento interno NellrsquoOr-ganigramma lrsquoex Direttore Generaledella Ghisalba Ivan Cantugrave aveva trova-to spazio nel ruolo di Vice Direttore Ge-nerale non vicario5 Il sistema dei controlli interni egrave statoincardinato su quello preesistente dellaCalcio e Covo che il Consiglio di ammi-nistrazione ha ritenuto adeguato ed habeneficiato dopo la fusione di un au-mento dellrsquoorganico derivante dal par-ziale accorpamento delle risorse dellaGhisalba nellrsquoUfficio controlli dellrsquoin-corporante6 Il 21 ottobre egrave terminato il rapporto dilavoro con lrsquoex Direttore Generale dellaGhisalba Ivan Cantugrave 7 Si egrave proceduto nel corso del secondosemestre 2015 ad una meticolosa revi-sione delle classificazioni e delle valuta-zioni dei crediti LrsquoAllegato A illustralrsquoandamento del credito anomalo exGhisalba a fine esercizio 2013 a fine2014 nella semestrale 2015 e a fineesercizio 2015 LrsquoAllegato B riporta in-vece la consistenza del credito anomalodella BCC di Calcio e di Covo a fine2014 e della BCC dellrsquoOglio e del Serioa fine 2015 Secondo la linea seguita datempo dalla Banca si egrave attuata una pru-

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE8

lsquolsquoFontanella al Piano 21 maggio 2016

ASSEMBLEA DEI SOCINel corso della seduta assembleare egrave stato approvato il primo Bilancio dopo la fusione per incorporazione

della BCC di Ghisalba dello scorso anno

Il 21 maggio scorso si egrave svolta nellestrutture del complesso ldquoLaghettoHobbitrdquo di Fontanella al Piano la pri-ma Assemblea dei Soci dopo la fusio-ne per incorporazione della BCC diGhisalba operazione avvenuta lo scor-so anno

Ai 402 Soci presenti di cui 372 inproprio e 30 per delega egrave stato pre-sentato e illustrato il seguente Ordinedel giorno1 Bilancio al 31 dicembre 2015 deli-berazioni inerenti e conseguenti2 Politiche di remunerazione dei con-siglieri di amministrazione dei sinda-ci dei dipendenti e dei collaboratoriinformative allrsquoassemblea3 Determinazione dellrsquoammontaremassimo delle esposizioni per soci eclienti e per esponenti aziendali ai sen-si dellrsquoart 30 dello Statuto Sociale4 Integrazione del Consiglio di ammi-nistrazione

Dopo la presentazione dellrsquoOrdinedel giorno dei lavori assembleari ilpresidente della BCC Battista De Pao-li ha dato lettura della sezione intro-duttiva della Relazione del Consigliodi Amministrazione che di seguito vie-ne riportata integralmente

ldquoSignori Soci diamo anzitutto ilbenvenuto a tutti Voi e in particolare

ai soci provenienti dalla ex BCC diGhisalba che per la prima volta parte-cipano allrsquoAssemblea della Banca

La fusione (che ricorderete di averapprovato nel corso dellrsquoAssemblea del

30 maggio dello scorso anno) egrave divenu-ta operativa a far data dal 1deg luglio2015 dopo che le due BCC avevano se-paratamente maturato le rispettive se-mestrali Riteniamo necessario riper-

correre le tappe preventive e successivedi tale processo aggregativo1 Il perfezionamento delle operazionidi aggregazione egrave stato raggiunto tem-pestivamente ottemperando alle dispo-sizioni civilistiche di concambio Detteoperazioni condotte in accordo al Pro-getto di fusione si sono concluse con ilrecesso di 138 soci senza riduzione dicapitale2 Il processo di integrazione delle duebanche egrave avvenuto nei tempi previsti etutta la struttura ha adottato le bestpractices delle due Banche coinvolte 3 Circa gli assetti di governo si egrave datocorso allrsquoattuazione di quanto previstodal Progetto di fusione Nel Consigliodi amministrazione per la quota facen-te capo alla Ghisalba sono stati elettiGiampietro Rubini neo amministrato-re lrsquoex Vicepresidente Ferruccio Pesen-ti e lrsquoex Presidente Giuseppe Tocca-gni Questrsquoultimo ritenendo concluso il

Battista De Paoli presidente del Consiglio di amministrazione Stellina Galli presidente del Collegio sindacale ed Ezio Bonatto socio della societagrave di revisione Deloitte ampTouche SpA

dente politica di accantonamentiSempre dallrsquoAllegato B si evinceche la copertura complessiva dei creditideteriorati sfiora a fine esercizio il 54per cento (il 60 per cento per le sofferen-ze il 44 per cento per le inadempienzeprobabili e il 26 per cento per le esposi-zioni scadute) 8 Dal mese di settembre ha preso avviolrsquoattivitagrave del neo costituito Ufficio pre-contenzioso cui egrave affidata la gestionedelle posizioni non a sofferenza di mag-gior rischio e di maggiori dimensioniNel corso del terzo quadrimestre 2015lrsquoattivitagrave di tale Ufficio ha permesso larevisione e il riordino di circa 50 posi-zioni per un ammontare complessivo dicirca 70 milioni

9 Egrave stato sottoscritto con le Organizza-zioni sindacali un accordo per lrsquoaccessoalle prestazioni del Fondo di solidarietagravecon la previsione dellrsquoaccompagnamen-to in pensione di sei risorse Ciograve ha ri-chiesto un accantonamento di circa 105milioni a carico dellrsquoesercizio 2015Grazie a tale accordo tre risorse hannolasciato volontariamente lrsquoazienda il 31gennaio 2016 e altre tre hanno la possi-bilitagrave di farlo entro la fine di giugno2016 10 Nel mese di ottobre a seguito degliapprofondimenti condotti dopo il ricevi-mento di un reclamo si egrave scoperto chenella procedura crediti della BCC di

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 4: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

7

OO

C

6

Dallalbum fotografico 2a edizione LABC del vino (seconda parte)

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino vuole partecipazione e un grande vinopiugrave ancora la confidenza e laffetto

Luigi Veronelli

Il bronzo egrave lo specchio del voltoil vino quello della mente

Eschilo

lsquolsquo

lsquolsquo

Il vino egrave un composto di umore e luceGalileo Galilei

Grande egrave la fortuna di colui che possiedeuna buona bottiglia un buon libro un buon amico

Moliegravere

lsquolsquo

lsquolsquo

Ma fra il vino e lamor non saprei quali sianragion di scelta a mio parere per non far torto

a cose in pregio eguali direi che meglio siascegliere luna e laltra che non sceglierne nessuna

Lord Byron

Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondereCharles Baudelaire

lsquolsquo

lsquolsquo

Il miracolo del vino consiste nel rendere luomociograve che non dovrebbe mai cessare di essere

amico delluomoErnst Engel

Il vino non si beve soltanto si annusa si osservasi gusta si sorseggia e se ne parla

Edoardo VII

I vini degustati in occasione della 2a edizione del corso LABC del vino

lsquolsquoBergamo 9 gennaio 2016

Accademia Carrarail fascino della rinascita

Con la BCC ad ammirare i capolavori esposti nella prestigiosa pinacoteca di Bergamo

Foto di gruppo allinterno dellAccademia Carrara al termine della visita della prestigiosa pinacoteca

Sabato 9 gennaio ore 1400 Parte ilpullman che conduce i Soci della no-stra BCC alla visita guidata pressolrsquoAccademia Carrara di Bergamo

Quello che ci piace subito sottoli-neare egrave il nuovo percorso che il pul-lman compie per giungere a destina-zione Oltre alle storiche tappe di Cal-cio Covo e Romano di Lombardia sene aggiungono altre due Ghisalba eSeriate quasi a sancire il nuovo corsodella nostra BCC Il pullman egrave pienocon a bordo 52 Soci

LrsquoAccademia Carrara fondata nel1796 grazie a Giacomo Carrara dopoun periodo di sistemazione e ristruttu-razione ha riaperto i battenti al pub-blico nella primavera del 2015 e orasi offre agli amanti della pittura che lavisitano in tutto il suo splendoreLrsquoesposizione egrave divisa su due piani leopere esposte in 28 sale di diversa am-piezza consentono ai visitatori di go-dere in ordine cronologico della storiadella pittura che va dal 1400 fino allafine del 1800 con particolare riferi-mento ad artisti bergamaschi e lom-bardi Non mancano comunque opereprovenienti dal Veneto e dal restodrsquoItalia e di artisti europei LrsquoAccade-mia dispone di circa 2000 opere inquesto periodo per lrsquoesposizione nesono state scelte circa 600 Importan-te sottolineare come tutte le opere oradi proprietagrave dellrsquoAccademia sianofrutto di donazioni ricevute nel corsodegli anni Nessuna opera egrave stata ac-quistata e tutto il repertorio disponibi-le egrave quindi frutto della passione chegli amanti dellrsquoarte bergamaschi han-no coltivato in vita e che dopo la loromorte hanno voluto lasciare in ereditagravea tutti coloro desiderano godere dellavista di opere di grande valore artisti-co Le collezioni piugrave importanti sonostate conferite nel 1866 dal Conte Gu-glielmo Lochis e nel 1891 da Giovan-ni Morelli in epoca molto piugrave recen-te nel 1998 una eccezionale raccoltadi sculture di Federico Zeri

Di grande importanza anche lrsquoldquoAc -cademia Carrara di Belle Arti di Ber-gamordquo che con corsi incontri e semi-nari promuove lrsquoapprofondimento ela maggiore conoscenza dellrsquoarte pit-torica a ogni livello con grande at-tenzione dedicata a chi vuole appro-fondire le proprie tecniche pittorichein ambito professionale ma senzatrascurare lrsquoetagrave del primo apprendi-mento (dai 6 ai 10 anni) per stimolarela voglia di conoscenza attraverso mol-teplici corsi dedicati ai giovanissimi

In ambito pittorico fra gli artisti piugraverappresentati ricordiamo i bergamaschiLorenzo Lotto Evaristo BaschenisAndrea Previtali e Carlo Ceresa com-paiono poi anche opere di PisanelloMantegna Botticelli Tiziano TiepoloCanaletto Rubens a cui aggiungereunrsquoopera giovanile di Raffaello Sanzio

Una citazione a parte va dedicata aGiovan Battista Moroni artista berga-masco di fama mondiale nato ad Albi-no intorno al 1520 In queste settima-ne egrave stato possibile ammirare un suodipinto solitamente custodito presso laNational Gallery di Londra dal titololdquoIl Sartordquo opera tra le piugrave conosciute

tra quelle dipinte dal nostro conterra-neo Essa egrave esposta in una apposita sa-la insieme a una ventina di altre operedellrsquoautore queste sempre visibilipresso lrsquoAccademia e testimonia lagrande valenza del Moroni come ritrat-tista con la sua capacitagrave di valorizzareogni dettaglio e contemporaneamentesaper cogliere attraverso la loro espres-sione le sfumature psicologiche piugravepersonali dei soggetti ritratti

La visita egrave durata quasi due ore emezza che sono passate in modo pia-cevolissimo anche grazie alla prepara-zione e alla passione della nostra gui-da Verso le 1800 dopo la foto di ri-to sotto una pioggia battente il ritor-no a casa

Non tutti i Soci presenti alla visitaconoscevano lrsquoAccademia Carrara e ilpensiero comune che egrave affiorato egrave statocome istintivamente si vadano soven-te a cercare esperienze e posti partico-lari lontani da casa nostra e comespesso ci si dimentichi dei tesori chesono custoditi a pochi minuti dai luo-ghi ove viviamoMarco GazzanigaDipendente BCC

BianchiVermentino di Sardegna docg Costamolino 2014 - Argiolas

Grave del Friuli doc Sauvignon Lrsquoaltro 2014 - ForchirFiano di Avellino docg 2014 - Feudi di s Gregorio

Langhe Arneis doc Inprimis 2009 - GhiomoAlto Adige doc Gewuerztraminer 2015 - Cantina Produttori di Bolzano

Alto Adige doc Chardonnay Sankt Valentin 2013 - Cantina Produttori San Michele Appiano

RosatiSalento igp Negroamaro rosato Saraceno 2015 - Conti Zecca

RossiGutturnio doc vivace 2014 - Cantina di Vicobarone

Valpolicella Classico doc 2013 - Conti Guerrieri RizzardiChianti classico docg Gran Selezione Madonnino della Pieve 2012 - Fattoria Castelvecchi

Irpinia Aglianico igt Dal re 2012 - Feudi di S GregorioBarbaresco docg Bordini 2010 - Fontana Bianca

SpumantiAsolo Prosecco superiore docg extra dry 2015 millesimato - Do Case

Franciacorta docg brut - Elisabetta AbramiFranciacorta docg extra brut Francesco I - Uberti

Trento doc Cuveacutee riserva Perleacute 2008 - Ferrari fratelli Lunelli

DolciMoscato naturale dʼAsti docg 2015 - Saracco

Verduzzo friulano Igt Fior di mandorlo 2013 - Cantina Produttori CormonsAlto Adige doc Moscato rosa - Cantina Muri Gries Pantelleria doc Moscato liquoroso Tanit - Miceli

Egrave ANCHE PARTECIPAZIONECONSULTA DEI SOCI COOPERAZIONE

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 9

OO

C

periodo transitorio necessario per gesti-re al meglio e portare a termine una ope-razione complessa e delicata come quel-la della fusione ad inizio anno ha pre-sentato le proprie dimissioni da ammini-stratore e da Vicepresidente vicario a va-lere dal 1deg giugno 20164 Dal punto di vista organizzativo si egraveproceduto alla definizione della nuovastruttura organizzativa e alla redazionedel nuovo Regolamento interno NellrsquoOr-ganigramma lrsquoex Direttore Generaledella Ghisalba Ivan Cantugrave aveva trova-to spazio nel ruolo di Vice Direttore Ge-nerale non vicario5 Il sistema dei controlli interni egrave statoincardinato su quello preesistente dellaCalcio e Covo che il Consiglio di ammi-nistrazione ha ritenuto adeguato ed habeneficiato dopo la fusione di un au-mento dellrsquoorganico derivante dal par-ziale accorpamento delle risorse dellaGhisalba nellrsquoUfficio controlli dellrsquoin-corporante6 Il 21 ottobre egrave terminato il rapporto dilavoro con lrsquoex Direttore Generale dellaGhisalba Ivan Cantugrave 7 Si egrave proceduto nel corso del secondosemestre 2015 ad una meticolosa revi-sione delle classificazioni e delle valuta-zioni dei crediti LrsquoAllegato A illustralrsquoandamento del credito anomalo exGhisalba a fine esercizio 2013 a fine2014 nella semestrale 2015 e a fineesercizio 2015 LrsquoAllegato B riporta in-vece la consistenza del credito anomalodella BCC di Calcio e di Covo a fine2014 e della BCC dellrsquoOglio e del Serioa fine 2015 Secondo la linea seguita datempo dalla Banca si egrave attuata una pru-

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE8

lsquolsquoFontanella al Piano 21 maggio 2016

ASSEMBLEA DEI SOCINel corso della seduta assembleare egrave stato approvato il primo Bilancio dopo la fusione per incorporazione

della BCC di Ghisalba dello scorso anno

Il 21 maggio scorso si egrave svolta nellestrutture del complesso ldquoLaghettoHobbitrdquo di Fontanella al Piano la pri-ma Assemblea dei Soci dopo la fusio-ne per incorporazione della BCC diGhisalba operazione avvenuta lo scor-so anno

Ai 402 Soci presenti di cui 372 inproprio e 30 per delega egrave stato pre-sentato e illustrato il seguente Ordinedel giorno1 Bilancio al 31 dicembre 2015 deli-berazioni inerenti e conseguenti2 Politiche di remunerazione dei con-siglieri di amministrazione dei sinda-ci dei dipendenti e dei collaboratoriinformative allrsquoassemblea3 Determinazione dellrsquoammontaremassimo delle esposizioni per soci eclienti e per esponenti aziendali ai sen-si dellrsquoart 30 dello Statuto Sociale4 Integrazione del Consiglio di ammi-nistrazione

Dopo la presentazione dellrsquoOrdinedel giorno dei lavori assembleari ilpresidente della BCC Battista De Pao-li ha dato lettura della sezione intro-duttiva della Relazione del Consigliodi Amministrazione che di seguito vie-ne riportata integralmente

ldquoSignori Soci diamo anzitutto ilbenvenuto a tutti Voi e in particolare

ai soci provenienti dalla ex BCC diGhisalba che per la prima volta parte-cipano allrsquoAssemblea della Banca

La fusione (che ricorderete di averapprovato nel corso dellrsquoAssemblea del

30 maggio dello scorso anno) egrave divenu-ta operativa a far data dal 1deg luglio2015 dopo che le due BCC avevano se-paratamente maturato le rispettive se-mestrali Riteniamo necessario riper-

correre le tappe preventive e successivedi tale processo aggregativo1 Il perfezionamento delle operazionidi aggregazione egrave stato raggiunto tem-pestivamente ottemperando alle dispo-sizioni civilistiche di concambio Detteoperazioni condotte in accordo al Pro-getto di fusione si sono concluse con ilrecesso di 138 soci senza riduzione dicapitale2 Il processo di integrazione delle duebanche egrave avvenuto nei tempi previsti etutta la struttura ha adottato le bestpractices delle due Banche coinvolte 3 Circa gli assetti di governo si egrave datocorso allrsquoattuazione di quanto previstodal Progetto di fusione Nel Consigliodi amministrazione per la quota facen-te capo alla Ghisalba sono stati elettiGiampietro Rubini neo amministrato-re lrsquoex Vicepresidente Ferruccio Pesen-ti e lrsquoex Presidente Giuseppe Tocca-gni Questrsquoultimo ritenendo concluso il

Battista De Paoli presidente del Consiglio di amministrazione Stellina Galli presidente del Collegio sindacale ed Ezio Bonatto socio della societagrave di revisione Deloitte ampTouche SpA

dente politica di accantonamentiSempre dallrsquoAllegato B si evinceche la copertura complessiva dei creditideteriorati sfiora a fine esercizio il 54per cento (il 60 per cento per le sofferen-ze il 44 per cento per le inadempienzeprobabili e il 26 per cento per le esposi-zioni scadute) 8 Dal mese di settembre ha preso avviolrsquoattivitagrave del neo costituito Ufficio pre-contenzioso cui egrave affidata la gestionedelle posizioni non a sofferenza di mag-gior rischio e di maggiori dimensioniNel corso del terzo quadrimestre 2015lrsquoattivitagrave di tale Ufficio ha permesso larevisione e il riordino di circa 50 posi-zioni per un ammontare complessivo dicirca 70 milioni

9 Egrave stato sottoscritto con le Organizza-zioni sindacali un accordo per lrsquoaccessoalle prestazioni del Fondo di solidarietagravecon la previsione dellrsquoaccompagnamen-to in pensione di sei risorse Ciograve ha ri-chiesto un accantonamento di circa 105milioni a carico dellrsquoesercizio 2015Grazie a tale accordo tre risorse hannolasciato volontariamente lrsquoazienda il 31gennaio 2016 e altre tre hanno la possi-bilitagrave di farlo entro la fine di giugno2016 10 Nel mese di ottobre a seguito degliapprofondimenti condotti dopo il ricevi-mento di un reclamo si egrave scoperto chenella procedura crediti della BCC di

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 5: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 9

OO

C

periodo transitorio necessario per gesti-re al meglio e portare a termine una ope-razione complessa e delicata come quel-la della fusione ad inizio anno ha pre-sentato le proprie dimissioni da ammini-stratore e da Vicepresidente vicario a va-lere dal 1deg giugno 20164 Dal punto di vista organizzativo si egraveproceduto alla definizione della nuovastruttura organizzativa e alla redazionedel nuovo Regolamento interno NellrsquoOr-ganigramma lrsquoex Direttore Generaledella Ghisalba Ivan Cantugrave aveva trova-to spazio nel ruolo di Vice Direttore Ge-nerale non vicario5 Il sistema dei controlli interni egrave statoincardinato su quello preesistente dellaCalcio e Covo che il Consiglio di ammi-nistrazione ha ritenuto adeguato ed habeneficiato dopo la fusione di un au-mento dellrsquoorganico derivante dal par-ziale accorpamento delle risorse dellaGhisalba nellrsquoUfficio controlli dellrsquoin-corporante6 Il 21 ottobre egrave terminato il rapporto dilavoro con lrsquoex Direttore Generale dellaGhisalba Ivan Cantugrave 7 Si egrave proceduto nel corso del secondosemestre 2015 ad una meticolosa revi-sione delle classificazioni e delle valuta-zioni dei crediti LrsquoAllegato A illustralrsquoandamento del credito anomalo exGhisalba a fine esercizio 2013 a fine2014 nella semestrale 2015 e a fineesercizio 2015 LrsquoAllegato B riporta in-vece la consistenza del credito anomalodella BCC di Calcio e di Covo a fine2014 e della BCC dellrsquoOglio e del Serioa fine 2015 Secondo la linea seguita datempo dalla Banca si egrave attuata una pru-

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE8

lsquolsquoFontanella al Piano 21 maggio 2016

ASSEMBLEA DEI SOCINel corso della seduta assembleare egrave stato approvato il primo Bilancio dopo la fusione per incorporazione

della BCC di Ghisalba dello scorso anno

Il 21 maggio scorso si egrave svolta nellestrutture del complesso ldquoLaghettoHobbitrdquo di Fontanella al Piano la pri-ma Assemblea dei Soci dopo la fusio-ne per incorporazione della BCC diGhisalba operazione avvenuta lo scor-so anno

Ai 402 Soci presenti di cui 372 inproprio e 30 per delega egrave stato pre-sentato e illustrato il seguente Ordinedel giorno1 Bilancio al 31 dicembre 2015 deli-berazioni inerenti e conseguenti2 Politiche di remunerazione dei con-siglieri di amministrazione dei sinda-ci dei dipendenti e dei collaboratoriinformative allrsquoassemblea3 Determinazione dellrsquoammontaremassimo delle esposizioni per soci eclienti e per esponenti aziendali ai sen-si dellrsquoart 30 dello Statuto Sociale4 Integrazione del Consiglio di ammi-nistrazione

Dopo la presentazione dellrsquoOrdinedel giorno dei lavori assembleari ilpresidente della BCC Battista De Pao-li ha dato lettura della sezione intro-duttiva della Relazione del Consigliodi Amministrazione che di seguito vie-ne riportata integralmente

ldquoSignori Soci diamo anzitutto ilbenvenuto a tutti Voi e in particolare

ai soci provenienti dalla ex BCC diGhisalba che per la prima volta parte-cipano allrsquoAssemblea della Banca

La fusione (che ricorderete di averapprovato nel corso dellrsquoAssemblea del

30 maggio dello scorso anno) egrave divenu-ta operativa a far data dal 1deg luglio2015 dopo che le due BCC avevano se-paratamente maturato le rispettive se-mestrali Riteniamo necessario riper-

correre le tappe preventive e successivedi tale processo aggregativo1 Il perfezionamento delle operazionidi aggregazione egrave stato raggiunto tem-pestivamente ottemperando alle dispo-sizioni civilistiche di concambio Detteoperazioni condotte in accordo al Pro-getto di fusione si sono concluse con ilrecesso di 138 soci senza riduzione dicapitale2 Il processo di integrazione delle duebanche egrave avvenuto nei tempi previsti etutta la struttura ha adottato le bestpractices delle due Banche coinvolte 3 Circa gli assetti di governo si egrave datocorso allrsquoattuazione di quanto previstodal Progetto di fusione Nel Consigliodi amministrazione per la quota facen-te capo alla Ghisalba sono stati elettiGiampietro Rubini neo amministrato-re lrsquoex Vicepresidente Ferruccio Pesen-ti e lrsquoex Presidente Giuseppe Tocca-gni Questrsquoultimo ritenendo concluso il

Battista De Paoli presidente del Consiglio di amministrazione Stellina Galli presidente del Collegio sindacale ed Ezio Bonatto socio della societagrave di revisione Deloitte ampTouche SpA

dente politica di accantonamentiSempre dallrsquoAllegato B si evinceche la copertura complessiva dei creditideteriorati sfiora a fine esercizio il 54per cento (il 60 per cento per le sofferen-ze il 44 per cento per le inadempienzeprobabili e il 26 per cento per le esposi-zioni scadute) 8 Dal mese di settembre ha preso avviolrsquoattivitagrave del neo costituito Ufficio pre-contenzioso cui egrave affidata la gestionedelle posizioni non a sofferenza di mag-gior rischio e di maggiori dimensioniNel corso del terzo quadrimestre 2015lrsquoattivitagrave di tale Ufficio ha permesso larevisione e il riordino di circa 50 posi-zioni per un ammontare complessivo dicirca 70 milioni

9 Egrave stato sottoscritto con le Organizza-zioni sindacali un accordo per lrsquoaccessoalle prestazioni del Fondo di solidarietagravecon la previsione dellrsquoaccompagnamen-to in pensione di sei risorse Ciograve ha ri-chiesto un accantonamento di circa 105milioni a carico dellrsquoesercizio 2015Grazie a tale accordo tre risorse hannolasciato volontariamente lrsquoazienda il 31gennaio 2016 e altre tre hanno la possi-bilitagrave di farlo entro la fine di giugno2016 10 Nel mese di ottobre a seguito degliapprofondimenti condotti dopo il ricevi-mento di un reclamo si egrave scoperto chenella procedura crediti della BCC di

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 6: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 11

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE10

BILANCIO ESERCIZIO 2015Dati economico - finanziari

Indicatori delloperativitagrave aziendale

AGGREGATI 2015BCC

Oglio eSerio ()

2014BCC

Calcio eCovo

Profilo della gestione mutualistica

Attivitagrave di rischio verso soci o a ponderazione zero (a) 951500 664067Attivitagrave di rischio complessive (b) 1473145 1041459Indice di mutualitagrave (a x 100 b) 646 638Ristorno ai soci 0 0

Profilo dellattivitagrave di intermediazione

Raccolta diretta (a) 1204291 799650Raccolta indiretta (b) 269886 228824Raccolta complessiva (c = a+b) 1474177 1028474Impieghi (d) 861393 584337Fondi intermediati (c + d) 2335570 1612811Impieghi Raccolta diretta 715 731

Profilo della rischiositagrave del credito

Impieghi deteriorati 108576 43740di cui

Sofferenze 60779 27109Inadempienze probabili 43816 15655Esposizioni scadute 3981 976

Impieghi deteriorati Impieghi 126 75

Profilo reddituale

Margine di interesse (a) 17571 15818Altri ricavi netti (b) 16183 9983Margine di intermediazione (c = a+b) 33754 25801Rettifiche riprese di valore per deterioramento crediti - 9194 - 10192e altre attivitagrave  operazioni finanziarie (d)Costi operativi (e) -20595 - 14522Altre componenti reddituali (f) -1643 - 695Utile desercizio (c+d+e+f) 2322 392

Profilo della patrimonializzazione

Fondi propri (a) 116509 103492Attivitagrave di rischio ponderate (b) 772471 527331Fondi propri Attivitagrave di rischio ponderate (a x 100 b) 151 196

Importi in migliaia di euro

() Fusione per incorporazione della BCC di Ghisalba

Ghisalba in particolare nel periodo2012 - 2014 erano stati modificati uni-lateralmente i tassi contrattualmenteprevisti di piugrave di ottocento mutui LaBanca ha affrontato senza esitazionela soluzione di tale delicata questionecontattando tutti i clienti interessati erestituendo loro quanto trattenuto sen-za supporto contrattuale Lrsquoonere com-plessivo dellrsquooperazione egrave stato di circa18 milioni di euro ed egrave stato copertofacendo ricorso alla riserva da fusione 11 Il Budget 2016 conferma la necessi-tagrave che la Banca persegua il recupero deimargini reddituali sulla base di unrsquoat-tenta verifica della profittabilitagrave dellarete e delle politiche commerciali e diun severo contenimento dei costi Dalpunto di vista dei ricavi vista la perdu-rante debolezza dei tassi lrsquoindirizzo as-sunto egrave quello di dare un significativoimpulso alla raccolta gestita e alla ban-ca assicurazione per migliorare la vocecommissioni Nessuna decisione egrave stataal momento assunta in merito alla retecommerciale ma egrave in corso di studiouna proposta per la sua razionalizzazio-ne da portare a breve in Consiglio12 Lrsquoimpegno del Consiglio atto a con-trastare la riduzione dei fondi propri egravestato e continua ad essere alto Nessunariduzione di capitale ha avuto luogocausa il recesso dei soci dellrsquoincorpora-ta Ciograve non toglie che dopo la fusioneed in tempi recenti un centinaio di sociprevalentemente ex Ghisalba abbiaavanzato domanda di recesso per un ca-pitale sociale complessivo di circa unmilione di euro Hanno dato impulso atale fenomeno le modalitagrave di raccoltaportate avanti nel tempo dalla Ghisal-ba contrapposte al mancato pagamentodel dividendo 2014 ma anche le vicen-de legate al salvataggio di fine novem-bre delle ben note quattro banche italia-ne noncheacute lrsquoentrata in vigore delle rego-le che vanno sotto la voce bail in LaBanca al momento non avendo un fon-do riacquisto azioni proprie adeguato atali richieste sta resistendo a norma diStatuto con la spiacevole sensazione ditenere bloccati fondi altrui 13 Anche a seguito dellrsquouscita del Vi-cedirettore Ivan Cantugrave la struttura or-ganizzativa egrave stata ulteriormente revi-sionata tenendo giagrave in debito conto ilPiano Strategico che il Consiglio ha in-tenzione di licenziare

Altre due vicende hanno interessatola vita della nostra Banca lrsquointroduzio-ne della Direttiva BRRD (Bank Reco-very and Resolution Directive) e la co-siddetta ldquoRiforma del Credito Coope-rativordquo di cui al Decreto Legge del 18febbraio 2016 n18

La Direttiva BRRD assai comples-sa vede come prima novitagrave qualifican-

te lrsquointroduzione del meccanismo delbail in (letteralmente ldquosalvataggio in-ternordquo) e cioegrave il meccanismo sulla cuibase nelle situazioni di crisi si puograve in-tervenire su alcune categorie di credi-tori nel caso in cui lrsquoazzeramento delvalore delle azioni non risulti sufficien-te a coprire le perdite Sulla carta ilbail in corre il rischio di sconvolgere iltradizionale modello di ldquobanca dellerelazionirdquo e impone la nuova ldquobancadelle regolerdquo Noi siamo convinti cheuna banca moderna non debba chiede-re ai clienti una cambiale in bianco difiducia ma viceversa un supplementodi sano scetticismo per essere misurataverificata e comparata La nostra BCCche non ha alcun timore da tale puntodi vista ha pertanto tre doveri strategi-ci essere una casa di vetro per far ca-pire a Soci e Clienti che appoggiandosiad essa non corrono rischi continuarea proporre prodotti che minimizzino ilrischio dei sottoscrittori farsi carico diuna forte azione educativa per favorireil raggiungimento del piugrave alto livellopossibile di consapevolezza da partedella sua gente

Nel momento in cui queste notevengono redatte egrave in corso il dibattitoin Parlamento relativo alla conversionedel Decreto Legge di Riforma del Cre-dito Cooperativo tanto atteso e tantotrattato sui media In attesa di conosce-re il testo definitivo della legge ci si li-mita qui a considerazioni di caratteregenerale Il Decreto accoglie gran par-te dellrsquoimpianto della proposta messa apunto nel confronto tra FedercasseBanca drsquoItalia e Ministero dellrsquoEcono-mia e Finanza con lrsquoobiettivo di com-porre le istanze provenienti dalle Auto-ritagrave - migliorare la governance del si-stema BCC allocare in modo piugrave effi-ciente le risorse patrimoniali al suo in-terno aprire il sistema del CreditoCooperativo ai capitali esterni al finedi consentire se del caso la possibilitagravedi una rapida patrimonializzazione -con gli obiettivi irrinunciabili per leBCC valorizzare la mutualitagrave e lrsquoauto-nomia delle singole BCC in funzionedella loro meritevolezza semplificarele filiere ed accrescere lrsquoefficienza ga-rantire lrsquounitagrave del sistema Per il rag-giungimento di questi obiettivi il De-creto prevede che lrsquoesercizio dellrsquoattivi-tagrave bancaria in forma di Banca di Cre-dito Cooperativo sia consentito solo al-le imprese bancarie cooperative chesiano parte di un Gruppo BancarioCooperativo Nello specifico il Grupposvolge attivitagrave di direzione e coordina-mento sulla base di accordi contrattua-li egrave partecipato in misura maggiorita-ria dalle BCC e potragrave contribuire alrafforzamento patrimoniale delle BCC

Alcuni aspetti della riforma evidenzia-no delle criticitagrave in particolare nellaformulazione della clausola di non ade-sione (cd Way out) che non salvaguar-da il principio dellrsquoindivisibilitagrave delleriserve nella tempistica di attuazioneda rendere piugrave stringente e nella suddi-visione delle competenze tra AutoritagraveRestiamo tuttavia confidenti che il di-battito parlamentare migliori questipassaggi trasformando il Decreto inLegge in tempi certi e rapidirdquo

Al termine della lettura della sezio-ne introduttiva della Relazione il Pre-sidente ha provveduto allrsquoillustrazionedellrsquooperativitagrave della Banca nel corsodel 2015 sottoponendo allrsquoesame del-la compagine sociale lrsquoevoluzione deiseguenti profili gestionalibull Profilo dellrsquoattivitagrave drsquointermediazionebull Profilo della rischiositagrave del creditobull Profilo redditualebull Profilo della patrimonializzazionebull Profilo della gestione mutualistica

Le principali risultanze riferite aipredetti profili gestionali sono sinte-tizzate nel riquadro ldquoBilancio eserci-zio 2015 dati economico - finanziari eindicatori dellrsquooperativitagrave aziendalerdquo(v pagina successiva) In particolarelrsquoillustrazione del profilo redditualeha messo in evidenza che la BCC haconseguito nel corso dellrsquoesercizio2015 un utile netto pari a 2322milaeuro Il relativo progetto di ripartopresentato ai Soci prevedeva le se-guenti destinazionibull alle riserve indivisibili 1892mila

eurobull ai fondi mutualistici per la promozio-

ne e lo sviluppo della cooperazione70mila euro

bull a distribuzione di dividendi ai Soci110mila euro

bull al fondo beneficenza e mutualitagrave100mila euro

bull alla riserva acquisto azioni proprie150mila euro

Dopo la presentazione del progettodi riparto dellrsquoutile netto drsquoesercizio ilPresidente ha dato lettura della se-guente parte conclusiva della Relazio-ne del Consiglio di amministrazione

ldquoSignori Soci egrave giunto ora il mo-mento dei ringraziamenti Innanzituttodesideriamo ringraziare la DirezioneGenerale e tutti i collaboratori dellaBanca Sentiamo poi il dovere di esten-dere i ringraziamenti al Collegio Sinda-cale ed alla Societagrave di revisione Deloit-te amp Touche Sul fronte esterno non pos-siamo non ringraziare la Banca drsquoItaliai vertici istituzionali - nazionali e regio-nali - del Sistema a Rete del CreditoCooperativo e le diverse Societagrave-prodot-to che garantiscono alla nostra Banca ladisponibilitagrave di unrsquoampia e diversificata

gamma di prodotti e serviziIl futuro che ci attende egrave ad un tempo

impegnativo e stimolante in ogni casoricco di opportunitagrave Egrave impegnativo co-me tutti possono ben comprendere perla situazione sociale ed economica euro-pea e piugrave in particolare del nostro Pae-se Lrsquoauspicio egrave che tutti comprendanoche il passaggio che stiamo vivendo nonegrave contingente ma epocale il passato cheabbiamo vissuto su un tenore di vita ec-cedente le nostre risorse non torneragravetutti saremo chiamati a contribuire allacostruzione di una comunitagrave piugrave severalegata al merito entro cui le risorse sa-ranno distribuite in funzione del bisognosenza sprechi col solo obiettivo del benecomune Sin drsquoora impegniamo la nostraBCC a fare la propria parte Anche leopportunitagrave che la Riforma del CreditoCooperativo porragrave sul tavolo sarannouna sfida epocale quasi a prescinderedalla versione finale del testo legislativoToccheragrave alla classe dirigente delle BCCcomprendere ed essere allrsquoaltezza di unprogetto che certamente egrave il piugrave impe-gnativo dei centotrentrsquoanni di storia delCredito Cooperativo

La nostra Banca da tale punto di vi-sta egrave convinta di essere totalmente con-sapevole degli obiettivi necessari per ilconsolidamento di quello che per dimen-sione potragrave essere il terzo o il quartogruppo bancario italiano lrsquounico a pro-prietagrave totalmente nazionale Un sistemadi banche mutualistiche di territorio checon un livello di autonomia correlato al-la meritevolezza continueranno ad esse-re al servizio delle loro comunitagrave allun-gando la staffetta intergenerazionale esalvaguardando i valori ed i principi delmovimento cooperativo cosigrave come detta-ti dalla Dottrina sociale della Chiesache sempre hanno ispirato le azioni delleBCC di Ghisalba e di Calcio e di Covordquo

I lavori assembleari sono poi proce-duti con la lettura della Relazione delCollegio sindacale da parte delladottssa Stellina Galli presidente del-lrsquoorgano di controllo della BCC e dellaRelazione della Societagrave di Revisione daparte del dott Ezio Bonatto socio dildquoDeloitte amp Touche SpArdquo

Al termine della lettura delle Rela-zioni il Presidente ha aperto il dibattitoHanno preso la parola i seguenti Socibull Giuseppe Cucchi di Martinengo - temi

dellrsquointervento funzione educativadella BCC (con riferimento ai conte-nuti della parte introduttiva della Rela-zione) potenziali pericoli insiti nellariforma del Credito Cooperativo conparticolare riferimento allrsquoapporto alpatrimonio della Capogruppo di capi-tali esterni

bull Marco Lizza di Calcio - tema dellrsquoin-tervento richiesta di informazioni ri-

ferite al punto 10 della Relazione delConsiglio (accertamento e sistemazio-ne di oneri derivanti da comportamen-ti gestionali scorretti nei confronti del-la clientela mutuataria da parte dellrsquoexBCC di Ghisalba)

bull Roberto Tortelli di Fontanella al Piano- tema dellrsquointervento valutazione cri-

Gli interventi dei soci Giuseppe Cucchi Marco LizzaRoberto Tortelli Gianmario Conti e Pietro Nozza

Nel corso della seduta assembleare egrave intervenuto il dottMarco Corbellini responsabile dellUfficio Studi e Mar-keting della Federazione Lombarda delle BCC

tica in merito alla fusione per incorpo-razione della BCC di Ghisalba sottomolteplici aspetti (mancata informati-va ai Soci - eccessiva rischiositagrave del-lrsquooperazione)

bull Gianmario Conti di Romano di Lom-bardia - temi dellrsquointervento bassa in-cidenza dei soci giovani nella compa-gine sociale della BCC mancata con-vocazione della Consulta Soci

bull Pietro Nozza di Scanzorosciate - temadellrsquointervento destinazione dellrsquoutiledrsquoesercizio alla riserva acquisto azioniproprie

Nella replica ai Soci intervenuti ilPresidente ha fornito ampie e approfon-dite delucidazioni su tutti i temi toccatinel corso degli interventi con particola-re riferimento a tutte le problematichesollevate con riferimento allrsquoargomentodella fusione per incorporazione dellaBCC di Ghisalba

Al termine della replica il Presiden-te ha invitato lrsquoAssemblea a votare inmerito al Bilancio e al Progetto di ripar-to dellrsquoutile drsquoesercizio Sia il Bilancioche il Progetto di riparto sono stati ap-

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 7: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI

DEL CONTROLLO DEMOCRATICO DELLA GESTIONE 13

OO

C

LASSEMBLEA DEI SOCI MOMENTO FONDAMENTALE12

provati a larghissima maggioranza 1solo Socio astenuto in entrambi i casi

Dopo le votazioni il Presidente haceduto la parola al dott Marco Corbel-lini responsabile del Servizio Studi eRisk Management della FederazioneLombarda delle BCC il quale ha por-tato i saluti dellrsquoOrgano associativo Ildott Corbellini ha tenuto a sottolineareil prezioso apporto fornito dalla BCCper la salvaguardia della stabilitagrave delCredito Cooperativo regionale apportoculminato con lrsquoincorporazione di unaBCC in gravi difficoltagrave gestionali Tale

obiettivo egrave stato raggiunto in tempi bre-vi e con apprezzabili risultati in uncontesto macroeconomico e settorialeche per molteplici motivi sta diven-tando sempre piugrave complesso e difficile

I lavori assembleari sono poi pro-seguiti con la trattazione e lrsquoapprova-zione ove prevista dei punti 2 3 e 4dellrsquoOrdine del giorno Con particola-re riferimento al punto 4) lrsquoAssembleadei Soci ha provveduto alla nomina adamministratore del Socio Bortolo Ghi-slotti di Ghisalba in sostituzione deldimissionario Ferruccio Pesenti

In ricordo di Pier Luigi Marchesi

Il 26 maggio us egrave mancato Pier Luigi (Gino) Marchesi Originario di Covo dopo lʼesperienza della guerra vissutada ufficiale in Libia e su altri fronti si trasferigrave a Milano impegnandosi nel mondo della cooperazione fino a divenireSegretario Generale di Confcooperative di Milano Forte anche il suo impegno politico che lo vide avere un ruolo nonmarginale per molti anni nel Consiglio Nazionale della Democrazia CristianaFece parte del Collegio Sindacale della Cassa Rurale di Covo dal ʻ68 al ʻ76 divenendone Presidente dal ʻ71 al ʻ76In tale ruolo diede un forte contributo dopo la parentesi commissariale al rilancio della Banca promosso dal presi-dente Battista Oleotti Fu anche presidente della Casa di Riposo Scarpini di CovoAppassionato di storia e dʼarte ha lasciato in dono alla Banca quattro acquarelli di S Manfredi dedicati alla Milanodegli anni Cinquanta che possono oggi essere ammirati nella sede di Calcio

A sinistra riunione conviviale nel periodo successivo alla gestione commissariale (primi anni 70) di alcuni dei principali artefici della rifondazione della CassaRurale ed Artigiana di Covo (Pier Luigi Marchesi egrave nella fila in piedi quinto da sinistra) a destra Pier Luigi Marchesi presidente della Casa di Riposo Scarpinidi Covo in occasione di una visita alla struttura

