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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano 1 PIANO SOCIALE MUNICIPALE ROMA DELLE TORRI QUINQUENNIO 2011 - 2015 (Art. 19, Legge 8 novembre 2000, n. 328)

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano 1

PIANO SOCIALE MUNICIPALE ROMA DELLE TORRI

QUINQUENNIO 2011 - 2015 (Art. 19, Legge 8 novembre 2000, n. 328)

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INDICE

Presentazione PAG. 5

INTRODUZIONE

IL PROCESSO DI PREPARAZIONE, CONSULTAZIONE E

CONCERTAZIONE DEL PIANO PAG. 9

CAPITOLO 1

CONTESTO TERRITORIALE E PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO

DEL TERRITORIO E DELLA COMUNITÀ LOCALE PAG. 17

CAPITOLO 2

IL CAPITALE SOCIALE E LE RISORSE DEL MUNICIPIO PAG. 31

CAPITOLO 3

LE DOMANDE E I BISOGNI SOCIALI DELLA POPOLAZIONE PAG. 46

CAPITOLO 4

I PRINCIPI, LE FINALITÀ E LE STRATEGIE PAG. 54

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CAPITOLO 5

LA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI SOCIALI PAG. 55

5.1 Servizi multiutenza e di carattere generale PAG. 55 · Servizio di segretariato sociale

5.2 Servizi e interventi per il contrasto della povertà e dell’esclusione sociale PAG. 61

· sostegno economico ai sensi della deliberazione c.c. n. 154/97, monitoraggio e analisi dell’assistenza economica nel triennio 2008/2010

· L'inserimento sociale

· Il servizio SILIL

· La violenza di genere

· Le popolazioni ROM

5.3 Servizi e interventi per le persone con disabilità e disagio psichico PAG. 88

5.4 Servizi e interventi sociali per le famiglie e per le persone in età evolutiva PAG. 102

· Unità Interdistrettuale Minori (UIM)

· Il piano per l’affido

· I progetti in attuazione della legge 285/97

5.5 Servizi e interventi per le persone anziane PAG. 150

CAPITOLO 6

L’UFFICIO DI PIANO E LE AZIONI DI SISTEMA PAG. 180

6.1 Qualità, monitoraggio e valutazione PAG. 180

6.2 Riforma dell’accreditamento e dell’assistenza domiciliare PAG. 181

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CAPITOLO 7

L'INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI CON LE ALTRE POLITICHE DELLO SVILUPPO LOCALE PAG. 182

7.1 Con il sistema sanitario (PUA) PAG. 182

7.2 Con le politiche abitative e del patrimonio PAG. 186

7.3 Con i sistemi dell’istruzione e della formazione PAG. 188

CAPITOLO 8

LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE PAG. 194

8.1 Le risorse professionali PAG. 194

8.2 La dotazione strumentale dei servizi sociali PAG. 196

8.3 Il fabbisogno formativo per la formazione continua PAG. 196

8.4 La spesa sociale municipale e le risorse finanziarie disponibili (allegato A) PAG. 198

CONCLUSIONI

IL PROCESSO DI ATTUAZIONE E DI REVISIONE DEL PIANO PAG. 199

Appendici PAG. 201

Tabella degli acronimi

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PRESENTAZIONE

Il Municipio VIII Roma delle Torri nella sua complessità di popolazione e di territorio è una vera, positiva e complessa sfida per l’amministrazione di Roma Capitale.

Il territorio, in buona parte ancora dedicato all’agricoltura e alla pastorizia, è termine di un grande sviluppo urbanistico, universitario, scientifico, tecnologico, del terziario, commerciale, paesaggistico, culturale, nonché oggetto di interessanti ricerche archeologiche tali da farlo diventare un polo europeo del settore con il richiamo di numerosi ricercatori, studiosi e studenti italiani a livello internazionale. La realizzazione della TAV, che ha consentito anche la realizzazione di stazioni per il treno urbano, ha avvicinato una delle porzioni del territorio del Municipio alla città nel suo complesso. La realizzazione della linea C della metropolitana, mentre avvicinerà ancor di più il territorio del Municipio al centro di Roma, darà maggior pregio e centralità allo stesso Municipio avvalorandone i suoi pregi e le sue caratteristiche.

La popolazione, è quella stanziale di provenienza plurima da tutte le regioni del centro e sud Italia e isole, che si coniuga:

con i nuovi residenti trasferiti massicciamente da tutta Roma nelle case popolari di questo territorio, in cui ci sono quasi il 30% delle case popolari romane;

con gli abitanti di diversi pregiati complessi residenziali;

con una consistente e ormai fissa presenza:

di popoli della Unione Europea “comunitari” provenienti massimamente dall’est Europa (circa 15.000), in particolare della Romania;

di popoli asiatici (Cina, Bangladesh, Filippine, Giappone, India), africani (dall’Egitto al Sudafrica, dall’Etiopia al Senegal), latino-americani (dal Messico all’Argentina, dal Brasile al Cile);

di europei non comunitari (Moldavi, Russi, Ucraini, Bosniaci, Kossovari, Serbi, Croati, Montenegrini, Macedoni).

A questa diversificata presenza di popoli, si aggiunge la numerosa popolazione universitaria anche straniera (solo di romeni, sono 1.800 gli iscritti a Tor Vergata), che, se integrata con la popolazione presente sul territorio, potrebbe innalzare il livello di qualità della vita e di cultura.

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In questa realtà, il macro obiettivo del Piano Sociale Municipale del Municipio VIII Roma delle Torri, strettamente collegato alle esigenze reali del territorio e della popolazione che sono in continua crescita, è il mantenimento del livello dei servizi erogati di fronte a una maggiore richiesta.

In questo contesto ancor di più, programmare e organizzare il sistema integrato di interventi e servizi sociali significa voler garantire ai cittadini il conseguimento dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità e unicità dell’amministrazione municipale.

A questo proposito, la “legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” n. 328 dell’8 novembre 2000, all’art. 19 stabilisce che i Comuni, d’intesa con le Aziende Unità Sanitarie Locali, provvedono, a tutela dei diritti della popolazione e nell’ambito delle risorse disponibili, alla definizione del Piano di Zona che deve individuare gli obiettivi strategici, le priorità d’intervento, gli strumenti, i mezzi, le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, le forme di rilevazioni dati nell’ambito del sistema informativo e le modalità per garantire l’integrazione tra i servizi e prestazioni.

Il Piano di zona, denominato Piano Sociale Municipale, vuole, dunque, essere lo strumento attraverso il quale il “sociale” interpella ed orienta le politiche sanitarie, urbanistiche e abitative, le politiche della scuola e dei servizi per l’infanzia, della formazione e del lavoro, dell’ambiente e dei trasporti, per favorire una politica universalistica che abbia come obiettivo la promozione del benessere sociale di tutti i cittadini del nostro territorio.

E’ una tappa fondamentale per procedere nella prospettiva dell’innovazione e del cambiamento affinché venga superata progressivamente la logica settoriale dell’intervento sociale, rivolta esclusivamente alle categorie deboli, e punti ad un sistema capace di sollecitare le comunità territoriali alla partecipazione.

Per questo il Piano Sociale Municipale è il “fondamento” dell’operatività nel Municipio nel settore sociale in quanto contiene le linee politiche degli organi eletti dalla popolazione, e tiene conto anche delle sollecitazioni provenienti dalla Conferenza di Zona. Tali sollecitazioni favoriscono la creazione di una rete di servizi e di interventi flessibili, stimolando le risorse del territorio.

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A questo proposito, la Legge 328 ha fatto dell’integrazione degli interventi uno dei punti cardine affinché vengano evitate sovrapposizioni e ridondanze. Infatti, la programmazione delle diverse politiche urbane viene realizzata in modo integrato, attraverso impegni sottoscritti con accordi di programma e protocolli d’intesa, in parte già definiti e in parte da definire con le organizzazioni pubbliche, per concretizzare, in relazione ai progetti, forme di collaborazione tali da rendere efficaci gli interventi e molteplici le risorse.

Quindi il PSM, pur nel vincolo dettato dalla norma, nella sopravvenienza di nuovi bisogni sociali, valutati tecnicamente dalla competente direzione U.O.S.E.C.S. (Unità Organizzativa Sociale Educativa Culturale Sportiva), può essere modificato e incrementato, mantenendo la funzione di fondamento dell’operatività nel quinquennio 2011-2015, nell’intesa che l’adozione di nuovi servizi non è da ritenere in contrasto con il piano, qualora rientrino negli obiettivi di questo.

Detto diversamente gli stessi risultino comunque coerenti con le finalità generali del presente documento a carattere programmatorio, notiziando di dette modifiche il competente Dipartimento di Roma Capitale.

Il PSM non è quindi esclusivamente un documento programmatico, statico o “blindato” sulle singole cose da fare, ma deve necessariamente avere anche una valenza di indirizzo, finalizzata ad assumere non solo il ruolo di orientamento delle politiche municipali specifiche. Lo stesso dovrà essere ridefinito periodicamente sulla scorta dell’analisi del percorso fatto e alla luce dei bisogni sociali sopravvenienti.

In sintesi, il documento in questione deve evidenziare una agilità, una snellezza operativa, che consentano di esaltare la funzione atta ad intercettare nuovi e sopravvenuti bisogni di carattere sociale, con ciò rendendo coerente la natura del documento con le sue finalità.

E’ doveroso di certo ricordare che la ricchezza del PSM è senza dubbio dovuta anche allo straordinario coinvolgimento e investimento di energie, di risorse intellettuali, di desiderio di approfondimento e di dialogo espressi da tutti gli attori del terzo settore, degli organismi della cooperazione, delle associazioni, delle organizzazioni di volontariato, presenti sul territorio del Municipio VIII Roma delle Torri, nonché degli operatori del Municipio VIII e della AUSL Roma B, della Giunta, della Commissione Consiliare Servizi Sociali e del Consiglio del Municipio VIII.

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Da ultimo, non per importanza, si vuole mettere in risalto la professionalità degli assistenti sociali che quotidianamente in “prima linea”, seppur con difficoltà, svolgono la loro attività a favore delle persone, di gruppi e di famiglie, per prevenire e risolvere le situazioni di bisogno.

Tale impegno può essere colto dalla consistenza e dalla qualità dei contenuti di questo Piano Sociale Municipale 2011-2015, che l’Amministrazione vuole capitalizzare, valorizzare e mettere a disposizione dei cittadini del Municipio VIII Roma delle Torri.

Il Presidente del Municipio Massimiliano Lorenzotti

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INTRODUZIONE

IL PROCESSO DI PREPARAZIONE, CONSULTAZIONE E

CONCERTAZIONE DEL PIANO

Per l’elaborazione la redazione e la gestione del Piano Sociale Municipale il Municipio VIII Roma delle Torri si avvale di due strumenti: uno amministrativo, l’Ufficio di Piano e l’altro politico, la Conferenza di Zona.

L’Ufficio di piano è costituito dai Referenti di Area per l’integrazione socio-sanitaria e da due Istruttori Amministrativi del Municipio VIII.

Il responsabile dell’Ufficio di Piano è la Posizione Organizzativa Tecnica del Servizio Sociale del Municipio VIII.

Ai lavori dell’Ufficio di Piano partecipano anche il Coordinatore per l’integrazione sociosanitaria e altri Referenti, tutti della AUSL ROMA B–III Distretto.

Per la realizzazione dei propri compiti istituzionali l’Ufficio di Piano si interfaccia con la Conferenza di Zona.

La Conferenza di Zona è organo municipale di consultazione e di partecipazione per la programmazione, l’organizzazione e la gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, istituito dal Consiglio Municipale con deliberazione n. 2 del 14 gennaio 2002.

La Conferenza è composta da rappresentanti di organismi delle istituzioni, del privato sociale e dell’associazionismo locale.

I membri della Conferenza sono nominati con deliberazione del Consiglio Municipale su istanza dei rappresentanti legali dei singoli organismi che ne hanno titolo, ai sensi della stessa deliberazione n. 2 del 14 gennaio 2002.

Ai fini della redazione del Piano Sociale Municipale 2011-2015, si rileva che i limiti rappresentati ed evidenziati nella Conferenza di Zona nel precedente Piano sono dovuti, in gran parte, sia da una ridotta capacità di analisi dei fenomeni, già in fase di progettazione del Piano sociale, sia da

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una scarsa possibilità di valutare i risultati, in assenza di indicatori certi. A parere della pregressa Conferenza di Zona, la stessa prassi operativa dei servizi pubblici, registrando prestazioni rilevanti ai soli fini di bilancio amministrativo-contabile, rischia di oscurare, sia la quantità e la qualità della domanda sociale, sia la qualità stessa del lavoro svolto dagli operatori pubblici.

Ad oggi, parte di quei limiti sono stati superati dagli uffici che hanno raccolto l’intendimento, espresso dalla Conferenza di Zona, di riorganizzare la propria modalità operativa per dotarsi di strumenti sensibili di appercezione dei fenomeni locali e per essere in grado di registrare, monitorare, interpretare le dinamiche evolutive della domanda sociale, l’entità e la qualità dell’offerta pubblica.

Quanto sopra per addivenire a progettare e realizzare, nell’immediato, un sistema circolare di interventi che doti il Municipio VIII della capacità di programmare, governare e monitorare in una dimensione partecipata.

A questo proposito, si ribadisce comunque che il PSM pur nel vincolo dettato dalla norma, nella sopravvenienza di nuovi bisogni sociali, valutati tecnicamente dalla competente direzione U.O.S.E.C.S., può essere modificato e incrementato, mantenendo la funzione di fondamento dell’operatività nel quinquennio 2011-2015, nell’intesa che l’adozione di nuovi servizi non è da ritenere in contrasto con il Piano, qualora rientrino negli obiettivi di questo. Infatti, lo stesso dovrà essere ridefinito periodicamente sulla scorta dell’analisi del percorso fatto e alla luce dei bisogni sociali sopravvenienti.

I TAVOLI TEMATICI

Nell’ultimo Piano Regolatore Sociale municipale 2008-2010 erano stati attivati tre tavoli tematici permanenti relativi alle questioni emergenti del territorio: 1) Minori e genitorialità; 2) Formazione e lavoro; 3) Contrasto della povertà e inclusione sociale.

Essi hanno rappresentato una modalità di costante partecipazione, che si è interfacciata con l’Ufficio di Piano e con il sistema di Integrazione Socio-Sanitaria.

Nel 2010, secondo le indicazioni date in occasione dell’inizio dei lavori del Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale, nella Conferenza di Zona del

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Municipio VIII del 28/10/10, i tavoli tematici sono stati aumentati a cinque in corrispondenza con quelli cittadini:

Povertà e disagio sociale;

Immigrazione;

Salute, disabilità e disagio mentale;

Famiglie e minori;

Persone Anziane.

CONTENUTO DEI TAVOLI TEMATICI PERMANENTI

POVERTÀ ED EMERGENZE SOCIALI

Il tavolo municipale ha iniziato a riunirsi subito dopo quello cittadino dell’ottobre 2010. Nel corso dell’anno 2011 si sono tenute tre sedute che hanno visto la partecipazione del referente del tavolo, degli operatori del Servizio Sociale dell’Area Minori Territorio, Minori Autorità Giudiziaria, e dell’Area Adulti, degli operatori della AUSL Roma B - III Distretto, dei Servizi TSMREE – Tutela Salute Mentale Riabilitativa dell’Età Evolutive - e PAD – Punto d’Accesso Distrettuale - , dei sindacati e degli organismi del terzo settore.

Nell’ultimo incontro della Conferenza di Zona, il referente del tavolo ha riportato le proposte operative emerse nelle tre sedute del tavolo:

realizzare una banca informativa sulle risorse territoriali per sanare le difficoltà di accesso ai servizi;

favorire l’inserimento lavorativo anche attraverso proposte degli organismi del terzo settore, risultando il progetto del SILIL (Servizio Integrato Locale per l’Inserimento Lavorativo) non sufficiente ad arginare un problema che trova origine anche nella carenza di istruzione;

individuare modalità per affrontare anche il tema molto delicato e a forte impatto sociale: la violenza di genere.

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IMMIGRAZIONE

Il tavolo municipale, dopo il primo forum cittadino del 9 novembre 2010, si è riunito tre volte e ha visto il coinvolgimento del referente del tavolo, degli operatori del Servizio Sociale Area Adulti e Accoglienza, dell’operatore della AUSL Roma B-III Distretto, del PAD, dell’operatore dell’ INAIL, di un consigliere municipale, del consigliere aggiunto, dei sindacati, della parrocchie e degli organismi del terzo settore.

La proposta operativa più significativa emersa dal tavolo è stata la realizzazione di una macro rete mediante la creazione di un database, da pubblicare sul sito internet del Municipio, comprendente tutte le Associazioni che operano a favore degli immigrati sul territorio.

Inoltre, il tavolo ha chiesto la costituzione della Consulta degli Immigrati residenti nel Municipio, come previsto dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 04/02/2010.

SALUTE, DISABILITÀ E DISAGIO MENTALE

Il tavolo, dal 17 novembre 2010, si è riunito per 4 volte, con la partecipazione del referente del tavolo, del Servizio Sociale Area Minori, Area Disabilità e Area Adulti, degli operatori della AUSL Roma B-III Distretto, dei Servizi TSMREE e CSM – Centro Salute Mentale -, dei sindacati, della Consulta Handicap e degli organismi del terzo settore.

La proposta emersa dal tavolo è stata quella di:

realizzare un servizio di accompagno scolastico per ragazzi disabili lievi, organizzati in piccoli gruppi con l’assistenza di un unico operatore, con l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.

FAMIGLIE E MINORI

Il tavolo si è riunito per ben nove volte, subito dopo il Forum cittadino tenutosi l’8 novembre 2010, ed ha visto la partecipazione del referente del tavolo, di un nutrito numero di operatori del Servizio Sociale Municipale Area Minori Territorio, Area Minori AA.GG., Area Adulti, di operatori della AUSL Roma B-III Distretto del Dipartimento delle Fragilità, il Servizio TSMREE, il Consultorio Familiare e il PAD, di operatori dell’USSM – Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni – Dipartimento Giustizia Minorile, degli

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operatori della scuole, di operatori del 6° CTP – Centro Territoriale Permanente -e degli operatori degli organismi del terzo settore.

Il tema centrale discusso in questo tavolo è stato quello della dispersione scolastica.

Gli operatori hanno proposto di aderire al progetto “La Scuola della Seconda Opportunità” finanziato dall’Ente Provincia e già avviato in altri Municipi del quadrante AUSL Roma B.

Inoltre, è stato suggerito il collegamento operativo con il progetto SILIL ed il progetto EDA – Educazione degli Adulti, al fine di offrire ai giovani in difficoltà l’opportunità di conseguire la licenza media.

PERSONE ANZIANE

Il tavolo si è riunito tre volte, dal 14 dicembre 2010, e vi hanno preso parte il referente del tavolo, gli operatori del Servizio Sociale Area Anziani, dell’Area Adulti, gli operatori della AUSL Roma B del Servizio CAD – Centro Assistenza Domiciliare, del Consultorio Familiare, quelli del Policlinico Casilino, dei sindacati e degli organismi del terzo settore.

Nel corso dei lavori è stato presentato un progetto, avente l’obiettivo di prevenire l’istituzionalizzazione delle persone anziane, che si articolerà in diversi fasi:

1. mappatura di tutti gli anziani di età superiore ai 75 anni; 2. individuazione delle risorse umane e finanziarie; 3. istituzione di centrali operative dislocate sul territorio.

Inoltre, in questo tavolo, è stato anche proposto:

· il progetto “Anziano informa anziano” per l’espletamento di pratiche burocratiche e/o l’accompagno presso gli uffici territoriali e

· il progetto “L’Ambulatorio Sociale”.

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ORGANIZZAZIONE DEI TAVOLI TEMATICI PERMANENTI

Ogni tavolo esprime dal proprio interno un referente con il compito di

facilitare i lavori.

Ai lavori dei tavoli partecipano almeno un componente dell’Ufficio di Piano

del Municipio ed un Referente di Area per l’Integrazione Socio-Sanitaria

della AUSL.

L’insieme dei referenti municipali dei tavoli costituisce la commissione

permanente di coordinamento alla quale partecipa anche il Responsabile

dell’Ufficio di Piano del Municipio VIII ed il Coordinatore per l’Integrazione

Socio-Sanitaria della AUSL Roma B. La commissione è supportata dalla

struttura organizzativa dell’Ufficio di Piano. Tale commissione intende

avvalersi del supporto tecnico del Dipartimento XIV Promozione dei Servizi

Sociali e della Salute – Ufficio Azioni di Sistema – attraverso momenti di

consulenza e di confronto.

La commissione permanente di coordinamento ha il compito di raccogliere

le ipotesi di lavoro e i materiali prodotti dai tavoli tematici e di rielaborarli in

forma di proposte progettuali, sostenute da una puntuale analisi dei dati

sociali e da previsioni sulla loro sostenibilità economica. Inoltre, dovrà

predisporre un sistema efficiente di analisi e monitoraggio del territorio,

rappresentando in tal modo un osservatorio d’area capace di effettuare la

lettura del territorio e di dare voce alle esigenze e alle aspettative dei

cittadini del Municipio VIII Roma delle Torri. La commissione permanente di

coordinamento è una struttura integrata e allargata di partecipazione in

costante relazione/confronto con le strutture municipali di governo e di

programmazione dei servizi sociosanitari territoriali.

In occasione della Conferenza di Zona del Municipio VIII nel giugno 2010

è stato consegnato il Regolamento di questo nuovo organismo approvato

dal Consiglio Municipale del 26 gennaio 2009 che, tra altro, all’art.9 prevede

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l’iscrizione ad apposito registro di tutti gli organismi non istituzionali

presenti sul territorio municipale, con lo scopo di censire le realtà presenti,

attraverso una scheda di iscrizione a cura dell’Ufficio di Piano.

Nella successiva seduta, in data 28/10/10, il Dirigente U.O.S.E.C.S. ha

presentato e illustrato una lettura aggiornata sulla situazione della

popolazione residente nel territorio dell’VIII Municipio e delle problematiche

emergenti. Nel contempo sono state date delle indicazioni per la ripresa dei

lavori dei tavoli tematici, ampliati a cinque come già detto in precedenza.

Nel mese di giugno 2011 è stata indetta una Conferenza di Zona in cui

ogni tavolo tematico ha svolto un rendiconto dell’attività svolta fornendo le

prime indicazioni.

Il Municipio VIII Roma delle Torri, alla luce dei molteplici bisogni emersi,

pur dovendo garantire servizi prioritari ed essenziali, ha ritenuto di dover

accogliere le priorità emerse attraverso linee progettuali che saranno

riproposte nelle singole aree tematiche di questo documento,

indipendentemente dalla disponibilità delle risorse finanziarie.

Per sintetizzare la struttura organizzativa finora descritta può essere utile lo schema di seguito riportato.

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CAPITOLO 1

CONTESTO TERRITORIALE E PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO DEL TERRITORIO

E DELLA COMUNITÀ LOCALE

Negli Ultimi 150 anni la popolazione italiana è passata dai 26 milioni agli oltre 60 milioni di abitanti e circa il 67% degli abitanti italiani vive nelle ed intorno alle grandi città italiane. L´Italia, una volta paese di emigrazione, è la meta per molti profughi che vengono dall´Africa o dai paesi ex-sovietici, tenendo in considerazione la migrazione proveniente dai paesi neo-comunitari. La popolazione straniera rappresenta ormai il 7,1% della popolazione totale.

La legge 42/09 (Delega al Governo in materia di federalismo fiscale) ha introdotto un nuovo ordinamento per Roma Capitale (art. 24). Tale normativa, attualmente in fase di attuazione, determinerà conseguenze importanti nell'architettura e nel funzionamento del sistema locale dei

servizi sociali, in quanto dovrà ridefinire le competenze e le funzioni degli organi amministrativi di "Roma capitale" e dei Municipi.

Il Territorio Romano

Nel corso degli anni la popolazione di Roma Capitale si è trasformata sia a livello dimensionale che strutturale.

Il territorio romano ha una estensione di oltre 150 mila ettari con una popolazione residente di 2.882.250 abitanti al 31 dicembre

2010, di cui il 47,39% maschi ed il 52,61% femmine.

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La città è suddivisa attualmente in 19 Municipi, di cui solo due (3° e 17°) con una popolazione inferiore ai 100mila abitanti. Tre Municipi (4°, 8° e 13°) superano i 200mila residenti. Ogni municipio ha una propria entità amministrativa territoriale ed il mutamento socio-demografico è dovuto, in particolar modo, alla trasformazione avvenuta in questi ultimi anni della struttura familiare.

Il Comune di Roma presenta tre tipologie di suddivisione territoriale: una amministrativa, una urbanistica ed una storica. La suddivisione amministrativa è rappresentata dalle Circoscrizioni, istituite con i limiti attuali nel maggio del 1972, divenute Municipi con deliberazione di C.C. n.22 del 19 gennaio 2001.

Attualmente sono 19, rispetto alle 20 originali, poiché ad aprile del 1992, la Circoscrizione XIV si è staccata dal territorio del Comune di Roma costituendo il Comune di Fiumicino.

Al loro interno i 19 Municipi sono stati suddivisi in 155 Zone Urbanistiche. Istituite nel luglio del 1977 esse rappresentano zone omogenee dal punto di vista urbanistico. Sono caratterizzate da un codice numerico che rappresenta il Municipio di appartenenza e da una lettera che ne indica la porzione territoriale.

Nella tabella n.1 è rappresentato l’andamento della popolazione iscritta all’anagrafe sia dei Municipi che della città di Roma dall’anno 2006 all’anno 2010. Tali trasformazioni demografiche sono state, e saranno, molto significative per la città tenendo in considerazione il saldo migratorio.

Municipi 2006 2007 2008 2009 2010

1 122.611 124.968 126.703 129.861 131.881 2 122.912 123.261 122.785 122.971 123.094 3 54.241 54.084 53.361 53.059 52.584 4 197.256 199.399 199.771 202.281 203.395 5 178.660 179.635 178.587 179.240 178.599 6 124.846 124.401 123.373 123.529 122.961 7 120.958 121.464 121.993 122.448 123.402 8 205.532 214.396 224.672 236.581 243.922 9 127.155 127.324 126.630 126.713 126.690 10 179.298 180.813 181.929 183.983 184.197 11 134.796 136.588 135.852 135.717 135.420 12 164.761 169.150 171.650 174.586 175.925 13 200.114 209.820 216.515 221.546 226.084 15 148.473 150.233 150.876 152.258 152.700 16 140.460 141.503 142.011 142.622 142.983 17 71.751 71.277 70.459 70.068 69.615 18 133.831 135.038 135.100 137.437 137.633 19 177.418 180.557 181.645 182.641 184.911 20 142.616 145.571 147.697 155.240 157.625

n. l. 77.388 48.565 33.212 11.738 8.629

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 19 di 202

Roma 2.825.077 2.838.047 2.844.821 2.864.519 2.882.250

Tab. 1 Popolazione totale iscritta in anagrafe dal 2006 al 2010.

Dalla distribuzione della popolazione sul territorio romano, prendendo in considerazione i Municipi, si può notare come i Municipi presenti nel centro della città presentano un andamento verso il basso della popolazione. Ciò è diverso per i Municipi presenti esternamente al centro, in particolar modo per l’VIII Municipio che ha avuto il maggior rialzo della popolazione dal 2006 al 2010.

Nella Tabella seguente è raffigurata la popolazione, al 2010, presente nei Municipi romani per stato civile. Da questa tabella si può evincere come i coniugati ed i celibi/nubili rappresentano le quote più consistenti dei Municipi.

Stato civile - Maschi e Femmine Municipi Cel/Nub Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e

Totale

1 72.000 47.761 7.252 4.868 131.881 2 54.761 53.706 9.840 4.787 123.094 3 24.646 21.910 4.280 1.748 52.584 4 85.603 94.911 16.409 6.472 203.395 5 75.556 85.613 12.745 4.685 178.599 6 51.299 57.334 11.225 3.103 122.961 7 52.620 57.798 9.706 3.278 123.402 8 107.919 117.074 13.500 5.429 243.922 9 54.780 56.136 11.457 4.317 126.690 10 75.646 89.241 14.063 5.247 184.197 11 57.354 61.854 11.644 4.568 135.420 12 75.132 84.931 10.557 5.305 175.925 13 96.572 108.437 13.529 7.546 226.084 15 64.608 71.914 11.529 4.649 152.700 16 61.644 64.877 11.640 4.822 142.983 17 31.093 29.803 5.856 2.863 69.615 18 61.186 62.552 9.910 3.985 137.633 19 79.709 86.475 13.310 5.417 184.911 20 69.746 72.785 9.649 5.445 157.625

n. l. 4.638 3.177 461 353 8.629 Roma 1.256.512 1.328.289 208.562 88.887 2.882.250

Popolazione maschile e femminile iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2010 per municipio, stato civile

IL TERRITORIO DEL MUNICIPIO VIII “ROMA DELLE TORRI”

Il Municipio VIII “Roma delle Torri”, coincidente con il III Distretto Sanitario della AUSL ROMA B, si estende su una superficie di Ha 113.355,46 con una popolazione residente al 31/12/2010 di 243.922, confrontabile con importanti città quali Venezia (271mila) e Verona (264mila). Per quanto riguarda il rapporto della popolazione complessiva rispetto al totale della popolazione residente nel comune di Roma, si evince come il municipio VIII rappresenti l’ 8,4% del totale e la densità della popolazione sul territorio è di 21,5 ab/ha.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 20 di 202

Il verde pubblico si estende su un superficie di 523.850 mq., suddiviso in parte in verde attrezzato di quartiere per 272.850 mq e in parte in grandi parchi urbani per mq. 251.000.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 21 di 202

MAPPA DEL MUNICIPIO

Confini del Municipio

Circonvallazione orientale - Autostrada Roma-L’aquila - Fiume Aniene - Ponte del Cavaliere - Confine con i comuni di Guidonia Montecelio, Tivoli, S. Gregorio Da Sassola, Poli, Castel S. Pietro Romano, Palestrina, Gallicano nel Lazio, Zagarolo, Montecompatri (1° Tratto), Colonna (1° Tratto), Montecompatri (2° Tratto), Montecompatri (3° Tratto), Monteporzio Catone e Frascati - Autostrada Roma-Napoli -

Attraversamento G.R.A. - Raccordo Urbano Autostrada Roma-Napoli - Viale Palmiro Togliatti - Via Casilina - Fosso della Cunola - Via di Casa Calda - Via dei Ruderi di Casa Calda - linea d’aria tra via dei ruderi di casa calda e la Circonvallazione Orientale.

ZONE URBANISTICHE DEL MUNICIPIO

La popolazione è suddivisa sul territorio in 8 zone urbanistiche, come rappresentate nella tabella seguente:

Zona

Urbanistica Denominazione Popolazione

08A Torrespaccata 18,496

08B Torre Maura 20,662

08C Giardinetti – Tor

Vergata 20,020

08D Acqua Vergine 6,241

08E Lunghezza 27,886

08F Torre Angela 88,262

08G Borghesiana 47,639

08H San Vittorino 12,643

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 22 di 202

È da precisare che nelle zone urbanistiche c’è una determinata popolazione che non è stata collocata in nessuna zona urbanistica, n. l. = 2073 abitanti.

Le zone urbanistiche si estendono ad est di Roma, per lo più oltre il Grande Raccordo Anulare, comprendendo zone periferiche e, in molti casi, agricole, tanto da presentare al loro interno importanti differenze di tipo urbanistico e socio-demografico.

Sul territorio si alternano numerose borgate ormai stabilizzate, tra cui Tor Bella Monaca, Torre Angela, Torre Gaia, Finocchio, con zone nelle quali è già in atto uno sviluppo urbanistico che si evolverà in particolare sui quartieri di Castelverde/ Villaggio Prenestino, Ponte di Nona, Lunghezza, Borghesiana-Pantano.

IL PROFILO STORICO E SOCIO-ECONOMICO1

Il Municipio Roma delle Torri nella sua complessità di popolazione e di territorio rappresenta una vera e complessa sfida per l’Amministrazione.

Il territorio ha visto un grande sviluppo urbanistico, universitario, scientifico, tecnologico, del terziario, culturale, paesaggistico, nonché è oggetto di interessanti ricerche archeologiche tali da farlo diventare un polo europeo del settore, con il richiamo di numerosi ricercatori, studenti e studiosi a livello italiano e internazionale. I recenti insediamenti edilizi hanno comunque stravolto il passato panorama che oggi, in vaste zone, risulta completamente modificato quando non compromesso.

In effetti questo territorio ha presentato le caratteristiche agro-pastorali tipiche dell’Agro romano fino agli anni ’60 (nel 1951 i residenti dell’VIII Municipio erano soltanto 20.139), quando è iniziata una incontrollata espansione urbanistica, fortemente segnata dall’abusivismo edilizio, che ha stravolto, ed in molti casi compromesso, il paesaggio e l’assetto territoriale. Questo ha comportato, inoltre, dei fattori specifici di disagio sociale, come la carenza di spazi verdi e di luoghi di aggregazione.

In effetti i cittadini residenti nel Municipio VIII sono quelli meno soddisfatti della propria zona di abitazione (Ufficio Statistico, Vivere a Roma.

1 Alcuni dati sono stati tratti dalla pubblicazione del Dipartimento Attività Economico-

Produttive, Formazione-Lavoro “Progetto EDA – Comitato Locale 3 Municipi VII e VIII – Analisi del contesto, rapporto domanda/offerta, priorità.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 23 di 202

Un’indagine sulla qualità della vita percepita dai cittadini, Comune di Roma, Roma, 2007, pp.71-72) e tra i fattori urbanistici che incidono negativamente sulla qualità della vita della popolazione si rilevano:

· la rapida ed esponenziale crescita demografica ed abitativa, non supportata da sufficienti strutture scolastiche e relativi servizi adeguati;

· la carenza di spazi verdi, di luoghi di aggregazione sociale, culturale e sportiva;

· l’estensione del territorio e la mancanza di collegamenti interni e con il centro della città.

Alla fine degli anni ’90, il Comune di Roma ha avviato un intervento di riqualificazione del territorio attraverso il programma URBAN, finanziato in parte dall’Unione Europea. Sono state, infatti, riqualificate aree verdi ed attrezzate alcune piazze. Tuttavia, dal punto di vista edilizio, l’abusivismo commerciale e urbanistico è ancora oggi un problema in gran parte irrisolto.

Importante è stata la realizzazione della TAV (Treno ad Alta Velocità), che ha consentito la messa in opera di stazioni per il treno urbano, avvicinando così una delle porzioni del territorio alla città nel suo complesso.

La realizzazione della linea C della metropolitana, in avanzato stato di realizzazione, avvicinerà ancor di più il territorio del Municipio al centro di Roma e darà maggior pregio e centralità ai propri quartieri, avvalorandone i pregi e le caratteristiche.

L’intero territorio è ricco di siti archeologici: dalle numerose torri al Castello medioevale di Torrenova, alla villa romana di Tor Vergata, ai resti di insediamenti latini a Gabi, alle catacombe di San Zotico, ai resti delle vecchie vie Collatina e Labicana.

IL PROFILO DEMOGRAFICO2

Caratteristiche della popolazione residente

· Bassa densità abitativa con 21,5 abitanti per ettaro · Tasso di natalità superiore alla media cittadina · Più alto incremento annuo di crescita demografica · Più alto numero di famiglie con figli minori, insieme al municipio XIII · Primo posto per incidenza della popolazione 0-4 anni

2 I dati sono ricavati dal Piano Regolatore Sociale Roma Capitale – Commissioni di Piano

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 24 di 202

· Ultimo posto per incidenza della popolazione superiore ai 50 anni · Valore più basso dell’ indice di dipendenza economica con 43,5 3 · Più basso indice di vecchiaia pari a 94,5

Considerando l’incidenza delle classi da 0 a 4 anni e dai 50 anni in su rispetto al totale della popolazione del Municipio si ottengono alcune informazioni strutturali sui residenti. Queste particolari classi di età possono dare informazioni rispetto all’evoluzione dei bisogni della popolazione, attraverso la distribuzione territoriale dei molto giovani o dei molto anziani che soprattutto per il sistema locale di welfare costituiscono dei referenti specifici portatori di bisogni peculiari.

In un’ottica complessiva, spicca la situazione del nostro Municipio, che è al primo posto come già indicato, per incidenza della popolazione da 0 a 4 anni e all’ultimo posto per l’incidenza della popolazione da 50 a 64 e da 65 anni in su.

Si tratta dunque di un Municipio giovane, che tra l’altro è anche il primo per numerosità assoluta della popolazione.

Inoltre il Municipio VIII si caratterizza, purtroppo, anche per il degrado cosiddetto “precoce” di alcuni quartieri “modello”. Questo degrado, misurato sia a livello urbanistico attraverso l’abusivismo commerciale ed edilizio, sia a livello cittadino con un aumento esponenziale delle famiglie multiproblematiche.

Gli elementi più critici che si segnalano sul territorio del municipio riguardano in particolare gli atti vandalici nelle scuole, l’evasione scolastica, l’istituzionalizzazione di minori, gli adulti indigenti, l’emergenza abitativa ed il precariato lavorativo.

3 L’indice di dipendenza economica è l’ indicatore di rilevanza economica e sociale che rapporta le persone economicamente non produttive, ossia anziani e giovanissimi (popolazione di età inferiore a 15 anni e superiore ai 64 anni), alle persone in grado di sostenerle con la loro attività (popolazione di età compresa tra 15 e 64 anni).

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 25 di 202

POPOLAZIONE ISCRITTA IN ANAGRAFE AL 31 DICEMBRE 2010

Dalla Tabella seguente si può evincere come i residenti totali del Municipio VIII rappresentano l’8,4% del totale cittadino residenti nel Comune di Roma e quindi ne consegue essere il Municipio più popoloso di Roma.

Popolazione maschile e femminile iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2010 per stato civile.

Stato civile - maschi e femmine Cel/Nub Coniugati/e Vedovi/e Divorziati/e

Totale

M. VIII 107.919 117.074 13.500 5.429 243.922 Roma 1.256.512 1.328.289 208.562 88.887 2.882.250 Popolazione maschile e femminile iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2010 per stato civile.

Una nota di riguardo è per le residenze fittizie (il 2% dei residenti) che il Municipio VIII ha rilasciato negli anni ai soli fini anagrafici. Le residenze fittizie vengono autorizzate direttamente dal Municipio con l’indirizzo convenzionale “Via Modesta Valenti, 81”, posizione anagrafica istituita per le persone senza fissa dimora presenti abitualmente sul territorio municipale e prive di domicilio (deliberazione n°84 del 26 febbraio 2002). In alternativa lo stesso servizio è offerto, dal 1995, dall’Associazione “Camminare Insieme”, con sede in Via Giggi Pizzirani, 25.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 26 di 202

Popolazione iscritta in anagrafe alle Residenze Fittizie nel Municipio VIII al 31 dicembre 2010.

Residenze Fittizie Via Giggi Pizzirani, 25 5.391

Via Modesta Valenti, 81 46

Totale Residenze Fittizie 5.437 2%

Totale Municipio VIII 243.922 Tabella Popolazione iscritta in anagrafe alle Residenze Fittizie nel Municipio VIII al 31 dicembre 2010.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 27 di 202

LA POPOLAZIONE STRANIERA

I cittadini stranieri residenti sono 37.767, pari al 15% della popolazione residente totale del Municipio VIII e a circa il 11% dell’intera popolazione

straniera del comune di Roma (vedi Tabella seguente).

Popolazione straniera iscritta in anagrafe a Roma e Municipio VIII al 31 dicembre 2010.

Popolazione Straniera iscritta in anagrafe al 31 dicembre 2010 Residenti Municipio VIII 243.922 Stranieri Municipio VIII 37.767 15% Totale stranieri Roma 345.747 11%

Popolazione straniera iscritta in anagrafe a Roma e Municipio VIII al 31 dicembre 2010.

La rapida crescita, in pochi anni, della presenza di migranti stranieri è stata accompagnata da incomprensioni, conflitti, forti problemi interraziali e problematiche relative all’integrazione sociale e culturale, soprattutto, tra le fasce giovanili. Parte di questa popolazione vive spesso in situazioni di precarietà e di irregolarità, in alloggi poco dignitosi e sovraffollati; i nuclei frequentemente non hanno legami familiari di riferimento su cui poter contare sia dal punto di vista psicologico che sociologico. Inoltre spesso, i

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 28 di 202

nuclei familiari sono divisi tra l’Italia e il paese d’origine. Più della metà della popolazione straniera vive nei quartieri di Torre Angela, Giardinetti, Tor Vergata, Lunghezza, Borghesiana-Finocchio.

La comunità straniera che vive nel territorio dell’VIII Municipio è composta di varie nazionalità provenienti dall’Unione Europea “Comunitaria”, in massima parte originari dall’est Europa (circa 15.000), in particolare dalla Romania. Inoltre sono presenti persone provenienti da paesi asiatici (Cina, Bangladesh, Filippine, Giappone, India), africani (dall’Egitto al Sudafrica, dall’Etiopia al Senegal), latino-americani (dal Messico all’Argentina, dal Brasile al Cile), nonché di persone provenienti da paesi europei non comunitari (Moldavi, Russi, Ucraini, Bosniaci, Kossovari, Serbi, Croati, Montenegrini, Macedoni). Tra la popolazione straniera residente nel nostro Municipio c’è una forte presenza di nomadi insediati nel campo attrezzato di Via di Salone 323 situato nella zona urbanistica 08E, il cui numero di residenti al 31/10/2011 è di 436, mentre, di fatto la popolazione autorizzata a vivere nel campo è di 897 (dato fornito dalla cooperativa Ermes all’inizio del 2011), pur non escludendo la possibilità di permanenza di persone non autorizzate

ISTRUZIONE, FORMAZIONE E DISOCCUPAZIONE 4

Il Municipio VIII ha una percentuale di diplomati del 25,7% decisamente inferiore a quella cittadina che è del 34%. Il numero dei laureati è del 3% rispetto ad una media cittadina corrispondente al 14,9%. La percentuale di abbandono scolastico è del 15% rispetto al 9% della città nel suo complesso. Rispetto al numero di minori e giovani, che costituiscono la popolazione in età scolare, non c’è un’offerta di istruzione e formazione corrispondente. I ragazzi in età compresa tra i 15 ed i 19 anni (8,5% del dato cittadino), infatti, possono scegliere sul proprio territorio solo tra 4 scuole secondarie di II grado (contro ad esempio le 19 del I Municipio). Questa situazione costringe ad un pendolarismo faticosissimo che i ragazzi in età scolare sono costretti ad affrontare già all’età di 14 anni.

Nel Municipio VIII sono inoltre presenti comunità rom e sinti, con bassissima scolarità e tassi di dispersione scolastica e abbandoni molto elevati.

4 Alcuni dati sono stati tratti dalla pubblicazione del Dipartimento Attività Economico-Produttive, Formazione-Lavoro “Progetto EDA – Comitato Locale 3 Municipi VII e VIII – Analisi del contesto, rapporto domanda/offerta, priorità.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 29 di 202

Il confronto del tasso di disoccupazione con il livello di istruzione raggiunto dalla popolazione rivela che i Municipi con un livello di istruzione medio-basso presentano i tassi di disoccupazione più elevati. Si evidenzia che il Municipio VIII registra il tasso di scolarità più basso cui corrisponde il tasso di disoccupazione più elevato della città (Censimento ISTAT del 2001).

Secondo i più recenti dati della Camera del lavoro di Roma, il tasso di disoccupazione nel Municipio VIII si attesta tra il 21% ed il 28,4%, mentre per le donne raggiunge il 36,8%. Il contesto socio-economico è poco sviluppato, offre scarse opportunità di accesso al mondo del lavoro ed una fascia consistente di popolazione presenta bassa scolarizzazione ed assenza di qualifica, condizione che limita fortemente l’inserimento sociale e professionale.

