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Rev.1 del 31.03.2016 1 Azienda Avicola Iacovo Società agricola a rl PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO Committente: Avicola Iacovo Società Agricola a r.l Elaborato da:Dott. Cosimo Massaro Bari 31.03.2016

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Rev.1 del 31.03.2016

1

Azienda Avicola Iacovo

Società agricola a rl

PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

Committente: Avicola Iacovo Società Agricola a r.l

Elaborato da:Dott. Cosimo Massaro

Bari 31.03.2016

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PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO

Premessa

Il presente Piano di Monitoraggio e Controllo è stato predisposto seguendo le Linee

GUIDA per l’identificazione delle BAT pubblicate in G.U del 31.05.07 cat. IPPC 6.6

allegato al d.leg.vo 372/99 art.3 comma 2.

Inoltre il presente Piano di Monitoraggio e Controllo è conforme alle indicazioni della

Linea Guida in materia di “Sistemi di Monitoraggio” che costituisce l’Allegato II del

Decreto 31 gennaio 2005 recante “Emanazione di linee guida per l'individuazione e

l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell'allegato I

del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372”

(Gazzetta Ufficiale N. 135 del 13 Giugno 2005,).

Con la redazione del presente documento l’azienda puntualizza che oltre alla

funzione di verifica di conformità dell’esercizio dell’impianto , anche di:

verifica di buona gestione dell’impianto

verifica delle BAT adottate.

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Accesso ai punti di campionamento

La Iacovo garantisce sempre accessi permanenti e sicuri a tutti i punti di verifica,

campionamento e monitoraggio presenti nel piano.

Tempi di monitoraggio

Circa i prelievi per il monitoraggio nei capannoni e all’esterno degli stessi sono stati

condotti tenendo presente la rappresentatività del campione:

esterno del capannone 60 min per un totale di 1000 l di aria.

Le misurazioni saranno attuate secondo il metodo riportato nei certificati allegati.

Gestione dell’incertezza della misura

Per la gestione delle incertezze del dato La Iacovo ha predisposto, unitamente al

Chimico (laboratorio esterno) che opererà per la definizione del monitoraggio, un

programma che tenga conto delle incertezze di natura metodologica, e quindi

attuare i prelievi sempre, per quanto possibile, attraverso l’utilizzo degli stessi

strumenti di prelievo e misura, assicurandone la corretta taratura e funzione.

Il responsabile del monitoraggio e controllo assicurerà che le condizione meteo-

climatiche di prelievo siano quanto più possibili simili almeno per quanto attiene al

monitoraggio nelle aree esterne ai capannoni. La Iacovo non ha un sistema di

misura in continuo delle emissioni e quindi ha delegato al (laboratorio esterno) tale

funzione. Fermo restando che la qualità del monitoraggio resta a carico del gestore

della Iacovo.

Acquisizione validazione dati ed elaborazione

Circa i dati provenienti dal monitoraggio delle temperature all’interno dei capannoni ,

questi sono registrati su pc in formato Excel e quindi salvati su file dedicato.

Per quanto attiene i risultati del monitoraggio dell’aria saranno registrati, ordinati per

parametro, conservati e trasmessi agli enti preposti secondo una cadenza stabilita

dalle autorità competente.

Obbligo esecuzione del piano

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Il gestore si impegna annualmente a compilare il presente PdMeC e a presentarlo

all’ARPA Bari eseguendo tutte le misure, verifiche manutenzioni secondo quanto

riportato nel piano di monitoraggio e controllo.

STRUTTURA DEL PIANO DI MONITORAGGIO E CONTROLLO: aspetti

GENERALI

L’autocontrollo delle emissioni è la componente principale del piano di controllo

dell’impianto e quindi del più complessivo sistema di gestione ambientale di

un’attività IPPC che, sotto la responsabilità del Gestore dell’impianto, assicura, nelle

diverse fasi di vita di un impianto stesso, un efficace monitoraggio degli aspetti

ambientali dell’attività quali le emissioni nell’ambiente (emissioni in atmosfera,

scarichi idrici, smaltimento rifiuti e consumo di risorse naturali).

