pet family news la ciotola maggio

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news n e w ews s s La Ciotola La Ciotola ANNO IX - N.5 - MAGGIO 2010 - SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 c.1, DCB Lucca MENSILE DI INFORMAZIONE E ANNUNCI SUL MONDO DEGLI ANIMALI SPECIALE ANTIPARASSITARI si impara! GIOCANDO www.petfamilynews.it Il delle tartarughe PRANZO

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Mensile di informazione e annunci sul mondo degli animali

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Page 1: Pet Family News La Ciotola Maggio

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La CiotolaLa CiotolaANNO IX - N.5 - MAGGIO 2010 - SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 c.1, DCB Lucca

MENSILE DI INFORMAZIONE E ANNUNCI SUL MONDO DEGLI ANIMALI

SPECIALE

ANTIPARASSITARI

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PRANZO

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Peccati di gola

Inviaci una foto divertente del tuo amico a quattro

zampe...La pubblicheremo il mese

prossimo!Inviare con il proprio indirizzo a:

PET FAMILY NEWS Viale Europa 1 - 55013 LAMMARI (LU)

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Tramite versamento di € 12,00 su c/c postale nr. 54166566 intestato ad EDIPET srl - Viale Europa 1 - 55013 LAM-MARI (LU).Non dimenticare di ri-portare il tuo codice fi-scale, se sei possesso-re di cane, gatto o altro animale da compagnia e (se lo possiedi) il tuo indirizzo e.mail.

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MEDIATIC - via donizetti, 2 - 42100 Reggio Emilia (RE) Tel. 0522.383.620 - fax 0522.381.484

e.mail: [email protected] - www.mediatic.it

Direttore responsabile

RedazioneViale Europa 1

55013 LAMMARI (LU)Tel 0583.470.140

[email protected]

Progetto grafico e composizioneGiampiero Orsi

Ilaria AmmazziniSerena DantiLisa Calamari

CollaboratoriAngelica D’Agliano

Roberto AllegriAlessio Arbuatti

Dott.ssa Marta AvanziDott. Alessandro Bianchi

Dott. Gino ConzoAngela Corti

Dott. Alessandro CozziDott.ssa Sabrina Dominio

Dott. Angelo GazzanoProf. Alessandro Gramenzi

Dott. Diego MancaCristiana Marangoni

Dott.ssa Chiara MaritiDott.ssa Silvia MacelloniDott. Giovanni Melegari

Dott. Marco MelosiDott.ssa Federica Micanti

Claudio MinoliDott.ssa Francesca Papi

STAMPAPrintedita

Negrar (VR)

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI LUCCA

n. 772 del 23/09/2002

8La Leshmaniosi

16Adottare un cane

20INNOVET: una vita per l’Artrosi

24Giocando... si impara!

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36

Il Maine Coon

Se la dieta fa cilecca

SPECIALE: la pappa del cucciolo10

Le medicine non convenzionali18

Dog Pride Day22

Vegetariane per passione28

Il Rottweiler34

42ACQUARIO: I Cichlasoma

ACQUARIO: Alghe e piante nemiche mortali38

ACQUARIO: L’Arapaima Gigas44

La foto del MESE:

Le RubricheLe Rubriche

23Il Veterinario risponde16L’istruttore risponde

Acquaforum26

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Annunci

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Allevatori e IstruttoriEsposizioni di giugno

Prodotti in primo piano

pag. 4

Peccati di golaI NEMICI dei nostri AMICI

Parassiti e parassitosi

Peccati di gola

Direttore responsabile

Peccati di gola

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La CiotolaLa CiotolaANNO IX - N.5 - MAGGIO 2010 - SPEDIZIONE ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 c.1, DCB Lucca

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PRANZO

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ra questi il più frequente è il rinvenimento di parassiti sul mantello del cane una vol-

ta rientrati a casa. In pri-mavera e in estate, infatti, tendono ad aumentare le parassitosi esterne (e in-terne) nei nostri animali. Anche nel gatto le possibi-lità aumentano, perché con l’inizio della bella stagione Micio chiede sempre più spesso di uscire in giardi-no o in terrazza e caccia un maggior numero di prede (che sono possibili serba-toi di parassiti).

Che fare?Per garantire il minor gra-do possibile di rischio al

Con la bella stagio-ne molti proprietari non perdono l’op-portunità di uscire col proprio cane, magari per fare gite in campagna o lun-ghe soste nei giar-dini della propria città. Ciò favorisce il benessere di bipedi e quadrupedi, sia dal punto di vista fi-sico che psicologico. Ma può comportare degli inconvenien-ti...

I NEMICI dei nostri AMICI

Parassiti e parassitosi

Alcuni parassiti intestinali possono essere trasmessi indirettamente anche all’uomo, per cui è bene trattare a ca-denza regolare gli animali che vivono con noi, in particolar modo se ci sono bambini in casa.

nostro animale bisogna precisare che esistono due tipi principali di parassito-si: interne (come parassiti intestinali, ma anche le ben più temibili filaria e lei-shmania) ed esterne (pulci, zecche, acari e pidocchi). Per ogni tipo di parassito-si esistono in commercio prodotti che possono pre-venire o debellare il pro-blema. Importante è fare una buona prevenzione e, se questa non è sufficien-te, intervenire con prodotti mirati per risolvere il pro-blema in tempi rapidi.

Tra le scapolePer pulci e zecche esistono molti tipi di repellenti e an-tiparassitari. Alcuni sono

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SALUTE

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in formulazione spray, al-tri in spot-on (pipette da spremere in genere tra le scapole, punto in cui l’ani-male non può leccarsi). In genere la formulazione in spot-on è da preferirsi per-ché di più facile utilizzo: con lo spray è infatti diffi-cile calibrare la quantità di sostanza somministrata e distribuirla uniformemen-te sulla cute. Al contrario lo spot-on, legandosi alle sostanze grasse della cute, si distribuisce da solo nelle ore successive alla sommi-nistrazione su tutta la su-perficie corporea dell’ani-male.

Olio e alcoolPer le zecche si possono utilizzare sia alcuni anti-pulci ad attività multipla sia dei prodotti specifici. È bene controllare dopo ogni uscita il pelo dell’animale, soprattutto muso, orec-chie e zampe: nel caso si rinvengano zecche attac-

cate alla cute è possibile coprirle con olio o alcool, attendere alcuni minuti e poi “estirparle” dalla pelle con un leggero e delicato movimento rotatorio, alla base del parassita.

In campanaPulci e zecche possono veicolare parassiti inter-ni e anche gravi malattie: è dunque bene prevenire quanto più possibile la loro comparsa e, ove si rinven-gano pulci o segni di que-ste (ad esempio le feci delle pulci, piccole concrezioni nerastre che cadono dal pelo dell’animale quando lo spazzoliamo), effettua-re un controllo delle feci dal proprio veterinario che eventualmente sverminerà l’animale.

Occhio ai pidocchiAltri abitanti indesiderati del mantello dei nostri ani-mali, ma più rari di pulci e zecche, sono i pidocchi.

Si possono prevenire man-tenendo il nostro animale pulito ed è possibile accor-gersi della loro presenza esaminando attentamente il pelo che rimane attacca-to alla spazzola.

Prurito maledettoCi sono altri parassiti esterni da tenere assolu-tamente sotto controllo, e sono gli acari responsabili delle rogne (rogna aurico-lare, rogna demodettica,

rogna notoedrica e rogna sarcoptica) e della cheyle-tielliosi. Ognuna di queste va trattata diversamente e ha caratteristiche e gravità diverse.

Controlli regolariPer quanto riguarda i pa-rassiti intestinali del cane e del gatto, la prevenzio-ne si attua prima di tutto trattando le future madri e ripetendo la somministra-zione di vermifugo prima del parto e al momento dell’allattamento. Dalla

La frequentazione di luoghi in cui passano abitualmente molti cani (o altri animali) può aumentare il rischio di incontrare spiacevoli “coinquilini”

Prevenzione contro la leishmaniosi vuol dire effettuare un esame del sangue almeno una volta all’anno, preferibil-mente in autunno.

Alcune parassitosi si trasmettono diretta-mente da madre a figlio durante gravidanza e allattamento.

Anche una semplice pulce può causare problemi gravi ai propri animali.

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SALUTE

nascita fino al primo anno di età è bene effettuare controlli delle feci a ca-denza regolare (all’inizio ogni 15 giorni, poi ogni due mesi, successivamente ogni sei mesi) ed eventual-mente trattare gli animali con farmaci antiparassitari adatti.

Dritti al cuoreUltime ma non meno im-portanti le prevenzioni e le terapie per due parassitosi assai diffuse e pericolose: la filariosi e la leishmanio-si. La filariosi esiste nella forma cardiaca, in cui il parassita adulto si localiz-za nel cuore, e cutanea, in cui la filaria adulta, appar-tenente ad un altro gene-re, si localizza nella cute. Si tratta di una parassitosi

trasmessa dalle zanzare: per questo motivo è im-portante trattare con speci-fici repellenti per insetti gli animali (cani e gatti) che vivono o trascorrono del tempo all’aria aperta.

La profilassi giustaIn commercio esistono sostanze formulate per ef-fettuare una profilassi effi-cacissima (impediscono ai parassiti di diventare adul-ti e causare danni nell’or-ganismo). Esiste la formu-lazione in compresse da somministrare una volta al mese oppure una formu-la da iniettare sottocute a cadenza annuale (ad effet-tuarle è il veterinario).

Moscerini subdoliLa leishmaniosi, malattia assai diffusa nel bacino del Mediterraneo ma in espan-sione in molte altre zone, è una parassitosi trasmessa dalla puntura di moscerini chiamati flebotomi. Anche qui è importantissima la prevenzione con repellenti (spot-on, collari, spray) e zanzariere. Per la leishma-nia non esistono vaccini, né prevenzione sicura per-ché va a localizzarsi all’in-terno delle cellule del cane. Presa per tempo può essere tenuta sotto controllo con successo per molti anni. Anche in questo caso la parola d’ordine è preven-zione.

Specialmente nel cucciolo, prima di somministrare qualun-que farmaco è bene consultare il veterinario per sapere se questo non sia dannoso

La pulce veicola la tenia nel cane e nel gatto. La zecca può causare la borreliosi o l’ehrlichiosi.

L’avvicinarsi della stagione calda fa ritornare di attua-lità alcune problematiche sanitarie e in particolare, la leishmaniosi, una malattia che colpisce preferibilmente il cane ma che in alcuni casi può interessare anche l’uomo. Con la bella stagione arriva quindi il momento di “prendere per il collo” il nemico numero uno dei nostri cani, il flebotomo o pappatacio, un piccolo insetto che con la sua puntura può trasmettere al cane e all’uomo un parassita, Leishmania infantum, responsabile della comparsa di una grave malattia chiamata leishmanio-si, un tempo considerata malattia tropicale. I flebotomi o pappataci (così chiamati perché “pappano in silen-zio”) sono minuscoli insetti notturni che per riprodursi hanno bisogno di sangue che prelevano dal cane o dall’uomo. In pratica un pappatacio che punge un cane affetto da leishmaniosi preleva insieme al sangue il parassita che si moltiplica all’interno del suo intestino infettandosi; con la puntura il pappatacio è successiva-mente in grado di trasmettere ad altri cani e uomini il parassita infettandoli. Anche il cane infetto a sua volta diventa “fonte di infezione” per altri pappataci. Ma nessun allarmismo !! Non c’è contagio diretto né fra cane e cane né fra uomo e cane in quanto sia il cane che l’uomo contraggono la malattia solo esclusivamen-te attraverso la puntura del pappatacio. Attualmente nel nostro paese la leishmaniosi, è presente non solo nelle regioni centro meridionali e insulari a clima tipicamente mediterraneo ma anche nelle regioni pre-appenniniche e addirittura in quelle prealpine a clima continentale delle regioni del nord Italia, tradizionalmente indenni. All’origine dell’attuale situazione epidemiologica sem-bra ci sia il cosiddetto “turismo con cane al seguito”, oltre all’adattamento dei pappataci a nuovi habitat, a seguito dei cambiamenti climatici. Il fenomeno desta preoccupazione, non solo per la necessità di proteggere il cane dalla malattia, ma an-che per garantire una adeguata protezione sul fronte umano. Fortunatamente l’uomo è molto resistente alla malattia e il rischio che si ammali riguarda soprattutto persone affette da gravi malattie che compromettono il sistema immunitario come l’AIDS o gli organo- tra-piantati.

Oggi, in assenza di un vaccino efficace, l’unico rimedio contro la leishmaniosi è la protezione del cane contro la puntura del pappatacio. Pertanto nelle aree a rischio leishmaniosi è consigliabile: - evitare di portare a spasso il cane la sera; - far dormire il cane in casa durante le ore notturne e applicare alle finestre apposite zanzariere a maglie strette; - utilizzare prodotti a base di piretroidi di sintesi, come il collare a base di deltametrina, una sostanza che si distribuisce sulla cute del cane attraverso il film lipidico e impedisce la puntura del pericoloso insetto in grado di trasmettere l’infezione. Il collare a base di deltametrina ha un efficacia di 5 mesi ed è un utile presidio sia nei cani sani, al fine di evitare l’infezione, nei cani già infetti “serbatoio” del parassita per evitare di amplificare l’infezione, nei cani viaggiatori che, se condotti in una zona endemica e qui infettati, potrebbero portare la leishmaniosi anche in zone che sono attualmente indenni.

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LEISHMANIOSI:SE LA CONOSCI LA PREVIENI

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La leishmanosiNe sono colpiti anche i gatti e viene trasmessa da un insetto chiamato flebotomo. La leishmaniosi è una ma-lattia da non sottovalutare.

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“Ago aspirato”Se il laboratorio riferisce dei valori che superano una certa soglia, è necessa-rio effettuare un’altra serie di analisi come i prelievi “ago aspirati”, grazie ai quali è possibile verificare al microscopio la presenza di parassiti. Questo e altri test servono solamente per sapere se l’animale è stato infettato e non svelano da soli lo “stato della malat-tia”: di conseguenza non sarebbero sufficienti per giustificare eventuali tera-pie d’attacco.

