piano offerta formativa - infanzia 2014

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3 centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli scuola infanzia piano offerta formativa pof e Curricolo TERZA PARTE Pianificazione scolastica anno scolastico 2013 - 2014

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Piano offerta formativa - Infanzia 2014 - Centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli

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centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli

scuola infanzia

piano offerta formativa

pof e Curricolo

TERZA PARTE Pianificazione

scolastica

anno scolastico 2013 - 2014

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SALUTO CarigenitorideibambinidellaScuola

questoèilnostroPianodell’OffertaFormativa(=POF),LacartadiidentitàdelnostroCentroEducativoeScuola.

ConilPOFviinvitiamoaleggereancheilCurricolodiScuolaattraversoilqualeconoscete

laprogrammazioneannualedelledisciplinescolasticheconlecompetenzeeducativeedidattichechedevonoraggiungereivostri igli.

ConilPOFeconilCurricolodiScuolaènecessarialaletturadel

RegolamentodivitadellaScuolaPrimaria,strumentodiorientamentoeducativo

maanchedelleregolechesoggiacionoallavita.

Af idandociivostri igli,levostre iglie,viricordiamocheabbiamoilcompitodifarapprezzare

ilvaloredellaculturaelanecessitàdiimparare;ma‐enoiloabbiamoimparatoneglianni‐

vogliamofarintuirelorolecoseessenzialipervivere:lastimadisé,lacollaborazionecongliamici,

lasolidarietàconipiùinfelici;e,piùinprofondità,attrezzarliperviverelavita.LavitaèbellaepromettenteperchéabitatadaDio.

Perrealizzaretuttoquestochiediamolacollaborazioneconvoigenitori.Lanostrapropostaèunostrumentopersprigionarelemigliorienergie

deibambinidioggi,chesarannogliadultidelfuturo.

p.AntonioconleMaestreelaComunitàeducanteescolastica

Orzinuovi2settembre

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TERZA PARTE

pianificazione scolastica

Le soluzioni di carattere educativo e didattico

del Centro educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli

PIANO GENERALE POF fascicolo 1 Progetto educativo della Congregazione

fascicolo 2 La Scelta educativa (I parte) Percorsi formativi (II parte)

fascicolo 3 Pianificazione scolastica (III parte): pof - Scuola dell’Infanzia A pof - Sezione Primavera B pof - Scuola Primaria pof - Scuola Secondaria

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La Scuola dell’Infanzia ‘Santa Paola Elisabetta Cerioli’ è una Scuola catto-lica, paritaria, parificata e pubblica, cioè aperta a tutti.

È gestita dai religiosi della Congregazione della Sacra Famiglia, fonda-ta nel 1863 da Santa Paola Elisabetta Cerioli, una madre di famiglia divenu-ta, dopo la morte dei suoi figli, educatrice di tanti altri figli.

I religiosi nella loro azione educativa si avvalgono della competente collaborazione di docenti ed educatori., insieme alla necessaria fiducia delle famiglie.

La Scuola, situata nel paese di Orzinuovi, è inserita in una vasta area verde utilizzata per le attività ricreative e sportive dei bambini/bambine e dei ragazzi. Accanto alla Scuola sorge un centro sportivo di piscine utilizza-te durante l’anno scolastico dagli stessi alunni ed aperte al pubblico.

La Scuola dell’Infanzia con la Primaria e Secondaria comprende circa 600 alunni, provenienti dai paesi del territorio della Bassa Bresciana, fino a 30 km da Orzinuovi.

La nostra Scuola dell’Infanzia è impostata per SEZIONI OMOGENEE per età: PESCIOLINI 2 anni, CONIGLIETTI 3 anni, TARTARUGHE 4 anni, PANDA 5 anni. Questa scelta didattica è stata fatta per calibrare tutto il contesto educativo in funzione delle esigenze specifiche di ogni età, così come il ritmo della giornata, la predisposizione degli spazi e la scelta dei materiali.

ORARIO DI APERTURA

DEL CENTRO EDUCATIVO SCOLASTICO da lunedì a venerdì: 07.30 - 18.00

ORARIO DELLA GIORNATA SCOLASTICA

da lunedì a venerdì: 08.30 - 16.00

ORARIO EXTRASCOLASTICO tempo pre-scuola: 07.30-08.30 tempo post-scuola: 16.00-17.30

alunni docenti religiosi collaboratori esperti specialisti

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I N D I C E

1 □□ Infanzia. Un’età della vita

2 □□ La scuola dell’infanzia che ‘costruiamo’ 1. NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA ITALIANA

2. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE

3. LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA

4. LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO

3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche.

1. IL MODELLO ORGANIZZATIVO

2. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE

3. COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA

4. GLI ORGANI COLLEGIALI

5. I COLLABORATORI SCOLASTICI

4 □□ Le nostre scelte. 1. IL PROGETTO ANNUALE DIDATTICO ED EDUCATIVO

2. I PROGETTI GENERALI

3. GLI ATELIER DEL POMERIGGIO

5 □□ Organizzazione della settimana educativa 6 □□ Alcune cose pratiche

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1 □□ Infanzia. Un’età della vita

Un bambino, una bambina in braccio a sua madre | È l’im-magine più eloquente per descrivere il tempo dell’infanzia. Nelle braccia della madre un figlio, una figlia trova rifugio quando è triste, piange, ha paura. Quell’abbraccio sembra suggerire questo messag-gio: ‘Ti basti, figlio mio, la certezza della mia presenza; io sarò per te come una patria assolutamente sicura’.

Le braccia della madre costituiscono un’immagine precoce e indimenticabile della speranza che dovrà sostenere l’uomo, la don-na nell’arco della loro vita. Quelle braccia diventano metafora per esprimere la cura infallibile che Dio ha del suo popolo, ora e sem-pre.

Nella braccia della madre si sperimenta anche il mondo come affidabile opportunità.

Il ricordo di avere abitato le braccia della madre non può esse-re considerato un pensiero pericoloso, che alimenti nostalgie infan-tilizzanti. Quel ricordo custodisce invece un’immagine preziosa che consente al figlio, alla figlia di immaginare e dire la verità della vita intera.

Il tempo dell’infanzia è metafora irrinunciabile per dire il senso della vita. L’esperienza effettiva di quell’età è dunque momento indispensabile per accedere al senso complessivo della vita. E tutta-via il senso della vita – la sua speranza – non è ovviamente quello di rimanere bambini per sempre. L’infanzia deve invece soltanto dischiudere una verità, che sta oltre quell’età. Il padre e la madre dapprima, insieme ai docenti e a qualsiasi educatore poi, devono qualificare la qualità del loro rapporto reciproco perché accada e si realizzi quella speranza della vita di cui ogni figlio, ogni figlia è in attesa.

