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COMUNE DI VERNIO 1 Perizia per la fornitura in opera di apparecchiature e corpi illuminanti a LED, per l'estensione della rete di pubblica illuminazione lungo la via Magini, Loc. Ceraio – Vernio PROGETTO DEFINITIVO / ESECUTIVO Relazione Tecnica Agosto 2016

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COMUNE DI VERNIO

1

Perizia per la fornitura in opera di apparecchiature

e corpi illuminanti a LED, per l'estensione della

rete di pubblica illuminazione lungo la via Magini,

Loc. Ceraio – Vernio

PROGETTO DEFINITIVO / ESECUTIVO

Relazione Tecnica

Agosto 2016

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OGGETTO: Perizia per la fornitura in opera di apparecchiature e corpi illumi-

nanti a LED per l'estensione della rete di pubblica illuminazione lungo la via Magini, Loc. Ceraio. Progetto Definitivo / Esecutivo.

Relazione Tecnica.

Introduzione

Questa Relazione ha lo scopo di esporre i contenuti della Perizia relativa alla fornitura in ope-ra di tutti i materiali e le apparecchiature occorrenti per la realizzazione dell’impianto elettrico sotteso all'ampliamento della rete della pubblica illuminazione, lungo la Via Magini, Loc. Ce-raio, nel Comune di Vernio, per il tratto che corre in adiacenza all'area della Scuola ICS S. Pertini.

In questa sede viene dato atto, rispettivamente: della rispondenza della soluzione adottata alle finalità dell’intervento, del rispetto del prescritto livello qualitativo, del conseguente am-montare dei costi e dei benefici attesi.

In particolare, sono esplicitati i criteri progettuali e le ragioni delle soluzioni adottate; la natu-ra e la qualità dei materiali prescelti in relazione agli obiettivi da perseguire; l’idoneità dei servizi di rete in relazione ai bisogni e alle necessità sottese a quanto in argomento, unita-mente alla ricognizione di eventuali “interferenze” delle reti aeree e sotterranee con uno o più manufatti tra quelli presenti nell'area in argomento; infine, si dà una prima stima dei tempi di realizzazione dell'intervento stesso.

1. Generalità

L'intervento in argomento consiste nella fornitura in opera di tutti i materiali e le appa-recchiature occorrenti per la realizzazione della estensione della rete di pubblica illumina-zione lungo la Via Magini, in Loc. Ceraio, per il tratto che corre in adiacenza all'area della Scuola ICS S. Pertini.

In concreto, si vuole procedere alla posa in opera di nuovi corpi illuminanti a LED, capaci di assicurare l'illuminazione di quel tratto di strada pubblica nelle ore diurne, in modo conforme alla vigente normativa in materia.

In via del tutto generale, possiamo dire che si procederà con:

• la p.o. di armature stradali a LED, tipo THORN 96627879 CQ, con 24 LED pilotati a 700mA e ottica NR (Narrow Road), alimentazione LED elettronica, Classe II, IP66, IK08, installati su pali ad altezza fuori terra di 8 mt;

• la formazione dei plinti e della rete di alimentazione dei punti luce suddetti;

• la formazione del sistema di alimentazione dell'impianto, mediante p.o. di un contato-re ENEL, alloggiato in apposito armadio situato posto vicino al quadro Q1 (vedi alle-gati grafici) e composto da interruttori di protezione della linea. Il collegamento del contatore ENEL al quadro Q1 sarà assicurato da un cavo a doppio isolamento e non superiore a 3 m.

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Gli allacciamenti delle armature stradali saranno del tipo in derivazione da un sistema tri-fase a 380 V, con neutro. I corpi illuminanti saranno pertanto alimentati a 220V.

L’impianto verrà realizzato mediante l’impiego di apparecchi di illuminazione in classe II; è comunque prevista la messa a terra del palo di sostegno.

Le opere da eseguire, che dovranno essere compiute in ogni loro parte a perfetta regola d’arte, avranno come riferimento le norme di uno qualsiasi dei paesi della Comunità Eu-ropea, come per es. norme DIN, NF, UNI, ecc., secondo l’allegato II della Direttiva 83/189/CEE – nonché Norma CEI 64-8.

Il risultato atteso è la garanzia lungo tutto lo sviluppo stradale di condizioni di piena sicu-rezza per quanto attiene la circolazione veicolare (Luminanza fra 1 e 2 cd/mq UNI 11248 edizione Ottobre 2007 ed EN13201 - 2 - 3 - 4, in funzione della categoria della strada), unitamente al conseguimento di un adeguato livello di confort visivo (illuminazione il più possibile uniforme e conforme alle UNI 11248 edizione Ottobre 2007 ed EN 13201 - 2 - 3 - 4).

In estrema sintesi, si tratta di porre in essere un insieme di elementi tecnologici e di re-te, capaci di capaci di assegnare a quel tratto di viabilità pubblica i livelli qualitativi e gli standard di sicurezza che la normativa richiede e di cui la cittadinanza ha bisogno.

2. Leggi, Norme e Regolamenti

L’Impresa aggiudicataria dell’appalto dovrà eseguire i lavori secondo il Capitolato Specia-le d'Appalto (allegato alla presente) e garantire la collaudabillità finale dell’impianto; do-vrà inoltre osservare tutte le norme di legge e di regolamento vigenti in materia, e in particolare:

• Legge 18.10.1977: n° 791 “Attuazione delle direttive CEE 72/23 sulle garanzie di sicurezza per il materiale elettrico”;

• D.M. 23.7.1979 G.U. n°19 del 21.1.1980: “Designazione degli organismi incarica-ti di rilasciare certificati e marchi ai sensi della Legge n°791 del 1977”;

• DM 22/01/08 N°37 “Nuove disposizioni in materia dell’installazione degli impianti all’interno degli edifici” (G.U. 12 Marzo 2008);

• Dd.lgs del 9.04.2008 n°81 : “Attuazione dell’art.1 della legge 3 agosto, n°123, in materia di tutela e della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;

• Legge Regionale n. 37 del 21/03/2000 “Norme per la prevenzione dell’inquinamento luminoso”;

• le norme UNI ed UNEL;

• le disposizioni del Corpo dei Vigili del Fuoco;

• le disposizioni TELECOM, ENEL;

• le prescrizioni U.S.L.;

• i regolamenti e le prescrizioni comunali.

A sua volta, la Ditta affidataria dovrà far riferimento alle seguenti norme:

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• CEI 0-3 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi allegati.