Il monitoraggio delle emissioni della Avicola Iacovo è costituita dalla combinazione

di:

misure discontinue (periodiche ripetute sistematicamente);

stime basate su calcoli o altri algoritmi basati su parametri operativi del processo

produttivo.

Il documento che segue è strutturato in tre sezioni che rispecchiano le tre principali

tematiche da monitorare all’interno dell’azienda. La sezione 1 permette di descrivere

schematicamente tutte le componenti ambientali che entrano in gioco nei processi

gestiti dall’impianto in esame: Il paragrafo 1.1 va ad elencare e quantificare tutte le

materie prime che entrano nel ciclo produttivo dell’azienda e i prodotti che ne

derivano, mentre nei paragrafi 2, 1.3, 1.4 si vanno ad affrontare gli

approvvigionamenti da fonti naturali ed energetiche (acqua, energia e combustibili)

che l’azienda deve utilizzare; nei paragrafi 2.1, 2.2, 2.3 si vanno a identificare

qualitativamente e quantitativamente le emissioni di inquinanti in aria e la

produzione di inquinamento acustico e rifiuti. La sezione 3 invece va a focalizzare

l’attenzione su tutti quei fattori di gestione dell’impianto che di fatto sono inscindibili

dal processo produttivo e dall’inquinamento prodotto, facendo un’analisi accurata

delle fasi critiche dell’impianto, degli interventi di manutenzione ordinaria e

sull’esistenza di aree di stoccaggio presenti nell’ambito aziendale. La sezione 4,

infine, elenca gli indicatori di pressione monitorati (indicatori di performance

ambientale).

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1 – COMPONENTI AMBIENTALI

1.1 - Consumo materie prime

La tabella del paragrafo 1.1 elenca tutte le materie prime che entrano nel ciclo

produttivo. Nel caso di un allevamento si tratta soprattutto di animali allevati

(pollame) e del mangime che è somministrato agli stessi. La composizione del

mangime somministrato ai capi può avere un importante ruolo sull’impatto

ambientale soprattutto per il contenuto di fosforo e azoto.

Per quanto riguarda la frequenza di autocontrollo delle materie prime l’azienda può

produrre documentazione mensile circa l’acquisto delle granaglie in arrivo.

L’azienda effettua un monitoraggio giornaliero del consumo di mangime su supporto

informatico.

I dati richiesti per la comunicazione agli enti preposti sono già in possesso

dell’azienda (fatture, bollette, contatori) oltre a (registri fiscali e/o sanitari). Per i dati

indicati nelle tabelle 1.1.1., 1.1.2., 1.1.3 (tonnellate all’anno di mangime o capi

all’anno allevati) si propone la comunicazione del dato su base annuale.

L’azienda conserva le fatture d’acquisto e i cartellini allegati ai mangimi con

relativa composizione.

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Tabella 1.1.1 - Materie prime

Denominazione

Modali

stoccag

gio

Fase di

utilizzo

UM

Frequenza

autocontrollo Fonte dato

Capi di bestiame

(pollame..) Stabulazione Unità

Alla ricezione/

inizio ciclo

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Aliment

i Mangimi Silos,

Alimentazion

e

t/ann

o Alla ricezione

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Tabella 1.1.2 - Prodotti finiti

Stabulazione

Galline

Capi venduti Unità Unità Alla partenza

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Peso kg Kg/anno annuale

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Numeri cicli Numero

cicli /anno annuale

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Durata ciclo 14 mesi Fine ciclo

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Uova Numero/ann

o annuale

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Capi deceduti Capi Unità Unità/anno Alla morte

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

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Peso kg Kg/anno Alla morte

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

Reflui palabili mc annuale

Contabilità aziendale /

registro a scelta del

gestore/autocertificazio

ne

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1.2 - Consumo risorse idriche

La razionalizzazione dell’uso della risorsa acqua avviene attuando in azienda le

migliori pratiche di allevamento quali le tipologie di abbeveraggio adottate. Verrà

monitorata sia la qualità dell’acqua che la quantità consumata La quantificazione dei

consumi viene monitorata grazie alla lettura da contatore o conta litri, dal pozzo

autorizzato.

