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Page 1: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

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Page 2: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI INIZIATIVA PUBBLICA PREORDINATO ALL’ASSETTO

URBANISTICO DI AREE RESIDENZIALI IN ALESSO LOCALITA’ CJALCOR

NORME DI ATTUAZIONE

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Page 3: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

INDICE

ILLUSTRAZIONE (4) TITOLO I – CONTENUTO DEL PIANO (PRPC) Art. 1 Competenza delle norme (6) Art. 2 Elementi costitutivi del Piano (6) Art. 3 Le aree formative del piano (7) TITOLO II – NORMATIVA DEL PIANO Art. 4 Disciplina urbanistica ed edilizia di utilizzazione dell’area (9) Art. 5 Indici urbanistici ed edilizi e prescrizioni edilizie (9) Art. 6 Deroghe alla disciplina delle distanze (10) TITOLO III – ATTUAZIONE DEL PIANO Art. 7 Programmi pluriennali di attuazione (10 Art. 8 Progettazione esecutiva (11) Art. 9 Trasformazione urbanistica ed edilizia (11) Art. 10 Modalità di intervento (11) Art. 11 Composizione delle facciate (12) Art. 12 Prescrizioni relative ai progetti esecutivi dei lotti residenziali (13) Art. 13 Prescrizioni relative ai progetti esecutivi delle opere di urb.ne (13) Art. 14 Viabilità e parcheggi pubblici (15) Art. 15 Superamento delle barriere architettoniche (15) Art. 16 Sistemazione delle aree scoperte (16) Art. 17 Recinzioni (16) TITOLO IV – NORME FINALI Art. 18 Espropriazioni (17) Art. 19 Cessione delle aree edificatorie (17) Art. 20 Corrispettivo per la cessione delle aree (17) Art. 21 Norma transitoria (17) Art. 22 Disposizioni finali (18) ALLEGATO A – ELENCO DELLE SPECIE VEGETALI CONSIGLIATE (20)

_____________________________

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Page 4: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

ILLUSTRAZIONE

La normativa del piano urbanistico è strutturata in modo da orientare in senso

unitario il processo di formazione dell’insediamento. Si struttura nelle seguenti parti: norme

di raccordo con la pianificazione territoriale ed economica; norme di tutela generale (divieti

e vincoli) dirette a coloro che si insediano nella zona ed in particolare mirate alla tutela del

decoro urbano; strumentazione attuativa del Piano. Si tratta di norme aderenti alle

specifiche condizioni delle diverse tipologie d’uso del suolo per le quali sono adottate

soluzioni differenziate.

Essa consente la possibilità di progettare soluzioni distributive sufficientemente

elastiche in modo da ottenere risultati più soddisfacenti alle esigenze di ciascun nucleo

familiare (sono vincolanti solo le dimensioni dei lotti, entro determinati limiti, e

l’arretramento dalla strada carraia).

Riprende in termini sostanziali la normativa di attuazione dell’attuale Piano

regolatore generale comunale e agisce in prima istanza come norma urbanistica generale.

Altro elemento cardine della normativa è rappresentato dall’istituzione del

programma pluriennale di attuazione ai fini della realizzazione degli interventi di

infrastrutturazione del tessuto residenziale, secondo le indicazioni sostenute per anni dalla

cultura urbanistica. Esso stabilirà quali zone da urbanizzare nel periodo che verrà

considerato dall’Amministrazione comunale, con quali fondi pubblici e con quali contributi

privati.

Al fine di mitigare l’effetto sul territorio non antropizzato o moderatamente

antropizzato dell’insediamento, la normativa individua e prescrive tipologie di intervento e

materiali costruttivi meno impattanti e più consoni all’ambiente.

Per la zona trovano inoltre applicazione le disposizioni di carattere generale e

speciale contenute nelle “Norme di attuazione” del PRGC vigente, ed in particolare quelle

preordinate alla definizione della morfologia urbana e delle tipologie edilizie.