Per questo motivo, il figlio crescendo, riceve il comandamento ’onora il padre e la madre’, che possiamo così parafrasare: ’riconosci che il padre e la madre assumono nella tua vita la figura di primi e inter-preti del Padre che è da sempre e per sempre, che solo può dare la vita senza fine; riconoscilo sempre, e non soltanto fino a che sei piccolo e la cosa appare ai tuoi occhi del tutto ovvia’.

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Questo profilo alto della figura del Padre è diventato difficile da riconoscere per i figli moderni. Per rimediare a tale inconvenien-te, certo non basta che i padri trascorrano un po’ più di tempo con i figli, determinante è la qualità di quel tempo che essi vivono con loro; determinante è la qualità dei rapporti che in quel tempo ven-gono stabiliti.

Questa buona qualità della vita, che un figlio elabora a partire dalla relazione con i propri genitori è quella che vogliamo custodi-re e far crescere nella esperienza educativa e scolastica con i vostri figli.

La ‘nostra’ scuola tiene presente queste esigenze dell’infanzia, questo quadro di riferimento ideale per svolgere il proprio compito educativo nei confronti dei figli affidati.

L’importanza della Scuola dell’Infanzia per ogni figlio | L’e-sperienza della scuola è estremamente importante per il bambino perché attraverso il contatto con i coetanei e con adulti preparati, egli acquisisce gradatamente la sua indipendenza, la sua autono-mia, il senso della reciprocità per vivere in gruppo e per la coopera-zione. Questa esperienza non è sempre facile, all’inizio è conflittua-le e spesso si rende necessario l’intervento dell’adulto.

Nei tre anni della SI si vedono i bambini passare da un’incapa-cità di collaborare all’acquisizione di maggiori abilità di socializza-zione. I bambini passano da un isolamento ad un aumento delle interazioni con i pari. La stessa capacità empatica evolve passando da una totale indifferenza alla capacità di trovare un legame emo-tivo tra sé e l’altro.

All’inizio i bambini fanno un monologo, cercano soprattutto l’adulto e poi via via si rivolgono con più frequenza ai coetanei. La SI è il luogo per eccellenza del gruppo dove poter sviluppare le proprie abilità ed apprendere anche dall’esperienza degli altri. La scuola permette un legame di tipo ludico finalizzato al piacere di stare insieme. La scuola è un luogo di valorizzazione che non signi-fica non sottoporre a prove il bambino. L’educazione è cambiamen-to come afferma Duccio Demetrio. Per attuare il cambiamento ser-ve avere degli obiettivi, serve far vivere esperienze ed emozioni nuove ma adatte all’età. Valorizzare i bambini vuol dire favorire la loro autostima.

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2 □ □ La scuola dell’infanzia che ‘costruiamo’

1. NELLA RIFORMA DELLA SCUOLA ITALIANA Gli intenti della nostra Scuola dell’Infanzia illustrano

adeguatamente le finalità proprie della scuola dell’Infanzia secondo le INDICAZIONI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO D’I-STRUZIONE (2012). Li ricordiamo brevemente.

La Scuola dell’Infanzia costituisce il primo fondamentale livello del sistema scolastico nazionale, contribuendo a realizza-re gli obiettivi costituzionali di formare cittadini attivi, autono-mi, liberi e competenti.

Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aper-ta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia del-la libertà e dell’ugualianza (articolo 2e3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze e di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola, con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresi’ la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimen-sione di integrazione fra scuola e territorio, per far si che ognu-no possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso ma-teriale e spirituale della società (articolo 4 della Costituzione).

La scuola è il luogo dove i bambini e le bambine vengono accolti e riconosciuti nella loro identità, ritrovandosi e ricono-scendo le proprie tracce, senza perdersi; dove possono dare senso alle loro esperienze, recuperando la loro storia personale; dove sperimentano la vita di relazione nel fare e nell’apprende-re da soli o con gli altri; dove un clima di affettività positiva consente loro di vivere serenamente la cooperazione e le even-tuali situazioni di conflitto; dove, in un contesto sicuro e protet-

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to, possono fare esperienze di gioco libero o di attività progetta-te intenzionalmente dagli insegnanti per favorire integralmente il loro sviluppo; dove diventano esploratori della realtà circo-stante e di sé stessi, del proprio mondo interiore, delle proprie potenzialità.

La scuola è luogo di progettazione intenzionale, dove la pro-fessionalità delle docenti è spesa nella costruzione di un conte-sto educativo che, sostenendo l’espressione del mondo affettivo-emotivo infantile veicolo privilegiato di apprendimento, favo-risca l’acquisizione di capacità e competenze di tipo comunica-tivo, espressivo, logico ed operativo.

Dove il sapere non è trasmissivo, ma costruito sulla base della conoscenza che il bambino stesso ha della realtà, attraver-so percorsi flessibili che si avvalgono di momenti di osservazio-ne, programmazione, verifica.

2. LE FINALITÀ PEDAGOGICHE E DIDATTICHE La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini e le bambi-

ne dai tre ai sei annidi età ed è a risposta al loro diritto all’edu-cazione a alla cura, in coerenza con i principi presenti nella Co-stituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.

Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo svilup-po dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

Sviluppare l’identità significa imparare a stare bene e a sentir-si sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi ricono-sciuti come persona unica ed irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare i diversi ruoli e diverse forme di identità.

Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo, partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con di-

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versi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana.

Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’e-sperienze attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto, descrivere la propria esperienza e tradurla in trac-ce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentan-do fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al pun-to di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo natura.