• CEI 0-3; V1 Guida per la compilazione della dichiarazione di conformità e relativi alle-gati;

• CEI 11-17 : Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Li-nee in cavo;

• EN 60439-1 (CEI 17-13/1) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)” - Parte 1 in vigore fino al 31 Ottobre 2014;

• EN 61439-1 (CEI 17-113) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1 Regole generali;

• EN 61439-2 (CEI 17-114) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione(quadri BT) Parte 2 Quadri di potenza;

• CEI 20-19 : Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore 450/750 V;

• CEI 20-20 : Cavi isolati con polivincloruro con tensione nominale non superiore 450/750 V

• CEI 20-40 : Guida per l'uso di cavi a bassa tensione;

• CEI 20-48 Cavi da distribuzione per tensioni nominali 0,6/1 kV. Parte 1: Prescrizioni generali. Parte 7: Cavi isolati in gomma EPR ad alto modulo;

• CEI 20-63 Norme per giunti, terminali ciechi e terminali per esterno per cavi di distri-buzione con tensione nominale 0,6/1,0 kV;

• CEI 20-67 Guida per l’uso dei cavi 0,6/1 kV;

• CEI 23-3 : Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari;

• CEI 23-9 : Apparecchi di comando non automatici (interruttori) per installazione fissa per uso domestico e similare. Prescrizioni generali;

• CEI 23-18 : Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differen-ziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per usi domestici e similari.

• CEI 23-26 Tubi per installazioni elettriche. Diametri esterni dei tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e accessori.

• CEI 23-32 : Sistemi di canali in materiale plastico isolante e loro accessori ad uso por-tacavi e portapparecchi per soffitto e parete;

• CEI 23-42 : Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte I: Prescrizioni generali.

• CEI 23-44 Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per in-stallazione domestiche e similari. Parte 1: Prescrizioni generali.

• CEI 23-43 : Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte 2-1: Applicabilità delle prescrizioni generali agli interruttori differenziali con funzionamento indipendente dalla tensione di rete

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• CEI 23-46 Sistemi di canalizzazione per cavi. Sistemi di tubi. Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati.

• CEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari. Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell'uso ordinario dissipano una potenza non trascu-rabile.

• CEI 34-21 Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali e prove.

• CEI 34-33 Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni particolari. Sezione 3: Ap-parecchi per illuminazione stradale.

• CEI 34-33; V1 Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni particolari. Sezione 3: Apparecchi per illuminazione stradale.

• CEI 34-33; V2 Apparecchi di illuminazione. Parte 2: Prescrizioni particolari. Sezione 3: Apparecchi per illuminazione stradale.

• CEI 64-7 Impianti elettrici di illuminazione pubblica.

• CEI 64-8 / 1-7 :Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

• CEI 70-1 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)

• CEI 70-1 V1 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)

• CEI 81-3 Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro qua-drato dei Comuni d’Italia, in ordine alfabetico.

• CEI EN 62305-1 “Protezione contro i fulmini. Principi generali”

• CEI EN 62305-2 “Protezione contro i fulmini. Analisi del rischio”

• CEI EN 62305-3 “Protezione contro i fulmini. Danni materiali alle strutture e pericolo per le persone”

• CEI EN 62305-4 “Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”

• UNI 10439 “Requisiti illuminotecnica delle strade con traffico motorizzato”

• UNI EN 13201-2 “illuminazione stradale – Parte 2: Requisiti prestazionali”

• UNI EN 13201-3 “Illuminazione stradale - Parte 3: Calcolo delle prestazioni”

• UNI EN 13201-4 “Illuminazione stradale - Parte 4: Metodi di misurazione delle presta-zioni fotometriche”.

• UNI 11248. “Illuminazione stradale - Selezione delle categorie illuminotecniche.”

3. Oneri a carico della ditta affidataria

L’Impresa dovrà fornire gli impianti in oggetto in opera, ovvero funzionanti e completi di ogni accessorio e garantire la loro rispondenza alle norme.

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L’Impresa appaltatrice dovrà garantire la collaborazione e lo scambio di informazioni tec-niche con gli esecutori degli altri impianti tecnologici o delle opere edili.

Sarà a carico dell’Impresa appaltatrice:

• la fornitura a piè d’opera di tutti i materiali e mezzi d’opera occorrenti per l’ esecuzio-ne dei lavori;

• il montaggio degli stessi materiali a mezzo di personale idoneo e qualificato;

• tutte le opere connesse all’esecuzione degli impianti quali eventuali tracce, il fissaggio di tubazioni, scatole di derivazione, l’esecuzione di sfondi ecc.;

• la fornitura di tutti i mezzi d’opera necessari ai lavori e l’approntamento di tutte le o-pere occorrenti per garantire il fabbisogno elettrico di cantiere;

• la fornitura di opere di carpenteria o di fabbro per staffaggi, mensole ecc., e di tutte le minuterie e altro materiale di consumo;

• ogni onere necessario a dare i lavori completi ed eseguiti a perfetta regola d’arte sen-za che il Committente debba sostenere alcuna spesa aggiuntiva al prezzo pattuito.

• la custodia e l’immagazzinaggio dei materiali in modo da consegnarli come nuovi all’ultimazione dei lavori;

• l’approntamento di ponteggi ed ogni altra opera provvisionale occorrente per l’esecuzione dei lavori;

• lo sgombro dei materiali e la pulizia dei locali entro 3 giorni dalla fine dei lavori;

• la messa a disposizione della strumentazione e della mano d’ opera necessaria per le verifiche e le misure da effettuare in corso d’opera ed in fase di collaudo definitivo.

Inoltre l’Impresa Appaltatrice ha l’obbligo di :

• osservare le norme che regolano i contratti collettivi di lavoro, le disposizioni legislati-ve per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’igiene del lavoro e le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché le norme che regola-no la tutela, la protezione e l’assistenza dei lavoratori, che sono in vigore e quelle che potrebbero intervenire nel corso dei lavori;

• rispettare le prescrizioni a A.S.L. inerenti la tutela delle persone in seguito a montag-gio di ponteggi e di attrezzature elettriche e meccaniche relative al cantiere;

• adottare tutti i provvedimenti e le precauzione necessarie al fine di eseguire i lavori nella massima sicurezza;

• predisporre tutte le necessarie segnalazioni di pericolo;

• far adottare agli operai tutti i mezzi di protezione necessari per l’esecuzione dei lavori.

L’impresa dovrà eseguire le opere in ogni loro parte a perfetta regola d’arte seguendo la vigente normativa tecnica e legislativa, gli elaborati di progetto, gli elementi descrittivi delle disposizioni di carattere particolare, salvo quanto verrà precisato dalla Direzione La-vori in corso d’opera per l’esatta interpretazione dei disegni di progetto e per i dettagli di esecuzione.

