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Pianificazione e gestione di protezione civile per un evento alluvionale di livello nazionale
Paola Pagliara – Dipartimento della protezione civile
ESONDA 2018SMART RIVERS IC – La Gestione dei Grandi Fiumi
21 settembre 2018RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere
www.remtechexpo.com
CASO STUDIO:
Rischio idrogeologicoAlluvione nord Italia
Novembre 2014
FASE PREVISIONALE
BOLLETTINO DI CRITICITÀ EMESSO
IL 14 NOVEMBRE PER IL 15
PREVISIONE DI PIANA DEL CENTA DEL
14 NOVEMBRE PER IL 15 (CENTRO
FUNZIONALE REGIONALE
- 58,4 mm in 1 h- 104,6 mm in 3h- 174,8 mm in 24 h
MONITORAGGIO IN CORSO DI EVENTO
Attivazione satellitari
BOLLETTINO MONITORAGGIO AIPO: PREVISIONE A:
+24H +36H +48H
Piena del Po: PianificazioneLa piena del fiume Po è stato monitorato dalla mattina del 17 novembre alla sera del 20 novembre. Pianificando leacquisizioni in base ai bollettini dell’AIPO ed avendo accesso anche ai dati S1 del 24 ottobre (immagine pre) e del 17novembre (ottenuta in RealTime. Ottima sinergia nella pianificazione tra ASI-DPC-CCCima Foundation)
RisultatiLe acquisizioni pianificate in base alle previsioni di piena hanno permesso di mappare learee poi effettivamente allagate (es. acquisizione del 19 novembre, 04:55 UTC. L’acquapermanente in blu scuro è stata ricavata analizzando la coppia interferometrica S1)
CSK November 19 4:55 UTC
INDIRIZZI OPERATIVI PER L’ISTITUZIONE DELL’UCCATTIVAZIONE DEL LIVELLO DI COORDINAMENTO NAZIONALE
(Dir. PCM 8 febbraio 2013)
Emergenza che determina la necessità
d’impiego di risorse straordinarie
(evento c – art. 7 Dlgs 1/2018
ATTIVAZIONE
NAZIONALE
Attivazione Dir. PCM 3/12/2008
«Indirizzi operativi per la gestione
delle emergenze»
CONTENUTI
• procedure operative per
allertamento, attivazione e
intervento del Servizio nazionale
• flusso delle informazioni
• modello organizzativo per la
gestione delle emergenze
• prime attivazioni in caso di
eventi di tipo “c”
Pontelagoscuro
ATTIVAZIONE DEL SISTEMA NAZIONALE IN CASO DI PIENA(Indicazioni operative del Capo del DPC - UCC Po 2017)
AiPo valuta il contrasto della piena con
le manovre su grandi dighe
(scenari previsionali)
Una o più Regioni valutano il contrasto
della piena con le manovre su grandi dighe
(scenari previsionali)
Il Capo del DPC convoca l’UCC
ATTIVAZIONE
NAZIONALE
Attivazione Dir. PCM 3/12/2008
EMERGENZA
1 dicembre 2014 – I Murazzi (TO)
8
D.Lgs. 1/2018 art. 24
D.Lgs. 1/2018 art. 23
EVENTO C
Dichiarazione dello stato di mobilitazione del SNPC
Deliberazione dello stato di emergenza
Convocazione Commissione per la previsione e la
prevenzione dei grandi rischi
Consulenza tecnico-scientifica
Convocazione Comitato Operativo
Direzione unitaria e coordinamento delle attività di emergenza
Istituzione DICOMAC
Direzione unitaria e coordinamento delle attività sul territorio
LIVELLO OPERATIVO NAZIONALE(D.Lgs 1/2018, Dir. PCM 3 dicembre 2008)
SALA SITUAZIONE ITALIA - SISTEMA
VVF GdFCOI
CFS PSCC CP
CRI
IN ORDINARIOIN EMERGENZAEVENTO
Organizzazione per funzioni di supporto
Unità di coordinamento
Assistenza alla popolazione
Sanità e assistenza sociale
Logistica
Telecomunicazioni d’emergenza
Accessibilità e mobilità
Servizi essenziali
Coordinamento attività marittime
Coordinamento attività aeree Informatica
Gestione risorse umane e automezzi del
Dipartimento della protezione civile
Censimento Danni ed Agibilità
post-evento delle Costruzioni
Rischi indotti
Volontariato
Comunicazione
Stampa
Attività internazionali
Supporto amministrativo e finanziario
Supporto giuridico e provvedimenti normativi
Tecnica e di valutazione
Il numero e la tipologia delle funzioni da attivare in ambito Unità di crisi deve
considerarsi flessibile e adattabile alle esigenze operative
Struttura organizzativa nazionale
Funzioni di supporto dell’Unità di crisi del DPC
ATTIVAZIONE
NAZIONALE
IL COMITATO OPERATIVO DELLA PROTEZIONE CIVILE
VICE CAPO DIPARTIMENTO
Org. Volontariato
WIND TRE
CAPO DIPARTIMENTO
TERNA
CNR
INGV
CARABINIERI
Guardia di FINANZA
CAPITANERIA di PORTO
COI
SNAM
ENAV
ENAC
GSE
ENI
CRI
DIRETTORE OPERATIVO
PS
VODAFONE
POLIZIA PENITENZ.
