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COMUNE DI BUCINE
PROGETTO ESECUTIVO DEI LAVORI DI DIFESA DAL RISCHIO IDRAULICO DELL'ABITATO DI BADIA A RUOTI (COMUNE DI BUCINE) E DI
RIASSETTO IDRAULICO DEL BORRO LUSIGNANA
PIANO DI MANUTENZIONE DELL’OPERA
E DELLE SUE PARTI ELABORATO N. 6
Ottobre 2012
RAGGRUPPAMENTO DEI PROGETTISTI RESPONSABILE UNICO DEL
PROCEDIMENTO
Ing. Marco Benini (Capo Gruppo)
Via G. Puccini n. 150, Arezzo - Tel. 0575/323668
Ing. Angela Cardini
Ing. Giancarlo Caroli
Geol. Fabio Poggi
Geol. Massimiliano Rossi
Dott. Ing. Luca Niccolai
Progetto esecutivo dei lavori di difesa dal rischio idraulico dell'abitato di Badia a Ruoti
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SOMMARIO
1. PREMESSA 3
2. ELABORATI DI RIFERIMENTO 5
3. COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE 5
4. USO DEL FASCICOLO 5
5. INQUADRAMENTO E DESCRIZIONE DELLE OPERE 7
Argine di contenimento 9
Manufatto di regolazione con bocca tarata e vasca di dissipazione 10
Attraversamento carrabile del Borro Lusignana 11
Struttura di trattenuta selettiva 11
Scarichi di fondo 12
Muratura in massi ciclopici 12
Scogliera e mantellata di pietrame 13
Rilevato e viabilità campestre 13
Accesso dalla S.P. n. 20 del Castagno 14
Segnaletica stradale 14
PARTE I 15
Piano di manutenzione opere idrauliche 15
1. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IDRAULICHE 16
BACINO D’INVASO 16
ARGINI 18
SCOGLIERE 20
MANTELLATA DI PIETRAME 21
PARTE II 22
Piano di manutenzione opere in c.a.ed opere accessorie 22
- 22
1. MANUALE DI MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE 23
1.1 Strutture di fondazione 23 Platea 23
1.2 Strutture in elevazione 25 Pareti sismiche in c.a. 25 Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls 27 Solaio alveolare 28
1.3 Strutture secondarie 30 Soletta in c.a. 30 Scarichi di fondo 32
2. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE 33
2.1 Strutture di fondazione 33 Platea 33
2.2 Strutture in elevazione 35 Pareti sismiche in c.a. 35 Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls 37 Solaio alveolare 38
2.3 Strutture secondarie 40 Solette in c.a. 40 Scarichi di fondo 42
PARTE III 43
Piano di manutenzione opere stradali ed accessorie 43
Progetto esecutivo dei lavori di difesa dal rischio idraulico dell'abitato di Badia a Ruoti
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- 43
1. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE STRADALI ED ACCESSORIE 44 Rilevato stradale e viabilità campestre 44 Barriera stradale bordo strada e bordo ponte 46 Segnaletica stradale 47 Schermatura arborea 48
Schede di manutenzione 49
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE 50
Oggetto: Opere in c.a. 50
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE 51
Oggetto: Rivestimento in pietra locale 51
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE 52
Oggetto: Barriera di sicurezza bordo ponte 52
SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE 53
Oggetto: Opere in c.a. 53
SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE 54
Oggetto: Rivestimento in pietra locale 54
SCHEDA STRUTTURA DI TRATTENUTA SELETTIVA 55
Oggetto: Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls 55
SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO 56
Oggetto: Rilevato in terra 56
SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO 57
Oggetto: Mantellata in pietrame 57
SCHEDA MANUTENZIONE ALVEO 58
Oggetto: Scogliera 58
SCHEDA SCARICHI DI FONDO 59
Oggetto: Opere di derivazione e captazione 59
SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine) 60
Oggetto: Finitura viabilità 60
SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine) 61
Oggetto: Barriera di sicurezza bordo strada – Barriera di regolazione del transito 61
SCHEDA VIABILITÀ (al piede dell’argine) 62
Oggetto: Finitura viabilità 62
SCHEDA RILEVATO VIABILITÀ CAMPESTRE 63
Oggetto: Rilevato in terra e viabilità 63
SCHEDA SEGNALETICA STRADALE 64
Oggetto: Segnaletica stradale orizzontale e verticale 64
SCHEDA ALBERATURE 65
Oggetto: Schermatura arginale lato valle 65
SCHEDA AGGIUNTIVA PER ULTERIORI INTERVENTI 66
Oggetto: ________________________ 66 Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati, l'attività di manutenzione dell'intervento al fine di mantenerne nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l'efficienza ed il valore economico. Esso è composto dal manuale d'uso, dal manuale di manutenzione e dal programma di manutenzione. Riferimenti normativi: D.P.R. n. 207/2010 (Titolo I, Sezione IV, Art. 33), D.Lgs 163/2006 e s.m.i. (Codice dei Contratti, Art. 93), D.M. 14 Gennaio 2008 e Circolare Esplicativa n. 617, 2 Febbraio 20098 Norme Tecniche per le Costruzioni).
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1. PREMESSA
Il presente documento, redatto ai sensi dell’art. 38 del D.P.R. n. 207/2010, costituisce il Piano di
Manutenzione delle opere connesse con i lavori di difesa dal rischio idraulico dell'abitato di Badia a
Ruoti e di riassetto idraulico del Borro Lusignana.
L’elaborato viene redatto al fine di illustrare la prassi di utilizzo e di manutenzione dell’opera e delle
sue parti sì da evitarne il non idoneo funzionamento ed il degrado anticipato; a tale scopo, vengono
pianificati tipo e tempistica dei controlli e degli interventi finalizzati al mantenimento nel tempo della
funzionalità, delle caratteristiche di qualità, dell’efficienza e del valore economico dell’opera di
progetto.
Costituiscono oggetto del Piano di Manutenzione le opere connesse con la cassa di espansione,
analizzate sia negli aspetti tecnici (peculiarità che ne preservano l’efficienza e la funzionalità idraulica)
sia negli aspetti naturalistici (peculiarità che ne permettono l’inserimento ambientale, in termini di
capacità di recupero e mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema modificato in fase di
realizzazione).
Il Piano di Manutenzione è costituito dai seguenti documenti operativi:
� Manuale d’uso
� Manuale di manutenzione
� Programma di manutenzione
Scopo del Manuale d’uso è quello di illustrare le regole e le procedure di utilizzazione delle parti più
importanti del bene e, in particolare, degli impianti tecnologici.
Le informazioni raccolte in tale documento permettono all’utente di acquisire le nozioni circa le
modalità di fruizione del bene e le indicazioni necessarie per limitarne, quanto più possibile, i danni
derivanti da un uso improprio.
In relazione a tali dati non è necessaria una conoscenza specialistica; le nozioni consentono di
riconoscere tempestivamente eventuali fenomeni di deterioramento anomalo sì da sollecitarne
l’intervento specifico.
Scopo del Manuale di manutenzione è quello di illustrare l’attività manutentiva necessaria per la
perfetta funzionalità ed efficienza delle parti più importanti del bene (in particolare, degli impianti
tecnologici) nell’arco del loro normale tempo di vita.
Il documento raccoglie l’insieme delle indicazioni e dei protocolli da seguire per la corretta
manutenzione e per la regolazione dei manufatti e degli impianti; ciò in relazione alle diverse unità
tecnologiche ed alle caratteristiche dei materiali o dei componenti impiegati, indicando i centri di
assistenza o di servizio cui far ricorso in caso di guasto.
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Il Programma di manutenzione riporta il sistema di controlli e di interventi da eseguire a cadenze
prefissate al fine di garantire la buona conservazione e la funzionalità dell’opera nell’arco del proprio
periodo di vita (per quella in esame si ipotizza un periodo di vita pari a 50 anni).
Il documento si articola in due sottosezioni:
a) la sezione dei controlli, relativa al programma delle verifiche e dei controlli periodici da
effettuare al fine di rilevare il livello prestazionale (qualitativo e quantitativo) nei momenti
successivi della vita del bene;
b) la sezione degli interventi di manutenzione, relativa ai diversi interventi di manutenzione da
effettuare per conseguire l’opportuna conservazione del bene.
Il complesso di opere idrauliche è pensato con la finalità di garantire che tutti i processi di invaso e di
svaso delle acque si realizzino in completo automatismo. Al fine di garantire tale automatismo è
tuttavia necessario prevedere una serie di interventi di manutenzione programmata di carattere
ordinario
Gli interventi di manutenzione straordinaria sono relazionati, essenzialmente, all’azione meccanica
dovuta al materiale trasportatio dalla corrente idrica durante l’evento di piena ed ai ripetuti cicli di
asciutto-bagnato / gelo-disgelo.
Taglio della vegetazione
Pulizia della viabilità di servizio (in sommità ed al piede dell’argine)
Pulizia del manufatto di regolazione con vasca di dissipazione
Pulizia della struttura di trattenuta selettiva
Lavori ordinari
Pulizia degli scarichi di fondo
Controllo dello stato di integrità dell’argine e del rilevato stradale
Controllo dello stato di integrità dei gabbioni, della scogliera e mantellata
Controllo dello stato di integrità delle opere in c.a
Controllo dello stato di integrità degli scarichi di fondo
Lavori straordinari
Verifica della presenza di fenomeni erosivi in atto ed eventuali interventi
Cassa di espansione sul Lusiganana: Prospetto di sintesi “Lavori ordinari e lavori straordinari”
Si ritiene che i primi interventi di manutenzione non debbano avvenire prima di 10-15 anni dalla data
di messa in esercizio dell’opera.