Fondamentale è la valenza del curricolo implicito che affida grande importanza alle attività ricorrenti di vita quotidiana, le quali sono legittimamente assunte nella progettazione didattica come occasione per sviluppare l’identità, l’autonomia e le com-petenze, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

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ILSE’EL’ALTRO

Aiutare Collaborare Rispettare Accettare la diversità Riconoscere ed esprimere i propri sentimenti Comprendere le intenzioni dell’altro Sentirsi parte di un gruppo Acquisire una positiva immagine di sé

ILCORPOEIL

MOVIMENTO

Conoscenza e controllo del corpo Sviluppo delle capacità senso-percettive Coordinazione nel movimento Interazione con l’ambiente

IMMAGINI,SUONI,

COLORI

Esprimersi con linguaggi diversi: grafico-pittorico plastico, corporeo, musicale, artistico Utilizzare materiali diversi con creatività Interiorizzare, elaborare, organizzare, ricostruire l’esperien-za in maniera personale Esprimersi attraverso forme di rappresentazione e dram-matizzazione

IDISCORSIELEPAROLE

Comunicare i propri pensieri e le proprie esperienze Ascoltare e comprendere Narrare eventi Riflettere sulla lingua Descrivere situazioni Formulare ipotesi sulla lingua Raccontare, inventare, le narrazioni, lettura di storie Utilizzare termini nuovi

LACONOSCENZADELMONDO

Maturare una coscienza ecologica Mettere in relazione, classificare, discriminare Sperimentare, proporre, verificare ipotesi Utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere le esperienze Promuovere la curiosità, il porsi domande

I CAMPI DI ESPERIENZA

Indicazioni per il Curricolo ella scuola dell’infanzia  e del primo ciclo d’istruzione (2012) 

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INGRESSOUSCITA

Acquisire le regole della vita sociale Gestire la propria emotività Acquisire norme di vita pratica

USODELBAGNO

Curare autonomamente la pulizia e l’ordine personali Rispettare le regole Attuare la consequenzialità degli atti richiesti

PRANZO

Accettare la varietà dei cibi Assumere le regole di appartenenza alla cul-tura Essere autonomo

RIORDINODEL

MATERIALE

Rafforzare la capacità di collaborazione in vista di una meta comune Saper collocare il materiale negli appositi spazi Avere rispetto del materiale durante l’uso e il riordino

PICCOLOINCARICO

Riconoscere e leggere la simbologia (cartelloni) Cogliere la successione degli eventi Rispettare il proprio turno

L’importanzadelleroutinenellascuoladell’infanzia

Attraverso i vari ambiti di azione del bambino la Scuola dell’Infanzia sviluppa gli apprendimenti più congruenti con l’età

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3. LA NOSTRA SCUOLA DELL’INFANZIA La nostra Scuola dell’Infanzia è una tappa che insieme

alla Scuola primaria e Secondaria di I° permette ad ogni fi-glio/ad ogni figlia una crescita intellettuale ed educativa, graduale e integrale della persona.

I religiosi della Sacra Famiglia sull’esempio della Fonda-trice -la S. Paola Elisabetta Cerioli- sono da sempre attenti alla questione educativa.

La Fondatrice ci ricorda costantemente di «fare una scuola per la vita e per il futuro dei figli affidati»: quindi una scuola pratica che abilita a vivere bene la vita e una scuola che pre-pari al futuro e quindi a vivere bene i legami –tra amici, tra marito e moglie, nella fraternità del mondo.

L’educazione interessa varie fasi della vita di un figlio. Essi guidano dal 2003 la Scuola dell’Infanzia la cui finalità è la promozione della ‘formazione integrale della personalità uni-ca e specifica di ciascun bambino’ inteso come soggetto attivo.

Per queste ragioni il bambino è al centro dell’azione educativa della nostra Scuola. Attraverso il gioco e la natu-ra, prima forma di apprendimento dell’uomo, il bambino viene guidato all’acquisizione graduale, progressiva e inte-grale dei pre-requisiti necessari all’ingresso nella Scuola primaria; noi elaboriamo una approfondita conoscenza del bambino e una progettazione personalizzata. Offriamo una molteplicità di stimoli adatti per personalizzare ogni inter-vento formativo.

Con la collaborazione di docenti ben preparate vogliamo valorizzare l’infanzia, come età fondamentale della vita.

Con la famiglia vogliamo collaborare per porre le basi di una equilibrata e serena identità dei figli affidati. Per questo, riconoscendo la famiglia l’ambiente formativo per eccellen-za del bambino, la Scuola si affianca ad essa per facilitare la strutturazione delle fondamentali tappe dello sviluppo complessivo del bambino. I colloqui, gli scambi informali, la formazione sono la base per la collaborazione viva ed effica-ce.

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Dio. Lo stupore che suscita la presenza del figlio, la sor-prendente capacità della madre di rispondere alle sue atte-se, molto prima che siano espresse, rivelano il profilo reli-gioso, la densità religiosa dell’alunno. Siamo consapevoli che non si può tradire i piccoli privandoli del mistero della fede, di cui i genitori sono i primi e insostituibili interpreti del Padre che è da sempre e per sempre, che solo può dare la vita senza fine.

La solidarietà. L’apertura verso l’altro è un aspetto della personalità matura, l’aiuto e l’attenzione verso i bambini meno fortunati della missioni dell’ Africa e del Brasile. È un modo per realizzare l’ideale della Fondatrice che tra tutti i bambini prediligeva gli ultimi, i più abbandonati, gli orfani.

Questo sistema educativo è partito da molto lontano, dall’esperienza di un’altra madre: Santa Paola Elisabetta Cerioli. Ella ha avuto quattro figli. Uno di essi, Carlo, le mo-rì a 16 anni mentre gli altri in tenerissima età. Il lutto per la morte dei figli divenne una seconda occasione per diventare madre di altri figli, soprattutto di coloro che non avevano un papà e una mamma. Oggi il suo sogno continua attraver-so l’esperienza dei religiosi, delle religiose e di tanti uomini e donne di buona volontà.

4. LA CENTRALITÀ DEL BAMBINO La Scuola dell’Infanzia è un servizio socio-educativo che

concorre nell’ambito del sistema scolastico a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini e delle bambine dai 2 anni ai 6 anni. Al centro di ogni esperienza educativa ce l’idea di un bambino e una bambina quale:

> portatore di un proprio bagaglio esperienziale e di co-noscenze ;

> soggetto di diritti e di bisogni di ordine materiale, affet-tivo-emotivo, relazionale e cognitivo;

> essere unico ed irripetibile; > soggetto in crescita che va sostenuto nel proprio percor-

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3 □□ Le scelte metodologiche e didattiche Le insegnanti utilizzano un metodo non direttivo, propositivo,

di regia educativa, flessibile, tale da rispondere alle esigenze dei bambini e alle situazioni del vivere quotidiano.

Le docenti favoriscono le attività di routine come occasione per sviluppare l’autonomia, la responsabilità, l’autocontrollo e la solidarietà, come aiuto reciproco e di collaborazione.

Utilizzano inoltre la metodologia dell’osservazione, del gio-co, dell’esplorazione e della ricerca, dell’interazione sociale.

OSSERVAZIONE: è un importante strumento per le inse-

gnanti, al fine di modulare le attività progettuali in modo rispon-dente alle esigenze formative che il contesto stesso ha evidenziato come necessarie al fine di consentire ad ogni bambino di realiz-zarsi al massimo grado possibile.