ORGANIZZAZIONE DEL MUNICIPIO

La gestione finanziaria, tecnica e amministrativa delle risorse economiche, professionali e strumentali spetta ai Dirigenti.

Il Direttore ed i Dirigenti attuano i principi di indirizzo e controllo dettati dagli organi di governo del Municipio, che è suddiviso in 3 Unità Organizzative: Unità Organizzativa Amministrativa (U.O.A.), Unità Organizzativa Tecnica (U.O.T.), Unità Organizzativa Sociale Educativa Culturale e Sportiva (U.O.S.E.C.S.).

Il Direttore, con la collaborazione degli Uffici di Staff, sovrintende al funzionamento del Municipio.

La responsabilità degli Uffici della U.O.S.E.C.S. spetta ad un Dirigente. L’unità organizzativa si occupa dei servizi relativi agli asili nido, alle scuole dell’infanzia, alla refezione e trasporto scolastico, ai servizi sociali ed alle attività culturali e sportive del territorio.

L’U.O.S.E.C.S. si suddivide in tre aree, ognuna con un responsabile con incarico di Posizione Organizzativa:

· Area Tecnica dei Servizi Sociali · Area Amministrativa dei Servizi Sociali. · Area Educativo - Culturale - Sportiva.

L’assetto organizzativo ed operativo/funzionale del Servizio Sociale si articola in 5 aree di intervento:

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· Area Accoglienza · Area Minori e Genitorialità · Area Adulti · Area Anziani · Area Disabilità

Per ogni Area c’è un Referente per la P.O. Tecnica. Alle aree afferiscono i servizi erogati, per ognuno dei quali c’è un Responsabile tecnico, con compiti di coordinamento e di collegamento con la parte amministrativa, ed un Referente per la P.O. Amministrativa. A sua volta l’area Amministrativa è articolata in servizi e interventi di Assistenza Economica, Assistenza Domiciliare e Assistenza Residenziale.

Per tutto quanto non specificato si rinvia alla Determinazione Dirigenziale n. 293 del 25 febbraio 2008.

In data 25 maggio 2006 il Municipio ha sottoscritto un Atto d’Intesa con l’AUSL Roma B ed avviato un processo istituzionale di integrazione socio-sanitaria, ulteriormente rafforzato dal successivo Accordo di Programma del 20 febbraio 2008.

L’organizzazione che le due Istituzioni si sono date è costituita da tre livelli di intervento:

1. Rete di Area vasta, composta da un Comitato di Coordinamento con responsabilità decisionale

2. Rete territoriale, composta dai Direttori di Distretto, Responsabili UOC della AUSL, Posizioni Organizzative UOSECS del Municipio, con responsabilità sui processi e di coordinamento dei diversi soggetti coinvolti

3. Rete gestionale, composta da responsabili UOSECS e referenti dei Municipi, con compiti di attuazione operativa e di rilevazione dati

Attualmente le attività per la realizzazione del Punto Unico di Accesso, sportello integrato socio-sanitario, sono state avviate e si stanno approntando protocolli relativi a tre procedure integrate: Gruppo Integrato di Lavoro sui minori soggetti a procedimenti dell’Autorità Giudiziaria; S.A.I.S.H. servizio di assistenza domiciliare per i cittadini diversamente abili; R.S.A. Residenze Sanitarie Assistite per la popolazione anziana.

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CAPITOLO 2

IL CAPITALE SOCIALE E LE RISORSE DEL MUNICIPIO

LE RISORSE SOCIALI “DEL” E “NEL” MUNICIPIO

Il complesso sistema dei servizi e degli interventi socio-sanitari rivolti ai cittadini del municipio VIII Roma delle Torri, riportati in questo paragrafo, sono il frutto di una ricognizione dell’offerta e/o di iniziative attive sul territorio promossa dalla società civile e dalle istituzioni pubbliche. Nelle pagine seguenti vengono descritti e inseriti in tabella tutti i servizi e gli interventi sociali di base erogati dal municipio VIII nonché il quadro delle risorse presenti nel territorio, anche se quest’ultimo non è esaustivo.

Questo lavoro sarà aggiornato e arricchito con altre informazioni, in particolare con i servizi erogati da organismi del terzo settore, dalle realtà del volontariato, da comunità religiose, da imprese e sindacati, da cittadini singoli o associati, anche in modo informale. Tali informazioni saranno inserite in una banca dati per permetterne una diffusione tra la cittadinanza.

AREA ACCOGLIENZA

L’Accoglienza è un processo dinamico di importanza cruciale nell’ambito dei servizi alla persona.

E’ un osservatorio privilegiato della domanda individuale, dei segnali provenienti dal territorio e dei feedback sull’immagine pubblica del servizio.

La lettura di queste informazioni sarà una base per la programmazione e la progettazione di offerte di servizi, per la definizione di priorità, per l’interconnessione con altri comparti del sistema dei servizi (Integrazione Socio-Sanitaria) e per la revisione ed il miglioramento delle prassi operative e dell’organizzazione.

Essa rappresenta il punto di incontro con il cittadino utente ed è finalizzata ad orientare ed indirizzare la persona verso i servizi territoriali per il soddisfacimento delle proprie necessità e, dove è possibile, offre un primo livello di intervento.

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Obiettivo del Servizio di Accoglienza è implementare la funzione di revisione e miglioramento delle prassi operative e dell’organizzazione.

ATTIVITA’ CHE AFFERISCONO AL SEGRETARIATO

Le attività vengono svolte sia dal settore tecnico che da quello amministrativo secondo le rispettive competenze.

· Accoglienza dei cittadini che si rivolgono al Servizio Sociale e decodifica della domanda;

· Ricezione domande per servizi (Saisa, Centri Diurni Anziani Fragili, Saish, Contrassegni per Disabili, Assistenza economica madri nubili, ecc.);

· Autorizzazione Mense Caritas e Centri di Prima Accoglienza per le persone Senza Fissa Dimora;

· Iscrizione alla posizione anagrafica “Via Modesta Valenti”; · Porte Sociali; · Presa in carico di Primo Livello; · Gestione appuntamenti con gli assistenti sociali (solo per i nuovi utenti); · Registrazione informatica degli accessi anche a fini statistici e creazione

di una banca dati delle risorse.

AREA MINORI

Nell’ambito dell’Area Minori vengono gestite le prestazioni e i servizi rivolti ai minorenni e alle loro famiglie. Inoltre si svolge il lavoro professionale su incarico della Magistratura Minorile, in integrazione socio-sanitaria.

L’Assistente Sociale svolge l’indagine socio-ambientale finalizzata all’analisi del bisogno e/o del disagio e, in collaborazione con il minore (dove è possibile) e con la sua famiglia, elabora il progetto di intervento attivando le prestazioni ed i servizi necessari a sostenere le difficoltà dell’utenza, coinvolgendo anche i servizi della AUSL.

L’attività amministrativa attiene all’istruttoria degli atti, anche complessi, fino alla predisposizione di provvedimenti finali, nonché alla gestione contabile degli stanziamenti assegnati, relativi alla erogazione di tutti i servizi compresi nell’area.

Attiene, altresì, alla registrazione dei dati ed alla gestione degli archivi di settore, sia cartacei che informatici, nonché alla rilevazione statistica mensile per le verifiche amministrativo-contabili.

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Negli interventi e nei progetti rivolti ai minori e alle famiglie in difficoltà si possono individuare i seguenti obiettivi generali:

· contrasto della povertà, integrazione sociale; · sostegno alla genitorialità, prevenzione e contrasto dell’abuso; · sostegno al successo formativo e scolastico, socializzazione; · prevenzione delle dipendenze e della devianza minorile; · educazione alla legalità, promozione della partecipazione e della

consapevolezza di sé.

SERVIZI

· Assistenza economica (Del. 154/97, figli di madri nubili, ex ENAOLI); · S.I.S.M.I.F. · Accoglienza in casa famiglia · Affidamento familiare · Adozione e affidamento preadottivo; · Interventi professionali su incarico della Magistratura Minorile.

AREA ADULTI

Nell’ambito dell’Area Adulti vengono gestite le prestazioni e i servizi rivolti alla fascia di età compresa tra i 18 e i 60/65 anni, si effettua consulenza e sostegno sociale a singoli e/o nuclei familiari.

L’Assistente Sociale svolge l’indagine socio-ambientale finalizzata all’analisi del bisogno e alla verifica della disponibilità del soggetto ad attivarsi all’interno di un progetto di aiuto; elabora un programma globale d’intervento in accordo con l’utente e, qualora fosse necessario, in collaborazione ed integrazione col servizio competente della AUSL.

L’attività amministrativa attiene all’istruttoria degli atti, anche complessi, fino alla predisposizione di provvedimenti finali, nonché alla gestione contabile degli stanziamenti assegnati, relativi alla erogazione di tutti i servizi compresi nell’area.

Attiene, altresì, alla registrazione dei dati ed alla gestione degli archivi di settore, sia cartacei che informatici, nonché alla rilevazione statistica mensile per le verifiche amministrativo-contabili.

Negli interventi e nei progetti rivolti agli adulti in difficoltà si possono individuare i seguenti obiettivi generali:

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· contrasto della povertà, inclusione, accompagnamento sociale per persone in grave difficoltà;

· miglioramento della qualità della vita e dell’autonomia dell’individuo e dei nuclei familiari anche in situazioni patologiche, attraverso attività integrate di sostegno e affiancamento;

· promozione dell’inserimento nel mondo del lavoro delle fasce deboli anche attraverso lo sviluppo di opportunità formative e orientative specifiche;

· prevenzione dalle dipendenze e dai rischi di esclusione; · integrazione sociale della popolazione immigrata; · sostegno al successo formativo e scolastico dei giovani; · promozione della partecipazione e dell’accesso alle risorse, ai diritti, ai

beni e ai servizi.

SERVIZI

· Interventi a carattere socio-educativo; · Interventi per la promozione della formazione permanente adulti (EDA); · Interventi per facilitare l’inserimento lavorativo (SILIL); · Assistenza economica (Del. 154/97 – Del. 278/93); · Assistenza alloggiativa (Del. 163/98).

AREA ANZIANI

Nell’ambito dell’Area Anziani vengono gestite le prestazioni e i servizi rivolti alle persone che hanno superato i 60 anni di età per le donne, i 65 anni di età per gli uomini. L’età si abbassa di cinque anni se riconosciuti invalidi civili al 100 %.

L’Assistente Sociale svolge l’indagine socio-ambientale finalizzata all’analisi del bisogno e alla verifica della disponibilità del soggetto ad attivarsi all’interno di un progetto di aiuto; elabora un programma globale d’intervento in accordo con l’utente e, qualora fosse necessario, in collaborazione ed integrazione col servizio competente della AUSL.

L’attività amministrativa attiene all’istruttoria degli atti, anche complessi, fino alla predisposizione di provvedimenti finali, nonché alla gestione contabile degli stanziamenti assegnati, relativi alla erogazione di tutti i servizi compresi nell’area.

Attiene, altresì, alla registrazione dei dati ed alla gestione degli archivi di settore, sia cartacei che informatici, nonché alla rilevazione statistica mensile per le verifiche amministrativo-contabili.

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Negli interventi e nei progetti rivolti alle persone anziane in difficoltà si possono individuare i seguenti obiettivi generali:

· migliorare la qualità della vita dell’anziano; · favorire la permanenza dell’anziano presso il proprio domicilio, evitando

l’istituzionalizzazione; · garantire le risposte più appropriate e flessibili rispetto alle esigenze

dell’anziano e della famiglia; · potenziare il servizio di Assistenza Domiciliare e Centri Diurni; · promuovere la socializzazione e le relazioni interpersonali tra anziani e

tra anziani e cittadini di altre fasce di età esistenti sul territorio; · promuovere azioni volte ad ottimizzare le risorse territoriali.

SERVIZI

· Servizi di assistenza domiciliare (SAISA); · Integrazione rette case di riposo; · Centri Diurni Anziani Fragili (Belleville e La Fata Carabina); · Centro Diurno Alzheimer “Hansel e Gretel”; · Valutazione per l’integrazione retta RSA; · Dimissioni Protette (rivolte a tutti i cittadini di qualsiasi fascia d’età); · Interventi economici; · Soggiorni anziani/Punti Blu ; · Centri Sociali Anziani; · Prestazioni Riabilitative; · Progetto Pronto Sì; · Progetto “Miglioramento dell’autosufficienza e recupero psico-fisico della

persona anziana”; · Servizio di trasporto a chiamata dedicato ad utenti anziani e disabili del

Municipio VIII.

AREA DISABILI

Nell’ambito dell’Area Disabili vengono gestite le prestazioni e i servizi rivolti alle persone disabili, sia minori che adulte, in integrazione con i servizi della AUSL Roma B III Distretto.

L’Assistente Sociale effettua la presa in carico dei soggetti disabili e, unitamente al competente servizio della AUSL, elabora il Piano Individuale di Intervento, mantiene i rapporti con le cooperative enti gestori dell’assistenza, effettua il monitoraggio e la verifica dei Piani Individuali.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 36 di 202

L’attività amministrativa attiene all’istruttoria degli atti, anche complessi, fino alla predisposizione di provvedimenti finali, nonché alla gestione contabile degli stanziamenti assegnati, relativi alla erogazione di tutti i servizi compresi nell’area.

Attiene, altresì, alla registrazione dei dati ed alla gestione degli archivi di settore, sia cartacei che informatici, nonché alla rilevazione statistica mensile per le verifiche amministrativo-contabili.

Negli interventi e nei progetti rivolti alle persone disabili si possono individuare i seguenti obiettivi generali:

· favorire la socializzazione e l’integrazione sociale; · favorire l’autonomia; · sostenere ed alleviare le famiglie; · favorire l’integrazione scolastica.

SERVIZI

· Assistenza Domiciliare (SAISH); · Centri Diurni; · Assistenza domiciliare indiretta (SAVI); · Assistenza ai minori nella scuola (AEC).

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Adulti con disabilità - Casa famiglia - Pubblico

Denominazione indirizzo Casa Franchetti Via Baldassarre Aloisi 32 Il kanguro Via dell' Archeologia 7 La Rupicola Via delle Rupicole s.n.c. Il Tulipano Via dei Colombi 190 Il melograno Via degli Albatri 26

Adulti con disabilità - Centro Diurno - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro diurno per adulti con disabilità Club socializzanti Via delle Alzavole 63 Centro diurno per adulti con disabilità Spazio aperto Via G. Castano 39 Centro polifunzionale per disabili adulti Via Achemenide 28

Anziani - Casa di Riposo - Privato

Denominazione indirizzo Golden Heart Via Santa Domenica

Vittoria 15 Magnolia Via Monteprandone

s.n.c. Santo Saverio Via di Torre Gaia 22

Anziani - Centro Sociale - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro sociale anziani San Vittorino Via di San Vittorino 305 Centro sociale anziani Aristide Staroccia Via Avella 31 Centro sociale anziani Giardinetti Via Carlo Santarelli 520 Centro sociale anziani Giovanni XXIII Via di Torrenova 60/A Centro sociale anziani Pierino Emili Via Massa Silani 7 Centro sociale anziani Corcolle Via Frontone 239 Centro sociale anziani Villaggio Breda Via Grotte Celoni s.n.c. -

ang. Via Tosi Centro sociale anziani Torrespaccata Via di Torrespaccata 157 Centro sociale anziani Torrenova Tor Vergata Via Tenuta di Torrenova 124 Centro sociale anziani Borghesiana Via Lentini s.n.c. Centro sociale anziani Torre Maura Via delle Canapiglie 136 Centro sociale anziani Nuova Ponte di Nona Via Guido Corbellini 37 Centro sociale anziani Ai Pini Via Amico Aspertini 520

Anziani - Centro Diurno Anziani Fragili - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro diurno anziani fragili La Fata Carabina Via S. Biagio Platani

231/233 Centro diurno anziani fragili Belleville Via Aufidio Namusa 130 Anziani - Comunità alloggio - Pubblico

Denominazione indirizzo Bruno Buozzi Via Torre Spaccata 157

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Anziani - Rette

Denominazione indirizzo Contributo rette strutture residenziali per anziani Viale Duilio Cambellotti, 11 Riduzione pagamento quota contributiva soggiorni anziani

Viale Duilio Cambellotti, 11

Esenzione pagamento quota contributiva centro diurno anziani fragili

Viale Duilio Cambellotti, 11

Esenzione pagamento quota contributiva assistenza domiciliare anziani

Viale Duilio Cambellotti, 11

Esenzione pagamento quota contributiva dimissioni protette (*)

Viale Duilio Cambellotti, 11

(*)Le Dimissioni Protette sono rivolte a tutte le fasce d’età

Donne in difficoltà - Comunità alloggio - Privato

Denominazione indirizzo Casa Regina della Pace Centro di Pronta Accoglienza per donne con figli minori

Via di Torre Angela Vecchia 20

Donne in difficoltà - Comunità di pronta accoglienza - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro antiviolenza Donatella Colasanti e Rosaria Lopez Via di Torre Spaccata 157 Famiglia, minori e giovani - Asilo Nido Comunali

Denominazione indirizzo Asilo Nido L'arcobaleno Via Panzera 23 Asilo Nido L'arca di Noè Via Rugantino 99 Asilo Nido I primi passi Via Millet snc Asilo Nido Collina Verde Via Capaci 37 Asilo Nido Cento colori Via Mitelli 8 Asilo Nido Il bruco Via Troina 15 Asilo Nido L' anatroccolo Via Acquaroni 53 Asilo Nido Bambi Via L. Rossini 1 Asilo Nido Baby briciola Via Pietro Belon 150 Asilo Nido L’Avventura di crescere Via Luciano Conti Asilo Nido Le Api Laboriose Via Luciano Conti Asilo Nido Oscar Romero Via Oscar A. Romero

Famiglia, minori e giovani - Asilo Nido – Privato Convenzionato

Denominazione indirizzo Asilo Nido Il Cesto dei Tesori Via Roccalumera 76-80 Asilo Nido La Banda dei Bassotti Via Sant'Elpidio a Mare 164 Asilo Nido Green Garden Via Siculiana 188 Asilo Nido Il bosco dei folletti Via G.M. Moretti 38 Asilo Nido I colori del mondo 1 Via Acerra 27-29 Asilo Nido Crescere Insieme 2 Via di Tor Bellamonaca 475 Asilo Nido Gli orsetti del cuore Via Aragona 69 Asilo Nido Il Bosco dei Folletti 2 Via Monopoli 18/20 Asilo Nido Camomilla Via Rocca di Cambio 14/16 Asilo Nido Archimede Via della Poiana 35

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Denominazione indirizzo Asilo Nido Gli orsetti del cuore 2 Via Roccafiorita 210 Asilo Nido I colori del mondo 3 Via Avola 119 Asilo Nido Crescere Insieme Via Malvagna 15 Asilo Nido I colori del mondo 2 Via Rocca d'Evandro 22 Micro Nido privato Giocareducando Via Siculiana 237 Asilo Nido Il Pinguino Via Giacomo Filippo Pisoni 2 Asilo Nido Campo dei Tulipani Via Osteria del Finocchio 157 Asilo Nido Dindolo Via Atlante 210-214 Asilo Nido Latte e Biscotti Via Oricola 157 Asilo Nido Il Piccolo Nido Via Briareo Asilo Nido La Cicala e la Formica Via Calabritto 14 Famiglia, minori e giovani - Asilo Nido - Privati

Denominazione indirizzo Asilo Nido Piccoli Talenti Via Casilina 2061 Asilo Nido Aziendale Il mondo dei bambini - Università Tor Vergata

Via Cambridge s.n.c.

Asilo Nido Madonna delle grazie Via Bovino 43 Asilo Nido Microlandia Via Angelo Marabini 10 Asilo Nido L'allegra compagnia dei bambini Via dell'Acqua Vergine 170 Asilo Nido Le Piccole Api Via Carlo Saraceni, 97 Asilo Nido Villa dei bambini” Via Casilina, 1794 Asilo Nido I Pulcini Via S. Fratello, 29/31 Asilo Nido Farmacap Via di Torrenova, 97 Asilo Nido Flauto Magico Via Mussomeli, 70 Famiglia, minori e giovani - Ludoteca/Laboratorio

Denominazione indirizzo Ludoteca La Tartaruga Sprint Via Licata 35 Ludoteca Gaia Via del Torraccio di

Torrenova 15 Ludoteca Baby Birba Via Bitti 132 Ludoteca Via Aldo Capitini 79 Ludoteca Spazio ludico Via Capaci 10 Ludoteca Country Baby Via Alenda 60 Ludoteca La Molla Magica Via del Fringuello 123 Ludoteca comunale Sottomarino giallo Via dell'Archeologia 2/A Famiglia, minori e giovani - Servizi socio-educativi per la prima infanzia* - Privato

Denominazione indirizzo Spazio Be.Bi. Aladino Via Montelparo 20 Spazio Be.Bi. Sottomarino Giallo Via dell'Archeologia 2 Spazio Be.Bi. Punto e Basta 1 Via Marineo 2 Spazio Be.Bi. Punto e Basta 2 Via Andria, 82 Spazio Be.Bi. Punto e Basta 3 Via Pestiianni, 9 Spazio Be.Bi. Il Nido della Cicogna Via Atteone 92/94 Spazio Be.Bi. Angeli e monelli Via E. Giglioli 135

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Denominazione indirizzo Spazio Be.Bi. La combriccola dei marmocchi Via Bisenti 20 Spazio Be.Bi. Topolinia Via Massa S. Giuliano, 309 * Gli spazi Be.Bi accolgono i bambini per un massimo di 5 ore giornaliere senza somministrazione del pasto. Famiglia, minori e giovani - Servizi socio-educativi per la prima infanzia** - Pubblico

Denominazione indirizzo Sezione Ponte Il grillo parlante Via A. Mitelli 8 Sezione Ponte Mondolandia Via della tenuta di Torrenova 134 ** La sezione Ponte è formata da quei bambini che hanno compiuto 24 mesi ed è collocata nella Scuola per l’Infanzia. Famiglia, minori e giovani - Sportello per la famiglia - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro per la famiglia Via Aldo Capitini 79 Immigrati - Struttura di prima accoglienza per immigrati extracomunitari - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro Domanico Via Domanico 65 Struttura di prima accoglienza per immigrati Via Raddusa 12 Struttura di prima accoglienza per uomini singoli Via Serra San Bruno 13 Struttura di prima accoglienza per nuclei familiari di categoria ordinaria - Rete S.P.R.A.R. (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati)

Via della Riserva Nuova, 219

Struttura di prima accoglienza per minori non accompagnati stranieri prossimi alla maggiore età

Via della Riserva Nuova, 219

Struttura di prima accoglienza Sant’Alessio per nuclei familiari

Via Sant’Alessio in Aspromonte ,111

Struttura San Benedetto per nuclei familiari Via Poseidone, 18 Struttura di prima accoglienza per singoli uomini Via di Passo Lombardo, 310 Migranti - Integrazione scolastica minori immigrati - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro Interculturale per minori (0/6 anni) Via Alimena 31 Centro di integrazione sociale e culturale per minori socialmente fragili (6/18 anni)

Via di Villarosa 5/11

Centro Interculturale per minori (0/6 anni) Via Esperide 136 Centro Interculturale per minori (0/6 anni) Via Artusi 42

Centro di prima accoglienza Madre/Bambino - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro di prima accoglienza madre/bambino Via S. Maria di Loreto 35

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 41 di 202

Minori e giovani - Comunità Educativa di Pronta Accoglienza - Privato

Denominazione indirizzo Virtus Ponte Mammolo Via dei Colombi 190 CPIM (Centro Pronto Intervento Minori) Via di Torre Spaccata 157 Riserva Nuova Via della Riserva Nuova 219

Minori e giovani - Gruppo Appartamento - Privato

Denominazione indirizzo Torre Gaia Via di Torre Gaia 6 Scuola di volo - Colombi Via dei Colombi 190 Mediterraneo (12-18/M) Via Anton Domenico Gabbiani 100 Comunità Sesamo (12-18/M) Via Coribanti 69 Felix (12-18/M) Via di Torrespaccata 157 Multiutenza - Altri servizi/interventi - Pubblico

Denominazione indirizzo Servizio “pasti a domicilio” Coop. SS.P.P. Mensa Sociale Zona Borghesiana Via Lentini, 74 Centro notturno di pronta accoglienza Nord/Est per tossicodipendenti

Via Giarre 113

Persone affette da patologie invalidanti - Assistenza e sostegno a persone affette da patologie invalidanti - Pubblico

Denominazione indirizzo Residenza temporanea di sollievo per anziani Via di Torre Spaccata 157 Persone affette da patologie invalidanti - Centro Diurno - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro diurno Alzheimer Hansel e Gretel c/o comunità alloggio Bruno Buozzi

Via di Torre Spaccata 157

Persone affette da patologie invalidanti - Rette

Denominazione indirizzo Esenzione pagamento quota contributiva centro diurno Alzheimer

Viale Duilio Cambellotti 11

Persone con problematiche psico-sociali - Centro Diurno - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro diurno di pronta accoglienza Est per tossicodipendenti

Via Giarre 113

Persone con problematiche psico-sociali - Comunità di Pronta Accoglienza - Pubblico

Denominazione indirizzo Centro di pronta accoglienza per persone senza fissa dimora per uomini e donne singoli

Via S. Maria di Loreto 35

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SERVIZI SANITARI DELLA AUSL Roma B III DISTRETTO

STP e ENI - Assistenza Stranieri Temporaneamente Presenti e Europei Non Iscritti

PRESTAZIONE INDIRIZZO Rilascio Codici STP ENI Ambulatorio medico

Policl. Casilino Via Capitini, 57 Via Tenuta di Torrenova,138

Medicina di base PRESTAZIONE INDIRIZZO

Rilascio di attestati di esenzione per patologie croniche e rare Autorizzazioni per prodotti dietetici e per prestazioni particolari dei Medici di Medicina Generale

Via Tenuta di Torrenova,138

CAD-Centro Assistenza Domiciliare

PRESTAZIONE INDIRIZZO Prestazioni sanitarie ed infermieristiche a domicilio Fisioterapia domiciliare Valutazioni per autorizzazione ricovero in Residenze Sanitarie Assistenziali/Lungodegenza Dimissioni protette Controlli e verifiche Assistenza Domiciliare Programmata Servizio Professionale Sociale

Via Tenuta di Torrenova,138

Assistenza Sanitaria indiretta

PRESTAZIONE INDIRIZZO Rimborso prestazioni Viale B. Rizzieri, 226

U.V.A.-Unità Valutativa Alzheimer

PRESTAZIONE INDIRIZZO Valutazione dello stato cognitivo propedeutica alla diagnosi e al trattamento delle demenze

Via Tenuta di Torrenova,138

Assistenza Farmaceutica Diretta

PRESTAZIONE INDIRIZZO Erogazione farmaci Alimenti e dispositivi medici per la Nutrizione Artificiale

Via di Torre Spaccata, 157

Medicina Legale

PRESTAZIONE INDIRIZZO Rilascio certificazione medico-legali Richiesta visita di controllo per malattia Rilascio certificazione per maternità anticipata Visita accertamento Invalidità Civile e L. 104/92 Servizio Polizia Mortuaria

Via Tenuta di Torrenova,138

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Assistenza Protesica

PRESTAZIONE INDIRIZZO Protesi Assorbenza e ventilazione

Viale Duilio Cambellotti, 11

DAR-Disabilità Adulti e Riabilitazione

PRESTAZIONE INDIRIZZO Verifica dei piani di trattamento riabilitativo Organizzazione dei soggiorni estivi in cofinanziamento con il Comune di Roma Valutazione socio-sanitaria e verifica interventi nelle scuole, nei centri diurni e nelle residenzialità per disabili Orientamento per Centro Formazione Professionale e tirocinii di lavoro

Viale Duilio Cambellotti, 11

TSMREE-Tutela Salute Mentale Riabilitativa in Età Evolutiva

PRESTAZIONE INDIRIZZO

Il servizio svolge attività di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, inserimento scolastico e sociale dei soggetti in età evolutiva (0-18) con disabilità, disturbi e patologie di tipo neurologico, neuropsicologico, psichiatrico e dello sviluppo, nonchè situazioni di disagio psico-sociale e relazionale

Viale Duilio Cambellotti, 11

Via di Torrenova, 20

Via Capitini,57

Via Alberto Riva, 2

MPEE - Medicina Preventiva dell’Età Evolutiva e Vaccinazioni dai 3 anni di età

PRESTAZIONE INDIRIZZO Vaccinazioni obbligatorie dai 3 ai 18 anni di età Vaccinazioni raccomandate gratuite dai 3 ai 18 anni di età Vaccinazione antitetanica gratuita per tutte le fesce d’età Vaccinazione antiepatite B gratuita per adulti a rischio Vaccinazioni raccomandate con partecipazione di spesa

Via delle Canapiglie, 100

Via Ernesto Breda, 35

Via Tommaso Agudio, 5

SERT-Servizio Tossicodipendenze

PRESTAZIONE INDIRIZZO Via Casilina, 1368

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Tutela Salute Anziano e Oncologia

PRESTAZIONE INDIRIZZO Centro Polivalente Geriatrico Visite geriatriche per la valutazione multidimensionale degli utenti > 65 anni Visite geriatriche ai fini medico legali per la certificazione dell’autonomia degli utenti>65 anni Visite geriatriche per la valutazione delle demenze in particolare Alzheimer

Via Cartagine, 85

CSM- Centro Salute Mentale

PRESTAZIONE INDIRIZZO Interventi di prevenzione, cura, riabilitazione e reinserimento sociale Definizione di progetti terapeutici individuali Inserimenti presso Struture Residenziali e Semiresidenziali

Via di Torre Spaccata, 157

Poliambulatorio Torrenova

PRESTAZIONE INDIRIZZO Ambulatorio Infermieristico Prestazioni ambulatoriali CUP Scelta, revoca e cambio medico Autocertificazioni esenzioni per reddito Richiesta tessera team Informazioni sulla pratica dell’Invalidità Civile

Via Tenuta di Torrenova 138

Poliambulatorio Tor Bella Monaca

PRESTAZIONE INDIRIZZO Ambulatorio Infermieristico Prestazioni ambulatoriali CUP Scelta, revoca e cambio medico Autocertificazioni esenzioni per reddito Richiesta tessera team Informazioni sulla pratica dell’Invalidità Civile Centro Diabetologico

Viale Duilio Cambellotti, 11

Poliambulatorio Villaggio Prenestino PRESTAZIONE INDIRIZZO

Ambulatorio Infermieristico Prestazioni ambulatoriali CUP Scelta, revoca e cambio medico Autocertificazioni esenzioni per reddito Richiesta tessera team Informazioni sulla pratica dell’Invalidità Civile

Via Torricella Sicura,4

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Poliambulatorio Lunghezza PRESTAZIONE INDIRIZZO

Ambulatorio Infermieristico Prestazioni ambulatoriali CUP Scelta, revoca e cambio medico Autocertificazioni esenzioni per reddito Richiesta tessera team

Via Tommaso Agudio, 5

Consultori Familiari PRESTAZIONE INDIRIZZO

Attività pediatrica (vaccinazioni 0-3anni) Attività ostetrico-ginecologica Attività psicologica Servizio Sociale Consultorio Torrenova Consultorio Canapiglie Consultorio Lunghezza Polo pediatrico Consultoriale Breda

Via di Torrenova,20 Via delle Canapiglie, 88 Via Tommaso Agudio, 5 Via Ernesto Breda, 35

Farmacie Comunali PRESTAZIONE INDIRIZZO

Farmacie Comunali Via Prenestina, 1206 Via Andria, 78/80 Via G. Castano, 24/25 Via del Torraccio di Torrenova,93 Via P. Sottana, 55/57

Assistenza AIDS PRESTAZIONE INDIRIZZO

Osp. “Sandro Pertini”

Donare il sangue PRESTAZIONE INDIRIZZO

Osp. “Sandro Pertini” Donare organi e tessuti

PRESTAZIONE INDIRIZZO Osp. “Sandro Pertini”

Numeri verdi: PRESTAZIONE INDIRIZZO

Re.CUP-803333 (Prenotazioni di ogni tipo di visita specialistica su tutto il Comune di Roma) 800543900 Screening Mammografico e Pap Test

--

PRESTAZIONE INDIRIZZO

URP-Ufficio per le Relazioni con il Pubblico Via Filippo Meda,35 Sito: www.aslromab.it --

Tratto dalla Carta dei Servizi della AUSL Roma B III Distretto.

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CAPITOLO 3

LE DOMANDE E I BISOGNI SOCIALI DELLA POPOLAZIONE

LA DOMANDA ESPLICITA

Il Servizio Sociale ha visto un’implementazione della domanda sociale nel corso degli ultimi anni, in particolare nell’ultimo triennio. Le richieste di prestazioni sociali da parte dei cittadini, alle quali il Servizio ha potuto rispondere con le disponibilità di bilancio, sono state così articolate:

AREA ACCOGLIENZA

PRESTAZIONI E SERVIZI

RENDICONTO 2008

RENDICONTO 2009

RENDICONTO 2010

Colloqui Assistenti Sociali 1.292 1.348 1.062

Tessere ATAC over 70 2.830

Tesserini venatori 1.577 1.578

Tessere ATAC under 25 1.047 1.315

Persone Autorizzate Accoglienza Notturna

34 62 30

N° Pernottamenti Autorizzati

2.912 4.934 2.596

Autorizzazioni mense Caritas

209 283 290

N° Pasti Autorizzati 29.287 38.002 34.672

Contribuiti ex Enaoli 77 79 89

Contributi Legge 278/93 136 145 191

Tessere Cotral 25 20

Colloqui di Informazione ed orientamento risorse

13.805

I dati mancanti in tabella emergono in quanto negli anni di riferimento

l’area accoglienza non gestiva quei servizi.

L’Area Accoglienza è l’insieme dei processi e delle attività dedicate alla creazione di un luogo fisico e mentale che si qualifica come porta di accesso ai servizi alla persona. Comunemente le attività in essa connaturate si esplicano presso il Segretariato Sociale.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 47 di 202

Il Segretariato Sociale per sua definizione è: “un’attività, un luogo, una sede unitaria facilmente accessibile, pubblica, gratuita, flessibile ed imparziale, in cui il cittadino può avere risposte globali e unitarie sulle risorse sociali esistenti e fruibili: informazioni caratterizzate dalla pertinenza, esattezza esaustività e aggiornamento.” (Dizionario di Servizio Sociale - Carocci Faber Ed.).

E’, di conseguenza, un osservatorio privilegiato della domanda individuale, dei segnali provenienti dal territorio e dei feedback sull’immagine pubblica del servizio. La lettura di queste informazioni sarà una base per la programmazione e la progettazione di offerte di servizi, per la definizione di priorità, per l’interconnessione con altri comparti del sistema dei servizi (es. integrazione socio-sanitaria) per la revisione e il miglioramento delle prassi operative e dell’organizzazione.

Le attività all’interno del Segretariato Sociale sono svolte sia dal settore tecnico – Assistenti Sociali – che dal settore amministrativo - personale amministrativo.

Il numero degli accessi al servizio è stato, nel 2010, di 21.180.

I BISOGNI “REALI”5

Il Municipio VIII risulta essere, in base agli studi dell’Istituto Tagliacarte e del Censis, il Municipio con il più alto indice di disagio socio-economico, pari a 73,6 su 100.

Nel complesso la popolazione è relativamente giovane, con famiglie numerose, e appartiene a fasce socio-economiche medio-basse, con bassi redditi procapite e bassi consumi delle famiglie (nelle zone di Borghesiana, Torre Angela, Torrenova e Torre Gaia sono i più bassi nel Comune di Roma, circa il 29% inferiori a quelli medi comunali), bassi livelli di istruzione e professionalità ed elevata presenza di precariato lavorativo.

Secondo il Censis la mappa del disagio sociale nel territorio vede sostanzialmente rappresentate tutte le principali tipologie di disagio. Il territorio è caratterizzato, infatti, da:

5 Alcuni dati sono stati tratti dalla pubblicazione del Dipartimento Attività Economico-Produttive, Formazione-Lavoro “Progetto EDA – Comitato Locale 3 Municipi VII e VIII – Analisi del contesto, rapporto domanda/offerta, priorità.

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· Alto tasso di dispersione scolastica nella fascia dell’obbligo. · Alto numero di minori e giovani adulti sottoposti a provvedimenti penali

(27% su base regionale). · Elevato numero di giovani assistiti dal Servizio per la Tossicodipendenza

(SERT). · Elevato numero di soggetti disabili e di minori in stato di indigenza. · Tassi molto significativi di disoccupazione giovanile, femminile e di lavoro

nero.

Sono almeno quattromila le famiglie che convivono con la disabilità (dalle otto alle diecimila persone).

Inoltre in questo territorio è presente la più elevata quota di adulti che hanno fatto ricorso all’assistenza economica, con il reddito pro-capite agli ultimi posti della classifica cittadina.

Rispetto alla popolazione minorile, significativi sono i dati forniti dal Ministero della Giustizia (Centro per la Giustizia Minorile per il Lazio, Roma), che evidenziano nel Municipio VIII Roma delle Torri la presenza del più forte incremento degli interventi rivolti ai minori presi in carico dal servizio stesso.

Il notevole incremento si può attribuire alla presenza di diverse marginalità: il Campo Nomadi, Comunità che accolgono giovani stranieri e quartieri con il più alto rischio di devianza minorile.

Dalla comparazione tra l’analisi del contesto con la domanda esplicita, dunque, si evidenzia la presenza nel corpo sociale di un insieme eterogeneo di situazioni di disagio, fragilità e marginalità che si intrecciano con la condizione di carenza di risorse economiche. Ciò determina il verificarsi in questo territorio di un forte radicamento della cultura dell’assistenzialismo: il disagio socio economico in cui versa molta parte della popolazione viene tradotto in una domanda esplicita di assistenza economica che però non è risolutiva delle problematiche che rappresenta. Il Servizio Sociale risponde a questo bisogno incoraggiando l’autonomia personale e familiare, attivando nel contempo la rete di risorse e di servizi presenti nel territorio.

Nonostante questi tentativi permane radicata la cultura dell’assistenzialismo. Gli adolescenti ed i giovani che crescono in famiglie appartenenti a questo contesto socio-culturale sono disorientati e non riescono ad immaginare per loro stessi un progetto futuro. Questo crea un

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 49 di 202

disagio giovanile diffuso e di difficile soluzione rispetto alle prospettive, ai sogni di costruzione della propria identità e crescita sociale.

Riguardo alla domanda di prestazione di servizi ed in particolare di Assistenza Domiciliare, essa è spesso determinata da un bisogno di cittadinanza sociale di cui ancora non si è presa piena coscienza e che si traduce invece in una pura richiesta assistenziale. Occorrerebbe pensare a nuove forme di assistenza alla persona attraverso il coinvolgimento diretto dei singoli nel proprio progetto per la soddisfazione dei bisogni reali.

AREA MINORI

PRESTAZIONI E SERVIZI RENDICONTO

2008 RENDICONTO

2009 RENDICONTO

2010

Minori assistiti economicamente

278 418* 472*

Minori assistiti in Strutture Residenziali

100 111 135

Minori in assistenza Domiciliare

54 60 64

Numero indagini su richiesta della Magistratura Minorile

162 164 198

Numero minori in affidamento familiari

67 70 76

Minori soggetti a provvedimenti delle AA.GG.

731 767 730

Indagini per Affidamento preadottivo

3 3 10

* I dati comprendono anche i contributi erogati in favore delle madri nubili

Nel triennio si è verificata una crescita notevole della domanda di

assistenza economica ed un aumento del lavoro professionale con la Magistratura Minorile (indagini e affidamenti al Servizio Sociale).

L’assistenza economica ai figli di madri nubili, che dal 2009 grava su fondi di competenza del municipio, prima del 2009 era gestita mediante fondi messi a disposizione dal dipartimento. Il numero dei minori assistiti è stato pari a 173 nel 2008, 192 nell’anno 2009 e 204 nel 2010

Gli aumenti degli inserimenti in strutture residenziali, sono disposti dalla Magistratura. Gli Assistenti Sociali hanno ridotto il tempo di permanenza, in struttura, grazie agli interventi professionali messi in campo, come l’assistenza domiciliare e l’affidamento familiare.

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ASSISTENZA DOMICILIARE AI MINORI.

Lista di attesa: n. 49 richieste al 31/12/2010

Nel corso dell’anno 2011 è stato possibile ridurre il bisogno espresso dalla lista d’attesa utilizzando oltre ai fondi destinati al Servizio Integrazione e Sostegno a Minori in Famiglia (SISMIF) anche parte dei fondi destinati al servizio di assistenza per la case famiglia. Questa scelta ha come fine quello di prevenire l’istituzionalizzazione e di ridurre i tempi di permanenza in casa famiglia consentendo un rientro assistito nel proprio ambiente d’origine. Pertanto alla data del 31/10/2011 la lista d’attesa del SISMIF è pari a n. 25 richieste, tenuto conto che si stanno predisponendo le valutazioni tecniche finalizzate all’elaborazione di nuovi piani di intervento individuali

AREA ADULTI PRESTAZIONI E SERVIZI RENDICONTO

2008 RENDICONTO

2009 RENDICONTO

2010 Adulti assistiti economicamente

208 209 208

Malati di AIDS assistiti economicamente – Delibera 278/93

136 145 153

Contributi Assistenza Alloggiativa erogati – Delibera 163/98

41 56 70

Servizio SILIL – Tirocini Formativi

18 23 37

In questa area si è verificato un forte aumento di assistenza economica, anche se non si è riusciti a dare una risposta positiva a tutte le domande a causa dell’ insufficienza dei fondi disponibili.

Per l’Assistenza Alloggiativa sono stati disponibili ulteriori fondi stanziati nel bilancio e pertanto si è potuto procedere ad inserire i nuclei che si trovavano in lista di attesa.

Osservando la domanda nel corso del triennio si evince l’esistenza nel territorio di numerosi nuclei e/o singoli in condizioni di indigenza. Questo non solo emerge dalla domanda di accoglienza notturna e di mensa sociale, ma è anche confermato dalla tipologia delle finalità per le quali sono stati presentati dagli Assistenti Sociali i progetti di intervento economico, soprattutto quelli in favore della sussistenza.

Elemento significativo della domanda esplicita è l’aumento degli inserimenti in tirocinio formativo nel corso del 2010 Questo intervento rappresenta per l’utente un cambiamento radicale della propria situazione di

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disagio, che si realizza attraverso la riqualificazione professionale e l’inserimento lavorativo.

AREA ANZIANI PRESTAZIONI E SERVIZI RENDICONTO

2008 RENDICONTO

2009 RENDICONTO

2010 Totale anziani in assistenza domiciliare e/o extra domiciliare

245 250 235

Utenti assistiti in assistenza domiciliare Alzheimer

8 9 15

Utenti anziani indigenti assistiti con contributi retta Casa di Riposo

22 21 18

Numero dei Centri sociali Anziani

12 13 13

Iscritti ai Centri sociali Anziani

7.653 6.700 7.786

Partecipanti ai soggiorni cittadini di vacanza Punti Blu

96 150 70

Numero assistiti con Dimissioni Protette (*)

20 38 57

Anziani assistiti economicamente

166 173 105

Numero dei soggiorni anziani organizzati

15 18 13

Utenti assistiti nel Centro Diurno Alzheimer “Hansel e Gretel”

-- -- 12

Partecipanti effettivi ai soggiorni anziani organizzati

638 660 520

Utenti assistiti solo nei Centri Diurni Anziani Fragili

90 91 91

(*) Le dimissioni protette sono rivolte a tutte le fasce d’età

Nel 2010 si è proceduto all’erogazione del Servizio per l’Assistenza e l’Integrazione Sociale della persona Anziana (SAISA) mentre per i Centri Diurni Anziani Fragili il numero degli assistiti è rimasto stabile, senza effettuare lo scorrimento della lista di attesa in occasione di decessi o di rinunce, stante la limitatezza delle risorse finanziarie disponibili. Nello stesso tempo la domanda dei servizi citati ha sempre registrato un progressivo aumento. Quindi,al 31/12/2010 le liste d’attesa ammontavano a n. 374 richieste per il SAISA e a n. 15 per i Centri Diurni. Quest’ultima è stata esaurita il 31/10/2011.