Il progettista (Architetto Italo Durante)

Trasaghis, marzo 2004

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Page 5: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

NORME DI ATTUAZIONE

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Page 6: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI INIZIATIVA PUBBLICA PREORDINATO ALL’ASSETTO URBANISTICO DI AREE

RESIDENZIALI IN ALESSO LOCALITA’ CJALCOR

NORME DI ATTUAZIONE

_________________________________

TITOLO I – CONTENUTO DEL PIANO (PRPC)

Art. 1. Competenza delle norme

Le presenti norme sono relative al Piano Regolatore Particolareggiato Comunale

(PRPC) di iniziativa pubblica, di cui alla legge regionale 19 novembre 1991, n° 52,

preordinato alla realizzazione nella frazione di Alesso, località Cjalcor, in comune di

Trasaghis, di un insediamento a carattere residenziale.

Tale piano è relativo a interventi di nuove costruzioni, previa urbanizzazione,

nell’ambito di aree classificate dal Piano Regolatore Generale vigente (PRGC) quali “Zona

residenziale estensiva – B3” di completamento del tessuto urbano preesistente.

Art. 2 – Elementi costitutivi del piano

Sono elementi costitutivi del PRPC gli elaborati e le tavole indicate nel seguito: • Relazione illustrativa

• Quadro di riferimento urbanistico

• Asseverazione sulla conformità urbanistica

• Asseverazione in materia di vincoli ex lege ed urbanistici

• Asseverazione in materia geologica

• Rilievo fotografico

• Norme di Attuazione

• Rappresentazioni grafiche, costituite dalle tavole:

Elaborati di analisi

Tav. I. 1 Inquadramento territoriale su carta di itinerari turistici

Tav. I. 2 Inquadramento territoriale su aerofotogrammetria

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Page 7: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Tav. a. 1 La struttura urbana

Tav. a. 2 Mappa catastale

Tav. a. 3 Reti tecnologiche – Schemi planimetrici – Fognature

Tav. a. 4 Reti tecnologiche – Schemi planimetrici – Acquedotto

Tav. a. 5 Reti tecnologiche – Schemi planimetrici – Gas

Tav. a. 6 Reti tecnologiche – Schemi planimetrici – Gas

Tav. a. 7 Reti tecnologiche – Schemi planimetrici – Illuminazione pubblica

Tav. a. 8 Proprietà del suolo

Tav. a. 9 Unità di paesaggio

Tav. a. 10 Ambiti di tutela ambientale – B 9 Monte San Simeone

Tav. a. 11 Ambiti di tutela ambientale – B 10 Monte Brancot

Tav. a. 12 Aree proposte per nuovi vincoli paesistici

Tav. a. 13 Il Piano Urbanistico Regionale Generale

Tav. a. 14 Aree sottoposte a vincolo paesaggistico

Tav. a. 15 Carta dei vincoli

Tav. a. 16 Carta geologica schematica

Tav. a. 17 Carta geomorfologia – Carta delle isoiete

Tav. a. 18 Stato di fatto urbanistico

Tav. a. 19 Ortopiano

Elaborati di progetto

Tav. p. 1 Limiti di PRPC

Tav. p. 2 Zonizzazione

Tav. p. 3 Elementi del PRPC

Tav. p. 4 Compendio prescrizioni edilizie

Tav. p. 5 La struttura urbanistica del Piano

Tav. p. 6 Abaco dei tipi stradali

Tav. p. 7 Schemi reti tecnologiche – rete fognaria acque nere e bianche

Tav. p. 8 Schemi reti tecnologiche – rete acquedotto

Tav. p. 9 Schemi reti tecnologiche – rete del gas

Tav. p. 10 Schemi reti tecnologiche – rete elettrica

Tav. p. 11 Schemi reti tecnologiche – illuminazione pubblica

Tav. p. 12 Schemi reti tecnologiche – rete telefonica

Tav. p. 13 Tipologie costruttive e di intervento

Tav. p. 14 Profili altimetrici

Tav. p. 15 Planimetria d’insieme

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Page 8: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Tav. p. 16 Ipotesi di eventuale variante al PRPC