GIOCO: è risorsa privilegiata di apprendimenti e relazioni. Permette ai bambini di agire, costruire ricostruire, acquisendo i meccanismi e le conoscenze di regole; permette di scaricare ten-sioni, di esprimere emozioni, di acquisire sicurezza, di comunica-re e socializzare.

ESPLORAZIONE E RICERCA: stimola il bambino ad assu-

mere atteggiamenti di curiosità nei confronti del mondo circo-stante, a formulare ipotesi e verificarle, a porsi domande a trovare soluzioni.

VITA DI RELAZIONE: favorisce gli scambi, sviluppa atteg-

giamenti di collaborazione e aiuto reciproco. DOCUMENTAZIONE: le attività della Scuola dell’Infanzia

vengono documentate sia dagli insegnanti che dai bambini, attra-verso diverse modalità e tecniche: disegni, cartelloni, fotografie, racconti, CD, DVD. Ciò consente: > al gruppo docente di rievoca-re, riesaminare, modificare, diffondere il progetto educativo-didattico; > al bambino di ri-costruire e socializzare quanto è stato oggetto della sua attività formativa; > alla famiglia di constatare i

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percorsi e i progressi compiuti dai propri figli. La documentazione rappresenta uno strumento funzionale ed

efficace con carattere prettamente formativo e didattico, nonché di supporto ai processi di apprendimento del bambino. Resta esclusa tassativamente ogni funzione di certificazione, attestazio-ne e valutazione, così come resta esclusa ogni funzione ‘pubblica’ e ‘amministrativa’ di tutti gli allegati contenuti in essa, che atten-gono esclusivamente alla relazione educativa alunno-insegnante-genitore.

Custodita con la massima cura e attenzione delle docenti, sarà visionabile da parte dei genitori ogniqualvolta se ne presenti la necessità nell’ambito dei previsti colloqui individuali. La docu-mentazione ciascun bambino sarà comprensiva di:

Informatutto

Compilatodaigenitoriall’iscrizione

SchedaeducativaGrigliediosservazionedellecompetenzeraggiunteanni3,4,5

Rimaneallascuola

Fascicolopersonalecon elaborati gra ici e materiale foto-gra icorelativoaiprogettididatticianni3,4e5

Consegnato alle famiglie alcompimento di ogni annoscolastico o in caso even-tualetrasferimento

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1. IL MODELLO ORGANIZZATIVO Grande importanza assume il modello organizzativo, che riguar-

da i seguenti aspetti: ORGANIZZAZIONE DELLA SEZIONE: le sezioni della scuola

dell’infanzia sono organizzate per età omogenea, con particolare atten-zione ai bisogni specifici delle singole età;

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI: è flessibile, il cambiamen-to è connesso all’evolversi del contesto: ciò permette ai bambini di ave-re senso della continuità, flessibilità e coerenza;

SCANSIONE DEI TEMPI: è l’aspetto che dipende maggiormen-te dalle responsabilità dei genitori, per questo è necessaria la puntualità per il rispetto dei tempi di tutti i bambini;

L’ORARIO: l’orario della giornata è strutturato in modo tale da conseguire gli obiettivi didattici indicati e si caratterizza per la sua flessibilità in relazione all’età e alle abitudini dei figli affidati.

Al termine dell’orario di ingresso e uscita e durante l’uscita inter-media, l’accesso alla scuola è consentito solo suonando il campanello.

8:30-9:00 accoglienza 9:00-9:30 attività di routine 9:30-10:00 servizi igienici 10:00-11:00 attività per gruppi omogenei 11:00-11:40 laboratori/ gioco libero 11:40-12:00 servizi igienici e preparazione per il pranzo 12:00-13:00 pranzo

13:15-13:30 uscita intermedia 13:00-14:00 gioco libero 14:00-15:15 laboratori o riposo per chi lo necessità 15:15-15:30 servizi igienici 15:30-15:45 merenda 15:45-16:00 commiato-saluto Le famiglie che hanno un figlio alla Scuola dell’Infanzia e uno

alla Scuola Primaria sono invitate a ritirare per primo il figlio alla Scuola dell’Infanzia, al fine di garantire il rispetto dell’orario di uscita.

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2. LE DOCENTI E IL LAVORO IN ÉQUIPE L’insegnante di Scuola dell’Infanzia esercita il suo ruolo su diver-

si piani relazionali: con i bambini, con le famiglie e i colleghi insegnanti ed operatori socio-scolastici.

Rispetto ai bambini e alle bambine esercita un ruolo di: > una relazione interpersonale calda, empatica e valorizzante l’intelligenza emotiva di ciascuno; > regia educativa con flessibilità di metodo e di relazione nei confronti dei bambini e nella realizzazione del progetto, osserva, guida in modo non direttivo e sostiene il singolo e il gruppo nel proprio percorso di crescita, fornendo gli ‘attrezzi’ per imparare ad imparare; > di facilitatore e mediatore nel processo di apprendimento, so-stenendo le diverse intelligenze, le diverse culture di provenien-za e i diversi percorsi di scoperta e conoscenza; > stimolo all’acquisizione di competenze, alla curiosità, all’esplo-razione, alla capacità di rielaborare e riflettere su ciò che si fa, al piacere dell’apprendere in reciprocità. Rispetto alle famiglie: > accoglie i bisogni formativi e di sostegno al bambino e alla bambina espressi dai genitori; > sostiene la corresponsabilità educativa e la collaborazione con le famiglie ; > rende trasparente l’intenzionalità educativa della Scuola al fine di raggiungere una piena condivisione del progetto educati-vo-didattico. Rispetto al collegio docenti e agli operatori socio scolastici esercita un ruolo di: > una reale condivisione, collaborazione e complementarietà > una co-progettazione competente, che tesaurizzi le risorse umane e materiali presenti nella scuola; > una autovalutazione in itinere del servizio erogato al fine di migliorare la qualità dell’offerta.

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3. COLLABORAZIONE SCUOLA - FAMIGLIA Un obiettivo fondamentale e indispensabile è quindi quello di

creare una stretta collaborazione tra la scuola e le famiglie, nel rispetto delle specifiche competenze. Infatti il dialogo, la stima reciproca e il confronto tra la scuola e la famiglia favorisce soluzioni efficaci per una crescita armonica dei bambini che completi oltre al conseguimento di risultati scolastici soddisfacenti, anche un incisiva azione educativa. A tale scopo la scuola offre per le famiglie forme e tempi di incontro, di cooperazione, di formazione di condivisione con le pedagogiste dott.ssa Patrizia Enzi e dott.sa Graziella Pedruzzi.