Si specifica che non è possibile stimare preventivamente l’importo totale correlato alla manutenzione
delle strutture.
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2. ELABORATI DI RIFERIMENTO
Nell'elenco che segue sono riportati gli elaborati da cui è possibile desumere ogni elemento e
dettaglio riguardante il progetto esecutivo della cassa d’espansione.
- Relazione generale
- Elaborati grafici
- Capitolato Speciale d’Appalto
- Computo metrico estimativo
- Elenco prezzi
3. COMPITI DELL’IMPRESA APPALTATRICE
L’Impresa Appaltatrice dovrà fornire all’Amministrazione Comunale, tramite la Direzione Lavori, tutte
le informazioni relative ai prodotti, materiali ed attrezzature utilizzati per l’esecuzione delle opere.
Le Imprese Esecutrici saranno tenute a consegnare all’Amministrazione Comunale, per il tramite della
Direzione Lavori, le schede tecniche e/o commerciali dei materiali e/o prodotti impiegati, con
particolare riguardo a:
- tubazioni e pozzetti in cemento armato
- tubazioni in Polipropilene strutturato
- valvole a clapet
- barriere stradali di sicurezza
- barriera di regolazione accesso viabilità arginale
documenti che fanno parte integrante del presente Fascicolo.
4. USO DEL FASCICOLO
Il Fascicolo è predisposto per contenere la raccolta delle informazioni utili per l’esecuzione dei lavori
e degli interventi sulle opere.
Sarà obbligo del Committente provvedere al costante aggiornamento del Fascicolo, sia a fine lavori,
qualora in corso d’opera siano avvenute delle modifiche, sia nel tempo, in fase di controllo.
Il Fascicolo e le Schede dei materiali dovranno essere consultati ad ogni operazione lavorativa (di
revisione o di manutenzione dell’opera), compilati e firmati dall’Esecutore degli interventi. Ogni
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qualvolta si renderà necessario, in seguito a revisione, eseguire interventi di manutenzione, le opere
eseguite dovranno essere registrate nella relativa Scheda degli interventi.
Nella Scheda dovranno essere registrati i seguenti dati:
- Data dell’intervento;
- Tipologia dell’intervento;
- Ditta esecutrice;
- Dettagli relativi alle operazioni effettuate.
Il presente Fascicolo è finalizzato alla programmazione delle misure di prevenzione e protezione e
potrà essere rivisto, in fase di esecuzione, in occasione di:
- Modifiche progettuali;
- Varianti in corso d’opera;
- Introduzione di nuova tecnologia non prevista all’interno del presente Piano;
- Introduzione ddi macchine e attrezzature non previste all’interno del presente Piano.
Il Piano di manutenzione qui di seguito riportato è strutturato operando una distinzione tra opere
prettamente idrauliche, opere in c.a. ed accessorie, opere stradali; in virtù della loro natura, per le
opere prettamente idrauliche e stradali si ritiene plausibile omettere la sezione del “Manuale di
manutenzione”.
Bacino d’invaso
Argini
Gabbioni
Parte I
Opere idrauliche
Scogliera e mantellata di pietrame
Strutture di fondazione (platea)
Strutture in elevazione (pareti e muri d’ala, struttura di trattenuta selettiva, solaio in c.a.p. del manufatto di regolazione)
Parte II
Opere in c.a. ed opere accessorie
Strutture secondarie (soletta in c.a, scarichi di fondo)
Rilevato e viabilità campestre
Barriere stradali
Parte III
Opere stradali
Segnaletica stradale
Schede di registrazione interventi Allegati
Schede dei materiali
Cassa di espansione sul Lusiganana: Struttura del “Piano di Manutenzione”
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Nelle Schede allegate sono riportati gli interventi che dovranno essere effettuati, fermo restando la
necessità di aggiornare, in base alle reali esigenze, le tipologie di intervento.
5. INQUADRAMENTO E DESCRIZIONE DELLE OPERE
Il progetto prevede di destinare a cassa di espansione parte di un’area verde ubicata lungo il Borro
Lusignana, a monte del ponte stradale di Badia a Ruoti.
La cassa di espansione realizza il contenimento delle acque a mezzo di un’arginatura in terra dotata
di bocca tarata e di una bocca superiore di sicurezza; la stessa permette di invasare una portata
idrica di oltre 80.000 mc .
L’intervento di progetto consente di realizzare la messa in sicurezza dell’abitato di Badia a Ruoti,
abitato che nel Settembre 2002, in seguito ad un significativo evento di piena del Borro Lusignana, ha
subito ingenti danni in termini di beni sia mobili che immobili.
Alla realizzazione della cassa di espansione è connessa l’esecuzione delle seguenti opere:
- Spostamento tubazione corrugato ø550
- Smantellamento, e successiva ricollocazione lungo sponda, di una porzione del muro in massi
ciclopici posto in opera dal Comprensorio di Bonifica Valdichiana Aretina
- Manufatto di regolazione con bocca tarata e vasca di dissipazione
- Manufatto attraversamento fosso campestre
- Argine di contenimento
- Struttura di trattenuta selettiva
- Scarichi di fondo
- Scogliera e mantellata di pietrame
- Strada di servizio (con innesto dalla S.P. n. 20 del Castagno)
- Nuova viabilità campestre (parziale deviazione di quella esistente in sponda sinistra del Lusignana)
- Segnaletica stradale.
Nello schema che segue sono vengono riportati i principali interventi di progetto; a monte e a valle
del manufatto di regolazione trovano collocazione gli scarichi di fondo.
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Schema planimetrico opere ed area d’intervento
In caso di evento di piena, le acque in esubero possono espandersi nell’area individuata, delimitata a
valle dall’argine in terra (sommità pari a 262.0 m sl.m.); il transito della vena fluida verso valle è
regolato dalla bocca tarata (quota inferiore pari a 258.0 m s.l.m.).
Una volta esaurito l’evento di piena, le acque vengono restituite al Borro Lusignana mediante
tubazioni di scarico opportunamente dimensionate ed ubicate.
Si rimarca che, come concordato con l’Amministrazione Comunale e la Provincia di Arezzo, quella di
progetto è una cassa di espansione priva di recinzione; è compito dell’Amministrazione Comunale
predisporre, all’interno del Piano di Protezione Civile, un adeguato capitolo che regoli le procedure
da porre in atto durante l’eventuale episodio di piena, procedure che in caso di allerta meteo e di
allarme piena devono prevedere l’interdizione all’accesso alla cassa e la sorveglianza e presidio delle
strutture di trattenuta, regolazione e dissipazione, al fine di allontanare le persone dalle zone a
rischio.
Borro Lusignana
Accesso strada di servizio lungo S.P. n. 20 del Castagno
Manufatto di regolazione con vasca di dissipazione
Struttura di trattenuta selettiva a mezzo pali in acciaio COR-TEN
Argine di contenimento con viabilità di servizio
Deviazione viabilità campestre
Pista di servizio ai piedi dell’argine
Sistemazione sponde a mezzo massi ciclopici
Manufatto attraversamento fosso
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Nella prassi quotidiana, la destinazione dell’area sarà ricordata mediante adeguata
segnaletica predisposta lungo tutto il perimetro della cassa di espansione, sì da
informare e tutelare la salute pubblica (rif. esempio segnaletica a lato).
Parimenti, sarà cura del Gestore delle casse provvedere al costante monitoraggio dell’efficienza
dell’opera oltre che all’inibizione dell’accesso alla zona durante l’eventuale fenomeno di piena.
Le opere oggetto di progetto vengono nel seguito descritte.
Argine di contenimento
L’argine di contenimento è realizzato in terra ed ha uno sviluppo complessivo di circa 340 m.
La sezione tipo ha forma trapezia con coronamento di larghezza pari a 4.0 m e scarpate inclinate,
verso l’invaso e la campagna, nel rapporto 2:1, completamente inerbite a mezzo idrosemina; l’altezza
massima del rilevato è pari a circa 5.50 m sul piano di campagna, con quota di coronamento
costante pari a 262 m s.l.m.
Sul coronamento dell’argine trova collocazione la viabilità di servizio per la manutenzione; tale
viabilità è realizzata mediante la posa in opera di misto granulare di cava stabilizzato (materiale arido
di classe A1, A2/4, A2/5) all’interno di un cassonetto di idonee dimensioni (larghezza 3.5 m e
spessore 25 cm).
L’accesso alla viabilità di servizio è regolato mediante sbarra, sì da preservare l’integrità del rilevato.
La costruzione dell’argine è da realizzare previa bonifica del terreno di fondazione a mezzo scotico
del p.d.c. di almeno 50 cm; al piede del rilevato è prevista la realizzazione della pista di servizio per il
controllo e la manutenzione delle opere nonché la realizzazione dei fossi di guardia.
L’ammorsamento dell’argine al terreno avviene a mezzo di taglione riempito con materiali tali da
abbassare la permeabilità di almeno due ordini di grandezza (pari alle migliori caratteristiche di
permeabilità delle formazioni mediamente presenti in zona).
In prossimità del corso d’acqua il paramento di monte del rilevato viene rivestito con mantellata di
pietrame. (rif. elaborati Tav. 4c, Tav. 4d allegati).
La costruzione dell’argine di sbarramento richiede l’esecuzione delle opere qui di seguito descritte:
- realizzazione di manufatto di regolazione e di attraversamento del Borro Lusignana;
- deviazione della viabilità campestre (in sinistra idrografica del Borro Lusignana, ai piedi
dell’esistente scarpata, lunghezza del tratto di progetto pari a circa 120.0 m);
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- realizzazione del collegamento con la viabilità esistente, rappresentata dalla S.P. n. 20 del
Castagno.
