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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze Liceo “G. Marconi”
Scientifico – Classico - Linguistico
Via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)
Tel.: 06-121126040-41
www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]
C.F.: 95017680588
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 15 gennaio 2016 e aggiornato nelle sedute: del 26 0ttobre 2016 e del 29 novembre 2017
2
INDICE
pag.
Premessa 3
Priorità, traguardi ed obiettivi 4
Reti di scuole 5
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza 5
Piano di Miglioramento 6
Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/2015 7
Curricoli didattici e Quadri orario 22
Ambiti progettuali 25
3
Premessa.
- Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto di Istruzione Superiore di “Via
delle Scienze” di Colleferro, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante
la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni
legislative vigenti”;
- il piano è stato elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con propri atti di indirizzo prot. n.
3255/C02 del 19 dicembre 2015, prot. n. 2823/C02 del 25.10.2016 e Prot. n. 3209/II3 del 27 ottobre 2017
(per le revisioni);
- il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nelle sedute del 7 gennaio 2016 e del
25 ottobre 2016 e 30/10/2017 (per le revisioni);
- il piano è stato approvato dal Consiglio di Istituto nelle sedute del 15 gennaio 2016 e del 26 ottobre
2016 e 29 novembre 2017 (per le revisioni);
- il piano, dopo l’approvazione e le revisioni, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge
ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
- il piano, inviato per le verifiche in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota
prot. ______________ del ______________ ;
- il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
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Priorità, traguardi ed obiettivi.
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione di Istituto, così come contenuta nel Rapporto di
Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ricerca/risultati?rapida=rmis02400l&tipoRicerca=RAPID
A&gidf=1
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’Istituto, l’inventario delle
risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti
degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si rimanda, altresì, al POF attualmente in vigore per le parti dello stesso non confluite nel presente Piano ma
assumibili come “stabili”, salvo successive modifiche da parte del Collegio dei Docenti.
Tale POF e relativi allegati sono reperibili al link:
http://www.marconicolleferro.it/index.php/component/content/article/86-uncategorised/460-pof
Altri documenti che integrano il presente Piano (ad es. i Regolamenti dell’Istituto etc.) sono pubblicati a norma di
legge e visionabili sul sito web dell’Istituto nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del
RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
I. Punteggio della scuola in Italiano e Matematica.
- Rimuovere le cause che hanno determinato un esito non del tutto soddisfacente delle prove standardizzate degli ultimi due anni.
II. Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS).
- Rimuovere le cause che hanno determinato differenze in negativo nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS);
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
L'esito non del tutto soddisfacente delle prove standardizzate degli ultimi due anni, spinge ad individuarne le cause per porvi rimedio. Dall’analisi dei dati, condivisa anche in sede di Collegio dei docenti, emerge che i risultati delle prove sono stati compromessi dall’incidenza del cheating, che infatti nei primi anni di somministrazione delle prove stesse non era stato preso in considerazione.
5
Si può concludere, pertanto, che l’azione di miglioramento va mirata sugli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove, prima ancora che su quelli di natura più strettamente didattico-formativa e di esercizio all’utilizzo di questa tipologia di prove, aspetti, questi ultimi, che pure non vanno trascurati. Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:
1) Curricolo, progettazione e valutazione.
- Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. - Caratterizzare il curricolo per: flessibilità, gradualità e scansione temporale. - Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare. - Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
2) Continuita' e orientamento.
- Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado. - Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola secondaria di
primo grado;
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato sull’individuazione, a livello dipartimentale, di obiettivi didattici comuni. Insieme ad esso, in un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione oggettivi e condivisi. La costruzione del curricolo non può non avvenire in continuità con il ciclo di studi precedente, rafforzandone in questo modo anche la funzione orientativa.
Reti di scuole.
A seguito dell’attuazione che è stata data da MIUR e dall’USR Lazio all’art. 1 co. 70 e 71 della L. 107/2015 (nota MIUR n. 2151 del 7/6/16; note USR Lazio nn. 25308 del 2/8/16, 33550 del 6/10/16, 34131 dell’11/10/16 e 31385/13 del 20/9/16), sono state costituite nel mese di ottobre 2016 le seguenti reti: - di Ambito 14. Scuola capo-fila: Istituto Professionale “M. Pantaleoni” di Frascati; - di Ambito 14 per la formazione. Scuola capo-fila: Istituto Comprensivo di Cave.
Inoltre, per la realizzazione delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi, la scuola è capofila della rete di scopo
“Costruiamo insieme”, costituita con alcune delle Scuole Media del territorio.
Partecipa, inoltre, alla rete di scopo dell’ex distretto 38° “Insieme per una scuola nuova” e a varie altre reti di
scopo di volta in volta costituite per la predisposizione di singoli progetti .
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza.
Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza per acquisire proposte da
utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali rapporti, sono stati stabiliti contatti che si sono tradotti in
proposte incorporate nel presente Piano.
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Piano di miglioramento.
1) Risultati nelle prove standardizzate nazionali.
L’azione di miglioramento va mirata principalmente sugli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove.
In particolare:
- più efficace esplicitazione degli obiettivi delle prove ai docenti, ma soprattutto agli studenti e loro genitori
(sottolinearne, soprattutto, la funzione non valutativa);
- maggiore attenzione e più efficace sorveglianza nel giorno della somministrazione;
- coinvolgimento non solo dei docenti di matematica ed italiano ma anche dei coordinatori delle classi
seconde;
- esercitazioni sulla tipologia di prova anche con l’utilizzo dei fascicoli degli scorsi anni;
- attività di potenziamento sui contenuti individuati come punti deboli.
2) Curricolo, progettazione e valutazione.
- Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti e caratterizzare il curricolo per: flessibilità,
gradualità e scansione temporale fornendo ai Dipartimenti un format comune e strutturato da seguire ed
organizzando un super-coordinamento degli stessi da parte della Presidenza e delle figure di riferimento
competenti.
- Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
- Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione con azioni di auto-formazione e incontri preparatori dei
coordinatori di Dipartimento con la Presidenza e con le figure di riferimento competenti.
3) Continuita' e orientamento.
(v. in allegato Progetto appositamente predisposto in adesione alla nota USR Lazio – DDG n. 460 del
21_10_2016).
Le attività relative alle prove standardizzate nazionali si prevede che possano essere realizzate già nel primo
anno di riferimento del triennio del presente Piano ed essere consolidate nei due successivi.
Lo stesso può prevedersi per le attività relative a Continuità e Orientamento.
Per quanto riguarda, invece, le attività relative a Curricolo, Progettazione e Valutazione, per il primo anno si
prevede solo l’avvio, la realizzazione nel secondo anno, il consolidamento nel terzo.
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Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15.
commi Pagina
Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno 5 7
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento 5 8
Utilizzo dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato 5 8
Fabbisogno di organico di personale ATA 14 8
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 6 9
Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge 7 10
Scelte di gestione e di organizzazione 14 11
Alternanza scuola-lavoro 33-43 14
Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 56-59 16
Formazione in servizio docenti 124 18
Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5).
Posti comuni. I posti comuni sono quelli necessari per coprire, senza residui, le ore di insegnamento curriculare, secondo i piani
di studio.
Salvo variazioni, i posti comuni andranno indicati nella misura necessaria a coprire lo stesso numero di classi
prime di quest’anno e, secondo scorrimento per il periodo di vigenza del Piano, di classi seconde e del triennio.
Posti di sostegno.
Il numero dei posti eventualmente necessari sarà determinato in base alla dinamica delle iscrizioni degli alunni
disabili.
8
Fabbisogno di organico di posti di potenziamento (comma 5) Unità di personale in organico di potenziamento: 10
Classe di concorso Ore da prestare Supplenze
brevi
Corsi di recupero /
potenziamento
Ambiti progettuali
e ore per Ambito Progettuale
Totale ore di
utilizzo
A011
Materie lett. e latino
600 180 100 Letterario-Umanistico; Delle scelte
responsabili; Delle abilità trasversali; Del
Monitoraggio e Valutazione 320
600
A013
Materie lett., lat. e greco
600 180 100 Letterario-Umanistico; Delle scelte
responsabili; Delle abilità trasversali e Del
Monitoraggio e Valutazione 320
600
AB24
Lingua e cultura inglese
600 180 70 Linguistico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e valutazione 350 600
AB24
Lingua e cultura inglese
600 180 70 Linguistico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e valutazione 350 600
A026
Matematica
600 180 120 Scientifico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e Valutazione 300 600
A027
Matematica e Fisica
600 180 120 Scientifico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e Valutazione 300 600
A050
Scienze naturali
600 180 60 Scientifico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e valutazione 360 600
A017
Disegno e storia dell'arte
600 180 40 Delle abilità trasversali e De Monitoraggio
e Valutazione 380 600
A046
Scienze giuridico-
economiche
600 180 = Storico-Civico; Delle abilità trasversali e
Del Monitoraggio e Valutazione 420 600
A019
Storia e Filosofia
600 180 20 Delle scelte responsabili e Del
Monitoraggio e Valutazione 400 600
TOTALE 6000 1800 600 3600 6000
N.B. - Le richieste sono relative a ciascuno dei tre anni di riferimento.