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Anche per le Case di Riposo, i contributi integrativi rette rimangono invariati rispetto agli anni precedenti, malgrado l’aumento delle richieste.

Inoltre, tale situazione, per molti anziani, è aggravata dall’impossibilità di coprire interamente la retta perché i parametri economici della contribuzione da parte di Roma Capitale non sono stati adeguati ai costi attuali delle strutture. Molti anziani sono costretti a rinunciare all’inserimento perchè l’intero importo della pensione e il contributo del Municipio non arrivano a coprire la retta giornaliera della struttura.

Il numero dei partecipanti ai Soggiorni Anziani ed ai Punti Blu si sono ridotti dal 2009. La riduzione dei partecipanti ai soggiorni anziani è in parte dovuta alla riduzione delle risorse disponibili e in parte alla variazione dei parametri economici di compartecipazione alla spesa che ha determinato la rinuncia da parte di alcuni degli anziani al proposito di partecipare ai soggiorni. Per quanto riguarda i punti blu, invece, la contrazione del dato riferito ai partecipanti è dovuto a diverse scelte operate dal municipio rispetto all’anno precedente. Nel 2010, infatti, si è organizzato un unico turno di 15 giorni anziché due turni di una settimana, come nel 2009

La richiesta di assistenza economica pervenuta è stata come di consueto maggiore rispetto ai fondi disponibili, pertanto, pur avendo liquidato n. 105 richieste, ne sono rimaste disattese n. 96. Il numero degli assistiti risulta inferiore rispetto al 2009 sia pure a risorse economiche pressoché invariate e ciò risponde ad una precisa scelta tecnica del servizio sociale che ha ritenuto di erogare contributi più rispondenti all’effettivo bisogno degli utenti.

Il Centro Diurno Alzheimer “Hansel e Gretel” di Roma Capitale, finanziato dal Dipartimento XIV Promozione dei Servizi Sociali e della Salute è situato nel territorio dell’VIII Municipio ed è rivolto a persone anziane malate di Alzheimer e/o Parkinson e di demenze senili, residenti nei Municipi V, VII, VIII e X. Il numero degli iscritti rimane costante ed al 31/12/2010 non era presente la lista d’attesa.

Per il servizio di Dimissioni Protette c’è stato un aumento delle richieste, rispetto agli anni precedenti, e sono state evase tutte le domande.

Le attività dei 13 Centri Sociali Anziani del Municipio si svolgono in modo regolare e, con l’apertura del nuovo CSA di Tor Bella Monaca, il numero di iscrizioni è aumentato di n. 1086 unità.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 53 di 202

AREA DISABILITA’ PRESTAZIONI E

SERVIZI RENDICONTO

2008 RENDICONTO

2009 RENDICONTO

2010

Disabili con assistenza domiciliare alla persona

258 238 245

Disabili utenti in centri diurni

82 93 89

Disabili con assistenza indiretta (SAVI)

43 45 48

Disabili minori assistiti nelle scuole

262 310 344

L’area si occupa dei servizi alla persona o servizi di prossimità, sia a domicilio dell’utente che presso strutture di accoglienza diurna o presso le scuole dell’obbligo per favorire l’inserimento scolastico.

Il Servizio Aiuto Vita Indipendente (SAVI) è una forma di assistenza domiciliare gestita direttamente dall’utente, al quale il Municipio eroga il corrispettivo in denaro per il pagamento dell’operatore a domicilio, previa documentazione della spesa esibendo le buste paga e le ricevute dei versamenti INPS.

Durante il triennio si è verificato un sensibile aumento di disabili assistiti nelle scuole.

Per l’anno scolastico 2011/2012 i minori assistiti nelle scuole con Assistenti Educativi Culturali (A.E.C.) sono n.384 alla data del 31/10/2011.

Le risorse finanziarie disponibile per l’assistenza domiciliare SAISH sono insufficienti a rispondere ai bisogni degli utenti in lista d’attesa, pari a 160 adulti e 68 minori per un totale di 220 nel 2010 e 172 adulti e 86 minori per un totale di 258 nel 2011 (Dato aggiornato al 30/9/2011). Nel mese di novembre 2011 si è iniziata l’elaborazione dei piani d’intervento individuati per l’immissione in assistenza di n°8 nuovi utenti, dei quali 4 minori e 4 adulti.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 54 di 202

CAPITOLO 4

I PRINCIPI, LE FINALITA’ E LE STRATEGIE

GLI OBIETTIVI E LE PRIORITÀ

I servizi e gli interventi sociali alla persona vanno sostenuti, migliorati e potenziati. La previsione di spesa dovrà essere formulata con il fine di garantire il mantenimento degli attuali servizi in tutti i settori.

Le priorità emerse dall’analisi del contesto territoriale e della domanda espressa, suggerite anche dalla Conferenza di Zona e dagli organi politici, sono:

§ porre particolare attenzione alle problematiche minorili e adolescenziali, al sostegno della genitorialità; al contrasto della dispersione scolastica e all’individuazione di percorsi personalizzati di formazione professionale e sostegno all’inserimento lavorativo;

§ promuovere l’istituto dell’Affidamento familiare § promuovere la cultura dell’integrazione delle persone in condizioni di

svantaggio all’interno del mondo del lavoro, anche favorendo l’incremento delle possibilità occupazionali;

§ promuovere la partecipazione e l’accesso alle risorse, ai diritti, ai beni ed ai servizi;

§ migliorare la qualità della vita e l’autonomia dell’individuo e dei nuclei familiari attraverso attività integrate di sostegno e affiancamento, cercando di ridurre le liste di attesa, anche attraverso nuove forme di assistenza alla persona di tipo sperimentale;

§ prevenire le dipendenze da sostanze stupefacenti; § favorire l’integrazione sociale della popolazione immigrata. § favorire l’integrazione con le politiche abitative e del patrimonio § favorire interventi integrati nei confronti di donne sole e/o con minori

vittime di violenza

L’approfondimento di questo capitolo sarà oggetto dei lavori della Conferenza di Zona e dei Tavoli tematici permanenti.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 55 di 202

CAPITOLO 5

LA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI INTERVENTI

SOCIALI

5.1 SERVIZI MULTIUTENZA E DI CARATTERE GENERALE

SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE

Il servizio di Segretariato Sociale è presente nel Municipio VIII Roma delle Torri ancor prima dell’istituzione prevista dalla legge-quadro 328/2000 ( art.22). Nel tempo sono state riviste le modalità organizzative e ampliati gli obiettivi dettati dalla norma. La gestione del servizio è diretta. Nel periodo dal 2006/2007 al 23/01/2008 fu affidato, in convenzione, ad un organismo del terzo settore

Nel servizio vi operano tre Assistenti Sociali e cinque amministrativi. Le attività si svolgono in un locale del Municipio, opportunamente predisposto per accogliere le persone in condizioni che garantiscono la tutela della riservatezza. La sede del servizio è ubicata a livello stradale facilmente raggiungibile. Gli orari d’apertura sono:

· Servizi amministrativi: dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 12,30; martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16,30.

· Colloqui con gli Assistenti Sociali: il lunedì e il giovedì dalle ore 9, per un massimo di 10 persone; il martedì pomeriggio dalle ore 14 per un massimo di 5 persone.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 56 di 202

La seguente tabella riporta le l’attività dello sportello di Segretariato Sociale.

SPORTELLO UNICO DEL SERVIZIO SOCIALE

Servizi Amministrativi Colloqui Tecnico-Professionali di

Servizio Sociale Distribuzione della numerazione per colloqui con l’Assistente Sociale

Presa in carico I Livello

Contributi legge 278/93 Raccolta domande SAISA Contributi Ex-Enaoli Gestione della presa in carico di II livello Contributi Famiglia Numerosa Registrazione informatica dei colloqui

Autorizzazioni Accoglienza Notturna Gestione Data-Base degli accessi al servizio tecnico professionale

Informazioni per Domanda SAISA Rilevazione statistica dei dati raccolti

Ricevimento domande per Centri Diurni Anziani Fragili

Redazione ed elaborazione statistica annuale dei dati relativi alla domanda sociale rilevata

Ricevimento Domande per Centri Diurni Alzheimer

Monitoraggio delle residenze fittizie di Via Modesta Valenti 81

Rilascio Tesserini Venatori Monitoraggio ed aggiornamento delle risorse territoriali

Pratiche per tessere ATAC over 70 Creazione di protocolli d’intesa con le risorse territoriali

Pratiche per tessere ATAC under 25 Gestione posta Residenza Fittizia Modesta Valenti 81 Sportello H Pratiche per tessere Cotral Colloqui svolti dal personale amministrativo per informazioni ed orientamento

Il servizio di Segretariato Sociale nel 2010 ha avuto un’affluenza di 21.180 accessi. Questo dato è ricavato dalla somma delle pratiche amministrative suddivise per tipologie, dal numero dei colloqui di informazione e orientamento e dai colloqui tecnico professionali di Servizio Sociale.

Nel primo semestre del 2011 l’affluenza al servizio è notevolmente aumentata. Per il 2012 sarà adottata una metodologia più efficace ed efficiente per la rilevazione dei dati statistici. Nel paragrafo successivo questo argomento sarà enunciato con esaustività.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 57 di 202

Colloqui professionali degli Assistenti Sociali

A partire dall’anno 2008 è stato creato un data base dove vengono registrati tutti i colloqui effettuati. In esso vengono inseriti le seguenti informazioni:

· Dati anagrafici · Fascia di reddito · Zona topografica di residenza (quartiere) · Composizione del nucleo familiare · Cittadinanza · Domanda espressa · Tipologia della domanda sociale · Esito dell’attività (archiviazione caso, invio ad altri servizi, presa in carico

di I livello, presa in carico di II livello).

Il data base previsto tra gli obiettivi del Piano di Zona relativo al triennio 2008-2010 per l’Area Accoglienza si è mostrato un efficace e puntuale strumento di rilevazione della domanda sociale degli utenti che si sono rivolti al Servizio Sociale per la prima volta.

Esso permette di fornire una fotografia reale della domanda sociale richiesta dalle persone pervenute al servizio di Segretariato Sociale.

Lo scopo del servizio è di informare e orientare gli abitanti del Municipio VIII sui servizi socio-assistenziali e socio-sanitari presenti nel territorio e di favorire l’accesso alle prestazioni a cui hanno diritto. Il continuo confronto con gli operatori delle aree funzionali permette di evitare sovrapposizione di servizi o ripetizione degli stessi per gli utenti già ”presi in carico”.

Le attività dell’intero sportello e il coordinamento con il Servizio Sociale di II livello hanno permesso l’abbattimento dei tempi di attesa per la “presa in carico” da parte del Servizio Sociale Professionale distinguendo gli interventi di:

· breve termine: “presa in carico” di I livello, svolta direttamente dagli Assistenti Sociali del Segretariato sociale

· di medio e lungo termine: “presa in carico” di II Livello, svolta dagli Assistenti Sociali afferenti alle quattro aree funzionali (minori, adulti, anziani e disabilità).

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 58 di 202

La presa in carico di II livello avviene mediamente a distanza di dieci giorni dal primo colloquio effettuato presso il servizio di Segretariato Sociale.

Dai dati del 2010 i colloqui professionali con gli Assistenti Sociali sono stati pari a 1062.

L’attuazione del processo avviato presso lo sportello ha fatto sì che:

· 580 richieste venissero archiviate perché non di pertinenza · 451 richieste hanno avuto seguito al II livello per progettazione a medio-

lungo termine · 31 richieste sono state evase direttamente al I livello con progettazione

immediata o a breve termine

Riassumendo graficamente i dati ed accorpando gli archiviati con le prese in carico di I livello (530+31) si delinea l’attività di filtro che il servizio tecnico professionale dello sportello ha effettuato:

Mettendo a confronto i dati relativi al totale degli accessi al Servizio di Segretariato Sociale (21.180 accessi) con il totale dei residenti anagraficamente nel Municipio (243.922) si evince la portata e la valenza che lo sportello determina, confermando tale servizio come una vera porta

58%

42%

Attività di filtro dello sportello

Casi gestiti dal 1° livello Casi gestiti dal 2° livello

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di accesso e punto di riferimento per la popolazione residente. Infatti, tale confronto fa emergere che, l’8,7% della popolazione residente utilizza lo sportello per esprimere i bisogni sociali, per richiedere informazioni e per essere orientati sui servizi presenti sul territorio del Municipio VIII Roma delle Torri.

È da tener ben presente che il numero di residenti anagrafici è un dato puro, comprende tutti i residenti di qualsiasi fascia d’età mentre il numero totale di accessi è un dato aggregato e riguarda una pluralità di persone che espongono un problema. Ogni persona rappresenta un nucleo familiare che mediamente è costituito da almeno due o più persone.

Quindi, la percentuale di persone che ha beneficiato delle risposte fornite dal servizio è nettamente superiore.

Obiettivi e Priorità

Il Servizio di Segretariato Sociale nell’anno 2012 individuerà:

1. una metodologia di rilevazione dei dati più efficace come già descritto; 2. stesura di reports statistico annuale unico delle attività amministrative

e degli Assistenti Sociali;

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3. istituzione di un data base delle attività del primo e del secondo livello al fine di monitorare l’evoluzione degli interventi.

Gli obiettivi elencati saranno raggiunti attraverso uno studio tecnico professionale impiegando risorse umane interne con l’aiuto del personale dell’ufficio ASTRI – Assistenza Sviluppo Tecnologico Reti Informative – La gestione delle attività sarà diretta. Tra le altre priorità dello sportello rientreranno il conseguimento degli obiettivi emersi nel tavolo tematico municipale immigrazione.

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5.2 Servizi e interventi per il contrasto della povertà e dell’esclusione sociale

Il fenomeno della povertà economica nel territorio del Municipio VIII Roma delle Torri riguarda:

le famiglie;

le famiglie monogenitoriali, con problemi di gestione dei figli e di reddito;

gli adulti senza un lavoro e con basso livello di istruzione e di competenze lavorative;

gli anziani con pensione minima, costretti a pagare un canone d’affitto elevato.

Un altro elemento che si aggiunge alla povertà economica è quello connesso al problema abitativo. Gli sfratti nel Municipio VIII sono numerosi e riguardano prevalentemente motivi legati alla morosità nei pagamenti dell’affitto e meno per fine locazione. Il problema dell’alloggio si estende anche alle persone che hanno un reddito insufficiente a trovare soluzioni abitative sul mercato della locazione.

Il fenomeno delle persone senza fissa dimora vaganti sul territorio del Municipio VIII riguarda un numero piuttosto esiguo di persone, se si analizzano solo i dati delle persone che richiedono i servizi di accoglienza notturna e di mensa sociale. Mentre il dato è più elevato, anche se sommerso, se valutiamo tutte le persone e famiglie che vivono in alloggi impropri e improbabili, nonché in situazioni di estremo affollamento, per i quali si avviano processi di aiuto. Ci sono, infine, particolari situazioni che riguardano anziani e adulti che vivono spesso isolati e in condizioni igienico-sanitarie pessime, per i quali difficilmente è possibile attuare interventi di aiuto.

Il fenomeno che riguarda le situazioni di violenza e di maltrattamenti subiti dalle donne sole e/o con figli all’interno del nucleo familiare giunge all’attenzione del Servizio Sociale solo quando le donne decidono di intraprendere o un percorso assistito autonomo presso un centro antiviolenza, o un percorso assistito attraverso gli interventi mirati da parte di un Assistente Sociale municipale. Al riguardo occorre rilevare che negli ultimi anni nel nostro territorio sono aumentati i procedimenti aperti presso il Tribunale per i Minorenni a favore dei minori che vivono queste delicate situazioni familiari.

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Una realtà del Municipio che non si può trascurare, quando si parla di vecchie e nuove povertà, è quella del Villaggio Attrezzato di via di Salone,323. I nomadi da sempre rappresentano un tasto dolente dell’Amministrazione sia centrale che periferica per tutte le questioni sociali connesse. Il Servizio Sociale risponde alle istanze del singolo nucleo familiare, come nucleo residente sul territorio. In realtà la situazione andrebbe affrontata con strategie che tengano presente le caratteristiche dell’intera comunità, ma che i Municipi non possono realizzare poiché la competenza è Capitolina.

Di seguito vengono riportati i servizi, gli interventi e i progetti per contrastare i disagi sociali descritti, rivolti trasversalmente ad un’ampia fascia di popolazione.

SOSTEGNO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERAZIONE C.C. N. 154/97, MONITORAGGIO E ANALISI DELL’ASSISTENZA ECONOMICA NEL TRIENNIO 2008/2010

L’intervento mira a sostenere le famiglie con minori, persone adulte, anziani, nuclei monoparentali e famiglie in accertato stato di disagio socio-economico.

Nel Municipio VIII Roma delle Torri la domanda di assistenza economica è elevata, mentre i fondi stanziati in bilancio sono tutti gli anni insufficienti. Negli anni è stato necessario effettuare tagli alle proposte progettuali di contributo avanzate dagli Assistenti Sociali. Inoltre ci sono sempre state difficoltà ad effettuare una programmazione finanziaria all’inizio dell’anno, soprattutto per l’approvazione del bilancio che slitta al periodo estivo. Questo quadro ha determinato un ritardo di diversi mesi nella liquidazione dei progetti e pertanto non si è riusciti interamente a soddisfare la domanda. Il servizio ha applicato tagli e riduzioni dando la precedenza alle situazioni più problematiche secondo la valutazione dei singoli Assistenti Sociali.

Si è quindi avviato un lavoro di analisi dell’intervento di assistenza economica attraverso il monitoraggio della spesa per i contributi (voce economica F19) nel biennio 2008/2009 e sulla valutazione di 514 progetti liquidati nell’anno 2009.

Il disegno di monitoraggio si è avviato con l’elaborazione, da parte del gruppo di lavoro degli Assistenti Sociali, di una scheda tecnica che permettesse di uniformare la stesura dei progetti di contributo economico.

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Inoltre è stata adottata una scheda riassuntiva per registrare alcuni elementi ritenuti significativi al fine della successiva valutazione degli interventi posti in essere.

L’impianto metodologico è stato impostato condividendo con gli Assistenti Sociali la costruzione del percorso valutativo: si sono svolte diverse riunioni di servizio per definire gli elementi da monitorare e per ragionare sui dati complessivi.

L’obiettivo era molteplice:

· Razionalizzare e programmare la spesa sociale per l’assistenza economica;

· Ridurre i tempi di attesa dei cittadini; · Migliorare la qualità del servizio per renderlo più rispondente alle

esigenze dei cittadini; · Verificare se esistono alcune finalità particolarmente ricorrenti e che

possono essere affrontate con progettualità diverse dal contributo economico;

· Creare un sistema per misurare lo stato di bisogno e per meglio definire l’intervento;

· Contenere il ricorso al contributo economico ai soli casi per i quali ne appare evidente la necessità e che rientrino pienamente in quanto disposto dal Regolamento comunale (Deliberazione C.C. n. 154/97).

Dall’analisi effettuata è scaturita la stesura di un documento contenente indicazioni operative per la gestione degli interventi economici ed i criteri per la valutazione dello stato di bisogno, nonché la definizione dell’intervento. Tale documento è stato recepito dalla Direzione U.O.S.E.C.S. attraverso una determinazione dirigenziale (dicembre 2010).

Nell’anno 2008 la spesa complessiva per i contributi economici è stata di € 461.001,97, per un totale di 571 progetti.

Inoltre nel 2008 sono rimasti esclusi dai contributi economici, a causa della mancanza di fondi, 107 nuclei familiari per un totale di € 90.600,00.

Nel 2009 la spesa è aumentata di circa il 50% in quanto ci sono stati più fondi disponibili:

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· Il bilancio approvato nel 2009 ha stanziato per il Municipio VIII fondi destinati ai contributi in ragione della spesa del 2008 e delle necessità rimaste inevase nello stesso anno;

· Nel corso del 2009 si sono effettuate delle variazioni di bilancio per far fronte alla domanda espressa. Tuttavia anche nel 2009 la domanda di contributo economico è stata superiore alla disponibilità finanziaria, perciò il gruppo di valutazione ha ritenuto opportuno istituire una lista di attesa per i progetti a favore di nuclei familiari di adulti e anziani, i quali sarebbero rimasti esclusi dalla concessione del contributo per mancanza di fondi. I progetti in lista d’attesa sono stati successivamente soddisfatti attraverso i fondi assegnati dalla Regione Lazio, ex legge 32/2001. Per quanto riguarda, invece, i progetti in favore di nuclei con minori, il gruppo di valutazione ha ritenuto che le situazioni familiari fossero tali da non permettere di rinviare la concessione del contributo. Pertanto, non essendo sufficienti i fondi a disposizione, è stata effettuata la riduzione del 50% di tutti dei 132 progetti nel mese di dicembre, in linea con quanto fatto anche nel primo semestre, quando la riduzione dei contributi era stata fatta in misura del 25% dei 156 nuclei con minori, poiché l’intera liquidazione delle proposte progettuali avrebbe comportato l’esaurimento della relativa disponibilità economica.

Il monitoraggio è stato effettuato raccogliendo i seguenti dati:

· finalità dei progetti; · composizione dei nuclei familiari; · suddivisione della spesa.

Rispetto alla distribuzione delle finalità l’elemento più evidente è rappresentato dal pagamento delle utenze, con 253 progetti su un totale di 514 (Circa il 50%). In effetti nel territorio è molto diffusa la morosità, che a volte arriva a determinare la sospensione dell’erogazione o addirittura il distacco.

Altro problema fortemente diffuso è quello alloggiativo; che con 121 progetti rappresenta circa il 24% dei 514 totali. Seguono l’integrazione al reddito e le spese sanitarie, che occupano rispettivamente il 15% e l’8%. Tutte le altre finalità hanno una rilevanza minore.

Entrando più nello specifico delle diverse aree di intervento troviamo delle differenze significative.

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Nell’Area Minori, la distribuzione delle finalità non si discosta molto dall’andamento generale, in quanto da sola rappresenta quasi il 60% della spesa complessiva. Un lieve scostamento si verifica per le spese sanitarie, inferiori di circa il 3%, mentre una diminuzione più significativa (circa il 6%) riguarda l’integrazione al reddito.

Nell’Area Adulti, la distribuzione delle finalità vedono l’ integrazione del reddito rappresentare il 23% dei contributi e le spese sanitarie il 18%. Scende al 23% invece la spesa per il pagamento delle utenze mentre rimane nella media l’assistenza alloggiativa.

La condizione di indigenza, spesso accompagnata da seri problemi di salute, la difficoltà a reperire e mantenere un alloggio autonomamente, la necessità di aiuto per il raggiungimento dell’autonomia e l’avvio al lavoro rappresentano le problematiche prevalenti presenti nella popolazione adulta che si rivolge al Servizio Sociale. Le ultime due problematiche descritte rappresentano una bassa percentuale. Tuttavia buona parte della domanda in tal senso è assorbita dal progetto SILIL per i tirocini formativi nelle aziende produttive.

Nell’Area Anziani le finalità progettuali sono soltanto quattro: il pagamento delle utenze (circa il 50%), l’assistenza alloggiativa e l’integrazione al reddito ed una piccola percentuale per le spese sanitarie.

Le caratteristiche della popolazione anziana in difficoltà sono sostanzialmente legate alle pensioni minime o comunque basse. In queste condizioni sia un contributo per l’alloggio che, soprattutto, per il pagamento delle utenze rappresenta un’integrazione al reddito che permette all’anziano di continuare a vivere autonomamente senza sentirsi costretto a dover chiedere denaro ai propri figli. La percentuale delle spese sanitarie è bassa perché da questo punto di vista gli anziani usufruiscono di diverse agevolazioni.

Il gruppo di lavoro degli Assistenti Sociali, alla luce delle riflessioni emerse da questa analisi, ha elaborato una proposta con indicazioni operative per la gestione degli interventi economici.

In tal modo si ritiene di poter realizzare un sistema di misurazione dello stato di bisogno e di definire meglio l’intervento economico. Inoltre il servizio intende avviare un processo di sensibilizzazione dell’utenza con l’obiettivo di modificare la domanda assistenziale in modo da riuscire a

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contenere il ricorso al contributo economico solo per le situazioni di reale ed evidente necessità rientranti pienamente nel quadro dispositivo del Regolamento Comunale.

L’INSERIMENTO SOCIALE

Nell’ambito degli interventi predisposti dai Servizi Sociali nei confronti del disagio di determinati gruppi di utenti a rischio di marginalità sociale, finalizzati, all’inclusione, all’accompagnamento sociale e al contrasto della povertà, i Municipi hanno avviato specifici interventi per la promozione dell’inserimento nel mondo del lavoro delle fasce deboli attraverso lo sviluppo di opportunità formative e orientative (borse lavoro sociali).

Tali interventi hanno come obiettivo principale la promozione di iniziative di tirocinio pratico e di esperienze lavorative in favore di giovani ed adulti disoccupati attraverso una nuova modalità di sostegno che va al di là della semplice erogazione di un sussidio. Il sostegno economico si realizza in percorsi guidati all’interno dei quali il lavoro assume un ruolo centrale sia come fonte di sostentamento che come strumento di potenziamento e realizzazione dell’individuo.

Tale strumento ha negli anni, raccolto, la crescente esigenza espressa da quella fascia di popolazione, inserita in quadri di fragilità propria degli adulti in difficoltà e degli adolescenti, seguiti e presi incarico dai Servizi Sociali, di supporto ed assistenza per entrare nel mondo del lavoro. La finalità di questo intervento è rappresentata dall’intento quindi di incidere sull’occupabilità.

La durata prevista per queste esperienze è in genere di un anno, durante il quale si accompagnano i soggetti all’acquisizione o al recupero di capacità professionali al fine di reperire una vera e propria attività lavorativa stabile.

Si possono pertanto individuare nell’intervento i seguenti obiettivi: favorire il protagonismo dei soggetti; assicurare un sostegno economico ad utenti in particolari condizioni di disagio; sostenere la capacità di realizzare reddito personale autonomo; sostenere lo sviluppo di una “imprenditorialità sociale” attivando percorsi di ricaduta sui territori.

Allo scopo di coordinare e monitorare tali percorsi, nell’ambito delle attività portate avanti dal Dipartimento “Attività Economico-Produttive Formazione–Lavoro” è stata compresa quella relativa alla conduzione negli

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ultimi due anni del “Tavolo trasversale permanente per il sostegno e l’accompagnamento al lavoro di cittadini in condizioni di svantaggio sociale” istituito con Delibera di giunta n. 5 del 9 Gennaio 2008 come spazio trasversale tra l’Area Sociale e quella del Lavoro.

Tale spazio d’incontro coordinato dal Dipartimento è riuscito a definire, con le “Linee guida dei tirocini denominati “Borse Lavoro Sociali” attivati dall’Amministrazione Comunale - (D.D.1315 del 22/12/2008) lo strumento per garantirne l’uniformità ed i livelli minimi di qualità.

Nell’ambito del progetto PICA (Percorsi di cittadinanza attiva) avviato dal dipartimento Risorse umane –Direzione formazione e Tutela del Lavoro di Roma Capitale, in collaborazione con il Ministro della Gioventù, il Dipartimento “Attività Economico-Produttive Formazione–Lavoro”, ha altresì istituito con DD n. QH/2638/2011 un gruppo di lavoro denominato “Nucleo cittadino di tutoraggio a sostegno delle borse lavoro sociali” finalizzato ad individuare le tematiche da sviluppare per un percorso formativo rivolto ai tirocinanti PICA ed individuare gli strumenti e le modalità più idonee per la realizzazione di un sistema di tutoraggio e sostegno per le “borse lavoro sociali” attivate dai servizi di Roma Città Capitale.

IL SERVIZIO SILIL

Il “Servizio Integrato Locale per l’Inserimento Lavorativo” denominato SILIL, si configura come servizio specialistico di II livello e prevede un intervento di formazione e promozione al lavoro, incentrato sull’accompagnamento sociale personalizzato e sull’introduzione all’esperienza lavorativa. Il SILIL è realizzato dal Municipio VIII Roma delle Torri in integrazione con la AUSL Roma B III Distretto nell’ambito della programmazione locale prevista dalla L 328/2000 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato d’interventi e servizi sociali”.

Il servizio è rivolto a persone svantaggiate residenti nel territorio del Municipio Delle Torri ed in carico ai servizi territoriali, secondo i seguenti target:

· minori in età lavorativa e giovani svantaggiati in situazione di difficoltà familiare (16/23 anni)

· adulti, uomini e donne già detenuti ed i condannati ammessi alle misure alternative al carcere (25/35 anni)

· adulti, uomini e donne, in situazione di difficoltà personale e/o svantaggio socio-economico (35/57 anni)

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· invalidi fisici, psichici e sensoriali di età non inferiore ai 18 anni con invalidità civile 46% riconosciuta ed iscrizione al collocamento obbligatorio

ITER DI PROGETTO

Le persone accedono al servizio SILIL a seguito di segnalazione scritta (scheda invio) redatta dall’operatore, che deve appartenere ad un servizio territoriale (municipio o AUSL) ed ha in carico l’utente e per il quale, nell’ambito di un più generale progetto di intervento propone la realizzazione del percorso SILIL.

Tutte le segnalazioni vengono protocollate e valutate mensilmente dalla equipe di progetto, che ne esamina la presenza dei requisiti di base e la congruenza ; nell’ambito di tale valutazione viene attribuito un punteggio indicativo della gravità, al fine di stabilire l’ ordine di chiamata per i colloqui.

Gli utenti accedono quindi all’iter di valutazione e motivazione del progetto che prevede almeno tre colloqui necessari alla definizione di un profilo delle capacità e delle risorse personali ed alla relativa individuazione della tipologia di inserimento da realizzare .Si passa quindi alla fase di abbinamento con l’ azienda, se questa è già disponibile, o al reperimento della stessa, valutandone la compatibilità tra profilo individuale, caratteristiche aziendali e della prestazione lavorativa.

Al termine di questa fase, si passa all’inserimento vero e proprio attraverso la stipula della convenzione ed all’autorizzazione della stessa da parte del soggetto promotore, che provvede all’avvio delle coperture assicurative obbligatorie.

Per tutta la durata dell’inserimento (sei mesi più ulteriori sei mesi) viene riconosciuta una indennità mensile per l’utente, stabilita in due fasce prevalenti € 430.00 mensili o € 307.00 mensili ed è garantita una costante azione di monitoraggio.

Per il target disabili, come previsto dalla normativa vigente, è possibile provvedere ad una ulteriore proroga di dodici mesi portando la durata complessiva dell’inserimento a ventiquattro mesi.

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STATO DELLE ATTIVITÀ

Dopo una prima fase di avvio e assestamento delle progettod, nel biennio 2008/2010 si è registrato un progressivo consolidamento delle attività rivolte agli utenti ed al territorio che potrà consentire nella prossima annualità (2011) di raggiungere lo standard degli inserimenti individuali ipotizzato per la messa a regime (35 inserimenti annui).

Nell’anno 2010 si è infatti registrato un andamento costante dei tirocini che hanno interessato in misura prevalente il target 16/23 ed il target disabili. In riferimento a tale tipologia di utenza si è inoltre registrato un potenziamento della rete aziendale e la stabilizzazione delle relazioni con partner esterni (agenzie formative ed educative) frutto di una costante attività di animazione locale.

L’aumento esponenziale delle segnalazioni evidenzia la necessità di garantire una costante copertura finanziaria per le attività di progetto nella misura minima di € 120.000.00 annui.

Come noto la copertura finanziaria è necessaria per la erogazione delle indennità mensili per i destinatari ed, in misura minima per le spese di gestione (materiali ed arredi), non sono infatti previsti costi per il personale che è di ruolo (Municipio ed azienda AUSL) e per le coperture assicurative obbligatorie per i tirocini formativi (responsabilità civile e infortuni) onere assunto dal soggetto promotore (attualmente il COL tirocini) come previsto dalla normativa vigente.

Al fine di semplificare la procedura di autorizzazione delle convenzioni di tirocinio e potenziare l’intervento territoriale di orientamento al lavoro per persone in situazione di svantaggio è stato proposta al Centro per l’Impiego di Torre Angela l’assunzione del ruolo di soggetto promotore ed i relativi oneri assicurativi

Al 30/09/2011 le cartelle totali in carico al progetto SILIL sono n. 293 ripartite secondo la seguente legenda:

· n. 48 schede nuove con valutazione preliminare e punteggio iniziale di cui: 10 minori, 10 disabili, 25 adulti, 0 detenuti e 3 fuori target (da valutare l’ammissione);

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· n. 88 schede accolte con punteggio iniziale da convocare per colloqui valutativi di cui: 22 disabili, 39 adulti, 15 minori e 12 priorità già concordate;

· n. 66 cartelle ammesse ma sospese a vario titolo (necessari approfondimenti e/o verifiche);

· n.50 utenti in abbinamento (già valutati) per i quali va reperita la risorsa aziendale, di cui: 6 minori, 14 adulti, 0 detenuti e 30 disabili;

· n. 8 cartelle in lavorazione (ipotesi di abbinamento in corso); · n. 15 utenti già inseriti che hanno interrotto e/o da ricollocare; · n. 18 utenti inseriti (tirocini in corso).

16%

30%

23%

17%

3% 5%6%

Schede Nuove

Schede Accolte

Cartelle Ammesse

Utenti in Abbinamento

Cartelle in Lavorazione

Utenti Inseriti ma Interrotti

Utenti Inseriti in Tirocini

IMPLEMENTAZIONE

Come si evince dai dati riportati, appare necessario in questa fase di messa a regime delle attività di progetto perseguire interventi di implementazione che garantiscano l’efficacia dell’intervento.

MIGLIORARE GLI STRUMENTI DELL’ORIENTAMENTO

Nell’ambito delle attività rivolte agli utenti l’accoglienza e l’orientamento costituiscono un nodo centrale, perché sono mirate a rispondere alle

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esigenze di persone che hanno la necessità immediata di definire un proprio progetto di inserimento lavorativo o di sviluppo formativo e professionale.

In tale prospettiva si inserisce la proposta di sperimentazione per il target 16/23 ed il target adulti svantaggiati 35/57 di uno specifico programma informatico per l’orientamento il software “Sorprendo” presentato in occasione di una formazione prevista per gli operatori di sportello EDA realizzata dal Dipartimento XIV.

Il software “Sorprendo” è prodotto e diffuso a livello internazionale da “Cascaid Ltd”, società inglese che fa riferimento all’Università di Loughborough. La versione italiana è stata realizzata da una partnership di soggetti pubblici e privat,i tra cui il Servizio “Istruzione ed Orientamento” della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed il “Centro Studi Pluriversum” di Siena, che svolge attività di ricerca e ne promuove la diffusione.

Il software “Sorprendo”, rappresenta una risorsa a supporto delle azioni di orientamento, nell’ambito delle fasi di passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, ma anche in ogni fase in cui la persona ha necessità di ripensare il proprio progetto di sviluppo formativo e professionale, in quanto promuove la conoscenza delle professioni ed i processi di auto-orientamento. E’ altresì un software di facile utilizzo da gestire, insieme ai destinatari che sono parte attiva del percorso di orientamento.

Al fine di valorizzare la collaborazione in atto tra operatori che lavorano all’interno di sistemi diversi (Sistema scolastico, Sistema della formazione professionale, Sistema dei servizi di informazione e di orientamento, Sistema dell’educazione degli adulti) ed utilizzare al meglio le potenzialità di questo strumento in contesti diversi e con utenza diversificata è stato realizzato un seminario informativo che ha coinvolto dodici operatori e l’avvio di una sperimentazione del prodotto che verrà fornito dal “Centro Studi Pluriversum” e in prima fase ad uso gratuito (settembre/dicembre 2010).

Per l’ utilizzo a regime del software “Sorprendo” si è provveduto, al termine della sperimentazione, all’acquisto della licenza annuale che consente l’istallazione del programma in tutte le postazioni informatiche della sede SILIL

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STABILIZZARE L’ATTIVITÀ DI TUTORAGGIO

L’attività di tutoraggio è stata finanziata per l’anno 2010 nella misura di € 20.000 dal budget annuale ed è stata prevista esclusivamente per il target 16/23, (fascia d’età) che presenta maggiore fragilità nel percorso di inserimento e necessita pertanto di un maggiore supporto, anche di natura educativa (accompagnamento sociale). L’esiguità delle risorse non ha consentito di estendere alle altre categorie il servizio di tutoraggio individuale; l’equipe di progetto realizza un monitoraggio mensile degli inserimenti, in collaborazione con l’operatore inviante di riferimento dell’utente. Il rischio di fallimento e le problematiche evidenziate nella gestione degli inserimenti depongono per la necessità di un potenziamento di tale attività, che deve intendersi stabilizzata con il reperimento di nuove risorse e l’affidamento ad organismo esterno attraverso la fornitura di personale specializzato (educatore professionale).

COLLEGAMENTO CON LE AREE DI SERVIZIO SOCIALE

Nel biennio 2008/2009 si è registrato un significativo aumento delle segnalazioni di utenti da Servizio Sociale con particolare riferimento alla area adulti. Esso è dovuto soprattutto alla difficile congiuntura economica, alle scarse risorse destinate a questa “categoria” di cittadini, alle caratteristiche della popolazione adulta del Municipio VIII. Pertanto sono aumentate le richieste di contributo economico e le istanze relative ai temi centrali della casa e del lavoro.

Ciò ha fatto emergere due criticità relative alle segnalazioni “a pioggia” al SILIL:

· Rischio di “invii incongrui” e/o di difficile realizzazione, soprattutto se, in questo quadro di deprivazione, il SILIL viene inteso come un’indiscriminata “opportunità di sostegno e di risposta alle istanze dei cittadini”. E’ fondamentale invece che, per i soggetti segnalati, ci sia un minimo di autonomia personale, necessario all’avvio di un percorso di inserimento lavorativo.

· Collaborazione disattesa tra gli operatori silil e quelli referenti del servizio inviante, per molte situazioni. A più riprese è stata sottolineata l’importanza di tale collaborazione in itinere, che deve essere centrata su interventi volti a dotare il soggetto ed il suo gruppo familiare di strumenti di appoggio e di comprensione del progetto di inserimento al lavoro. Se manca ciò, si corre il rischio di scollegare il

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progetto di tirocinio lavorativo dal “progetto globale” sulla persona, che a sua volta corre il rischio di vivere il fallimento per l’interruzione del percorso. A tale scopo, nel proseguo delle attività, si sta valutando l’opportunità di realizzare maggiore connessione tra i segmenti del sociale e l’equipe silil. Gli strumenti individuati potrebbero essere:

· Implementazione degli incontri, al fine di favorire maggiore condivisione e vicinanza sulla programmazione e gestione degli interventi, finalizzati all’incremento delle possibilità occupazionali dei gruppi bersaglio;

· Avvio di percorsi di autonomia degli utenti e sostegno delle reti di supporto, già presenti ed attive nel territorio, sensibilizzando la comunità ed il tessuto produttivo locale sulla tematica dell’inclusione socio-lavorativa delle fasce deboli.

VALUTAZIONE

Il servizio è valutato periodicamente per l’aggiornamento del Piano Sociale Municipale con un monitoraggio periodico dei tirocini realizzati, delle attività previste dall’unità tecnica di coordinamento, che ha compiti di gestione del progetto, dei collegamenti istituzionali, delle azioni di diffusione e conoscenza del lavoro svolto e dei risultati ottenuti anche in ambiti seminariali e formativi.

Con la messa a regime del servizio, sarà necessario realizzare un questionario di valutazione rivolto agli utenti.

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E.D.A. - EDUCAZIONE PERMANENTE PER GLI ADULTI

Altra implementazione prevista è quella relativa all’educazione permanente degli adulti.

Di seguito si riporta la scheda tecnica del progetto e lo stato di attuazione. Giustificazione

Il Municipio Roma delle Torri presenta il più alto tasso di abbandono scolastico. Col tempo il fenomeno porta alla mancanza nei cittadini dei requisiti minimi per l’accesso sia al mondo del lavoro che a quello della formazione professionale e dei tirocini formativi. Deliberazione della Giunta Regionale 31 ottobre 2007 n.854 che determina quale ambito territoriale i Municipi VII ed VIII unificati nel Comitato Locale 3.

Finalità e obiettivi Migliorare ed incrementare l’offerta formativa Municipale integrando i 3 sistemi: scolastico, formazione professionale, educazione non formale.

Destinatari

Popolazione adulta residente nel Municipio.

Localizzazione

Sedi istituzionali del Municipio VIII Roma delle Torri.

Attività

Per incentivare la diffusione territoriale dell’Educazione permanente per gli adulti la Regione Lazio ha finanziato il Comune di Roma per la realizzazione di progetti di implementazione del servizio. Nell’anno 2009 si sono svolte tutte le attività previste dal progetto: - ricerca e documentazione dei fabbisogni formativi degli adulti; - costruzione di una mappa di servizi per la formazione degli adulti; - incontri di formazione, informazione, coordinamento e monitoraggio; - costruzione di un sito web; - apertura di uno sportello municipale e di punti informativi diffusi. Nell’anno 2010, il 31 marzo, si è concluso il progetto.

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Metodi

Gruppo di lavoro operativo intermunicipale nel quale sono stati presenti soggetti istituzionali e non, in un’ottica di rete.

Durata

1 anno

Attuazione

La gestione è stata diretta e, per la realizzazione delle attività, è stata istituita una Struttura di Supporto Amministrativo nel Municipio, che non è stata resa stabile con l’istituzione dell’Ufficio EDA.

Organizzazione e risorse umane

Figure professionali: assistenti sociali e istruttori amministrativi. La gestione dell’educazione permanente degli adulti, a livello locale, si suddivide in tre diversi ambiti di partecipazione: gruppo intermunicipale, cabina di regia ed assemblea generale; il coordinamento a livello cittadino è del DipartimentoAttività Economico-produttive, Formazione-lavoro, che si avvale di una cabina di regia cittadina alla quale partecipano i coordinatori dei Comitati Locali.

Valutazione La valutazione delle attività svolte dallo sportello informativo municipale nell’anno 2009/10 ha evidenziato alcune criticità: la popolazione residente che si è rivolta allo sportello, costituita prevalentemente da over 40 e giovani in obbligo formativo, ha mostrato una scarsa conoscenza dei profili professionali, insufficiente autonomia nell’utilizzo delle risorse, disorientamento circa le proprie esigenze formative e di sviluppo personale. Ciò rende l’intervento informativo insufficiente, occorre infatti attivare consulenze specifiche di tipo educativo, che permettano alle persone di acquisire maggiore consapevolezza sul sé e sui propri bisogni, attivando processi di riflessione e di costruzione di nuove conoscenze. Nel caso si dovessero riprendere l’attività di sportello, occorrerebbe potenziare l’aspetto dell’orientamento, sostenendo e accompagnando la persona nella costruzione del proprio progetto individuale, per dare significato al dato informativo rispetto alle esigenze del singolo. L’attività dovrebbe essere svolta su appuntamento e costituire la base per la ricerca mirata dei percorsi formativi.

Costi

Il progetto si è concluso e momentaneamente non è prevista altra progettazione. Il mantenimento delle attività sarebbe a carico del Municipio.