Manufatto di regolazione con bocca tarata e vasca di dissipazione
Il manufatto di regolazione è costituito da uno scatolare in c.a. impostato all’interno dell’alveo del
Lusignana dotato di bocca tarata e bocca superiore di sicurezza; due muri d’ala disposti ad arco
realizzano la funzione di smorzamento della corrente e di diaframma (rif. elaborati grafici allegati
Tavv. 4d, 4e per i dettagli architettonici e strutturali).
Lo scatolare in c.a. è impostato su una platea di fondazione provvista di taglioni di ammorsamento in
c.a. che si estendono per almeno 1.50 m al di sotto della stessa: detti taglioni, oltre a garantire
l’ancoraggio della struttura al terreno sottostante, impediscono fenomeni di dilavamento e
scalzamento della fondazione.
In elevazione, per tutta l’estensione della soglia di troppo pieno ed all’interno del rilevato arginale, è
prevista la realizzazione di un diaframma in c.a. tale da sostenere la spinta dell’acqua contenuta
nell’invaso; lo sviluppo lineare di tale diaframma è di circa 5.0 m in destra idrografica e di 3.50 m in
sinistra.
Si specifica che gli spessori della fondazione e del setto in elevazione sono stati dimensionati per
sopportare la spinta dell’acqua, trascurando il contributo del rilevato arginale addossato.
Il manufatto è realizzato in guisa di bocca tarata in modo che la portata massima rilasciata sia
compatibile con quella transitabile all’interno dell’alveo a valle, con uno sfioratore di sicurezza
superiore per l’eventuale piena che vada a riempire il volume disponibile (quota 261.00 m s.l.m.). Il
manufatto reca in sommità un ponticello carrabile per il collegamento della strada di servizio d
coronamento (rif. elaborati Tav. 4d – 4e allegati per i dettagli architettonici e strutturali); lo stesso è
realizzato mediante solaio alveolare in c.a.p..
La bocca tarata (luce netta pari a 7,10 x 2,60 m) è tale da far transitare una portata idrica di circa 48,8
mc/sec; tale valore di portata rappresenta il limite oltre il quale si verifica la permanenza nel tempo, a
monte dell’opera trasversale, della portata di piena con conseguente ristagno e decantazione del
materiale in sospensione.
Oltre la bocca tarata, procedendo verso valle verso il vecchio ponte stradale in muratura, trova
ubicazione la vasca di dissipazione, vasca a cui viene conferito il compito di operare, anche a mezzo
di dissipatori disposti a quinconce, l’ulteriore minimizzazione dell’energia della corrente; l’intento è
quello di realizzare, in prossimità dell’attraversamento stradale, il transito di una corrente lenta sì da
preservare la stabilità e la durabilità di un manufatto datato ma non oggetto di intervento strutturale.
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Onde evitare fenomeni di abrasione e di scalfimento, gli spigoli degli elementi in c.a. investiti dal
flusso d’acqua vengono protetti mediante angolari in acciaio ancorati al conglomerato a mezzo di
zancature opportunamente disposte lungo lo sviluppo.
Il manufatto è realizzato in cls facciavista ad eccezione di alcune porzioni, le due quinte verso valle,
rivestite in pietra locale. Tale assunzione viene fatta per due motivi:
- conferire al cls la possibilità di realizzare, oltre alla durabilità, l’attrito superficiale (con parziale
dispersione energetica del flusso);
- evitare, a monte, la contrapposizione tra mantellata in pietrame delle scarpate arginali e
paramento in pietra dei muri d’ala, limitando l’impatto visivo correlato ai due rivestimenti.
Per quanto riguarda le scarpate fluviali, si specifica che in prossimità del manufatto, sia a monte che
a valle, le stesse sono protette mediante messa in opera di gabbioni del tipo a scatola, contenenti
ciottoli o pietrame, della larghezza di m 1,00, della lunghezza di m 2,00 ed altezza di m 1,00.
Attraversamento carrabile del Borro Lusignana
Il ponticello carrabile realizzato sul manufatto di regolazione, in corrispondenza dell’attraversamento
arginale, viene provvisto di barriera laterale di sicurezza di classe H2.
La barriera in esame, da apporre su entrambi i lati dell’impalcato, è realizzata con montanti in acciaio
COR-TEN (o Fe510) e traversi in legno, ha una lunghezza di almeno 10,0 m ed è fissata al manufatto
mediante piastre di ancoraggio e relativi tirafondi.
La tipologia individuata è conforme a quanto previsto dal D.M. 18.02.1992 n. 223 e, in particolare, a
quanto prescritto nell’ultimo aggiornamento rappresentato dal D.M. del 21.06.2004; le caratteristiche
prestazionali della barriera corrispondono, altresì, a quanto prescritto nelle norme EN 1317 (recepite
dallo stesso D.M. 21.06.2004).
La barriera di protezione bordo ponte è caratterizzata dai seguenti parametri:
- Livello di contenimento: H2
- Tipo di Vincolo: ancoraggio a mezzo piastra
- Materiale: Legno ed acciaio (COR-TEN o Fe510)
- Massimo ingombro trasversale (compreso piastrame di ancoraggio): 50 cm
Struttura di trattenuta selettiva
A monte della bocca tarata, ad una distanza di circa 13.00 m dall’esterno della stessa, è prevista la
realizzazione di una corona di trattenuta del materiale flottante.
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La corona è costituita da n. 8 pali di diametro esterno 60 cm infissi nel terreno ad interasse di 2.50 m
(luce libera 1.90 m). La testa dei pali è tale da uguagliare la quota della sommità arginale (262.00 m
s.l.m.); l’infissione è protratta nel sottosuolo per almeno 7.0 m (lunghezza totale del singolo palo pari
a 14.00 m).
L’involucro esterno di detti pali è realizzato in acciaio COR-TEN saldato elicoidalmente; il riempimento
è realizzato con cls di classe almeno pari a C25/30.
L’acciaio COR-TEN, già impiegato nella struttura selettiva realizzata sul Torrente Ambra, ha la
peculiarità di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica mediante la formazione di una patina
superficiale compatta passivante, patina costituita dagli ossidi dei suoi elementi di lega.
La pellicola bruna che si va a costituire, variabile di tonalità col passare del tempo, è tale da impedire
il progressivo estendersi della corrosione.
La formazione del film superficiale passivante avviene in presenza di determinate condizioni
ambientali quali:
- esposizione all’atmosfera;
- alternanza di cicli di bagnato-asciutto.
Per quanto riguarda i dettagli costruttivi e le prescrizioni strutturali, vedasi quanto riportato
nell’allegato elaborato grafico Tav. 4e e nella relativa relazione di calcolo.
Scarichi di fondo
Al regredire della piena, le acque invasate vengono restituite al Borro Lusignana mediante tubazione
in polipropilene strutturato DN 600 mm, dotata allo sbocco di portella di non ritorno (valvola a
Clapet).
In sponda sinistra la tubazione di raccolta delle acque è realizzata mediante tubazione in
polipropilene strutturato DN 400 mm; nella tubazione di valle vanno a convogliare anche gli scarichi
derivanti dalla zona posta in sommità alla scarpata (corrugato esistente ø220).
Lo sbocco in alveo è protetto mediante posa in opera di scogliera di pietrame.
Muratura in massi ciclopici
La risagomatura dell’alveo viene effettuata mediante posa in opera di elementi lapidei, sia lungo la
sponda destra che lungo la sponda sinistra del Lusignana.
Il muro è costituito con gli elementi provenienti dalla demolizione del muro ubicato in sponda sinistra
del Lusignana, a ridosso del ponte stradale. Il quantitativo mancante viene reperito da apposita cava.
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Al fine di assicurare durabilità all’opera, i massi che vengono posti in opera non devono essere gelivi,
friabili o dilavabili; essendo l’opera di sostegno a gravità è logico l’utilizzo di materiale con elevato
peso specifico (peso > 2000 kg).
la facciavista è quella del muro a secco; gli spazi vuoti verranno riempiti con materiale di dimensione
inferiore.
Come è possibile desumere dagli elaborati grafici di progetto, gli elementi vengono disposti a strati
sfalsati verso l’interno della scarpata, inclinati a reggipoggio (5°÷7°); il piano d’imposta della
fondazione è ubicato ad almeno -70 cm dal p.d.c.
Scogliera e mantellata di pietrame
Il rivestimento e la difesa delle scarpate spondali viene realizzata a mezzo massi calcarei naturali
provenienti da cave autorizzate di volume non inferiore a 0,2 mc.
Il materiale lapideo, non friabile né gelivo, è libero da impurità, radici, sostanze vegetali, rifiuti, grumi
dannosi di materiale argilloso, materiali gelivi o comunque nocivi ed è costituito soltanto da massi di
cava o, ove sia possibile, da massi di fiume reperiti in alveo, di dimensioni e peso tali da garantire la
stabilità della scogliera
Il fondo dell’alveo, a monte e a valle del manufatto, è protetto da scogliera realizzata mediante massi
naturali di II categoria (peso compreso tra 1.000 e 3.000 kg) posti in opera con spessore medio di
almeno 1.20 m.
La mantellata di pietrame, realizzata sulle porzioni delle scarpate arginali di monte più prossime alla
bocca tarata, è posta in opera con spessore pari ad almeno 30 cm.