Sangue e reniAnche il test più sensi-bile non è utile da solo a stabilire se il cane deve essere trattato o meno, e con quali modalità. In caso di positività occorre fare una serie di altre indagini collaterali che consentano per esempio di valutare la situazione delle proteine del sangue, che in corso di leishmaniosi presentano delle caratteristiche più o

UNA MALATTIA INSIDIOSA

La sintomatologia è va-riabile, a volte può anche essere assente. Si può avere una modificazione del pelo, che può diventa-re più grigio se colorato, con un eventuale dirada-mento, più o meno evi-dente, soprattutto intorno agli occhi, che sembrano quasi “cerchiati” (infatti comunemente si dice che il soggetto ha l’aspetto di un cane anziano, anche se giovane d’età), alle orec-

chie e alle labbra. Può anche essere presente una dermatite diffusa, con ul-cerazioni oppure con for-fora. Le unghie possono crescere in maniera irrego-lare e abnorme.

Meglio controllareA tutti questi sintomi si possono aggiungere anche problemi articolari, renali e oculari più gravi. Anche se l’animale gode di ottima salute e non presenta alcun sintomo sarebbe bene ef-fettuare un controllo una volta all’anno. Un sem-plice prelievo di sangue ci permetterà di verificare che il nostro beniamino non si sia infettato.

Test rapidiPer la diagnosi della lei-shmania esistono dei test rapidi che possono essere svolti velocemente in am-bulatorio. Questi hanno il vantaggio di rivelare in pochi minuti se l’animale è positivo o no, tuttavia non sempre sono attendibili.

PAROLA D’ORDINE:PREVENIREPurtroppo oggi non esistono vaccini in grado di proteggere l’animale dall’infezione. In commercio ci sono prodotti con azione repellente nei confronti dei flebotomi, che tuttavia devono essere utilizzati in maniera corretta. Si tratta di fialette scapolari per cani, da usare una volta ogni 15 giorni o una volta al mese, a seconda dei prodotti. Ci sono anche i collari, che hanno una durata decisamente maggiore. Questi prodotti non vanno assolutamente utilizzati nei gatti, perché possono avere gravi ripercussioni sulla salute di questi animali. Se possi-bile, nelle zone più a rischio sarebbe bene far dormire i cani al chiuso.Infatti i flebotomi entrano in azione al crepuscolo.

meno peculiari. In secondo luogo è consigliabile effet-tuare analisi per valutare la funzionalità renale, che può essere compromessa in modo più o meno gra-ve.

La strada giusta. Una volta accertato dal veterinario che è presente la malattia, il passo suc-cessivo è rappresentato dalla scelta della terapia idonea. La terapia consi-derata “classica” (a base di antimoniato di metil-glucamina e allopurinolo) uccide il parassita e ne im-pedisce l’ulteriore molti-plicazione nell’organismo del cane. Grazie ai farmaci il nostro amico potrà stare meglio (sempre ammesso che il sistema immunitario del cane inizi a lavorare in maniera idonea), ma il soggetto rimarrà per tutta la vita portatore di questi parassiti.

Recentemente si è assistito a un incremento della leishmaniosi canina a livello mondiale, legato a diversi fattori come i cambiamenti climatici. Infatti il riscaldamento globale del pianeta ha aumentato le aree in cui sono diffusi gli insetti vettori. All’infezione non segue necessariamente la malattia, infatti il cane si ammala solo se il suo sistema immunitario non risponde in maniera ido-nea. L’uomo non può es-sere contagiato dal cane, anche se può contrarre la malattia attraverso la puntura del flebotomo.

Dott.ssa FEDERICA MICANTI - Medico Veterinario

SALUTE

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I cani hanno ritmi d’accrescimento elevati; basti pen-sare che un cuccio-lo raddoppia il suo peso alla nascita in

circa 8 giorni e raggiunge il peso adulto, a seconda della razza, in 8-24 mesi. L’arco temporale in cui si può agire efficacemente dal punto di vista nutrizio-nale è quindi molto ristret-to: ogni errore compiuto in questo periodo si ripercuo-te sullo sviluppo dell’in-tero organismo, creando conseguenze che l’animale si porterà dietro per tutta la vita.

LA PAPPA del cucciolo

Dott.ssa SABRINA DOMINIO - Medico Veterinario

Ormai in casa è tutto pronto: la cuccia, i giocattoli, il guinzaglio e il collarino. Il momento tanto atteso è arrivato: state

per adottare un cucciolo. Ma avete pen-sato alla sua pappa?

L’alimentazione, assieme alla visita veterinaria di controllo, sono gli aspetti

fondamentali per garantire la salute ed il benessere del vostro cucciolo e permettergli di diventare un

adulto sano, forte e bello.

A tutta energiaL’alimento deve fornire al cucciolo l’energia neces-saria per svolgere tutte le attività quotidiane e per-mettergli di completare la sua crescita. Nonostante il cucciolo necessiti di quote elevatissime di energia, il suo apparato digerente non è ancora in grado di dige-rire grossi volumi di ali-mento. Per questo motivo è consigliabile suddividere la razione giornaliera in al-meno quattro pasti nei pri-mi 4 mesi di vita, che ver-ranno gradatamente ridotti a due dai 6 mesi in poi.

Voraci o capricciosiNella fase di accrescimen-to non dovremmo lasciare

Un bambino completa il suo sviluppo fisico 12 volte più lentamente di un cane.

La nuova linea Golosi Food Generation ha come obiettivo la salute e il benessere dell’animale. Per questo ha introdot-to su tutte le formule della gamma l’utilizzo di nutraceutici (alimenti benefici per la salute). Un’ampia linea composta da 9 tipologie per il cane e 8 per il gatto, tutte contraddistinte da: carne in prima voce; assenza di conservanti, coloranti e appetizzanti artificiali; pro-biotici F.O.S. (Frutto-Oligo-Saccaridi); integrazione vitaminico minerale ai massimi livelli

Tra i prodotti riservati ai cuccioli troviamo Golosi Baby, un alimento completo ed equilibrato per il cucciolo di taglia pic-cola e media. Attraverso l’utilizzo di nutraceutici (pappa reale ed estratto di rosmarino) e probiotici (F.O.S.) Golosi Baby contribuisce, in modo naturale, ad assicurare il benessere del cane. Per i cuccioloni Zoodiaco propone Golosi Maxi Baby, un alimento completo ed equilibrato con carni bianche e riso, per il cucciolo di taglia grande. L’utilizzo dei nutraceutici (pa-paia fermentata ed estratto di rosmarino), con l’aggiunta di Condroitina e Glucosamina e dei probiotici (F.O.S.) contribui-scono ad assicurare il benessere del cucciolo. I prodotti Golosi Food Generation vengono presentati in Pack salvafreschezza da 3 Kg e 15 Kg per il cane e 1,5 Kg e 15 Kg per il gatto.

Golosi Food Generation

Tante novità per cuccioli golosi

ZOODIACO Area nord Tel.0425.474645 - Fax 0425.474647Area centro-sud Tel.075.8987602 - Fax 075.8987333www.zoodiaco.com – [email protected]

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LA PAPPA del cucciolo

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la pappa sempre a disposi-zione, per due ragioni. In-nanzitutto il cucciolo non è in grado di autoregolarsi e finirebbe per assumere quantità eccessive di ali-mento. In secondo luogo egli deve ancora imparare le regole alimentari e deve capire che la pappa si as-sume a orari regolari e in quantità prestabilite. Se ciò non accadesse, i sog-getti più voraci finirebbe-ro per divorare la pappa in pochi secondi, mentre i cuccioli più “capricciosi” finirebbero per spilucca-re qualche boccone qua e là nel corso della giorna-ta, diventando ancora più svogliati ed irregolari nei pasti.

Cereali no grazieÈ sempre meglio sommi-nistrare un alimento molto concentrato e digeribile, che sia in grado di apporta-re molta energia in piccole quantità. La maggior parte dell’energia deve derivare dai grassi. Al contrario, sono da evitare i mangimi costituiti prevalentemente da cereali, perché potreb-bero provocare episodi di diarrea. A questo proposi-to, va preferito un alimento che contenga al massimo il 20% di carboidrati.

AppetitosiI lipidi, oltre a fornire la maggior parte dell’ener-gia necessaria al cucciolo, rendono l’alimento par-ticolarmente appetibile. Questo aspetto è molto importante in un cucciolo appena svezzato, che deve abituarsi ad un tipo di ali-

mentazione molto diversa rispetto al latte materno.

I mattoni della crescitaL’apporto di proteine deve essere molto elevato, per-ché l’organismo le utilizza per costituire i nuovi tes-suti; in genere l’alimento dovrebbe fornirne dal 22 al 30% sulla sostanza secca. Ancora più importante è il tipo di proteina utilizzata, perché quest’ultima deve apportare tutti gli amino-cidi essenziali nelle giuste proporzioni ed essere fa-cilmente digeribile dall’or-ganismo. Sono quindi da

la pappa sempre a disposi

ALIMENTAZIONE

Il fabbisogno energetico di un cucciolo è 2-3 vol-te superiore a quello di un adulto di pari peso.

A causa della variabilità degli ingredienti utilizzati nella pappa casalinga, è estre-mamente difficoltoso formulare una razione completa e bilanciata. Meglio affidarsi a un prodotto commerciale in crocchette o scatoletta.

Alito pesante?

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Il cattivo odore che molto spesso emana dalla bocca di cani e gatti (alitosi) non è solo un fastidioso problema di “convi-venza” con i proprietari, ma è il campanello d’allarme di una cattiva igiene orale e, molto spesso, il segno più evidente di gengiviti e parodontiti.Restomyl®supplemento è un metodo innovativo per miglio-rare l’alito, controllando la formazione della placca batterica e la deposizione del tartaro. Restomyl®supplemento agisce naturalmente per via sistemica. Contiene, infatti, un’alga bru-na (Ascophyllum nodosum) che viene assorbita e si concentra nella saliva, dove contrasta la crescita dei batteri della placca.

Restomyl®supplemento va utilizzato quotidianamente per lunghi periodi. Si può mescolare al cibo, sia secco che umi-do. Restomyl®supplemento si può acquistare, senza obbligo di ricetta medica, nelle farmacie, presso alcune cliniche veterinarie e nei migliori negozi specializzati. Ed ora anche on line su www.innovet.it.Una confezione da 40g costa 24 Euro e dura fino a 8 mesi. Maggiori info su www.innovet.it e suhttp://blog.innovet.it (Servizio Clienti Innovet).

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preferire le proteine di ori-gine animale piuttosto che quelle vegetali.

Evitiamo gli eccessiUtilizzando i mangimi in commercio è praticamente impossibile che il cuccio-lo vada incontro a carenze alimentari. Per questo è del tutto inutile e addirittura pericoloso somministrare quantità di alimento supe-riori a quelle indicate sul-la confezione, così come non si devono aggiungere integratori vitaminico-minerali ad un mangime completo e bilanciato per cuccioli. Anche l’eccesso ener-

getico va assolutamente evitato, perché stimola la proliferazione delle cellule adipose, che, soprattutto nelle razze di piccola ta-glia, condanna l’animale adulto all’obesità.

Problemi osseiL’eccesso di energia in un cucciolo di grossa taglia è ancora più deleterio, per-ché spinge l’organismo ad accelerare la sua crescita. Le ossa e le articolazioni ancora in fase di sviluppo non riescono a sostenere pesi troppo elevati e subi-scono uno stress che spes-so conduce a problemi os-sei nell’adulto.

Moto, né troppo né pocoOltre al controllo delle quantità di cibo, per otte-nere un corretto sviluppo

di muscoli ed ossa è im-portantissimo permettere al cucciolo di svolgere tutto l’esercizio fisico di cui ha bisogno, facendolo giocare ed esplorare l’am-biente che lo circonda. È sconsigliabile costringe-re il cucciolo ad andature troppo sostenute prima dei 6 mesi di età: potrebbe portare patologie articolari che, a lungo andare, posso-no comprometterne lo sta-to di salute e le prestazioni atletiche.

No ai cambi bruschiDi norma, è meglio alimen-tare il cucciolo sempre con lo stesso mangime per evi-tare stress al suo apparato digerente. Il cane non ha nessuna necessità di varia-re la dieta, se quest’ultima è formulata per rispondere alle sue esigenze nutrizio-nali. Nella pappa, infatti, il cucciolo troverà tutti i fattori nutritivi di cui ne-cessita. Il discorso cambia in caso di dieta casalinga, che è sempre meglio evi-tare, soprattutto in fase di accrescimento.

Con calmaNel caso ci sia una rea-le necessità di cambiare alimento, è consigliabile effettuare il passaggio in modo graduale, in modo da abituare la flora inte-stinale e gli enzimi dige-stivi del cucciolo al nuovo mangime. L’ideale è me-scolare percentuali cre-scenti del nuovo cibo all’alimento abituale, arrivando alla com-pleta sostituzione in 5-7 giorni.

ALIMENTAZIONE

Un cucciolo sovra-alimen-tato rischia di sviluppare eccessi di vitamina A, Calcio e Fosforo, le cui conseguenze sono gravi e soprattutto irreversibili.

I pasti devono essere somministrati ad orari re-golari e lasciati a disposizione del piccolo per 20-30 minuti. Il cibo avanzato va rimosso e ripresen-tato al pasto successivo.

Naturina Puppy offre un pasto completo e bilan-ciato tipicamente medi-terraneo: un perfetto mix di carni di pollo e pesce, cereali, frutta e verdura. Il tutto condito con olio extravergine d’oliva che rende la crocchetta particolarmente appetitosa. Non utilizziamo grassi animali e nessun tipo di colorante e conservante di sintesi. Naturina Puppy è un alimento naturale adatto a soddisfare i fabbisogni energetici di cuccioli e cuccioloni di tutte le taglie da 60 giorni fino a 18 mesi di età. Tutti i prodotti Naturina sono rigorosamente realizzati in Italia con ingredienti italiani di qualità e privi di sostanze genetica-mente modificate (NO OGM).

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ALIMENTAZIONE

È sbagliato imboccare un cucciolo svogliato per paura che non man-gi abbastanza. In questo modo gli facciamo credere che lui è così potente da meritare i nostri servigi.