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LA VIOLENZA DI GENERE

La violenza contro le donne è tornata con forza all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica a causa del moltiplicarsi di casi di aggressione e di violenza avvenuti in luoghi pubblici. Tuttavia questo, anche se rappresenta l’aspetto più clamoroso, non è il più rilevante. Il fenomeno delle donne in difficoltà e vittime di violenza multiforme è in gran parte sommerso: abita all’interno delle mura domestiche ed emerge soltanto quando le donne decidono di chiedere aiuto e di denunciare gli aggressori. Solo allora viene all’attenzione delle istituzioni ed entra nelle statistiche. Non diventa, però, in modo scontato coscienza sociale. La sua conoscenza reale resta scarsa e frammentata e questo rende tuttora difficile progettare e mettere in campo interventi adeguati per contrastarla.

Il primo obiettivo di una politica contro la violenza, dunque, è conoscere il fenomeno per farlo emergere nella sua reale entità e fisionomia. Solo così lo si può contrastare con interventi adeguati. L’esperienza insegna che sono due le condizioni indispensabili per questa conoscenza: la presenza sul territorio di servizi specifici e la maturazione culturale dei cittadini e delle istituzioni. Nel territorio dell’VIII Municipio è presente il Centro Antiviolenza del Comune di Roma gestito dall’Associazione “Differenza Donna”. In questi anni il Centro ha dato ascolto a più di 15.000 donne di età compresa tra i 16 e gli 80 anni, provenienti da tutti i Municipi di Roma, da Comuni della provincia e in alcune occasioni anche da altre Regioni.

Dobbiamo d’altra parte tener conto che il progressivo costituirsi di società multi-etniche, sotto la spinta dei flussi migratori, mette a contatto ravvicinato culture e stili di vita assai diversi tra loro con conseguenze anche sul rapporto tra i generi e sul fenomeno della violenza contro le donne.

La catena di violenze venuta alla luce negli ultimi anni, perpetrata nelle strade e perfino nelle scuole, tende però a trarre in inganno. La violenza si sviluppa soprattutto nell’ambito dei rapporti familiari. Oltre il 90 % delle donne che passano nei Centri sono in fuga dalla violenza subita in famiglia e inferta da partners: mariti, fratelli, conviventi, amici. Il fenomeno, dunque, non è circoscritto alla marginalità, all’impatto tra diverse culture o al diffondersi del disagio giovanile. Le sue radici sono antiche ed affondano in una grave distorsione e in una sofferenza che coinvolgono le relazioni più costitutive della nostra convivenza.

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Il seme della violenza si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi, nel desiderio di controllo e di possesso che si manifesta, nei suddetti casi, nel genere maschile. Rinvia ad una questione culturale, spesso sottovalutata. Si alimenta così un clima di rimozione e di tolleranza che – tanto più nella fase di forte crisi della coesione sociale in cui viviamo – favorisce i comportamenti aggressivi contro le donne e contro l’infanzia. E la violenza rischia di diventare un fenomeno sociale sempre più diffuso e radicato.

Per tale motivo il Municipio VIII Roma delle Torri in accordo con i Municipi V, VII e X, Provincia di Roma – Assessorato Politiche Sociali e per la Famiglia e Istituzione Solidea Donne, AUSL Roma B Dipartimento T.M.I. e G. (UOC Procreazione Cosciente e Responsabile, UU.OO.CC. Ostetricia e Ginecologia Ospedali Sandro Pertini e Policlinico Casilino), Distretti Sanitari I-II-III e IV – Dipartimento Emergenza Accettazione (UU.OO.CC. Medicina d’urgenza Ospedali Sandro Pertini e Policlinico Casilino), Questura di Roma, Associazione Differenza Donna, Associazione nazionale Volontarie Telefono Rosa ONLUS, in data 07/06/2010, ha stipulato il “protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne”.

Il protocollo intende predisporre gli strumenti per una programmazione di gestione integrata e coordinata d’interventi in favore delle donne e in particolare delle donne e dei loro figli minori vittime di violenza di genere. Tali interventi dovranno essere mirati anche all’emersione di una particolare tipologia di violenza che è quella sottile che fonda le sue radici sulla negazione della dignità di persona e che ha come obiettivo la distruzione psicologica della donna, violenza questa ultima ancora misconosciuta ma peraltro molto diffusa ed accettata.

Il protocollo formalizza il nucleo fondante la Rete contro la violenza alle donne composto da tutti i firmatari del protocollo stesso.

Sono destinatarie degli interventi in oggetto le donne italiane e straniere con o senza figli minori vittime di violenza ed in particolare di violenza intra ed extra familiare.

Con il protocollo d’intesa si propone, coerentemente con le finalità proprie d’ogni soggetto parte del protocollo interistituzionale, di:

· Fornire risposte integrate e complesse al problema della violenza intra ed extra familiare;

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· Contribuire a fare emergere il fenomeno della violenza, mettendo in discussione stereotipi culturali stimolando una diversa consapevolezza tra le giovani generazioni;

· Promuovere azioni di prevenzione di comportamenti maltrattanti; · Educare alla costruzione della cultura delle pari opportunità; · Pianificare interventi per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita; · Promuovere e programmare la formazione degli operatori che vengono,

per la loro professione, a contatto con il fenomeno; · Collegarsi con altre esperienze analoghe nazionali ed estere; · Raccogliere e analizzare i dati sul fenomeno; · Promuovere al livello provinciale la diffusione dei Centri antiviolenza e la

costituzione di una rete fra gli stessi; · Promuovere la qualità dell’accoglienza e della risposta dei servizi

territoriali alle donne vittime di violenza; · Promuovere, all’interno dei Piani Sociali Municipali dei Municipi V, VII,

VIII e X, la pianificazione e la realizzazione d’interventi finalizzati alla prevenzione alla violenza domestica, alla protezione, al sostegno e alla realizzazione di percorsi tesi a garantire la qualità degli interventi;

I Municipi V, VII, VIII e X partecipano alla realizzazione di quanto stabilito con il Protocollo d’intesa attraverso gli Uffici di Piano e gli Assistenti Sociali.

Tali Municipi si impegnano a:

· Sviluppare adeguate politiche di sostegno tese al superamento di condizioni di disagio e di difficoltà delle persone coinvolte nel fenomeno;

· Inserire nel proprio Piano Sociale Municipale una specifica sezione dedicata alla programmazione di interventi e servizi volti a favorire la diffusione di una cultura di genere e a prevenire forme di violenza ed abuso sulle donne;

· Rimodulare i servizi e gli interventi già in corso inserendo - dove possibile - azioni tese a favorire la diffusione della cultura delle pari opportunità tra uomini e donne;

· Promuovere, sostenere e gestire azioni di informazione e sensibilizzazione finalizzate alla diffusione di una cultura delle pari opportunità tra uomini e donne nella comunità locale, attraverso una metodologia di integrazione con i soggetti firmatari del Protocollo e con le altre agenzie pubbliche e del Terzo Settore presenti sul territorio;

· Favorire azioni di informazione, orientamento e ascolto presso il Punto Unico di Accesso (PUA) per una tempestiva presa in carico da parte della rete dei servizi;

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· Organizzare, in stretta collaborazione con i firmatari del Protocollo, giornate seminariali sul tema della violenza intra – familiare rivolte ai cittadini dei diversi quartieri del territorio, avvalendosi dei Laboratori di co – progettazione itineranti del Piano Sociale Municipale;

· Partecipare ai percorsi di formazione condivisa con gli altri firmatari del Protocollo e promuovere la formazione dei propri operatori a vario titolo interessati alla relazione d’aiuto con le donne che subiscono violenza;

· Concorrere all’individuazione di strategie di prevenzione e di intervento sulle cause e le situazioni che possono portare ad agire e/o a subire comportamenti di violenza;

· Sostenere ed attivare le reti formali e informali presenti nella comunità locale quali risorse privilegiate per ogni opportuna forma di supporto alla donna che subisce violenza e ai minori coinvolti;

· Favorire la costituzione di gruppi di auto-aiuto con il supporto di un esperto facilitatore per uomini che hanno esercitato violenza sulle donne allo scopo di intervenire sulla globalità del fenomeno prevenendo eventuali forme di recidiva;

· Concorrere al monitoraggio del fenomeno della violenza sulle donne, provvedendo alla raccolta e alla trasmissione dei dati all’Istituzione Solidea;

· Ridurre i tempi d’attesa per la presa in carico delle donne che subiscono violenza, riconoscendo la necessità di un intervento tempestivo;

· Individuare, attraverso specifico atto dirigenziale, il responsabile e il referente dell’attuazione del protocollo d’intesa per i Municipi;

Tutti i soggetti aderenti al protocollo d’intesa si impegnano, inoltre, ad istituire un tavolo di coordinamento composto da un rappresentante di ognuno dei soggetti firmatari, per l’attuazione ed il monitoraggio degli impegni progettuali assunti.

Il protocollo ha portato alla formazione di un tavolo tecnico composto dagli operatori (assistenti sociali, psicologi e medici) dei Municipi, dei Distretti AUSL, dei due Ospedali (Sandro Pertini e Policlinico Casilino), dell’Amministrazione Provinciale e dell’Istituzione Solidea.

Il tavolo tecnico si incontra con cadenza mensile e sta elaborando un unico modello d’intervento e medesimi strumenti operativi da adottare nel trattamento della violenza genere (scheda di primo contatto e di segnalazione, sede del nucleo operativo e delle équipe territoriali individuate per ogni distretto sanitario).

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LE POPOLAZIONI ROM

Il campo nomadi di Via di Salone, 323

Sul territorio del Municipio VIII Roma delle Torri insiste l’ormai noto Campo Nomadi di via di Salone,323. Ha una posizione isolata, al di là del Raccordo Anulare, all’estrema periferia orientale della città, ma anche del Municipio stesso, lontano da tutti i servizi essenziali, collegato solo con la stazione ferroviaria “Salone”, che per diverso tempo è stata anche chiusa. Il campo, nel corso degli anni, ha subito numerose evoluzioni, soprattutto ha visto aggiungersi Rom di provenienza diversa dal nucleo storico che lo ha abitato fin dai primi insediamenti.

NEL 2006 DIVENTA VILLAGGIO ATTREZZATO.

La più importante trasformazione è stata quella avvenuta nel 2006, anno in cui il Comune di Roma decise di trasformare l’insediamento in un Villaggio Attrezzato (insieme a Castel Romano, River, Candoni e Gordiani), mettendolo a norma di legge per migliorare le condizioni abitative, effettuando lavori di adeguamento, ristrutturazione e bonifica delle fogne, degli impianti idrici ed elettrici; posizionando, ove possibile, verande; implementando nuove strutture abitative; istituendo un servizio di portierato e di vigilanza; perimetrando le aree. Contestuale a ciò, la permanenza nei Villaggi attrezzati venne “legalizzata” attraverso l’emissione del Documento Autorizzativo allo Stazionamento Temporaneo (DAST) della durata di due anni, rinnovabile per altrettanti, che certifica la Residenza presso il campo.

La gestione del Presidio Sociale, previsto da tale progetto, fu affidata al Consorzio di Cooperazione Sociale “Alberto Bastiani” che realizza le attività previste attraverso la sua consorziata “Ermes” Cooperativa Sociale Onlus. Quest'ultima, in collaborazione con il Dipartimento V e l’VIII Gruppo di Polizia Municipale, seguì tutta la fase preliminare del progetto, concordandola anche con gli abitanti del campo, fino ad arrivare a definire i criteri per l’assegnazione dei moduli abitativi. La consegna terminò nell’Agosto del 2006. La popolazione era di 634 unità così distribuite:

- Romeni: 251; - Serbi: 191; - Bosniaci: 152; - Italiani: 29; - Croati: 9; - Apolidi: 2.

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Tutti i dati, aggiornati a marzo del 2011, sono forniti dalla Cooperativa “Ermes” che tuttora svolge i Servizi del Progetto “Gestione di strutture adibite all’accoglienza e all’ospitalità di persone socialmente fragili, prevalentemente di etnia Rom, all’interno dell’area attrezzata di via di Salone”.

All’interno di questo progetto sono comprese le seguenti attività: - Sportello di Segretariato Sociale, con diversi livelli di intervento,

rimodulati continuamente, in base ai bisogni sociali degli abitanti del campo. In particolare, all’interno dello stesso modulo c’è uno Sportello Sanitario, che oltre a fornire visite di primo soccorso, ha tracciato una mappa molto importante delle patologie più frequenti tra la popolazione del campo, dando una lettura di esse correlate all’ambiente di vita.

- Sportello Orientamento alla formazione e al lavoro: oltre ai percorsi formativi per giovani ed adulti, attraverso questo sportello è stato possibile effettuare inserimenti socio-lavorativi per giovani a rischio di devianza attraverso la creazione di una rete di aziende che permettono lo svolgimento di inserimenti protetti e costantemente monitorati dal tutor.

- Sportello Legale: con esso sono venuti in contatto circa il 50% degli abitanti del Villaggio e quindi la lettura dei dati relativi ai problemi legali è significativa. Comunque le attività prevalenti di consulenza, orientamento e presa in carico riguardano principalmente la regolarizzazione della permanenza dei Rom sul territorio italiano, l’ottenimento della cittadinanza ed il rinnovo/rilascio del Permesso di Soggiorno.

- Spazio Bimbi: pensato come servizio di pre-scolarizzazione, come spazio per lo sviluppo psico-sociale del bambino, per ridurre il trauma del distacco. La Cooperativa “Ermes” ha gestito e gestisce tutt’oggi il progetto di scolarizzazione per i bambini e adolescenti rom (trattata in seguito) ed ha evidenziato come sia importante lavorare anche sull’educazione delle famiglie alla scolarizzazione. Tale progetto non era inserito nella convenzione ed è stato sperimentale. Ha prodotto risultati incoraggianti con un aumento negli anni dei minori iscritti a questo spazio.

- Formazione “On the Job”: progetto, svoltosi tra giugno 2010 ed agosto 2011, rivolto a 30 adulti e giovani adulti, realizzato attraverso lo strumento della borsa-lavoro che ha, tra gli obiettivi, quello principale di invertire la tendenza del capitale sociale ed umano che,

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nel caso dei Rom, è una spirale al ribasso a causa dell’isolamento dalla città, del basso livello di istruzione, della mancanza di specifiche competenze professionali, del pregiudizio d’essere zingaro al fine di rendere efficace l’orientamento e l’inserimento lavorativo. Gli abitanti che sono riusciti ad emanciparsi hanno costruito una rete relazionale sana ed esterna al campo, realizzando un’integrazione concreta.

DAL PIANO AD OGGI.

Successivamente venne approvato dal Comune di Roma il Piano Nomadi. Esso stabilisce tra gli obiettivi quello di smantellare “tutti gli insediamenti abusivi o tollerati della Capitale (campi abusivi ma regolamentati dall’Ordinanza sindacale 80/1996), in primordine quelli che presentano già precarie condizioni igienico-sanitarie”. Vengono chiusi gli insediamenti abusivi caratterizzati dall’emarginazione e da precarie condizioni igienico-sanitarie con la previsione di costituire 12/13 Villaggi attrezzati, all’interno dei quali saranno previsti degli organi istituzionalizzati che favoriranno l’integrazione sociale della popolazione Rom, ai sensi del “Regolamento per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nella Regione Lazio” e del “Disciplinare sulle modalità di permanenza temporanea nei villaggi attrezzati per le comunità nomadi del Comune di Roma”.

In seguito a ciò, dal mese di marzo 2010, fino all’inizio di quest’anno, a via di Salone sono arrivate nuove famiglie, provenienti dagli sgomberi dei campi di Casilino 900, Martora e Dameta, per un totale di 263 presenze in più. Si arriva quindi ad 897 abitanti autorizzati (non si esclude la presenza di non autorizzati) distribuiti in 190 moduli abitativi (6 dei quali di servizio). Per far posto alle nuove famiglie sono stati penalizzati gli spazi aggregativi, si è ridotto lo spazio all’interno del campo e si è tornati, come in passato, ad una situazione di disagio: seri problemi igienico-sanitari e di sicurezza, immondizia accumulata all’ingresso del campo, varchi nella recinzione che permettono un ingresso non controllato delle persone e difficoltà di rapporti tra le diverse comunità. Esattamente il contrario di quanto si prefigge il Piano Nomadi, le cui azioni sono improntate alla valorizzazione della componente umana e alla promozione della dignità soggettiva delle persone Rom. Nel Piano viene riconosciuto che “il miglioramento delle condizioni abitative della popolazione Rom rappresenta il primo passo verso la tutela della dignità delle persone Rom”, ma al campo di via di Salone si è compiuto un notevole passo indietro.

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LA SCOLARIZZAZIONE.

Un paragrafo a parte merita il Progetto di scolarizzazione dei bambini ed adolescenti Rom di Roma Capitale (per il quale si rimanda al Piano Cittadino). E’ un progetto che va avanti da anni, con il trasporto scolastico affidato alla Società ATAC S.p.A. L’organismo gestore per via di Salone è “Ermes Coop. Sociale ONLUS”. Nel Piano Regolatore Sociale di Roma Capitale (2011-2015) sono contenuti i dati relativi all’Anno Scolastico 2010/2011, distribuiti meglio nella tabella:

- Numero iscritti: 324

- Scuole coinvolte: 47

Ordine di scuola Iscritti Numero di scuole

Scuola Infanzia 45 10

Scuola Primaria 179 21

Scuola Secondaria di 1° grado

81 11

Scuola Secondaria di 2° grado e CFP

19 5

Totale 324 47

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I POSSIBILI PROGETTI

Con la Cooperativa “Ermes”, con la quale il Servizio Sociale collabora da anni e che più di altri conosce tutte le evoluzioni del campo, le problematiche e le risorse, si sono portate avanti delle riflessioni che riguardano eventuali progetti che potrebbero migliorare le condizioni di vita degli abitanti di via di Salone. Due sono sembrate più significative, anche perché diverse tra loro e rispondenti a problematiche distinte.

La prima, tutta da sviluppare, riguarda il potenziamento degli inserimenti lavorativi dei nomadi del campo, attraverso la collaborazione con il Municipio.

La seconda riguarda la possibilità di offrire interventi di psicoterapia familiare e di gruppi multifamiliari, luoghi privilegiati per comprendere le complesse dinamiche delle famiglie e della comunità allargata, creando i presupposti per un cambiamento, sciogliendo difese e resistenze. Si tratta di sperimentare un modello differente di intervento terapeutico: la terapia transculturale.

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INTEGRAZIONE AL CAMPO* Servizio di integrazione rivolto ai residenti del Villaggio di via di Salone, 323

Giustificazione

Tale progetto vuole essere il naturale proseguo di un lavoro che da anni la cooperativa ERMES svolge anche in collaborazione con il Municipio Roma 6 (che ha sostenuto in modo sempre più strutturato interventi di psicoterapia familiare nell'insediamento rom di via dei Gordiani) e con il Centro di Giustizia Minorile di Roma all’interno del progetto di psicoterapia familiare e gruppi multifamiliari “Starnieri per sempre?” rivolto a giovani rom in regime penale provenienti da tutti gli insediamenti della Capitale, patrocinato dalla Provincia. Sulla base di una lunga esperienza terapeutica con la popolazione rom, si evidenzia che lo spazio terapeutico e soprattutto lo spazio del gruppo siano il luogo privilegiato dove comprendere le complesse dinamiche delle famiglie e della comunità allargata, creando i presupposti per attivare un cambiamento, supportare un processo di sviluppo sano, sciogliendo difese e resistenze e attivando le risorse di crescita bloccate all’interno di lealtà familiari e sociali. Altresì lo spazio terapeutico diventa un osservatorio privilegiato non solo per comprendere la complessità del sistema comunitario e familiare, ma anche per connettere il lavoro di più attori istituzionali che, spesso, per motivi legati all’emergenza o al necessario “problem solving”, perdono di vista il sistema nel suo complesso disperdendosi nel particolare. Tutto a vantaggio di un lavoro sinergico e definito. Operare in questi contesti mette a confronto con luoghi e relazioni in cui i sentimenti e le emozioni vengono decodificati in comportamenti da un codice culturale e acquistano un significato in quel contesto e possono essere viste in maniera differente da un osservatore esterno. A questo si aggiunge, una “cultura dei servizi” che si riferisce “non tanto a modelli teorici che i singoli operatori adottano nella loro prassi, ma piuttosto a quei sistemi di rappresentazioni che gli operatori si fanno del proprio ruolo, dell’intervento, delle famiglie, dell’utente, del problema presentato, del sistema di relazioni in cui sono inseriti”. In genere le istituzioni o le associazioni che vivono le realtà di confine sono “portatori sani” di una mentalità che rispecchia la “Posizione Etnocentrica”, ovvero interpretare le differenze peculiari solo rispetto alla diversa etnia, il limite è quello di diventare un operatore “con una nozione stereotipata dei significati condivisi all’interno dello stesso gruppo etnico” . Nella posizione etnocentrica avviene come una specie di traduzione letteraria fra il proprio codice e quello della diversa etnia, a scapito della curiosità e della spontaneità. L’etnocentrismo è, tuttavia, fragile e ci espone al rischio di un’esaltazione o una polarizzazione inconsapevole. Ad una attenta riflessione gli interventi che si muovono nel campo delle istituzioni e del privato sociale rivolti a queste categorie di utenze (questo è tanto più evidente se rivolto alle comunità rom) tendano a satellitare intorno a posizioni di controllo, cura,

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assistenzialismo, tolleranza di atteggiamenti culturali, foraggiando relazioni prevalentemente di dipendenza istituzionale e sociale. Viene amputato il protagonismo diretto di queste persone, stringendo il vincolo al contesto che impedisce loro di assumere posizioni di protagonismo; preferendo l’assistenza al progetto.

Finalità e obiettivi

Sostenere le famiglie ed i singoli nel processo di integrazione, offrendo uno spazio di elaborazione di contenuti complessi, che vissuti nella frammentazione degli interventi rivolti a questa utenza, e nella quotidianità che essi stessi vivono, non trovano un'adeguata possibilità di dare significati che attivino le risorse in un processo sano di crescita evolutiva sia a livello individuale che di gruppo. Tale possibilità permette di non disperdere anche le risorse esterne, investite su tale utenza dal territorio, trasformando la parcellizzazione degli interventi e dei contenuti ad essi legati, in un quadro di stabilità che permette realmente uno svincolo nel lungo periodo. Passando quindi da un vincolo di mera dipendenza assistenziale ad un'esperienza di quella dipendenza imprescindibile e sana a carico della responsabilità individuale e di gruppo.

Destinatari

Il progetto è rivolto ai nuclei familiari problematici e che presentano un disagio anche di solo uno dei membri (paziente designato); la segnalazione è fatta dai servizi del territorio al Servizio Sociale.

Localizzazione Sede del Centro Clinico della cooperativa ERMES; Spazio destinato alle attività sociali all'interno del Villaggio attrezzato.

Attività

Gli incontri si svolgono ogni quindici giorni per la durata un’ora e trenta minuti ciascuno. Le terapie saranno condotte in co-terapia (come precedentemente spiegato) da due terapeuti per un totale di 24 sedute in un anno. Le segnalazioni vengono effettuate prevalentemente dai Servizi territoriali e dagli Assistenti Sociali che seguono le famiglie o gli individui. Ci si potrebbe avvalere in caso di necessità dei mediatori linguistici della cooperativa Ermes e delle altre figure professionali che la stessa cooperativa mette a disposizione.

Metodi

Modello Co-terapeutico La necessità e l’opportunità di sperimentare un modo differente di intervento terapeutico è stata nutrita e si è sviluppata nel corso di diverse terapie in contesti di confine (non solo connotati dalle differenze culturali o dal marcato disagio sociale) e in particolar modo nell’incontro terapeutico con alcune famiglie appartenenti alla comunità Rom di Roma.

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E’ una terapia transculturale, sistemica perché lavora sull’integrazione di più sistemi, familiare, culturale, individuale, di coppia, coterapeutico e altro. Sviluppa un pensiero flessibile che non conosce le sicurezze del setting né della procedura standardizzata, è una sorta di consulenza che come sempre accade in questi contesti “va inventata” insieme alla famiglia. La co-terapia (presenza simultanea di una coppia terapeutica) è lo strumento d’elezione per poter condurre terapie familiari e gruppi con una marcata valenza multiculturale.

Durata

Un anno rinnovabile.

Attuazione

Le persone si sposteranno alla sede del Centro Clinico, per le sedute di terapia.

Organizzazione e risorse umane n°2 psicoterapeuti; n°1 amministrativo; tirocinanti di psicologia e scuole di Psicoterapia.

Valutazione Incontri periodici tra gli psicoterapeuti ed i referenti del Servizio Sociale.

Costi

Per i gruppi multi-familiari: € 2760 per un'annualità; Per le terapie familiari € 2760 per un'annualità (a famiglia).

Finanziamento

Fondi 328/00

(*) L ’att ivazione de l proget to sarà possib i le d iet ro reper imento r isorse economiche aggiunt ive

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5.3. SERVIZI E INTERVENTI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ E DISAGIO

PSICHICO

Il Servizio per l’autonomia e l’integrazione sociale della persona disabile (SAISH) si occupa dei servizi alla persona o servizi di prossimità, sia a domicilio dell’utente che presso strutture di accoglienza diurna o presso le scuole dell’obbligo per favorire l’inserimento scolastico e sono gestiti in forma integrata con i Servizi della AUSL Roma B III Distretto.

L’Assistente Sociale effettua la presa in carico e, unitamente al competente servizio della AUSL, elabora i progetti individuali di intervento, mantiene i rapporti con le cooperative enti gestori dell’assistenza, effettua il monitoraggio e la verifica dei piani individuali

Negli interventi e nei progetti rivolti alle persone disabili si possono individuare i seguenti obiettivi generali:

· favorire la socializzazione e l’integrazione sociale; · favorire l’autonomia e l’autosufficienza; · sostenere ed alleviare le famiglie; · favorire l’integrazione scolastica

Servizi attivati :

- assistenza domiciliare diretta - assistenza domiciliare indiretta - assistenza ai minori nella scuole - centri diurni

L’ assistenza domiciliare è un servizio socio-assistenziale finalizzato a migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei disabili adulti e minori.

Il Servizio può essere attivato:

· nella forma diretta attraverso la libera scelta di un ente gestore che con i suoi operatori contribuisce ad attuare il piano di intervento individuale della persona disabile;

· nella forma indiretta gestita dalla persona disabile attraverso un contributo erogato dal Municipio per il pagamento dell’assistente personale su presentazione di un progetto condiviso con i Servizi Territoriali del Municipio e della AUSL;

· nella forma mista (diretta e indiretta).

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L’assistenza nelle scuole è rivolta ai minori disabili ai sensi della normativa di cui alla L. 104/1992 frequentanti le scuole dell’obbligo e dell’infanzia, sia comunali che statali.

L’attivazione del servizio è subordinata alla certificazione della AUSL o di enti accreditati, attestante la necessità per il minore dell’assistente educativo culturale (AEC) ai fini del raggiungimento dell’autonomia personale e dell’integrazione all’interno del contesto scolastico.

Il servizio è articolato in quattro lotti, corrispondenti alle scuole che afferiscono ai 4 presidi socio-sanitari dei servizi TSMREE della AUSL Roma B III Distretto.

L’attività si svolge presso le strutture scolastiche nel rispetto dell’organizzazione didattica dei singoli istituti.

In particolare:

· All’interno dell’ambiente scolastico · Durante attività esterne programmate · Gite ed uscite scolastiche · Campi scuola · Eventuali esami all’esterno della scuola.

Attraverso questo servizio si vogliono realizzare i seguenti obiettivi:

· Favorire lo sviluppo dell’autonomia personale, in relazione ai diversi livelli di autosufficienza legati al tipo di disabilità;

· Favorire l’integrazione scolastica e sociale dando al disabile la concreta opportunità di fruire, nonostante le difficoltà, dell’azione educativa e formativa offerta dalla scuola;

· Favorire lo sviluppo delle potenzialità individuali supportando il minore nei percorsi di apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Il ruolo dell’operatore, quindi, sarà quello di “facilitatore” di processi comunicativi, relazionali ed affettivi, evitando la dipendenza eccessiva dell’alunno disabile dalla propria presenza.

Le attività svolte sono:

· Attività di vigilanza, accompagnamento e assistenza nelle esigenze igienico/sanitarie ai minori che necessitano di un intervento quotidiano nel cambio e nella pulizia e/o di un ausilio nella consumazione del pasto;

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· Supporto nell’attività didattico/educativa interna (attività in classe, laboratoriali, ludico/motoria, ecc.) ed esterna (visite di istruzione, laboratori extrascolastici, ecc.);

· Attività di programmazione e collaborazione con docenti di classe e insegnanti di sostegno (incontri di programmazione, partecipazione a GLHO, collaborazione a interventi didattici nell’ambito del Progetto Educativo Individuale – PEI - stabilito per l’alunno, ecc.);

· Supporto ad attività di apprendimento all’interno dei gruppi; · Attività ludiche e di laboratorio finalizzate all’integrazione su specifici

progetti programmati con le scuole.

All’erogazione del servizio di assistenza scolastica collaborano sinergicamente:

· Il Municipio, che definisce le risorse complessive e intrattiene i rapporti con gli organismi aggiudicatari del servizio, erogando i relativi finanziamenti e stipulando le relative convenzioni;

· Gli organismi aggiudicatari del servizio, che gestiscono il personale e ne garantiscono la formazione iniziale e in itinere, nonché il mantenimento degli standard di qualità;

· La AUSL, che definisce le diagnosi e i progetti riabilitativi di ciascun utente, effettua inoltre, congiuntamente al Municipio, il monitoraggio degli standard di qualità effettiva del servizio;

· La Scuola, che organizza e coordina al proprio interno, con flessibilità, il servizio, tenendo conto delle reali esigenze degli alunni, della possibilità di ottimizzare l’impiego delle risorse, sia assegnate che già presenti all’interno della scuola (personale ATA, insegnanti di sostegno, insegnanti di classe, ecc) e della complessità del profilo professionale del personale AEC.

Il Municipio assegna le risorse umane, all’inizio di ogni anno scolastico, in relazione alle disponibilità finanziarie, tenendo conto del numero degli alunni che necessitano del servizio all’interno delle scuole di ogni lotto. La scuola (insegnante di classe, di sostegno, ecc.), insieme agli organismi affidatari, formulerà il Pei per ogni alunno disabile, finalizzato al conseguimento dell’autonomia e della socializzazione nel gruppo classe. Nel progetto devono essere specificate le modalità di utilizzo della risorsa AEC facendo riferimento ad un orario settimanale di 36 ore per ogni operatore impegnato, salvo eccezioni che potranno essere concordate tra Scuola e Municipio, sentito l’organismo affidatario. Tale progetto dovrà essere condiviso da tutta l’equipe pedagogica ed inviato al Municipio e all’organismo.

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Nell’ambito del GLHO, al quale l’operatore AEC partecipa di diritto, sarà verificato l’effettivo utilizzo della risorsa in relazione alle quote orarie destinate alle diverse mansioni previste dal progetto.

Dal mese di Ottobre del 2011 è stato attivato un servizio di trasporto a chiamata per utenti disabili ad anziani residenti nel territorio del Municipio VIII Roma delle Torri. Per ulteriori informazioni si rinvia alla scheda progettuale inserita a pag. 162.

In merito alle problematiche del disagio psichico il Municipio, da diversi anni, partecipa alla “Commissione per gli interventi economici a favore degli assistiti del Dipartimento Salute Mentale” (R.R. n. 1/200 Art. 6 comma 1 e 2). La Commissione è presieduta dal Direttore del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) ed è composta da un Assistente Sociale per ogni distretto dell’area di riferimento del DSM, da un Assistente Sociale per ogni Municipio sede di Distretto, è presente anche un operatore del DSM che svolge funzioni di segretario. La Commissione si riunisce mensilmente nei singoli distretti per la valutazione dei progetti di intervento economico. Inoltre si riunisce una volta al mese nella sede del DSM per la ratifica del lavoro svolto nei distretti e per le decisioni che riguardano le impostazioni delle attività. Per l’anno 2011 sono state erogati circa 100 progetti di assistenza economica a favore di utenti del Centro Salute Mentale (CSM) del III Distretto della AUSL RM B.

Nel Municipio sono presenti i seguenti centri diurni:

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CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE PER ADULTI DISABILI

Servizio rivolto alla cura, alla socializzazione e alla integrazione della persona disabile.

Giustificazione E’ intendimento del Municipio Roma Delle Torri, in collaborazione con il Dipartimento Della Tutela Della Fragilità della AUSL ROMA B - U.O.C. Disabili Adulti e Riabilitazione III Distretto, offrire una risposta ampia e variegata ai bisogni delle persone disabili che vivono sul territorio, allo scopo di migliorare la qualità della vita .

Finalità e obiettivi Far acquisire e/o potenziare nella persona disabile capacità e competenze in vari ambiti. Sviluppare un sano senso di autostima unito ad una soddisfacente strutturazione del proprio tempo quotidiano. Favorire la socializzazione. Offrire un sostegno un sostegno alla famiglia nella cura e assistenza del disabile.

Destinatari N. 40 disabili adulti con patologie psico-fisiche di grado alto e medio alto di età compresa fra i 18 ed i 45/50 anni.

Localizzazione Il Centro è collocato nella zona di Torre Angela ed è inserito in un conteso cittadino ricco di esercizi commerciali e di servizi. La sede è situata al piano terra in via Achemenide,28 e presenta una superficie interna di mq. 175 circa. E’ aperto dal lunedì al sabato con una turnazione antimeridiana e pomeridiana per un totale di nove ore giornaliere. È previsto un servizio di trasporto.

Attività

Le attività sono diversificate a seconda del grado di intensità assistenziale e comprendono: · cura ed igiene personale; · colazione e merenda; · conversazione su fatti che destano interesse; · sollecitazione del dialogo su vissuti esperenziali ed emotivi; · ascolto della musica; · lettura di riviste e quotidiani.; · laboratori di autonomia, di artigianato, di ritmo musica e canto, di fotografia, di computer; · di drammatizzazione, di socializzazione e di arti visive; · organizzazioni di feste ed uscite sul territorio ed extra-territoriali; · incontri di educazione sessuale; · gruppi di mutuo-aiuto per i genitori.

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Metodi Elaborazione di un piano individuale d’intervento per i disabili che frequentano il Centro. Le attività del centro sono organizzate in laboratori dove il gruppo rappresenta lo strumento fondamentale di lavoro. Supervisione periodica degli operatori.

Durata Annuale

Attuazione

Affidamento ad Organismo facente parte del registro di accreditamento tramite licitazione privata

Organizzazione e risorse umane Psicologa Responsabile del Progetto. Assistenti Domiciliari. Animatori Socio-Culturali. Tecnici di Laboratorio. Psicoterapeuta.

Valutazione

Relazioni sul lavoro svolto. Fogli delle presenze giornaliere. Incontri periodici.

Risorse logistiche e materiali Locali adeguati. Pulmino per il trasporto. Telefono e fax. Tutti i materiali necessari a realizzare le attività dei laboratori. Servizio di Catering per la colazione e la merenda.

Costi

Spesa annua €. 360.000.

Finanziamento Fondi ordinari municipali.

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CLUB SOCIALIZZANTE

Servizio rivolto alla socializzazione e alla integrazione dei giovani disabili.

Giustificazione

Il Municipio VIII Roma delle Torri, in collaborazione con il Dipartimento Della Tutela Della Fragilità della AUSL Roma B, intende offrire un servizio ampio e variegato ai bisogni dei giovani disabili che vivono sul proprio territorio, allo scopo di migliorare la loro qualità di vita e favorirne l’integrazione sociale.

Finalità e obiettivi Dare una risposta concreta ai bisogni primari e di relazione dei giovani disabili. Potenziare il benessere psico-fisico e la loro autonomia. Apportare sollievo alle famiglie.

Destinatari N. 30 giovani disabili di età compresa fra i 17 ed i 35 anni che presentano un grado medio e basso di intensità assistenziale.

Localizzazione

Le attività del Club sono realizzate nella sede principale di via delle Alzavole n. 53, e nelle sedi operative di Viale dei Romanisti n. 26 e via delle Avocette n. 15 a questi locali sono in affitto alla Cooperativa che gestisce il servizio. Vengono utilizzate inoltre altre strutture presenti sul territorio in relazione alle iniziative che si intendono realizzare. È prevista un’apertura dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 17,00 con una turnazione di tre giorni a settimana rivolta a 20 ragazzi All’interno del progetto “Club Socializzante” è presente un centro diurno “Il Girasole” aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle 17,00 con frequenza giornaliera rivolta a 10 ragazzi. È effettuato il trasporto con l’utilizzo di n. 4 pulmini.

Attività

Il progetto “Club Socializzante” è diviso in due servizi strutturati: il centro diurno “Il Girasole” e il “Club Socializzante”. In questi due servizi confluiscono gruppi di utenti diversi e alcune attività sono condivise. All’interno del centro diurno “Il Girasole” le attività strutturate si svolgono in giorni stabiliti ed in modo continuativo, mentre altre vengono organizzate in modo estemporaneo. Si effettuano corsi di Yoga, di nuoto, d’informatica, d’equitazione e di danza-movimento terapia. Nel corso dell’anno si organizzano gite e visite guidate. Le attività del “Club Socializzante” sono invece suddivise tra la mattina ed il pomeriggio: corso di yoga, laboratorio di fotografia, corso di arrampicata, ginnastica

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dolce, laboratorio di ceramica, corso di arti marziali, frequentazione della biblioteca, atletica paraolimpica e uscite varie. Si realizzano, inoltre, attività di supporto e di informazione alle famiglie attraverso momenti di incontro con i genitori dei ragazzi disabili.

Metodi Elaborazione di un progetto di intervento individualizzato. Coinvolgimento attivo dei ragazzi. Riconoscimento delle loro capacità. Attivazione di strategie personalizzate. Attivazione della rete territoriale e di un sistema di comunicazione tra gli attori.

Durata Annuale

Attuazione Affidamento ad organismo facente parte del registro di accreditamento tramite le licitazioni private.

Organizzazione e risorse umane Psicologo coordinatore del progetto, operatori con qualifica di assistente domiciliare, educatore professionale, maestri di laboratorio e volontario del Servizio Civile

Valutazione Relazioni trimestrali sul lavoro svolto. Incontri periodici.

Risorse logistiche e materiali Locali adeguati, pulmini per il trasporto, telefono e fax. Tutti i materiali e le attrezzature necessarie a realizzare le attività dei corsi. Servizio di catering per i pasti.

Costi Spesa annua €. 240.000

Finanziamento

Fondi Ordinari Municipali

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SPAZIO APERTO

Giustificazione

Il progetto si realizza nel territorio di Tor Bella Monaca e di Torre Angela, zone periferiche della città, e offre opportunità di socializzazione, di occupazione, di formazione e di mobilità. Il Municipio Roma delle Torri è caratterizzato dalla presenza di numerose famiglie multiproblematiche, con un forte bisogno di assistenza, in particolare si registra il più alto numero di persone disabili di tutto il Comune di Roma.

Finalità e obiettivi Dare continuità al gruppo di utenti disabili già in carico presso il centro. Ridurre la lista di attesa per il servizio SAISH. Migliorare ed aumentare il grado di autonomia di tutte le persone in difficoltà, anche attraverso il consolidamento della rete territoriale. Garantire sostegno e sollievo alle famiglie. Favorire la promozione delle abilità sociali personali e di gruppo. Promuovere la partecipazione e il senso di appartenenza al gruppo sociale di riferimento. Attuare l’orientamento socio-formativo, anche in vista di un inserimento lavorativo. Contrastare i pregiudizi nei confronti delle diversità e le cause di disgregazione dei nuclei familiari.

Destinatari Almeno 50 cittadini disabili di grado di intensità assistenziale medio-lieve e lieve e le loro famiglie.

Localizzazione Il centro diurno Spazio Aperto sarà collocato nel territorio del Municipio VIII Roma delle Torri, nel quartiere di Tor Bella Monaca e di Torre Angela, all’interno di locali già in possesso e/o in uso dell’organismo che se ne aggiudicherà la gestione.

Attività

Accoglienza e sostegno rivolto agli utenti del servizio e alle famiglie. Valutazione delle abilità sociali sia personali che di gruppo. Orientamento socio-formativo. Costruzione e sostegno di progetti individuali. Attività ludico-ricreative di socializzazione. Realizzazione di laboratori mirati. Promozione, diffusione e sensibilizzazione delle attività svolte.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 97 di 202

Metodi Dovranno essere messe in atto tecniche metodologie attive sia a livello di programmazione che di realizzazione dei servizi e delle attività improntate al lavoro di rete. Le strategie di intervento a riguardo dovranno far emergere risorse umane, professionali e strumentali molto spesso sommerse e/o non conosciute adeguatamente, al fine di favorirne lo scambio operativo e di far emergere valore aggiunto agli interventi.

Durata Annuale

Attuazione

Affidamento ad Organismo facente parte del registro di accreditamento tramite licitazione privata

Organizzazione e risorse umane Figure professionali: •Assistente sociale iscritto all’albo professionale; •Educatore Professionale; •Operatore socio-sanitario.

Valutazione Relazioni sul lavoro svolto . Fogli delle presenze giornaliere. Incontri periodici.

Costi €. 230.000

Finanziamento In parte con Fondi Ordinari Municipali e in parte con Fondi 328/00

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Dai tavoli tematici realizzati nel Municipio sono scaturiti i seguenti progetti:

A SCUOLA IN AUTONOMIA (*)

Servizio rivolto all’integrazione scolastica degli alunni disabili delle scuole superiori con lievi difficoltà cognitive ed all’educazione all’utilizzo dei mezzi pubblici in autonomia.

Giustificazione Offrire un’alternativa al trasporto scolastico speciale per i ragazzi disabili iscritti alla scuola superiore che non presentano problemi motori e che sperimentano problemi di autostima e isolamento sociale nell’essere accompagnati dal pulmino scolastico, a differenza dei compagni che vi accedono in autonomia.

Finalità e obiettivi Favorire le autonomie socio-relazionali, la capacità di orientarsi nell’utilizzo dei mezzi pubblici e nella conoscenza dei contesti territoriali del percorso tra casa e scuola, favorire l’autostima e l’integrazione tra i pari.

Destinatari

Alunni disabili iscritti alla scuola superiore, che non presentano importanti difficoltà motorie e che potrebbero imparare ad utilizzare in autonomia i mezzi pubblici, se accompagnati e sostenuti.

Localizzazione Territorio del Municipio VIII e limitrofi dove sono situati gli istituti scolastici principalmente frequentati dai giovani disabili residenti in Municipio VIII.

Attività Attività di accompagnamento in piccoli gruppi, individuati per area territoriale di residenza e collocazione della scuola da realizzarsi mediante educatori.

Metodi Individuazione di luoghi di incontro nei vari quartieri, costituzione di piccoli gruppi omogenei di alunni che si recheranno a scuola accompagnati dall’educatore utilizzando i mezzi pubblici. L’educatore, oltre a favorire in ciascuno la capacità di orientarsi in autonomia, favorirà un clima di solidarietà nel gruppo sino a favorire, se possibile, la conclusione del progetto per raggiunte capacità di totale autonomia da parte dei ragazzi.

Durata

Il progetto potrebbe essere messo a regime, dopo un periodo di almeno un anno di sperimentazione

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 99 di 202

Attuazione Affidamento ad organismo accreditato tra le agenzie già operanti nelle scuole del territorio o associazioni di volontariato.

Costi

Fondi da individuare in base al tipo di gestione che si potrà realizzare

Finanziamento Da definire.

(*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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TERAPIA PIU’ VICINA (*)

Servizio rivolto a favorire l’accesso alle riabilitazioni in regime ambulatoriale.

Giustificazione Nel territorio dell’VIII municipio, che è caratterizzato da nuove aree di insediamento sprovviste di mezzi pubblici di trasporto, vi è un unico centro accreditato per la riabilitazione dei cittadini disabili, ciò costringe gran parte di loro ad accedere presso centri molto distanti, con grande dispendio di tempo ed energie per le famiglie coinvolte. Molte richieste di assistenza domiciliare SAISH sono rivolte spesso ad ottenere un aiuto nell’accompagnamento alle terapie.