Rilevato e viabilità campestre
La realizzazione dell’argine di sbarramento richiede la deviazione della viabilità campestre esistente
di accesso ai fondi ubicati in sinistra del Borro Lusignana; il tratto interessato ha uno sviluppo di circa
120,0. Sul coronamento del rilevato trova collocazione la nuova viabilità campestre, da raccordare
con quella esistente. La viabilità di progetto è costituita da:
- fondazione in misto granulare stabilizzato, spessore 20.0 cm;
- finitura in materiale arido di cava, spessore di 10 cm.
La sede stradale, di larghezza pari a 3,50 m, è dimensionata per consentire il transito dei mezzi
agricoli.
Il rilevato è realizzato in terra, previa bonifica del terreno di fondazione a mezzo scotico del p.d.c. di
almeno 50 cm.
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Accesso dalla S.P. n. 20 del Castagno
L’accesso dalla S.P. n. 20 del Castagno è caratterizzato dai seguenti elementi:
- pavimentazione in cemento lavato (per un tratto di lunghezza pari ad almeno 50,0 m);
- apposizione di barriera laterale con finale ad elemento curvo.
La barriera è realizzata con montanti in acciaio COR-TEN (o Fe510) e traversi in legno; la lunghezza
totale della stessa, da ambo i lati, è di circa 12,0 m.
La tipologia individuata è conforme a quanto previsto dal D.M. 18.02.1992 n. 223 e, in particolare, a
quanto prescritto nell’ultimo aggiornamento rappresentato dal D.M. del 21.06.2004; le caratteristiche
prestazionali della barriera corrispondono, altresì, a quanto prescritto nelle norme EN 1317 (recepite
dallo stesso D.M. 21.06.2004).
La barriera di protezione bordo strada è caratterizzata dai seguenti parametri:
- Livello di contenimento: N2
- Tipo di Vincolo: ancoraggio a mezzo piastra
- Materiale: Legno ed acciaio (COR-TEN o Fe510)
- Massimo ingombro trasversale (compreso piastrame di ancoraggio): 50 cm
Segnaletica stradale
Il progetto prevede l’impiego di opportuna segnaletica, sia verticale che orizzontale; in relazione ad
essa, è necessario accertarne periodicamente lo stato di conservazione e pulizia.
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Parte I
Piano di manutenzione opere idrauliche
1. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IDRAULICHE..................................................................16
Bacino d’invaso...................................................................................................................................... 16
Argini...................................................................................................................................................... 18
Gabbioni................................................................................................................................................. ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.
Scogliere................................................................................................................................................ 20
Mantellata di pietrame........................................................................................................................... 21
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1. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IDRAULICHE Bacino d’invaso
L’efficienza idraulica del bacino deve essere garantita nel tempo attraverso il controllo del fenomeno di interramento, fenomeno determinato dall’incidenza del trasporto solido, soprattutto all’indomani di un evento di piena.
Controlli da effettuare
Evoluzione morfologica del bacino
Descrizione: Controllo del fenomeno di interramento determinato dall’incidenza del trasporto solido.
Modalità d'uso: A vista e/o mediante rilievo topografico di dettaglio.
Frequenza: Biennale
Esecutore: Ditta specializzata
Aspetti ambientali e climatici
Descrizione: Controllo dell’assetto dei fattori naturali, o indotti, influenzanti il fenomeno del trasporto solido all’interno del bacino imbrifero di alimentazione della cassa.
Modalità d'uso: Valutazione temporale delle caratteristiche climatiche regionali, del regime idrologico e delle precipitazioni, dell’assetto del reticolo idrografico naturale ed artificiale, dell’erosione e della stabilità dei versanti, della tipologia e della distribuzione della vegetazione.
Frequenza: Decennale
Esecutore: Ditta specializzata
Alveo Borro Lusignana
Descrizione: Controllo in opera dei parametri assunti in fase di progetto e facenti capo ai coefficienti di scabrezza, alla pendenza longitudinale dell’alveo, alla morfologia delle sezioni, alla distanza tra lo soglia sfiorante ed il fondo dell’alveo.
Modalità d'uso: Valutazione temporale della quota d’imposta della soglia; la posizione della soglia può infatti variare nel tempo, a causa del fenomeno di sfioro che, riducendo la portata in alveo, può determinare variazioni nella dinamica del trasporto solido al fondo e provocare, di conseguenza, la riduzione della quota dello sfioratore.
Frequenza: Annuale
Esecutore: Ditta specializzata
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Manutenzioni da effettuare
Evoluzione morfologica del bacino
Descrizione: Asportazione del materiale sedimentato in eccesso all’interno dell’invaso
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Biennale (ordinaria) - All’indomani di ogni fenomeno di piena o, eventualmente, in seguito ad un significativo incremento dell’apporto solido al fondo, riscontrato in fase di manutenzione ordinaria (straordinaria)
Aspetti ambientali e climatici
Descrizione: Realizzare lavori di sistemazione idraulico forestale e di stabilizzazione dei versanti del bacino imbrifero
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Decennale (ordinaria) - All’indomani di ogni fenomeno di piena (straordinaria)
Alveo Borro Lusignana
Descrizione: Realizzare lavori di decespugliamento e di pulitura dell’alveo
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale (ordinaria) - All’indomani di ogni fenomeno di piena (straordinaria)
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Argini
Nella realizzazione delle scarpate delle arginature oltre alla costipazione del terreno, un ruolo importante è demandato all’attecchimento del manto erboso che su di esse viene seminato; è il manto erboso che ne previene l’erosione pluviale ed è il manto erboso che ne consente il congruo inserimento nel contesto ambientale.
Il buono stato degli argini deve essere mantenuto nel tempo.
Controlli da effettuare
Manto erboso argini
Descrizione: Controllo de visu dell’attecchimento del manto erboso, badando che la vegetazione cespugliosa, arborea o arbustiva, cresciuta spontaneamente, non vada ad ombreggiare il manto erboso messo a dimora impedendone la crescita, indispensabile per la tenuta arginale nel tempo.
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Semestrale
Esecutore: Ditta specializzata
Stabilità degli argini
Descrizione: Controllo de visu della presenza di eventuali tane di topi o animali selvatici, fenditure, sorgive o polle d’acqua. Controllo de visu dell’integrità della viabilità arginale in modo che l’acqua percolante all’interno della stessa non vada ad inficiare la stabilità dei rilevati.
Modalità d'uso: Sopralluogo. In concomitanza dell’evento di piena è fondamentale controllare il comportamento della stabilità dell’argine durante la fase di calo dell’onda di piena, allorché gli strati di terreno rimasti a contatto con l’acqua passano dallo stato saturo ad uno stato sempre meno ricco di umidità. La transizione può dare adito a fenomeni di instabilità del corpo arginale, fenomeni connessi con l’insorgere di lesioni longitudinali inizialmente di minima entità, col tempo sempre più macroscopiche e sempre più dannose.
Frequenza: Annuale (ordinaria) – All’indomani di ogni fenomeno di piena (straordinaria)
Esecutore: Ditta specializzata.
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Manutenzioni da effettuare
Manto erboso argini
Descrizione: Taglio meccanizzato di vegetazione tipo rovaie, canneti e cespugli, all'interno dell'area di laminazione, lungo gli argini della medesima e sulle scarpate di sponda, sia interne che a campagna. Allontanamento delle essenze estirpate dall’area della cassa, onde evitare di incrementare con le stesse la fertilità del suolo
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Semestrale, da realizzare all’inizio della stagione primaverile ed alla fine di quella estiva, prima comunque di entrare nel periodo delle piene
Stabilità degli argini
Descrizione: Reinterro delle tane, stabilizzazione degli argini a mezzo costipamento del corpo centrale e rinfianco delle scarpate. Ripristino a mezzo di misto cava della stabilità della viabilità arginale, in modo che l’acqua piovana non percoli all’interno della stessa
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale (ordinaria) – All’indomani di ogni fenomeno di piena (straordinaria)
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Scogliere
Costituiscono oggetto della presente sezione le zone d’alveo poste a monte della bocca tarata, nei pressi della struttura di trattenuta selettiva, a valle della vasca di dissipazione e in prossimità dello sbocco degli scarichi di fondo; dette zone sono rivestite mediante massi naturali del peso da 300 a 3000 Kg, non gelivi e fortemente resistenti all’abrasione.
Controlli da effettuare
Descrizione: Controllo de visu dell’immersione dei massi e dello stato della cementazione, della pulizia e della funzionalità dell’opera.
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Annuale
Esecutore: Ditta specializzata
Manutenzione da effettuare
Descrizione: Ripristino sede collocazione massi.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale
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Mantellata di pietrame
Costituisce oggetto della presente sezione la porzione di monte della scarpata arginale, ubicata da ambo le parti del manufatto di regolazione, in prossimità della bocca tarata. La mantellata, di spessore pari ad almeno 70 cm, è costituita da massi naturali non gelivi e fortemente resistenti all’abrasione.
Controlli da effettuare
Descrizione: Controllo de visu dell’immersione dei massi e dello stato della cementazione, della pulizia e della funzionalità dell’opera.