ASSEMBLEA 2016Consegna premi al merito scolastico

Marco AspertiRomano di Lombardia

Pietro PelizzariRomano di Lombardia

Federico FacchinettiIsso

Giorgio FerrariPalosco

Giulia CappellettiCovo

Camilla AngoliniCalcio

Luca CarminatiRomano di Lombardia

Elisa ManzoniPalazzolo sullʼOglio

Giorgia AcetiCovo

Claudia PianaRomano di Lombardia

Un saluto eun ringraziamento aFerruccio PesentiamministratoredimissionarioUn benvenuto aBortolo Ghislottidi Ghisalbaneo amministratore(nella foto)

BILANCIO SOCIALE 2015Dalla Missione al Conto del Valore Aggiunto

La BCC ha due anime lʼanima bancaria e lʼanima socialeIl Bilancio Economico lo specchio dellʼanima bancaria dagrave conto da un lato delle attivitagrave poste in essere dallaBanca dallʼaltro dei risultati conseguiti risultati riferiti ai diversi profili gestionali che caratterizzano lʼoperativitagravebancariaSin dalla seconda metagrave degli anni ʼ90 la BCC ha ritenuto opportuno affiancare al Bilancio Economico anche il co-siddetto Bilancio Sociale lo specchio dellʼanima sociale con lʼobiettivo di informare i molteplici portatori di interessein merito alle varie iniziative finalizzate a dare concretezza agli orientamenti di carattere sociale che qualificano laBCC in quanto cooperativa di credito orientamenti ben delineati nella Missione aziendale che riprende integralmen-te il contenuto dellʼarticolo 2 dello Statuto

Nellrsquoesercizio della sua attivitagrave la Societagrave si ispira ai principi dellinsegnamento sociale cristiano e ai principi coo-perativi della mutualitagrave senza fini di speculazione privata La Societagrave ha lo scopo di favorire i soci e gli apparte-nenti alle comunitagrave locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il miglioramento delle condizionimorali culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione leducazione al ri-sparmio e alla previdenza noncheacute la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nelquale opera La Societagrave si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comuneEgrave altresigrave impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi formeadeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci noncheacute la partecipazione deglistessi alla vita sociale

Il Bilancio Sociale si apre con la presentazione sommaria delle tappe piugrave significative della storia ultracentenaria della Banca La successiva evidenziazionedellʼarea di operativitagrave della Banca egrave affiancata dalla sintetica presentazione dellʼassetto istituzionaleIl documento inoltre descrive le principali iniziativeattivitagrave poste in essere nel corso dellʼanno con riferimento alle principali categorie di portatori di interes-se Soci Comunitagrave locali Personale Movimento CooperativoLa sezione finale del Bilancio Sociale contiene il Conto del Valore Aggiunto Tale Conto rappresenta lʼelemento qualificante del documento in questione inquanto costituisce lʼanello di congiunzione tra i dati economico-finanziari e la rendicontazione sociale Il Valore Aggiunto evidenziato nel Conto rappresentala capacitagrave della Banca di creare ricchezza e distribuirla tra i diversi portatori di interesseIl Bilancio Sociale dellʼesercizio 2015 egrave caratterizzato come ben illustrato nella Presentazione del Presidente dalla scelta di porre in risalto le molteplici ini-ziative che la BCC ha realizzato per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di una componente fondamentale delle nostre comunitagrave i giovani

Integrazione del Consiglio di Amministrazione

LIDENTITAgrave

BILANCIO SOCIALEStruttura

Presentazione del Presidente

Le tappe della nostra storia

La missione e i valori

La presenza sul territorio

Lassetto istituzionale

LE RELAZIONI

Con i Soci

Con le Comunitagrave locali

Con il Personale

Con il Movimento Cooperativo

I RISULTATI

Il conto del valore aggiunto

La formazione del valore aggiunto

La distribuzionedel valore aggiunto

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 15I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 14

OOlsquolsquo

LA RIFORMA DELCREDITO COOPERATIVO

Nei mesi scorsi ha preso avvio un profondo processo riformatoresotto il segno dellrsquoinnovazione nella coerenza

1 A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi dellacooperazione di credito inItalia al tempo della riforma

2 Le tappe piugrave significativedella lunga storialdquocontrocorrenterdquo delCredito Cooperativo(1849 -2015)

3 Il Sistema a Rete delCredito Cooperativo altempo della riforma

4 La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015

5 Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCC

6 La riforma del CreditoCooperativo passo dopopasso dal blocco delprovvedimento imposto dalGoverno (20 gennaio 2015)alla approvazione definitivadella Legge 8 aprile 2016 n 49

7 I punti qualificantidella riforma

A morsquo drsquointroduzionei tratti distintivi della cooperazionedi credito in Italia al tempo dellariformaLrsquoidentitagrave delle Banche di CreditoCooperativo si puograve sintetizzare attor-no a quattro elementi centrali impre-sa bancaria impresa cooperativa im-presa a mutualitagrave prevalente e impre-sa territorialeImpresa bancaria - Le Banche di Cre-dito Cooperativo Casse Rurali CasseRaiffeisen (BCC) sono banche foca-lizzate sullrsquointermediazione con e perlrsquoeconomia reale Sono banche coo-perative mutualistiche del territorioIl Testo Unico Bancario definisce leBanche di Credito Cooperativo qualiuniche banche a mutualitagrave prevalentedel mercatoImpresa cooperativa - Il processo de-cisionale e la partecipazione demo-cratica caratterizzano la peculiare go-vernance delle BCC sottolineandonel contempo il carattere cooperativodelle Banche In particolarebull compagine sociale i soci devono ri-

siedere avere sede o operare con ca-rattere di continuitagrave nellrsquoambito ter-ritoriale delle Banche

bull partecipazione al capitale socialeun singolo socio non puograve possederequote per un valore nominale supe-riore a 50mila euro

bull diritto di voto democratico egrave asse-gnato secondo la formula ldquouna testaun votordquo ciograve vuol dire che ciascunsocio puograve esprimere un solo voto in-dipendentemente dallrsquoentitagrave dellapartecipazione al capitale sociale

Impresa a mutualitagrave prevalente - LeBCC devono esercitare lrsquoattivitagrave ban-caria e finanziaria prevalentementecoi soci Il principio di prevalenza egraverispettato quando piugrave del 50 per centodelle attivitagrave di rischio egrave destinato aisoci La disciplina che regola le BCCle contraddistingue con riferimentoad alcuni principali aspetti societari

e operativi ed egrave assai stringente adesempio vi egrave lrsquoimpossibilitagrave per di-sposizioni di vigilanza di sottoscri-vere derivati speculativi (ammessisolo quelli di copertura)

Le BCC devono rispettare precisivincoli in tema di destinazione degliutili almeno il 70 per cento degli uti-li drsquoesercizio deve essere destinato ariserva legale

Le BCC inoltre devono rispetta-re (sulla base della normativa vigente)i seguenti vincolibull divieto di distribuire i dividendi in

misura superiore allrsquointeresse deibuoni postali fruttiferi aumentato di2 punti e mezzo

bull divieto di remunerare gli strumentifinanziari offerti in sottoscrizione aisoci cooperatori in misura superiorea 2 punti rispetto al limite massimo

previsto per i dividendibull obbligo di devoluzione in caso di

scioglimento della societagrave dellrsquointe-ro patrimonio sociale a scopi di pub-blica utilitagrave conformi allo scopo mu-tualistico

bull divieto di distribuire le riserve tra isoci cooperatori

bull obbligo di versare il 3 per cento de-gli utili netti annuali ai fondi per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione ovvero a Fondosviluppo

Impresa territoriale - Le BCC appar-tengono ai territori per la proprietagrave (isoci devono avere sede o risiedere nelterritorio) per la governance (gli am-ministratori sono scelti unicamentetra i soci dagli stessi soci) e perlrsquooperativitagrave (il 95 per cento del tota-le del credito deve essere obbligato-riamente erogato nel territorio)

1

Le tappe piugrave significativedella lunga storia ldquocontrocorrenterdquodel Credito Cooperativo(1849 - 2015)Le radici storiche del Credito Coopera-tivo affondano nel XIX secolo Ecco diseguito le tappe piugrave significative di unalunga storia ldquocontrocorrenterdquobull 1849 - nasce in Renania (Germania) la

prima Cassa Sociale dei Prestiti a operadi Friedrich Wilhelm Raiffeisen Raif-feisen egrave considerato lrsquoiniziatore dellacooperazione di credito in Europa

bull 1883 - anno di fondazione della primaCassa Rurale italiana a Loreggia (Pa-dova) per iniziativa di Leone Wollem-borg

bull 1890 - viene fondata la prima CassaRurale cattolica in provincia di Vene-zia a opera di don Luigi Cerutti

bull 1891 - dallrsquoenciclica di papa LeoneXIII Rerum Novarum arrivano le sol-lecitazioni dei primi pionieri dellacooperazione di credito LrsquoEnciclicanon parla espressamente di coopera-zione ma indica lrsquoassociazionismocome il giusto rimedio di fronte allecontraddizioni e alle ingiustizie dellasocietagrave di allora

bull 1909 - nasce a Brescia la FederazioneItaliana delle Casse Rurali con funzio-ne di rappresentanza e tutela dellebanche associate

bull 1950 - viene rifondata la FederazioneItaliana delle Casse Rurali ed Arti-giane

bull 1961 - anno in cui nascono e si raffor-zano le Federazioni locali

bull 1963 - viene fondato lrsquoIstituto di Cre-dito delle Casse Rurali ed Artigiane(ICCREA Banca) con lrsquoobiettivo disvolgere funzioni creditizie di inter-mediazione tecnica ed assistenza fi-nanziaria Egrave la banca (di secondo li-vello) delle BCC

bull 1977 - viene avviata lrsquoattivitagrave di IccreaBancaImpresa - IBI (giagrave Banca Agri-leasing) IBI egrave la banca per le imprese

del Credito Cooperativo che offreconsulenza servizi e soluzioni finan-ziarie

bull 1978 - anno di creazione del FondoCentrale di Garanzia Nasce dappri-ma come iniziativa volontaria

bull 1980 - nasce la Scuola Centrale delCredito Cooperativo oggi AccademiaBCC (giagrave SEF Consulting)

bull 1993 - il Testo Unico Bancario (TUB)modifica il Testo unico regolatore del-le Casse Rurali ed Artigiane (TU-CRA) La nuova normativa stabilisceche lesercizio dellattivitagrave bancariasvolto da societagrave cooperative egrave riser-vato alle Banche Popolari e alle Ban-che di Credito Cooperativo (BCC)

bull 1995 - inizia lrsquoattivitagrave di coordinamen-to e controllo delle societagrave partecipateNasce Iccrea Holding la capogruppoimprenditoriale che ha funzioni di in-dirizzo imprenditoriale della rete delCredito Cooperativo

bull 1997 - sostituzione del Fondo Centra-le di Garanzia col Fondo di Garanziadei Depositanti del Credito Cooperati-vo Questrsquoultimo diviene strumentoobbligatorio di tutela in linea con leposizioni dellrsquoUnione Europea

bull 2004 - nasce il Fondo di Garanzia de-gli Obbligazionisti (FGO) La finalitagraveegrave quella di tutelare i portatori di obbli-gazioni clienti delle BCC

bull 2008 - viene costituito il Fondo di Ga-ranzia Istituzionale del Credito Coo-perativo con lrsquoobiettivo di monitoraree di prevenire crisi legate a problemidi ldquoliquiditagrave e solvibilitagraverdquo delle BCC

bull 2009 - Il Credito Cooperativo viene ci-tato nellrsquoenciclica ldquoCaritas in Verita-terdquo di papa Benedetto XVI Lrsquoidentitagravericonosciuta ldquoRetta intenzione tra-sparenza e ricerca dei buoni risultatisono compatibili e non devono mai es-sere disgiunti Se lrsquoamore egrave intelligen-te sa trovare anche i modi per operaresecondo una previdente e giusta conve-nienza come indicano in maniera si-gnificativa molte esperienze nel cam-po della cooperazione di creditordquo (n65 p 107)

bull 2013 - 130deg anniversario della fonda-zione della prima Cassa Rurale di Lo-reggia (1883 -2013) a opera di LeoneWollemborg

bull 2014 - Si costituisce la Consulta Na-zionale dei Giovani Soci del CreditoCooperativo Lrsquoobiettivo egrave di conferire

2

Tre figure storiche della cooperazione di credito europea e italiana Friedrich Wilhelm Raiffeisen (fondatore nel 1849 della prima Cassa Sociale dei Prestiti in Rena-nia) Leone Wollemborg (fondatore nel 1883 della prima Cassa Rurale italiana) don Luigi Cerutti (fondatore nel 1890 della prima Cassa Rurale cattolica)

La sede attuale della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma via Lucrezia Romana)La Federazione venne fondata a Brescia nel 1909 e rifondata a Roma nel 1950

Per rafforzare la propria immagine negli anni Sessanta il Credito Cooperativo italiano ha scelto un simbolografico denso di significato la doppia C intrecciata per identificare in modo chiaro ed efficace lidea di so-lidarietagrave fondamento del valore della cooperazione che da sempre caratterizza il modo di essere e di farebanca di questi particolari istituti di credito

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 17I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 16

maggiore organicitagrave al sistema deildquoGiovani Socirdquo Il Regolamento egrave sta-to approvato dal Consiglio Nazionalee dal Comitato Esecutivo di Feder-casse

bull 2014 - introduzione della figura delldquosocio finanziatorerdquo nel Testo UnicoBancario

bull 2015 - incontro di papa Francesco coicooperatori In quellrsquooccasione papaBergoglio ha dichiarato ldquoNon ferma-tevi a quello che avete realizzato macontinuate a rafforzare le vostre real-tagrave Abbiate il coraggio di uscire da es-se per portare la cooperazione aiconfini del cambiamento dove la spe-ranza ha bisogno di emergererdquo

Il Sistema a Rete del Credi-to Cooperativo al tempo della ri-formaIl Sistema a Rete del Credito Coope-rativo si articola in due versanti asso-ciativo e imprenditoriale (v diagram-ma di flusso) Il versante associativo egravesuddiviso in tre livelli locale (BCCCR Casse Raiffeisen) regionale (Fe-derazioni locali) e nazionale (Feder-casse- Federazione italiana delleBCC-CR)

Le singole Banche di CreditoCooperativo aderiscono alle Federa-zioni locali (che rappresentano una opiugrave regioni e in totale sono 15) che aloro volta sono associate a Federcas-se (Federazione Italiana delle BCC-CR) che svolge funzioni di rappre-sentanza e tutela della categoria e diassistenza di carattere legale fiscaleorganizzativo comunicativo e forma-tivo a favore di tutto il Sistema delCredito Cooperativo

Il versante imprenditoriale egrave costi-tuito dal Gruppo Bancario Iccrearappresentato dalla Capogruppo Ic-crea Holding e dalle Societagrave da que-

sta controllate che predispongonoprodotti e servizi a beneficio esclusi-vo delle Banche di Credito Cooperati-vo e Casse Rurali

I servizi e i prodotti alle BCC sonoanche erogati da Cassa Centrale Bancae Cassa Centrale Raiffeisen dellAltoAdige-Raiffeisen Landesbank

Il Credito Cooperativo italiano egraveparte del piugrave grande Sistema della coo-perazione italiana e internazionale Alivello nazionale aderisce a Confcoo-perative

Nel piugrave ampio contesto del CreditoCooperativo internazionale le BCCpartecipano allEACB lAssociazionedelle Banche Cooperative Europee IlCredito Cooperativo inoltre partecipaallUnione Internazionale Raiffeisen(IRU)

La fotografia del CreditoCooperativo italiano al31 dicembre 2015Nel corso del 2015 il numero delleBCC-CR egrave passato dalle 376 di di-cembre 2014 alle 364 di dicembre

2015 Nello stesso periodo il numerodegli sportelli egrave diminuito di 23 unitagraveposizionandosi a 4414 unitagrave

Nonostante lrsquointenso processo diaggregazione il Sistema del CreditoCooperativo ha preservato la capillarecopertura territoriale in accordo alprincipio di vicinanza e prossimitagrave al-la clientela tipico del modello di servi-zio di una banca cooperativa a radica-mento locale

Alla fine del 2015 le BCC-CR ri-sultano presenti in 101 province e in2693 comuni In 549 comuni le BCC-CR rappresentano lrsquounica presenzabancaria mentre in 544 comuni opera-no in concorrenza con un solo inter-mediario Nellrsquo82 per cento dei comu-ni bancati dalla categoria sono presen-ti sportelli di una sola BCC

Tra i canali distributivi la quotadelle BCC-CR egrave rilevante anche neiterminali POS e negli ATM (oltre il 12per cento del mercato)

I dipendenti delle BCC-CR sonopari alla fine del IV trimestre 2015 a31363 unitagrave in diminuzione rispettoallo stesso periodo dellrsquoanno prece-dente (-05 per cento) I dipendenticomplessivi del Credito Cooperativocompresi quelli delle societagrave del Siste-ma ammontano a circa 36500 unitagrave

Il numero totale dei soci egrave pari a di-cembre 2015 a 1248724 unitagrave

Al 31 dicembre 2015 lrsquoattivitagrave diintermediazione delle BCC egrave sintetiz-zata dai seguenti dati raccolta totalepari a 1967 miliardi di euro impieghi

lordi totali pari a 134 miliardi di euroLa dotazione patrimoniale (capi-

tale e riserve) delle BCC egrave pari a 203miliardi di euro Gli indici di patri-monializzazione sono superiori al 16per cento

Motivazioni allrsquooriginedel processo di riformale aree critiche delle BCCNegli ultimi tempi egrave emerso che sonodue fondamentalmente le aree criti-che delle BCC italiane la governancee la capacitagrave di reddito con la correla-ta capacitagrave di autofinanziamento

Con riferimento al primo aspettole debolezze del modello di governan-ce del Credito Cooperativo possonodeterminare significative difficoltagrave arafforzare le dotazioni patrimonialicoerentemente con lrsquoevoluzione dellenecessitagrave gestionali in contesti semprepiugrave complessi

Con riferimento al secondo aspet-to invece egrave necessario premettere chele BCC fanno da sempre affidamentosullrsquoautofinanziamento per accrescerei mezzi patrimoniali Da diversi anniormai i flussi reddituali destinati alrafforzamento patrimoniale stanno su-bendo consistenti contrazioni e si stan-no rivelando conseguentemente ina-deguati a concorrere allrsquoaumento deimezzi propri sia per quanto concernela quantitagrave che la celeritagrave richiesti daicontesti istituzionale regolamentare edi mercato

OO

I flussi reddituali sono stati erosi inun quadro macroeconomico di prolun-gata crisi dalla crescente rischiositagrave de-gli affidati e dal vistoso ridimensiona-mento delle erogazioni creditizie Que-ste particolari dinamiche hanno messoin difficoltagrave anche le BCC realtagrave banca-rie contraddistinte da dimensioni azien-dali generalmente contenute e da una at-tivitagrave gestionale limitata ad aree territo-riali non estese che ha un impatto signi-ficativo sulle possibilitagrave di frazionamen-to dei rischi di credito

Lrsquoaumento dei volumi dei crediti de-teriorati ha reso ineluttabile lrsquoincremen-to dei livelli di copertura degli anzidetticrediti con conseguente ridimensiona-mento dei flussi di autofinanziamento

Altri fenomeni portano nella stessadirezionebull bassa redditivitagrave dellrsquoattivitagrave di inter-

mediazione bull rigiditagrave della struttura dei costi opera-

tivi sulla quale pesano anche i tardiviinterventi volti a razionalizzare le retidistributive

Lrsquoinsieme dei fenomeni pocrsquoanzirammentati fanno diventare sempre piugravefrequenti i casi di bilanci chiusi in per-dita con conseguente contrazione deicoefficienti patrimoniali

In sintesi la capacitagrave delle BCC diripristinare con grande celeritagrave condi-zioni di adeguatezza patrimoniale egraveostacolata da molteplici fattoribull dalle dimensioni contenute

bull dalla significativa frammentazione delsistema

bull dai limiti strettamente legati alla for-mula imprenditoriale cooperativa inprimis il voto capitario e i vincoli alpossesso azionario

Tutti questi fattori congiuntamenteimpediscono di attrarre investitori e diavere accesso al mercato dei capitali

Non bisogna sottacere inoltre cherisultano accresciute le probabilitagrave delmancato rispetto dei piugrave elevati requisi-ti richiesti dalle norme prudenziali

Infine egrave bene tenere presente che leBCC per la loro particolare natura eper le loro limitate dimensioni nel nuo-vo quadro normativo per la risoluzionee gestione delle crisi previsto dalla Di-

3

4

5

Lato associativo

Iccrea HoldingGruppo Bancario Iccrea capogruppo15 Federazioni territoriali

Federazione ItalianaBanche 2deg livello

Iccrea Banca - Iccrea BancaImpresa

Societagrave Servizi e prodottiCorporate

BCC Factoring - BCC Lease

RetailBCC Risparmio amp Previdenza - BCC Credito Consumo

BCC Vita - BCC Assicurazioni - BCC Retail - Banca Sviluppo

InstitutionalBCC Gestioni Crediti - BCC Solutions

BCC Beni Immobili - BCC Sistemi Informatici

Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord EstCassa Centrale Raiffeisen dellAlto Adige

IL SISTEMA A RETE DEL CREDITO COOPERATIVO AL 31 DICEMBRE 2015

Lato imprenditoriale

364 Banche di Credito Cooperativo - Casse Rurali4414 sportelli

TN 41 BCC362 sportelli

15 BCC241 sportelli

31 BCC590 sportelli

21 BCC372 sportelli

19 BCC205 sportelli

10 BCC82 sportelli

27 BCC151 sportelli

9 BCC74 sportelli

23 BCC173 sportelli

19 BCC158 sportelli

28 BCC381 sportelli

28 BCC371 sportelli

9 BCC232 sportelli

37 BCC834 sportelli

BZ 47 BCC188 sportelli

Il primo testimonial della cooperazione di credito italiana egrave stato il frutto della melagrana utilizzato peresprimere lidentitagrave del Credito Cooperativo (scorza dura e cuore gentile della solidarietagrave) la coesione delsistema a rete (un insieme di grani tutti collegati tra loro) e il richiamo ideale alle origini rurali delle coo-perative di credito

LE BCC ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2015364 Banche - 15 Federazioni Locali

Differente per forza

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 19I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 18

OO

rettiva 201459UE (Banking Recoveryand Resolution Directive BRRD) econ lrsquoavvio del Meccanismo unico dirisoluzione delle crisi nellrsquoeurozona(Single Resolution Mechanism SRM)non sarebbero in grado di gestire confacilitagrave eventuali situazioni di difficol-tagrave Al riguardo gli interventi riguar-

danti lrsquoapplicazione di misure di riso-luzione e lrsquoimpiego delle risorse delFondo di risoluzione per far fronte aicosti di una crisi sono previsti solo nelcaso in cui sia presente un evidente in-teresse pubblico quale la necessitagrave disalvaguardare la stabilitagrave complessivadel sistema finanziario La liquidazio- ma nello stesso tempo di preservare i

valori della cooperazione e dellaprossimitagrave con il territorio che dasempre costituiscono il punto di forzadelle banche localirdquo

bull 16 febbraio 2015 - Nel corso di unaAudizione davanti alla CommissioneFinanze della Camera (seguita daunrsquoaltra il 2 aprile presso la Commis-sione Finanze e Tesoro del Senato) lapresidenza di Federcasse incalzata suitempi di quella che nel frattempo eradiventata una richiesta urgente al Cre-

dito Cooperativo chiede ldquose non setti-mane almeno qualche meserdquo per pro-durre un proprio documento organicoda presentare alle Autoritagrave

bull 26 maggio 2015 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia Ignazio Visco inoccasione dellrsquoAssemblea annualedellrsquoIstituto centrale parla delle fina-litagrave della riforma affincheacute ldquole BCCpossano continuare a sostenere i terri-tori e le comunitagrave locali preservandolo spirito mutualistico che le contrad-distinguerdquo

bull 8 giugno 2015 - Federcasse al termi-ne di un ampio e vivace confrontoconsegna alle Autoritagrave (Governo eBanca drsquoItalia) un proprio compiutoarticolato Egrave questa la proposta di au-toriforma del settore per esigenze co-municative e di chiarezza sintetizzatain 10 punti chiave (v diagramma diflusso) capaci di disegnare il nuovo as-setto organizzativo delle BCC nellrsquoeradellrsquoUnione Bancaria

bull 8 luglio 2015 - Il Governatore dellaBanca drsquoItalia nel corso dellrsquoAssem-blea annuale dellrsquoAssociazione Ban-caria Italiana sollecita la riformaldquoper creare le condizioni affincheacute leBCC possano continuare a svolgere lapropria specifica funzione mantenen-do i caratteri di mutualitagrave e territoria-litagraverdquo Il periodo estivo passa senza al-cuna novitagrave Un arresto rispetto al-lrsquourgenza e alle sollecitazioni a farpresto per nulla imputabile al Credi-to Cooperativo

bull 15 ottobre 2015 - Federcasse ha lapossibilitagrave di esporre per la prima vol-ta pubblicamente i contenuti della pro-posta di autoriforma nel corso di unSeminario istituzionale al Senato difronte alle Commissioni Finanze e Te-soro dei due rami del Parlamento Intale contesto la Banca drsquoItalia siesprime pubblicamente su tre temati-che rilevanti 1) lrsquoopportunitagrave del pie-

ne dellrsquointermediario diventa lrsquounicavia percorribile nel caso in cui in si-tuazioni di dissesto la condizione del-lrsquointeresse pubblico non sussista Egraveanche per questo motivo che diventafondamentale costruire i presuppostiper agevolare lrsquoaccesso al mercato deicapitali

RIFORMA BCCMotivazioni

Aree critiche

GOVERNANCE

Significative difficoltagrave a rafforzarele dotazioni patrimoniali coerentemente

con levoluzione delle necessitagrave gestionaliin contesti sempre piugrave complessi

CAPACITAgrave DI REDDITOCAPACITAgrave DI AUTOFINANZIAMENTO

Erosione dei flussi reddituali dovuta a1) quadro macroeconomico caratterizzato

da una profonda crisi

2) crescente rischiositagrave degli affidati

3) vistoso ridimensionamento delleerogazioni creditizie

4) bassa redditivitagrave attivitagravedi intermediazione

5) rigiditagrave struttura costi operativi

CAPACITAgrave BCC DI RIPRISTINAREADEGUATEZZA PATRIMONIALE

Ostacoli

Conseguenza

DIMENSIONICONTENUTE

LIMITIFORMULA

IMPRENDITORIALECOOPERATIVA

1) VOTO CAPITARIO2) VINCOLI POSSESSO

AZIONARIO

SIGNIFICATIVAFRAMMENTAZIONE

SISTEMA

IMPOSSIBILITAgraveATTRARRE INVESTITORI E AVERE ACCESSO AL MERCATO DEI CAPITALI

La riforma del CreditoCooperativo passo dopo passodal blocco del provvedimentoimposto dal Governo(20 gennaio 2015) alla approva-zione definitiva della Legge 8aprile 2016 n 49Con la pubblicazione sulla GazzettaUfficiale del 14 aprile scorso dellaLegge 8 aprile 2016 n 49 (ldquoConver-sione in legge con modificazioni deldecreto-legge 14 febbraio 2016 n 18recante misure urgenti concernenti lariforma delle banche di credito coope-rativo la garanzia sulla cartolarizza-zione delle sofferenze il regime fiscalerelativo alle procedure di crisi e la ge-stione collettiva del risparmiordquo) giungea una tappa fondamentale un camminoche ha visto il Credito Cooperativo im-pegnato insieme al Ministero del-lrsquoEconomia e alla Banca drsquoItalia a in-quadrare una materia nuova e com-plessa come quella della riforma orga-nica dellrsquoordinamento che disciplinalrsquoattivitagrave delle BCC

Qui di seguito si ripercorrono se-condo un ordine cronologico le tappefondamentali di un percorso che egrave du-rato piugrave di un annobull 20 gennaio 2015 - Il Credito Coope-

rativo riesce ad evitare che nellastessa riunione del Consiglio dei Mi-nistri che riforma le Banche Popola-ri il Governo adotti un analogo (enon annunciato) provvedimento sulleBCC Quel decreto se fosse stato ap-provato avrebbe cambiato in profon-ditagrave i tratti distintivi della coopera-zione mutualistica di credito rele-gando le BCC in un angolo e ponen-do con grande probabilitagrave le pre-messe per un loro lento inarrestabiledeclino Le disposizioni a maggioreimpatto negativo sarebbero state leseguenti 1) le BCC non avrebberopiugrave avuto il potere di eleggere i pro-pri organi sociali 2) le BCC sarebbe-ro state obbligate a partecipare a unacapogruppo senza poterne detenere ilcontrollo

bull 12 febbraio 2015 - Nel corso di unconvegno delle Casse Raiffeisen aBolzano il Capo Dipartimento dellaVigilanza della Banca drsquoItalia Car-melo Barbagallo sottolinea la ne-cessitagrave di un ldquocambio di passordquo perle banche cooperative mutualistichefocalizzando con le seguenti paroleil tema dellrsquointegrazione ldquoun obiet-tivo non piugrave rinviabile per le BCCitaliane Occorre individuare solu-zioni che favoriscano un assetto delsistema meno frammentato e megliostrutturato capace di superare glisvantaggi della piccola dimensione

6

Nel corso del 2015 e dei primi mesi del 2016 il governatore della Banca dItalia Ignazio Visco ha ripetuta-mente sollecitato lavvio e la conclusione del processo di riforma del Credito Cooperativo italiano

COOPERAZIONE DI CREDITO ITALIANAProcesso di riforma

BANCHE COOPERATIVEBANCHE SOCIETAgrave PER AZIONI

Trasformazione

BANCHECREDITO

COOPERATIVO

RIFORMADecreto- legge 14022016 n18

convertito con legge 8042016 n49

Conferma requisiti mutualistici

Mutualitagrave prevalenteVoto capitario

Limiti possesso azionario (aumento)

Costituzione Gruppo BancarioCooperativo

(Contratto di coesione Garanzia in solido

Clausola di non adesione Way out)

BANCHEPOPOLARI

RIFORMABANCHE POPOLARI

ATTIVO gt 8 MLD DI EURODecreto - legge 24012015 n3

convertito con legge 24032015 n33

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 21I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 20

OOno controllo della capogruppo da

parte delle BCC ldquoEgrave opportuno che leBCC detengano una partecipazionemaggioritaria nella capogruppo sal-vo deroghe necessarie per motivi distabilitagraverdquo 2) lrsquoimpostazione del co-siddetto ldquopatto di coesionerdquo che nel-la proposta del Credito Cooperativo egravelrsquoatto giuridico che regoleragrave il rap-porto tra BCC e capogruppo ldquoI mar-gini di autonomia delle BCC piugrave vir-tuose sarebbero piugrave ampi I poteri didirezione e coordinamento della ca-pogruppo sarebbero coerentementeproporzionati alla complessiva situa-zione aziendale e gestionale delle sin-gole bancherdquo 3) la questione moltospinosa della ldquodevoluzionerdquo del pa-trimonio di una BCC in caso dildquoway-outrdquo (clausola di non adesioneal Gruppo) ldquoIn tutti i casi di trasfor-mazione consentiti la BCC egrave tenuta adevolvere il patrimonio accumulatoin regime di esenzione da imposta suiredditi ai fondi mutualistici per lapromozione e lo sviluppo della coo-perazione Come chiarito anche dal-la Corte Costituzionale la devolu-zione evita che i vantaggi fiscali ri-servati alla cooperazione mutualisti-ca vadano a beneficio di unrsquoattivitagravepriva di questo carattere o siano fat-ti propri dai socirdquo Il sottosegretarioBaretta - auspicando piena conver-genza verso un Gruppo Unico - an-nuncia che con la riforma il Credi-to Cooperativo diventerebbe il terzogruppo bancario italiano per dimen-sioni e il primo per apporto di capi-tale interamente italiano

bull 22 novembre 2015 - Anche la sta-gione autunnale passa senza alcunanovitagrave Il decreto legge 183 del 22novembre (ldquodecreto salvabancherdquo)fa scoppiare purtroppo una vera epropria bomba mediatica che colpi-sce anche la cooperazione di credi-to Le BCC in piugrave di una occasione- artatamente e colpevolmente - ven-gono accostate senza motivo ai 4istituti (Banca Etruria CariFerraraCariChieti Banca Marche) andati inrisoluzione applicando per la primavolta le nuove norme europee conpesanti effetti sui loro clienti e ri-sparmiatori Aggravano ulterior-mente la situazione in quei giornile ambigue prese di posizione di au-torevoli esponenti istituzionali tesea considerare lrsquoancora aperto temadella riforma delle BCC come tas-sello della messa in sicurezza del si-stema bancario italiano

bull 23 dicembre 2015 - Federcasse ri-sponde agli attacchi acquistando spa-zi su 43 quotidiani italiani per ricor-dare allrsquoopinione pubblica che leBCC non erano (e non sono) banchefragili che hanno livelli di patrimo-nializzazione superiori alla mediadelle altre banche e che sostengonolrsquoeconoma reale Viene coniato unapposito ldquohashtagrdquo (iostoconleBCC)avviando per la prima volta campa-gne sui principali social media atte adiffondere e rilanciare la difesa con-vinta dellrsquoidea di banca ldquodifferenterdquoe ldquosanardquo

bull 14 gennaio 2016 - Con un comuni-cato congiunto Federcasse Gruppo

Bancario Iccrea e Cassa CentraleBanca annunciano lrsquoaccelerazioneverso una soluzione unitaria condivi-sa per la realizzazione di unrsquounicaCapogruppo del futuro Gruppo Ban-cario Cooperativo

bull 30 gennaio 2016 - Il Governatore del-la Banca drsquoItalia in occasione dellrsquoan-nuale Congresso Assiom Forex torna apronunciarsi sul tema della riforma delCredito Cooperativo con le seguentiparole ldquoLrsquoesigenza di una significativaintegrazione delle BCC che richiamia-mo da tempo si egrave fatta piugrave pressanterdquo

bull 10 febbraio 2016 - Nella notte tra il 10e lrsquo11 febbraio il Consiglio dei Mini-stri vara lrsquoatteso decreto di riforma IlDL 1820016 accoglie lrsquoimpianto del-la proposta di autoriforma presentataalle Autoritagrave sin dalla scorsa estatedal Credito Cooperativo italiano Tut-tavia Federcasse esprime forti preoc-cupazioni riguardo alla possibilitagravecontenuta nel decreto di consentirealle BCC oltre una certa soglia di-mensionale la cessione dellrsquoattivitagravebancaria a una SpA con un affranca-mento del 20 per cento delle riserveindivisibili

bull 14 aprile 2016 - Sulla Gazzetta Uffi-ciale n 87 viene pubblicata la Legge 8aprile 2016 n 49 la riforma del Cre-dito Cooperativo egrave finalmente compiu-ta Lrsquoarticolato grazie allrsquoimportante eattento contributo delle Commissioniparlamentari competenti modifica inmolte parti sostanziali il Decreto Leg-ge n 182016 approvato dal Consigliodei Ministri il 10 febbraio

I punti qualificantidella riformaldquoCon lrsquoapprovazione definitiva della leg-ge di riforma del Credito Cooperativo ilsistema della cooperazione mutualisticadi credito con una storia ultracentena-ria alle spalle entra finalmente in unanuova fase della sua esistenza Si egrave com-pletato un percorso lungo tortuoso enon sempre facile Ma il risultato finalerispecchia pressocheacute nella sua totalitagraveil progetto di autoriforma che avevamomesso a punto E di questo risultato dob-biamo essere consapevoli e orgogliosirdquo

Con queste parole il presidente diFedercasse Alessandro Azzi ha com-mentato nello scorso mese di aprilelrsquoavvenuta approvazione del disegno dilegge di conversione del Decreto di ri-forma del Credito Cooperativo italianoIl testo definitivo approvato dalla Ca-mera il 23 marzo e dal Senato il 6 apri-le ha consentito di migliorare quellooriginario su alcuni temi chiave

Il presidente Azzi inoltre ha dichia-

rato quanto segue ldquoAbbiamo avuto lapossibilitagrave di contribuire a definire lrsquoim-pianto di una riforma che perseguivalrsquoobiettivo di una riorganizzazione delCredito Cooperativo per adeguarlo alnuovo e molto piugrave complesso scenariodellrsquoUnione Bancaria salvaguardando-ne perograve le peculiaritagrave distintive Altre re-altagrave non hanno avuto questa opportuni-tagrave Non era scontato che il sistema BCCpotesse formulare una propria propostae concorrere a disegnare unrsquoarchitetturadi integrazione originale basata su un

PROGETTO AUTORIFORMA CREDITO COOPERATIVOPUNTI CHIAVE8 giugno 2015

Punto 6Punto 1

IL SOCIO DELLA BCCAL CENTRO

Punto 2

LA BCC INTEGRATAIN UN GRUPPO

Punto 4

IL CONTRATTO DI COESIONEE LAUTONOMIA DELLE BCC

Punto 5

LASSETTO E LA GOVERNANCEDELLA CAPOGRUPPO

Punto 3

BCC E CAPOGRUPPOASSUMERANNO GARANZIE

IN SOLIDO

Punto 10

LE FUNZIONI DI GARANZIA EVERIFICA DELLE FINALITAgrave

MUTUALISTICHE ALLACOMPONENTE ASSOCIATIVA

Punto 7

LA DIMENSIONE TERRITORIALE

Punto 8

I REQUISITI QUALITATIVIE DIMENSIONALI DEL GRUPPO

Punto 9

LUNITAgrave DEL SISTEMA ELE SPECIFICITAgrave RAIFFEISEN

LAPERTURA A CAPITALI ESTERNIE INDIPENDENZA DEL

CREDITO COOPERATIVO

Il complesso processo di riforma del Credito Cooperativo italiano trova compimento con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n87 del 14 aprile 2016 della Legge 8 aprile 2016 n 49 Larticolato grazie allimportantee attento contributo delle Commissioni parlamentari competenti modifica in molte parti sostanziali il Decreto Legge n18 2016 approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio A destra on Giovanni Sanga PD rela-tore alla Camera dei Deputati del provvedimento di riforma del Credito Cooperativo italiano

La Federazione Italiana delle BCC guidata da Ales-sandro Azzi (nella foto) ha svolto un ruolo fonda-mentale nel corso del lungo complesso processo diriforma del Credito Cooperativo italiano

contratto di coesione dosato in ragionedella meritevolezza delle singole Ban-che Non esisteva alcuna esperienza pre-cedente cui potersi riferire Oggi possia-mo affermare che realmente la definizio-ne di ldquocooperativordquo costituisca una qua-lificazione distintiva del Gruppo che siandragrave a costituirerdquo

La riforma del settore del CreditoCooperativo mira dunque ad accrescerelrsquointegrazione del comparto favorirne ilrafforzamento patrimoniale agevolare lasoluzione di eventuali situazioni di diffi-coltagrave nel contesto delle nuove regole eu-ropee e dellrsquoUnione bancaria al contem-po la riforma preserva i caratteri essen-ziali di mutualitagrave e localismo delle BCC

La riforma introduce nel Testo unicobancario (TUB) lrsquoistituto del gruppobancario cooperativo composto da unacapogruppo in forma di societagrave perazioni avente un patrimonio netto di al-meno un miliardo di euro e dalle BCCaffiliate alla capogruppo attraverso uncontratto di coesione noncheacute dalle altresocietagrave bancarie finanziarie e strumen-tali controllate dalla capogruppo

Il contratto di coesione disciplinafra lrsquoaltrobull i poteri di direzione e coordinamento

della capogruppo sulle BCC aderentiche devono essere proporzionati allarischiositagrave delle stesse

bull la garanzia in solido delle obbligazio-ni assunte dalla capogruppo e dalle al-tre banche del gruppo

bull le condizioni di ammissione al gruppo

7

AUTONOMIA SISTEMA A RETE COESIONE INTEGRATA 23I TRE TEMPI DEL CREDITO COOPERATIVO 22

Nei casi di deviazione dagli indirizzistrategici e operativi definiti dalla ca-pogruppo questrsquoultima puograve porre inatto interventi correttivi e misuresanzionatorie comprese la rimozio-ne e la sostituzione degli organiaziendali noncheacute lrsquoesclusione dellaBCC dal gruppo

Il capitale della capogruppo egrave dete-nuto di norma in misura maggioritariadalle BCC aderenti al gruppo tuttaviain casi di necessitagrave egrave previsto che ilMinistero dellrsquoEconomia e delle Finan-ze (MEF) sentita la Banca drsquoItaliapossa fissare una soglia di capitale di-versa cosigrave da rendere possibile lrsquoin-gresso di altri azionisti anche in misuratale da far scendere la quota delle BCCsotto la soglia della maggioranza

Lo strumento con cui la capogrup-po potragrave intervenire per ripatrimonia-lizzare BCC in difficoltagrave egrave costituitodalle azioni di finanziamento specialecategoria di azioni pienamente compu-tabile come common equity tier 1(CET1) della BCC emittente e sotto-scrivibile in precedenza solo da deter-minate categorie di operatori (sistemidi garanzia e fondi mutualistici dellacategoria) Per consentire un investi-mento ingente rispetto al capitale dellaBCC e per accompagnare lrsquointerventofinanziario con adeguati diritti di go-vernance lrsquointervento della capogrup-po egrave svincolato dalle limitazioni quan-titative territoriali e di voto che carat-

terizzano normalmente la partecipazio-ne del socio cooperatore della BCC

Per favorire la patrimonializzazio-ne delle singole BCC sono innalzatilrsquoammontare massimo di capitale dete-nibile da un socio (da 50000 a100000 euro) e il numero minimo disoci di una BCC (da 200 a 500) A tu-tela della mutualitagrave viene confermatoche ciascuna BCC deve operare preva-lentemente con i soci e nellrsquoambito ter-ritoriale di competenza e che il rispet-to di tali regole costituisce condizioneper la qualifica della BCC come coo-perativa a mutualitagrave prevalente ancheai fini del regime fiscale agevolato

