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Piano Marketing Strategico e Sostenibile Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro

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Piano Marketing Strategico e Sostenibile

Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-2-

Il Piano Marketing Strategico e Sostenibile del Consorzio BIM Taloro è stato redatto da Riccardo

Pusceddu, Eloisa Loria e Giampaolo Bruno.

Hanno collaborato all’attività di ricerca dati e animazione locale Maria Cristina Moro, Dalila

Danna, Silvia Mattei e Giuseppina Mureddu.

Si ringraziano per la partecipazione il Consorzio BIM Taloro, la CCIAA di Nuoro, le Amministrazioni

Comunali di Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda,

Teti, Tiana e Tonara, e gli operatori economici del territorio.

Maggio 2013

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Sommario

Introduzione ............................................................................................ 4

1. Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile ........... 5

2. Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro ............. 9

2.1 Territorio ................................................................................... 9

2.2 Ambiente .................................................................................. 16

2.3 Popolazione ............................................................................... 19

2.4 Viabilità e infrastrutture territoriali ................................................... 25

3. La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro ......................................... 27

3.1 Capacità di spesa ......................................................................... 27

3.2 Qualità ambientale ....................................................................... 31

3.3 Servizi di pubblica sicurezza ............................................................ 39

3.4 Sanità....................................................................................... 40

3.5 Istruzione formazione .................................................................... 41

3.6 Aggregazione sociale ..................................................................... 41

4. Sistema economico del Consorzio BIM Taloro .............................................. 45

4.1 Tessuto produttivo ....................................................................... 45

4.1.1 Agricoltura ................................................................................... 48

4.1.2 Agroindustria ................................................................................ 53

4.1.3 Artigianato .................................................................................. 57

4.2. Focus sul turismo ......................................................................... 60

4.2.1 Offerta turistica d’ambito ................................................................ 60

4.2.2 Domanda attuale ............................................................................ 80

La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro.................................... 97

4.2.3 Percezione dei mercati.................................................................... 110

6. Strategia programmatica ..................................................................... 114

6.1 Albero dei problemi ..................................................................... 116

6.2 Quadro logico e indicatori di risultato................................................ 117

6.3 Macro proposte progettuali ............................................................ 120

6.5 Fund Raising .............................................................................. 128

6.6 Cronoprogramma ........................................................................ 133

Conclusioni ........................................................................................... 134

Fonti documentali .................................................................................. 135

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-4-

Introduzione

Il presente Piano di Marketing Strategico e Sostenibile (d‟ora in avanti PMSS) costituisce un

nuovo strumento programmatico fortemente voluto dal Consorzio Bacino Imbrifero Montano Taloro,

ed è stato concepito, sviluppato e realizzato seguendo la direttrice definita dalla mission consortile

del BIM Taloro di “favorire il progresso economico, sociale ed ambientale della popolazione

residente nei comuni consorziati”.

La mission del BIM trova materialmente attuazione grazie anche ad alcune lodevoli

progettualità1 sui temi della salvaguardia dell‟ambiente e sensibilizzazione ambientale, di

valorizzazione di beni storico-culturali, delle produzioni agroalimentari locali e degli attrattori

locali, etc., che costituiscono un primo passo verso lo sviluppo socioeconomico dei territori.

La volontà di proseguire tale percorso di sviluppo incentrato sui principi dell‟ecosostenibilità

deve continuare, consolidando quindi le intenzioni con la redazione di un progetto strutturato di

sviluppo integrato delle risorse (culturali, ambientali, produttive, etc.) presenti nell‟ambito del

Consorzio BIM Taloro, tutte dalle grandi potenzialità ancora inespresse. Ciò sarà possibile attraverso

l‟applicazione di concetti e metodologie di marketing all‟avanguardia e già in uso in altri settori più

evoluti; ecco perché la scelta del metodo da perseguire per la redazione del piano risulta essere

centrale, affinché le proposte che ne emergeranno siano poi realmente realizzabili. Ecco dunque il

perché di un PMSS dove il termine Sostenibile racchiude i tre concetti:

Economico – in grado di essere sostenuto dalla capacità di investimento dei territori di

origine (pubblica o privata), meglio ancora se in partenariato, con una condivisione unanime

della vision programmatica;

Sociale – ideato pensando contemporaneamente alle popolazioni locali (abitanti) che vivono

tutti i giorni sui territori e per coloro che sono soltanto di passaggio (turisti e escursionisti);

i locali dovranno trarre i maggiori benefici possibili, ricomprendendo tra questi tutte le

forme di imprenditorialità presenti sui territori, con le quali il piano è stato condiviso;

Ambientale – ossia a ridotto impatto sull‟ambiente, con l‟intento di ridurre

progressivamente tale impatto attraverso l‟incentivazione di norme e abitudini al

Risparmio, al Recupero e Riciclo delle risorse disponibili.

1 Innumerevoli sono stati i progetti conclusi dal BIM Taloro come capofila o in associazione con altri enti che hanno

contribuito allo sviluppo socioeconomico dei territori, tra questi vengono riportati di seguito solo alcuni: l‟EcoBIMballaggi,

per l‟incentivazione di comportamenti ecologicamente responsabili degli Enti Pubblici che siano di esempio per cittadini,

consumatori e commercianti; l‟utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per i consumi energetici nelle strutture pubbliche; il

risanamento e la depurazione delle acque del BIM Taloro mediante completamento del Maxi Depuratore; Sas Domos de „Asu”

– ristrutturazione e adeguamento dei locali adibiti alla produzione e trasformazione del Fiore Sardo.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-5-

Come ogni buon progetto programmatico di sviluppo territoriale è da subito risultata

essenziale la ricerca del consenso delle popolazioni locali anche attraverso il coinvolgimento e il

supporto attivo di queste ultime.

1. Metodologia per la definizione del piano marketing strategico sostenibile

Fase 1 – Analisi desk

Il primo step di lavoro consiste nell‟effettuare un‟analisi conoscitiva del territorio nella sua

totalità, attraverso l‟acquisizione della documentazione già esistente e la raccolta dei dati sulle

caratteristiche fisiche (paesaggistico-ambientali), gestionali (burocratico-amministrative) e sulla

realtà socio-economica (andamento socio-demografico e macro dati del tessuto produttivo) del

territorio del BIM Taloro.

Analisi

Progettazione

Realizzazione

Monitoraggio

Sequenza logica del

Piano Marketing Strategico Sostenibile del

Consorzio BIM Taloro

Schema 1

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-6-

Fase 2 - Analisi sul campo

La fase 2 ha riguardato il sistema delle imprese e dei beni-attrattori: strutture e servizi

turistici, aziende agricole, strutture museali, beni archeologici e ambientali. Le interviste

telefoniche sono invece state somministrate alle imprese dell‟agroindustria e dell‟artigianato.

Queste due attività di analisi (desk e sul campo) hanno consentito di fotografare alcuni

specifici comparti economici e il sistema dei beni territoriali, comprendendone l‟effettivo valore e

le potenzialità di sviluppo, sulla base delle criticità rilevate sul campo e indicate dagli operatori

economici.

Fase 3 - Definizione degli obiettivi e delle strategie

Facendo ricorso a specifiche tecniche analitiche, quali l‟analisi SWOT (Strenghts,

Weaknesses, Opportunities, Threats – punti di forza – debolezze – opportunità – minacce) e l‟albero

dei problemi viene analizzato il contesto attuale di riferimento, i soggetti coinvolti, i finanziamenti

disponibili, i programmi e i progetti in atto o in via di predisposizione.

Questa terza fase di lavoro è centrata sulla definizione degli obiettivi e delle strategie

programmatiche individuate durante la fase preliminare sopra descritta.

Più specificamente, attraverso la formulazione di un quadro logico vengono definite le linee

guida strategiche e gli obiettivi di breve (0-3 anni) e medio-lungo termine (3-5) che costituiscono

punti di riferimento condivisi dal BIM Taloro e dalle popolazioni locali.

Fase 4 - Stesura del PMSS BIM Taloro

Dalle strategie e dagli obiettivi individuati in precedenza deriva la pianificazione delle

attività e il raggiungimento dei risultati attesi.

Il presente piano di azioni si integra con le progettualità già definite dalle programmazione

dei singoli Enti competenti nel territorio (Comuni, GAL, Provincia, Comunità Montane, etc.).

Dopo aver proceduto con il censimento di tutti i beni e le risorse del territorio (materiali e

immateriali), il piano attraverso la definizione del quadro logico fissa l‟obiettivo generale, i relativi

obiettivi specifici, i risultati attesi e le attività necessarie per il loro raggiungimento.

Il piano determina quindi le macro proposte progettuali da attuare per perseguire uno

sviluppo economico e sociale sostenibile del territorio del BIM Taloro, massimamente condiviso dalle

popolazioni locali.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-7-

Fase 5 - Implementazione degli interventi

Si evidenzia che al fine di implementare le proposte progettuali definite dal PMSS, occorre

necessariamente procedere con la stesura di un piano operativo condivisa da tutti gli attori locali.

Al fine di definire nel brevissimo periodo (0-1 anni) un‟offerta di qualità (itinerari per prodotto

specifico) vendibile sul mercato, sarà opportuno integrare le eccellenze imprenditoriali già esistenti

nel territorio e gli attrattori immediatamente fruibili. Offerta questa che sarà poi integrata con il

successivo inserimento degli operatori inizialmente meno performanti, che nel tempo miglioreranno

qualitativamente la loro offerta.

Per la realizzazione del piano di azioni devono esser individuati i seguenti elementi:

I soggetti responsabili della realizzazione

Le responsabilità che spettano ad ogni soggetto

Le risorse da usare: umane, finanziarie, tecnologiche, infrastrutturali

I tempi di realizzazione (lead times)

L‟attuazione del PMSS è necessariamente legata alla definizione di una struttura

organizzativa, il cui funzionamento consenta, attraverso azioni di concertazione e definizione di

obiettivi e strategie, l‟individuazione degli strumenti operativi capaci di promuovere, seguire e

valutare tutte le attività previste.

Per far ciò, le attività previste potranno essere organizzate attraverso l‟iniziale utilizzo

delle risorse umane, delle attrezzature e dei finanziamenti ad oggi già presenti nel BIM Taloro, da

incrementare poi con la programmazione di specifici progetti e azioni e con l‟impiego di altre figure

interne o esterne appositamente individuate.

Azioni

Soggetti attuatori

Risorse

Lead times

Responsabilità

Umane

Infrastrutturali

Tecnologiche

Finanziarie

Schema 2

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Fase 6 - Attività di raccolta e analisi dei feedback

Il presente PMSS definisce specifici indicatori di „risultato‟ in relazione all‟obiettivo

generale e agli obiettivi specifici prestabiliti.

Oltre a questi indicatori di „risultato‟, saranno poi definiti nel piano operativo anche gli

indicatori di „realizzazione‟, attraverso cui sarà possibile effettuare il monitoraggio degli interventi,

valutando così l‟efficacia della programmazione. È auspicabile che il monitoraggio dei risultati

venga effettuato da figure esterne alla gestione del PMSS, in modo da garantire l‟imparzialità e la

credibilità delle azioni di valutazione.

Fase 7 - Eventuale revisione delle strategie del PMSS BIM Taloro

L‟analisi dei risultati raggiunti dal Piano operativo permetterà di individuare eventuali falle

nelle strategie utilizzate per raggiungere gli obiettivi specifici. Sarà quindi possibile modificare le

azioni di programmazione originariamente previste per il raggiungimento dei risultati attesi o

eventualmente identificarne altre, più consone alle nuove esigenze individuate.

Fasi progettuali

Fase 1: Analisi desk per definizione attuale scenario di contesto d’ambito

Fase 2: Analisi sul campo e interviste telefoniche per definizione stato di fatto e valore degli

attrattori locali

Fase 3: Definizione degli obiettivi e delle strategie

Fase 4: Stesura del PMSS BIM Taloro

Fase 5: Condivisione degli interventi

Fase 6: Analisi dei feedback

Fase

7:

Eventu

ale

revis

ione

delle s

trate

gie

del PM

SS

Schema 3

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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2. Analisi di contesto del Consorzio Bacino Imbrifero Montano (BIM) Taloro

2.1 Territorio

Il territorio del Consorzio BIM Taloro ricade nell‟ambito amministrativo della Provincia di

Nuoro, si trova nella Sardegna centrale ed è costituito da 13 comuni: Austis, Desulo, Fonni, Gavoi,

Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara.

I comuni di Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo e Ovodda appartengono

alla subregione storica denomina Barbagia di Ollolai; Austis, Teti e Tiana risultano ai confini tra

quest‟ultima e la subregione del Mandrolisai; Tonara è compreso tra la Barbagia di Belvì e il

Mandrolisai e Desulo appartiene alla prima subregione.

I territori confinanti sono a nord la Barbagia di Nuoro, a ovest il Barigadu e a sud-est

l‟Ogliastra.

L‟assetto istituzionale territoriale comprende:

l‟Unione di Comuni Barbagia con i comuni di Oniferi, Sarule, Olzai, Ollolai,

Gavoi,Lodine, Ovodda e Tiana;

la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai, costituita dai comuni di

Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti,

Tonara;

la Comunità Montana Barbagia Gennargentu Supramonte con i comuni di

Orgosolo, Oliena, Dorgali, Fonni, Mamoiada, Orani, Orotelli e Ottana.

il GAL Distretto Rurale Barbagia, Mandrolisai, Gennargentu, Supramonte

costituito dai comuni di Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Fonni, Gadoni, Gavoi,

Lodine, Mamoiada, Meana Sardo, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli,

Ortueri, Ottana, Ovodda, Sarule, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara.

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Figura 1

Territorio del Consorzio BIM Taloro

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Il territorio del Consorzio BIM Taloro raggiunge l‟estensione di 809 Km², superficie che

costituisce il 21% dell‟intera Provincia di Nuoro.

L‟estensione dei comuni di Orgosolo e Fonni risulta essere notevole; da soli questi due

territori rappresentano il 42% dell‟area Consortile, tutti gli altri comuni non presentano grandi

dimensioni. Lodine ha addirittura un‟estensione inferiore agli 8 Km², che lo colloca al

quattordicesimo posto tra i comuni più piccoli dell‟isola.

Con una densità abitativa di 31 abitanti per Km², il territorio consortile ha un valore assai al

di sotto del dato provinciale, che si attesta a 40,8 abitanti per Km², e meno della metà di quello

regionale pari a 69,5 abitanti per Km². Nei comuni di Olzai, Teti e Orgosolo la presenza antropica

raggiunge livelli bassissimi rispettivamente di 13,3 - 16,4 e 19,8 abitanti per Km².

L‟altitudine media dei 13 centri urbani è di 754 m.s.l.m.; il contesto d‟ambito si colloca

quindi tra le zone montuose più elevate della Sardegna, con connesse difficoltà di collegamento tra

gli stessi centri abitati del BIM Taloro e tra questi e il resto dell‟isola, fattore che determina un

generale isolamento delle popolazioni locali.

Tabella 1 - Dati territoriali generali dei comuni del BIM Taloro

Comuni

Superficie

territoriale Km²

Densità

ab./Km²

Altitudine

abitato

Altitudine

media

Orgosolo 223,66 19,8 620 837

Fonni 112,3 36,5 1.000 1.182

Desulo 74,72 33,5 888 1.194

Olzai 69,85 13,3 428 519

Tonara 52,12 41,2 900 972

Austis 50,72 17,4 737 533

Mamoiada 49,03 52,9 644 719

Teti 43,91 16,4 714 555

Ovodda 40,78 40,5 710 807

Gavoi 38,18 73,8 790 794

Ollolai 27,34 51,0 920 703

Tiana 19,35 27,3 564 826

Lodine 7,67 49,5 884 781

Totale BIM Taloro 809,63 31,0 754 801

Provincia di Nuoro 3.933,82 40,8 496 914

Fonte: Istat 2010

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Una panoramica sui 13 comuni del Consorzio BIM Taloro

Sorvolando idealmente da nord a sud il territorio del BIM Taloro ci si imbatte subito nella

verde vallata ricoperta di lecci che circonda il paese di Olzai, piccolo centro abitato interamente

attraversato da un caratteristico e architettonicamente pregevole argine granitico che imbriglia le

acque del Rio Bisine. Il centro storico risulta ampiamente conservato, si distingue infatti per i suoi

stretti vicoli lastricati di granito sui quali si affacciano le piccole case anch‟esse in pietra granitica;

qui si trovano le tre chiese di S. Giovanni Battista (XV secolo), di S. Anastasio (XII secolo) e quella di

S. Barbara edificata nel XIV secolo. A est del paese si trova il grande mulino ad acqua “Vezzu”

risalente al 1700, quando il paese di Olzai era considerato il granaio della Sardegna. Il territorio

conserva numerose testimonianze delle antiche frequentazioni risalenti al periodo prenuragico,

nuragico e medievale, come il dolmen di S'Ena 'e sa Vacca, il nuraghe Puddu o le rovine del castello

medievale sul Monte Gulana.

Proseguendo verso sud-est si comincia a salire e viaggiando tra querce e lecci secolari, si

scorgono Punta Sant‟Istianu ricca di corbezzoli, cisti e mirti, e Sa Punta de S‟Asc‟isorju, che dai suoi

1127 m. domina l‟abitato di Ollolai e dalla quale è possibile osservare sia la costa orientale che

quella occidentale della Sardegna. Ollolai, oggi un piccolo centro, vanta un passato antichissimo: il

suo territorio fu abitato fin dal neolitico, come testimoniano i numerosi ripari sotto roccia e le

sepolture del Parco Archeologico di San Basilio. Il centro in passato fu capoluogo della regione

geografica che proprio dal paese prende il nome di “Barbagia di Ollolai”.

Poco distante, in un paesaggio costituito da boschi di querce e piccoli frutteti troviamo

l‟abitato di Gavoi che sorge sul fianco sud-orientale di Monte „e su Sennore, dominando dall‟alto il

lago di Gusana. Il paese costituisce uno dei maggiori centri della Barbagia di Ollolai (2.819 ab.),

vanta un centro storico definito da abitazioni in granito rosa con tetti rossi e antichi balconi in ferro

battuto o legno intagliato. Nel paese sono presenti pregevoli edifici religiosi come la chiesa di San

Gavino, in stile tardo gotico risalente al XVI sec, quella di Sant‟Antioco, la piccola chiesa del

Carmine e quella di San Giovanni. Altra attrattiva ubicata non distante dal centro abitato è il

santuario di Nostra Signora di Sa Itria, circondato dai bassi edifici destinati ai novenanti

(cumbessias), parte integrante del parco archeologico. Anche qui traspare la millenaria cultura

sarda che si manifesta con menhir e domus de janas di epoca prenuragicia, strutture nuragiche

come il villaggio di Soroeni e i nuraghi di Castrulongu e Talaikè, ma non mancano segni della

dominazione romana visibili in estate quando il livello del lago si abbassa e riaffiora “Su ponte

Vetzu” (il ponte vecchio), un ponte romano a quattro arcate oggi sommerso dal bacino artificiale

del lago di Gusana.

Oltrepassando il territorio di Gavoi si giunge a Lodine, piccolo centro che conta meno di 400

abitanti, un tempo frazione di Gavoi, oggi comune indipendente. Dai sui 900 metri di altitudine, è

possibile vedere il lago di Gusana nel quale affluisce il Fiume Govosoleo, inserito in un paesaggio

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naturale con una predominanza di roverelle nel manto boschivo. Il paese è a sua volta dominato

dalla chiesa cinquecentesca di San Giorgio nei pressi della quale si trovano i resti del “nuraghe de

Sas trintas battaglias”, ma questo è soltanto uno dei dodici nuraghi presenti nel comune, ricco di

siti archeologici: 11 domus de Janas, 2 tombe dei Giganti e quattro villaggi nuragici.

Poco distante dal confine meridionale di Lodine, adagiato sulle pendici settentrionali del

massiccio del Gennargentu si trova Fonni, il paese più alto della Sardegna (1.000 m.s.l.m.), il

secondo centro più popoloso del BIM Taloro. Il paesaggio fonnese si caratterizza per la presenza di

numerosi corsi d‟acqua, acque sorgive e laghi come il Govossai tutti alimentati dalle cime nevose

del Gennargentu. Nel centro storico del paese si trovano la seicentesca Basilica della SS. Vergine dei

Martiri, dichiarato monumento nazionale, con l'annesso convento dei Francescani, e la chiesa

gotico-aragonese di San Giovanni Battista (XVI sec.). L‟antica storia di questo paese ha le sue radici

nell‟epoca pre-nuragica; sono numerose le testimonianze archeologiche come il Santuario di

Gremanu e i siti di Madau, Santu Micheli, Orrui, Dronnoro e Logomache. In totale sono stati censiti

18 villaggi con oltre 1.000 capanne, 45 nuraghi, 25 tombe dei giganti, 55 domus de janas, oltre a

numerosi menhirs.

A nord-nord-est dei cinque comuni appena descritti si trovano i territori comunali di

Mamoiada e Orgosolo. L‟abitato di Mamoiada è posto su un altopiano granitico che conserva

evidenti tracce archeologiche e antropologiche di insediamenti umani e manufatti pre-neolitici,

neolitici e nuragici: nuraghi, monoliti votivi come Sa Perda Pinta e menhir sono diffusi e

innumerevoli nel territorio. Mamoiada, strategicamente posizionata in corrispondenza dell'asse

nord-sud della Sardegna, lungo la strada Karalibus-Ulbiam, fu poi scelta dai romani che vi

insediarono un presidio militare. Un pregevole lascito architettonico è costituito dalla Chiesa di

Loreto costruita intorno al 1600, che unitamente al santuario dei SS. Cosma e Damiano, ubicato

sull'altipiano di Marghine, definisce e caratterizza il paesaggio agro-pastorale.

Orgosolo, il paese più popoloso del BIM Taloro (4.418 ab.), sorge ai piedi del monte

Lisorgoni (978 metri), in una conca ricca di sorgenti, parte di un vasto patrimonio forestale tra i più

preservati dell‟isola. Il territorio che sovrasta il paese è definito dall‟impervio altopiano calcareo

costituito dai monti del Supramonte caratterizzato dalla presenza di ginepro, fitti boschi di lecci e

roverelle, aceri e tassi, che nelle zone più alte lasciano il posto ad eriche e ginestre, a cespugli di

timo e rosmarino e ai numerosi endemismi quali l‟Euphrasia genargentea, ribes sardo e del Corrasi,

campanula sarda, Limonium morisianum. L‟altopiano roccioso cela al suo interno grandi laghi

sotterranei e in superfice conserva sia elementi ambientali unici come la foresta primigenie di Sas

Baddes e l‟imponente dolina di Su Suercone, sia gli ovili in pietra detti “cuiles”, antichi sedimenti

antropici testimonianza immutata nei secoli dell‟utilizzo da parte dell‟uomo di questo territorio. La

immemore presenza umana nel territorio è riscontrabile attraverso i numerosissimi siti ed elementi

archeologici quali: i reperti litici di Locòe, le 60 domus de janas tra le più importanti quelle di

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Tettène, Istuvuzzai, Pandelai e Sa Lopasa, un dolmen, una ventina di menhir, circa 25 tombe di

giganti e 33 nuraghi, i più caratteristici dei quali sono certamente il nuraghe Mereu e Gorropu

arroccati su due speroni che sovrastano la gola di Su Gorropu. Il centro storico di Mamoiada è

definito da piccole abitazioni in granito e numerosi e colorati murales, perlopiù risalenti agli anni

„70, che descrivono vicende storiche, politiche, sociali e la vita agro-pastorale della Sardegna.

Riprendendo la via dal lago di Gusana e proseguendo verso sud, si giunge nel comune di

Ovodda, centro montano situato su un pianoro granitico del Monte Orohole, nelle vicinanze del lago

artificiale di Cucchinadorza che intercetta il fiume Taloro. Il nucleo urbano descrive un percorso

circolare ramificato mediante strette vie ciottolate sulle quali si affacciano tipiche abitazioni in

granito, che gli conferiscono l'aspetto di antico borgo montano. Come nei territori circostanti anche

qui i menhir (Predas fittas), le tombe dei giganti, le domus de janas e i villaggi nuragici (Oseli)

raccontano la permanenza dell‟uomo nell'area nel periodo prenuragico e nuragico per proseguire poi

nel periodo romano, quando la zona era interessata dal passaggio della via romana Karalis-Ulbiam

periodo in cui venne edificato in loco l‟insediamento romano di Domusnovas.

Ai confini occidentali di Ovodda troviamo Teti, Austis e Tiana; il primo è un piccolo centro

di circa 800 abitanti (714 m.s.l.m) arroccato sul versante nord di Punta-Sa Marghine (956 metri slm),

che domina la vallata scavata dal Rio Taloro e dal quale si può ammirare un panorama a 360 gradi,

che spazia dal massiccio del Gennargentu, al Supramonte di Orgosolo e Oliena, alla catena

montuosa del Marghine/Goceano e all'estremo orizzonte nord le guglie granitiche del Monte

Limbara. La vegetazione è costituita prevalentemente da boschi di roverella nelle zone più elevate

e da boschi di leccio e sughera frammiste ad una vegetazione arbustiva di tipo mediterraneo nelle

zone più temperate del territorio; piccoli boschetti di castagno sono orientati alla selvicoltura, sono

presenti anche altre specie comuni quali noce, mandorlo, ciliegio e perastro selvatico. In altre zone

cacuminali e nelle vallate più profonde sono invece evidenti i segni delle attività antropiche di tipo

agro/pastorale: presenza di ovili, campi adibiti a pascolo, terreni agricoli, etc. Nella parte più

orientale del territorio proprio ai confini con Ovodda e Ollolai si trova, in condivisione con questi,

l‟invaso artificiale del lago Cucchinadorza collegato al sottostante bacino artificiale del lago

Benzone. Agli estremi sud e nord del territorio troviamo rispettivamente il villaggio nuragico di

S'Urbale ed il villaggio-santuario nuragico di Abini.

Austis è un piccolo centro montano situato nella parte occidentale del Gennargentu. Il suo

paesaggio è caratterizzato da boschi di lecci e querce da sughero, fiumi, dal lago Benzone e da

particolari rocce erose dal tempo che in alcuni casi hanno forme antropomorfe come "Sa

Crabarissa", ossia della donna o fanciulla di Cabras. Anche nel territorio di Austis sono presenti

manufatti che risalgono al periodo prenuragico (XIV sec. a.C.), come il dolmen di "Perda Longa" e

insediamenti nuragici come i nuraghi di Turrita, Lughia e Istecorì. Il nome Austis deriva dalla

dominazione romana, quando il paese era una stazione militare, tracce testimoniate anche da

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alcune lapidi granitiche con iscrizioni latine poste nella periferia del paese. Esempi d‟architettura

chiesastica sono la chiesa di Santa Maria Assunta (XVI sec.) e quella campestre di Sant'Antonio.

Il paesaggio del comune di Tiana è costituito per quasi l‟80% dall‟elemento boschivo

sfruttato economicamente dalla popolazione locale. Tiana, toponimo di origine nuragica, testimonia

le antichissime origini del paese, come del resto fanno i siti archeologici di Mancosu e gli

insediamenti nuragici di Su Pranu e di Sa Piraera e Tudulo. Non lontano dal centro abitato si trova

un‟antica e pregevole struttura in granito e legno detta gualchiera, dotata di un sistema meccanico

azionato dall'acqua del fiume, utilizzato per la lavorazione dell‟orbace.

La panoramica sui 13 territori comunali si conclude con la descrizione di Tonara e Desulo

che costituiscono l‟estremità meridionale del territorio del Consorzio BIM Taloro. Poco più a sud

dell‟abitato di Tiana, inserito in un contesto paesaggistico caratterizzato dalla presenza di boschi di

lecci e castagni, sovrastato dal monte Muggianeddu (1.400 m) e dall‟invaso del Torrei, troviamo il

paese di Tonara. Il centro storico del paese è costituito dai rioni di Arala, Arasulè, Talaseri e

Toneri, discontinui nell‟abitato caratterizzati da strette viuzze spesso acciottolate sulle quali si

affacciano antiche case in pietra granitica, che presentano balconi di castagno intagliato e spesso

facciate decorate da murales.

L'antico borgo di Desulo è arroccato sul versante occidentale del massiccio del

Gennargentu, nella valle di Bau ricca di manto boscoso costituito prevalentemente da lecci; la parte

orientale del territorio è interessata da attività agro-pastorali che ne definiscono il paesaggio. Il

nucleo abitato si estende per circa 3 km lungo la strada provinciale n. 7 e si presenta diviso in tre

antichi rioni: Asuai, Ovolaccio e Issiria, in parte costituiti da piccole rustiche case in scisto, dotate

di balconate lignee che si affacciano su viottoli in ciottolato, in parte da case moderne. Nel rione di

Issiaria sono ubicate la chiesa di Santa Croce e la chiesa del XV secolo di Sant‟Antonio Abate in stile

tardo-gotico. Nel territorio e nello stesso abitato si trovano insediamenti preistorici come il sepolcro

megalitico di Su Toni 'e Girgini, nuragici come il nuraghe Ura‟e Sole e alcuni ritrovamenti

testimoniano anche la frequentazione del luogo in epoca romana.

Da quanto fin qui descritto emerge chiaramente la tipicità del contesto di riferimento,

caratterizzato da diversi aspetti paesaggistici comuni a tutti i 13 comuni del BIM Taloro:

presenza di vaste aree boschive, specie di lecchi, roverella, querce da sughero,

castagni, ed anche zone con macchia mediterranea in relazione alle diverse quote

altimetriche;

presenza di paesaggi più antropizzati legati alle attività agropastorali;

centri storici con caratteristiche tipiche dei comuni montani ossia con vicoli acciottolati,

abitazioni basse in pietra granitica o scistosa, preservati in diversa misura;

ricchezza di sedimenti ed emergenze archeologiche risalenti a diversi periodi storici

(neolitico, nuragico, romano, etc.),

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presenza di edifici storico-industriali di pregio e di rilevanti edifici ecclesiastici.

2.2 Ambiente

L‟intera area consortile è costituita al 99% da agro e boschi, e si caratterizza per una

predominanza morfologica montuosa definita dal massiccio del Gennargentu, il sistema montuoso

più imponente della Sardegna.

La foresta “primigenia” di Sas Baddes nel Supramonte di Orgosolo, costituita da leccete

localizzate all‟altitudine media di 900 m s.l.m., è una delle più importanti ricchezze naturalistiche

dell‟area compresa nel Parco Nazionale del Gennargentu, nonché in parte ricompresa nell‟Oasi di

protezione faunistica di Montes, attualmente gestita dall'Ente Foreste della Sardegna; inoltre si

segnalano aree boschive a prevalenza di lecci nella Barbagia di Belvì nei comuni di Tonara e Desulo.

Nelle aree più interne tra la Barbagia di Ollolai e di Belvì si trovano numerose sugherete, ma sono

presenti anche boschi quasi puri di quercia a foglie cedue, la roverella, che vegeta

spontaneamente; l‟uso prevalente è il taglio per legna da ardere.

I boschi di castagno sono concentrati nelle aree a maggiore altitudine della provincia,

precisamente nei comuni di Tonara, Desulo, Tiana, Fonni, dove si concentrano il maggior numero

dei castagneti dell'isola e dove sono presenti anche i pochi noccioleti sardi. La maggior parte dei

castagneti è trattato a ceduo, ed utilizzato per legname, prevalentemente da paleria. Queste aree

si caratterizzano per gli interventi di rimboschimento avvenuti negli anni passati, di differenti

tipologie: una tende alla ricostituzione del soprassuolo arboreo per la difesa idrogeologica; l‟altra

prevede interventi privati e l‟impianto di alberi a scopo produttivo. Dai primi rimboschimenti

protettivi a conifere, si è passati alla più compatibile rinaturalizzazione dei luoghi, attraverso

specie locali (leccio, sughera e roverella) e/o misti (con conifere). Per i rimboschimenti produttivi

privati (avviati negli anni 70, con la L.R. 13/59) sono state utilizzate soprattutto specie a rapido

accrescimento: conifere come il pino delle Canarie e pino radiata e latifoglie come l‟eucalipto. Solo

il Regolamento comunitario n. 2080/92 ha portato a rimboschimenti compatibili con l‟ambiente,

soprattutto sugherete. Tra le formazioni forestali di rilievo resta da segnalare uno dei 12 biotopi di

rilevante interesse botanico della Sardegna, ossia gli arbusti a cuscinetto della parte cacuminale del

Gennargentu, biotopo tutelato dalla direttiva Habitat (Dir. 92/43 CE) e dalla Legge n. 431/85

(“Legge Galasso”).

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Rilevanza della biodiversità

L‟ambito territoriale in esame è ricco di biodiversità vegetali spontanee, innumerevoli e

pregevoli endemismi, un centinaio di varietà frutticole di pero, melo, albicocco, pesco, mandorlo,

vite, olivo, castagno, nocciolo etc. ed orticole, la patata di Gavoi, i fagiolini di Tiana e Austis, etc.

Queste biodiversità, nel passato, rappresentavano gli ingredienti base nella alimentazione

delle comunità rurali. Gli antichi piatti e sapori così detti poveri, che oggi vengono richiesti e

riproposti ad un pubblico gastronomico attento ed esigente alla qualità del prodotto, riscuotono un

notevole successo e costituiscono un valore aggiunto nella ristorazione tipica e nella preparazione

dei prodotti tradizionali.

La valorizzazione e la tutela riguarda anche alcune specie animali caratteristiche del

territorio di riferimento come il pastore fonnese, la trota sarda, l‟asino sardo, la pecora di razza

sarda di taglia piccola e il maiale sardo.

Con la volontà di valorizzare e tutelare queste tipicità si sono costituiti dei Comitati locali

per le biodiversità, già operanti nei Comuni di Orgosolo, Gavoi, Fonni, Tiana, Teti, Austis. I diversi

comitati, organizzatisi fra loro, hanno costituito nel 2007 un‟associazione no profit per la

valorizzazione, salvaguardia e tutela delle biodiversità della Barbagia e del Mandrolisai denominata

S‟Armidda (iscritta al repertorio delle associazioni istituito presso la presidenza della Giunta

Regionale).

Le risorse idriche

Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti parte dei bacini idrografici del Tirso e

del Cedrino. Le caratteristiche climatiche del territorio non consentono apporti idrici costanti.

L‟Unità Idrografica Ottimale (U.I.O) del Cedrino è delimitata a Sud dal Massiccio del

Gennargentu, a Ovest dall‟altopiano del Nuorese, a Nord da rilievi minori e ad Est dal mare Tirreno.

Oltre al bacino del Cedrino, la U.I.O. comprende una serie di bacini minori, tra cui quello di

Cumbidanovu realizzato sul Riu di Orgosolo. Nella U.I.O. del Cedrino ricade gran parte dell‟area

individuata come Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu, che interessa anche la

U.I.O. del Flumendosa e quella del Tirso. Si segnala la Sorgente di Su Gologone, la maggiore fonte

carsica della Sardegna, situata alle falde del Supramonte, presso la riva destra del Fiume Cedrino

che, durante il periodo estivo, costituisce pressoché l‟unica fonte di alimentazione del Fiume

Cedrino.