Finalità e obiettivi

Il progetto si propone di organizzare un servizio specifico di accompagnamento ai centri, per offrire in tal modo un aiuto pratico alle famiglie e ridimensionare le liste di attesa per l’assistenza SAISH, laddove essa verrebbe principalmente utilizzata per questa attività.

Destinatari Minori ed adulti disabili che accedono a servizi sanitari pubblici o accreditati, nel quartiere o al di fuori di esso, per prestazione a carattere ambulatoriale.

Localizzazione Territorio dell’VIII Municipio e territori dell’area cittadina in cui i centri sono collocati.

Attività Attività di accompagnamento e trasporto.

Metodi Messa a disposizione di mezzi attrezzati per il trasporto di gruppi di utenti afferenti i vari servizi sanitari, con orari regolari e costanti concordati con gli utenti e le loro famiglie.

Durata Tre anni, rinnovabile per il progetto nell’insieme; limitatamente alla durata del bisogno per ciascuna delle famiglie coinvolte.

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Attuazione

Affidamento ad un’azienda o cooperativa di trasporto. Il progetto potrebbe essere rivolto al collocamento lavorativo di utenti del Municipio in cerca di occupazione (es. genitori dei disabili autotrasportatori ora disoccupati) con la costituzione di una cooperativa a cui affidare il servizio, magari con mezzi di trasporto messi a disposizione dal Municipio stesso. Con gli stessi mezzi la cooperativa potrebbe lavorare ad altre attività individuate autonomamente nel territorio e negli orari liberi dagli accompagni alle terapie. In questo modo si potrebbe dare una risposta a due bisogni importanti della popolazione: il trasporto e la disoccupazione.

Costi

Fondi da individuare in base al tipo di gestione che si potrà realizzare

Finanziamento Da definire

(*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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5.4. SERVIZI E INTERVENTI PER LE FAMIGLIE E PER LE PERSONE IN ETÀ

EVOLUTIVA

Si è ritenuto opportuno trattare unitamente i paragrafi relativi ai servizi erogati in favore delle famiglie a quelli in favore delle persone in età evolutiva, in quanto gli interventi che si effettuano dal Servizio Sociale del Municipio VIII sono indirizzati prevalentemente a nuclei familiari con presenza di minori.

Il territorio del Municipio VIII Roma delle Torri vanta in assoluto, come precedentemente indicato, la popolazione più giovane della città ed una più alta percentuale di famiglie con più di tre componenti, il più alto incremento annuo di crescita demografica e tasso di natalità, e il tasso di disoccupazione è il più elevato della città. Pertanto le problematiche dovute alla carenza di una occupazione stabile non garantiscono un tenore di vita sufficiente per le famiglie.

Buona parte dei nuclei familiari, in aree territoriali definite, è caratterizzata da povertà culturale, economica, da forte disgregazione e fragilità della rete parentale. Spesso da una radicata mentalità assistenziale.

Un’altra problematica che influisce sulle condizioni economiche delle famiglie sono l’incremento delle separazioni e dei divorzi, con conseguente aumento di nuclei monoparentali e delle esigenze abitative. Questo influisce sull’equilibrio psico-fisico dei minori.

Infine, è doveroso evidenziare il fenomeno della dispersione scolastica presente sul nostro territorio in quanto riporta dati preoccupanti sul mondo giovanile. Il tema è trattato in maniera più esaustiva nel paragrafo 7.3.

In riferimento a questo fenomeno, il Municipio ha attivato due progetti denominati rispettivamente ‘Piedibus’ e ‘PontePonente.it’. Il primo è rivolto a bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni che frequentano l’istituto comprensivo di Via dell’Archeologia. Il progetto prevede l’accompagno a piedi da parte di operatori dei bambini a scuola e ha il fine di favorire la conoscenza del territorio, la socializzazione degli alunni, supportando i nuclei familiari negli adempimenti scolastici e nelle attività educative- relazionali proposte.

Il secondo è rivolto a giovani che frequentano le scuole elementari e medie in particolari condizioni di svantaggio nel territorio periferico di Ponte

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 103 di 202

di Nona. Il progetto, concepito in collaborazione con il Servizio Materno Infantile e le realtà territoriali presenti, prevede attività di supporto e recupero scolastico, interventi di counseling, attività di socializzazione e laboratori di tipo creativo-manuale.

Al 31/12/2010 sono state richieste al Servizio Sociale Municipale n.198 indagini su richiesta della Magistratura Minorile. Sono state effettuate n. 10 indagini per affidamento preadottivo. A tale data sono aperti n. 730 procedimenti nei confronti di Minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Tra questi ci sono richieste di indagini socio-ambientali, affidamenti ai Servizi Sociali, prescrizioni di collocamenti immediati in strutture protette a tutela dei minori, prescrizioni di allontanamenti nucleo madre-bambino a seguito di maltrattamento tra le mura domestiche, vigilanze, prescrizioni di affidamenti infra o etero familiari, prescrizioni di monitoraggio e sostegno ai nuclei familiari, apertura di tutele pubbliche e private a seguito di sospensione e/o decadenza della potestà genitoriale.

Di seguito si riportano i servizi, gli interventi e i progetti sociali in favore dei minori e delle famiglie.

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RIMETTERE LE ALI

Giustificazione La presenza nel territorio di un numero significativo di ragazzi che provengono da esperienze di esclusione e fallimento, anche scolastico (senza progetti, “senza ali”, pertanto senza prospettive future), ha motivato la necessità di riattivare risorse ed energie personali per predisporre le basi di una nuova progettazione di vita.

Finalità e obiettivi Prevenzione ed assorbimento del disagio giovanile, attraverso progetti educativi personalizzati attenti ad uno sviluppo globale dei ragazzi accolti, avviati attivando le risorse personali e quelle presenti sul territorio. Favorire il recupero scolastico, il reinserimento nella formazione e l’inclusione sociale di minori e giovani adulti.

Destinatari Ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 21 anni, italiani e stranieri, residenti nell’ambito del Territorio del Municipio VIII e a rischio di devianza e di dispersione scolastica.

Localizzazione La formazione si effettuerà in parte presso alcuni locali dell’organismo siti in Via Prenestina 468 ed in parte presso gli esercizi commerciali scelti per svolgere la parte pratica del tirocinio.

Attività · Avviamento di percorsi di formazione professionale di primo livello nei settori della

meccanica e della ristorazione, della durata di un anno, che si concludano con un esame finale che certifichi quanto appreso durante l’anno e le competenze maturate.

· Attivazione di laboratori di apprendimento di specifiche competenze nei settori dell’estetica, dell’artigianato, della grande distribuzione. Il laboratorio comprenderà un periodo di stage formativo e si concluderà con un esame interno finale che consentirà il rilascio di un attestato di frequenza.

· Allestimento di nuovi laboratori o percorsi formativi professionali di base in ambiti lavorativi inerenti all’artigianato e/o altri settori sulla base delle richieste espresse dal mercato del lavoro e dei bisogni maturati dai ragazzi accolti.

· Avviamento al lavoro attraverso tirocini formativi e borse lavoro con monitoraggio costante e mediazione tra operatore del centro e azienda in collaborazione con le agenzie preposte di Roma Capitale e della Provincia.

Metodi Attivazione di percorsi di alfabetizzazione, recupero scolastico, formazione professionale di base, orientamento e accompagnamento al lavoro finalizzati

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 105 di 202

all’acquisizione di conoscenze e competenze che sostengano i ragazzi nell’inserimento lavorativo

Durata Annuale

Attuazione Affidamento diretto ad un organismo esterno.

Organizzazione e risorse umane La realizzazione di tale progetto sarà attuata da una equipe multidisciplinare, composta da psicologi, educatori, tecnici formatori e assistente sociale. L’Organismo al quale sarà affidato il progetto, si raccorderà periodicamente con l’assistente sociale di riferimento del Municipio Roma delle Torri.

Valutazione Relazioni ed incontri periodici sul lavoro svolto.

Costi € 20.000,00

Finanziamento Legge 328/2000 – annualità 2009-2010

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PROMOZIONE E SVILUPPO DELL’AFFIDAMENTO FAMILIARE

Giustificazione Alla presenza sul territorio di un alto numero di nuclei caratterizzati da fragilità, conseguenza del contesto socio-economico in cui sono inseriti, viene troppo spesso risposto con l’istituzionalizzazione dei minori, poiché si incontrano difficoltà a reperire famiglie che possano accogliere i minori attraverso l’istituto dell’affidamento familiare. Pertanto è auspicabile attuare un’opera di sensibilizzazione sul territorio al fine di individuare risorse che possano accogliere i minori, sostenendoli e nel contempo supportare il nucleo originario.

Finalità e obiettivi Finalità: promuovere la solidarietà e la cultura dell’accoglienza nelle risorse presenti sul territorio municipale. Obiettivi: limitare l’intervento del collocamento dei minori in strutture protette offrendo loro un ambiente familiare idoneo, fin quando il nucleo di origine superi le difficoltà.

Destinatari

Famiglie affidatarie, che hanno già in affidamento dei minori e future famiglie affidatarie che vogliono avvicinarsi all’esperienza dell’affidamento familiare.

Localizzazione Gli incontri si terranno presso locali dell’organismo.

Attività · Programmazione della sensibilizzazione: realizzazione di 2/3 incontri di sensibilizzazione di informazione sull’affidamento familiare; · Realizzazione di un percorso di formazione per le future famiglie affidatarie in collaborazione con il Servizio Sociale; · Gruppo di sostegno mensile per le famiglie affidatarie · Avvio di 4/5 progetti di sostegno individuale socio-psico-pedagogico a famiglie affidatarie del territorio; · Avvio di uno “Spazio d’incontro “ per la promozione della relazione tra genitori e figli in affido.

Metodi · Realizzazione di incontri di sensibilizzazione e di informazione. · Realizzazione di percorsi di formazione integrazione sull’Affidamento familiare. · Realizzazione di progetti di sostegno per le famiglie affidatarie del territorio.

Durata Annuale

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 107 di 202

Attuazione Affidamento diretto ad un Organismo esterno.

Organizzazione e risorse umane La realizzazione di tale progetto sarà attuata da una equipe multidisciplinare, composta da psicologi, educatori, tecnici formatori e assistente sociale. L’Organismo a cui sarà affidato il progetto, si raccorderà periodicamente con l’assistente sociale di riferimento del Municipio Roma delle Torri.

Valutazione Relazioni ed incontri periodici sul lavoro svolto.

Costi € 20.000,00

Finanziamento Legge 328/2000 – annualità 2009-2010

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SUPPORTO AI NUCLEI FAMILIARI CON MINORI

Lavoro professionale di Servizio Sociale per sostenere i nuclei familiari con minori.

Giustificazione

Forte presenza di giovani e minori sul territorio, di famiglie multiproblematiche e di grosse sacche di devianza giovanile

Finalità e obiettivi

Sostenere la genitorialità; contrastare e prevenire l’abbandono scolastico; contrastare e prevenire l’abuso sui minori.

Destinatari I minori e i loro nuclei familiari utenti del Servizio Sociale

Localizzazione

Il progetto si svolgerà presso il Servizio Sociale del Municipio, presso il domicilio degli utenti e presso i servizi della rete territoriale.

Attività

Indagini socio-ambientali; valutazione degli stati di bisogno espressi dai nuclei; elaborazione di progetti individuali e familiari a favore dei minori e a sostegno della genitorialità; stesura di relazioni e di progetti; gestione degli interventi messi in atto.

Metodi

Saranno adottate tutte le metodologie di Servizio Sociale ed utilizzati gli strumenti di lavoro professionale necessari: colloqui, visite domiciliari, riunioni di equipe sia interne che con altri servizi territoriali, ecc.

Durata

1 anno

Attuazione

Il progetto sarà affidato ad un organismo aggiudicatario di selezione mediante avviso pubblico e sarà coordinato da un referente del progetto Assistente Sociale del Municipio.

Organizzazione e risorse umane

7 Assistenti Sociali dell’organismo gestore, 1 coordinatore Assistente Sociale del Municipio.

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Valutazione

Gli Assistenti Sociali dovranno effettuare dei report mensili del lavoro svolto con le modalità che saranno definite in sede progettuale.

Risorse logistiche e materiali

Saranno messi a disposizione dal Municipio spazi riservati per ricevere gli utenti, la possibilità di adoperare il telefono e il computer, la disponibilità del materiale di cancelleria per gli appunti, la registrazione degli interventi, i progetti e le relazioni, tutto presso il Municipio stesso.

Costi

Il costo si riferisce esclusivamente al personale. Costo mensile di € 15.833,00 e annuale di € 190.000,00.

Finanziamento

Legge 328/2000

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CENTRI RICREATIVI ESTIVI

Il Municipio VIII Roma delle Torri, come già evidenziato in precedenza, è quello con il più alto numero di famiglie con bambini, prevalentemente di età compresa tra i 4 e i 10 anni. Inoltre è quello che presenta il maggior dinamismo demografico dell’intero comune, con un fortissimo movimento migratorio ed un’alta natalità. La rapida crescita, in pochi anni, della popolazione di migranti stranieri è stata accompagnata da incomprensioni, conflitti e grossi problemi relativi all’integrazione sociale e culturale. Parte di questa popolazione vive spesso in situazioni di precarietà, di irregolarità, in alloggi sovraffollati. Un altro elemento caratterizzante la tipologia dei nuclei presenti sul territorio municipale è il numero, dichiarato e riscontrabile, dell’unico genitore, quale la madre nubile; in un’epoca di così difficile inserimento sociale la tipologia familiare ora citata è già indice di fragilità.

Considerata la sua vastità e la possibilità di edificare, il Municipio ha subito e continuerà a subire una forte espansione urbanistica privata e pubblica (Sul territorio del Municipio ricade un terzo dell’Edilizia Residenziale Pubblica di tutta Roma Capitale) con conseguente aumento demografico. Chi sceglie, soprattutto per convenienza economica, di abitare in questo Municipio si allontana dalle rispettive famiglie d’origine e deve adattarsi ad una nuova realtà e ricreare rapporti e relazioni extrafamiliari che sono alla base del tessuto sociale. La mancanza di reti familiari e comunitarie tradizionali, le scarse risorse relazionali nella quotidianità, la difficoltà di combinare i tempi di cura e accudimento dei figli e la poca flessibilità del mondo del lavoro, fanno emergere nuovi bisogni. Anche i nuclei familiari stranieri, presenti sul territorio, non hanno legami familiari di riferimento su cui poter contare, inoltre, spesso, sono divisi tra l’Italia e il Paese d’origine.

La nuova sfida che le famiglie moderne devono gestire oggi, oltre al problema lavoro e alla difficoltà economica, che notevolmente influiscono sulla qualità della vita dei nuclei, è l’utilizzo del tempo libero dei bambini. L’avvento delle nuove tecnologie e la loro prorompente diffusione nelle case, permette ai bambini di trascorrere molto tempo davanti alla televisione o al computer, giocando con i video giochi; molti praticano anche diverse attività sportive; invece attività sociali quali lo scoutismo o il volontariato sono le meno scelte.

In considerazione del fatto che non si hanno grandi punti relazionali di riferimento e di supporto familiare, i periodi di maggiore difficoltà che si evidenziano sono le vacanze scolastiche di lungo periodo come quelle

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estive. Per le madri nubili, in quanto nucleo monogenitoriale, la chiusura della scuola è un vero e proprio momento di crisi e di problematica organizzativa.

Le famiglie del nostro territorio nei periodi di grande difficoltà hanno sempre espresso al Servizio Sociale e al Municipio la necessità di un servizio che potesse occuparsi dei bambini durante il periodo estivo e hanno sempre ritenuto i “Centri Ricreativi Estivi” in parte risolutivi delle loro difficoltà. Lo stesso Municipio individua in questo servizio uno tra i più utili e adatti per l’accudimento dei minori sia da un punto di vista sociale che di sostegno alle famiglie bisognose.

La possibilità di istituire il servizio dei Centri Ricreativi Estivi, come intervento innovativo da realizzare su un territorio vario, mutevole e complesso come quello del Municipio Roma delle Torri, con la caratteristica della continuità, sul quale le famiglie sappiano di poter contare, permetterebbe di soddisfare le loro esigenze e di rispondere nel contempo ad un bisogno di socialità e di appartenenza del giovane cittadino.

E’ compito del Municipio, come da Statuto del Comune di Roma (D.C.C.122/2000 e successive modifiche), “tutelare i diritti dei bambini e delle bambine promuovendone il diritto alla socializzazione e alla formazione nella famiglia, nella scuola e nelle realtà sociali dove si sviluppa la loro personalità” e all’art. 26 si precisa che “i Municipi gestiscono le attività e i servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito locale”. Proprio ai Municipi, come previsto nel titolo IV, art. 62 del Regolamento sul Decentramento Amministrativo del Comune di Roma compete l’istituzione dei Centri Ricreativi Estivi. Inoltre, i Centri Ricreativi Estivi offrono ai ragazzi un momento di socializzazione formativo finalizzato allo sviluppo psico-fisico ed alla valorizzazione sociale della vita di gruppo, che consenta ai giovani di utilizzare in modo costruttivo parte delle proprie vacanze estive. Pertanto il servizio intende realizzare dei Centri Ricreativi Estivi finalizzati ad accogliere i minori, residenti nel Municipio, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, al termine del periodo scolastico, coinvolgendoli in attività di vario tipo, per esempio sociali, ricreative, culturali e sportive, con possibilità di esonero totale per le situazioni individuate dal Servizio Sociale per le famiglie con alto disagio economico, prevedendo invece la compartecipazione alla spesa per tutte le altre.

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Centri Ricreativi Estivi (*)

Servizio rivolto alla socializzazione e alla integrazione dei minori residenti sul territorio municipale

Giustificazione

Il Municipio Roma Delle Torri, da statuto di Roma Capitale ha il compito di tutelare i diritti dei minori, di promuovere la socializzazione e la formazione nella famiglia, nella scuola e nelle realtà sociali dove si sviluppa la loro personalità; il Municipio gestisce le attività, i servizi culturali, sportivi e ricreativi in ambito locale, pertanto al Municipio (da Regolamento sul Decentramento Amministrativo, titolo IV - art. 62) compete l’istituzione dei CRE.

Finalità e obiettivi

Accogliere i minori, residenti nel Municipio, al termine del periodo scolastico, coinvolgendoli in attività di vario tipo, consentendo ai giovani di utilizzare in modo costruttivo parte delle proprie vacanze estive, con la possibilità di esonero totale per le situazioni individuate dal Servizio Sociale per le famiglie con alto disagio economico, prevedendo per le altre la compartecipazione alla spesa.

Destinatari N. 40 minori residenti nel Municipio VIII Roma delle Torri, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, al termine del periodo scolastico.

Localizzazione

Locali dei centri sportivi, strutture scolastiche e/o parrocchiali dislocati sul territorio municipale.

Attività

Le attività dei C.R.E. sono suddivise tra la mattina ed il pomeriggio: attività sportive, ludiche, laboratori, aiuto nei compiti delle vacanze. Alla chiusura dei centri estivi si prevede un momento di compartecipazione con le famiglie dei ragazzi, attraverso la restituzione del lavoro svolto da quest’ultimi.

Metodi

Coinvolgimento attivo dei ragazzi e riconoscimento delle loro capacità. Percorsi personalizzati in favore dei minori con situazioni complesse.

Durata

Due mesi: da metà giugno a metà agosto.

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Attuazione

Affidamento diretto ad organismo esterno.

Valutazione

Incontri periodici per le situazioni segnalate dal Servizio Sociale, se necessario.

Risorse Logistiche e Materiali

Locali adeguati. Telefono e fax. Tutti i materiali e le attrezzature necessarie a realizzare le attività dei corsi. Servizio di Catering per i pasti.

Risorse Umane

Personale qualificato nell’ambito dell’età evolutiva.

Costi

Costo annuo è di € 20.000,00

Finanziamento

Fondi 328/00

(*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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Rete di sostegno per minori entrati nel circuito penale(*)

Giustificazione La presente proposta si inserisce all’interno e ad integrazione degli interventi territoriali sul disagio giovanile, la dispersione e l’abbandono scolastico realizzati dal Municipio Roma Delle Torri , in collaborazione con la AUSL ROMAB III Distretto per l’ accompagnamento sociale e l’ orientamento a favore di minori e giovani in situazione di difficoltà personale e/o familiare. L’azione formativa proposta si integra inoltre con le attività di sviluppo occupazionale per il target 16/23 anni promosse dal servizio SILIL (Servizio Integrato Locale per l’Inserimento Lavorativo delle fasce Deboli ) istituito dal Municipio in integrazione con la AUSL Roma B.

Finalità e obiettivi

Sviluppare nell’ambito dell’area territoriale del Municipio Roma delle Torri azioni integrate e coordinate tra i vari attori locali per la realizzazione di interventi di contrasto e prevenzione del fenomeno del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Si intende infine sperimentare nel primo anno, un modello di intervento su un gruppo pilota (15) di adolescenti in condizioni di svantaggio psico – sociale entrati nel circuito penale, che punti al recupero ed all’inserimento socio-lavorativo dei ragazzi.

Destinatari

Il progetto è rivolto a minori ed adolescenti (15/18 anni) appartenenti a nuclei familiari in carico ai servizi territoriali, entrati nel circuito penale, che hanno interrotto il percorso scolastico e per i quali è necessario realizzare percorsi individualizzati di accompagnamento alla scolarità obbligatoria, all’obbligo formativo e di inserimento lavorativo protetto.

Localizzazione

Il territorio del Municipio, le strutture esistenti dove si svolgono progetti per gli adolescenti e i giovani, il centro Diurno Borgo Ragazzi Don Bosco, le scuole professionali e di specializzazione del territorio romano e limitrofo. Aziende disposte ad accettare tirocini formativi.

Attività

Si pensa di proporre la realizzazione di un percorso di orientamento e rimotivazione all’ apprendimento pensato per ragazzi dai 15 ai 18 anni che lavori su più livelli ed organizzato attorno a tre attività : orientamento e rimotivazione; attività di laboratorio ed esperienziali; formazione in situazioni di tirocini formativi lavorativi(TFL). E’ necessaria la formulazione di un protocollo d’intesa tra il Municipio, il Borgo don Bosco ed il Dipartimento Giustizia Minorile per costituire la rete e per la gestione degli interventi.

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Metodi

La complessità del disagio giovanile richiede la messa in campo di soluzioni integrate ed innovative che puntino a rafforzare le facoltà e le competenze individuali attraverso una strategia educativa condivisa. L’entrata nel circuito penale rappresenta per molti di questi ragazzi un punto di svolta, l’occasione per la costruzione di progetti di vita consapevoli. Accanto agli interventi di formazione e promozione al lavoro incentrati sull’accompagnamento sociale personalizzato e sull’introduzione all’esperienza lavorativa vanno quindi condivise strategie educative e di sostegno che accompagnino questi ragazzi nel loro percorso di consapevolezza e di crescita.

Durata

I fase - sensibilizzazione degli attori sociali ed istituzionali per favorire e sostenere i processi previsti; elaborazione e stesura degli accordi; strutturazione del gruppo di lavoro; incontri periodici a cadenza settimanale per la pianificazione ed organizzazione delle attività, la definizione degli strumenti e delle metodologie di intervento. II fase - realizzazione percorso di accompagnamento per un gruppo pilota (attività di laboratorio ed esperenziali). III fase –attivazione di tirocini formativi lavorativi (avvio TFL). Ogni fase richiede un’attività di monitoraggio e valutazione costante dei singoli progetti.

Attuazione

Nell’ambito di un protocollo operativo saranno definite le competenze dei singoli soggetti e le modalità di coordinamento. In linea generale si ipotizza che : ® il Municipio sarà garante dell’attuazione del presente progetto tramite l’equipe multidisciplinare interna al serviziointegrato SILIL ed il collegamento con il gruppo operativo minori interno alla UOSECS ® la AUSL ROMAB III Distretto sosterrà l’équipe del servizo integrato SILIL attraverso le proprie unità operative: Dipartimento delle fragilità, Dipartimento di salute Mentale, SERT ® il Dipartimento Giustizia Minorile provvede ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile, a garantire la tutela dei diritti soggettivi, la promozione dei processi evolutivi adolescenziali in atto, perseguendo la finalità del reinserimento sociale e lavorativo dei minori entrati nel circuito penale; ® l’Associazione denominata “Borgo ragazzi Don Bosco ” che svolgerà le azioni formative d’aula mediante l’utilizzo della sede operativa di Via Prenestina, assume inoltre l'impegno di effettuare, tramite propri operatori, le azioni di monitoraggio, tutoraggio e verifica degli inserimenti realizzati su progetto di intervento della équipe multidisciplinare SILIL a favore di minori di età compresa fra i 15 e i 18 anni residenti nel territorio del Municipio VIII. Si costituirà un Gruppo di coordinamento, del quale faranno parte due rappresentanti per ciascuna delle parti coinvolte. Tra i compiti del Gruppo di coordinamento sono previste:

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Þ l’individuazione di criteri per il monitoraggio, la verifica e la valutazione dell’intervento con l’obiettivo di uniformare su tutto il territorio cittadino la presente progettualità; Þ l’opportunità e la modalità di promuovere congiuntamente iniziative mirate di informazione, formazione e sensibilizzazione; Þ collaborazione nell’individuazione di canali di finanziamento; La gestione dovrà essere sia diretta che mediante affidamento a organismi selezionati con bandi laddove occorra. Sarebbe auspicabile anche attuare partnership, sottoscrivere accordi e protocolli d’intesa. Del coordinamento del progetto e della gestione della rete dovrà essere titolare il Municipio.

Organizzazione e risorse umane

Sia personale impegnato a carico dell’Ente gestore che personale dipendente del Municipio e dei partner eventuali, incaricato per quota oraria dal servizio di appartenenza. Responsabile del coordinamento del progetto dovrà essere il Municipio.

Valutazione

Momenti di valutazione sono previsti durante l'iter formativo (valutazione formativa in itinere) in cui si utilizzeranno esercitazioni e discussioni di gruppo per verificare l'apprendimento e le capacità di perfomance, riguardanti segmenti del processo formativo, acquisite dagli utenti. Alla fine del corso si procederà alla valutazione finale dell’intervento che mira ad accertare i risultati, in termini di mutamento, prodotti dall'intervento formativo nei soggetti interessati. Al termine del percorso formativo verrà rilasciata una certificazione finale che attesta le attività svolte.

Costi Per la prima annualità dell’intervento, al fine di garantire una indennità economica ai destinatari, necessaria alla sostenibilità dell’intervento e di realizzare una azione costante di tutoraggio individuale, sarà necessario un contributo finanziario di € 70.000 complessivi.

Finanziamento

l finanziamenti potranno pervenire da più fonti: legge 285, legge 328, bilancio comunale, altre fonti quali Enti sovracomunali (Provincia e Regione), Fondi Sociali Europei, Fondazioni, la ripartizione dei fondi derivanti dall’otto per mille dei contribuenti, eventuali partner, attività di fund raising, donazioni, ecc.

(*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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Unità Interdistrettuale Minori (UIM)

Le Unità Interdistrettuale Minori (U.I.M.) sono strumenti di un sistema integrato di analisi e programmazione tra i Municipi del quadrante AUSL e i rispettivi Distretti sulle problematiche riguardanti minori e famiglie. Le U.I.M. dipendono direttamente dal Dipartimento Promozione dei servizi sociali e della salute, sotto la responsabilità del Dirigente dell’U.O. Minori e Famiglia

Nel nostro territorio, la prima esperienza di lavoro coordinato e integrato degli interventi sui minori a rischio o soggetti a provvedimenti della Autorità Giudiziaria (A.G.) è stata il progetto Gruppo Integrato di Lavoro (G.I.L.). Questa esperienza nel tempo ha visto alternarsi momenti operativi più o meno intensi.

Nel mese di aprile 2011 sono stati sospesi i lavori del GIL e si è costituita la UIM del quadrante AUSL RM B. Il gruppo di lavoro è composto da un referente del Dipartimento Promozione dei servizi sociali e della salute, dai coordinatori dell’Integrazione Socio-Sanitaria dei Municipi e dei Distretti AUSL nonché dai referenti dell’Area Minori dei due Enti e da un referente GIL per ciascuno dei Municipi del quadrante (V,VII,VIII e X) e un referente per ciascun Distretto della AUSL (I. II, III e IV).

Attualmente si sta lavorando per costruire percorsi operativi per integrare le diverse professionalità e competenze al fine di individuare procedure condivise tra i quattro Municipi e Distretti coinvolti.

Particolare rilievo ha il programma di monitoraggio informatizzato, avviato nel nostro Municipio già dal gennaio 2008, di tutte le situazioni di presa in carico di minori e famiglie collegate a misure disposte dall’A.G.

In previsione, la UIM implementerà percorsi integrati anche per:

· le famiglie multiproblematiche; · il sostegno alla genitorialità; · le problematiche degli adolescenti con sofferenze

psichiatriche.

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IL PIANO PER L’AFFIDO

L’istituto dell’affido consiste nell’accoglienza di un minore in un nucleo familiare diverso da quello naturale per un periodo di tempo limitato e preordinato.

Tale tipo di intervento risulta essere estremamente complesso e ha l’obiettivo di costituire uno strumento di prevenzione degli stati di significativo disagio familiare. Nel contempo rappresenta uno strumento di evoluzione del percorso di vita del minore in situazione di crisi. In entrambi i casi, l’istituto dell’affidamento risulta essere l’opzione da privilegiare rispetto all’alternativa dell’inserimento temporaneo del minore in strutture residenziali. Affidare un minore ad un istituto significa soddisfare solo parzialmente i suoi bisogni. Il collocamento di un minore in istituto non sostituisce mai la famiglia in quanto anche se il personale impiegato si distingue per impegno e indubbia professionalità, non può offrire al minore un rapporto affettivo personalizzato. Un ambiente familiare competente, come hanno dimostrato svariate ricerche, è certamente da preferire alla più efficiente e professionale casa famiglia. L’utilizzo dello strumento dell’affidamento familiare ha anche l’obiettivo di diminuire il numero dei minori in casa famiglia e soprattutto diminuire il tempo di permanenza in struttura.

Si riportano in seguito il piano affidi e due progetti in attesa di finanziamento da parte della Regione Lazio e un progetto che sarà finanziato con i fondi 328/00

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Piano municipale per il sostegno finanziario alle famiglie affidatarie (PERIODO 1 GENNAIO - 31 DICEMBRE 2011)

Referente amministrativo: Dott.ssa Debora Musio

Telefono/ FAX: 06/69608317

email: [email protected]

Referente tecnico: Dott.ssa Paola Baldazzi

Telefono: 06/69608638

Scheda Sintetica Sullo Stato Dell’affido

1) Relazione sintetica sullo stato dell’affido

· Minori in affido n. 76 · Servizi sociali e operatori che operano nell’affido : · Famiglie di origine : N. 62 · Famiglie affidatarie: n. 70 · Operatori nel terzo settore attivi nel settore dell’affido *:

2) Progetti in corso PROMOZIONE E SVILUPPO DELL’AFFIDAMENTO FAMILIARE

3) Dati statistici (alla data del 31/12/10)

· minori in affidamento comprensivo di quelli accolti in strutture (totale di b + c) n. 188 · numero totale dei minori in affidamento alle famiglie affidatarie n. 76 · numero totale dei minori in affidamento alle strutture: in casa famiglia n.77 in gruppi appartamento n. 35

4) Preventivo delle risorse da impegnare per gli assegni di assistenza di base

€ 388.000,00 (come da delibera 378 del 2/12/2009)

5) Preventivo delle risorse da impegnare per i sussidi integrativi

€ 7.000,00

6) Criticità esistenti per l’affido

Carenza di figure competenti di sostegno (psicologi e assistenti sociali) che possano supportare i nuclei affidatari in periodi di maggiore difficoltà.

7) Note

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Due Progetti di formazione, sostegno e aggiornamento rivolto a famiglie affidatarie, a famiglie di origine, ad operatori dei servizi

A) - PROGETTO: “SI PUÒ DARE DI PIÙ”

1) Descrizione del progetto

L’affido familiare è una scelta personale che si inserisce in un programma di solidarietà sociale che si realizza attraverso la disponibilità di famiglie aperte all’accoglienza e l’intreccio di responsabilità pubbliche e private. Il progetto deve attivare l’intrecciarsi di rapporti tra famiglie e tra famiglie ed istituzioni in un dialogo che inizia fin dal primo approccio informativo e di sensibilizzazione.

2) Analisi del contesto territoriale e dei bisogni da soddisfare con il progetto

Questo territorio ha tante facce, quindi tante esigenze diversificate e complesse, con una popolazione che ha superato le 200.000 unità residenti e che non ha risentito del calo demografico come gli altri Municipi, ma che, proprio per le sue caratteristiche di eterogeneità sociale, geomorfologiche e culturali, si presenta al pubblico con un identità non univoca ed intende farsi riconoscere per le proprie qualità e non solo per le proprie difficoltà. Il disagio sociale rispetto alla popolazione minorile: · il 44,7% degli utenti (pari a 732) ha una certificazione per sostegno scolastico; · il 15,8% degli utenti (pari a 259) richiede un intervento con Autorità Giudiziaria (GIL); · il 70% degli utenti (pari a 1145) presenta anche problematiche sociali più o meno gravi (dati AUSL); · il 18% dei reati commessi a Roma dai minori vedono coinvolti giovani del Municipio Roma delle Torri. Troppo spesso la sola risposta possibile alle problematiche dei minori è l’istituzionalizzazione: è molto difficile trovare famiglie disponibili per l’affidamento familiare.

3) Finalità, obiettivi e risultati attesi

Finalità La finalità del progetto è quella di favorire la conoscenza dell’affido familiare da parte della popolazione e promuovere la cultura dell’accoglienza, suscitando curiosità e interesse, offrendo stimoli per intraprendere una scelta certamente non facile, ma possibile e arricchente. Obiettivi · Favorire una cultura dell’affido. · Informare, sensibilizzare le famiglie interessate all’affido. · Attivare la rete sociale, collegando le persone e le Istituzioni. Risultati attesi · Aumentare il numero delle famiglie disposte ad intraprendere il percorso dell’affidamento.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 121 di 202

· Costruire una valida rete di collaborazione tra le diverse persone ed Enti coinvolti.

4) Organizzazione del progetto

Il progetto dovrà prevedere momenti di diffusione delle informazioni sull’affido, campagne di sensibilizzazione per sollecitare la disponibilità di coppie e singoli, momenti di approfondimento in piccoli gruppi. Il progetto dovrà realizzarsi in integrazione col Servizio Sociale municipale ed in rete coi servizi sociali territoriali, sia istituzionali che del terzo settore e con il volontariato e l’associazionismo. Gli operatori avranno momenti di verifica comune e garantiranno in ogni fase del percorso, circolarità e correttezza di comunicazione fra i soggetti e i servizi coinvolti. L’èquipe è formata da: 1 Assistente sociale 1 psicologo Compiti del servizio saranno: · promuovere occasioni di sensibilizzazione, pubblicizzazione ed informazione sull’affidamento familiare; · recepire, conoscere e valutare la disponibilità delle persone interessate all’affidamento attraverso colloqui singoli e di gruppo riguardo gli aspetti normativi, sociali e procedurali dell’affido, nonché la descrizione delle problematiche dei minori che vanno in affidamento familiare.

5) Descrizione delle attività progettuali nelle fasi realizzative

Le attività previste sono: · Divulgazione di materiale informativo · Sportello informativo per le famiglie che desiderano informazioni e consulenza sull’affido familiare. · Coinvolgimento del volontariato e dell’associazionismo presente sul territorio per creare una rete di riferimento sull’affido.

6) Tempi di realizzazione

12 mesi

Mensilmente saranno effettuate riunioni di verifica tra équipe e Referente del Servizio. I predetti incontri avranno lo scopo di valutare l’andamento dell’intervento. Vi sarà anche un momento di verifica quantitativa sul servizio considerato nel suo complesso. Esso consiste nella raccolta e nell’elaborazione dei dati sul servizio, sugli utenti e sul territorio. Verifica conclusiva. Alla fine del programma, sarà svolta una valutazione generale tenendo conto dei seguenti indicatori.

7) Criteri e modalità di valutazione e relativi indicatori ed obiettivi target

Strutture e contatti - Risorse utilizzate/risorse disponibili - Risorse attivate

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Processo - Volume di prestazioni - Natura delle prestazioni - Risultati ottenuti - Modalità organizzativa

Esiti (finali e modificazioni) - Obiettivi del programma che sono stati raggiunti - Aumento della richiesta di formazione specifica - Attivazione volontariato - Attivazione gruppi di approfondimento

Soddisfazione Feed back da parte degli utenti

OBIETTIVO INDICATORI RISULTATO

ATTESO Informazione n. cittadini

raggiunti Almeno 1.000/anno

Sportello Accoglienza/consulenza

n. contatti Almeno 80/anno

Riunioni di équipe n. riunioni Almeno 1/mese

8) Costi

I costi devono prevedere: a) spese per il personale € 19.500,00 b) spese per pubblicazioni e materiali vari € 5.000,00 c) spese di gestione del progetto € 5.500,00 totale preventivato € 29.000,00

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B) - PROGETTO: “INSIEME PER L’AFFIDO”

1) Descrizione del progetto

L’affido familiare è una scelta personale che si inserisce in un programma di solidarietà sociale, che si può realizzare attraverso la disponibilità di famiglie aperte e l’intreccio di responsabilità pubbliche e private. Lo scopo del progetto è quello di realizzare azioni di supporto in favore delle famiglie nel momento in cui intraprendono il percorso che le porterà ad ospitare un minore e durante tutto il periodo dell’affidamento.

2) Analisi del contesto territoriale e dei bisogni da soddisfare con il progetto

Questo territorio ha tante facce, quindi tante esigenze diversificate e complesse, con una popolazione che ha superato le 200.000 unità residenti e che non ha risentito del calo demografico come gli altri Municipi, ma che, proprio per le sue caratteristiche di eterogeneità sociale, geomorfologiche e culturali, si presenta al pubblico con un identità non univoca ed intende farsi riconoscere per le proprie qualità e non solo per le proprie difficoltà. Il disagio sociale rispetto alla popolazione minorile: · il 44,7% degli utenti (pari a 732) ha una certificazione per sostegno scolastico; · il 15,8% degli utenti (pari a 259) richiede un intervento con Autorità Giudiziaria (GIL); · il 70% degli utenti (pari a 1145) presenta anche problematiche sociali più o meno gravi (dati AUSL); · il 18% dei reati commessi a Roma dai minori vedono coinvolti giovani del Municipio Roma delle Torri. Troppo spesso la sola risposta possibile alle problematiche dei minori è l’istituzionalizzazione: è molto difficile trovare famiglie disponibili per l’affidamento familiare e, soprattutto, occorre sostenerle una volta avviato l’affidamento per evitare i possibili fallimenti, che tanto nuocerebbero al minore e alla famiglia stessa.

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3) Finalità, obiettivi e risultati attesi

Finalità · promuovere azioni di auto-aiuto per genitori interessati e con esperienza di Affido; · attivare la rete sociale, collegando le persone e le Istituzioni; · svolgere azione di supporto nell’ambito della delicata relazione tra famiglia d’origine e famiglia affidataria; · essere di sostegno alla famiglia affidataria Nello specifico, il progetto si caratterizza per la sua particolare attenzione al lavoro di consulenza come azione di formazione e di sostegno alle famiglie affidatarie, valorizzando le risorse già presenti nel territorio, con l’obiettivo di aumentare la competenza delle persone, dei gruppi e della Comunità al fine di risolvere le diverse problematiche. Obiettivi · formare gruppi di famiglie aspiranti affidatarie; · sostenere la relazione che all’inizio del percorso di affidamento si sviluppa tra il bambino e gli affidatari; · agevolare l’ascolto; · aiutare i genitori affidatari ad assumere competenze relazionali all'interno del loro compito di aiuto alla crescita; · contenere e ridefinire le dinamiche familiari; · facilitare la collaborazione e la gestione delle dinamiche e le relazioni sia tra i servizi territoriali e le famiglie, sia tra le famiglie affidatarie che le famiglie d’origine. Risultati attesi - aumentare il numero delle famiglie formate per accogliere un minore in affidamento; - consentire la permanenza del minore nel nucleo familiare affidatario; - facilitare il reinserimento del minore nel nucleo familiare d’origine.

4) Organizzazione del progetto

Il progetto dovrà prevedere la costituzione di gruppi di auto-aiuto. Gli operatori avranno momenti di verifica comune e garantiranno, in ogni fase del percorso, circolarità e correttezza di comunicazione fra i soggetti e i servizi coinvolti. L’èquipe è formata da: 1 assistente sociale 1 educatore professionale 1 psicologo.

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5) Descrizione delle attività progettuali nelle fasi realizzative

Le attività previste sono: · attivazione di gruppi di auto-aiuto tra famiglie che ospitano bambini e future famiglie affidatarie. L’idea è, pertanto, quella di promuovere la costituzione di un gruppo di auto-aiuto per genitori affidatari che si sostengano reciprocamente e che si incontrino periodicamente, 1 o 2 volte al mese, supportati da uno psicologo e da un assistente sociale e/o un educatore professionale. · Osservazione e studio delle coppie e famiglie affidatarie; consulenza e sostegno al minore, alla famiglia di origine e alla famiglia affidataria. L’assistenza partirà da un programma concordato sia con la famiglia, che con il minore. L’articolazione delle prestazioni sarà elastica in funzione degli obiettivi prefissati.

6) Tempi di realizzazione

12 mesi

Mensilmente saranno effettuate riunioni di verifica tra équipe e Referente del progetto. I predetti incontri avranno lo scopo di valutare l’andamento dell’intervento. Vi sarà anche un momento di verifica quantitativa sul progetto considerato nel suo complesso. Esso consiste nella raccolta e nell’elaborazione dei dati. Verifica conclusiva. Alla fine del programma, sarà svolta una valutazione generale tenendo conto dei seguenti indicatori. Strutture e contatti - Risorse utilizzate/risorse

disponibili - Risorse attivate

Processo - Volume di prestazioni - Natura delle prestazioni - Risultati ottenuti - Modalità organizzativa

Esiti (finali e modificazioni) - Obiettivi del programma che sono stati raggiunti - Aumento della socializzazione - Attivazione volontariato - Attivazione gruppi di self help

Soddisfazione - Feed back da parte degli utenti

OBIETTIVO INDICATORI RISULTATO ATTESO Gruppo di auto-aiuto n. incontri Almeno 6/anno

7) Criteri e modalità di valutazione e relativi indicatori ed obiettivi target

Sostegno individuale n. colloqui Almeno 70/anno

8) Costi I costi devono prevedere: spese per il personale € 21.000,00 spese per materiali € 5.000,00

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spese per servizi € 2.000,00 spese di gestione del progetto € 2.000,00 totale preventivato € 30.000,00

NOTA : I progetti sono stati già proposti nel precedente Piano Affidi e vengono riproposti, affinché, una volta avviati con i finanziamenti attesi, se ne possa dare continuità.

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I PROGETTI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 285/97

Il territorio del Municipio Roma delle Torri è, tra quelli romani, quello che presenta la più alta percentuale di residenti senza titolo di studio superiore, la più alta percentuale di analfabeti, i valori più alti di residenti disoccupati e in cerca di prima occupazione, la più elevata percentuale di abbandono scolastico, di minori detenuti, tossicodipendenti e sottoposti a tutela dal Tribunale per i minorenni.

In tale contesto il disagio adolescenziale, così diffuso su tutto il territorio municipale, spinge i giovani verso diverse forme di emarginazione e di devianza, mentre fortemente presenti sono i problemi legati alla genitorialità: le difficoltà educative ed affettive, la critica gestione dei conflitti di coppia in relazione ai figli, i comportamenti pregiudizievoli, se non addirittura abusanti, nei confronti dei minori.