Articolo 3 – Le aree formative del piano

Le Aree interessate dal PRPC, estese complessivamente mq 5680, sono costituite

dalle seguenti particelle fondiarie censite al Catasto del Comune Censuario di Trsaghis al

Foglio di mappa n° 8:

a) aree di proprietà del Comune di Trasaghis (tra parentesi l’intera superficie del mappale):

Mappale 175 (mq 60) Mappale 176 (mq 620) Mappale 177 (mq 620) Mappale 178 (mq 230) Mappale 179 (mq 180) Mappale 180 (mq 160) Mappale 182 (mq 20) Mappale 183 (mq 430) Mappale 184 (mq 252) Mappale 185 (mq 458) Mappale 187 (mq 1040) Mappale 188 (mq 490) Mappale 189 (mq 530) Mappale 190 (mq 460) Mappale 191 (mq 650) Mappale 396 (mq 40) Mappale 413 (mq 264) Mappale 588 (mq 128) Mappale 595 (mq 316) Mappale 600 (mq 24) Mappale 601 (mq 39) Mappale 607 (mq 191)

__________________________________________________ Superficie complessivamente interessata mq 5288 b) aree in disponibilità del comune di Trasaghis:

Mappale 181 mq 296 superficie interessata mq 296 Mappale 596 mq 4 superficie interessata mq 4 Mappale 599 mq 90 superficie interessata mq 90 Mappale 602 mq 2 superficie interessata mq 2 ___________________________________________________ Superficie complessivamente interessata mq 392

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Page 9: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

TITOLO II – NORMATIVA DEL PIANO

Articolo 4 – Disciplina urbanistica ed edilizia di utilizzazione dell’area

L’utilizzazione delle aree indicate al precedente articolo 3) si attua attraverso

l’applicazione del presente PRPC, conformemente alle prescrizioni previsionali e normative

del Piano regolatore generale comunale vigente (PRGC) e successive varianti, nonché nel

rispetto delle presenti Norme, del Regolamento Edilizio e di Igiene e delle disposizioni di

legge statali e regionali in materia edilizia.

Articolo 5 – Indici urbanistici ed edilizi e prescrizioni edilizie

Nelle edificazioni andranno osservate le seguenti prescrizioni le quali

costituiscono modifiche, specificazioni, integrazioni e/o conferma della normativa di

attuazione dello strumento urbanistico generale:

1) Indici edilizi

• superficie fondiaria: mq 5680

• indice fondiario: 1,00 mc/mq

• rapporto di copertura: 0,40 mq/mq

• capacità edificatoria max: mc 5680

2) Distanze altezze

• distanza minima dai confini: ml 5

• distanza minima tra pareti finestrate: ml 10

• distanza minima dalla strada di PRGC: ml 4

• distanza minima delle costruzioni dai cambi di zona (limiti Nord-Ovest e Sud-

Est): ml 4

• altezza max delle costruzioni: ml 7

3) Tipologie costruttive

• Tipologia edilizia: casa in linea, casa singola, casa a schiera, casa abbinata

• Tipo di copertura: falde inclinate

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Page 10: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

La distanza minima degli edifici dagli spazi di uso pubblico deve essere di m 4. E’

ammessa la costruzione in aderenza.

Nei lotti indicati con i numeri 4 e 5, destinati alla realizzazione di case a schiera,

possono essere collocate anche case singole e/o abbinate, senza necessità di variante al

Piano.

Articolo 6 – Deroghe alla disciplina delle distanze

La disciplina delle distanze non si applica:

a) ai manufatti per impianti tecnologici di modesta entità a servizio del fabbricato, ai

pergolati e alle pompeiane;

b) ai manufatti completamente interrati, i quali possono quindi essere realizzati, fatte

salve le comuni norme di sicurezza, anche in aderenza ai confini;

c) alle scale esterne;

d) alle “casette” in legno per gioco dei bimbi, ai depositi per gli attrezzi da giardino,

alle legnaie, ed elementi similari, con altezza massima non superiore a ml 2,00

(punto inferiore della falda di copertura);

e) ai barbecue.