Utilizzo dell’organico dell’autonomia effettivamente assegnato (comma 5). (v. sito della scuola www.marconicolleferro.it – AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE, link:
https://www.trasparenzascuole.it/Public/AmministrazioneTrasparente.aspx?Customer_ID=a1ada767-e407-4772-b313-34ab1c2969fa&P=11aafc32-b6ae-46de-b143-67a89826587c)
Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14). Tipologia Posti n.
Direttore dei servizi generali e amministrativi 1
Assistente amministrativo
5* interi + n. 18 ore derivanti dalla presenza di n. 1 co.co.co.
*dato aggiornato al 1° settembre 2017
Collaboratore scolastico
11*
* dato aggiornato al 1° settembre 2017
Assistente tecnico 4
9
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6).
PREMESSA.
L’edificio che ospita l’Istituto, costituito da tre ali, la prima delle quali, in ordine di costruzione, risale a circa
quarant’anni fa, la più recente ad oltre dieci, necessita di interventi manutentivi ed anche strutturali, sia per
essere adeguato alle norme di sicurezza, sia per poter efficientemente accogliere le attrezzature innovative
descritte nel presente documento nella sezione relativa al PNSD e le altre che qui di seguito verranno indicate
nonché le attività ivi previste.
I più urgenti di tali interventi sono stati descritti nell’annuale Piano di Valutazione dei Rischi e dettagliati in
apposita richiesta inviata all’Ente proprietario (Città Metropolitana di Roma Capitale).
Il Piano di Valutazione dei Rischi e connessa documentazione sono pubblicati a norma di legge e visionabili sul
sito web dell’Istituto in un’ area dedicata.
Tanto premesso, si individuano i seguenti fabbisogni infrastrutturali:
• Rifacimento della facciata dell’edificio scolastico, degli spazi e dell’illuminazione esterna per il necessario
decoro dell’immagine della scuola anche in relazione all’apertura al territorio;
• Riorganizzazione dei locali che ospitano gli uffici di Segreteria, anche per adeguarli alla nuova
organizzazione dei settori e, di conseguenza, del lavoro, legata al processo di digitalizzazione;
• Riorganizzazione dei locali che ospitano la Sala docenti (i progetti PON che la scuola ha presentato
prevedono attrezzature innovative anche per questo spazio, che deve divenire polifunzionale);
• Costruzione di un’aula magna, struttura della quale la scuola è sprovvista (attualmente l’Istituto
organizza numerose attività culturali che possono essere rivolte solo a parte degli alunni e aperte
all’esterno in piccola misura, a causa della capienza limitata dell’aula in cui si tengono);
• Ristrutturazione del locale che ospita la Biblioteca anche al fine di adeguarlo alle necessità legate alla
realizzazione del progetto PON “Ambienti digitali” e del progetto “Biblioteche innovative”;
• Ristrutturazione, per lo stesso fine (e anche per la realizzazione del progetto PON “Aule aumentate nella
tecnologia”) di tutte le aule;
• Efficientamento di tutti gli impianti (con particolare riguardo a quello di riscaldamento) anche al fine del
risparmio energetico;
• Ristrutturazione dei locali che ospitano il laboratorio di fisica e quello di scienze e le palestre anche al fine
di renderli adeguati ad accogliere le attrezzature necessarie al loro ammodernamento (v. in seguito).
Per quanto riguarda le attrezzature, si individua, invece, il seguente fabbisogno:
o Relativamente alle attrezzature informatiche necessarie alla realizzazione del processo di
digitalizzazione sia in ambito didattico che organizzativo e amministrativo, si rinvia all’apposita
sezione del presente Piano dedicata al PNSD.
La scuola ha risposto e risponderà ai bandi emanati dal MIUR con la stesura di progetti che
supportino il DS nell’attività di fundraising;
o Necessitano, inoltre, di essere ammodernati nelle loro attrezzature sia il laboratorio di fisica che
quello di scienze che le palestre.
Gli interventi di cui sopra dipenderanno, anche nella loro scansione nel triennio di riferimento del Piano,
dalla disponibilità dell’Ente proprietario dell’edificio.
10
Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge (comma 7).
• Potenziamento delle attività scientifiche e umanistiche e ricerca delle loro interconnessioni (competenze logico- matematico-scientifiche).
• Potenziamento ed estensione dell’uso dell’informatica anche come strumento didattico e organizzativo (competenze digitali).
• Potenziamento ed estensione dello studio delle lingue straniere (competenze linguistiche) .
• Rapporti internazionali.
• Interculturalità.
• Educazioni: Artistica, Musicale, Teatrale, Sportiva, alla Cittadinanza attiva e alla Legalità.
• Attenzione alla realtà contemporanea.
• Alternanza scuola-lavoro.
• Star bene a scuola.
• Attenzione ai bisogni formativi degli studenti: · anche non curricolari (recupero, eccellenze, orientamento, corsi opzionali, visite guidate e viaggi
di istruzione); · personali (consulenza psicologica ed educazione alimentare); · socializzanti (partecipazione responsabile);
• Attenzione ai bisogni formativi dei docenti e del personale ATA (formazione e aggiornamento).
• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attenzione ai Bisogni Educativi Speciali, Individualizzazione dei percorsi.
• Apertura della scuola al territorio.
• Apertura pomeridiana della scuola.
• Innovazione e qualità.
• Implementazione della cultura della sicurezza, della trasparenza e della riservatezza.
• Competenze in uscita: - lettura differenziata della realtà, inserita in un Quadro di Insieme e supportata da una Valutazione Critica
e Motivata e dall’Adesione ai valori della Solidarietà.
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Scelte organizzative e gestionali (comma 14).
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE
SCOLASTICO
1°
Collaboratore
Compiti e Funzioni
1. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO IN CASO DI BREVE ASSENZA O IMPEDIMENTO. 2. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CONNESSE ALLA GESTIONE
DELL’I.S.. 3. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA FORMULAZIONE DELLE PROPOSTE DI ORGANICO DI DIRITTO
E DI FATTO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA. 4. FORMULAZIONE DELLE CATTEDRE. 5. FORMULAZIONE DELL’ORARIO DELLE LEZIONI. 6. VERBALIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEL DOCENTI. 7. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE (anche per la
gestione delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi e per la concessione dei permessi). 8. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA TRASPARENZA DEGLI
ATTI AMMINISTRATIVI e ANTICORRUZIONE. 9. SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI CON CONSEGUENTE CONFERIMENTO DI SUPPLENZE ANCHE A
PAGAMENTO. 10. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI CASI PREVISTI DALLA LEGGE. 11. CONCESSIONE DI PERMESSI ORARI AI DOCENTI E ORGANIZZAZIONE DEL RELATIVO RECUPERO. 12. FASE ISTRUTTORIA DELLA PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI O FERIE AI DOCENTI. 13. ACCOGLIENZA DEI NUOVI DOCENTI. 14. PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO e NIV. 15. ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI CORSI DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO
PREVISTI.
2°
Collaboratore
1. SOSTITUZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO IN CASO DI CONTESTUALE BREVE ASSENZA O IMPEDIMENTO DELLO STESSO E DEL 1° COLLABORATORE.
2. SUPPORTO AL DIRIGENTE NELL’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ CONNESSE ALLA FUNZIONE DOCENTE.
3. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NEI RAPPORTI CON GLI ALUNNI E LE LORO FAMIGLIE (anche per la gestione delle giustificazioni delle assenze e dei ritardi e per la concessione dei permessi)..
4. SUPPORTO AL DIRIGENTE SCOLASTICO NELL’ ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
5. SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI CON CONSEGUENTE CONFERIMENTO DI SUPPLENZE ANCHE A PAGAMENTO.
6. REDAZIONE DEL PROSPETTO MENSILE DELLE ORE ECCEDENTI EFFETTUATE DAI DOCENTI DA TRASMETTERE AL D. S .G .A.
7. CONCESSIONE DI PERMESSI ORARI AI DOCENTI E ORGANIZZAZIONE DEL RELATIVO RECUPERO. 8. FASE ISTRUTTORIA DELLA PROCEDURA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI O FERIE AI
DOCENTI. 9. ACCOGLIENZA DEI NUOVI DOCENTI. 10. PARTECIPAZIONE ALLE RIUNIONI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO e NIV.