Per lrsquoattuazione della riforma so-no attribuite competenze normativesecondarie al MEF e alla Banca drsquoIta-lia In particolare egrave rimessa al MEFsentita la Banca drsquoItalia lrsquoeventualedefinizione dibull una misura minima di patrimonio

netto della capogruppo maggiore diun miliardo

bull una soglia di capitale della capogrup-po detenuta dalle BCC inferiore allamaggioranza

bull modalitagrave e criteri per salvaguardarele peculiaritagrave linguistiche e culturalidelle BCC insediate in regioni a sta-

tuto speciale e nelle Province auto-nome di Trento e di Bolzano

Alla Banca drsquoItalia compete inve-ce dettare disposizioni concernentibull i requisiti minimi organizzativi e

operativi della capogruppobull il contenuto minimo del contratto di

coesionebull le caratteristiche della garanzia in

solidobull il procedimento per la costituzione

del gruppo e lrsquoadesione allo stessoEgrave previsto un periodo transitorio

per lrsquoavvio a regime del nuovo asset-to di durata non superiore a 18 mesidallrsquoentrata in vigore delle norme se-condarie di attuazione Lrsquoappartenen-za a un gruppo bancario cooperativoegrave condizione per ottenere e mantene-re lrsquoautorizzazione a esercitare lrsquoatti-vitagrave bancaria in forma di BCC perquelle BCC che non vogliano far par-te di un gruppo della specie sono sta-te peraltro introdotte norme volte asalvaguardare la facoltagrave di non ade-rirvi purcheacute siano rispettate talunecondizioni (way out) La facoltagrave diuscita puograve essere esercitata da una opiugrave BCC tra cui almeno una aventepatrimonio netto superiore a 200 mi-lioni di euro al 31 dicembre 2015che presentino alla Banca drsquoItaliaentro 60 giorni dalla conversione deldecreto legge istanza per la cessionedellrsquoazienda bancaria a una banca informa di societagrave per azioni anche

neocostituita La BCC che esercita lafacoltagrave del way out deve versare al bi-lancio dello Stato un importo pari al20 per cento del patrimonio netto lerimanenti riserve patrimoniali riman-gono in capo al soggetto che cedelrsquoazienda bancaria il quale divieneuna cooperativa non bancaria e si ob-bliga a mantenere in statuto le clau-sole di prevalenza mutualistica in-cluse quelle che sanciscono lrsquoindivi-sibilitagrave delle riserve tra i soci In casodi mancato ottenimento delle autoriz-zazioni di vigilanza la BCC puograve en-tro i successivi 90 giorni aderire auno dei gruppi bancari cooperativicostituitisi o in mancanza trasfor-marsi in una banca con la forma giu-ridica di societagrave per azioni o scio-gliersi in entrambi i casi devolveragraveintegralmente il patrimonio ai fondimutualistici per la cooperazione

In sede di conversione del decretolegge sono state introdotte anche pre-visioni volte a costituire un fondotemporaneo con finalitagrave di mutua as-sicurazione e di consolidamento delsettore che opererebbe nel periodoprecedente la costituzione dei gruppibancari cooperativi Il fondo promos-so dallrsquoassociazione di categoria delleBCC sarebbe costituito con strumen-to di natura privatistica e determine-rebbe autonomamente i propri sistemidi contribuzione e i limiti di impegnodelle aderenti O

OLa parola chiaveGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

Testo Unico Bancario Articolo 37-bisGRUPPO BANCARIO COOPERATIVO

1 Il gruppo bancario cooperativo egrave composto daa) una societagrave capogruppo costituita in forma di societagrave per azioni e autorizzata allesercizio dellattivitagrave bancaria il cui ca-

pitale egrave detenuto in misura maggioritaria dalle banche di credito cooperativo appartenenti al gruppo che esercita atti-vitagrave di direzione e coordinamento sulle societagrave del gruppo sulla base di un contratto conforme a quanto previsto dalcomma 3 del presente articolo Il medesimo contratto assicura lesistenza di una situazione di controllo come definito daiprincipi contabili internazionali adottati dallUnione europea il requisito minimo di patrimonio netto della societagrave capo-gruppo egrave di un miliardo di euro

b) le banche di credito cooperativo che aderiscono al contratto e hanno adottato le connesse clausole statutariec) le societagrave bancarie finanziarie e strumentali controllate dalla capogruppo come definite dallarticolo 59c-bis) eventuali sottogruppi territoriali facenti capo a una banca costituita in forma di societagrave per azioni sottoposta a direzione

e coordinamento della capogruppo di cui alla lettera a) e composti dalle altre societagrave di cui alle lettere b) e c)

1- bis Le banche di credito cooperativo aventi sede legale nelle province autonome di Trento e di Bolzano possono rispetti-vamente costituire autonomi gruppi bancari cooperativi composti solo da banche aventi sede e operanti esclusiva-mente nella medesima provincia autonoma tra cui la corrispondente banca capogruppo la quale adotta una delleforme di cui allarticolo 14 comma 1 lettera a) il requisito minimo di patrimonio netto egrave stabilito dalla Banca dItalia aisensi del comma 7-bis

2 Lo statuto della capogruppo indica il numero massimo delle azioni con diritto di voto che possono essere detenute da cia-scun socio direttamente o indirettamente ai sensi dellarticolo 22 comma 1

3 Il contratto di coesione che disciplina la direzione e il coordinamento della capogruppo sul gruppo indica

a) la banca capogruppo cui sono attribuiti la direzione e il coordinamento del gruppo

b) i poteri della capogruppo che nel rispetto delle finalitagrave mutualistiche includono1) lindividuazione e lattuazione degli indirizzi strategici ed obiettivi operativi del gruppo noncheacute gli altri poteri necessari

per lattivitagrave di direzione e coordinamento proporzionati alla rischiositagrave delle banche aderenti ivi compresi i controllied i poteri di influenza sulle banche aderenti volti ad assicurare il rispetto dei requisiti prudenziali e delle altre dispo-sizioni in materia bancaria e finanziaria applicabili al gruppo e ai suoi componenti

2) i casi comunque motivati in cui la capogruppo puograve rispettivamente nominare opporsi alla nomina o revocare unoo piugrave componenti fino a concorrenza della maggioranza degli organi di amministrazione e controllo delle societagrave ade-renti al gruppo e le modalitagrave di esercizio di tali poteri

3) lesclusione di una banca dal gruppo in caso di gravi violazioni degli obblighi previsti dal contratto e le altre misuresanzionatorie graduate in relazione alla gravitagrave della violazione

c) i criteri di compensazione e lequilibrio nella distribuzione dei vantaggi derivanti dallattivitagrave comuned) i criteri e le condizioni di adesione di diniego delladesione e di recesso dal contratto noncheacute di esclusione dal gruppo

secondo criteri non discriminatori in linea con il principio di solidarietagrave tra le banche cooperative a mutualitagrave prevalente

4 Il contratto di cui al comma 3 prevede la garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla capogruppo e dalle altre ban-che aderenti nel rispetto della disciplina prudenziale dei gruppi bancari e delle singole banche aderenti

5 Ladesione il rigetto delle richieste di adesione il recesso e lesclusione di una banca di credito cooperativo sono autoriz-zati dalla Banca dItalia avendo riguardo alla sana e prudente gestione del gruppo e della singola banca

6 Alle partecipazioni al capitale della capogruppo delle banche di credito cooperativo e delle banche cui fanno capo i sotto-gruppi territoriali non si applicano gli articoli 235 9 - bis 2359 - ter 2359 - quater e 2359 - quinquies del codice civile

7 Il Ministro delleconomia e delle finanze al fine di assicurare ladeguatezza dimensionale e organizzativa del gruppo ban-cario cooperativo puograve stabilire con proprio decreto sentita la Banca dItaliaa) il numero minimo di banche di credito cooperativo di un gruppo bancario cooperativob) una soglia di partecipazione delle banche di credito cooperativo al capitale della societagrave capogruppo diversa da quella

indicata al comma 1 lettera a) tenuto conto delle esigenze di stabilitagrave del gruppoc) le modalitagrave e i criteri per assicurare il riconoscimento e la salvaguardia delle peculiaritagrave linguistiche e culturali delle banche

di credito cooperativo aventi sede legale nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano

7-bis La Banca dItalia al fine di assicurare la sana e prudente gestione la competitivitagrave e lʼefficienza del gruppo bancariocooperativo nel rispetto della disciplina prudenziale applicabile e delle finalitagrave mutualistiche detta disposizioni di at-tuazione del presente articolo e dellarticolo 37- ter con particolare riferimentoa) ai requisiti minimi organizzativi e operativi della capogruppob) al contenuto minimo del contratto di cui al comma 3 alle caratteristiche della garanzia di cui al comma 4 al proce-

dimento per la costituzione del gruppo e alladesione al medesimoc) ai requisiti specifici compreso il requisito minimo di patrimonio netto della capogruppo relativi ai gruppi bancari coo-

perativi previsti dal comma 1-bis

8 Al gruppo bancario cooperativo si applicano in quanto compatibili le disposizioni del Titolo III Capo II

GRUPPO BANCARIO COOPERATIVOArticolo 37 - bis Testo Unico Bancario

Cooperative a mutualitagrave prevalente

BCC BCC BCC BCC

VIA PARTECIPATIVAVIA CONTRATTUALE

(Contratto di coesione)

La Capogruppo controllasu base contrattuale e garantisce

le singole BCC azioniste

Le BCC controllano su base azionariala maggioranza del capitale delGruppo Bancario Cooperativo

Sono quindi proprietariedella Capogruppo

Societagrave per azioni

CAPOGRUPPODEL GRUPPO BANCARIO

COOPERATIVO

lsquolsquo Il Credito Cooperativo entra ogginel suo terzo tempo il tempo dellacoesione integrataAlessandro Azzi

lsquolsquo

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 25IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E24

lsquolsquo

OOAppunti di storia della cooperazione di credito

CASSA RURALE DI FARA OLIVANAProsegue il viaggio alla scoperta delle molteplici esperienze della cooperazione di credito

nella Bassa Pianura bergamasca

La nascita di diverse attivitagrave associati-ve a Fara allrsquoinizio del Novecento (vbox) testimonia lo spirito di solidarie-tagrave che da sempre ha caratterizzato ilpaese e i suoi abitanti Tra la fine del-lrsquoOttocento e lrsquoinizio del Novecentoinfatti le condizioni di vita della clas-se contadina e operaia erano giunte aun tale livello di miseria da indurre ilpartito socialista e i movimenti cattoli-ci spesso in competizione tra loro ainteressarsi del problema

Lo stesso Papa Leone XIII conlrsquoenciclica Rerum Novarum del 1891analizzava la situazione sociale italia-na e delineava il futuro programmadei cattolici per ldquoriscattare le plebiavvilite dagli effetti dellrsquoindustriali-smo moderno e dalle conseguenze diuna legge economica che aveva ri-dotto il lavoro a una dannazioneper il contadinordquo

Sulla scia degli insegnamenti dellaRerum Novarum vennero quindi a cre-arsi i primi Comitati Parrocchiali chedovevano promuovere in ambito so-ciale la creazione di istituti che difen-dessero i lavoratori e li aiutassero a mi-

gliorare il loro tenore di vitaNacquero cosigrave le prime societagrave di

mutuo soccorso i circoli agricoli e lecasse rurali Per coordinare lrsquoazione deivari Comitati locali fu creata nel 1887lrsquordquoUnione delle istituzioni sociali cat-toliche bergamasche sezione del Co-mitato diocesanordquo un istituto che ave-va il compito di promuovere il piugrave pos-sibile la nascita di associazioni econo-mico- sociali di stampo cattolico

Tra gli intenti del Comitato Dioce-sano crsquoera anche quello di costituiredelle Casse Rurali con fondi erogatidagli stessi soci per favorire transazio-ni economiche che miravano ldquo al-lrsquoaffratellamento dei Soci col condur-re lrsquouno a prestare aiuto allrsquoaltro omeglio col procurare il vantaggio deiSocirdquo oltre che favorire il ldquohellip miglio-ramento morale e materiale dei suoimembri i quali hanno diritto di ottene-re prestiti della Cassa e farvi depositiin denarohelliprdquo senza dover ricorrere co-me spesso accadeva allora a prestiti adusura

Anche Fara Olivana come altripaesi ben piugrave importanti vide sorgere

La nostra BCC a Fara Olivana

1999 - Apertura dello sportellodi tesoreria

2005 - Trasformazione dello sportellodi tesoreria in sportello bancarioa piena operativitagrave

La Cassa Rurale di Fara Olivana venne fondata il17 dicembre 1896 grazie allopera infaticabile del-larciprete don Aquilino Roberti

la propria Cassa il 17 dicembre 1896grazie allrsquoopera infaticabile del suo ar-ciprete Don Aquilino Roberti ()

Lo statuto della Cassa Rurale diFara fu redatto dal notaio Nosari Essoprevedeva che lrsquoAmministrazione pre-stasse la propria opera gratuitamenteche i singoli soci fossero sempre soli-dali tra loro e fossero tenuti a rispon-dere delle eventuali passivitagrave dellaCassa con tutti i loro averi e in partiuguali che il prestito potesse essereconcesso solo a chi ne avesse vera-mente bisogno che il denaro raccoltonon venisse utilizzato per operazionispeculative che i soci fossero tutti ani-mati da autentico spirito cristiano efossero ldquopersone giuridicamente ca-paci che offrano la guarentigia del-lrsquoonestagrave e della moralitagrave individualeche non siano notoriamente contrariealla Chiesa cattolicardquo

Lrsquoonestagrave del buon cattolico era ri-tenuta una delle indispensabili garan-zie per lrsquoottenimento del prestito chenaturalmente non doveva essere poiutilizzato a fini speculativi pena la suarevoca

Le Casse Rurali fiorirono cosigrave perlrsquoinfluenza e lrsquoiniziativa del clero a lo-ro volta dovendo essere costituite dasoli cattolici osservanti finirono colfavorire lrsquoinfluenza del clero sulla po-polazione La Cassa Rurale di Fara eralegata ad altre istituzioni assistenzialicome la ldquoSocietagrave di Assicurazione delbestiame S Fermordquo alla quale antici-pava i fondi per i pagamenti degli in-dennizzi

Purtroppo come accadde in altripaesi della zona anche la Cassa Rura-le di Fara dovette chiudere i battenti at-torno al 1930 in conseguenza dellagrave crisi economica che sconvolselrsquoItalia e tutto il mondo occidentale

Tra il 1756 e il 1777 fu costruita la Cascina Nuova su progetto dellarchitetto Allegrini limponente cascinale denominato in seguito La Superba fu subito so-prannominato dalla popolazione Faretta cioegrave piccola Fara

() La ricostruzione storica delle vicende riguardan-ti la Cassa Rurale e le altre realtagrave associazionistichedi Fara Olivana si basa su quanto scritto da MarisaTaverna nel volume ldquoLa comunitagrave di Fara Olivanacon Sola Venti secoli di storiardquo volume pubblicatonel 1998 grazie al sostegno finanziario della nostraBCC e della BCC di Mozzanica

LE ALTRE REALTAgrave ASSOCIATIVE E COOPERATIVISTICHE DI FARA OLIVANA

La Societagrave Mutua Assicurazione Bovini ed EquinildquoSan Fermo MartirerdquoQuesta associazione si costituigrave in modo informale nel 1897 per iniziativa di don Aquilino Roberti Inizialmente era amministra-ta da una commissione di soli tre membri che ben presto perograve si mostrarono inadeguati al difficile compito di assicurare la tem-pestivitagrave e lʼequitagrave degli interventi Per questo motivo la gestione dellʼEnte fu affidata dal 1deg luglio 1919 alla Societagrave Agricola Pro-bi Contadini Compito della Mutua era quello di assicurare i contadini contro la mortalitagrave del bestiame Bencheacute esistessero lepremesse per il buon funzionamento della Societagrave i primi anni furono piuttosto difficili nel 1897 il numero dei soci era ancorainsufficiente e quando finalmente si poteacute dare inizio allʼattivitagrave insorsero altri gravi problemi Capitava infatti che nel corso diunʼepidemia di bestiame gli indennizzi diventassero cosigrave elevati da dover richiedere ai soci un consistente aumento del premioassicurativo Ci fu quindi anche un buon numero di defezioni da parte di chi trovava piugrave vantaggioso affidarsi al caso piutto-sto che pagare un premio assicurativo ritenuto troppo elevato neacute mancarono le critiche nei confronti dei responsabili dellaSocietagrave accusati spesso di mancanza di equitagrave e di incapacitagrave amministrativa Ci volle la grande epidemia di afta epizooticadel 1910 per far capire ai contadini tutta lʼimportanza e il vantaggio dellʼassicurazione Molti di essi infatti se non fossero sta-ti soci della Societagrave non avrebbero mai potuto riprendersi dai danni economici subiti

Societagrave Anonima Cooperativa di ConsumoDurante la prima guerra mondiale la situazione politica ed economica si fece sempre piugrave difficile e nacque lʼesigenza di reperi-re i generi alimentari a prezzi modici Per venire incontro a queste esigenze gli abitanti di Fara che giagrave stavano sperimentandoi vantaggi del lavoro collettivo pensarono di istituire una Societagrave Anonima Cooperativa di Consumo il cui Statuto venne notifi-cato il 26 giugno 1918 Essa aveva lo scopo di ldquoacquistare collettivamente e allrsquoingrosso e di somministrare e vendere al minu-to ai soli soci i generi alimentari ed altro di consumo domesticordquo Il capitale iniziale fu raccolto su proposta di don AngeloAgliardi grazie al concorso di tutti i soci che dovevano sottoscrivere il numero di azioni sufficiente e qualora ciograve risultassetroppo oneroso si dava la possibilitagrave di dilazionare di un anno il pagamento La Cooperativa di Consumo era vantaggiosa nonsolo percheacute forniva tutto il necessario ma anche percheacute permetteva di dilazionare il pagamento degli acquisti per un mese (ga-ranti la Cassa Rurale o la Societagrave Agricola Faraolivanese) bencheacute fosse decisamente preferibile il pagamento in contanti

Societagrave Cooperativa Agricola FaraolivaneseLʼattivitagrave agricola del paese era allʼinizio del ʻ900 condotta esclusivamente sui terreni che la Societagrave Agricola ldquoProbi Contadinirdquoaveva ottenuto in affitto dallʼOpera Misericordia Maggiore di Bergamo Presto nacque il desiderio di acquistare le terre lavoratee passare cosigrave da affittanza a proprietagrave collettiva dopo aver considerato che le spese e il costo della vita per un contadino di-ventavano ancora piugrave onerosi se doveva sostenere il pagamento dellʼaffitto Fu cosigrave che il 30 marzo 1921 nacque la ldquoSocietagraveCooperativa Agricola Faraolivaneserdquo La Faraolivanese ebbe inoltre in gestione il Caseificio locale

Societagrave Agricola Probi ContadiniI contadini di Fara Olivana ormai da tempo coltivavano appezzamenti che non erano di loro proprietagrave ma che ricevevano in af-fitto da un grande fittabile capitalista che a sua volta vinta lʼasta pubblica relativa aveva stipulato il contratto direttamente conla Misericordia di Bergamo Questa situazione contrattuale non giovava affatto ai faraolivanesi sottoposti spesso a trattamentivessatori tanto che la maggior parte del loro raccolto doveva essere utilizzato per pagare lʼaffitto o gli anticipi richiesti per lʼac-quisto delle sementi Consapevoli del circolo vizioso in cui erano inseriti essi cercarono con lʼaiuto di Monsignor Giacomo Ros-si rettore del Collegio vescovile S Defendente di Romano di ottenere direttamente dallʼOpera Misericordia Maggiore di Berga-mo la concessione in affitto dei terreni da loro coltivati Il 15 novembre 1909 i faraolivanesi avanzarono le proprie proposte for-mali alla Congregazione di Caritagrave Dopo trattative estenuanti condotte da Mons Rossi e da don Serafino Ferrari Fara Olivanariuscigrave a ottenere il 25 gennaio 1911 lʼaffittanza collettiva per 9 anni di quasi tutti i terreni La firma ufficiale del contratto venneperograve apposta solo il 4 luglio 1912 per ldquoassumere e condurre in affittanza la possessione fondiaria [] pari a circa 7000 perti-che di terrenordquo Per gestire lʼaf-fitto dividere le terre conces-se le case i diritti dʼirrigazionee vagliare eventuali ammoder-namenti venne creata il 14 no-vembre 1911 la ldquoSocietagrave Agri-cola Probi Contadini di FaraOlivanardquo con un ConsigliodʼAmministrazione formato da7 membri affiancati da un Se-gretario e da una Commissio-ne di Vigilanza Le terre venne-ro assegnate in base alla lorofertilitagrave al nucleo familiare allazona di residenza e potevanoessere condotte direttamentedal socio oppure a mezzadriaoppure in economia da partedella Societagrave grazie alla mano-dopera in esubero La fortunadi questa Societagrave fu tale cheessa egrave tuttora esistente Agricoltori di Fara a colloquio con un funzionario della Coldiretti (1950 circa)

PATRIMONIO DELLA GENTE CHE LIgrave VIVE STUDIA E LAVORA 27IL CREDITO COOPERATIVO Egrave ESPRESSIONE DEL TERRITORIO E26

Gli abitanti di Castelli Calepio rico-noscono da tempo immemorabile lemedesime prospettive paesaggisti-che condividono i morbidi pendiicollinari che diramano dal Basso Se-bino ammirano le maestose figuredel Monte Bronzone del Goumllem edel conglomerato di Monte Orfano Imanufatti del panorama cittadinomutano invece passando da nord-esta sud-ovest lungo i sette chilometrisui quali egrave dislocato il paese I primicorpi di fabbrica in pietra sorgonomediamente poco meno di mille annifa sono le casetorri fortificate di Ca-lepio e Tagliuno Si evidenziano poinei dintorni gli edifici che tendonoalla verticalitagrave sfidandosi a elevare ipaesi che albeggiano sui colli CastelMontecchio il castello dei Lantieriil castello di Capriolo la ciminieradella filanda Hoffmann Weber

lsquolsquoPalazzolo sullOglio

CAMPANARI PALAZZOLESITorri e Maestri ad alte quote sullo sfondo della Valle Calepio

OO

(1873) e San Pietro Apostolo a Ta-gliuno con la sua bella e originaletorre campanaria del 1879 sorta pro-babilmente sulla base di un torrazzopreesistente A sud dellrsquoAutostradaA4 si ergono il moderno pozzo Badiaa Quintano e in Cividino il campa-nile del XIII secolo di San GiovanniBattista e lrsquoeminente pinnacolo no-vecentesco della Santa Maria Addo-lorata Di rimpetto torreggiano i duepoderosi caminugrave dello storico ce-mentificio palazzolese Proprio laCittagrave di Palazzolo sullrsquoOglio innalzaduecentotre anni or sono la Torre delPopolo la straordinaria opera chepiugrave di ogni altra si staglia nel comu-ne orizzonte quale torre piugrave altadrsquoEuropa nel suo genere Egrave patrimo-nio collettivo anche per il potente se-gnale acustico che puograve lanciare al-lrsquooccorrenza per mezzo dellrsquoimpor-

tante sirena bellica antiaerea colloca-ta fra le campane Ogni domenica al-le ore dieci un lungo fischio evocaalla mente gli avvenimenti drsquoun tem-po unendo e legando tutti i cittadiniin un istante di riflessione e a un co-mune sentimento di appartenenzaVanta inoltre un pregiatissimo con-certo di dodici campane ambrosianetra i piugrave preziosi del patrimonio ita-liano Piugrave di diecimila chilogrammidi sacri bronzi compongono una sca-la unica per la sua eccezionale am-piezza in tonalitagrave di La maggioregrave i cui peculiari motivi salutanoe danno voce al ldquoPopolo della Tor-rerdquo In origine dal 1831 il concertoera di cinque campane avviato allafusione nellrsquoaprile del 1943 per dive-nire artiglieria pesante sopravvivealla Seconda Guerra Mondiale grazieal coraggio di alcuni personaggi te-

LAUTORE

Cristian ToresiniVisual Artist

Contribuisce alla divulgazione della storia dellrsquoarte

e della cultura di Castelli Calepioe dei territori circostanti

merari che rischiando la vita lo sal-vano in modo avventuroso Durante lasolennitagrave patronale di San Fedele neigiorni 12 13 e 14 maggio 1946 vieneinaugurato il nuovo concerto ampliatoin base al desiderio dellrsquoArcipretePiccinelli Lrsquoelegante cella campana-ria specchiata nelle colonne di unmonumento per Napoleone mai com-piuto ha visto giovani e adulti digrande talento dar vita a meraviglioseesecuzioni nate dalla passione e dal-lrsquoabilitagrave tecnica acquisita La tradizio-ne prosegue tuttrsquooggi con una squadracampanaria che rispettando tempi emodi della remota consuetudine siavvale di varie tecniche eseguendo siamelodie dal ritmo meno immediatoma festoso e solenne sia piugrave rapidedette allegrezze La riuscita dei con-certi del suono a corda sta al coordi-namento impartito dal caposquadraegli conduce i suonatori affincheacute lecampane giungano a squillare secon-do complessi schemi esatti andando acomporre una sequenza di rintocchiCiascuna campana ha caratteristicheproprie e velocitagrave di rotazione diffe-renti da eseguire con perfetta padro-nanza La campana egrave uno strumentomusicale che coinvolge lrsquointero corpodel suonatore e richiede un buon tonofisico per movimentarne il peso Lastoria della tradizione campanaria diPalazzolo sullrsquoOglio egrave stata scritta dapersonaggi eccezionali quali AlessioPiantoni Cesare Morandini GiuseppeBrescianini Gianni Piantoni France-sco Marenghi Andrea Bertolezzi e ilMaestro Giulio Volpi che attualmentedirige i concerti Nato a Palazzolo sul-lrsquoOglio apprende a suonare dalletagrave di

quattordici anni con la prima squadracampanaria del secondo dopoguerra econ lo stesso grande entusiasmo degliesordi suona e guida le nuove genera-zioni di campanari I momenti sugge-stivi sono tanti alcuni sono fatti disguardi lontani azzurro e leggerez-za quando le campane volgon feliciverso il cielo e sembrano abbracciarloriempiono il cuore di emozioni auten-ticamente belle Le esecuzioni musi-cali avvengono per la maggior partedei giorni festivi durante lrsquoanno alleore dieci e trenta minuti Alla stessaora viene sempre annunciata la SantaMessa delle maggiori festivitagrave Si ten-gono ulteriori programmi speciali sta-biliti di volta in volta Segnatamentemagici sono i concerti della notte edella mattina di Natale La Torre egraveaperta al pubblico in occasione delle

Veduta di Palazzolo sullOglio sullo sfondo il profilo slanciato della Torre del Popolo A destra un primo piano della Torre la piugrave alta dEuropa nel suo genere

Primo piano dello stupendo concerto di dodici campane della Torre del Popolo di Palazzolo sullʼOglio

Il Maestro Giulio Volpi attuale direttore della Squadra della Torre e grande rappresentante della prestigiosatradizione campanaria di Palazzolo sullOglio

celebrazioni per il Santo martire Fe-dele di Como la cui statua colossaleprotegge la cittagrave dalla sommitagrave dellaTorre Il ldquoGruppo Tradizione e Cultu-ra Campanariardquo egrave parte della associa-zione ACMG ldquoIl Sestanterdquo - Itine-rari nella Storia che promuove la cul-tura del territorio Con la bella stagio-ne si moltiplicano le opportunitagrave diesplorazione dei tanti luoghi di inte-resse nelle zone richiamate le infor-mazioni a riguardo sono reperibili adiniziare dai rispettivi siti internet co-munali il Castello restaurato dei Con-ti Calepio presentato nella scorsa edi-zione di questo periodico egrave stato ria-perto al pubblico e propone visite gui-date e appuntamenti musicali con con-certi di buon livelloInformazioni al numero telefonico3395328147

29

ad acquistare la promozione al gradosuperiore I ldquoguerrierirdquo hanno libereunioni con le ragazze cui tale costumenon impedisce di sposare poi altri nonmangiano che carne latte miele e san-gue essi usano trarre il sangue dai lorobovini per berlo e ne sono molto avidiGiunti al grado di ldquoanzianirdquo i Masai sisposano entro la loro stessa tribugrave alme-no lrsquoendogamia era una volta stretta-mente osservata

I Masai usano abiti di pelle Uomi-ni e donne hanno il lobo inferiore del-lrsquoorecchio inciso e adorno di enormiorecchini a spirale cui i ldquoguerrierirdquo so-gliono attaccare catenine di ferro Ledonne portano al collo strisce di pelleornate di conterie

I Masai sogliono avvolgere i loromorti in pelli ungerli di grasso di bue e

28

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Romano di Lombardia

VOCI DAL TERRITORIOIn primo piano la potenza espressiva della Fotografia

Nel precedente numero de Il Melograno avevamo dato spazio alla Poesia In questo invece poniamo in de-bito risalto la potenza espressiva della Fotografia Per la presentazione di questa particolare forma di creati-vitagrave abbiamo pensato di ricorrere alle seguenti riflessioni particolarmente illuminanti di Eugenio Turrigeografo scrittore e viaggiatore italiano ldquoLa fotografia rappresenta un modo di guardare il mondo di va-lutarne lrsquoordine la bellezza la drammaticitagrave In tal senso rappresenta una pausa contemplativa e un mo-mento di conoscenza proponendosi pertanto come uno degli strumenti culturali attraverso i quali si realiz-za il nostro rapporto con il mondo (cosigrave come la pittura e le varie altre forme di rappresentazione) [] Lafoto fatta liberamente per assumere la funzione di rispecchiamento della realtagrave scattata per iniziativa indi-viduale spontanea e creativa ha il suo momento importante e decisivo nello scatto del pulsante Momentodi comprensione del mondo di rapporto intenso liberatorio non tanto dissimile da quello che muove lrsquoar-tista il pittore il poeta Lo scatto fotografico egrave un attimo breve una frazione di secondo generalmente ep-pure in quellrsquoattimo di forte intensitagrave partecipativa si egrave visto e capito piugrave di ore e ore passate a guardare [] Un fotografo e chiunque foto-grafa lo fa in modo non naturale Soggiace a dei modelli opera delle emulazioni Esprime le tensioni culturali il gusto il senso sociale politi-co il senso della vita del proprio tempo anche se inconsapevolmente Come dire che la societagrave si serve del fotografo per autoriflettersirdquo

OO

LAUTORE

Cesare Bonacina1947 Romano di Lombardia veterinario

LrsquoAutore delle fotografie proposte inqueste pagine ha voluto fissare alcunimomenti della vita quotidiana dei Ma-sai popolo nilotico che vive sugli alti-piani intorno al confine fra Kenya eTanzania In particolare i Masai abita-no una vasta zona tra il Kilimangiaro

il Lago Vittoria e il Lago NaivashaI Masai sono in grande prevalen-

za pastori seminomadi per quanto al-cuni gruppi si siano adattati allrsquoagri-coltura I Masai seminomadi vivono inrecinti la cui circonferenza egrave formatadi una continua costruzione in rama-

glia e fango (col tetto pianeggiante) di-visa da tante pareti intermedie in piugravesettori in ognuno dei quali vive ungruppo di pastori Gli agricoltori inve-ce abitano in villaggi permanenti

La costituzione politico - socialedei Masai egrave fondata su di un sistema di

classi di etagrave Il ciclo egrave composto di tregradi uno iniziale da cui si esce conla ldquofesta della pubertagraverdquo uno successi-vo ldquoguerrierordquo e un terzo grado ldquoan-zianordquo La ldquofesta della pubertagraverdquo ha co-me suo rito principale quello della cir-concisione degli iniziandi I Masai am-messi al secondo grado vivono fra loroin speciali villaggi e debbono ricavaredalla caccia (anticamente anche dallaguerra) le vittorie e i mezzi necessari

La riproduzione delle opere (poe-sie brevi racconti fotografie dipin-ti sculture ecc) dovragrave essere invia-ta allindirizzo caglionioglioese-riobccit con lindicazione del no-me anno di nascita residenza eprofessione dellautore La decisio-ne in merito alla successiva pubbli-cazione di quanto ricevuto egrave diesclusiva competenza del Comita-to di Redazione de Il Melograno

abbandonarli nella boscaglia percheacute le ie-ne li mangino Egrave considerato di malaugu-rio che il cadavere non sia in tutto consu-mato dalle fiere Come presso altri popo-li dellrsquoAfrica orientale i Masai conside-rano atto di amichevole omaggio il pre-sentare allrsquoospite fascetti di erba su cuiessi sputano Lo sputo per le note ideemagiche egrave segno di benedizione

I Masai hanno avuto fama di popolobellicoso e spesso hanno opposto una fie-ra quanto inutile resistenza agli Europei

I Masai non hanno strumenti musi-cali Il canto egrave sempre a cappella senzaaccompagnamento musicale Il coropuograve dare un tono continuo o unrsquoarmo-nia su questa base il cantante principa-le canta il tema musicale La maggio-ranza delle canzoni masai prevedono unsolista che annuncia il tema del canto e

un coro che risponde in maniera antifo-nale oppure con un solo vocabolo Nel-la musica religiosa il solista normal-mente inneggia a Dio mentre il corochiede a Dio di venire con un tono bas-so forte e ritmato Le canzoni accom-pagnano la danza normalmente una se-rie di salti fatti a turno dagli uomini Ledonne muovono il collo in avanti e in-dietro emettendo dei suoni che risulta-no sincopati

La crescita della popolazione la ri-dotta possibilitagrave di pascolo e lrsquoinseri-mento nel mondo del lavoro e nellestrutture statali hanno portato i Masailontani dalle loro terre e dal loro mododi vita tradizionale Sebbene molti Ma-sai vivano ancora sulle terre ancestraliessi sono diventati una minoranza neiloro stessi territori almeno in Kenya

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 31OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO30

OOI MASAI UN ALTERO MISTERIOSO POPOLO NOMADE

Se mai vi capiteragrave di inoltrarvi lungo le piste sterrate nellrsquoarea protetta di Ngon-goro in Tanzania inevitabilmente la vostra attenzione verragrave attratta dalle statuarie sa-gome dei pastori Masai immobili sotto il sole nelle loro vivaci lunghe vesti Paionospuntare dal nulla attenti alle loro mandrie di vacche pecore capre forse vi degne-ranno di uno sguardo ciograve non di meno avrete la sensazione di essere tenuti drsquoocchioDi tanto in tanto nella folta savana scorgerete la tipica forma circolare delle alte siepispinose che circondano i loro insediamenti di capanne di legno e paglia abitati so-stanzialmente solo da donne e bambini E inevitabilmente scatteragrave la curiositagrave di ac-quisire qualche maggior conoscenza di questo altero misterioso popolo nomade Sen-za alcuna pretesa di affrontare in queste poche righe e con alcune immagini la com-plessitagrave di tale argomento vorrei solo partecipare al lettore una piccola esperienza dicontatto con i Masai ed in particolare con una loro modalitagrave di trasmettere alle futuregenerazioni tradizioni cultura arti e mestieri Ho avuto occasione di visitare quella chepuograve essere definita una scuola di vita per gli adolescenti in attesa di poter diventaregiovani guerrieri e poi guerrieri e infine adulti Essi accompagnati dagli adulti e dai gio-

vani guerrieri passano una stagione in unluogo appartato dove solo una grotta offrerifugio ed apprendono tecniche di cacciadi macellazione di animali allevati il rico-noscimento di frutti erbe edibili o di piantemedicinali di tuberi saporiti ossia di tuttoquanto possa consentire loro di sopravvi-vere anzi di vivere in simbiosi in un am-biente che a noi appare sicuramente pocoospitale se non ostile Ligrave apprendono aconservare per qualche giorno allrsquoombrasu un traliccio di frasche la carne basedella loro dieta sfruttando le correnti diaria fresca che escono dalla grotta in unasorta di ancestrale frigorifero ligrave cuocionola carne nella panna acida che recupera-no dalla mungitura delle vacche o delle ca-pre una sorta di tostatura posso garanti-re avendola assaggiata che il risultato egravenotevole Ligrave essiccano su pietre arroventa-te dal sole tra miliardi di mosche famelichevisceri ed interiora che poi cuociono perottenere degli estratti una sorta di con-centrato di carne ma soprattutto della es-senza della vita dei loro animali a loro di-re di grande valore terapeutico e soprat-tutto dal grande potere rinforzante Non hoavuto il coraggio di approfittare della loroofferta di sperimentare tali prerogative Co-gliere il meglio di quanto offre la terra eutilizzare pienamente tutte le potenzialitagravedel loro allevamento sono gli strumenti peruna crescita fisica e soprattutto spirituale ecaratteriale verso lo status di guerriero chepotragrave un giorno armato solo di una lanciae di un coltello e soprattutto del suo co-raggio e della piena consapevolezza deipropri mezzi sorvegliare nella savana lamandria ed anche affrontare e vincerelrsquoancestrale nemico il leone che osi avvi-cinare i suoi animali

Cesare Bonacina

lsquolsquo

lsquolsquo

3332

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 33OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La nostra BCC nasce dallrsquounione didue diverse Casse Rurali ed Artigianela Cassa di Calcio e la Cassa di CovoLa CRA di Calcio nasce in origine con

la denominazione di Cassa Rurale diPrestiti di Calcio Lrsquoaggettivo ldquoruralerdquorappresenta quindi lrsquoimprinting dellanostra cooperativa di credito Lrsquoevolu-zione del tessuto economico e di con-seguenza del contesto sociale che si egraveverificata anche nel nostro territorio dalsecondo dopoguerra in avanti ha in-dubbiamente ridimensionato il peso intermini di numero di addetti e di inci-denza sul valore aggiunto generato delsettore primario Tuttavia non dobbia-mo affatto dimenticarci che lrsquoagricoltu-ra riveste ancora un ruolo di crucialeimportanza da non sottovalutare

Egrave sulla base di queste considera-zioni che la nostra BCC ha prontamen-te accolto la proposta avanzata dallaColdiretti di Bergamo di contribuirealla pubblicazione di un prezioso volu-metto dedicato a Paolo Bonomi fon-datore e primo presidente dello storicosodalizio

Nella Introduzione che apre il testoldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle cam-pagnerdquo lrsquoattuale presidente della Col-

diretti Roberto Moncalvo tratteggiain poche significative righe la vita ele opere di Bonomi ldquoLe battaglie del-la Coldiretti per la difesa della distin-tivitagrave della nostra agricoltura perlrsquoorigine in etichetta e per la traspa-

renza della filiera la grande intuizio-ne della multifunzionalitagrave in agricoltu-ra la lotta continua quotidiana este-nuante contro la contraffazione e lrsquoIta-lian sounding lrsquoimpegno concreto perla legalitagrave in agricoltura e nellrsquoagroa-limentare discendono direttamentedallrsquoinsegnamento di Paolo BonomiDal suo lavoro intenso intelligentespesso contro nemici ottusi e intransi-genti per dare un futuro a quei colti-vatori delle campagne italiane che conle loro famiglie hanno sfamato lrsquoItaliaallrsquoindomani della Seconda Guerramondiale [] Bonomi egrave stato lrsquouomodelle principali riforme che hanno da-to forma e futuro allrsquoagricoltura por-tandola fuori dal ltMedioevogtrdquo

Paolo Bonomi ha rappresentato unvero esempio un prezioso modello ungrande testimone un uomo che ha sa-puto affiancare alla visione lungimi-rante lrsquoimpegno alacre per determinarele condizioni necessarie allo sviluppodi un settore strategico per lrsquointeraeconomia del nostro Paese

AGRICOLTURA RITORNO AL FUTUROLa BCC ha contribuito alla pubblicazione di un piccolo volume dedicato alla vita e alle opere del fondatore

e primo presidente della Coldiretti Paolo Bonomi

La COLDIRETTI in primo pianoLa vanga con le tre spighe

La Coldiretti si prefigge di- sostenere lo sviluppo dellʼimpresa e dellʼattivitagrave agricola ed ittica in tutte le sue espressioni edarticolazioni anche con politiche fiscali sociali creditizie e previdenziali finalizzate allʼincen-tivazione dellʼimprenditorialitagrave al contenimento dei costi di produzione allʼaccrescimento del-la competitivitagrave e allʼinnovazione tecnologica coniugando imprenditorialitagrave e professionalitagrave

- incentivare lʼimprenditorialitagrave in agricoltura e nel settore ittico ispirandola a principi di etici-tagrave con particolare riguardo alla sicurezza alimentare alla tutela dellʼambiente e del pae-saggio al lavoro e al rispettobenessere degli animali Lʼadesione alla Coldiretti implica

lʼimpegno ad un rapporto di corretta e completa informazione trasparenza e lealtagrave con il cittadino e il consumatore- perseguire il riconoscimento a livello legislativo di politiche di trasparenza dei processi produttivi e di certifica-

zione della storia della qualitagrave e dellʼorigine dei prodotti agroalimentari agricoli ed ittici a tutela del diritto al-lʼinformazione e alla scelta consapevole del consumatore ricercando a questo fine la piugrave ampia collaborazioneda parte delle altre componenti della filiera agroalimentare

- favorire politiche tese a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici il razionale uso dellʼacqua delsuolo e del territorio la salubritagrave dellʼaria la diffusione di energie rinnovabili e tutti i comportamenti virtuosi te-si ad esaltare il miglioramento dellʼambiente e la cultura di un consumo consapevole

- promuovere politiche per il sostegno e lo sviluppo della ricerca in agricoltura e nel settore ittico in raccordo conil mondo della scuola dellʼuniversitagrave ed altri enti pubblici e privati

Estratto articolo 2 ldquoFinalitagraverdquo dello Statuto della Coldiretti

LIntervistaSandro MAFFI

Vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura

Signor Maffi come nasce lrsquoidea dipubblicare un testo dedicato allavita e alle opere di Paolo BonomiIn questo particolare momento ci egravesembrato giusto ricordare il fondato-re di Coldiretti un uomo che non siegrave mai arreso di fronte alle difficoltagravema in un periodo critico come il do-poguerra egrave riuscito a dare a otto mi-lioni di coltivatori italiani e alle lorofamiglie allora piugrave o meno dimenti-cati ai margini della societagrave unaidentitagrave precisa e un sistema giuridi-co e normativo al pari degli altri cit-tadini italiani Ringrazio la BCCdellrsquoOglio e del Serio per averci datolrsquoopportunitagrave di far conoscere ulteriormente questa significativa esperienza