TITOLO III – ATTUAZIONE DEL PIANO

Art. 7 – Programmi pluriennali di attuazione

La zona si attua per mezzo di programmi poliennali di attuazione che coordinano

gli strumenti di attuazione pubblici e privati.

Gli strumenti di attuazione devono rispettare tutte le destinazioni e prescrizioni di

Piano indicate nelle planimetrie e previste dalle presenti norme.

Il programma di attuazione ha durata triennale. Esso prevede:

- l’indicazione delle aree per le quali elaborare e porre in attuazione piani di intervento

d’iniziativa comunale sulla base della valutazione dei fabbisogni pregressi e previsti da

soddisfare e delle risorse disponibili

- l’indicazione delle opere di urbanizzazione e degli altri servizi pubblici da realizzare, e la

determinazione delle spese occorrenti

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Page 11: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

- l’indicazione dei mezzi finanziari con i quali il Comune intende far fronte alla spesa di

competenza.

Art. 8 – Progettazione esecutiva

Il presente piano si attua secondo le indicazioni dei programmi di cui all’articolo

precedente, attraverso la redazione di progetti esecutivi relativi al lotti residenziali e alle

opere di urbanizzazione.

Art. 9 – Trasformazione urbanistica ed edilizia

Le sole previsioni urbanistiche non conferiscono possibilità di trasformazione del

suolo ove manchino le opere di urbanizzazione indicate all’articolo 10, o alla previsione da

parte del Comune dell’attuazione delle stesse nel successivo triennio o all’eventuale

impegno del concessionario di procedere all’attuazione delle medesime

contemporaneamente alle costruzioni oggetto della concessione edilizia.

Articolo 10 – Modalità di intervento

Le aree relative alle opere di urbanizzazione sono indicate graficamente negli

elaborati e le loro superfici sono quantificate nella tabella allegata alla relazione illustrativa.

Tali aree comprendono:

• la rete stradale

• i parcheggi pubblici

• le aree di uso esclusivamente pedonale

• lo spazio urbano di relazione

• le aree di arredo urbano

• le aree di mimetizzazione

Le opere di urbanizzazione verranno realizzate direttamente dal Comune, sulla

base di un progetto esecutivo redatto in conformità al quadro di riferimento urbanistico e

normativo che disciplina l'uso del suolo nella zona.

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Page 12: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

La superficie dell’area destinata a spazio urbano di relazione può subire una

contrazione nella misura massima del 25 %, senza necessità di variante al Piano.

Oltre alla viabilità, le opere di urbanizzazione da realizzare riguardano i parcheggi

stanziali e i relativi spazi di manovra, i percorsi pedonali, l’elemento urbano di relazione,

gli allacciamenti ai pubblici servizi e le seguenti reti tecnologiche:

• rete di fognatura acque nere e bianche

• rete idrica

• illuminazione pubblica

• rete di distribuzione dell’energia elettrica

• rete telefonica

• rete di distribuzione del gas

Inoltre dovranno essere realizzate le opere di sistemazione ed arredo degli spazi

esterni, compresi impianto idrico, scarico acque piovane e impianto di illuminazione.

Articolo 11 – Composizione delle facciate

Nella costruzione e nella sistemazione dell’edificio tutte le facciate (anche quelle

verso l’interno) dovranno essere trattate con il medesimo impegno architettonico.

I volumi tecnici non dovranno sporgere dalle coperture; i comignoli e le canne di

aerazione dovranno essere risolti con il medesimo impegno architettonico del resto della

costruzione.

Le tubazioni discendenti lungo le facciate di incanalamento delle acque

meteoriche dovranno essere preferibilmente incassate.

Articolo 12 – Prescrizioni relative ai progetti esecutivi dei lotti residenziali

La progettazione architettonica degli edifici andrà effettuata conformemente al

quadro normativo indicato al precedente articolo 4).

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Page 13: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

L’utilizzazione dei materiali, la composizione degli elementi tecnico-costruttivi e

spaziali e la configurazione della forma architettonica devono essere congruenti con le

caratteristiche ambientali e paesaggistiche del contesto.