Tabella 1.2.1 –Consumo Risorse idriche

Tipologia di

approvvigionamento Fase di utilizzo UM

Frequenza

autocontrollo Fonte del dato

Acqua di falda (pozzo) Stabulazione,

alimentazione - Annuale Rapporto di prova

Acqua di falda (pozzo) Stabulazione,

alimentazione mc/a frequenza mensile Contatore

Acqua di falda (pozzo) Lavaggio

capannoni mc/a Frequenza annuale stimato

AQP

Servizi igienici

e lavaggio

capannoni di

selezione e

imballaggio

mc/a frequenza mensile Fatture aqp

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Tabella 1.2.1 – controllo acque di prima pioggia immessi nel suolo per subirrigazione

Operazioni Frequenza

autocontrollo Fonte del dato

Ispezione delle griglie e

dei pozzetti mensile Registro Annuale

Pulizia dei condotti

Con l’ausilio di latte di

calce

frequenza mensile Registro Annuale

Smaltimento degli oli e

grassi Periodico

Fatture

Smaltimento fanghi e

sabbie Periodico fatture

Conformità alla tab 4

dell’all. 5 alla parte III

del 152/06

Rispondenza delle

“sostanze

incompatibili”

Annuale Rapporto di prova

1.3 - Consumo energia La Iacovo ha installato su 2 capannoni O, P pannelli fotovoltaici al fine di attuare un

programma di sostenibilità energetica dell’impianto. Tale installazione permette alla

Iacovo quasi autonomia energetica.

I consumi e la produzione di energia elettrica sarà monitorata con frequenza di

mensile sia per quanto attiene l’energia prodotta che l’energia prelevata per

autoconsumo che quella acquistata . Come per i consumi idrici nel report saranno

indicate tutte le misurazioni effettuate secondo la frequenza dell’autocontrollo sia su

materiale cartaceo che digitale.

Tabella 1.3.1 – Energia

Descrizione Tipologia UM Frequenza

autocontrollo Fonte del dato

Energia prodotta da

fotovoltaico Energia elettrica MWh/a mensile Contatore/fatture

Energia prelevata

per autoconsumo

Energia elettrica MWh/a mensile Contatore/fatture

Energia acquistata Energia elettrica MWh/a mensile

Contatore/fatture

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1.4 - Combustibili Tabella 1.4.1 - Combustibili

Tipologia UM Frequenza

autocontrollo Fonte del dato

Gasolio l/a annuale Bolle di consegna

2 EMISSIONI

2.1 – Emissioni in atmosfera

Le emissioni in atmosfera monitorate dalla Iacovo riguardano quelle diffuse non

avendo nessuna emissione di tipo puntuale o convogliata, secondo le indicazioni

più appropriate per una corretta gestione dell’impianto e per un controllo ambientale

significativo.

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Tabella 2.1.1 - Punti di emissione diffuse)

Punto di

emissione

Provenienza (impianto/reparto)

Vedi planimetria allegata

Durata emissione

h/giorno

Durata emissione

giorni/anno

Ed1 Capannone Q 24 h/g 365

Ed2 Capannone P 24 h/g 365

Ed3 Capannone O 24 h/g 365

Ed4 Concimaia (Capannone M) 24 h/g 365

La Iacovo ha attuato un piano di monitoraggio delle emissione diffuse; in particolare

sono state monitorate le aree adiacenti ai capannoni di stabulazione oltre che alle

aree di stoccaggio della pollina.

Per quanto riguarda le stime dell’Ammoniaca, la quale rappresenta il fattore più

significativo delle emissioni, anche dal pdv odorifero, possiamo stimare che

annualmente la Iacovo rispetto ai capi presenti produce, tenendo conto della

tipologia di stabulazione attuata e di stoccaggio della pollina in platea

impermeabilizzata e coperta, una quantità di ammoniaca pari a:

1. durante la stabulazione 0,05 Kg/capo*anno

2. nel corso dello stoccaggio 0,06 Kg/capo*anno;

3. durante lo spandimento su suolo 0,04 Kg/capo*anno

Tali dati sono forniti dalla letteratura di riferimento e dalle Linee Guida MTD

Allevamenti emanate dal Ministero dell’Ambiente.