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FUNZIONE STRUMENTALE/RESPONSABILE
DELL’ATTIVITA’/COMMISSIONE ATTIVITÀ PREVALENTI
DOCENTE RESPONSABILE/FUNZIONE
STRUMENTALE AREA 1
Progettazione curricolare
+
Docenti somministratori delle prove INVALSI.
Curricola, Libri di testo, Programmazione,
Valutazione, Prove INVALSI e comuni,
Obbligo scolastico, Certificazioni, Attività
di aggiornamento, Supporto ai docenti e
agli alunni.
DOCENTI RESPONSABILI/FUNZIONI
STRUMENTALI
AREA 2
Progettazione extracurricolare ed organizzativa
(Ambito scientifico
Ambito umanistico)
+
COMMISSIONE Ambito Umanistico e
COMMISSIONE ELETTORALE.
Iniziative scientifiche, Giornate dello
studente, Rapporti con soggetti esterni
(ASL, EE.LL., Privati etc.), Olimpiadi e
Certamina, Premiazioni degli studenti,
Concorsi, Ascolto, Giornalino, Sicurezza
stradale, Progetti di Enti nazionali ed
europei e scambi.
Elezioni interne.
DOCENTI RESPONSABILI/FUNZIONI
STRUMENTALI AREA 3
Attività extrascolastiche
(Orientamento in uscita
Orientamento in entrata
Viaggi di istruzione)
+
COMMISSIONI
Orientamento in uscita ed in entrata e
COMMISSIONE VIAGGI
Orientamento in uscita in entrata ed in
uscita e Viaggi di istruzione
RESPONSABILE DELL’ALTERNANZA SCUOLA-
LAVORO, Responsabile del Progetto di ASL,
Tutor
Organizzazione delle attività di ASL.
ANIMATORE DIGITALE e Team Favorire l’attuazione del piano Nazionale
per la scuola digitale.
Responsabili dei DIPARTIMENTI DISCIPLINARI,
DEI LABORATORI E DELLE AULE SPECIALI – Compiti:
• Coordinare le riunioni per materia al fine di : o predisporre comuni test di ingresso per le classi iniziali di ciclo; o concordare piani di lavoro e prove di verifica per classi parallele; o avanzare proposte circa l’acquisto di materiale didattico inerente all’area di competenza e circa l’adozione dei libri di testo;
• fare da punto di riferimento ai neo-docenti e ai supplenti temporanei per quanto riguarda la disciplina di insegnamento;
• favorire il confronto tra i docenti della disciplina anche al fine della valutazione dell’azione didattica;
• proporre e deliberare la programmazione didattica annuale per aree disciplinari (compresa la definizione degli obiettivi minimi, i criteri di valutazione per classi parallele, il rapporto tra il conseguimento degli obiettivi e la scala dei voti;
• elaborare test di valutazione da somministrare agli alunni per classi parallele, tendenti ad accertare il livello delle conoscenze e delle capacità conseguite.
• coordinare l’adozione dei libri di testo e le proposte di acquisto dei sussidi didattici;
• prendere in consegna, con relativa ricognizione, quanto contenuto nel Laboratorio;
Comitato Scientifico - N.I.V. (Nucleo Interno di
Valutazione), composto da:
D.S., Collaboratori del D.S. e altre figure di sistema
come sopra individuate + Responsabili dei
Dipartimenti Disciplinari non rappresentati
P.T.O.F., R.A.V. e P.d.M.
13
• verificarne lo stato d’uso e di efficienza;
• organizzare i turni di utilizzo del Laboratorio;
• curare l’utilizzo dell’apposito registro di presenza delle classi nel Laboratorio, segnalando alla Presidenza gli eventuali interventi da effettuare, le anomalie, le necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché qualsiasi rischio cui potrebbero incorrere gli utenti;
• formulare proposte di acquisto del materiale occorrente per il funzionamento ordinario;
• formulare al Dipartimento di competenza proposte di acquisto di strumentazione in conto capitale;
• curare la predisposizione di un regolamento per l’uso corretto delle dotazioni, controllandone l’osservanza;
• riconsegnare, al termine dell’anno scolastico, il materiale dopo averne curato l’inventario.
COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE Compiti dei docenti coordinatori di classe:
I Coordinatori di Classe dovranno: presiedere i Consigli su delega del Dirigente Scolastico ed assicurarne la verbalizzazione da parte del Segretario (in
assenza del Segretario provvedere alla sua sostituzione temporanea); introdurre le assemblee elettive dei genitori; facilitare l'inserimento dei nuovi
docenti o supplenti temporanei nella classe; favorire i rapporti interdisciplinari, in particolare per quanto concerne gli obiettivi ed i criteri comuni di
valutazione stabiliti in sede di programmazione; segnalare al D.S. eventuali problemi o necessità della classe; curare i rapporti scuola-famiglia; verificare le
assenze, i ritardi e le relative giustificazioni. Inoltre, avranno cura di segnalare alla Presidenza problemi e necessità individuali o di classe; coordinare le
proposte di visite guidate e viaggi di istruzione; curare la stesura del Documento del Consiglio di Classe (classi quinte). Per quanto riguarda la
programmazione formativa del Consiglio di Classe, il Coordinatore dovrà raccogliere il materiale necessario per costituire il fascicolo della
programmazione di classe.
Compiti dei Docenti Segretari del Consiglio di classe:
Redigono i verbali delle riunioni.
TUTOR DEI DOCENTI NEO-IMMESSI IN RUOLO
Per compiti e funzioni v. Decreto MIUR 27 ottobre 2015, n. 850 e Nota MIUR 5 novembre 2015, n. 36167.
COMMISSIONE ELETTORALE FUNZIONI
- Predispone le liste degli elettori per categoria;
- riceve entro i tempi previsti le liste rilasciandone regolare ricevuta;
- valuta i ricorsi;
- proclama gli eletti.
RESPONSABILE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
FUNZIONI
Si tratta di un professionista esperto in sicurezza, in protezione e prevenzione che gestisce e coordina le attività del servizio di prevenzione e protezione dai
rischi (SPP), ovvero l'"insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi
professionali per i lavoratori" (art. 2 comma 1 lettera l) del d.lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
FUNZIONI
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è la figura, eletta nell’ambito della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) della scuola, che ha il
compito di rappresentare i lavoratori per quanto concerne la sicurezza nel luogo di lavoro.
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
14
Alternanza scuola lavoro (commi 33-43).
- Destinatari dell'intervento, per il triennio 2016/2018, saranno gli alunni delle classi terze, quarte (a.s.
2016/2017) e quinte (a.s. 2017/2018) del Liceo Scientifico e del Liceo Classico.
- Quantificazione del numero di ore: almeno 200 da effettuare obbligatoriamente in alternanza nel secondo biennio (classe terza e quarta) e nell’ultimo anno (classe quinta), per ca. 70 ore annue.
- Partners.
1. Università la Sapienza; 2. BIC Lazio di Colleferro; 3. Associazione UNITED NETWORK; 4. INFN di Frascati; 5. Enti Locali, Biblioteche e Musei del territorio; 6. Altri Enti che operano sul territorio e/o con i quali la scuola ha in passato collaborato per altre iniziative
didattiche; 7. Altri soggetti individuati attraverso il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro (portale delle
Camere di Commercio al link: http://scuolalavoro.registroimprese.it/rasl/home).
I possibili partner di cui sopra sono stati contattati tenendo conto, oltre che dei requisiti della territorialità e
dell’attinenza con i percorsi di studio della scuola, anche di quello delle loro precedenti esperienze di attività di
ASL, delle capacità organizzative anche in ambito di impresa formativa simulata e dell’economicità.
- Si intende fare ricorso alla modalità dell’impresa formativa simulata (es.: simulazioni parlamentari, di start-up
etc.) in quanto si tratta di una modalità innovativa che consente un coinvolgimento più attivo e costruttivo degli
studenti e facilita , dal punto di vista organizzativo, l’affiancamento delle attività di ASL al normale svolgimento
dell’attività didattica potendosi svolgere, almeno in parte, anche a scuola e in orario pomeridiano.
- Si intende fare in modo che l’attività si svolga interamente durante il periodo delle lezioni.
- Il monitoraggio è concepito attraverso audit di controllo e verifica da parte di tutti i soggetti coinvolti come
segue: un primo audit di verifica e controllo in itinere in aula e in azienda a metà del percorso; un secondo audit
in aula a conclusione del percorso.
L'audit finale prevede comunque sia la valutazione degli studenti che del progetto nel suo complesso.
Verrà istituito un Tavolo di Coordinamento tra tutti i referenti dei soggetti partner, al fine di:
1) monitorare l’andamento in itinere e la fase dell'audit finale;
2) valutare in fase conclusiva:
a) la continuità di partecipazione ai percorsi proposti;
b) gli apprendimenti.