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Al termine dei lavori le opere oggetto dell’appalto dovranno essere consegnate al Com-mittente funzionanti; l’appalto stesso comprende quindi quanto è necessario per rag-giungere tale finalità.

Nessuna eccezione potrà essere sollevata dall’Appaltatore per proprie errate interpreta-zioni dei disegni o delle disposizioni ricevute, oppure per propria insufficiente presa di conoscenza delle condizioni locali.

Durante l’esecuzione della fornitura e messa in opera dei prodotti, materiali ed impianti ovvero (in caso di variazioni) entro la loro conclusione, l’impresa appaltatrice dovrà for-nire e sottoporre alla D.L. i seguenti elaborati:

• piante con la disposizione delle apparecchiature relative al vari impianti (scala1:100 e 1:50);

• percorsi dei cavidotti con sezione tipo e particolari di installazione canalizzazioni (sca-la 1:100 e 1:10);

• particolari tipo dell'esecuzione degli impianti (scala 1:20);

• tabelle e/o diagrammi coordinamento protezioni dei circuiti elettrici, contenenti i dati dei dispositivi di protezione, dei relativi dati di taratura e i valori selezionati, i valori delle correnti di cortocircuito, le curve di intervento e le funzioni di soccorso (back-up) tabelle di confronto da cui si evince la protezione delle condutture contro i corto-circuiti e i sovraccarichi;

• schemi delle apparecchiature assiemate di protezione e di misura (quadri) contenenti indicazioni relative a: tensione nominale d'isolamento e di utilizzazione; frequenza nominale; livello di tenuta al cortocircuito; portata nominale delle sbarre; tipi di inter-ruttori e/o fusibili; corrente nominale degli interruttori e/o fusibili; potere di interru-zione degli interruttori; caratteristiche dei TA; sigla dei componenti; disposizione ap-parecchiature.

Al termine dei lavori di posa in opera, e prima della relativa certificazione di regolarità e-secutiva, la Ditta Affidataria dovrà fornire alla Direzione Lavori la seguente documenta-zione (as-built):

a) un originale su supporto magnetico, in formato DWG, ovvero realizzato con pro-gramma "AUTOCAD ", e tre serie di copie complete dei disegni definitivi e aggiornati dell’impianto così come è stato realmente eseguito, complete di piante e sezioni quo-tate, schemi, particolari dei materiali montati, ecc., così da poter in ogni momento eseguire le verifiche tecniche;

b) una monografia, in triplice copia, sugli impianto eseguito, con tutti i dati tecnici, le ta-rature, le istruzioni per la messa in funzione dell’impianto e le norme di manutenzione con le relative procedure e gli intervalli di tempo delle singole operazioni da compiere. Inoltre dovranno essere allegate le schede tecniche delle apparecchiature installate e relativi manuali di messa in funzione, uso e manutenzione e, per ogni macchina, un elenco dei pezzi di ricambio consigliati dal Costruttore per un periodo di funzionamen-to di due anni.

c) la Dichiarazione di Conformità, redatta secondo il DM 22/01/08 n° 37.

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Per ogni altra dettagliata specificazione in merito, si rimanda al Capitolato Speciale d' Ap-palto.

4. Dati tecnici dell'intervento

4.1. Classificazione del sistema elettrico secondo la tensione nominale e il modo di

collegamento a terra.

L’allacciamento alla rete ENEL è del tipo in bassa tensione 400V, frequenza di 50 Hz. Il sistema elettrico di distribuzione è del tipo TT.

4.2. Protezione contro i contatti diretti

Il tipo d’installazione dell’impianto elettrico è all’aperto, pertanto la protezione in oggetto sarà realizzata con l’adozione di apparecchiature elettriche poste in conte-nitori aventi un grado di protezione di almeno IP44. Una ulteriore forma di prote-zione viene garantita dalla presenza di interruttori con modulo differenziale a alta sensibilità.

4.3. Protezione contro i contatti indiretti

L’impianto d’illuminazione che verrà realizzato, utilizzerà apparecchi e conduttori a doppio grado d’isolamento; inoltre verrà distribuito l’impianto di terra con il colle-gamento del palo di sostegno all’impianto di terra.

La protezione dai contatti indiretti (contatti con parti accidentalmente in tensione, per esempio per difetto dell’isolamento) sarà assicurata dagli interruttori differen-ziali installati nei quadri secondari dell’impianto e l’impianto di terra.

4.4. Caduta di tensione

Secondo norma CEI 64-8 sez.525 la caduta di tensione nel circuito non deve supe-rare il 4%, e viene stimata utilizzando la relazione:

∆ U = K I L (R cos φ + X sin φ)

dove:

- K = 2 per linee monofase (230 V);

- K = 1.73 per linee trifase (400 V);

- I = corrisponde alla corrente di impiego del circuito (Ib);

- L = lunghezza della linea.

Nei calcoli si è assunto un valore per il fattore di potenza, pari a cos φ = 0.9

Effettuiamo adesso al verifica considerando di avere un carico concentrato alla e-stremità della linea; pertanto si ha: 6 lampade LED con potenza di circa 139 W, per le quali supponiamo di considerare un consumo effettivo di 152 W; conside-

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riamo sempre approssimativamente una Ptot = 1 kW e corrente d’impiego Ib = 1,6 A.

La lunghezza massima a partire dalla cabina al punto luce più lontano si considera di circa 140 m; sfruttando la relazione di cui sopra, si ha:

∆U = 3 × Ib × L × (R × cos φ + X × sen φ) =

= 3 ×1,6× 0,14 × (5,63× 0,9 + 0,101× 0,43) = 1,98 V

∆u% = Un

U∆×100 =

400

98,1×100 ≅ 0,5%

dove:

R = 5,63 mΩ/m valore della resistenza per metro del conduttore da 4 mm2 in Cu;

X = 0,101 mΩ/m valore della reattanza per metro del conduttore da 4 mm2 in Cu.

Da cui si dimostra che la caduta di tensione nell’impianto non supera lo 0,5 %.

4.5. Impianto di terra

L’impianto di terra verrà realizzato mediante l’installazione all’interno di un pozzetto ogni tre, in corrispondenza dei pali, di picchetti di terra a puntazza ad una profon-dità di 2 m, tutti collegati fra loro mediante cavo NO7V-K giallo verde da 35 mm2 installati dentro un tubo corrugato di collegamento fra i pozzetti. Ogni palo dell’ impianto d’illuminazione pubblica verrà collegato a terra mediante cavo NO7V-K da 16 mm2 fissato dal bullone predisposto per la messa a terra del palo (vedi partico-lari elaborato planimetrico).