Viste le quantità riscontrate si può affermare che l’impatto odorifero sia circoscritto

nelle immediate vicinanze dell’impianto (non oltre 100 m) nelle peggiori condizioni

(in estate e con ventosità sostenuta). Di seguito sono rappresentati gli areali a 100

m, 500 m e 1000 metri da cui si evince l’assenza totale di insediamenti e quindi non

generando fastidi e impatti odoriferi.

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Areale a 100 metri

Areale a 500 metri

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Areale a 1000 metri

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Tabella 2.1.2 - Inquinanti monitorati

Sigla punti di

emissione Origine

Inquinanti

emessi

Parametri

determinati

Valori limite

D.L.152/2006

Metodo

Frequenza di

autocontrollo

mg/Nm3

g/h

Emissioni

diffuse

1.Esterno

cap. Q lato

nord

2.Esterno

cap. Q lato

sud

3.Esterno

cap. P

4.Esterno

cap. O

5.Esterno

cap.

stoccaggio

pollina

stabulazion

e

PM 10

Limiti TWA

ACGIH

3

UNI-EN

12431-01

annuale

Polveri Totali

Limiti TWA

ACGIH

10

UNICHIM

285

annuale

Anidride

Carbonica /

Stumental

e

annuale

Metano / Stumental

e

annuale

Protossido di

Azoto /

UNICHIM

544

annuale

Acido

solfidrico Soglia olfattiva

0,0004 ppm

L. R. Puglia 16

aprile 2015, n. 23

0,2

EPA 216

annuale

Ammoniaca Soglia olfattiva

1,5 ppm

L. R. Puglia 16

aprile 2015, n. 23

35

NIOSH

6015

annuale

Soglia olfattiva

0,08 ppm

Ac. Propionico

Limiti TWA

ACGIH

30

UNICHIM

652

annuale

Soglia olfattiva

0,01 ppm

Ac. Butanoico/

Butirrico

/ UNICHIM

652

annuale

Vedi Certificati di prova allegati

Di seguito la Iacovo propone una scheda di monitoraggio da compilare semestralmente a cura del gestore o tecnico incaricato ove venga indicato il punto di emissione oltre alla tipologia di sostanza odorifera secondo lo schema seguente. Scheda controllo semestrale sostanze odorifere

Molecola

odorifera

Locale

sorgente

Capannone O

Capannone P

Capannone Q

Capannone M

Intensità e

direzione del

vento

Calma

Moderato

Forte

Intensità

odorifera

Bassa

Media

alta

Persistenza

Trascurabile

Media

intensa

Area di

percezione

Locale (10m)

100 m

500 m

Ammoniaca

NH3

Acido

Solfidrico

H2S

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2.2 – Rumore

2.2.1 - Rumore, sorgenti

La matrice rumore è trascurabile nella maggior parte degli allevamenti. L’azienda

comunque ha prodotto certificato di valutazione Rischi dei lavoratori esposti al

rumore da cui si evince l’assoluta di inquinamento acustico, redatto in conformità

alla legge quadro sull’inquinamento acustico di cui si allega copia compreso

precisazioni richieste circa la significatività dei dati (che si allega in copia).

Si precisa che la valutazione di impatto acustico è stata redatta da tecnico

competente secondo quanto previsto dall’art. 8 della legge n. 447/95.

Le comunicazioni e i formati excel saranno predisposti secondo la seguente tabella:

Tabella 2.2.1 Rumore, sorgenti

Sorgente

prevalente

Parametro Tipo di

determi

nazione

Unità di

misura

Metodica Descrizione

punto di

misura

Frequenz

a

autocontr

ollo

Bodalità

di

riferime

nto

Reporting

Per ogni

punto di

misura

Livello di

emissione e

immissione

Campio

nament

o

disconti

nuo

DB(A) Rif.D.

l.vo 195

10/04/20

06

1)Capannone

pollastre

2)Capannone

allevamento

3)Capannone

imballaggio

biennale Norm.