Nella zona di riferimento, si segnala la presenza di laghi artificiali importanti, tra cui quelli

di Gusana (Gavoi), del Cucchinadorza (Ovodda), su cui insiste la centrale idroelettrica del Taloro, e

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quello di Benzone (Austis), e altri minori come il Govossai a Fonni. L‟uso del suolo è caratterizzato

per più del 50% da aree a carattere naturale, con una prevalenza di Aree Boscate (roverelle, leccete

e sugherete) soprattutto nella parte centro-orientale della U.I.O.

Il monitoraggio2 sui corsi d‟acqua indica un buon stato chimico delle acque superficiali per il

fiume Taloro.

Non si presentano fenomeni di inquinamento rilevabile delle risorse superficiali dei bacini:

Olai; Gusana; Torrei; Cucchinadorza; Benzone, che presentano una buona qualità chimica delle

acque; il solo bacino idrico Govossai presenta una scadente qualità delle acque.

Una fonte d‟inquinamento, in questo caso facilmente reversibile, è legata agli apporti di

limi e fanghi nei corpi idrici superficiali in occasione delle intense precipitazioni estive. In tali

occasioni le acque dei bacini, ridotti di volume a causa degli utilizzi primaverili ed estivi, si

intorpidiscono tanto da rendere necessaria l‟interruzione del servizio d‟approvvigionamento

idropotabile. Questo si deve alle conseguenze degli incendi o dalla inadatta esecuzione d‟opere di

miglioramento fondiario. Gli assetti geologico– geomorfologico e strutturale dei terreni che ricadono

nel territorio in esame non sono particolarmente gravi. Il clima caratterizzato da precipitazioni

brevi ed intense implica che i segmenti idrografici della provincia di Nuoro siano caratterizzati da

un regime tipicamente torrentizio.

Aree tutelate

Un quarto della superficie della provincia di Nuoro (970 kmq) è sottoposta a vincolo o a

specifica normativa ambientale. Per quanto attiene l‟area in questione sono presenti le seguenti

tipologie di aree protette:

Aree SIC. Le aree SIC definite dalla Direttiva “Habitat” n. 92/43 che ricadono nell‟ambito

dell‟Area Consortile BIM Taloro sono: ITB022212 Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e

Talana–Su Sercone (dotato di Piano di Gestione approvato); ITB021103 Monti del

Gennargentu che comprende 10 comuni tra i quali Fonni e Desulo (ha un Piano di Gestione

non approvato).

Oasi di Protezione Faunistica. La Regione Sardegna tutela come Oasi Permanenti di

Protezione Faunistica diverse superfici forestali (già gestite dal E.F.S.) ai sensi delle LL. RR.

n. 32/78 e 23/98; nel territorio in esame si rammenta l‟oasi di Montes a Orgosolo.

Piano Urbanistico Provinciale (PUP). Infine, si segnalano le aree individuate dal Piano

Urbanistico Provinciale (PUP), suddivise in aree a prevalente vocazione turistico ambientale

(Aree calcaree dei “Supramontes”; Territori paleozoici delle zone interne del nuorese), ed

2 Monitoraggio ARPAS - PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SARDEGNA 2010.

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alcune aree a prevalente vocazione didattico-ambientale. Queste aree, se non già

valorizzate, devono essere soggette ad interventi di promozione.

In conclusione la generale qualità ambientale del territorio consortile del BIM Taloro risulta

essere buona sia da un‟analisi visiva che da quelle chimico-fisiche.

2.3 Popolazione

L‟analisi della popolazione e della dinamica demografica relativa al territorio Consortile del

BIM Taloro è basata sui dati ISTAT 2010. L‟analisi offre un quadro sufficientemente attendibile delle

condizioni socio-demografiche del territorio che comunque verranno approfondite più avanti.

Nella tabella che segue si riportano i dati della popolazione residente nell‟area facente capo

al Consorzio, distinta per comune di residenza:

Tabella 2 - Consistenza della popolazione dei comuni del BIM Taloro ripartita per genere

Comuni Maschi Femmine Totale

Orgosolo 2.267 2.151 4.418

Fonni 1.966 2.138 4.104

Gavoi 1.386 1.433 2.819

Desulo 1.231 1.269 2.500

Mamoiada 1.247 1.345 2.592

Tonara 1.051 1.094 2.145

Ovodda 849 802 1.651

Ollolai 670 725 1.395

Olzai 468 461 929

Austis 432 449 881

Teti 379 343 722

Tiana 267 262 529

Lodine 183 197 380

Totale BIM Taloro 12.396 12.669 25.065

Provincia di Nuoro 78.874 81.803 160.677

Fonte: Istat 2010

Dall‟esame di questi primi dati emerge come l‟area non si caratterizza per la presenza di un

centro di rilevante dimensione urbana, ma piuttosto per la presenza di una moltitudine di nuclei più

o meno piccoli, dove Orgosolo e Fonni con i loro circa 4.000 abitanti risultano essere i centri più

grandi. La popolazione residente nei 13 comuni del BIM Taloro ammonta a 25.065 abitanti che

costituiscono il 16% del totale provinciale. I dati indicano una equa ripartizione per genere della

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popolazione (50% di maschi e 50% femmine) sia per quella totale del BIM Taloro che nei singoli

contesti comunali.

I dati relativi all‟evoluzione della struttura demografica sottolineano un

progressivo, inesorabile e costante generale spopolamento del territorio del BIM Taloro.

Dal 2001 al 2010 i 13 comuni hanno perso in totale una media di 200 abitanti all‟anno.

Scendendo più nel dettaglio la popolazione che ha subito il maggior decremento

demografico è stata quella di Desulo, che in 9 anni dal 2001 ha perso il 13,3% della sua

popolazione (-385 abitanti su 2.885), seguita da Ollolai 11,6% e Olzai 11,4%. Mamoiada è

l‟unico paese del BIM Taloro che, seppur di poco, nel periodo di tempo considerato ha

incrementato la sua popolazione +0,3%. Orgosolo e Ovodda sono tra i paesi che meno sono

stati interessati da questo fenomeno di spopolamento, il primo ha perso il 2,7% e il

secondo 4,7% degli abitanti. Per poter meglio comprendere le cause che hanno generato e

continuano a generare lo spopolamento del territorio del BIM Taloro è stato analizzato il

saldo totale della popolazione residente nei 13 comuni; tale dato permette di quantificare

il numero di abitanti in più o in meno che ogni anno risultano residenti in un comune.

Come si può facilmente notare nel grafico 4, dal 2002 al 2010 le due componenti del saldo

demografico totale - saldo naturale, ossia la differenza tra il numero di nati ed il numero

di morti e saldo migratorio, che indica la variazione del numero di persone che cambiano

N.E. su dati ISTAT

Grafico 1

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la propria residenza da un comune ad un altro - hanno progressivamente invertito il loro

rapporto %. Ciò significa che nel 2002 lo spopolamento del territorio del BIM Taloro era

dovuto per il 75% all‟abbandono dei comuni da parte della popolazione che si trasferiva

altrove, magari in cerca di condizioni economiche e di vita migliori, e solo per il 25% al

rapporto tra nati e morti. Nel 2010, al contrario, la causa maggiore della riduzione del

numero di abitanti non è più la migrazione (44%), ma la mancanza di nascite che influisce

per il 56% nello spopolamento. I dati sulla longevità della popolazione non fanno altro che

confermare tale processo. Secondo la lista delle Nazioni Unite, l'Italia nel 2010 si collocava

al 2°posto al mondo per aspettativa media di vita, che era di 82 anni (79,3 per gli uomini e

addirittura 84,6 per le donne). Si fa notare che il 3,4% degli abitanti del territorio del BIM

Taloro, avendo dagli 85 anni in su (con 7 ultracentenari) supera l'aspettativa media di vita

italiana.

Grafico 2

N.E. su dati ISTAT

Grafico 3

N.E. su dati ISTAT

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Dall‟analisi degli indicatori di struttura demografica emerge chiaramente la presenza sul

territorio del BIM Taloro di una popolazione tendenzialmente senile.

L‟indice di vecchiaia dell‟ambito è di 179,3, ossia per ogni giovane (0-14 anni) sono presenti

quasi 2 persone anziane (con + di 65 anni), valore che supera di circa 20 punti quello provinciale

(158,2).

L‟oscillazione di questo valore nei vari territori comunali è piuttosto marcata e passa dai

267 di Olzai, dove il rapporto giovani/anziani si avvicina pericolosamente all‟1 a 3, ai 129,4 di

Mamoiada dove il rapporto è assai più bilanciato.

Indice di dipendenza costituisce uno dei più importanti indicatori economici deducibili dalla

struttura demografica, rapportando la popolazione attiva compresa tra i 15 e i 64 anni quindi in età

lavorativa, con quella inattiva tra i 0 ei 14 anni e dai 65 in su, che per motivi di studio o perché

raggiunta la pensione è potenzialmente a carico della popolazione in età attiva.

Nel 2010 nel territorio del BIM Taloro il valore registrato è stato di 55,7, ciò significa che la

popolazione inattiva risulta essere numericamente superiore rispetto a quella in età lavorativa,

pesando economicamente su quest‟ultima.

Un altro importante indicatore considerato è l‟indice di ricambio che misura le opportunità

occupazionali per i giovani, derivanti dai posti di lavoro lasciati disponibili da coloro che si

accingono a lasciare l‟attività lavorativa perché raggiunta dell'età pensionabile. L‟indice è dato dal

rapporto tra la popolazione residente in età 60-64 e la popolazione in età 15-19 moltiplicato 100.

Questo ha un interesse soprattutto congiunturale in quanto sintetizza la dinamica di sostituzione sul

breve periodo tra quella classe d‟età che si avvia verso una situazione di inattività, e quella classe

N.E. su dati ISTAT

Grafico 4

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d‟età che entra in una situazione di potenziale attività. Quando l'indice si abbassa si creano

condizioni più difficili, in quanto in pochi escono dall'età attiva mentre molti di più vi entrano. Nel

territorio del BIM Talora il valore medio di 103,2 può considerarsi economicamente positivo, ma si

registrano situazione puntuali piuttosto negative nei comuni di Orgosolo (74,4) Fonni (86,1) e Tonara

(93,3), peraltro contrapposte ai valori più che positivi degli altri comuni tra i quali primeggia

Mamoiada con un indice di ricambio di 136,3. La realtà dei fatti è pero ben altra, infatti viene

confermata la tendenza ad invecchiare della popolazione, con la fascia di abitanti compresa tra i 60

e i 64 anni assai più numerosa rispetto a quella tra i 15 e i 19 anni.

Tale teoria e confermata dagli ultimi due indici demografici calcolati come rapporti di

composizione sull‟intera popolazione, quello di senilità (popolazione 65+/popolazione totale) e

l‟indice di presenza della popolazione giovane (popolazione 0-14/popolazione totale), che

forniscono rispettivamente la quota di popolazione anziana con 65 o più anni e la quota di

popolazione in età compresa tra 0 e 14 anni.

Il valore registrato nell‟ambito del BIM Taloro per il primo indice di senilità è pari a 23, ossia

quasi un quarto della popolazione ha più di 65 anni, mentre il secondo l‟indice di presenza della

popolazione giovane assume il valore di 12,8 perciò i giovani sono poco più di un decimo degli

abitanti. Questo dato può essere però letto anche sotto un’altra luce, ossia nel territorio del BIM

Taloro esiste un anomalo ed elevato numero di ultracentenari, che come detto innalzano i

valori dell’età media e gli altri indici correlati.

Tabella 3 - Principali indicatori della struttura demografica della popolazione del BIM Taloro 2010

Comuni Indice di vecchiaia

Indice di dipendenza

Indice di ricambio

Indice di senilità

Indice di presenza pop. giovane

Austis 214,3 48,1 122,4 22,1 10,3

Desulo 202,2 60,6 118,1 25,2 12,5

Fonni 175,9 59,5 86,1 23,8 13,5

Gavoi 182,6 54,0 114,8 22,7 12,4

Lodine 204,9 49,0 133,3 22,1 10,8

Mamoiada 129,4 50,9 136,3 19,0 14,7

Ollolai 241,3 53,8 131,5 24,7 10,3

Olzai 267,0 62,1 115,6 27,9 10,4

Orgosolo 144,9 55,8 74,8 21,2 14,6

Ovodda 166,5 62,8 113,9 24,1 14,5

Teti 256,1 39,1 100,0 20,2 7,9

Tiana 244,8 60,8 100,0 26,8 11,0

Tonara 212,4 54,1 93,3 23,9 11,2

Totale BIM Taloro 179,3 55,7 103,2 23,0 12,8

Provincia di Nuoro 158,2 50,3 118,0 20,5 13,0

N.E. su dati Istat 2010

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Grafico 5

Grafico 6

N.E. su dati ISTAT

N.E. su dati ISTAT

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2.4 Viabilità e infrastrutture territoriali

La rete infrastrutturale stradale presente del territorio del Consorzio BIM Taloro è costituita

essenzialmente da due assi viari principali che si sviluppono lungo la direttrice nord-sud, la strada

statale n. 128, anche detta Centrale Sarda, che a nord si innesta nella strada statale 131DCN

(Diramazione Centrale Nuoro) all‟altezza di Oniferi e dalla nuova strada statale 389 Nuoro-Lanusei,

asse viaro di grande rilevanza per le province di Nuoro e Ogliastra. La SS128 è un vecchio tracciato

viario che seguendo l‟aclività del terreno risulta essere mediamente tortuosa, ma comunque

agevole alla percorrenza e consente il collegamento con il Sarcidano e il Cagliaritano. La nuova SS

389 è una moderna strada larga e scorrevole, che in più punti del suo sviluppo interseca l‟omonimo

vecchio tracciato noto per avere una carreggiata piùttosto stretta e particolarmente sinuosa.

Il tempo medio di percorrenza in auto, seguendo la SS 128, per andare da Olzai - il centro

abitato più a nord del BIM Taloro - a Desulo, quello più a sud, è di circa 64 minuti (44 km). A causa

dell‟assenza di strade dirette, che non seguono quindi i serpeggianti profili montuosi, risultano ben

più dificoltosi gli spostamenti da est a ovest, come ad esempio da Austis ad Orgosolo, tragitto

panoramico di 59 km percorso in non meno di 77 minuti.

Figura 2 - Rete infrastrutturale stradale del territorio Consortile BIM Taloro

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Le altre strade presenti sono provinciali, la SP4 che da Olzai porta a Teti; la SP30 che da

Lodine porta a Gavoi; la SP29 Gavoi-Ollolai; SP14 Lodine-Fonni; la SP22 Mamoiada–Orgosolo-Nuoro

che attraversa il paese di Oliena; la SP58 Orgosolo–Nuoro.

Un approfondito studio del trasporto pubblico, con l‟analisi di tutte le linee, le corse

suddivise per tipologia (giorni feriali, festivi, scolastici, estivi, etc.), per chilometri di percorrenza e

durata delle corse, ha permesso di evidenziare alcune criticità che interessano il trasporto pubblico

nel territorio del Consorzio BIM Taloro.

I collegamenti pubblici tra i comuni del Consorzio BIM Taloro sono garantiti esclusivamente

mediante servizio autobus Arst, che al momento non assicura il collegamento diretto tra tutti i

centri abitati. A causa delle caratteristiche della rete stradale sopra descritte, i tempi di

percorrenza sono decisamente elevati, circa un minuto e mezzo per chilometro ossia a un‟andatura

di 45 km/h, velocità normalmente riscontrabile nella viabilità delle aree montane.

Come già detto esiste per così dire un asse nord-sud costituito dalla SS128, lungo o nelle

vicinanze della quale sorgono 11 dei 13 centri abitati del Consorzio, arteria stradale interessata

dalla percorrenza di un rilevante numero di autobus del trasporto pubblico, che con diverse linee

servono con almeno due corse giornaliere (alcune solo nei giorni feriali) i singoli paesi.

Orgosolo, con 9 corse verso il Capoluogo Nuoro, è il paese meglio collegato del Consorzio,

ma paradossalmente la sua posizione geografica piuttosto isolata impedisce una facile connessione

con gli altri paesi del BIM Taloro, obbligando necessariamente i viaggiatori che si servono dei mezzi

pubblici ad andare a Nuoro per poter prendere le varie coincidenze verso gli altri paesi del

Consorzio.

Concludendo, il trasporto pubblico non serve adeguatamente il territorio del Consorzio BIM

Taloro e questa mancanza genera necessariamente un eccessivo utilizzo del trasporto privato non

collettivo (auto propria), dinamica confermata anche dalla presenza di un parco auto nel 2009 pari

a 14.835 auto, ossia una ogni due abitanti.

Si ricorda inoltre che sul territorio del BIM Taloro sono presenti nei comuni di Fonni e

Ovodda due aree produttive realizzate grazie al Piano di Insediamenti Produttivi (P.I.P.), importanti

elementi di concentrazione delle imprese locali che forniscono l‟infrastrutturazione specifica

richiesta e necessaria per l‟attività produttive. Tali aree saranno a breve oggetto di interventi

rivolti al completamento infrastrutturale delle stesse, sempre naturalmente prestando grande

attenzione agli aspetti paesaggistico-ambientali. Obiettivo dell‟intervento è la realizzazione di aree

produttive con caratteristiche tali da garantire, oltre la redditività, anche la tutela dell'ambiente,

della salute e della sicurezza dei lavoratori, anche in prospettiva dell'avvio delle aree produttive

ecologicamente attrezzate (Apea)".

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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3. La qualità della vita nel territorio del BIM Taloro

Spesso il concetto che definisce la “qualità della vita” si è legato ad una visione diversa e

più profonda rispetto ai concetti classici di crescita o progresso. Si tratta di una visione determinata

da principi fondamentali che orientano la stessa idea di sviluppo come processo umano oltre che

economico. L‟approfondimento di questa idea di “qualità della vita” può quindi fornire essenziali

contributi nella definizione di politiche, azioni e linee ispiratrici dello sviluppo utili anche per quelle

economie e società indicate come “avanzate”, ove comunque persistono non poche contraddizioni e

meccanismi di sviluppo ritenuti non più sostenibili.

Una visione analitica economica di tipo “convenzionale” si fonda sull‟assioma “crescita del

PIL=progresso”; per garantire il progresso di una società diviene quindi indispensabile attivare dei

continui processi di crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) capaci di generare nuova ricchezza

economica. Nel momento in cui cominciamo a chiederci in cosa consista la nostra qualità della vita

e come essa possa essere misurata, valutata e giudicata, allora la prospettiva cambia radicalmente.

Si intende così un‟idea di sviluppo decisamente più ampia e unita alla qualità della vita, che

simultaneamente producono progresso; si tratta in sostanza di una prospettiva di analisi fortemente

olistica che unisce l‟aspetto prettamente economico con quello puramente sociale, rendendoli

complementari. In tutto ciò risulta fondamentale il ruolo giocato dalle innovazioni scientifiche e

tecnologiche che permettono l‟innalzamento non solo dei livelli di efficienza (capacità di conseguire

gli stessi obiettivi con minori risorse), ma anche dell‟efficacia (capace di conseguire gli stessi

obiettivi nel modo migliore possibile) dei programmi integrati per lo sviluppo.

Seguendo questa logica multidisciplinare la misurazione del grado di qualità della vita qui

presentata viene effettuata combinando più indicatori economici (livelli occupazionali,

infrastrutture, consumi, etc.), ambientali (rifiuti urbani, servizio idrico integrato) e sociali (sanità,

socialità, sicurezza pubblica, etc.), sia riferiti al singolo individuo sia alle sue forme aggregate.

Di seguito vengono esposti ed approfonditamente analizzati i dati relativi alle diverse

tipologie di indicatori appena citati, frutto delle periodiche analisi quali-quantitative settoriale

effettuate dagli enti preposti.

3.1 Capacità di spesa

Il fenomeno di spopolamento precedentemente illustrato (cfr. paragrafo 1.3) è direttamente

legato all‟andamento del mercato del lavoro e conseguentemente ai bassi livelli di reddito (IRPEF).

I dati sul reddito IRPEF del 2010 evidenziano una differenza di circa 1.700 euro tra il reddito

per abitante delle popolazioni residenti nel territorio del BIM Taloro e quello provinciale, e

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addirittura di quasi 2.800 con quello regionale. Il valore di reddito più elevato è evidentemente

quello del comune di Tonara (8.870 euro); al contrario quello più basso appartiene al comune di

Desulo (5.426 euro); questo dato, come gli altri negativi, rappresentano un chiaro segno del periodo

di difficoltà economica attraversato dalla maggior parte di questi comuni.

Tabella 4 - Indicatori economici

Territorio

Reddito Medio 2010)

[1]

Reddito per abitante (2010)

[2] Tasso di Occupazione

% 2010 [3] Tasso di Disoccupazione

% 2010 [4]

Austis 16.729 7.083 41,3 18,7

Desulo 15.960 5.426 48,7 16,9

Fonni 15.938 6.622 56,5 6,7

Gavoi 17.616 7.936 56,2 7,7

Lodine 15.594 6.279 53,1 9,3

Mamoiada 15.754 5.908 44,0 11,0

Ollolai 15.251 6.308 47,2 10,8

Olzai 16.231 7.583 53,9 7,0

Orgosolo 15.923 5.968 42,8 19,3

Ovodda 16.893 6.170 58,4 10,3

Teti 18.648 7.774 45,6 9,0

Tiana 16.200 7.686 54,1 15,7

Tonara 19.026 8.870 65,8 5,6

Provincia di Nuoro 19.098 8.412 52,3 9,9

Sardegna 20.915 9.484 51,0 14,3

Fonte: (1) (2) Elaborazione su dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze relativi all'anno d'imposta (IRPEF) 2010. (3) (4) Dati Istat 2010

Il tassi di disoccupazione di Orgosolo, Austis e Desulo indicano valori quasi doppi rispetto

alla Provincia di Nuoro, e comunque superiori al contesto regionale; al contrario Tonara, Fonni e

Olzai presentano i tassi di disoccupazione più bassi dei comuni BIM Taloro. I dati in nostro possesso

sulla disoccupazione giovanile ripartita per genere riguardano i soli ambiti provinciale e regionale: i

valori provinciali risultano sempre inferiori rispetto ai corrispettivi regionali.

Austis, Orgosolo, Mamoiada, Teti, Ollolai e Desulo presentano tassi di occupazione (ossia il

numero di persone occupate di età compresa fra 15 e 64 anni paragonato con la popolazione

residente di pari età) assai bassi; al contrario Tonara, Ovodda Fonni e Gavoi, che registrano punte

particolarmente elevate e superiori sia all‟ambito provinciale che regionale, mostrano un marcata

disomogeneità dei livelli occupazionali all‟interno dello BIM Taloro. Rapportando i livelli

occupazionali registrati nella Provincia di Nuoro nel 2010 con gli obiettivi stabiliti dal trattato di

Lisbona - che stabiliva per il 2010 un tasso di occupazione globale superiore al 70% (Prov. Nuoro

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52,3%), ed un tasso di occupazione femminile, per lo stesso periodo, superiore al 60% (Prov. Nuoro

44,0%) - si avverte nel territorio preso in esame una situazione occupazionale particolarmente

negativa, come d‟altronde nel resto dell‟isola. Si evidenzia inoltre come l‟occupazione femminile

registri 16 punti percentuali in meno rispetto a quella maschile.

Tabella 5 - Tasso disoccupazione giovanile 2010

Sardegna

Genere Valore %

Maschi 38.7

Femmine 38.9

Totale 38.8

Provincia di Nuoro

Genere Valore %

Maschi 32.6

Femmine 21.2

Totale 27.6

Fonte: Istat 2010

Tabella 6 - Tasso occupazione 2010

Sardegna

Genere Valore %

Maschi 60.2

Femmine 41.8

Totale 51.0

Provincia di Nuoro

Genere Valore %

Maschi 60.3

Femmine 44.0

Totale 52.3

Fonte: Istat 2010

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Grafico 7

Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT

Fonte: Elaborazioni Urbistat su dati ISTAT

Grafico 8

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-31-

3.2 Qualità ambientale

Per l‟analisi qualitativa ambientale, con la quale è possibile misurare parte del benessere

sociale, sono stati utilizzati i più noti indicatori della gestione dei rifiuti urbani e del servizio idrico

integrato.

Per la definizione degli indicatori ambientali legati alla gestione dei rifiuti urbani si sono

prese come punto di riferimento le direttive comunitarie che prevedono il raggiungimento di

determinati target entro il 2013, così come le relative leggi nazionali e regionali in materia di

riduzione della produzione di rifiuti, incremento del riciclo dei rifiuti e utilizzo di materiali poco

impattanti sull‟ambiente. Di seguito vengono meglio definite le caratteristiche dei tre indicatori

considerati - S.07 e S.07 Bis, S.08, S.09 - e i relativi target.

Indicatore S.07 e S.07 Bis: Rifiuti urbani smaltimento in discarica - kg di rifiuti urbani

smaltiti per abitante all‟anno.

Target 2013: ridurre la quantità pro capite di rifiuto conferito a Kg 230; inoltre, la

percentuale di rifiuto urbano smaltito in discarica (sul totale del rifiuto urbano) non può

essere superiore al 50%.

Tabella 7 - Valore dell‟indicatore S.07 e S.07 Bis per l‟anno 2010 Ambito kg per abitante R.U. smaltiti in discarica

Sardegna 200 40,6%

Provincia di Nuoro dato non presente dato non presente

Consorzio BIM Taloro dato non presente dato non presente

N.E. su dati ARPAS 2010

Indicatore S.08: Raccolta differenziata dei rifiuti urbani - percentuale rifiuti urbani

oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti.

Target 2013: Aumenta la percentuale al 40%.

Tabella 8 - Valore dell’indicatore S.08 per l’anno 2010 Ambito Raccolta differenziata dei rifiuti urbani

Sardegna 44,9%

Provincia di Nuoro 49,9%

Consorzio BIM Taloro 60,6%

N.E. su dati ARPAS 2010

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L’indicatore S.09: Quantità di frazione umida trattata in impianti di compostaggio per la

produzione di compost di qualità - quota di frazione umida (frazione organica e verde)

trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale per la

produzione di compost.

Target 2013: Aumentare la percentuale al 20%.

Tabella 9 - Valore dell’indicatore S.09 per l’anno 2010

Ambito

% Quantità compost trattato sulla frazione

di umido nel rifiuto urbano

Sardegna 61,3

Provincia di Nuoro dato non presente

Consorzio BIM Taloro dato non presente

N.E. su dati ARPAS 2010

Dai dati sopra esposti si comprende che a livello regionale i tre target 2013 relati agli

indicatori S.07 e S.07 Bis, S.08, e S.09 sono stati già raggiunti e superati nel 2010.

Nello specifico, per quanto riguarda il primo indicatore S.07 e il terzo S.09, non è stato

possibile risalire ai dati puntuali relativi alla Provincia di Nuoro e di conseguenza a quelli del

territorio del BIM Taloro. I valori del secondo indicatore S.08 (Raccolta differenziata dei rifiuti

urbani), sono superiori al valore del target 2013 di quasi 10 percentuali mentre quello del BIM

Taloro lo supera di più di 20 punti.

Analizzando il grafico 9 sottostante, è evidente come, pur con variazioni minime rispetto

agli anni passati, la Provincia di Cagliari continui a dare, il maggiore contributo alla produzione di

rifiuti urbani totali (32,9%), seguita dalle province di Sassari (19.2%) e Olbia-Tempio (17,6%), mentre

le Province di Oristano (7,9%), Carbonia-Iglesias (7,4%) e Nuoro (7,3%) contribuiscono anche nel 2010

ciascuna in misura inferiore al 10% e le restanti Province del Medio Campidano e Ogliastra mostrano

ancora una produzione totale di rifiuti che contribuisce per il 5,2% e 2,4%, rispettivamente sul

totale.

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Grafico 9

33%

19% 18%

8% 7% 7% 5%2%

Percentuale di rifiuti urbani prodotta per

provincia nel 2010

Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna 2010

Il grafico 10 evidenzia che il maggior contribuito al raggiungimento del buon dato di raccolta

differenziata a livello regionale, apportato dalle diverse province, arriva principalmente dalle

province di Oristano (61%), che tra l‟altro mostra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto

all‟anno precedente, e quella del Medio Campidano che si attesta sugli stessi valori del 2009 (60%);

segue la provincia dell‟Ogliastra, che nel 2010 raggiunge il 54,8% e la provincia di Nuoro che

aggiunge 4 punti percentuali rispetto al 2009, arrivando al 49,9%. La provincia di Cagliari mostra un

lievissimo miglioramento pur restando all‟incirca sui valori del 2009 (46,7%), mentre la provincia di

Carbonia Iglesias è quella che mostra l‟incremento maggiore arrivando al 46,7%. Le restanti province

di Sassari e Olbia Tempio, pur mostrando l‟incremento di 2 rispetto al 2009 si attestano ancora sotto

il 40%.

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Grafico 10

Fonte: ARPAS- Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna 2010

Nel 2010 i 25.065 residenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro hanno prodotto 2.768

tonnellate di rifiuti indifferenziati, mentre i così detti abitanti fluttuanti, ossia coloro i quali si

trova soltanto occasionalmente nel territorio consortile (come ad esempio i turisti che frequentano

il territorio), ne hanno prodotte 24. La raccolta differenziata nell‟ambito del BIM Taloro ha

costituito il 60,62% del totale delle tonnellate di rifiuti urbani prodotti, anche se rispetto all‟anno

precedente si è registrato un decremento del 2,74%.

I comuni della Provincia di Nuoro nel 2010 hanno conferito quasi interamente il rifiuto

indifferenziato alla piattaforma di trattamento di Macomer; soltanto pochi Comuni (3) hanno

conferito i loro rifiuti indifferenziati presso l‟impianto del CIPNES di Olbia.

Secondo il 12°Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna, relativamente alle

tecniche adottate per la raccolta indifferenziata da parte dei 52 comuni che costituiscono la

Provincia di Nuoro, 37 di essi ricorrono alla raccolta domiciliare integrale, 11 mista stradale e

domiciliare, nessuno utilizza più i cassonetti stradali.

La frequenza di raccolta dei rifiuti indifferenziati è differente a seconda dei comuni: 3

forniscono il servizio giornalmente, 39 più volte alla settimana (ma non viene specificato quante) ed

infine 6 comuni ritirano l‟indifferenziato settimanalmente o con frequenza superiore. Il servizio di

raccolta rifiuti nel territorio consortile del BIM Taloro viene garantito da 3 associazioni di comuni

(Fonni, Oliena e Orgosolo - Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli - Tiana e

Ovodda), e dalla Comunità Montana del Gennargentu – Mandrolisai.

Per i comuni virtuosi e per quelli inadempienti rispetto all‟attivazione delle raccolte

differenziate, a seguito di un atto di indirizzo della Regione Sardegna (D.G.R. n.15/32 del

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30.3.2004), presso gli enti titolari di ciascun impianto di conferimento dei rifiuti indifferenziati è

stato costituito un fondo a destinazione specifica che viene utilizzato esclusivamente per

accantonare le penalizzazioni e pagare le premialità.

Il saldo può essere successivamente utilizzato, dietro precise disposizioni dell‟Assessorato

Regionale Difesa Ambiente, per aumentare l‟entità della premialità e/o per realizzare le migliorie

necessarie per le infrastrutture dedicate al recupero dell‟organico di qualità, permettendo alle

amministrazioni virtuose di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti. Nel 2010 fra le province sarde,

quella di Nuoro risulta la terza più virtuosa nella raccolta differenziata permettendo di raggiungere

la premialità per il 75% dei comuni e il 71% della popolazione.

Vengono di seguito riportati tutti i quantitativi per tipologia di materiale (vetro, carta,

plastica, etc.) dei rifiuti ottenuti mediante raccolta differenziata nei comune del Consorzio BIM

Taloro ed anche i totali provinciali.

Tabella 9 - Quadro dei Comuni in premialità - anno 2010

N. Comuni premialità al 31.12.2010

Popolazione premialità al 31.12.2010

Comuni premialità al 31.12.2010 %

Popolazione premialità al 31.12.2010 %

Provincia di Nuoro 39 113.282 75% 71%

Fonte: 12°Rapporto di gestione dei rifiuti urbani in Sardegna ARPAS 2010

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Differenziati Totali Totali

Rifiuti

Indifferenziati

residenti

(t/anno)

Rifiuti

indifferenziati

da abitanti

fluttuanti

(t/anno)

Rifiuti

ingombranti

(t/anno)

Rifiuti da

spazzament o

stradale

(t/anno)

Produzione

Totale

Rifiuti allo

smaltiment

o (t/anno)

2010

Rifiuti da

Raccolta

differenziata

(t/anno) 2010

Produzion

e totale di

Rifiuti

Urbani

(t/anno)

2010

Produzione

totale di

Rifiuti

Urbani

(t/anno)

2009

Variaz. % sul

totale di RU

rispetto al 2009

Produzione

Pro-capite

totale

(kg/ab/a) % R.D. 2010

% R.D.

2009

Differenz

a Rd Consorzio

Impianto

destinazione

rif. Indiff.