GreenFish Dog PuppyGreenFish Dog Puppy è un alimento secco completo e bilanciato per cuccioli e fattrici di tutte le razze e taglie. La peculiarità della sua formula è data dall’abbinamento di proteine nobili ricavate dal pesce oceanico e dalla carne di agnello. L’integrazione salutare di piante officinali e l’ottimo rapporto tra acidi grassi Omega 3 ed Omega 6, rappresen-tano un’alimentazione ideale per i cuccioli fino ai 12 mesi di età. Seguendo una filosofia dove in ogni formulazione si utilizzano piante officinali specifiche, in GreenFish Dog Puppy sono state inserite: Acacia nicotica Wild, dalle proprietà prebiotiche, che ottimizza la crescita dei batteri prebiotici intestinali; Eleuteroccoc-co, dall’azione antistess; Equiseto, sorgente del Silicio, minerale importantissimo per lo sviluppo dell’apparato scheletrico.

GreenFish Dog Puppy Secco, può essere somministrato al cucciolo con eventuale aggiunta di Equilibria (monoproteico umido), che oltre a facilitare l’appetibilità, esalta anche le proprietà stesse dei prodotti. Ciò determinerà una sempre maggiore salute dell’animale. Una dieta a base di GreenFish Dog Puppy rappresenta un ottimo coadiuvante anche in ab-binamento alla terapia farmacologica in presenza di patologie derivanti da intolleranze o allergie alimentari.

La salute è servita

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Per i cuccioli di cane come per i gattini, lo svezzamento è una fase fondamentale durante la quale è necessario fornire una dieta sana e completa, per garantire il corretto e armo-nioso sviluppo dell’animale. Crancy Italian Way svezzamento e crescita, per cuccioli dai due mesi in poi e per cuccioloni in accrescimento fino a un anno di età (e oltre) è disponibile nei sacchi in alluminio salvafragranza, nei formati da 3 kg e 15 kg.Crancy Italian Way Gattini Svezzamento e crescita è disponi-bile nel pack salvafragranza da 1 Kg.

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La Ricetta del Buon Appetito Un po’ di galateoAbbiamo visto come sia importante educare fin da subito il cucciolo a pasti regolari. Naturalmente, vanno anche evitati tutti gli snack e gli avanzi di cucina. Il cibo fuori pasto deve essere somministra-to raramente ed è meglio utilizzarlo come strumento per l’apprendimento: un appetitoso bocconcino può essere un ottimo premio, che motiverà il piccolo ad obbedire alle vostre richie-ste. Naturalmente, senza esagerare!

Per carità! Non dovrete nemmeno permettere che il cucciolo elemosini il cibo a tavola.Questa brutta abitudine, oltre a rendere la sua ali-

mentazione disordinata, non è nemmeno educativa. Ricordate che il cane deri-va dal lupo e parla il suo linguaggio. Nel branco, l’ordine ge-rarchico è molto ferreo e il capobranco (in questo il padrone) mangia per pri-mo, mentre i sottomessi aspettano.

Morti di fame?Ricordate che il cane è un animale istintivo e non si lascerebbe mai morire di fame per un capriccio. Se il vostro cucciolo non mangia tutto, evidente-mente non ha poi così fame. Un po’ di digiuno non è per nulla dannoso; al pasto successivo vedrete che il vostro amico divore-rà l’intero contenuto della ciotola.

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Sempre più spesso si sente parlare di ag-gressività dei cani

verso adulti e bambini. A tal proposito sono state emanate ordinanze mini-steriali, che in certi casi hanno preteso di indivi-duare le cosiddette “razze pericolose”. Ma quanti cani sono di-ventati aggressivi solo perché sono finiti in mani sbagliate?

C’è razza e razzaChi ha esigenze specifiche, come ad esempio la caccia e la difesa personale, ha la necessità di scegliere una razza con una particolare specializzazione. Se però si desidera un cane soltanto per godere della sua compagnia, si dovran-no valutare con attenzione le proprie esigenze e le pe-culiarità della razza.Certe razze necessitano di attività fisica e hanno biso-gno di più cure e di più co-noscenze in campo cinofilo da parte del proprietario.

Un amico tanto caroChi non ha esperienza e vuole adottare un cane è bene che si rivolga a un educatore cinofilo, che sa-prà consigliare un animale dalle caratteristiche fisi-che, psicologiche e com-portamentali adatte alle esigenze e alle possibilità del neopadrone. Occorrerà anche valutare lo spazio disponibile, il tempo che si può dedica-re al cane, e non ultimo, l’ impegno economico che si è disposti a sostenere. Questo perché un cane non può essere certo nu-trito con gli avanzi della tavola: l’alimentazione di un cane, soprattutto di grosse dimensioni, costa.Come costano le vaccina-zioni, le cure medico-vete-rinarie, l’eventuale corso di educazione e così via.

Se lo dice la tivù…Negli ultimi anni il cine-

ma e la pubblicità hanno influenzato fortemente la scelta del cane. Pensiamo alla “carica dei 101”, oppure all’entusia-smo provocato da Shonik, il Border Collie di una nota pubblicità televisiva, che ha provocato la cor-sa all’acquisto di questa razza (meravigliosa nella conduzione del gregge ma sicuramente non adatta ad essere relegata in un ap-partamento senza possibi-lità di dar sfogo alla sua vitalità).

Sotto controlloUna volta scelto il cuccio-lo, occorre dedicarsi alla sua educazione.E’ necessario, infatti, sia per il suo bene che per la tranquillità del proprieta-rio, che esso sia preparato a vivere secondo precise regole. Così si troverà a suo agio in ogni situazione, a fianco del proprietario e sotto il suo pieno controllo.

ADOTTARE UN CANE

Egregio Signor Istrut-tore,Sono una ragazza di 14 anni. Ho un cucciolo di Golden Retriever di cin-que mesi del quale mi occupo personalmente. Devo discutere sempre con la mamma perché dice che non devo dargli da mangiare in continuazione. Credo che un cucciolo debba crescere bene, e il fatto che sia grassottello è certamente segno di buona salute. Io non insisto perché mangi, ma gli lascio semplice-mente la ciotola piena di crocchette in modo che, quando ha fame, possa regolarsi da solo. Non pensa che io abbia ragione? Carla – Pordenone

Cara Carla,penso proprio che la tua mamma abbia piena-mente ragione. Al cane non si può lasciare la ciotola piena di cibo permanentemente. Ciò è dannoso dal punto di vista nutrizionale, e il tuo Medico Veterinario potrà spiegartene i motivi, ma ti assicuro che è anche estremamente dannoso dal punto di vista educati-vo. Al fine di creare una relazione gerarchicamen-te corretta, infatti, è il proprietario che deve ge-stire le risorse disponibili del proprio cane e quindi avere il controllo sul cibo. Il cane non dovrà avere la ciotola sempre piena e nutrirsi quando desidera. Sarà opportuno, invece, che quest’ultimo si abitui a pasti regolari. Se non mangerà nel quarto d’ora che gli concederai, toglie-rai la ciotola e mangerà al pasto successivo.

Aldo Violet Educatore A.P.N.E.C

Una decisione importanteL’ISTRUTTORE

risponde

Dott. ALDO VIOLET - educatore A.P.N.E.C

La buona convivenzaPrima di insegnare al cane i comportamenti fondamentali

per una corretta educazione, occorre che s’instauri con lui giorno dopo giorno una relazione basata sull’affetto e sulla fiducia reciproca, ma anche su un corretto rapporto gerar-

chico. Per ottenere questo risultato la relazione cane-padrone non può che essere fondata sull’autorevolezza

del proprietario nei confronti del proprio compagno a quattro zampe. Autorevolezza che niente ha a che

fare con la violenza o la coercizione.Il proprietario autorevole è quello che soddisfa i bisogni del cane, compresi quelli legati alla sfera affettiva, che

sa dare certezze e sicurezza, regole precise e coe-renti. Egli deve gestire con autorevolezza tutte le interazioni con il proprio cane, dall’attività di

lavoro ai complimenti, dal gioco a ogni tipo di contatto fisico. Solo in questo modo si potrà impostare una relazione rispettosa

delle diversità e ricca di soddisfazioni.

EDUCAZIONE

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e medicine non convenzionali sono accomu-nate dall’uti-

lizzo di metodiche e di sostanze derivate dall’os-servazione dei fenomeni fisici, chimici e biologici naturali: nell’agopuntura, ad esempio, l’applicazio-

La forza della natura per la salute dei n ostri animaliDott.ssa SILVIA RUINI – Medico Veterinario

La forza della natura per la salute dei n ostri animaliLa forza della natura per la salute dei n ostri animaliLe medicine non con venzionali

ne degli aghi amplifica le reazioni nervose e ormo-nali che avvengono fisio-logicamente nell’organi-smo. Nell’omeopatia e nell’omotossicologia ven-gono utilizzate sostanze vegetali, minerali e anima-li altamente diluite mentre nella fitoterapia le sostanze vegetali vengono utilizzare in quantità misurabili.

Alterazione d’insieme Queste medicine hanno in comune una visione “oli-stica” dell’uomo e dell’ani-male cioè un’unità corpo-mente inscindibile che può condizionare le patologie.La “malattia”, quindi, vie-ne considerata come l’al-terazione dell’equilibrio

di tutto l’organismo nel suo insieme, e non

solo di una parte di esso.

Verso una nuova legislazioneIn Italia le discipline mediche alternative più conosciute e praticate negli animali domestici sono l’omeopatia, l’omotossi-cologia, l’agopuntura, la fitoterapia e la floriterapia di Bach, ma vengono utilizzate anche terapie manuali come l’osteopatia e la chiropratica. Molte di queste sono già riconosciu-te e utilizzate in molti paesi europei al fianco della me-dicina tradizionale, mentre in Italia è ancora in via di di-scussione una legislazione che ne regolamenti l’utilizzo e determini i percorsi for-mativi di chi le esercita; nel 2005 la Fnovi (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) ha ribadito che le Mnc in Veterinaria vanno considerate a tutti gli effetti ‘atto medico’ e pertanto di sola pertinenza del medico veterinario, ma la strada da fare per un pieno riconosci-mento è ancora lunga.

SALUTE

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La forza della natura per la salute dei n ostri animaliLa forza della natura per la salute dei n ostri animaliLe medicine non con venzionali

Un aiuto validoLe medicine non conven-zionali possono essere utilizzate sia come terapia unica sia in associazione alle cure tradizionali per trattare diverse patologie acute e croniche dei nostri animali. Possono essere utili nei problemi respiratori e cu-tanei, nelle turbe gastroen-teriche, urinarie e genitali, nelle patologie muscolo-scheletriche e nei problemi comportamentali. Le Mnc possono rappre-sentare un valido aiuto an-che nei pazienti anziani e nei malati terminali.

Benessere a tutto tondoQuando si parla di medi-cina non convenzionale è fondamentale affidarsi a medici veterinari che abbiano seguito dei corsi di formazione specifici e che sappiamo valutare in maniera critica e respon-sabile gli effetti clinici, in modo da assicurare ai no-stri animali quel benessere che, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità, non sia solo “assenza di sintomi” ma un miglioramento della qualità della vita sotto tutti i suoi aspetti.

scheletriche e nei problemi comportamentali. Le Mnc possono rappre-sentare un valido aiuto an-che nei pazienti anziani e nei malati terminali.

Benessere a tutto tondoQuando si parla di medi-cina non convenzionale è fondamentale affidarsi a medici veterinari che abbiano seguito dei corsi di formazione specifici e che sappiamo valutare in maniera critica e respon-sabile gli effetti clinici, in modo da assicurare ai no-stri animali quel benessere che, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità, non sia solo “assenza di sintomi” ma un miglioramento della qualità della vita sotto tutti i suoi aspetti.

SALUTE

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A metà degli anni Novanta nasceva in Italia un picco-la Innovation Company, con la missione di trasferi-re l’innovazione, generata dalla ricerca scientifica, al mercato della salute degli animali d’affezione. Mer-cati di nicchia ad elevato valore aggiunto, in grado di crescere di pari passo con la crescita della sen-sibilità nei confronti dei bisogni di salute degli ani-mali d’affezione.La prima, e fondamentale, nicchia di mercato “sco-perta” da Innovet riguar-dava appunto la protezione di quel complesso sistema biologico, rappresentato dalle articolazioni, in tutte le fasi di vita del cane (e poi del gatto): dallo svi-luppo all’età adulta e ge-riatrica.Proprio in quegli anni, na-sceva tra i medici veterina-ri la consapevolezza che le note malattie ortopediche su base ereditaria - come il grande gruppo delle di-splasie articolari - non era un problema da affrontare con metodi esclusivamen-te chirurgici, ma necessita-va di un approccio più am-pio, in grado di controllare i molteplici e complessi meccanismi biochimici e molecolari, che sempre

accompagnano una mal-formazione biomeccanica dell’articolazione.

Nasce la condroprotezioneA quel punto, l’intuizione di Innovet era assoluta-mente chiara: bisognava fornire al medico veteri-nario strumenti di facile utilizzo, in grado di af-fiancare e completare il management, fino a quel momento quasi esclusi-vamente chirurgico, delle malattie articolari e della loro più temibile conse-guenza: l’artrosi.Nel 1997 nasce il concet-to di condroprotezione: approccio nutraceutico, finalizzato a proteggere il principale tessuto che com-pone la “giuntura”, ovvero la cartilagine. Assieme al lancio dei primi prodotti per la condroprotezione – letteralmente protezione del tessuto cartilagineo - (Condrogen® e Condro-stress®), si delineava su-bito anche quello che per diversi anni sarebbe stato il principale ostacolo da superare, per diffondere l’utilizzo di questo innova-tivo approccio medico: la conoscenza della malattia.