Vig.

biennale

allegato alla relazione tecnica

2.3 – Rifiuti

L’azienda registra, per obbligo di legge, i rifiuti prodotti e trasportati dal registro di

carico e scarico e formulario. La gestione degli stessi avviene con scrupolosa

attenzione sia nella differenziazione delle varie frazioni merceologiche che nello

stoccaggio temporaneo utilizzando spazi e contenitori dedicati per ogni codice CER.

Nelle tabelle in basso, 1.7.1 e 1.7.2, sono indicati le tipologie di rifiuti pericolosi e

non pericolosi prodotti nell’allevamento.

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Tabella 1.7.1 – Rifiuti pericolosi

Rifiuti

(codice CER)

Descrizion

e

Modalità

stoccaggio

Destinazion

e (R/D) Fonte del dato

Rifiuti da ufficio

(080318)

Cartucce

toner ecc..

Contenitor

i forniti

dall’aziend

a

convenzio

nata per il

ritiro

D formulari

Imballaggi

contenenti sostanze

pericolose (150110*)

Boccette in

vetro

contenenti

farmaci

Big-bags D formulario

assorbenti, materiali

filtranti

(150202*)

Stracci ecc. contenitori D formulario

Galline morte**

(180202) -

Contenitor

i in frigo D Formulari

RSA

(200121) solidi

Aree

dedicate D Formulari

Tabella 1.7.2– Rifiuti non pericolosi

Rifiuti Descrizion

e

Modalità

stoccaggi

o

Destinazione

(R/D) Modalità di registrazione

Imballaggi in plastica

(150102) film

contenitor

i R.. Formulari

Plastica

(170203) varia

contenitor

i R Formulari

Imballaggi Carta e

cartoni

(150101)

imballaggi box R Formulari

Imballaggi in

materiali misti

(150106)

cartoni

contenitor

i

R.. Formulari

ferro e acciaio

(170405)

sfuso Area

dedicata R Formulari

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soluzioni acquose di

scarto

(161002)

liquido Vasche

interrate D Formulari

Fanghi fosse settiche

(200304)

semipalabil

e

Vasche

interrate D Formulari

Uova rotte**

(020203)

Mat. cat.3- Contenito

ri in frigo R certificazioni

Pollina** Reflui

palabili

Capannon

e di

stoccaggi

o Platea

R(spandimento)

Certificazioni

e rapporto di prova

qualità della pollina

** non è considerato come rifiuto ma come sottoprodotto.

3 - GESTIONE DELL’IMPIANTO

3.1 - Controllo fasi critiche, manutenzioni, depositi

La gestione dell’impianto viene ad essere un momento di importanza fondamentale

per la valutazione di aspetti ambientali significativi sui quali siano stati fissati

obbiettivi di qualità ambientale. Nel settore particolare degli allevamenti, dove molto

spesso risulta difficile un controllo analitico approfondito per gran parte dei

parametri, la fase del controllo di gestione ed un adeguato confronto con le BAT,

diventa di fondamentale importanza per garantire il contenimento delle emissioni

nell’ambiente.

A tal proposito la Iacovo attua procedure, controlli e monitoraggi volti alla verifica e

al mantenimento di un livello di efficienza adeguato in merito alle tecniche di

contenimento delle emissioni sull’ambiente. In particolare l'azienda opera

prevalentemente la sua sorveglianza e monitoraggio nel contenimento delle

emissioni diffuse come specificato nella relazione generale. In particolare l’azienda

attua le Bat nel punto critico di gestione degli allevamenti: le deiezioni animali.

In basso sono indicati i parametri che l’azienda si impegna ad effettuare per il

controllo delle fasi del processo.