Austis 881 70 0 0 0 70 127 197 210 -5,80% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer

Desulo 2.500 198 0 0 0 198 392 589 593 -1,20% 236 66,40% 64,50% 1,90% a) Macomer

Fonni 4.104 576 0 28 12 616 874 1.490 1.942 -4,60% 363 58,70% 66,40% -7,80% b) Macomer

Gavoi 2.819 284 0 38 0 322 533 854 913 17,60% 303 62,30% 66,40% -4,10% c) Macomer

Lodine 380 38 0 5 0 43 72 115 122 15,70% 303 62,30% 66,40% -4,10% c) Macomer

Mamoiada 2.592 174 13 1 0 188 481 669 675 12,60% 258 71,90% 65,90% 6,00% - Macomer

Ollolai 1.395 140 0 19 0 159 264 423 407 16,20% 303 62,30% 63,00% -0,60% c) Macomer

Olzai 929 93 0 13 0 106 176 281 273 15,30% 303 62,30% 63,00% -0,60% c) Macomer

Orgosolo 4.418 732 11 0 0 743 860 1.603 1.490 15,40% 363 53,70% 54,70% -1,00% b) Macomer

Ovodda 1.651 178 0 11 0 189 233 422 397 9,70% 256 55,20% 64,60% -9,40% d) Macomer

Teti 722 57 0 0 0 57 104 161 171 -7,20% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer

Tiana 529 57 0 3 0 61 73 134 128 8,10% 253 54,80% 64,60% -9,80% d) Macomer

Tonara 2.145 170 0 0 0 170 310 480 516 -5,80% 224 64,60% 64,50% 0,10% a) Macomer

Totale Consorzio BIM

Taloro 25.065 2.768 24 118 12 2.921 4.497 7.418 7.837 - 296 60,62% 63,37% -2,74% - -

Totale

provinciale 160.677 25.492 2.841 895 1.121 30.348 30.263 60.610 65.078 - 377 49,90% 44,80% 5,10% - -

Produzione rifiuti urbani allo smaltimento

Tabella 10 - QUADRO ANALITICO DELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI PER COMUNE DEL CONSORZIO BIM TALORO - ANNO 2010

Fonte: Osservatorio Provinciale Rifiuti di Nuoro e N.E.

a) Com. Montana Del Gennargentu -Mandrolisai

b) Ass. dei Comuni di Fonni, Oliena e Orgosolo

c) Ass. dei Comuni di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Sarule, Oniferi e Orotelli

d) Ass. dei Comuni di Tiana e Ovodda

Pop. Istat al 31-

12-2010 Comuni

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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COMUNE

Popolazione

al 31/12/2010

Scarto

alimentare

(FORSU)

Scarto

verde Vetro

Carta/

Cartone Plastiche

Imballaggi

in metallo RAEE

Pericolosi

RUP

Altri materiali

al recupero

Totale RD

(t/anno)

Totale

INDIFF. Totale RU %RD

Gettito RD

(Kg/ab/anno)

Austis 881 49,5 0,00 27,73 27,7 13,1 2,59 1,23 0,03 5,4 127,28 69,74 197,02 65% 144

Desulo 2.500 140,46 0,00 78,69 78,6 37,18 7,34 3,49 0,1 45,67 391,53 197,91 589,44 66% 157

Fonni 4.104 440,37 0,00 173,48 122,79 31,18 2,77 51,16 3,27 48,73 873,75 615,82 1489,57 59% 213

Gavoi 2.819 222,32 0,00 99,68 90,72 43,89 16,75 35,5 1,29 22,43 532,59 321,61 854,19 62% 189

Lodine 380 29,97 0,00 13,44 12,23 5,92 2,26 4,79 0,17 3,02 71,79 43,35 115,14 62% 189

Mamoiada 2.592 227,92 0,00 56,06 97,98 54,72 12,76 1,6 0 29,69 480,73 188,28 669,01 72% 185

Ollolai 1.395 110,02 0,00 49,33 44,89 21,72 8,29 17,57 0,64 11,1 263,55 159,15 422,7 62% 189

Olzai 929 73,27 0,00 32,85 29,9 14,46 5,52 11,7 0,43 7,39 175,51 105,99 281,5 62% 189

Orgosolo 4.418 474,06 0,00 112,42 132,18 49,46 2,99 27,64 5,14 56,04 859,92 742,76 1602,68 54% 195

Ovodda 1.651 47,64 0,00 55,35 42,83 18,29 0 3,17 0 65,56 232,84 189,03 421,87 55% 141

Teti 722 40,57 0,00 22,73 22,7 10,74 2,12 1,01 0,03 4,42 104,31 57,16 161,46 65% 144

Tiana 529 15,27 0,00 17,73 13,72 5,86 0 1,02 0 19,72 73,32 60,57 133,89 55% 139

Tonara 2.145 120,52 0,00 67,52 67,44 31,9 6,3 2,99 0,08 13,14 309,88 169,81 479,69 65% 144

Totale Consorzio BIM

Taloro 25.065 1.991,89 0,00 807,01 783,68 338,42 69,69 162,87 11,18 332,31 4.497,00 2.921,18 7.418,16 60,6% 171

Totale Nuoro 160.677 12.975,33 367,27 4.965,83 6.786,98 2.498,45 300,42 1.191,92 51,59 1.124,73 30.262,51 30.347,97 60.610,48 49,9% 188

Fonte: 12° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna anno 2010 ARPAS

Tabella 11 - QUADRO ANALITICO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA PER TIPOLOGIA DI MATERIALE (t/anno) 2010

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-38-

Relativamente al servizio idrico integrato, gli indicatori ambientali considerati al fine di

dare misura dell‟efficienza nella distribuzione dell‟acqua e aiutare il miglioramento dei servizi

depurativi dell‟acqua sono:

Indicatore S.10 - Percentuale di acqua erogata sul totale dell’acqua immessa nelle reti di

distribuzione comunale.

Il target 2013 al quale si cerca di arrivare è quello del 75% di acqua erogata sul totale

dell‟acqua immessa nelle reti di distribuzione comunale (con delle perdite totali pari al 20-

25%).

Indicatore S.11 - Abitanti equivalenti effettivi serviti da impianti di depurazione delle

acque reflue, con trattamento secondario o terziario, in rapporto agli abitanti

equivalenti totali urbani per regione.

In considerazione dell‟importanza strategica attribuita alla qualità della risorsa idrica, il

valore target 2013 è pari ad almeno il 70%. Alla Sardegna, che sulla base dei dati rilevati al

2005 ha già raggiunto il target, si chiede di mantenere negli anni futuri almeno il valore

della baseline ossia 87,4%.

Indicatore S.11 Bis “Stima della quota di popolazione equivalente urbana servita da

depurazione” descritto come “abitanti equivalenti effettivi civili serviti da impianti di

depurazione che effettuano trattamento secondario e terziario sugli abitanti equivalenti

totali urbani della regione (valore percentuale)”. Questo indicatore differisce rispetto

all‟S11 per la stima del numeratore mentre il denominatore, che rappresenta gli Abitanti

equivalenti totali urbani (AETU), rimane invariato. L‟ISTAT, infatti, nel calcolo del nuovo

indicatore ha preso in considerazione al numeratore gli abitanti equivalenti effettivi relativi

alla sola componente domestica con esclusione, nei casi di impianti di depurazione misti

(cioè che trattano il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue urbane e di

acque meteoriche di dilavamento), delle acque industriali per le quali è concessa la

depurazione di scarichi organici provenienti da imprese industriali.

Purtroppo non sono disponibili dati disaggregati a livello sub-regionale per annualità in

quanto l‟ISTAT pubblica i dati disaggregati a livello di ambito territoriale ottimale, che in Sardegna

corrisponde all‟intero territorio regionale.

Nel 2009 l‟ISTAT ha pubblicato il valore dell‟indicatore S10 relativamente al 2008, che

risulta pari a 54,1% rispetto al valore della baseline al 2005 del 53,65%. Si registra quindi un lieve

aumento rispetto alla baseline pari a circa l‟1%, e una distanza percentuale colmata rispetto al

target pari al 2% (distanza coperta tra il valore di partenza e il target al 2013).

Il valore dell‟indicatore S11 per la Sardegna relativamente al 2008, che sulla base dei dati

rilevati al 2005 ha già raggiunto il target, deve mantenere negli anni futuri almeno il valore della

baseline ossia 87,4%.

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-39-

Il valore dell‟indicatore S11 Bis, che nel 2008 ha raggiunto il 62,70%, deve essere ancora

migliorato per poter raggiungere nel 2013 quota 70% come previsto dalle direttive europee.

Tabella 12 - Indicatori ambientali riferiti al sistema idrico ed ai servizi connessi

Indicatore

Valore base 2005

(rivisto) Valore al

2008 Target al

2013

Fabbisogno da

soddisfare

Distanza colmata rispetto al target

Variazione tra 2005 e 2008

S.10 53,65% 54,10% 75,00% 20,90% 2% 1%

S.11 87,40% 94,50% ≥87,4 % - 100% 8%

S.11 bis 59,00% 62,70% 70,00% 7,30% 34% 6%

Fonte: RAOS - Rapporto Annuale degli Obiettivi di Servizio Idrico integrato 2011 RAS

3.3 Servizi di pubblica sicurezza

La qualità della vita delle persone residenti in un territorio, e quindi la sua vivibilità, è

legata anche al tema del livello di sicurezza pubblica percepita dai cittadini, che permette loro di

vivere una vita più serena e tranquilla. La sicurezza è percepita come un diritto primario garantito

soltanto attraverso la repressione di ogni fenomeno di criminalità presente sul territorio dove vivono

e lavorano. Il senso di insicurezza ha contribuito nel tempo ad accrescere la domanda di servizi

pubblici di presidio e controllo di tutte le realtà locali, sebbene con le necessarie differenze da

luogo a luogo.

Il presidio e l‟ordine nel territorio consortile del BIM Taloro sono garantiti da 10 stazioni dei

carabinieri e 3 della polizia. La vigilanza ambientale del territorio è garantita dalla presenza di 3

stazioni forestali. I servizi giudiziari annoverano 1 sede di giudice di pace.

Tabella 13 - Servizi di pubblica sicurezza presenti nell’area del Consorzio BIM Taloro

Comune Carabinieri Polizia

Stazione

forestale

Vigili del

fuoco

Guardia di

finanza

Giudice di

pace

Austis

Desulo 1

Fonni 1 1

Gavoi 1 1 1 1

Lodine

Mamoiada 1

Ollolai 1

Olzai 1

Orgosolo 1 1 1

Ovodda 1

Teti 1

Tiana

Tonara 1 1

Totale BIM Taloro 10 3 3 0 0 1

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012 con integrazioni Ministero della Difesa e Ministero della Giustizia

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-40-

3.4 Sanità

L‟Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che la salute umana costituisce la

precondizione per il benessere e l‟incremento della qualità della vita, nonché il riferimento per

misurare la riduzione della povertà e delle diseguaglianze, la promozione della coesione sociale e

l'eliminazione della discriminazione. I miglioramenti dello stato di salute della popolazione

costituiscono un rilevante indicatore dello sviluppo della società.

Si deve quindi considerare la salute come un elemento basilare per una crescita economica

sostenibile, capace di generare ulteriori importanti benefici, contribuendo nel medio periodo allo

sviluppo sociale ed economico complessivo. La presenza e l‟immediata disponibilità sul territorio di

adeguati servizi sanitari giocano un ruolo molto importante, in quanto hanno un rilevante impatto

fisico e psicologico sul benessere delle persone.

In tal senso la popolazione del BIM Taloro (25.000 abitanti) può contare su 8 presidi sanitari

costituiti dalle guardie mediche e da due poliambulatori, a Desulo e Gavoi. In seguito alla

riorganizzazione regionale dei Consultori avvenuta nel 2009, sono presenti anche 4 consultori

familiari a Gavoi, Desulo, Fonni e Orgosolo. In tutti e 13 i comuni è presente una farmacia

convenzionata con la ASL di Nuoro che consente l'erogazione gratuita di farmaci3.

Per quanto riguarda le strutture socio sanitarie si registra la presenza di una sola comunità

alloggio per anziani a Tiana. Non sono presenti sul territorio del BIM Taloro Residenze Sanitarie

Assistenziali, mentre il servizio A.D.I. viene svolto presso il poliambulatorio di Gavoi. Si evidenzia la

presenza dell‟Ospedale San Camillo nel limitrofo comune di Sorgono e naturalmente gli ospedali

principali di San Francesco e Cesare Zonchello di Nuoro.

Tabella 14 - Servizi sanitari presenti nel territorio consortile BIM Taloro

Comune Guardie Mediche Poliambulatori Consultori

Residenze Sanitarie

Assistenziali

Assistenza Domiciliare Integrata Farmacie

Austis 1

Desulo 1 1 1 1

Fonni 1 1 1

Gavoi 1 1 1 1 1

Lodine 1

Mamoiada 1 1

Ollolai 1

Olzai 1 1

Orgosolo 1 1 1

Ovodda 1 1

Teti 1

Tiana 1

Tonara 1 1

TOT. BIM Taloro 8 2 4 0 1 13

Fonte: Sardegna Salute - Sistema Sanitario della Sardegna 2012

3 Nel rispetto delle regole stabilite dai Livelli essenziali di assistenza (LEA) e dalla classificazione dei farmaci.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-41-

3.5 Istruzione formazione

Nel territorio del BIM Taloro i servizi scolastici risultano sufficientemente presenti.

Almeno un servizio di scuola materna ed elementare è presente in tutti i 13 comuni, mentre

la scuola media è assente a Lodine e Tiana. Soltanto 4 comuni sono dotati di scuola media

superiore: Desulo (Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e Turistici), Fonni (Liceo Socio

Psico-Pedagogico), Gavoi Istituto Tecnico Commerciale, Geometri e Classico) e Tonara (Istituto

Tecnico Industriale).

Il servizio di scuolabus è garantito soltanto a Desulo, Gavoi, Orgosolo, Tiana e Tonara,

mentre il servizio di mensa scolastica è invece più diffuso (9 comuni), specie nelle scuole primarie

per l‟infanzia.

Tabella 15 - Servizi scolastici presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro

Comune Materna Elementare Media Superiore Scuolabus Mensa scolastica

Austis ● ● ● ●

Desulo ● ● ● ● ● ●

Fonni ● ● ● ●

Gavoi ● ● ● ● ● ●

Lodine ● ●

Mamoiada ● ● ●

Ollolai ● ● ● ●

Olzai ● ● ●

Orgosolo ● ● ● ● ●

Ovodda ● ● ● ●

Teti ● ● ● ●

Tiana ● ● ● ●

Tonara ● ● ● ● ● ●

Totale BIM Taloro 13 13 11 4 5 9

Fonte: Comuni Consorzio BIM Taloro 2012

3.6 Aggregazione sociale

La propensione all‟associazionismo costituisce un elemento fondamentale per definire il

grado di aggregazione delle popolazioni locali, ma anche per poter comprendere meglio il

contributo che le popolazioni possono fornire nelle attività di valorizzazione della tradizione e della

cultura locale, nella tutela e salvaguardia del territorio, nel volontariato sociale. Qui di seguito

vengono individuate e suddivise per tipologia ben 137 associazioni di cui: 50 legate alla cultura e

alle tradizioni, 35 sportive, 21 di volontariato sociale, 15 di volontariato ambientale e 16 per il

tempo libero.

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Tabella 16 - Associazioni presenti nell’area del Consorzio BIM Taloro

Comune Sport

Tempo

libero

Cultura e

tradizioni

Volontariato

sociale

Volontariato

ambientale

Austis 4 1 2

Desulo 4 1 6 1 2

Fonni 4 1 5 2 2

Gavoi 3 3 5 1

Lodine 1 1 3

Mamoiada 2 2 3

Ollolai 6 4 5 2 2

Olzai 1 4 1

Orgosolo 4 3 5 3 2

Ovodda 4 2 6 3 1

Teti 1 1

Tiana 2 4

Tonara 4 3 5 1

Totale BIM Taloro 35 16 50 21 15

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

Naturalmente l‟aggregazione sociale vie favorita anche dalla presenza sul territorio del BIM

Taloro di un adeguato numero e varietà di impianti sportivi e ricreativi: ben 13 sono quelli di calcio,

7 quelli di calcetto, 5 da tennis, 2 galoppatoi e 1 da bocce. Le 11 palestre presenti appartengono

perlopiù agli istituti scolastici. In alcuni comuni sono presenti altri impianti sportivi, legati alla

specifica presenza di associazioni sportive come la A.S.D. Tiro A Volo Tianese e la Polisportiva

Supramonte Orgosolo per il softball.

Tabella 17 - Impianti sportivi presenti nel territorio del Consorzio BIM Taloro

Comune Calcio Calcetto Palestra Tennis Bocce Galoppatoio Altro

Austis 1 1 1 1 Piscina - Mini Pitch

Desulo 1 1

Fonni 1 1 1

Gavoi 1 1 Centro nautico

Lodine 1 1 1

Mamoiada 1 1

Ollolai 1 1 1

Olzai 1 1 1

Orgosolo 1 1 1 1 Softball

Ovodda 1 1 1

Teti 1 1 1

Tiana 1 1 1 1 Tiro a volo

Tonara 1 1 1 Totale BIM Taloro 13 7 11 5 1 2 6

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

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-43-

Per chiudere questa parte descrittiva del territorio consortile del BIM Taloro, si passa ad

analizzare l‟annuale classifica del quotidiano economico il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle

107 provincie italiane, definita attraverso lo studio statistico di innumerevoli indicatori socio-

economici. Lo studio viene effettuato per settori (6) e questi vengono poi declinati in vari

sottosettori. Per la provincia di Nuoro, le prestazioni migliori vengo riscontrate nei settori “Tempo

libero” (34° posto), dove il sottosettore “Ristoranti e bar ogni 100 mila abitanti a settembre 2010”

le attribuiva il 3°posto. Nei “Servizi-ambiente –salute” la Provincia si posiziona al 51° posto, anche

se l‟indice “Tagliacarne sulle infrastrutture” la pone al penultimo posto in Italia (106°). Infine nel

settore “Ordine pubblico” la Provincia si posiziona al 53° posto.

Il settore “Affari e lavoro” colloca la Provincia soltanto al 69° posto e nel sottosettore

“Quota delle esportazioni sul Pil – 2010” si posiziona al 97°posto, ma la voce “Imprese registrate

ogni 100 abitanti a settembre 2011” la pone al 1°posto in Italia.

I settori “Tenore di vita” (78° posto) e “Popolazione” (73° posto) non brillano per risultato

ottenuto: si evidenzia che in un sottosettore del primo “Costo casa al metro quadro - ottobre 2011”

la provincia Barbaricina si posiziona addirittura all‟8°posto. Una criticità demografica ben nota, la

“Variazione % della quota di giovani sulla popolazione 2002-2011” la pone al 97° posto con un valore

negativo di -5,661.

Tabella 18 - Classifica della qualità della vita nelle 107 province italiane nel 2011

Posizione in classifica Punti attribuiti

63 478

Sottosettore Posizione Valore Punti

Affari e lavoro

Totale per settore 69 - 511

Imprese registrate/100 abitanti - sett. 2011 1 17,541 1.000

Occupazione in % su fascia 25-34 anni - 2010 67 64,4 756

Occupazione in % su totale donne - 2010 69 32,72 666

Rapporto impieghi/depositi - 2010 91 134,56 457

Quota delle esportazioni sul Pil - 2010 97 2,37 29

Incidenza % sofferenze su prestiti - 2010 99 10,25 160

Ordine pubblico

Totale per settore 53 - 352

Scippi rapine e borseggi/100mila abit. - 2010 14 44,71 332

Furti in casa ogni 100mila abitanti - 2010 29 189,42 299

Truffe e frodi inform. Ogni 100mila abit. - 2010 64 153,4 563

Estorsioni ogni 100mila abitanti - 2010 71 11,18 157

Variazione trend delitti totali - 2006=100 73 100,53 692

Furti d'auto ogni 100mila abitanti - 2010 87 179,48 68

Popolazione

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-44-

Totale per settore 73 - 506

Numero abitanti per Kmq - 2010 3 40,93 764

Laureati 2010 ogni mille giovani 25-30 anni 38 62,67 670

Divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie - 2009 44 49,82 303

Nati vivi ogni mille abitanti - 2010 81 8,15 733

Var. % quota giovani su popolazione 2002-11 97 -5,661 417

Immigrati regolari in % su popolazione - 2010 99 2 147

Servizi - ambiente - salute

Totale per settore 51 - 473

Cause evase su nuove + pendenti - 1° sem. 2010 18 47,21 549

Diff. Tra mese più caldo e più freddo (2010-2011) 20 16,5 818

Indice Legambiente Ecosistema urbano - 2011 41 50,1 716

Tasso di emigrazione ospedaliera (in %) - 2009 41 5,96 313

Asili com. nella provincia in % su utenza 0-3 anni 42 6,4 291

Indice Tagliacarne infrastrutture (senza porti) 106 24,8 93

Tempo libero

Totale per settore 34 - 425

Ristoranti e bar/100mila abit. - settembre 2010 3 1.144,58 940

Sale ogni 100mila abitanti - settembre 2011 10 4,97 646

Alberghi e strutture ricett./100mila abit. - 2010 29 256,49 63

Indice assorbimento libri in % su popol. - ott. 2010 43 0,74 226

Indice di sportività - agosto 2011 84 344,79 442

N.spettacoli ogni 100mila abitanti - 2010 84 3.249,90 230

Tenore di vita

Totale per settore 78 - 601

Costo casa al metro quadro - ottobre 2011 8 1350 852

Spesa pro capite veicoli/elettr./mobili/pc-2010 46 1.211,03 790

Pil pro capite in euro - 2010 72 21.013 578

Indice Foi costo vita (con tabacchi) - 2010 77 1,88 520

Importo medio pensione/mese in euro - 2010 89 561,42 528

Depositi per abitante (rapporto 2010-2006) 105 0,791 338

Fonte: Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita 2011

Si noti che il medesimo rapporto 2010 del Sole 24 Ore collocava la Provincia di Nuoro al 28°

posto, e che soltanto un anno dopo - nel 2011 - le viene attribuito il 63° posto.

Gli effetti della crisi economica iniziata nel 2008 si sono progressivamente acuiti con il

passare del tempo portando ad una crisi generalizzata di tutti i settori produttivi e causando di

riflesso un peggioramento del tenore di vita delle comunità del nuorese.

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-45-

Tale fenomeno risulta quindi la principale causa del declassamento dal 28°posto al 63° della

Provincia di Nuoro (tabella 19): confrontando infatti la valutazione del 2010 con quella del 2011

appare evidente che il crollo del settore “Affari e lavoro” - che passa dalla 8ª posizione alla 69ª -

causi inevitabilmente anche il passaggio dal 44° del 2010 al 78° del 2011 del settore “Tenore di

vita. Anche le dinamiche sulla popolazione già ampiamente descritte in precedenza contribuiscono,

secondo il Sole 24 Ore, al peggioramento della qualità della vita nella Provincia di Nuoro, che passa

dall‟11° posto del 2010 a 73° del 2011; al contrario migliorano i settori dell‟”Ordine Pubblico” e

“Servizi-ambiente e salute”. L‟anno appena concluso (2012) ha visto migliorare la posizione della

Provincia di Nuoro nella classifica del Sole 24 Ore sulle province più vivibili d‟Italia, passando dal

63° al 53° posto, ma la risalita verso la 28ª posizione del 2010 pare essere ancora piuttosto lontana.

Tabella 19 - Confronto parametri 2010-2011-2012 valutazione Sole 24

Ore Classifica qualità della vita nella Provincia di Nuoro

Posizione generale 28° 63° 53°

Settore Posizione per settore

2010 2011 2012

Totale Affari e lavoro 8 69 55

Totale Ordine pubblico 62 53 42

Totale Popolazione 11 73 45

Totale Servizi - ambiente - salute 84 51 39

Totale Tempo libero 20 34 43

Totale Tenore di vita 44 78 71

Fonte: N.E. su dati Il Sole24 Ore - La Qualità della Vita 2010-2011-2012.

4. Sistema economico del Consorzio BIM Taloro

4.1 Tessuto produttivo

Nel 2011 il tessuto produttivo del territorio consortile del BIM Taloro risulta formato da circa

3.000 imprese che costituiscono il 16,5% delle attività economiche della Provincia di Nuoro.

Pienamente in linea con il forte carattere identitario agropastorale barbaricino, la base

produttiva dei 13 comuni consortili vede una predominanza numerica (1.346) di imprese legate alle

attività agricole e della silvicoltura, che costituiscono il 45% del totale delle attività di impresa

presenti. Le attività commerciali (16,6%) e le costruzioni (11,3%) rivestono un ruolo significativo,

come anche le attività manifatturiere (8,4%) e quelle dei servizi di alloggio e di ristorazione (5,8%).

Insieme questi cinque settori rappresentano l'87% della base produttiva del BIM Taloro. Il grado di

apertura dell‟economia locale è limitatissimo e il peso dell‟area sul commercio estero nuorese è

assolutamente marginale come del resto il peso dell'ambito provinciale sul commercio estero sardo,

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-46-

nonostante un incremento annuo del 24%. I dati evidenziano un sistema chiuso rispetto agli scambi,

con una propensione all‟export che assume valori bassissimi.

L‟analisi dei dati relativi alla composizione della base produttiva articolata per comuni e

settori conferma un settore produttivo fortemente ancorato alle tradizioni produttive e alle

vocazioni locali, dove la dimensione di impresa è prevalentemente quella della microimpresa (fino a

10 addetti e 2 milioni di euro di fatturato) e la ditta individuale è la forma giuridica per più del 70%

delle imprese.

Il saldo 2011 tra le imprese nuove iscritte e quelle che hanno cessato l'attività è pressoché

sempre negativo per tutte le 20 divisioni di attività definite. I peggiori dati si sono registrati

nell'ordine:

-48 per la divisione agricoltura-silvicoltura,

-39 per le attività commerciali,

-14 per i servizi di alloggio e di ristorazione e

-11 per le attività manifatturiere.

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-47-

Grafico 11

Grafico 12

Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro

Fonte: N.E. su dati CCIAA Nuoro

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-48-

4.1.1 Agricoltura

I dati4 2010 permettono di fotografare la situazione del comparto agricolo a livello locale,

definendo dettagliatamente la caratteristiche delle aziende agricole, la tipologia di colture e di

allevamenti nonché la loro consistenza numerica per tutti i 13 comuni del Consorzio BIM Taloro.

L‟analisi quantitativa mostra una drastica riduzione dal 1990 al 2010 del numero di aziende

agricole presenti nel territorio del BIM Taloro, passate rispettivamente da 3.105 a 1.238 ossia -

60,1%, con punte negative per alcuni paesi come Tonara (-92,7%), Desulo (-84,7%) e Mamoiada (-

57,4%), che hanno registrato un vero e proprio collasso del comparto.

Fonte: ISTAT - Censimenti Agricoltura 1990-2000-2010.

Nel territorio del Consorzio BIM Taloro sono presenti 1.238 aziende agricole, di queste il

31,5% si concentra nel territorio di Orgosolo, il 12,8% in quello di Fonni e l‟11,4% a Mamoiada.

La superficie agricola totale del territorio consortile ammonta a 52.855 ettari e di questi il

75,2% sono realmente utilizzati per le attività agricole (39.763 ettari). Il 19,6% della superficie

agricola totale (10.354 ettari) è costituita da boschi annessi alle aziende agricole utilizzate per

l‟allevamento brado, mentre la superficie agricola non utilizzata e altra superficie costituiscono

quasi il 5%. Il 79,0% dei suoli agricoli utilizzati è destinato ai prati permanenti e ai pascoli che

4 Fonte ISTAT - 6°Censimento Agricoltura 2010.

Grafico 13

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raggiungono un‟estensione di 31.416 ettari indicando una prevalenza dell‟allevamento rispetto agli

altri comparti agricoli. I seminativi hanno un‟estensione di 7.043 ettari (il 17,7% della sau) e le

coltivazioni legnose agrarie non superano i 1.566 ettari. Tra i seminativi predominano per

estensione le colture foraggere avvicendate (84,2%), che certamente sono legate all‟allevamento di

bestiame, attività fortemente radicata sul territorio; l‟11,8% del sau seminativo è destinato alla

produzione cerealicola per granella. Per quanto riguarda le coltivazioni legnose agrarie la loro

estensione si ripartisce equamente tra tre tipologie di colture: frutteto, olivo e vite che

costituiscono rispettivamente il 34,4%, il 33,7% e il 31,7% delle colture.

Tabella 20 - Utilizzazione del terreno espressa in ettari per ubicazione delle unità agricole*

Territorio Superficie totale (sat)

Superficie totale (sat)

Superficie agricola

utilizzata (sau)

Superficie agricola utilizzata (sau) Arboricoltura da legno

annessa ad

aziende agricole

Boschi annessi

ad aziende agricole

Superficie agricola

non utilizzata e

altra superficie Seminativi

Coltivazioni

legnose agrarie

Prati permane

nti e pascoli

Austis 3.035,36 1.559,55 609,05 7,6 941,25 0 1.410,47 65,34

Desulo 5.373,79 3.848,70 47,1 302,17 3.500,91 7 1.338,94 179,15

Fonni 10.970,23 8.565,07 1.883,36 21,86 6.662,07 78 1.717,52 609,64

Gavoi 2.907,71 2.489,71 589,42 17,37 1.875,44 5,8 296,05 116,15

Lodine 737,32 630,16 100,21 2,55 527,25 0 84,76 22,4

Mamoiada 3.845,08 3.142,88 636,23 286,94 2.351,17 18,2 416,33 267,67

Ollolai 1.770,99 1.430,44 231,65 2,56 1.195,79 32,92 253,54 54,09

Olzai 5.833,09 4.438,92 1.161,46 150,26 3.134,81 0 1.123,30 270,87

Orgosolo 11.265,58 8.812,50 645,77 488,64 7.803,33 71,54 1.889,46 492,08

Ovodda 2.290,79 1.509,02 310,33 36,71 1.166,12 7,93 588,52 185,32

Teti 2.650,46 1.902,90 678,88 53,21 1.173,74 0 602,52 145,04

Tiana 615,58 353,39 120,85 14,45 217,62 6,82 198,2 57,17

Tonara 1.559,18 1.079,95 29,5 181,77 866,65 5 435,36 38,87

BIM Taloro 52.855,16 39.763,19 7.043,81 1.566,09 31.416,15 233,21 10.354,97 2.503,79

Nuoro 291.203,79 227.500,29 46.033,56 13.069,42 170.653,33 657,9 48.564 14.481,60

Sardegna 1.471.715,70 1.154.641,48 393.930,14 84.725,55 693.637,91 8.848,05 226.093,61 82.132,56

Fonte: 6° Censimento Agricolo 2010

* Sono comprese anche le unità agricole con centro aziendale ubicato fuori dal territorio di riferimento, ma con terreni compresi nello stesso.

Il comparto zootecnico è costituito da 792 aziende, con 223.000 capi allevati, e rappresenta

il 24% dell‟intero patrimonio zootecnico della Provincia di Nuoro. Per quanto riguarda la tipologia di

allevamenti vi è una prevalenza di quegli ovina, con 522 aziende e 98.704 capi (il 44,2%); seguono

per numero di capi gli avicoli (43,8%), i caprini (5,7%) e i bovini (4,6%). I dati indicano Orgosolo e

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Fonni come i paesi del BIM Taloro più inclini alle attività zootecniche, il primo con il 22,4% e il

secondo con il 18,4% del totale aziende zootecniche.

A livello locale si notano le specializzazioni produttive di Fonni per l'allevamento di ovini

(19.317 capi) e ed equini (155 capi), di Orgosolo per i bovini (4.298 capi) e gli equini (187 capi), di

Mamoiada che vanta 40.086 capi avicoli e Desulo per numero di caprini e suini, rispettivamente

7.562 e 755 capi.

Tabella 21 - Consistenza del comparto zootecnico nel territorio del BIM Taloro espressa dal numero di aziende e relativi capi per tipologia di allevamento

Comuni Bovini Equini Ovini Caprini Suini Avicoli

Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi Az.de Capi

Austis 17 190 8 28 35 4.775 14 685 6 103 - -

Desulo 26 1.143 4 12 32 6.819 34 7.562 11 755 1 10

Fonni 56 2.604 33 155 95 19.317 8 578 50 562 2 13.100

Gavoi 13 250 21 110 43 11.492 7 539 32 345 12 365

Lodine 1 15 1 2 18 3.035 1 33 6 29 - -

Mamoiada 32 994 16 79 45 7.929 2 157 12 116 6 40.086

Ollolai 4 142 7 16 27 5.104 3 38 7 108 2 25.014

Olzai 21 363 15 49 53 15.103 6 280 12 128 1 100

Orgosolo 103 4.298 38 187 92 14.241 22 1.957 42 643 1 12

Ovodda 16 115 4 56 34 4.482 7 174 12 67 - -

Teti 9 52 4 12 32 4.593 4 234 8 61 - -

Tiana 2 24 - - 7 790 2 86 1 8 - -

Tonara 5 72 4 30 9 1.024 4 299 6 96 2 19.060

BIM Taloro 305 10.262 155 736 522 98.704 114 12.622 205 3.021 27 97.747

Nuoro 1.701 52.167 802 3.741 2.996 679.326 526 48.400 1.054 12.837 162 130.611

Sardegna 7.852 251.962 3.695 16.285 12.669 3.028.373 2.634 241.315 4.860 169.752 789 1.234.341

Fonte: ISTAT - 6° Censimento Agricoltura 2010

La struttura delle aziendale agricole

Se confrontata con la totalità del territorio isolano l‟estensione media delle aziende

presenti nel territorio del BIM Taloro risulta essere medio grande: circa il 60% delle aziende agricole

ha infatti una superficie totale compresa tra i 10 ed i 100 ed oltre ettari, fatto riconducibile alla

presenza di vaste aree boschive annesse alle aziende. La conduzione delle aziende è nel 96,3% dei

casi gestita direttamente dai coltivatori e/o allevatori, mentre quella con salariati è appena

dell‟1,6%. Soltanto il 51.9% delle aziende agricole ha titolo di possesso su terreni utilizzati che

corrispondono al 32,9% della sau, il 17,2% della sau viene affittato e il 3,4% viene concesso in uso

gratuito alle aziende.

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Analizzando i dati sull‟occupazione settoriale agricola si nota che quasi l‟88% della

manodopera aziendale (su 2.385 persone) è riconducibile alla conduzione familiare dell‟azienda e

che soltanto il 12,2% delle persone occupate con diverse modalità (forma continuativa, saltuaria e

non assunti direttamente dall‟azienda) non appartiene al nucleo familiare.

La quasi totalità delle imprese agricole del BIM Taloro (il 96%) non è informatizzata. Nelle

47 aziende agricole informatizzate l‟85% utilizza gli strumenti informatici per la gestione dei servizi

amministrativi, il 28% per le coltivazioni, il 26% per l‟allevamento, il 96% utilizza la rete internet ed

è in possesso di un sito web o di una pagina internet. Sempre tra le aziende informatizzate il 52% si

serve del commercio elettronico per la vendita di prodotti e servizi aziendali e il 77% utilizza il

commercio elettronico per l'acquisto di prodotti e servizi necessari all‟azienda.

Osservando i dati relativi all‟età dei capi delle aziende agricole presenti nel territorio del

BIM Taloro, emerge che il settore seppur in un momento di grande difficoltà affronta positivamente

il cambio generazionale. Il 13,5% dei capi aziendali ha meno di 35 anni, il 35,1% ha un‟età compresa

tra i 35 e i 49, il 29,6% ha tra i 50 e i 64 anni e per finire soltanto il 21,8% ha più 65 anni. Si

evidenzia che per le medesime classi di età considerate, i dati relativi ai territori della Provincia di

Nuoro e della Sardegna assumono valori inferiori per le prime due classi e maggiori per le ultime

due, denotando un marcato blocco del cambio generazionale alla guida delle aziende agricole.

Dettagliando per genere i capi delle aziende agricole si nota una predominanza dei maschi 74,9%

rispetto alla componente femminile che costituisce soltanto il 25,1%.

La maggioranza delle aziende (grafico 14) si distribuisce equamente nelle prime 5 classi

economiche e nella terzultima (136) con una percentuale che oscilla tra il 9,2% della quinta e

l‟11,3% della terza; il 39% è compreso nelle due classi tra i 25.000 ed i 99.999, e soltanto l‟1,5%

delle aziende può vantare l‟appartenenza alle due classi economiche più elevate comprese tra i

250.000 e i 500.000 euro e più.

Grafico 14

FONTE: ISTAT 6° Censimento Agricoltura 2010

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Si rileva un‟attività di vendita diretta da parte dei produttori agricoli che riguarda la frutta,

la verdura, le carni, le uova.

Criticità emerse per il settore agricolo

Attraverso l‟attività realizzata sul campo, più specificatamente attraverso i sopralluoghi

effettuati, è stato possibile conoscere e analizzare da vicino 32 aziende (coltivazione del fondo,

silvicoltura, allevamento). Naturalmente le criticità elencate nel grafico sottostante riportano,

congiuntamente e non, quelle riconducibili alle attività agricole, quelle proprie dell‟allevamento o

della silvicoltura. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dalle loro aziende ma

anche dall‟intero comparto. Questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica

che ha causato una contrazione dei consumi, ma in parte anche alla difficoltà di vendita dei loro

prodotti sui mercati, dove ormai beni analoghi sono venduti a prezzi assai inferiori; ciò avviene

perché questi beni provengono da altri sistemi produttivi mondiali in cui i costi di gestione e

produzione delle aziende agricole sono assai più bassi rispetto ai nostri. Gli operatori fanno inoltre

notare che le materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti di qualità e tradizionali

provengono in gran parte dall‟estero.

Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono

state: per il 38% i prezzi di mercato dei loro prodotti sono troppo bassi; il 31% e il 25% hanno

rispettivamente indicato un costo eccessivo dei mangimi e del carburante; il 16% lamenta sia

Grafico 15

Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14

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difficoltà nella vendita sia eccessivi costi di trasporto; gli incentivi pubblici alle imprese vengono

indicati come criticità dal 13% degli intervistati

4.1.2 Agroindustria

Le produzioni agroalimentari più importanti per numero di produttori presenti nel Consorzio

BIM Taloro sono:

quelle lattiero casearie (Fiore Sardo DOP, Pecorino Sardo, etc.), ben 39 aziende

presenti sul territorio;

quelle di panetteria (carasau e altri pani tradizionali: 31 le prime e 21 le seconde);

27 sono i pastifici che producono pasta fresca con metodologie tradizionali;

è presente anche una significativa produzione dolciaria tradizione a base di pasta di

mandorle e miele, diffusa in tutto il territorio, tra questi riveste un ruolo

importante la produzione di torrone con la presenza di ben 10 stabilimenti a Tonara

e 3 a Desulo;

7 cantine presenti producono Cannonau di Sardegna D.O.C., Barbagia IGT e Isola dei

Nuraghi IGT oltre a diversi distillati;

in ultimo ma non meno importante 4 produzioni di insaccati (salsiccia sarda,

prosciutti, etc.) ubicate a Desulo e Fonni.

Tabella 22 - Imprese dell’agroalimentare presenti nel territorio del BIM Taloro.

Comune Cantine Caseifici Salumifici Pane

carasau Altri Pani

tradizionali Pasta fresca

Torronifici Dolci

tradizionali

Austis

2

1 1 1

Desulo

1 3 1 1 2 3 3

Fonni 1 2 1 8 10 4

9

Gavoi

18

3 1 5

3

Lodine

1

1

1

Mamoiada 4 2

1 1 1

1

Ollolai

4

1

1

Olzai

3

0

1

Orgosolo 2 2

2 2 3

2

Ovodda

4

8

2

1

Teti

2 2 3

Tiana

1 1 1

Tonara

2 2 2 10 1

Totale BIM Taloro

7 39 4 31 21 27 13 20

Fonte: N.E. su dati CCIAA di Nuoro 2011 e LAORE 2012

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Produttori con marchi di qualità nel Consorzio BIM Taloro

La valorizzazione delle produzioni tipiche, importante attività che favorisce lo sviluppo

territoriale, costituisce una strategia efficace per il conseguimento di molteplici obiettivi sia di

carattere economico (rivitalizzazione delle colture tipiche, diversificazione delle produzioni,

acquisizione di nuovi sbocchi di mercato, etc.) sia socio-culturali (recupero delle tradizioni e della

cultura locale, rafforzamento dell'identità locale, etc.).

La valorizzazione si fonda sulle potenzialità specifiche di un territorio: know-how

produttivo, tradizioni e culture locali che conferiscono alle produzioni la loro immagine specifica,

ossia la tipicità, e rappresenta un'operazione economica che richiede l'individuazione precisa dei

potenziali sbocchi di mercato, la definizione e l'attuazione di strategie commerciali ed il rispetto di

un requisito essenziale, l‟alta qualità.

La qualità superiore del prodotto tipico viene spesso rivendicata da produttori e

consumatori che risiedono nei territori in cui questo viene realizzato. La dichiarata superiorità sta

ad indicare la importante funzione evocativa del prodotto che diventa richiamo nella memoria delle

proprie radici.

Talvolta è spesso l‟orgoglio campanilistico, la fierezza delle proprie tradizioni e la speranza

di realizzare qualche buon affare che induce a ritenere che tale qualità superiore, dichiarata da

coloro che da tanti anni hanno a che fare con un certo prodotto, sia sufficiente a determinarne il

successo di mercato, anche se poi la realtà e ben diversa.

Come già accennato, la tipicità di un prodotto è un carattere distintivo derivante da una

sintesi articolata di elementi ambientali, storico-etnografici, culturali, sociali, tecnologici,

economici, legati a specificità territoriali.

Le singole tipicità possono generare dei differenziali economici derivanti dai caratteri

irriproducibili o riproducibili delle produzioni, che acquisiscono rispettivamente il carattere di

unicità o ripetibilità.

La tipicità quindi, rispetto alle omologhe produzioni generiche, è una categoria distintiva

che oltre ad assumere un significato testimoniale e culturale, ha connotati capaci di definire nicchie

di mercato.

Nel territorio del BIM Taloro sono già presenti numerose aziende dell‟agroalimentare che

hanno produzioni certificate e di qualità. Secondo i dati forniti dall‟Agenzia Laore, per l‟anno 2012,

gli operatori inseriti nel sistema di controllo della Regione Sardegna sono i seguenti:

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- 95 (31 i caseifici e 64 di allevatori) del Fiore Sardo DOP;

- 1 solo produttore del Pecorino Sardo DOP;

- ben 299 sono gli allevatori dell‟Agnello di Sardegna IGP;

- per quanto riguarda i marchi di qualità del vino sono presenti 6 produttori di Cannonau

di Sardegna DOC, 2 di Barbagia IGT e 2 di Isola dei Nuraghi IGT;

- 121 produttori validati come Operatori Biologici nel 2011.

Tra il 2010 ed il 2011 il comparto lattiero-caseario ha registrato una riduzione del 6% nella

produzione del Fiore Sardo DOP, passata da 800 a 752 tonnellate (-6%); i dati presentati dall‟ISMEA

nel 20115 indicano una crescita quantitativa delle vendite dell‟Agnello di Sardegna IGP pari al 70%.

Dall‟indagine da noi condotta presso le strutture turistiche presenti nel territorio è emerso

che tutte utilizzano prodotti tipici locali per almeno l‟80% dei loro consumi alimentari, e quindi si

constata un forte legame tra i produttori agroalimentari e l‟offerta enogastronomica legata alle

strutture ricettive.

Dalle rilevazioni effettuate risultano presenti ben 9 centri commerciali naturali (tabella 23),

che opportunamente coordinati possono costituire uno degli strumenti di marketing territoriale

utilizzabili per la programmazione dei progetti di pro-commercializzazione definiti nel presente

PMSS del BIM Taloro.

Tabella 23 - Centri Commerciali Naturali presenti nel territorio consortile del BIM Taloro

Paese Denominazione

Austis C.C.N. Austis

Desulo C.C.N. "Gennargentu"

Fonni C.C.N. Vrores

Gavoi C.C.N. Gavoi un fiore di paese

Ollolai C.C.N Ollolai

Orgosolo C.C.N. Orgosolo

Ovodda C.C.N. Ovodda

Teti CCN Bidda mea

Tonara C.C.N. " ILALA‟ Tonara

Fonte: CCIAA Nuoro 2012

Criticità emerse per il settore dell’agroindustria

Grazie all‟azione di analisi effettuata sul campo mediante la realizzazione di interviste

telefoniche, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 43 imprese dell‟agroindustria

(cantine, forni, torronifici, caseifici, pastifici, sugherifici, etc.), che appartengono prevalentemente

al comparto agroalimentare. Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano congiuntamente

5 Fonte: Indagine Qualivita – ISMEA 2011

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quelle riconducibili a tutti i comparti dell‟agroindustria6. Gli operatori testimoniano un difficile

momento vissuto sia dalle loro imprese che dall‟intero comparto.

Anche qui, la difficile situazione è in parte riconducibile alla generale crisi economica che

ha causato una contrazione dei consumi, dall‟altra, la difficoltà di vendita dei loro prodotti, sia sui

mercati locali perché ormai saturi di prodotti tipici sardi, sia sui mercati nazionali sovraffollati da

prodotti di qualità, ed anche sui mercati internazionali, per molti di difficile accesso.

Entrando nello specifico le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono

state: per il 26% i costi di trasporto eccessivi; per il 23% il ribasso dei prezzi di mercato a scapito

della qualità dei prodotti offerti; il 21% lamenta invece difficoltà nella commercializzazione, il 19%

nell‟accesso al credito; le infrastrutture migliorabili costituiscono un problema per il 16% degli

operatori, mentre gli scarsi incentivi per le imprese e la difficoltà a creare rete costituiscono una

criticità per il 14% degli intervistati. Nel grafico sottostante sono riportate anche altre criticità che,

pur mantenendo una loro rilevanza, vengono indicate da meno del 10% degli intervistati; si specifica

inoltre che tutte quelle indicate una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del

grafico nella voce “Altro”. Si segnala infine che il 55,6% delle aziende intervistate è privo di sito

web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti.

6 Con il termine agroindustria si intende l'industria di trasformazione dei prodotti agricoli di qualsiasi genere, l‟industria

agroalimentare che trasforma prodotti alimentari, l'industria tessile in quanto trasformatrice di prodotti dell'agricoltura

(cotone, lino, canapa ecc.) e dell'allevamento (lana); l'industria cartaria e quella dell'arredamento in quanto trasformatrici di

prodotti forestali (legno, sughero, etc.).

Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14

Grafico 16

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4.1.3 Artigianato

L‟Artigianato regionale subisce in maniera più pesante rispetto al resto d‟Italia gli effetti

della profonda crisi economica in atto7. A soffrire della congiuntura negativa è infatti soprattutto il

settore dell‟artigianato che continua a non godere di adeguate politiche di sostegno.

Circa il 60% delle imprese artigiane dell‟Isola, in particolare quelle medie-piccole, ha

registrato nel 2012 un netto calo della produzione, degli ordinativi e del fatturato. In generale le

problematiche più delicate rilevate nel 2012 – oltre alla scarsa propensione all‟export - sono i costi

di gestione elevati, la concorrenza, la mancanza di liquidità e l‟insolvenza dei clienti. L‟analisi per

dimensione conferma come la crisi abbia colpito soprattutto le piccole e piccolissime imprese: nel

2012 oltre il 60% delle imprese con fatturato inferiore a 100 mila euro ha avuto un calo del volume

d‟affari. Per quasi il 70% delle imprese più grandi l‟ultima parte dell‟anno ha rappresentato invece

una fase di stabilità o di crescita della produzione (anche se non di ordinativi e fatturato).

Il 2012, come il 2011, rimane comunque per la maggior parte delle imprese artigiane, a

prescindere dalla dimensione, un anno di arretramento dei livelli produttivi, da collegarsi con il calo

della domanda interna.

Le imprese manifatturiere sono quelle che hanno sofferto maggiormente il riacutizzarsi

della crisi. Complessivamente continua infatti a diminuire il numero di imprese che prevede di

espandersi nel breve-medio periodo, dal 33% del 2009 al 28% del 2010 fino al 19% di quest‟anno.

Sotto il profilo dei rapporti con il sistema bancario le imprese hanno lamentato una ulteriore

stretta del credito e un considerevole aumento del costo dei finanziamenti. La ricerca evidenzia una

vistosa crescita del numero di imprese cui le banche hanno rifiutato nuovi finanziamenti (dall‟1,4%

del 2011 al 15% del 2012) e soprattutto raddoppia la quota di quelle che hanno ricevuto una

richiesta di rientro, anche parziale, sui crediti già concessi (dal 15 al 30%).

La stragrande maggioranza, ovvero circa il 64% delle imprese, non ritiene comunque che nei

prossimi mesi la propria esposizione finanziaria aumenterà in maniera significativa. Questo dato

viene interpretato come il sintomo di una sempre più timida attività di investimento o di una

riduzione delle spese dovute al calo continuo della produzione.

L’artigianato tipico

Nel territorio del BIM Taloro sono presenti circa 200 imprese artigiane. Tra queste

l‟artigianato del legno riveste un ruolo rilevante sia dal punto di vista economico (vi è infatti una

notevole produzione di infissi e mobilio comune), che culturale, in quanto legato alla produzione di

7 Fonte CNA - “4° Rapporto - Osservatorio Congiunturale sull‟Artigianato in Sardegna”- 2013

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beni e oggettistica tradizionale (cassapanche intagliate, maschere rituali, utensileria domestica e

da lavoro, etc.). Altra peculiare produzione locale, se pur sempre meno richiesta, è quella del ferro

battuto quale elemento di arredo urbano, la ferratura dei cavalli, la produzione dei campanacci,

utensileria domestica e da lavoro e altre lavorazioni legate al settore edile come cancellate,

recinzioni, etc.

L‟artigianato tessile comprende diverse produzioni tradizionali quali tappeti e le bertule; la

sartoria con la produzione dell‟abito del pastore in velluto o fustagno, la produzione del costume

sardo tradizionale, i ricami con la produzione tra le altre cose degli scialli, la produzione e la

valorizzazione di tessuti, come i filati di seta di Orgosolo tinti con colori naturali.

La lavorazione della pietra riguarda essenzialmente la produzione di manufatti per

decorazioni, l‟arredo urbano e residenziale, manufatti cimiteriali. Il settore dell‟oreficeria, pur

limitato per numero di imprese, riveste anch‟esso un importante ruolo culturale perché legato in

gran parte alla produzione di gioielli tradizionali utilizzati per arricchire la decorazione dei costumi

sardi.

Sempre legata ai costumi sardi vengono fabbricate sia scarpe tradizionali che per uso

quotidiano di tipologia moderna; a tal fine diversi laboratori lavorano la pelle, utilizzata anche per

realizzare accessori personali (borse, cinture, etc.), e finimenti ad uso ippico. Sono numericamente

poco presenti le imprese della ceramica e della produzione di coltelli.

Tabella 24 - Imprese dell'Artigianato tipico presenti nel territorio del BIM Taloro.

Comune Falegnami Lavorazione

del ferro Tessile Lavorazioni

in pietra Oreficeria Pelle Ceramica Coltelli

Austis

Desulo 5 2 1

Fonni 2 3 2 1 1

Gavoi 8 2 1 2 1 1

Lodine 1

Mamoiada 3 3 1

Ollolai 1 2 2 1

Olzai 1 1

Orgosolo 2 3 3 1 1 1

Ovodda 3 4 2 1 1 1

Teti 1

Tiana 1

Tonara 4 3 2 1 1 1 1

Totale BIM Taloro 29 26 11 7 5 4 3 1

Fonte: Rilevazione LAORE Sardegna 2008

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-59-

Come per le produzioni agroalimentari anche quelle artigiane potrebbero giovare della

presenza dei 9 centri commerciali naturali, se opportunamente valorizzate attraverso strumenti di

marketing territoriale programmati congiuntamente con i soggetti economici.

Criticità emerse per il settore artigiano

L‟analisi del settore, condotta tramite anche la realizzazione di interviste telefoniche, ha

permesso di conoscere e analizzare nel dettaglio circa il 7% delle imprese artigiane (falegnamerie,

fabbri, oreficerie, laboratori tesili, etc.). Le criticità elencate nel grafico sottostante riportano

congiuntamente quelle riconducibili a tutti i comparti dell‟artigianato tipico. Come a livello

regionale anche a livello locale gli operatori dei comuni del BIM Taloro testimoniano un difficile

momento vissuto dall‟intero comparto e dalle loro imprese, che risultano anche svantaggiate dalla

posizione nell‟entroterra montano.

Analizzando nel dettaglio le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati

emerge che il 77% registra un eccessivo calo della domanda; il 46% ha indicato sia prezzi del

prodotto sul mercato troppo bassi sia prezzi eccessivi delle materie prime; il 38% denuncia una reale

difficoltà nella riscossione dei crediti e l‟assenza di incentivi alle imprese di settore; il limitato

accesso al credito è indicato come criticità dal 31% degli intervistati e infine il 15% indica la

presenza sul mercato di prodotti falsi di scarsa qualità, la difficoltà dell'impresa di promo-

commercializzare i propri prodotti e la troppa burocrazia. Si specifica inoltre che tutte le criticità

indicate una sola volta dagli operatori sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico

nella voce “Altro”. Si segnala che il 61,5% delle imprese artigiane del BIM Taloro intervistate è privo

di sito web, strumento fondamentale per le attività di promo-commercializzazione dei prodotti

artigiani.

Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14

Grafico 17

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-60-

4.2. Focus sul turismo

4.2.1 Offerta turistica d’ambito

Principali attrattori turistici del territorio d’ambito

La metodologia utilizzata per individuare e definire i beni e gli attrattori presenti e

altamente caratterizzanti il contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro si suddivide in più fasi:

a) la raccolta di tutti i materiali (analisi turistiche, rapporti sullo stato del patrimonio

ambientale, elenchi regionali dei siti archeologici, dei monumenti storici e dei musei,

richieste ai comuni, etc.) a livello locale, utili per la definizione dell‟attuale offerta

d‟ambito;

b) la definizione di matrici attrattori-prodotti/territori nella quale per ciascuna territorio è

possibile individuare singoli beni e attrattori;

c) la classificazione dei beni e attrattori territoriali in base a parametri quantitativi e

qualitativi;

d) la selezione dei beni e attrattori territoriali maggiormente rispondenti al mercato

turistico attuale.

L‟offerta unitaria del territorio del BIM Taloro è costituita da validi beni ambientali, storici

e culturale. Sono diverse le strutture nelle quali hanno sede musei etnografici e antropologici,

collezioni private e musei legati al mondo agro-pastorale.

La messa in rete di tutti i beni archeo-culturali descritti in seguito, mediante l‟utilizzo di

criteri appositamente definiti contesto per contesto, permetterà di posizionare in modo più efficace

il prodotto culturale nei principali mercati turistici di riferimento.

La presenza di apprezzabili e vaste aree naturali protette spinge a riflettere sull‟attuale

valore paesaggistico ambientale, ancora non del tutto valorizzato, del territorio del Consorzio BIM

Taloro, che attraverso le varie forme di “turismo natura” e “turismo attivo” potrebbe essere

sfruttato economicamente, alleggerendo in parte anche gli oneri di gestione di tutte le aree

protette.

La varietà e il numero dei prodotti agroalimentari specifici dei 13 comuni (prodotti lattiero

caseari, paste fresche, salumi e insaccati, vini DOC e IGT, etc.) valorizzano i luoghi e ne

incrementano l‟attrattività, rendendo estremamente valido il potenziale prodotto enogastronomico

derivante (itinerari del gusto, circuito enogastronomico, etc.).

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-61-

La presenza di un presidio Slow Food - Associazione internazionale che promuove, comunica

e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti - rappresenta un importante indicatore del valore

potenziale dei prodotti e delle produzioni tipiche locali presenti nel BIM Taloro. La promozione

effettuata dal presidio favorisce un nuovo modello alimentare garante della qualità, che assicura la

genuinità del prodotto, il rispetto dell‟ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali. Inoltre,

le attività condotte dal presidio hanno come fine l‟avvicinamento dei consumatori al mondo della

produzione, attraverso una rete di relazioni internazionali che incrementa la visibilità dei prodotti

enogastronomici del BIM Taloro e che quindi promuove l‟intero territorio.

L‟integrazione dell‟offerta turistica culturale con quella enogastronomica crea al suo

interno “esperienze” in grado di supportare e sviluppare gli interessi dei singoli turisti, attraverso

momenti unici che col tempo si trasformano in elementi caratterizzanti e distintivi dell‟offerta

turistica locale come:

rappresentazione di testi en plein air

tour tematici (megalitismo, archeo-astronomia)

enogastronomia

architettura

festival ed eventi.

L‟enogastronomia e l‟artigianato sono due dei conclamati fattori di attrazione e di

soddisfazione per i turisti, specie nei periodi fuori stagione, che bene si sposano con la cultura

locale. I significati originali e le esperienze autentiche con cui l‟enogastronomia, l‟artigianato

artistico e le tradizioni locali in genere arricchiscono la vacanza del turista, sono un patrimonio

unico che ogni viaggiatore ricerca e porta poi con sé tornando alla propria vita quotidiana. D‟altro

canto, il turismo arricchisce l‟enogastronomia e l‟artigianato locale “esportano” fuori dal territorio

le sue produzioni tipiche e tradizionali, facendole così conoscere e comunicandone la loro unicità ad

un pubblico sempre più vasto.

Elementi caratterizzanti: la cultura materiale

Il patrimonio archeologico del territorio del Consorzio BIM Taloro risulta ricco e

diversificato, anche se purtroppo non ancora sufficientemente valorizzato; in alcuni casi la sua

mancata gestione favorisce una costante azione di depauperamento. La presenza umana sul

territorio è testimoniata sin dai tempi antichi, sono infatti più di 70 i siti archeologici disseminati

sul territorio: sono almeno 4 i siti con Menhir e 17 le domus de janas risalenti all‟età neolitica. Tra

complessi, villaggi, nuraghi e tombe dei giganti sono più di 40 le emergenze della civiltà nuragica

attualmente note e visibili nei 13 comuni del BIM Taloro. Ovunque sul territorio sono riconoscibili le

tracce degli insediamenti romani ubicati lungo l‟antica strada consolare Karalibus-Ulbiam, la strada

romana che congiungeva Cagliari con Olbia.

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-62-

Nessun sito è attualmente presidiato o gestito da ente pubblico o società privata, neanche

quelli con maggior notorietà e di maggior valore, come ad esempio i villaggi nuragici di Abini e

S'Urbale, il Santuario nuragico di Gremanu e le Tombe dei giganti di Madau.

Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva dei siti archeologici del BIM Taloro con gli

indicatori di fruizione per singola emergenza archeologica.

Tabella 25 - Patrimonio archeologico presente nel territorio del Consorzio BIM Taloro

Denominazione

Localizzaz.

Aperta (è possibile entrare 24 ore su 24)

Guidata (possibilità di visita con

guida turistica)

Segnalata (sito segnalato

di faccine individuazione nel territorio)

Fruibile (possibilità di accesso al sito in sicurezza)

Accessibile (presenza di

percorsi facilmente percorribili)

Bidda Intra 'e Rios Tonara

Complesso nuragico di Arrailo

Mamoiada - - - - -

Complesso nuragico di Monte Juradu

Mamoiada

Complesso nuragico Logomache

Fonni

Domus de jana di su ghirone

Ovodda

Domus de jana di Su pranu

Ovodda

Domus de jana di Travale Ovodda

Domus de Janas - Frumen de Vidda

Fonni

Domus de Janas – Istelathe

Gavoi

Domus de Janas – Sas Campanas De Gurrai, Garìo, Iscrithola

Gavoi

Domus de Janas - Sas Fenestras

Gavoi

Domus de Janas – Sas Honcheddas de Istevene

Mamoiada

Domus de janas di "S'abba vo'ada" e "Ghiliddoe"

Ovodda

Domus de janas di Curullo Ovodda

Domus de Janas di Is Forreddos

Tonara

Domus de Janas di Martì Tonara

Domus de Janas Mancosu Tiana

Domus de Janas Sas Honcheddas de Istevene

Mamoiada

Domus de Janas S'Iscritzola

Lodine

Domus de Janas Su Calavriche

Orgosolo - - - - -

Domus de Janas Uniai Lodine

Grotta funeraria di Pitzu e' Toni (prenuragica)

Tonara

Menhir di "Predas Fittas" e Domosnovas

Ovodda

Menhir Sa Perda Pinta (o Stele di Boeli)

Mamoiada

Menhirs di Fiola e di Gavoi

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-63-

Dorthenì

Monolite di Sa perda longa Gavoi

Monumento nuragico Sa Piraera

Tiana

Monumento nuragico Tudulo

Tiana

Nuraghe Alineddu Teti

Nuraghe de Trinta Battaglias

Lodine

Nuraghe di Castrulongu Gavoi

Nuraghe di Istedorro Ovodda

Nuraghe di Littoreli Gavoi

Nuraghe di Nieddio Ovodda

Nuraghe di Orofole Ovodda

Nuraghe di Osseli Ovodda

Nuraghe Dovilineo Orgosolo - - - - -

Nuraghe Dronnoro Fonni

Nuraghe Gorroppu Orgosolo - - - - -

Nuraghe Mereu Orgosolo - - - - -

Nuraghe Su Nuratze Tonara

Nuraghe Ura 'e Sole Desulo - - - - -

Nuraghe, Jorzi Froris Gavoi

Nuraghi Monotorre Foddi‟eddu e Lidana, Loret‟Attesu, Tiortorro, Trothula, Travessu, Venathitheri, Janna „e Todde, Orgurù, Sar de Melas, Mucru, Su Dovaru.

Mamoiada

Parco Archeologico di San Basilio (nuragico)

Ollolai

Rudere Santa Mara (emergenze romane e spagnole)

Tiana

Sa honca fravia Ollolai

Santu Micheli - Urrui (prenuragico)

Fonni

Santuario nuragico di Gremanu

Fonni

Tombe dei giganti "Nieddio

Ovodda

Tombe dei giganti Donnoveoro

Ovodda

Tombe dei Giganti Madau Fonni

Tombe dei giganti nei pressi di "Su nodu 'e Lopene"

Ovodda

Villaggio nuragico di Abini Teti

Villaggio nuragico di S'Urbale

Teti

Villaggio nuragico Soroeni Lodine

Villaggio nuragico Su Carrattu

Teti

servizio esistente - servizio non definito - servizio assente

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

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-64-

La rete di musei presente sul territorio del BIM Taloro contribuisce notevolmente a

trasmettere, divulgare e tutelare la cultura, le tradizioni e i saperi locali, accrescendo la

consapevolezza e il senso di appartenenza nelle comunità locali. Partendo dall‟assunto che la

cultura e i beni culturali locali non debbano mai in nessun caso essere banalizzati, si evidenzia come

debbano però essere considerati risorse economiche utili per lo sviluppo locale, capaci, se

efficacemente valorizzate, di favorire la crescita culturale, economica e civile delle popolazioni.

La maggior parte dei musei presenti nel territorio del BIM (ben 12 su 17) è di tipo

etnografico e risultano ben distribuiti sul territorio; sono presenti poi un museo archeologico, uno

artistico e due rappresenta un pregevole esempio di archeologia industriale (gualchiera e mulino).

Attualmente due sole strutture museali, gestite da soggetti privati, garantiscono l‟apertura

giornaliera annuale, ossia il Museo Archeologico Comprensoriale di Teti e il Museo delle Maschere

Mediterranee di Mamoiada. Tutte le altre strutture vengono aperte su richiesta e in alcuni casi

soltanto per gruppi di visitatori.

Tabella 26 - Strutture museali presenti nel territorio del BIM Taloro

Denominazione Localizzaz.

Aperta (è

possibile entrare 24 ore su 24)

Guidata (possibilità di visita con

guida turistica)

Segnalata (museo segnalato

di faccine individuazione nel territorio)

Fruibile (possibilità di accesso al museo in sicurezza)

Accessibile (presenza di

percorsi facilmente percorribili)

Casa della memoria archivistica

Austis - - - - -

Casa Museo Carmelo Floris

Olzai - - - - -

Casa Museo di Tonina Cuccui

Ovodda

Casa Museo Porru Tonara

Il Museo della Cultura Pastorale

Fonni -

Museo Archeologico Comprensoriale di Teti

Teti

Museo 'Casa Lai' Gavoi - - - - -

Museo Casa Porcu Satta Museo degli Amuleti

Gavoi

Museo Civiltà dell'Altopiano (privato)

Gavoi

Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada

Mamoiada

Museo Etnografico Ollolai

Museo etnografico Casa Montanaru

Desulo - - - - -

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-65-

Paese-Museo d'arte per i suoi Murales

Orgosolo - - - - -

Pinacoteca Carmelo Floris

Olzai - - - - -

S'iscraria (pubblico)

Ollolai

Sistema museale all'aperto "Le vie dell'acqua"

Tiana

Su Mulinu Vezzu Olzai - - - - -

servizio esistente - servizio non definito - servizio assente

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

La forte spiritualità da sempre presente tra le comunità del BIM Taloro si accompagna con la

presenza di un notevole patrimonio architettonico costituito da edifici religiosi. Sono 40 le chiese e

4 i Santuari prevalentemente campestri utilizzati per le feste religiose locali. In particolare spiccano

la valenza architettonica e la complessità strutturale dei Santuari di SS. Cosimo e Damiano di

Mamoiada, Sa Itria di Gavoi e della Vergine dei Martiri situato nel centro storico di Fonni.

Nei comuni di Tiana e Olzai sono presenti altri edifici di pregio; nel primo caso si tratta di

due strutture in granito nelle quali trovano posto un mulino ad acqua e una gualchiera per la

follatura dell'orbace, testimonianza di un‟antica attività industriale. Ad Olzai invece, una

imponente struttura granitica racchiude un antico mulino ugualmente ad acqua.

Infine, nei centri storici di Ovodda, Teti, Gavoi e Ovodda si trovano quattro case storiche

che conservano le antiche caratteristiche strutturali delle abitazioni di una volta, con gli ambienti

ancora integri e riconoscibili, dove un tempo si svolgevano le diverse attività del quotidiano.

Tabella 27 - Patrimonio architettonico di pregio presente nel territorio del BIM Taloro

Denominazione Localizzaz.

Aperta (è

possibile entrare 24 ore su 24)

Guidata (possibilità

di visita con guida turistica)

Segnalata (sito segnalato

di faccine individuazione nel territorio)

Fruibile (possibilità

di accesso al sito in

sicurezza)

Accessibile (presenza di

percorsi facilmente percorribili)

Antico Mulino - Casa Soru

Ovodda

Casa Antica Teti - - - - -

Casa Maoddi Gavoi

Casa Mazoni-Logias (Ex Asilo)

Ovodda

Chiesa di San Giovanni Battista

Olzai - - - - -

Chiesa Beata Vergine Assunta

Mamoiada

Chiesa Campestre di San Cristoforo Martire

Fonni

Chiesa Campestre di San Leone Magno

Tiana

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-66-

Chiesa Campestre di San Pietro

Ovodda

Chiesa campestre di San Sebastiano

Teti

Chiesa cinquecentesca di San Giorgio Martire

Lodine - - - - -

Chiesa del Carmelo (XVII sec.)

Gavoi

Chiesa della Madonna del Carmelo

Desulo - - - - -

Chiesa della Madonna dell'Assunta

Austis

Chiesa di "San Antonio da Padova"

Ollolai

Chiesa di Nostra Signora di Loreto

Mamoiada

Chiesa di S Antonio da Padova

Austis

Chiesa di San Basilio Magno

Ollolai

Chiesa di San Francesco

Mamoiada - - - - -

Chiesa di San Gabriele (Organo del 1606)

Tonara

Chiesa di San Gavino (XV–XVI sec.)

Gavoi

Chiesa di San Giorgio Martire

Ovodda

Chiesa di San Giovanni Battista

Fonni

Chiesa di San Giovanni Battista ( XIV sec.)

Gavoi

Chiesa di San Giuseppe Lodine

Chiesa di San Michele Arcangelo

Ollolai

Chiesa di San Pietro Ollolai

Chiesa di San Pietro con campanile quattrocentesco

Orgosolo - - - - -

Chiesa di San Sebastiano

Desulo - - - - -

Chiesa di San Sebastiano

Tonara

Chiesa di sant‟Antioco (XV sec.)

Gavoi

Chiesa di Santa Barbara Olzai - - - - -

Chiesa di Santa Croce Mamoiada

Chiesa di Santa Maria Tonara

Chiesa di Santa Maria Della Neve

Teti

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-67-

Chiesa di Sant'Anastasio

Olzai - - - - -

Chiesa di Sant'Antonio Abate

Mamoiada - - - - -

Chiesa di Sant'Antonio di Padova (Affreschi di Pietro e Gregorio Are)

Tonara

Chiesa di Sant'Elena Tiana

Chiesa di Santu Giaccu Tonara

Chiesa di Su Carmu o Combentu

Mamoiada - - - - -

ChiesaSant‟Antonio Abate

Desulo - - - - -

Chiesetta di Nostra Signora di Loreto Attesu

Mamoiada

Chiesetta di San Giuseppe

Mamoiada

Gualchiera (Antico Mulino)

Tiana

Santuario dei SS. Cosimo e Damiano

Mamoiada

Santuario della Vergine dei Martiri

Fonni

Santuario di Sa Itria Gavoi

Santuario Nostra Sennora de Thu Monte

Fonni

Su Mulinu Vezzu Olzai - - - - -

servizio esistente - servizio non definito - servizio assente

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

Elementi caratterizzanti: la cultura immateriale

Nell‟intero ambito del BIM Taloro è presente un diffuso e sentito attaccamento delle

popolazioni alle loro tradizioni, agli usi e costumi spesso non scritti, ma difesi e tramandai di

generazione in generazione.

Risultano infatti essere innumerevoli le sagre, le manifestazioni e gli eventi - in tutto 148 -

che ogni anno hanno luogo nei comuni del BIM Taloro. Considerate le antiche origini della cultura

locale, legata principalmente alle radicate tradizioni agro-pastorali, pare scontato che il maggior

numero sia costituito da sagre (66) immediatamente seguite dagli manifestazioni culturali (40); 11

sono invece gli eventi enogastronomici legati alle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità; 12

quelle sportive e 7 quelle musicali.

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-68-

Tabella 28 - Numero di sagre, eventi e manifestazioni presenti nel BIM Taloro

Comuni Stagione

Attività svolte

Religiose Culturali Eno-

gastronomiche Sportive Musicali Altro

(specificare)

Austis Tutto l'anno 2 5 2

1 1 promozione

turistica

Desulo Tutto l'anno 5 2 1 2

1 promozione turistica

Fonni

Inverno-primavera-

estate 5 2

2

1 promozione turistica

Gavoi Tutto l'anno 4 5 1

1 promozione turistica

Lodine

Inverno-primavera-

estate 4 1

-

Mamoiada

Inverno-estate-autunno 5 2 1

1 promozione turistica

Ollolai

Inverno-estate-autunno 6 3 1

1 promozione turistica

Olzai

Inverno-primavera-

estate 8 1

1 promozione turistica

Orgosolo Tutto l'anno 7 1 1 1

1 promozione turistica

Ovodda Tutto l'anno 4 5 1 3 2 1 promozione

turistica

Teti Estate - Inverno 4 6 1

1 promozione turistica

Tiana

primavera-estate-autunno 4 3

1 promozione turistica

Tonara Tutto l'anno 8 4 2 4 4 1 promozione

turistica

Totale BIM Taloro 66 40 11 12 7 12

Fonte: Comuni BIM Taloro 2012

Elementi caratterizzanti: principali attrattori ambientali

Vaste aree del territorio del BIM Taloro sono ancora poco o per nulla antropizzate e la

naturalità dei luoghi è definita da superfici a tratti fittamente boscate, a tratti aperte e

cespugliose. La natura montana del territorio, la varietà di paesaggi e il gran numero di attrattori

ambientali rendono più che idoneo l‟ambito in esame per tutte le attività turistiche legate ai

prodotti natura (birdwatching, fotografia naturalistica, etc.) e vacanza attiva (trekking, mountain

bike, cicloturismo, equiturismo, etc.) la cui domanda è tendenzialmente in crescita specie per i

mercati turistici esteri, attività già largamente praticate dagli attuali fruitori del territorio.