Sia i dispersori, che i pozzetti di ispezione dovranno essere preventivamente ap-provati dalla Direzione dei Lavori.

4.6. Criteri per il dimensionamento delle protezioni da sovraccarichi e da cortocircuiti

La difesa delle condutture rispetto a fenomeni di sovraccarico oppure di corto cir-cuito viene espressamente richiamata dalla norma CEI 64-8 alla sezione 433 e se-guenti. Nelle stesse, viene prescritto che l’impianto soddisfi le seguenti due condi-zioni:

Ib<In<Iz

If<1.45Iz

dove:

- Ib = corrente di impiego del circuito;

- Iz = portata della conduttura in regime permanente;

- In = corrente nominale della protezione;

- If = corrente di sicuro funzionamento della protezione.

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La tipologia di protezione richiesta viene assicurata da interruttori di tipo magneto-termico e di tipo magnetotermico differenziale, scelti in modo tale da avere un po-tere di interruzione almeno pari alla corrente presunta di corto circuito nel punto di installazione e garantire un tempo di intervento inferiore a quello che condurrebbe la conduttura al limite termico.

La condizione che definisce l’energia specifica passante ammessa dalle protezioni viene esplicitata tramite la relazione:

I2t<K

2S

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Di seguito sono riepilogati i risultati di verifica delle linee Q1-2 e Q1-4 ottenuti me-diante il programma “Integra”.

Scheda riepilogativa riguardante i dati del circuito : Q1 -2

Dati generali relativi al quadro “Quadro Generale” a cui è sottesa l'utenza considerata

Sistema di distribuzione in relazione allo stato del neutro .... TT Tensione di esercizio nominale a vuoto ................................ 400 ( V ) Corrente di cortocircuito Icc massima presunta .................... 6,43 ( kA ) Caduta di tensione percentuale massima ammissibile ........... 4 ( % )

Dati relativi al circuito di alimentazione dell'utenza Sigla .................................................... Q1 -2 Sezione ................................................ 4(1x4)+(1PE35) ( mm2 ) Lunghezza ........................................... 140 ( m ) Modalità di posa .................................. 143/9U61_/30/0,558

Dati relativi alla protezione Tipo - Marca ........................................ ------- Numero di poli .....................................--- Corrente nominale ............................... --- ( A ) Potere di interruzione ........................... --- ( kA ) Corrente differenziale .......................... 0,3 ( A ) I di intervento protezione ..................... 0,3 ( A )

Parametri elettrici relativi al circuito in considerazione

Icc max fondo linea ............................. 350 ( A ) Igt fase - protezione fondo linea .......... 4,94 ( A ) I2t max inizio linea / K

2 S

2 fase ............. 13.510/327.184 ( A

2 S )

I2t max inizio linea / K

2 S

2 neutro .......... 8.395/327.184 (A

2 S )

I2t max inizio linea / K

2 S

2 protezione ... 0/16.200.625 (A

2 S )

Corrente di impiego Ib ......................... 1,604 ( A ) Corrente regolata Ir ............................. 10 ( A ) Portata del cavo Iz ............................... 20 ( A ) Corrente di funzionamento If ............... 13 ( A ) Valore di 1,45 Iz ................................... 28 ( A ) Caduta di tensione con Ib ..................... 0,51 ( % ) Lunghezza max protetta ....................... >99999 ( m )

Considerazioni finali La caduta di tensione con Ib è minore di quella massima consentita

E' garantita la protezione contatti indiretti

E' verificata la condizione Ib<=In<=Iz

E' verificata la condizione If <= 1,45 x Iz

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E' verificata la condizione I2t <= K2S2

Scheda riepilogativa riguardante i dati del circuito : Q1 -4 Dati generali relativi al quadro “Quadro Generale” a cui è sottesa l'utenza considerata

Sistema di distribuzione in relazione allo stato del neutro .... TT Tensione di esercizio nominale a vuoto ................................ 400 ( V ) Corrente di cortocircuito Icc massima presunta .................... 6,43 ( kA ) Caduta di tensione percentuale massima ammissibile ......... 4 ( % )

Dati relativi al circuito di alimentazione dell'utenza Sigla .................................................... Q1 -4 Sezione ................................................ 4(1x4)+(1PE16) ( mm2 ) Lunghezza ........................................... 200 ( m ) Modalità di posa .................................. 143/9U61_/30/0,558

Dati relativi alla protezione Tipo - Marca ........................................ ------- Numero di poli .....................................--- Corrente nominale ............................... --- ( A ) Potere di interruzione ........................... --- ( kA ) Corrente differenziale .......................... 0,3 ( A ) I di intervento protezione ..................... 0,3 ( A )

Parametri elettrici relativi al circuito in considerazione Icc max fondo linea ............................. 249 ( A ) Igt fase - protezione fondo linea .......... 4,83 ( A ) I2t max inizio linea / K

2 S

2 fase............. 13.510/327.184 ( A

2 S )

I2t max inizio linea / K

2 S

2 neutro.......... 8.395/327.184 ( A

2 S )

I2t max inizio linea / K

2 S

2 protezione... 0/3.385.600 ( A

2 S )

Corrente di impiego Ib .......................... 0,481 ( A ) Corrente regolata Ir .............................. 10 ( A ) Portata del cavo Iz ................................ 20 ( A ) Corrente di funzionamento If ................ 13 ( A ) Valore di 1,45 Iz .................................... 28 ( A ) Caduta di tensione con Ib ..................... 0,26 ( % ) Lunghezza max protetta ....................... 91.664 ( m )

Considerazioni finali La caduta di tensione con Ib è minore di quella massima consentita

E' garantita la protezione contatti indiretti

E' verificata la condizione Ib<=In<=Iz

E' verificata la condizione If <= 1,45 x Iz

E' verificata la condizione I2t <= K2S2

4.7. Progetto illuminotecnico

Per il tratto di strada in argomento è stata presa come riferimento la normativa EN 12464-2 che indica come necessario (nel caso in esame) un valore di illuminamen-to medio mantenuto pari o superiore a 10 lux.

L’elaborazione tecnica è redatta sulla basa del programma illuminotecnico fornito dalla Ditta DIALux.