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Annuale
Esecutore: Ditta specializzata
Manutenzione da effettuare
Descrizione: Ripristino sede collocazione massi.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale
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Parte II
Piano di manutenzione opere in c.a.ed opere accessorie
1.MANUALE DI MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE................................................ 23
1.1 STRUTTURE DI FONDAZIONE........................................................................................................... 23
Platea.................................................................................................................................................. 23
1.2 STRUTTURE IN ELEVAZIONE............................................................................................................. 25
Pareti sismiche in c.a.......................................................................................................................... 25
Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls........................................................................................... 27
Solaio alveolare.................................................................................................................................. 28
1.3 STRUTTURE SECONDARIE................................................................................................................ 30
Soletta in c.a....................................................................................................................................... 30
scarichi di fondo................................................................................................................................. 32
2.PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE.............................................. 33
2.1 STRUTTURE DI FONDAZIONE............................................................................................................ 33
Platea.................................................................................................................................................. 33
2.2 STRUTTURE IN ELEVAZIONE............................................................................................................. 35
Pareti sismiche in c.a.......................................................................................................................... 35
Pali in acciaio CO-TEN con getto di cls............................................................................................. 37
Solaio alveolare.................................................................................................................................. 38
2.3 STRUTTURE SECONDARIE................................................................................................................ 40
Solette in c.a....................................................................................................................................... 40
Scarichi di fondo................................................................................................................................. 42
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1. MANUALE DI MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE
1.1 Strutture di fondazione Platea
Descrizione: Struttura di fondazione diretta di tipo continuo con sviluppo piano, atta a trasmettere le sollecitazioni statiche e sismiche della sovrastruttura al terreno.
Collocazione: Manufatto di regolazione con vasca di dissipazione. Altezza della platea variabile tra i 50 e i 70 cm.
Rappresentazione Grafica: rif. Tav. 4e del Progetto Esecutivo
Modalità d’uso: Elemento di fondazione progettato per resistere a:
- rotture di taglio lungo superfici di scorrimento nel terreno;
- eccessive variazioni di volume del complesso di terreno interessato;
- cedimenti differenziali nei punti di contatto con il terreno.
Livello minimo delle prestazioni: Resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti da progetto; contrasto all’insorgere di eventuali deformazioni e cedimenti. Caratteristiche dei materiali non inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale. Le strutture di fondazione correttamente eseguite non prevedono alcun tipo di manutenzione.
Tempo vita: 50 anni
Anomalie riscontrabili
Cedimenti
Descrizione: Dissesti uniformi e/o differenziali con manifestazioni di abbassamento del piano di imposta della fondazione.
Cause: Mutamenti delle condizioni del terreno dovuti a cause quali: variazione della falda freatica, mutamenti delle condizioni di carico applicate.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale; riduzione della stabilità a livello globale della struttura; lesioni all'elemento strutturale e/o alla sovrastruttura.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
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Corrosione
Descrizione: Degrado connesso con processo chimico di corrosione delle armature per carbonatazione del di cls o per cloruri, con distacco di copriferro, lesioni e striature di ruggine.
Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Fessurazioni
Descrizione: Degrado superficiale con manifestazione di fessurazioni e crepe.
Cause: Ritiro; cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni.
Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde.
Valutazione: Moderata
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Lesioni
Descrizione: Degrado con manifestazione di rotture ed interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, caratteristiche ed andamento delle stesse ne definiscono l'importanza e il tipo.
Cause: Sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale superiore alla resistenza corrispondente del materiale.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale e del manufatto.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, sottofondazioni locali.
Esecutore: Ditta specializzata
Non perpendicolarità del manufatto
Descrizione: Spostamenti, rotazioni o alterazioni del manufatto rispetto alla posizione statica di normale funzionamento.
Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale e del manufatto.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, georesine, opere di sostegno, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
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1.2 Strutture in elevazione Pareti sismiche in c.a.
Descrizione: Strutture verticali in cemento armato, formate da un volume parallelepipedo di tipo piano con due dimensioni predominanti (lunghezza e larghezza) rispetto alla terza (altezza della sezione), aventi la funzione di trasferire al piano di fondazione le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dai piani della sovrastruttura.
Collocazione: Le opere in esame, necessarie al contenimento del terreno, all’appoggio dell’impalcato nonché all’impedimento delle infiltrazioni all’interno del rilevato arginale, sono collocate su ambo le sponde del Borro Lusignana.
Modalità d'uso: Le pareti sismiche in c.a. sono elementi strutturali portanti progettati per resistere a fenomeni di pressoflessione e taglio nei confronti dei carichi trasmessi dalle varie parti della struttura, soprattutto nei casi di sisma. Inoltre svolgono anche la funzione di delimitazione e protezione degli ambienti interni.
Rappresentazione grafica: Vedi disegni esecutivi allegati (rif. Tavv. 4.d, 4.e del Progetto Esecutivo).
Prestazioni: Resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti da progetto; contrasto all’insorgere di eventuali deformazioni e cedimenti. Caratteristiche dei materiali non inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.
Tempo vita: 50 anni
Anomalie riscontrabili
Alterazione finitura superficiale
Descrizione: Mutamento del livello qualitativo della superficie di calcestruzzo con variazioni cromatiche, formazione di sostanze e/o efflorescenze, presenza di fori e porosità di grandezza e distribuzione irregolare e, in generale, aspetto degradato.
Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali; formazione di bolle d'aria al momento del getto; assenza di adeguato trattamento protettivo.
Effetto: Incremento delle porosità e rugosità della superficie con creazione di cavità fino alla perdita del ricoprimento delle armature metalliche.
Valutazione: Lieve
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, resine e trattamenti specifici.
Esecutore: Utente
Corrosione
Descrizione: Degrado connesso con processo chimico di corrosione delle armature per carbonatazione del di cls o per cloruri, con distacco di copriferro, lesioni e striature di ruggine.
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Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Deposito superficiale
Descrizione: Accumulo di polvere e/o materiali estranei, anche di natura biologica, di spessore e consistenza variabili.
Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali esterni; condizioni termo igrometriche interne dannose; assenza di adeguato trattamento protettivo.
Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e della finitura superficiale dell'elemento strutturale.
Valutazione: Lieve
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, e trattamenti specifici.
Esecutore: Utente
Distacco o erosione
Descrizione: Disgregazione e distacco di parti del materiale dalla superficie dell'elemento strutturale, di forma e spessori irregolari e dimensioni variabili.
Cause: Variazioni di temperatura; penetrazione di acqua; cause esterne.
Effetto: Perdita del ricoprimento delle armature metalliche; ampliamento delle erosioni fino alla creazione di lesioni con perdita di resistenza nell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, trattamenti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
Fessurazioni
Descrizione: Degrado superficiale con comparsa di fessure e crepe dell'elemento strutturale.
Cause: Ritiro, cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni.
Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde.
Valutazione: Moderata
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
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Lesioni
Descrizione: Degrado con manifestazione di rotture ed interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, caratteristiche ed andamento delle stesse ne definiscono l'importanza e il tipo.
Cause: Sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale superiore alla resistenza corrispondente del materiale.
Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, elementi di sostegno.
Esecutore: Ditta specializzata
Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls
Descrizione: Strutture verticali costituite da una camicia in acciaio COR-TEN con getto di cls. Volume parallelepipedo di tipo piano con due dimensioni predominanti (lunghezza e larghezza) rispetto alla terza (altezza della sezione), aventi la funzione di trasferire al piano di fondazione le sollecitazioni statiche e sismiche trasmesse dalle spinte agenti. Le strutture in esame, nel numero di 8, hanno lunghezza totale di 14,0 m e sono infissi nel terreno per una profondità di 7,0 m; la quota superiore è impostata a 262,0 m s.l.m. pari a quella della sommità del rilevato arginale.
Collocazione: Gli elementi in esame sono collocati a monte della bocca tarata del manufatto di regolazione e vanno a costituire la struttura di trattenuta selettiva.
Modalità d'uso: I pali sono elementi strutturali portanti progettati per resistere a fenomeni di pressoflessione e taglio nei confronti dei carichi trasmessi alla struttura dalla spinta idrostatica e dall’eventuale trasporto solido.
Rappresentazione grafica: Vedi disegni esecutivi allegati (rif. Tavv. 4.d, 4.e del Progetto Esecutivo).
Prestazioni: Resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti da progetto; contrasto all’insorgere di eventuali deformazioni e cedimenti. Caratteristiche dei materiali non inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.
L’acciaio COR-TEN è un acciaio caratterizzato da un’elevata resistenza alla corrosione (CORrosion resistance) e da una notevole resistenza meccanica (TENsile strength); la naturale ossidazione del materiale a contatto con l’atmosfera si arresta con il tempo, formando una patina protettiva che non si modifica negli anni a venire. La verniciatura conferisce al materiale un ulteriore margine di resistenza e, di conseguenza, cicli di manutenzione molto diradati nel tempo.
Anomalie riscontrabili
Alterazione finitura superficiale
Descrizione: Mutamento del livello qualitativo della superficie, aspetto degradato.
Cause: Realizzazione non conforme della camicia in acciaio COR-TEN.
Effetto: Lesioni rivestimento superficiale.
Valutazione: Lieve
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Risorse necessarie: Trattamenti specifici.
Esecutore: Ditta Specializzata
Non perpendicolarità del manufatto
Descrizione: Spostamenti, rotazioni o alterazioni del manufatto rispetto alla posizione statica di normale funzionamento.
Cause: Cedimenti; rotture; eventi di natura diversa.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale e del manufatto.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Opere di consolidamento del terreno o della struttura, opere di sostegno, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Solaio alveolare
Descrizione: Struttura orizzontale alveolare prefabbricata, formata da un volume prismatico di tipo piastra con due dimensioni predominanti (lunghezza e larghezza) rispetto alla terza (altezza della sezione), aventi la funzione di trasferire i carichi dei piani della sovrastruttura agli elementi strutturali verticali.
Collocazione: Il solaio alveolare, di spessore 35 cm, va a costituire l’elemento orizzontale dell’impalcato che realizza l’attraversamento tra argine e manufatto di regolazione.