Alla luce di quanto esposto e dopo una valutazione dei progetti già in atto è stato elaborato il presente Piano per l’infanzia e l’adolescenza, privilegiando quegli interventi che si occupano di: · Problematiche adolescenziali; · Sostegno alla genitorialità; · Prevenzione e recupero della devianza giovanile.

I PROGETTI IN ATTO.

Il Piano Municipale per l’infanzia e l’adolescenza è costituito da quattro progetti, che sono stati avviati nel 1999 con il primo piano e che, nel corso degli anni, hanno avuto diverse rimodulazioni, in relazione ai cambiamenti avvenuti nel territorio nel corso dei 12 anni trascorsi: · Centro per la Famiglia - localizzato a Ponte di Nona; · Centro di aggregazione per adolescenti “Godzilla” - localizzato a Torre

Maura; · Centro di aggregazione per adolescenti “Il Muretto” - localizzato a

Finocchio; · Educativa di strada - localizzato su tutto il territorio municipale, con una

sede operativa a Ponte di Nona.

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CENTRO PER LA FAMIGLIA

Si tratta di un progetto collocato nella zona degli insediamenti popolari nel quartiere di Ponte di Nona, caratterizzata da un altissimo indicatore di rischio e di malessere sociale plurifattoriale e carente di servizi per la prima infanzia e per l'adolescenza.

Obiettivi specifici del progetto sono:

· Sostenere la relazione genitori e figli anche in situazione di conflittualità. · Sostenere e rafforzare l'autostima e le capacità progettuali degli

individui. · Promuovere lo sviluppo di una cultura dei diritti dell'infanzia. · Costruire una rete di strutture operanti nell'area dell'infanzia. · Favorire la relazione tra genitore non affidatario e minore in spazio

protetto. · Prevenire l'abuso e il maltrattamento ai minori.

Le azioni realizzate sono:

PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

Accoglienza, ascolto e consulenza: · Colloqui di orientamento e di

consulenza psico-sociale, accesso alle altre attività, iscrizioni in Ludoteca. Sportello di ascolto presso le scuole del territorio, rivolto ad alunni, genitori e insegnanti.

· Sostegno psicologico attraverso percorsi di counselling e psicoterapie brevi.

· Attività di animazione sociale. Collegamenti con realtà territoriali per favorire la rete.

Mediazione familiare: Attività di mediazione familiare in presenza di conflitti che coinvolgono la coppia genitoriale e i minori.

Spazio neutro: Spazio protetto per i minori figli di separati che devono incontrare il genitore non affidatario sotto la

Organismi istituzionali: - Municipio VIII Roma delle Torri; - servizi territoriali della AUSL RMB, in particolare il Consultorio Familiare, il Servizio materno infantile, con i quali sono stati attivati invii, incontri e collaborazioni; - Scuole del territorio; - Centro antiviolenza Differenza Donna, con il quale sono stati attivati invii, incontri e collaborazioni.

Organismi del privato sociale: - associazione La cura del girasole con la quale si sono realizzate attività di formazione e di supervisione per gli operatori del Centro; - Centro per l'Età Evolutiva con il quale si sono realizzate attività di formazione e di supervisione per gli operatori del Centro.

E' stato realizzato un proficuo lavoro di rete con i progetti per gli adolescenti del

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PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

tutela di operatori.

Ludoteca: · Le attività sono rivolte a bambini

in età compresa tra i 18 mesi e i 14 anni:

· SPAZIO BABY mattina 18 mesi - 36 mesi;

· LUDOTECA POMERIDIANA 3 - 7 anni e 8 - 11 anni, laboratori;

· 12 - 14 anni, laboratori nelle scuole e attività di doposcuola.

Municipio, Educativa di Strada, Centro di aggregazione il Muretto e Centro di aggregazione Godzilla, e con le altre realtà presenti sul territorio.

Il progetto è rivolto alle famiglie del territorio con figli minori di età compresa tra 0 e 14 anni.

La metodologia adottata è quella del lavoro di rete, con le dovute specificità relative alle diverse azioni messe in atto.

La tabella seguente illustra i destinatari raggiunti durante il triennio 2008/2010.

PROGETTO CENTRO PER LA FAMIGLIA

2008 2009 2010

DESTINATARI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI

Bambini 0-3 55 10 50 15 75 8

Bambini 4-6 125 15 110 30 190 20

Bambini 7 -11 anni 140 20 190 50 200 50

Ragazzi 12 - 14 anni 35 10 20 10 35 5

Ragazzi 15 18 anni 0 0 2 0 2 0

Docenti, educatori e formatori

20 15 28 10 30 0

Operatori socio - sanitari

40 5 50 5 50 13

Familiari 250 50 290 20 350 90

Istituzioni, organismi e cittadinanza

50 20 45 20 60 10

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NOTA VALUTATIVA

Il progetto è iniziato a dicembre 1999, è collocato a Ponte di Nona, un territorio dove sono presenti forte disagio e svantaggio socio-culturale, unitamente a conflitti sociali emergenti tra i vecchi insediamenti abitativi, il complesso di costruzioni di edilizia popolare ed il nuovo complesso residenziale di Caltagirone.

Ponte di Nona si trova al centro dell’attenzione delle politiche sociali, giovanili ed abitative di Roma Capitale, appare indispensabile che il Municipio sappia prendersi cura della comunità locale e mantenga la presenza sul territorio con un presidio come quello del Centro per la Famiglia, che in questi anni si è radicato sul territorio ed ha saputo rispondere adeguatamente alle richieste delle famiglie locali.

Il progetto ha avuto un forte impatto sul territorio, sia per i servizi resi, che vanno a soddisfare bisogni altrimenti senza risposta, sia per le attività, trasversali a tutte le azioni messe in atto, di animazione sociale, che hanno contribuito a rafforzare il senso di appartenenza dei cittadini al quartiere.

Inoltre il progetto si caratterizza come strumento del Servizio Sociale per un intervento specialistico diretto ai nuclei familiari con minori soggetti alle autorità Giudiziarie, in collaborazione con i Tribunali per i Minorenni e Ordinario sezione della famiglia, sia per quanto riguarda lo spazio di mediazione familiare che per lo spazio neutro.

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CENTRO PER LA FAMIGLIA

Servizio di ascolto, di sostegno alla genitorialità, di animazione territoriale, ludoteca.

Giustificazione Territorio ad altissimo indicatore di rischio e di malessere sociale plurifattoriale, carente di servizi per la prima infanzia e per l’adolescenza. Problematiche determinate da un forte conflitto sociale emergente tra i vecchi insediamenti abitativi, il complesso di costruzioni di edilizia popolare ed il nuovo complesso residenziale di Caltagirone.

Finalità e obiettivi Migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’intervento a favore dei diritti dell’infanzia e delle responsabilità educative; offrire ascolto ai minori ed alle loro famiglie; fornire consulenza ed accoglienza nei casi di abuso e maltrattamento, in collaborazione con la AUSL RMB; prevenire e mediare i conflitti familiari; approntare spazi ludici per i minori.

Destinatari Nuclei familiari con figli minori

Localizzazione Il Centro è e continuerà ad essere collocato a Ponte di Nona, presso locali in possesso dell’ente attuatore. Rispetto alla Mediazione familiare ed allo Spazio neutro l’ambito d’impatto è l’intero territorio municipale; per la ludoteca il quartiere di Ponte di Nona e le zone limitrofe del versante Prenestino.

Attività Attività di Sportello di accoglienza per la famiglia: - informazione sugli obiettivi, iniziative e servizi presenti sul territorio; - sensibilizzazione della comunità territoriale al fine di ampliare e sostenere la rete di risorse; - invii mirati ai vari servizi per l’infanzia. Servizio di mediazione familiare. Servizio di “spazio neutro” per gli incontri figli-genitore non affidatario. Ludoteca, intesa come spazio educativo e ricreativo, per bambini e ragazzi di età compresa tra 18 mesi e 14 anni; sostegno alle capacità genitoriali anche attraverso processi di educazione al gioco.

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Metodi Sportello di accoglienza: ascolto e avvio della relazione con l’utente; analisi e riformulazione della richiesta; erogazione di informazioni su iniziative e servizi presenti nel territorio; invio mirato ai servizi territoriali e/o cittadini per i minori; realizzazione di attività di sensibilizzazione ed animazione del contesto comunitario per favorire nel territorio una presa in carico collettiva del disagio minorile e costituire una rete di risorse aggiuntive alle azioni dei servizi. Servizio di mediazione familiare: il percorso di mediazione è affidato ad una figura professionale, il mediatore, che ha il compito di: far riscoprire le competenze genitoriali per tutti quegli aspetti che riguardano la relazione affettiva e educativa dei figli; ristabilire un clima di fiducia e collaborazione tra i partner; favorire lo scambio comunicativo tra i genitori, e tra questi e i figli; sollecitare la ricerca di nuove e soddisfacenti soluzioni; agevolare gli accordi; all’interno del Servizio deve essere previsto uno sportello di consulenza legale; “spazio neutro” per gli incontri protetti figli-genitore non affidatario. La ludoteca deve essere organizzata in aree contigue nei contenuti e interconnesse: l’area di accoglienza-socializzazione; l’area motoria; l’area creativo-espressiva; le attività previste dovranno aprirsi allo spazio verde del quartiere secondo le modalità operative della ludoteca all’aperto, in modo tale da essere più visibile ed estendere l’impatto sul territorio.

Durata 5 Anni

Attuazione La gestione del progetto sarà affidata ad un organismo selezionato mediante avviso pubblico.

Organizzazione e risorse umane Il personale impegnato è a carico dell’ente gestore: 1 responsabile coordinatore del progetto, 1 assistente sociale, 5 psicologi, 2 educatori, 1 consulente legale.

Valutazione Schede in progress, incontri periodici, monitoraggio delle attività.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 133 di 202

Risorse logistiche e materiali Per la realizzazione del progetto occorre avere una sede attrezzata con spazi per la ludoteca, stanze per i colloqui individuali e di coppia e spazi per gli incontri in spazio neutro, sala per le riunioni. I materiali saranno condizionati dalle attività che verranno proposte dall’organismo che si aggiudicherà la gestione del progetto.

Costi Il costo annuo del progetto sarà di € 226.038,00

Finanziamento Legge 285/97

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GODZILLA - CENTRO DI AGGREGAZIONE PER ADOLESCENTI

Il progetto è realizzato nel quartiere di Torre Maura dove è forte la presenza di fenomeni di insuccesso e dispersione scolastica, disagio, difficoltà generali delle famiglie e della scuola.

Obiettivi specifici del progetto cono:

· Rafforzare le facoltà e le competenze individuali attraverso una strategia educativa.

· Favorire percorsi di cittadinanza attiva tra i ragazzi, i genitori e i cittadini del quartiere.

· Rafforzare le facoltà e le competenze individuali attraverso una strategia educativa.

· Prevenire e ridurre la dispersione scolastica, l'insuccesso e il basso livello di scolarizzazione

Le azioni realizzate sono sintetizzate nella tabella alla pagina seguente.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 135 di 202

PROGETTO GODZILLA

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

Aggregazione, socialità e scambio educativo: · Attività di orientamento

lavorativo ed elaborazione c.v., · Supporto al successo scolastico, · Internet Point, · Giochi da tavolo e di ruolo, · Socializzazione guidata con

attività di gruppo, escursioni e soggiorni estivi,

· Cineforum su tematiche concordate con gli istituti scolastici.

Attività di laboratorio e collaborazioni scolatiche: Laboratori strutturati intra ed extra-scolastici di alfabetizzazione ai linguaggi multimediali: · Laboratorio di informatica · Laboratorio web radio · Laboratorio video · Utilizzo della LIM per

l’elaborazione di prodotti scolastici.

Laboratorio di lingua italiana L2. Laboratori di educazione motoria. Laboratori di educazione alla salute. Laboratori di formazione per Peer Educators. Spazio Insegnanti: consulenza agli insegnanti su aspetti organizzativi ed educativi; attività di formazione e aggiornamento. Sportello di ascolto e sostegno rivolto ad alunni, genitori e insegnanti che ne fanno richiesta. Animazione territoriale: Cineforum estivo presso il parco antistante il Centro; Feste interculturali; Attività ludiche all’aperto; Attività sportive all’aperto.

Organismi istituzionali: - Municipio VIII Roma delle Torri,

Servizio Sociale e, in particolare, progetto Silil per la co-gestione di tirocini formativi;

- scuole del territorio con le quali si lavora alla co-progettazione delle azioni poi inserite nei Piani dell'Offerta Formativa delle stesse: Scuola Elementare Corrado Corradi, Istituto Comprensivo di via delle Alzavole, Scuola Media Statale di via del Rugantino, Istituto Tecnico Industriale Statale Heinrich Hertz, Istituto Professionale di Stato per la Moda;

- servizi territoriali della AUSL RMB: il Sert per la conduzione di attività specifiche di informazione e prevenzione sull’uso e l’abuso delle sostanze stupefacenti e il Consultorio Familiare;

- Il C.O.L.di via Casilina; - Il Servizio Sociale del Tribunale per i

Minorenni per la presa in carico di casi; E' stato realizzato un proficuo lavoro di rete con gli altri progetti per gli adolescenti attivi all’interno del Municipio: Progetto Onde Road di Educativa di Strada e Centro di aggregazione il Muretto, lavoro che ha aperto spazi di confronto e nuove esperienze, favorendo lo sviluppo di amicizie e l’ aggregazione tra ragazzi di quartieri diversi, che prima erano in rivalità gli uni con gli altri. Una intensa collaborazione è stata avviata con l’Associazione FusoLab per la co-gestione di attività multimediali. Una collaborazione ormai consolidata negli anni con l’Associazione Comitato di Quartiere Torre Maura.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 136 di 202

Il progetto è rivolto a ragazzi e adolescenti del territorio, ai genitori e agli insegnanti delle scuole territoriali.

La metodologia adottata è quella del lavoro di rete, con le dovute specificità relative alle diverse azioni messe in atto.

La tabella seguente illustra i destinatari raggiunti durante il triennio 2008/2010.

Progetto - GODZILLA

2008 2009 2010

DESTINATARI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI

Bambini 7 -11 anni 20 11 12 14 18 10

Ragazzi 12 - 14 anni 38 30 28 22 32 18

Ragazzi 15 18 anni 52 62 36 44 28 40

Giovani 19-25 anni 18 20 12 25 13 9

Docenti, educatori e formatori

14 6 8 4 10 -

Operatori socio - sanitari

8 - 4 - 2 2

Familiari 40 2 46 - 52 4

Istituzioni, organismi e cittadinanza

4 220 6 260 - 320

NOTA VALUTATIVA

Il progetto è realizzato in quartieri con presenza di fenomeni di insuccesso e dispersione scolastica, disagio, difficoltà generali delle famiglie e della scuola.

Attraverso momenti di aggregazione, socialità e scambio educativo, il lavoro con le scuole e l’animazione territoriale, il Centro, presente sul territorio dal 1999, ha saputo favorire l’aumento della capacità dei ragazzi di esprimere la propria identità sociale nei confronti della comunità, ha contribuito a sviluppare il senso di appartenenza al quartiere da parte dei cittadini residenti, ha favorito percorsi di cittadinanza attiva tra i ragazzi, i genitori e i cittadini tutti.

Il Centro è presente sul territorio da 12 anni, è diventato punto di riferimento per molti ragazzi e per i loro genitori; le attività di laboratorio sono inserite nei Piani dell’Offerta Formativa delle scuole con le quali collabora.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 137 di 202

GODZILLA

Centro di aggregazione giovanile.

Giustificazione

Territorio ad alto livello di degrado, con assenza di punti di aggregazione e di riferimento per i giovani.

Finalità e obiettivi

Prevenire e ridurre la dispersione scolastica e il basso livello di scolarizzazione; Favorire l’emersione della marginalità attraverso la valorizzazione dell’identità personale e del senso di appartenenza al gruppo, anche sostenendo e valorizzando le diversità etniche e culturali; Integrare gli interventi istituzionali e non, volti a contrastare le forme di disagio, devianza ed emarginazione giovanile; Sostenere i giovani e i loro familiari nei contrasti generazionali, favorendo una migliore percezione reciproca; Promuovere processi organizzativi finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro; Rafforzare il senso di appartenenza dei giovani e dei cittadini tutti al quartiere; Prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo.

Localizzazione

Il Centro deve essere collocato nel quartiere di Torre Maura, a carico dell’ente gestore. L’ambito d’impatto di tutte le attività progettuali è il territorio delle zone di Torre Maura e Torre Spaccata.

Attività

Centro di aggregazione; Attività di orientamento allo studio e al lavoro; Interventi a supporto delle organizzazioni scolastiche; Educazione alla legalità per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo; Percorsi formativi in merito alle problematiche giovanili, anche contestualizzandole, con particolare attenzione alle diversità etniche e culturali; Progettazione partecipata e gestione di laboratori tecnici nell’ambito del Centro.

Metodi

Centro di aggregazione giovanile: spazio libero per attività ludiche, internet point, programmazione socio-culturale partecipata, laboratori a carattere ricreativo. Collaborazione con le scuole: attività di orientamento allo studio e al lavoro, spazio insegnanti, spazio genitori, sportello di ascolto per studenti, genitori e insegnanti.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 138 di 202

Durata

5 Anni

Attuazione

La gestione del progetto sarà affidata ad un organismo selezionato mediante avviso pubblico.

Organizzazione e risorse umane

Il personale impegnato è a carico dell’ente gestore: 1 responsabile coordinatore del progetto, educatori, tecnici dei laboratori che verranno proposti, psicologo.

Valutazione

Schede in progress, incontri periodici, monitoraggio delle attività, materiale valutativo elaborato dal CNR con modalità partecipata.

Risorse logistiche e materiali

Per la realizzazione del progetto occorre avere una sede attrezzata con spazi adeguati alle attività previste. I materiali saranno condizionati dalle attività che verranno proposte dall’organismo che si aggiudicherà la gestione del progetto.

Costi

Il costo annuale del progetto sarà di € 106.925,69

Finanziamento

Legge 285/97

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IL MURETTO – CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE

Il progetto è realizzato in un quartiere con presenza di fenomeni di insuccesso e dispersione scolastica, disagio, difficoltà generali delle famiglie e della scuola e forte presenza di immigrati extracomunitari, con problemi di integrazione e di tolleranza.

Obiettivi specifici del progetto cono:

· Rafforzare le facoltà e le competenze individuali attraverso una strategia educativa.

· Favorire percorsi di cittadinanza attiva tra i ragazzi, i genitori e i cittadini del quartiere.

· Rafforzare le facoltà e le competenze individuali attraverso una strategia educativa.

· Prevenire e ridurre la dispersione scolastica, l'insuccesso e il basso livello di scolarizzazione

· Favorire l'integrazione e la convivenza interculturale, valorizzando le diversità e la loro conoscenza per sollecitare l'accettazione.

Le azioni realizzate sono:

PROGETTO IL MURETTO

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

Aggregazione, socialità e scambio educativo:

- Attività di orientamento lavorativo ed elaborazione c.v.;

- Supporto al successo scolastico; - Internet Point; - Giochi da tavolo e di ruolo; - Socializzazione guidata con

attività di gruppo, escursioni e soggiorni estivi;

- Progetto “Agenzia Nazionale Gioventù” (scambi internazionali), Campi di lavoro internazionale (Associazione Lunaria).

Organismi istituzionali: - Municipio VIII Roma delle Torri, Servizio

Sociale e, in particolare, progetto Silil per la co-gestione di tirocini formativi;

- scuole del territorio (I.C. “Marco Polo”, I.T.C.S. ” Sandro Pertini”) con le quali la collaborazione è stata ufficializzata con l'inserimento delle attività realizzate con il Progetto nel Piano dell'Offerta Formativa;

- Centro U.S.S.M. (Giustizia Minorile) con il quale si sono realizzate collaborazioni su specifici ragazzi inseriti nelle attività del Progetto ed in generale sono stati attivati invii e incontri organizzativi;

- i servizi territoriali della AUSL RMB, in

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 140 di 202

PROGETTO IL MURETTO

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

Attività di laboratorio e collaborazioni scolatiche:

Nel Centro di Aggregazione: - laboratorio sportivo e tornei di

ping pong, calcio balilla e calcetto;

- laboratorio teatrale - laboratorio creativo e di reciclo - laboratorio di video e cineforum - laboratorio interculturale

(conoscenza, incontro, confronto delle diverse culture)

- laboratorio “Pensieri e colori al centro” (spazio in cui pensare, elaborare e creare partendo dall’idea dei ragazzi)

- organizzazione di feste, spazio libero per attività ludiche.

Counseling e sostegno alla genitorialità.

Nelle scuole del territorio:

Laboratorio di educazione psico-affettiva e dinamiche relazioni all’interno del gruppo classe

Sportello di ascolto, consulenza e sostegno rivolto ai ragazzi frequentanti la scuola, ai loro genitori ed agli insegnanti che ne fanno richiesta. Animazione territoriale Organizzazione e realizzazione di eventi sul territorio con un impatto sostenibile e di lunga durata su tre differenti livelli, fra di loro interconessi: sui giovani, sui quartieri coinvolti, sulla comunità locale.

particolare il Sert, il Consultorio Familiare, il Servizio materno infantile, l'Unità operativa di medicina preventiva, il Dipartimento di Salute Mentali; Il C.O.L.del Municipio VIII;

E' stato realizzato un proficuo lavoro di rete con i progetti per gli adolescenti del Municipio: Educativa di Strada e Centro di aggregazione Godzilla, lavoro che ha aperto spazi di confronto ed esperienze nuove di collaborazione favorendo lo sviluppo di amicizie ed aggregazioni tra i ragazzi dei diversi quartieri.

Inoltre diverse collaborazioni, ormai consolidate, con le realtà territoriali: Comitato di quartiere, Centro Anziani di Finocchio e Borghesiana, Polisportiva Borghesiana Oltre il muro (educativa di strada rivolta alla prevenzione nell’ambito delle tossicodipendenze), alcune attività commericiali con cui si sono realizzate diversi interventi (L’oasi del Caffè, american bar, Pasquale MatroFornaio, pizzeria Lo Sfizio, Cinelli stampa, Studio tre, Video Club).

Una collaborazione ormai consolidata negli anni con l’Associazione Lunaria per gli scambi internazionali, più recente con le Associazioni Artemide, l'Alternativa, l'Albero del Riccio, A.I.E.D. e C.R.I. RM sud; inoltre con i Centri di Aggregazione “Batti il tuo tempo” (X Municipio), “Tanderage” e “Antropos” (VII Municipio), “Marameo” (borgata Ottavia).

Il progetto è rivolto a ragazzi e adolescenti del territorio, ai genitori e agli insegnanti delle scuole territoriali.

La metodologia adottata è quella del lavoro di rete, con le dovute specificità relative alle diverse azioni messe in atto.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 141 di 202

La tabella che segue illustra i destinatari raggiunti durante il triennio 2008/2010.

PROGETTO IL MURETTO

2008 2009 2010

DESTINATARI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI

Bambini 7 -11 anni 312 344 376

Ragazzi 12 - 14 anni 466 560

635 630

720 590

Ragazzi 15 18 anni 324 442 571 Docenti, educatori e formatori

12 12 12

Operatori socio - sanitari

Familiari 33 54 55 Istituzioni, organismi e cittadinanza

50 740 80 830 120 800

NOTA VALUTATIVA

Il progetto è realizzato in quartieri con presenza di fenomeni di insuccesso e dispersione scolastica, disagio, difficoltà generali delle famiglie e della scuola; quartieri con una forte presenza di immigrati extracomunitari, con problemi di integrazione e di tolleranza.

Attraverso momenti di aggregazione, socialità e scambio educativo, il lavoro con le scuole e l’animazione territoriale, il Centro, presente sul territorio dal 1999, ha saputo favorire l’aumento della capacità dei ragazzi di esprimere la propria identità sociale nei confronti della comunità, ha contribuito a sviluppare il senso di appartenenza al quartiere da parte dei cittadini residenti, ha favorito percorsi di cittadinanza attiva tra i ragazzi, i genitori e i cittadini tutti.

Il Centro è presente sul territorio da 12 anni, è diventato punto di riferimento per molti ragazzi e per i loro genitori; le attività di laboratorio sono inserite nei Piani dell’Offerta Formativa delle scuole con le quali collabora.

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IL MURETTO

Centro di aggregazione giovanile

Giustificazione

Territorio di vecchio insediamento con una forte presenza di immigrati da paesi extracomunitari, spesso anche clandestini, con assenza di punti di aggregazione e di riferimento per i giovani.

Finalità e obiettivi

Prevenire e ridurre la dispersione scolastica e il basso livello di scolarizzazione; Favorire l’emersione della marginalità attraverso la valorizzazione dell’identità personale e del senso di appartenenza al gruppo, anche sostenendo e valorizzando le diversità etniche e culturali; Integrare gli interventi istituzionali e non, volti a contrastare le forme di disagio, devianza ed emarginazione giovanile; Sostenere i giovani e i loro familiari nei contrasti generazionali, favorendo una migliore percezione reciproca; Promuovere processi organizzativi finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro; Rafforzare il senso di appartenenza dei giovani e dei cittadini tutti al quartiere; Prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo.

Destinatari

Ragazzi e adolescenti del territorio, genitori e insegnanti.

Localizzazione

Il Centro è collocato presso locali situati nel quartiere di Finocchio. L’ambito d’impatto di tutte le attività progettuali è il territorio delle zone di Borghesiana e di Finocchio.

Attività

Centro di aggregazione; Attività di orientamento allo studio e al lavoro; Educazione alla legalità per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo; Interventi a supporto delle organizzazioni scolastiche; Percorsi formativi in merito alle problematiche giovanili, anche contestualizzandole, con particolare attenzione alle diversità etniche e culturali; Progettazione partecipata e gestione di laboratori tecnici nell’ambito del Centro.

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Metodi

Centro di aggregazione giovanile: spazio libero per attività ludiche, internet point, programmazione socio-culturale partecipata, laboratori a carattere ricreativo. Collaborazione con le scuole: attività di orientamento allo studio e al lavoro, spazio insegnanti, spazio genitori, sportello di ascolto per studenti, genitori e insegnanti.

Durata

5 Anni

Attuazione

La gestione del progetto sarà affidata ad un organismo selezionato mediante avviso pubblico.

Organizzazione e risorse umane

Il personale impegnato è a carico dell’ente gestore: 1 Responsabile coordinatore del progetto, Educatori, Tecnici dei laboratori che verranno proposti, Psicologi.

Valutazione

Schede in progress, incontri periodici, monitoraggio delle attività, materiale valutativo elaborato dal CNR con modalità partecipata.

Risorse logistiche e materiali

Per la realizzazione del progetto occorre avere una sede attrezzata con spazi adeguati alle attività previste. I materiali saranno condizionati dalle attività che verranno proposte dall’organismo che si aggiudicherà la gestione del progetto.

Costi

Il costo annuale del progetto sarà di € 106.925,69

Finanziamento

Legge 285/97

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ONDE ROAD – EDUCATIVA DI STRADA

Il progetto è realizzato su tutto il territorio del Municipio: quartieri con presenza di fenomeni di insuccesso e dispersione scolastica, disagio, difficoltà generali delle famiglie e della scuola.

Obiettivi specifici del progetto cono:

· Facilitare percorsi di autogestione da parte delle aggregazioni spontanee. · Favorire la consapevolezza delle differenze e la loro rilevanza come

risorsa della comunità. · Favorire l'integrazione delle minoranze. · Favorire percorsi di cittadinanza attiva. · Far emergere i bisogni della comunità e la consapevolezza delle

istituzioni. · Prevenire e ridurre la dispersione scolastica, l'insuccesso e il basso livello

di scolarizzazione. · Aumentare la capacità dei ragazzi di esprimere la propria identità sociale

nei confronti della comunità. · Favorire l'emersione della marginalità attraverso la valorizzazione

dell'identità personale e del senso di appartenenza al gruppo. · Sostenere i giovani e i loro familiari nei confronti generazionali favorendo

una migliore percezione reciproca, agendo anche sull'immaginario. · Favorire i ragazzi nel processo di costruzione di progetti di vita

consapevoli. · Favorire la messa in rete dei progetti rivolti ai giovani su basi municipali.

Favorire la conoscenza dei giovani dei diversi quartieri, mettere in contatto le esperienze. Le azioni realizzate sono:

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 145 di 202

Il progetto è rivolto a ragazzi e adolescenti del territorio municipale, ai

genitori e agli insegnanti delle scuole territoriali.

La metodologia adottata è quella del lavoro di rete, con le dovute specificità relative alle diverse azioni messe in atto.

La tabella seguente illustra i destinatari raggiunti durante il triennio 2008/2010.

PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA

AZIONI COLLABORAZIONI/RETE

Lavoro di strada Unità di Strada operante, in sinergia con i centri di aggregazione presenti a Torre Maura e a Borgata Finocchio, sull’intero territorio municipale con priorità sul quartiere di Ponte di Nona. Animazione territoriale ed eventi.

Attività di animazione di strada realizzate nei quartieri Tor Bella Monaca, Torre Angela e Ponte di Nona nel periodo estivo.

Realizzazione di documentari video con il coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Laboratori di “Orto metropolitano” e di ” Narrazione” nel quartiere di Ponte di Nona.

Evento in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato realizzato con il Centro di Accoglienza S. Trifone.

Escursioni

Attività organizzate insieme con il Progetto PontePonente.it ed il Centro per la Famiglia nel quartiere Ponte di Nona

Realizzazione, in partenariato con l’Universitè du Citoyen di Marsiglia, del progetto europeo “Un Ponte ai Diritti – Culture Giovanili e Cittadinanza attiva a Ponte di Nona” vincitore del primo premio presso la Youth Week di Bruxelles.

Realizzazione di uno scambio europeo multilaterale in partenariato con strutture che operano con gli adolescenti in Olanda, Irlanda e Romania.

Organismi istituzionali: - Municipio VIII Roma delle Torri, Servizio

Sociale e, in particolare, progetto Silil per la co-gestione di tirocini formativi;

- scuole del territorio (“Ciriello” e la Scuola Media “ Falcone” di Ponte di Nona );

- T.S.M.R.E.E. della AUSL RMB per invio casi e condivisione prassi;

- il Servizio Sociale del Tribunale per i Minorenni per la presa in carico di casi;

- l'Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Roma;

- l’Agenzia Nazionale Giovani - il Teatro di Tor Bella Monaca per la

realizzazione di eventi e spettacoli

Collaborazioni in rete: progetti Godzilla, Il Muretto e Centro per la Famiglia; progetto PontePonente.it progetto Mediazione Sociale Comitato di quartiere Associazione Ponte di Nona; Comunità di S. Egidio; Caritas; Associazione fotografica con sede nel Villaggio Breda; Polo culturale ex Fienile di Tor Bella Monaca; Enaip.

Collaborazione internazionale con l’Université du Citoyen di Marsiglia

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 146 di 202

PROGETTO EDUCATIVA DI STRADA

2008 2009 2010

DESTINATARI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI REGOLARI OCCASIONALI

Bambini 7 -11 anni 9 15 16 14 24 32

Ragazzi 12 - 14 anni 13 38 24 49 28 46

Ragazzi 15 18 anni 37 22 62 74 69 45

Giovani 19-25 anni 16 11 12 18 22 14

Docenti, educatori e formatori 6 14 12 22 12 8

Operatori socio - sanitari 4 4 8 4 6 0

Familiari 16 20 12 18 8 12

Istituzioni, organismi e cittadinanza 12 120 15 70 10 50

NOTA VALUTATIVA

Il progetto è scaturito da una rimodulazione, condivisa con gli enti attuatori, dei precedenti progetti per gli adolescenti, ed ha permesso di raggiungere zone territoriali del Municipio che in precedenza non erano state prese in considerazione.

Gli obiettivi principali del progetto sono incoraggiare e sostenere il confronto generazionale tra i giovani e i loro familiari, favorendo una migliore percezione reciproca, agendo anche sull'immaginario, e, soprattutto, stimolare i ragazzi nel processo di costruzione di progetti di vita consapevoli; la caratteristica innovativa del progetto è stata quella di riuscire a mettere in rete i progetti rivolti ai giovani su basi municipali, dando loro un valore aggiunto che ha permesso di favorire la conoscenza dei giovani dei diversi quartieri, mettendo in contatto le loro esperienze ed aiutandoli a superare il senso di solitudine e di abbandono dei “ragazzi di borgata”.

Il progetto prevedeva anche una ricerca – azione nel quartiere di Ponte di Nona, finalizzata al coinvolgimento degli adolescenti nella programmazione e nella gestione di attività a loro destinate, nell’ottica di incoraggiare forme di cittadinanza attiva, di promuovere e favorire per i ragazzi il processo di costruzione di progetti di vita consapevoli. La ricerca è stata realizzata ed è stata presentata in una giornata pubblica, presso il Teatro di Tor Bella Monaca.

Successivamente all’esito della ricerca il progetto è stato rimodulato inserendo una sede operativa nel quartiere di Ponte di Nona, zona case popolari.

Questa sede costituisce un presidio di aggregazione per i giovani del quartiere.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 147 di 202

EDUCATIVA DI STRADA “ONDE ROAD”

Giustificazione

Municipio – presenza di un alto numero di famiglie multiproblematiche, dai procedimenti penali all’uso di sostanze, dalla carenza di reddito alla bassa scolarizzazione, alla povertà culturale. Territorio con il più alto tasso di dispersione ed abbandono scolastico. Ponte di Nona – Zona ad altissimo indicatore di rischio di malessere sociale plurifattoriale, carente di servizi per la prima infanzia e per l’adolescenza. Problematiche determinate da un forte conflitto sociale emergente tra i vecchi insediamenti abitativi, il complesso di costruzioni di edilizia popolare ed il nuovo complesso residenziale di Caltagirone.

Finalità e obiettivi

Promuovere forme di autorganizzazione a partire dai gruppi informali di adolescenti e favorire i ragazzi nel processo di costruzione di progetti di vita consapevoli; Promuovere e sostenere una rete di servizi, istituzionali e non, a favore degli adolescenti; Favorire la diffusione di una cultura di scambio e sostegno tra generazioni. Prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo.

Destinatari

Ragazzi e adolescenti del territorio municipale, genitori e insegnanti.

Localizzazione

L’Unità di Strada è rivolta a tutto il Municipio, con particolare riguardo ai quartieri che presentano maggiori problematiche adolescenziali. La sede operativa è rivolta ai giovani del quartiere di Ponte di Nona.

Attività

Equipe di educativa territoriale costituita da diverse Unità di strada; Costruzione di una rete di interventi rivolti agli adolescenti. Educazione alla legalità per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo. Mantenere una sede operativa nel quartiere di Ponte di Nona.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 148 di 202

Metodi

Equipe di educativa territoriale costituita da diverse Unità di strada, che si occupino non solo di Ponte di Nona, ma anche di Torre Maura/Torrespaccata, di Broghesiana/Finocchio e di tutto il territorio del Municipio, prendendo contatto con i gruppi e le comitive di adolescenti, privilegiando le zone particolarmente problematiche. L’équipe delle unità di strada dovrà essere collegata con i Centri di aggregazione del territorio municipale istituzionali e non, per costruire con loro una rete di interventi rivolti agli adolescenti, prevedendo anche, se necessario, la partecipazione ad alcune attività che si svolgono nei Centri stessi, per dare continuità al lavoro svolto con i giovani.

Durata

5 Anni

Attuazione

La gestione del progetto sarà affidata ad un organismo selezionato mediante avviso pubblico

Organizzazione e risorse umane

Il personale impegnato è a carico dell’ente gestore: 1 Responsabile coordinatore del progetto, Educatori, altre professionalità che l’organismo aggiudicante riterrà opportune per la realizzazione del progetto.

Valutazione

Schede in progress, incontri periodici, monitoraggio delle attività.

Risorse logistiche e materiali

Per la realizzazione del progetto occorre una sede operativa. L’attuale ente gestore ha un pulmino con il quale si rende visibile ed effettua anche gli spostamenti da un quartiere all’altro con i ragazzi. I materiali saranno condizionati dalle attività che verranno proposte dall’organismo che si aggiudicherà la gestione del progetto.

Costi

Il costo annuale del progetto sarà di € 106.925,69

Finanziamento

Legge 285/97

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano 149

TABELLA RIASSUNTIVA FINANZIAMENTI 285/97

Municipio VIII Roma delle Torri - L. 285/97 Tabella sintetica Piano Regolatore Sociale Municipale

Codice Titolo Anno 2011 Anno finanziario Anno 2012 Anno

finanziario Anno 2013 Anno finanziario Totale Durata

mesi

32/PRS Centro di

Aggregazione Il Muretto

€ 106.925,69 2010 € 106.925,69 da assegnare € 106.925,69 da assegnare € 320.777,07 36

33/PRS Educativa di

Strada "Onde road"

€ 106.925,70 2010 € 106.925,70 da assegnare € 106.925,70 da assegnare € 320.777,10 36

34/PRS Centro per la famiglia € 226.038,00 2010 € 226.038,00 da assegnare € 226.038,00 da assegnare € 678.114,00 36

35/PRS Centro di

Aggregazione Godzilla

€ 106.925,69 2010 € 106.925,69 da assegnare € 106.925,69 da assegnare € 320.777,07 36

Totale assegnato per progetti € 546.815,08 € 546.815,08 € 546.815,08 € 1.640.445,24 Importo per azioni di

sistema (2%) € 11.159,49 € 11.159,49 € 11.159,49 € 33.478,47

Totale € 557.974,57 € 557.974,57 € 557.974,57 € 1.673.923,71

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano 150

5.5 SERVIZI ED INTERVENTI PER LE PERSONE ANZIANE

Nel Municipio VIII sono residenti n. 15.022 uomini dai 65 anni in su e n. 25.633 donne dai 60 anni in su, per un totale di n. 40.655 anziani.

Per queste persone, ma anche per le Istituzioni preposte, l’obiettivo non è solo quello di vivere il più a lungo possibile, ma di prolungare l'età della vita attiva, mantenendo il proprio grado di autonomia e vivendo integrati al proprio tessuto sociale.

E’ pensiero comune riconoscere nell’anziano una risorsa importante, non solo per se stesso o per la sua famiglia, ma anche per tutta la società, poiché custodisce e tramette il bagaglio di valori e di cultura di cui è portatore. Se giustamente coinvolto e stimolato, può mettere a servizio degli altri la sua esperienza, le sue potenzialità e la sua storia, per essere un soggetto attivo e positivo nel quartiere in cui vive.

I BISOGNI SOCIALI DELLE PERSONE ANZIANE

I bisogni sociali delle persone anziane che vivono nel Municipio VIII sono ovviamente molto diversi, a seconda dell'età, delle condizioni di vita e di salute, delle possibilità economiche e culturali. Tra i più importanti possiamo evidenziare: la solitudine e non autosufficienza. Quando questi problemi si incrociano e ad essi si sovrappone anche il disagio economico, ne viene fuori un quadro drammatico, al quale le Istituzioni stanno cercando di rispondere anche sperimentando nuovi servizi.

Si è constatato che la solitudine scaturisce da situazioni diverse:

· assenza di una rete familiare; · familiari che, seppure presenti, non sono in grado di prendersi cura

dell’anziano anche a causa di indigenza economica e culturale; · famiglia multiproblematica; · anziani con trascorsi difficili che hanno portato all’isolamento.

Ad appesantire il fenomeno della solitudine incide la morfologia territoriale, soprattutto nell’estrema periferia, dove sono nate zone di nuova costruzione, carenti di infrastrutture e mezzi pubblici di collegamento.

In alcune situazioni gli anziani avrebbero bisogno soltanto di un aiuto leggero per la mobilità, il disbrigo di pratiche, gli acquisti, l’accompagnamento a visite mediche. Molti anziani hanno problemi di tipo economico. Le risorse derivanti dalle pensioni (per lo più pensioni sociali o di

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 151 di 202

reversibilità), in molti casi non risultano sufficienti per condurre una vita dignitosa. L’attivazione da parte del Comune di misure di sostegno economico, per far fronte alle spese per la casa, le utenze, i trasporti e altre necessità (contributi economici ai sensi delle Delibere C.C. 154/1997 e C.C. 163/1998, oltre ad agevolazioni per l'acquisto della tessera Metrebus), non risultano sufficienti a permettere all’anziano di condurre un tenore di vita adeguato al suo status.

La non autosufficienza, invece, socialmente è diretta conseguenza della longevità, ma anche del diffondersi di malattie fortemente invalidanti. Per le persone non autosufficienti, se si vuole incidere sulla qualità della vita, c’è bisogno di cure appropriate e personalizzate, possibilmente a domicilio e nel proprio ambiente sociale.

Nelle pagine seguenti vengono riportati i servizi, gli interventi e i progetti sociali in favore delle persone anziane.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 152 di 202

CENTRO DIURNO ANZIANI FRAGILI “BELLEVILLE”

Centro diurno anziani fragili (CeDAF)

Giustificazione

Il CeDAF “Belleville” è un progetto globale intorno alla persona. È un luogo di condivisione in cui portare le proprie emozioni, esperienze e storie, spazio sempre in evoluzione nel senso che un obiettivo raggiunto rappresenta sempre un punto di partenza. Obiettivo primario è la promozione della persona nel rispetto della dignità e della peculiarità dell'individuo. È un luogo deputato al miglioramento della qualità della vita delle persone anziane. Promuove un nuovo modello culturale che riformula il concetto della terza età. È un grande cantiere dove le emozioni, i bisogni, il piacere e la cura, vengono elaborati costruendo interventi su misura per l'utenza. Belleville vuole essere un riferimento cittadino dove la vecchiaia si riappropria del suo valore esistenziale. L'attività strategica del Servizio si orienta su tre assi principali: - L'accoglienza sottolinea l'esistenza e l'incontro con l'altro - L'aggregazione supera il senso di solitudine, permette lo scambio dell'esperienza, genera cultura, promuove la crescita della civiltà - La ricerca del benessere contribuisce al riconoscimento del valore della cura di sé L'approccio è quello relazionale dove il lavoro è solo uno strumento per stare con l'altro, un motivo di conoscenza, di aiuto e di arricchimento professionale. Il punto di forza del Servizio è l'armonizzazione del percorso di vita, dove il passaggio alla fase senile, rappresenta ancora un momento di godimento dell'esperienza, di scelta, di crescita ma anche di benessere. Il contributo che il Servizio dà al Municipio VIII è quello di uscire dalla fase oscura, dal tormento della vecchiaia, proponendo una nuova idea di supporto sociale, dove non c'è la presa in carico, ma dove la persona è sollecitata nella restituzione della propria ricchezza personale e della valorizzazione di sé.