INCONTRICONLAFAMIGLIA TEMPIPresentazioneprogettoinserimentoperinuoviiscritti

Giugno

ColloquiindividualinuoviiscrittiColloquiindividualidi inequadrime-stre

SettembreGennaio,Giugno

Assemblea Settembre/Ottobre

Consigliodiintersezione Novembre,Febbraio,Maggio

(salvodisposizionidacalen-darioscolastico)

Seratediformazione Marzo,Maggio

PattoXeducazione

IL PATTO XEDUCAZIONE

Il desiderio di avviare un movimento di pensiero, di buone prati-che e di ‘immaginazione’ sulla questione educativa è cresciuto nella CONSULTA DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE DI ORZINUOVI, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione. Nel ‘movimento’ vorremmo coinvolgere tutti coloro che desiderano por-re al centro dell’attenzione sociale e politica la questione educativa in termini forti e propositivi rinunciando al coro delle lamentele sulla crisi dell’educazione, sulla delegittimazione della scuola,

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sull’incapacità dei genitori di svolgere il proprio ruolo, sull’ingover-nabilità dei bambini e degli adolescenti e sulla loro strutturale su-perficialità e irresponsabilità, sull’impossibilità di un lavoro ‘umano e umanizzante’. Cerchiamo alleati per condividere la responsabilità di creare un clima educativo nei luoghi dei propri compiti quotidia-ni, di diffonderne lo stile, rimettendo in discussione gli stereotipi culturali. COMPETENZE DELLA SCUOLA: > Formulare le proposte educative e didattiche in modo chiaro; > Informare periodicamente i genitori delle scelte didattico-educative; > Individuare iniziative volte al sostegno in situazioni di disagio e svantaggio; > L’insegnante ha il dovere di sorvegliare i bambini in ogni situazione, operare in coerenza con la programmazione propria, di plesso e con i regolamenti d’Istituto, attivarsi affinché ai genitori degli alunni assenti pervengano le comunicazioni ufficiali della scuola; > L’insegnante ha diritto al rispetto del suo ruolo e del suo operato, alla cooperazione del personale direttivo, amministrativo e ausilia-rio nei compiti di supporto all’insegnamento. COMPETENZE DELLA FAMIGLIA: > Conoscere l’offerta formativa della scuola; > Conoscere il percorso didattico-educativo programmato; > Partecipare agli incontri periodici (assemblee, colloqui); > Cooperare perché a casa e a scuola il bambino trovi atteggiamenti educativi analoghi; > Diritto di esprimere pareri e proposte nelle dovute sedi (organi collegiali, assemblee, ecc.); > Partecipare alle assemblee, giustificare verbalmente le assenze per malattia del proprio figlio, in caso di impossibilità a prelevare il pro-prio figlio all’uscita, può delegare una persona di fiducia con auto-

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rizzazione scritta. 4. GLI ORGANI COLLEGIALI

Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico educative, nel-la nostra Scuola sono attivi i seguenti Organi collegiali:

□ □ CONSIGLIO DI ISTITUTO DELLA SCUOLA (= CIS) Per rendere effettiva ed efficace la collaborazione di tutte le sue componenti alla gestione delle attività scolastico-educative, se-condo lo spirito delle moderne istanze sociali espresse nella legi-slazione scolastica italiana con particolare riferimento alla legge 62/2000 sulle scuole paritarie, l’Istituto comprensivo ‘Centro Edu-cativo e Scuola S. P. Elisabetta Cerioli’ istituisce un unico Consiglio d’Istituto per le Scuole presenti nell’Istituto, cioè Scuola dell’In-fanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado. Il Consiglio d’Istituto, costituito secondo i principi della parteci-pazione, della rappresentatività e della proporzionalità, è compo-sto dalle seguenti categorie:

> Gestore (1); > Coordinatori AED (2/3); > Docenti (8 ): 2 Infanzia, 3 Primaria, 3 Secondaria; > Genitori (8) : 2 Infanzia, 3 Primaria, 3 Secondaria; > Personale non docente (1)

□ □ COLLEGIO DEI DOCENTI I Collegi dei Docenti sono composti da tutto il personale docente della

Scuola e sono presieduti dal proprio Coordinatore CAED.

□ □ CONSIGLIO DI INTERSEZIONE Un ruolo fondamentale di raccordo tra la Scuola e i genitori è svolto dal rappresentate di sezione che relaziona con tutti i genitori. Il raccordo tra i vari organismi è assicurato dal Dirigente scolastico

che è membro di diritto di tutti gli Organi collegiali.

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5. I COLLABORATORI SCOLASTICI La scuola si avvale dell’apporto di collaboratori scolastici nell’e-

spletamento del suo compito. Questi collaborano con gli insegnanti nella cura dei bambini e svolgono un ruolo significativo nella costruzio-ne di un ambiente educativo.

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4 □□ Le nostre scelte La Scuola di oggi deve confrontarsi con una società sempre

più complessa e in evoluzione, caratterizzata da una sempre mag-gior diffusione delle nuove tecnologie, dalla ormai necessaria conoscenza di una seconda lingua, dalla presenza sempre più numerosa di persone di lingua e culture diverse. La nostra Scuola ricerca percorsi al fine di dare risposte differenziate ai diversi bisogni dei bambini ed, inoltre, estendere e consolidare esperien-ze formative.

Per questo motivo, durante l’anno scolastico si attueranno alcune scelte progettuali, su una linea di continuità con quanto sino ad ora realizzato e che si fonderanno su alcuni principi:

- risposte differenziate ai diversi bisogni dei bambini; - attivazione di laboratori; - flessibilità; - interazione con Enti Locali ed Associazioni attraverso con-

venzioni e collaborazioni; - valorizzazione delle risorse interne e formazione in servizio. La Scuola deve porsi in continuità con le esperienze che il

bambino compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandole cultural-mente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo. Per questo l’esperienza scolastica è arricchita dalle visite di istru-zione e dalle uscite. Oltre ad essere un momento di svago e di divertimento, le visite diventano un utilissimo spazio istruttivo. Vedere, visitare, toccare alcune realtà solo dette o illustrate a se-zione porta ad imparare prima e meglio. È per questo che la Scuo-la cerca di sfruttare le occasioni che il mondo circostante offre e di accompagnare, quando è possibile, i bambini a fare delle espe-rienze concrete toccando con mano la realtà.

Per l’estensione dell’Offerta Formativa al territorio e quindi per la realizzazione di progetti si ipotizzano uscite didattiche con-sone al progetto dell’anno scolastico in corso.

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1.IL PROGETTO ANNUALE DIDATTICO ED EDUCATIVO

“Balliamo sul mondo…!”

La storia del mondo…

Idea di partenza  Da dove veniamo? Dove andiamo? E io chi sono?