Il progetto esecutivo dell'edificio, da presentare ai fini del rilascio della relativa

concessione, sarà costituito, fatte salve le norme di attuazione del Piano regolatore generale

comunale, principalmente dai seguenti elaborati:

• relazione tecnica illustrativa

• planimetria generale in scala 1 : 500

• piante quotate di ogni piano, della copertura e delle fondazioni (scala 1 : 100)

• prospetti con l’indicazione dei materiali e relativi colori in idonea scala

• schemi quotati degli impianti tecnici a rete e l’indicazione delle posizioni di prelievo e

di immissioni nelle reti esistenti

• progetti degli impianti idrico-sanitari, elettrici

• progetto di utilizzazione, sistemazione ed arredo anche degli spazi esterni, compreso

impianti idrico, fognario e di illuminazione, con l’indicazione delle zone alberate, a

prato, a giardino o a coltivo e di tutte le opere di sistemazione (pavimentazioni,

recinzioni, arredi fissi, ecc.), precisando la denominazione di alberi e arbusti

• studio planivolumetrico o sistemazione d’assieme, scala 1 : 500

• programma costruttivo ed abaco dei tempi di esecuzione

La progettazione delle autorimesse indipendenti dall’edificio residenziale dovrà

garantire oltre al rispetto dell’ambiente circostante, una razionale e decorosa utilizzazione

del lotto residenziale; dovranno quindi essere particolarmente curati i materiali usati per le

parti in muratura, per le coperture e i serramenti. Come indicazione non vincolante,

strutture aperte che garantiscano la sola copertura dell’automezzo, appaiono le più idonee

sia dal punto di vista ambientale, sia da quello economico.

I materiali e i colori dei manti di copertura, i tipi e le inclinazioni delle falde dei

tetti devono uniformarsi a quelli tradizionali, mentre le configurazioni volumetriche,

l’architettura, i materiali devono riprendere, nel limite del possibile, le consuetudini locali.

Art. 13 – Prescrizioni relative ai progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione

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Page 14: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

I progetti esecutivi relativi alla viabilità meccanizzata, al parcheggio pubblico e al

verde pubblico attrezzato dovranno rispettare, in linea di massima, i tracciati, il

dimensionamento previsti negli elaborati. Essi dovranno chiaramente indicare le

caratteristiche costruttive e i materiali usati.

Lungo le strade dovranno essere messi a dimora alberi e arbusti di essenza scelta

tra quelle consigliate e ammesse dall’elenco di cui all’allegato “A”.

I progetti esecutivi relativi agli spazi pedonali, lastricati come indicato negli

elaborati o, a verde, dovranno rispettare i tracciati previsti negli elaborati grafici e indicare

il tipo o i tipi di pavimentazione, gli elementi di arredo urbano, le essenze previste, scelte

tra quelle consigliate e ammesse nell’elenco di cui sopra.

I progetti esecutivi relativi alle reti tecnologiche (di distribuzione dell’energia

elettrica, di approvvigionamento idrico, di distribuzione del gas, delle fognature, dei

telefoni) e alla pubblica illuminazione, dovranno in linea di massima adeguarsi ai tracciati

previsti negli elaborati; eventuali varianti saranno adottate conseguentemente a modifiche

che si rendano necessarie per il miglior funzionamento delle reti.

I progetti relativi alla distribuzione dell’energia elettrica, alla distribuzione del gas,

alla rete telefonica, dovranno preventivamente essere approvati dagli Enti gestori degli

impianti.

La progettazione relativa alle opere di urbanizzazione funzionali all'insediamento,

dovrà essere elaborata, in accordo con l’ufficio tecnico del Comune, conformemente al

quadro normativo indicato al precedente articolo 4).

L’utilizzazione dei materiali, la composizione degli elementi tecnico-costruttivi e

spaziali devono essere congruenti con le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del

contesto.