- Come previsto dalla Guida operativa, la certificazione delle competenze è subordinata alla frequenza
dell'attività pari o superiore ai tre quarti del monte ore complessivo.
Nella scheda di certificazione saranno richiamati gli elementi essenziali delle competenze acquisite attraverso le
attività svolte dallo studente.
Si propone un'analisi del lavoro che si avvale di opzioni metodologiche già ampiamente condivise negli ambienti
nei quali si affrontano le problematiche del lavoro dal punto di vista di un interesse per la formazione, per la
certificazione e la valorizzazione dei saperi dell'individuo.
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La capitalizzazione delle competenze si avvarrà dell'approccio ISFOL: viene messo a punto un modello di
Dichiarazione delle Competenze con riferimento al modello delle Unità Formative Capitalizzabili, focalizzando
l'attenzione alle problematiche della validazione dei crediti formativi acquisiti con modalità formative non
tradizionali.
Il modello ISFOL appare infatti particolarmente appropriato al contesto dei tirocini in quanto propone una
concettualizzazione molto articolata che tiene conto della multiformità della competenza e fornisce gli strumenti
per rappresentare diverse componenti di questo contesto complesso: sia i saperi tecnici strettamente collegati
alla capacità di presidiare specifiche procedure di lavoro, sia le risorse aspecifiche del soggetto, trasversali ai
diversi compiti e contesti lavorativi, concepiti come una sorta di metacompetenze, di "programmi cognitivi" con
un alto potenziale di trasferibilità
La dichiarazione delle competenze acquisite nei singoli moduli e a fine percorso, verrà sottoscritta, dai partners
del progetto, all’interno delle certificazioni rilasciate dalla scuola al termine del percorso.
Il MIUR ha pubblicato in data 7 ottobre 205 un fascicolo intitolato “Guida Operativa”. Si tratta di una guida
passo-passo, corredata di abbondante modulistica, alla quale si rinvia.
(link: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs081015bis).
A norma del co. 33 della L. 107/2015, “i percorsi di Alternanza sono inseriti nei piani triennali dell’offerta
formativa”.
Pertanto, tutta la modulistica, le comunicazioni, I dettagli dei progetti e delle convenzioni anno per anno
attivate, consultabili al seguente link del sito della scuola a cui si rinvia, fanno parte integrante del presente
documento:
http://www.marconicolleferro.it/index.php/component/content/article/86-uncategorised/436-alternanza-
scuola-lavoro
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Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (commi 56-59).
(comma 56 dell'art. 1 della Legge 107/2015) – Al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali degli
studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle competenze in
generale, il MIUR adotta il PNSD, in sinergia con la programmazione europea e regionale e con il Piano
strategico nazionale per la banda ultralarga.
Il PIANO dell'O.F. triennale recepisce il PNSD adottato con DM n. 851 del 27 ottobre 2015.
Il PNSD, i particolare, prevede, fino al 2020, le seguenti azioni:
1. Legge 107/2015 – PNSD– Formazione – Alternanza (ricadute). 2. PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020:
- Cablaggio interno (Wi-fi); - Atelier Creativi per le competenze di base; - Laboratori Professionalizzanti in chiave digitale; - Ambienti per la didattica digitale.
3. PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020: - Formazione; - Competenze;
4. Altri fondi MIUR: - Legge 440/1997; - Piano ICT.
In merito alle azioni di cui sopra, la scansione temporale delle stesse nel triennio di riferimento del Piano
dipenderà dalla tempistica dei bandi emanati dal MIUR a cui la scuola risponderà con la stesura di progetti che
supportino il DS nell’attività di fundraising specificamente destinate alla realizzazione del PNSD.
La scuola ha partecipato con esito positivo ai seguenti bandi:
- Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio 2015 - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni
scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete
LAN/WLAN;
- Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/12810 Roma, 15 Ottobre 2015 - Avviso pubblico rivolto alle
Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali;
- FONDAZIONE ROMA ambienti multimediali aule aumentate e postazioni informatiche.
Della partecipazione al seguente bando, invece, non si conosce l’esito:
- Avviso pubblico n. 7767 del 13-05-2016 per la realizzazione da parte delle istituzioni scolastiche ed
educative statali di Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e
documentazione anche in ambito digitale – Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).
Ambiti del PNSD:
I. formazione; II. comunità; III. strumenti/spazi innovativi; IV. curricolo.
Obiettivi che il Piano persegue in coerenza con il PNSD (co. 58 dell'art. 1 della Legge):
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti; - potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di
innovazione;
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- adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati;
- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; - formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; - potenziamento delle infrastrutture di rete; - valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; - definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali
didattici anche prodotti autonomamente dalla scuola. Contenuti o attività correlate al PNSD:
- realizzazione di una comunità anche online con famiglie e territorio, anche attraverso servizi digitali che
potenzino il ruolo del sito web della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo
scuola-famiglia;
- costruire curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle
discipline;
- nuove modalità di educazione ai media con i media;
- studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare.
Per l’attuazione del PNSD si prevedono le seguenti azioni formative:
- formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola;
- formazione base sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la didattica digitale;
- organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità;
- formazione per il migliore uso degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.
Sono stati individuati: - l’animatore digitale; - i tre docenti componenti il team (insieme a un assistente tecnico e due amministrativi); - dieci docenti da iscrivere alle attività di formazione.
Le attività di formazione delle figure di cui sopra (oltre a quelle del D.S. e del D.S.G.A.) sono state avviate dal MIUR solo in parte.
Tutta la documentazione e la normativa relative al Piano si trovano al seguente indirizzo:
http://www.istruzione.it/scuola_digitale/
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Piano formazione insegnanti (comma 124)
La presente sezione è finalizzata a tracciare un quadro di insieme, all’interno del quale ogni docente potrà
valutare le sue competenze, le sue propensioni, le sue disponibilità e quindi le sue esigenze formative.
Esso deriva dalla sintesi tra bisogni individuali e bisogni della scuola e del territorio.
I DOCENTI hanno espresso i propri bisogni individualmente rispondendo ad un questionario e
collegialmente partecipando alla redazione e alla valutazione del Piano.
A – PREMESSA
(Umberto Tenuta – ESCUOLA)
“I singoli docenti possono procedere all’analisi delle loro competenze, delle loro attitudini e delle loro propensioni.
Se, da una parte, importa conoscere quali siano le competenze già possedute, dall’altra molto più importante
risulta l’esigenza di conoscere quali siano le attitudini, le propensioni, le predilezioni, gli interessi, le motivazioni dei
singoli docenti, anche prescindendo dagli specifici ruoli professionali ascritti, perché la scuola dell’autonomia è la
scuola nella quale i docenti possono lavorare anche indipendentemente dalle specifiche discipline loro assegnate,
nell’ambito di una flessibilità che può prevedere l’aggregazione più varia delle discipline, la modularità dei
raggruppamenti degli alunni anche a classi aperte, la modularità del calendario e degli orari.
Pertanto, l’analisi delle competenze attuali e potenziali dei docenti andrebbe effettuata a tutto campo,
prescindendo dai ruoli professionali ascritti e tenendo presente le possibilità organizzative che la scuola può
adottare.