Il titolo del piccolo volume ldquoPaolo Bonomi e il riscatto delle campagnerdquo egrave particolarmente significativohellipSenza dubbio Se nel corso degli anni la Coldiretti egrave riuscita a raggiungere risultati importanti per i suoi associati e ri-lanciare il settore agricolo egrave grazie alla lungimiranza e al coraggio di Paolo Bonomi Noi tutti gli siamo grati per il suo im-pegno civile sindacale e politico e per quanto ha fatto per lrsquoItalia per la difesa della democrazia per elevare socialmentee migliorare le condizioni di vita nelle campagne per la promozione dei valori sociali cristiani

Quale ruolo riveste oggi il settore primario allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionaleGioca sicuramente un ruolo di primo piano Lrsquoagricoltura di oggi egrave una realtagrave complessa e variegata che non conta so-lo per ciograve che produce ma anche per i servizi che offre e per il suo ruolo strategico sul piano ambientale e sociale Lapresenza capillare degli imprenditori agricoli garantisce la vitalitagrave di molti territori e soprattutto il mantenimento di que-gli equilibri che consentono di evitarepericolosi dissesti idrogeologici

Quali sono i punti di forzadel settoreLa grande professionalitagrave degli agri-coltori ha permesso alla nostra agri-coltura di raggiungere traguardi si-gnificativi dal maggior numero dicertificazioni alimentari a livello co-munitario alla leadership nel numerodi imprese che coltivano biologicoma anche il primato nella creazionedi valore aggiunto per ettaro e quel-lo nella sicurezza alimentare mon-diale con la minor incidenza di pro-dotti agroalimentari con residui chi-mici fuori norma senza dimenticareil fatto che lrsquoagricoltura italiana egrave trale piugrave sostenibili dal punto di vistaambientale per la ridotta emissionedi gas ad effetto serra

E i suoi punti di debolezzaPurtroppo ci confrontiamo con grandidifficoltagrave percheacute non riusciamo a ge-stire il mercato ma molto spesso nesiamo vittime soprattutto nel casodei settori tradizionali come quellodella produzione del latte e della car-ne bovina e suina

Quali sono le vere sfide che lrsquoagri-coltura si trova ad affrontare nellasocietagrave post-industriale caratteriz-

OO

Campi coltivati nel territorio della Bassa Pianura bergamasca

I profondi e radicali mutamenti inatto anche nellagricoltura ripropongonocon urgenza un approfondimento sul si-gnificato del lavoro agricolo nelle suemolteplici dimensioni Si tratta di una sfi-da di notevole importanza che va affron-tata con politiche agricole e ambientalicapaci di elaborare nuove prospettive perunagricoltura moderna in grado di svol-gere un ruolo significativo nella vita so-ciale ed economica

Latteggiamento che deve caratterizzareluomo di fronte al creato egrave essenzialmen-te quello della gratitudine e della ricono-scenza il mondo infatti rinvia al misterodi Dio che lo ha creato e lo sostieneDal Compendio della Dottrina Socialedella Chiesa n 299 e n 487

lsquolsquo

lsquolsquo

Sandro Maffi (a sinistra) vicepresidente Coldiretti Bergamo e presidente della Zona della Pianura col pre-sidente nazionale Roberto Moncalvo (al centro) e il presidente della sezione di Torre Pallavicina Nazza-reno Ferro (a destra)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 35

guardato invece unrsquoartista di CalcioMaria Grazia Lazzarini una pittriceche ha avuto lrsquoopportunitagrave di frequenta-re i corsi da un lato dellrsquoAccademiaCarrara di Bergamo coi maestri Lon-garetti Sugliani e Pizzigoni dallrsquoaltrodellrsquoAccademia di Brera di Milano coimaestri Reggiani Repossi PurificatoDiana De Vita e Ballo

Nelle giornate successive hannoavuto luogo i seguenti eventibull ldquoErcole Tadini Oldofredi la storia

passa per Calciordquo intervista a Dome-nico Sanino erede della famiglia Ol-dofredi e autore del libro ldquoMimigrave edErcole Oldofredi Tadini - Una vitaper lrsquoItaliardquo (domenica 24 aprile)

bull ldquoNoi leggevamo un giorno per dilettordquo- recital tutto al femminile interpreta-to dallrsquoattrice Marta Ossoli di UragodrsquoOglio un viaggio intenso ed emo-zionante tra letteratura teatro e poe-sia (lunedigrave 25 aprile)

bull ldquoCalcio e i suoi Muri drsquoAutorerdquo ndash in-tervista a Salvatore Giannella e Be-nedetta Rutigliano autori del libroldquoGuida ai paesi dipinti di Lombar-diardquo (martedigrave 26 aprile)

bull Concerto di musica sacra del Coropolifonico ldquoAdiemusrdquo (mercoledigrave 27aprile)

bull ldquoEcosistema di pianura Tutela valo-rizzazione e attuali minaccerdquo inter-vento del Maggiore Filippo Amerigodella Guardia Forestale (giovedigrave 28

aprile)bull Concerto di musica classica ldquoTrio

drsquoarchirdquo (venerdigrave 29 aprile)bull ldquoSicurezza e Legalitagraverdquo intervento del

Comandante provinciale dei Carabi-nieri di Bergamo Colonnello BiagioStorniolo (sabato 30 aprile)

bull ldquoCalcio terra di confine - Una terra se-parata ai confini del Ducato privilegied esenzioni nella Calciana del XVIIIsecolordquo intervento del dott FabrizioCostantini di Calcio Al termine del-la serata concerto di ldquoZanordquo giovanemusicista di Calcio con la partecipa-zione straordinaria di Charlie Cinelli(domenica 1deg maggio)

Tutti gli eventi della ldquoSettimanadella culturardquo calcense sono stati segui-ti da un folto pubblico che non ha man-cato di manifestare il proprio vivo ap-prezzamento per il livello e la qualitagravedelle diverse iniziative proposte nel-lrsquoambito della manifestazione culturaleprogettata e realizzata dallrsquoAmmini-strazione Comunale di Calcio

Ben volentieri la BCC ha sostenutocon un significativo contributo finan-ziario il ricco programma culturaledella manifestazione dimostrando intal modo di essere perfettamente in li-nea col proprio Statuto sociale nellaparte in cui viene affermato che la Ban-ca ldquosi distingue per il proprio orienta-mento sociale e per la scelta di costrui-re il bene comunerdquo

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO34

OOzata dal fenomeno della progressiva globalizzazione

Se lrsquoagricoltura italiana produce molte eccellenze egrave grazie anche al-la distintivitagrave dei nostri territori che ci permette di realizzare prodottiunici che solo noi abbiamo e che tutto il mondo ci invidia Dobbiamoperograve imparare a difendere queste eccellenze puntando soprattuttosulla valorizzazione della loro identitagrave Invece ci troviamo a confron-tarci con fenomeni molto dannosi come lrsquoagropirateria e lrsquoitalian soun-ding che sottraggono quote di mercato al Made in Italy e ne sminui-scono il valore soprattutto allrsquoestero Per non parlare del fatto che an-che nel nostro Paese molti prodotti sono spacciati per italiani quan-do italiani non sono Per questo come Coldiretti da tempo chiediamoche venga resa obbligatoria lrsquoindicazione dellrsquoorigine delle materieprime in etichetta a tutela dei produttori ma anche del consumatore

Il settore primario offre valide prospettive di occupazionealle giovani generazioniNegli ultimi tempi si egrave verificato un ritorno alla terra soprattutto da par-te dei giovani Il settore necessita di un ricambio generazionale e le op-portunitagrave non mancano grazie anche al fatto che oggi lrsquoaspetto multi-funzionale dellrsquoagricoltura offre occasioni interessanti per chi si vuoleimpegnare in questa attivitagrave Deve perograve essere chiaro che avviare una impresa agricola richiede passione impegno lavoro e molta preparazione

Qual egrave il profilo ideale dellrsquoimprenditore agricoloCome dicevo prima per svolgere lrsquoattivitagrave agricola servono passione impegno lavoro e molta preparazione Oggi non basta produrre bene bisognaanche saper vendere bene quindi servono competenze di marketing conoscenza delle moderne tecnologie informatiche propensione allrsquoinnovazio-ne e padronanza delle lingue Questrsquoultimo requisito ormai egrave quasi indispensabile percheacute il mercato di riferimento per il settore agricolo va oltre i no-stri confini nazionali e dobbiamo sfruttare anche le potenzialitagrave del turismo enogastronomico rivolgendoci ai turisti stranieri che vengono ad ammirarele nostre bellezze

Quali sono le prospettive future del settore agroalimentareNon egrave facile rispondere con poche parole a questa domanda Io credo che dovremo sempre piugrave puntare sulla qualitagrave e sulla sua valorizzazione maanche sulla tipicitagrave delle nostre produzioni e sul rapporto diretto con il consumatore Dovremo anche prestare la massima attenzione ai mercati este-ri dove il Made in Italy gode di grande considerazione

Come si pone la Coldiretti rispetto ai temi dellrsquoinnovazione in agricolturaEgrave un fattore che consideriamo strategico per le nostre imprese I giovani di Coldiretti da anni propongono il concorso Oscar Green unrsquoiniziativa chevuole proprio valorizzare le esperienze piugrave allrsquoavanguardia e al tempo stesso far crescere nel mondo agricolo una cultura sempre piugrave improntata al-lrsquoinnovazione

Quale ruolo riveste attualmente lrsquoagricoltura nel territorio della Bassa Pianura Bergamasca territorio che egrave stato investito negli ultimi anni dai pe-santi impatti ambientali causati dalla realizzazione di alcune grandi opere infrastrutturaliNegli ultimi anni si egrave verificato nella Bassa un consumo di suolo che ha rasentato la bulimia Lrsquoultimo censimento Istat ha evidenziato che nella pro-vincia di Bergamo si egrave perso piugrave del 20 per cento della superficie agricola con le opere costruite negli ultimi anni la situazione egrave ulteriormente peg-giorata Egrave stata inferta una ferita profonda in una delle zone piugrave fertili non solo della nostra provincia ma di tutta la Pianura Padana Sono convintoche presto ci accorgeremo dello scempio che egrave stato compiuto ma tornare indietro saragrave difficile Alle aziende agricole rimaste mi auguro venga datala possibilitagrave di proseguire la propria attivitagrave e che in futuro vengano fatte scelte diverse riguardo le politiche territoriali percheacute gli scenari che si pro-spettano sono decisamente preoccupanti Basti pensare che secondo un recente rapporto dellrsquoIspra (Istituto Superiore per la Protezione e la RicercaAmbientale) in Europa si perdono ogni ora 11 ettari di terreno e lItalia contribuisce per circa 15 a questo consumo con la perdita irreversibile di 6 -7 metri quadrati al secondo il doppio rispetto alla media Ue Sembra quasi che si sia persa la consapevolezza che il terreno egrave fondamentale per laproduzione alimentare il 95 per cento del nostro cibo dipende dalla disponibilitagrave di suolo fertile A causa dellrsquoutilizzo scriteriato che stiamo facendo delterritorio nel nostro Paese in un solo anno oltre 100mila persone hanno perso la possibilitagrave di alimentarsi con prodotti di qualitagrave italiani Forse vale lapena fermarsi e riflettere sulla qualitagrave del futuro che stiamo costruendo per le nuove generazioni

Linnovazione tecnologica egrave un fattore strategico anche per le imprese agricole

Gli agricoltori si confrontano con grandi difficoltagrave percheacute non riescono a gestire il mercato ma molto spesso ne sono vittime soprattutto nel caso dei settori tradizionali come quello della produzione del lattee della carne suina e bovina

lsquolsquoCalcio 23 aprile - 1deg maggio 2016

Settimana della CulturaIl Comune di Calcio ha progettato e realizzato una manifestazione culturaledi grande interesse anche grazie al sostegno finanziario offerto dalla BCC

Lrsquointeresse di Calcio per il mondo dellacultura e dellrsquoarte egrave visibile passeggian-do lungo le vie del paese Pittori dichiara fama hanno trasformato il borgoin un museo a cielo aperto (v articolo apag 47)

Non bisogna rimanere stupiti quin-di di fronte alla splendida iniziativa laldquoSettimana della culturardquo che si egrave aper-ta il 23 aprile ed egrave durata sino al 1degmaggio Nove giorni densi di eventiche hanno spaziato dalla pittura allastoria dalla musica al teatro senza di-menticare lrsquoapprofondimento di alcunitemi di stretta attualitagrave Il tutto nellameravigliosa cornice del Castello Sil-vestri unrsquoimponente costruzione situa-ta nel Parco dellrsquoOglio caratterizzatada ampi saloni una sala col camino inboiserie del 1600 suggestivi porticati etre torri

La ldquoSettimanardquo si egrave aperta il 23aprile con lrsquoinaugurazione accompa-gnata dal Corpo Bandistico San Gottar-do della ldquoMostra Arti Visiverdquo rasse-gna comprendente tre diversi momentiespositivi Il primo dal titolo ldquoPrincipidi aderenzardquo egrave stato curato da LorenzoMadaro e ha visto la partecipazione diotto artisti - connessi a diverse ricerchee linguaggi dalla pittura al video dal-lrsquoinstallazione alla cultura - che hannotrasformato e valorizzato gli spazi e gliambienti anche quelli piugrave insoliti pre-senti allrsquointerno del Castello Silvestri

Il secondo momento espositivo hamesso in luce le straordinarie capacitagravedi un designer di chiara fama interna-zionale Armando Milani Milani operanel campo del graphic design dal 1970Nel corso degli anni ha dedicato partedel suo tempo alla denuncia di alcunidei grandi problemi dellrsquoumanitagrave chesono un pericolo per il futuro dei nostrifigli come la guerra la fame e lrsquoinqui-namento Oggi alcuni dei suoi lavoridella ldquoHuman Design Collectionrdquo sonodistribuiti in tutto il mondo dalle Na-zioni Unite

Il terzo momento espositivo ha ri-

Settimana della Cultura Concerto di musica classica - Trio darchi (Calcio - Castello Silvestri 29 aprile 2016)

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 37OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO36

lsquolsquoRomano di Lombardia

LA STORIA IN PRIMO PIANONel mese di dicembre dello scorso anno egrave stato presentato il libro

ldquoLe fortificazioni venete di Romano di Lombardiardquo La BCC ha fornito il proprio sostegnoalla pubblicazione del prezioso volume scritto dallrsquoarch Bruno Cassinelli

ldquoLe fortificazioni venete di Romano diLombardiardquo il titolo non prefigura lemotivazioni che stanno dentro a unsaggio di questo genere Il tema ha ori-gine dalle lotte militari consumate neiprimi decenni del Cinquecento per laconquista dei vari territori italiani congli eserciti contrapposti in interminabi-li combattimenti in un susseguirsi dimosse e contromosse con vittorie esconfitte dellrsquouno o dellrsquoaltro schiera-mento Da un lato gli Asburgo di Ger-mania e Spagna dallrsquoaltro i Francesidi Luigi XII

Ma percheacute Romano fortificatoborgo medioevale in territorio veneto adue passi dai confini con lo Stato diMilano Il nostro borgo in quel lungoperiodo bellico per sua sfortuna si egravetrovato al centro del movimento deglieserciti mentre Venezia rimaneva as-sente reclamando la propria neutralitagrave

Quei ventrsquoanni di guerra convinse-ro Venezia a promuovere la fondazio-ne di una nuova invincibile fortezzaquella di Bergamo da attrezzare secon-

OOLIntervista

Bruno CASSINELLIArchitetto saggista e cultore di storia locale

Bruno Cassinelli ldquoMemoria storicadel territoriordquo Ti riconosci in questadefinizione o preferiresti essere chia-mato solamente architettoSono due aspetti di una stessa identitagraveLrsquoarchitettura egrave stata ed egrave tuttora la miaprofessione la ricerca storica egrave la miapassione A nessuna delle due potreirinunciare

Un architetto dunque con la passioneper la ricerca storica Ma da chi o dacosa deriva questa passionePenso che sia qualcosa che hai dentro eche nei tempi lunghi della vita puograve matu-rare e diventare passione oppure resta-re ligrave in attesa di conferme che non arri-veranno mai Nel mio caso egrave stata incoraggiata anche dagli studi universitari in quegli anni a Milano era tutto un sus-seguirsi di ldquo tesinerdquo storiche sullrsquoarchitettura ldquoIl palazzo di Teodorico a Ravennardquo oppure ldquoIl monastero vallombrosanodi Astino in Bergamordquo Tesine che abituavano alla ricerca storica con quel che ne consegue rilievi disegni ricostrutti-vi documentazione fotografica Poi una volta superato lrsquoesame tutto si esauriva oppure diventava la base di una cre-scita che non sapevi dove portava Una di queste tesine riguardava il nostro territorio ricordo ancora il titolo ldquo Per lasalvaguardia di quattro borghi storici Romano Martinengo Cologno Urgnanordquo Mi feci aiutare da due amici AntonioMaltempi e Mario Pozzoni Documentazione fotografica impaginazione e altro ancora Inconsapevolmente era natolrsquoembrione del gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

Cosigrave ha preso forma il gruppo CMP che tante pubblicazioni storiche ha prodottoNon eravamo consapevoli che stavamo diventando un gruppo omogeneo eravamo semplicemente amici con le stessepassioni ognuno aveva le proprie capacitagrave e le proprie conoscenze Nel frattempo - ero ancora studente agli ultimi esami- mi era stato affidato in collaborazione con lrsquoamico Andrea Costa lrsquoincarico per la progettazione del riordino delle ldquosa-grestie parrocchiali di Romanordquo Era unrsquooccasione da non perdere sia a livello professionale che di ricerca globale Daquel momento noi tre amici del futuro gruppo CMP - Andrea Costa non egrave mai stato interessato alla ricerca - avemmo lapossibilitagrave di frequentare capillarmente il complesso delle chiese per lrsquoespletamento dellrsquoincarico professionale Ci trovam-mo a contatto con opere drsquoarte oggetti antichi ormai dismessi e soprattutto documenti e memorie drsquoarchivio La ricerca elrsquoapprofondimento della storia attraverso i documenti drsquoarchivio divenne uno scopo non marginale delle nostre vite

Piugrave coraggio o piugrave incoscienza Piugrave incoscienza non crsquoegrave dubbio La ricerca non si fermograve piugrave divenne anzi una costante delle nostre giornate di finesettimana Nel 1970 il gruppo pubblicograve ldquoI mulini della Comunitagrave di Romanordquo e un anno dopo il secondo piugrave corposovolume ldquoCastrum de Rumano habet rochamrdquo

Come finanziavate le pubblicazioniSenza alcun mezzo Era impensabile togliere fondi alle magre risorse finanziarie di ciascuno di noi Facemmo quindi rigoro-

si preventivi puntando ini-zialmente su un numero as-sai limitato di copie in ge-nere non piugrave di cento Met-tevamo in vendita ogni co-pia al suo costo effettivocon un piccolo sovrapprez-zo nellrsquoarco di una settima-na le copie andavano a ru-ba e con il ricavato pagava-mo il tipografo Cominciaro-no poi a farsi avanti glisponsor il primo sponsor fula Parrocchia retta allorada monsignor Rivellini chefinanziograve totalmente nel1975 il volume ldquo a unachiesia catedral granda so-pra la piaza - Le chiese di

do i concetti piugrave moderni Quella for-tezza realizzata nella seconda metagrave delCinquecento non ha mai subigraveto un col-laudo bellico come avevano presuntoalcuni esperti militari prima della suacostruzione e come ripeteranno a piugraveriprese altri esperti cinquantrsquoanni piugravetardi quando le mura di Bergamo sa-ranno perfettamente funzionanti

Se una fortezza doveva essere co-struita - dicevano gli esperti - Romanoera il luogo piugrave idoneo lagrave dove gli eser-citi ponevano il campo in attesa dellrsquooradella battaglia Venezia cercograve di correreai ripari studiograve le possibili soluzioniformulograve grandiosi progetti ma alla finesi limitograve quando ormai la Repubblicaera avviata verso il tramonto e i perico-

li erano pressocheacute vanificati a realizza-re soluzioni ben piugrave modeste

Il saggio descrive tutto questo imodi nuovi di fare la guerra le lottemilitari e diplomatiche gli intermina-bili dibattiti relativi alle strategie lemappe i progetti le armi

Mirko RossiDesigner

Dalle Prefazioni

Credito Cooperativo una Banca senza muri - Battista De Paoli Presidente BCC

Cegrave stato un bel dibattito allinterno del Consiglio di Amministrazione della nostra Banca circa lopportunitagrave di dedicare risorse alla pubblicazione di libri() Lattualissima tematica di questo saggio (erigere muri difensivi spesso inutili) ha imposto una riflessione e ne ha suggerito lattenta valutazione() Noi del Credito Cooperativo continuamo a ritenerci una Banca che vuole essere differente e giudicata nello specifico per come si pone e per quel-lo che fa a favore della sua gente e del suo territorio Quindi abbiamo deciso di pubblicare questo libro Leggendolo scopriremo i mutamenti del pae-saggio urbano nel suo divenire sino a comprendere il significato della sua forma attuale

Saggezza di ieri saggezza di oggi - Mons Tarcisio Tironi Prevosto emerito e direttore del MACS

Professionista riconosciuto e apprezzato non ultimo anche per il suo essere qualificato artefice dellallestimento delle oltre trenta mostre messe in at-to dal MACS larchitetto Bruno Cassinelli si conferma in questa pubblicazione fine studioso e abile ricercatore () La fatica di Cassinelli rende piugrave fa-cile la conoscenza e lapprezzamento della ricca storia di Romano Mi auguro che questa pubblicazione diventi un ulteriore stimolo a valorizzare sempredi piugrave il molto che la nostra cittagrave possiede oltre a ciograve che resta delle fortificazioni venete

Conoscere il passato per costruire il proprio futuro - Sebastian Nicoli Sindaco di Romano di Lombardia

Bruno Cassinelli ci dona un nuovo spaccato della nostra Cittagrave () Le fortificazioni le mura hanno rappresentato in modo emblematico limportanza stra-tegica e la forza di un borgo di una cittagrave () La storia del mondo egrave contrassegnata da muri () Le mura danno il senso di protezione di vicinanza masegnano in modo inequivocabile chi sta dentro e chi sta fuori chi egrave incluso e chi egrave escluso chi fa parte del noi e chi no () Grazie alla Banca di Cre-dito Cooperativo dellOglio e del Serio che ha pubblicato questo importante saggio i romanesi hanno ora unoccasione in piugrave per pensare alla nostra cit-tagrave e alla sua importanza Per conoscere il nostro passato Per costruire il nostro futuro

Larchitetto Bruno Cassinelli intervistato dal designer Mirko Rossi

Lopera in due volumi Rubini Luomo e lartista realizzata dal gruppo CMP Cassinelli Maltempi Pozzoni

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 39OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO38

OORomanordquo che ci diede notorietagrave al di fuori dei ristretti confini Gli sto-

rici dellrsquoarte negli anni seguenti se ne sono abbondantemente servi-ti per le loro ricerche Il Comune incominciograve poi a prenotare anticipa-tamente un certo numero di copie della nuova pubblicazione ma an-che ditte private presero lrsquoabitudine di prenotare alcune copie per i lo-ro regali natalizi Il meccanismo era ormai avviato

Le Istituzioni locali furono dunque estranee a questa forma difinanziamento delle vostre pubblicazioniLe nostre iniziali pubblicazioni erano troppo modeste per com-petere con le corpose e ricche pubblicazioni delle Istituzioni pub-bliche e delle Banche di quegli anni ma ben presto si interessa-rono a noi le Casse Rurali del territorio Nel 1985 la Cassa Ru-rale e Artigiana di Covo ci commissionograve la pubblicazione di ldquoTer-ra di Covo nel bergamascordquo e un anno dopo la Cassa Rurale eArtigiana di Bariano il volume ldquoBariano profilo storicordquo Ma lapubblicazione che ci ha dato piugrave soddisfazione egrave stata quella del1993 finanziata dalla Cassa Rurale e Artigiana di Calcio e CovoldquoRubini lʼuomo e lʼartistardquo in due corposi tomi in un cofanetto Ciha dato notorietagrave a livello internazionale tra gli appassionati del-la musica lirica

Quanto ha influito il vostro legame con il territorioEgrave stato determinante Ognuno di noi occupava una posizione specifica nella societagrave locale eravamo conosciuti e stimati egrave doveroso pertanto affermare cheabbiamo avuto un grande aiuto dalla gente che ci conosceva e stimava

Tutto questo riguarda la tua passione la ricerca storica E lrsquoarchitetturaNon ho mai avuto problemi con la mia professione fin dagli esordi era peraltro lrsquoepoca del boom economico la mia propensione alla ricerca storica mi av-vantaggiava e mi portava verso il restauro di edifici storici e monumentali Prima del restauro di ogni monumento ero portato al suo approfondimento stori-co e questo faceva la differenza anche nei risultati In quegli anni il restauro dellrsquoarchitettura non era materia drsquoinsegnamento ero stato costretto pertantoad approfondire in ogni dettaglio la conoscenza delle tecniche e dei materiali degli edifici che ero chiamato a restaurare Avevo poi conosciuto e mi ero fat-to amico di restauratori di opere drsquoarte con i quali ho poi avviato forme di collaborazione durate in alcuni casi unrsquointera vita

Ci sono stati incarichi prestigiosi o comunque significativiIndubbiamente Voglio ricordarne alcuni anzitutto il restauro della facciata della chiesa di Santo Spirito in Bergamo realizzato nel 1970 -71 con lrsquoinserimentodellrsquoimponente scultura bronzea ldquoLa discesa dello Spirito Santordquo dellrsquoartista comasco Alberto Somaini Il restauro era voluto e finanziato dal cardinale di BostonRichard Cushing quale omaggio a Papa Giovanni XXIII Un restauro che allora destograve molto interesse e scalporeNel 1976 il progetto di restauro della ldquoCripta dei Vescovi nel Duomo di Bergamordquo con le dodici arche marmoree dove giacciono i Vescovi morti dal Novecentoa tuttrsquooggi Due anni piugrave tardi il restauro del cosiddetto ldquoPalazzo altomedievale di Calepiordquo Infine nel 2013 il restauro della ldquoChiesa romanica di San Tomegraverdquo

in Almenno ancor oggi in progetta-zione per il secondo lotto A questi sidovrebbero aggiungere altri numero-si restauri meno prestigiosi certa-mente ma non meno importanti chie-se palazzi campanili pavimentazio-ni di piazze e strade di centri storiciTutte opere sotto vincolo del Ministe-ro per i Beni Culturali

E nella nostra zonaIl restauro di cui mi sento piugrave orgoglio-so per la nostra zona egrave quello dellrsquoan-tica chiesa trecentesca di ldquoSantʼAn-drea a Mornico al Seriordquo importantis-sima dal punto di vista degli apparatipittorici nella quale ho potuto inserireanche arredi liturgici marmorei e li-gnei di grande impatto da me proget-tati Egrave peraltro un restauro finanziatodalla BCC di Calcio e Covo

Avrai pure avuto qualche criticaMi egrave rimasta impressa quella ricevutapubblicamente alla presentazione delrestauro della facciata della chiesadel Santo Spirito La sala era gremitadi pubblico e un personaggio assai

noto mi ha pubblicamente interpellato dichiarando la sua perplessitagrave per la solu-zione che lasciava alla vista - era una novitagrave a quel tempo - quel che restava del-lrsquoantica chiesa quattrocentesca i resti incompiuti di un intervento cinquecentescolrsquoarchitettura non finita della chiesa settecentesca e infine lrsquoinserto modernissimodella scultura gigante di Somaini Spiegai che era mia intenzione rendere nella lo-ro specifica realtagrave omogeneo e definitivo quellrsquoapparente disordine storico che va-lorizzava e rendeva attuale il contesto cittadino

Solo restauri dunqueNo certo Oltre ai progetti di restauro monumentale che ho sempre portato avan-ti personalmente ho realizzato progetti in diversi campi sia civili che religiosispesso su incarico di amministrazioni pubbliche nei primi anni con il mio studiocollaborava lrsquoamico architetto Andrea Costa con il quale ho realizzato alcuni bat-tisteri il centro giovanile di Torre Boldone una chiesa in Bergamo oltre a grandiedifici commerciali e alcuni edifici residenzialiSuccessivamente Andrea Costa ha proseguito sulla propria strada mentre io hocontinuato in solitaria progettando ville residenziali opere pubbliche di vario ge-nere accanto a opere a carattere religioso un campanile diverse cappelle perIstituti Religiosi e Parrocchie importanti arredi liturgici o commemorativi marmo-rei e ligneiCon la collaborazione di mio nipote Mario Cassinelli ho poi realizzato alcuni im-portanti edifici nel centro storico di Seriate il centro giovanile di Villa drsquoAdda e lanuova sede della BCC di Calcio e Covo nel comune di Calcio

Ma tutto questo lavoro come poteva conciliarsi con lrsquoattivitagrave di ricerca e con letue tempisticheCredo che il tempo sia adattabile alla volontagrave di ciascuno di noi Tutto egrave possibi-le se lo si desidera veramente

Sessantrsquoanni di indissolubile rapporto con lrsquoarte Qualche artista da ricordareNe dovrei ricordare tanti Alcuni sono passati nella mia vita come luminose me-teore altri sono divenuti per qualche piugrave stabile stagione partecipi del mio per-corso Con molti di loro ho collaborato per i miei progetti Alcuni sono assai notialtri assai meno importanti ma ognuno egrave diversamente ricco dentro Ricorderogravesoltanto gli artisti piugrave importanti quelli noti a livello internazionale a Palermo hoconosciuto e mi son fatto amico per due giorni soltanto di Pietro Consagra scul-tore simbolico di grande valore a Roma nellrsquoarco di unrsquounica intensa giornata hofrequentato lo studio di Umberto Mastroianni scultore e poeta con il quale ho concordato uno scambio culturale nonmai concretizzatoPer Giacomo Manzugrave ho curato un piccolo incarico professionale per la realizzazione su suo disegno della tomba delfiglio Pio Mi sono un giorno per un equivoco non mai risolto involontariamente scontrato con lo scultore Andrea Ca-scella artista a me particolarmente caro Mi accorgo a questo punto che sto citando solo scultori ma egrave forse giusto co-sigrave percheacute sento un particolare legame con la scultura

Arte e spiritualitagrave Che rapporto hai con la spiritualitagraveQuando ogni giorno hai contatti professionali con le chiese e con lrsquoarte sacra egrave inevitabile lrsquoincontro con la spiritualitagraveMa in quel momento concentrato come sei su quel che stai progettando egrave la tua razionalitagrave ad avere il sopravventoMa nei rari momenti in cui avviene il contatto con lrsquointima tua interioritagrave quel che stai progettando si trasforma in pre-ghiera

Storico saggista letterato ma anche uomo marito padre e ora anche nonnoLa famiglia egrave lrsquoessenza della vita egrave il punto drsquoequilibrio Attorno a questo cuore pulsante ruota tutto il resto

Progetti per il futuroAlla mia etagrave si fatica a progettare il futuro Hai la sensazione che il futuro ti abbia giagrave scavalcato con le nuove genera-zioni Ripenso allora allrsquoanziano personaggio che mi aveva interpellato alla cerimonia di presentazione del restauro del-la facciata della chiesa di Santo Spirito Dalla mia risposta egli aveva capito che il suo modo di sentire era stato supe-rato dalla mia esuberanza giovanile ero io in quel momento il futuro Ora sono io a subire le stupende novitagrave delle nuo-ve generazioni sono loro il futuro Posso tuttavia continuare in solitudine a programmare giorno dopo giorno quel chemi appassiona

Hai qualcuno da ringraziareEgrave troppo difficile una scelta come questa ho troppi debiti con chi mi egrave stato accanto e correrei il rischio di fare piugrave di unadimenticanza Mi limiterograve a ricordare mio fratello Ermanno il maggiore di noi cinque fratelli Mi ha seguito come un pa-dre senza sostituirsi a mio padre Lui piugrave di ogni altro ha creduto in me ha scelto il mio indirizzo universitario ha apertoil mio studio professionale e fincheacute egrave stato con noi ha seguito senza sopraffazione ogni fase della mia vita

Grazie BrunoLa sede legale di Calcio della BCC una delle molteplici opere progettate dallarch Bruno Cassinelli

Il gruppo CMP al completo da sinistra Mario Pozzoni Antonio Maltempi e Bruno Cassinelli

Profilo biografico

Bruno Cassinelli architetto egravenato a Romano vive e lavoraa BergamoLibero professionista operanel settore dellʼarchitettura ci-vile ma soprattutto nel settoredellʼarchitettura sacra e del re-stauro monumentaleAppassionato dʼarte studiosodi architettura e di storia loca-le ha pubblicato individual-mente o in collaborazione conaltri studiosi numerosi volumisu argomenti vari del territorioe di altre cittagrave lombarde Hacollaborato con riviste dʼarte econ istituti culturali bergama-schi lʼAteneo di Scienze Let-tere ed Arti il Centro StudiTassiani lʼAntenna europeadel Romanico il Museo di Artee Cultura Sacra di Romano diLombardia

Intervista a cura di Mirko Rossi

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 41OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO40

lsquolsquoTreviglio aprile maggio 2016

RISORSE PER CAPIRE MEGLIO LrsquoECONOMIAUna nuova associazione per cercare di scoprire i segreti dellrsquoeconomia La nostra BCC

ha sostenuto in diversi modi le prime attivitagrave del sodalizio

Nello scorso mese di febbraio a Trevi-glio egrave stato fondato e ha iniziato a ope-rare un nuovo sodalizio con lo scopo difar avvicinare le persone non addette ailavori ai complessi temi dellrsquoeconomiaTale sodalizio fondato dai trevigliesiBeppe Maridati Marco Brulli BeppeVandai e Luca Colleoni egrave stato deno-minato ldquoRisorse - Associazione cultu-rale per capire meglio lrsquoeconomiardquo Isoci fondatori sono stati affiancati daun qualificato Comitato scientificocomposto dai professori Pietro Ferri(giagrave docente di economia politicanellrsquoUniversitagrave Cattolica di Milano enelle Universitagrave di Torino Trento eBergamo) e Anna Maria Variato (do-cente dellrsquoUniversitagrave di Bergamo - Di-partimento di Scienze aziendali eco-nomiche e metodi quantitativi) La se-de di ldquoRisorserdquo ha trovato unrsquoadeguatacollocazione in unrsquoampia sala del Li-ceo Economico Sociale Guglielmo

Oberdan di TreviglioLrsquoAssociazione ha in programma

di estendere il proprio ambito drsquointer-vento da Treviglio ai comuni della Bas-sa Pianura Bergamasca in particolareRomano di Lombardia Al riguardosin dallrsquoinizio si sono concretizzaticontatti proficui con lrsquoAmministrazio-ne comunale romanese e con alcuniimportanti Scuole Secondarie di 2deggrado della zona

Qual egrave stata la spinta che ha mosso

gli ideatori del progetto culturale Per-cheacute gli stessi hanno deciso di concen-trare i loro sforzi sul fronte del mondodellrsquoeconomia

Lrsquoeconomia non egrave mai stata tanto alcentro dellrsquoattenzione dei media comein questi ultimi anni Mai prima drsquooraalcuni suoi concetti sono oggetto di co-sigrave insistito richiamo restando tuttaviaoscuri per la maggioranza degli ascol-tatori o dei lettori

Non si tratta solo di recepire i ter-mini e i concetti che ci vengono comu-nicati dalla televisione o dalla ldquoreterdquonon si tratta solo di rendere ldquofamiliarirdquoconcetti ripetuti continuamente dai me-dia e memorizzati passivamente con lasensazione di sentirsi informati

Un approccio piugrave diretto e menoldquotelegraficordquo rispetto a quello dei massmedia con fonti autorevoli puograve rende-re piugrave comprensibile e persino piugrave af-fascinante una materia che tanto inci-de sulla vita individuale e collettivama altrettanto appare ostica

Con ldquoRisorserdquo i fondatori hanno in-teso rispondere a questa crescenteaspettativa dei cittadini che di fronte a

una crisi prolungata avvertono la ne-cessitagrave di comprendere davvero Non sitratta quindi di soddisfare soltanto unbisogno puramente culturale bensigrave an-che vitale

Con le iniziative di ldquoRisorserdquo vieneofferto un percorso culturale in materiasocio-economica rivolto a cittadininon specialisti I tempi sono maturi perrendere piugrave accessibile e ldquodemocrati-cordquo il sapere economico

Gli strumenti individuati da ldquoRi-sorserdquo sono conferenze lezioni dibat-titi e tavole rotonde con relatori quali-ficati sviluppando i contatti con lescuole le biblioteche i centri culturalie le Universitagrave

Egrave proprio sulla base di queste con-siderazioni che nel periodo aprile-mag-gio ldquoRisorserdquo ha organizzato e realiz-zato il 1deg Ciclo di conferenze dedicatoal tema ldquoLrsquoeuro quale futurordquo (vbox) ciclo seguito costantemente da unrilevante numero di persone compren-dente tra lrsquoaltro anche una quota si-gnificativa di giovani studenti

Info Associazione RisorseMarco Brulli - 3463063556

OO1deg Ciclo di conferenze di ldquoRisorserdquo

ldquoLrsquoeuro quale futurordquo

Nel 1949 lʼeconomista francese Jacques Rueff disse ldquoLʼEuropa si faragrave attraverso la moneta o nonsi faragraverdquo Per decenni fu questo lʼobiettivo E fu lʼeconomia a trainare lʼintegrazione europea Ma rag-giunta la meta la situazione si egrave rovesciata Sembra essere lʼeconomia a mettere in pericolo lʼin-tegrazioneAl settimo anno di crisi egrave giusto chiedersi dove affonda le sue radici Non egrave certo un sottoprodottodi quella americana Egrave crisi della zona euro a tutti gli effetti Ma dipende dallʼeuro in seacute da errori digestione o da egoismi nazionaliLa crisi egrave pure divisiva Con tanto di vinti e di vincitori Ma saragrave cosigrave per sempre Quali le prospet-tive Egrave in vista una riduzione della disoccupazione Che effetti ha prodotto la politica dellʼausteritagraveE la ferrea volontagrave di ottenere il pareggio di bilancio egrave un fatto positivo o negativoE come ne usciragrave il nostro Paese dopo aver messo il vincolo del pareggio di bilancio in Costituzionee dopo tanti sacrifici Dal 2007 la nostra manifattura si egrave contratta del 25 Possiamo recuperare odobbiamo rassegnarci a deindustrializzarci E lʼeuro Va riformato tenuto cosigrave comʼegrave o abbandonatoNel corso di cinque incontri hanno affrontato i predetti temi con serietagrave scientifica i seguenti eco-nomisti ed esperti di rango

14 aprile 2016 - Prof Luca Fantacci (docente di storia economica - Universitagrave Bocconi)Come si egrave giunti allrsquoEuro e come funziona

21 aprile 2016 - Profssa Annalisa Cristini (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Come risolvere la crisi dellrsquoEuro

28 aprile 2016 - Prof Sergio Cesaratto (docente di economia politica - Universitagrave di Siena)Unrsquoaltra Europa egrave possibile

5 maggio 2016 - Dott Roberto Romano (ricercatore presso il Centro di ricerca e studi della CGIL)Lrsquoimpatto dellrsquoEuro sul sistema produttivo italiano

12 maggio 2016 - Profssa Anna Maria Variato (docente di economia politica - Universitagrave di Bergamo)Dott Vladimiro Giaccheacute (presidente del Centro Europa Ricerche di Roma)

Dott Beppe Vandai (presidente del circolo Voltalacarta di Heidelberg Germania)Il ruolo della Germania nel sistema Euro

Dallalbum fotografico 1deg Ciclo di conferenze di Risorse

Il 1deg ciclo di conferenze dellAssociazione Risorse si egrave svolto presso lAuditorium della Biblioteca di Treviglio In alto da sinistra intervento del prof Sergio Cesa-ratto (28 aprile 2016) intervento del dott Roberto Romano (5 maggio 2016) interventi della profssa Anna Maria Variato e del dott Beppe Vandai (12 maggio 2016)

Avv Beppe Maridati presidente del sodalizio Ri-sorse - Associazione culturale per capire meglioleconomia

La parola chiaveECONOMIA

Dal latino oeconomĭa greco οἰκο-νομία comp di οἶκος laquodimoraraquo e -νομία laquo-nomiaraquo (propr laquoamministra-zione della casaraquo) la voce si egrave diffusaper il tramite del fr eacuteconomie (cosigrave co-me i der economico economistaeconomizzare attrav il fr eacuteconomi-que eacuteconomiste eacuteconomiser)Dal vocabolario Treccani

Leconomia politica considerata co-me ramo della scienza dello statista edel legislatore si propone due fini di-stinti primo quello di provvedere diun abbondante reddito e di abbondan-ti mezzi di sussistenza la popolazione

o piugrave esattamente di metterla in gradodi provvedere se stessa di tale redditoe di tali mezzi di sussistenza secon-do quello di fornire allo stato o alla re-pubblica un reddito sufficiente ai servi-zi pubblici Essa si propone di arricchi-re tanto il popolo che il sovrano

Adam Smith (1723 - 1790)

Lʼeconomia politica egrave uno studio delgenere umano negli affari ordinari del-la vita essa esamina quella parte del-lʼazione individuale e sociale che egrave piugravestrettamente connessa col consegui-mento e con lʼuso dei requisiti mate-riali del benessere Cosigrave essa egrave da un

lato studio della ricchezza dallʼaltro ilpiugrave importante egrave una parte dello stu-dio dellʼuomoAlfred Marshall (1842 - 1924)

Leconomia egrave la scienza che studia lacondotta umana nel momento in cuidata una graduatoria di obiettivi si de-vono operare delle scelte su mezziscarsi applicabili ad usi alternativiLionel Robbins (1898 - 1984)

Leconomia e lo studio del modo in cuile societa utilizzano risorse scarse perprodurre beni utili e di come tali benivengono distribuiti tra i diversi soggettiPaul Anthony Samuelson (1915 - 2009)

Leconomia la teoria economica nonpuograve essere separata dalla ideologia edalle preferenze individuali leconomi-sta non puograve essere totalmente obietti-vo non egrave possibile per la natura stes-sa della disciplina Mentre il biologo o ilfisico studiano un mondo cui non ap-partengono leconomista studia un ag-gregato umano di cui egli stesso fa par-te ecco percheacute lelemento ideologiconon egrave eliminabile ma questo egrave un mo-tivo per cercare di tenerlo sotto control-lo e per non arrendersi alle possibiliconseguenze negative che lelementoideologico puograve avere sullanalisiPaolo Sylos-Labini (1920 - 2005)