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-69-

Tabella 29 - Principali attrattori ambientali presenti nel BIM Taloro

Comuni Attrattori ambientali

Austis ▪ Sa Crabarissa

Desulo

▪ Tacco di Genna Ergas ▪ Il compendio forestale di Girgini ▪ Complesso forestale del Gennargentu

Fonni

▪ Lago Govossai ▪ Bruncu Spina ▪ Punta La Marmora

Gavoi ▪ Lago Gusana

Lodine ▪ Fiume Govosoleo

Mamoiada

▪ Punta Sa hosta ▪ Punta Maramele

Ollolai

▪ Punta S'Ascusorgiu ▪ Sa Punta e Sant'Istianu ▪ Lago Cocchinadorza ▪ Area di Interesse naturalistico Goschini

Olzai

▪ Montagna Gulana ▪ Su nodu e su malune ▪ Fiume Taloro ▪ Lago Beznzone

Orgosolo

▪ Su Sercone ▪ Su Disterru Orgolesu ▪ Monte Novo San Giovanni ▪ Sas baddes ▪ Foresta di Montes

Ovodda

▪ Monte Orohole ▪ Sa 'orrada ▪ Area di interessse naturalistico Valle del Taloro

Teti ▪ Punta Sa Marghine

Tiana ▪ Fiume Tino ▪ Fiume Torrei

Tonara

▪ Monte Muggianeddu ▪ Lago Torrei ▪ Foresta di Uatzo

Fonte: Dati Comuni Consorzio BIM Taloro 2012

La fruizione di questi attrattori, in autonomia o guidata, è possibile anche grazie alla rete di

percorsi e sentieri definita da soggetti diversi, principalmente Gal Barbagia-Mandrolisai ed Ente

Foreste della Sardegna. Gli operatori dei servizi turistici lamentano l‟assenza di una gestione

strutturata dei percorsi8 e degli itinerari, che di conseguenza sono privi di manutenzione periodica e

risultano spesso poco agibili. Si constata inoltre l‟assenza di qualunque infrastrutturazione

tecnologica dedicata alle attività di fruizione del territorio, e nelle specifico dei principali attrattori

ambientali.

8 Sono esclusi i percorsi gestiti dall‟Ente Foreste della Sardegna

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-70-

Tabella 30 - Percorsi e itinerari naturalistici presenti nel territorio del BIM Taloro

Denominazione Itinerario Partenza - Arrivo Comuni

interessati Lunghezza Percorrenza Grado di difficoltà

Tipologia di fruizione

trekking camminata bike cavallo moto 4x4

Su camminu 'e sa crabarissa - andalas perdosas

Centro di Austis – Periferia di Austis

Austis 18,3 km 6 ore a piedi

3 ore bike/cavallo

n. d.

☺ ☺ ☺

T – 511 Sa Crabarissa: Berzura - Pranu Santa

Vittoria

Pranu Santa Vittoria – Strada comunale Ghea

Austis 6,7 km 3 h 00 min sentiero turistico

☺ ☺ ☺

T-721A Arcu Artilai - Bruncu Spina

Arcu Artilai - Bruncu Spina

Fonni-Desulo

0.8 km 0 h 30 min sentiero

escursionistico ☺

T-722 Girgini - Rifugio La Marmora

Sa Sedda 'e S'Ena - Ruderi Rifugio La

Marmora Desulo 8.2 km 2 h 50 min

sentiero escursionistico

T-700 Girgini Bau 'e Jacca - Arcu

Genna Eragas Desulo 6.7 km 2 h 00 min

sentiero turistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

723 Is Meriagus Arcu Guddetorgiu - Sa

Minna Desulo 8.0 km 2 h 30 min

sentiero turistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

TRAMUDAS 1- La transumanza nel territorio

del gal barbagie e mandrolisai

Gavoi - Fonni Gavoi - Fonni

6,2 km n.d. n.d.

☺ ☺

TRAMUDAS 2 - La transumanza nel territorio

del GAL BARBAGIE MANDROLISAI

Fonni – Tonara

Fonni – Desulo – Tonara

(Tascusì)

31 km 9 – 10 h sentiero

escursionistico ☺ ☺

IPPOVIE CENTRI EQUESTRI – Sulle orme di A.F. Della

Marmora 1 Orosei – Aritzo

Fonni – Desulo

(giorni 3 e 4)

n.d. 5 gg n.d.

IPPOVIE CENTRI EQUESTRI – Sulle orme di Charles

Edwardes Aritzo – Nuoro

Fonni – Gavoi –

Mamoiada n.d. 3 gg n.d.

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IPPOVIE CENTRO EQUESTRE TALORO - Ballu tundu a

caddu Ollolai – Ovodda

Ollolai – Fonni –

Orgosolo – Ovodda

n.d. 4 gg

Medio. Presenza di

pendii, strapiombi,

guadi

TRAMUDAS 6 - La transumanza nel territorio

del gal barbagie e mandrolisai

Ovodda Gavoi Ovodda – Ollolai – Gavoi

22 km n.d. n.d.

☺ ☺

TRAMUDAS 5 - La transumanza nel territorio

del gal barbagie e mandrolisai

Sorgono – Ovodda Ovodda –

Tiana 18, 4 km n.d. n.d.

☺ ☺

S'Urbale Teti – Craru Eridunele Teti 3,3 km 1 h 20 min sentiero turistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

S'Urbale - Villaggio Nuragico Teti – Villaggio

Nuragico di S'Urbale Teti 4,5Km 2 h 20 min

sentiero turistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

T-502 - Muggianeddu – Bauerì

Centro abitato Tonara – Ponte Bauerì

Tonara 12,6 km 3 h 15 min sentiero turistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

T-501 – Muggianeddu Tonara - Passo Perdu

Abes Tonara 9,7 km 3 h 40 min

sentiero escursionistico

☺ ☺ ☺ ☺ ☺

Fonte: N.E. Dati Sardegna Foreste; Progetto Tramudas e Comuni BIM Taloro.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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La tutela ambientale e la salvaguardia degli habitat costituiscono temi fondamentali per lo

sviluppo sostenibile di un territorio, sviluppo che deve necessariamente essere legato all‟utilizzo

equilibrato degli stessi attrattori ambientali e archeo-culturali difesi e tutelati, così da raggiungere

la maggior efficienza nella gestione del patrimonio, poiché esso stesso diventa fonte di reddito.

Come precedentemente indicato, sono presenti sul territorio diverse aree protette, tutte

potenzialmente soggette a valorizzazione turistica di tipo didattico-ambientale. Sono presenti:

- due SIC (Siti di Importanza Comunitaria): ITB021103 Monti del Gennargentu (con Piano di

Gestione non approvato) e ITB022212 Supramonte di Oliena, Orgosolo, Urzulei e Talana–

Su Suercone (con Piano di Gestione approvato); - il Parco Regionale Gennargentu Golfo di Orosei L.R. 31_89; - l‟Oasi di Protezione Faunistica - Montes a Orgosolo.

Si evidenzia che la qualità ambientale del territorio, confermata da tutti i principali

indicatori precedentemente esposti nel PMSS, ha contribuito non poco nell‟attribuzione del

riconoscimento al comune di Gavoi (nel 2005) della Bandiera arancione, il marchio di qualità

turistica del Touring Club Italiano che certifica i borghi eccellenti dell'entroterra italiano. La

Bandiera arancione costituisce una garanzia per i viaggiatori che in quei comuni hanno la certezza di

poter vivere un‟esperienza di qualità, immergendosi nella cultura e nelle tradizione autentiche dei

luoghi con un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, con un‟offerta turista appunto di

qualità.

La realizzazione delle diverse attività proposte nel presente PMSS, ed esposte nel proseguo

del documento, potranno favorire il conseguimento del suddetto riconoscimento anche da parte di

altri comuni appartenenti al BIM Taloro, incrementando ulteriormente la sua attrattività.

Elementi caratterizzanti: Produzioni enogastronomiche tipiche

Le opportunità di sviluppo sostenibile del territorio consortile del BIM Taloro sono

naturalmente legate alla sua forte vocazione agro-pastorale. L‟offerta enogastronomica,

congiuntamente con gli elementi naturali e culturali, costituisce uno dei maggiori elementi

attrattori del territorio, già noto e fortemente apprezzato. La valorizzazione integrata del territorio

attraverso il suo grande patrimonio agroalimentare, enogastronomico e i relativi saperi materiali ed

immateriali devono costituire una delle principali leve per il suo rilancio economico. La presenza di

innumerevoli prodotti tipici, siano essi tradizionali9 o di qualità10, garantisce significative

9 Il Prodotto Tradizionale è un marchio di proprietà del Mipaf - Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che si

colloca al di fuori della normativa sulle attestazioni DOP, IGP e STG. Sono prodotti (inseriti in un Elenco Nazionale dei

Prodotti Tradizionali della Regione Sardegna ai sensi del D.M. 350/99) le cui metodiche di lavorazione, conservazione e

stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee nel territorio interessato ed eseguite secondo regole tradizionali per

un periodo non inferiore ai venticinque anni.

10 Le denominazioni d'origine e delle indicazioni geografiche vengono attribuite a quei prodotti agroalimentari che per le loro

peculiarità qualitative sono fortemente legate ai luoghi di produzione, dove hanno radici storico-culturali. Sono disciplinate

dal reg. CE n. 510/06 del Consiglio del 20.03.06 che abroga e sostituisce il reg. 2081/92.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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potenzialità di sviluppo turistico del territorio, data la crescente domanda internazionale, nazionale

e regionale di prodotti turistici enogastronomici. Molte produzioni agroalimentari locali di pregio,

assai apprezzate dai frequentatori del territorio - siano essi turisti che escursionisti - non hanno

ancora ricevuto adeguato riconoscimento e valorizzazione. Di seguito vengono riportati, per

raggruppamento di categoria, i principali prodotti tradizionali e non, con l‟individuazione dei loro

principali luoghi di produzione.

Tabella 31 - Principali prodotti gastronomici Tradizionali e non del BIM Taloro

Categoria Denominazione prodotti Comuni

PASTE FRESCHE E PRODOTTI DI PANETTERIA, PASTICCERIA, BISCOTTERIA E CONFETTERIA

Amarettos De Mendula Tutti i comuni

Aranzada Fonni

Bianchittos Desulo

Biscotto Di Fonni Fonni

Bufulittu (non trad.) Teti

Casadinas Fonni-Olzai

Caschettas Lodine-Mamoiada

Coccoisi de casu Tonara

Cocone Cun Gherda Gavoi-Mamoiada

Cocone Cun Gherdas Gavoi

Cohone 'e Orgiathu (non trad.) Olzai

Costeddas (non trad.) Gavoi

Culurjones De Beda (non trad.) Fonni-Gavoi

Culurzones Teti-Tiana

Fregula Austis

Fruttine (non trad.) Ovodda-Tiana

Gattò Fonni-Mamoiada

Guelfos Tutti i comuni

Maccarrones (non trad.) Austis-Gavoi

Pane Carasau Tutti i comuni

Pane cicci Desulo

Pane Cun Fozza (non trad.) Ollolai

Pane 'e Orjathu (non trad.) Mamoiada

Pane 'e Saba Desulo

Pane 'in Patata (non trad.) Mamoiada

Pane Modde (non trad.) Olzai-Mamoiada

Panemanna Tiana

Papassinos Olzai-Tiana

Le certificazione delle produzioni Biologiche viene fatta dagli Organismi di Controllo, in base all'art. 3, comma 1, del

Decreto Legislativo n. 220 del 17 marzo 1995. Gli Organismi di controllo, con il rilascio della certificazione, garantiscono che

per l'ottenimento del prodotto è stato adottato il metodo di produzione biologica ai sensi del reg 2092/91.

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Papassìnos Biancu e Nieddu(non trad.)

Fonni-Lodine-Mamoiada

Pardulas Teti-Tiana

Pistiddu Orgosolo

Pizzudos (non trad.) Ovodda

Puzzoneddos (non trad.) Ovodda

Sapa De Fico 'India (non trad.) Olzai

Sas Corrias (non trad.) Gavoi

Savadas Tutti i comuni

Turrone Tonara-Desulo

CARNI E FRATTAGLIE FRESCHE E LORO PREPARAZIONI

Sa Corda Gavoi

Su Trattalia Gavoi

Su Porceddu Tutti i comuni

Salsiccia sarda Desulo-Fonni

Carne di razza Sardo-bruna Desulo-Fonni-Orgosolo

PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE

Gioddu Desulo-Olzai

Ricotta fresca ovina Olzai-Ollolai

Miele Desulo-Gavoi-Fonni-

Orgosolo

FORMAGGI

Caglio di capretto Desulo-Gavoi-Fonni-

Orgosolo

Casizolu

Desulo-Gavoi-Fonni-Lodine-Mamoiada-Ollolai-Olzai-

Orgosolo

Casu in Filixi Olzai

Casu frazigu Desulo-Gavoi-Fonni-

Orgosolo

Fruhe Desulo-Gavoi-Fonni-

Orgosolo

BEVANDE ANALCOLICHE, DISTILLATI E LIQUORI

Mirto di Sardegna Tradizionale Tutti i comuni

Bevanda di Genziana Tutti i comuni

File 'e Ferru Tutti i comuni

Fonte: Elenco Nazionale Prodotti Agro alimentari Tradizionali della Regione Sardegna 2012, con integrazioni delle produzioni del STL Nuoro.

Come già accennato, anche le produzioni certificate appaino significative; sono infatti

prodotti 2 formaggi DOP (Fiore Sardo e Pecorino Sardo), una tipologia di carne IGP (Agnello Sardo),

1 vino DOC (Cannonau di Sardegna) e 2 quelli IGT (Isola dei Nuraghi e Barbagia). Sono diverse poi le

produzioni biologiche, come del resto anche il numero di ricette tipiche legate alle antiche

produzioni agroalimentari.

Alcuni dei prodotti citati sono già conosciuti internazionalmente: uno si distingue per essere

un presidio Slow Food (il Fiore Sardo), altri invece come l‟apprezzato vino rosso Cannonau di

Sardegna DOC (da quest‟anno Cannonau di Sardegna Classico) rafforzano notevolmente la visibilità

del territorio connessa proprio al settore enogastronomico.

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Offerta ricettività BIM Taloro

L‟offerta ricettiva presente nei 13 comuni del BIM Taloro (Austis, Desulo, Fonni, Gavoi,

Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara) si caratterizza per la

completezza delle tipologie di strutture alberghiere, extralberghiere e di alloggi privati in affitto

presenti. Il numero di strutture (49 esercizi) è mediamente di limitate dimensione, e genera una

ridotta capacità ricettiva di 1.321 posti letto, con una media di 27 posti letto per struttura. La

presenza di 26 B&B, che garantiscono 128 posti letto, rafforza in modo diffuso l‟offerta ricettiva

locale caratterizzandola ulteriormente. Si evidenzia la totale assenza di esercizi ricettivi nel

comune di Tiana.

La ricettività extralberghiera primeggia sia per numero di posti letto rispetto a quelli

alberghieri (713 contro 608), sia per numero di strutture (36 contro le 13 alberghiere); sempre

nell‟alberghiero prevalgono per numero gli hotel 3 e 2 stelle - che costituiscono il 27% dell‟intera

capacità ricettiva dell‟ambito - mentre l‟unica struttura 4 stelle da sola offre il 13% dei posti letto

alberghieri del BIM Taloro; gli alloggi agrituristici, il campeggio e i bed and breakfast contribuiscono

rispettivamente per il 28%, il 14% ed il 9% a rafforzare la solidità dell‟offerta ricettiva.

Nei grafici che seguono vengono riportati il numero degli esercizi ricettivi e i relativi posti

letto per tipologia (alberghiero – extralberghiero - alloggi privati in affitto).

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Grafico 18

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Servizi turistici

Perché una destinazione turistica abbia successo risulta fondamentale la presenza sul

territorio di adeguati e professionali operatori dei servizi turistici, in grado di favorire e amplificare

positivamente l‟esperienza di vita che il turista intende vivere e per la quale ha scelto proprio quel

territorio specifico. In questo senso diventa fondamentale il lavoro delle guide che devono essere in

grado di comunicare al meglio, anche grazie all‟utilizzo delle ITC, tutte le peculiarità del territorio

siano esse ambientali, culturali, enogastronomiche e più in generale le tradizioni locali.

Nel territorio del BIM Taloro tali servizi di accompagnamento e guida sono garantiti dalla

presenta di un adeguato numero di operatori: sono infatti ben 15 le Guide Turistiche che spesso

hanno l‟ulteriore qualifica di Guida Ambientale Escursionistica, operatore museale, etc.

Le 13 fattorie didattiche presenti costituiscono un importate strumento di valorizzazione

dell'agricoltura e dei prodotti agroalimentari del territorio e contemporaneamente attraverso una

logica di sviluppo integrato contribuiscono a promuovere le risorse culturali locali. Due centri

Grafico 19

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equestri a Fonni e Orgosolo forniscono i servizi di escursioni a cavallo, turismo equestre e scuola

equestre grazie a 1 Istruttore Tecnico Equitazione di Campagna e 1 Tecnico di Equitazione-

Accompagnatore Equituristico FISE. Per quanto riguarda i musei sono presenti 5 operatori museali

occupati nelle strutture museali di Mamoiada e Teti. L‟organizzazione dei servizi turistici e le

attività di incoming e outgoing sono effettuati da due operatori: 1 agenzia dei servizi turistici a

Gavoi e 1 Agenzia di Viaggi a Tonara.

Tabella 31 - Fornitori di servizi turistici presenti nel territorio del BIM Taloro

Comuni AdV - T.O. - Servizi turistici

Guida Turistica

Guida Ambientale

Escursionistica

Guida Turistica Sportiva

Guida Equestre

Operatore Museale

Guida speleologica

Fattoria didattica

Austis 2

Desulo 2 1

Fonni 3 3 1 6

Gavoi 1 2 3 2

Lodine

Mamoiada 2 1 2

Ollolai

Olzai

Orgosolo 1 6 1 1

Ovodda

Teti 3 2 3 2

Tiana 1

Tonara 1 1

Totale BIM

2 15 16 0 2 3 0 13

Fonte: L'Assessorato del Turismo, artigianato e commercio - Registri Regionali delle Guide Turistiche 2012; delle Guide Ambientali Escursionistiche 2012 - Elenco Regione Sardegna Fattorie Didattiche 2012

Principali indicatori dell’offerta turistica nel BIM Taloro

La filosofia di costruzione di questi importanti aggregati statistici poggia sul processo di

deflazione, ossia di contrazione degli aggregati che descrivono l‟offerta turistica con l‟ammontare

della popolazione del territorio oggetto di interesse. Rapportando il numero dei posti letto alla

popolazione residente si ottiene il tasso semplice della funzione ricettiva, che permette di

cogliere l‟aspetto di intensità dell‟offerta ricettiva in una determinata area geografica. Se si

escludono i territori di Tonara e Gavoi, che presentano un tasso della funzione ricettiva

rispettivamente superiore (20,09%) e uguale (12,10%) al relativo dato provinciale pari al 12,17%, il

valore complessivo dell‟ambito del BIM Taloro del 5,69% risulta essere meno della metà di

quest‟ultimo. Il tasso di dotazione turistica del BIM Taloro, ottenuto mediante il rapporto tra

numero delle strutture ricettive e popolazione residente, registra invece un valore poco superiore

(0,30%) rispetto a quello provinciale (0,27%).

Altri due importanti indicatori turistici che permettono di evidenziare e quantificare alcuni

aspetti strutturali dell‟offerta ricettiva fornendo immediatamente un‟idea del grado di utilizzo delle

strutture ricettive da parte dei turisti nell‟arco dell‟anno, sono l‟indice percentuale di

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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utilizzazione lorda e netta. Il primo è il risultato del rapporto tra le presenze negli esercizi ricettivi

e il numero delle giornate letto potenziali11, il secondo è dato dal rapporto tra le presenze negli

esercizi ricettivi e il numero delle giornate letto effettive12. Come si può notare nella tabella

sottostante entrambi i valori dell‟indice percentuale di utilizzazione lorda e netta registrati nel

2010 nelle strutture del BIM Taloro (2,20% e 2,50%) sono assai inferiori rispetto ai valori medi della

Provincia di Nuoro rispettivamente 13,80% e del 19,40%.

Tabella 32 - Indicatori dell’offerta turistica

Ambiti territoriali

Tasso semplice della funzione

ricettiva

Tasso di dotazione turistica

Indice percentuale di utilizzazione

lorda

Indice percentuale di utilizzazione

netta

Austis 6,58% 0,34% n.d n.d

Desulo 4,36% 0,24% n.d n.d

Fonni 4,80% 0,27% n.d n.d

Gavoi 12,10% 0,43% n.d n.d

Lodine 0,00% 0,26% n.d n.d

Mamoiada 1,93% 0,27% n.d n.d

Ollolai 2,80% 0,36% n.d n.d

Olzai 3,77% 0,22% n.d n.d

Orgosolo 1,49% 0,09% n.d n.d

Ovodda 2,18% 0,30% n.d n.d

Teti 9,00% 0,97% n.d n.d

Tiana 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

Tonara 20,09% 0,56% n.d n.d

Totale BIM Taloro 5,69% 0,30% 2,20% 2,50%

Provincia di Nuoro 12,17% 0,27% 13,80% 19,40%

Fonte: N.E. su dati Provincia di Nuoro e ISTAT 2010

Criticità emerse per il settore turistico

Grazie all‟analisi sul campo, realizzata anche mediante la somministrazione diretta agli

operatori turistici di questionari, è stato possibile conoscere e analizzare nel dettaglio 63 imprese

(strutture ricettive, servizi turistici, servizi culturali). Si evidenzia che le criticità elencate nel

grafico sottostante riportano congiuntamente, quelle riconducibili sia alle imprese turistiche che

culturali in quanto sono state effettuate interviste anche ai gestori di strutture museali e beni

culturali. Gli operatori testimoniano un difficile momento vissuto dall‟intero settore turistico e dalle

loro imprese, che oltre a soffrire l‟isolamento della Sardegna, ancor più subiscono la svantaggiosa

posizione nell‟entroterra montano.

11 Le giornate letto potenziali di una struttura ricettiva sono il prodotto del numero di posti letto totale moltiplicato il

numero massimo possibile di giornate di apertura annuale per quella struttura. Se il riferimento è ad un territorio il risultato

finale sarà dato dalla somma delle giornate letto di tutte le strutture ricettive presenti in quel territorio.

12 Il ragionamento è uguale a quello delle giornate letto potenziali, soltanto che quelle effettive si riferiscono al numero di

giornate reali di apertura delle strutture ricettive (esclusi i periodi di chiusura per manutenzione e per chiusura invernale).

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Come per gli altri settori questa situazione è in parte riconducibile alla generale crisi

economica che ha causato una contrazione dei consumi, dall‟altra, alla difficoltà di vendita di

prodotti turistici (natura, vacanza attiva, cultura ed enogastronomia) troppo spesso legati al

prodotto primario della Sardegna, il mare. Alla scarsa riconoscibilità del territorio d‟ambito sui

mercati internazionali pare affiancarsi l‟assenza di un‟offerta strutturata e omogenea nella qualità.

Entrando nello specifico, le criticità maggiormente indicate dagli operatori intervistati sono

state: per il 30% l‟eccessivo calo dei flussi turistici in termini assoluti, per il 25% la mancanza di rete

territoriale strutturale sia orizzontalmente che verticalmente; per il 16% la difficoltà di accesso agli

incentivi per le imprese; Il 14% denuncia costi dei traghetti da e per la Sardegna eccessivi rispetto al

servizio offerto e difficoltà di promo-commercializzazione della propria struttura/servizio; l‟11%

degli intervistati segnala di non poter ripristinare la strada privata di accesso alla propria struttura

per mancanza di fondi, mentre il 10% indica sia di non avere constatato nessun risultato dalla

progettazione territoriale pregressa sia la presenza di una marcata disomogenità dell'offerta

turistica del BIM Taloro.

Il grafico che segue riporta tutte le criticità rilevate; si specifica che tutte quelle indicate

una sola volta sono state raggruppate per semplicità di lettura del grafico nella voce “Altro”. Si

segnala anche che il 23,8% delle strutture ricettive del BIM Taloro è privo di sito web, come anche il

18,8% dei fornitori dei servizi turistici, strumento fondamentale per le attività di promo-

commercializzazione dei prodotti turistici. In seguito all’attività di audit effettuata sul territorio,

si è constatato che numerosi operatori dei servizi turistici, a causa della scarsità dei flussi turistici,

hanno preferito chiudere le proprie attività e cerca altri sbocchi lavorativi maggiormente

remunerativi.

Grafico 20

Fonte: N.E. su dati interviste Grafico 14

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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4.2.2 Domanda attuale

La crisi economica iniziata nel settembre 2008 ha colpito pesantemente le economie

avanzate e frenato la crescita dei Paesi emergenti; ha quindi influito negativamente anche sul

settore turistico per tutto l‟anno 2010, con un conseguente rallentamento dell‟incremento degli

arrivi internazionali registrato anni addietro. I segnali di ripresa economica sono ancora deboli e

incerti: la disoccupazione in crescita, l‟aumento dei deficit nazionali ed il conseguente inasprimento

della pressione fiscale rappresentano elementi che influiscono e continueranno a influire

fortemente sul turismo, con modalità differenti da paese a paese. La fiducia in una ripresa del

turismo internazionale, già in parte avvenuta nel 2011, resta comunque elevata, sostenuta anche

dalle stime dell‟Organizzazione Mondiale del Turismo, che prudentemente aspetta una conferma

definitiva dalla lettura dei dati annuali 2012.

Incremento del flusso turistico internazionale

I dati dell‟Organizzazione Mondiale del Turismo13 mostrano che nel 2011 gli arrivi turistici

internazionali sono stati pari a 990 milioni, raggiungendo un record storico nei flussi turistici

internazionali; ciò ha consentito di superare di gran lunga le perdite subite nei due anni precedenti

per la crisi economico-finanziaria diffusa nell‟intero pianeta. Il 2011 si è chiuso quindi con la buona

ripresa degli arrivi turistici internazionali, con un incremento del 5%. Nel corso del 2011 l‟Italia si

conferma a livello mondiale al 5°posto come destinazione per arrivi internazionali e per gli introiti

valutari, confermando sostanzialmente i risultati positivi 2010. Con riferimento agli arrivi

internazionali, la graduatoria mostra il continuo rafforzamento della Turchia, uno dei nostri

principali Paesi competitor nel Mediterraneo.

Tabella 33 - Principali destinazioni del turismo internazionale – (graduatoria 2011)

Arrivi internazionali (milioni) Introiti (miliardi di US$)

Paesi 2010 2011 var. % Paesi 2010 2011* var. %

(valuta locale)

1 Francia 77,6 81,4 4,8 USA 103,5 116,3 12,3

2 USA 59,8 62,7 4,9 Spagna 52,5 59,9 8,6

3 Cina 55,7 57,6 3,4 Francia 46,6 53,8 10,1

4 Spagna 52,7 56,7 7,6 Cina 45,8 48,5 5,8($)

5 Italia 43,6 46,1 5,7 Italia 38,8 43 5,6

6 Turchia 27 29,3 8,7 Germania 34,7 38,8 6,7

7 UK 28,3 29,3 3,6 UK 32,4 35,9 6,9

8 Germania 26,9 28,4 5,5 Australia 29,8 31,4 -6,2

9 Malesia 24,6 24,7 0,6 Macao (Cina)

27,8 n.d. n.d.

10 Messico 23,3 23,4 0,5 Hong Kong (Cina)

22,2 22,7 25

Fonti: UNWTO World Tourism Barometer - September 2012 per gli arrivi; UNWTO Tourism Highlights per gli introiti – 12 Edition – June 2012 - * Dati non completi

13

UNWTO World Tourism Barometer, 2012.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Sul versante mediterraneo, l‟instabilità politica del Nord Africa e del Medio Oriente (arrivi

-7%) ha spinto molti turisti stranieri, soprattutto europei, a scegliere mete europee alternative

avvantaggiando Italia, Spagna, Croazia e Turchia, con riferimento ai prodotti “città d‟arte” e

“balneare”.

Focus sui principali mercati turistici esteri emergenti: la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia

Il positivo trend del 2011 a livello mondiale si rispecchia anche nell'andamento relativo

all'Italia. Secondo i dati Istat, nel 2011 i flussi turistici stranieri in Italia hanno confermato la ripresa

della crescita (avviata nel 2010), raggiungendo la quota di 177.944.531 presenze14; si tratta

indubbiamente di un anno d‟oro per il notevole incremento del 7,7% di presenze e del 9,5% di arrivi

rispetto all‟anno precedente.

La Banca d‟Italia conferma che nel 2010 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è stata

pari a 30.891 milioni di euro; 1.634 milioni di euro in più, con un incremento del +5,7% rispetto al

2010, che hanno consentito di riavvicinarsi ai valori di spesa raggiunti negli anni precedenti alla crisi

2008. Tuttavia incrementi considerevoli hanno riguardato anche i nostri competitor nell‟area

mediterranea: Francia (+4,8%), Spagna (+7,6%) e Turchia (+8,7%). Pur non figurando tra i top 10,

altri competitor mediterranei hanno registrato importanti aumenti nel numero degli arrivi:

Portogallo (+8,8%), Grecia (+9,5%), Croazia (+9%). L‟andamento della spesa per aree continentali

evidenzia importanti incrementi soprattutto per l‟incoming dall‟Asia e dall‟Europa extra-UE.

Nel periodo gennaio-agosto 2012 i dati provvisori Istat sui flussi turistici stranieri hanno

evidenziato un leggero calo degli arrivi dell‟1,6% (circa 543 mila arrivi in meno) e delle presenze

dell‟1,8% rispetto allo stesso periodo del 2011 (circa 2,4 milioni di presenze in meno).

Secondo i dati di Banca d‟Italia nel periodo gennaio-settembre 2012 gli introiti valutari sono

comunque aumentati di ben 3,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell‟anno precedente.

In questi nove mesi, il numero dei pernottamenti dei viaggiatori stranieri risulta cresciuto dell‟1,1%.

Per quanto riguarda i mercati di provenienza, i pernottamenti hanno riguardato

principalmente tedeschi (62,2 milioni), francesi (29,3 milioni) e inglesi (21,1 milioni) sul versante

europeo e americani (27,2 milioni), australiani (7 milioni) e canadesi (5,9 milioni) sul versante

oltreoceano.

Nei primi nove mesi del 2012, i principali mercati della domanda straniera per spesa

turistica sono Germania, Stati Uniti d‟America e Francia, tutti in aumento rispetto al 2011.

14

Dati Istat 2012

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Nel 2011 il Regno Unito ha surclassato la Svizzera in termini di introiti valutari, occupando il

3° posto tra i nostri principali mercati europei dell‟incoming. L‟exploit del mercato britannico è

confermato anche nel 2012: nel periodo gennaio-settembre ha infatti registrato una crescita del

17,3% rispetto allo stesso periodo dell‟anno precedente (circa 307 milioni di euro in più).

Tra i mercati merita un approfondimento anche la Russia. Secondo i dati Banca d‟Italia, da

due anni la Russia è entrata nelle top ten per le nostre entrate monetarie, posizionandosi al 9°

posto.

Si tratta del mercato estero che è cresciuto più velocemente negli ultimi anni in Italia. La

Russia fa inoltre la parte del leone tra i Paesi BRIC. Nel 2011 gli introiti valutari in Italia dalla Russia

risultano aumentati del 63,1% rispetto al 2008 contro quelli più modesti fatti registrare da Cina

+12,9%, Brasile +16,5% e India +44,3%. In termini assoluti, nel 2011 gli apporti monetari sono stati di

tenore molto diverso: Russia 925 milioni di euro, Cina 245, Brasile 382, India 280.

La crescita costante e continua delle entrate valutarie provenienti dalla Russia è

evidenziata altresì nei primi nove mesi del 2012, con un variazione del 22,3% rispetto allo stesso

periodo del 2011, contro il 2,9% della Cina, il 5,4% del Brasile e il 20,4% dell‟India.

La Russia, benché sia il Paese meno popolato e l‟economia meno dinamica fra i quattro

giganti BRIC, è invece il mercato che fra questi genera il maggior numero di viaggi all‟estero, con un

trend di crescita che supera significativamente quelli di Brasile, India e Cina. I russi fanno 1,3 volte

più viaggi all‟estero dei cinesi, 3,4 volte più viaggi rispetto agli indiani e 4,6 rispetto ai brasiliani.

Infine, tra i nostri maggiori Paesi dell‟incoming oltreoceano è da sottolineare la notevole

ripresa degli introiti dal Giappone: dopo la contrazione repentina del 2011, quale conseguenza delle

catastrofi di Fukushima, nel periodo gennaio-settembre 2012 la Banca d‟Italia ha registrato un

incremento del 17,3%, equivalente a 69 milioni di euro in più rispetto all‟analogo periodo dello

scorso anno.

L’andamento dell’incoming organizzato in Italia

Il Consuntivo15 2012 del turismo organizzato è complessivamente positivo. Il 59,6% dei TO

interpellati ha registrato incrementi nelle vendite della destinazione Italia, con significative

differenze interne nelle due macroaree di mercato: 42,2% dei TO europei e ben l‟84,4% dei TO

oltreoceano. Il primo prodotto indicato tra quelli più venduti dai TO europei è il Mare (40,6% di essi)

15 Sul fronte del turismo organizzato, ENIT-Agenzia, avvalendosi della propria rete estera, ha condotto il consueto

monitoraggio a consuntivo presso i principali Tour Operator dei mercati europei e di oltreoceano (Sono stati intervistati 109

Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano)

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mentre è quello delle Grandi città d‟arte (82,2%) per i TO dei mercati oltreoceano. Sull‟intero

paniere dei 12 prodotti turistici previsti16, la ripartizione tra quelli più venduti da tutti i TO

contattati è in ordine decrescente: Grandi città d‟arte, Città d‟arte “minori”, Mare, Laghi,

Montagna invernale, Enogastronomia, Business e MICE17. La suddivisione tra TO europei e

d‟oltreoceano mostra la diversa incidenza percentuale dei prodotti più venduti nelle due rispettive

aree di commercializzazione. La prima regione indicata tra quelle maggiormente richieste è il

Veneto per i TO europei (34,8% di essi) ed è invece il Lazio per i TO d‟oltreoceano (62,2% di essi).

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012

16 I prodotti previsti nel paniere sono: Grandi città d‟arte, Città d‟arte “minori”, Montagna invernale, Montagna estiva,

Terme&Benessere, Turismo religioso, Natura e Parchi, Enogastronomia, Mare, Laghi, Turismo sportivo, Business e MICE. Gli

operatori potevano indicare i tre prodotti maggiormente venduti.