BANCA D’ITALIA
POSTE ITALIANE
REGIONI(resp. prot.civ)
REGIONI(resp. san. reg)
TIM
VVF
MIBACTMAECI
ENEA
MISE
Min. SALUTE MEF
GRUPPO FS
CNSASRAI/ Pubblica
Utilità
ANAS
Viabilità Italia
AISCAT
ASPI
2i RETE GAS DG DIGHE
ENELISPRA
Esigenze emerse dal quadro conoscitivo del territorio e dell’evento
avvenuto
Disponibilità delle risorse sul territorio e di quelle provenienti dalle altre
Regioni
ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE AL TERRITORIO
PRINCIPALI ATTIVITÀ DEL COMITATO OPERATIVO
• Organizzazioni Nazionali Volontariato• CNSAS• Regioni e Province Autonome• Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche sociali• ENAC• ENAV• GSE
• Corpo Nazionale VVF• Forze Armate• Forze di Polizia• Corpo Forestale dello Stato• Comando generale delle
Capitanerie di porto – Guardia costiera
• CRI
• Terna• ANAS / Autostrade per l’Italia / AISCAT• Gruppo Ferrovie dello Stato• Società di telefonia fissa e mobile -
Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G• RAI • Gruppo Poste Italiane• ENI• ENEL
azioni immediate
azioni entro12 ore
azioni entro 24 ore
Istituzione centri operativiVerifica agibilità, ricognizione danni,individuazioni aree di emergenza, predisposizione strutture di assistenzaInvio team specialistici
Attivazione mezzi, risorse e personale Verifica impatto dell’evento Stima risorse presenti sul territorio
Attività di soccorso e di verifica degli
effetti
Attivazione ulteriori risorse
Assistenza popolazione
Ricovero della popolazioneInformazioni sicurezza struttureMessa in sicurezza – Avvio ripristino servizi primari
prime attivazioni in caso di emergenza nazionale
PRINCIPALI ATTIVITÀ IN COMITATO OPERATIVO
ATTIVAZIONE
NAZIONALE
Salò (Brescia) - terremoto 2004 (COM)
Villagrande Strisaili – frane e alluvioni 2004 (COC)Casacalenda – terremoto 2002 (COC)
L’Aquila – terremoto 2009 (Di.Coma.C)
Rieti – terremoto Centro Italia 2016 (Di.Coma.C)
Di.Coma.C. campale
Struttura organizzativa nazionale
Direzione di Comando e Controllo
Direzione di Comando e controllo - Di.Coma.C.(Direttiva PCM 3 dicembre 2008)
Le attività sono volte a garantire continuità rispetto a quelle intraprese
dal Comitato Operativo ovvero dalle funzioni di supporto di SISTEMA
presso la Sala Situazione Italia del DPC.
La struttura è organizzata in funzioni di supporto.
Centro di coordinamento
nazionale attivato sul territorio
dal DPC in caso di emergenza
nazionale.
ATTIVAZIONE
NAZIONALE
Struttura organizzativa nazionale
Di.Coma.C.
Unità di coordinamento
Assistenza alla popolazione
Sanità e assistenza sociale
Logistica
Telecomunicazioni d’emergenza
Accessibilità e mobilità
Servizi essenziali
Coordinamento attività marittime
Coordinamento attività aeree
Informatica
Gestione risorse umane e automezzi del
Dipartimento della protezione civile
Censimento Danni ed Agibilità
post-evento delle Costruzioni
Rischi indotti
Volontariato
Comunicazione
Stampa
Attività internazionali
Supporto amministrativo e finanziario
Supporto giuridico e provvedimenti normativi
Tecnica e di valutazione
La composizione sopra riportata deve essere intesa come indicativa e potrà
subire variazioni in funzione della specifica situazione emergenziale
Rappresentanze
Conferenza delle Regioni e delle
Province Autonome
UPI ed ANCI
MiBAC
Forze dell’Ordine
Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco
Forze Armate/COI
Corpo delle Capitanerie di Porto –
Guardia costiera
Corpo nazionale del soccorso
alpino e speleologico
Croce Rossa Italiana
www.protezionecivile.gov.it
LIVELLO OPERATIVO REGIONALE
Dir. PCM 3 dicembre 2008Attivazione colonna mobile regionale
Gestione sanitaria
Impiego beni prima necessità
Poli logistici
Gestione reti radio
Verifiche di agibilità e del rischio
residuo
Bonifica ambientale
Mestre, sala operativa provinciale c/o VV.F.