Pertanto, si ha:

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Em [lx] Uo Ra

Valori nominali aree a traffico medio 10≥ 25,0≥ 20≥

dove:

Em [lx] => Illuminamento medio mantenuto;

Uo => Grado di uniformità d’illuminamento, ovvero del rapporto tra valore mini-mo ed il valore medio d’illuminamento nella zona del compito visivo;

Ra => indice di resa di colore;

Il programma di calcolo ha ampliamente verificato tutti i limiti nella in esame. Per i risultati di calcolo, si rimanda all’allegato “Calcolo illiminotecnico” della presente re-lazione; ricordiamo inoltre che gli apparecchi installati hanno Ra ≥ 75.

4.8. Protezione contro le sovracorrenti

Tutte le linee elettriche dovranno risultare protette contro le sovracorrenti, con protezioni di tipo magnetotermico. Gli interruttori che alimentano circuiti trifase e monofase dovranno avere un potere di rottura Icc di adeguato valore secondo le indicazioni dell’ente distributore.

4.9. Riempimento dei cavidotti

Il rapporto fra la sezione totale esterna dei conduttori e la sezione interna dei cavi-dotti (coefficiente di riempimento delle canalizzazioni ) è calcolato, per l’intero complesso delle canalizzazioni, per un valore inferiore a 0,4.

5. Specifiche tecniche degli impianti elettrici

5.1.Generalità e Definizioni

Impianto elettrico

Come tale è individuato il complesso delle condutture elettriche, degli apparecchi di pro-tezione e di manovra e degli apparecchi utilizzatori, esclusi quelli inseriti a mezzo di pre-se a spina non definiti in sede di progetto: a partire dai punto di allacciamento delle for-niture ENEL.

Conduttura

E’ il complesso costituito da uno o più conduttori o cavi e dai relativi accessori, elementi di sostegno o di protezione contro i danneggiamenti, nonché degli eventuali elementi di giunzione, derivazione e terminazione.

Accessori di montaggio

Sono accessori di montaggio tutti materiali minuti connaturati col tipo di installazione e necessari per l’esecuzione del lavoro; a titolo esemplificativo e non limitativo sono acces-sori di montaggio:

- viti, dadi e rondelle;

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- graffette in fusione, in ferro stampato o piatto di ferro;

- collari in piatto di ferro;

- fascette in plastica o metalliche;

- tasselli ad espansione;

- filo d’acciaio e spago per legature;

- nastri isolanti ed adesivi in genere;

- capicorda, connettori, morsetti, segnafili;

- targhette pantografate di identificazione apparecchiature.

Giunzione

Realizzazione della continuità elettrica fra due tronchi di cavo, con ripristino delle carat-teristiche del cavo.

Terminazione

Predisposizione del cavo per l’allacciamento con ripristino nella parte terminale del grado di isolamento e la fornitura e l’installazione, dove necessario, dell’adatto capicorda.

Raggruppamento cavi

Insieme di cavi adiacenti l’uno all’altro e nelle stesse condizioni.

Recuperi

Smontaggio di apparecchiature o materiali con selezione e stoccaggio a magazzino di quelli riutilizzabili.

Economie

Prestazione contabilizzata a ore del personale debitamente attrezzato per l’esecuzione dei lavori.

Materiali

Tutti i materiali e le apparecchiature devono essere scelti in modo tale che risultino adat-ti all’ambiente, alle caratteristiche elettriche (tensione, corrente, ecc.) ed alle condizioni di funzionamento previste.

Essi devono inoltre resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche e quelle dovute all’umidità, alle quali possono essere soggetti durante il trasporto, il magazzinaggio, la installazione e l’esercizio.

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Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere costruiti in conformità con le norme e la documentazione di riferimento; salvo casi particolari da esaminare con la D.L. dovranno riportare i marchi CEI - IMQ.

I materiali di consumo e gli accessori di montaggio sono a completo carico dell’ appalta-tore.

L’appaltatore deve inoltre fornire tutti i materiali richiesti che devono avere le seguenti caratteristiche.

L’impiego di materiali con caratteristiche tecniche diverse da quelle specificate deve es-sere preventivamente concordato con il Committente.

5.2. Cavidotto corrugato, doppia parete in PEHD

Cavidotto doppia parete con superficie interna perfettamente liscia, speciale geometria del cavidotto per realizzare raggi minimi di curvatura, autorinvenente, autoestinguente, resistente alla fiamma, bassissima emissione di fumi e gas tossici, resistenza schiaccia-mento superiore 450N; alta resistenza meccanica e chimica; colorato rosso per condut-ture elettriche, diametri standard 40-50-63-75-90-110-125-140-160-200 mm.

Riferimenti normativi:

- Norme CEI 23-55 - CEI 64-8/5 art.522.8.1.1

Specifica di montaggio:

L’installazione dovrà soddisfare le seguenti condizioni:

- il tubo protettivo sarà interrato ad una profondità di almeno 0,5mt, alloggiato e rico-perto da sabbia;

- le tubazioni devono fare capo a pozzetti d’ispezione e di infilaggio con fondo perdente di adeguate dimensioni;

- il diametro interno del tubo deve essere almeno 1,3 volte il diametro del cerchio cir-coscritto dal fascio di cavi;

- il raggio di curvatura dei tubi deve essere tale da non danneggiare i cavi (circa tre volte il diametro esterno dei cavi).

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5.3. Cavi uni-multipolari per la distribuzione dell’energia in B.T.

- Conduttori unipolari costituiti da corda di rame ricotto, tipo flessibile isolato in PVC, tensione nominale di riferimento Vo/V=450/750 V., tipo NO7V-K;

- Conduttori uni-multipolari a filo unico o in corda di rame, tipo FG70R - FG7R non pro-pagante l’incendio ed a ridotta emissione di fumi, gas tossici e corrosivi; tensione no-minale di riferimento Vo/V=0,6/1 kV;

Riferimenti normativi:

- norme CEI 20-11 - CEI 20-14 - CEI 20-22 II - CEI 20-35 - CEI 20-37 parte I - tabelle UNEL 35752-55-56-57 - non propaganti l’incendio secondo le norme CEI 20-22.

Specifica di montaggio:

I cavi tipo FG7R saranno e posati in tubo idoneo a proteggerli meccanicamente ad una profondità di almeno 0,5 mt. Le tubazioni devono fare capo a pozzetti d’ispezione e di infilaggio con fondo perdente di adeguate dimensioni.

Le condutture dovranno essere generalmente a tratti rettilinei orizzontali e verticali. Nel caso in cui le linee elettriche di potenza e le linee a tensione diversa da quella di rete abbiano lo stesso percorso, si dovrà provvedere ad istallarle in modo da non generare disturbi reciproci.