17 MICE acronimo di Meetings, Incentives, Conventions ed Exhibitions.

Grafico 21

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Previsioni degli operatori intervistati per la stagione 2013

Il 66,1% dei TO intervistati prevede un incremento nelle prenotazioni rispetto al 2012; il

28,4% ha indicato stabilità mentre solo il 5,5% pensa ad una loro diminuzione. La quota di “stabilità

e incremento” raggiunge quindi il 94,5% dei TO, evidenziando grandi aspettative per il prossimo

anno. Il primo prodotto indicato nelle vendite dai TO europei è il Mare (40% di essi) mentre sono le

“Grandi città d‟arte” per i TO d‟oltreoceano (82,2% di essi). Sulle previsioni di vendita dell‟intero

paniere dei prodotti turistici, la ripartizione tra quelli più venduti in ordine decrescente è: Grandi

città d‟arte (28,6%), Mare (17%), Città d‟arte “minori” (15,8%), Laghi (11,6%), Enogastronomia

(6,8%), Montagna invernale (5,8%), Business e MICE (4,8%). Di seguito si riporta la quota parte che si

ritaglia ciascuna regione italiana nelle maggiori vendite 2013 da parte dei TO europei:

Fonte: Indagine presso i Tour Operator, ENIT 2012

Grafico 22

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Inquadramento dei principali mercati esteri per l’Italia

La presente analisi viene effettuata con l‟intento di descrivere le caratteristiche dei turisti

stranieri (nazionalità, tipologia di turista18, capacità spesa, etc.) e dei relativi mercati turistici che

già prediligono il territorio del BIM Taloro. L‟esposizione segue un filo conduttore che in prima

istanza identifica i principali mercati di riferimento del BIM Taloro, ma che non trascura di prendere

in considerazione anche quelli che interessano il più ampio contesto della Provincia di Nuoro che

come già detto sono legati principalmente al prodotto balneare. Lo studio si base primariamente su

dati dell‟ENIT – Ente Nazionale del Turismo - e sul monitoraggio svolto da ENIT Agenzia presso i

principali Tour Operator dei mercati europei e d‟oltreoceano19 legato naturalmente al turismo

organizzato. L‟indagine intende fornire indicazioni sull‟andamento delle vendite registrate nel 2012

e sulle previsioni di vendita per il 2013.

Francia

Il bilancio turistico 2012 della domanda organizzata risulta positivo per la destinazione Italia. A ciò

si affianca il trend di crescita del turismo individuale che rappresenta il 70% dell‟outgoing20 della

Francia verso l‟Italia. Il turismo culturale nelle città d‟arte, grandi e “minori”, spesso declinato con

gli eventi e l‟enogastronomia, sono i prodotti maggiormente apprezzati; seguono il Mare e i Laghi.

Le regioni più ricercate dai turisti francesi sono state non solo Veneto, Lazio, Toscana sempre in

testa nella domanda, ma altresì Lombardia, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, queste

ultime tre scelte principalmente per il turismo balneare.

Tabella 34 - Profilo del turista francese per singola tipologia

TARGET Senior Famiglie con bambini

Composizione target su totale 52% 21%

Segmento socio-economico Medio alto Medio – medio alto

Fasce di età

Dai 50 anni in poi ma distinti per fascia: giovani Senior 55-70 anni; Senior propr. detti 70-85; Grandi Senior > 85 anni 30-50

Tipo di alloggio Hotel, Agriturismo, B&B Hotel 2/3 stelle e campeggi, villaggi, B&B, affitto case

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Cultura, balneare, benessere sport e natura, leisure Cultura, mare, laghi

Spesa media per viaggi: 622€

Fonte: ENIT 2012

18 Rapporti Congiunti Ambasciate/Consolati/ENIT 2013; ENIT - Corporate Annual Report 2010

19 Sono stati intervistati 109 Tour operator, di cui 64 europei e 45 oltreoceano.

20 Outgoing turisti in uscita da una nazione.

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Per quanto riguarda le previsioni 2013, i TO confidano in un trend di crescita, infatti l‟interesse dei

francesi si dirige in maniera sempre più ampia e diffusa verso le regioni del Sud Italia e le Isole

(Sicilia e Sardegna).

Germania

Gli operatori turistici tedeschi mostrano soddisfazione per i risultati raggiunti nella stagione 2012:

tutti hanno registrato aumenti nella vendita della nostra destinazione. Più in generale, si tratta di

un altro anno positivo per l‟intermediazione turistica tedesca21, grazie anche alla capillarità e alla

diversificazione dei suoi canali di vendita22. Per quanto riguarda i viaggi individuali in auto, hanno

registrato un aumento soprattutto le destinazioni del Nord Italia quali l‟Adriatico settentrionale e i

laghi. Mentre tra le destinazioni raggiungibili in aereo, la Sicilia, la Calabria e la Sardegna sono

risultate le destinazioni vincenti.

Tabella 35 - Profilo del turista tedesco per singola tipologia

TARGET Famiglie con bambini Over 50

Composizione target su totale 33,9% 55,7%

Segmento socio-economico Medio-alto Alto

Fasce di età: 30-45 anni

Gli over 50 sino a 74 anni hanno forte disponibilità economica, richiedono una vacanza commisurata, viaggiano in gruppi organizzati.

Tipo di alloggio Alloggi privati, pensioni, camping, ostelli, B&B, agriturismo. Categorie alberghiere medio-alte

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura; arte, montagna, laghi.

Esperienze per contatto con la natura in relax e interesse per l‟arte.

Spesa media per viaggio: 944€

Fonte: ENIT 2012

Le previsioni per il 2013 sono abbastanza ottimistiche. Per i viaggi in macchina l‟Italia è salda al

primo posto nella classifica dell‟outgoing (18,4%) seguita da Croazia (7,6%) e Austria (6,8%). Le

principali mete italiane risultano l‟Alto Adige, il Lago di Garda e il Friuli Venezia Giulia23. Tra le

destinazioni trendy del 2013 si annovera la Puglia24. La tendenza generale per il 2013 è per i

pacchetti viaggi “tematici e su misura”: le offerte degli operatori sono sempre più differenziate per

target: “solo adulti”, all-in per famiglie, pellegrini.

21 La buona performance dell‟industria turistica tedesca è confermata anche da autorevoli voci del settore: Jürgen Büchy,

presidente della Federazione nazionale delle agenzie di viaggio tedesche (DRV), ha dichiarato durante il Congresso Annuale,

tenutosi a Budva/Montenegro (14-18 novembre), che nel 2012 è stato registrato un aumento di viaggiatori del +3% e una

crescita pari a circa il 4% del fatturato dell‟intermediazione turistica, per un totale di 24,2 miliardi di Euro.

22 Si tratta di 9.900 agenzie di viaggio (fonte: DRV 2012).

23 Fonte: ADAC, 28.10.2012.

24 Michael FRENZL, CEO di TUI, principale tour operator tedesco ed europeo in “Bild am Sonntag”, 04.11.2012.

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Austria

I TO intervistati dichiarano un andamento soddisfacente delle vendite 2012 per l‟Italia. Le regioni

del Nord Italia sono state le più prenotate, soprattutto le classiche mete lungo le spiagge

dell‟Adriatico settentrionale ed il Lago di Garda, da sempre molto apprezzate dai turisti austriaci,

specialmente dalle famiglie con bambini. L‟Italia rappresenta la meta preferita non solo per quanto

riguarda il turismo balneare ma anche per i city break nelle città d‟arte. Anche le destinazioni del

Sud Italia25 hanno fatto registrare un numero soddisfacente di prenotazioni, soprattutto Sicilia,

Sardegna e Campania. A causa della mancanza di voli charter nel periodo invernale il Sud Italia non

viene richiesto dagli operatori austriaci che sono impossibilitati ad offrire pacchetti a prezzi

vantaggiosi.

Tabella 36 - Profilo del turista austriaco per singola tipologia

TARGET Forza lavoro Seniors Giovani e studenti

Composizione target su totale 62,1% 23,1% 14,8%

Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Medio-basso

Fasce di età: 26-64 anni 65 anni e oltre 0-26 anni

Tipo di alloggio Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi, villaggi turistici

Hotel 4-5 stelle con servizi inclusi

Camping, ostelli, appartamenti, hotel 2-3 stelle

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Mare, montagna, laghi, cittá d‟arte

Mare, montagna, laghi, cittá d‟arte Mare, montagna

Spesa media per viaggio: € 780

Fonte: ENIT 2011

Per il 2013, i TO si sono dichiarati molto ottimisti e confidano di superare il numero di prenotazioni

registrate nell‟anno precedente.

Australia

La maggior parte dei TO australiani intervistati ha registrato incrementi nelle vendite 2012 con un

aumento del 2% del numero di viaggi per Italia. I prodotti più apprezzati restano le Città d‟arte,

grandi e “minori”, unitamente all‟Enogastronomia, soprattutto in Toscana, Lazio e Veneto; la

montagna invernale attira il segmento legato alle attività sportive, specie nelle Dolomiti.

25 Gli operatori sono convinti del grande potenziale del nostro Mezzogiorno, ma purtroppo gli scarsi collegamenti aerei e la

riduzione della stagione estiva da parte degli operatori italiani a poco più di due mesi non permettono grossi investimenti da

parte dei TO su queste regioni.

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Tabella 37 - Profilo del turista australiano per singola tipologia

TARGET N.S.

Composizione target su totale N.S.

Segmento socio-economico Medio-Alto e Alto

Fasce di età: + 45

Tipo di alloggio Alberghi da 3 a 5 Stelle – Appartamenti

Prodotti turistici preferiti ed emergenti Arte & Cultura, Enogastronomia, Laghi, Siti UNESCO e Turismo Sportivo

Spesa media per viaggio: € n.d.

Fonte: ENIT 2011

Per il 2013, quasi tutti gli operatori sono piuttosto ottimisti prevedendo di aumentare le vendite

della destinazione Italia del 25-30%. La crescita sarà favorita anche dal migliore rapporto del dollaro

australiano sull‟euro. Tra i pacchetti previsti, saranno diffusi quelli che includono la partecipazione

a manifestazioni culturali e sportive, quali ad es. Bicentenario Verdiano, Giro d‟Italia, Campionati

Calcio, World Master Games.

Svezia

Nel 2012, i TO svedesi intervistati hanno registrato un livello stabile delle vendite rispetto all‟anno

precedente. I prodotti maggiormente richiesti sono il Mare, soprattutto in Sicilia e Sardegna,

seguono le Grandi città d‟arte nel Lazio, Veneto, Toscana e Lombardia.

Tabella 38 - Profilo del turista svedese per singola tipologia

TARGET N.S. N.S. N.S. N.S.

Composizione target su totale 15% 26% 25% 20%

Segmento socio-economico Medio Medio-alto Medio-alto medio

Fasce di età: 18-29 anni 30-44 anni 45-59 anni 60-74 anni

Tipo di alloggio

Hotel di livello qualitativo medio (3 stelle) e soluzioni ricettive self catering

Hotel (3 stelle), (4 -5 stelle) e soluzioni ricettive self catering (ville, appartamenti, etc.)

Hotel medio-alto e soluzioni ricettive self

catering di qualità

Hotel di livello qualitativo medio- altro e soluzioni ricettive self

catering

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva

Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva

Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi, vacanza attiva, itinerari enogastronomici

Mare, grandi città d‟arte, montagna, laghi

Spesa media per viaggio: € 692

Fonte: ENIT 2011

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Con riferimento alle prospettive 2013 i TO svedesi sono molto ottimisti: per il mare sono

programmate anche nuove località in Sicilia e Sardegna da parte degli operatori svedesi

“TUI/Fritidresor” e di “Airtours”.

Svizzera

I risultati 2012 denotano una discreta stabilità nelle vendite, con alcuni operatori in crescita.

L‟offerta culturale e balneare rappresenta la maggior parte delle proposte vendute sui cataloghi; si

affiancano prodotti quali enogastronomia, turismo natura, wellness, golf, shopping, etc. Sempre

molto graditi i laghi del Nord Italia. Si registra l‟incremento dell‟offerta di tour e itinerari che

consentono anche escursioni di tipo enogastronomico e/o naturalistico. Le mete balneari

privilegiate durante l‟estate sono state Sardegna e Sicilia (apprezzate anche per l‟entroterra e le

visite ai parchi ad es. Parco Nazionale dell‟Arcipelago di La Maddalena, Parco delle Madonie, etc.),

Emilia Romagna (specie per i giovani e per i percorsi in bicicletta), Campania, Calabria, Puglia

(anche per vacanze natura).

Tabella 39 - Profilo del turista svizzero per singola tipologia

TARGET Me(e/a)t Marketing Family travel Cultural

Hedonism

Compulsory Travel

Composizione target su totale 33% 29% 21% 17%

Segmento socio-economico

Impiegato commerciale/tecnico

commerciale, lavora da casa Diversi lavori

Quadro intermedio, impiegato, pensionato

Libero professionista,

quadro intermedio e

impiegato

Fasce di età: 26-45 anni Fino a 35 anni over 46 26 - 35 anni

Tipo di alloggio N.D. N.D. N.D. N.D.

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Prevalentemente mare (estate), montagna (inverno) e countryside, oltre che visita a parenti e amici

visita a parenti ed amici, vacanze in montagna (estate/inverno), vacanza al mare/lago

Amano combinare il soggiorno con esperienze culturali e a contatto con la natura in relax

Visita a parenti e amici, partecipazione ad eventi, city trip

Spesa media per viaggio: € 1.053

Fonte: ENIT 2011

In merito alle previsioni per il 2013, la maggior parte degli operatori si prefigge il mantenimento dei

risultati 2012; alcuni operatori sono più ottimisti e prevedono di incrementare le vendite.

Belgio

Per i TO contattati, il 2012 si chiude con un bilancio leggermente negativo. Le destinazioni preferite

dai belgi in Italia sono : Toscana, Veneto, Lombardia, Provincia di Bolzano, Emilia Romagna, Lazio,

Provincia di Trento, Campania, Sicilia, Umbria, Piemonte, Liguria e Sardegna. Tra le novità

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preferite Natura e Parchi in Sicilia, piccole città d‟arte ed enogastronomia in Toscana, Mare in

Veneto e Puglia.

Tabella 40 - Profilo del turista belga per singola tipologia

TARGET N.S. N.S.

Composizione target su totale 34,7 %

24,4 %

Segmento socio-economico Alta Medio-alto

Fasce di età: 45-65 anni

25-44 anni

Tipo di alloggio Esercizi alberghieri Esercizi alberghieri

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva

Mare, cultura, laghi, natura, itinerari enogastronomici, montagna estiva, turismo attivo

Spesa media per nucleo familiare per una vacanza: €2.605

Fonte: ENIT 2011

Come previsioni 2013 i TO stimano stabilità nelle prenotazioni, anche se è prematuro dare

indicazioni significative per la stagione estiva 2013.

Spagna

Secondo i TO intervistati, le vendite della destinazione Italia 2012 hanno subìto una flessione, con

cali che vanno in media dal -5 al -12% circa. La diminuzione non riguarda solo la nostra

destinazione, ma si colloca nella tendenza negativa che ha caratterizzato indistintamente il turismo

outgoing del mercato spagnolo (una buona parte ha preferito fare turismo interno). I vacanzieri

spagnoli in Italia hanno continuato a premiare le grandi e piccole città d‟arte ed i circuiti religiosi;

hanno trovato ampio spazio anche il prodotto Mare (in particolare, in crescita Campania, Puglia e

Sardegna).

Tabella 41 - Profilo del turista spagnolo per singola tipologia

TARGET N.S. N.S. Composizione target su totale Medio Medio-alto

Segmento socio-economico 34% 39%

Fasce di età: 25-44 anni 45-65 anni

Tipo di alloggio Albergo 50,9% Albergo (4 stelle 42%- 3

stelle 33%)

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso

Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo in bicicletta, turismo legato al golf, lo shopping

Preferiti: arte e cultura, mare, turismo religioso

Emergenti: laghi, turismo natura, montagna invernale, turismo legato al golf, lo shopping

Spesa media viaggi: c.a.€ 750.

Fonte: ENIT 2011

Riguardo la nostra destinazione i principali TO intervistati hanno una certa prudenza nel fare

previsioni per il 2013 (incombono i riflessi soprattutto della crisi economico-sociale) e auspicano un

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trend delle vendite quanto meno stabile, sperando in lievi incrementi solo a partire dalla seconda

parte del 2013.

Paesi Bassi

Per l‟andamento delle vendite del prodotto Italia nel 2012, gli operatori turistici olandesi si sono

dichiarati soddisfatti, registrando un generale mantenimento dei risultati dell‟anno precedente e, in

alcuni casi, un lieve aumento del numero di pacchetti venduti. Sono state richieste soprattutto le

destinazioni settentrionali raggiungibili con la propria macchina, in particolare le zone dei laghi,

l‟Adriatico settentrionale per il mare e la montagna estiva. Le regioni maggiormente richieste sono

state Veneto, Toscana e Lombardia.

Tabella 42 -Profilo del turista olandese per singola tipologia

TARGET

N.S. N.S.

Composizione target su totale N.S. N.S.

Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto

Fasce di età: 34-55 anni 55-65 anni

Tipo di alloggio

30% l‟albergo e pensione;

70% extra alberghiero/esercizi complementari quali

caravan, camping, bungalow, appartamenti

30% l‟albergo e pensione; 70% extra alberghiero/esercizi

complementari quali caravan, camping, bungalow,

appartamenti

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Preferite esperienze culturali;

In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la

natura, city trips, weekend lunghi all inclusive

Preferite esperienze culturali;

In crescita montagna, laghi, terme e vacanza attiva a contatto con la natura, city trips, weekend lunghi all inclusive

Spesa media per viaggi: € 606

Fonte: ENIT 2011

Le previsioni per il 2013 sono fortemente legate allo sviluppo della situazione socio-economica: gli

operatori turistici si aspettano naturalmente che la domanda di viaggi rimanga stabile sui livelli

raggiunti negli ultimi due anni.

Regno Unito

Dopo diversi anni di contrazione dell‟outgoing, il turismo britannico ha ripreso a crescere. Le

vendite 2012 per i TO contattati sono mediamente positive per la destinazione Italia, alcuni TO

hanno infatti registrato incrementi, altri leggere flessioni. A livello di destinazioni italiane,

trattandosi di un mercato maturo, al di là delle regioni classiche (Lazio, Veneto, Toscana,

Lombardia, Piemonte e Sardegna, i britannici si spingono alla scoperta di nuove località dalla Sicilia

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al Piemonte, dalla Campania alla Puglia. Piacciono non solo il patrimonio culturale, ma anche le sue

località sui Laghi e quelle costiere per la fruizione balneare.

Tabella 43 - Profilo del turista inglese per singola tipologia

TARGET

SENIORS FAMIGLIE CON

BAMBINI COPPIE SENZA

FIGLI SINGLES

Composizione target su totale 10% 22% 14% 25%

Segmento socio-economico Medio-alto Medio-alto Medio-alto Alto

Fasce di età: Over 65 20-40 20-40 20-55

Tipo di alloggio Hotel, appartamento hotel, appartamento

hotel, appartamento

hotel, appartamento, B&B

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Città d‟arte, laghi, wellness, mare, enogastronomia

Mare, laghi, città d‟arte

Arte, mare, laghi, città d‟arte

Arte, mare, montagna, laghi, wellbeing

Spesa media per viaggi: € 913

Fonte: ENIT 2011

Le previsioni 2013 sono basate su un prudente ottimismo; la maggior parte dei TO stima un

incremento delle vendite, convinzione supportata soprattutto dal cambio favorevole della Sterlina

che dovrebbe incentivare i viaggi all‟estero, ed in particolare in Italia. Per i britannici viaggiare al di

fuori dei propri confini e recarsi in Italia rappresenta spesso anche la risposta alla semplice esigenza

di evasione climatica.

Grecia

Nel 201026 le principali destinazioni italiane scelte dal cittadino ellenico sono legate al prodotto

“culturale classico”. Le prime sei Regioni prescelte nel 2010 sono state nell‟ordine: Lazio,

Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna e Campania. Per quanto riguarda la spesa turistica,

dai dati della Banca d‟Italia risulta che i viaggiatori greci hanno speso in Italia 263 milioni di euro

nel 2011, con una diminuzione del 4,2% rispetto all‟anno precedente. In particolare nel 2011 hanno

speso 134 milioni per motivi personali di cui 67 per vacanze. Si evince inoltre che la voce “vacanze”

ha registrato una diminuzione della spesa del -14,1% rispetto al precedente anno.

26 Fonte: ISTAT Arrivi e presenze negli esercizi ricettivi per paese di residenza dei clienti stranieri, periodo di riferimento

gennaio-settembre 2010.

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Tabella 44 - Profilo del turista greco per singola tipologia

TARGET N.S. N.S. N.S.

Composizione target su totale 40% 29% 15%

Segmento socio-economico media media medio-alta

Fasce di età 25-44 anni 45-64 anni 65+

Tipo di alloggio

Nel 2009 (per soggiorno >4 giorni, il 42,7% dei greci ha scelto la categoria “hotel e strutture ricettive simili” ed il 56,9% “alloggi privati”

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Il 65% sceglie destinazioni turistiche “tradizionali”; il 25% preferisce le destinazioni emergenti

Spesa pro-capite per viaggi: € 595

Fonte: ENIT 2010 e RTBicocca 2010

In merito alle prospettive future relative all‟outgoing, a seguito del perdurare della crisi economica

non si prevedono miglioramenti rispetto ai viaggi dei greci all‟estero e verso l‟Italia. Secondo la

pubblicazione della Commissione Europea (“Survey on the Attitudes of Europeans towards tourism”)

del febbraio 2011, alla domanda sulla destinazione di vacanza per il 2011, il 68,1% dei greci ha

risposto di stare organizzando una vacanza nel proprio Paese.

Repubblica Ceca

Per il 2012, i TO cechi interpellati hanno evidenziato un andamento dell‟outgoing in leggera

contrazione rispetto allo scorso anno27. L‟Italia rimane una delle mete preferite dei turisti cechi in

tutte le stagioni. Tra le regioni, anche Sicilia, Sardegna, Campania e Calabria hanno riscosso un

discreto successo grazie ai collegamenti charter dell‟estate scorsa.

Tabella 45 - Profilo del turista ceco per singola tipologia

TARGET FAMIGLIE CON BAMBINI COPPIE SENZA FIGLI

Composizione target su totale 30% 18%

Segmento socio-economico medio, medio-basso medio, medio-alto

Fasce di età 27-40 anni 27-41 anni

Tipo di alloggio Ville e appartamenti, villaggi turistici, hotel

Hotel, residenze turistico-alberghieri, bed & breakfast, ville e appartamenti

Prodotti turistici preferiti ed emergenti Mare, montagna invernale, laghi

Mare, montagna estiva ed invernale, arte, sport, enogastronomia

Spesa media per viaggi: €720

Fonte: ENIT 2012

27

Tutti hanno sottolineato il disagio rispetto ai grandi operatori online (booking.com su tutti) che riescono a ottenere

allotments a prezzi migliori e brevi periodi (3-4 giorni) dai seller italiani.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-94-

Per il 2013 gli operatori esprimono un velato ottimismo e confidano in un aumento dei flussi turistici

outgoing del 5% circa rispetto all‟anno precedente.

Canada

Nel 2012 i principali TO canadesi indicano una sostanziale tenuta con quote di circa il +5/6% (in un

caso fino al 20%) rispetto al 2011. Tale andamento è in linea con il bilancio positivo della

destinazione Italia stimato da Statistics Canada. Il prodotto dominante è rappresentato dal turismo

culturale, con protagoniste le Città d‟arte maggiori e minori che si ritagliano la principale quota di

mercato. Questo interesse si accompagna e si integra con l‟enogastronomia e lo shopping. A seguire

si ritrova l‟interesse per natura, eventi, pellegrinaggi religiosi, vacanze attive. Toscana, Lazio,

Campania, Liguria e Sicilia sono state le regioni maggiormente vendute.

Tabella 46 - Profilo del turista canadese per singola tipologia

TARGET

SENIORS FAMIGLIE CON

BAMBINI COPPIE SENZA

FIGLI SINGLES

Composizione target su totale

22% 12% 39% 6%

Segmento socio-economico medio/medio-alto medio/medio-alto medio-alto medio-alto

Fasce di età 60-oltre 30-45 anni 30-55 anni 25-55 anni

Tipo di alloggio

Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici

Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici

Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici

Hotels, bed & breakfast, agriturismo

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna

Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna

Arte e cultura, enogastronomia, mare, laghi, montagna, shopping

Arte e cultura, enogastronomia, mare, vacanze attive

Spesa media per viaggi: € 902

Fonte: ENIT 2011

Per il 2013, gli operatori canadesi fanno previsioni in generale ottimistiche: rispetto al 2012 alcuni

stimano incrementi, altri stabilità, in breve il mercato dovrebbe tenere bene.

Stati Uniti d’America

I dati relativi al 2012 emersi dalle valutazioni dei TO che commercializzano destinazioni italiane si

attestano su una crescita dei flussi dal 5 al 10%. Cultura nelle grandi e piccole città d‟arte da un

lato, enogastronomia dall‟altro, sono i grandi attrattori turistici che spingono gli americani verso

l‟Italia. Unitamente alle tre regioni top di destinazione, Lazio, Veneto e Toscana, gli americani

mostrano una crescente curiosità per soggiorni in Puglia, Calabria, Campania, Liguria, Sicilia,

Sardegna e Umbria.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Tabella 47 - Profilo del turista statunitense per singola tipologia

TARGET

SENIORS FAMIGLIE CON

BAMBINI COPPIE SENZA

FIGLI SINGLES

Composizione target su totale 21% 14% 35% 7%

Segmento socio-economico Medio/medio-alto Medio/medio-alto Alto Medio-alto

Fasce di età Over 60 30-45 anni 25-55 anni 25-65 anni

Tipo di alloggio

Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici

Hotels, bed & breakfast, agriturismo, villaggi turistici

Hotels, bed & breakfast, agriturismo Hotels

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Arte e cultura; enogastronomia

Arte e cultura; enogastronomia; natura

Arte e cultura; enogastronomia; vacanze attive

Meetings & congressi ; shopping; enogastronomia

Spesa media giornaliera per viaggiatore: € N.D.

Fonte: ENIT 2011

Per ciò che concerne le previsioni 2013, i TO contattati stimano un trend moderatamente positivo,

sintetizzabile in qualche punto percentuale di crescita. Il 2013, con gli eventi, le manifestazioni e le

iniziative legate al “2013 – Anno della cultura italiana negli USA”, sarà un anno in cui la promozione

del turismo USA verso l‟Italia marcherà un potenziamento rilevante, che inciderà positivamente sui

flussi turistici outgoing soprattutto per il turismo del settore cultura.

Russia

Tutti i TO intervistati sono soddisfatti delle vendite 2012, dichiarando volumi in crescita dal 5 al

15%. Negli ultimi anni, oltre ai sempre richiesti tour nelle Città d‟arte, sono crescenti le richieste i

per soggiorni nelle Città d‟arte “minori” che ospitano eventi culturali, feste tradizionali, eventi

enogastronomici, etc.

Tabella 48 - Profilo del turista russo per singola tipologia

TARGET

SENIORS FAMIGLIE CON

BAMBINI COPPIE SENZA

FIGLI SINGLES

Composizione target su totale 3,7% 14,6% 13,3% 17,4%

Segmento socio-economico N.S. N.S. N.S. N.S.

Fasce di età: La fascia 35-55 anni è risultata più attiva nei viaggi turistici (43,6%), seguono poi le fasce dai 21 ai 35 anni (29,3%), dai 0 ai 20 anni (17,8%), dai 55 anni in su (9,3%).

Tipo di alloggio

l‟albergo 41,7% dei viaggi. Nel caso delle vacanze, la formula dell‟albergo e` scelta più per i brevi soggiorni (38,5%) che per i lunghi (33,9%). Il 50.2% dei turisti provenienti dalla Russia dorme in alberghi a 4 e 5 stelle e l‟altro 49,8 % preferisce gli alberghi a 3 stelle e residenze turistico-alberghiere.

Prodotti turistici preferiti ed emergenti

Preferiti i tours nelle città d‟arte associati ad una settimana al mare con richieste sempre maggiori per le soste in città d‟arte “minori”, per i centri storico-archeologici del Centro-Sud e dell‟entroterra delle Isole maggiori. Emergenti i prodotti turistici “di nicchia” da parte del turismo individuale. E‟ esplosa la domanda turistica delle vacanze nelle isole. Prediligono pacchetti all-inclusive

Spesa media giornaliera per viaggiatore: € N.D.

Fonte: ENIT 2011

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Le previsioni 2013 sono ugualmente improntate all‟ottimismo. Le preferenze sono accordate a

Grandi città d‟arte (Roma in particolare), Montagna invernale (località alpine) e Mare (soprattutto

Emilia Romagna e Sicilia). In generale, la crescita dell‟outgoing russo per i prossimi anni è stimato al

+7,4%, sei volte superiore alla media dell‟Europa occidentale e due volte superiore a quella

dell‟Europa orientale. Intanto continua a crescere il numero dei traveller russi che organizzano i

loro viaggi senza l‟intermediazione dei TO/AdV, effettuando direttamente le prenotazioni on-line28

L'Europa resterà comunque la destinazione più gradita dai viaggiatori russi.

28

Molto spesso tramite booking.com.

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La domanda turistica attuale nel territorio del BIM Taloro

Arrivi e presenze nel contesto territoriale del Consorzio BIM Taloro nel 2011

Per la definizione dello scenario turistico d‟ambito, ossia lo studio quali-quantitativo29 della

domanda e dell‟offerta turistica locale, sono stati presi in considerazione i 13 distinti territori

comunali che costituiscono il BIM Taloro e sono poi stati analizzati e valutati tenendo sempre

presente il contesto sovralocale di riferimento costituito dalla Provincia di Nuoro. Questo confronto

ha permesso di evidenziare criticità, punti di forza e potenzialità presenti nel BIM Taloro che

diversamente non sarebbero potute emergere se l‟analisi fosse stata circoscritta all‟ambito locale.

Si è cercato inoltre di effettuare nelle singole sezioni un‟analisi sull‟evoluzione storica delle

dinamiche turistiche. A tale scopo si è proceduto alla raccolta e all‟elaborazione di dati atti a

spiegare le reali dimensioni del fenomeno indagato. L‟arco temporale analizzato è quello che va dal

2006 al 2011.

I turisti che prediligono i comuni del Consorzio BIM Taloro come meta di vacanza non

rappresentano una significativa porzione dei flussi totali registrati nella Provincia di Nuoro,

costituiscono infatti appena lo 0,36% del totale presenze provinciale 2011. I flussi turistici del

nuorese (968.044 presenze) sono ancora fortemente legati al prodotto balneare, quindi concentrati

nel solo periodo estivo.

Tabella 49 - Flussi turistici nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali

Ambiti territoriali Arrivi Presenze

Austis 0 0

Desulo 24 144

Fonni 934 1.241

Gavoi 414 1.185

Lodine 0 0

Mamoiada 0 0

Ollolai 4 4

Olzai 0 0

Orgosolo 90 318

Ovodda 0 0

Teti 2 2

Tiana 0 0

Tonara 153 585

Totale BIM Taloro 1.621 3.479

Provincia di Nuoro 157.154 968.044

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

29 Dati turistici forniti dall‟ Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

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-98-

Presenze italiani e stranieri

Il rapporto tra le presenze dei turisti italiani e quelli stranieri che frequentano l‟ambito,

indica una schiacciante predominanza dei primi che raggiungo circa il 78%. Negli ambiti territoriali

di Gavoi e Orgosolo questa disparità si accentua maggiormente raggiungendo addirittura l‟84% nel

primo e l‟83% nel secondo.

I relativi dati provinciali presentano valori poco inferiori 68% per gli italiani e del 32% per gli

stranieri, ciò denota ancora la presenza di un turismo di viaggio, di scoperta o riscoperta non di

villeggiatura.

Come si nota nella tabella 50, la durata media del soggiorno dei turisti italiani ed esteri nell‟ambito

BIM Taloro non si discosta tanto e si aggira intorno alle 2 notti; nel Comune di Desulo questa media

arriva sia per la componente di turisti italiani che per quella straniera addirittura a 6 notti, a Gavoi

è di 3 per i nostri connazionali e poco più di 2 per gli stranieri, a Tonara quasi 5 per i primi e 2 per i

secondi, mentre a Fonni la permanenza media non supera 1 notte per entrambi.

Tabella 50 - Arrivi e presenze di turisti italiani e stranieri nei 13 comuni del BIM Taloro e nel contesto provinciali

Ambiti territoriali

Italiani Stranieri Italiani Stranieri

Arrivi Presenze Arrivi Presenze PM PM

Austis 0 0 0 0 0,0 0,0

Desulo 20 120 4 24 6,0 6,0

Fonni 680 930 254 311 1,4 1,2

Gavoi 331 978 83 207 3,0 2,5

Lodine 0 0 0 0 0,0 0,0

Mamoiada 0 0 0 0 0,0 0,0

Ollolai 4 4 0 0 1,0 0,0

Olzai 0 0 0 0 0,0 0,0

Orgosolo 55 268 35 50 4,9 1,4

Ovodda 0 0 0 0 0,0 0,0

Teti 2 2 0 0 1,0 0,0

Tiana - - - - 0,0 0,0

Tonara 86 421 67 164 4,9 2,4

Totale BIM Taloro 1.178 2.723 443 756 2,3 1,7

Provincia di Nuoro 98.545 655.623 58.609 312.421 6,7 5,3

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

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-99-

Grafico 23

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.

Grafico 24

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.

Stagionalità dei flussi turistici

Le presenze mensili registrate nel 2011, rappresentate nella tabella sottostante (tabella

51), descrivono perfettamente la distribuzione annuale dei flussi turistici che interessano l‟ambito

consortile del BIM Taloro. Come si può facilmente notare (grafici 25-26) nel territorio si rilevano

variazioni nella distribuzione annuale delle presenze italiane ed estere, sia di carattere qualitativo

appunto che quantitativo; la curva grafica che rappresenta l‟andamento dei flussi evidenzia una

fortissima concentrazione dei turisti italiani durante la sola stagione estiva, elemento riconducibile

quasi sempre alla forte predominanza del prodotto balneare della provincia nuorese; di contro la

distribuzione dei flussi turistici esteri pare meglio ripartita durante l‟arco dell‟anno con un picco

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-100-

autunnale, una significativa presenza turistica invernale e primaverile insieme capaci di livellare la

distribuzione stagionale totale dei vacanzieri nel territorio del BIM Taloro.

Nonostante l‟87% delle strutture ricettive abbia un periodo di apertura annuale l‟attività

invernale risulta tuttavia penalizzata vista l‟assenza di flussi primari attualmente legati al prodotto

turistico balneare.

Tabella 51 - Distribuzione mensile delle presenze nei 13 comuni del BIM Taloro (2011)

Mese

Presenze turistiche

BIM Taloro Provincia di Nuoro

Gennaio 336 3.544

Febbraio 25 2.882

Marzo 191 5.051

Aprile 241 22.438

Maggio 23 43.724

Giugno 169 125.301

Luglio 729 267.081

Agosto 742 320.538

Settembre 645 125.668

Ottobre 323 43.246

Novembre 43 4.234

Dicembre 12 4.337

Totale 3.479 968.044

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

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-101-

Grafico 25

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Grafico 26

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

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Grafico 27

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Grafico 28

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Nel confronto tra i dati delle Provincia di Nuoro e il solo contesto consortile del BIM Taloro è

necessario far notare che le ultime variazioni annue del BIM risultano certamente assai negative, ma

è fuor di dubbio che la limitatezza dei flussi turistici accentua notevolmente sia eventuali

incrementi, come nel caso della variazione delle presenze registrate nel 2006-2007 del 116,73% sia i

decrementi come il -67,81% delle presenze 2010-2011.