4342

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

medievisti italiani - se il termine ldquose-riolardquo in dialetto lombardo e veneto si-gnifica piccolo corso drsquoacqua un moti-vo ci saragrave Effettivamente gran partedelle rogge e canali che bagnavano lepianure orobiche si estraevano dal Se-rio e dal Brembo Alla base di questofatto vi erano motivi di tipo giurisdizio-nale dato che lrsquouso delle acque del-lrsquoAdda era stato riservato in trattatiquattrocenteschi alla cittagrave di Milano edato che - come detto nel numero pre-cedente del Melograno - anche il fiumeOglio era oggetto di controversie inter-nazionali non rimaneva che affidarsi arisorse idriche indubitabilmente di ra-gione veneta Da ciograve deriva lrsquoimportan-za dedicata al Serio da tutte le descri-zioni geografiche del Bergamasco daquella di Giovanni Da Lezze del 1596fino a quella di Vincenzo Formaleoni difine Settecento Un uso non marginaledi questo fiume era certamente quellodella pesca in un recente volume sulmercato ittico del Milanese GiorgioDellrsquoOro riporta come diversi naturali-sti in passato pensavano che la prove-nienza di quasi tutti i pesci lombardifosse il Serio Anche in questo casodoveva pur esserci un qualche fonda-mento alla base di questa credenza

Lrsquoirrigazione della fascia di terrenocompresa tra Adda e Serio permettevadi porre un limite a uno dei problemicronici del Bergamasco moderno quel-lo della mancanza di granaglie Tutta-via il carattere per molti versi torrenti-zio del Serio esponeva a seri rischi dialluvione tutte le comunitagrave adiacenti alcorso del fiume a partire da SeriateRomano e Crema Nel 1512 ad esem-pio laquoseguigrave un inondatione [sic] terribi-

le di tutti li fiumi amp torrenti di Berga-masca che allagando gran parte delpaese infiniti danni alla campagna ampalle case cagionaronoraquo riportograve padreDonato Calvi La roggia Morla avevaabbandonato il suo solito cavo e laquoscor-reva per la strada a guisa drsquoun nuovofiumeraquo mentre altri piccoli ruscelli siingigantirono causando lrsquoabbattimentodi case e la perdita di molte vite umaneIn molti luoghi nel cuore della pianuracome al monastero di Santa Maria diRomano si poteva giungere solo conlrsquoausilio di barche La comunitagrave tuttaanzi correva il rischio di essere com-pletamente allagata come si scriveva afine Cinquecento alcuni rami del Seriopotevano far laquorestar[e] la terra in isolacon dar molta spesa per la reparationeraquo

Difficile invece per lrsquoirregolaritagravedella sua portata navigarlo raramente iprodotti arrivarono alla fiera di Cremavia acqua Piugrave facile al limite traspor-tarci i tronchi e il legname ottenuto daiboschi della parte superiore della pro-vincia bergamasca che hanno contri-buito in maniera decisiva alla fervidaedilizia milanese del XVIII secolo

Giovanni Maironi Da Ponte grandeuomo di cultura vissuto a cavallo traSette e Ottocento raccontava anche dicome nel corso del Serio si potesserotrovare - come si faceva nel Ticino -delle pagliuzze drsquooro Spesso i risultatinon erano eccellenti ma qualcuno riu-sciva perfino a sopravvivere dedicando-si esclusivamente a questa attivitagraveLrsquolaquooro del Serioraquo tuttavia era ben al-tro lrsquoenergia (pulita) che riservava allelavorazioni industriali delle valli e lrsquoac-qua che nonostante tutto riusciva a ri-servare ai terreni della pianura

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Il fiume Serio in etagrave venetalaquoMirabile quantunque spesse volte seccoraquo

Fu la Descrizione topografica e storicadel Bergamasco di Vincenzo Forma-leoni del 1777 a riservare al fiume Se-rio le parole citate nel sottotitolo diquesto intervento Il suo corso davasempre secondo Formaleoni laquolrsquoanimaal trafficoraquo non tanto per la navigazio-ne ammetteva e forse nemmeno trop-po per lrsquoagricoltura (laquonelle stagioniasciutte ha solo tantrsquoacqua che bastaper empire i vasi delle seriole che da

OO

esso derivanoraquo) ma percheacute con la suacorrente alimentava lrsquoazione di maglisegherie folli e filande sparsi nella val-le che prende ancora oggi il suo nomeAnche nel caso del Serio perciograve siamodi fronte a un fiume che ha plasmato ilterritorio il paesaggio e soprattutto lasua economia

Tra Gandino Clusone e Vertova siconcentrava gran parte del prestigioche circondava il sistema produttivodel Bergamasco drsquoetagrave moderna I lani-fici della Serenissima erano entrati inuna fase di ristagno e declino tra Cin-que e Seicento e vi rimasero almeno fi-no alla rinascita della fabbrica della fa-miglia Rossi di Schio in compensonella maggior parte della Terrafermaveneta si era affermato perentoriamen-te il settore serico A Bergamo e din-torni al contrario la produzione deipannilana aveva retto egregiamente etoccograve il suo apice nella seconda metagravedel Seicento mentre nel secolo succes-sivo conobbe alti e bassi che autorizza-no a parlare di una relativa crisi anchenella nostra provincia

I lanifici bergamaschi e in partico-lar modo quelli del proto -distretto in-dustriale della val Seriana erano al

Il Serio fra Fara e Fornovo Il fiume causava spesso gravi danni alle coltivazioni con le sue piene autunnali(Mappa del XVIII secolo Bergamo Biblioteca A Maj Fondo Confini A 173)

LrsquoAUTORE

Fabrizio CostantiniCalcio

Dottore ricerca in Storia Economica

Il fiume Serio

Nel seno degli aspri monti impetuosamente calano nelle Valli Bergamasche molti rami dacque che formano ed alimentano li due principali fiumi della ProvinciaBrembo e Serio Alcuni di questi rami da perenni sorgenti anno principio e vita ed altri da piccoli ma inesausti Laghi scolano in abbondanza Una catena di montialtissimi scoscesi ed inabitabili ergesi nel centro di questa parte di Provincia e in due per cosigrave dire la separa cominciando dai Comuni di Oneda ed Oltralcolle esempre piugrave inalzandosi fino al Passo di Coca dividono le sorgenti del Serio e del Brembo Alle falde occidentali di questi monti altissimi vedesi da molte sorgenti evarj Laghi scaturire il Brembo ed alle orientali da diversi altri Laghi nascer si mira il Serio []

Il Serio ha Mezzodigrave dellaltissimo Monte Canale tra la sua origine da un piccol Lago detto Barbellino ed alle falde orientali dellaltro Monte di Cornarossa riceve puralimento dal Lago di Cocha per mezzo di un ramo dacqua che da quello ne scola

Queste due sorgenti unitesi sopra Maslana col nome di Serio calano a Bondione ovegrave ingrossato daltro ramo proveniente dal Lago della Foppa di Bondion postoa Levante di quello di Barbellino e poco sotto da un altro influente che deriva dal Lago di Cornarossa situato dalla parte di Ponente Tutte queste acque riunite ca-lano a Fiumenegro e scorrono col nome di Serio nel seno delle Valli che da questo fiume ricevono il nome

Accresciuto e ingrossato in tutto il suo corso da molti piccoli torrenti a Levante ed a Ponente giugne fino ad Albino ove a spese della Cittagrave fu giagrave estratta quella Seriolache fra Alzano maggiore e Alzano di sopra scorrendo viene a lambire in parte li Borghi di Bergamo e di lagrave parte ad irrigare le campagne della Quadra di Mezzo

Vincenzo Antonio Formaleoni

Descrizione topografica e storica del Bergamasco (1777)

centro di reti commerciali che si potreb-bero definire in relazione al tempo incui si svilupparono globali Le ditte - fa-mose le gandinesi Rottigni e Bonduri - siservivano certamente delle lane localima anche di quelle piugrave pregiate fatte af-fluire dalla Spagna e dalla Puglia Spes-so pugliese ma anche istriano o di Cor-fugrave era lrsquoolio drsquooliva che affluiva agliscali di Venezia e Genova lrsquoolio era unamateria prima fondamentale per irrobu-stire il tessuto in alcune fasi della lavo-razione Coloranti e composti chimicierano acquistati a Venezia ma arrivava-no a loro volta dal Medio Oriente Il pro-dotto finito veniva venduto nelle fiere ditutto il Vecchio Continente a metagrave Sei-cento la Bonduri di Gandino spacciava ilsuo filato tra Regno di Napoli BolzanoAmsterdam San Gallo Germania meri-dionale lrsquoattuale Slovenia forse anchenel regno polacco Il Serio oltre a forni-re lrsquoacqua necessaria alle operazioni dipulitura risultava fondamentale ancheper muovere le primitive - ma efficienti -macchine per la battitura e filatura deipanni Allo stesso modo il Serio e i ca-nali da esso derivati alimentavano se-gherie e magli per la lavorazione dei mi-nerali ferrosi

Persa gran parte della sua energiacinetica il fiume cominciava a scorrerenella sezione inferiore della provincia ein tratto pianeggiante Qui prevalevalrsquouso agricolo delle sue acque anchese come detto in precedenza giagrave in etagravemoderna si doveva fare i conti con unaportata non sempre allrsquoaltezza delle ne-cessitagrave Parafrasando comunque ciograve chescrisse in uno dei volumi della Storiaeconomica e sociale di Bergamo Gior-gio Chittolini - fra i maggiori storici

Il fiume Serio nei pressi del paese di Bariano

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 45OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO44

lsquolsquoALLE RADICI DELLO SVILUPPOINDUSTRIALE BERGAMASCO

Il territorio alle origini del carattere polivalente e policentrico dellrsquoeconomia bergamasca

ti secoli divenendo progressivamenteun settore di distinzione e di afferma-zione sul mercato internazionale assu-mendo per un lungo periodo un ruolopredominante nellrsquoambito dellrsquoecono-mia di questa provincia di confine del-la Serenissima Portata a Bergamo daimprenditori svizzeri la seta trovograve ter-reno fertile riuscendo nel tempo ad im-porsi in termini di qualitagrave dei filati su-gli standard di riferimento costituiti al-lora principalmente dai filati piemon-tesi Protagonista nellrsquoeconomia berga-masca nei due secoli che precedono ildecollo industriale conobbe fasi alter-ne determinate sia dallrsquoevoluzione deimercati di sbocco sia dallrsquoagguerritaconcorrenza nazionale ed internaziona-le che caratterizzograve il setificio in questafase intensa del suo sviluppo Le attivi-tagrave legate alla seta riguardarono lrsquointerociclo di produzione e lavorazione 1) la gelsibachicoltura ovvero la col-

tivazione della pianta del gelso ci-bo esclusivo del baco da seta abbi-nata allrsquoallevamento del baco Que-sta attivitagrave era svolta dai contadiniper conto dei proprietari dei fondie in minor misura in modo auto-nomo per integrare il basso redditomezzadrile

2) la trattura ovvero la fase di dipana-zione delle bave dei bozzoli poiriunite in un determinato numeroper formare un filo di seta da inna-spare La trattura avveniva nelle fi-lande dove i bozzoli erano portatigiagrave essiccati e divisi in gruppi di co-lore e grossezza pressocheacute omoge-nei Qui erano posti in bacinellecon acqua riscaldata per trovare ivari capi e per sciogliere la sericinaun componente della bava che scio-gliendosi parzialmente a contattocon lrsquoacqua faceva sigrave che le bave sisaldassero tra loro formando ununico filo durante la lavorazioneUna volta dipanati tutti i capi que-sti erano riuniti da una filatrice cheli avvolgeva su una tavella e li in-

crociava in modo da saldare le bavetra loro Il prodotto cosigrave ottenutoera definito seta greggia

3) la torcitura ovvero la torsione delfilo su se stesso che assumendo laforma di unrsquoelica aumentava lasua tensione e la sua resistenza Daquesta lavorazione effettuata neitorcitoi o filatoi si ottenevano duetipi di filati lrsquoorganzino che forma-va generalmente lrsquoordito del tessutoche destinato ad essere sottopostonel telaio al continuo sfregamentodel pettine era prodotto con le setegregge migliori la trama realizzatacon sete meno pregiate era destina-ta a riempire i vuoti lasciati dallrsquoor-ganzino La qualitagrave del filato misu-rata in denari normalmente da 18 a48 era determinata tramite ldquolrsquoas-saggiordquo effettuato con bilance diprecisione e da essa dipendeva ilprezzo del prodotto

4) la tintura 5) la tessitura effettuata nellrsquoOttocento

con telai manuali e prevalentementea domicilio

6) il commercio In una prima fasequestrsquoultima attivitagrave fu prerogativadi abili setaioli appartenenti alla co-munitagrave svizzera giunta a Bergamo

dai Grigioni e dalla zona di Zurigoterre con le quali Bergamo avevaconsolidato nei secoli importantirapporti commerciali Tuttavialrsquoimprenditorialitagrave bergamasca sep-pe farsi valere anche in tale ambitocon lrsquoingresso di nobili possidentiterrieri che colsero abilmente le op-portunitagrave di notevoli guadagni ag-giuntivi al reddito agricolo grazieagli alti prezzi raggiunti dai bozzolie dai semilavorati della seta

Nel XVII secolo furono introdotte im-portanti innovazioni tecnologiche cherivoluzionarono unrsquoattivitagrave sino ad al-lora svolta essenzialmente in modomanuale e decentrato presso i domici-li dei filatori Si trattograve dellrsquointroduzio-ne dei mulini da seta ldquoalla bologneserdquoche meccanizzarono la fase della torci-tura con un miglioramento nella quali-tagrave degli organzini tale da imporli an-che sugli esigenti mercati di Lione eLondra Parallelamente crebbe lrsquoim-portanza e la diffusione della gelsiba-chicoltura imposta ai mezzadri inquanto foriera di crescenti rendite peri proprietari fondiari (oltre che integra-zione dei modesti redditi mezzadrili)Fu sorretta dalle opportunitagrave abilmen-te colte sul mercato internazionale dai

LrsquoAUTORE

Giancarlo BeltrameDocente a contratto presso lʼUni-versitagrave degli Studi di Bergamo -Dipartimento di Scienze aziendalieconomiche e metodi quantitativi

PremessaProseguendo il viaggio intrapreso allascoperta delle radici dello sviluppo in-dustriale in Bergamasca siamo arrivatia questa terza tappa Dopo aver indivi-duato nelle caratteristiche geofisichedella provincia le origini del suo carat-tere policentrico e nella peculiare evo-luzione manifatturiera dellrsquoagricolturala diffusione di una imprenditorialitagraveallrsquoorigine della sua polivalenza inquanto a settori merceologici ora egrave lavolta della seta Attivitagrave che per diversisecoli plasmograve lrsquoeconomia ed il paesag-gio bergamasco e costituigrave la fonte diquella pre-condizione che nella rico-struzione storica della nascita del capi-talismo egrave definita ldquoaccumulazione pri-mitivardquo La formazione di ingenti capi-tali nel settore serico permise il succes-sivo decollo dellindustria dove tali ca-pitali confluirono Decollo che perBergamo come per il resto della nazio-ne egrave avvenuto con il raggiungimentodellrsquounificazione politica del Paese

3a tappa la seta allrsquoorigine dellrsquoac-cumulazione primitivaLa seta (e la sua lavorazione) ha pla-smato lrsquoeconomia bergamasca per mol-

Raccolta di bozzoli in una filanda di Bergamo (fotografia del primo decennio del Novecento)

si aggiunsero le pesanti conseguenzedel blocco continentale che interrom-pendo il commercio con lrsquoInghilterrapenalizzograve fortemente la produzione se-rica bergamasca per la quale Londra co-stituiva un importante mercato di sboc-co I setaioli bergamaschi riuscironotuttavia in buona misura ad aggirare ilblocco intensificando il contrabbandouna prassi storicamente consolidata inquanto provincia politicamente di con-fine e geograficamente di transito lungole principali rotte commerciali verso ilcentro e nord Europa Giagrave attivissimoin epoca veneziana a causa dei pesantis-simi dazi sulle merci in entrata e inuscita dai territori della Serenissima ilcontrabbando fu ulteriormente perfezio-nato in questi anni con triangolazionicommerciali attraverso paesi neutraliquali la Russia e la Turchia A questrsquoau-dacia corrisposero notevoli introiti taliche lo stesso Napoleone resosi contodel fenomeno convocograve a Parigi nel1811 Luigi Cavalli ricco negoziante diseta di Bergamo e membro della localeCamera di Commercio per discuteredel problema La soluzione adottatadallrsquoImperatore fu perograve di corto respi-ro Fu decisa la riapertura alle sete ber-gamasche delle esportazioni sul merca-to londinese al prezzo tuttavia dellrsquoap-plicazione di un forte dazio e dellrsquoob-bligo di transito in Francia Comrsquoeraprevedibile il contrabbando continuogravecon i relativi rischi e guadagni per i no-stri setaioli La Restaurazione (1818)seguita al crollo dellrsquoimpero napoleoni-co diede nuovo slancio allrsquoattivitagrave seri-ca sostenuta anche da prezzi in continuaascesa Si trattograve dellrsquoultima stagione diespansione che il settore conobbe inBergamasca La gelsibachicoltura in-crementograve la sua diffusione sul territoriocon una crescita della produzione dibozzoli che ridusse la dipendenza del-lrsquoindustria serica bergamasca dalle im-portazioni dalle province limitrofe(Brescia Mantova Crema e provincevenete) La trattura e la torcitura fino

ad allora nelle mani di mercanti - nego-zianti di seta della comunitagrave svizzeravidero lrsquoingresso dei nobili possidentiterrieri che potendo contare sulla di-sponibilitagrave di materia prima valutaronoconveniente investire una parte dei capi-tali fondiari a loro disposizione peraprire tratture e torciture in cui far fila-re i bozzoli allevati sui loro terreniCrearono in tal modo un sistema inte-grato terra (coltivazione dei gelsi e al-levamento dei bozzoli) - filanda - torci-toio che consentigrave loro di esercitare di-rettamente il controllo su tutte le fasi dilavorazione un controllo stringente da-to che spesso a lavorare in filanda era-no le donne ed i fanciulli delle famigliedei propri mezzadri non impegnati nel-lrsquoattivitagrave agricola Si adeguarono inoltrei contratti drsquoaffitto che prevedevanospecificamente la gelsibachicoltura co-me attivitagrave svolta dal mezzadro per con-to dei proprietari dei fondi agricoli que-sti ultimi fissavano e fornivano il quan-titativo di seme bachi e ne sovrintende-vano lrsquoallevamento Il prodotto venivapoi ripartito secondo le regole mezza-drili che prevedevano appunto unasuddivisione a metagrave dei bozzoli ottenu-ti Al termine di questo lungo periodointerrotto dallrsquoepidemia di pebrina checolpigrave la gelsibachicoltura bergamasca apartire dal 1853 il setificio aveva con-solidato la sua posizione predominanterispetto agli altri settori dellrsquoeconomiabergamasca (con lunica importante ec-cezione dei cotonifici) sia in termini diabilitagrave imprenditoriali sia in termini dipeso sociale e politico sia soprattuttoin termini di risorse finanziarie investiteed accumulate Lo scoppio della crisiprolungatasi per un lungo periodo cam-biograve radicalmente leconomia bergama-sca spingendo i setaioli a cercare nuovefonti di profitto per gli ingenti capitaliaccumulati La loro combinazione conuna latente quanto spiccata imprendito-rialitagrave diffusa alimentograve nella secondametagrave del XIX secolo il decollo indu-striale della nostra provincia

setaioli al punto da determinare un co-stante deficit nella produzione locale dimateria prima a cui si doveva sopperirecon importazioni da altre province Finoal XVIII secolo periodo aureo per la la-vorazione della seta sul nostro territo-rio si compivano tutte le fasi di lavora-zione sopra ricordate successivamenteperograve prevalsero la trattura e la torcituraQueste due lavorazioni fino alla metagravedel secolo continuarono ad essere svol-te separatamente trattandosi di attivitagraveche richiedevano fornelli e fusi tradizio-nalmente diffusi nelle abitazioni di tuttala provincia e quindi svolte prevalente-mente a domicilio In seguito le due fa-si furono riunite ed accentrate in edificidi dimensioni piugrave rilevanti le filande e ifilatoi Questa evoluzione nellrsquoorganiz-zazione del processo produttivo deter-minograve lrsquointroduzione di importanti inno-vazioni ed una conseguente polarizza-zione di tali attivitagrave in alcuni centri del-la provincia in funzione della prossimi-tagrave di corsi drsquoacqua necessari alla forni-tura di forza motrice ai mulini da setaCosigrave localitagrave lungo la valle del Seriotra cui Alzano Nembro e Albino in par-ticolare ma soprattutto i borghi dellaldquocittagrave pianardquo divennero i luoghi privile-giati per lrsquoattivitagrave di filatura I prodottiottenuti da queste due fasi della lavora-zione dei bozzoli sete gregge dalla trat-tura trame ed organzini dalla torcituraerano poi venduti via terra nelle fieredellrsquoEuropa Centrale a Zurigo LipsiaFrancoforte via mare in Olanda ed In-ghilterra Le vicende storiche della finedel XVIII secolo con il crollo della Re-pubblica Veneta e lrsquoavvento di Napo-leone costituirono per i bergamaschiavvenimenti gravidi di grandi speranzedi libertagrave politica ed economica chetuttavia andarono ben presto deluseNapoleone promulgograve rigide misure pro-tezionistiche per favorire le attivitagravefrancesi a scapito della concorrenza ita-liana e le sete bergamasche furono du-ramente colpite dai dazi introdotti a tu-tela delle attivitagrave seriche lionesi A ciograve

La filanda Giambarini in via San Lazzaro a Bergamo In primo piano si nota il filare dei gelsi (fotografia del 1852) OO

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 47OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO46

lsquolsquoGHISALBA E IL CALCIOIn un libro del sindaco di Ghisalba Antonio Pezzoli

la storia del calcio ghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 fino ai giorni nostri

ldquoIl football egrave sistema di segni cioegrave unlinguaggio Esso ha tutte le caratteri-stiche fondamentali del linguaggioper eccellenza quello che noi ci po-niamo come termine di confronto os-sia il linguaggio scritto-parlato Cipuograve essere un calcio come linguaggiofondamentalmente prosastico e uncalcio come linguaggio fondamental-mente poetico Ci sono nel calcio deimomenti che sono esclusivamentepoetici si tratta dei momenti delltgoalgt Ogni goal egrave unrsquoinvenzione egravesempre una sovversione del codiceogni goal egrave ineluttabilitagrave folgorazio-ne stupore irreversibilitagrave Propriocome la parola poetica Il capocan-

noniere di un campionato egrave sempre ilmiglior poeta dellrsquoannordquo

Con poche parole il grandissimoPier Paolo Pasolini ci ha lasciato unameravigliosa rappresentazione delgioco del calcio unrsquoattivitagrave sportivaper nulla banale ma anzi carica diprofondi significati

Il bel libro del sindaco di Ghisal-ba dott Antonio Pezzoli ricostrui-sce con brevi testi e significative fo-tografie la lunga storia del calcioghisalbese dalla fine degli anni rsquo40 aigiorni nostri Il lavoro di Pezzoli egrave si-curamente meritorio se egrave vero comeegrave testimoniato da Pasolini che il cal-cio egrave unrsquoesperienza che porta con seacuteanche momenti poetici Ma il calciocome afferma lrsquoAutore rappresentaanche ldquodopo la scuola un momentodi aggregazione giovanile di grandeimportanza anche per la formazionedel carattere e della propria persona-litagrave che non va mai trascurato e che igenitori hanno sempre giustamentevisto come un grande loro alleato perla buona crescita degli figlirdquo Pertan-to possiamo tranquillamente affer-mare che il calcio egrave pure una verascuola di vita Anche la vita come ilcalcio conosce momenti ldquofondamen-talmente prosasticirdquo accanto a mo-menti ldquofondamentalmente poeticirdquo Igoal massimo momento esclusiva-

mente poetico sono rappresentatinella vita dagli obiettivi conseguitidalle mete raggiunte

Scorrendo il libro i ghisalbesi enon solo loro vedranno i segni la-sciati dal tempo nei modi di vestirsidi vivere i momenti di festa di diver-tirsi vedranno anche la gioiosa sem-plicitagrave dei giochi dei ragazzi tantolontana dalla invadenza dei mezziipertecnologici utilizzati ldquoa tempopienordquo dai ragazzi di oggi

I lettori potranno inoltre trovare iluoghi e i volti delle persone che han-

no lasciato un segno nella storia dellacomunitagrave ghisalbese E troverannoanche il ldquocuorerdquo della comunitagrave nel-la speciale attenzione che gli sportivighisalbesi hanno sempre riservato al-le persone disabili Percheacute egrave propriovero che il calcio come tutte le atti-vitagrave sportive egrave come dicevamo unavera scuola di vita una scuola checome affermava Pasolini ha un pro-prio ldquosistema di segnirdquo un proprioldquolinguaggiordquo un linguaggio checomprende tra tante altre anche laparola ldquoSolidarietagraverdquo

OO

Il calcio a Ghisalba una storia molto lunga dalla squadra dellEnal alla Ghisalbese

Curiositagrave

Il palloneSe il campo era bagnato o pioveva il pallo-ne fatto di strisce di cuoio si gonfiava e siappensantiva di parecchio per cui diventava-no problematici i tiri in porta ma soprattuttoquelli di testa erano oltremodo dolorosi Perquesta ragione il pallone veniva unto congrasso di maiale che serviva anche a nonsfilacciare le cuciture tra le varie strisce di pelle Il pallone inoltre una voltagonfiata la camera daria veniva come si usava dire in gergo stringato peril breve tratto necessario a poter contenere il cilindretto di gomma che eraservito per introdurre lago per gonfiare la camera daria Loperazione nonsempre usciva bene per cui prima o dopo compariva un rigonfiamento chefaceva saltar male il pallone In sostanza la preparazione del pallone eramolto accurata e prendeva tempo anche da questa preparazione dipende-va la buona riuscita della partita

lsquolsquoCalcio

MURI DAUTOREIn primo piano la 2a edizione della pubblicazione dedicata alla presentazione

delle opere che abbelliscono le facciate di alcuni edifici di Calcio

Lrsquoanno scorso ha visto la luce grazieanche al sostegno della nostra BCCla 2a edizione della pubblicazione de-dicata alla presentazione delle oltrequaranta opere che abbelliscono lefacciate di alcuni edifici di Calcioopere che hanno trasformato le vie ele piazze del paese in un vero museoa cielo aperto La raccolta a schedemobili egrave arricchita dalle preziose ldquote-stimonianzerdquo del Sindaco di CalcioElena Comendulli e del Presidentedella nostra BCC Battista De Paolildquotestimonianzerdquo che di seguito pro-poniamo ai lettori de ldquoIl Melogranordquo

Originale egrave stata lrsquoidea di decora-re gli edifici di Calcio per fissare imomenti piugrave significativi della nostrastoria e delle nostre tradizioni in unagalleria drsquoarte a cielo aperto

Egrave importante per una comunitagrave ri-cordare il suo passato e farlo cono-scere a chi non lrsquoha mai vissuto ri-cordare ciograve che egrave stata per capire me-glio ciograve che oggi egrave imparare dallrsquoan-tico per affrontare meglio il futuroper apprezzare ed essere orgogliosa

della sua identitagraveNei murales crsquoegrave il meglio della

nostra gente la semplicitagrave e lrsquointen-sitagrave con cui viveva il quotidiano lacapacitagrave di affrontarlo con dignitagravela grandezza drsquoanimo la religiositagravela fatica e la laboriositagrave

Nei murales crsquoegrave la nostra terra ric-ca di acque che scorrono nelle tanterogge nei canali e nei navigli antichifonti di una rigogliosa agricoltura

Sono sicura che tutti i Calcensisoprattutto i piugrave giovani alzando gliocchi sulle pareti affrescate sarannoorgogliosi del loro passato e dei loroantenati Sono altresigrave sicura che tutticoloro che decideranno di venire aCalcio per visitare i murales non po-tranno fare a meno di emozionarsianche per i sui castelli le sue chiesele sue opere drsquoarte ed i suoi monu-menti e di sorprendersi della cordiali-tagrave e della simpatia dei suoi abitanti

Elena ComendulliSindaco di Calcio

Il Consiglio della nostra Banca benvolentieri ha accettato di contribuirealla seconda edizione de ldquoI Muri drsquoAu-torerdquo accogliendo con piacere lrsquoinvitodel Sindaco Elena Comendulli I murierano stati ldquodipintirdquo al culmine di unlungo percorso pluriennale di impegno

CuriositagraveMURI DrsquoAUTORE PAESI DIPINTIIl paese di Calcio coi suoi murales

in primo piano sulla rivista del Touring Club Italiano

Il numero di gennaio 2016 della bellissima rivista del Touring Club Italiano ha de-dicato un ampio servizio ad alcuni dei paesi lombardi in cui le facciate delle ca-se non sono semplici muri ma affreschi che raccontano Storia e storie Tra que-sti particolari paesi vi egrave anche Calcio Per gli autori del servizio ldquoandare a Cal-cio egrave stato come tornare ai tempi delle origini romane del luogo e ai giorni in cuila nobile Beatrice Regina della Scala moglie di Bernabograve Visconti deteneva ilprivilegio ducale nellrsquoarea ldquoCalcianardquo (1366) Unrsquoemozione resa possibile daunrsquoiniziativa comunale del 1995 che ha visto come direttore il critico drsquoarte Mau-ro Corradini di Brescia e ha coinvolto sia pittori di calibro sia allievi delle Acca-demie drsquoarte di Brera Sassari Birmingham Vienna Barcellona rdquo

dellrsquoAmministrazione presieduta daNicola Mercandelli grazie al cui im-pulso era stata allestita una serie nu-merosa di mostre dedicate ad autoricontemporanei Proprio i loro lascitifurono la base documentale e materia-le che permise lrsquoallestimento della Ci-vica Raccolta drsquoarte La collaborazio-ne a tali lungimiranti iniziative era co-minciata con la Cassa Rurale ed Arti-giana di Calcio e proseguigrave dopo la fu-sione del 1993 con quella di Calcio edi Covo A distanza di parecchi lustri egravefacile oggi comprendere il significato elrsquoimportanza per Calcio di quellrsquoini-ziativa che ha finito per caratterizzare iluoghi gli angoli gli ambienti del pae-se I dipinti si sono focalizzati nella no-stra memoria esattamente come le ca-se le strade le piazze Il cofanetto cheora viene presentato ben si presta adun duplice approccio quello dei citta-dini di Calcio che sfogliando le tavoleripasseranno lrsquoambiente in cui vivonoe incorreranno mentalmente la rico-struzione dei luoghi e quello dei visita-tori che avranno occasione di osserva-re di ricordare e di veder documentatoun non usuale rapporto tra lo sforzoartistico e lo scorrere dalla laboriosavita paesana

Battista De PaoliPresidente BCC

49

gno di Pietro Ronzoni del 1840 e le foto-grafie scattate attorno al 1955 (ArchivioPizzarello) Gli scempi arrecati al castel-lo (ma non ne andograve esente neanche ilcentro storico circostante) sono iniziatiattorno al 1960 con il boom economico econ la febbrile attivitagrave edilizia che ne se-guigrave A farne le spese per primo fu proprioil portale drsquoaccesso con il crollo della tet-toia che proteggeva gli affreschi raffigu-ranti il leone di San Marco e i Santi Ni-colograve e Rocco Nessuno si curograve di ripristi-narla e nel giro di pochi anni gli affre-schi sparirono e la muratura cominciograve afessurarsi e a perdere pezzi Poi fu la vol-ta dellrsquoampio fossato che venne in granparte interrato e trasformato in area edifi-cabile Infine ci si misero anche i pro-prietari privati intonacando facciate me-dievali erigendo ballatoi in cemento ar-mato e ristrutturando vecchi edifici senzatenere in alcun conto le peculiari caratte-ristiche architettoniche e ambientali delcomplesso monumentale La nuova Am-ministrazione comunale insediatasi nelgiugno 2015 nonostante le gravi diffi-coltagrave economiche ha deciso finalmentedi intervenire per porre fine al degradodellrsquointero complesso Con questo primoprovvedimento si egrave voluto soprattuttomettere in sicurezza e restaurare gli archidrsquoaccesso e il ponte grazie anche al con-tributo dellrsquoAssociazione Alpini che incastello ha la propria sede Sono inoltrein fase di studio nuove norme per il PGTmiranti alla tutela alla salvaguardia e al-la rivitalizzazione del castello-ricetto edellrsquointero centro storico prevedendosgravi degli oneri di urbanizzazione perquei proprietari che interverranno sui ri-spettivi immobili rispettando le nuovenormative Si spera che con questi nuo-vi provvedimenti si possa salvare quelloche ancora rimane (e non egrave poco) dei va-lori architettonici e ambientali di un cen-tro storico e del suo castello tra i piugrave si-gnificativi della Bassa Prof Riccardo Caproni

48

Inauguriamo in questo numero de Il Melograno una nuova sezione alla quale abbiamo dato il titolo ldquoIconemirdquo Al riguardo ab-biamo preso spunto dalla seguente riflessione dellrsquoarch Silvia Carminati riflessione contenuta nellrsquoarticolo dedicato alla Rocca diRomano apparso nel precedente numero del nostro periodico ldquoGli iconemi sono tutte quelle presenze che formano la complessitagravelrsquoeccezionalitagrave e lrsquoimmagine del nostro paesaggio e che se li andiamo a togliere provochiamo lo smantellamento del paesaggiostesso la perdita della nostra sostanza lrsquoItalia non egrave fatta solo dai noti straordinari importantissimi e studiatissimi beni che at-tirano i turisti da tutto il mondo lrsquoItalia egrave fatta anche dagli iconemi che la rendono unica la stradina di campagna con la santel-la la cascina quel che resta di una fornace un albero secolare un fontanile ecc Quello straordinario paesaggio che nei secoliscorsi aveva dato origine al Grand Tour portando artisti letterati poeti da tutto il mondo a visitare ldquoil bel Paeserdquo Non dimenti-chiamoci inoltre che lrsquoItalia egrave stata il primo Paese al mondo a dotarsi di leggi per la Tutela del Paesaggiordquo

Lrsquoiconema che vogliamo mettere in primo piano in questo numero egrave il Castello di Cividate al Piano ce ne parla il prof Ric-cardo Caproni storico della Bassa

LrsquoAmministrazione comunale ha final-mente finanziato i lavori di restaurodegli archi e del ponte drsquoaccesso al ca-stello di Cividate al Piano che minac-ciavano di crollare dopo decenni di in-curia e di abbandono

Per la veritagrave quello che i cividate-si chiamano castello egrave un piccolo vil-laggio fortificato ossia un ldquoricettordquosorto nellrsquoAlto Medioevo sulla puntaestrema del terrazzo fluviale giagrave difesosu due lati dalla scarpata del terrazzostesso e sugli altri due da un largo eprofondo fossato artificiale In questomodesto recinto fortificato aveva tro-vato rifugio la popolazione superstitedellrsquoabitato romano (forse la CivitasDjuguntorum) che aveva subito sac-cheggi e distruzioni nel corso delle in-vasioni barbariche dei secoli V e VI

Per tutto lrsquoAlto Medioevo il ca-strum di Cividate fu sotto il dominioprima dei conti ghisalbertini di Ber-gamo poi dei vescovi-conti dellastessa cittagrave In epoca comunale (XII -XIV secolo) rappresentograve lrsquoestremobaluardo meridionale del comuneghibellino di Bergamo contro le guel-fe Brescia e Cortenuova Nel corsodelle guerre tra Comuni e Impero epoi tra Milano e Venezia che insan-guinarono la Lombardia tra il XII e ilXV secolo Cividate rimase semprefedele a Bergamo di cui accettograve sta-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

lsquolsquoCividate al Piano

Il Castello di Cividate secoli di storiaAlla scoperta della storia del borgo fortificato dallrsquoAlto Medioevo ai giorni nostri

OC

Il Castello visto dal campanile (fotografia del 1950 ca)

giagrave stato ricostruito come testimonia larelazione di Marin Sanudo al Senatoveneziano ldquoCastrum de Civedato ha-bet rochetam tantum fuit combustumsed partim aptatum esthelliprdquo ( il castellodi Cividate ha soltanto una rocchettafu incendiato ma egrave stato in parte ripa-rato) Le guerre tra Venezia e Milanoproseguirono perograve ancora per decenniseguite poi dallrsquooccupazione francese(1500 -1513) Nel corso di queste guer-re il castello di Cividate passograve alternati-vamente nelle mani ora dellrsquouno oradellaltro esercito Finalmente con il de-finitivo ritorno sotto la sovranitagrave di Ve-nezia il confine di stato ritornograve al FossoBergamasco La neutralitagrave proclamatadalla Repubblica di Venezia garantigrave unlungo periodo di pace conclusosi prati-camente solo con lrsquooccupazione napo-leonica nel 1796 Giagrave alla fine del XVsecolo con la continua immigrazionedi famiglie dalle valli e dai paesi vicininuove abitazioni andarono sorgendosullrsquoarea dellabitato romano Il nuovoinsediamento popolarmente detto ldquoVil-lardquo fu allora circondato da un ampiofossato che ricalcava le attuali vie Fos-setta e Marconi mentre sugli altri duelati era difeso dalla scarpata del terraz-zo fluviale

Col perdurare della pax venetiana ilcastello perse ogni funzione militare edanche le antiche famiglie originarie pre-ferirono trasferirsi al suo esterno nellacosiddetta ldquovillardquo in abitazioni piugrave como-de Le vecchie e fatiscenti case del ca-stello-ricetto furono allora occupate dal-le famiglie piugrave povere del paese e dallaguarnigione militare che presidiava il vi-cino confine del Fosso Il ponte levatoiofu sostituito da un ponte in muratura lemura esterne furono lasciate crollare co-me pure due delle quattro torri angolariquelle verso il fiume Tuttavia lrsquointerocomplesso anche se cosigrave deteriorato so-pravvisse quasi inalterato fino alla metagravedel secolo scorso Lo conferma il dise-

Guelfi proprio sui campi della vicinaCortenuova dove lrsquoImperatore distrus-se lrsquoesercito della Lega che lasciograve sulcampo oltre diecimila tra morti e pri-gionieri La guelfa Cortenuova fu di-strutta proprio dai bergamaschi che neproibirono la ricostruzione e il ripopo-lamento del territorio Alla vittoria im-periale contribuigrave certamente la guarni-gione bergamasca stanziata nel castellodi Cividate che segnalograve a Federicomediante una fumata lrsquoavvenuto pas-saggio dei nemici sui ponti di Palazzo-lo e Pontoglio diretti a Cortenuova perlrsquoaccampamento notturno E per rende-re piugrave visibile il segnale di fumo fu in-cendiata la vicina chiesa di San Nicolograve

Per lrsquoaiuto prestato da Cividate ilComune di Bergamo ottenne da Federi-co II il privilegio di battere moneta e tut-te le terre della distrutta Cortenuova edei suoi Conti che provvide poi ad affit-tare a varie famiglie cittadine tra cui iTerzi i Colleoni i Cucchi gli Alessan-dri e i Della Sale I loro contadini nonpotendo risiedere in territorio di Corte-nuova a causa del divieto imposto daglistatuti bergamaschi furono costretti astanziarsi nei comuni vicini soprattuttoa Cividate Con lrsquoarrivo di queste nuovefamiglie sorsero le prime abitazioni fuo-ri le mura del castello - ricetto mentre alsuo interno continuarono a risiedere lefamiglie ldquoantiche originarierdquo

Nel settembre 1263 alcuni rappre-sentanti dei comuni di Bergamo e diCremona con la mediazione di amba-sciatori pavesi si trovarono a Cividatepresso il Castel Gazzone per spartirsi leterre dei Conti di Cortenuova Fu stabi-lita allora una nuova linea di confineche partiva dalla vecchia Romano e ar-rivava allrsquoOglio seguendo pressappocola strada Romano - Santa Maria -SanGiorgio - guado di Urago Qualche an-no dopo nel 1266 i bergamaschi pas-sati al partito guelfo parteciparono allaguerra contro Buoso di Dovara signoreghibellino di Cremona Lrsquoesercito ber-gamasco riuscigrave a distruggere la fortezzadi Covo difesa dallo stesso Dovara cheriuscigrave miracolosamente a mettersi insalvo a Cremona Lrsquoanno dopo nellachiesa di San Giorgio di Romano fu fir-mata la pace e fu stabilita una nuova li-nea di confine tra Bergamo e Cremonail cosiddetto Fosso Bergamasco

Nel 1404 mentre imperversava an-cora la guerra civile tra Guelfi e Ghibel-lini una banda di circa 2000 Guelfi lo-digiani riusciva a penetrare nel castellodi Cividate e a metterlo a ferro e fuocoForse risale a questo episodio lrsquoiniziodella rovina della Rocchetta antica sededel Comune

Quando nel 1428 Venezia occupograveBergamo e la sua pianura il castello era

Lingresso al Castello in una fotografia recente

tuti e protezione La sua posizionestrategica al confine di cittagrave perenne-mente in lotta tra loro lo rese prota-gonista di numerosi fatti drsquoarme

Nel 1156 nelle sue vicinanze eprecisamente alle Grumore di Paloscoi Ghibellini bergamaschi vennerosconfitti una prima volta dai Guelfi

bresciani Pochi decenni dopo il 7 lu-glio 1191 i bergamaschi subironounrsquoaltra sanguinosa sconfitta ad operadei bresciani proprio sotto il castello diCividate in riva allrsquoOglio (lo scontropassograve alla storia col sinistro nome dildquoMalamorterdquo) Nel 1222 in previsionedello scontro tra la Lega Lombarda e

Federico II i consoli di Cividate PacePensamigola e Alberto Bellebono con-segnarono il castello al Comune diBergamo che vi pose una forte guarni-gione militare

Il 27 novembre 1237 i bergama-schi alleati dellrsquoImperatore FedericoII ottennero finalmente la rivincita sui