La “cultura dell’artrosi”A quei tempi, nel settore della medicina del cane e del gatto, mancava la conoscenza dei fenomeni degenerativi/infiammatori, oggi noti con il termine di artrosi. Bisognava, prima ancora di parlare del pro-dotto e della sua azione, diffondere una e vera e propria “cultura dell’artro-si”. Portare in Italia quel bagaglio di conoscenze che si stava, proprio in quegli anni, sviluppando nel mondo scientifico in-ternazionale. A tale scopo, nasce una collaborazione scientifica con il maggiore

esperto italiano di artrosi del cane, il professor Carlo Maria Mortellaro (Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano). Una collabora-zione destinata a crescere negli anni, ed a portare frutti importanti per tutta la veterinaria italiana.

INNOVET Una vita per l’artrosi

La nascita di IOVANel 2000, Innovet fon-da un organismo non profit per lo studio e la ricerca sull’artrosi degli animali. Il suo nome è IOVA (Innovet Osteo-arthritis Veterinary As-sociation). Il comitato scientifico, formato dai massimi esperti italiani di ortopedia veterinaria, è presieduto dallo stes-so Professor Mortella-ro. L’anno successivo, IOVA organizza a Mila-no assieme a SCIVAC (la società scientifica dei veterinari per piccoli animali) la prima conferenza interna-zionale sull’artrosi del cane, che vede la partecipazione di ben 9 relatori di caratura internazionale, impegnati in una tre giorni di approfondimento e comparazione tra l’artrosi dell’uomo e quella del cane. Gli anni che seguono vedono IOVA impegnata nella realizzazione del primo (ed unico) studio epidemiologico a tappeto che determina la percen-tuale di diffusione di questa malattia in tutta la popolazione canina medicalizzata del nostro paese. I dati verranno pre-sentati negli anni successivi a diversi congressi di medici-na veterinaria nazionali ed internazionali.

Le tappe fon-damentali di un’azienda che dell’impegno nella diffusione delle conoscen-ze ha fatto il metodo di svi-luppo di soluzio-ni sempre più efficaci per la gestione dell’ar-trosi del cane e del gatto.

Coltura primaria di condrociti di cane (foto Laboratori di Ricerca Innovet)

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La profonda conoscenza, accumulata negli anni da Innovet nel settore dell’ar-trosi del cane e del gatto, ha fatto nascere nel tempo prodotti sempre più innova-tivi ed efficaci, imitati oggi ormai dalla maggior parte delle aziende del settore veterinario. Ma ciò che dif-ferenzia i condroprotettori Innovet e li rende unici, ol-tre alla assoluta originalità dei principi attivi impiegati e alla dimostrazione scien-tifica della loro efficacia, è l’amore e la passione per la conoscenza e, soprat-tutto, per la corretta divul-gazione della stessa, che guida l’azienda in tutte le fasi strategiche della pro-mozione. In mercati a rapido accre-scimento, come quello dei prodotti per la con-droprotezione, spesso la strategia che guida il loro sviluppo si basa esclusi-vamente sull’acquisizione di quote di mercato quan-to più grandi possibili. Il rischio è che la frenesia della promozione trasmet-ta messaggi non corretti e fuorvianti che, alla fin fine, si ripercuotono nega-tivamente sulla salute e sul

benessere degli stessi pa-zienti. Veicolare messaggi rivolti all’utilizzo corretto e consapevole di questi stra-ordinari strumenti di salu-te in mano ai veterinari, è invece la strategia che sta alla base della promozione Innovet. Anche a questo scopo Innovet ha recente-mente deciso di supporta-re tutte le meritevoli attività di FSA, una fondazione di veterinari nata con l’obiet-tivo di migliorare il rappor-to dell’uomo con l’animale d’affezione, e di mantenere il suo benessere mediante la prevenzione delle princi-pali malattie ereditarie, di-splasie articolari in primis.

Se oggi il problema dell’ar-trosi del cane è ormai af-frontato e controllato con competenza ed efficacia dalla grande maggioranza dei medici veterinari italia-ni, è anche merito di Inno-vet, una piccola Innovation Company che ha dedicato gran parte del proprio tem-po alla conoscenza de-gli intimi meccanismi alla base di questa grave e in-validante malattia del cane, migliorando la qualità della vita degli animali colpiti.

L’artrosi oggi

L’Atlante BOAUn altro progetto, frut-to dell’impegno Innovet nel settore ortopedico, riguarda la redazione di un opera editoriale scien-tifica, che rivoluziona l’ap-proccio diagnostico alle malattie ortopediche del cane. L’intuizione, nata dai tre maggiori esperti di ortopedia del nostro pae-se – il Prof .Mortellaro, il Dr. Massimo Petazzoni ed il noto chirurgo ortopedico Aldo Vezzoni – riguardava la creazione di una sorta di bussola, in grado di

orientare il veterinario di base nella diagnosi delle malat-tie dell’apparato scheletrico. Era noto che la selezione genetica spinta, che ha caratterizzato negli anni la crea-zione delle varie razze canine, ha portato con sé, come triste conseguenza, la predisposizione di alcune razze verso specifiche malattie ortopediche ereditarie (es. di-splasie). Il grande lavoro, fatto dei tre ortopedici con la collaborazione di Innovet, è stato quello di organizzare e catalogare tutte le evidenze, che dimostravano la pre-valenza delle varie malattie suddivise per le varie razze. Un lavoro lungo e complesso, che ha permesso a Inno-vet di lanciare sul mercato editoriale un’opera pratica di consultazione quotidiana per il veterinario generalista.

La collaborazione aveva lo scopo, prima di tutto, di studiare a fondo i dati fino a quel momento presenti nella letteratura scientifica internazionale, trovando, poi, i giusti canali di dif-fusione per raggiungere in maniera efficiente tutti i medici veterinari per cani e gatti del nostro territorio.I frutti di tale collaborazio-ne non tardano ad arrivare. Nel 1998, Innovet lancia in Italia il primo speaker tour sull’artrosi del cane; vere e proprie tournée scienti-fiche in giro per lo Stiva-le, per parlare ai medici veterinari di artrosi. Poco dopo, la maggiore rivista italiana di medicina vete-rinaria (Veterinaria) pub-blica un numero speciale di approfondimento intera-mente dedicato all’artrosi del cane: lo firmano Mor-

tellaro, Petazzoni e Miolo, una ricercatrice biomedica del CeDIS Innovet (Cen-tro di Documentazione e Informazione Scientifica). Il numero in questione diventa una pietra miliare della conoscenza su questa malattia del cane per tutta la classe medico- veterina-ria italiana.

Cartilagine ialina da articolazione coxo-femorale di cane (foto Laboratori di Ricerca Innovet)

SALUTE SALUTE

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Il 23 maggio si svolgerà la quinta edizione del Dog Pride Day, manifestazione in cui il protagonista sarà il migliore amico dell’uo-mo, il cane! L’evento è organizzato da gli Amici di Igor, un gruppo di con-vinti e appassionati cino-fili, con il Patrocinio del Comune di Montecatini Terme e della Provincia di Pistoia e la collaborazio-ne della Società Terme di Montecatini, dell’Associa-zione Amici degli Animali Onlus (che gestisce il Ca-nile Hermada di Monteca-tini Terme) e dell’Istituto Alberghiero “Martini” di Montecatini Terme.Il Dog Pride Day è rivolto a tutti i bipedi che si sen-tono orgogliosi del proprio quattro zampe e si articola in due parti: la prima con-siste in una bella passeg-

giata attraverso le vie del centro cittadino, accompa-gnati dal Corpo Musicale “Don Francesco Marti-ni” di Villa Basilica (Lu), mentre la seconda parte si articola in una serie di esi-bizioni cinofile: avremo il piacere di avere con noi, oltre a Rocky, il Pastore Tedesco che ha fatto 600 Km per tornare a casa dal suo “padrone”, Riccar-do Vignali, il “mago” del Disc Dog, Milli Boccardo, la “fenomena” del Dog Dance, Paolo Fossi ed il suo gruppo per l´Agility Dog, e, dulcin in fundo, Ylenia ed il suo gruppo per una eccezionale esibi-zione di Fly Ball.In cambio di un’offerta, a ogni cane partecipante alla sfilata verrà data una simpatica bandana men-tre ai primi 100 padro-ni verrà consegnato un omaggio delle Gioiellerie Fabiani, storico sponsor della manifestazione. Sarà poi possibile acquistare le magliette e i cappellini Dog Pride Day e ricevere altri gadget da i numerosi sponsor. Tutto il ricavato sarà devoluto al Canile Hermada di Montecatini Terme.

Programma

Al via la quinta edizione a Montecatini Terme

[email protected]

0572.72.617334.19.21.776

PER PRENOTAZIONI ALBERGHIERE:

www.montecatini.itwww.montecatiniturismo.it

INFORMAZIONI

23 MAGGIO 2010 23 MAGGIO 2010 23 MAGGIO 2010 23 MAGGIO 2010 23 MAGGIO 2010 23

Salve a tutti, noi siamo gli “Amici di Igor”, ci siamo voluti chiamare cosí in onore dell’”amico peloso” del nostro “Boss” visto che é stata proprio lei che ha lanciato l’idea del DOG PRIDE DAY (e ne ha scelto anche il nome!)! Gli AMICI DI IGOR é, dunque,un’associazione spon-tanea (nel senso che per ora non é un’assocoazione ufficialmente riconosciuta) e libera (nel senso che é completamente indipendente da qualsiasi “colore” politico) composta da convinti ed appassionati animalisti e cinofili che si sono proposti l’unico scopo benefico di aiutare il canile Hermada e, di conseguenza, l’Associazione Amici degli Animali ONLUS che lo gestisce. L’idea di organizzare la “giornata dell’orgoglio canino” ci é venuta partecipando alla Terry Fox Run (o Corsa della Speranza) con i nostri amici a 4 zampe, constatando che é bello trascorrere una mattinata con i nostri migliori amici per uno scopo benefico e che i partecipanti a 4 zampe sono aumentati di anno in anno! Abbiamo quindi cominciato a parlarne e, si sa, da cosa nasce cosa...!!!

OBIETTIVO DEL DPDAlla base del Dog Pride Day, c’é il proposito di dedicare una giornata speciale a tutti i partecipanti a 2 e 4 “zampe”, cercando, peró, allo stesso tempo di dare una mano ai loro “amici meno fortunati”. Il nostro lavoro é, infatti, indirizzato principalmente alla raccolta delle risorse indispensabili per una migliore gestione del canile Hermada di Montecatini Terme, che, come sará ormai noto a tutti, necessita sempre piú di fon-di aggiuntivi rispetto a quelli (scarsi!) messi a disposizione delle Istituzioni, per offrire una sistemazione adeguata e dignitosa a tutti i suoi ospiti. L’obiettivo é, insomma, quello di regalare a tutti voi una giornata divertente in compagnia del Vostro amato “cuc-ciolo” e, allo stesso tempo, regalarne quante piú numero-se e serene possibile a tutti quei “cuccioli” che ancora non hanno una famiglia.

ORE 9,00Ritrovo dei partecipanti nel Piazzale delle Fiamme Gialle (ex Piazzale della Torretta);

ORE 9.30 Partenza per la sfilata a 2 e 4 zampe per le vie del centro cittadino.

Dalle ore10.30 alle ore12.30 nel parco pubblico termale avranno luogo le esibizioni cinofile di: Obbedienza e Condotta, Disc Dog, Dog Dance, Fly Ball, Agility Dog.

La manifestazione si terrà a Montecatini Terme (PT) nel Parco Pubblico Termale (chiamato “affettuosamente” PINETA) e attraverso le vie del centro.

Come arrivare

In auto: Autostrada A11–Firenze Mare Uscita di Montecatini TermeProseguire per il centro e percorrendo Corso Matteotti, Via San Martino e Viale Verdi si arriva alla PINETA

In treno: Dalla Stazione “Montecatini Centro” pro-seguire verso Viale Verdi

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Salve,sono la padrona di una Breton. Vorrei sapere se è possibile che la mia cagnolina di un anno e mezzo sia rimasta incinta di un Breton di cin-que mesi (ho trovato aperta la porta che divide i due box).

Grazie, Catia Sipace

Ciao Catia,cinque mesi sono pochi perché un maschio sia già maturo sessualmente. Certo la maturità sessuale non dipende solo da questo, ma anche da altri fattori legati al carattere. Infatti un cane può anche già essere pronto fisiologicamente per riprodursi ma non riuscire a farlo per timidezza, inesperienza. È difficile che la tua cagnolina sia rimasta incinta, ma non impossibile. Magari il cucciolo è più sveglio di quello che possiamo immaginare… Dott.ssa Federica Micanti Medico Veterinario

Ciao a tutti,ho adottato una trovatella che ai primi esami di routine è risultata positiva al test della leishma-nia con un valore di 1:50. Ripetendo il test dopo un mese e mezzo la positività è salita a 1:100. Il mio veterinario ha detto che è un valore mol-to basso e che per ora la mia cagnolina non necessita di una terapia ma di un monitoraggio ogni 4/6 mesi; ad ogni modo pensavo di affron-tare il problema con una cura omeopatica. Chiedo consiglio per sapere se c’è qualche ve-terinario che abbia già avuto esperienze simili o si intenda di omeopatia. Il cane clinicamente non presenta segni della malattia, pesa 13-14 kg e ha circa 2 anni e mezzo: quella che avevo in mente è una terapia “preventiva” per far sì che non ci siano peggioramenti. Grazie ciao!

Cara Lettrice,un trattamento omeopatico può essere un valido aiuto per la sua cagnolina, soprattutto perchè an-cora non presenta i sintomi clinici della leishmanio-si. La scelta del rimedio omeopatico da utilizzare richiede, però, un’attenta analisi della storia clinica presente e passata della sua cagnetta, del contesto ambientale in cui vive e del suo ruolo all’interno della famiglia. Solo in questo modo è possibile trovare una terapia omeopatica che possa essere veramente efficace, altrimenti si rischia di dare rimedi omeopatici “generici” che darebbero risultati altrettanto generici. Per questo le consiglio di rivolgersi direttamente a un veterinario omeopata che sappia prescriverle un rimedio specifico per la sua cagnolina e che possa successivamente valu-tarne l’efficacia in associazione o meno alla terapia farmacologica classica”. Dott.ssa Ruini Silvia Medico veterinario Omeopata

Vil eterinarioRisponde

Hai un quesito da sottoporre alla Dottoressa?Collegati al sito wwww.petfamilynews.it e nella sezione del Veterinario Risponde

troverai il modulo per formulare la tua domanda

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Le endorfine ten-

gono sotto controllo il cortisolo, ormone respon-

sabile dello stress. Stress che a sua volta abbassa le difese immu-nitarie: quindi in maniera indiretta le endorfine mantengono un buon equilibrio del sistema immunitario.