Il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione sarà costituito, fatte salve le

norme di attuazione del Piano regolatore generale comunale, principalmente dai seguenti

elaborati: · relazione tecnica illustrativa

· planimetria generale in scala 1: 500

· tracciato stradale di connessione all’area progetto con relative sezioni

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Page 15: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

· schemi quotati degli impianti tecnici a rete con l'indicazione delle posizioni di

prelievo e di immissione nelle reti esistenti, reti scarico acque: planimetria e profili

longitudinali acque nere e bianche, particolari costruttivi

Art. 14 – Viabilità – Parcheggi pubblici

Nella progettazione della viabilità, anche pedonale, vanno rispettate le norme di

cui alla Circolare Ministero LL.PP. 27 luglio 1964, n° 2857 e C.N.R. – U.N.I. “Costruzione

e manutenzione delle strade – Progettazione delle strade urbane” (n° 10004) e ci si dovrà

attenere a rigorosi criteri di minimo impatto sull’ambiente e sul paesaggio.

Le caratteristiche tecniche delle sedi stradali sono quelle stabilite nelle

“Istruzioni per la redazione dei progetti stradali” emanate dal CNR nel Bollettino del 5 settembre 1967, nella circolare ministeriale Min. LL.PP. n° 5225/68 e nelle Norme

Tecniche CNR 28 luglio 1980, n° 78.

Le caratteristiche geometriche delle intersezioni stradali urbane sono quelle

definite dalle Norme Tecniche CNR 15 aprile 1983, n° 90. Nel parcheggio pubblico

saranno messe a dimora piante di alto fusto ed arbusti di essenza scelta tra quelle

consigliate e ammesse dall’elenco di cui all’allegato “A”.

La pavimentazione degli spazi di sosta andrà realizzata preferibilmente in cubetti

di porfido o similari. I posti macchina dovranno essere delimitati possibilmente con

elementi lapidei cromatici.

Articolo 15 – Superamento delle barriere architettoniche

Gli interventi di trasformazione edilizia dell’area devono conseguire

l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità ai disabili.

I relativi progetti dovranno essere conformi alle prescrizioni tecniche contenute nel

decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989, n° 236 (G.U. s.g. 1° suppl. ord.

n° 145 del 23 giugno 1989) ed ai contenuti del D.P.R. n° 384 del 1978 e della legge n° 13

del 9 gennaio 1989.

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Page 16: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Gli interventi di assetto urbanistico-edilizio del sito nel loro complesso dovranno

conseguire inoltre la strutturazione dell’ambiente nel suo insieme caratterizzato da quei

requisiti idonei a garantire l’assenza di limiti dell’esercizio dell’attività autonoma delle

persone, in funzione delle esigenze individuali e delle variazioni temporanee o permanenti

delle stesse.

Articolo 16 – Sistemazione delle aree scoperte

Gli spazi liberi non occupati dalla costruzione devono essere sistemati a verde,

limitando le pavimentazioni a quanto strettamente necessario per la circolazione interna dei

veicoli.

Le aree scoperte andranno sistemate con manto erboso e piantumate parzialmente;

la domanda di concessione edilizia per la realizzazione del fabbricato dovrà essere

corredata dalla planimetria delle sistemazioni esterne.

L’area di pertinenza dell’edificio dovrà essere provveduta di efficienti

canalizzazioni per lo smaltimento delle acque meteoriche in modo che le stesse non abbiano

a ristagnare, né a riversarsi sulle proprietà contermini.

Nella planimetria vanno indicate le essenze arboree delle piante e degli arbusti da

porre a dimora. La scelta delle essenze delle alberature e degli arbusti deve essere effettuata

in coerenza con l’ambiente naturale e con il contesto.

Nelle aree scoperte sono vietati lo scarico, il deposito o l’abbandono di materiali e

rifiuti di qualsiasi genere.

Art. 17 – Recinzioni

Le recinzioni dei lotti andranno eseguite con materiali tradizionali e dovranno

tendere ad un corretto inserimento nell’ambiente circostante.