L’analisi (autoanalisi) potrebbe riguardare i bisogni formativi relativi:
a) alle competenze disciplinari, relativamente alle discipline di titolarità, ma anche ad altre discipline, tenendo presente che le competenze disciplinari attengono alla conoscenza dei linguaggi, delle modalità di indagine e dei quadri concettuali (strutture, nuclei concettuali fondanti) delle singole discipline, secondo gli avanzamenti più aggiornati (utile a tal fine può risultare la consulenza delle associazioni professionali delle singole discipline);
b) alle competenze didattiche, tenendo presente che queste si riferiscono alla capacità di rendere efficaci le attività didattiche per tutti gli alunni: non solo per gli alunni cosiddetti "normali" o "senza problemi", ma anche per gli alunni svantaggiati o portatori di handicap e comunque con problemi di apprendimento. Le competenze didattiche riguardano le metodologie didattiche (lezione, ricerca, riscoperta, ricostruzione, reinvenzione, Problem solving…), le tecnologie educative (materiali strutturati e non strutturati, audiovisivi, tecnologie multimediali). In particolare, oggi assume rilevante importanza la competenza in ordine all’impiego delle tecnologie educative e didattiche, con particolare riferimento alle tecnologie multimediali. Le competenze didattiche si fondano su conoscenze di natura pedagogica, metodologico-didattica, psicologica, sociologica, antropologica ecc. Inoltre, le competenze didattiche comportano la padronanza delle problematiche relative alla valutazione, soprattutto alla valutazione formativa (valutare per educare) ed ai suoi strumenti;
c) alle competenze relazionali. Si tratta di una delle competenze che oggi assumono grandissima rilevanza, nel momento in cui: a. si esce dal chiuso delle classi e delle aule e si lavora in gruppo con i colleghi;
b. alla lezione frontale (unidirezionale) si sostituisce sempre più il lavoro di gruppo e quindi la
relazionalità degli alunni tra di loro e con i docenti. La scuola si configura come un vivaio di relazioni
umane (Read). Peraltro, si tenga presente che la relazionalità, non solo si accresce nell’ambito della
scuola, ma si allarga ai rapporti con i genitori. Acquistano perciò particolare rilievo le problematiche
delle relazioni interpersonali, del lavoro di gruppo ecc.;
d) alle competenza programmatorie ed organizzative. Mentre nella scuola di ieri tutto era previsto, disciplinato, organizzato (calendari, orari, raggruppamenti degli alunni ecc.), la scuola dell’autonomia è la scuola della flessibilità. Fissati gli obiettivi formativi (ma anche questi hanno un margine di flessibile, in quanto gli obiettivi generali o standard debbono essere integrati dai docenti con obiettivi integrativi ed eventuali obiettivi aggiuntivi, e comunque gli stessi obiettivi generali o standard vanno adeguati alle concrete situazioni scolastiche attraverso opportune compensazioni), i docenti sono liberi di predisporre l’organizzazione educativa e didattica che ritengono più congrua, più funzionale al perseguimento degli obiettivi formativi programmati. Al riguardo, però, è opportuno tenere presente che non si tratta di una discrezionalità arbitraria, ma del responsabile esercizio di un potere discrezionale, perché tutte le modalità organizzative possono essere utilizzate a condizione che risultino funzionali al perseguimento degli obiettivi formativi da parte dei singoli alunni. Ai docenti si
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richiedono perciò competenze in ordine all’attività programmatoria (POF, Programmazione Didattica, moduli didattici, unità didattiche), all’organizzazione dei lavori di gruppo, all’approntamento ed all’utilizzazione dei laboratori didattici ecc. In particolare, si richiede ai docenti una specifica competenza in ordine ai metodi dell’individualizzazione dell’insegnamento”.
B – IL PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016 – 2019
(emanato dal MIUR il 3 Ottobre 2016 in attuazione dell’art. 1 co. 124 e 125 della L. 13/07/2015, n. 107)
1. IN SINTESI. - Per ogni docente: standard professionali, portfolio digitale e piano individuale di sviluppo
professionale. Formazione obbligatoria, permanente e strutturale. Tutti e 750 mila i docenti coinvolti e azioni formative per tutto il personale scolastico. 325 milioni di euro per tre anni. 9 priorità tematiche.
2. LE NOVE PRIORITÀ DELLA FORMAZIONE 2016-2019. - COMPETENZE DI SISTEMA:
1. Autonomia didattica e organizzativa; 2. Valutazione e miglioramento; 3. Didattica per
competenze e innovazione metodologica.
- COMPETENZE PER IL 21mo SECOLO: 4. Lingue straniere; 5. Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento; 6. Scuola
e lavoro.
- COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA: 7. Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale; 8. Inclusione e Disabilità; 9.
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
3. LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE. - ESIGENZE NAZIONALI.
_ Priorità del sistema e piani nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e integrazione,
didattica per competenze, autonomia)
- SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE PER OGNI DOCENTE ATTRAVERSO IL MIGLIORAMENTO DELLA SCUOLA.
_ Legame tra bisogni individuali, bisogni della scuola e del territorio = Piano di Formazione dell’Istituto.
_ Standard professionali. Portfolio che raccoglie la storia formativa e professionale. Piano Individuale
di Sviluppo Professionale, da elaborare sulla base delle proprie esigenze.
4. PORTFOLIO DOCENTE. - CURRICULUM PROFESSIONALE.
_ Anagrafe delle professionalità (altre esperienze professionali, qualifiche e certificazioni,
attività di ricerca e pubblicazioni: storia formativa (quali e quanti percorsi, con quali risultati).
Legame con il fascicolo personale del docente
- ATTIVITÀ DIDATTICA. _ Progettazione, documentazione e riflessione sull’attività didattica (es. risorse didattiche prodotte,
lavoro condotto nell’anno di prova, progettazione di particolari percorsi formativi).
- PIANO INDIVIDUALE DI SVILUPPO PROFESSIONALE _ Aggiornato con le proposte di sviluppo professionale del docente.
_ Obbligatorio nel rispetto del contenuto del Piano.
C – IL PIANO DI FORMAZIONE DELL’IIS di Via delle Scienze di Colleferro
Il comma 124 dell’art. 1 della L. 107/2015 prevede che i piani delle scuole siano sviluppati in coerenza con il piano
di miglioramento di cui al DPR 80/2013 (e quindi al RAV) ma anche con il Piano Nazionale per la Formazione del
MIUR.
- Priorità di formazione che la scuola intende adottare nel triennio di riferimento del PTOF (2016/2017 -
2017/2018 - 2018/2019) :
1. attivare percorsi per fornire strumenti ulteriori per combattere il disagio e l’insuccesso scolastico (in particolare, in coerenza con il Piano di Miglioramento, per costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado e consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola secondaria di primo grado);
2. migliorare le modalità di organizzazione della didattica, in modo che possa risultare maggiormente
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rispondente alle istanze di innovazione e sperimentazione e alla necessità, evidenziata nel Piano di Miglioramento, di migliorare il punteggio della scuola nelle prove standardizzate nazionali in Italiano e Matematica e ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS);
3. In coerenza con il Piano di Miglioramento, consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti e rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione;
4. promuovere l’arricchimento culturale in riferimento a competenze metodologiche e conoscitive; 5. favorire l’utilizzo di nuove tecnologie informatiche e multimediali (in coerenza con il Pnsd) e/o
incrementare competenze linguistiche e comunicative con la padronanza delle lingue straniere; 6. favorire gli approfondimenti disciplinari, in forma preferibilmente di seminari/conferenze, soprattutto
finalizzati alla ricerca, all’arricchimento dell’offerta formativa, alla realizzazione di aspetti specifici del PTOF e all’innovazione;
7. realizzare attività finalizzate all’assolvimento di obblighi di legge (ad es.: sicurezza); 8. accogliere le richieste dei docenti, purché provengano da un congruo numero di essi anche in relazione
all’eventuale finalizzazione del bonus di 500 euro questionario di rilevazione delle esigenze formative.
9. aderire a proposte ministeriali e di soggetti esterni coerenti con i punti di cui sopra. (i punti 4, 5, 7, 8 e 9 riguardano anche il personale ATA).
I punti 1, 2, 3 e 7, il Piano Nazionale Scuola Digitale e la Sicurezza rivestono carattere assolutamente
prioritario in quanto connessi alla realizzazione del PdM e all’assolvimento di obblighi di legge.
Se ne prevede, pertanto, la realizzazione fin dal primo dei tre anni di riferimento del Piano, attraverso attività,
articolate in Unità formative, sulle seguenti tematiche:
I. STRATEGIE DIDATTICHE INNOVATIVE (a partire da: “DIDATTICA PER COMPETENZE”), in coerenza con il punto 4.2 del Piano Nazionale (“Didattica per competenze”).
II. PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE: “CONDIVISIONE, CONTINUITA’ ED INCLUSIONE, in coerenza con il punto 4.5 del Piano Nazionale (“Inclusione e disabilità”).
III. NFORMATICA, RETE, MULTIMEDIALITA’ ED APPLICAZIONI (a partire da: “1- ELEMENTI DI BASE NELLA GESTIONE DI WORD E DEI FILE JPG; 2- USO DI POWERPOINT; 3- USO DI EXCEL; 4-REALIZZAZIONE DI UNA PIATTAFORMA”), in coerenza con il punto 4.3 del Piano Nazionale (“Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento”).
IV. SICUREZZA e altre tematiche derivanti da OBBLIGHI DI LEGGE. V. AGGIORNAMENTO DISCIPLINARE”), in coerenza con il punto 4.2 del Piano Nazionale (“Innovazione
metodologica e competenze di base”).
D – L ‘OBBLIGATORIETA’ DELLA FORMAZIONE
L’obbligatorietà della formazione non comporta la necessità di seguire ciò che la scuola delibera in merito
all’interno del piano triennale dell’offerta formativa, come scaturente dalle scelte avanzate dal collegio dei docenti,
ma di riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione, nelle quali rientrano anche “quelle
liberamente scelte dai docenti purché coerenti con il Piano di formazione della scuola”, nell’ottica
dell’apprendimento continuo.
Pertanto, la scuola dovrà “qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione”.