Finalità e obiettivi Finalità - Offrire un sostegno socio-assistenziale agli anziani parzialmente autosufficienti o che, pur in condizioni di autosufficienza fisica, necessitano di un supporto assistenziale durante l'arco della giornata; - Prevenire le conseguenze di un prolungato isolamento per coloro che non hanno né la motivazione né le capacità motorie per frequentare autonomamente i Centri Sociali per Anziani o altri contesti di aggregazione; - Offrire un sostegno alle famiglie che sono gravate quotidianamente dal carico assistenziale che devono offrire al loro parente; - Riaffermare il ruolo sociale dell'anziano, rimotivando e accrescendo la sua "voglia di vivere"; - Recuperare una presenza "attiva" nel territorio. L'anziano cioè, come persona con propri diritti alla soggettività, all'interlocutorietà ed alla partecipazione; - Ridurre l'isolamento sociale;

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 153 di 202

- Promuovere conoscenza circa la condizione anziana; - Portare il territorio all'interno del centro che vuole diventare “un'agorà” in cui trovare accoglienza, promozione di benessere e aggregazione. Sull'utenza: Fornire un supporto assistenziale nell'arco della giornata (assistenza diurna sulla

persona, ecc.) a cittadini anziani autosufficienti e/o parzialmente autosufficienti Creare nuove relazioni sociali Favorire il collegamento con l'esterno con i mondi vitali di appartenenza Recuperare le abitudini di vita Prevenire e rallentare il decadimento psicofisico Favorire la partecipazione degli anziani alle decisioni che li riguardano

(progettazione partecipata) Individuare e stimolare le potenzialità inespresse Mantenere gli interessi e le attività Ricercare le esigenze dell'utente al fine di una rilevazione attendibile dei bisogni Favorire la socializzazione tra gli utenti, con i familiari, con i volontari Sul Centro Diurno: Aprire il Centro al territorio, soprattutto in un contesto territoriale in cui più alta è la percentuale di anziani del Municipio VIII e vi è scarsa presenza di servizi Fornire sostegno, informazione, spazi d'aggregazione ai cittadini anziani del territorio e alle loro famiglie Essere un punto di riferimento pratico per l'utenza anziana attraverso i vari servizi proposti Offrire consulenze specifiche sulle problematiche sociali degli anziani e sui servizi a loro idonei Integrare in maniera sempre più sostanziale nel territorio Incrementare la rete formale ed informale del Centro Diurno Aumentare le uscite pubbliche del Centro Diurno Incrementare la produzione di letteratura circa la senescenza

Destinatari

Il numero massimo dei posti disponibili è di 25, ma al CeDAF si alternano circa 35 utenti iscritti. In particolare: Anziani parzialmente autosufficienti con difficoltà a gestire la vita quotidiana: ci riferiamo in particolare a quegli anziani che non riescono a svolgere mansioni legate tanto alla vita pratica che quella relazionale Anziani autosufficienti che vivono in una condizione di isolamento e non hanno possibilità o sufficienti capacità per aggregarsi a possibili attività di socializzazione del territorio; in questa categoria rientrano anche coloro che, pur convivendo con dei familiari, necessitano di un ampliamento della propria rete di relazioni al di fuori delle mura domestiche

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 154 di 202

Anziani nei quali è presente una generale compromissione delle capacità di base, che però non impedisce l'inserimento all'interno di un contesto di aggregazione quale quello del Centro Diurno Anziani parzialmente autosufficienti a causa della compresenza di alcune patologie o anche perché in stato depressivo acuto.

Localizzazione

VIII Municipio Roma delle Torri – via Aufidio Namusa 130 (zona Torre Spaccata)

Attività

Area attività occupazionali: giardinaggio, canto, lavori artigianali (fai da te, quadri di stoffa, pittura, laboratorio candele; Area attività ricreativo-culturali: Laboratorio gocce di memoria, Emeroteca, Rassegne cinematografiche a tema, Visite culturali, gite uscite; Area animazione: Feste a tema, Animazione, momenti di aggregazione e di festa, uscite per gli anziani del centro e quelli del quartiere; Area di attività motorie di gruppo: Balli di gruppo, Ginnastica dolce, Lab. Espressione corporea; Area generazioni a confronto: Baratto di competenze, La memoria racconta Laboratorio "Mastro Artigiano"; Organizzazione di iniziative ed attività che mettano in relazione anziani e famiglie con bambini e giovani. Prestazioni: Assistenza diurna, Assistenza e sostegno nelle attività relative alla cura della persona, Interventi individuali di mobilizzazione, Servizio pasti, Trasporto, Incontri di sensibilizzazione e sostegno ai familiari, Pranzo ed alcune attività aperte anche al territorio. Servizi: Sportello polifunzionale, Internet point, Tele-socializzazione, Pasti a domicilio, Vigilanza telefonica, Consulenze, Tutela e monitoraggio della salute, Accompagno presso strutture ospedaliere.

Metodi

Nelle attività svolte si ritiene veramente importante: la centralità della persona, la qualità del servizio offerto, il benessere degli operatori. I modelli che permeano, influenzano e caratterizzano le attività del nostro servizio sono: la relazione come strumento di cambiamento, il lavoro di rete, il lavoro con le famiglie, la formazione. Il modo di lavorare: Il lavoro d’equipe, analisi del bisogno, piano di trattamento individualizzato, programmazione dell’intervento congiunto.

Durata

annuale

Attuazione

Procedura ristretta, rivolta agli Enti Accreditati presso il Municipio VIII Roma delle Torri.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 155 di 202

Organizzazione e risorse umane

L’Ente gestore che attua il Servizio impiega le seguenti risorse umane:n. 1 Responsabile, Segretaria organizzativa, n. 1 Assistente sociale, n. 1 Psicologo, Assistenti domiciliari e/o operatori socio-sanitari, Tecnici dei servizi sociali, Operatori di base, Animatori, Educatori professionali e Volontariato civile e locale.

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc.

Risorse logistiche e materiali

La struttura del Centro e i suoi relativi laboratori descritti nel paragrafo attività.

Costi

€ 180.000

Finanziamento

Fondi Ordinari Municipali.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 156 di 202

CENTRO DIURNO ANZIANI FRAGILI (CeDAF) “LA FATA CARABINA”

Giustificazione

Il Centro Diurno La Fata Carabina è un progetto di costruzione di benessere sociale intorno alla persona. Si rivolge ad anziani fragili per dare risposte mirate a problemi specifici quali la prevenzione della marginalità sociale, la depressione, l'assenza di socializzazione. Attraverso il Centro Diurno si promuove l'attivazione di un programma sociale che valorizza la persona anziana, per favorire il benessere e la qualità della vita.

Le attività proposte all'interno del Centro Diurno sono solo degli strumenti, veicoli di conoscenza dell'altro, strumenti di promozione dell'arricchimento personale, attraverso i quali stimolare nell'anziano la possibilità di riappropriarsi del valore della sua età all'insegna del superamento di qualunque forma di pregiudizio culturale e/o invalidità psicofisica.

L'atteggiamento che caratterizza il lavoro del "Centro Diurno" è l'accoglienza, l'attenzione per l'altro, l'ascolto, il sorriso, il rispetto per la diversità e la passione di fare questo lavoro.

Il Centro Diurno si propone, inoltre, come servizio aperto al territorio per favorire anche la diffusione di "una nuova cultura della senescenza" considerandola non più i termini di perdita, assenza, malattia, ma come risorsa, presenza di capacità, e, dunque, tesa alla ricerca di condizioni di benessere.

Finalità e obiettivi

Offrire un sostegno socio-assistenziale agli anziani parzialmente autosufficienti o che, pur in condizioni di autosufficienza fisica, necessitano di un supporto assistenziale durante l'arco della giornata; Riaffermare il ruolo sociale dell’anziano, rimotivando e accrescendo la sua “voglia di vivere”; Recuperare una presenza “attiva” nel territorio. L’anziano cioè, come persona con i propri diritti alla soggettività, all’interlocutorietà ed alla partecipazione; Ridurre l’isolamento sociale; Promuovere conoscenza circa la condizione anziana; Portare il territorio all’interno del centro che vuole diventare un’agorà in cui trovare accoglienza, promozione di benessere e aggregazione. Gli obiettivi del progetto sull'utenza: Fornire un supporto assistenziale nell’arco della giornata (assistenza diurna sulla persona, ecc.) a cittadini anziani autosufficienti e/o parzialmente autosufficienti. Creare nuove relazioni sociali Favorire il collegamento con l’esterno con i mondi vitali di appartenenza Recuperare le abitudini di vita Prevenire e rallentare il decadimento psicofisico Favorire la partecipazione degli anziani alle decisioni che li riguardano (progettazione

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 157 di 202

partecipata) Individuare e stimolare le potenzialità inespresse Mantenere gli interessi e le attività Ricercare le esigenze dell’utente al fine di una rilevazione attendibile dei bisogni Favorire la socializzazione tra gli utenti, con i familiari, con i volontari. Sul Centro Diurno:

Aprire il Centro al territorio, soprattutto in un contesto territoriale in cui più alta è la percentuale di anziani, quello del Municipio VIII, e dove vi è scarsa presenza di servizi Fornire sostegno, informazione, spazi d’aggregazione ai cittadini anziani del territorio e alle loro famiglie Essere un punto di riferimento pratico per l’utenza anziana attraverso i vari servizi proposti Offrire consulenze specifiche sulle problematiche sociali degli anziani e sui servizi a loro idonei Integrare in maniera sempre più sostanziale nel territorio Incrementare la rete formale ed informale del Centro Diurno Aumentare le uscite pubbliche del Centro Diurno Incrementare la produzione di letteratura circa la senescenza.

Destinatari

I destinatari del servizio sono gli anziani fragili, ovvero anziani "parzialmente autosufficienti o in condizioni di autosufficienza, ma che comunque necessitano di un supporto assistenziale durante l'arco della giornata".

Localizzazione

VIII Municipio Roma delle Torri – via San Biagio Platani (Tor Bella Monaca).

Attività

Area attività occupazionali: giardinaggio, canto, lavori artigianali e pittura; Area attività ricreativo-culturali: laboratorio gocce di memoria, emeroteca, rassegne cinematografiche a tema, visite culturali, gite uscite; Area animazione: feste a tema, animazione, momenti di aggregazione e di festa, uscite per gli anziani del centro e quelli del quartiere; Area di attività motorie di gruppo: balli di gruppo, ginnastica dolce, acquagym; Area generazioni a confronto: c’era una volta un nonno, i temi della vita e la magia della vita; Attività: Laboratorio di espressione corporea, Alfabetizzazione informatica, Laboratorio promozione salute, Laboratorio di pittura creativa, Laboratorio candele, Laboratorio gocce di memoria, Attività benessere, Animazione territoriale, Teatro Relazionale, Laboratorio legato all'immagine, Biblioteca, Laboratori sociali, Attività intergenerazionali, Attività edu-creative

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Prestazioni: Assistenza diurna, Assistenza e sostegno nelle attività relative alla cura della persona, Interventi individuali di mobilizzazione, Servizio pasti, Trasporto, Incontri di sensibilizzazione e sostegno ai familiari, pranzo ed alcune attività aperte anche al territorio. Servizi: Sportello polifunzionale, Internet point, Tele-socializzazione, Pasti a domicilio, Vigilanza telefonica, Consulenze, Tutela e monitoraggio della salute, Accompagno presso strutture ospedaliere.

Metodi

Il Centro Diurno si propone di attivare progetti che rispondano alle esigenze di crescita della persona anziana, considerata protagonista assoluta di esperienze significative. Tutta l'organizzazione del lavoro de La Fata Carabina è, infatti, funzionale al raggiungimento ottimale degli standard di qualità che il servizio si è dato. Tali strumenti favoriscono lo sviluppo di nuove strategie comportamentali e nuovi percorsi di adattamento e di salute da parte delle persone anziane. Si parte dalla convinzione che sollecitare negli anziani nuovi interessi, renderli partecipi in impegni di vario genere, suggerire loro nuovi sviluppi di senso alla quotidianità e all'immediato futuro, contribuisce all'adempimento di progetti individuali.

Organizzazione delle attività: Relativamente alla gestione delle attività il nostro modello di intervento prevede differenti livelli di programmazione (annuale, dei laboratori e congiunta).

Il lavoro del Centro sull'intero territorio ha intrecciato percorsi di vita e di lavoro, di proposte e di innovazione. Coinvolgere tutti i cittadini, le associazioni, gli operatori, i rappresentanti istituzionali, con l'obiettivo di favorire il superamento della frammentazione territoriale: rendere, quindi, il Centro Diurno non solo un centro per anziani fragili, ma soprattutto una realtà partecipata un "laboratorio reale della vita collettiva". In questo senso la realizzazione di progetti specifici, che hanno integrato realtà e fasce di cittadini diverse, ha mirato a penetrare più profondamente e più intelligentemente nei vissuti dell'intero quartiere.

Durata

annuale

Attuazione

Procedura ristretta, rivolta agli Enti Accreditati presso il Municipio VIII Roma delle Torri.

Organizzazione e risorse umane Il servizio si compone di operatori con i seguenti profili professionali: - Psicologo coordinatore - Psicologo - Educatori professionali - Assistenti domiciliari

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Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc.

Risorse logistiche e materiali

La struttura del Centro e i suoi relativi laboratori descritti nel paragrafo attività.

Costi

€ 283.000.

Finanziamento

Fondi Ordinari Municipali.

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PROGETTO “PRONTO SÌ” Servizio di assistenza telefonica dedicato agli anziani residenti nell’VIII Municipio, per offrire i seguenti interventi: teleassistenza, informazioni su assistenza socio-sanitaria, informazioni sulle strutture e i servizi specifici per gli anziani (AUSL, Centri Anziani, Case di Riposo, ecc.), orientamento alla soluzione dei problemi quotidiani al fine di favorire la permanenza presso il proprio domicilio (accompagnamento, consegna farmaci a domicilio, pacchi viveri ecc.), orientamento ai servizi che, sul territorio municipale, offrono assistenza leggera, teleassistenza, assistenza anti truffe, assistenza psicologica, assistenza legale, assistenza pratiche amministrative. Il Servizio è stato avviato ad agosto 2011 ed ha durata annuale.

Giustificazione In sintonia con lo spirito delle attuali normative, il Municipio VIII si è assunto il compito di elaborare e sviluppare un sistema integrato di interventi e servizi sociali che miri, da un lato al superamento dei settorialismi allo scopo di realizzare, soprattutto in ambito sanitario, la massima integrazione possibile, e dall’altro a mobilitare tutte le risorse utili presenti nel territorio di competenza. Il Municipio VIII si propone attualmente quale soggetto protagonista di “reti sociali” che impegna, oltre all’ente pubblico, anche il mondo dell'associazionismo e del privato sociale nella progettazione ed organizzazione di un sistema integrato di servizi volti a promuovere il benessere e la qualità della vita della persona, con particolare riguardo per i soggetti appartenenti alle fasce sociali più deboli e meno abbienti. In tal senso l'attivazione di un servizio di teleassistenza di base per gli anziani mira a favorire e facilitare la comunicazione tra la popolazione anziana ed i servizi di pubblica utilità fornendo, in particolare, informazioni e supporto adeguati per l’individuazione di risorse attinenti alla pubblica amministrazione ma anche ad organismi privati non profit volti al sostegno della Terza Età.

Finalità e obiettivi È un servizio di assistenza remota, con numero dedicato e operatori di call center, espressamente finalizzato al sostegno delle persone anziane del territorio di riferimento. La finalità del servizio è soprattutto quella di fornire informazioni sulla struttura più vicina all’abitazione dell’anziano in relazione ai servizi o prestazioni richiesti.

Destinatari

Anziani residenti nell’VIII Municipio.

Localizzazione

Sede messa a disposizione dall’Ente Gestore.

Attività

Il servizio è svolto da personale qualificato, attraverso: • la cura della persona; • l’aiuto domestico;

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• l’espletamento delle pratiche burocratiche; • la vigilanza telefonica; • la vigilanza all’autosomministrazione farmacologica; • l’accompagnamento presso i presidi sanitari e dal medico (con automezzi di proprietà della Cooperativa); • il lavoro di equipe; • il coordinamento con il medico di famiglia, gli operatori del CAD, le assistenti sociali del Municipio; • le visite ospedaliere e il sostegno al rientro nel proprio domicilio.

Metodi ProntoSì è un punto di contatto tra gli anziani e i servizi dell’amministrazione comunale, del Municipio, delle associazioni di settore e di volontariato, dei servizi sanitari, di soccorso e di sicurezza. Gli operatori di ProntoSì dispongono di un data base sul quale saranno registrate tutte le istanze richieste dai singoli cittadini della Terza Età: prima di tutto per avere a disposizione in tempo reale le giuste risposte alle domande più frequenti; in secondo luogo per creare una mappatura delle necessità, sempre relative al mondo degli anziani, al fine di operare con essi un rapporto dedicato ad ogni singola persona per ogni singolare esigenza.

· Mappatura delle esigenze e delle richieste · Compilazione di un data base con le schede di contatto · Relazione tra operatore di ProntoSì e singolo utente · Condivisione dei contenuti del data base con l’amministrazione · Informazioni su assistenza socio-sanitaria · Informazioni sulla salute e il benessere · Informazioni sulle strutture e i servizi specifici per gli anziani · Orientamento alla soluzione dei problemi quotidiani · Assistenza leggera · Assistenza anti truffe · Assistenza psicologica · Assistenza legale · Assistenza pratiche amministrative

Modalità di erogazione dei servizi · Modalità inbound: l’utente chiama il servizio e riceve direttamente

l’informazione o l’assistenza richiesta. · Modalità outbound: l’operatore chiama un utente su specifica segnalazione

dei servizi sociali. · Modalità Remote Personal Assistant: l’utente abituale entra in relazione con

uno specifico operatore e instaura un rapporto continuativo di teleassistenza: l’operatore contatta ciclicamente l’utente e ne controlla esigenze, richieste ed esiti.

Durata

12 mesi sperimentali.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 162 di 202

Attuazione

Procedura ristretta, rivolta agli Enti Accreditati presso il Municipio VIII Roma delle Torri.

Organizzazione e risorse umane

n. 1 Responsabile (x 30 h settimanali), operatori di call center (x 60 h settimanali)

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili del Progetto ed il Municipio, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio (grado di soddisfazione), ecc.

Risorse logistiche e materiali

La struttura del Centro e la relativa postazione è descritta nel paragrafo Costi. La sede è fornita dall’Ente Gestore.

Costi SVILUPPO ECONOMICO PER 12 MESI (54 settimane) Attivazione e gestione delle attività Non si prevedono costi di affitto per la sede in quanto si ipotizza di utilizzare locali

messi a disposizione dalla nostra cooperativa. - Realizzazione di 2 postazioni telefoniche ed informatiche sia hardware che

software (Complete di centralino telefonico, cuffie per operatori, server, personal computer, collegamento LAN) 1 per il responsabile progetto , 1 per il call center € 5.900 ,00 - Assistenza tecnica ed ordinaria manutenzione attrezzature informatiche/telefoniche

per tutta la durata del progetto € 2.600,00 - Utenze e altre spese € 4.067,77 - segreteria amministrativa e gestionale intero periodo € 6.500,00

TOTALE COSTO € 19.067,77 Risorse Umane PER 12 MESI - Un responsabile intero progetto per 30h settimanali x54 settimane € 32.400,00 - 1 postazione di risposta al pubblico con operatori di call center dal lunedì al

sabato dalle 9.00 alle 17.00, per un totale ore/lavoro settimanali 60h x54 settimane € 44.686,08

TOTALE PERSONALE € 77.086,08 TOTALE € 96.153,85

+ IVA al 4% € 3.846,15 TOTALE PROGETTO € 100.000,00

Finanziamento

Fondo Nazionale per le Politiche Sociali Legge 328/2000

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 163 di 202

SERVIZIO DI TRASPORTO A CHIAMATA DEDICATO AD UTENTI ANZIANI E DISABILI

Il servizio di trasporto gratuito per persone anziane e disabili residenti nell’VIII Municipio è attivo dal mese di Ottobre 2011. Vengono utilizzati tre automezzi muniti di pedana per disabili, che coprono la fascia oraria 8.00/20.00 dal Lunedì al Venerdì. Il servizio svolge gli accompagnamenti all’interno del territorio Municipale (territorio molto vasto). L’obiettivo primario è assicurare al Municipio soluzioni di trasporto e di infrastrutture di mobilità, così come offrire servizi e tecnologie innovative che, nel loro insieme, rendano il diritto alla mobilità dei cittadini compatibile con il progressivo miglioramento degli standard di qualità della vita, del rispetto dell’ambiente, della sicurezza individuale e collettiva.

Giustificazione La Legge 328/2000 riconosce e sostiene il ruolo peculiare delle famiglie nella cura della persona e nella promozione del benessere e stabilisce altresì che hanno priorità i servizi di sollievo per affiancare la famiglia nella responsabilità del lavoro di cura.

Per il Municipio VIII assume significativa rilevanza la realizzazione di interventi mirati all’integrazione e al sostegno sociale, in particolare in un territorio, quale quello del Municipio VIII, di elevata estensione ed espansione urbanistica, caratterizzato da un elevata presenza di popolazione anziana e disabile. Inoltre i problemi di mobilità derivanti dalla dimensione del territorio, dall’insufficienza dei servizi pubblici di trasporto, dalla dislocazione verso il centro della città dei servizi alla cittadinanza, dei servizi sanitari, di assistenza e previdenza, determinano nelle fasce deboli della popolazione rappresentate dagli anziani e dalle persone diversamente abili il rischio dell’emarginazione sociale e dell’isolamento.

Finalità e obiettivi Il presente progetto rientra negli obiettivi generali stabiliti dal Piano Sociale Municipale, rivolti alle persone anziane e disabili, in particolare nelle finalità di migliorare la qualità della vita di tali persone, favorire la loro permanenza presso il proprio domicilio evitando l’istituzionalizzazione, garantire risposte più appropriate e flessibili rispetto alle esigenza degli interessati e della famiglia nonché promuovere azioni volte ad ottimizzare le risorse territoriali. Inoltre il presente progetto attraverso l’utilizzo degli automezzi a disposizione, dovrà prevedere la realizzazione di forme di monitoraggio delle infrastrutture stradali municipali, al fine di ottimizzare il livello e la destinazione degli interventi manutentivi da porre in essere, calibrando gli stessi sulle esigenze territoriali mappate dall’organismo erogatore del servizio di trasporto a chiamata.

Destinatari

Anziani e disabili residenti nell’VIII Municipio.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 164 di 202

Localizzazione

Sede fornita dall’Ente Gestore ACI CONSULT S.p.A.

Attività

Il servizio gratuito di trasporto a chiamata, permette di accompagnare i cittadini anziani e disabili in centri riabilitativi, cliniche, a visite mediche, specialistiche e controlli ospedalieri, strutture sportive, ecc.

Metodi Il cittadino accede al servizio a seguito di prenotazione telefonica che deve essere effettuata con un preavviso di almeno 24 ore, comunicando il luogo di partenza, la destinazione e l’orario. Il numero dedicato per il servizio è: 06/87754805 ed è attivo dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00.

Durata

24 mesi

Attuazione

Ricorso ad una procedura ristretta qualificata da lettera di invito.

Organizzazione e risorse umane

n. 1 Responsabile, operatori di call center e n. 3 autisti.

Valutazione

Verifica su un congruo periodo di tempo la rispondenza alle effettive esigenze della cittadinanza anziana e disabile, soprattutto con riferimento agli standard quantitativi calibrati sulla fluttuazione della domanda per periodo ed anche per raggiungere adeguati standard di mappature del territorio con riferimento alle condizioni del reticolo viario di pertinenza territoriale municipale

Risorse logistiche e materiali

Centrale telefonica di coordinamento delle chiamate con operatore e utilizzo di tre automezzi dedicati, di cui almeno due muniti di pedana per disabili.

Costi € 200.000,00 IVA compresa

Finanziamento

Fondo Nazionale per le Politiche Sociali Legge 328/2000

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 165 di 202

PROGETTO “MIGLIORAMENTO DELL’AUTOSUFFICIENZA E RECUPERO PSICO-FISICO DELLA PERSONA ANZIANA”

Presentazione È terminato nel mese di Dicembre 2010 un corso di specializzazione primo nel suo genere, organizzato dall'ANCS (Accademia Nazionale di Cultura Sportiva) in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze Motorie. Il tutto è partito tre anni fa nel primo progetto “Miglioramento dell’autosufficienza e recupero fisico nella persona anziana”, in collaborazione con l'VIII Municipio Roma delle Torri per una nuova tipologia di attività motoria adattata alla terza età. Lo studio, condotto da numerosi professionisti e ricercatori tra medici, psicologi e laureati in scienze motorie, ha coinvolto nell’anno 2010 n. 700 anziani e con la terza edizione del 2011 saranno coinvolti nella ginnastica 1000 anziani. Il metodo di lavoro denominato PFC® (Preparazione Fisica Controllata) prevede oltre a visite mediche specialistiche, test motori e psicologici adattati e ottimizzati dal centro studi ANCS, all'inizio e alla fine dell'anno sportivo, utili oltre ad una corretta divisione in gruppi omogenei per patologie o problematiche anche per un corretto monitoraggio scientifico.

I risultati raggiunti in termini psicologici, in soli quattro mesi di lavoro con sessioni allenanti bisettimanali, sono stati una riduzione dell'aggressività e dell'ansia, oltre che un netto miglioramento dell'autostima; ma il risultato più clamoroso è stato vedere il miglioramento in termini motori del 70% della forza e di oltre il 40% della mobilità articolare in soggetti ultra novantenni. Per convalidare questi risultati l'ANCS ha chiesto una supervisione all'Università di Tor Vergata, che ha dato luogo ad un corso di specializzazione in “Attività motoria adattata e processi d'invecchiamento”, dove sono stati preparati, in un intenso programma didattico, i laureati in scienze motorie, per specializzarli in questa nuova tipologia di attività fisica.

Giustificazione Il Municipio VIII intende realizzare un progetto denominato “Miglioramento dell'autosufficienza e recupero psico-fisico della persona anziana” che possa contribuire a contrastare il disagio e i rischi per la salute della persona anziana derivanti dalle ridotte capacità motorie, dalla tendenza all'isolamento successivo all'uscita dal mondo del lavoro e alla perdita di relazioni sociali e familiari.

Finalità e obiettivi 1) contrastare il decadimento psicofisico correlato all'avanzare dell'età, che si manifesta con l'insorgenza di alcune malattie e con progressivo ritiro dalle attività lavorative fino a compromettere talvolta la sfera della socializzazione e nei casi più estrema anche quella affettiva; 2) mantenere le capacità psico-fisiche residue soggettive per prevenire la perdita dell'autonomia, fondamentale per quei soggetti che non usufruiscono di un contesto

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 166 di 202

parentale di sostegno; 3) utilizzare l'attività ludico-motoria come strumento di socializzazione; 4) rafforzare il senso di appartenenza dei partecipanti alla comunità dei Centri Anziani e al quartiere; 5) promuovere attività ludico-socializzanti con altre comunità e realtà del territorio; 6) sostenere l'abbattimento delle barriere fisiche, psicologiche, culturali e sociali che concorrono a determinare l'isolamento nella terza età.

Destinatari

Anziani residenti nell’VIII Municipio iscritti ai Centri Sociali Anziani. Il numero dei destinatari va da un minimo di 800 ad un massimo di 1000.

Localizzazione

Il progetto si realizzerà presso le sedi di tutti i Centri Anziani. Solo qualora la sede di uno o più Centri non sia ritenuta adeguata per capienza dei locali, lo svolgimento delle attività può essere realizzato presso idonee strutture poste in vicinanza delle sedi dei Centri Anziani e messe a disposizione dal soggetto affidatario del servizio.

Attività

Attività ludico motoria (ginnastica adattata, ginnastica educativa e ginnastica posturale), con un massimo di 25 iscritti per corso. Ogni corso ha la durata di un’ora per due volte alla settimana I partecipanti devono essere suddivisi in gruppi omogenei in relazione allo stato di salute e di efficienza fisica valutati da professionisti. Attività e/o seminari finalizzati all'educazione motoria, sanitaria ed alimentare, tenuti da relatori in possesso di laurea in medicina o in psicologia o in scienze motorie; attività finalizzata alla conoscenza di base dei nuovi mezzi di comunicazione e tecnologie informatiche.

Metodi I cittadini iscritti ai Centri Sociali Anziani possono iscriversi ai corsi inoltrando la domanda direttamente presso il Centro.

Durata

Annuale.

Attuazione

Esperimento di una procedura aperta mediante pubblicazione di Avviso Pubblico.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 167 di 202

Organizzazione e risorse umane

Il personale messo a disposizione per la realizzazione del progetto deve comprendere operatori con comprovata esperienza nel settore dell'attività motoria rivolta alle persone anziane, in possesso di laurea in scienze motorie o laurea equipollente. Parimenti qualificato deve essere il responsabile del progetto con funzione di coordinamento. Numero, qualifica e ruolo del personale coinvolto nel progetto devono essere chiaramente indicati nella proposta progettuale. Le figure professionali richieste dovranno essere almeno: a. 1 psicologo esperto nei processi dell'invecchiamento; b. Operatori con laurea in scienze motorie; c. 1 amministrativo; d. Medico o psicologo o laureato in scienze motorie per i seminari e/o le attività da svolgere.

Valutazione

Applicazione di test di monitoraggio e di verifica dell'efficienza fisica dei partecipanti pre e post progetto, secondo linee guida scientifiche internazionali e/o riconosciute dalle Università. Relazioni mensili sull'andamento del progetto. Relazione conclusiva.

Risorse logistiche e materiali

Materiale per lo svolgimento delle attività: devono essere messi a disposizione dei partecipanti con oneri a carico del soggetto affidatario i materiali necessari per le attività (tappetini, elastici, sgabelli, bacchette di legno ed almeno 1 T-shirt per ogni partecipante). Assicurazione contro gli infortuni e danni a terzi: i partecipanti al progetto dovranno essere coperti da apposita assicurazione con oneri a carico del soggetto affidatario contro i rischi derivanti dagli infortuni che potrebbero occorrere nell'esercizio delle attività comprese nel progetto nonché contro eventuali danni procurati a terzi nello svolgimento di dette attività.

Costi € 176.643,22 Finanziamento

Specifici finanziamenti finalizzati dalla Regione Lazio

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ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI (ADI)(*) Giustificazione Il progetto risponde ad una certa fascia di anziani per i quali occorre pianificare una serie di prestazioni che prevedono maggiore integrazione dei servizi socio-sanitari, arginando così il fenomeno dell’istituzionalizzazione dell’anziano in strutture per lungodegenti.

Finalità e obiettivi

Il servizio sperimentale persegue l'obiettivo del mantenimento dei soggetti anziani fragili presso il proprio domicilio, attraverso lo sviluppo e la diffusione dei servizi domiciliari in forma integrata, evitando il fenomeno dell'isolamento, dei ricoveri incongrui e contrastando il ricorso all'istituzionalizzazione a vantaggio della qualità della vita. Il servizio è caratterizzato dall'implementazione di un sistema integrato, attraverso la costituzione di équipe di intervento Municipio - AUSL ROMAB III Distretto servizio CAD (Centro assistenza domiciliare) e l'organismo affidatario del servizio.

Destinatari

n. 5 utenti (al mese con assistenza di max 10 ore settimanali) residenti nel territorio del Municipio VIII Roma delle Torri che non siano in grado di organizzarsi in modo autonomo e che necessitino di assistenza domiciliare socio-sanitaria.

Localizzazione

VIII Municipio Roma delle Torri Viale D. Cambellotti 11, Distretto III CAD via Tenuta di Torrenova

Attività

Il servizio è svolto da personale qualificato, attraverso: • la cura della persona; • l’aiuto domestico; • l’espletamento delle pratiche burocratiche; • la vigilanza telefonica; • la vigilanza all’autosomministrazione farmacologica; • l’accompagnamento presso i presidi sanitari e dal medico (con automezzi di proprietà della Cooperativa); • il lavoro di équipe; • il coordinamento con il medico di famiglia, gli operatori del CAD, gli assistenti sociali del Municipio; • le visite ospedaliere e il sostegno al rientro nel proprio domicilio.

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 169 di 202

Metodi

L'accesso al servizio avviene su segnalazione dei casi dai servizi coinvolti nel progetto e valutati dalla équipe di intervento Municipio - AUSL CAD. Il requisito necessario alla segnalazione è quello di essere seguiti dall'assistenza domiciliare sanitaria del CAD III Distretto AUSL ROMAB. La durata del servizio è di massimo 3 mesi e su valutazione dell’équipe di intervento non può essere prorogato .

Durata

12 mesi sperimentali

Attuazione

Procedura ristretta, rivolta agli Enti Accreditati presso il Municipio VIII Roma delle Torri.

Organizzazione e risorse umane

Municipio: n. 1 assistente sociale (Responsabile) e n. 1 Istruttore Amministrativo; CAD: medico, assistente sociale, infermiere e specialisti (necessari al caso); Ente gestore: n. 1 Responsabile, Segretaria organizzativa, n. 1 Assistente sociale, Assistenti domiciliari e/o operatori socio-sanitari, Tecnici dei servizi sociali, Operatori di base.

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc.

Risorse logistiche e materiali

Del CAD AUSL Roma B III Distretto e del Municipio VIII

Costi

€ 47.300,00 annua

Finanziamento

Fondo Nazionale per le Politiche Sociali Legge 328/2000

(*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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DIMISSIONI PROTETTE

Giustificazione

Il progetto risponde ad i pazienti per i quali occorre prevedere una serie di prestazioni che prevedono maggiore integrazione dei servizi socio-sanitari, arginando così il fenomeno dell’istituzionalizzazione dell’anziano in strutture per lungodegenti.

Finalità e obiettivi Le "Dimissioni Protette" sono interventi di tipo sociale e sanitario per pazienti anziani, in fase di dimissione dalle strutture ospedaliere. La dimissione protetta è un meccanismo di tutela della persona "fragile", a rischio di nuove ospedalizzazioni, in condizioni cliniche precarie, priva di un adeguato supporto di reti famigliari, amicali o parentali e, a volte, in condizioni socio-economiche precarie. Le Dimissione Protette nel 2008 in tutto il Comune di Roma sono state 845. Destinatari

Anziani, minori e adulti.

Localizzazione

Sede dell’Ente Gestore e domicilio del beneficiario.

Attività

Le prestazioni, che hanno una durata limitata nel tempo (2 mesi), comprendono cura della persona e dell’ambiente, disbrigo di pratiche e somministrazione pasti, ecc.

Metodi

All’atto dell’ingresso in ospedale si comunicano ai medici e agli operatori sanitari le difficoltà che si potrebbero avere al momento delle dimissioni. Durante la degenza in ospedale vengono messe in atto valutazioni riguardanti i bisogni socio-sanitari e attivate le procedure necessarie. Nel servizio sono coinvolti tutti gli attori dell’assistenza territoriale, come il Medico di Medicina Generale, il Servizio infermieristico, il Servizio Sociale della AUSL, i Servizi Sociali municipali, l’Unità di Valutazione Geriatrica.

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Durata

annuale

Attuazione

Procedura ristretta, rivolta agli Enti Accreditati presso il Municipio VIII Roma delle Torri. Attualmente il servizio è gestito dalla Cooperativa Iskra onlus.

Organizzazione e risorse umane

Municipio: n. 1 assistente sociale (Responsabile) e n. 1 Istruttore Amministrativo; CAD: medico, assistente sociale, infermiere e specialisti necessari al caso; Ente gestore: n. 1 Responsabile, Segretaria organizzativa, n. 1 Assistente sociale, Assistenti domiciliari e/o operatori socio-sanitari, Tecnici dei servizi sociali, Operatori di base.

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc. Incontri con i referenti del Dip. XIV.

Risorse logistiche e materiali

Dell’Ente Gestore.

Costi

A carico del Dipartimento XIV

Finanziamento

Dipartimentale.

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CENTRO DIURNO ALZHEIMER “HANSEL E GRETEL”

Centro Diurno Alzheimer “Hansel e Gretel”

Giustificazione Il progetto risponde ad una certa fascia di anziani per i quali occorre prevedere una serie di prestazioni che prevedono maggiore integrazione dei servizi socio-sanitari, arginando così il fenomeno dell’istituzionalizzazione dell’anziano in strutture per lungodegenti. Quando si parla di anziani si deve pensare loro come ad una popolazione eterogenea di persone con problematiche comuni ma individuali in base alle loro dimensioni psicologiche, economiche, culturali, geriatriche, contestuali e sociali. Lo stare insieme dentro un centro diurno può assumere diverse valenze sia terapeutiche che preventive. Un Centro Diurno Alzheimer per legge non può superare le 30 unità e questo gruppo può essere definito self-open cioè qualcuno esce e qualcuno entra periodicamente. All’interno di questi CDA vengono progettati diversi laboratori espressivi al fine di avere una vasta scelta per il programma individuale a cui ciascun paziente sarà sottoposto. Si cerca di lavorare più sull’individuo che sul gruppo visti i tanti e diversi bisogni e gradi della malattia di ognuno.

Finalità e obiettivi

Il Centro Diurno è un servizio a carattere semi-residenziale, che si pone a livello intermedio tra il servizio di assistenza domiciliare e il ricovero in strutture residenziali assistenziali. Il Centro Diurno è finalizzato alla realizzazione di due obiettivi prioritari: 1) favorire il recupero e il mantenimento delle residue capacità psico-fisiche dell'anziano evitando un ulteriore decadimento delle stesse; 2) offrire un concreto servizio di sostegno al nucleo familiare per prevenire situazioni estreme di stress psico-fisico. Al tal fine può essere prevista, per brevi periodi, anche la permanenza notturna dell'anziano nella struttura, avvalendosi dei "Letti di sollievo" (non ancora attivati). Destinatari

Anziani affetti da Alzheimer residenti nei Municipi V, VII, VIII e X.

Localizzazione

Sede Via di Torre Spaccata n. 157.

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Attività

Le prestazioni e le attività che il Centro diurno si prefigge di mettere a disposizione degli utenti sono: * Servizio di accoglienza fissa giornaliera o articolata a giorni alterni; * Attività di socializzazione, terapia occupazionale, fisioterapia ect.; * Servizio di assistenza alla persona (cure mediche, igiene personale, riabilitazione cognitiva) * Servizio di trasporto degli anziani dall' abitazione al Centro; * Servizio di animazione sociale e promozione di attività ricreativo culturali, anche in collaborazione con le realtà del territorio; * Servizio medico, di fisioterapia, di infermeria; * Servizio di segretariato sociale e assistenza psicologica; * Servizio di sensibilizzazione e sostegno alle famiglie.

Metodi

Per la domanda di accesso l'utente può presentare richiesta presso il Municipio VIII dopo aver effettuato la visita geriatrica presso la AUSL Roma B Distretto III via Cartagine.

Durata

Stabilita dal Dipartimento XIV

Attuazione

Comune di Roma Dip. XIV, Organismo che gestisce il Centro in rapporto di convenzione con il Comune di Roma e con la AUSL.

Organizzazione e risorse umane

Il personale operativo presso il centro diurno è messo a disposizione dal Comune di Roma, dall'Organismo che gestisce il Centro in rapporto di convenzione con il Comune di Roma e dalla AUSL. Gli operatori impegnati nell'attività sono medici specialisti, assistenti sociali, psicologi, infermieri professionali, logopedisti, fisioterapisti, educatori professionali e assistenti domiciliari, obiettori di coscienza ove possibile. La struttura può ospitare fino a 22 utenti al giorno in regime di semiresidenzialità (ore 8- 18) dal lunedì al sabato. Il Centro dispone inoltre di 6 "Letti di Sollievo" per un periodo massimo di 20 giorni l'anno.

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc. Incontri con i referenti del Dip. XIV.

Risorse logistiche e materiali

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Dell’Ente Gestore.

Costi

A carico del Dipartimento XIV

Finanziamento

Dipartimentale.

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CENTRO DIURNO PER CURA E MATERNAGE RIVOLTO AD ANZIANI AFFETTI DA DEMENZE SENILI E/O PATOLOGIE ASSIMILATE DI LIVELLO MEDIO-ALTO (*)

Giustificazione

Notevole percentuale degli utenti in lista di attesa e degli utenti attualmente assistiti dalle strutture socio sanitarie affette da patologia Alzheimer e altre patologie mentali invalidanti e demenze degenerative. Le strutture socio sanitarie presenti nel territorio della AUSL RMB preposte alla cura della suddetta patologia sono da considerarsi assolutamente insufficienti per soddisfare la richiesta di assistenza ai residenti del Municipio VIII Roma delle Torri.

Finalità e obiettivi

Il progetto nasce con l’esigenza di ampliare e diversificare le risposte già presenti nel territorio. La struttura è finalizzata a: Ø Potenziare la comunicazione e la socializzazione, incoraggiare la dignità e il rispetto al fine di sottrarre l’anziano all’isolamento ed al disinteresse. Destinatari

Il progetto è rivolto ad un’utenza anziana che presenti una compromissione della memoria, della capacità di far fronte ai problemi della vita quotidiana, di eseguire prestazioni percettivo-motorie acquisite in precedenza. Pertanto si rivolge ad una popolazione affetta da demenza degenerativa, con particolare attenzione ad anziani con demenze senili di livello medio-alto, con capacità di deambulazione, in assenza di disturbi comportamentali, che solitamente, dopo aver intrapreso un percorso all’interno dei centri diurni per lievi, sono destinati alle dimissioni ed al rientro a casa per l’aggravarsi della patologia. Tale servizio viene rivolto inoltre a quegli utenti che, a seguito di visita da parte dell’UVA, risultino avere un M.M.S.E. inferiore a 14. Il progetto è rivolto per il primo anno a un numero di 5 utenti

Localizzazione

VII Municipio Centro Diurno “la Coccinella” via Naide n. 116

Attività

Il Centro Diurno offre i seguenti servizi: § trasporto; § fornitura pasto; § sostegno alle attività relative alla cura e all’igiene della persona; § attività ricreative/socializzanti; § assistenza durante l’assunzione pasti; § momenti strutturati di sostegno alle famiglie in difficoltà con incontri periodici tenuti da operatori e consulenti esterni/interni finalizzati al confronto e all’informazione.

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Metodi

La domanda di ingresso al Centro Diurno viene inoltrata presso il Servizio di Segretariato Sociale (ufficio Amministrativo) tutti i giorni dal lunedi al venerdi 8:30 – 13:30 ed il martedi e giovedi anche dalle 14:30 alle 16:30. Prima di inoltrare la domanda viene richiesto il certificato di idoneità all’inserimento rilasciato dal medico geriatra della ASL Roma B di via Cartagine. Successivamente il cittadino viene inserito nella lista di attesa del Centro Diurno e procede alla presentazione della domanda presso il Municipio per il calcolo ISEE e per la valutazione di una eventuale compartecipazione economica al servizio che è gratuito per coloro che hanno il riconoscimento dell’handicap grave ai sensi della L. 104/1992. Una volta completata la domanda in Municipio la persona può iniziare a frequentare il Centro dopo la stesura di un Progetto che stabilisce la frequenza settimanale, gli orari, il trasporto, il pranzo e le attività. Il Centro sarà gestito in integrazione socio – sanitaria tra: § VIII Municipio Roma delle Torri, Servizio Sociale Area Anziani; § UVA AUSL Roma B via Cartagine; § Ente Gestore Coop. Sociale Nuove Risposte ONLUS a r.l. Durata

1 anno sperimentale

Attuazione

Ricorso ad una procedura ristretta qualificata da lettera di invito.

Organizzazione e risorse umane

A. Personale socio assistenziale messo a disposizione dal Municipio VIII Roma delle Torri. Il personale socio assistenziale impiegato dal Municipio VIII Roma delle Torri, sarà fornito dall’Ente Gestore (n. 1 assistente sociale ed operatori domiciliari con rapporto operatori/utenti di 1 a 3). B. Personale sanitario messo a disposizione dalla AUSL Roma B Per quanto riguarda le figure professionali messe a disposizione dalla AUSL Roma B, si farà espresso riferimento a quanto previsto dall’Accordo di Programma tra il Comune di Roma e la AUSL Roma B stipulato in data 19 giugno 2002, con prot. N° 1672 del 24/06/2002, del Dipartimento V del Comune di Roma. Tale servizio accoglie anziani con frequenza trisettimanale dalle ore 8:00 alle ore 16:00.

Valutazione

Incontri periodici tra i Responsabili, valutazione dei singoli progetti individuali, colloqui in itinere con i fruitori del servizio e familiari (grado di soddisfazione), ecc.