Il gioco ha anche delle componenti sociali e questo è importantissi-mo per i cuccioli: imparano gli elementi fondamentali per la

loro sopravvivenza.

Nel gatto il gioco è la base per imparare a col-laborare, convivere con i propri simili e sopravvi-vere.Il gioco è tutto ciò che esu-la dalle attività finalizzate alla sopravvivenza: in esso vengono mimate le postu-re di caccia, lotta, difesa e accoppiamento. È proprio la sequenza dei movimen-ti e le posture assunte che lanciano il messaggio di non aggressività.

Esagerati...I cuccioli durante il gioco esagerano queste posture.

La loro successione av-viene in modo disordina-to, non sequenziale e non armonico proprio perché attraverso il gioco essi do-vranno imparare a rappor-tarsi coi loro simili, a sape-re dove e quando fermarsi e anche a conoscere le vere posture e gli atteggiamenti mirati a scopi diversi.

...o confusi?Possiamo fare l’esempio di cuccioli che giocano: si inseguono, poi a un tratto saltano come per caccia-re una preda, il momento dopo rotolano appallotto

Per Anfi Alessandra Mele Di Batte

si impara!GIOCANDO I nostri cuccioli vi-

vono l’ambiente dei nostri allevamenti come la loro unica

realtà. E lì che impa-rano i primi giochi.

Stimolare i gattini e continuare a sol-

lecitare gli adulti con regolarità è una fonte inesauribile di

sensazioni di benes-sere, e questo va

senz’altro a favore di una buona salu-te dei nostri amici

felini.

EDUCAZIONE

GIOCANDO

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Gli animali adulti

giocano per rafforzare i legami di gruppo, anche se

si tratta di un gruppo non natu-rale ma condizionato (come avvie-ne negli allevamenti o nelle colonie

feline), e lo fanno in modo meno esagerato rispetto ai cuccioli.

A differenza degli adulti, i piccoli devono ancora imparare i confini tra gioco e realtà, tra postura di

gioco e postura mirata a un fine determinato.

Per gli animali con capaci-tà cognitive più sviluppate ci sono più tipi e varianti di gioco. Resta il fatto che per gli animali (come per l’uo-mo) già il fatto di cimen-tarsi è indice di un buono stato fisico e mentale.

Neuroni specchioGli ultimi studi fatti hanno dimostrato che durante la fase ludica negli animali si attivano dei particolari neuroni cerebrali (neuroni specchio), e questo succe-de contemporaneamente sia nel soggetto che invita al gioco sia nel suo simile che accetta l’invito.

lati e di punto in bianco è possibile che uno di loro salga sul dorso dell’altro come per mimare l’accop-piamento. Se si fosse trat-tato di un accoppiamento vero e proprio ci sarebbero state delle sequenze ben precise, sequenze dove i movimenti fatti per caccia-re non ci sarebbero proprio stati come neppure il fin-gere di aggredirsi forman-do una palla.

Piacere senza etàSegnali inequivocabili sono quelli che invitano al gioco. È attraverso l’at-tività ludica che il singolo individuo acquisisce dati e nozioni sull’ambiente cir-costante, su i suoi simili e su se stesso. Mantenere il

gioco anche in età adulta per gli animali ha la stessa funzione che nell’uomo: una fonte inesauribile di sensazioni piacevoli.

GiocologiaÉ stato grazie a Konrad Lorenz che gli etologi han-no potuto mettere le basi per una nuova disciplina che studia gli atteggiamen-ti giocosi negli animali in tutte le sue sfaccettature.Questo ha permesso negli ultimi anni di capire che è possibile penetrare e ca-pire il misterioso universo degli animali mediante lo studio della loro “giocosi-tà” e di poter stabilire un dialogo con loro.

Accetti la sfida?I comportamenti animali perseguono uno scopo pre-ciso.

Questo fa scattare negli in-dividui coinvolti quasi una identificazione che porta ad un senso di grande be-nessere e piacere.

L’anello di re SalomoneIl progredire della branca dell’etologia che si occu-pa della “giocosità negli animali” e di tutte le disci-pline che orbitano attorno ad essa sta aprendo nuove frontiere per la comunica-zione tra noi esseri umani e gli animali: forse stan-no maturando i tempi che permetteranno la decodifi-cazione del linguaggio di diverse specie di animali.

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EDUCAZIONE

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Gli errori alimen-tari sono una delle cause di malattia più comuni nelle tartarughe. Ma qual è la dieta corretta per le tar-tarughe di terra?

Fibra e calcioLe tartarughe del genere Testudo sono rettili esclu-sivamente erbivori e come tali vanno nutriti. Per il buon funzionamento del loro apparato digerente richiedono elevati livelli

Vegetariane Dott.ssa MARTA AVANZI Medico Veterinario

di fibra e hanno biso-gno di molto calcio per

formare una corazza robusta. L’alimento mi-

gliore per questi animali è costituito da erba e da piante di campo, in parti-colare tarassaco, trifoglio, piantaggine.

Self-serviceParadossalmente, il modo migliore di alimentare le tartarughe di terra consiste nel non dare loro nulla da mangiare, ma lasciare che pascolino nel giardino. Se non si dispone di uno spa-zio all’aperto abbastanza ampio per consentire alle tartarughe di trovare suf-ficiente alimento, possia-mo raccogliere l’erba e le piante selvatiche da una

zona incolta. Solo un paio di raccomandazioni: dob-biamo avere la certezza che i vegetali che abbiamo raccolto non siano conta-minati da pesticidi o altre sostanze tossiche. Inoltre si devono evitare le zone vicine al traffico, perché inquinate dagli scarichi delle macchine.

Foglie di ficoAltri alimenti adeguati che possiamo offrire sono l’erba medica, il gelso e le foglie di fico, tutti vegetali molto ricchi di calcio. Se la tartaruga ha a disposizione una quantità sufficiente di questi vegetali non ha bi-sogno di altri alimenti o di integratori.

Una dieta del cavoloI vegetali coltivati, quelli che troviamo al supermer-

per passione

Anche se le tartarughe posso-no essere ghiotte di alimenti completamente inadeguati, non si deve cadere nell’errore di credere che se esse gradiscono

un alimento, questo allora debba essere dato

senza problemi.

cato, rappresentano una scelta nettamente inferiore e vanno offerti sporadica-mente, nei periodi in cui è carente l’alimento natu-rale. Si devono scegliere prefe-ribilmente i vegetali ricchi di calcio, ad esempio ra-dicchi, indivia, lattughe, cavoli (di vari tipi), raviz-zone, prezzemolo, foglie di carota, cardo, coste.Tutti gli ingredienti devo-no essere ridotti in pezzi adeguati alla taglia degli animali, mescolati e co-sparsi con un integratore multi-minerale e vitamini-co di qualità e con carbo-nato di calcio.

Testudo hermanni, T. mar-ginata e T. graeca si sono evolute in ambienti carat-terizzati da una vegeta-zione povera, da un clima a tratti molto arido e da un terreno ricco di calcio.

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Parassiti intestinaliLa frutta, di cui peraltro questi rettili sarebbero ghiotti, non è un alimen-to adeguato. La maggior parte della frutta contiene poco calcio, e se offerta in quantità eccessiva può causare gravi disordini in-testinali, perché è povera di fibra e ricca di zuccheri, favorendo la proliferazio-ne di parassiti intestinali quali i protozoi.

Carne no grazieLe proteine animali, sotto qualunque forma (inver-tebrati, cibo per cani o gatti, cibo per tartarughe acquatiche, prosciutto, mozzarella, uova, carne e altro) sono molto dannose e devono essere totalmen-te bandite dalla dieta. La fisiologia di questi retti-li erbivori non è fatta per digerire questo tipo di proteine, che nel lungo pe-riodo possono danneggiare gli organi interni.

Poco calcioAnche i carboidrati (pane, pasta e altro) sono dannosi, perché sono molto calorici ma privi di calcio e posso-

no portare ad una crescita rapida accompagnata da una deformazione dello scheletro. Altri alimenti da evitare sono fagioli, piselli, fagioli germinati e alimen-ti troppo ricchi di proteine vegetali.

Viva l’acquaInfine, non si deve dimen-ticare l’elemento nutritivo più importante: l’acqua. Anche se derivano da climi semiaridi, alle tartarughe di terra l’acqua non deve mai mancare, altrimenti possono andare incontro a disidratazione cronica, che è causa di danni renali irreversibili. Le tartarughe amano entrare in acqua mentre bevono, pertanto si deve mettere loro a dispo-sizione un recipiente basso ma ampio, in cui possano entrare e uscire facilmen-te. Spesso mentre bevono le tartarughe contempora-neamente urinano e defe-cano, pertanto l’acqua va cambiata molto spesso.

Ecco i problemi più co-muni che si osservano in caso di dieta inadegua-ta.Malattia ossea metabolicaUna dieta carente di calcio e troppo energe-tica stimola una crescita rapida ma non con-sente allo scheletro, compresa la corazza, di calcificarsi in modo adeguato. Ne deriva una patologia molto comune nei rettili detta ma-lattia ossea metabolica. Secondo la gravità della condizione la corazza può apparire più o meno deformata, intenerita, appiattita. La parte superiore della corazza, il carapace, assume un aspetto bozzellato. La condi-zione è particolarmente seria nei giovani in crescita, perché la loro richiesta di calcio è molto alta e la deformazione scheletrica, anche se si corregge la dieta, è permanente. Nelle femmine adulte che stanno producen-do le uova si può osservare un’improvvisa debolezza dovuta al fatto che per produrre i gusci l’organismo si impoverisce di calcio. Queste tartarughe non solo si muovono a fatica ma non riescono neppure a deporre le uova. Il calcio, infatti, è necessario per la contrazione della muscolatura, compresa quella dell’ovidotto.

Insufficienza renaleL’organismo delle tartarughe erbivore non è in grado di processare correttamente le pro-teine di origine animale, del tutto estranee al loro metabolismo. La conseguenza è un carico eccessivo di lavoro per i reni, deputati all’eliminazione dei prodotti di scarto derivati dall’utilizzo delle proteine. Con il tempo si verifica un’insufficienza renale cronica, che causa immancabilmente la morte del rettile.

GottaL’eccesso di proteine se si associa ad una carenza di acqua (disidratazione) causa la deposizione negli organi interni e nelle articolazioni di acido urico: ciò dà luogo a una grave patologia detta gotta. Si tratta di una malattia dolorosa e debilitante, difficile da curare e spesso associata all’insufficien-za renale.

Se vogliamo che le tartarughe di terra cre-scano e si mantengano sane, è necessario evi-tare di fornire alimenti inadatti e seguire il più possibile un’alimenta-zione naturale.

ALIMENTAZIONE

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Studi scientifici dimostrano come un prodotto simbiotico sia più efficace rispetto alla somma dell’efficacia di un prebiotico e di un probiotico da soli.Questo spiega l’unicità di Florentero® Candioli. Velocità di azio-ne, appetibilità e facilità di somministrazione sono le caratteri-stiche che rendono Florentero® Candioli il prodotto più indicato in caso di svezzamento, alterazioni della motilità intestinale, cambiamenti dietetici, infezioni o infiammazioni intestinali, pa-rassitosi, stress ambientali, trattamenti antibiotici prolungati.La sua efficacia, basata sull’associazione dell’attività prebiotica delle fibre frutto-oligosaccaridi e mannano-oligosaccaridi, e dell’attività probiotica di 4 ceppi di lactobacilli selezionati, non si limita a una rapida risoluzione della diarrea: il suo utilizzo è infatti consigliato anche per la capacità di ripristinare l’integrità della barriera della mucosa intestinale e per potenziare le capa-cità immunitarie locali.

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Royal Canin, gruppo francese specializzato nella produzione di alimenti di alta gamma per cani e gat-ti, aggiorna il proprio sito (www.royalcanin.it) con la nuova sezione ‘Per il tuo gattino’, online da marzo.Per chi ha appena adottato un gattino e desidera sa-pere come accoglierlo, educarlo e accudirlo, Royal Canin fornisce informazioni e curiosità attraverso un vero e proprio mini-sito articolato in differenti sezioni. Ecco le più importanti.

Chiedi al nutrizionista: un filo diretto con gli esperti Royal Canin per tutto ciò che riguarda l’alimentazio-ne e il benessere del gattino. Compilando un sem-plice form i veterinari Royal Canin risponderanno a tutte le domande.

Educa il tuo gattino: un manuale semplice e pratico per conoscere tutti i segreti e le esigenze del gatto. La sezione è strutturata a sua volta in accoglienza, educazione, comportamento, linguaggio, crescita e alimentazione, salute igiene e benessere.

Alimentazione: un’indicazione dei prodotti più adatti ad accompagnare il gattino nella fase della crescita; schede prodotto sintetiche illustrano il prodotto idea-le in base a età e razza del proprio animale.

Video Guida al gattino: un’esclusiva guida video a puntate, di cui ogni mese verranno messi a dispo-sizione due speciali video per rispondere a tutte le curiosità e ammirare bellissimi gattini alle prese con i loro primi passi nel mondo. Per coloro che si registreranno, oltre alla newsletter periodica dedicata al gattino e redatta dagli esperti Royal Canin, saranno disponibili 3 video bonus.

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Tra le novità di spicco figura l’On-line shop, all’in-terno del quale è possibile scorrere l’intero assorti-mento che può essere visionato articolo per articolo e raggruppato in una lista, utilizzabile per uso per-sonale o per richiederne la disponibilità al proprio negoziante di fiducia. E sempre nell’ottica di servizio, è possibile anche scaricare l’intero catalogo per una maggiore velocità e completezza di consultazione.