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-103-

Tabella 52 - Andamento arrivi turistici nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU (2006-2011)

Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua

2006 2.536 - 174.284 -

2007 5.688 124,29% 189.862 8,94%

2008 4.079 -28,29% 191.874 1,06%

2009 5.850 43,42% 196.255 2,28%

2010 5.036 -13,91% 197.922 0,85%

2011 1.621 -67,81% 157.154 -20,60%

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

Tabella 53 - Andamento presenze turistiche nel territorio del BIM Taloro e nella Provincia NU (2006-2011)

Anno BIM Taloro Variazione % annua Provincia di Nuoro Variazione % annua

2006 10.480 - 1.092.704 -

2007 22.713 116,73% 1.141.983 4,51%

2008 13.885 -38,87% 1.197.797 4,89%

2009 14.245 2,59% 1.176.755 -1,76%

2010 11.465 -19,52% 1.160.887 -1,35%

2011 3.479 -69,66% 968.044 -16,61%

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

Grafico 29

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

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Grafico 30

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Grafico 31

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

I dati30 più recenti in nostro possesso permettono di definire l‟utilizzo delle strutture

ricettive (suddivide per tipologia e categoria) presenti nel territorio del BIM Taloro. Il 98% dei turisti

che nel 2009 hanno scelto il territorio in esame come meta di vacanza ha preferito le strutture

alberghiere di categoria medio-alta 3-4 stelle, scelte rispettivamente dal 47% e dal 42% dei

viaggiatori. Soltanto il 7% ha pernottato in quelle a 2 stelle e tutte le categorie extralberghiere

risultano pressoché inutilizzate.

30

La fonte dei dati riferiti all‟anno 2009 è l‟Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro.

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-105-

Grafico 32

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Mercati turistici di riferimento

Come già detto, i flussi turistici che interessano il territorio hanno una predominante

componente nazionale, che definisce in questo modo i suoi principali mercati di riferimento. Tra

questi, quello sardo svetta per la consistenza delle presenze, che nel 2011 rappresentavano il 39,5%

del numero totale di pernottamenti nei 13 comuni del BIM Taloro. Gli altri mercati più importanti

sono quello lombardo con il 10,3% delle presenze, e quelli toscano, piemontese e laziale

rispettivamente con il 9,4%, l‟8,9% e il 4,7% delle presenze.

Per ciò che concerne la classifica dei primi 10 mercati esteri, troviamo in testa a pari merito

Francia e Germania che insieme costituiscono il 64,3% del totale presenze straniere. Con un

considerevolmente stacco rispetto ai primi due seguono nell‟ordine, Austria (14,2%), Australia

(6,9%), Svezia (4,9%) e Svizzera-Liechtenstein, che comunque presentano una domanda ancora

numericamente piuttosto significativa.

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I primi 10 mercati nazionali rappresentano il 78% del totale delle presenze italiane nel

territorio dell‟ambito e, unitamente ai primi 10 mercati esteri raggiungono addirittura il 99% del

totale presenze registrate nei 13 territori comunali.

Si evidenzia, inoltre, che la componente di turisti sardi è assai elevata anche nel periodo

autunno-inverno, che come noto in Sardegna viene considerato di bassa stagione, in quanto il 90%

dei flussi turistici isolani sono generati dal solo prodotto balneare; ciò indica la presenza di una

importante porzione di turisti nel territorio del BIM Taloro legata ai prodotti dell‟enogastronomia,

della natura e della cultura per cui la Barbagia ed il Mandrolisai sono rinomate.

Tabella 54 - Principali mercati turistici esteri del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro

Classifica

Mercati esteri Consistenza % sul totale presenze

turisti stranieri nel BIM Taloro

Consistenza % sul totale presenze

turistiche nel BIM Taloro

BIM Taloro Provincia di Nuoro

I° Francia Germania 32,3% 7,0%

II° Germania Svizzera e Liechtenstein 32,0% 7,0%

III° Austria Francia 14,2% 3,1%

IV° Australia Paesi Bassi 6,9% 1,5%

V° Svezia Austria 4,9% 1,1%

VI° Svizzera e Liechtenstein Spagna 4,0% 0,9%

VII° Belgio Belgio 1,5% 0,3%

VIII° Spagna Regno Unito 1,3% 0,3%

IX° Grecia Svezia 0,5% 0,1%

X° Canada Repubblica Ceca 0,3% 0,1%

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

Tabella 55 - Principali mercati turistici nazionali del BIM Taloro e dell'intero contesto provinciale di Nuoro

Classifica

Mercati nazionali Consistenza % sul totale presenze turisti italiani nel

BIM Taloro

Consistenza % sul totale presenze

turistiche nel BIM Taloro

BIM Taloro Provincia di Nuoro

I° Sardegna Lombardia 50,5% 39,5%

II° Lombardia Lazio 13,1% 10,3%

III° Toscana Sardegna 12,0% 9,4%

IV° Piemonte Toscana 11,4% 8,9%

V° Lazio Piemonte 5,9% 4,7%

VI° Veneto Campania 1,9% 1,5%

VII° Liguria Emilia Romagna 1,8% 1,4%

VIII° Emilia Romagna Veneto 1,6% 1,3%

IX° Sicilia Liguria 1,5% 1,2%

X° Puglia Umbria 0,1% 0,1%

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro 2011

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Grafico 33

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

Grafico 34

Fonte: N.E. su dati Assessorato allo Sviluppo Economico della Provincia di Nuoro

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Utilizzo delle principali infrastrutture turistiche

Il costante e ingiustificato aumento dei prezzi dei biglietti per il trasporto marittimo nel

2011 ha determinato un calo del 22,5% del numero dei passeggeri (-1.333.000) sulle tratte che

collegano i 3 principali porti del nord Sardegna: Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres con l‟Italia

continentale e con la Francia. Questi collegamenti risultano maggiormente utilizzati dai turisti che

in generale frequentano la Provincia di Nuoro e che più specificatamente visitano il territorio

Consortile del BIM Taloro.

Contestualmente e in controtendenza con la dinamica sopra descritta, si evidenziare una

costante crescita dei passeggeri in transito nel solo porto di Cagliari + 29% nel 2011, anche se il

totale volume passeggeri di quest‟ultimo risulta un sesto dei tre porti citati.

Tabella 56 - Variazione % traffico passeggeri nei porti sardi 2005-2011

Porto 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

Olbia-Golfo Aranci – Porto Torres -

12,7%

-4,9%

9,5%

59,9%

-3,0%

-22,5%

Cagliari -

-22,5%

30,2%

2,0%

-2,1%

11,2%

29,4%

Fonte: Assoporti

Grafico35

Fonte: N.E. su dati Assoporti

Nello stesso periodo, l‟allarmante decremento dei passeggeri registrato dai vettori navali

che operano nel nord Sardegna non è stato compensato in misura significativa dall‟aumento di

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-109-

passeggeri del traffico aereo che ha interessato gli aeroporti di Olbia ed Alghero, aumento

complessivamente di sole 341.897 unità, con una perdita complessiva di quasi un milione di

passeggeri annui.

Tabella 57 - Variazione % traffico passeggeri negli aeroporti sardi 2007- luglio 2012

Aeroporto 2007 2008 2009 2010 2011 lug. 2012-

2011

Cagliari

7,2%

9,7%

13,8%

3,3%

7,4%

-2,3%

Olbia

-1,7%

0,2%

-6,1%

-2,1%

13,9%

0,6%

Alghero

21,5%

6,2%

9,1%

-7,9%

9,1%

1,4%

Fonte: ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti

Grafico 36

Fonte: N.E. su dati ASSAEROPORTI - Associazione Italiana Gestori Aeroporti

Nonostante l‟importanza strategica del Porto di Arbatax e dell‟aeroporto di Tortolì,

l‟assenza di dati relativi ai flussi passeggeri non ha permesso il loro inquadramento nella presente

analisi.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-110-

4.2.3 Percezione dei mercati

Immagine della destinazione Italia sulla stampa internazionale

Secondo quanto emerge dal monitoraggio31 della stampa estera condotto dalle sedi estere

dell‟ENIT l‟Italia è sempre presente sulla stampa internazionale. Il patrimonio culturale, artistico e

naturalistico insieme con il Made in Italy, l‟Italian lifestyle e l‟enogastronomia rappresentano i punti

di forza dell‟immagine del nostro Paese e gli elementi maggiormente ricorrenti.

In Germania, la stampa presentata l‟offerta turistica italiana come una ricca varietà di

destinazioni costituite dalle singole regioni, che da Nord al Sud si differenziano estremamente. I

temi ed i prodotti maggiormente trattati sono stati le bellezze paesaggistiche, le città d‟arte,

l‟enogastronomia, la vacanza attiva (trekking, biking, barca a vela, offerta nautica), il turismo

ecologico (natura, paesaggi, parchi naturali) e naturalmente il mare.

Anche in Austria il brand Italia è molto considerato e rappresenta un sinonimo di qualità e

di buon vivere legato specialmente all‟enogastronomia.

Cultura, lifestyle, enogastronomia e benessere/sport rappresentano in Svizzera gli elementi

maggiormente associati all‟Italia negli articoli stampa pubblicati; la nostra destinazione mantiene

una immagine di qualità che la rende sempre meta di prestigio.

In Francia l‟immagine dell‟Italia è legata al suo ricco patrimonio artistico e culturale, agli

eventi ed alle mostre e all‟enogastronomia; il mare è un prodotto turistico tradizionalmente poco

ricercato dalla clientela francese mentre il segmento delle crociere registra un crescente interesse

anche sulla stampa.

In Spagna la stampa dedica ampio spazio all‟Italia; il mercato spagnolo ha mostrato un

costante interesse per le classiche città d‟arte, come Roma, Firenze e Venezia, ma anche la

crescente attenzione per destinazioni meno note del Sud Italia, delle grandi isole Sardegna e Sicilia,

dei laghi e della montagna.

L‟immagine della destinazione Italia sulla stampa britannica e irlandese resta quella di una

destinazione ricca di interessi e di diversità. L‟interesse maggiore è indubbiamente per le grandi

città d‟arte, Venezia, Roma e Firenze e per la Toscana in generale. Si è notata un‟attenzione

crescente per l‟Alto Adige e per l‟Abruzzo; la Sicilia è premiata come seconda tra le “Isole

preferite”.

Nella stampa scandinava il Bel Paese risulta apprezzato per la variegata offerta legata

all‟indiscutibile patrimonio artistico, culturale e naturalistico ed occupa un posto di assoluto rilievo.

31

Indagine condotta nel 2010

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Mare e città d‟arte i temi più trattati, insieme con le vacanze sportive e quelle all‟insegna

dell‟enogastronomia.

Anche in altri Paesi dell‟Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria), cultura e arte

sono i temi più trattati dalla stampa locale con riferimento all‟Italia; l‟immagine della nostra

destinazione è positiva e di grande appeal. Insieme alle città d‟arte, mare e montagna sono i

prodotti turistici italiani presenti sui media.

Oltreoceano, negli USA ed in Canada, si conferma la forte attrattiva esercitata dalle

destinazioni turistiche italiane, come mostra il grande spazio che riviste e quotidiani riservano al

nostro Paese. Città d‟arte, enogastronomia e lifestyle rappresentano i tratti distintivi dell‟Italia,

sempre presenti sui media.

Considerazioni finali

La crisi economica e finanziaria ancora in atto ha inciso a livello europeo anche sulla

domanda di prestazioni turistiche. Nel frattempo sono cambiati i comportamenti dei turisti specie

nazionali, che privilegiano destinazioni più di prossimità, meno di 200 km raggiungibili in poche ore

possibilmente con la propria macchina, riducono la durata del soggiorno, e risparmiano sulle varie

voci di spesa una volta giunti nelle destinazioni. Mete alternative alla Sardegna, come ad esempio la

Croazia, vengono preferite perché a parità di beni e servizi richiesti il costo della vacanza risulta ¼

rispetto ai nostri.

Oltre alla crisi in atto, l‟effetto “caro traghetti” iniziato nel 2010, acutizzatosi nel 2011 e

proseguito nella stagione 2012 ha penalizzato ulteriormente gli operatori turistici isolani che in

alcuni casi lamentano una riduzione dei viaggiatori pari al 70% rispetto agli anni passati.

La marcata tendenza dei flussi turistici a rivolgersi e interessare destinazioni limitrofe ai

luoghi di generazione dei flussi, definisce come già accennato un turismo sempre più domestico,

propensione che si sposa perfettamente con un‟altra tendenza sempre più diffusa chiamata “Menù a

km zero”, ossia iniziative che coinvolgono produttori agricoli, ristoranti, mense, scuole e

consumatori per contribuire alla tutela dell‟ambiente e al risparmio energetico.

"Menù e Turismo a Km Zero” risultano essere una connessione ideale fra i prodotti tipici di

qualità che definiscono i Menù a Km Zero e promuovono il territorio. Questa logica costituisce la

premessa per lo sviluppo di itinerari turistici tematici a km zero, che possono essere usati come

base per l’elaborazione di alcune proposte di visite culturali, enogastronomiche e paesaggistiche

del territorio collegate alle strutture ristorative che offrono appunto Menù a Km Zero.

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Gli operatori turistici del BIM hanno indicato tra le principali motivazioni di vacanza dei

turisti che già frequentano il territorio del BIM Taloro nell‟ordine: l‟enogastronomia; l‟escursionismo

(che comprende prodotto “natura” e “vacanza attiva”), moto; cultura; ciclismo e sci. Si specifica

che una consistente fetta di turisti ed escursionisti, non definita da tutti gli operatori, frequenta

l‟ambito del BIM Taloro soltanto di passaggio per conoscere l‟interno della Sardegna, ma in realtà la

loro motivazione principale di vacanza è il mare. Strutturare il territorio in funzione dei prodotti

specifici appena esposti permetterebbe di presentare alla platea dell‟intermediazione nazionale e

internazionale un‟offerta turistica integrata adeguata ai prodotti turistici da loro attualmente

venduti in linea con la richiesta della domanda turistica.

Grafico 37

Fonte: N.E. su dati interviste

I voli low cost, al contrario sempre più numerosi, aiutano in modo considerevole ad arginare

il fenomeno di riduzione dei flussi, permettendo di attrarre i turistici con capacità di spesa media e

medio-alta provenienti dai mercati più lontani, sia esteri che nazionali. Tali flussi risultano spesso

assenti se le destinazioni turistiche non hanno la giusta dotazione infrastrutturale aereoportuale e si

riducono notevolmente se l‟offerta territoriale non risponde appieno alle richieste di mercato.

Seguendo queste tendenze dei mercati, per poter promuovere efficacemente l‟ambito

territoriale del BIM Taloro risulta necessario dare priorità alle azioni di promozione turistica sul

mercato estero e locale in favore della domanda maggiormente destagionalizzata.

Contemporaneamente bisogna porre in essere attività specifiche di promozione e vendita rivolte ai

consistenti flussi nazionali ed esteri già esistenti e quelli emergenti legati al prodotto balneare.

Al fine di costruire e comunicare nel medio periodo (3-5 anni) un‟identità e un‟immagine

dell‟ambito, dovranno essere intraprese anche tutte quelle iniziative promozionali necessarie

perché il prodotto integrato, costituito da tutti gli elementi identitari dei territori (paesaggio-

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natura, produzioni locali agroalimentari e artigiane, storia-cultura), venga conosciuto e apprezzato

dai target specifici e fruito anche fuori stagione.

Come sostiene Josep Ejarque32, per lo sviluppo turistico di un’area è fondamentale

fare sistema: nessuna destinazione turistica può pensare di fare soltanto comunicazione e

promozione, ma risulta indispensabile soprattutto definire il prodotto, le tecniche e la

strategia per potersi vendere.

5. Analisi SWOT Consorzio BIM Taloro

Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce Elevata valenza

paesaggistica del territorio;

Presenza di biodiversità vegetali ed animali;

Presenza di prodotti, e produzioni altamente caratterizzanti il territorio;

Presenza sul territorio di valide realtà imprenditoriali

Presenza di servizi fortemente legati al territorio;

Forte senso di appartenenza e di identità territoriale;

Conservazione e viva tradizione di antichi saperi;

Presenza di attrattori archeo-culturali e architettonici di pregio;

Presenza di

Costante spopolamento dell‟ambito ed invecchiamento della popolazione;

Alto tasso di disoccupazione;

Redditi inferiori alla media provinciale e regionale;

Eccessivo individualismo nella cultura imprenditoriale

Scarsa interconnessione tra settori produttivi e scarsa collaborazione con i soggetti pubblici;

Insufficiente capacità dell‟impresa agricola a diversificare le sue fonti di reddito

Insufficiente promozione e marketing territoriale e di prodotto;

Difficoltà delle aziende a posizionarsi nei mercati extralocali;

Carenza di servizi reali all‟impresa e di attività formative;

Inadeguata valorizzazione delle risorse ambientali,

Affermazione sul mercato turistico di destinazioni con offerta territoriale strutturata;

Incremento dell‟offerta di prodotti nazionali agroalimentari di qualità;

Incremento della domanda turistica legata ai prodotti “natura”, “vacanza attiva”, “cultura” ed “enogastronomia”;

Politiche regionali, nazionali, comunitarie favorevoli alla promozione del turismo rurale;

Potenziale sviluppo della rete ecologica regionale.

Assenza di coordinamento operativo gestionale tra gli attori pubblici per la valorizzazione dei beni ambientali e culturali;

Selettività della domanda nei mercati turistici nazionali e internazionali;

Depauperamento del patrimonio archeologico e architettonico;

Perdita dei valori e identità;

Rischio di banalizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali.

32 Esperto in Destination Management e Destination Marketing, ha lavorato presso l'Ente del Turismo della Catalogna e di

Barcellona, dove ha partecipato all‟organizzazione e promozione delle Olimpiadi del 1992; nel 1995 ha curato la direzione

dell'Ente del Turismo della Coruña, in Spagna; nel 1999 è stato direttore di Turismo Torino, responsabile del Destination

Management e Marketing della città; nel 2006 è stato nominato direttore generale dell‟Agenzia Regionale per il Turismo del Friuli Venezia Giulia, Turismo Fvg.

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tradizioni culturali e popolari di elevato valore;

Presenza di seconde case impiegare a fini ricettivi;

Buona efficienza nel ciclo integrato dei rifiuti;

Elevata qualità ambientale.

paesaggistiche, architettoniche e culturali ai fini turistici;

Progressiva perdita della cultura identitaria

Qualità disomogenea della dell‟offerta territoriale

Insufficiente capacità ricettiva di alcuni centri;

Assenza di coordinamento/ continuità tra le varie Progettualità pregresse;

Scarsa presenza di reti di cooperazione imprenditoriale consolidate.

6. Strategia programmatica

L‟analisi territoriale condotta ha fornito un quadro della realtà ambientale, economica e

sociale dell‟area del BIM Taloro, evidenziandone, come appena descritto, i punti di forza e di

debolezza, le opportunità e le minacce.

Utilizzando come base di partenza lo scenario raffigurato dallo studio qui condotto, il PMSS

definisce 4 assi principali di sviluppo:

I°Asse: Agricoltura-silvicoltura e agroindustria (prodotti agricoli locali, allevamento,

produzione di latte e derivati, produzione di salumi, produzione di dolci e paste, comparto

vitivinicolo, etc.)

II°Asse: Industria propriamente detta e artigianato (servizi e nuove tecnologie, artigianato

locale, etc.)

III° Asse: Cultura e formazione (formazione settoriale di alto livello, rapporti con università,

beni archeologici ed architettonici, musei, etc.).

IV° Asse: Turismo (ricettività, ristorazione, servizi, strutture e infrastrutture di supporto,

etc.)

La strategia programmatica del PMSS BIM Taloro tende ad esaltare il ruolo del territorio e la

sua attrattività, dando sì forza e autonomia ai tre assi principali, ma legandoli indissolubilmente con

il quarto asse che diventa elemento pivot e trasversale agli altri tre.

Sul piano del metodo, il piano assume come riferimento i seguenti principi:

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concentrazione, cioè l‟articolazione del programma in poche linee di intervento

finalizzate al conseguimento di un numero limitato di obiettivi specifici;

integrazione, che mira a favorire i progetti integrati, a livello territoriale o di

filiera, in grado di mettere in relazione le diverse risorse del territorio e di

ottimizzarne l‟utilizzo;

concertazione, quale metodo per l‟individuazione delle modalità operative e la

condivisione delle forme di intervento, nel rispetto delle competenze di ciascun

soggetto. Affinché la programmazione dello sviluppo locale possa raggiungere validi

risultati, occorre quindi assicurare fin dall’inizio una politica di coinvolgimento tra

i diversi attori locali. Il Consorzio BIM Taloro individuerà i soggetti con cui

dialogare, costruire progetti e condividere opportunità di sviluppo, creando così

una rete di interlocutori istituzionali e privati, con la regia comune del BIM Taloro.

Schema 4 - Rappresentazione della rete territoriale del BIM Taloro

Con l‟iniziale analisi di contesto effettuata sul campo, il BIM ha già attuato una prima azione

di animazione territoriale, a cui poi dovrà necessariamente seguire l‟organizzazione di tavoli di

concertazione locale che coinvolgano attivamente i diversi attori locali, con differenti competenze

e finalità.

Come già esposto nelle parti relative ai specifici settori economici, attraverso l‟attività di

analisi sul campo sono state rilevate le criticità aziendali indicate dai singoli operatori e constatate

direttamente dall‟intervistatore. Quanto appreso sul campo ha avuto riscontro con quanto già

emerso dall‟analisi documentale (analisi desk).

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6.1 Albero dei problemi

Le singole criticità rilevate nei diversi comparti con l‟analisi desk e sul campo sono state

raggruppate per argomento, consentendo poi di realizzare una gerarchizzazione dei problemi, con

una relazione di causa-effetto leggibile da destra (problemi livello 2) verso sinistra (problema

generale).

Di seguito la descrizione dell‟albero dei problemi, con indicazione nel livello 2 dei singoli assi in cui

essi sono presenti.

Tabella 58 – Albero dei Problemi

PROBLEMA GENERALE

PROBLEMI LIVELLO 1 PROBLEMI LIVELLO 2

Offerta del territorio BIM TALORO non strutturata e riconoscibile nei mercati

1. Qualità disomogenea dell‟offerta

1.1 Scarsa capacità di gestire l‟impresa nei processi

produttivi (assi I-II-IV)

1.2 Presenza di strutture con caratteristiche

qualitative non standardizzate (accessibilità fisica-

spazi per la produzione e l‟accoglienza-

informatizzazione) (assi I-II-IV)

1.3 Controlli sulla qualità non adeguati (assi I-II-IV)

1.4 Circuito delle seconde case non disciplinato e

regolamentato (asse IV)

2. Attrattori locali non adeguatamente valorizzati

2.1 Assenza di coordinamento/continuità nelle

progettualità precedentemente realizzate (asse III)

2.2 Difficoltà a creare rete tra gli attori locali

(orizzontale: ente/ente – verticale: enti/operatori

economici) (assi I-II-III-IV)

2.3 Territorio non pienamente fruibile (sentieristica-

cartellonistica-infrastrutture tecnologiche) (asse III-IV)

2.4 Perdita della cultura identitaria nelle nuove

generazioni (assi I-II-III)

2.5 Finanziamenti pubblici sempre minori (asse III)

3. Operatori economici non sufficientemente capaci nella promo-commercializzazione

3.1 Difficoltà a creare reti tra operatori economici per

la scarsa propensione all‟aggregazione di impresa

(assi I-II-IV)

3.2 Scarsa promozione delle imprese (assi I-II-IV)

3.2 Scarsa capacità di gestire l‟impresa nei processi di

vendita (assi I-II-III-IV)

3.3 Riduzione flussi turistici (assi I-II-IV)

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PROBLEMA GENERALE:

Offerta del territorio BIM TALORO non strutturata e riconoscibile nei mercati

L‟offerta complessiva del BIM Taloro non esprime una completa proposta territoriale che la renda

riconoscibile nei sui elementi altamente caratterizzanti - ambiente, cultura, enogastronomia -

malgrado il contesto d‟ambito contenga risorse e attrattori di qualità potenzialmente in grado di

soddisfare una vasta gamma di domanda. L‟attuale offerta territoriale non risulta essere

sufficientemente competitiva, in quanto non ha ancora sviluppato la capacità di integrare e gestire

beni e attrattori presenti in loco.

PROBLEMA LIVELLO 1:

1. Qualità disomogenea dell’offerta

Si rileva la presenza di un‟offerta territoriale disomogenea, in tutti i suoi aspetti, materiali e

immateriali, per settore produttivo e per modalità di approccio ai mercati. Questo comporta una

qualità di offerta che non permette la strutturazione di un prodotto integrato territoriale di qualità,

in grado di essere competitivo e riconoscibile sui mercati.

2. Attrattori locali non adeguatamente valorizzati

Nel corso dell‟analisi è emersa una non adeguata valorizzazione degli attrattori locali, intesi in

senso lato attrattori naturali, culturali (materiali e immateriali) e produzioni locali. L‟assenza di

una rete territoriale strutturata, accompagnata dalla carenza di pianificazione e gestione della

fruizione della risorse interne non consente infatti un‟organizzazione funzionale dei servizi di

offerta integrata degli attrattori.

3. Operatori economici non sufficientemente capaci nella promo-commercializzazione

E‟ apparso evidente che una fetta di operatori economici non possiede la capacità professionale

adeguata a promuovere e vendere i propri prodotti e servizi, e quindi a rappresentare l‟effettivo

valore del territorio del BIM Taloro. Nel territorio si riscontra inoltre una carenza di relazioni

strategiche tra i diversi operatori economici e istituzionali. Questo limita la capacità di

implementare le relazioni territoriali e intersettoriali necessarie per garantire un‟adeguata promo-

commercializzazione degli attrattori locali sia sui mercati nazionali ed esteri, sia nelle zone costiere

regionali.

6.2 Quadro logico e indicatori di risultato

Al fine di rispondere alle reali esigenze del territorio, partendo dalle problematiche sopra

esposte, sono stati determinati i relativi obiettivi da raggiungere, le attività per questo necessarie e

i risultati attesi e conseguenti alla loro realizzazione.

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Tabella 59

QUADRO LOGICO LOGICA DI INTERVENTO

OBIETTIVO

GENERALE

COSTRUZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO BIM TALORO IN GRADO DI SODDISFARE LA DOMANDA DEI MERCATI ATTRAVERSO LA GESTIONE

SOSTENIBILE DI UN'OFFERTA DI ALTA QUALITA' MARCATAMENTE IDENTITARIA

OBIETTIVI

specifici

I. Omogeneizzare la qualità dell'offerta territoriale

II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali/produzioni locali)

III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM TALORO INDICATORI DI RISULTATO (a 5 anni) FONTI DI VERIFICA

RISULTATI

ATTESI

a) FORMAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI SULL'OTTIMIZZAZIONE DELLA

GESTIONE D'IMPRESA E DEI PROCESSI DI PRODUZIONE, PROMOZIONE E

COMMERCIALIZZAZIONE

n. enti pubblici coinvolti

Questionari multiscopo per i fruitori del

territorio (profilo socio-demografico-consumi-gradimento e customer

satisfation)

Questionari di soddisfazione per gli attori

locali e per gli operatori di settore

Rassegna stampa/televisiva/web/agenzie viaggio

Statistiche per sito web

Materiale di supporto per la

comunicazione e promozione

b) MIGLIORAMENTO QUALITATIVO DELLE STRUTTURE PRIVATE (SERVIZI,

RICETTIVO, RISTORAZIONE E PRODUZIONE) % Operatori economici coinvolti

c) FACILITATA FRUIZIONE DEL TERRITORIO % strutture private qualitativamente migliorate

d) CREAZIONE E GESTIONE DI UNA RETE TERRITORIALE STRUTTURATA % incremento fruitori

e) AUMENTATA RICONOSCIBILITÀ E VISIBILITA' DEGLI ATTRATTORI LOCALI % incremento turismo scolastico

f) AUMENTO DEI FLUSSI TURISTICI % infrastrutture di fruizione adeguate ed efficienti

g) MAGGIORE ATTRATTIVITA' DEL BIM livello di soddisfazione degli attori locali e dei fruitori del

territorio

h) MAGGIORE CAPACITA' DI CONTRATTAZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI % visibilità del territorio del BIM

i) INCREMENTO DELLE VENDITE DEI SERVIZI E DEI PRODOTTI LOCALI rete territoriale strutturata

ATTIVITÀ

1. Incontri di aggiornamento/formazione per i soggetti pubblici e privati per i diversi assi specifici

n. visite mensili al sito web BIM

2. Programmazione condivisa degli interventi di ammodernamento e

adeguamento delle strutture private (servizio, ricettivo, ristorazione e

produzione)

n. e tipologia prodotti turistici definiti (natura/cultura/enogastronomia/moto/vacanza attiva)

3. Interventi di adeguamento delle infrastrutture di fruizione (cartellonistica/sentieristica/infrastruttura tecnologica)

n. accordi commerciali con interlocutori esterni

4. Animazione territoriale e concertazione locale con regia comune % visibilità del territorio del BIM

5. Azioni di comunicazione del territorio integrato del BIM n. azioni di marketing interno

6. Azione di promo-commercializzazione del territorio integrato del BIM

7. Azioni di marketing interno % investitori attratti

8. Supporto tecnico-operativo ai soggetti economici % soggetti economici supportati

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Per il raggiungimento del condiviso obiettivo generale “Costruzione di un sistema

integrato BIM Taloro in grado di soddisfare la domanda dei mercati attraverso la gestione

sostenibile di un'offerta di alta qualità marcatamente identitaria”, il Piano PMSS fissa i seguenti

tre obiettivi specifici, rispondenti ai tre problemi di livello 1 precedentemente individuati:

I. Omogeneizzare la qualità dell'offerta territoriale

II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali/produzioni locali)

III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro.

Per poter raggiungere ciascuno di questi obiettivi specifici, il Piano PMSS definisce una

macro progettazione di breve periodo (0-3 anni) ed una di medio periodo (3-5 anni) subordinate

ad una macro programmazione generale quinquennale. Nel breve periodo si lavorerà sulla

costruzione del prodotto integrato BIM Taloro, utilizzando quale base di partenza gli attrattori

locali e le valide realtà imprenditoriali presenti sul territorio, già immediatamente vendibili sul

mercato e per questo punto di riferimento per le imprese meno performanti. Nel medio periodo

(3-5 anni) si procederà poi a consolidare il prodotto integrato BIM Taloro, attraverso specifiche

azioni di promozione.

La strategia programmatica qui illustrata, sviluppata seguendo le linee strategiche

definite dal Consorzio BIM Taloro, andrà necessariamente implementata con un Piano

Marketing Operativo, in cui, con cadenza annuale, verranno definite le specifiche azioni

necessarie a realizzare le attività programmate in modo condiviso dal BIM Taloro.

La pianificazione strategica svolta ha portato alla strutturazione di otto macro proposte

progettuali, elaborate integrando tra loro tutti gli aspetti della catena del valore in modo da

incrementare le possibilità di conseguimento degli obiettivi.

La specificazione delle macro proposte darà poi vita a differenti progettualità singole,

che verranno portate avanti attraverso l‟interazione costante con il territorio e la creazione di

appositi gruppi di lavoro, permetteranno così di raggiungere gli obiettivi specifici. A tal fine

andrà attuato e garantito un saldo e costante rapporto tra l‟organismo di coordinamento del BIM

Taloro (CABINA DI REGIA) e i soggetti pubblici e privati coinvolti, oltreché attraverso i rapporti

operativi e interpersonali tra il consiglio e i collaboratori.

All‟interno del quadro logico vengono infine riportati i principali indicatori di risultato

e relative fonti di verifica, che, insieme a specifici indicatori di realizzazione, serviranno al

futuro Piano Operativo per valutare qualitativamente e quantitativamente gli impatti prodotti

dalla realizzazione delle diverse azioni. Si ritiene infatti generalmente più efficace l‟avvio di un

processo di monitoraggio nella fase di costruzione e di prima implementazione del piano, perché

ciò consente di sviluppare momenti di riflessione e di intervenire con delle correzioni sui processi

avviati.

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6.3 Macro proposte progettuali

Vengono di seguito riportate otto macro proposte progettuali corrispondenti alle attività

inserite nel quadro logico del piano. Per ciascuna proposta, dopo aver individuato gli obiettivi

specifici da raggiungere, ne viene data giustificazione, viene descritta l‟attività, i soggetti

coinvolti, i risultati attesi, le tempistiche di intervento e sono indicate le possibili fonti di

finanziamento a supporto. Ciascuno di questi otto progetti andrà poi necessariamente sviluppato

operativamente, attraverso la pianificazione di singole azioni che consentiranno di raggiungere i

risultati attesi prestabiliti.

MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 1

TITOLO BIM alta formazione

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale

III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

L‟analisi realizzata ha visto emergere numerose criticità di impresa, indicate dagli stessi operatori, primariamente riconducibili a un loro importante deficit di conoscenze. Al fine di superare questo fondamentale gap cognitivo, il piano prevede l‟organizzazione di momenti di aggiornamento e formazione per gli attori locali pubblici e privati. L‟attività di formazione avverrà sia per singoli assi di sviluppo indicati dal piano, che per tematiche trasversali. Le conoscenze trasmesse saranno indispensabili ai diversi soggetti per poter posizionare le aziende nei loro settori di appartenenza altamente competitivi e con un elevato grado di innovazione. Le principali tematiche proposte che si andranno ad affrontare saranno le seguenti: gestione amministrativo/finanziaria dell‟impresa gestione dei processi produttivi e di prodotto promozione commercializzazione nei mercati locali, di prossimità, nazioni ed

esteri (internazionalizzazione: e-commerce – lingue – conoscenza dei mercati di sbocco)

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Società di formazione e altri soggetti pubblici (ed. esempio LAORE,

ARGEA, Sardegna Ricerche, Porto Conte Ricerche, etc.): esecuzione Destinatari: Operatori economici Rappresentanti enti locali del BIM

RISULTATI ATTESI

a) Formazione degli operatori economici sull‟ottimizzazione della gestione d‟impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione. e) Aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali g) Maggiore attrattività del BIM i) Incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

Le attività qui previste dovranno iniziare immediatamente dopo la condivisione con gli operatori delle loro esigenze di formazione. La

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prima fase di formazione durerà circa un anno (breve periodo); sulla base dei risultati ottenuti e delle eventuali ulteriori necessità formative emerse, l‟attività verrà poi ripetuta alla fine della terza annualità (medio periodo).