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3.1.0 Scheda gestione della pollina

Giorno e ora di

prelievo dai

capannoni di

stabulazione e

conferimento in

capannone M

Anomalie durante il

trasferimento in

concimaia

(capannone M)

Registrazione

data del

rivoltamento dei

cumuli di pollina

nel capannone M

Registrazione data

uscita della pollina per

lo spandimento secondo

PUA

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19

Tabella 3.1.1 - Sistemi di controllo delle fasi critiche del processo

Fase/attività Criticità Parametro di

esercizio UM

Frequenza

autocontrollo Fonte del dato

Stabulazione mortalità n. per ciclo unità annuale Registro

1-2Stabulazione gestione

pollina

n. di

allontanamento

dall’azienda

m3

Annuale, della

pollina

allontanata

dall’allevamento

Registro/DdT

1-2Stabulazione gestione

pollina

Verifica

funzionalità

nastri di

trasporto della

pollina

- Giornaliero a

vista

Quaderno aziendale

delle anomalie

1-2Stabulazione

Gestione

dell’illuminazione

Interna ai

capannoni

Verifica

funzionalità

timer di

accensione

. mensile

Quaderno aziendale

delle anomalie

1-2Stabulazione Gestione ventole

di areazione

Verifica

funzionalità

timer di

accensione

- mensile

Quaderno aziendale

delle anomalie

1-2Stabulazione

Alimentazione

Eccessivo o

ridotto consumo tonnellate t trimestrale Registro degli acquisti

1-2Stabulazione

Abbeveratoi

Ugelli di

erogazione acqua

Verifica delle

pressioni di

erogazione

l/g giornaliero Quaderno aziendale

delle anomalie

1-2Stabulazione

mangiatoie

distributori

mangime

Verifica Corretta

distribuzione g/g giornaliero

Quaderno aziendale

delle anomalie

Piano di manutenzione programmata dell’ impianto di trasporto del mangime

dai silos alle mangiatoie

La Iacovo ha predisposto un piano annuale di manutenzione dell’impianto di

trasferimento del mangime dai Silos ai capannoni di allevamento.

Il sistema consiste in un tubo in acciaio al cui interno si muove una catena che

trasporta il mangime.

La frequenza di manutenzione attuata è sia annuale (straordinaria) che mensile

(ordinaria) quella straordinaria consiste nella verifica di:

screpolature, fenditure, abrasioni, scollamenti della struttura portante:

verifica e pulizia nei punti a gomito;

eventuale sostituzione della catena o parti di essa.

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Per quanto attiene invece i controlli ordinari, la attua sia controlli diretti

mensilmente che indiretti giornalieri secondo un riscontro di partenza dal silos

all’arrivo nei capannoni del mangime dagli addetti al capannone di allevamento.

Circa i controlli diretti sono previsti programmi mensili atti a verificare eventuali

anomalie lungo il tragitto delle tubazioni in acciaio.

perdite evidenziata con formazione di polvere;

controllo delle tenute e dei sostegni orizzontali e verticali

Controllo dei meccanismi di trasporto (catene autolubrificanti).

Corretta quantità di mangime trasportato.

Pulizia generale dei punti di prelievo/arrivo del mangime.

Verifica della disponibilità di mangime nel punto di prelievo.

Verifica dei sostegni

Non sono previsti date limiti di impiego delle tubazioni a meno che non presentino

apparenti segni di decadimento. (eventuali ossidazioni anomale o rottura della

catena)

Riparazioni

Nel caso di riparazioni essendo il tubo esterno sezionabile , quest’ultimo viene

tagliato e saldato con un nuovo tratto dello stesso materiale. Eliminando quindi la

sezione difettosa.

Le condutture sono state divise per settore (capannone di arrivo) per ragioni di

efficacia del controllo ai capannoni di allevamento.

Descrizione operazioni

Controllo dei meccanismi di trasporto (catene autolubrificanti).

Verifica dell’usura dei cuscinetti di trasporto della catena, eventuali anomalie

vengono rimosse

Controllo dell'efficienza dell'impianto (assenza di perdite e quindi produzione

polveri)

Gli addetti al controllo verificano attraverso ispezione visiva i diversi settori, nel caso

di perdite di mangime bloccano l’impianto e provvedono immediatamente alla

soluzione del problema.

Corretta quantità di mangime trasportato.

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Verifica del consumo dei silos secondo una quantità definita giornalmente; in caso

di anomalie si effettuano verifiche incrociate all’interno dei capannoni e quindi

blocco della catena e rimodulazione del trasporto mangime

Pulizia generale dei punti di prelievo del mangime .

Pulizia nei punti di arrivo del mangime e verifica dell’attacco della conduttura

all’innesco del silos di prelievo

Verifica della disponibilità di mangime nel punto di prelievo.