E’ nuova anche l’area “Le news”, dedicata alla ras-segna stampa, all’interno della quale è possibile leg-gere i redazionali Record pubblicati dalle principali testate riguardanti le informazioni dettagliate su al-cune linee di prodotti.

Infine è stata rinnovata anche la sezione dedicata ai Prodotti Novità, già presente nella versione prece-dente e ora strutturata sotto forma di immagini delle pagine del catalogo Record.

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Page 32: Pet Family News La Ciotola Maggio

Ancora oggi le origini del Maine Coon sono avvolte nel mistero. Una leggenda narra che questa razza sia il frutto di un amore impossibile tra un gatto e un orsetto lava-tore. Infatti il suo nome de-riva dal “Maine” - stato del Nord America sulla costa

Il gatto del misteroAncora oggi le origini del Maine Coon sono avvolte

Il gatto del misteroIl gatto del misteroMaine Coon

atlantica a sud del Canada, dove il nostro gattone sa-rebbe comparso per la pri-ma volta - e da “coon”, che è parte del nome in inglese del procione (racoon).

Micio vichingoUn’altra teoria molto sug-gestiva racconta che il Maine Coon sia un diretto discendente dei gatti giunti in America sulle navi vi-chinghe. La storia più fantasiosa sostiene che il capostipite di questa razza sarebbe il gatto della regina Maria Antonietta, portato nel continente Americano per metterlo al sicuro dall’im-minente rivoluzione fran-cese. Infine, citiamo anche l’ipo-tesi di improbabili incroci tra linci selvatiche ameri-cane e gatti domestici, ipo-tesi forse legata all’aspetto maestoso e alle orecchie grandi con ciuffi di pelo sulle punte.

Pelo foltoSiamo invece certi che tra gli antenati dell’odier-no Maine Coon ci sono gatti importati dall’Euro-pa e dall’Asia nel Nuovo Continente dai coloni nel XVII secolo. La selezione di questa razza iniziò mol-to più tardi e fu il frutto di svariati accoppiamenti tra il gatto comune americano, l’American Shortair e gatti a pelo lungo di tipo Ango-ra. Da qui sono nati feli-ni di grandi dimensioni con un pelo folto e se-milungo, necessario per resistere alle temperatu-

re rigide del Maine.

A cura del Maine Coon Club (www.mainecoonclub.it)

Il Maine Coon è un gatto rustico e robusto: sono sufficienti una spazzolata settimanale e periodi-camente un bagno per garantire la perfetta toelet-tatura dell’animale.

Page 33: Pet Family News La Ciotola Maggio

tale. Particolarità di questa razza è il suo caratteristi-co miagolio, simile ad un trillo che dona a questo gatto una bellezza selvag-gia come le foreste da cui proviene.

Fusa sonoreIl Maine Coon è un gatto adatto a tutti; gioca volen-tieri con i bambini, ma ama anche accoccolarsi vicino al suo padrone, accettando di buon grado le carezze che ricambia con fusa so-nore o spallate compiaciu-te; oppure si siede volen-tieri ad osservare le attività casalinghe (è molto curio-so e si interessa a tutto ciò che lo circonda). Il Maine Coon stabilisce un rappor-to molto speciale con il proprio padrone. Di fondamentale importanza è ri-spettarne la digni-tà, dato che questo splendido micio non accetta di buon grado l’eccessiva invadenza.

Maine Coon

Il Maine Coon Club nasce il 14 gennaio 2007 per iniziativa di un gruppo di amici alleva-tori, con l’obiettivo di migliorare e tutelare la salute e lo standard della razza. Attualmen-te è il club felino di razza che raccoglie il maggior numero di soci e inoltre è il membro fondatore dello Studio di ricerca sulla cardio-miopatia ipertrofica felina (denominato “Os-servatorio Italiano HCM Felina”), ormai famoso in tutta Europa per la serietà e la qualità delle procedure di studio e di analisi della malattia. Il Maine Coon Club

inoltre organizza numerose “speciali di razza” all’interno delle manifestazio-ni feline internazio-

nali che tutti gli anni vengono organizza-

te in Italia.

Il gatto nazionaleDobbiamo aspettare la fine degli anni ’60 prima che le più grandi associazioni internazionali feline rati-fichino lo standard della razza e la riconoscano uf-ficialmente. Solo alla fine degli anni settanta abbia-mo la diffusione del Maine Coon anche in Europa. Nel 1985 lo stato del Mai-ne, con atto legislativo, ha proclamato il Maine Coon “gatto nazionale america-no”. Oggi il Maine Coon è una delle razze più rappre-sentate nelle esposizioni feline, grazie al favore che riscuote fra il pubblico per il suo aspetto maestoso e il suo carattere socievole.

Trillo selvaggioMalgrado la sua mole im-ponente e l’aspetto fiero e

selvaggio, il Maine Coon ha un carattere molto equi-librato. È un gatto socie-vole con tutti: non a caso può convivere in perfetta armonia con altri animali, ad esempio i cani. Si adat-ta bene alla vita in appar-tamento anche se predilige gli spazi aperti dove può dar sfogo a tutte le sue energie. Il buon carattere del Maine Coon lo rende particolarmente adatto a convivere con l’uomo, col quale riesce ad instaurare un rapporto di fiducia to-

Il mantello deve essere folto e corto sulla testa, sulle spalle e sulle zampe per poi allungarsi sul cor-po e sulla coda .

Il Maine Coon è un felino di dimensioni medio-gran-di, muscoloso, dall’aspetto potente e fiero.

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Dott. MARIO BUONFRATE Medico Veterinario, perfezio-nato in ortopedia e traumato-logia, allevatore di Rottweiler, assistente giudice specialista di razza.

Page 35: Pet Family News La Ciotola Maggio

Una grossa amiciziaIl Rottweiler non è un cane per tutti: ha una notevole mole ed è fornito di pelo e sottopelo che durante la muta perde in abbondanza. Date le sue caratteristiche fisiche specialmente se si vive in appartamento biso-gna dedicargli tempo per fargli fare del movimento. È un cane che si lega mol-to al suo proprietario, che identifica come capobran-co.

Di polsoÈ molto rispettoso della gerarchia, ma tende come tutti i cani dominanti a sca-lare la scala gerar-chica per diventare il “ leader” (special-mente i maschi). Ha quindi necessità

A tutela della razza dal 1921 è stato fon-dato il ROTTWEILER club tedesco. In Italia le prime cucciolate registrate all’ENCI, risalgono al 1939, e dal 1982 è stato fondato R.C.I.

mente i maschi). mente i maschi). mente i maschi). mente i maschi). Ha quindi necessità Ha quindi necessità Ha quindi necessità Ha quindi necessità

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Cani gladiatori... Il Rottweiler deriva il pro-prio nome dalla località di Rottweil nel Wurttemberg (Germania del sud), terri-torio occupato dagli antichi romani già nel 100 a.C.Proprio nell’antica Roma i Rottweiler erano impie-gati, assieme ai mastini, nelle arene contro le belve. I legionari romani inoltre li usavano come cani da pastore e guardiani delle mandrie.

... e cani madrianiNel medioevo Rottweil di-venne un importante cen-tro per il mercato del be-stiame, centro che attirava molti compratori stranieri dalla Francia e dall’Un-gheria. Il cane prescelto per trasfe-rire le mandrie in questo contesto fu proprio il Rot-tweiler, considerato robu-sto, fedele ed equilibrato al punto giusto.

Nell’esercitoUn calo della diffusione dei Rottweiler avviene agli inizi del 1900 quan-do fu promulgata la legge che vietava la guida delle mandrie con i cani lungo le strade principali. In seguito però un grande incentivo alla diffusione della razza venne dato dal-la polizia tedesca, svizzera ed austriaca, che adottò i rottweiler come cani poli-ziotto, addestrandoli anche

a svolgere mansioni mili-tari. Durante la seconda guerra mondiale vennero utilizza-ti per trasportare le mine. Ancora oggi in alcuni pa-esi del sud america il rot-tweiler viene impiegato per scopi militari.

Gioco sicuroIl Rottweiler è un cane forte e robusto ma da cuc-ciolo è molto sensibile al virus della parvovirosi che può scatenargli una gastro enterite emorragica e por-tarlo alla morte per mio-cardite.Il cucciolo va alimenta-to tre volte al giorno con crocchette per cuccioli di grossa taglia, senza appe-santirlo per non forzare sulle articolazioni e sulle cartilagini. Non bisogna farlo soggiornare e giocare su superfici dure e scivo-lose per non danneggiare lo sviluppo dei piedi, e gli appiombi.

Un compagno affidabile Sin dai due mesi il cuccio-lo deve essere educato a socializzare con esperien-ze positive sia con i suoi simili che con gli uomini. È necessario insegnargli a conoscere i rumori e l’am-biente che lo circonda per essere sicuro di se e affi-dabile.

Tel. [email protected]

Tra le malattie più fre-quenti che colpiscono la razza ci sono alterazioni delle palpebre, displasia dell’anca e dei gomiti, diabete, e alcune pato-logie del sangue (malat-tia di von willebrand).

È un cane molto versatile, infatti è stato utilizzato per il traino, come cane poliziotto, arruolato in vari eserciti e anche in mansioni di pubblica utilità.Può essere usato per la compagnia, per la guardia e per la difesa personale con ottimi risultati.

SCHEDA

di essere gestito da chi ha polso (un buon padrone ha sempre un buon cane).

Page 36: Pet Family News La Ciotola Maggio

Se la dieta Se la dieta Se la dieta Se la dieta Se la dieta Se la dieta fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca fa cilecca

È provocata da uno squili-brio del rapporto tra calcio e fosforo (Ca:P) nell’orga-nismo, dovuto ad una dieta povera in calcio o troppo ricca in fosforo. Il rapporto ideale tra i due

È detta MOM, può provocare paralisi e frattu-re spontanee: la malattia os-sea metabolica nei rettili è una delle patologie più frequenti legate a errori alimentari.

Dott. GINO CONZO Medico Veterinario Specialista in Patologia Aviare

minerali dovrebbe essere, infatti, a vantaggio del cal-cio (almeno 1,5:1), mentre molti alimenti offerti ai ret-tili possiedono un rapporto totalmente sbilanciato in favore del fosforo. Anche la mancata espo-sizione dei rettili ai raggi UV (quelli naturali del sole o quelli generati dal-le lampade nei terrari) può causare la MOM, perché ciò impedisce la sintesi di vitamina D3 da parte dell’organismo. Vitamina che è essenziale per il giusto assorbimento di calcio.

Arti gonfiLa MOM è frequente nei soggetti giovani in accre-scimento e in particolare nei sauri come iguane e camaleonti e nei cheloni (tartarughe). Al contrario, è decisamente meno comune nei serpenti, dal momento che le pre-de intere di cui si nutrono

questi animali posseggono spesso un buon rapporto calcio-fosforo. I sintomi più comuni nelle giovani iguane e negli altri sauri riguardano essen-zialmente lo scheletro per cui si può osser-vare deviazione della colonna vertebrale (cifosi, lordosi o sco-liosi), gonfiore della mandibola, della mascella e degli arti, fratture spon-tanee delle ossa lunghe, difficoltà nei movimenti ed inappetenza.

Guscio molleSe la MOM insorge in sog-getti adulti si osservano i sintomi tipici della ipo-calcemia (bassi livelli di calcio nel sangue): parali-si, tremori muscolari, crisi epilettiformi. Nelle tartarughe in cresci-ta abbiamo gravi altera-zioni del carapace che si può presentare deforme e molle; ci può essere anche un’eccessiva crescita del becco e delle unghie.I movimenti delle tartaru-ghe possono essere molto difficoltosi. Molto rara, invece, è la malattia nelle tartarughe adulte.

Nuova dietaLa MOM può essere confermata agevolmente dall’esame radiologico. La terapia richiede l’im-mediato intervento vete-

questi animali posseggono spesso un buon rapporto

I sintomi più comuni nelle giovani iguane e negli altri sauri riguardano essenzialmente lo scheletro

-vare deviazione della colonna vertebrale (cifosi, lordosi o sco-liosi), gonfiore della mandibola, della mascella e degli arti, fratture spontanee delle ossa lunghe, difficoltà nei movimenti

fa cilecca fa cilecca fa cileccaquesti animali posseggono spesso un buon rapporto

I sintomi più comuni nelle giovani iguane e negli altri sauri riguardano essen-zialmente lo scheletro

-liosi), gonfiore della mandibola, della mascella e degli arti, fratture spon-tanee delle ossa lunghe, difficoltà nei movimenti

ALIMENTAZIONE

Page 37: Pet Family News La Ciotola Maggio

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rinario con somministra-zione di calcio e vitamina D3, che spesso deve essere eseguita per iniezione dal momento che l’inappeten-za è molto comune nei ret-tili affetti da MOM. In questi casi può rendersi necessaria l’alimentazione forzata o la reidratazione per via sottocutanea. Il veterinario potrà anche ridurre le fratture ossee

eventualmente presenti. Ovviamente è poi necessa-rio correggere la dieta del rettile.

Insetti al calcioLa corretta alimentazione dei rettili è fondamentale per prevenire la MOM.Nei rettili che si nutrono di vegetali e insetti è impor-tante integrare la dieta con calcio carbonato, da porre direttamente nell’alimen-to. Gli insetti che fungo-no da cibo possono essere cosparsi dell’integratore di calcio in polvere prima di essere offerti ai rettili. Per poter correttamente sintetizzare la vitamina D3 è fondamentale che i ret-tili siano esposti per parte della giornata ai raggi UV provenienti dalla luce di-retta (non filtrata dal vetro) del sole o da lampade spe-ciali da terrario.

Meglio il soleSomministrare diretta-mente nel cibo integratori a base di vitamina D3 può presentare degli inconve-nienti di sovradosaggio, che possono provocare gravi conseguenze. Per questo motivo è con-sigliabile dare integratori con scarse o nulle quantità di vitamina D3. Per quest’ultima, i rettili possono beneficiare di luce solare diretta o di terrari correttamente illuminati.