Da dove viene l’universo? E verso dove è diretto? E noi umani chi siamo?

E Dio da dove viene? E chi è Gesù di Nazaret? Ci sono altri déi?

E dentro il mio cuore e intorno a me c’è un ordine o il caos?

Questo sono le domande dei bambini, ma anche de-gli adulti.

Ballare sul mondo! Il progetto educativo e didattico 2013.2014 con una storia cerca di sollevare e di ri-spondere a queste domande, soprattutto di condivi-dere con loro che la vita è buona, ha un senso, e che noi abbiamo Dio Padre che Gesù ci ha fatto conosce-re. Nella vita sperimentiamo anche il caos, la paura, il disordine. Quindi la storia della Creazione affasci-na e meraviglia i bambini e costituisce un’occasione per trasmettere alcune esperienze significative per i bambini della scuola dell’infanzia.

Nell’età che va dai 2 ai 5 anni i bambini osservano tutto ciò che li circonda, e in particolar modo gli ele-menti della natura, che suscitano loro pensieri e sen-timenti di meraviglia e scoperta verso il creato.

Il progetto educativo della nostra scuola sarà caratte-rizzato da una partecipazione attiva dei bambini at-

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Ogni anno viene ela-borato un p r o g e t t o di lavoro seguendo questa me-todologia: individua-z i o n e d e l l ’ a r e a del biso-gno, le fi-nalità, re-perimento fonti.

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traverso racconti, immagini e canzoni, con lo scopo di riscoprire la natura e l’ambiente in cui vivono, come un qualcosa di prezio-so.

Il filo rosso che legherà la nostra programmazione sarà l’intui-zione educativa didattiche che la nostra fondatrice S.P.E.Cerioli ha avuto in campo educativo: Ogni bambino, ogni bambina vive una prima nascita. Ogni educatore deve favorire una seconda creazio-ne. Ogni uomo, ogni donna è in radice figlio di un destino buono e di un Padre amorevole. Santa.P.E.Cerioli……)

La programmazione mirerà a strutturare le attività in modo da proporre un approccio al senso della Creazione fino ai nostri giorni, trasversale a tutti i campi d’esperienza. Si prediligerà la forma laboratoriale per imparare la storia vivendola, e al con-tempo, allestendo “la nostra Creazione” trasformando ambienti dove apprendere è un gioco, dove “si impara facendo”.

Rinforzo al progetto: Per tutti i bambini saranno proposti i laboratori di:

- psicomotricità / acquaticità

-Hocus e Lotus

- luci di stelle

- uscite didattiche

- musica maestro

- solidarietà

Per i bambini di 4 e 5 anni sarà previsto inoltre, il laboratorio

teatrale con Simone Stabilini, e solo per i bambini di 5 anni il

laboratorio di informatica con il docente Andrea Cerioli.

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Sviluppo del progetto:

Attività da svolgere con i bambini, diversificate per ogni gruppo

omogeneo sia come tempi che come grado di difficoltà, attraver-

so i campi di esperienza: essi sono gli ambiti del fare e dell’agire

dei bambini; in essi sviluppa il suo apprendimento; ognuno pre-

senta propri percorsi metodologici; ciascuno implica una plurali-

tà di opportunità.

L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori,

permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfon-

dire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo d’esperien-

za offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi,

riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare,

stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più

sicuri.

Gli ambiti del Curricolo sono

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Riferimenti teorici:

Corsi di formazione per le docenti

Guide Didattiche

Riviste mensili : Scuola dell' infanzia – Giunti scuola // Didat-

tica operativa – Il Borgo

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze da raggiungere:

In linea generale vogliamo potenziare e disciplinare quei tratti

della personalità che caratterizzano naturalmente il comporta-

mento dei bambini.

Il riferimento è alla loro curiosità, alla spinta a esplorare e capire,

al gusto compiaciuto della scoperta, alla meraviglia e allo stupo-

re di fronte all’universo.

Diventa preoccupazione educativa costante, come pensato dalla

nostra Fondatrice, ad aiutare i bambini a sviluppare l’identità,

rafforzando l’autostima, la relazione con gli altri, la considera-

zione della diversità come ricchezza, potenziare il senso della

convivenza attraverso l’integrazione nel proprio ambiente, il

rispetto e la cura dello stesso e la conoscenza di mondi diversi.

Obiettivi di apprendimento:

Sviluppare la curiosità, l’osservazione, la ricerca nei confronti di alcuni fatti della realtà naturale Stimolare la curiosità a domandarsi: “Chi ha fatto tutte le cose che ci circondano?” Far scoprire attraverso l’osservazione della natura l’amorevolez-za di Dio che ci dona la bellezza del creato e ci custodisce Ricercare la modalità di comunicazione delle proprie scoperte, dei sentimenti e delle emozioni Risorse umane: - Le insegnanti della scuola dell'infanzia - il direttore - l’attore teatrale - il docente di informatica Cerioli - l’esperta di musica Bonissi -L’esperta in inglese Girelli - la Tutor

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Metodologia: Partiamo dall’idea che “la conoscenza non è mai data una volta per sempre, si modifica, si evolve, cambia, e i bambini insieme a lei….” Organizziamo attività ludiche per consentire ai bambini di esplorare, scoprire, sperimentare, fare congetture, ricercare in-formazioni. Riscontriamo i cambiamenti a livello cognitivo e ac-cogliamo i bisogni e le esigenze dei bambini. Noi assumiamo il ruolo di regista, stimoliamo l’attenzione e l’in-teresse; valorizziamo le ipotesi fatte dai bambini; promuoviamo lo scambio di idee nel gruppo e con l’adulto; poniamo attenzione ai bisogni di affettività, serenità, incoraggiamento, stima e fidu-cia in sé. Proponiamo le attività utilizzando il METODO SCIENTIFICO-SPERIMENTALE (osservare, sperimentare e verbalizzare) e quello della RICERCA E AZIONE (pianificare, agire , osservare e riflettere, un processo condiviso nel gruppo.) Arricchiamo il percorso con la narrazione di racconti, l’interpre-tazione di canzoni, giochi simbolici e motori, attività di manipo-lazione e di costruzione. Valutazione : Tutte le attività e gli elaborati dei bambini sono oggetto di osser-vazione sistematica e di verifica da parte delle docenti, sia per quanto riguarda le abilità che le competenze individuali.

In base alle esigenze del gruppo la progettazione verrà condotta in modo flessibile.