Le condutture relative ad impianti telefonici, di telecomunicazione e comunque con cavi di isolamento diverso da quello sopraccitato, dovranno utilizzare cavidotti e cassette in-dipendenti fra loro e dalle condutture di altro tipo.

5.4. Pozzetti

I punti d’illuminazione stradale dovranno essere dotati di pozzetti posti al lato dei basa-menti, realizzati in cemento prefabbricato (40x40x60) cm, provvisti di chiusino in ghisa, carrabile. Dovranno essere murati a terra con coperchio posto al livello del piano di cal-pestio senza sporgenze; dovranno essere raccordati al cavidotto e al sostegno per con-sentire il passaggio dei conduttori.

Dal pozzetto verrà prolungato il cavo di alimentazione fino all’asola con portello di chiu-sura, dove verranno effettuate le giunzioni fra le linee interrate e le alimentazioni dei corpi illuminanti con idonei morsetti secondo le modalità indicate nella planimetria di progetto.

5.5. Corpi illuminanti

Armatura stradale a LED, tipo THORN 96627879 CQ 24L70-740 NR BPS CL2 M60, con 24 LED pilotati a 700mA e ottica NR (Narrow Road), alimentazione LED elet-tronica, Classe II, IP66, IK08, di dimensioni ridotte per installazione diretta su testa palo

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60 mm (con adattatore – inclinazione: 0° / 5° / 10°). Equipaggiato con circuito di ridu-zione di potenza, attivato 3 ore prima e 5 ore dopo la mezzanotte calcolata (può essere disattivato mediante uno swich interno). Completo di LED 4000 K. Corpo realizzato in alluminio con profilo a bassissima esposizione al vento. Il vano con-tenente l’alimentazione elettrica è realizzato in pressofusione d’alluminio ed è accessibile senza l’uso di attrezzi (toolfree). Il supporto dei moduli a LED, realizzato in estruso di al-luminio. Finitura superficiale con garanzia integrale di 10 anni su tutte le parti metalliche. Estrema resistenza alla corrosione, alla abrasione, allo sfogliamento. Stabilità del colore nel tempo anche in presenza di forte esposizione al sole. Alimentazione interna in cor-rente continua a 700mA attraverso driver elettronico a lunga durata. Classe di isolamen-to II. Cos φ > 0,9. Grado di protezione IP66. Conforme a EN 60598-1; EN 60598-2-3.

Alimentazione da 220 - 240Vac 50Hz 60Hz. Apparecchio dotato di un dispositivo per la dimmerazione su due livelli di potenza programmabili, che si basa sul calcolo della cosid-detta mezzanotte virtuale. Il dispositivo è integrato nell’apparecchio. La commutazione del relay avviene tra 2 contatti di scambio che permettono ai driver di essere in funzione o meno a seconda di come è stato realizzato il cablaggio. La riduzione del flusso lumino-so è impostata a 7 ore (valore di fabbrica). La media tra il periodo di accensione (tra-monto) e di spegnimento (alba) del sistema di illuminazione è il punto di riferimento per il dispositivo, e viene indicato come “mezzanotte naturale”. Un microprocessore calcola il tempo di commutazione desiderato partendo da questo punto di riferimento.

Le impostazioni di fabbrica sono 3 ore prima (circa le 22) e 5 ore dopo (circa le 6) rispet-to alla "mezzanotte naturale”.

5.6. Elenco marche

Cavi ............................................................................................. PIRELLI, ARISTON;

Cavidotti in PVC ................................................ ROMANPLASTIC, INSET, DIELECTRIX;

Proiettori e armature stradali ..................................……………………………............ RUUD;

Quadri ……………………………………………………..… SIEMENS, CONCHIGLIA, BTICINO, ABB.

6. Descrizione delle opere

6.1. Quadro Elettrico Q1

L’alimentazione dell’impianto, avverrà mediante allaccio alla fornitura ENEL bt da conta-tore. Il contatore ENEL verrà alloggiato in apposito armadio come anche il quadro Q1 (vedi grafici allegati).

Gradi di protezione IP 44. La connessione fra il contatore ENEL e il quadro Q1 verrà rea-lizzata entro 3 m, il quadro Q1 verrà cablato all’interno dell’armadio stradale in vetrore-sina, secondo gli schemi realizzativi e la carpenteria indicata nel progetto, con grado di protezione IP44; inoltre sarà dotato di limitatori di sovratensione con morsetto ad inne-sto per telesegnalamento DEHNguard (cod. 900550), interruttori di protezione magneto-termici-differenziali per sei linee, dispositivo, morsetti e ausiliari per il controllo degli in-terruttori, orologio digitale astronomico.

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Dal quadro Q1 verranno derivate:

linea illuminazione Piazza Q1-2 (vedi schema allegato) protetta da interruttore magnetotermico In=4x10A curva C, e interruttore differenziale con Idn=0,3A, Icc=10kA;

linea illuminazione scala e statua Q1-4 (vedi schema allegato) protetta da inter-ruttore magnetotermico In=4x10A curva C, e interruttore differenziale con Idn=0,3A, Icc=10kA;

gli altri interruttori non verranno utilizzati in questo intervento ma potranno servi-re per futuri ampliamenti per l’installazione di torrette per la fornitura di energia durante le manifestazioni di Piazza.

Il controllo e accensione delle linee avverrà dai contattori in serie alle protezioni coman-dati da orologio digitale astronomico (vedi schema unifilare di Q1 allegato).

Il quadro Q1 dovrà essere dotato di certificato di collaudo secondo le norme CEI 17.13/1 (CEI EN 60439-1in vigore fino al 31 Ottobre 2014), EN 61439-1 (CEI 17-113), EN 61439-2 (CEI 17-114) ed in particolar modo dovranno essere effettuate le prove di funzionalità, tenuta dell’isolamento ad alta tensione, resistenza di isolamento, etc. Inoltre, il quadro sarà completo di tutti gli accessori necessari, quali:

morsetteria;

terminali isolati sui cavi di cablaggio;

cablaggio;

con serratura a chiave;

cartellini segnafili numerati;

targhette pantografate per l’identificazione delle singole sezioni e dei vari circuiti in partenza;

schema elettrico di potenza e funzionale aggiornato con le eventuali varianti con-cordate in corso d’opera;

targhetta pantografata indicante la Ditta costruttrice, il numero di matricola, le caratteristiche elettriche risultanti dalle prove di collaudo a norme CEI 17.13/1 (CEI EN 60439-1in vigore fino al 31 Ottobre 2014), EN 61439-1 (CEI 17-113), EN 61439-2 (CEI 17-114).