ALIMENTO Rapporto Ca;P Lattuga, pomodoro, zucchina 1:3Carota, cavolo, uva, melone 1:2Gamberetti, Grilli, Uovo sgusciato

1:3

Carne di pollo o manzo, fegato

1:20

Pulcino di un giorno 1,1:1Topino di pochi giorni (pinky) 1:1Topo adulto 1,5:1

Rapporto Ca:P nei principali alimenti utilizzati per i rettiliRapporto Ca;P

rinario con somministra- eventualmente presenti.

Pulcino di un giorno 1,1:1calcio carbonato, da porre direttamente nell’alimento. Gli insetti che fungono da cibo possono essere cosparsi dell’integratore di calcio in polvere prima di essere offerti ai rettili. Per poter correttamente Per poter correttamente sintetizzare la vitamina D3 è fondamentale che i rettili siano esposti per parte della giornata ai raggi UV provenienti dalla luce diprovenienti dalla luce diretta (non filtrata dal vetro) del sole o da lampade speciali da terrario.

calcio carbonato, da porre direttamente nell’alimento. Gli insetti che fungono da cibo possono essere cosparsi dell’integratore di calcio in polvere prima di essere offerti ai rettili. Per poter correttamente Per poter correttamente sintetizzare la vitamina D3 è fondamentale che i rettili siano esposti per parte della giornata ai raggi UV provenienti dalla luce diprovenienti dalla luce diretta (non filtrata dal vetro) del sole o da lampade speciali da terrario.

Pulcino di un giorno 1,1:1Topino di pochi giorni (pinky) 1:1Topo adulto 1,5:1

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Per chi non ha nozioni di botanica, la differenza tra piante e alghe può essere poco chiara e creare con-fusione.Senza addentrarci in di-scorsi complessi, si può dire che tutte le piante formano radici, mentre le alghe di un acquario di acqua dolce tropicale ne sono prive.In acquario le alghe hanno varie forme e colori, dal verde-bluastro al grigio, al

NEMICHE MORTALINEMICHE MORTALIAlghe e piante

marrone-rossastro. Alcune alghe sono filamentose, più o meno lunghe, altre si presentano sotto forma di patina più o meno gela-tinosa, altre ancora fanno una sorta di tappeto “pe-loso”.

Pesci... alghivoriIn qualsiasi ambiente ac-quatico vivo sono presenti alghe più o meno visibili a occhio nudo. In acquario si deve fare di tutto per te-nere sotto controllo il loro sviluppo. Il primo passo consiste nel disporre molte piante, il secondo nell’in-trodurre pesci “alghivori” e il terzo nel tenere sempre

bassa la concentrazione di materiale organico in decomposizione (come il-lustrato nell’articolo sulla manutenzione dell’acqua-rio).Alghe e piante sono anta-goniste: se crescono bene le prime, deperiscono le seconde, mentre un buon sviluppo delle piante im-pedisce ogni invasione di alghe.

Finalmente, pesciTrascorsi almeno 15 giorni dall’allestimento dell’ac-quario, si può finalmente introdurre la definitiva po-polazione di pesci. A que-sto punto si devono affron-

tare due interrogativi di importanza vitale per l’ac-quario: quali pesci e quanti esemplari scegliere.L’offerta dei negozi di ac-quariofilia è vastissima e nelle vasche del negozian-te ben fornito si trovano decine di tipi di pesci di-versi per colore e forma. Non tutti sono però adatti per un primo acquario “facile”: l’allevamento di alcuni richiede una certa esperienza nella conduzio-ne di un acquario, altri cre-scono troppo per lo spazio a disposizione nella vasca, altri ancora hanno caratte-ristiche tali da richiedere una vasca speciale.

A cura di AIPA

Ospiti letaliIn tutti i casi si tratta di una “ve-getazione” antiestetica che in breve tempo può ricoprire tutto quanto si trova nell’acquario e portare alla morte delle piante, all’inquinamento dell’ac-qua e al decesso dei pesci.

alga verde puntiforme

In una vasca lunga 100 cm (capacità di circa 150 l) si devono tenere circa 40 pesci lunghi 3 cm oppure circa 15 pesci lunghi oltre 5 cm.

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NEMICHE MORTALIAlghe e piante

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I consigli giustiSe si considera che, più o meno regolarmente, in commercio si trovano dalle 400 alle 500 specie e varietà di pesci d’acqua dolce tropicale, il nostro consiglio è di affidarsi alle indicazioni e ai sug-gerimenti del negoziante qualificato, onde evitare spiacevoli sviluppi della fauna all’interno della vo-stra vasca.

Vademecum con le pinneAIPA ha redatto un piccolo opuscolo dal titolo “Para-metri minimi per il mante-nimento dei pesci nell’ac-quario di acqua dolce”, dove sono riassunti i crite-ri per il benessere dei pesci d’acquario con specifiche indicazioni sulle condizio-ni ottimali di allevamento delle specie in commercio.

Quali...Nella scelta tra i pesci faci-li, oltre che il loro aspetto (forma e colori) sarà oppor-tuno tenere presenti anche le abitudini di vita delle va-rie specie. Per far occupare tutte le zone dell’acquario si dovrebbero introdurre pesci che vivono vicino al

fondo (Corydoras, Ciclidi nani), pesci che nuotano nella parte centrale della vasca (Ciprinidi, Caracidi) e infine pesci che vivono nella parte alta dell’acqua-rio (Pecilidi, Anabantidi).

… e quantiResta il secondo aspetto della scelta: quanti pesci possono vivere nell’ac-quario. Tutto dipende dal-la grandezza della vasca e dalla taglia dei pesci. Quasi sempre nei nego-zi vengono offerti pesci giovani, ben lontani dalla loro dimensione massima, che però viene raggiunta nell’acquario di casa spes-so in tempi abbastanza brevi.

Occhio alla tagliaPer questo non ci si deve far ingannare: si scelgano i pesci adatti tenendo in considerazione la loro ta-glia massima raggiungibi-le. Una volta che un pesce è diventato troppo grande nel proprio acquario, sarà estremamente difficile tro-vargli una nuova dimora, a meno che non si decida di allestire un acquario più grande.

La conta dei litriUna volta individuate le specie, si dovrà decidere il numero di esemplari da ac-quistare. Una regola molto empirica, ma sufficiente

per i primi passi in acqua-riofilia, prevede: per pesci che da adulti raggiungono una lunghezza totale di circa 5 cm, almeno 1 litro d’acqua per centimetro; per pesci più grandi, 2 litri d’acqua per centimetro.

La nuova casaI pesci appena portati a casa nel loro sacchetto di trasporto non devono es-sere liberati direttamente nell’acqua dell’acquario. Quasi sempre le condizio-ni chimico-fisiche dell’ac-qua di trasporto sono diffe-renti da quelle in acquario, mentre i pesci hanno biso-gno di un certo tempo per acclimatarsi alle nuove condizioni ambientali. Ve-diamo come procedere.

Al buioPrima di tutto si deve spe-gnere la luce sopra l’acqua-rio. Poi si apre il sacchetto e lo si pone nell’acquario in modo da farlo galleggia-re (fissando eventualmente la parte superiore del sac-chetto con una molletta al bordo della vasca).

In un acquario lungo 60 cm e con una capacità di circa 50 litri d’acqua si possono introdurre circa 15 pesci con una lunghezza di 3 cm.

Dopo circa 10 minuti la temperatura del sacchet-to sarà uguale a quella nell’acquario. A quel pun-to si può aggiungere una piccola quantità d’acqua dell’acquario nel sacchet-to (circa un quarto del suo contenuto). Questa opera-zione va ripetuta, sempre a intervalli di 10 minuti, altre due volte.

Col retinoAl termine di questi travasi d’acqua, i pesci si saranno abituati ai nuovi valori chi-mici dell’acqua in acqua-rio. La soluzione migliore a questo punto sarà il tra-sferimento dei pesci con l’aiuto di un retino nell’ac-quario. L’acqua contenuta nel sac-chetto di trasporto va get-tata: specialmente in ac-quari relativamente piccoli (fino a circa 100 l) l’acqua di trasporto potrebbe in-quinare troppo l’acqua dell’acquario. Per almeno un’altra ora si dovrebbe lasciare anco-ra spenta l’illuminazione della vasca. Dopo questo periodo di ambientamento si potranno finalmente am-mirare i pesci nel proprio acquario!

In un acquario di 80 cm (capacità 100 l) si dovreb-bero allevare circa 30 pesci con una lunghezza massima di 3 cm o circa 10 pesci con una taglia finale di oltre 5 cm.

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Page 41: Pet Family News La Ciotola Maggio

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Page 42: Pet Family News La Ciotola Maggio

ono pesci d’acqua dolce apparte-nenti alla grande famiglia dei Ci-clidi. Sono diffusi

nell’America centrale e nelle regioni settentriona-

I predatori

dell’ mazzoniaI predatori

dell’ mazzoniaA I CICHLASOMA

li dell’America del Sud, compreso il bacino amaz-zonico. Popolano laghi, fiumi e torrenti e si trova-no a loro agio sia nei luo-ghi provvisti di rigogliosa vegetazione acquatica che in ambienti più spogli.

AggressiviSono pesci adatti a vivere unicamente con specie di taglia uguale o superiore. Al contrario pesci più pic-

coli corrono il rischio di diventare prede. Le coppie adulte durante il periodo riproduttivo possono di-ventare aggressive per di-fendere la prole.

Nuovi generiIn passato il genere Ci-chlasoma era molto più numeroso. In seguito gli studiosi, cioè gli ittiologi, hanno istituito altri generi in cui sono state spostate diverse specie di Cichla-soma del Sud America. Per quelle dell’America

centrale, assai numerose, è stata proposta una classifi-cazione che trova ancora molto discordi gli speciali-sti del settore.

Uniti per la vitaI Cichlasoma hanno una taglia non piccolissima: anche le specie di dimen-

Tra le specie dell’Ameri-ca centrale le più diffuse in acquario sono il C. meeki (che raggiunge i 15 centimetri), il C. salvini (anch’esso di circa 15 cen-timetri) e il C. octofascia-tum (20 centimetri).

Dott.ssa FEDERICA MICANTI - Medico Veterinario È indispensabile un buon sistema di filtrazione unito a frequenti cambi parziali dell’acqua.

Page 43: Pet Family News La Ciotola Maggio

I predatori

dell’ mazzoniaA

sioni più piccole superano comunque i 10 centimetri di lunghezza. È consiglia-bile allevare piccoli gruppi di giovani, tra i quali col tempo si formeranno del-le coppie. Queste ultime in genere rimangono unite per tutta la vita, difenden-do un proprio territorio.

Piante resistentiQuasi tutti i Cichlasoma scavano sul fondo dell’ac-quario, soprattutto durante il periodo riproduttivo, sra-dicando le piante. Quindi sarebbe preferibile inserire nella nostra vasca rocce e radici legnose e piante re-sistenti, magari inserite nei vasetti, come Anubias e Sagittaria. Ottime sono an-che le piante galleggianti. Cuore di bue. Sono pesci molto voraci, che vanno nutriti con un mangime apposta per grossi Ciclidi in pellet o fiocchi. Il tutto

Il “Red Parrot”, un ospite specialeNegli anni Ottanta è comparso sul mercato acquariofilo un Ciclide con il muso simile a un pappagallo. Ben presto è diventato un pesce diffuso e apprezzato tra gli acquariofili, malgrado il prezzo notevolmente alto. Sembra che sia stato selezionato nel Sud-est asiati-co, con tutta probabilità a Taiwan. È lungo fino a 20 centimetri e ne esistono diverse varietà di colore, oltre a quella classica rossa. Spesso le livree di questi pesci venivano “vivacizzate” con l’utilizzo di varie sostanze dagli allevatori asiatici. La riproduzione in acquario è difficile rispetto agli altri Cichlasoma, inoltre la mortalità delle uova e dei picco

Il “Red Parrot”,

Red Parrot

deve essere integrato con lombrichi, cuore di bue, polpa di gamberi, verdura cotta. I piccoli vanno nu-triti con naupli di artemia e con altro cibo vivo prima di passare ai mangimi sec-chi.

Pinne appuntiteSpesso i maschi non si ri-conoscono bene dalle fem-mine, anche se i primi sono

Una coppia adulta di Cichlasoma necessita di vasche di almeno 100 centimetri di lunghezza.

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leggermente più grandi e hanno pinne più ampie e appuntite. La riproduzione in cattività può avvenire solo a patto che la coppia sia ben affiatata. I genito-ri di solito depongono le uova su di un legno o una roccia piatta. Le uova vengono curate e difese dalla coppia come pure gli avannotti dopo la schiusa.

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Page 44: Pet Family News La Ciotola Maggio

L’Arapaima gigasIl re del Rio Delle AmazzoniLe acque lente del bacino del Rio delle Amazzoni e degli altri corsi d’acqua di Bra-sile, Colombia, Ecuador e Perù, sono la casa di una delle specie ittiche d’acqua dolce più straor-dinarie al mondo: l’Arapaima gigas, un pesce che può raggiungere i 4,5 metri di lunghezza e i 300 Kg di peso.

Alessio ArbuattiFacoltà di Medicina

Veterinaria, Università degli Studi di Teramo

Laboratorio di Psicobiologia,

Cognizione e Benessere animale

Noto agli indios con il nome di: “Pirarucu”, l’Arapaima gigas è consi-derato dagli abitanti quasi come un essere magico in quanto, pur essendo un pe-sce, è obbligato a respirare aria atmosferica per so-pravvivere. Infatti emerge in superficie circa ogni 20 minuti per poi immergersi nei fondali spesso limac-ciosi. Tale caratteristica fisiologica permette a que-sto grande predatore di co-lonizzare anche corsi d’ac-qua particolarmente poveri in ossigeno disciolto.