GIOVANI E VALORIZZA LA LORO PARTECIPAZIONE 51

OO

Da Romano a New York - Ricordoquando mia nonna interrompeva i po-meriggi di studio passando dalla miacamera e dicendomi ldquoMassimo guar-da cosa ho trovato crsquoegrave un articolo sulgiornale che parla del Politecnico diMilano leggilo che magari trsquointeres-sardquo Spero di regalarle un sorriso quan-do leggeragrave questrsquoarticolo Romano il calcio e la chitarra elettricaSono nato a Treviglio il 2 giugno 1989e allrsquoetagrave di due anni mi sono trasferitoa Romano di Lombardia con tutta lamia famiglia Ho frequentato lrsquoasiloOlivari la scuola materna ldquoDe Ami-cisrdquo le scuole medie ldquoGB Rubinirdquo einfine il liceo scientifico ldquoDon MilanirdquoHo avuto la fortuna di incontrare deiprofessori di altissimo livello che han-no svolto il proprio lavoro con passio-ne e competenza Ho trascorso anchetanti pomeriggi allrsquooratorio San Filip-po Neri una grande casa sempre aper-ta presso la quale ho conosciuto perso-ne splendide che mi hanno aiutato acoltivare le mie due grandi passioni ilcalcio e la musica

Ho giocato per 13 anni a calcio perla Polisportiva Cappuccinese per laRomanese ma soprattutto per la USFiorita Pensando a tutti i campionatidisputati a tutte le soddisfazioni e atutte le delusioni vissute posso dire chela squadra di calcio egrave stata la prima ve-ra palestra di vita Mi ha insegnato ilgioco di squadra a non arrendermi e alottare per dare il meglio di me anchee soprattutto quando lrsquoavversario egrave de-cisamente piugrave forte

Lrsquoaltra grande passione egrave la musicaHo imparato a suonare la chitarra du-rante le scuole medie e al liceo un pic-colo passatempo si egrave trasformato inuna grande passione E penso allora airagazzi del coretto in Chiesa e agliamici con i quali ho fondato disfatto erifondato band per suonare in alcunilocali Suonare uno strumento trsquoinse-gna a comunicare con un linguaggio

che va oltre le parole Ed egrave tutta unaquestione drsquoimpegno Non si puograve co-piare imbrogliare o farsi suggerireImparare a suonare uno strumento si-gnifica dedicare del tempo a provare eriprovare fincheacute non srsquoimpara la tecni-ca di base e dopo di che lavorare e la-vorare ancora per migliorarsi Egrave unasfida con se stessi dove non si puograve im-brogliare Credo che mi abbia insegna-to a essere paziente e veramente onestocon me stesso ad accettare i miei limi-ti da un lato e allo stesso tempo a im-pegnarmi per migliorare e superare lemie mancanze dallrsquoaltroGli anni al Politecnico - A settembre2008 dopo aver conseguito il diplomami sono iscritto al Politecnico di Mila-no per frequentare la facoltagrave drsquoInge-gneria Gestionale Gli anni al Politec-nico sono stati bellissimi e ricchi diesperienze significative Tra le tante ledue piugrave rilevanti sono state lrsquoAltaScuola Politecnica (ASP) e i sei mesi aPechino in Cina

LrsquoASP egrave una scuola che seleziona imigliori studenti del Politecnico di Mi-lano e del Politecnico di Torino perguidarli in un percorso scolastico pa-rallelo alla laurea specialistica e foca-lizzato su corsi multidisciplinari e in-novativi Egrave una scuola dove i corsi so-no erogati esclusivamente in lingua in-glese con professori che arrivano da

tutto il mondo a insegnare Egrave la scuolache mi ha permesso di conoscere alcu-ni dei miei migliori amici di oggi ed egravelrsquoambiente che mi ha insegnato la cu-riositagrave e la voglia di scoprire il mondoDopo le prime settimane infatti ho de-ciso che avrei voluto trasferirmi in Ci-na per studiare

Ricordo ancora i primi commenti ri-cevuti dai ldquonon addetti ai lavorirdquo ldquo6mesi in Cina a 23 annirdquo ldquoMa cosa civai a farerdquo ldquoMa come farai a soprav-vivere mangiando solo risordquo ldquoMa nonti mancheragrave il calciordquo ldquoNon ti man-cheranno le persone a te carerdquo

Col senno di poi egrave stata una dellemigliori decisioni che abbia mai presoVivere fuori casa in un altro paese emagari dallrsquoaltra parte del mondo ti facrescere molto velocemente e permettedi accorgersi che il mondo va veloceTi apre la mente e ti prepara al mondodel lavoro Un mondo internazionalenel quale la capacitagrave di relazionarsi congli altri egrave probabilmente la competenzapiugrave ricercata e piugrave importante da svi-luppare Certo trasferirsi richiede deisacrifici Bisogna star lontano dallepersone care rinunciare alle comoditagravedi casa fare un salto nel buio Ma allafine ne vale sempre la pena Ecco quin-di un invito esplicito rivolto soprattuttoai ragazzi piugrave giovani lanciatevi in av-venture che vi spaventano uscite dal-

IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI50

lsquolsquoRomano di Lombardia

SPAZIO GIOVANIInauguriamo una nuova sezione de Il Melograno sezione dedicata ai giovani del nostro territorio ()

Le nuove generazioni sono il ldquolievitordquo delle nostre Comunitagrave il futuro egrave nelle loro mani

Nel corso del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo (Roma dicembre 2011) lacooperazione di credito italiana prese una decisione di alto valore simbolico deliberando di ag-giungere il seguente articolo alla propria Carta dei Valori documento approvato oltre dieci an-ni prima nel corso del XII Convegno Nazionale (Riva del Garda dicembre 1999) ldquo12 Giovani- Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo per-corso di innovazione Attraverso un confronto costante si impegna a collaborare con loro soste-nendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di creditordquo

Il tema del ruolo dei giovani nel contesto della cooperazione di credito italiana egrave stato ri-messo in primo piano mirabilmente dal presidente Alessandro Azzi nel corso dellrsquoultima As-semblea Ordinaria della Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Roma 20novembre 2015) La seduta assembleare ha avuto per tema ldquoIl terzo tempo del Credito Coope-rativordquo e ha rappresentato lrsquooccasione per analizzare i profondi cambiamenti riguardanti lrsquoattivitagrave creditizia derivanti dal-lrsquoUnione Bancaria la cui progressiva entrata in vigore ha determinato e determineragrave sempre di piugrave importanti novitagrave non solonellrsquoambito delle politiche e delle prassi di vigilanza ma anche nellrsquoorganizzazione aziendale delle singole banche di qualsiasidimensione e natura giuridica nelle procedure e nellrsquoutilizzo degli strumenti per la prevenzione e la risoluzione delle crisi nelrapporto con gli azionisti coi soci e coi clienti

Nelle sue conclusioni il presidente Azzi ha voluto rimarcare con splendide e lungimiranti parole la necessitagrave per tutti gli am-ministratori delle BCC ldquodi costruire fiducia di tessere trame di sviluppo nei nostri territori di essere protagonisti di nuove rispo-ste ai bisogni delle personerdquo Ma subito dopo il Presidente ha affermato che ldquoper dare respiro al nostro sistema abbiamo bisognodelle energie che arrivano dai giovani E non dobbiamo avere paura nel far spazio alle idee nuove che piugrave frequentemente i gio-vani portanordquo Azzi ha proseguito il proprio intervento con un deciso richiamo a favorire allrsquointerno di ogni singola BCC i ne-cessari ricambi generazionali per apportare nuova linfa allrsquoalbero ultrasecolare della cooperazione di credito italiana Anche aquesto particolare riguardo particolarmente suggestiva egrave risultata la citazione di un pensiero del grande musicista Malher ldquoLatradizione egrave la salvaguardia del fuoco Non la custodia delle cenerirdquo

La nostra BCC egrave sempre stata parte integrante prima del ldquoMovimentordquo poi del cosiddetto ldquoSistema a Reterdquo del Credito Coo-perativo forma organizzativa nata guarda caso nel giagrave richiamato Convegno di Riva del Garda Essere parte integrante di unldquoSistemardquo vuol dire non solo recepirne i fondamenti valoriali ma cercare nellrsquoambito della propria attivitagrave quotidiana di dar-ne concretezza con atti tangibili verificabili

Lrsquoesercizio 2015 ha rappresentato con riferimento al tema dei giovani un autentico punto di svolta La progettazione la dif-fusione e la concretizzazione del Progetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo ha forse per la prima volta nella storia della Banca aperto nuo-ve strade per iniziare a conoscere e a coinvolgere un mondo veramente interessante il mondo dei giovani

Partendo dalle anzidette riflessioni abbiamo pensato di ldquodare la parolardquo ai giovani anche allrsquointerno de ldquoIl Melogranordquo inun apposito spazio lo ldquoSpazioGiovanirdquo In questa nuova sezione i giovani del nostro territorio potranno da un lato racconta-re le loro esperienze le loro ansie i loro desideri le loro aspettative dallrsquoaltro presentare le loro idee le loro proposte

Ha prontamente aderito alla nostra proposta un giovane di Romano di Lombardia che egrave recentemente entrato in contatto conla nostra BCC Massimo Allevi Ecco qui di seguito la sua ldquotestimonianzardquo

() Le ldquotestimonianzerdquo dei giovani del nostro territorio dovranno essere inviate allʼindirizzo caglionioglioeseriobccit con lʼindicazione del nome anno di nascita e residenza delgiovane La decisione in merito allʼeventuale pubblicazione di quanto ricevuto egrave di esclusiva competenza del Comitato di Redazione de ldquoIl Melogranordquo

Massimo Allevi1989 Romano di Lombardia

Dopo le prime settimane allAlta Scuola Politecnica ho deciso che avrei voluto trasferirmi in Cina per studiareCol senno di poi egrave stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso

RETAIL LAB OBIETTIVO CRESCITA 53IL CREDITO COOPERATIVO CREDE NEI GIOVANI52

lrsquoambiente in cui siete cresciuti peresplorare nuovi orizzonti Come vadi moda dire ultimamente uscite dal-la vostra ldquocomfort zonerdquo Lrsquoentrata nel mondo del lavoro - Co-me la maggioranza degli studentiuniversitari non avevo assolutamen-te idea di cosa mi sarebbe piaciutofare da grande e men che meno di co-sa avrei fatto una volta laureato Du-rante gli anni universitari nei wee-kend ero solito dare una mano pressolrsquoazienda della mia famiglia (Gen-teampModa un negozio specializzatonellrsquoabbigliamento maschile di qua-litagrave) Per cui dopo la laurea una del-le opzioni possibili sarebbe stataquella di cominciare a lavorare atempo pieno nella medesima azien-da ma cosigrave non egrave andata

Una delle tante fortune che hoavuto infatti durante gli anni univer-sitari egrave stata quella di identificare ilmio sogno Partecipando agli eventiorganizzati dallrsquouniversitagrave volti a farconoscere le aziende e parlando conmolte persone ho capito che volevodiventare un consulente dellaMcKinsey amp Company (una dellepiugrave prestigiose societagrave di consulenzastrategica) e che dopo due anni misarebbe piaciuto frequentare unMBA presso la Columbia Universitya New York

Egrave difficile spiegare come sia an-data Quello che posso dire egrave che hocreduto sin dallrsquoinizio a questo so-gno mi sono impegnato seriamenteho studiato ho cercato di essere one-sto con me stesso fino in fondo e allafine ho ricevuto unrsquoofferta di lavoroSono stato un consulente per due an-ni e sono stati degli anni ldquopazzirdquo neiquali ho lavorato molto Ho avuto lapossibilitagrave di lavorare a fianco di topmanager delle piugrave grandi societagrave ita-liane e con dei colleghi brillanti daiquali ho imparato moltissimo

In questi due anni non crsquoegrave statoperograve solo il lavoro Tra le altre attivi-tagrave una che ricordo con molto piacereegrave stata lrsquoorganizzazione di una bandcon alcuni colleghi con la quale cisiamo esibiti davanti a piugrave di 300persone in un concerto organizzato aMykonos nellrsquoisola greca Durante il

concerto ho ripensato piugrave volte alleserate passate a casa a ldquostudiarerdquo permigliorare la mia tecnica nel suonarela chitarra Senza lrsquoimpegno di quel-le serate non avrei mai potuto orga-nizzare unrsquoesperienza del genere

A un certo punto si egrave presentatala possibilitagrave di essere sponsorizzatoper frequentare un MBA a New YorkCi sono volute ancora molte oredrsquoimpegno di studio molta determi-nazione e anche un porsquo di fortuna peressere selezionato dalla scuola e perguadagnarsi la sponsorship da partedellrsquoazienda Ma alla fine ce lrsquoho fat-ta il sogno si egrave realizzato Ovvia-mente sono tante le persone che mihanno aiutato in questo percorso Traqueste sono veramente riconoscentealla Banca di Credito CooperativodellrsquoOglio e del Serio che qualchemese fa ha deciso di investire nellamia formazione (in particolare grazieal presidente Ing De Paoli la dottssaCappelletti e il dott Seghezzi)I primi mesi New York - A gennaio2016 mi sono quindi trasferito a NewYork Un MBA presso la ColumbiaBusiness School egrave unrsquoesperienza uni-ca Innanzitutto offre la possibilitagrave distudiare e lavorare con professori ri-nomati e studenti brillanti con back-ground accademici e lavorativi moltodiversi tra loro e dai quali si puograve im-parare moltissimo In secondo luogounrsquoesperienza di vita a New Yorkpuograve arricchire tantissimo sia da unpunto di vista personale che lavorati-vo grazie alle numerosissime oppor-tunitagrave che la cittagrave puograve offrire

I primi tre mesi vissuti qui a New

York sono stati dinamici intensi fre-netici ma splendidi Oltre a seguirenumerosi corsi nelle prime settima-ne sono entrato a far parte della squa-dra di calcio dellrsquouniversitagrave Conquesta siamo andati a giocare fino inTexas ad Austin contro le altre prin-cipali universitagrave americane (es Har-vard Chicago Stanford) Inoltre in-sieme ad altri ragazzi italiani abbia-mo vinto il torneo interazionale diNew York organizzato dallrsquouniversi-tagrave Qui a New York cosigrave come neglianni scorsi il calcio si sta rivelandoun modo bellissimo per conosceretante persone e fare nuove amicizieDa piccolo mi ricordo che qualcunodiceva ldquonon conviene perdere tempogiocando a calcio tanto non divente-rai mai un calciatore meglio checontinui a studiarerdquo Difficile misu-rare come il calcio mi abbia aiutatonel raggiungere i miei obiettivi sicu-ramente egrave stato di grandissimo aiutoper conoscere nuove persone e per-mettermi di sfruttare al meglio leesperienze vissute

Spero che questo articolo possarivelarsi utile per qualcuno In parti-colare ripensando alla mia esperien-za vi saluto con un augurio Comeitaliani e come bergamaschi in parti-colare abbiamo la fortuna di viverein un territorio ricchissimo Abbiamotantissime opportunitagrave davanti a noiVi auguro quindi di identificare il vo-stro sogno e di perseguirlo con lagiusta determinazione Sappiate finda ora che il viaggio che percorrere-te ne varragrave sicuramente la penamassimoallevi1gmailcom

OOA New York oltre a seguire numerosi corsi nelle prime settimane sono entrato a far parte della squadra

di calcio dellUniversitagrave

La Columbia University egrave unauniversitagrave statunitense privatafacente parte della Ivy League Egraveconsiderata una tra le piugrave presti-giose e famose nel mondo 101premi Nobel in varie disciplinescentifiche sono stati assegnati astudenti ricercatori o professoridi questa universitagrave

lsquolsquoObiettivo crescita - Segmento Retail

Formazione motore di sviluppoLuca Dolci responsabile dellrsquoUfficio Marketing della nostra BCC

ha partecipato alla seconda edizione dildquoRetailLabrdquo innovativo percorso formativodel Credito Cooperativo italiano

Nel corso del 2015 ho avuto il privile-gio insieme ad altri 27 compagni diavventura di altrettante BCC diffusein tutta Italia di poter maturareunrsquoesperienza professionale incredibi-le partecipare al ldquoRetailLabrdquo

Il ldquoRetailLabrdquo egrave tecnicamente unMaster bancario organizzato da Ic-crea Holding lrsquoorganismo che indi-rizza e coordina le Societagrave del Grup-po per la realizzazione di prodotti eservizi per le Banche di Credito Coo-perativo che ne definisce le strategiedi business la programmazione e ilrelativo monitoraggio dei risultatituttavia preferisco di gran lunga defi-nirlo come un percorso interiore dedi-cato al cambiamento

Egrave di questo che voglio raccontarein questo breve articolo

Al di lagrave degli aspetti tecnici e pro-fessionali che ho acquisito certamen-te di primrsquoordine questa esperienzami ha permesso di focalizzare conmaggiore luciditagrave le prioritagrave profes-sionali che spesso vengono un porsquo of-fuscate da un eccesso di operativitagravequotidiana

La prima tra tutte egrave lrsquoimportanzadi avere una visione una prospettivasempre

E poi ha rinvigorito il sentimentodel coraggio Il coraggio di rinnovarsi

Percheacute il cambiamento non egrave unoptional egrave davvero una necessitagrave

E cambiare non significa di per seacutemigliorare ma il miglioramento ri-chiede necessariamente un cambia-mento e questo puograve avvenire solo par-tendo da noi da dentro dal saper an-dare oltre il ripetere ogni giorno i so-liti pensieri e le solite azioni

E poi ho compreso che egrave lrsquoenergiache egrave dentro ciascuno di noi il valoreper il quale veniamo ldquopagatirdquo dallenostre aziende le competenze conta-no assolutamente sigrave ma queste ulti-me si possono acquisire mentrelrsquoenergia o lrsquoabbiamo dentro di noi onon lrsquoavremo mai

Al ldquoRetailLabrdquo ho imparato anchea chiedere agli altri piugrave di quello cheritengono di poter avere ma solo do-po avere chiesto a me stesso piugrave diquanto credevo di poter dare

No non egrave retorica senza rimetter-si mai in discussione non crsquoegrave crescitae il mio rimettermi in discussione egrave ilmio modo di voler fare di piugrave per lamia BCC

Sigrave essere orientati alle soluzioni enon ai problemi per scovare questi ulti-mi non servono delle particolari abilitagrave

E ho compreso che questo approc-cio egrave lo stesso che hanno altri amici ecolleghi in tante altre realtagrave territoria-li dal Piemonte alla Sicilia dal FriuliVenezia Giulia alla Calabria anche selontane e diverse tra di loro sono tut-te banche profondamente vicine allanostra BCC che opera tra le provincedi Bergamo e di Brescia

Allargando la mia analisi al mioambito professionale posso semplice-mente ricordare che lrsquoultimo anno emezzo egrave stato caratterizzato da una fu-sione per incorporazione di unrsquoaltrarealtagrave territoriale che i colleghi con iquali mi confronto e collaboro ognigiorno non sono piugrave gli stessi di qual-che mese addietro che stiamo tutti vi-vendo una riforma storica del CreditoCooperativo che stiamo assistendo aimpensabili fino a pochi anni fa di-namiche dei tassi di mercato

Metabolizzare tutti questi cambia-menti non egrave semplice ma anche grazieal ldquoRetailLabrdquo e al fare rete con molticolleghi che stanno vivendo situazionisimili ho potuto acquisire una nuovamentalitagrave per un approccio piugrave razio-nale e consapevole al ruolo

Ostacoli e difficoltagrave fanno parte diquesta parte di mondo ce ne sono ece ne saranno sempre molti ma lastrada per il cambiamento egrave giagrave stataimboccata

E come ha illustrato qualche tem-po fa il presidente Azzi lrsquounitagrave delCredito Cooperativo italiano ldquoOltre ad

essere lrsquounica prospettiva sostenibilenel medio e lungo periodo risulta ancheuna opzione strategica preferibile e fun-zionale al rafforzamento del sistemacome sottolineato recentemente sia daesponenti del Governo sia dal Governa-tore della Banca drsquoItalia Una sceltamotivata da ragioni economiche indu-striali di stabilitagraverdquo

ldquoLa riforma delle BCCrdquo per con-cludere ldquodovragrave portare ad unrsquounicarealtagrave che valorizzi le eccellenze deigruppi industriali giagrave presenti nel Cre-dito Cooperativo e dovragrave avere dimen-sioni idonee ad attrarre capitali ester-ni a investire consistentemente in inno-vazione e sviluppo ad assicurare stabi-litagrave a prevenire e sostenere eventualicriticitagraverdquo

E ognuno di noi deve fare la pro-pria parte

Da buon bergamasco ritengo di es-sere una persona molto concreta econ grande umiltagrave affido ad uno deipiugrave grandi uomini vissuti in ogni tem-po su questa terra la conclusione diquesto articolo ldquoSii il cambiamentoche vuoi vedere nel mondordquo (MahatmaGandhi)

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing BCCldolcioglioeseriobccit

55

lsquolsquobull il 2deg in cui viene affermato quanto se-

gue ldquoI giovani sono stati particolar-mente colpiti durante la crisi Essi so-no vulnerabili percheacute si trovano in unafase di transizione non dispongono diesperienza professionale talvolta laloro istruzione o formazione non egraveadeguata spesso la loro copertura as-sistenziale egrave limitata hanno un acces-so ridotto a risorse finanziarie e con-dizioni di lavoro precarie [] Servo-no quindi misure di sostegno adeguatericonoscendo al contempo la respon-sabilitagrave individuale dei giovani neltrovare una strada per inserirsi nel-lrsquoattivitagrave economicardquo

bull il 7deg in cui viene affermato quanto se-gue ldquoGli orientamenti per le politi-che degli Stati Membri a favore del-lrsquooccupazione invitano gli Stati Mem-bri a promuovere lrsquointegrazione deigiovani nel mercato del lavoro e adaiutarli soprattutto i NEET (giovaniche non si trovano neacute in situazione la-vorativa neacute seguono un percorso sco-lastico o formativo) in collaborazio-ne con le parti sociali a trovare unprimo impiego a fare esperienze la-vorative o a proseguire gli studi o laformazione anche attraverso lrsquoap-prendistato intervenendo rapidamen-te in caso di disoccupazionerdquo

La BCC si egrave attivata allrsquointerno del-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Progetto BCC QUI LAVORO

Tirocini i giovani nel mondo del lavoroDiversi giovani del nostro territorio grazie anche agli incentivi offerti dalla BCC alle imprese

hanno avuto la possibilitagrave di entrare in contatto col mondo del lavoro

Nel precedente numero de Il Melogra-no avevamo dato particolare evidenzaallrsquoiniziativa ldquoJobTrainer Campusrdquo ini-ziativa correlata al secondo pilastro delProgetto BCC ldquoQUI LAVOROrdquo carat-terizzato dalla progettazione e dallarealizzazione di attivitagrave formative

In questo numero invece deside-riamo focalizzare lrsquoattenzione sui risul-tati delle iniziative poste in essere perincentivare lrsquoattivazione da parte delleimprese di tirocini a beneficio dei gio-vani del nostro territorio

Per meglio inquadrare il tema egrave for-se utile richiamare il seguente passaggiodel Piano di attuazione italiano dellaGaranzia per i Giovani strumento isti-tuito per aderire a quanto previsto dallaRaccomandazione del Consiglio euro-peo del 22 aprile 2013 ldquoIn una situa-zione in cui lrsquoofferta di lavoro da partedei giovani rischia di rimanere com-plessivamente maggiore della doman-da i tirocini possono rappresentare unaprima modalitagrave di ingresso nel mondodel lavoro in particolare se abbinati amomenti di formazione specialisticardquo

Al riguardo particolarmente illumi-nanti sono della predetta Raccomanda-zione i seguenti ldquoconsiderandordquo

54

PROGETTO BCC QUI LAVORO

Iniziativa tirocini extracurriculari con incentivo BCC - durata 6 mesiCompenso complessivo tirocinante 2400 euro

di cui 1200 euro incentivo pubblico - 1200 euro incentivo BCC

Tirocini attivati e conclusi con stipula contratto di lavoro 3a tempo determinato

Tirocini attivati e prorogati di altri 6 mesi 5

Tirocini attivati e in corso di svolgimento 17

Totale 25

Obiettivo Progetto BCC QUI LAVORO 32

Altri tirocini attivati (senza incentivo BCC) 2Ditta Baccanelli SpA di Romano di LombardiaTirocinante Giada Maffi (al centro)

Ditta Sassi Francesco di Romano di LombardiaTirocinante Daniele Lanzani (a destra)

Ditta Carpenterie Paloschi srl di Calcio - Tirocinante Alessandro Poli

La parola chiaveTIROCINIO

Definizione

Il tirocinio egrave una misura formativa di politica attiva finalizzata a creare uncontatto diretto tra un soggetto ospitante e il tirocinante allo scopo di favori-re lʼarricchimento del bagaglio di conoscenze lʼacquisizione di competenzeprofessionali e lʼinserimento o il reinserimento lavorativoIl tirocinio consiste in un periodo di orientamento al lavoro e di formazione insituazione che non si configura come un rapporto di lavoro

Tipologie

Sono configurabili le seguenti tipologie di tirocinia) Tirocini formativi e di orientamento (durata massima 6 mesi)b) Tirocini di inserimento reinserimento al lavoro (durata massima 12 mesi)c) Tirocini di orientamento e formazione o di inserimentoreinserimento in favo-

re di disabili (durata massima 24 mesi) persone svantaggiate (durata mas-sima 12 mesi) noncheacute richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale

Procedura

I tirocini sono svolti sulla base di apposite convenzioni stipulate tra i sogget-ti promotori (soggetti pubblici e privati accreditati o autorizzati) individuatidalle Regioni e dalle Province Autonome e i soggetti ospitanti pubblici e pri-vati Alla convenzione deve essere allegato un progetto formativo per cia-scun tirocinante Il soggetto ospitante nomina un tutor che egrave responsabiledellʼattuazione del piano formativo e dellʼinserimento e affiancamento del ti-rocinante sul luogo di lavoro per tutto il periodo previsto dal progetto forma-tivo Al termine del tirocinio il soggetto promotore anche sulla base della va-lutazione del soggetto ospitante rilascia una attestazione dei risultati speci-ficando le competenze eventualmente acquisite Sulla base della normativavigente al tirocinante deve essere corrisposta unʼindennitagrave per la partecipa-zione al tirocinio

lrsquoambito territoriale in cui opera per for-nire il proprio contributo mirato ad alle-viare i notevoli disagi in cui si trovanoincontestabilmente anche i giovani chevivono nelle nostre comunitagrave Al riguar-do il secondo pilastro del Progetto BCCldquoQUI LAVOROrdquo prevedeva la correspon-sione alle imprese socieclienti di un in-centivo finalizzato a favorire lrsquoattivazionedi 32 tirocini extracurriculari a beneficiodei giovani del territorio della durata di 6mesi nei comuni di Calcio Covo Roma-no di Lombardia e Chiari con un impe-gno economico complessivo a caricodella BCC pari a 38400 euro

Le complesse e impegnative attivitagraveposte in essere sin dal momento del lan-cio dellrsquoiniziativa hanno permesso il rag-giungimento di risultati particolarmentelusinghieri (v prospetto riepilogativo)In particolarebull 25 giovani hanno avutoavranno la

possibilitagrave di entrare in contatto direttocol mondo del lavoro mettendosi allaprova e ottenendo al contempo unconcreto riconoscimento economico

bull altrettante imprese hanno avuto mododi distinguersi per la loro sensibilitagravesociale e per la loro particolare vici-nanza al mondo dei giovani e alle lo-ro esigenze

bull la BCC ha saputo concretizzare i prin-cipi contenuti nellrsquoarticolo 2 dello Sta-tuto sociale (promozione della coesio-ne sociale e della crescita responsabi-le e sostenibile del territorio - orienta-mento sociale - costruzione del benecomune) e in diversi articoli dellaldquoCarta dei Valori del Credito Coopera-tivordquo ottenendo nello stesso tempoanche visibilitagrave e riconoscimenti in di-versi contesti

HANNO DETTO

La ldquoferitardquo dei giovani senza lavoroSe crsquoegrave una ferita aperta nel tessuto sociale italiano egrave quella della disoccupazionegiovanile (15-24 anni) Il tasso di disoccupazione al 379 (dati di dicembre 2015)egrave un gran male Non si tratta solo di un fatto economico di un mancato guadagnoSi tratta di un male psicologico e sociale Un sistema economico se serve a qual-cosa serve ad assicurare la dignitagrave di un lavoro a chi abbia capacitagrave e voglia di la-vorare Un lavoro assicura indipendenza - non solo finanziaria - e rispetto di se stes-si Se la societagrave non provvede questo lavoro i giovani cominciano a pensare che crsquoegravequalcosa che non va nella societagrave stessa e cadono facilmente vittima di ideologieradicali In ogni caso si sfilaccia il tessuto sociale e piugrave a lungo dura lo stato di di-soccupazione piugrave difficile diventa trovare lavoro e piugrave gravi le ferite psicologiche

Fabrizio GalimbertiIl Sole 24 Ore 7 febbraio 2016

5756 MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

La parola a

Noemi COGI (Tirocinante)Cercare e trovare un lavoro oggi non egrave facile e nemmeno scontato oggi aver vo-glia di lavorare non basta piugrave bisogna che qualcuno te ne dia la possibilitagrave Quando mi egrave arrivata la notizia che la mia richiesta per un posto di tirocinanteera stata presa in considerazione ero molto felice ma anche un porsquo titubantecome sarebbe stata la mia prima esperienza nel mondo del lavoro Sarei sta-ta in grado di rispondere alle esigenze ed alle mansioni che mi sarebbero sta-te assegnate Come sarebbe stato il clima e il rapporto con i titolari e con glialtri dipendenti Ebbene tutti i miei dubbi e le mie paure sono stati placati sindai primi giorni grazie soprattutto alla grande gentilezza dei miei titolari e deimiei colleghi che mi hanno sostenuta e con molta pazienza mi hanno inse-gnato il lavoro e mi hanno fatta sentire a mio agio Lrsquoambiente egrave molto stimo-lante e ogni giorno egrave diverso dallrsquoaltro percheacute le mansioni si differenziano a se-conda delle svariate esigenze anche il rapporto con la clientela che frequentail negozio egrave per me motivo di stimolo Questo tirocinio mi ha permesso di im-parare cose nuove non solo a livello di ldquomanualitagraverdquo ma anche nella relazione enel rapporto con gli altri Ringrazio infinitamente la famiglia Donati e la BCCche mi hanno permesso di vivere questa esperienza

Ortofrutta -Alimentari DONATI Giovanni Luigi (Ditta ospitante)Quando abbiamo appreso dellrsquoiniziativa proposta dalla BCC dopo una inizialetitubanza abbiamo valutato che sperimentarci avrebbe potuto sigrave arricchire lanostra piccola azienda a conduzione prettamente familiare ma cosa per noi altrettanto importante avrebbe consentito ad un giovane di sperimentarsi inunrsquoesperienza nuova spendibile per il suo futuro e quindi percheacute non provarciEgrave cosigrave iniziato il nostro tirocinio con NoemiSe il termine tirocinio indica una esperienza di apprendimento e formazione crediamo che nel nostro caso lrsquoapprendimento non si sia limitato solo alla nuovaforza che in questi mesi ha fatto parte della nostra azienda e alla ventata di novitagrave che ha portato ma da unrsquoanalisi del periodo e delle situazioni riteniamoche lrsquoesperienza abbia portato noi stessi ad analizzare comportamenti scontati quasi automaticiLrsquointeragire tra le consuetudini e i percheacute piugrave o meno manifestati dalla nostra tirocinante ci ha portato a valutare le situazioni che si evolvevano in modo auto-matico con uno spirito nuovo piugrave critico e piugrave propositivoOggi non possiamo far altro che ringraziare la BCC che ci ha dato questa opportunitagrave e Noemi che egrave entrata a pieno titolo a far parte della nostra azienda equindi della nostra famiglia La sua ventata di semplicitagrave e il suo sorriso hanno conquistato anche la fiducia dei nostri clienti e insieme alla professionalitagrave ac-quisita giorno per giorno hanno arricchito anche noi e la nostra aziendaChe dire lrsquoesperienza egrave stata cosigrave positiva che al termine di questo tirocinio Noemi resteragrave con noi per altri 6 mesi

RadioGianni srl (Ditta ospitante)

Quando abbiamo saputo del progetto ldquoQUI LAVOROrdquo abbiamo subito pensa-to fosse una splendida iniziativa e immediatamente deciso di aderire dopoaver selezionato diversi curricula la posizione egrave stata data a MattiaDurante questo stage stiamo cercando di introdurre Mattia in tutti i reparti delnostro negozio affiancandolo ai commessi specializzati per settore grandi epiccoli elettrodomestici informatica telefonia tv centro Tim e laboratorio perle riparazioniGli obiettivi che ci siamo posti aderendo a questo progetto sono sicuramentemolteplici da un lato quello di permettere a un ragazzo giovane e senza espe-rienza lavorativa di avvicinarsi al mondo del lavoro e in particolar modo al no-stro mondo dallaltro venire a contatto diretto con giovani intraprendenti delnostro territorio che hanno deciso di mettersi alla prova in questa splendidainiziativa della BCCCi auguriamo che questi progetti innovativi che sarebbe il caso di chiamare an-che evolutivi visto il periodo economico che stiamo vivendo vengano ripropo-sti sempre piugrave diffusamente come motore di crescita per il nostro territorio

Alberto Paola e Laura (RadioGianni srl)Ditta RadioGianni srl di Romano di Lombardia - Tirocinante Mattia Fossati (al centro)

Ditta Ortofrutta Alimentari Donati di Calcio - Tirocinante Noemi Cogi (al centro)

Bisogna guardare avanti avere fiducia nei giovani e sostenere la loro maggior propensione al rischio indicare loro le opportunitagrave di questo nuovo secolo a trazionescientifico-tecnologica e smetterla di proiettare sui giovani la nostra miope paura Soprattutto non dobbiamo continuare a fare le stesse cose del passato come trascura-re la manutenzione del nostro capitale umano dissipando le competenze delle nuove generazioni Istruzione e alta formazione continuano a dare ai nostri giovani mag-giori chance nel mercato del lavoro in termini di occupabilitagrave e reddito e persino maggiori opportunitagrave di disegnarsi un percorso drsquoautorealizzazione allrsquoestero

Carlo Carboni - Il Sole 24 Ore 25 aprile 2016

lsquolsquo lsquolsquolsquolsquo

Prodotti amp Servizi

ldquoSABATINI-TERrdquoNuove opportunitagrave per le imprese nel campo degli investimenti

La BCC congiuntamente con IccreaBancaImpresa la banca corporate delCredito Cooperativo offre consulenzaservizi e soluzioni finanziarie e sostie-ne i progetti di crescita delle impresenella realizzazione dei loro investimen-ti anche attraverso servizi di consulen-za altamente specialistica e su opportu-nitagrave di carattere agevolativo e fiscale

A tal fine egrave stato organizzato unSeminario in data 14 giugno pressola filiale di Romano di Lombardiadedicato a tutti gli Imprenditori e iProfessionisti (v foto a lato)

Ciograve premesso segnaliamo le nuo-ve opportunitagrave per le imprese previstedalla Legge di Stabilitagrave 208 2015 checontiene una disposizione fiscale fina-lizzata a incentivare gli investimentiin beni materiali anche in locazionefinanziaria da realizzare nel 2016

La Legge di Stabilitagrave (Art1 com-mi da 91 a 94) infatti introduce la fa-coltagrave per imprese e professionisti didedurre dal reddito quote di ammorta-mento fiscale maggiorate (o maggioricanoni di leasing finanziario) per ibeni materiali strumentali nuovi ac-quistati dal 15 ottobre 2015 al 31 di-cembre 2016

Lrsquoagevolazione il cd Super Am-mortamento consiste in una maggio-razione del 40 del costo di acquisi-zione con esclusivo riferimento alladeterminazione delle quote di ammor-tamento o dei canoni di leasing (quotacapitale) deducibili fiscalmente

Piugrave nello specifico nellrsquoipotesi diacquisto diretto lrsquoagevolazione consi-ste nellrsquoincrementare il costo di acqui-sto fiscale del bene del 40 e sul co-sto cosigrave determinato calcolare gli am-mortamenti da poter portare in dedu-zione dal reddito imponibile In prati-ca a fronte di un costo pari a 100 ladeduzione dellrsquoammortamento fiscalepotragrave essere effettuato su 140

Per i soggetti IRES relativamentealla quota di ammortamento 2016 ilvantaggio netto egrave pari allrsquo11 del co-

sto (il 275 [Ires] di 40)Rientrano nel perimetro applicativo

della norma anche tutti i mezzi di tra-sporto a motore ex articolo 164 DPR9171986 Oltre a inserire il targato ilGoverno ha anche previsto lrsquoinnalza-mento della soglia massima di deduci-bilitagrave delle auto in uso ad aziende e la-voratori autonomi agenti e rappresen-tanti di commercio con specifico rife-rimento agli autoveicoli cd a uso pro-miscuo ex articolo 164 comma 1 let-tera b) DPR 9171986 ossia mezzidi trasporto non esclusivamente utiliz-zati nellrsquoesercizio di impresa e non as-segnati in uso promiscuo ai dipendentila Legge di Stabilitagrave 2016 prevede an-che la maggiorazione del 40 del li-mite massimo del costo di acquisizionesu cui calcolare le quote di ammorta-mento o le quote capitale dei canoni dileasing fiscalmente deducibili

Lrsquoincremento del 40 riguarda isoli ldquolimiti assolutirdquo contenuti nelladisposizione in oggetto e non anchele percentuali di deducibilitagrave del co-sto che rimangono dunque invariate(ovvero il 20 per i mezzi di traspor-to utilizzati in modo promiscuo ele-vato allrsquo80 per i veicoli utilizzatidagli agenti o dai rappresentanti dicommercio)

Per fruire dellrsquoagevolazione egrave ne-cessario che il bene venga acquisito

(in proprietagrave o con leasing finanziario)nel periodo 15102015 -31122016infatti per evitare il blocco degli inve-stimenti negli ultimi due mesi nel2015 il Governo ha anticipato la de-correnza dellrsquoagevolazione consen-tendo di usufruire del Super Ammorta-mento giagrave dal 15 ottobre 2015

Per individuare il momento di ef-fettuazione degli investimenti in as-senza di precisazioni normative e chia-rimenti ufficiali si ritiene si possanomutuare i criteri forniti con riferimentoalle precedenti agevolazioni in materiadi investimenti in beni nuovi

Pertanto lrsquoinvestimento come inpassato si considera realizzato alla da-ta in cui il costo risulta sostenuto fiscal-mente e dunque al momento della con-segna o spedizione del bene oppure altermine della costruzione per i macchi-nari e gli impianti eseguiti in appaltoLa data dellrsquoinvestimento anche perciograve che riguarda il leasing corrispon-de al momento di consegna allrsquoutiliz-zatore del bene medesimo Qualorasiano contrattualmente stabilite clau-sole che rinviano il passaggio dellaproprietagrave a un momento successivo aquello della consegna come ad esem-pio il collaudo ciograve che rileva egrave la da-ta di questrsquoultimo

Luca DolciResponsabile Ufficio Marketing

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 59OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO58

lsquolsquoAnno scolastico 2015 2016

PROGETTO SCUOLA BCCLe iniziative didattiche realizzate negli ultimi mesi hanno visto il coinvolgimento degli studenti

delle Scuole Secondarie di 1dege di 2deg grado

Lo stretto rapporto di collaborazionedella BCC col mondo della scuola si egravefatto nel corso del 2016 ancora piugrave in-tenso Infatti accanto alle tradizionaliattivitagrave realizzate giagrave da diversi anninellrsquoambito del ldquoProgetto Scuola BCCrdquohanno preso posto anche le varie attivi-tagrave previste dallrsquoinnovativa metodologiadidattica denominata ldquoAlternanzaScuola -Lavorordquo (v box)

Lrsquoattivitagrave tradizionale che possia-mo definire con lo slogan ldquoLa Bancasui banchirdquo ha visto il coinvolgimentodi oltre 200 studenti delle Scuole Se-condarie di 1deg grado di Romano diLombardia (v box) Da questrsquoanno ilrapporto con la Scuola Secondaria di 1deggrado dellIstituto Comprensivo ldquoGBRubinirdquo egrave regolato formalmente daunrsquoapposita Convenzione documentoche si apre con le seguenti premesse- ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio ai

sensi dellrsquoarticolo 2 dello Statuto so-ciale laquoha lo scopo () di promuoverelo sviluppo della cooperazione lrsquoedu-cazione al risparmio e alla previden-za noncheacute la coesione sociale e lacrescita responsabile e sostenibile delterritorio nel quale operaraquordquo

- ldquoLrsquoistituto GB Rubini intende 1)Promuovere nei propri allievi una cul-tura di laquocittadinanza economicaraquo sti-molandoli ad acquisire un corretto ap-proccio al denaro e i principi di unagestione responsabile delle risorseeconomiche a livello individuale ecollettivo 2) Far conoscere ai propriallievi il variegato mondo della coo-perazione con un particolare appro-fondimento della natura delle funzio-ni e delle modalitagrave operative dellecooperative di creditordquo

Sulla base delle predette premessetra la nostra BCC e lrsquoIstituto ldquoGB Ru-binirdquo si egrave convenuto quanto segue

ldquoLa BCC dellrsquoOglio e del Serio siimpegna a proporre agli Insegnanti e

agli Allievi dellrsquoIstituto ldquoGB Rubinirdquoi contenuti del Progetto laquoLa Banca suibanchiraquo 2) Lrsquoapproccio didattico deveessere caratterizzato dai seguenti trattidistintivi a) trasversalitagrave b) multidisci-plinaritagrave c) interattivitagrave (ricorso ai co-siddetti ldquogiochi di ruolordquo) 3) Il Proget-to ldquoLa Banca su banchirdquo deve persegui-re i seguenti obiettivi fondamentali a)conoscenza e approfondimento dei con-cetti-chiave del mondo dellrsquoeconomiab) focalizzazione del ruolo e della fun-zione del laquoRisparmioraquo in una modernaeconomia di mercato c) individuazionedella natura e delle funzioni delle im-prese bancarie d) identificazione deitratti distintivi delle Banche di CreditoCooperativo e) simulazione delle prin-cipali operazioni bancarie (depositi-prestiti) con relativa individuazione deiprincipali soggetti (depositanti mutua-tari direttore contabile cassiere) f)conoscenza della storia delle funzionidellrsquoarticolazione territoriale e degli as-setti organizzativi della Banca di Credi-to Cooperativo dellrsquoOglio e del Serio ndashSocietagrave cooperativa 4) Gli laquoincontri di-datticiraquo devono tenersi nella Sala Mul-timediale e nellrsquoarea sportelli della Fi-liale di Romano di Lombardia dellaBCC dellrsquoOglio e del Serio 5) Gli In-segnanti hanno il compito di avvicinaregli Allievi ai temi oggetto del ProgettoldquoLa Banca sui banchirdquo in un breve per-corso formativo da svolgere preventiva-mente in classe 6) Gli Insegnanti sonotenuti a supportare il Personale dellaBCC anche nel corso degli laquoincontri di-datticiraquo coinvolgendo gli Allievi inbase alle caratteristiche e alle attitudinidei singoli soprattutto nei momenti in-terattivi 7) Gli Insegnanti sono chiama-ti a valutare in classe gli effettivi esitiformativi degli laquoincontri didatticiraquo