Le caratteristiche meccaniche dei quadri dovranno essere:

Linee entranti ......................................................:..... IN CAVO

Linee in partenza ....................................................... IN CAVO

Riferimenti normativi:

Il quadro deve essere realizzato a regola d’arte in ottemperanza alle prescrizioni della Norma CEI 17.13/1 (EN 60439-1 in vigore fino al 31 Ottobre 2014), EN 61439-1 (CEI 17-113), EN 61439-2 (CEI 17-114).

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Specifiche di montaggio:

Il quadro dovrà essere installato come da elaborato grafico allegato, e dovrà essere cor-redato di targhette pantografate indicanti le caratteristiche dei quadri, e di certificato di collaudo come previsto le norme EN 60439-1, EN 61439-1, EN 61439-2.

6.2. Interruttori automatici modulari

Gli interruttori automatici modulari dovranno essere del tipo adatto per montaggio a scatto su profilato DIN46.277/3 e dovranno soddisfare le seguenti caratteristiche:

dimensioni normalizzate (modulo 17,5 mm);

potere di interruzione sufficiente a garantire il perfetto funzionamento delle pro-tezioni e comunque non inferiore a 10 kA a 400 V e 6 kA a 230 V;

nel caso che gli interruttori siano corredati di relè differenziale, esso dovrà essere pure modulare per montaggio su profilato DIN e solidale al corpo dell’ interrutto-re.

Riferimenti normativi:

- norme CEI 23-3 - norme IEC 947-2 - norme IEC 157-1.

Specifiche di montaggio:

Come indicate nelle specifiche dei quadri.

6.3. Linee di distribuzione

Il diametro interno del tubo deve essere almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circo-scritto dal fascio di cavi. I cavi derivati dalla linea dorsale appartenenti a circuiti di cate-goria diversa dovranno avere canalizzazioni e scatole di derivazione indipendenti dagli al-tri circuiti.

Per l’individuazione dei percorsi si rimanda ai grafici allegati.

Le giunzioni e le derivazioni dovranno essere realizzate con idonei morsetti in policarbo-nato in corrispondenza del portello per asola d’ispezione.

Le linee derivate dal quadro generale per l’impianto d’illuminazione verranno posate den-tro un tubo corrugato, resistenza schiacciamento superiore 750N; alta resistenza mecca-nica e chimica; colorato rosso. Il tubo protettivo sarà interrato ad una profondità di al-meno 0,5 mt. Le tubazioni devono fare capo a pozzetti d’ispezione e di infilaggio con fondo perdente di adeguate dimensioni; il diametro interno del tubo deve essere almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto dal fascio di cavi. I cavi saranno del tipo FG7R.

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6.4. Corpi illuminanti

I corpi illuminanti avranno le caratteristiche di seguito riportate:

Zona a traffico veicolare: Armature stradali a LED, tipo THORN 96627879 CQ, con 24 LED pilotati a 700mA e ottica NR (Narrow Road), alimentazione LED elet-tronica, Classe II, IP66, IK08, installati su pali ad altezza fuori terra di 8 mt;

6.5. Pali di sostegno

I pali di sostegno avranno le seguenti caratteristiche e installati nelle zone come segue:

Zona a traffico veicolare: Palo di sostegno conico da lamiera saldata longitudinalmen-te, altezza totale 8.800 mm., altezza fuori terra 8.000 mm., diametro di base 158 mm., diametro di testa 60 mm., spessore 4 mm., completo d’asola morsettiera, asola ingresso cavi, taschina di messa a terra, zincato a caldo per immersione e successivamente verni-ciato a polveri poliestere del colore con RAL e finitura a scelta della direzione lavori. Braccio singolo curvato smontabile con sporgenza 1.500 mm, zincati a caldo per immer-sione e successivamente verniciati a polveri poliestere dello stesso colore dei pali. Fis-saggio al palo con n. 3 grani M10 a 120° Codolo posteriore con tappo di chiusura in la-miera saldata Portello verniciato dello stesso colore dei pali, completo di morsettiere con n° 1 porta fusibile, per asole delle dimensioni di 186x45 mm. I pali sono costruiti in con-formità alla norma UNI EN 40-5 e alle norme collegate. I pali sono marcati CE in con-formità alla direttiva CEE 89/106 del 21-12-1988. Installazione entro basamento oppor-tunamente predisposto, compreso piombatura del palo con sabbia costruzione di collare di bloccaggio, con malta cementizia per almeno 80 mm di profondità. Copriasola in ac-ciaio zincato a filo palo, corredata di sistema di chiusura con chiave triangolare e disposi-tivo anticaduta. Compreso, accessori vari di montaggio e fissaggio.

6.6. Fondazioni

I suddetti pali saranno fissati mediante plinti di fondazione costituiti da getto di calce-struzzo, classe C16/20, titolo almeno 3,25; lasciando il foro al centro della fondazione al-la base di sostegno. Dovrà essere lasciato in ogni caso il passaggio per i cavi provenienti dal pozzetto, tramite un tubo in p.v.c. flessibile, tipo pesante di diametro 63 mm, che fa-rà capo entro l’asola del palo, così come per il conduttore di terra fino al bullone con tu-bo p.v.c. con diametro da 32 mm. La sigillatura dell’intercapedine fra sostegno e fonda-zione verrà eseguito con sabbia finissima bagnata e superiormente sigillata con una co-rona di 5 cm di spessore in cemento lisciato; i sostegni dovranno essere interrati nel plinto per circa 80 cm.

Per la determinazione della portata dei pali si è fatto riferimento alla ZONA 3 (Toscana) e categoria del terreno III (Aree suburbane o industriali e foreste permanenti). Le fon-dazione dei pali nella zona parcheggio avrà dimensioni del plinto di 1.10x1.10x1,10 m, Superficie max esposta al vento => 0,22 m2; mentre quella dei pali zona scale e statua avrà dimensioni:del plinto di 0,80 x0,80x0,50 m, Superficie max esposta al vento =>

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0,85 m2. Le superfici massime esposte al vento sono in accordo a quelle delle armature installate sui pali, per questo vedere il capitolo dei corpi illuminanti.

6.7. Scavi, rinterri e ripristini

Scavo a sezione obbligata con dimensioni medie 40x80 cm, eseguito fino alla profondità di 80 cm dal piano di calpestio, sul fondo sarà posato uno strato di sabbia di 20 cm, su cui verranno stesi i tubi, successivamente verrà fatto un getto di calcestruzzo, classe C16/20, titolo almeno 3,25; a formare una protezione meccanica per i cavidotti interrati con spessore 20 cm e parte superiore leggermente curvata per evitare ristagni d'acqua, riempimento con ghiaia naturale e costipata, trasporto a pubblica discarica del materiale di risulta, nastro monitore presenza dei cavi elettrici.