Nei cambi di zona, aree di cintura lungo limiti Nord-Ovest e Sud-Est del piano,

costituiti da spazi aperti, le recinzioni andranno eseguite in rete metallica e/o pannelli in

struttura del tipo trasparente. In prossimità della recinzione da realizzare lungo i bordi del

Piano verranno messi a dimora alberi e arbusti di essenze arboree prevalentemente

autoctone al fine di garantire una continuità morfologica ambientale con il contesto.

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Page 17: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Lungo il perimetro Nord-Est e Est del Piano, a contatto con la zona preordinata dal

PRGC vigente all’ulteriore ampliamento del tessuto urbano di Cjalcor, la recinzioni

dovranno essere realizzate – nelle more dell’approvazione del relativo Piano Regolatore

Particolareggiato Comunale (PRPC) – esclusivamente in rete metallica.

Fino all’approntamento dell’elemento urbano di relazione, la delimitazione dei due

lotti edificatori latistanti andrà effettuata esclusivamente attraverso l’impiego di rete

metallica. Le caratteristiche costruttive e morfologiche della recinzione saranno definite dal

progetto esecutivo di tale elemento.

Nell’area interposta tra le recinzioni dei lotti edificatori e i percorsi pedonali

pubblici, andranno possibilmente messe a dimora quinte verdi costituite da arbusti al fine di

attenuare l’impatto percettivo delle opere di recinzione.

TITOLO IV – NORME FINALI

Articolo 18 – Espropriazioni

Le aree che risultassero non di proprietà del comune di Trasaghis, a seguito di

eventuali contenziosi sul regime patrimoniale, verranno espropriate in base alla disciplina

del quadro normativo di cui al DPR 8 giugno 2001, n° 327 concernente “Testo unico delle

disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità”.

Le dimensioni dei lotti edificabili, relativamente al lato parallelo alla maglia viaria,

potranno subire variazioni, in più o in meno, nella misura non superiore al 20%, senza

necessità di variante al Piano.

Articolo 19 – Cessione delle aree edificatorie

La cessione in proprietà delle aree edificatorie a soggetti pubblici e privati avverrà

nei termini e modalità che saranno stabiliti dal Consiglio comunale di Trasaghis.

Articolo 20 – Corrispettivo per la cessione delle aree

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Page 18: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Il corrispettivo della cessione delle aree sarà determinato con le modalità ed i

criteri previsti della vigente normativa in materia.

Art. 21 – Norma transitoria

Anteriormente all’approvazione del PRPC, potrà essere autorizzata la

realizzazione degli edifici previsti nei lotti edificatori latistanti la strada che separa

l’insediamento Cjalcor dall’area oggetto del presente PRPC., poiché le relative aree sono

sufficientemente urbanizzate..

Articolo 22 – Disposizioni finali

Per quanto non espressamente previsto nelle presenti norme, valgono le norme di

legge statali e regionali che disciplinano la materia, il Piano Regolatore Generale Comunale

vigente, il Regolamento Edilizio, nonché il Regolamento di Igiene.

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Page 19: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

ALLEGATO A ELENCO DELLE SPECIE VEGETALI CONSIGLIATE

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Page 20: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI INIZIATIVA PUBBLICA PREORDINATO ALL’ASSETTO URBANISTICO DI AREE

RESIDENZIALI IN ALESSO LOCALITA’ CJALCOR

ALLEGATO “A” ALLE NORME TECNICHE

_______________________________

ELENCO DELLE SPECIE VEGETALI CONSIGLIATE

La scelta delle specie vegetali relative all’impianto arboreo di carattere strutturale

è stata effettuata dopo accurato studio sulla caratterizzazione ecologica del contesto.

Le specie da mettere a dimora o da favorire per gli interventi a verde, comprese

quelle da collocare a contatto con il territorio esterno all’ambito, saranno prevalentemente

indigene; di utilità risulta comunque la scelta di alcune specie sempreverdi accanto a quelle

caducifoglie e di altre in grado di produrre frutti eduli per fauna selvatica.

A titolo orientativo, vengono riportate anche alcune specie arboree ed arbustive

che possono essere impiegate al fine di rendere il territorio meno monotono e

paesaggisticamente più incentrato all’armonia e alla dolcezza.