A questo fine si individuano quattro tipologie di attività formative “qualificabili e riconoscibili”:
- percorsi organizzati direttamente dalla scuola o dalle reti cui partecipa, in coerenza con i bisogni strategici dell’Istituto e del territorio, come desunti dal RAV, dal Piano di Miglioramento e dal PTOF triennale;
- percorsi di formazione che si integrano con una o più delle nove priorità nazionali (v. sopra); - percorsi liberamente scelti dal docente, purché coerenti con il Piano di formazione della scuola; - attività di particolare rilevanza non rientranti in una delle tre tipologie di percorsi di cui sopra, quali:
✓ formazione sulle lingue e il CLIL; ✓ coinvolgimento in progetti di rete; ✓ particolare responsabilità in progetti di formazione; ✓ ruoli di tutoraggio per i neoassunti; ✓ animatori digitali e team dell’innovazione; ✓ coordinatori per l’inclusione; ✓ ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro.
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In ogni caso, sarà riconosciuto l’impegno personale del singolo docente, “considerando non solo l’attività in
presenza, ma tutti quei momenti che contribuiscono allo sviluppo delle competenze professionali”.
Quest’ultimo aspetto porta al riconoscimento anche delle attività formative rientranti nelle seguenti fattispecie:
- formazione a distanza; - sperimentazione didattica documentata; - ricerca/azione; - lavoro in rete; - approfondimento personale e collegiale; - documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, con ricaduta nella scuola; - progettazione. Resta fermo il fatto che per il riconoscimento di tali unità formative, volte a valorizzare le competenze professionali
del docente, condotte ad esempio con attività di studio, sia necessario e fondamentale documentare quanto
agito personalmente e portato a conoscenza dell’istituzione scolastica.
Inoltre, nell’ambito delle unità formative dovranno essere debitamente calibrati:
- la quota di formazione in presenza (se prevista), in gruppo e/o individuale; - il prodotto finale; - l’eventuale forma di documentazione/rendicontazione dell’attività nonché - il collegamento fattivo con il piano progettuale della scuola.
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Curricoli didattici e Quadri orario
L’Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze, si configura come polo liceale. I tre indirizzi (Scientifico, Classico e Linguistico) non si affiancano ma si integrano l’un l’altro. Ciascuno di essi, infatti, pur avendo la sua specificità, beneficia della presenza degli altri due per le iniziative che vengono messe in atto da ciascuno e che possono essere condivise. Questo consentirà anche il riorientamento interno degli studenti. Pertanto, l’Istituto nel suo insieme offre ai giovani una opportunità di formazione generale di tipo tecnico-scientifico e umanistico-linguistico, essenziale per affrontare la complessa realtà contemporanea. Al termine dei cinque anni di corso, si consegue il Diploma Scientifico, Classico o Linguistico, che consente l’accesso a tutte le facoltà universitarie o l’immediato inserimento nel mondo del lavoro.
Liceo scientifico
La matematica, la fisica, le scienze rappresentano il punto-cardine della formazione scientifica e favoriscono
l’acquisizione di una metodologia finalizzata ad una corretta indagine matematico-scientifica.
Il curriculum di studi contempla, naturalmente, anche discipline della sfera linguistico-umanistica,
fondamentali per un completo ed equilibrato processo formativo.
DISCIPLINE I II III IV V
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3
Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3 / / /
Filosofia / / 3 3 3
Storia / / 2 2 2
Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 3 3 3
Fisica 2 2 3 3 3
Matematica (con informatica al 1° biennio) 5 5 4 4 4
Disegno e Storia dell’Arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 30 30 30
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Liceo Classico
Offre ai giovani la possibilità di una seria formazione di tipo umanistico, senza trascurare però la
preparazione scientifica.
Lo studio della cultura classica ha il pregio di favorire lo sviluppo di una mentalità aperta e critica e
consente, mediante la familiarità con i testi letterari di raggiungere un potenziamento espressivo che
presuppone il potenziamento logico.
L’effetto di un sistematico approccio con il latino e il greco, l’italiano, la storia, la filosofia e la storia
dell’arte è la consapevolezza di una netta differenza tra passato e presente; al tempo stesso è anche la
spinta a ricercare nel passato le radici della cultura occidentale.
DISCIPLINE I II III IV V
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4
Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3
Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3 / / /
Filosofia / / 3 3 3
Storia / / 3 3 3
Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 2 2 2
Fisica / / 2 2 2
Matematica (con informatica al 1° biennio) 3 3 2 2 2
Storia dell’Arte / / 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 31 31 31
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Liceo Linguistico
(attivo a partire dall’a.s. 2017/2018)
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: • avere acquisito, in due lingue moderne, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • avere acquisito, in una terza lingua moderna, strutture, modalità e competenze comunicative
corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; • saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali
utilizzando diverse forme testuali; • riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed
essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; • essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; • conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo
studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni;
• sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.
DISCIPLINE I II III IV V
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua latina 2 2 / / /
Lingua e cultura inglese (compresa un’ora settimanale di
conversazione con docente madrelingua) 4 4 3 3 3
Lingua e cultura francese (compresa un’ora settimanale di
conversazione con docente madrelingua) 3 3 4 4 4
Lingua e cultura spagnola (compresa un’ora settimanale di
conversazione con docente madrelingua) 3 3 4 4 4
Storia e Geografia 3 3 / / /
Filosofia / / 2 2 2
Storia / / 2 2 2
Scienze (Biologia, Chimica, Scienze della terra) 2 2 2 2 2
Fisica / / 2 2 2
Matematica (con informatica al 1° biennio) 3 3 2 2 2
Storia dell’Arte / / 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
TOTALE ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 27 27 30 30 30
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Ambiti progettuali Il Piano è triennale e quindi contiene le attività che si conta di sviluppare non solo per il primo anno di
vigenza, ma anche per i due successivi.
I progetti riconducibili agli ambiti di cui sotto sono tutti annuali, collegati o meno fra loro.
Molti di essi si ripetono negli anni, altri no. Altri ancora se ne possono aggiungere nel corso del triennio.
Negli ambiti sono indicati le priorità ed i macro-obiettivi cui i progetti devono tendere. I progetti sono
strumenti, non fini. Quindi, una volta indicati i fini, anno per anno ci si riserva di precisare quali sono i singoli
progetti e pubblicare le relative schede sul sito della suola per consentire a tutti di venirne a conoscenza.
Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento della letteratura
italiana, latina e greca e della cultura umanistica in generale e come finalità quella di preparare gli alunni ad
affrontare studi universitari e attività lavorative in quest’ambito.
Saranno a tal fine messe in campo, anche in orario antimeridiano, attività frontali come lezioni di
approfondimento, conferenze, convegni, dibattiti, giornate di studio, produzione di materiali (es.: Giornale
scolastico) etc.; attività di tipo laboratoriale; incontri con autori; visione e produzione di spettacoli (es.:
Laboratorio teatrale e musicale), partecipazione e/o organizzazione a gare e “certamina”; stimolo alla
lettura di libri, giornali (es.: Torneo di lettura, Giornale scolastico); collaborazioni con Università ed Enti di
ricerca etc.
A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero nelle
discipline di Italiano, Latino e Greco nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL
POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A051 (Italiano e Latino) ED UNO DELLA CLASSE DI
CONCORSO A052 (Italiano, Latino e Greco).
AMBITO LINGUISTICO
E’ l’ambito dell’approfondimento della conoscenza delle culture straniere, sia dal punto di vista linguistico
che letterario, finalizzato alla preparazione degli alunni a questo tipo di studi anche a livello universitario e
al conseguimento delle certificazioni linguistiche internazionali (per la lingua inglese “Cambridge”; per
quella francese DELF; per la spagnola DELF), spendibili in qualsiasi facoltà e nel mondo del lavoro.
Fondamentale sarà l’esercizio nella lingua parlata, grazie all’apporto di docenti madrelingua, ai viaggi
all’estero, agli stage linguistici, ai gemellaggi.
Oltre alle lingue studiate nell’ordinario curricolo, potranno attivarsi corsi opzionali e facoltativi anche in
altre lingue.
La formazione linguistica potrà essere destinata anche al personale docente ed ATA (per i docenti, in
particolare, con la finalità precipua dell’attivazione della metodologia CLIL).
Ricorrendone le condizioni, saranno realizzati progetti per l’insegnamento di una Disciplina Non Linguistica
(DNL) fin dalla classe terza nel liceo linguistico, nella classe quinta negli altri licei.
A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero di
Inglese nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL
POTENZIAMENTO DELLA CLASSE DI CONCORSO A346 (Inglese).
AMBITO LETTERARIO - UMANISTICO
26
AMBITO SCIENTIFICO
Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento delle discipline
scientifiche e come finalità quella di preparare gli alunni ad affrontare studi universitari e attività lavorative
in quest’ambito, anche aderendo alle iniziative ministeriali a ciò finalizzate.