In caso di scavo in sede pavimentata a bitume, la superficie dovrà essere tagliata con apposita macchina operatrice o con martello pneumatico, onde evitare slabbrature.

Il ripristino della pavimentazione stradale, ove necessario, avverrà con la formazione di uno strato di “bynder” di 12 cm sopra il tombamento bene assestato e successiva stesa di tappeto di usura in conglomerato bituminoso fine, a perfetta ripresa della superficie della carreggiata, per una larghezza superiore di 30 cm per ogni lato dello scavo.

Sui marciapiedi dovrà essere sostituito il bynder con uno strato di conglomerato cemen-tizio di ampiezza uguale al marciapiede medesimo. Nel caso in cui non sia possibile rag-giungere la profondità di cm 80 (servitù, fognature e quant’altro), dovranno essere adot-tati tubi di acciaio di idoneo spessore rinfiancati con malta cementizia.

Gli scavi nelle strade, dovranno essere eseguiti in modo da evitare l'interruzione della viabilità. L'eventuale diverso dimensionamento degli scavi, dovuto a provvedimenti con-seguenti a imprevisti, come rotture di condotti, franamenti, allagamenti, presenza lungo il tracciato degli scavi di altri servizi pubblici e privati, nonché il risarcimento di eventuali danni arrecati a terzi durante i lavori di scavo, sono da ritenersi compresi nei prezzi uni-tari relativi e nessun compenso straordinario sarà dovuto alla Ditta Appaltatrice.

Inoltre la Ditta Appaltatrice dei lavori dovrà provvedere, a sua cura e spese, alle segna-lazioni e protezioni, sia diurne che notturne, con i regolamentari lumi, da apporre in cor-rispondenza degli scavi, depositi di materiali, di rilevati od altri impedimenti stradali, con-seguenti ai lavori in corso.

7. Valutazioni tecniche generali

a. Proprietà delle aree

La superficie oggetto di intervento è di proprietà del Comune di Vernio.

b. Valutazioni di ordine: geologico, geotecnico, idraulico, archeologico, strutturale

Per l’intervento in esame non sussistono temi o problematiche di questo tipo.

c. Opere di urbanizzazione e servizi di rete

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L’area in esame è completamente urbanizzata. Il collegamento del nuovo tratto di impianto alla rete pubblica esistente avverrà mediante specifici allacciamenti, la cui realizzazione non presenta difficoltà tecniche particolari.

d. Interferenze e impianti

In relazione all’intervento in esame, il sistema cittadino degli impianti e dei servizi di rete (elettrica, telefonica, idrica, fognaria) non presenta elementi di criticità né “inter-ferenze” tali da richiedere (ove necessario) interventi diversi dalla “manutenzione” di tipo puntuale.

e. Valutazioni di ordine tecnico, architettonico, ambientale

Valutazioni generali di ordine tecnico, architettonico e ambientale dei luoghi in esa-me, esulano dallo stretto ambito di questo intervento.

8. Quadro Economico di Spesa

Il costo stimato dell’intervento è pari a complessivi € 75.000,00= (settantacinquemila euro /00) ogni onere compreso, di cui al Quadro Economico di Spesa di seguito riporta-to:

ESTENSIONE DELLA RETE DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE LUNGO LA VIA MAGINI

Quadro Economico di Spesa

Descrizione u.m. Q. Costo Sommano

1. F. e p.o. di apparecchiature e corpi illuminanti a LED 15 57.000,00

2. Oneri per la Sicurezza 3.000,00

SOMMANO PER FORNITURE E P.O. (1+2): 60.000,00 60.000,00

3. IVA (10% su forniture e p.o.) 6.000,00

4. Incentivi per la progettazione 960,00

5. Fondo per lo sviluppo 240,00

6a. Spese Tecniche (IVA compresa) 4.745,31

6b. Collaudo Impianti 1.500,00

7. Forniture a piè d’opera 1.500,00

8. Imprevisti e Arrotondamenti 54,69

SOMME A DISPOSIZIONE (3+4+5+6+7+8): 15.000,00

TOTALE COMPLESSIVO: 75.000,00

Per le valutazioni di dettaglio, si rimanda al Computo Metrico Estimativo e agli elaborati tecnici allegati alla presente relazione.

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9. Natura, durata e successione dei lavori

In ragione della sua composizione tecnico-economica, l’intervento in esame rientra tra quelli di cui alla Categoria OG 10, Classe I.

DESCRIZIONE CATEGORIA CLASSIFICA AMMONTARE

IMPIANTI PER LA DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN CORRENTE ALTERNATA E CONTINUA

OG 10 I 57.000,00

Verosimilmente, per la conduzione dei lavori si dovrà far riferimento anche a lavori di cui alla OG 1, ma in misura assolutamente secondaria e “scorporabile”.

La concreta realizzazione dei lavori in argomento avverrà in due fasi: nella prima, si pro-cederà alla posa in opera dei pozzetti e dei cavidotti, previa operazioni di scavo e riem-pimento ed esecuzione di opere edili; la seconda, sarà quella dedicata alla posa in opera dei pali, al passaggio dei cavi, e al montaggio dei corpi illuminanti, unitamente al mon-taggio del Quadro Elettrico Q-1.

Da ultimo, si procederà al collegamento dell’impianto alla rete ENEL.

Tutte le operazioni si compiranno nell’arco di 30 (trenta) giorni, naturali e consecutivi.

10. Documenti ed Elaborati della Perizia

In attesa dell’entrata in vigore del Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Tra-sporti di cui all’art. 23, comma 3 del D.Lgs. 50 del 18.04.2016, gli elaborati tecnici di cui si compone la presente perizia sono i seguenti:

(presente) Relazione Tecnica Generale;

Elaborati grafici:

•••• Tav. 01 E: Planimetria generale impianto illuminazione pubblica e particolari scala 1:10; 1:20; 1:200;

•••• Tav. 02 E: Schema unifilare quadro elettrico illuminazione pubblica;

Calcolo Illuminotecnico;

Computo Metrico Estimativo (Perizia di Spesa);

Capitolato Speciale d’Appalto;

Capitolato Tecnico-prestazionale.

11. Conclusioni

Si trasmette al Dirigente del Servizio per l’assunzione delle competenti determinazioni.

Prato, 25.08.2016

Il Progettista

Arch. Antonella Opramolla

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