Verifica del progetto. NOVEMBRE, FEBBRAIO, MARZO, GIU-GNO con la Pedruzzi Autovalutazione: Attraverso una scheda elaborata dalle docenti per ogni fascia d'età, i bambini potranno esprimere una valutazione di gradi-mento per ogni unità di apprendimento. Tempi: Da settembre 2013 a maggio 2014.

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2. PROGETTI PER CAMPI D’ ESPERIENZA Il sé e l’altro

1. ACCOGLIENZA Il progetto accoglienza ha inizio a giugno dell'anno scolastico precedente; in quel periodo le famiglie sono invitate a prendere contatto con il nuovo ambiente, nell’assemblea indetta dal direttore e dalle docenti. A settembre, prima dell’ inizio delle lezioni le insegnanti incontrano i geni-tori per raccogliere tutte le informazioni sugli alunni, attraverso un collo-quio individuale. Nel colloquio le insegnanti mettono al corrente i genitori sulle regole della scuola, degli orari da rispettare, del materiale occorrente e concordano i tempi del graduale inserimento. L'inserimento graduale dura, di norma, le prime tre settimane di scuola con tempi di permanenza sempre più consistenti; tempi più serrati o più distesi vengono concordati con le insegnanti, sulla base delle esigenze dei singoli bambini/e. 2. PROGETTO LUCI DI STELLE La nostra Scuola dell' Infanzia in continuità con il ruolo primario e fonda-mentale della famiglia, è il luogo dove i bambini e le bambine, compiono esperienze educative per un’ equilibrata crescita personale, crescita nelle relazioni con le persone che ci sono accanto, portando loro ad accogliere e rispettare tutti. L’obiettivo è quello di favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, in particolare, promuovendo la maturazione dell' identità anche nella dimensione religiosa, con un amico speciale Gesù. 3. PROGETTO CONTINUITA' SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA Una particolare cura richiede la continuità con la Scuola Primaria. Sono coinvolti i bambini dell’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia e quelli che frequentano la Primaria. Il raccordo viene garantito attraverso vari mo-menti: - scambio di visite dei bambini delle due scuole; - attività comuni concordate; - colloqui tra gli insegnanti delle due scuole.

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13. INTEGRAZIONE DEI BAMBINI IN DIFFICOLTA’ Nelle scuole il bambino in situazione di difficoltà, accolto nella globalità dei suoi bisogni, delle sue caratteristiche, delle sue potenzialità e considera-to come una preziosa occasione di crescita e maturazione per tutti, è posto

Il corpo e il movimento

4. PROGETTO PSICOMOTRICITA' E ACQUATICITA' Condotto delle docenti di sezione e dagli istruttori della piscina Il progetto si avvale di attività ludiche "senso percettive" e psicomoto-rie strutturate al fine di fornire la conoscenza dell'ambiente e la strut-turazione dell'io corporeo, rispetto al mondo esterno. La didattica prevede una progressione differenziata di esperienze svolte nell'am-biente palestra e acqua, con l'utilizzo di materiale specifico. Gli obiet-tivi generali e formativi del progetto prevedono: - sviluppo della conoscenza del corpo e strutturazione dello schema corporeo, - la scoperta di sensazioni e emozioni nuove attraverso l'educazione al movimento, - sviluppo di capacità motorie base, attraverso attività ludico- espressive - acquisizione del senso di appartenenza al gruppo, di autostima e le prime forme di indipendenza motoria.

Immagini, suoni, colori

5. LABORATORIO TEATRALE per i bambini/e di 4-5 anni Condotto dall’educatore Simone Stabilini con la collaborazione delle docenti di sezione Quest'esperienza è stata introdotta nella nostra Scuola ormai da di-versi anni, stanno a dimostrare come la pratica teatrale, possa fornire elementi di interesse formativo ed educativo, allo studente di ogni ordine e grado. Proposta e dosata nel rispetto delle diverse età e interessi, l'incontro con l'arte teatrale e le discipline che la compongono, offre spunti di crescita individuale e di gruppo; favorendo l'esplorazione di aree che

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ampliano e completano il proprio cammino di crescita e maturazione. Obiettivo generale del laboratorio è la scoperta dell'animazione tea-trale, quale strumento per promuovere la maturazione armonica del bambino/a, attraverso non solo il coinvolgimento del corpo o della mente, ma anche delle sfere emotive ed espressive. 6. PROGETTO MUSICA MAESTRO Condotto dall’insegnante Stefania Bonissi/Valentina Suardi L'attività sonoro-musicale va condotta in un contesto articolato di esperienze che favoriscono la messa in gioco di tutti i sensi e di diver-se modalità espressive, che si intrinsecano in attività ludiche e d' ani-mazione. Il tutto coinvolge la corporeità del bambino, che ha un ruolo determi-nante nei processi cognitivi, per vivere spontaneamente significati e strutture musicali. Gli obiettivi generali e formativi del progetto prevedono: scoprire il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e pro-duzione musicale, utilizzando voce, corpo e oggetti, discriminare suono, rumore, silenzio, scoprire il suono come fenomeno "concreto" sperimentabile nella realtà anche attraverso esperienze tattili. 7. PROGETTO INFORMATICA per i bambini/e di 5 anni Condotto dal maestro Andrea Cerioli (specialista) con la collaborazione delle docenti di sezione Questo laboratorio è pensato per permettere ai bambini di cinque anni, di fare le prime esplorazioni con il computer e l’iPad, per svol-gere svariate attività di gruppo, interagendo in clima giocoso e diver-tente. Verranno proposte attività semplici che serviranno a far acquisire sicurezza e padronanza di questo strumento ai bambini Gli obiettivi di questo laboratorio sono i seguenti: - sviluppare abilità metalinguistiche, - acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espres-sione, - migliorare la coordinazione oculo-manuale, - produrre scritture simultanee, - riconoscere simboli convenzionali.

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I discorsi e le parole

8. LINGUA 2 (inglese) Condotto dalla maestra Reda GirelliReda GirelliReda Girelli (specialista) con la collaborazione delle docenti di sezione La base metodologica fondante di questo progetto è quella dell'ap-prendimento attraverso il format narrativo. Le diverse avventure di Hocus e Lotus, piccoli animali preistorici, non vengono semplicemente raccontate ai bambini, ma collettiva-mente drammatizzate, con il coinvolgimento temporaneo di tutti. Attraverso la tecnica dell'acting-out teatrale, che è quell' insieme di indizi espressivi e gestuali, che l'insegnante utilizza mentre racconta una storia in lingua straniera, ed è finalizzata alla comprensione da parte dei bambini di quanto viene detto. 9. IN CAMMINO VERSO LA SCUOLA PRIMARIA Condotto da una logopedista con la collaborazione delle docenti di sezione.