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Costi

Il costo pro capite mensile è di € 980,10 (IVA inclusa) comprensivo di: Costo del personale e oneri assicurativi ed assistenziali, calcolato nel rispetto del CCNL delle Cooperative Sociali vigente; Costi di trasporto, previsto con mezzi della Cooperativa; Struttura; Pasto giornaliero; IVA al 4 %; Qualsiasi altro onere riconducibile a costi di gestione ed all’espletamento delle attività. Finanziamento

Fondi da definire. (*) L’attivazione del progetto sarà possibile dietro reperimento risorse economiche aggiuntive.

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PRESTAZIONI RIABILITATIVE

La deliberazione di Giunta Regionale del 7 agosto 2010 n. 380 ha istituito la compartecipazione, a carico degli utenti, ed eventualmente del Comune di residenza, per il 30% della spesa per le attività riabilitative erogate in regime residenziale e semiresidenziale. Destinatari del Servizio Prestazioni Riabilitative sono gli utenti residenti in VIII Municipio che hanno un’ISEE al di sotto di 13.000 €. La contribuzione da parte del Dipartimento XIV è stata posta in essere nel 2011.

CRITICITÀ EMERSE, ANCHE, AI TAVOLI CITTADINI.

Nel corso degli anni ci si è resi conto delle gravi difficoltà che incontra un anziano nell’accesso ai servizi. Tali difficoltà sono dovute spesso a procedure burocratiche e/o all’impedimento di recarsi presso le strutture.

Un’ulteriore problematica che investe il mondo degli anziani è la necessità di un’assistenza globale e continuativa che non riceve adeguata soddisfazione per la lunga lista d’attesa e per l’insufficienza delle prestazioni dei servizi SAISA e Dimissioni Protette.

Un’altra criticità riguarda il Centro Diurno Alzheirmer poiché al momento dell’aggravarsi della malattia è prevista la dimissione dal servizio che è pensato per utenti in semiautonomia. L’anziano e, di conseguenza, la famiglia si trovano ad affrontare un momento di maggiore difficoltà in cui viene meno anche il supporto del servizio e si crea un totale vuoto assistenziale.

Infine si vuole sottolineare che i criteri di accesso e l’entità del sostegno economico previsto dalla delibera C.C. 154/97 non sono adeguati alle mutate condizioni socio-economiche delle famiglie e al costo della vita.

MISURE OPERATIVE Per fronteggiare e ridurre i disagi è indispensabile adottare misure operative

adeguate ai bisogni degli anziani. A tal fine si propone: Attivazione del PUA, fondamentale per la facilitazione all’accesso ai servizi

tramite lo snellimento delle procedure burocratiche ed, eventualmente, la possibilità di attivazione della domanda anche telefonicamente;

Potenziamento dell’Assistenza Domiciliare con l’abbattimento delle liste di attesa (Riforma SAISA/SAISH);

Progettazione di nuovi servizi per anziani con Morbo di Alzheimer, di Parkinson e demenze senili in uno stato di malattia avanzato, come proseguimento dell’assistenza alla dimissione dal Centro Diurno;

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Rimodulazione dei criteri di accesso e dell’entità del sostegno economico che permetta di poter implementare un progetto al momento del bisogno ed uscire dalla logica assistenzialistica;

Potenziamento del Centri Diurni Anziani Fragili perché favoriscono il reinserimento o il mantenimento in ambienti relazionali positivi ed impediscono il deterioramento delle capacità residue, sia a livello fisico sia psichico;

Contrasto all’isolamento e promozione dell’invecchiamento attivo, attraverso progetti che coinvolgano l’anziano (ad esempio gli iscritti ai CSA) in attività di volontariato e cittadinanza attiva;

Potenziamento del servizio di trasporto per accompagnamento

Potenziamento degli strumenti di informazione e comunicazione per le famiglie e gli anziani.

Realizzazione corsi di formazione per gli assistenti sociali dei Municipi e gli operatori degli organismi accreditati al fine di approfondire le problematiche relative alla non autosufficienza e a nuove modalità di realizzazione dei servizi.

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CAPITOLO 6

L’UFFICIO DI PIANO E LE AZIONI DI SISTEMA

6.1 QUALITÀ, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Il Piano Sociale Municipale, come già argomentato nelle pagine precedenti, rappresenta uno strumento processuale, in un ottica di miglioramento continuo, sia per considerare la sua capacità di cambiamento del sistema di programmazione delle politiche sociali, sia, in una fase successiva, per valutare l’effettiva implementazione delle politiche che si propone di realizzare. In definitiva, si analizzerà anche la capacità di incidere nella effettiva realizzazione di servizi e interventi, per orientare le successive scelte di programmazione.

La valutazione avverrà in itinere ed ex post sui diversi servizi, siano essi consolidati oppure innovativi, per aree di intervento, così come è strutturato il Servizio Sociale del Municipio VIII.

In particolare, si monitoreranno le attività del servizio SILIL e si verificherà se il servizio sta raggiungendo tutta la popolazione target per la quale l’intervento è stato progettato, studiandone le caratteristiche (ad es. genere, età, precedenti esperienze, desiderio di cambiamento ecc.). Per realizzare quindi la valutazione si individueranno degli indicatori e si procederà alla rilevazione dei dati. Inoltre sarà necessario valutare il grado di soddisfazione e di interesse degli utenti mediante un questionario.

Inoltre, un monitoraggio sarà effettuato anche sul “Progetto di sperimentazione di un nuovo modello di assistenza domiciliare per persone con disabilità e anziane”, valutando la corrispondenza tra le prestazioni previste dalla riforma e l’effettivo bisogno dell’utente in assistenza.

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6.2 RIFORMA DELL ’ACCREDITAMENTO E DELL ’ASSISTENZA DOMICILIARE

SPERIMENTAZIONE DELLA RIFORMA DELL’ASSISTENZA DOMICILIARE PER PERSONE CON

DISABILITA’ ED ANZIANI

Con la D.G.C. N. 317 DEL 21/09/2011 si è avviata la sperimentazione della Riforma dell’assistenza domiciliare per persone con disabilità ed anziani.

I Municipi coinvolti in questo progetto sono il II, il IV, l’VIII e il XIII.

La sperimentazione ha l’obiettivo di ridefinire le modalità di erogazione dei servizi SAISA e SAISH al fine di ridurre la lista d’attesa.

Ogni Municipio ha individuato dei referenti sia tecnici che amministrativi delle aree interessate (Area Anziani per il SAISA e Area Disabilità per il SAISH) e ogni Distretto i rispettivi referenti tecnici. Tali operatori sono supportati e coordinati da un referente U.O. Dipartimentale “Azioni di Sistema e Attuazione del Piano Regolatore Sociale”.

I lavori hanno avuto inizio il 10/10/2011 con la presentazione della “Sperimentazione della Riforma dell’Assistenza Domiciliare per Persone con Disabilità ed Anziani” presso la Sala Rosi del XIV Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Il 14/10/2011 si è realizzato il Convegno “Sperimentazione” alla presenza del Sindaco e del Vice-Sindaco. Dal 18/10/2011 ad oggi si sono tenuti tre incontri tra gli operatori dell’equipe individuata e un incontro con gli organismi gestori dei servizi domiciliari. Inoltre si procederà a ricorrenza settimanale con il Dipartimento e con incontri prestabiliti con le cooperative per la valutazione degli utenti in carico.

La sperimentazione ha come termine la data del 31/01/2012.

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CAPITOLO 7

L’INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI CON LE ALTRE

POLITICHE DELLO SVILUPPO LOCALE

7.1 CON IL SISTEMA SANITARIO PUA

Il PUA – Punto Unico d’Accesso - è uno dei luoghi dell’integrazione socio-sanitaria, professionale e gestionale che si fonda sul riconoscimento dei principi fondamentali della dignità e della libertà della persona umana.

Va intesa soprattutto come una modalità organizzativa, prioritariamente rivolta alle persone con disagio derivato da problemi di salute e/o da difficoltà sociali, atta a facilitare l’accesso unificato alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali.

Il PUA è costruito sui bisogni della persona, mira a migliorare le modalità di presa in carico unitaria della stessa e ad eliminare o semplificare i numerosi passaggi ai quali la persona assistita e i suoi familiari devono adempiere.

Il PUA era ed è tra le priorità di tutta la programmazione e pianificazione sia a livello nazionale, regionale nonchè locale. Nel nostro Distretto territoriale il suddetto servizio è in fase di realizzazione avanzata. Il progetto relativo all’attivazione del PUA è stato concordato tra il Municipio VIII Roma delle Torri e il III Distretto AUSL ROMA B nel settembre del 2009. Successivamente, in seguito all’individuazione di una sede idonea e del personale da parte di entrambe gli Enti, si è giunti alla firma del Protocollo d’Intesa in data 15 marzo 2011.

La sede destinata al P.U.A. è sita in viale Duilo Cambellotti n. 11 nei locali del Poliambulatorio AUSL in una posizione strategicamente centrale.

Tale sede è risultata essere la più idonea ed appropriata per la sua collocazione vicino alla sede municipale e in particolare al Segretariato Sociale (sito al piano sottostante) e al SILIL (Servizio Integrato Locale per l’Inserimento Lavorativo delle fasce deboli) ed altri servizi sanitari. Trovasi inoltre all’interno del centro commerciale “Le Torri” in prossimità del Teatro

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Municipio VIII Roma delle Torri – Ufficio di Piano Pag. 183 di 202

Tor Bella Monaca e della Sala Cinema. Risulta quindi facilmente accessibile con i mezzi pubblici, in quanto posto in posizione centralizzata rispetto all’intero territorio municipale.

Così come previsto dal Protocollo d’Intesa, il locale è stato arredato e fornito di tutte le attrezzature informatiche necessarie da parte della AUSL .

Attualmente le risorse umane destinate, un assistente sociale e un amministrativo per ciascun Ente, sono impegnate nella formazione congiunta e nell’individuazione di nuovi percorsi procedurali per l’accompagnamento ai servizi, in particolare per specifici bisogni assistenziali di cittadini particolarmente fragili.

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PUA

PUA - Punto Unico d’Accesso: accoglienza, ascolto e orientamento ai servizi socio-sanitari ai cittadini residenti nel territorio dell’VIII Municipio/III Distretto AUSL ROMA B

Giustificazione

La globalità della persona costituisce la base per il superamento della settorialità dei servizi e per la sempre più estesa introduzione di servizi integrati.

Finalità e obiettivi

Va garantita ai cittadini: 1- una funzione territoriale unitaria in grado di accogliere l’espressione dei bisogni sociali e sanitari e di relazionarsi con la rete dei servizi, anche attraverso l’attivazione di percorsi assistenziali unitari; 2 - una tempestività nell’accesso e presa in carico del cittadino attraverso una prima lettura immediata del bisogno al fine di assicurare certezza sui tempi, sulla quantità e sulla qualità delle risposte assistenziali; 3 - una presa in carico globale del soggetto fragile da parte della rete dei servizi mediante una funzione di valutazione in grado di integrare la componente sanitaria con quella sociale e assistenziale.

Destinatari

Tutti i cittadini residente sul territorio dell’VIII Municipio/III Distretto AUSL ROMA B.

Localizzazione

Il PUA è ubicato presso il Poliambulatorio di viale Duilio Cambellotti n. 11, sede AUSL ROMA B.

Attività

Il PUA svolge le seguenti funzioni: Front Office: Accoglienza, ascolto e informazione sui servizi; Registrazione della richiesta su scheda d’accesso. Back Office: Orientamento, filtro e accompagnamento presso i servizi Socio-Sanitari Territoriali delle aree ad elevata integrazione sanitaria: Minori, Disabili, Anziani, Adulti (salute mentale e dipendenze); Compilazione della scheda di Piano di Orientamento Individuale con un set minimo di informazioni per bisogni complessi; Valutazione di primo livello da parte di personale dedicato con strumenti standardizzati; Invio ai servizi per la presa in carico e/o la valutazione multidimensionale; Orientamento amministrativo con attivazione di pratiche burocratico-amministrative; Accoglienza della domanda e relativa documentazione;

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Attivazione delle procedure formali per l’avvio dei percorsi specifici; Servizio agenda: possibilità, per l’utente che ne fa richiesta, di prendere un appuntamento, tramite l’operatore di Back Office, direttamente con il servizio competente (attraverso contatto telefonico); Razionalizzazione dei percorsi e ottimizzazione delle risorse. Viene assicurata la continuità delle funzioni di I e II livello dello Sportello Handicap, che viene inglobato e costituisce parte integrante dell’attività del PUA.

Metodi Il modello operativo si articola innanzitutto su una stretta collaborazione tra gli operatori dei due Enti preposti al PUA. Poi nel realizzare una cooperazione professionale con le UVM – Unità Valutative Multidisciplinari – della AUSL e, successivamente, allacciare una serie di legami con gli organismi presenti sul territorio per avviare e coordinare un lavoro di e nella rete per la costruzione di percorsi d’accesso ai servizi semplificati e unitari.

Durata Permanente

Attuazione

Attualmente le risorse umane destinate, un assistente sociale e un amministrativo per ciascun Ente, sono impegnate nella formazione congiunta e nell’individuazione di nuovi percorsi procedurali per l’accompagnamento ai servizi, in particolare per specifici bisogni assistenziali di cittadini particolarmente fragili.

Organizzazione e risorse umane

Il personale impegnato è di 1 Assistente Sociale e 1 Amministrativo per entrambe gli Enti.

Valutazione

Schede in progress, incontri periodici, monitoraggio delle attività.

Risorse logistiche e materiali

La AUSL ROMA B III Distretto ha messo ha disposizione il locale sito in viale Duilio Cambellotti n. 11, comprensivo degli arredi e di tutto il supporto tecnico - informatico per l’avvio dell’attività.

Costi

Gestione diretta da parte del Municipio e della AUSL e non comporta oneri aggiuntivi. Spesa prevista per l’allaccio linea LAN e per l’acquisto di un computer, una multifunzione, , materiale di cancelleria e uno schedario: Euro 5.000,00

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7.2 CON LE POLITICHE ABITATIVE E DEL PATRIMONIO

A Roma il numero delle famiglie in attesa di un alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) è molto elevato.

Nel Municipio VIII è presente 1/3 degli alloggi ERP di tutto il territorio di Roma Capitale e la situazione è in continua evoluzione. Basti considerare che:

- A Villaggio Falcone sono stati assegnati circa 120 alloggi nel 2008 e altri nel corso dei tre anni successivi;

- A Colle degli Abeti (Piano di Zona Urbanistico - Lunghezza C2) sono stati assegnati circa 150 alloggi nel 2010;

- A Rocca Cencia sono disponibili alloggi in attesa di assegnazione.

La questione abitativa è da sempre problematica perché affrontata in emergenza per le numerose procedure di sfratto per morosità e numerose esecuzioni con Ufficiale Giudiziario su mandato del Tribunale Ordinario.

L’esecuzione dello sfratto comporta, per i nuclei in estreme condizioni di indigenza, l’assistenza in emergenza attraverso l’intervento della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale (S.O.S.) con l’inserimento presso i centri d’accoglienza del circuito comunale o anche umanitario; oppure la richiesta, sempre più numerosa sul nostro territorio, di Assistenza Alloggiativa Temporanea (Residences). Quest’ultima risorsa prevede dei requisiti specifici e ben definiti, che escludono i nuclei privi di domanda di alloggio ERP ed inseriti nella graduatoria definitiva del bando di case popolari chiusa al 31/12/2009 con punti 10.

L’aumento parabolico del canone degli affitti, negli ultimi 10 anni, ha notevolmente contribuito ad aggravare la questione “casa”. In questo momento storico le cifre sono proibitive per le famiglie italiane e straniere a basso reddito o monoreddito, ma anche per i nuclei appartenenti al “ceto medio”, oggi esposti al rischio di esclusione sociale. Le difficoltà economiche sono trasversali alle tipologie familiari individuate per semplificazione dai servizi: che siano anziani, adulti o nuclei con minori, il mantenimento dell’alloggio è un problema rilevante.

I cittadini di questo Municipio sempre più spesso, negli ultimi anni, ricorrono agli interventi combinati dei servizi e del volontariato e/o degli

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organismi del terzo settore, sia per aiuti economici (pagamenti di utenze, acquisto dei farmaci, fornitura generi alimentari), sia per la ricerca di un’attività lavorativa, sia per il reperimento di un alloggio in affitto (stanza o appartamento).

Il fenomeno del disagio alloggiativo ormai assume una caratteristica di drammaticità, perché la perdita della casa rappresenta la perdita di uno dei punti fermi della propria esistenza. Un lutto che determina una sorta di effetto domino, con ripercussioni sul funzionamento del sistema familiare. Oltre al disagio ed ai problemi connessi ad uno sfratto, si corre il reale e duplice rischio di veder separata e disgregata la propria famiglia, pur di poter avere un posto dove dormire, e di perdere la residenza anagrafica (spesso cancellata dai proprietari), con conseguente impossibilità di esercitare diritti e doveri.

Roma Capitale, nella veste del Dipartimento Politiche Abitative ed il Municipio VIII Roma delle Torri rispondono allo specifico problema con l’erogazione dei contributi a sostegno del pagamento del canone d’affitto (L. 431/’98, D.C.C. 163/’98, D.C.C. 154/’97).

Il Municipio VIII Roma delle Torri prevede inoltre l’intervento, in questa fase delicata di sfratto, di un operatore sociale che ne segue tutto il processo amministrativo. L’operatore, informato della sentenza del Tribunale e quindi del primo accesso dell’Ufficiale Giudiziario, segue la famiglia, accompagnandola e sostenendola nelle diverse fasi del processo d’aiuto, fino allo sfratto esecutivo, che prevede il rilascio dell’immobile e spesso anche il reperimento di un’accoglienza temporanea attraverso la S.O.S. A volte le famiglie attraverso la rete familiare riescono a trovare una soluzione al problema.

Alla luce di quanto descritto fino ad ora, le Politiche Abitative diventano un argomento importante per il Municipio VIII Roma delle Torri ed il Servizio Sociale ravvisa la necessità di un tavolo tecnico operativo istituzionale con il Dipartimento Politiche Abitative per lo studio e il monitoraggio del fenomeno, al fine di dare risposte condivise ed integrate, ciascuno per le specifiche competenze. L’obiettivo finale è quello di migliorare la qualità della vita per i cittadini, con più stabili prospettive future.

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7.3 CON I SISTEMI DELL ’ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE

Il fenomeno della dispersione scolastica nel territorio del Municipio VIII ha registrato negli anni un forte incremento passando dalle n.78 segnalazioni pervenute nel 2009, alle n.102 del 2010. Dall’inizio del 2011 al 29.07.2011 le segnalazioni pervenute dalle Scuole Primarie e Secondarie del territorio relativamente a minori in obbligo scolastico e formativo sono state n.69. Dai dati emerge una prevalenza di abbandono scolastico all’interno delle Scuole Medie in particolar modo “Enrico Medi”, “Via dell’Archeologia”, “Dario Pagano” ipotizzando che i minori coinvolti vivano nei quartieri di Tor Bella Monaca, Torre Angela e limitrofi. Questo quadro appena tracciato si staglia all’interno di un contesto municipale in cui la percentuale di abbandono scolastico si pone circa al 15% rispetto al 9% (1) della città nel suo complesso. La percentuale dei diplomati e dei laureati è di gran lunga minore rispetto a quella cittadina. Ad integrazione di questi dati si sottolinea

che il Municipio VIII registra una popolazione molto giovane con un’alta incidenza di stranieri, con famiglie numerose appartenenti a fasce economiche medio-basse e ad un tasso di scolarità più basso rispetto alla media cittadina cui corrisponde il tasso di disoccupazione più elevato della città (2), bassi livelli di istruzione e professionalità ed elevata presenza di precariato lavorativo. Rispetto al numero di minori e giovani, che costituiscono la popolazione in età scolare, non c’è un’offerta di istruzione e formazione corrispondente. I ragazzi in età compresa tra i 15 ed i 19 anni, infatti, possono scegliere sul proprio territorio solo tra quattro scuole secondarie di II grado. Questa situazione costringe ad un pendolarismo faticosissimo che i ragazzi in età scolare sono costretti ad affrontare già all’età di 14 anni. Dagli unici dati a nostra disposizione forniti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca risalenti agli A.S. 2007/2008 e 2008/2009 e dai risultati promossi da una ricerca commissionata, in accordo tra il Comune di Roma e la Provincia di Roma, al CLES (Centro di ricerche e studi sui problemi del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo – 2007) si evince che i tassi di dispersione aumentano all’aumentare dei cicli di studio: ossia hanno un andamento crescente se si osservano i dati partendo dalle scuole elementari fino ad arrivare alle scuole superiori. Questi dati, afferenti all’intero Comune di Roma, si riflettono anche sui tassi di dispersione e abbandono scolastico del Municipio VIII. Queste statistiche consentono di comprendere le radici di un problema che produce e riproduce continuamente diseguaglianze sociali consistenti. Di fatto la natura estremamente multiforme dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico si

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esprime anche in diverse forme e manifestazioni dei disagio giovanile. E’ noto quanto sia complesso e difficile il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado che viene a coincidere con l’età adolescenziale degli alunni, già di per sé impegnativa e assorbente di risorse ed energie. Essendo un’importante fase di transizione nella vita, l’adolescenza presenta una grande quantità di sfide nuove. Il passaggio alle scuole superiori presenta un grande cambiamento ambientale che mette a dura prova l’efficacia personale.

Il fenomeno della dispersione scolastica non può essere limitato solo al momento dell’allontanamento dalla scuola, bensì comprende tutti quegli atteggiamenti che denotano una disaffezione nell’apprendimento e un disimpegno emotivo della scuola stessa. Pertanto la dispersione non si identifica con un vero e proprio abbandono scolastico, bensì con il giovane che sebbene continui a frequentare la scuola, ha un basso rendimento scolastico e una scarsa fiducia nelle proprie capacità. Trattando il tema della dispersione occorre quindi dilatare l’orizzonte interpretativo, che oltrevalica la sfera socio-economica, arrivando a sconfinare nel disagio giovanile potenziale e implicito.

In considerazione della lettura del fenomeno sul territorio del Municipio e dei contenuti emersi all’interno del tavolo tematico, il Municipio VIII partecipa al progetto “La Scuola della Seconda Opportunità”. Gli obiettivi del Progetto si articolano su vari livelli6:

· Riportare a scuola giovani italiani e di nuova immigrazione usciti dai percorsi di formazione ordinari, affiancandoli in un percorso innovativo e integrato che parte dal conseguimento della licenza media e, anche attraverso percorsi specifici di orientamento, prosegue con l’inserimento di attività formative superiori il conseguimento di titoli utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

· Costruire e sviluppare una Rete Integrata di Intervento Territoriale che, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati (Scuola, CTP, CFP, Centri per l’Impiego e COL, Enti Locali e Servizi Sociali, Associazionismo e Cooperazione Sociale, Università e Organizzazioni accreditate per le attività di orientamento) sappia concepire e praticare in modo sistematico una “presa in carico collettiva” dei singoli problemi di abbandono scolastico.

6 Alcuni dati sono stati tratti dalla pubblicazione del Dipartimento Attività Economico-Produttive, Formazione-Lavoro “Progetto EDA – Comitato Locale 3 Municipi VII e VIII – Analisi del contesto, rapporto domanda/offerta, priorità - Censimento Istat 2001

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· Consolidare una “Scuola della Seconda Opportunità” che non sia una risorsa straordinaria ed alternativa alla Scuola Statale, ma che viceversa miri ad essere un dispositivo ad essa interno; in altri termini deve riuscire ad individuare, all’interno del sistema scolastico pubblico e formativo, un luogo privilegiato per sperimentare modalità alternative di relazione, accoglienza e recupero volte a contrastare la dispersione e trattenere presso di sé i giovani a più alto rischio di abbandono e dispersione.

Sono ormai dieci anni che esiste a Roma la Scuola della Seconda Opportunità. Il progetto nasce dall’incontro virtuoso tra mondi diversi (scuola e formazione professionale, privato sociale e università) e diverse professionalità che hanno scelto di lavorare insieme per moltiplicare la capacità di fornire risposte adeguate e flessibili al problema della dispersione scolastica e più in generale del disagio giovanile. I centri territoriali permanenti – CTP - coinvolti hanno partecipato sin dall’inizio a tale esperienza con le proprie risorse ordinarie, mettendo a disposizione la complessiva struttura organizzativa del Centro e alcuni docenti titolari dei corsi EDA – Educazione degli Adulti - I docenti individuati hanno una preparazione adeguate ad affrontare le problematiche di questi ragazzi; infatti viene richiesta estrema flessibilità, sia organizzativa che didattica, e grande disponibilità a operare in forma integrata tra docenti, altri servizi e strutture. Altrettanto fondamentale è l’azione integrata tra docenti ed esperti psicologi, orientatori, tutor che svolgono il ruolo di mediatori nella relazione e nell’azione di motivazione e supporto nei confronti dei singoli giovani e delle loro famiglie. Dalla collaborazione tra operatori e insegnanti vengono sviluppate metodologie sempre più utili ad intervenire nella gestione delle situazioni più complesse e, a rispondere ai bisogni educativi e formativi dei giovani interessati.

Strumenti fondamentali di tale sperimentazione si sono rivelati:

· L’accurata conoscenza dei ragazzi e il coinvolgimento dei Servizi e/o delle Agenzie che li propongono;

· La formulazione di un patto formativo individualizzato, via via monitorato e aggiornato;

· Il setting di apprendimento individualizzato e/o organizzato per piccoli gruppi;

· Il coinvolgimento delle famiglie all’interno del percorso, sia nella fase iniziale di inserimento che in corso d’opera;

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· Il supporto qualificato costante, secondo la metodologia del tutoring motivazionale, nei confronti sia del singolo utente, sia nei confronti della famiglia o gruppo di riferimento;

· Le attività specifiche di orientamento scolastico/formativo/lavorativo, condotte da orientatori professionali di CNOS-FAP Regione Lazio( Ente accreditato per le attività di orientamento);

· La programmazione di stages presso Centri di Formazione Professionale ed Istituti Scolastici Superiori;

· L’attivazione di un’équipe interprofessionale di supporto a beneficio della rete delle Scuole territoriali, per la gestione delle situazioni più complesse;

· L’attività di monitoraggio, valutazione e modellizzazione, curata dalla Cattedra di Psicologia dell’Educazione – Università di Roma “La Sapienza”.

I destinatari del Progetto sono adolescenti italiani e stranieri di età compresa tra i 16 e i 18 anni che abbiano accumulato bocciature e/o siano in procinto di abbandonare la Scuola e/o abbiano già abbandonato il percorso scolastico.

Le segnalazioni possono arrivare sia da Agenzie Scolastiche sia da strutture del territorio (Ausl, Servizi Sociali, Case Famiglia) che sono a conoscenza di ragazzi/e in difficoltà.

L’Equipe della Scuola della Seconda Opportunità, di concerto con i rappresentanti dell’Ente inviante, valuta l’eventuale inserimento nel Progetto.

La connessione tra la “Scuola della Seconda Opportunità” e le altre Scuole Medie presenti sul territorio favorisce la realizzazione di una presa in carico istituzionale ed integrata dei problemi connessi all’insuccesso scolastico. Gli operatori del Progetto possono sostenere la scuola nella gestione della comunicazione con le famiglie dei ragazzi a rischio di abbandono scolastico. Inoltre possono favorirne, laddove si ritenga utile e possibile, l’inserimento nella “Scuola della Seconda Opportunità”, attraverso processi di mediazione e di accompagnamento gestiti insieme agli operatori delle scuole di provenienza. Questi interventi si concretizzino in specifici patti formativi condivisi con tutti i soggetti coinvolti.

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LA SCUOLA DELLA SECONDA OPPORTUNITA’

Giustificazione Progetto rivolto ad arginare il fenomeno della dispersione scolastica che ha, all’interno del Municipio VIII, un’incidenza rilevante.

Finalita’ e obiettivi

Riportare a scuola giovani italiani e di nuova immigrazione usciti dai percorsi di formazione ordinari, affiancandoli in un percorso innovativo e integrato che parte dal conseguimento della licenza media e, anche attraverso percorsi specifici di orientamento, prosegue con l’inserimento di attività formative superiori per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo e il conseguimento di titoli utili per l’inserimento nel mondo del lavoro; Costruire e sviluppare una Rete Integrata di Intervento Territoriale che, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati (Scuola, CTP, CFP, Centri per l’Impiego e COL, Enti Locali e Servizi Sociali, Associazionismo e Cooperazione Sociale, Università e Organizzazioni accreditate per le attività di orientamento) sappia concepire e praticare in modo sistematico una “presa in carico collettiva” dei singoli problemi di abbandono scolastico; Consolidare una “Scuola della Seconda Opportunità” che non sia una risorsa straordinaria ed alternativa alla Scuola Statale, ma che viceversa miri ad essere un dispositivo ad essa interno: che sappia in altri termini individuare all’interno del sistema scolastico pubblico e formativo un luogo privilegiato per sperimentare modalità alternative di relazione, accoglienza e recupero volte a contrastare la dispersione e trattenere presso di sé i giovani a più alto rischio di abbandono e dispersione.

Destinatari I destinatari del Progetto sono adolescenti italiani e stranieri di età compresa tra i 16 e i 18 anni che abbiano accumulato bocciature e/o siano in procinto di abbandonare la Scuola e/o abbiano già abbandonato il percorso scolastico.

Localizzazione Sedi Istituzionali del Municipio VIII Roma delle Torri.

Attivita’ · L’accurata conoscenza degli utenti, con il coinvolgimento dei Servizi e/o delle

Agenzie che li presentano; · La formulazione di un patto formativo individualizzato, via via monitorato e

aggiornato; · Il setting di apprendimento individualizzato e/o organizzato per piccoli gruppi; · Il coinvolgimento delle famiglie all’interno del percorso, sia nella fase iniziale di

inserimento che in corso d’opera;

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· Il supporto qualificato costante, secondo la metodologia del tutoring motivazionale, nei confronti sia del singolo utente, sia nei confronti della famiglia o gruppo di riferimento;

· Le attività specifiche di orientamento scolastico/formativo/lavorativo, condotte da orientatori professionali di CNOS-FAP Regione Lazio( Ente accreditato per le attività di orientamento);

· La programmazione di stages presso Centri di Formazione Professionale ed Istituti Scolastici Superiori;

· L’attivazione di un’équipe interprofessionale di supporto a beneficio della rete delle Scuole territoriali, per la gestione delle situazioni più complesse;

· L’attività di monitoraggio, valutazione e modellizzazione, curata dalla Cattedra di Psicologia dell’Educazione – Università di Roma “La Sapienza”.

Metodi Gruppo di lavoro operativo intermunicipale nel quale sono presenti soggetti istituzionali e non, in un’ottica di rete.

Durata E’ previsto un primo anno di “sensibilizzazione” con termine a giugno 2012. Il progetto potrebbe ricevere ulteriori finanziamenti nel successivo anno scolastico.

Attuazione La gestione del progetto è diretta.

Organizzazione e risorse umane Una figura professionale di Assistente Sociale in servizio presso il Municipio VIII con la collaborazione degli operatori della AUSL Roma/B – N.1 Assistente Sociale – N. 1 Educatore.

Valutazione Schede in progress. Incontri periodici, monitoraggio delle attività

Risorse logistiche e materiali Locali del Municipio VIII Roma delle Torri

Costi Nessun costo a carico del Municipio VIII Roma delle Torri

Finanziamento Fondi Sociali Europei gestiti dalla Provincia di Roma.

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CAPITOLO 8

LA PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE

8.1 LE RISORSE PROFESSIONALI

Le risorse professionali dell’VIII Municipio sono rappresentate da 25 (venticinque) assistenti sociali che svolgono il loro operato nelle cinque aree d’intervento che costituiscono il servizio.

Se rapportiamo il totale della popolazione residente al 31/12/2010 (243.922) al numero degli attuali assistenti sociali (25) otteniamo un rapporto di 1 assistente sociale ogni 9.757 abitanti. Se si considerano solo gli Assistenti Sociali di ruolo, tale rapporto si alza notevolmente ( 1/13.551). Il risultato è ben lontano dagli standard proposti dalle organizzazioni rappresentative della professione sociale (1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti) e dalle reali esigenze operative. Infatti applicando tale standard il numero degli assistenti sociali dovrebbe essere di 49 unità. Nella tabella seguente è riportata l’attuale distribuzione degli assistenti sociali in funzione della tipologia di contratto e dell’area d’intervento di appartenenza.

TIPO DI CONTRATTO AREA DI INTERVENTO

T. DET. T. IND. CO.CO.PRO.

TOTALI ASS. SOC. PER

AREA COORDINAMENTO 1 1

ACCOGLIENZA 3 1 - 4

MINORI 2 3 7 12 ADULTI - 3 - 3

ANZIANI 1 2 - 3 DISABILITA’ 1 1 - 2

TOTALI 7 11 7 25

L’adeguamento del personale tecnico professionale è uno degli aspetti più importanti. Il lavoro svolto dagli assistenti sociali di questo municipio si caratterizza per l’alto impegno professionale, esplicato “in prima linea” e a contatto quotidianamente con situazioni multiproblematiche che richiedono interventi complessi.

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Come risulta chiaro dall’analisi del documento, la richiesta maggiore di interventi è concentrata nell’area funzionale del settore minori e famiglia. Alcuni fenomeni che connotano i disagi sociali delle famiglie di questo Municipio, già rappresentati, sono:

· la crescente instabilità e fragilità della convivenza familiare; · l’allontanamento dalla famiglia di origine per i costi relativi alla

casa; · l’indebolimento della rete parentale; · l’insufficienza dei posti negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia

comunali e statali; · le crescenti problematiche lavorative; · l’abbandono scolastico; · la carenza di strutture aggregative per adolescenti; · la concentrazione urbana di famiglie problematiche; · la difficoltà di inserimento in realtà già strutturate con l’aumento

della diffidenza che crea distanza tra la società e l’individuo.

Ne deriva quindi l’indebolimento della famiglia e della sua struttura, che a sua volta genera problemi di tipo socio-economico.

A tal proposito citiamo i dati che spiegano meglio la fenomenologia sopra riportata: il 60% degli interventi economici sono destinati alle famiglie con minori; n. 134 minori sono assistiti in strutture residenziali; n. 55 minori in assistenza domiciliare; n. 198 indagini su richiesta della Magistratura Minorile; n. 76 minori in affidamento familiari e n. 730 minori soggetti a provvedimenti delle AA.GG. I dati citati sono relativi al rendiconto 2010. Per tali motivi il maggior numero di assistenti sociali è concentrato nell’area minori.

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8.2 LA DOTAZIONE STRUMENTALE DEI SERVIZI SOCIALI

I 25 Assistenti Sociali del Municipio VIII svolgono le loro attività in 9 uffici e hanno a disposizione:

· n. 16 Personal Computer; · n. 13 linee telefoniche delle quali n. 11 abilitate alle chiamate anche

verso i numeri di rete mobile; · n. 8 stampanti; · n. 5 fax; · n. 2 fotocopiatrici · n. 1 multifunzione.

La rilevazione dei dati evidenzia che occorrono ancora n. 3 uffici, n. 9 Personal Computer, n. 12 linee telefoniche, n. 1 stampante, n. 4 fax, n. 2 fotocopiatrici e n.2 multifunzioni.

8.3 IL FABBISOGNO FORMATIVO PER LA FORMAZIONE CONTINUA

Destinare risorse economiche per finanziare un Piano Formativo è diventata una necessità inderogabile per l’Amministrazione Pubblica, considerato l’alto livello professionale richiesto al personale.

A partire dalle Direttive del Parlamento Europeo, fino, a cascata, ad arrivare alle riforme dei Codici Deontologici italiani, quasi tutti gli Ordini Professionali, anche quello degli Assistenti Sociali, hanno introdotto negli ultimi anni specifici obblighi di aggiornamento e formazione continua per gli iscritti. I motivi sono molteplici e con un grande sforzo di sintesi potremmo ricondurli ad un nodo centrale: ogni materia si evolve continuamente, in virtù delle modifiche legislative, del progresso tecnologico, ma soprattutto mutano i problemi sociali e le politiche ad essi connesse. La formazione continua consente di partecipare al rinnovamento di queste ultime, a qualsiasi livello.

Da questo presupposto, se da una parte è doveroso per l’operatore migliorare le proprie conoscenze e competenze attraverso programmi pluriennali di aggiornamento e di formazione continua, dall’altra è necessario che l’Amministrazione investa su questo indispensabile processo,

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coinvolgendo tutte le figure professionali e partendo da una rigorosa analisi dei fabbisogni formativi personali e del Servizio in cui si opera.

Uno strumento di grande rilevanza in questo contesto è costituito dalla Supervisione. Essa consiste nell’accompagnamento ed affiancamento, graduale e sistematico, del professionista nel percorso di analisi, di elaborazione e di sintesi delle diverse componenti della professionalità, in funzione della crescita consapevole della stessa, a garanzia dell’efficacia dell’azione professionale. Gli operatori sociali si trovano, infatti, ad interagire con un contesto dinamico e in rapida evoluzione, con una domanda di interventi spesso pressante, che richiede abilità e competenze nel sostenere, accogliere e decodificare bisogni complessi, all’interno di contesti multiproblematici.

Pertanto è opportuno e necessario predisporre un programma organico di Supervisione con l'obiettivo di consolidare l’identità professionale, accrescere la strumentazione metodologica, abilitare ad un processo costante di confronto con colleghi e dirigenti, prevenire il burn-out, ottimizzare le risorse, accrescere gli standard di qualità degli interventi.

Un altro prezioso contributo può venire dal coinvolgimento di risorse esterne all’Amministrazione come i tirocinanti o i giovani del Servizio Civile che, inseriti in contesti controllati e adattati alle esigenze operative, sono da stimolo anche alla formazione dell’operatore responsabile (mutua formazione).

Da ultimo, è necessario realizzare corsi di formazione per gli assistenti sociali del Municipio e per gli operatori degli organismi accreditati al fine di approfondire le problematiche relative alla non autosufficienza e a nuove modalità di realizzazione dei servizi.

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8.4 LA SPESA SOCIALE MUNICIPALE E LE RISORSE FINANZIARIE

DISPONIBILI Scheda Riepilogo Fondi Utilizzati Per Ogni Servizio Previsto Nel Piano Regolatore Sociale Municipale

Municipio VIII Roma Delle Torri - Anno 2011

Vedi allegato A

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CONCLUSIONE

IL PROCESSO DI ATTUAZIONE E DI REVISIONE DEL PIANO

Il presente Piano Sociale Municipale sarà pubblicato sul sito internet istituzionale del Municipio VIII Roma delle Torri.

Lavorando in collaborazione con la Conferenza di Zona, con il Coordinamento dei Tavoli tematici e con il Dipartimento XIV Promozione dei Servizi Sociali e della Salute, sarà elaborato un sistema di monitoraggio del Piano per permettere la valutazione degli interventi sociali.

Saranno programmati dei momenti di incontro e verifica dell’attuazione delle azioni necessarie all’implementazione del Piano stesso, coinvolgendo le risorse umane, territoriali e istituzionali necessarie.

In questo modo la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione dei risultati rappresenterà un’attività ciclica e continua.

Il PSM, non essendo quindi un documento programmatico statico o “blindato” sulle singole cose da fare, può prevedere l’adozione di nuovi servizi purché coerenti con le finalità generali del presente documento, notiziando di dette modifiche il competente Dipartimento di Roma Capitale.

In sintesi, il documento in questione deve evidenziare una agilità, una snellezza operativa, che consentano di esaltare la funzione atta ad intercettare nuovi e sopravvenuti bisogni di carattere sociale, con ciò rendendo coerente la natura del documento con le sue finalità.

Il piano ha una durata quinquennale, a partire dalla sua adozione formale da parte dell’Assemblea Capitolina. Ogni anno, il documento sarà aggiornato e riprogrammato sulla base dei risultati delle attività di monitoraggio e valutazione nonché delle risorse economiche effettivamente disponibili. Nel processo saranno coinvolti l’Ufficio di Piano, la Conferenza di Zona e i tavoli tematici permanenti.

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Il presente Piano Sociale Municipale è stato elaborato e redatto a cura di: P.O. Ass. Soc. Emanuela Gori Ass. Soc. Chiara Lorenzon Ass.Soc. Paola Baldazzi Ass. Soc. Paolo Marchetti Ass. Soc. Giustino Calisse Ass. Soc. Annalisa Montagnoli Ass. Soc. Elisabetta Colacchi Ass. Soc. Carmela Nucera Ass. Soc. Sonia De Bellis Ass. Soc. Emiliano Serretiello Ass. Soc. Celestina Freda Ass. Soc. Tatiana Sofia Ass. Soc. Nadia Gabrielli Ass. Soc. Angela Spalluti

La Scheda Riepilogo Fondi Utilizzati Per Ogni Servizio Previsto Nel Piano Regolatore Sociale Municipale - Anno 2011 – e’ stata redatta a cura di:

P.O. Eliana Polacchi I.A. Armando Morgia I.A. Debora Musio

Ha coordinato e sovrinteso i lavori di redazione del Piano Sociale Municipale:

il Dirigente della U.O.S.E.C.S. del Municipio VIII Dott.ssa Rosalba Alessandroni

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Appendici

TABELLA DEGLI ACRONIMI ADI Assistenza Domiciliare Integrata AEC Assistenza Educativa Culturale AG Autorità Giudiziaria AIED Associazione Italiana per l’Educazione Demografica AUSL Azienda Unità Sanitaria Locale ASTRI Assistenza Sviluppo Tecnologico Reti Informative CAD Centro Assistenza Domiciliare CDA Centri Diurni Alzheimer CeDAF Centro Diurno Anziani Fragili CFP Centro Formazione Professionale CLES Centro di ricerche e studi sui problemi del Lavoro,

dell’Economia e dello Sviluppo CNOS-FAP Centro Nazionale Opere Salesiane-Formazione e

Aggiornamento Professionale COL Centro Orientamento al Lavoro CRI Croce Rossa Italiana CSA Centro Sociale Anziani CTP Centro Territoriale Permanente CSM Centro Salute Mentale Dip. TMI e G Dipartimento Tutela Materno Infantile e Genitorialità DGC Deliberazione della Giunta Comunale DSM Dipartimento Salute Mentale EDA Educazione permanente Degli Adulti ENI Europei Non Iscritti ERP Edilizia Residenziale Pubblica GIL Gruppo Integrato di Lavoro GLHO Gruppo Lavoro per l’Handicap Operativo INPS Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ISEE Indicatore della Situazione Economica Equivalente. LIVEAS Livelli Essenziali di Assistenza Sociale MMSE Mini Mental State Examination PAD Punto d’Accesso Distrettuale PEI Progetto Educativo Individuale PICA Percorsi Cittadinanza attiva PO Posizione Organizzativa PSM Piano Sociale Municipale

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PUA Punto Unico d’Accesso RSA Residenza Sanitaria Assistita SAISA Servizio per l’Assistenza e l’Integrazione Sociale della

persona Anziana. SAISH Servizio per l’Autonomia e l’Integrazione Sociale della

persona disabile. SAVI Servizio Aiuto Vita Indipendente SERT Servizio per la Tossicodipendenza SILIL Servizio Integrato Locale per l’Inserimento Lavorativo SISMIF Servizio Integrazione e Sostegno a Minori in Famiglia SOS Sala Operativa Sociale SPRAR Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati STP Stranieri Temporaneamente Presenti TAV Treno ad Alta Velocità TFL Tirocini Formativi Lavorativi TM Tribunale per i Minorenni TSMREE Tutela Salute Mentale Riabilitativa Età Evolutiva UIM Unità Interdistrettuale Minori UOA Unità Organizzativa Amministrativa UO Unità Organizzativa UOC Unità Organizzativa Complessa UOS Unità Organizzativa Semplice UOSECS Unità Organizzativa Socio Educativa Culturale

Scolastica UOT Unità Organizzativa Tecnica USSM Ufficio del Servizio Sociale per i Minorenni UVA Unità Valutativa Alzheimer VIP Verbale Immissione Possesso Alloggio