Verifica del corretto funzionamento dei segnali di quantità automatici della presenza

di mangime all’interno del silos.

Verifica dei sostegni

Per quanto riguarda la verifica delle parti strutturali in acciaio di sostegno delle

condutture aeree di trasporto mangime sono effettuate annualmente o per esigenze

straordinarie. La verifica si effettua sui pali di sostegno osservando la perfetta tenuta

ed eventuali anomalie (corrosione ecc) . Nel caso saranno effettuati lavori di

interventi anticorrosivi o rifacimento del traliccio o sostituzione di cavi di tenuta.

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Scheda mensile di manutenzione per settore di trasporto mangime (barrare con una X) il mese di riferimento

Gen. Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

n. Settore 1….

Controllo delle tenute silos-nastro

Pulizia dei punti di arrivo/partenza

Verifica di eventuali perdite

Verifica dei sostegni del sistema di tubi di trasporto (verticali e orizzontali)

Eventuali osservazioni

Interventi effettuati

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Scheda annuale di manutenzione Straordinaria per settore di trasporto mangime Anno 20…….

Mese di intervento

n.

Settore

1…..

Scollamenti

della

struttura

portante

Pulizia nei

tratti a

gomito e

nelle curve

delle

condutture

Eventuale

sostituzione

della catena o

parti di essa.

Eventuali

osservazioni

Interventi

effettuati

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Sintesi di attuazione delle BAT

Buone pratiche di

allevamento

Stato di attuazione

della BAT

note

Programmi di formazione

ed informazione del

personale

Attuate Formazione periodica dei lavoratori in

ottemperanza alla legge 81;

formazione e informazione su pratiche

HACCP adottate in azienda.

Registrazione consumi di

energia, acqua,

Attuate Contatore aziendale Energia Elettrica

(enel);

Contatore presso il pozzo di

emungimento.

Procedura di emergenza in

caso di emissioni non

previste ed incidenti

Non previste -

Programma di

manutenzione ordinaria e

straordinaria delle strutture

e attrezzature

Attuata La manutenzione viene attuata ogni

quadrimestre ad ogni ciclo di

sostituzione delle galline per capannone.

Riduzione dei consumi

idrici

Stato di attuazione

della BAT

note

Pulizia degli ambienti e

delle attrezzature con

acqua ad alta pressione o

con idropulitrici quando si

è alla fine del ciclo e gli

animali sono stati rimossi.

Attuata - La pulizia viene attuata ogni

quadrimestre ad ogni ciclo di

sostituzione delle galline per capannone

Esecuzione periodica dei

controlli sulla pressione di

erogazione agli

abbeveratoi per evitare

sprechi eccessivi;

Attuata Erogazione a goccia

Installazione e

mantenimento in efficienza

dei contatori idrici in modo

da avere una registrazione

affidabile dei consumi che

dovranno essere annotati

almeno mensilmente per

monitorare i consumi ed

identificare le perdite;

Attuata Rientra nel programma di manutenzione

ordinaria sopra descritta

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Buone pratiche di

allevamento

Stato di attuazione

della BAT

note

Controllo frequente e

interventi di riparazione nel

caso di perdite da raccordi,

rubinetti e abbeveratoi;

Attuata A vista per ispezione settimanale

Isolare le tubazioni esposte

fuori terra, o installare

sistemi atti a ridurre il rischio

di congelamento e quindi di

rotture;

Attuata Sistema interrato di trasporto

dell’acqua.

Coprire le cisterne di

raccolta dell'acqua.

Attuata Ispezioni giornaliere

Riduzione dei consumi

energetici

Stato di attuazione

della BAT

Separazione netta degli spazi

riscaldati da quelli mantenuti

temperatura ambiente;

Attuata I capannoni non necessitano di

riscaldamento supplementare.

Controllo e calibrazione

frequente dei sensori termici;

Attuata Sonde elettroniche non soggette a

calibrazione.