Modalità d'uso: Elemento strutturale portante progettato per resistere a fenomeni di pressoflessione, taglio e torsione nei confronti dei carichi trasmessi dalle sollecitazioni sismiche e dalle sollecitazioni connesse con il transito dei mezzi preposti alla manutenzione dell’argine.
Rappresentazione grafica: Vedi disegni esecutivi allegati (rif. Tavv. 4e del Progetto Esecutivo).
Prestazioni: Resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti da progetto; contrasto all’insorgere di eventuali deformazioni e cedimenti. Caratteristiche dei materiali non inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.
Tempo vita: 50 anni
Anomalie riscontrabili
Alterazione finitura superficiale
Descrizione: Mutamento del livello qualitativo della superficie di calcestruzzo con variazioni cromatiche, formazione di sostanze e/o efflorescenze, presenza di fori e porosità di grandezza e distribuzione irregolare e, in generale, aspetto degradato.
Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali; formazione di bolle d'aria al momento del getto; assenza di adeguato trattamento protettivo.
Effetto: Incremento delle porosità e rugosità della superficie con creazione di cavità fino alla perdita del ricoprimento delle armature metalliche.
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Valutazione: Moderata
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, resine e trattamenti specifici.
Esecutore: Utente
Corrosione
Descrizione: Degrado connesso con processo chimico di corrosione delle armature per carbonatazione del di cls o per cloruri, con distacco di copriferro, lesioni e striature di ruggine.
Cause: Fattori esterni ambientali o climatici; errata realizzazione dell'elemento strutturale e dei getti di calcestruzzo; manutenzione carente; cause accidentali.
Effetto: Riduzione della stabilità dell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine, vernici, malte e trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Deposito superficiale
Descrizione: Accumulo di polvere e/o materiali estranei, anche di natura biologica, di spessore e consistenza variabili.
Cause: Agenti atmosferici e fattori ambientali esterni; condizioni termo igrometriche interne dannose; assenza di adeguato trattamento protettivo.
Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e della finitura dell'elemento strutturale.
Valutazione: Lieve
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, vernici, malte, idrorepellenti, e trattamenti specifici.
Esecutore: Utente
Distacco o erosione
Descrizione: Disgregazione e distacco di parti del materiale dalla superficie dell'elemento strutturale, di forma e spessori irregolari e dimensioni variabili.
Cause: Variazioni di temperatura; penetrazione di acqua; cause esterne.
Effetto: Perdita del ricoprimento delle armature metalliche; ampliamento delle erosioni fino alla creazione di lesioni con perdita di resistenza nell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, trattamenti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
Fessurazioni
Descrizione: Degrado superficiale con comparsa di fessure e crepe dell'elemento strutturale.
Cause: Ritiro, cedimenti strutturali e/o del terreno; mutamenti di carico e/o temperatura; eccessive deformazioni.
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Effetto: Esposizione delle armature agli agenti corrosivi; ampliamento delle fessurazioni stesse con ramificazioni più o meno profonde.
Valutazione: Moderata
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, georesine, malte, macchine di pompaggio a controllo, trattamenti specifici, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Lesioni
Descrizione: Degrado con manifestazione di rotture ed interruzione del tessuto strutturale dell'elemento, caratteristiche ed andamento delle stesse ne definiscono l'importanza e il tipo.
Cause: Sforzo a cui è sottoposto l'elemento strutturale superiore alla resistenza corrispondente del materiale.
Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, malte, rinforzi, opere provvisionali, elementi di sostegno.
Esecutore: Ditta specializzata
1.3 Strutture secondarie Soletta in c.a.
Descrizione: Struttura piana portante orizzontale, avente la funzione di realizzare il piano di calpestio ed il piano di copertura della struttura.
Collocazione: Cappa integrativa del solaio alveolare costituente l’impalcato del manufatto di regolazione in corrispondenza dell’attraversamento arginale; spessore della soletta pari a 20 cm.
Modalità d'uso: La soletta in c.a. è un elemento strutturale progettato per resistere a fenomeni di flessione e taglio nei confronti dei carichi di progetto ad essi applicati, mantenendo livelli accettabili di deformazione.
Rappresentazione grafica: Vedi disegni esecutivi allegati (rif. Tav. 4.e del Progetto Esecutivo).
Prestazioni: Resistenza e stabilità nei confronti dei carichi e delle sollecitazioni come previsti da progetto; contrasto all’insorgere di eventuali deformazioni e cedimenti. Caratteristiche dei materiali non inferiori a quanto stabilito nel progetto strutturale.
Tempo vita: 50 anni
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Anomalie riscontrabili
Deformazioni
Descrizione: Variazioni geometriche e/o morfologiche degli elementi strutturali, con manifestazione di avvallamenti e pendenze anomale atti a comprometterne la planarità.
Cause: Mutamenti di carico e/o eccessivi carichi permanenti; eventuali modifiche dell'assetto geometrico della struttura; variazioni termiche.
Effetto: Perdita della stabilità e della resistenza dell'elemento strutturale con possibili collassi strutturali.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Elementi di rinforzo, sostituzione elementi, attrezzature speciali e manuali, prodotti per il consolidamento, opere provvisionali.
Esecutore: Ditta specializzata
Degrado-distacchi
Descrizione: Deterioramento e degrado delle superfici esterne di finitura dell'elemento strutturale con possibile formazione di scheggiature, sgretolamenti, danneggiamento delle sigillature e distacco del materiale e/o di eventuale strato di intonaco.
Cause: Ammaloramenti; usura; minime sollecitazioni meccaniche esterne; fattori ambientali; infiltrazioni d'acqua.
Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e delle finiture esterne dell'elemento strutturale.
Valutazione: Lieve
Risorse necessarie: Nuovi rivestimenti, malte, attrezzature manuali, prodotti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
Esposizione ferri d'armatura
Descrizione: Distacchi o erosioni di parte dei ricoprimenti di cls con esposizione dei ferri.
Cause: Variazioni di temperatura; penetrazione di acqua; carbonatazione del ricoprimento di calcestruzzo; cause esterne.
Effetto: Esposizione dei ferri di armatura a fenomeni di corrosione per l'azione degli agenti atmosferici; ampliamento delle erosioni fino alla creazione di lesioni con perdita di resistenza nell'elemento strutturale.
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, resine bicomponenti, trattamenti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
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Scarichi di fondo
Descrizione: Struttura realizzata a mezzo tubazione in polipropilene strutturato atta a realizzare la restituzione in alveo delle acque invasate;lo sbocco della tubazione poggia su collare in c.a. ed è dotato di valvola a Clapet.
Il materiale impiegato per le tubazioni è tale da richiedere una scarsa manutenzione e garantire la durevolezza nel tempo (buone caratteristiche meccaniche, ottima resistenza al degrado all’invecchiamento, resistenza all’aggressione degli agenti atmosferici, buona aderenza alla curvatura e resistenza all’abrasione).
Collocazione: Nei punti più bassi dell’area d’invaso, sì da agevolare il convogliamento delle acque esondate ed impedire l’insorgenza di zone di ristagno.
Modalità d'uso: Per tale struttura non è da segnalare alcuna particolare modalità d’uso
Rappresentazione grafica: Vedi disegni esecutivi allegati (rif. Tavv. 4c, 4d del Progetto Esecutivo).
Prestazioni: Restituzione delle acque esondate al Borro Lusignana.
Tempo vita: 20 anni
Anomalie riscontrabili
Occlusioni
Descrizione: Presenza di materiale ingombrante, vegetale o arbustivo, in prossimità della grata di presa.
Cause: Eventi atmosferici di carattere rilevante o eccezionale.
Effetto: Perdita di efficienza in caso di necessità
Valutazione: Grave
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, rimozione ed allontanamento in discarica degli elementi esterni.
Esecutore: Utente
Degrado-distacchi
Descrizione: Deterioramento e degrado delle superfici esterne di finitura dell'elemento di sbocco, con possibile danneggiamento delle sigillature e distacco del materiale.
Cause: Ammaloramenti; usura; minime sollecitazioni meccaniche esterne; fattori ambientali.
Effetto: Degradazione e decadimento dell'aspetto e delle finiture esterne.
Valutazione: Lieve
Risorse necessarie: Attrezzature manuali, prodotti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
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2. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE IN C.A. ED ACCESSORIE
2.1 Strutture di fondazione
Platea
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e delle zone di terreno direttamente interessate dalla stessa.
Modalità d'uso: A vista e/o con l'ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Manutenzioni da effettuare
Consolidamento terreno
Descrizione: Opere e/o procedimenti specifici di consolidamento del terreno da scegliere dopo indagini specifiche e approfondite. Trattamenti di miglioramento della resistenza delle fondazioni anche tramite l'impiego di georesine.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Intervento per anomalie di corrosione
Descrizione: Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Intervento per anomalie di fessurazione
Descrizione: Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite
utilizzo di resine, malte, cemento o vernici.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Realizzazione sottofondazioni
Descrizione: Realizzazione di sottofondazioni locali o globali a sostegno del sistema di fondazione della struttura.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Rinforzo elemento
Descrizione: Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale mediante realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o tramite aumento della sezione resistente dell'elemento strutturale.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Riparazione e ripresa delle lesioni
Descrizione: Interventi di riparazione e di ripristino dell’integrità e della resistenza strutturale tramite impiego di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti; trattamenti da eseguire dopo una approfondita valutazione delle cause e in virtù della stabilizzazione o meno della lesione.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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2.2 Strutture in elevazione
Pareti sismiche in c.a.
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di lesioni o distacchi di materiale. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa.
Modalità d'uso: A vista e/o con l'ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Controllo a vista
Descrizione: Controllo dell'aspetto e del degrado dell'elemento strutturale, della presenza di eventuali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzioni di copriferro o di fessurazioni del calcestruzzo.