Saranno a tal fine messe in campo, anche in orario antimeridiano, attività frontali come lezioni di
approfondimento, conferenze, convegni, dibattiti, giornate di studio, produzione di materiali etc.; attività
di tipo laboratoriale; incontri con autori; collaborazioni con Università ed Enti di ricerca, partecipazione a
gare etc.
A quest’ambito afferiscono anche tutti i progetti di potenziamento, approfondimento e recupero di
Matematica, Fisica e Scienze nonché quello di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 3 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL
POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A047 (Matematica), UNO DELLA CLASSE DI
CONCORSO A049 (Matematica e Fisica) ed UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A060 (Scienze).
Ad esso afferiscono tutti quei progetti che hanno come obiettivo l’approfondimento di tematiche storiche,
filosofiche e giuridico-sociali e, anche tenuto conto della presenza di alunni non italiani, l'integrazione tra
culture diverse.
La finalità dei progetti di quest’ambito è quella di preparare gli alunni a studi universitari ad esso coerenti
ma anche e soprattutto ad acquisire consapevolezza della realtà in cui essi vivono e del loro ruolo di
cittadini europei.
Tali progetti, pertanto, tratteranno, a titolo esemplificativo, tematiche quali:
- la cittadinanza e la legalità, - il volontariato; - la conoscenza della realtà storica sia passata che recente, sia lontana che vicina a noi; - l’educazione stradale; - il dialogo e il reciproco rispetto tra culture diverse. In relazione a quest’ultima tematica, in particolare, si prevede l’istituzione di una giornata di
sensibilizzazione dedicata alla conoscenza tra i ragazzi italiani e quelli di origine non italiana; una
"Giornata Multietnica" durante la quale conoscere vicendevolmente le culture, gli usi, i costumi, le
festività, le usanze tipiche dei luoghi di provenienza.
A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
Di conseguenza, SI RICHIEDE PER QUESTO AMBITO N. 1 DOCENTE DELL’ORGANICO DEL POTENZIAMENTO
DELLA CLASSE DI CONCORSO A019 (Discipline Giuridiche ed Economiche).
AMBITO DELLE SCELTE RESPONSABILI
E’ l’ambito dei progetti destinati all’orientamento (in entrata ed in uscita), al riorientamento,
all’accoglienza, all’Alternanza Scuola-Lavoro etc.
Questi progetti, insieme a quelli tradizionalmente ricompresi nella denominazione di “Educazione alla
salute” (CIC, progetti finalizzati a combattere l’uso di alcool, sostanze stupefacenti e sigarette etc.),
possono realizzarsi anche in collaborazione con soggetti e/o Enti esterni (Città Metropolitana, ASL etc.).
AMBITO STORICO - CIVICO
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Possono essere ricondotti in quest’ambito anche i progetti che concorrono al benessere fisico (attività
sportive, settimana bianca, varie “educazioni”, prima fra tutte quella alimentare e quella ambientale
etc.) e ad una crescita armoniosa, equilibrata, per es. attraverso l’educazione musicale ed artistica, degli
alunni.
Essi sono accomunati dalla finalità di perseguire il benessere dell’alunno, mettendolo in grado di fare scelte
consapevoli, di auto-orientarsi, di riorientarsi, di risolvere situazioni che gli creano disagio sia in ambito
personale-familiare che sociale e scolastico, così da arginare il fenomeno della dispersione.
Queste stesse finalità stanno alla base del progetto che prevede la realizzazione di corsi di Latino, Greco e
Matematica e di un Premio Cultura Classica per gli alunni delle terze medie e anche della possibilità di
allargare alla partecipazione degli alunni delle terze medie alcuni progetti, quali –ad es.- quello di lettura, il
Premio Serena Ricci, il Laboratorio teatrale, quello musicale etc.
Inoltre, in un’ ottica di integrazione con la realtà territoriale nella quale opera la scuola e di orientamento in uscita, particolare importanza possono rivestire i contatti tra gli alunni e le aziende anche del settore terziario della zona, con visite guidate presso le sedi delle stesse oppure attraverso incontri a scuola per promuovere la conoscenza da parte degli studenti del mondo del lavoro. Questo anche al fine di disincentivare o, quantomeno, ridurre al minimo la “fuga” dal territorio in età lavorativa e anche favorire iniziative di sponsorizzazione della scuola da parte delle aziende presenti sul territorio. Sempre in ambito di orientamento in uscita, per gli studenti delle classi quinte particolarmente utile può risultare l’organizzazione di una giornata di orientamento, in cui ex alunni del liceo che si sono ben inseriti nel mondo universitario e/o lavorativo siano chiamati a relazionare sulle proprie esperienze personali.
A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
Di conseguenza, SI RICHIEDONO PER QUESTO AMBITO N. 2 DOCENTI DELL’ORGANICO DEL
POTENZIAMENTO: UNO DELLA CLASSE DI CONCORSO A037 (Storia e Filosofia) e UNO DELLA CLASSE DI
CONCORSO A025 (Disegno e Storia dell’Arte).
(Le necessità di quest’ambito rafforzano anche la richiesta di un docente della classe di concorso A051 e di uno della Classe di concorso A052 effettuata per l’ambito Letterario- Umanistico).
AMBITO DELLE ABILITA’ TRASVERSALI
Sono riconducibili in quest’ambito una serie di abilità che gli alunni possono acquisire con la realizzazione di
progetti già ricompresi in altri ambiti.
Si tratta, per esempio, delle abilità linguistiche, dell’acquisizione del metodo di studio, della capacità di
organizzazione autonoma dello studio in funzione dell’esame di stato (per es. per la preparazione della cd.
“tesina”) e delle prove INVALSI, dell’acquisizione della consapevolezza del ruolo di cittadini europei, del
riconoscimento e del rispetto del diverso, della conoscenza e del rispetto di sé stessi nella dimensione sia
fisica che psichica, delle attività per gli alunni che non si avvalgono dell’IRC etc.
Vanno aggiunte le abilità nell’uso delle nuove tecnologie, specie informatiche (a tal fine è fondamentale la
realizzazione del progetto per il conseguimento dell’ ECDL) e le capacità di organizzazione e gestione
autonoma nonché di socializzazione e interazione con gli altri anche in contesti e situazioni diverse da
quelle usuali (viaggi di istruzione, giornate dello studente etc.).
A quest’ambito afferisce anche il progetto di riordino, sorveglianza e prestito in Biblioteca.
(Le necessità di quest’ambito rafforzano le richieste di docenti del potenziamento già effettuate per gli altri ambiti).
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AMBITO DEL MONITORAGGIO E DELLA VALUTAZIONE
Gli obiettivi di miglioramento e di innovazione di questo ambito si interfacciano con quelli di tutti gli altri e
ne condizionano gli esiti.
Le attività di miglioramento e innovazione si sviluppano su tre livelli.
I LIVELLO. Relazione, intermedia e finale, del responsabile del Progetto, in cui verrà esplicitato il livello di conseguimento degli obiettivi (con l’avvertenza che l’attività dovrà essere sospesa o riprogrammata se, in sede di relazione intermedia, si evidenziasse una partecipazione esigua dei destinatari);
II LIVELLO. Relazioni delle FF.SS. sull’attività propria, delle Commissioni di supporto e dei responsabili dei Progetti di riferimento;
III LIVELLO. Attività di verifica, monitoraggio e valutazione da parte del Nucleo Interno di Valutazione;
IV LIVELLO. Attività di verifica, monitoraggio e valutazione in sedi collegiali;
V LIVELLO. Autovalutazione di Istituto.
In ogni caso l’attività svolta dovrà essere conforme negli obiettivi alle specifiche contenute nella scheda di
Progetto.
Il conseguimento degli obiettivi, quando non più specificamente dettagliato, consiste nell’organizzazione
efficiente ed efficace del progetto, anche in relazione alle richieste dell’utenza.
(Le necessità di quest’ambito rafforzano le richieste di docenti del potenziamento già effettuate per gli altri ambiti).
PER LE SCHEDE DEI SINGOLI PROGETTI, SI FA INTEGRALE RINVIO al link:
http://www.marconicolleferro.it/index.php/albo-pretorio/47-progetti
L’effettiva realizzazione del presente Piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla
concreta destinazione a questa Istituzione Scolastica, da parte delle autorità competenti, delle risorse
umane e strumentali con esso individuate e richieste.
ALLEGATI
1. PdM:
- Progetto appositamente predisposto in adesione alla nota USR Lazio DDG n. 460 del 21_10_2016;
(in calce al presente)
- Format INDIRE (con atto separato).