Sostituzione periodica

ricircolazione dell'aria calda

che tende a salire verso il

soffitto in modo da riportarla

verso il pavimento

Attuata Sistema di ventilazione attraverso

ventilatori regolati dalla temperatura

interna

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Buone pratiche di

allevamento

Stato di attuazione

della BAT

note

rafforzamento della

coibentazione del pavimento

là dove la falda freatica è

molto alta

- Le batterie di allevamento non sono a

contatto con il suolo o pavimento

Controllo accurato della

tenuta delle giunture delle

tabulazioni e dell'assenza di

fessure o altre possibili vie di

fuga del calore

attuata Ispezione visiva e/o comportamenti

anomali di accensione delle ventole di

raffrescamento

Disposizione nella parte

inferiore delle pareti delle

aperture di uscita dell'aria di

ventilazione

Attuata Ispezioni giornalieri

Prevenzione di fenomeni di

resistenza nei sistemi di

ventilazione con frequenti

ispezioni e pulizia dei

condotti e dei ventilatori

Attuata Programma di manutenzione ordinaria

Impianto di idonee alberature

perimetrali con funzione

ombreggiante, per il

miglioramento del

microclima interno e

conseguenti minori consumi

energetici per il

raffrescamento estivo.

Attuata Area perimetrata

Utilizzo di lampade a

fluorescenza in luogo a

lampade ad incandescenza

adottato Sono utilizzate esclusivamente lampade a

fluorescenza

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Tecniche nutrizionali Stato di attuazione della

BAT

Alimentazione per fasi attuata Vedi relazione

Alimentazione a ridotto

tenore proteico e

integrazione con aminoacidi

di sintesi

attuata

Alimentazione a ridotto

tenore di fosforo con

addizione di fitasi

attuata

Integrazione della dieta con

fosforo inorganico altamente

digeribile

attuata

Integrazione della dieta con

altri additivi

attuata

Riduzione delle emissioni

di ammoniaca

Stato di attuazione della

BAT

Gabbie con nastri

trasportatori sottostanti per la

rimozione frequente della

pollina verso uno stoccaggio

esterno chiuso

Attuata -

Batterie di gabbie con nastri

ventilati mediante

insufflazione di aria con tubi

forati

Attuata -

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4– INDICATORI DI PRESTAZIONE

In questo paragrafo vengono definiti degli indicatori di performance ambientale che

sono utilizzati come strumento di controllo indiretto tramite grandezze che misurano

l’impatto e grandezze che misurano il consumo delle risorse .

E’ importante rapportare i consumi e le emissioni (espressi in valore assoluto)

all’unità di produzione annua attraverso un denominatore. Ad esempio il

denominatore può essere la quantità di prodotto/anno espresso in tonnellate e

consumi o le emissioni espresse in Kg di prodotto, in questo caso si indicherà il

valore Kg/t. In alcuni casi può essere più opportuno riferirli all’unità di materia prima.

Gli indicatori in tabella sono in linea con le BAT dettate dalle L.G. MTD Allevamenti.

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Tabella 4.1 - Monitoraggio degli indicatori di performance

Indicatore Descrizione UM Metodo di misura Frequenza di

monitoraggio

Produzione

specifica di

pollina

Quantitativo di

pollina prodotto

rispetto al numero

di capi allevati

Kg/capo Calcolo

25 Kg/capo x anno annuale

Consumo

specifico risorsa

idrica

Quantitativo di

acqua prelevata

rispetto al numero

di capi allevati

m3/capo

Calcolo

0,13 m3/capo x

anno

annuale

Consumo

energeti-co

specifico per

ciascun

combustibile/font

e energetica

Fabbisogno totale

di energia rispetto

al numero di capi

allevati

Kw h/capo x anno

Calcolo

5,5 Kw h/capo x

anno

annuale

Consumo di

Gasolio

Fabbisogno totale

combustibile

utilizzato rispetto

al numero di capi

allevati*

L /capo

Calcolo

0,1 L /capo x

anno

annuale

Consumo

specifico di

mangimi

Quantitativo di

mangimi

consumato

rispetto al numero

di capi allevati

Kg/capo Calcolo

45Kg/capo x anno

annuale

*Solo per le fasi di stabulazione 1-2 (trasporto pollina-gruppi elettrogeni)

Bari 31.03.2016 dott. C. Massaro