FONTI DI FINANZIAMENTO

POR FSE 2007/2013 Asse I Inclusione - Asse II Occupabilità (Ob. Specifico f) - Asse IV Capitale Umano (Ob. Specifico h) - Asse V Transnazionalità e Interregionalità (Ob. Specifico m)

POR FESR 2007/2013 Asse VI Competitività (Ob. Specifico 6.2 e 6.3)

PSR 2007/2013 – Asse I Misura 111-114 – Asse III Misura 341

Leggi regionali di settore/Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE

MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 2

TITOLO Strutture di qualità

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

Molte delle strutture private prese in considerazione dallo studio, si sono rivelate non strutturalmente adeguate ed in linea con le richieste dell‟attuale domanda (turistica, agroalimentare, artigianato). Tale criticità trasversale ai diversi comparti è stata espressa direttamente dagli operatori nel corso delle interviste, ma è stata anche constatata durante l‟analisi sul campo. E‟ quindi necessario condividere un programma di interventi da attuare presso le varie strutture private, sulla base delle singole esigenze, allo scopo di definire un‟offerta del territorio il più omogenea possibile. A tale scopo, attraverso la proposta progettuale n. 8 “Supporto tecnico-operativo”, il BIM si occuperà della ricerca di possibili fonti di finanziamento e del supporto operativo per l‟implementazione dei progetti.

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Altri soggetti pubblici (RAS, GAL, etc.): cofinanziamento

Destinatari: Operatori economici

RISULTATI ATTESI

b) miglioramento qualitativo delle strutture private (servizi, ricettivo, ristorazione e produzione) e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda metà della prima annualità, dopo che sarà condiviso un programma operativo e individuate le potenziali opportunità di finanziamento. Si stima una durata dell‟intervento di circa 2 anni e mezzo (breve periodo).

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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FONTI DI FINANZIAMENTO

POR FESR 2007/2013 Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo (Ob. Specifico 4.2) - Asse V Sviluppo Urbano (Ob. Specifico 5.2)

PSR 2007/2013 Asse I Misura 112-121-122-123-125-311-312-313-323

Leggi regionali di settore/Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE

MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 3

TITOLO Beni benìus

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali/culturali)

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

Il territorio del BIM Taloro si caratterizza per la presenza di numerosi beni ambientali di alto pregio, e altrettanti beni culturali fortemente identitari. Considerata la vastità del territorio interessato, e la sua impervietà, la sua fruizione ne risulta purtroppo limitata. Al fine quindi di garantire un‟offerta territoriale di qualità, occorre programmare e realizzare specifici interventi di adeguamento dell‟infrastrutturazione leggera di supporto, sia materiale che tecnologica. Il contesto territoriale di riferimento è stato già oggetto di precedenti interventi di valorizzazione, che hanno riguardato in modo particolare i percorsi e la cartellonistica. Ad oggi è necessario intervenire su quanto già presente nel territorio, adeguando e ampliando la rete sentieristica, a garanzia dell‟interconnessione degli attrattori. Importantissimo a riguardo è lo sviluppo delle ITC (information and communication technology), il cui utilizzo, già ampiamente diffuso in altri contesti simili, consente di fornire validi servizi di fruizione a basso impatto ambientale. Un importante aspetto, segnalato anche dagli operatori locali, su cui ragionare in fase di programmazione, è la mancata gestione dell‟infrastrutturazione di supporto alla fruizione.

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Altri soggetti (operatori economici, Ente Foreste, CAI, Comunità

Montane, GAL, etc.): compartecipazione Destinatari: Fruitori del territorio

RISULTATI ATTESI

c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

L‟intervento qui definito avrà inizio alla fine della prima annualità, dopo aver condiviso con gli operatori di settore il piano di interventi di infrastrutturazione leggera. Si stima una durata dell‟intervento di circa 2 anni (breve periodo).

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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FONTI DI FINANZIAMENTO

POR FESR 2007/2013 Asse I Società dell‟informazione (Ob. Specifico 1.1) - Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo - Asse V Sviluppo Urbano (Ob. Specifico 5.2)

PSR 2007/2013 Asse III Misura 313-321

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MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 4

TITOLO Lo sviluppo per filo e per segno

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

Come ampiamente riportato nel corso del Piano, affinché la programmazione dello sviluppo locale possa raggiungere validi risultati, occorre in prima battuta assicurare fin dall‟inizio una politica di coinvolgimento tra i diversi attori locali. Tale modalità operativa rappresenta il filo conduttore del Piano Strategico e del futuro piano operativo. Durante l‟analisi di contesto sul campo si è partiti con la prima azione di animazione territoriale, a cui dovrà necessariamente seguire l‟organizzazione di tavoli di concertazione locale che coinvolgano attivamente i diversi attori locali, con differenti competenze e finalità. Attraverso la costruzione di un concreto sistema di relazioni intersettoriali e multilivello, sarà così possibile costruire un‟offerta del territorio integrata e di qualità, riconoscibile nel mercato.

Questa azione consentirà di rendere realmente operativa la rete territoriale creata e guidata dal BIM, cabina di regia e punto di riferimento per l‟intero territorio.

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento

Destinatari: Attori locali pubblici e privati

RISULTATI ATTESI

d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

Considerata l‟importanza strategica, questa attività dovrà perdurare per tutto il ciclo di programmazione del BIM (breve e medio periodo), ovviamente con differenti intensità e modalità attuative.

FONTI DI FINANZIAMENTO

Da individuare nella fase operativa, sulla base delle singole azioni.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 5

TITOLO ABC – Anche il BIM Comunica

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale

II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali)

III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

L‟analisi territoriale rileva la necessità di omogeneizzare l‟immagine del territorio valorizzando gli aspetti naturalistici, storici, culturali e dei servizi offerti, procedendo quindi con il rafforzamento dell‟immagine coordinata. A tal fine, per esprimere l'univocità del territorio, verrà messa in risalto l'identità visiva attraverso l‟implementazione di diverse strategie comunicative. Tramite un sistema integrato e partecipato di comunicazione (interno ed esterno) finalizzato a informare e coinvolgere, si andrà a strutturare l‟immagine di un‟offerta territoriale di qualità. Il messaggio trasmesso comunicherà un carattere fortemente identitario, capace di creare un senso di appartenenza che al contempo rafforza lo "spirito" stesso del territorio; così facendo ne sarà accresciuta sensibilmente l'attrattività, influenzando positivamente la potenziale nascita di iniziative imprenditoriali. Il sistema di comunicazione così creato sarà capace di trasmettere in maniera incisiva un messaggio forte e durevole nel tempo, calibrando poi operativamente modalità, obiettivi e azioni, utilizzando gli strumenti più idonei e innovativi, utili alla valorizzazione degli aspetti peculiari del territorio, ed elevandone quindi la qualità della fruizione. Al fine di raggiungere tutti gli obiettivi programmatici della comunicazione verranno realizzate innumerevoli azioni tra cui: press tour, workshops informativi/formativi, attività di ufficio stampa, etc.

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Pubbliche amministrazioni: compartecipazione

Destinatari Popolazioni locali Turisti (di nazionalità italiana e straniera) Operatori di settore Operatori economici del BIM Media

RISULTATI ATTESI

a) formazione degli operatori economici sull'ottimizzazione della gestione d'impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda parte della prima annualità successivamente alla condivisione del programma operativo e all‟individuazione delle specifiche opportunità di finanziamento, naturalmente verrà portato avanti in parallelo con le attività di promo-commercializzazione. Si stima una durata dell‟intervento continuativa per l‟intera programmazione (breve e medio periodo).

FONTI DI FINANZIAMENTO

PSR 2007/2013 Asse I Misura 133 Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 6

TITOLO L’unione fa la forza

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni

locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

Anche il presente intervento, come il precedente, nasce da un‟esigenza di omogeneizzare l‟offerta territoriale attraverso una promozione unitaria, facilmente riconoscibile sui mercati. L‟analisi condotta riconosce l‟elevata qualità territoriale espressa in tutti i suoi elementi costitutivi (ambiente, vivibilità, storia, tradizioni, cultura e produzioni, dotazioni infrastrutturali esistenti); per questo si afferma l‟idea di un “prodotto territorio” che diviene “promotore e garante dei processi di sviluppo locale sostenibile”. Si intende pertanto agire su due differenti canali di intervento: promozione di iniziative rivolte ad “attrarre investimenti”,

evidenziando i fattori di vantaggio competitivo presenti sul territorio, e indicando possibili “generatori di attività ” per la nascita, lo sviluppo e/o la riconversione di attività imprenditoriali direttamente o indirettamente collegate allo sviluppo territoriale. attivazione di un‟azione di promo-commercializzazione del territorio

integrato, con particolare riferimento settoriale alla tipologia ricettiva dei comuni consorziati. Saranno necessariamente ricompresi i territori, l‟offerta enogastronomica, il turismo rurale/sostenibile e quello culturale, al fine di incrementare e attivare flussi turistici di qualità. Saranno individuati i differenti target cui rivolgere la promozione (turismo scolastico, turismo individuale - coppia/famiglia - turismo rurale/sostenibile intermediato), con ricadute nel breve e lungo periodo sull‟intero tessuto economico locale, rappresentato dalle varie iniziative programmatiche. Questo tipo di promozione partecipata aumenta sia la coscienza della propria collocazione tra operatori, sia in rapporto al mercato. Inoltre sarà stimolato il sistema delle imprese locali verso nuove e più adeguate forme di incoming, specie destagionalizzando l‟offerta turistica complessiva.

Al fine di raggiungere tutti gli obiettivi programmatici della promo-commercializzazione dovranno essere pianificate innumerevoli azioni, tra cui: educational tour e/o familiarization trip, workshops informativi/formativi, organizzazione di eventi tematici sulla „ruralità‟ e sul „vivere in campagna‟, attività di ufficio stampa, inserzioni pubblicitarie/redazionali, etc. In seguito alle attività di concertazione locale previste nella proposta progettuale n. 5 sarà inoltre possibile proporre la stipula di accordi promo-commerciali con diversi soggetti interlocutori esterni (ed esempio, vettori di trasporto, canali commerciali, azioni di co-marketing, etc.)

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori: BIM Taloro: promozione/coordinamento Pubbliche amministrazioni: compartecipazione

Destinatari Turisti (di nazionalità italiana e straniera) Operatori economici del BIM Operatori di settore Potenziali investitori esterni (italiani e stranieri) Media

RISULTATI ATTESI

a)formazione degli operatori economici sull'ottimizzazione della gestione

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-126-

d'impresa e dei processi di produzione, promozione e commercializzazione c) facilitata fruizione del territorio d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM h) maggiore capacità di contrattazione degli operatori economici i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

L‟intervento qui definito avrà inizio nella seconda parte della prima annualità, dopo che sarà condiviso un programma operativo, e individuate le potenziali opportunità di finanziamento. Verrà necessariamente portato avanti in parallelo con le attività di comunicazione precedentemente descritte. Si stima una durata dell‟intervento continuativa per l‟intera programmazione (breve e medio periodo).

FONTI DI FINANZIAMENTO

POR FESR 2007/2013 Asse IV Ambiente, attrattività naturale culturale e turismo (Ob. Specifico 4.2) - Asse VI Competitività (Ob. Specifico 6.3)

PSR 2007/2013 Asse I Misura 133

Leggi e programmi nazionali/finanziamenti diretti UE

MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 7

TITOLO Conosciamo il BIM

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

L‟attività sul campo ha permesso di constatare una scarsa conoscenza dei servizi turistici, dei prodotti e dei produttori presenti nei comuni del BIM Taloro, e dello stesso territorio sia da parte della popolazione locale sia da parte degli operatori economici non direttamente legati al turismo. Nessuno meglio delle popolazioni locali può comunicare il territorio nel quale vivono e del quale sono elemento costitutivo. Al fine di superare questo importante deficit formativo/informativo, il piano prevede l‟organizzazione di un‟attività di marketing interno in favore dei soggetti sopra indicati. L‟attività di formazione/informazione avrà una valenza trasversale a tutti gli assi di sviluppo definiti nel PMSS. Le conoscenze trasmesse con le azioni di marketing interno permetteranno di fornire ai fruitori del territorio dettagliate informazioni su tutti gli attrattori del territorio (ambientali/culturali/produzioni locali) e sulle diverse modalità di fruizione (servizi e infrastrutturazione).

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento Società di formazione: esecuzione

Destinatari: Popolazione

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Associazioni Operatori economici non turistici

RISULTATI ATTESI

c) Facilitata fruizione del territorio e) Aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali g) Maggiore attrattività del BIM i) Incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

CRONOPROGRAMMA

L‟attività di marketing interno prevista dovrà essere realizzata nel breve periodo, specificatamente nella seconda annualità, in quanto consecutiva alle attività di promozione. La sua durata è stimata in 12 mesi.

FONTI DI FINANZIAMENTO

POR FESR 2007/2013 Asse I Società dell‟informazione (Ob. Specifico 1.2)

Finanziamenti diretti UE

MACRO PROPOSTA PROGETTUALE n. 8

TITOLO BIM Help desk

OBIETTIVO SPECIFICO DA PERSEGUIRE

I. Omogeneizzare la qualità dell‟offerta territoriale II. Valorizzare gli attrattori locali (ambientali, culturali e produzioni locali) III. Promuovere e commercializzare il prodotto integrato BIM Taloro

STRATEGIA (Giustificazione e descrizione dell’intervento)

Durante l‟iniziale attività di animazione locale, gli operatori economici hanno manifestato con forza la necessità di un sostegno alle attività aziendali. A tal fine, il BIM Taloro, con l‟aiuto anche di specifiche professionalità esterne, fornirà un valido sostegno tecnico-operativo, assistendo direttamente gli operatori economici sulla base delle loro esigenze. Saranno garantiti i seguenti servizi: informazione sulla gestione di forme di finanziamento regionale,

nazionale, comunitario; incentivo e stimolo allo sviluppo economico locale (mercato del

lavoro, del credito, etc.); sviluppo di azioni che favoriscano l‟efficienza delle attività

imprenditoriali. Questa azione consentirà di rendere realmente operativa la rete territoriale creata e guidata dal BIM, cabina di regia e punto di riferimento per l‟intero territorio.

SOGGETTI COINVOLTI (attuatori-destinatari)

Attuatori e ruoli: BIM Taloro: promozione/coordinamento/esecuzione Professionisti del settore: esecuzione

Destinatari: Operatori economici

RISULTATI ATTESI

d) creazione e gestione di una rete territoriale strutturata e) aumentata riconoscibilità e visibilità degli attrattori locali f) aumento dei flussi turistici g) maggiore attrattività del BIM i) incremento delle vendite dei servizi e dei prodotti locali

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-128-

CRONOPROGRAMMA

Considerata la sua importanza strategica, anche questa attività dovrà perdurare per tutto il ciclo di programmazione del BIM (breve e medio periodo). Il suo inizio è previsto nella seconda metà della prima annualità, in seguito all‟organizzazione operativa dell‟attività.

FONTI DI FINANZIAMENTO

Da individuare nella fase operativa, sulla base delle singole azioni.

6.5 Fund Raising

Occorre ricordare che, a prescindere dalla qualità e quantità degli obiettivi fissati dal

Piano PMSS, la disponibilità di risorse finanziarie riveste nella sua fase operativa un aspetto di

primaria importanza: pianificare e programmare le risorse finanziarie atte a sostenere lo

sviluppo del territorio risulta pertanto elemento centrale per ogni disegno strategico di largo

respiro. E‟ pertanto indispensabile che tutti gli attori locali del BIM siano operativamente

coinvolti nella realizzazione delle progettualità qui condivise, anche al fine di comprendere quali

siano le risorse e gli strumenti realmente disponibili e quelli non. L‟implementazione dei progetti

previsti è infatti legata all‟investimento di risorse e strumenti, il cui utilizzo deve essere

pianificato e ottimizzato, al fine di evitare inefficienze e sprechi.

Considerato l‟attuale periodo di crisi, caratterizzato dalla scarsità di risorse tanto nel

settore privato quanto in quello pubblico, appare evidente come sia necessario e indispensabile

individuare gli strumenti finanziari a supporto del Piano. Nella parte operativa, una volta

definite nel dettaglio le azioni da implementare, verranno poi individuate per ciascuna di esse le

varie opportunità di copertura finanziaria.

Lo studio qui condotto ha quindi considerato in prima battuta i documenti utili con cui la

Regione Sardegna ha programmato tutte le risorse disponibili per il periodo 2007/2013:

POR FESR: nel Piano Operativo sono programmate le risorse del Fondo Europeo di

Sviluppo, e viene individuata la strategia di sviluppo per accrescere la competitività e

l‟attrattività del sistema produttivo, che fa leva sulla diffusione dell‟innovazione, la

valorizzazione delle risorse naturali e culturali e la riduzione della dipendenza energetica

dalle fonti tradizionali. Il Piano definisce sette Assi o Priorità di intervento, poi declinati

in obiettivi specifici e operativi:

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-129-

Tabella 60 - POR FESR 2007/2013

ASSI OBIETTIVI generali OBIETTIVI specifici

I - Società

dell‟informazione

Migliorare la qualità e l‟accessibilità

dei servizi offerti, attraverso l‟uso

delle tecnologie dell‟informazione e

della telecomunicazione

1.1 Rafforzare e innovare la rete dei servizi della pubblica amministrazione,

valorizzando la partecipazione di cittadini

e imprese

1.2 Promuovere e sviluppare la società dell‟informazione, con particolare

attenzione ad aspetti chiave per lo

sviluppo del territorio e della qualità di vita quali la sanità, l‟istruzione e la

promozione della cultura

II - Inclusione,

servizi sociali,

istruzione e

legalità

Migliorare la qualità e l‟accessibilità dei servizi alle fasce a rischio di esclusione sociale, l‟integrazione tra le istituzioni e le popolazioni locali e potenziare le dotazioni strumentali ed infrastrutturali per l‟apprendimento in un‟ottica di non discriminazione sociale, culturale ed economica

2.1 Garantire migliori condizioni di

sicurezza a cittadini e imprese

2.2 Migliorare la qualità delle strutture e

dei servizi alla popolazione, inclusa

l‟istruzione, con particolare attenzione alle pari opportunità e alle azioni di

antidiscriminazione

III – Energia

Promuovere le opportunità di sviluppo sostenibile attraverso l‟attivazione di filiere produttive collegate all‟aumento della quota di energia da fonti rinnovabili e al risparmio energetico

3.1 Promuovere l‟efficienza energetica e

la produzione di energia da FER

IV - Ambiente,

attrattività

naturale

culturale e

turismo

Promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali e sostenere l‟attrattività e competitività del territorio valorizzando le risorse naturali e culturali per sviluppare il turismo sostenibile

4.1 Promuovere un uso sostenibile ed

efficiente delle risorse ambientali

4.2 Sviluppare un‟offerta turistica

sostenibile di elevata qualità, diversificata nel tempo e nello spazio, basata

sull‟attrattività del patrimonio naturale,

paesaggistico e culturale

V - Sviluppo

urbano

Promuovere l‟attrattività e la competitività del territorio regionale realizzando politiche di riqualificazione e livellamento degli squilibri territoriali, volti alla valorizzazione dell‟ambiente costruito e naturale e al miglioramento della qualità della vita delle aree urbane e delle zone territoriali svantaggiate

5.1 Promuovere la riqualificazione

integrata delle aree urbane migliorandone

le condizioni ambientali, sociali e produttive e rafforzandone la relazione

con il territorio

5.2 Promuovere lo sviluppo delle aree minori svantaggiate contrastando i

fenomeni di declino e potenziandone il

patrimonio storico/paesistico e produttivo

VI – Competitività

Promuovere la competitività del sistema produttivo regionale sostenendo la ricerca, il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra i centri di ricerca, le università e le imprese e diffondere l‟innovazione tra le imprese ed agire attraverso progetti territoriali di filiera o distretto

6.1 Promuovere e valorizzare la ricerca e

l‟innovazione secondo una logica di rete e

attraverso la creazione di strumenti di interfaccia che favoriscano forme stabili

di

collaborazione, tra il sistema della ricerca

e quello delle imprese, finalizzate al trasferimento tecnologico e al sostegno

dei processi di innovazione.

6.2 Promuovere lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo

regionale attraverso la promozione e

diffusione di processi innovativi nelle

imprese, agendo anche attraverso progetti strategici territoriali e/o di filiera

6.3 Sviluppare l‟apertura internazionale

del sistema produttivo regionale e potenziare la capacità di

internazionalizzazione delle PMI

VII - Assistenza

tecnica

Supportare l‟azione amministrativa regionale e locale e gli altri soggetti coinvolti nella gestione, attuazione, controllo, monitoraggio e comunicazione del Programma

7.1 Rafforzare le competenze tecniche e

di governo e la trasparenza delle amministrazioni, enti ed organismi

coinvolti, al fine di migliorare l‟attuazione

del POR e di accrescerne la conoscenza da

parte del pubblico

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-130-

POR FSE: nel Piano Operativo sono programmate le risorse del Fondo Sociale Europeo,

dedicate al rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità

di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori

posti di lavoro. Il Piano definisce sei Assi o Priorità di intervento, poi declinati in obiettivi

specifici e azioni:

Tabella 61 - POR FSE 2007/2013

ASSI OBIETTIVI generali OBIETTIVI specifici

I – Adattabilità

Migliorare le competenze

professionali dei lavoratori,

ammodernare il sistema della

formazione professionale e

migliorare l‟organizzazione e la

qualità del lavoro.

a) Sviluppare sistemi di formazione

continua e sostenere l‟adattabilità dei lavoratori

b) Favorire l‟innovazione e la produttività

attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro

c) Sviluppare politiche e servizi per

l‟anticipazione e gestione dei

cambiamenti, promuovere la competitività e l‟imprenditorialità

II - Occupabilità

Migliorare l‟accesso all‟occupazione,

aumentare l‟efficienza e l‟efficacia

delle istituzioni del mercato del

lavoro, coordinare le politiche del

lavoro e promuovere opportunità

lavorative per disoccupati,

inoccupati e per i lavoratori

migranti.

d) Aumentare l‟efficienza, l‟efficacia, la

qualità e l‟inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro

e) Attuare politiche per il lavoro attive e

preventive con particolare attenzione

all‟integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all‟invecchiamento attivo, al

lavoro autonomo e all‟avvio di imprese

f) Migliorare l‟accesso delle donne

all‟occupazione e ridurre le disparità di

genere

III – Inclusione

sociale

Sviluppare percorsi integrati per

l‟inserimento e il reinserimento

lavorativo delle persone in stato di

svantaggio.

g) Sviluppare percorsi integrati e

migliorare il (re)inserimento lavorativo

dei soggetti svantaggiati per combattere

ogni forma di discriminazione nel

mercato del lavoro

IV - Capitale

umano

Riformare i sistemi dell‟istruzione,

formazione e lavoro, potenziando il

partenariato istituzionale del

sistema scolastico con altri sistemi,

diffondendo l‟uso delle tecnologie

dell‟informazione e della

comunicazione nel sistema

dell‟istruzione e della formazione.

h) Elaborazione e introduzione delle

riforme dei sistemi di istruzione,

formazione e lavoro per migliorarne

l‟integrazione e sviluppare l‟occupabilità,

con particolare attenzione

all‟orientamento

i) Aumentare la partecipazione alle

opportunità formative lungo tutto l‟arco

della vita e innalzare i livelli di

apprendimento e conoscenza

l) Creazione di reti tra università, centri

tecnologici di ricerca, mondo produttivo

e

istituzionale con particolare attenzione

alla promozione della ricerca e

dell‟innovazione

V - Trasnazionalità

e Interregionalità

Promuovere iniziative di

cooperazione transnazionale e

interregionale, che consentano lo

scambio di buone pratiche, anche

nel campo dei sistemi informativi

tecnologicamente avanzati.

m) Promuovere la realizzazione e lo

sviluppo di iniziative e di reti su base

interregionale e transnazionale, con

particolare attenzione allo scambio di

buone pratiche

VI – Assistenza

tecnica

Sostegno per l‟esecuzione del POR a

garanzia della corretta gestione

delle risorse finanziarie in termini di

efficienza ed efficacia

n) Migliorare l‟efficacia e l‟efficienza

della programmazione regionale

attraverso azioni e strumenti di supporto

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

-131-

PSR: il Programma di Sviluppo Rurale definisce le strategie, gli obiettivi e gli interventi

per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell‟Isola. Il

PSR Sardegna si articola in tre Assi strategici ed in un quarto Asse di natura metodologica

denominato LEADER.

Tabella 62 – PSR SARDEGNA 2007/2013

ASSI OBIETTIVI Misure

I

Miglioramento della

competitività del

settore agricolo e

forestale, sostenendo

la ristrutturazione, lo

sviluppo e

l‟innovazione

111 Azioni nel campo della formazione professionale e dell‟informazione

112 Insediamento di giovani agricoltori

113 Prepensionamento degli imprenditori e dei lavoratori agricoli

114 Ricorso ai servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e

forestali

121 Ammodernamento delle aziende agricole

122 Migliore valorizzazione economica delle foreste

123 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali

124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie

nei settori agricolo e alimentare, nonché in quello forestale

125 Infrastruttura connessa allo sviluppo e all‟adeguamento

dell‟agricoltura e della silvicoltura

131 Rispetto dei requisiti prescritti dalla normativa comunitaria

132 Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare

133 Attività di informazione e promozione

II

Valorizzare l‟ambiente

e lo spazio naturale

sostenendo la gestione

del territorio

211 Indennità compensative degli svantaggi naturali a favore degli

agricoltori delle zone montane

212 Indennità a favore degli agricoltori delle zone caratterizzate da

svantaggi naturali diverse dalle montane

214 Pagamenti Agroambientali

215 Pagamenti per il benessere degli animali

221 Imboschimento dei terreni agricoli

225 Pagamenti silvoambientali

226 Ricostituzione del potenziale forestale e interventi preventivi

227 Sostegno agli investimenti non produttivi

III

Miglioramento della

qualità della vita nelle

zone rurali e la

diversificazione delle

attività economiche

311 Diversificazione verso attività non agricole

312 Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese

313 Incentivazione di attività turistiche

321 Servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale (Azione 5)

322 Sviluppo e rinnovamento dei villaggi

323 Tutela e riqualificazione del patrimonio rurale

341 Acquisizione di competenze, animazione e attuazione

IV

Asse LEADER che attua

le misure dell'Asse 3

attraverso i Gruppi di

Azione Locale (GAL)

413 Attuazione di strategie di sviluppo locale – Qualità della

vita/diversificazione

421 Cooperazione transnazionale ed interterritoriale

431 Gestione dei GAL, acquisizione di competenze e animazione

V Assistenza Tecnica

Ulteriori opportunità di sostegno finanziario alla programmazione del PMSS del BIM Taloro

possono arrivare inoltre:

da leggi regionali di settore:

L.R. n. 6 del 15/03/2012, art. 4 comma 5 - Programma di sostegno e formazione per il

comparto ovicaprino finalizzato al controllo e al miglioramento della qualità del latte, a

favore di allevatori associati in Cooperative e O.P.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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L.R. n. 15 del 17/11/2010 - Disposizioni in materia di agricoltura

L.R. n. 1 del 14/05/2009, art. 4 c. 20 - Aiuti per migliorare la produzione e

incrementare la qualità delle carni bovine, mediante finanziamento per l’acquisto di

riproduttori maschi e femmine di qualità pregiata

L.R. n. 3 del 05/03/2008, art. 7 comma 11 - Aiuti per la partecipazione ai sistemi di

qualità alimentare delle PMI attive nella trasformazione e commercializzazione dei

prodotti agricoli

L.R. n. 12 del 02/05/2005, art. 10 – Fondo regionale per la Montagna

L.R. n. 9/2002 e artt. 36 e 37 della L.R. n. 5/2006 - Agevolazioni finanziarie a favore

delle piccole e medie imprese del settore commercio e dei centri commerciali naturali

Programma apistico regionale, ai sensi del Reg. (CE) n. 1234/2007 Parte II - Titolo I –

Capo IV – Sezione VI “Disposizioni speciali relative al settore dell’apicoltura”

L.R. n. 12 del 13/08/2001 - Incentivi alle imprese artigiane per le assunzioni di

apprendisti

L.R. n. 51 del 19/10/1993 - Provvidenze a favore dell'artigianato sardo

da leggi e programmi nazionali:

Programma nazionale di sostegno nel settore vitivinicolo

Decreto 08.01.2013 del Ministro per gli Affari Generali, il Turismo e lo Sport – Contributi

per le reti di impresa nel settore del Turismo

Legge 28 novembre 1965, n. 1369 (Legge Sabatini) - Agevolazioni per l'acquisto o il

leasing di nuove macchine utensili o di produzione nel settore agricolo

da iniziative e programmi finanziati direttamente dall’UE:

Programma di Cooperazione Transfrontaliera P.O. Italia-Francia Marittimo

Programma di Cooperazione Transnazionale MED

Programma di Cooperazione Interregionale INTERREG IVC

Programma ENPI CBC Bacino del Mediterraneo (European Neighbourhood and Partnership

Instrument)

VII° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Programma Cultura

Programma LIFE+

Programma Quadro per l‟Innovazione e la Competitività – CIP Eco Innovation

Programma ERASMUS per giovani imprenditori

Programma ISA (Interoperability Solutions for European Public Administrations)

Programma Al-Invest IV (internazionalizzazione delle PMI in America Latina)

Programma Gioventù in Azione

6.6 Cronoprogramma

Sulla base della pianificazione nel breve (0-3) e nel medio periodo (3-5), si è provveduto

a distribuire nel tempo le otto proposte progettuali. Il cronoprogramma sotto riportato è

ovviamente uno strumento indicativo ed esemplificativo, in quanto poi nella fase operativa

andranno condivisi priorità e costi con i diversi attori locali, affinché sia garantita la sostenibilità

economica.

Tabella 63 – Cronoprogramma

Macro proposta progettuale Annualità

I II III IV V

1 BIM Alta Formazione

2 Strutture di qualità

3 Beni benìus

4 Lo sviluppo per filo e per

segno

5 ABC - Anche il BIM Comunica

6 L‟unione fa la forza

7 Conosciamo il BIM

8 BIM Help Desk

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Conclusioni

Il Piano Marketing Strategico Sostenibile così definito rappresenta il nuovo strumento

programmatico per lo sviluppo territoriale del BIM Taloro.

L‟analisi condotta nel Piano ha permesso di definire una visione d‟insieme dell‟intero

ambito di riferimento, evidenziandone i diversi punti di forza e di debolezza, le criticità e le

opportunità, da cui ne consegue l‟obiettivo generale di “Costruire un sistema integrato BIM

Taloro in grado di soddisfare la domanda dei mercati attraverso la gestione sostenibile di

un'offerta di alta qualità marcatamente identitaria”.

Per conseguire tale ambizioso obiettivo, il Piano struttura un modello di governance

territoriale, con cui poter programmare e gestire in modo efficace i processi di sviluppo locale.

Tale modello non può prescindere dalla partecipazione attiva e fattiva dei soggetti

locali, come anche indicato dalla stessa Commissione Europea nelle proposte di regolamento sui

Fondi Strutturali per la prossima programmazione 2014-2020: “gli Stati membri devono

promuovere lo sviluppo di approcci locali e subregionali, in particolare attraverso iniziative di

sviluppo locale di tipo partecipativo, delegando la presa di decisioni e l'attuazione ad un

partenariato locale di attori pubblici, privati e della società civile. Lo sviluppo locale di tipo

partecipativo deve essere attuato nel contesto di un approccio strategico per garantire che la

definizione delle esigenze locali "dal basso" tenga conto delle priorità definite ad un livello più

alto” (Community Local Led Development - Allegato I, punto 3.3.2 del regolamento).

Le macroproposte progettuali presenti nel Piano Marketing, il cui presupposto è il ruolo

di promozione e coordinamento assunto dal BIM Taloro, costituiscono degli strumenti utili per il

raggiungimento dei diversi obiettivi specifici. Tali proposte andranno necessariamente condivise

con tutti i soggetti locali, e, sulla base delle varie esigenze e priorità, implementate in azioni

specifiche. Si andrà così a definire un valido piano operativo per la realizzazione degli interventi

e il raggiungimento dell‟obiettivo generale.

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Fonti documentali

Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna, 2010

Piano di Gestione del SIC ITB022212 “Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su

Sercone” e Piano di Gestione del SIC ITB021103 “Monti del Gennargentu”.

12° Rapporto sulla gestione dei rifiuti urbani in Sardegna anno 2010 ARPAS - AGENZIA

REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE DELLA SARDEGNA.

Quaderni dell‟ambiente 1- VI Rapporto sulla Gestione dei Rifiuti in Provincia di Nuoro

2009 - 2010

Laore Sardegna – Servizio autorità di controllo elenco operatori inseriti nel sistema di

controllo Fiore Sardo DOP - dicembre 2012.

Analisi dei mercati lattiero-caseario, dell‟olio di oliva e del vino nella provincia di Nuoro,

2010.

ISTAT, Centro diffusione dati – Report sui PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ DOP,

IGP E STG – 2012.

Gervasio Antonelli- Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, “Marketing dei prodotti

agroalimentari tipici e di qualità”, 2011.

Presentazione Dati Economici 10° Giornata dell‟Economia – CCIAA di Nuoro, ASPEN

NUORO.

Confederazione Nazionale dell‟Artigianato e della Piccola Media Impresa, CNA -

Federazione Regionale della Sardegna “4° Rapporto - Osservatorio Congiunturale

sull‟Artigianato in Sardegna”- 2011.

Guida all‟Ospitalità della Provincia di Nuoro 2012 - Settore Sviluppo Economico.

Communication mix. Come comunica l‟impresa, Milano, Egea, 2007.

Elenco sui vincoli dei archeologici presenti nella Provincia di Nuoro

“Fattorie didattiche” e “Comunicazione ed educazione alimentare” LAORE - 'Unità

Operativa per la Valorizzazione delle Produzioni del Territorio.

UNWTO World Tourism Barometer, “Il Turismo nel Mondo e in Italia”, 2012

ENIT – Ente Nazionale per il Turismo – Indagine “Natale 2012” - L‟andamento del turismo

internazionale e le prospettive 2013.

ENIT - Ente Nazionale per il Turismo - Corporate Annual Report 2010.

Rapporti Congiunti Ambasciate/Consolati/ENIT 2013

ENIT - Corporate Annual Report 2010

Piano di Sviluppo Locale del Gal Distretto Rurale BMGS.

ANALISI TERRITORIALE DELL‟UNIONE COMUNI BARBAGIA – “Indagine di ricerca di mercato

finalizzata alla definizione della mappa delle opportunità imprenditoriali legate al

territorio dell‟Unione Comuni Barbagia a partire dall‟esito di una rilevazione dello stato

dell‟arte tecnico scientifico nell‟ambito dell‟economia ambientale, 2010.

Programma Operativo FESR Sardegna 2007/2013

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PIANO MARKETING STRATEGICO E SOSTENIBILE DEL CONSORZIO BIM TALORO

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Programma Operativo FSE Sardegna 2007/2013

Programma di Sviluppo Rurale Sardegna 2007/2013

La Pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori – a cura di A. Tanese, E. Di

Filippo, R. Rennie. Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione

Pubblica. Rubbettino Editore – 2006

Siti web consultati:

www.comune.austis.nu.it

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www.galdistrettoruralebmgs.it

www.regione.sardegna.it

www.sardegnaambiente.it

www.sardegnaagricoltura.it

www.sardegnaterritorio.it

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www.finanziamentidiretti.eu

www.reterurale.it

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www.istat.it