Le attivitagrave poste in essere dalla BCCcon gli Istituti scolastici del territoriosono perfettamente in linea con quantoaffermato recentemente sia dal Diretto-re Generale della Banca drsquoItalia Salva-tore Rossi ldquoLe scuole sono il luogo per

La parola a

GLI ALLIEVI DELLA 2a SEZ B DELLA SCUOLA SECONDARIA DI1deg GRADO ldquoENRICO FERMIrdquo DI ROMANO DI LOMBARDIA

I punti che piugrave ci hanno interessato delle attivitagrave svolte in classe e presso la BCC sono stati i seguenti

- il momento della simulazione (gioco di ruolo) percheacute ha fatto capire lrsquoimportanza della banca e le sue funzioni

- la spiegazione del ruolo della banca

- capire lrsquoimportanza del risparmio che viene utilizzato per poter fare dei prestiti

- la scoperta della lunga storia della BCC

PROGETTO SCUOLA BCCLa Banca sui banchi

Incontri con gli studentiAnno scolastico 2015 2016

Date Classi Studenti

07012016 2a sez C 25

13012016 2a sez D 24

20012016 2a sez F 19

21012016 2a sez A 21

26012016 2a sez B 20

28012016 2a sez E 20

Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di L

01122015 2a sez A 21

15122015 2a sez B 23

12012016 2a sez C 24

19012016 2a sez D 21

Totale studenti 218

Scuola Sec di 1deg grado Istituto Comprensivo G B Rubini di Romano di L

PROGETTO SCUOLA BCCAlternanza Scuola-Lavoro

a s 2015 2016

Istituto di Istruzione 1Superiore ldquoGiovanni FalconerdquoPalazzolo sullrsquoOglio

Istituto di Istruzione 5Secondaria SuperioreldquoEttore MajoranardquoSeriate

Istituto Superiore 3Statale ldquoG B RubinirdquoRomano di Lombardia

Fondazione Ikaros 6Calcio

Totale studenti 15

Istituti Studenti

eccellenza dellrsquoeducazione finanziariapercheacute prima si comincia ad assimilarei concetti di base meglio egraverdquo che dal Ca-po del Servizio Tutela dei clienti e anti-riciclaggio sempre della Banca drsquoItaliaMagda Bianco ldquoLa scuola costituiscenon solo un canale privilegiato per vei-colare iniziative di educazione ma an-che la via piugrave efficace per consentire diacquisire la familiaritagrave e la dimesti-chezza con i concetti di base di econo-mia e finanza che sono il presuppostonecessario per assumere da adulti de-cisioni consapevoli e coerenti con leproprie esigenze Lrsquoobiettivo deve esse-re lo stabile inserimento dei rudimentidi economia e finanza nei programmiscolastici circostanza che richiede ilpieno coinvolgimento dellrsquoAutoritagrave go-vernativa () I materiali didattici piugraveefficaci per i piugrave giovani come per gliadulti sono quelli interattivi ed espe-

renziali che inducono a mettersi alla pro-va con situazioni concreterdquo

Con riferimento invece al temadellrsquoinnovativa metodologia didatticadenominata ldquoAlternanza - Scuola Lavo-rordquo la BCC ha prontamente aderito al-

le richieste che sono pervenute da variIstituti scolastici del territorio Grazie atale iniziativa la BCC ha accolto pressola Sede di Covo e presso i diversi spor-telli ben 15 allievi

Quella dellrsquoalternanza egrave unrsquoinnova-

zione storica per lrsquoimpianto formativodella scuola italiana percheacute consentelrsquoapertura delle porte delle scuole alleesperienze e alle competenze che si for-mano fuori dallrsquoaula unendo sapere esaper fare

La parola chiaveALTERNANZA SCUOLA - LAVORO

La legge 13 luglio 2015 n 107 ha inserito organicamente la strategia didattica dellʼalternanza scuola lavoro nellʼofferta for-mativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi di istruzioneIl ruolo dellʼalternanza scuola lavoro nel sistema di istruzione ne esce decisamente rafforzato Rispetto al corso di studi pre-scelto la legge 1072015 ha stabilito un monte ore obbligatorio per attivare le esperienze di alternanza che dallʼanno scola-stico 2015 16 hanno coinvolto a partire dalle classi terze tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione Con queste nuovemodalitagrave di attivazione le caratteristiche intrinseche dellʼalternanza scuola lavoro sono cambiate radicalmente quella meto-dologia didattica che le istituzioni scolastiche avevano il compito di attivare in risposta a una domanda individuale di forma-zione da parte dellʼallievo si egrave innestata allʼinterno del curricolo scolastico ed egrave diventata componente strutturale della for-mazione ldquoal fine di incrementare le opportunitagrave di lavoro e le capacitagrave di orientamento degli studentirdquo Lʼorganizzazione im-presa ente che ospita lo studente assume il ruolo di contesto di apprendimento complementare a quello dellʼaula e del la-boratorio Attraverso la partecipazione diretta al contesto operativo quindi si realizzano la socializzazione e la permeabili-tagrave tra i diversi ambienti noncheacute gli scambi reciproci delle esperienze che concorrono alla formazione della persona Attra-verso lʼalternanza scuola lavoro si concretizza il concetto di pluralitagrave e complementaritagrave dei diversi approcci nellʼapprendi-mento Il mondo della scuola e quello dellʼimpresa struttura ospitante non sono piugrave considerati come realtagrave separate bensigraveintegrate tra loro consapevoli che per uno sviluppo coerente e pieno della persona egrave importante ampliare e diversificare iluoghi le modalitagrave e i tempi dellʼapprendimento Il modello dellʼalternanza scuola lavoro si pone lʼincisivo obiettivo di accre-scere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali degli interessi e degli stili diapprendimento individuali arricchendo la formazione scolastica con lʼacquisizione di competenze maturate ldquosul campordquo Ta-le condizione garantisce un vantaggio competitivo rispetto a quanti circoscrivono la propria formazione al solo contesto teo-rico offrendo nuovi stimoli allʼapprendimento e valore aggiunto alla formazione della persona

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 61OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO60

La parola a

Andrea Simone FRATUSAllievo della classe IV Tecnico dei Servizi drsquoImpresa

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola-Lavoro presso la Filiale di Romano Cappuccini

(dal 10 febbraio al 1deg aprile 2016)

Durante lo stage che ho frequentato presso la BCC dellrsquoOglio e del Serio ho potuto dimostrare lemie capacitagrave comunicative e relazionali percheacute fin da subito mi sono sentito a mio agio con i colle-ghi infatti non ho avuto problemi a chiedere eventuali dubbi Mi hanno fatto sentire una risorsa perlrsquoazienda non un semplice stagista ()La gestione dei tempi egrave stata completamente affidata a me I colleghi mi hanno assegnato dellemansioni con una scadenza da rispettare e io gestivo il tempo a mia disposizione alternando i va-ri lavori per renderli meno pesanti ()Secondo me per lavorare in questo tipo di ambiente egrave necessario avere bene in mente cosa fa labanca quali sono i suoi obiettivi e che servizi offre ai clienti Sicuramente devi avere buone capa-citagrave per quanto riguarda lrsquoutilizzo del computer dei gestionali e tutto ciograve che ruota intorno alla tec-nologia come stampanti scanner che sono fondamentali in questo tipo di lavoro Una caratteristi-ca che devi necessariamente avere lavorando in banca egrave la capacitagrave di relazionarsi con il clienterestando sempre professionali anche con clienti ldquodifficilirdquo che si possono incontrare ogni giorno

Jackline GOMESAllieva della classe II Operatore Amministrativo Segretariale

Fondazione Ikaros - CalcioAlternanza Scuola -Lavoro presso la Sede di Covo

(dal 4 aprile al 17 maggio 2016 )

Il progetto di alternanza Scuola - Lavoro con la BCC dellrsquoOglio e del Serio egrave durato sei settimaneLa BCC Oglio e Serio lrsquoanno scorso ha effettuato una fusione con la BCC di Ghisalba Con lrsquoaumentare dei dipendenti molti si sono trovati a dover cambiare man-sione e a cambiare ufficiSono stata assegnata allrsquoUfficio Servizi Centrali diretto da Roberto Nicoli In questo ufficio lavorano altre otto persone che si occupano di diversi tipi di lavori pa-gamenti bonifici mandati tesorerie ticket carte di credito deleghe F24 e F23 Gli addetti dellrsquoUfficio collaborano con quasi tutti gli uffici presenti nella SedeLe persone che ho conosciuto allrsquointerno di questo Ufficio fin da subito sono state accoglienti nei miei confronti nonostante lrsquoabisso di etagrave mi hanno accolto e fat-to trovare veramente beneDurante questa esperienza di stage ho avuto modo di vedere e poter lavorare anche presso lrsquoUfficio Legale Fin da subito mi sono trovata bene anche in questoUfficio Mi ha colpito molto scoprire come si lavora a livello legale e quanto sia complicato ma soprattutto di cosa si occupa fallimenti ipoteche garanzie Inoltre ho fornito il mio aiuto anche allrsquoUfficio Segreteria generale e personale e alla Sede di CovoIl lavoro che maggiormente ho svolto ha riguardato le mansioni meno complesse come archiviare effettuare pagamenti (bonifici e mandati) con un programmache egrave molto simile a quello che utilizziamo a scuola fare fotocopie protocollare e riordinare sistemare le carte di credito Tutte attivitagrave che possono apparire ba-nali ma che hanno tutte la loro importanzaOltre a un buon ambiente lavorativo qui in BCC ho trovato e conosciuto veramente tante persone fantastiche anche al di fuori del mio Ufficio persone che fin dalprimo giorno mi hanno accolto a braccia aperte La mia esperienza in BCC egrave stata piacevole Egrave stata la mia prima esperienza di lavoro vera e propria Ho potuto capire come egrave la vita lavorativa e ringrazio tuttele persone che nel corso di questa esperienza mi hanno aiutato e sostenuto

La studentessa Jackline proveniente dallistituto scolastico Fondazione Ikaros di Calcio al lavoro nellUfficio Servizi Centrali della sede di Covo

Dallalbum fotografico Progetto Scuola BCC La Banca sui banchiAnno scolastico 2015 - 2016

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a D Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a E Scuola Secondaria di 1deg grado Istituto Comprensivo GB Rubini di Romano di Lombardia

Classe 2a C Scuola Secondaria di 1deg grado E Fermi di Romano di Lombardia

lsquolsquo lsquolsquoNon egrave mai troppo tardi si dice Ma egrave anche vero che in molti casi non egrave mai troppo presto E per quanto riguarda leconomianon egrave mai troppo presto per imparare alcune nozioni di base Non egrave mai troppo presto per imparare da dove vengono i soldi che manten-gono la famiglia Anzi ancor prima che cosa sono i soldi Come si guadagnano e come si spendono Chi li crea e chi li distrugge ()Il pe riodo della scuola egrave cruciale per assorbire quelle nozioni e quei valori che piugrave tardi formeranno il modo di pensare degli studenti

Fabrizio Galimberti - Il Sole 24 Ore

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 63OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO62

C

lsquolsquo1deg semestre 2016

PUNTO MACROLrsquoandamento dellrsquoeconomia italiana nel contesto dellrsquoarea dellrsquoEuro

GLI AUTORI

Stefano LucarelliMarsciano (PG) 1975Assistant Professor in InternationalMonetary Economics Master in Eco-nomics and Global Markets Universi-tagrave di Bergamo

Filippo Umberto AndriniCrema (CR) 1989Borsista presso il Dipartimento diScienze Aziendali Economiche e Me-todi Quantitativi dellUniversitagrave degliStudi di Bergamo Si egrave laureato nel2016 con una tesi sugli squilibri com-merciali che caratterizzano lEuropa elandamento dei tassi di cambio

1 Le ultime Considerazioni finali delGovernatore della Banca drsquoItalia (31maggio 2016) ci mettono in guardiadai facili entusiasmi che talora emer-gono nelle parole fiduciose delle clas-si dirigenti ldquononostante i segnali dirafforzamento nel primo trimestre diquestrsquoanno lrsquoeconomia dellrsquoarea del-lrsquoeuro resta esposta ai rischi provenien-ti dal contesto globale Lrsquoindebolimen-to del commercio si protrae permanelrsquoincertezza sulla capacitagrave della Cina edi altri paesi emergenti di evitare undeciso rallentamento delle rispettiveeconomierdquo

In particolare egrave interessante soffer-marsi su punto di estrema importanzaappena accennato dal GovernatoreIgnazio Visco se egrave vero che il costo delcredito allrsquoeconomia si egrave ridotto tutta-via permangono ancora delle difficoltagraveevidenti nel meccanismo di trasmissio-ne Le politiche monetarie espansiveche in prima battuta interessano i rap-porti fra la BCE e il sistema bancarioeuropeo non riescono ancora ad inci-dere significativamente sullrsquoeconomiareale In altre parole i tassi di interesse

sul credito alle imprese sono in alcunicasi ancora troppo alti soprattutto inItalia Ciograve incide anche sui quantitatividi credito concessi alle imprese

Una recente analisi condotta dalCentro Studi ImpresaLavoro della Con-fimprenditori mette in luce delle diffe-renze significative nelle condizioni delcredito allrsquointerno dellrsquoUnione Moneta-ria Europea guardando al periodo2014 - 2015 se le imprese tedeschehanno visto crescere i propri volumi diaffidamenti dellrsquo16 e quelle francesidel 33 le imprese italiane sono inve-ce caratterizzate da un calo pariallrsquo14 Oltre a Germania e Franciaun andamento positivo del credito allesocietagrave non finanziarie si riscontra inLussemburgo (+ 88) Slovacchia(+68) Estonia (+ 64) Finlandia(+ 52) Lituania (+ 47) Belgio(+ 44) Cipro (+ 2) Lettonia(+11) Austria (+07) Oltre allrsquoIta-lia un andamento negativo si riscontrain Spagna (-1) Portogallo (-21)Olanda (-60) Grecia (-63) Slove-nia (-75) Irlanda (-97) e Malta (-152) Egrave utile sottolineare anche co-

me perograve dal 2010 al 2013 le sofferen-ze bancarie italiane siano aumentate ditre punti percentuali passandodallrsquo873 allrsquo1168 Il confrontocon gli altri Paesi egrave abbastanza elo-quente solo la Grecia ha una quotamaggiore (2186) mentre Spagna(669) Belgio (498) Austria(460) Francia (452) Danimarca(398) Olanda (255) Germania(186) Inghilterra (186) e Svezia(078) chiudono la classifica mo-strando dati sensibilmente migliori diquelli italiani Come rivelato dallABIunrsquoultima nota che potrebbe spiegare ilfatto che la stretta sul credito sia cosigrave ri-levante nel nostro Paese egrave quella chevaluta la quantitagrave di risorse pubbliche(diverse dai Bond di Tremonti e Monti)siano state elargite (a fondo perduto)nel settore bancario dal 2007 al 2012lo Stato italiano ha iniettato a fondoperduto nel settore bancario ldquosolordquo 41miliardi di euro contro i 1145 del Re-gno Unito i 479 della Svizzera i 469della Germania i 315 dellrsquoIrlanda i 30dellrsquoOlanda i 253 della Francia i 235della Spagna i 2094 del Belgio i 203

della Grecia gli 885 dellrsquoAustria i 76della Danimarca

Il quadro italiano diviene piugrave com-pleto se si considerano anche i dati rela-tivi al tasso di rifiuto sul credito un indi-ce che segnala la percentuale di impreseche dichiarano di non aver ottenuto inparte o totalmente il credito richiestoper le piccole e medie imprese allrsquoiniziodel 2008 questo valore era pari allrsquo82mentre gli ultimi dati disponibili (OCSE2014) mostrano un valore pari allrsquo84Le grandi imprese sono caratterizzate daun diverso trend 77 nel 2008 e 72nel 2014 Egrave pur vero che dopo il piccoraggiunto nel 2012 (12) oggi la situa-zione sembra essere in lento ma costantemiglioramento

Il divario che caratterizza il costo delcredito nel nostro Paese fra piccole e me-die imprese da una parte e grandi impre-se dallrsquoaltra cresciuto nel tempo in mo-

do preoccupante si attesta su valori an-cora molto vicini a quelli del 2012 comemostra la tabella inserita in questa pagi-na (v sotto)

Il Governatore Visco scrive che ldquolacontrazione dei prestiti alle imprese si egravepressocheacute arrestata Le banche cercanoattivamente di impiegare lrsquoelevata liqui-ditagrave a loro disposizione soprattutto in fi-nanziamenti alla clientela in piugrave solide

condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operan-te nel settore manifatturierordquo Occorresottolineare che lrsquoespressione ldquola contra-zione dei prestiti alle imprese si egrave arre-statardquo non significa che i prestiti alle im-prese non siano piugrave caratterizzati da con-dizioni creditizie troppo esose per le ca-ratteristiche del sistema produttivo italia-no Come mostrano i dati elaborati da

PIL e principali componenti della domanda (1)(dati trimestrali indici 2007=100)

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Istat(1) Quantitagrave a prezzi concatenati dati destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 65

70

75

80

85

90

95

100

105

65

70

75

80

85

90

95

100

105

PIL esportazioni consumi delle famiglie investimenti fissi lordi

Prodotto interno lordo

Investimenti fissi lordi

Spesa per consumi delle

famiglie residenti e ISP (1)

Spesa per consumi delle

Amministrazioni pubbliche

Domanda nazionale (2)

Esportazioni di beni e servizi

Importazioni di beni e servizi

2012 -28 -93 -39 -14 -57 23 -81

2013 -17 -66 -25 -03 -26 06 -23

2014 -03 -34 06 -10 -04 31 32

2015 08 08 09 -07 11 43 60

2015 I Trim 04 06 01 -06 09 12 29

II Trim 03 00 04 -03 03 14 16

III Trim 02 02 05 02 05 -13 -02

IV Trim 01 08 03 06 00 13 10

PIL domanda nazionale commercio con lestero(quantitagrave a prezzi concatenati variazioni percentuali sul periodo precedente

dati trimestrali destagionalizzati e corretti per i giorni lavorativi)

Fonte Istat

(2) Include la variazione delle scorte e oggetti di valore(1) Istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

Costo del credito alle imprese

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

PMI 63 63 36 37 5 56 54 44

Grandi Imprese 57 49 22 22 38 34 34 26

Differenza 06 14 14 15 18 18 2 18

Elaborazione ImpresaLavoro su dati OCSE

Le politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea non sono ancora riuscite ad incidere significativamente sulleconomia reale Lesistenza di evidenti difficoltagrave di trasmis-sione ha rallentato la discesa dei tassi di interesse sul credito alle imprese soprattutto in Italia

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 65

(+ 03) Tuttavia per la stessa classe dietagrave la variazione rispetto al trimestreprecedente resta negativa (- 03) Si tratta di dati che appaiono coerenticon le considerazioni precedentementesvolte relative alle difficoltagrave riscontra-bili nel sistema creditizio e al malcon-tento espresso dal mondo delle PMILa volontagrave di investire nelle classi dietagrave centrali egrave infatti un buon indice del-la fiducia che caratterizza un sistemaeconomico Se si guarda alla mediadegli ultimi tre mesi si registrano au-menti del tasso di occupazione tra gliover 50 (+ 07) e tra i giovanissimi di

15-24 anni (+ 04) Tuttavia non solosi registra un calo del tasso di occupa-zione nelle classi di etagrave centrali (-03tra i 25-34enni e -02 tra i 35-49en-ni) ma questo si accompagna anche adun aumento del tasso di disoccupazio-ne (rispettivamente + 02 nella classe25 - 34 e +03 nella classe 35 - 49) Ilcalo del tasso di inattivitagrave - su cui hainsistito soprattutto il Presidente delConsiglio per sottolineare la presuntaefficacia del Jobs Act - si distribuiscetra tutte le classi di etagrave proprio conlrsquoeccezione dei 25 - 34enni (per i qualisi registra un aumento di 01 punti) la

variazione maggiore si rileva tra gliover 50 pari a -06 punti

4 Circa il Jobs Act i dati disponibilisembrerebbero confermare alcune delleperplessitagrave emerse la scorsa estate infat-ti nel dicembre 2015 quando la decon-tribuzione piena (8060 euro annui perlavoratore) era in vigore per lultimo me-se la percentuale dei nuovi rapporti atempo indeterminato sul totale dei rap-porti di lavoro attivati era pari a 664mentre nel gennaio 2016 quando la de-contribuzione prevista dalla normativa egravescesa al 40 (3250 euro annui) lo stes-

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO64

ImpresaLavoro nonostante un lentomiglioramento lrsquoItalia egrave caratterizzataancora da una significativa quota di im-prese che si vedono rifiutare in tutto oin parte i crediti che richiedono Comeha scritto Marco Onado su Il Sole 24Ore (1 giugno 2016) ldquobisogna accon-tentarsi di non registrare tassi di cre-scita negativirdquo

2 Le imprese italiane nel loro comples-so mostrano una competitivitagrave crescen-te sui mercati internazionali sebbenequesta tendenza non coinvolga le realtagravecaratterizzate da un numero di addettiinferiore ai 50 Almeno questo egrave quan-to si legge nelle Considerazioni del Go-vernatore della Banca drsquoItalia

Egrave bene ricordare che le piccole im-prese che comprendono quelle dai 10ai 50 dipendenti con un fatturato nonsuperiore a 10 milioni di euro insie-me alle microimprese che compren-dono le aziende con meno di 10 di-pendenti con un fatturato non superio-re a 2 milioni di euro rappresentanooltre il 95 delle imprese italiane Laquasi totalitagrave circa 4100000 egrave costi-tuita da imprese con meno di 10 ad-detti (dati tratti da microimpreseeu)Pertanto la ripresa della competitivitagravesui mercati internazionali di cui haparlato Ignazio Visco interesserebbedirettamente una parte esigua del tes-suto produttivo italiano

Il 10 maggio 2016 in occasionedellrsquoAssemblea annuale di Rete Impre-se Italia associazione che riunisce leconfederazioni piugrave rappresentative delmondo delle piccole e medie imprese egraveemerso che il numero delle imprese checessano la propria attivitagrave in Italia egrave an-cora molto superiore al dato fisiologicoSi legge nella Relazione del presidente

Massimo Vivoli che ldquoda novembre2011 a dicembre 2015 la disponibilitagravedi credito per le PMI di commercio eturismo si egrave ridotta di 15 miliardi di Eu-ro per quelle dellrsquoartigianato di 12 mi-liardi Ma non egrave tutto Non solo le mi-cro piccole e medie imprese hannomaggiori difficoltagrave di accesso al credi-to ma lo pagano circa il 25 in piugraverdquoVivoli sottolinea inoltre che tra il 2011e il 2015 proprio le microimprese chegiagrave sostengono circa un terzo dellrsquooccu-pazione in Italia sono state in grado diincrementare i posti di lavoro di circa375 mila unitagrave Infine segnala che 180mila imprese italiane al di sotto dei 50dipendenti contribuiscono in maniera

significativa alle esportazioniUna riflessione sobria sulle PMI

italiane appare urgente Nel commenta-re le parole del Governatore della Ban-ca drsquoItalia Marco Onado (Il Sole 24Ore 1 giugno 2016) ha espresso unpunto di vista chiaro e interessante perciograve che concerne lrsquoevoluzione necessa-ria del settore creditizio e finanziarioma in tutta probabilitagrave poco in linea conle esigenze che il mondo delle PMI ita-liane manifesta ldquoQueste aziende [lePMI] hanno dimostrato di non esserepiugrave in grado di tenere il passo dellemaggiori Di conseguenza oggi la fi-nanza drsquoimpresa soprattutto in Italiarichiede non solo lrsquoerogazione generica

di fondi ma un supporto adeguato aiprocessi di ristrutturazione e ricapita-lizzazionerdquo Si suggerisce dunque diconvertire le PMI italiane in imprese dipiugrave grandi dimensioni utilizzando il si-stema finanziario e creditizio per soste-nere processi di fusioni ed acquisizioniche tuttavia presuppongono una visionestrategica molto diversa da quella checaratterizza i piccoli e medi imprendi-tori italiani Questa trasformazione deltessuto imprenditoriale potrebbe avereconseguenze negative sullrsquooccupazio-ne anche alla luce del fatto che opera-zioni del genere nel nostro Paese sonospesso condotte sotto lrsquoegida di grandigruppi industriali stranieri

3 I dati mensili dellrsquoIstat relativi aoccupazione e disoccupazione mo-strano che in marzo il numero dei la-voratori dipendenti e indipendenti egraveaumentato (lrsquooccupazione egrave cresciutadello 03 e il tasso di occupazione egravesalito al 567 ) tuttavia ciograve non ri-guarda la fascia drsquoetagrave compresa tra i25 e i 34 anni ldquoNella classe di etagrave 25-34 anni si registra nellrsquoultimo meseun calo del tasso di occupazione e diquello di inattivitagrave pari a 01 puntipercentuali mentre il tasso di disoccu-pazione sale di 04 puntirdquo In questaclasse il numero dei disoccupati egrave pa-ri a 900 mila unitagrave mentre il numerodegli inattivi fascia egrave pari a 1 milionee 800 mila unitagrave In aprile gli stessi dati mostrano un ul-teriore incremento dellrsquooccupazione(+ 02) Cresce anche il tasso di occu-pazione nella classe di etagrave 25 -34 anni

C

Le piccole imprese che comprendono quelle dai 10 ai 50 dipendenti con un fatturato non superiore a 10 milioni di euro insieme alle micro imprese che comprendono le aziendecon meno di 10 dipendenti con un fatturato non superiore a 2 milioni di euro rappresentano oltre il 95 delle imprese italiane

Nelle ultime Considerazioni finali il governatore Visco ha affermato che la contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Tuttavia recenti analisi hanno evidenziato che lIta-lia egrave caratterizzata ancora da una significativa quota di imprese che si vedono rifiutare in tutto o in parte i crediti che richiedono

Fonte Istat Rilevazione sulle forze di lavoro stime mensili provvisorie

Occupati e tasso disoccupazione(dati mensili destagionalizzati milioni di persone e valori percentuali)

2010 2011 2012 2013 2014 2015 166

7

8

9

10

11

12

13

14

220

222

224

226

228

230

232

234

236

occupati (scala di sinistra) tasso di disoccupazione (scala di destra)

(dati mensili variazioni percentuali sui 12 mesi e punti percentuali)Inflazione al consumo in Italia e contributi delle sue componenti (1)

(1) Indice armonizzato dei prezzi al consumo La componente di fondo comprende i beni non alimentari e nonenergetici e i servizi la componente volatile include i prodotti alimentari e i beni energetici

162005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015-1

0

1

2

3

4

5

-1

0

1

2

3

4

5

componente di fondo componenti volatili totale

Fonte elaborazioni Banca drsquoItalia su dati Eurostat

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 67

politiche fiscali restrittive egrave di fatto fun-zionale agli interessi delle grandi impre-se per le seguenti ragioni1) La riduzione della spesa pubblica ri-

duce lrsquooccupazione e indebolendo ilpotere contrattuale dei lavoratori ri-duce i salari accrescendo i margini diprofitto delle imprese di grandi di-mensioni esportatrici a fronte dellariduzione dei profitti delle impreseche vendono sui mercati interni Inpiugrave la riduzione dei loro profitti (oanche il loro fallimento) consente diattuare operazioni di acquisizione

2) Per quanto attiene al finanziamentodegli investimenti se la riduzione del-la spesa pubblica comporta anche ri-duzione dellrsquoemissione di titoli del de-bito pubblico ciograve consente loro di fi-nanziarsi con costi minori sui mercatifinanziari Drsquoaltra parte la restrizio-ne del credito egrave un problema essen-zialmente per le imprese di piccole di-mensionirdquoSebbene Forges Davanzati abbia lrsquoin-

discusso merito di far emergere il duali-smo che caratterizza il settore produttivoitaliano mostrando altresigrave che su esso in-cidono profondamente i vincoli creditizie finanziari il modello proposto egrave carat-terizzato da alcune semplificazioni in-nanzitutto la possibilitagrave che una politicarestrittiva sia favorevole alle grandi

aziende dipende dallrsquoipotesi che il conte-nimento dei salari favorisca la competiti-vitagrave dei prodotti sui mercati esteri Va pe-rograve sottolineato che guardando alle stati-stiche le retribuzioni dei dipendenti del-le grandi imprese italiane sono ancorasensibilmente maggiori di quelli dellePMI Ciograve significa che occorre ancoraindagare sui reali fattori da cui dipendela capacitagrave di internazionalizzazione del-le aziende italiane un tema questo cheappare di grande rilevanza se si vuole re-almente incoraggiare la vocazione alleesportazioni Inoltre restano ancora daspiegare sul piano empirico le condizio-ni da cui dipende lrsquoeffetto sostituzionetra i titoli di Stato ed attivitagrave finanziarieemesse dalle grandi imprese

Infine bisogna sottolineare in modoesplicito le indicazioni di politica eco-nomica compatibili con il suddetto ra-gionamento non si vuole infatti soste-nere che la struttura produttiva italianapossa aspirare a pervenire ad un model-lo di crescita durevole fondato unica-mente sulle PMI neacute che le grandi im-prese esportatrici rappresentino il pro-blema del sistema economico italianoSi vuole invece ribadire che lrsquoindustriaitaliana abbisogna di una politica indu-striale capace di individuare dei settoriprioritari e soprattutto di coordinarelrsquoevoluzione delle PMI e delle grandi

OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO66

so indice si attesta a 343 Drsquoaltro canto lrsquoindice di fiducia

delle imprese cosigrave come rilevato dal-lrsquoIstat (27 maggio 2016) mostra un ca-lo nel settore manifatturiero (da 1027a 1021) nei servizi di mercato (da1079 a 1074) e in quello del commer-cio al dettaglio (da 1019 a 1009) Inparticolare nel settore delle costruzioni(che rappresenta una parte di quellomanifatturiero) peggiorano le attesesullrsquooccupazione In tutti i raggruppa-menti di industrie lrsquoindice del clima difiducia scende nei beni di consumo (a1008 da 1010) nei beni intermedi (a978 da 981) e nei beni strumentali (a1086 da 1089) I giudizi sugli ordinipeggiorano nei beni di consumo e neibeni intermedi (a -13 da -11 e a -18 da-16 i rispettivi saldi) mentre rimango-no stabili a -14 nei beni strumentali Leattese sulla produzione peggiorano neibeni strumentali (a 11 da 14 il saldo) erestano stabili a 10 nei beni di consumoe a 7 nei beni intermedi

Lrsquoindice del clima di fiducia deiconsumatori per lo stesso periodo egrave ca-ratterizzato da una netta diminuzionedella componente economica (da 1402a 1359) Lrsquoindice nel suo complesso di-minuisce da 1141 a 1127 sorretto par-zialmente dal miglioramento dellacomponente ldquoclima personalerdquo (a 1054da 1048) I giudizi e le attese sulla si-tuazione economica del Paese peggio-rano (a -47 da -39 e a 3 da 8 i rispetti-vi saldi) Peggiorano inoltre le aspetta-tive sulla disoccupazione (a 25 da 21 ilsaldo) Sulla costruzione dellrsquoindice difiducia dei consumatori e delle impresesi rimanda al nostro contributo apparsosu Il Melograno n 35 dicembre 2015

5 Sembrerebbe pertanto che gli aspettifavorevoli della congiuntura internazio-nale di cui lrsquoItalia ha potuto beneficiare -ci riferiamo in particolare al basso prez-zo del petrolio e al deprezzamento del-lrsquoeuro nei confronti del dollaro da 140 a105 $euro avvenuto tra lrsquoaprile 2014 e ilmarzo 2015 (oggi siamo a 111) - nonsiano stati sfruttati a pieno e che ciogravepossa dipendere da alcune caratteristichestrutturali della nostra economia

Alcuni risultati ottenibili allrsquointernodella cosigrave detta teoria monetaria dellaproduzione - cui ha dato contributi im-portanti lrsquoeconomista italiano AugustoGraziani (1933-2014) - possono aiutar-ci ad interpretare meglio i dati che ab-biamo sinora passato in rassegna Il let-tore interessato non avvezzo alla linguainglese oltre al breve testo introduttivodi Graziani Teoria del circuito moneta-tio (Jaca Book 1996) puograve consultareun recente saggio di Guglielmo ForgesDavanzati Cause ed effetti della restri-

zione del credito in Italia Una inter-pretazione ldquocircuitistardquo pubblicato suldquoItinerari di ricerca storicardquo (n1 anno2015 pp 41-54) In un contesto nelquale lrsquoofferta di moneta egrave endogenacioegrave dipende principalmente dalla do-manda di credito e il sistema economi-co egrave caratterizzato da due diverse tipo-logie di imprese (quelle di dimensioneminore che vendono sui mercati internie le grandi imprese esportatrici) le po-litiche fiscali espansive sono necessarieper delineare un modello di crescita du-revole I profitti delle imprese che ven-dono sui mercati interni dipendono daiconsumi e dagli investimenti attesi cuideve essere aggiunto lrsquoorientamentodelle politiche fiscali La dinamica del-la domanda aggregata regola il grado didipendenza delle imprese dal sistemacreditizio Nel caso italiano le impreseche sono piugrave attive sul mercato internosono le PMI Se aumentano i profitticresce anche la solvibilitagrave di queste im-prese Per ciograve che concerne le grandiimprese esportatrici queste possonosubire una contrazione dei profitti inpresenza di politiche fiscali espansiveInfatti lrsquoincremento della spesa pubbli-

ca accrescendo lrsquooccupazione puogravespingere in alto i salari riducendo alcontempo la competitivitagrave internazio-nale quando questa - come accadespesso nel caso italiano - si gioca piugravesul prezzo che sulla capacitagrave di domi-nare la filiera della produzione (comeavviene invece nel caso di beni stru-mentali ad alto contenuto tecnologico)Inoltre se la politica fiscale espansiva egravefinanziata da un incremento dellrsquooffertadei titoli di Stato sui mercati finanziariallora il tasso di interesse delle obbliga-zioni emesse dalle grandi impreseesportatrici come forma autonoma di fi-nanziamento potrebbe crescere Ciogravepuograve accadere se i risparmiatori tendonoa preferire il minor rischio che caratte-rizza i titoli di Stato e al contempo so-stituiscono nei loro portafogli questi ti-toli alle attivitagrave finanziarie emesse dalleimprese In generale non egrave detto che ilpubblico cui si riferiscono i titoli di Sta-to sia il medesimo attratto dalle obbli-gazioni di aziende ma in un contesto incui sono i fondi drsquoinvestimento a fare laparte del leone egrave unrsquoipotesi da tenere inforte considerazione

Un eventuale aumento della do-

manda aggregata puograve anche determina-re un aumento della dimensione dellePMI contribuendo ulteriormente allaloro solvibilitagraveTanto piugrave le imprese le famiglie e loStato spendono nel mercato internoquanto piugrave aumenta lrsquoofferta di credito La dinamica della spesa pubblica in Ita-lia nel corso degli ultimi trentrsquoanni egravestata costantemente inferiore alla mediadei Paesi dellrsquoEurozona Dal momentoche anche per questo la domanda ag-gregata italiana resta bassa sebbene larecente crescita del prodotto internolordo sia trainata dalla crescita della do-manda interna (come riportato da Con-fcommercio) questa resta sensibilmen-te inferiore di quella dei principali com-petitor europei Il sistema creditizioitaliano egrave caratterizzato da una signifi-cativa quota di imprese che si vedonorifiutare in tutto o in parte i crediti cherichiedono piugrave di quanto facciano lebanche di altri Paesi europei soprattut-to quelli a vocazione manifatturieraForges Davanzati conclude la sua anali-si con due considerazioni su cui invitia-mo a riflettere con attenzione ldquoSi puograve osservare che lrsquoattuazione di

C

Un sistema nazionale di innovazione volto alla produzione di componentistica di avanguardia potrebbe invertire il processo di de-specializzazione produttiva che da lungo tempoormai sta caratterizzando la dinamica delleconomia italiana

Leconomia italiana tra ripresa e fragilitagrave

Nel 2015 lrsquoeconomia italiana egrave tornata a crescere per la prima volta dallrsquoavvio della crisi del debito sovrano Vi sono chiarisegnali positivi soprattutto per la domanda interna Lrsquoattivitagrave economica rimane perograve lontana dai livelli precedenti la crisi egravesoggetta alle stesse incognite che gravano sullrsquoeconomia globale ed europeaLa ripresa inizialmente concentrata nellrsquoindustria manifatturiera si egrave poi estesa ai servizi e pur con qualche incertezza alsettore delle costruzioni Il miglioramento del mercato del lavoro e le misure di sostegno al reddito varate dal Governo sistanno riflettendo favorevolmente sui consumiDopo una prolungata contrazione si egrave gradualmente riavviata lrsquoaccumulazione di capitale Le nostre indagini segnalanounrsquoulteriore espansione dei piani di investimento delle imprese nellrsquoindustria manifatturiera e nei servizi Lrsquoespansione ri-guarda anche le imprese industriali orientate al mercato interno Vi contribuiscono il miglioramento delle condizioni di fi-nanziamento e gli incentivi fiscali temporanei in vigore dalla fine del 2015 nella nostra valutazione questi ultimi potrebbe-ro nel complesso innalzare lrsquoinvestimento in capitale produttivo di 25 punti percentuali nel biennio 2016 -17 La contrazione dei prestiti alle imprese si egrave pressocheacute arrestata Le banche cercano attivamente di impiegare lrsquoelevata li-quiditagrave a loro disposizione soprattutto in finanziamenti alla clientela in piugrave solide condizioni patrimoniali in particolare aquella di maggiori dimensioni e operante nel settore manifatturiero Il costo del credito si egrave sensibilmente ridotto sia per legrandi imprese sia per quelle di dimensioni minori In rapporto al PIL gli investimenti restano perograve ancora molto al di sot-to dei valori osservati prima della crisi su livelli minimi nel confronto storico In prospettiva lrsquoandamento della domandaestera egrave il principale fattore di incertezza secondo leimprese si sono intensificati i rischi geopoliticiche han-no un impatto negativo sullrsquoattivitagrave economica sia perleffetto diretto sulle esportazioni sia per la maggiorecautela che inducono nei piani di investimentoCome piugrave volte e da piugrave parti osservato un rilancio de-gli investimenti in costruzioni indirizzato soprattutto al-la ristrutturazione del patrimonio esistente alla valo-rizzazione delle strutture pubbliche e alla prevenzionedei rischi idrogeologici avrebbe effetti importanti sul-lrsquooccupazione e sullrsquoattivitagrave economica

Dalle Considerazioni finali del governatore della BancadItalia Ignazio ViscoRelazione annuale - Roma 31 maggio 2016

imprese esportatrici per allentare la di-pendenza tecnologica di cui soffre lrsquoin-tero comparto nazionale Creare le con-dizioni percheacute le migliori PMI siano alcentro di operazioni di ristrutturazionepilotate dallrsquoestero oppure sperare neivantaggi di un euro debole per sostene-re le imprese piugrave grandi non appaionoscenari compatibili con un modello dicrescita durevole in grado di sostenerelrsquooccupazione e il benessere italiano

La de-specializzazione produttiva cheinveste lrsquoItalia egrave un processo che andreb-be invertito tenendo anche conto di alcu-ne opportunitagrave che potrebbero caratteriz-zare alcuni settori industriali interessati arivoluzioni tecnologiche importanti co-me quello dellrsquoautomotive (si veda a talriguardo il recente Rapporto realizzato daEStagrave httpwwweconomiaesostenibili-taitwpdieselgate-2016) Non egrave impos-sibile infatti immaginare che nel nostroPaese emerga un sistema nazionale di in-novazione volto alla produzione di com-ponentistica di avanguardia (con un ex-port che si orienterebbe verso beni inter-medi e strumentali ad alto contenuto ditecnologia) occorrerebbe perograve una politi-ca fiscale mirata a sostenere la ricerca esviluppo e le trasformazioni industrialinecessarie a far tesoro delle competenzeche la struttura industriale italiana al mo-mento non egrave in grado di valorizzare

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI 69OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO68

Una volta par-tivano i basti-menti Navipiene di gentecon una vali-gia in manoche lasciava ilnulla in dire-zione di unasperanza

Lrsquoapprodosi chiamava (e

si chiama ancora) Ellis Island unapiccola isola vicino alla Statua dellaLibertagrave dove gli emigranti sbarcava-no venivano registrati (spesso con unnome diverso dallrsquooriginale per in-comprensioni linguistiche) e da ligraveiniziava tutto

Tanti di questi italiani e i loro di-scendenti hanno potuto scrivere unpezzo di storia in America Ne cito tresui tantissimi in campi diversi Anto-nio Meucci (che compete con Alexan-der Graham Bell per lrsquoattribuzione del-lrsquoinvenzione del telefono) RudolphGiuliani (lo storico sindaco di New

lsquolsquoPunti di Vista

LE MOLTE FUGHE DALLITALIADalla fuga dei cervelli alla fuga delle braccia alla fuga delle pensioni

York) Frank Sinatra (che invece NewYork lrsquoha cantata)

Il percheacute di questa fuga Povertagrave emancanza di prospettiva

Per la serie ldquocicli e riciclirdquo grosso-modo un secolo piugrave tardi la storia si ri-pete con il fenomeno della ldquofuga deicervellirdquo che secondo me egrave unrsquoetichet-ta riduttiva di un trend molto piugrave allar-gato Lrsquounica differenza egrave che adessoesistono i voli low cost e gli emigrantiviaggiano con abiti piugrave o meno firmati