Modalità d'uso: A vista.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Utente
Manutenzioni da effettuare
Intervento per anomalie di corrosione
Descrizione: Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Intervento per anomalie di fessurazione
Descrizione: Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Pulitura e rimozione
Descrizione: Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato e/o di sostanze estranee accumulate sulla superficie dell'elemento strutturale mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l'uso di malte, vernici e/o prodotti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Rinforzo elemento
Descrizione: Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale mediante realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o tramite aumento della sezione resistente dell'elemento strutturale.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Riparazione e ripresa delle lesioni
Descrizione: Interventi di riparazione e di ripristino dell’integrità e della resistenza strutturale tramite impiego di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti; trattamenti da eseguire dopo una approfondita valutazione delle cause e in virtù della stabilizzazione o meno della lesione.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di lesioni. Verifica dell'integrità e perpendicolarità della struttura e delle possibili zone di terreno direttamente interessate dalla stessa.
Modalità d'uso: A vista e/o con l'ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Controllo a vista
Descrizione: Controllo dell'aspetto e del degrado dell'elemento strutturale, della presenza di eventuali lesioni ed alterazioni.
Modalità d'uso: A vista.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Utente
Manutenzioni da effettuare
Pulitura e rimozione elementi trasporto solido
Descrizione: Pulitura e rimozione delle sostanze estranee accumulate tra gli elementi strutturali.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Rinforzo elemento
Descrizione: Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale mediante realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o tramite aumento della sezione resistente dell'elemento strutturale.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Solaio alveolare
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della consistenza dell’elemento strutturale e dell’eventuale presenza di lesioni o distacchi di materiale. Verifica dell’integrità e perpendicolarità della struttura e delle zone adiacenti all’elemento strutturale.
Modalità d’uso: A vista e/o con l’ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Controllo a vista
Descrizione: Controllo dell’aspetto e del degrado dell’elemento strutturale, della presenza di eventuali corrosioni dell’acciaio, di locali distacchi o riduzioni di copriferro o di fessurazioni del calcestruzzo.
Modalità d’uso: A vista.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Utente
Manutenzioni da effettuare
Intervento per anomalie di corrosione
Descrizione: Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Intervento per anomalie di fessurazione
Descrizione: Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite utilizzo di resine, malte, cemento o vernici.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Pulitura e rimozione
Descrizione: Pulitura e rimozione del calcestruzzo ammalorato e/o di sostanze estranee accumulate sulla superficie dell’elemento strutturale mediante spazzolature, idrolavaggi o sabbiature a secco. Lavorazioni superficiali specifiche con l’uso di malte, vernici e/o prodotti specifici.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Rinforzo elemento
Descrizione: Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale mediante realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o tramite aumento della sezione resistente dell'elemento strutturale.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Riparazione e ripresa delle lesioni
Descrizione: Interventi di riparazione e di ripristino dell’integrità e della resistenza strutturale tramite impiego di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti; trattamenti da eseguire dopo una approfondita valutazione delle cause e in virtù della stabilizzazione o meno della lesione.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Ripristino configurazione statica
Descrizione: Interventi di consolidamento e di ripristino linearità e/o orizzontalità dell’elemento strutturale deformato, anche mediante l’applicazione di elementi aggiuntivi di sostegno.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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2.3 Strutture secondarie
Solette in c.a.
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della consistenza dell'elemento strutturale e dell'eventuale presenza di lesioni o distacchi di materiale. Verifica del livello deformativo, dell'integrità e orizzontalità dell'elemento strutturale.
Modalità d'uso: A vista e/o con l'ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Controllo a vista
Descrizione: Controllo dell'aspetto e del degrado dell'elemento strutturale, dei suoi rivestimenti e finiture eterne, della presenza di eventuali corrosioni dell'acciaio, di locali distacchi o riduzioni di copriferro e di fessurazioni del calcestruzzo e dei rivestimenti.
Modalità d'uso: A vista.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Utente
Manutenzioni da effettuare
Intervento per anomalie di corrosione
Descrizione: Opere di rimozione delle parti ammalorate e della ruggine. Ripristino dell'armatura metallica corrosa con vernici anticorrosive, malte, trattamenti specifici o anche attraverso l'uso di idonei passivanti per la protezione delle armature. Opere di protezione e/o ricostruzione dei copriferri mancanti.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Intervento per anomalie di fessurazione
Descrizione: Opere di ripristino delle fessure e consolidamento dell'integrità del materiale tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o vernici.
Esecutore: Ditta specializzata
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Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Manutenzione rivestimenti
Descrizione: Sostituzione o riparazione dei rivestimenti ammalorati con utilizzo di materiali ad elevata resistenza all'usura e/o antisdrucciolo. Rimozioni e rifacimenti degli strati di intonaco eventualmente presenti.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Rinforzo elemento
Descrizione: Realizzazione di interventi di rinforzo strutturale dell'elemento mediante la realizzazione di gabbie di armature integrative con getto di malte a ritiro controllato o attraverso l'applicazione di nuovi componenti di rinforzo che aumentino la sezione resistente dell'elemento strutturale.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Riparazione e ripresa delle lesioni
Descrizione: Interventi di riparazione e di ripristino dell'integrità e della resistenza dell'elemento strutturale lesionato tramite l'utilizzo di resine, malte, cemento o altri prodotti specifici, indicati anche per la ricostruzione delle parti di calcestruzzo mancanti. Tali trattamenti saranno eseguiti dopo una approfondita valutazione delle cause del difetto accertato e considerando che la lesione sia stabilizzata o meno.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Ripristino configurazione statica
Descrizione: Interventi di consolidamento e di ripristino planarità e/o orizzontalità dell'elemento strutturale deformato, anche mediante l'applicazione di elementi aggiuntivi di sostegno.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Scarichi di fondo
Controlli da effettuare
Controllo a cura di personale specializzato
Descrizione: Controllo della sezione libera di deflusso e della funzionalità della valvola a clapet. Verifica dell’integrità dei manufatti.
Modalità d’uso: A vista e/o con l’ausilio di strumentazione idonea.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Ditta specializzata
Controllo a vista
Descrizione: Controllo dell’aspetto e del degrado dell’elemento strutturale.
Modalità d’uso: A vista.
Periodo: 1
Frequenza: Anni
Esecutore: Utente
Manutenzioni da effettuare
Rimozione e sostituzione manufatti
Descrizione: Intervento di rimozione, con smaltimento in discarica autorizzata, di eventuali manufatti danneggiati o non funzionanti (valvola a clapet) su cui non è possibile intervenire sul posto mediante riparazione; sostituzione degli stessi mediante elementi di uguale dimensione e natura.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Periodo: 1
Frequenza: Anni
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Parte III
Piano di manutenzione opere stradali ed accessorie
1. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE OPERE STRADALI................................................................. 44
Rilevato stradale e viabilità campestre.................................................................................................. 44
Barriera stradale bordo strada e bordo ponte....................................................................................... 46
Segnaletica stradale............................................................................................................................... 47
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1. PROGRAMMA MANUTENZIONE OPERE STRADALI ED ACCESSORIE
Rilevato stradale e viabilità campestre
Costituisce oggetto della presente sezione il rilevato su cui è impostata la viabilità campestre, viabilità il cui percorso diventa oggetto di deviazione in seguito alla realizzazione dell’argine di sbarramento (rif. Tav. 4m del Progetto Esecutivo).
Il rilevato ha sezione trapezia, è realizzato in terra ed ha uno sviluppo di circa 120, 0 m; all’estremità si raccorda con la situazione attuale a mezzo di tratti in lieve pendenza.
La viabilità di progetto è una sovrastruttura stradale semirigida costituita dai seguenti strati:
− fondazione in misto granulare stabilizzato, spessore 20.0 cm;
− finitura in materiale arido di cava, spessore di 10 cm.
Controlli da effettuare
Manto erboso rilevato
Descrizione: Controllo de visu dell’attecchimento del manto erboso, badando che la vegetazione cespugliosa, arborea o arbustiva, cresciuta spontaneamente, non vada ad ombreggiare il manto erboso messo a dimora impedendone la crescita, indispensabile per la tenuta arginale nel tempo.
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Semestrale
Esecutore: Ditta specializzata
Stabilità del rilevato
Descrizione: Controllo de visu della presenza di eventuali tane di topi o animali selvatici, fenditure, sorgive o polle d’acqua. Controllo de visu dell’integrità della viabilità ubicata in sommità e di eventuali avvallamenti, sì da verificarne la stabilità.
Modalità d'uso: Sopralluogo.
Frequenza: Annuale (ordinaria)
Esecutore: Ditta specializzata
Finitura stradale
Descrizione: Controllo de visu della presenza di eventuali dissesti o avvallamenti, perdita di materiale.
Modalità d'uso: Sopralluogo.
Frequenza: Annuale (ordinaria)
Esecutore: Ditta specializzata.
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Manutenzione da effettuare
Manto erboso rilevato
Descrizione: Taglio meccanizzato di vegetazione tipo rovaie, canneti e cespugli, all'interno dell'area di laminazione, lungo gli argini della medesima e sulle scarpate di sponda, sia interne che a campagna.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Semestrale
Stabilità del rilevato
Descrizione: Reinterro delle tane, stabilizzazione del rilevato a mezzo costipamento del corpo centrale e rinfianco delle scarpate. Ripristino a mezzo di misto cava della stabilità della viabilità campestre, in modo che l’acqua piovana non percoli all’interno della stessa
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale (ordinaria)
Finitura stradale
Descrizione: Ripristino a mezzo di misto cava della stabilità della viabilità campestre
Esecutore: Ditta specializzata.