Alberi Arbustus unedo (Corbezzolo) Acer campestre (Acero campestre) Arbustus unedo (Corbezzolo) Betulòa pendula (Betulla pendula) Carpinus betulis (Carpino bianco) Fraxinus excelsio (Frassino maggiore) Fraxinus ornus (Orno – Orniello – Frassino da manna) Gleditsia triacanthos (albero di Giuda) Juglans regia (Noce) Morus alba (Gelso bianco) Morus nigra (Gelso nero Ostrya carpinifolia (Carpino nero, carpinello) (°) Pyrus pyraster (Perastro) Prunus avium (Ciliegio) Prunus insititia (Pruno da innesto) Prunus mahaleb (Ciliegio canino) Prunus padus (Pado) Quercus petraia (Rovere) Quercus pubescens (Roverella) Quercus robur (Farnia) (*) Robinia pseudo-acacia (robinia) Ulmus minor (Olmo)

(*) Specie igrofila (°) Specie avventizia

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Page 21: PIANO REGOLATORE PARTICOLAREGGIATO COMUNALE DI

Arbusti Amorpha fruticosa Prunus mahaleb (Ciliegio canino) Corylus avellana (Nocciolo-Avellana) Cornus mas (Corniolo) Cornus sanguinea (Sanguinella) Crataegus monogyna (Biancospino comune) Euonymus europaea Hedera helix (Edera) Juniperus communis (Ginepro) Ligustrum vulgare (Ligustro) Laburnum anagyroides (Maggiociondolo) Prunus spinosa (Prugnolo) Ostrya carpinofoglia (Carpino nero) Quercus pubescens (Roverella) Rhamnus cathartica (Spino cervivo) Rosa canina (Rosa canina) Rubus caesius (Rovo bluastro) Salix eleagnos (Salice di ripa) Sambucus nigra (Sambuco nero) Spartium Junceum (Ginestra odorosa) Viburnum lantana (Lantana) Vubuurnum opulus (Pallon di maggio)

Nelle aree site all’interno dell’insediamento si prevede l’inserimento di particolari

specie arbustive ed erbacee ornamentali (consistenti in componenti vegetali prive

dell’aspetto fisionomico proprio delle formazioni naturali), le quali hanno la funzione di

rendere più piacevole l’approccio all’insediamento, migliorare la prospettiva, mimetizzare

elementi antropici, creare aiuole tematiche, percorsi odorosi e macchie di colore nelle varie

stagioni, attrarre Lepidotteri (farfalle) ed altri insetti simili (Efemerotteri, Neurotteri,

Odonati, Tricotteri, Imenotteri e Ditteri) che prediligono ambienti ricchi di fioritura,

favorire la fecondazione di alcune specie animali.

Tali interventi potranno essere attuati attraverso specifici progetti da redigere in

fase di esecuzione del più ampio progetto di urbanizzazione dell’intera area progetto.

Nel seguito vengono elencate, a titolo indicativo, alcune specie (denominazione

scientifica) di piante da impiegare per la formazione, in tale contesto, di siepi, aiuole,

sentieri, terrazzamenti per raccordare dislivelli, decorazioni delle infrastrutture di servizio (

parcheggi, viabilità, aree di interposizione,eccetera).

Gli spazi da attrezzare ad aiuole, e l’inserimento di lembi di giardini rocciosi,

andranno concepiti secondo linee irregolari ma armoniose ed equilibrate, escludendo, nel

limite del possibile, tracciati geometrici.

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Specie arbustive per siepi (verde ornamentale)

Le siepi sono previste per separare aree con funzioni diverse. In prossimità del

territorio agrario vengono indicate esclusivamente siepi di alberi decidui, quali Faggi e

Carpini, ovvero Olmi e Aceri campestri a seconda dell’ampiezza degli spazi interessati.

Ilex aquifolium Laurus nobilis Berberis x stenophylla Buxus sempervirens Ligustrum Rosmarinus officinalis “Fastigatus” Crataegus monogyna Carpinus betulus Pittosporum tobira

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ILLUSTRAZIONE

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