Ma andiamo per gradi lrsquoespressio-ne ldquofuga dei cervellirdquo deriva dal-lrsquoespressione ldquofuga dei capitalirdquo cioegravelo spostamento di grandi somme di de-naro da un ambiente non favorevole(per tassazione condizioni di investi-mento controlli fiscali insomma ina-datto ad avere un sufficiente ritornosullrsquoinvestimento) a luoghi ritenuti piugravefertili Questo fenomeno crea evidentidanni al sistema Paese se non ostaco-lato La ragione egrave semplice il capitaleegrave la benzina dellrsquoeconomia Senza ilcapitale (proprio o di credito) non sipuograve fare impresa

La ldquofuga dei cervellirdquo breviter egravelemigrazione verso Paesi stranieri dipersone di talento o con alta specializ-zazione professionale Questa espres-sione si rivolge specialmente ai giova-ni neolaureati e dottorandi (che nonsono i ldquodottorirdquo neolaureati come tantifraintendono ma i ricercatori) Lrsquoex-port vizioso di queste figure egrave altret-tanto dannoso in quanto il capitaleumano tanto quanto il capitale toutcourt egrave una condicio sine qua non perfare business Tanto capitale ma gesti-to da manager scadenti non potragrave faraltro che portare risultati scadentiTanta benzina per dei piloti scarsi

Ma attenzione vedere dottorandiche vadano a lavorare in universitagrave dialtre nazioni egrave fisiologico grazie allaforte globalizzazione della ricercache ne egrave fattore di arricchimento cul-turale e professionale Il problema egrave ilsaldo tra gli studiosi che lasciano ilnostro Paese e quelli che vi entranonon ci sono ricercatori stranieri (quan-tomeno in materie mainstream comelrsquoeconomia o lrsquoingegneria ovviamen-te non mi riferisco agli studiosi di di-ritto romano o storia dellrsquoarte nellabassa toscana rinascimentale dovelrsquoItalia avrebbe un economicamentepoco utile primato) che vengano a bi-lanciare i ldquocervellirdquo in uscita

Questo non egrave frutto del destino madi puro conto economico attirare ta-lenti costa Limporto della borsa distudio per un dottorato di ricerca inItalia egrave in media inferiore rispetto adaltri Paesi e i giovani ricercatori mi-gliori trovano facilmente lavoro pressouniversitagrave straniere

Stessa storia per i neolaureati Ilsalario drsquoingresso di un laureato inazienda egrave in media di poco superiore aimille euro al mese (a torto o a ragionepotremmo dibattere sullrsquoutilitagrave cheporta un neolaureato medio italiano al-lrsquoazienda al momento del primo im-piego ma limitiamoci ai fatti) In altriPaesi (evidentemente non Spagna oGrecia ma Germania Gran BretagnaStati Uniti e altri) i laureati riescono atrovare un ventaglio piugrave ampio di op-portunitagrave in piugrave settori con miglior re-munerazione e soprattutto miglioriprospettive

Quindi il ragionamento del lsquocer-vellorsquo egrave digitale bull LrsquoItalia egrave bella Sigravebull LrsquoItalia mi offre un lavoro migliore e

pagato meglio del Paese ldquoXrdquo No bull Ho alternative Nobull Ok wwweasyjetcom (dovrograve abituar-

mi a mangiare pizze scadenti e pastascotta)

Ovvio il successo di una ricerca

allrsquoestero non egrave scontato Potrebbe an-che andare male come spiega chiara-mente Matteo Morici nel riquadro dovemostra chiaramente come il fenomenosia molto piugrave limitato di quanto risuoninei mass media e come emigrare nonsia nella gran parte dei casi la panaceadella disoccupazione Sicuramente par-tire avendo un piano chiaro in testa nonpuograve che aiutare Io vivo a Parigi e tantevolte dopo aver chiesto a gente con inmano il biglietto per arrivare ldquoTu verraiper farerdquo la risposta egrave un italianissi-mo ldquoBohrdquo Un porsquo pochino Comunqueviva la propensione al rischio

Percheacute ho definito la ldquofuga dei cer-vellirdquo come unrsquoetichetta riduttiva di untrend molto piugrave allargato Percheacute se-condo me egrave solo una gamba di un tavo-lo che ne ha almeno altre due1 la fuga delle braccia2 la fuga delle pensioni

Per ldquofuga delle bracciardquo intendo tut-ta quella forza lavoro non per forza de-tentrice di alti diplomi di studio ma delsaper svolgere lavori anche manualialla base dei quali crsquoegrave la necessitagrave diabilitagrave artigianali che allrsquoestero sonovalorizzate specialmente da un merca-to di nicchia ldquoaltospendenterdquo e che inItalia passano praticamente inosservate

Non vi dico quanto faccia pagare uncalzolaio a Parigi per lavori con risulta-ti spesso scadenti ma voglio pensarepiugrave alle opportunitagrave che si potrebberoavere esportando le nostre eccellenze(camiciecalzatureabiti su misura cu-cina tradizionale agricoltura bio musi-ca classica e tanti altri) Noi abbiamoquesto tipo di conoscenze ma lo stiamoperdendo anzicheacute farne leva Quelloche non capisco e non mi riesco a spie-gare egrave percheacute le nostre ldquobracciardquo nonimparino questo tipo di professioni esoprattutto come mai finire a lavare ipiatti in Italia egrave considerato degradantee viene lasciato agli immigrati mentrefarlo a Londra egrave considerato cool Con-cretezza e coerenza cercansi

Danni nel medio periodo perfino piugravegrandi e preoccupanti invece li porteragravela ldquofuga delle pensionirdquo Sono sempre dipiugrave gli anziani (coraggiosi ma assenna-ti) che decidono di godersi la pensionein Paesi dove il costo della vita egrave piugravebasso (Est Europa Asia Sudamerica)Spostandosi infatti non solo aumenta-no in tanti casi la propria qualitagrave di vitama anche il proprio potere drsquoacquistoNessun pensionato straniero fa la stessacosa avendo come destinazione lrsquoItaliamentre la Costa Brava in Spagna si sta

riempiendo di inglesi arzilli Percheacute nonin Italia Troppe tasse nessuno parla in-glese instabilitagrave economica e politicasicurezza scarsa Cosa produrragrave questotipo di fuga Uno sbilanciamento im-portante del PIL in quanto i frutti deicontributi di una vita verranno spesi al-lrsquoestero e non in Italia non alimenteran-no la domanda domestica (facendo per-dere ulteriore stimolo economico alPaese) e ridurranno la ricchezza delPaese attraverso un esborso sistematicodi liquiditagrave

Quindi concludendobull fuga dei cervelli rarr meno qualitagrave della

classe dirigente e dellrsquoinnovazionebull fuga delle braccia rarr economia di ba-

se dominata da stranieri non scolariz-zati e non spendenti

bull fuga delle pensioni rarr diminuzionedella ricchezza nazionale e della do-manda interna

Ma la percezione egrave che la crisi siaalle spalle Mi sembra che la sindromedella rana bollita a cui alludevo qualcheMelograno fa sia conclamata La ldquoFugadellrsquoItaliardquo va bloccata e il sistema delCredito Cooperativo egrave sicuramente unodei pochi attori economici che da sem-pre si muove in questa direzionematteoservidatigmailcom

La fuga dei cervelli mito o realtagrave

Il tema della fuga dei cervelli rappresenta un tema mediatico particolarmente dibattuto con i consuetitoni allarmistici e la solita generalizzazione di storie particolari trasmettendo lʼidea di una drammaticaemigrazione massiva di giovani qualificati Il quadro che solitamente viene dipinto e la comprensioneche i non addetti ai lavori hanno parlano di una nazione stremata da cui tutti i giovani brillanti fuggo-no sfiduciati dalla totale assenza di opportunitagrave e prospettive Sebbene il tema dellʼemigrazione di per-sone altamente qualificate esista e vada considerato la realtagrave sembra essere ben differenteSecondo gli ultimi numeri pubblicati dallʼISTAT sul tema delle migrazioni nel 2014 circa 90mila italianihanno spostato la propria residenza dallʼItalia iscrivendosi allʼAnagrafe degli Italiani Residenti allʼEstero(AIRE) dato in crescita dellʼ8 rispetto allʼanno precedente e raddoppiato rispetto al 2009 Le destina-zioni preferite sono Gran Bretagna e Germania seguite dalla Svizzera Circa il 50 di questi emigrantiegrave compreso nella fascia 15-39 anni con unʼetagrave media di circa 34 anni simile tra uomini e donne Guardando in dettaglio egrave interessante guardare ai profili di educazione degli emigranti Dei 66mila

cittadini emigrati con almeno 25 anni (e quindi potenzialmente in possesso di un titolo di studio elevato) 46mila (circa il70) egrave costituita da persone con un titolo di studio fino al diploma mentre 20mila (circa il 30 ) egrave costituito da laureati Unnumero in assoluto rilevante che potrebbe essere raddoppiato per tenere conto di chi emigra ma non sposta la propria re-sidenza Diciamo dunque che in questa particolare fase storica del paese circa 40mila laureati emigrano ogni anno In va-lore relativo perograve tale numero risulta abbastanza limitato Infatti dei XX milioni di italiani nella fascia 25 -65 anni YY milio-ni hanno una laurea Dunque ogni anno possiamo assumere che lo 0x dei laureati complessivi emigri dal Paese Ovvia-mente tali numeri guardano al complessivo includendo persone con una carriera professionale giagrave inquadrata e consoli-data ma fornisce unʼindicazione chiara che trova conferma anche guardando ai soli neolaureati o ai ricercatori Per i primilʼultimo rapporto di Almalaurea stima che solo il 4 trova lavoro allʼestero a un anno dal conseguimento della laurea men-tre secondo lʼISTAT vivono allʼestero il 13 di coloro che ha conseguito il dottorato nel 2008 e nel 2010 Sebbene tali nu-meri necessiterebbero di ulteriori approfondimenti oggi non disponibili ad esempio analizzando le emigrazioni per catego-ria professionale e per fasce dʼetagrave ed istruzione piugrave ristrette sembra tuttavia abbastanza chiaro che gli usuali toni sensa-zionalistici usati dai media sul tema della fuga dei cervelli risultano quantomeno ingiustificatiI problemi dellʼItalia sono molteplici e significativi Il nostro Paese produce pochissimi laureati in confronto alle altre princi-pali economie del mondo e il nanismo tipico delle nostre aziende fa sigrave che nel mercato del lavoro siano limitate le opportu-nitagrave di lavori qualificanti e ad alto valore aggiunto tipicamente appannaggio dei laureati Tali valori sembrano confermare che sebbene esista un indubbio trend di emigrazione di cittadini altamente qualificati la si-tuazione certamente non puograve assumere quei caratteri di emergenza sensazionale che caratterizza tipicamente la narrazio-ne giornalistica della fuga dei cervelli

matteomoricigmailcom

La ldquofuga dei cervellirdquo egrave lemigrazione verso Paesi stranieri di persone di talento o con alta specializzazione professio-nale Questa espressione si rivolge specialmente ai giovani neolaureati e dottorandi

71OBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO70

We are Market BasketDaniel Korschun - Grant WelkerAmacom New York 2015

Ho conosciuto il prof Daniel Kor-schun (Drexel University - Philadel-phia) in modo casuale attraverso ilSocial Network ldquoLinkedinrdquo nel quale- a partire dal maggio 2011 - ho avvia-to un gruppo di discussione La re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa cheoggi conta su circa 600 persone iscrit-te Quindi ho colto al volo lrsquooccasionedella sua presenza in Italia per un pe-riodo di ricerca presso lrsquoUniversitagraveldquoLa Sapienzardquo di Roma in qualitagrave diVisiting professor e lrsquoho invitato peruna lezione testimonianza (Guest Lec-ture) allrsquointerno del corso ldquoGestionedelle imprese marketing e comunica-zionerdquo che dallrsquoaa 2013-2014 sto te-nendo presso lrsquoUniversitagrave di Padova

Il prof Korschun esperto di re-sponsabilitagrave sociale drsquoimpresa (CSR)ha intrattenuto i partecipanti presen-tando una storia incredibile accadutanel 2014 e che gli ha suggerito di scri-vere il libro ldquoWe are Market Basketrdquoinsieme a Grant Welker reporter delldquoThe Sunrdquo in Lowell (Massachusetts)

Innanzitutto vorrei evidenziare

che questo libro egrave stato incluso nellaclassifica 2015 dei primi 15 migliorilibri della categoria ldquoBusinessrdquo stila-ta dalla rivista Forbes ldquoWe are Mar-ket Basketrdquo racconta la storia del mo-vimento spontaneo intervenuto in di-fesa di un CEO (Chief Executive Of-ficier o Amministratore Delegato)che egrave stato cacciato e come i suoi di-pendenti clienti fornitori e territoriocombatterono per riportarlo al suoposto di comando

I protagonisti di questa vicendasono Arthur T e Arthur S due cugini(di origini greche) che ereditanoquello che dagli anni lsquo60 egrave ormai ungigante nella distribuzione alimentaredel New England la catena di super-mercati Market Basket I due proprie-tari sono anche manager come capitanelle imprese familiari e nel corso de-gli anni sviluppano e interpretano duefilosofie di business agli antipodi

Arthur T mette in pratica gli inse-gnamenti di Bowen (1953) che han-no ldquogemmatordquo la teoria degli Stake-holders di Freeman (1983) filosofieaziendali che pongono grande curanella soddisfazione dei Dipendentiattenzione alla catena dei Fornitori edalle Famiglie della zona nella qualelrsquoimpresa prospera

I punti di forza della strategiaMarket Basket sono politica di prez-zi bassi (grazie a fornitori ldquoa km ze-rordquo) abbinata a unrsquoalta qualitagrave deibeni e dei servizi formazione delpersonale preparato a gestire la rela-zione coi clienti secondo la logicaldquotake care ofrdquo una partecipazione au-tentica alle vicende della comunitagravelocale alla quale Arthur T egrave legato darapporti che vanno oltre la cassa di unsupermarket

Arthur S ritiene invece che Mar-ket Basket debba perseguire esclusi-vamente lrsquointeresse degli azionistimassimizzandone il profitto e remu-nerandoli in modo adeguato Le suescelte si ispirano ai testi di Milton

Friedman (1962) e al suo ldquobusiness ofbusiness is businessrdquo in altri terminiegrave un interprete fedele della teoria de-gli Shareholders Come nelle miglio-ri sceneggiature i due parenti litiganoe poicheacute S ha la maggioranza dellasocietagrave nel 2014 licenzia T sosti-tuendolo con altri dirigenti

Nella comunitagrave locale lrsquoallonta-namento di T determina una vera epropria rivoluzione pacifica ma par-tecipata e decisa Migliaia di cittadini- manager impiegati fornitori fami-glie di consumatori politici locali - sitrasformano in attivisti e manifesta-no occupando per settimane le primepagine della stampa locale dei talkshow dei dibattiti I fornitori boicot-tano lrsquoimpresa per come viene gestitada S mettendo a rischio i loro stessifatturati fortemente legati a un colos-so come Market Basket i clienti si ri-volgono alla concorrenza i cittadiniscrivono petizioni e comprano paginepubblicitarie sui giornali per esprime-re fiducia a T dissenso verso il nuo-vo management e preoccupazione peril futuro dellrsquointera comunitagrave I socialmedia invasi da post di solidarietagraveper lrsquoArthur ldquobuonordquo censurano ilnuovo management Come nelle mi-gliori sceneggiature a lieto fine ilmovimento di protesta ha la meglio efinisce con lrsquoimporre di nuovo T alvertice della societagrave spingendo S adimettersi dagli incarichi e a rinun-ciare alle quote proprietarie

Questo caso suggerisce che nelloscontro tra due visioni opposte del-lrsquoimpresa quella che va oltre lrsquointe-resse degli Azionisti prende semprepiugrave piede Ogni cultura anche azien-dale egrave diversa dallrsquoaltra ma lrsquoatten-zione alle variabili ambientali socia-li e di governance tra le imprese in-dustriali di servizi e finanziarie di-venta sempre piugrave una necessitagrave per-cheacute come scriveva il prof Gallino(2005) ldquoSi definisce irresponsabileunrsquoimpresa che al di lagrave degli elemen-

lsquolsquo

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALI

Pubblicazioni del Credito Cooperativo

IN LIETO CONVIVIOProdotti Territori Comunitagrave

lsquolsquoIn primo piano

WE ARE MARKET BASKETUniti ed insieme agli Stakeholders si raggiungono traguardi importanti

O

In lieto convivioProdotti Territori ComunitagraveFotografie Luca e Pepi Merisio Testo Philippe DaverioEcra - Edizioni del CreditoCooperativo 2015

Nel mese di ottobre dello scorso annolrsquoECRA la casa editrice del Siste-ma del Credito Cooperativo italianoha pubblicato un pregevole volume in-titolato ldquoIn lieto convivio ProdottiTerritorio Comunitagraverdquo

Lo spunto per illustrare nella Col-lana ldquoItalia della nostra genterdquo lrsquoIta-lia i suoi prodotti i territori le comu-nitagrave egrave stato offerto dal tema di EXPOMilano 2015 ldquoNutrire il PianetaEnergia per la Vitardquo

Il libro egrave impreziosito da una bel-lissima prefazione del noto critico drsquoar-te opinionista consulente editorialePhilippe Daverio prefazione che siconclude con queste illuminanti paro-le ldquoQuesto libro racconta nel modopiugrave immediato quello delle immaginila realtagrave odierna drsquoun Paese dove labiodiversitagrave ereditata viene coltivatacon sapienza quotidiana E di questacoltura ormai secolare esalta la cultu-ra visiva drsquoun paesaggio che ne egrave lacortese e armonica conseguenza as-sieme alle personalitagrave efficaci e spessocommoventi dei protagonisti che lomantengono vivo nei tempirdquo

Le immagini di cui parla Daveriosono le splendide fotografie di due va-lenti professionisti Luca e Pepi Meri-sio Pepi Merisio supportato in questafatica dal figlio Luca egrave tra i piugrave noti

fotografi drsquoItalia Egli da oltre cin-quantrsquoanni ritrae la vita del nostroPaese nei suoi multiformi aspetti

Il volume esplora sei nuclei tema-tici strettamente collegati ai prodottitipici che caratterizzano diverse areegeografiche del nostro Paese Ad ogninucleo tematico egrave dedicato un capito-lo fotografico ad hoc dal pane al vi-

no dallrsquoolio ai prodotti caseari dallacarne ai prodotti ittici Una galleriainterminabile di immagini particolar-mente suggestive alcune delle qualiritraggono anche il vero arteficedellrsquoopera trasformatrice della natu-ra lrsquoUomo

In conclusione egrave possibile affer-mare che la biodiversitagrave citata da Da-verio egrave la biodiversitagrave naturale unabiodiversitagrave che richiama a ben vede-re anche lrsquoessenza del Sistema delleBanche di Credito Cooperativo unarealtagrave che essendo basata sulla for-mula imprenditoriale cooperativa sidistingue nettamente dal resto del si-stema bancario italiano una biodiver-sitagrave preziosa che va tutelata e salva-guardata

SOMMARIO DEL VOLUME

Una storia viva

LItalia coltivata con sapienza

Il pane quotidiano

In vino veritas

Chiaro come lolio

Trasformare lerba in latte

Larte antica della macelleria

Un mare di sapori

Prodotti tipici un tesoro italiano

tari obblighi di legge suppone di nondover rispondere ad alcuna autoritagravepubblica e privata neacute allrsquoopinionepubblica in merito alle conseguenzein campo economico sociale ed am-bientale delle sue attivitagraverdquo

Avviandoci alla conclusione cichiediamo come abbia potuto affer-marsi un movimento spontaneo comequello descritto nel libro E in cosigravepoco tempo e con effetti cosigrave decisi-vi Secondo il prof Rizzuti (Univer-sitagrave Europea di Roma) ldquoqualcuno hapianificato una campagna di relazio-ni pubbliche e comunicazione attornoalla vicenda Il ritorno alla guida diMarket Basket da parte di T sembrafrutto di unrsquoarmonica strategia cheha saputo ben coniugare ed integrarestrumenti di marketing di PR di co-municazione in unrsquounica direzioneMa le relazioni pubbliche possono at-tecchire solo se trovano terreno ferti-le E quel terreno Arthur T lo ha cu-rato molto bene nel corso della suavita professionale La sua reputazio-ne lo ha aiutato se T non avesse de-dicato unrsquoattenzione autentica versogli stakeholders attraverso relazionitrasparenti ogni consulente di comu-nicazione avrebbe fallitordquo

In altri termini nel caso ldquoMarketBasketrdquo si egrave giocata una vera sfida travisioni del business dalla quale egraveemerso vincitore chi ha saputo ingag-giare i suoi stakeholders con traspa-renza secondo una metrica che alcentro di ogni relazione pubblica oprivata che sia pone tre elementi prin-cipali impegno fiducia e soddisfa-zione da parte dei soggetti interessati

In questa sfida sono entrati in gio-co e sono stati attivati anche i senti-menti verso una persona e il suo mo-do di intendere lrsquoimpresa e le relazio-ni con gli stakeholders Per questimotivi il Territorio riconoscente hapremiato lrsquoapproccio adottato dalCEO ldquobuonordquo rivolto a costruire re-lazioni di lungo periodo

LAUTORE

Massimo MamoliProfessore Aggregato di Economia

e Organizzazione AziendaleUniversitagrave di Padova

DEL CREDITO COOPERATIVO 7372

lsquolsquoALBUM DI PAROLEAlla ricerca delle origini delle parole

LAVOROLabor omnia vicit improbus et durisurgens in rebus egestas La fatica smi-surata fu vittoriosa su tutto e gli sten-ti che incalzano nella durezza della vi-ta(trad di A Barchiesi)

Cosigrave Virgilio negli anni fra il 38 eil 29 aC nelle Georgiche scrive aconclusione della sezione dedicata allacosiddetta teodicea del lavoro agrico-lo lagrave dove spiega per quale motivoGiove ha fatto finire loriginaria EtagravedellOro in cui la natura forniva conlarghezza alluomo tutto ciograve di cui ave-va bisogno per precipitarlo nella ne-cessitagrave di coltivare i campi e procurar-si il cibo con penaEppure dopo tanta fatica di uomini edi buoi nel voltare e rivoltare la terraecco recano danno le oche ingorde o legru dello Striomine la cicoria dalle fi-bre amare o lombra nociva Egrave il padreGiove lui stesso che ha voluto cosigrave dif-ficile la via del coltivare e per primofece smuovere con arte la terra deicampi per impedire che il suo regno re-stasse addormentato in un pesante tor-pore dinerzia (nec torpere gravi passussua regna veterno) Prima di Giove nes-

MICO SOCIALE E CULTURALE A BENEFICIO DELLE COMUNITAgrave LOCALIOBIETTIVO DEL CREDITO COOPERATIVO Egrave CREARE VALORE ECONO

Silvia Stucchi (socia BCC)Docente di Lingua latina presso lrsquoUniversitagraveCattolica del Sacro Cuore di Milano

sun colono lavorava i campi neppuresegnare i terreni o dividerli con un con-fine era permesso i beni acquistati an-davano in comune e la terra da sola re-cava tutto piugrave generosamente senza bi-sogno di chiedere Fu lui che fornigrave il ve-leno venefico ai serpentineri che ordi-nograve di predare ai lupi e al mare di agi-tarsi scosse via il miele dalle foglie enascose il fuoco e fermograve il vino chescorreva ampiamente in ruscelli - inmodo che il bisogno poco a poco for-giasse con la riflessione le diverse artie cercasse nei solchi la pianta del fru-mento in modo che facesse balzare sudalle vene della selce il fuoco nascostoSolo allora i fiumi cominciarono a sen-tire tronchi dontano scavati allora ilmarinaio diede numero e nomi alle stel-le - le Plegraveiadi le Iadi e la splendenteOrsa di Licagraveone Allora sinventograve dipredare le bestie coi lacci e tradirle colvischio e accerchiare coi cani grandiradure (Georgiche I vv 119 -140trad di A Barchiesi)

Labor da cui litaliano lavoro ineffetti piugrave che il lavoro in seacute designa-va la fatica mentre le incombenzeda espletare erano piuttosto definite

negotia mentre per indicare il dove-re si utilizzava il termine officiumCirca la valenza della fatica per luo-mo Virgilio egrave molto chiaro in proposi-to e nella sua opera al concetto di la-bor egrave data una rilevanza tutta partico-lare non cegrave egrave vero una generica ot-timistica esaltazione del labor soprat-tutto in considerazione dellrsquoaggettivoimprobus tanto azzeccato che la frasedi Virgilio divenne subito proverbialeParrebbe difficile eliminare completa-mente la valenza negativa anche solodal punto di vista psicologico e mora-le dellrsquoaggettivo Ma non dobbiamodimenticare che le Georgiche nel IV eultimo libro sono chiuse con unrsquoidea-le composizione ad anello se il libro Ipresenta la durezza del lavoro dei cam-pi e la perdita dellrsquoetagrave dellrsquooro il quar-to con lrsquoaneddoto - apparentementesuscitato da unrsquoassociazione drsquoideema ovviamente non casuale - del se-nex Corycius del vecchio di Cogravericodelinea la riconquista felice di una sor-ta dellrsquoetagrave dellrsquooro in sedicesimo tan-to che qui non ricorre il termine labore men che meno lrsquoaggettivo improbusE infatti mi ricordo sotto le torri dellarocca ebalia dove scuro bagna bionde

coltivazioni il Galeso io vidi un vecchiodi Cograverico che aveva pochi iugeri di cam-po abbandonato e non era fertile al la-voro dei giovenchi quel terreno neacute adat-to alle greggi neacute favorevole a Bacco Co-stui nonostante tutto piantando rade filedi erbaggi in quel terreno di sterpi e al-lintorno bianchi gigli e verbene e graci-le papavero pareggiava col suo spirito lericchezze dei re e tornando a casa a tar-da notte ricopriva il suo desco con cibinon acquistati Era il primo a cogliere larosa a primavera e in autunno la fruttae quando il tetro inverno ancora spezza-va i sassi per il freddo e frenava colghiaccio la corda delle acque egli giagrave to-sava la capigliatura del tenero giacintosgridando lestate pigra a venire e gli Ze-firi indugianti Perciograve era anche il primoad avere abbondanza di api recenti diuno sciame numeroso e a raccoglieremiele spumeggiante dai favi spremutiaveva tigli e rigogliosi pini e i fertili al-beri di quanti frutti si erano rivestiti allanuova fioritura tanti ne producevanomaturi nellautunno Egli ancora tra-piantograve dispose in filare olmi giagrave vecchiperi ben duri e prugni che ormai davanosusine e il platano ormai prodigo dom-bra ai bevitori (Virgilio Georgiche IV

125-146 trad di A Barchiesi)Lepisodio del senex conosciuto

presso Taranto ci mostra un vecchioche viveva lietamente di quanto produ-ceva il suo campicello coltivato contanta assiduitagrave e pazienza Il piccolo ap-pezzamento di terra arida coperta di ce-spugli era infatti oggetto di tanta peri-zia e amorevolezza da ricavarne frutta efiori da cui le api suggevano nettare ab-bondante consentendogli di vivere bea-to al pari drsquoun re Il senex egrave cosigrave coltonel paesaggio circostante quello deicampi biondeggianti cui dagrave risalto lrsquoac-qua scura del Galeso fiumicello chescorre vicino a Taranto Gli iugeri di ter-reno lavorati dal senex sono pochi ab-bandonati e per giunta non fertili Ilfatto che Virgilio insista tanto su questopunto mette in rilievo lrsquooggettivamentemisera condizione del senex che si ri-tiene doveva essere uno dei pirati cilicitrasportati come coloni nellrsquoItalia meri-dionale da Pompeo eppure in questosquarcio Virgilio ci sa presentare unadelle piugrave riuscite rappresentazioni delsapiens del saggio inteso alla manieraantica e piugrave autentica che tende a calar-si nella semplicitagrave della natura Il perso-naggio infatti assomma in seacute due qua-litagrave cardinali del saggio lrsquoautodominioe lrsquoautosufficienza La sua abilitagrave digiardiniere (in inverno spicca le frondedel giacinto e riesce a trapiantare albe-ri giagrave adulti una cosa notoriamente dif-ficile) rende il vecchio di Cograverico purecollocato in un contesto reale e benidentificato geograficamente (le campa-gne del Galeso) un personaggio dai ca-ratteri quasi fiabeschi

Sembra quasi che questo oscurocontadino-giardiniere sia riuscito ad as-soggettare perfettamente la natura per-cheacute in realtagrave ha saputo lui stesso as-soggettarsi a essa dandole tutto se stes-so in semplicitagrave e purezza di intenti di-

sprezzando ricchezza e potenza Ma al-la fatica del senex se guardiamo benenon sia associato mai il termine laborLo sforzo fisico la fatica il lavoro inde-fesso che pure dovettero aver un ruolofondamentale per poter trasformare inunrsquooasi idillica un piccolo appezzamen-to di terreno arido e non arabile nem-meno con i buoi vengono come subli-mati dalla generale soddisfazione chesentiamo trapelare attraverso le paroledi Virgilio che calcano lrsquoaccento sullabellezza e lrsquoarmonia del risultato finaleil senex coltiva egrave vero radi erbaggi masa circondare quello che gli egrave stretta-mente necessario per la sopravvivenzaquotidiana con unrsquoaura di bellezza e digrazia persino di ricercatezza estetica ecromatica intorno al suo povero orticel-lo coltivava infatti gigli bianchi e ver-bene e papaveri dallo stelo sottile cir-confondendo il necessario della forseancor piugrave necessaria bellezza Cegrave inquesto passo una notazione importan-tissima Virgilio infatti ha qui chiaris-sima la volontagrave di affermare che lrsquoutilee il necessario sono davvero compiutisolo se e quando si sposano al bello Al-trimenti non si capirebbe percheacute a Vir-gilio prema tanto mettere in evidenza -secondo il topico modello esiodeo degliErga che notoriamente scandiva se-condo le stagioni le operazioni agresti -coppie di attivitagrave in cui una di esse ri-guardi lrsquoelemento prettamente volto allacoltivazione dei campi e lrsquoaltra il giardi-naggio la coltivazione dei fiori Non cisono piugrave le fatiche degli uomini e deibuoi non piugrave il labor improbus chetutto vince (nel giagrave citato passo di Ge-org I 145 -146) non il labor boum lafatica dei buoi che la pioggia puograve met-tere a repentaglio non il labor varia-mente evocato nel libro II del poemanel senso di fatica travaglio piugrave sem-plicemente si delinea in questo breve

squarcio del libro IV un mondo di bel-lezza e armonia dove essere e dover es-sere piacere e dovere fatica e appaga-mento anche estetico sono tuttrsquounoIl senso del valore dello sforzo umano egravecapitale in Virgilio nella sua valutazio-ne lrsquoattivitagrave umana pur nella sua durez-za ha uno scopo preciso cosigrave secolidopo riecheggiando il poeta mantova-no anche Lamartine il poeta per eccel-lenza del Romanticismo francese siesprimeragrave con accenti simili in una suaopera di ambientazione campestre

Il est ouvert il fume encoresur le sol ce profond dessinO terre tu vis tout eacutecloredu premier sillon de ton seinIl fut un Eacuteden sans culturemais il semble que la naturecherchant agrave lrsquohomme un aiguillonait enfouit pour lui sous terresa destineacutee et son mystegraverecacheacutes dans son premier sillon

Il termine lavoro pertanto egrave inscindi-bilmente unito al concetto di faticanon cegrave prodotto o acquisizione dellinge-gno e della tecnica che non sia costataimpegno veglie fatica sudore sangueeppure e anzi forse proprio per questovi egrave una profonda valenza oltre che este-tica anche etica nella fatica delluomoCosigrave il giovane Virgilio nelle Bucolichepotragrave dire che ogni sforzo ha un sensoma egrave meritorio specialmente quando nonnoi stessi ne fruiremo pur faticando perlasciare unereditagrave positiva a chi verragrave do-po di noi Ecco sale la stella di CesareDionegraveo la stella a cui gioiscono di fru-mento i campi e indora luva sui colli so-latii Innesta i peri Dafni i tuoi nipotine coglieranno i frutti (Bucoliche IX47-50 trad di M Cavalli)

Vincent van Gogh Campi di grano a La Crau 1888

Vincent van Gogh Campo di grano con volo di corvi 1890

Vincent van Gogh Il Seminatore 1888

ALBANO SANTALESSANDRO - BERGAMO - BOLGARE - CALCIO - CAVERNAGO - CHIARICHIUDUNO - CIVIDATE AL PIANO - COCCAGLIO - CORTENUOVA - COVO

FARA OLIVANA CON SOLA - GHISALBA - GORLAGO - GRUMELLO DEL MONTEMARTINENGO - MORNICO AL SERIO - NEMBRO - PALAZZOLO SULLOGLIO - PALOSCO

PUMENENGO - ROMANO DI LOMBARDIA (Cappuccini)ROMANO DI LOMBARDIA (Centro) - ROVATO - SCANZOROSCIATE - SERIATE - VILLONGO

DOVE CEgrave CULTURA CEgrave VITA74

O

Pensieri diVersi

I Sette Sapienti

Si indicano come i SetteSapienti alcune persona-litagrave pubbliche dellʼanticaGrecia vissute in un pe-riodo compreso tra circail 620 aC e il 550 aCesaltate dai posteri comemodelli di saggezza pra-tica e autori di massimeposte a fondamento del-la comune sensibilitagrave cul-turale grecaNonostante siano in ge-nere indicati tra i primor-di della coscienza speculativa greca e compaia tra di es-si colui che egrave solitamente considerato come il primo filo-sofo Talete di Mileto non tutti sono da considerarsi pie-namente filosofi poicheacute il loro interesse egrave principalmenterivolto alla condotta pratica e non alla speculazioneLa lista dei nomi non egrave sempre uniforme presso gli auto-ri che li elencano Lʼelenco di Demetrio Falereo un di-scepolo di Aristotele comprendente Cleobulo SoloneChilone Talete Pittaco Biante e Periandro ebbe la mas-sima diffusione nellʼantichitagrave ed egrave tuttora quello piugrave co-munemente citatoTratti comuni pur nella varietagrave delle situazioni di vita pre-se in considerazione sono lʼesortazione allʼautosserva-zione e allʼautovalutazione delle proprie scelte compen-diata nel celeberrimo motto delfico ldquoConosci te stessordquolʼesortazione alla misura ispirata a giustizia alla sceltadel giusto mezzo e alla moderazione

Cleobulo di Lindo disse- La misura egrave la cosa migliore- Si deve rispettare il proprio padre- Bisogna stare bene nel corpo e nellanima- Bisogna essere desiderosi di ascoltare e non

chiacchieroni- Non fare nulla con la violenza- Non ridere alle battute di chi prende in giro la

gente poicheacute sarai detestato da coloro che ven-gono presi in giro

- Quando le cose ti vanno bene non essere superboquando ti vanno male non avvilirti

Solone di Atene disse- Nulla di troppo- Non mentire ma dirsquo la veritagrave- Non avere piugrave diritti dei genitori- Non acquisire amici in fretta e quelli che hai ac-

quisito non lasciarli in fretta- Imparando a essere comandato imparerai a co-

mandare- Se consideri giusto che gli altri rendano conto del

loro operato assoggettati anche tu al rendiconto- Consiglia ai concittadini non le cose piugrave piacevoli

ma le migliori- Non dire quello che non sai- Quando sai starsquo zitto- Fornisci indizi visibili per le cose invisibili

Chilone di Sparta disse- Conosci te stesso- Varsquo lentamente ai banchetti degli amici varsquo invece

incontro velocemente alle loro sventure- Onora chi egrave piugrave vecchio- La tua lingua non corra avanti rispetto al pensiero- Cerca di contenere lrsquoira

Talete di Mileto disse- Non arricchirti malamente- Egrave difficile conoscere se stesso- La pigrizia egrave una sciagura- Cosa molesta egrave lrsquoignoranza- Fatti invidiare piuttosto che commiserare- Usa misura- Non credere a tutti

Periandro di Cipselo disse- La tranquillitagrave egrave una cosa bella- La temerarietagrave egrave una cosa pericolosa- La democrazia egrave migliore della tirannide- I piaceri sono mortali le virtugrave invece

sono immortali- Quando hai fortuna sii moderato quando hai

sfortuna sii assennato- Renditi degno dei genitori- Comportati allo stesso modo con gli amici

fortunati e sfortunati- Non rivelare discorsi segreti- Rimprovera in modo tale da essere subito un amico- Non limitarti a castigare quelli che hanno

commesso una colpa ma cerca anche di impedirequelli che stanno per commetterne una

- Se sei sfortunato cerca di nasconderlo per nonrallegrare i nemici

Pittaco di Lesbo disse- Riconosci il momento opportuno- Non dire quello che hai intenzione di fare poicheacute

se non avrai fortuna sarai deriso- Tutto quello che disapprovi nel tuo prossimo non

farlo tu stesso- Rendi i depositi- Insaziabile egrave il guadagno

Biante di Priene disse- Tra gli uomini i piugrave sono cattivi- Accingiti con lentezza a fare qualcosa ma perse-

vera con costanza in ciograve che hai incominciato- Ascolta molto- Cerca di parlare a proposito- Non elogiare per la sua ricchezza un uomo indegno- Cerca di ottenere in forza della persuasione e non

della violenza

LA MIA BANCA 75

iLmELogrAno

Tutti i diritti riservatiTesti e fotografie non possono essere riprodotti anche

parzialmente senza autorizzazione dellrsquoEditore

Per le fotografie di cui nonostante lericerche eseguite non egrave stato possibile

rintracciare gli aventi diritto lEditore sidichiara pienamente disponibile ad adempiere

ai propri doveri

Il marchio e la simbologiadella Melagrana sono di proprietagrave

della Federazione Italiana delle Banche diCredito Cooperativo e sono utilizzatidalla Banca di Credito Cooperativo

dellOglio e del Serio su licenza

Larchivio dei numeri de Il Melogranoegrave disponibile in versione elettronica sul sito

wwwbccoglioeserioit (sezione Il Melograno)

lsquolsquoSolone (Atene 638 aC - 558 aC)uno dei Sette Sapienti

cOmPETEnzA TErriTOriALE

FilialiSedi distaccate

Direzione generale

Lago drsquoIseo

Chiari

Adro

COVOCALCIO

Erbusco

Cologne

Coccaglio

Castrezzato

Castelcovati

ComezzanoCizzago

Palosco

Capriolo

PalazzolosullrsquoOglio

Romano di Lombardia (2)

Pumenengo

Chiuduno

Villongo

Cortenuova

Cividateal Piano

Mornicoal Serio

Martinengo

CalcinateCavernago

Fontanella

Roccafranca

Rudiano

Isso

Provinciadi Brescia

Provincia di Brescia

Provincia di Cremona

GHISALBA

Pontoglio

Morengo

Telgate

Bolgare

Barbata

Mozzanica

Antegnate

Bariano

Sarnico

Paratico

Urago drsquoOglio

Zandobbio

Adrara San Martino

TorrePallavicina

Foresto Sparso

Credaro

CastelGabbiano

Fornovo San Giovanni

Gandosso

Carobbio degli Angeli

AlbanoSantrsquoAlessandro

Costa diMezzate

San PaolodrsquoArgon

Castelli Calepio

Grumello del Monte

Gorlago

Fara Olivanacon Sola

Rovato

Trenzano

Travagliato

Cazzago San Martino

Berlingo

Bergamo

Seriate

Brusaporto

Bagnatica

MontelloTreviolo

Stezzano

Curno

Ponteranica

Villa di SerioRanica

Pedrengo

Mozzo Gorle Torre dersquo Roveri

Lallio

Valbrembo

Paladina

AzzanoSan Paolo

Orioal Serio

TorreBoldone

Sorisole

Zogno

AlzanoLombardo

Selvino

Nembro Albino

Cenate Sopra

Cenate SottoTrescore Balneario

Algua

Zanica

Grassobbio

Urgnano

Cologno Al Serio

Pradalunga

Scanzorosciate

Area competenza territoriale

Sede legale Sede secondaria

Periodico Economico e Culturaledelle Comunitagrave Locali

AnnoXVI - n36Giugno 2016

Registrazione al Tribunale di Bergamo

n12 del 12 Febbraio 2000

EditoreBanca di Credito Cooperativo

dellOglio e del SerioVia Papa Giovanni XXIII 51

24054 CALCIO (BG)

Direttore responsabileBattista De Paoli

RedazioneCarlo Aglioni - Virginio Barni

Cesare Bonacina - Dario ConsolandiStellina Galli - Massimo Portesi

Ilario Zonca

Hanno collaborato a questo numeroGiovanni Allevi

Filippo Umberto AndriniLoredana Belloni - Paolo Belloni

Giancarlo Beltrame - Cesare BonacinaRiccardo Caproni - Bruno Cassinelli

Noemi Cogi - Fabrizio CostantiniLuca Dolci - Giovanni Luigi Donati

Andrea Simone Fratus - Marco GazzanigaJackline Gomes - Stefano LucarelliSandro Maffi - Massimo Mamoli

Matteo Morici - Laura PomaMirko Rossi - Matteo Servidati

Silvia Stucchi - Cristian Toresini

FotografieGiovanni Allevi - Cesare Bonacina

Coldiretti Bergamo - Marco GazzanigaBeppe Maridati - Marco Mazzoleni

Adriano Pagani - Roberto RomagnosiCristian Toresini - Ilario Zonca

Grafica e impaginazioneDaniela Corna - Studio Zonca

StampaPress R3 - Almenno SB (BG)

SpedizioneSpedizione in Abbonamento

Postale 70 - DCDCI01 00 - M Bergamo

76

Il Credito Cooperativoegrave espressionedel territorio

e patrimonio della genteche ligrave vive

studia e lavora

Oltre un secolo di efficiente solidarietagrave e di attenzionealle persone e al territorio

LA MIA BANCA

Page 8: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 9: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 10: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 11: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 12: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 13: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 14: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 15: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 16: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 17: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 18: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 19: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 20: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 21: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 22: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 23: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 24: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 25: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 26: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 27: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 28: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 29: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 30: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 31: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 32: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 33: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 34: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 35: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 36: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 37: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 38: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI
Page 39: PERIODICO ECONOMICO E CULTURALE DELLE COMUNITÀ LOCALI