LIVELLO OPERATIVO PROVINCIALE
Sala Operativa provinciale Massa CarraraPiena Arno 2014
Dir. PCM 3 dicembre 2008
Attivazione centri operativi (CCS, COM….).
Impiego risorse statuali a supporto dei Comuni
Viabilità
Reti di infrastrutture e servizi
Impiego del volontariato
Rottura arginale Serchio 2009
www.protezionecivile.gov.it
LIVELLO OPERATIVO COMUNALE
COC – Milano 1.400.000 abitanti circa
Dir. PCM 3 dicembre 2008
Individuazione sede idonea Centro Operativo
Individuazione situazioni di pericolo
Assistenza sanitaria
Assistenza logistica
Informazione alla popolazione comportamenti
da seguire
Controllo viabilità
Presidio territorio
Sala Operativa Regionale
Secondo procedure regionali
LIVELLO REGIONALE
B
C.O.M.
Attivo in emergenza su
valutazione
C.C.S.Attivo in
emergenzaLIVELLO PROVINCIALE
B
LIVELLO COMUNALE
A
Comitato
Operativo
Commissione
Grandi Rischi
DI.COMA.C.
(sul posto)
Sala Situazione
Italia H24LIVELLO NAZIONALE
C
Organizzazione operativa del sistema di
protezione civile: Dir. PCM 3/12/2008
C.O.CAttivo in
emergenza
Centro Coordinamento Soccorsi
Prefettura
•Centro Operativo Misto
•Centri Operativi Intercomunali
Centro Operativo Comunale
DICHIARAZIONE
STATO DI
EMERGENZA
ERCC
ATTIVITA’ DI PIANIFICAZIONE
Livello
Nazionale
1) Piani nazionali scenari di evento ben definiti, contengonola previsione delle misure che tutti i soggetti interessatidevono adottare (esempio Piano Vesuvio)
2) Programmi nazionali di soccorso prescindendo dal singoloscenario d’evento, contengono l’organizzazione di pc e glielementi conoscitivi del territorio (esempio Programmanazionale di soccorso per il rischio sismico)
RegionalePiano di protezione civile regionale viene predisposto dallaRegione e prevede criteri e modalità di intervento da seguire incaso di emergenza – definizione ambiti ottimali
ProvincialePiano di protezione civile provinciale viene predisposto dal livello provinciale sulla base degli indirizzi regionali
ComunalePiano di protezione civile comunale viene approvato - e periodicamente verificato e aggiornato - dal Comune, sulla base degli indirizzi regionali – gestione in forma associata
Dlgs 1/2018 – art.18
“A MENO DI EVENTI CATASTROFICI CHE ANNULLINO LA CAPACITÀ DI REAZIONE DA PARTE
DEL TERRITORIO, LA PRIMA RISPOSTA ALL'EMERGENZA, QUALUNQUE SIA LA NATURA
DELL'EVENTO CHE LA GENERA E L'ESTENSIONE DEI SUOI EFFETTI, DEVE ESSERE
GARANTITA DALLA STRUTTURA LOCALE, A PARTIRE DA QUELLA COMUNALE,
PREFERIBILMENTE ATTRAVERSO L'ATTIVAZIONE DI UN CENTRO OPERATIVO COMUNALE
(C.O.C.) DOVE SIANO RAPPRESENTATE LE DIVERSE COMPONENTI CHE OPERANO NEL
CONTESTO LOCALE”.
L’IMPORTANZA DEL COMUNE IN EMERGENZA
Direttiva PCM 3 dicembre 2008
CONTINUITÀ AMMINISTRATIVA O CONTINUITÀ DELL’AZIONE DI GOVERNO LOCALE
Spettano al comune tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione ed il
territorio comunale, specificatamente nei settori dei servizi alla persona e alla comunità,
dell'assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico…
TUEL D.lgs 267/2000
CITTADINANZA ATTIVA
CONSAPEVOLEZZA DEL RISCHIO – AUTOPROTEZIONE• partecipazione della popolazione alla pianificazione di protezione civile ed
alla diffusione della cultura di protezione civile
• adesione al volontariato organizzato
• primi interventi immediati direttamente riferiti al proprio ambito di prossimità
• dovere di ottemperare alle disposizioni impartite dalle autorità di pc
La protezione civile sarà efficace se si riescono a sviluppare,
nelle comunità locali, i seguenti concetti:
Dlgs 1/2018 – art. 31
21 settembre 2018Paola [email protected]
Pianificazione e gestione di protezione civile per un evento alluvionale di livello nazionale