Un predatore invisibileL’Arapaima gigas si nutre principalmente di pesci e altri piccoli animali che cadono in acqua. Il corpo allungato ed una colorazio-ne tendenzialmente grigia con piccole zone arancio-

ni tra le scaglie nella zona caudale ed inferiore del corpo, lo rendono presso-ché invisibile nelle acque scure della maggior parte dei bacini sudamericani. La deposizione delle uova avviene durante la stagione secca in nidi appositamen-te preparati e sorvegliati da entrambi i genitori. Questi ultimi si occupano anche di ossigenare le uova con i movimenti delle pinne. Se non lo facessero rischie-rebbero la morte embrio-nale dei piccoli, a causa del poco ossigeno disciol-to in acqua. Vicino a meDopo circa tre-cinque gior-ni le uova si schiudono e la femmina lascia al maschio il compito di proteggere gli avannotti. Il padre controlla i piccoli

costantemente e non per-mette loro di allontanarsi per più di un metro. Con il ripresentarsi delle piogge stagionali, i soggetti mi-grano negli acquitrini e nei canali allagati. I giovani restano circa tre mesi con il genitore. Al termine di tale stagione gli adulti e i giovani si se-parano. Questi ultimi raggiungo-no la maturità sessuale in quattro-cinque anni.

Sempre più rariLe popolazioni indigene pescano l’Arapaima gigas con ampie reti, veleni di-spersi in acqua o mediante

Le popolazioni indigene lo considerano un pesce ma-gico, perché ha bisogno di uscire dall’acqua ogni venti minuti per vivere.

L’arapaima è classi-ficato nella famiglia degli Osteoglossi-dae, o lingue ossee, che risalgono a oltre 100 milioni di anni fa.

Page 45: Pet Family News La Ciotola Maggio

L’Arapaima gigas

a cura di ALESSIO ARBUATTI

Per i tuoi quesiti scrivi a: AQUAFORUM - LA CIOTOLA

55013 LAMMARI (LU)oppure: [email protected]

Ciao Alessio, Ho sentito che in Asia utilizzano degii estratti vegetali per tropicalizzare l’acqua e diminuire il rischio di malattie batteriche, è vero? Se si quale pianta è utilizzata e, soprattutto, possia-mo acquistarla anche in Italia? Saluti, Lara da Mo-dena

Ciao Lara, si vi sono numerose piante che hanno potere acidifi-cante, una tra queste è la Terminali catappa, o mandorlo indiano In re-altà è un grande albero le cui foglie vengono precedentemente es-siccate e poi poste nel filtro (1 ogni 60/70 ) litri al fine di diminuire il pH della vasca. In realtà l’efficacia nell’abbassa-re il pH dipende anche dalla durezza dell’ac-qua, ma è indubbia an-che un’altra capacità di tale vegetale. Infatti da studi condotti, si è visto che ha una forte attività antibatterica e favori-sce la cicatrizzazione delle ferite evitando la contaminazione di queste in acqua. Da noi l’albero può essere anche coltivato, è presente in alcuni orti e giardini botanici, ma le foglie possono essere

comunemente acqui-state via internet o nei negozi specializzati in acquariologia. Saluti Alessio.

Ciao Alessio, ho un acquario di Poeclidi, ed in genere vario molto la loro alimen-tazione. Purtroppo ho anche notato che quando somministro il Chironomus ho delle reazioni cutanee strane e degli arros-samenti, è un caso? Marcello, Barletta

Ciao Marcello, in effetti, se la sequenza è quel-la che hai descritto, sembra che tu soffra di allergia, o comunque ipersensibilità, ai Chi-ronomus. Non sarebbe una novità acquariofila, in quanto ho sentito negli anni diverse persone che sono sensibili al Chironomus quando lo utilizzando anche semplicemen-te per alimentare dei pesci in acquario. Nel tuo caso, non essendo medico umano, non posso sbilanciarmi, ti consiglio di recarti da un allergologo e far presente questa serie di eventi e soprattutto la tempistica con la quale appaiono queste manifestazioni. Saluti Alessio

frecce e lance nel momen-to in cui i soggetti salgono in superficie per respirare. Purtroppo la pesca, non quella delle popolazioni indigene, ma quella spor-tiva e anche il forte inqui-namento di lunghi tratti del Rio delle Amazzoni, stanno facendo diminuire molto il numero di soggetti in na-tura, tanto che l’Arapaima gigas sta diventando una specie molto vulnerabile. Questo pesce è presente sia nella Lista Rossa della IUCN che in Appendice 2 della CITES (Convenzio-ne di Washington).

Una specie difficileLa popolazione selvatica è stimata tra i 50.000 ed i 100.000 esemplari in natu-ra. La riproduzione in cat-tività non è comune anche a causa della mancanza di

molte notizie riguardanti la biologia riproduttiva (a partire dal riconoscimento delle differenze fisiche tra soggetti di sesso maschile e femminile, che da pochi anni è divenuto possibile mediante valutazioni su campioni di sangue). In fu-turo la riproduzione in cat-tività, unitamente all’am-pliamento delle zone di protezione amazzoniche, permetteranno una miglior salvaguardia di tale spe-cie. Al momento attuale, diversi esemplari sono ospitati in acquari pubbli-ci in tutto il mondo per far conoscere a tutti i visitatori la maestosità e insieme la fragilità di questa magnifi-ca specie.

L’Arapaima non ha un appetito molto selettivo: causalmente ingerisce anche sassi, sabbia e carbone.

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CaniCaniALLEVATORIALLEVATORI

American StaffordshireAZ.AGRICOLA 4 CALZINI di Gabriele e Riccardo 347/2392015 340/6170101 PISA - (PI)Barbone DELLO ZAFFIRO di Mori Giuliana 0571/591775 338/1039482 EMPOLI - (FI)SHOWRING di Bandini Simona 347/7568396 PARMA - (PR)BassottoTURBOLAND di Niccolini Antonella 0583/20668 335/6575698 [email protected] www.turboland.it SPIANATE - (LU)AGRICOLA DELLA RIPA di Ripamonti Claudio 347/3183897 claudiopetvet@libero .it www.allevamentodelripa.it GROPELLO CAIROLI - (PV)BasenjiTURBOLAND di Niccolini Antonella 0583/20668 335/6575698 [email protected] www.turboland.it SPIANATE - (LU) BologneseDott. DANILO DAVOLIO Amato-riale 0522/649454 RIO SALICETO - (RE)

L’EMPORIOCENTRO CINOFILO

AllevamentoGolden Retriever

Via spallanzi 2 bis MASSATel. 0585/45592 www.emporioms.it

0583/330340 LUCCA

DE LA VALLETTA

Bouledogue FranceseAMATORIALE di Battistini Lucia 0187/624530 338/5771654 SARZANA - (SP)Bouledogue Inglese

DOG’S HOUSE PUPPY’S CENTER di Alicandro Raffaele 0711/772606 - 347/3664705 www.doghouse.it FORMIA - (LT)Carlino

Chihuahua

AMATORIALE di Battistini Lucia 0187/624530 338/5771654 SARZANA - (SP)Cocker AmericanoCONTI ESPLORATORI di Brizzi Gaia 055/822028 055/2321176 SAN CASCIANO VAL DI PESA - (FI)Epagneul Breton

Golden Retriever

Jack Russell

di Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi Leonardodi Gemmi LeonardoAllevamenti Malvaldi

www.allevamentimalvaldi.com

Bulldog Inglese

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Parlascio (PI)

CASA FIORE di Bernardi Isabella 050/53024 - 328/7291331 www.casafiorebirmans.com PISA - (PI)TURBOLAND di Niccolini Antonella 0583/20668 335/6575698 [email protected] www.turboland.it SPIANATE - (LU)Montagna dei PireneiALTESSE ROYALE di Buselli Monia 0584/742045 SERAVEZZA - (LU)Pastore TedescoAGRICOLA DELLA RIPA di Ripamonti Claudio 347/3183897 claudiopetvet@libero .it www.allevamentodelripa.it GROPELLO CAIROLI - (PV)TURBOLAND di Niccolini Antonella 0583/20668 335/6575698 [email protected]

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Della Reppubblica PisanaDella Reppubblica PisanaJack Russell Terrier

Campo (PI)

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Il Castello delle fateIl Castello delle fate

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Santo Stefano Magra (SP)

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ISTRUTTORIISTRUTTORIAGRICOLA DELLA RIPA di Ripamonti Claudio 347/3183897 claudiopetvet@libero .it www.allevamentodelripa.it GROPELLO CAIROLI - (PV)

Nevada femmina di Bovaro comincia ad essere irrequieta, il respiro sta diventando affannoso, il momento del parto si avvicina. E’ il 25, il giorno di Natale, e tra preoccupazione, euforia, agitazione chiamiamo il Dr. Andrea Bonato, il Veterinario, che arriva in un lampo e dopo aver visitato Nevada e preparato tutti i suoi arnesi e i vari farmaci, con capacità e sicurezza la aiuta a far venire al mondo la sua prima creatura: una femmina. Dopo un’ora arriva anche la seconda femmina, poi il maschio, un’altra femmina e infine due maschietti. Tutti i 6 cuccioli, tra i 650 e i 750 gr., sono sani e in forma e da subito iniziano a poppare il latte che mamma Nevada ha in gran quantità.

Una cucciolata arrivata nel giorno del Santo Natale, giornata che resterà memorabile per tutti noi che abbiamo vissuto questa espe-rienza meravigliosa. Non mancheremo mai di essere grati al Dr. Andrea Bonato per la sua completa disponibi-lità e costante presenza, per la sua competenza e serietà che ci hanno dato sicurezza e tranquillità in ogni momento.

Natale con cuccioli di Bovaro Bernese

Raduno domenica 23 maggio 2010via molinella 10/e mira (ve)

Convegno nazionale 14 maggio 2010 presso l’autodromo di adria (ro). Il convegno riguarderà la pet-therapy.

EVENTI C.A.B.B.I.

Per informazioni: Tel. 0445741347 Cell. 3381613919

lità e costante presenza, per la sua competenza e

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ESPOSIZIONI E RADUNI DI GIUGNO 2010Esposizioni Internazionali

RADUNIEsposizioni Nazionali

Esposizioni REGIONALI

La redazione consi-glia di contattare i recapiti pubblicati per maggiori e più detta-gliate informazioni. Il nostro giornale è di-sponibile alla pubblica-zione di eventi cinofili o gattofili. Contattare il numero: 0583.470.140o e.mail: [email protected]

5-6 giugno 2010 PALA EVANGELISTI – PIAN DI MASSIANO Chiusura Iscrizioni 28 MAGGIO 2010

Esposizioni feline

2 GiugnoVITERBO Gruppo Cinofilo Viterbese Tel. 0761-3048406 GiugnoPALERMO Kennel Club Palermo Tel. 091-300612 13 GiugnoBARI Kennel Club Bari Tel. 080-504673320 GiugnoALESSANDRIA Gruppo Cinofilo Alessandrino Tel. 0131-772837

2 GiugnoBOLOGNA Circolo Cinofilo Bolognese Tel. 051-4170068 6 GiugnoBAVENO (VB) Gruppo Cinofilo Del VerbanoTel. 0324-241954 CHIARAMONTI (SS) Gruppo Cinofilo Lugudorese Tel. 079-770491 POGGIBONSI (SI)Gruppo Cinofilo Poggibonsi Tel. 0577-934858VICENZAGruppo Cinofilo Vicentino Tel. 0444-291142 19 GiugnoALESSANDRIAGruppo Cinofilo Astigiano Tel. 0141-436412 20 GiugnoARGENTA (FE) Gruppo Cinofilo Ferrarese Tel. 0532-909543 CASALE (PO) Gruppo Cinofilo Pratese Tel. 0574-31461 CATANIA Gruppo Cinofilo Etneo Tel. 095-2545385

6 GiugnoROMA Gruppo Cinofilo CapitolinoTel. 06-4067413SCAFATI (SA) Gruppo Cinofilo Salernitano Tel. 0828-363680 12-13 GiugnoROMAKennel Club Roma Tel. 335-755775813 GiugnoNOLA (NA)

Gruppo Cinofilo PartenopeoTel. 081-405155 SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC)Gruppo Cinofilo Forlivese Tel. 0543-704441 20 GiugnoCASELLA (GE) Gruppo Cinofilo GenoveseTel. 010-3620071CASSINO (FR)Gruppo Cinofilo Frosinone Tel. 0775-82412627 GiugnoBESOZZO (VA) Gruppo Cinofilo Varesino Tel. 0332-229600

2 GiugnoAVELLINO Sips Avellino Tel. 081/5111575MONTICHIARI (BS) Sips Brescia Tel. 030-2590365 PECCIOLI (PI) COLLIESocietà Italiana ColliesTel. 039-740005 5 GiugnoMALPAGACALCINATE (BG) Sips Bergamo Tel. 0363-912321 PALERMO BASSOTTOKennel Club Palermo Tel. 091-300612 6 GiugnoMARCIANISE (CE) Rci - Sezione Tel. 0823-828164 MODENASHAFERHUNDESocietà Amatori Schaferhunde Tel. 059-354197VOLTA MANTOVANA (MN) PICCOLO LEVRIERO ITALIANOPASTORE MAREMMANO ABRUZZESESPINONEBRACCO ITALIANOCIRNECO DELL’ETNAMASTINO NAPOLETANOCANE DA PASTORE BERGAMASCOSEGUGIOLAGOTTOCANE CORSOGruppo Cinofilo Virgiliano Tel. 0376.55827212-13 GiugnoMONTELUCO DI SPOLETO (PG) Aiad Sezione “Terni” Tel. 0744-286271

13 GiugnoALBAIRATE (MI) DOGO ARGENTINODogo Argentino Club Italia Tel. 335-7745211 BORGOSESIA (VC) Sas Monterosa Tel. 0163-24105 GUASTALLA (RE) SCHNAUZER PINSCHER Club Italiano Schnauzer & Pinscher Tel. 0174-563471MARZABOTTO (BO)CANE CORSO Società Amatori Cane Corso Tel. 0424-550150 ORVIETO (TR) BEAGLESips Club BeagleTel. 0376-657735SCAFATI (SA) Sas Faito Tel. 081-7540269

19 GiugnoALESSANDRIA COLLIESocietà Italiana Collies Tel. 039-740005 20 GiugnoANCONASips Ancona Tel. 335-7218845 27 GiugnoMORAZZONE (VA) Sips Varese Tel. 0332-313285NONANTOLA (MO) BLEU DE GASCOGNEClub Italiano Bleu De GascogneTel. 0321-824241 SAVONA Sips Savona Tel. 019-820645TORINORci - Sezione Tel. 011-346670

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