Requisiti: -
Frequenza: Annuale (ordinaria)
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Barriera stradale bordo strada e bordo ponte
Costituisce oggetto della presente sezione la barriera stradale collocata in prossimità dello svincolo con la S.P. n. 20 del Castagno e sull’impalcato del manufatto di regolazione, in corrispondenza dell’attraversamento sul Lusignana (rif. Tav 4d del Progetto Esecutivo)
La barriera, certificata ed omologata ai sensi del D.M. del 21.06.2004 e delle norme EN 1317, è realizzata in legno ed acciaio (COR-TEN o Fe510) ed è in grado di resistere agli eventuali urti prodotti dai mezzi per la manutenzione.
Il dispositivo di sicurezza stradale è di classe N1
Controlli da effettuare
Descrizione: Controllo de visu di variazioni geometriche e/o morfologiche degli elementi strutturali, con manifestazione di eventuali cedimenti anomali atti a comprometterne la stabilità
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Semestrale
Esecutore: Utente
Manutenzione da effettuare
Descrizione: Rimozione e sostituzione degli elementi danneggiati.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Semestrale
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Segnaletica stradale
Costituisce oggetto della presente sezione la segnaletica orizzontale e quella verticale dislocata lungo il perimetro esterno della cassa di espansione.
Parimenti, è prevista sulla pavimentazione stradale l’esecuzione di strisce e simboli segnaletici orizzontali, realizzate con vernice rifrangente di colore bianco o giallo compreso ogni onere per il tracciamento e la pulizia del piano di posa.
Controlli da effettuare
Descrizione: Controllo de visu di variazioni geometriche e/o morfologiche degli elementi strutturali, con manifestazione di eventuali cedimenti anomali atti a comprometterne la stabilità. Conformità del segnale ad eventuali aggiornamenti e modifiche del Codice della Strada
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Semestrale
Esecutore: Utente
Manutenzione da effettuare
Descrizione: Rimozione e sostituzione degli elementi danneggiati. Aggiornamento degli stessi in relazione ad eventuali modifiche del Codice della Strada.
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale
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Schermatura arborea
Costituisce oggetto della presente sezione il filare costituito da esemplari di Populus Nygra, varietà Italica (Pioppo Cipressino) da impiantare ai piedi dell’argine di sbarramento, sul solo lato di valle
Controlli da effettuare
Descrizione: Controllo de visu dell’attecchimento e delle condizioni delle piante.
Modalità d'uso: Sopralluogo
Frequenza: Semestrale
Esecutore: Utente
Manutenzione da effettuare
Descrizione: Cura degli esemplari malati, rimozione di quelli morti con sostituzione di esemplari della stessa specie (nello stesso numero).
Esecutore: Ditta specializzata
Requisiti: -
Frequenza: Annuale
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Schede di manutenzione
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE................................................................................... 50 Oggetto: Opere in c.a. 50
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE................................................................................... 51 Oggetto: Rivestimento in pietra locale 51
SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE................................................................................... 52 Oggetto: Barriera di sicurezza bordo ponte 52
SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE.............................................................................................. 53 Oggetto: Opere in c.a. 53
SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE.............................................................................................. 54 Oggetto: Rivestimento in pietra locale 54
SCHEDA STRUTTURA DI TRATTENUTA SELETTIVA................................................................... 55 Oggetto: Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls 55
SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO.......................................................................................... 56 Oggetto: Rilevato in terra 56
SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO.......................................................................................... 57 Oggetto: Mantellata in pietrame 57
SCHEDA MANUTENZIONE ALVEO............................................................................................... 58 Oggetto: Scogliera 58
SCHEDA MANUTENZIONE ALVEO...............................................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
Oggetto: Gabbioni Errore. Il segnalibro non è definito.
SCHEDA SCARICHI DI FONDO..................................................................................................... 59 Oggetto: Opere di derivazione e captazione 59
SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine)................................................................................. 60 Oggetto: Finitura viabilità 60
SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine)................................................................................. 61 Oggetto: Barriera di sicurezza bordo strada – Barriera di regolazione del transito 61
SCHEDA VIABILITÀ (al piede dell’argine)...................................................................................... 62 Oggetto: Finitura viabilità 62
SCHEDA RILEVATO VIABILITÀ CAMPESTRE............................................................................... 63 Oggetto: Rilevato in terra e viabilità 63
SCHEDA SEGNALETICA STRADALE............................................................................................ 64 Oggetto: Segnaletica stradale verticale ed orizzontale 64
SCHEDA ALBERATURE................................................................................................................. 65 Oggetto: Schermatura arginale lato valle 65
SCHEDA AGGIUNTIVA PER ULTERIORI INTERVENTI.................................................................. 66 Oggetto: 66
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SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE
Oggetto: Opere in c.a.
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto in c.a. (analisi del degrado, stato del copriferro, allineamento dei setti, stabilità delle fondazioni, ecc.).
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
Firma Incaricato Amministrazione
Comunale Note
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SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE
Oggetto: Rivestimento in pietra locale
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’integrità e della pulizia del rivestimento; ripristino e pulizia superficiale.
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione d’intervento
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
Firma Incaricato Amministrazione
Comunale Note
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SCHEDA MANUFATTO DI REGOLAZIONE
Oggetto: Barriera di sicurezza bordo ponte
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto (analisi del degrado e di eventuali danneggiamenti per urti, stabilità dell’ancoraggio, ecc.).
Frequenza:
Semestrale – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
Firma Incaricato Amministrazione
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SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE
Oggetto: Opere in c.a.
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto in c.a. (analisi del degrado, stato del copriferro, allineamento dei setti, stabilità delle fondazioni, ecc.).
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA VASCA DI DISSIPAZIONE
Oggetto: Rivestimento in pietra locale
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’integrità e della pulizia del rivestimento; ripristino e pulizia superficiale.
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione d’intervento
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
Firma Incaricato Amministrazione
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SCHEDA STRUTTURA DI TRATTENUTA SELETTIVA
Oggetto: Pali in acciaio COR-TEN con getto di cls
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto (perpendicolarità dei pali, stabilità dell’infissione nel terreno, ecc.).
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO
Oggetto: Rilevato in terra
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’integrità dei corpi arginali in termini di assenza di tane, fenditure del terreno, sorgive o polle d’acqua, lesioni della viabilità arginale. Verifica dell’attecchimento erboso. Ripristino delle scarpate e della viabilità di coronamento
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA ARGINE DI SBARRAMENTO
Oggetto: Mantellata in pietrame
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’integrità del rivestimento lapideo. Ripristino e consolidamento degli elementi di rivestimento
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA MANUTENZIONE ALVEO
Oggetto: Scogliera
Tipologia di manutenzione:
Verifica immersione massi, pulizia e funzionalità dell’opera; ripristino sede di collocazione, rimozione elementi (piante, elementi di trasporto solido, ecc.).
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA SCARICHI DI FONDO
Oggetto: Opere di derivazione e captazione
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto in c.a. e della griglia di presa; verifica della funzionalità della tubazione e della valvola a Clapet. Ripristino e sostituzione dei manufatti o di parti di essi
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine)
Oggetto: Finitura viabilità
Tipologia di manutenzione:
Verifica della pulizia e dell’integrità del manto di finitura, verifica assenza di eventuali dissesti o avvallamenti. Ripristino sede stradale.
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA VIABILITÀ (in sommità dell’argine)
Oggetto: Barriera di sicurezza bordo strada – Barriera di regolazione del transito
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità del manufatto (analisi del degrado e di eventuali danneggiamenti per urti, stabilità dell’ancoraggio, ecc.).
Frequenza:
Semestrale – Ad ogni segnalazione di guasto
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SCHEDA VIABILITÀ (al piede dell’argine)
Oggetto: Finitura viabilità
Tipologia di manutenzione:
Verifica della pulizia e dell’integrità del manto di finitura, verifica assenza di eventuali dissesti o avvallamenti. Ripristino sede stradale.
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
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SCHEDA RILEVATO VIABILITÀ CAMPESTRE
Oggetto: Rilevato in terra e viabilità
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’integrità dei corpi arginali in termini di assenza di tane, fenditure del terreno, sorgive o polle d’acqua, lesioni della viabilità arginale. Verifica dell’attecchimento erboso. Ripristino delle scarpate e della viabilità campestre
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione di guasto
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA SEGNALETICA STRADALE
Oggetto: Segnaletica stradale orizzontale e verticale
Tipologia di manutenzione:
Verifica stabilità ed integrità degli elementi della segnaletica verticale ed orizzontale (danneggiamenti, usura, visibilità degli stessi). Ripristino segnaletica ed aggiornamento in caso di modifica del Codice della Strada
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni segnalazione d’intervento
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
Firma Incaricato Amministrazione
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SCHEDA ALBERATURE
Oggetto: Schermatura arginale lato valle
Tipologia di manutenzione:
Verifica dell’attecchimento e crescita degli esemplari di Populus Nygra, varietà Italica. Eventuale impianto di nuovi elementi (della stessa specie)
Frequenza:
Ogni anno – Ad ogni eventuale segnalazione d’intervento
REGISTRAZIONE INTERVENTI
Data Tipo di intervento Timbro e firma Ditta incaricata
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SCHEDA AGGIUNTIVA PER ULTERIORI INTERVENTI
Oggetto: ________________________
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Frequenza:
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SCHEDA AGGIUNTIVA PER ULTERIORI INTERVENTI
Oggetto: ________________________
Tipologia di manutenzione:
Frequenza:
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