La conoscenza del mondo

10. PROGETTO SOLIDARIETA' E FESTE (Gemellaggio con le comunità del Brasile e del Mozambico) Il progetto Solidarietà porta a realizzazione nella Scuola dell' Infanzia l'anelito della congregazione, di avvicinare i bambini e le bambine della nostra Scuola, e indirettamente le loro famiglie, al problema della solidarietà, dell'attenzione cioè all'altro e, in modo particolare al diverso e allo svantaggiato. La nostra Istituzione opera in contesti missionari (America Latina e Mozabico), che permettono di far filtrare direttamente all' interno dei vissuti dei nostri bambini, i problemi che agitano il sud del mondo. Si è creato un ponte con i bambini che vivono in Mozambico e in Bra-sile per rendere l'esperienza più viva.

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11. PROGETTO INTERCULTURA La Scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini e le bambine assumen-do e valorizzando il patrimonio di esperienze individuali e familiari di ciascuno, così da evitare ogni forma di discriminazione. Riconosce e salvaguardia le diversità individuali e sociali quali opportunità di maturazione personale e collettiva. Promuove l’attenzione all’inter-cultura come occasione di crescita attraverso il confronto, qualifican-do il servizio in funzione dell’integrazione e dell’interculturalità. 12. PROGETTO SICUREZZA ED EVACUAZIONE Durante l'anno scolastico, nella nostra Scuola, si attua il progetto sicurezza. Un progetto che coinvolge tutto il personale docente e non docente, oltre che i bambini. Le norme di sicurezza sono state adottate per garantire la piena tran-quillità e serenità, di una piccola ma importante comunità come la Scuola dell'infanzia. Tutte le insegnanti hanno seguito corsi di pronto intervento e antin-cendio e uno studio approfondito sul modo migliore di presentare ai bambini un tema così delicato. Attraverso una storia simpatica si spiega ai bimbi quali sono le nor-me da rispettare in caso di emergenza. >>>al centro dell’attenzione e dell’intervento delle realtà coinvolte a diverso titolo nella sua integrazione scolastica: genitori, insegnanti curricolari, insegnante di sostegno e/o operatore per l’integrazione, ausiliari socio scolastici, servizi socio sanitari, realtà istituzionali ed associative che operano in funzione delle qualità della vita delle per-sone in difficoltà. A tal fine la Scuola: >Si raccorda con i servizi socio sanitari del territorio, con cui coopera al progetto complessivo di riabilitazione e piena integrazione scola-stica e sociale del bambino in difficoltà >Elabora progetti educativi individualizzati, volti alla valorizzazione e allo sviluppo delle sue potenzialità e all’individuazione di metodo-logie educative e didattiche idonee, garantendo nel contempo la sua partecipazione alle attività della propria classe

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>Individua le risorse strumentali e professionali idonee a sostenere il progetto di integrazione >Assicura un’ organizzazione educativa-didattica flessibile e funzio-nale alle sue esigenze >Elabora specifici progetti di accompagnamento per garantire la con-tinuità educativa tra ordini di scuola Il personale educativo è costantemente aggiornato e formato sulle problematiche relative all’integrazione.

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8 □□ Alcune cose pratiche

1. ISCRIZIONE E FORMAZIONE DELLE CLASSI

Alla frequenza della Scuola dell’Infanzia sono ammessi i bambini che compiono i tre, quattro, cinque anni entro dicembre .

Possono essere iscritti alla Scuola dell’Infanzia ‘secondo criteri di gradualità ed in forma di sperimentazione, le bambine ed i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferi-mento” salvo disposizioni approvate dal collegio docenti.

È possibile iscriversi in qualsiasi mese dell’anno e in qualsiasi anno chiedendo un appuntamento telefonico con il direttore della Scuola. Data la richiesta elevata vi sollecitiamo a prevedere l’iscri-zione almeno uno o due anni prima dell’ingresso di vostro figlio.

In caso di eccedenza di iscrizioni, si procede alla compilazio-ne di una lista d’attesa, rispettando l’ordine di età. L’alunno in lista d’attesa potrà essere accolto a scuola solo qualora si liberi un posto.

2. ACCOGLIENZA Per facilitare l’inserimento dei bambini iscritti al primo anno

di scuola, la frequenza avviene in forma graduale sia nell’arco della giornata, sia nel primo mese, prevedendo anche forme di orario ridotto. In alcuni casi molto particolari l’orario ridotto può protrarsi per alcuni mesi.

3. MENSA Nella Scuola è attivato un servizio mensa di buona qualità

con cucina interna e menù periodicamente controllato dall’ASL. Il pranzo viene consumato in sezione alla presenza di due insegnanti. Si garantisce una cucina per ogni necessità certificata e un servizio personalizzato e curato dal personale.

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4. VALUTAZIONE DEL POF

Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA è oggetto di valutazione conti-

nua da parte dei Docenti e trova nelle Commissioni costituite all’in-

terno del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituito gli organi

competenti per una analisi e per la sua attualizzazione.

Per quanto non espressamente previsto nel presente documento,

vale il riferimento alle norme vigenti.

VALIDITA’IlpresenteP.O.F.estatoapprovatodalCollegioDocentiperlapartedidatticaindata3settembre2013edalC.I.S.perlaparteorganizzativaindata16giugno2013.

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centro Educativo e Scuola Santa Paola Elisabetta Cerioli

via Milano 75 25034 Orzinuovi Brescia tel. 030-94.10.36 fax. 030-99.40.462

le docenti della Sezione Primavera Reda Girelli/ Elisa Fizzardi Stefania Bonissi/Andrea Martinelli Chiara Prestini le docenti della Scuola dell’Infanzia

sezione AZZURRA

Ilaria Bergamaschi Stefania Torchiani

sezione ROSSA Antonia Ferrari Gloria Bronzi/ Caterina Quintini

sezione GIALLA

Magri Giulia Cristina Grossi

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i responsabili

p. GianMarco Paris

Superiore generale

p. Antonio Consonni

Superiore locale,

gestore della Scuola

direttore Scuola Infanzia

Scuola Primaria

Preside Scuola Secondaria

p. Luca Ghirardelli

Direttore della Secondaria

p. Alessandro Bergami

viceDirettore della Primaria

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centro Educativo e Scuola santa Paola Elisabetta Cerioli

Sacra Famiglia / andreana

Piano Offerta Formativa (=POF)

strumento per la vita della Comunità educante e scolastica

* Curricolo di Scuola

per la programmazione e l’apprendimento delle discipline scolastiche

* Regolamento

per crescere come Comunità di vita nel rispetto di ciascuno

buon anno di scuola!