2. Nota di revisione ottobre 2017 (in calce al presente)
con:
- Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
- Organigramma a.s 2017/2018
- Prospetto attività ASL
3. Piano di Formazione dell’Ambito 14 del 17 ottobre 2017 (con atto separato).
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PRESENTAZIONE del PROGETTO
Azioni innovative per la definizione degli obiettivi di miglioramento della scuola
DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO
Denominazione ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE DI VIA DELLE SCIENZE -COLLEFERRO
Codice meccanografico dell’istituto : RMIS02400L Codice Fiscale : 95017680588
Via, CAP, città, provincia VIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA, s.n.c. - 00034 COLLEFERRO (Roma)
Telefono 06-121126040/41 Fax
Indirizzo di posta elettronica [email protected]
Indirizzo web, per la documentazione del progetto
www.marconicolleferro.it
Conto Tesoreria : 315982 Codice Tesoreria: 348
Dirigente Scolastico, prof. Antonio Sapone
SEZ. 1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO (max. 15 righe per ciascun descrittore)
Titolo del progetto UN PONTE VERSO LE SCUOLE MEDIE
1.Fasi di ideazione.
I) Individuazione delle discipline per le quali, in relazione alle priorità e ai traguardi individuati nel RAV, dalle analisi
effettuate nelle sedi collegiali e quindi in maniera condivisa e partecipata, si sia evidenziata la necessità di agire
per garantire il successo formativo di tutti gli studenti attraverso la costruzione di un curricolo che abbia fra i suoi
punti di forza la continuità con la scuola secondaria di primo grado.
II) Individuazione di metodologie e strumenti idonei. Si è ritenuto che l'esigenza di coinvolgere gli alunni delle
scuole medie del territorio potesse essere soddisfatta con la creazione di percorsi comuni sia in ambito curricolare
(quaderni di continuità basati su Unità di Apprendimento elaborate secondo la metodologia della didattica per
competenze e riguardanti l’italiano, la matematica e l’inglese) che extracurricolare (per la matematica: incontri
con gli alunni delle terze medie per coinvolgerli in attività di logica matematica; per il latino e il greco: corsi
propedeutici e premio cultura classica rivolti agli alunni delle terze medie; per l'italiano: incontro con l'autore).
III) Individuazione dei partners. - Scuole medie del territorio; - Istituzioni culturali che possano garantire agli allievi
esperienze "sul campo" (musei archeologici di Colleferro e di Artena, Biblioteca comunale); - Comune di Colleferro ,
UGI e AGE per il sostegno organizzativo e logistico ed economico.
IV) Elaborazione del progetto. In tale sede sono state individuate quattro azioni distinte ma coordinate e
convergenti (v. descrittore successivo) .
2.Azioni innovative ispirate alla metodologia di ricerca.
I) Per tutte le discipline coinvolte. Elaborazione di quaderni di continuità. Questa azione si integra perfettamente
non solo con il con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con quello della Rete dell’Ambito 14
(entrambi hanno posto come priorità la formazione sulla didattica per competenze). Pertanto, le Unità Formative
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elaborate avranno la caratteristica della condivisione.
II) Per la matematica. Gli alunni della scuola che hanno partecipato ai CAMPIONATI STUDENTESCHI DI GIOCHI
LOGICI organizzati da TETRAPYRAMIS, guidati dai docenti responsabili, potranno trasferire la loro esperienza agli
alunni delle scuole medie, coinvolgendoli in giochi logico-matematici (metodologia del “peer tutoring”).
III) Per i corsi propedeutici e per il premio cultura classica. Gli studenti delle scuole medie, affiancati dagli studenti
del biennio superiore e guidati dai docenti e da eventuale personale esterno, saranno chiamati all’apprendimento di
nuclei fondamentali tanto linguistici che storico-antropolgici (metodologia del “peer tutoring” e
dell’apprendimento in situazione virtuale: simulazioni della vita nella Roma e Grecia antiche).
IV) Per l'incontro con l'autore. Sarà proposta la lettura di un romanzo; in seguito si svilupperanno dei laboratori
che coinvolgeranno gli studenti del Liceo e delle Medie insieme. Gli alunni faranno un lavoro di ricerca-azione; gli
strumenti innovativi e multimediali adoperati (internet, programmi multimediali, cd-rom, dvd…) saranno uno
stimolo importante per l’attività (metodologie: didattica laboratoriale, «flipped classroom») e daranno luogo alla
produzione di materiali fruibili anche successivamente.
3.Modello organizzativo.
Il coordinamento delle varie azioni progettuali sarà assicurato dalla Funzione Strumentale per l'orientamento in
entrata che, grazie ai consolidati rapporti con le omologhe figure delle scuole secondarie di primo grado con le quali
già collabora, potrà non solo informare gli alunni coinvolti e i loro genitori e raccogliere le adesioni alle varie
attività proposte ma anche concordare tempi e modalità organizzative compatibili con le attività scolastiche ed
extra degli alunni coinvolti; inoltre, sarà suo compito evitare sovrapposizioni.
Oltre a questo, detta Funzione strumentale si occuperà del monitoraggio e della valutazione del progetto anche
attraverso la distribuzione di questionari ai soggetti coinvolti.
I docenti che progettano e curano i vari interventi, in riunioni operative iniziali, intermedie e finali, si occuperanno di
individuare gli eventuali raccordi interdisciplinari che sottendono alle attività svolte.
Tuttavia, tali incontri dovranno essere precipuamente finalizzati alla costruzione dei quaderni di continuità e
dovranno evidenziare punti di forza e di debolezza del progetto nel corso del suo svolgimento per programmare
eventuali interventi correttivi.
In prospettiva, i quaderni di continuità diverranno il principale strumento per la costruzione del curriculum verticale
degli studenti e contribuiranno alla elaborazione del loro portfolio di esperienze.
4.Descrizione dei sistemi di apprendimento.
Gli alunni si trovano ad agire in un contesto di apprendimento “peer to peer”: il ruolo dell’insegnante è poco
invasivo e consiste in un lavoro di coordinamento e di supervisione; i protagonisti sono invece i gruppi di alunni che
organizzeranno veri e propri laboratori di ricerca-azione (a casa, a scuola, nella Biblioteca comunale, al Museo),
realizzeranno elaborati usando programmi multimediali (PowerPoint, video editing, registrazioni audio…) e
relazioneranno.
Il pensiero logico, alla base dei giochi matematici, permette di sviluppare al meglio il pensiero laterale, utile se
non fondamentale a livello scientifico.
5.Metodologie di intervento per la realizzazione degli obiettivi previsti.
Si costituiranno gruppi di lavoro eterogenei: gli studenti presenteranno i propri lavori multimediali agli altri
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ragazzi che partecipano al progetto, creando quindi uno scambio di esperienze e di conoscenze fra pari.
In particolare: Per la matematica. I giochi sono tutti interconnessi tra loro, non è cioè possibile risolvere un gioco
singolarmente senza risolverne anche alcuni altri. Questo tipo di giochi implica un’elevata competenza da parte
degli studenti nell’organizzarsi e collaborare tra di loro. Per i corsi di latino e greco. Ogni unità didattica sarà
articolata in due momenti distinti. Nella prima parte verranno presentati gli argomenti corredati delle debite
esemplificazioni; nella seconda gli studenti diventeranno i protagonisti rielaborando per gruppi o
autonomamente o apposito materiale fornito dai docenti oppure degli spunti proposti dagli stessi studenti al fine
di stimolare il confronto tra persone intorno a tematiche cardine della vita sociale e civile tanto del passato
quanto dell’attualità. Per il premio cultura classica. Gli studenti saranno chiamati a produrre in lingua italiana un
elaborato su una tematica scaturita dal confronto dialettico dei valori sociali, civili e culturali patrimonio della
cultura classica e fondamento del modus vivendi della società contemporanea. Così sollecitati, i partecipanti
saranno naturalmente coinvolti a riflettere su alcune delle radici che si trovano a fondamento dell’attualità nella
quale proprio loro sono chiamati a rivestire un ruolo di partecipazione attiva e propositiva.
6.Modalità di utilizzo di tecnologie multimediali.
Le scuola dispone delle tecnologie multimediali più avanzate (in particolare: piattaforme per la didattica basate
sulla condivisione di contenuti auto- ovv. etero- prodotti e che consentono scambi di feedback docente-alunno e
vv).
Oltre a due laboratori informatici multimediali, la scuola dispone di una cl@sse 2.0, di notebook e LIM in tutte le
aule e di una Biblioteca “aumentata” nella tecnologia che consente anche la realizzazione di video-conferenze.
7.Modalità di monitoraggio e valutazione dei progetti.
INDICATORI RELATIVI ALLA FUNZIONE ORIENTATIVA DEL PROGETTO.
1. Efficacia ed efficienza conseguita nella veicolazione delle informazioni relative al progetto e nell'attività di
raccolta delle adesioni allo stesso.
2. Partecipazione degli alunni delle terze medie del territorio e delle loro famiglie agli open day, agli altri incontri
informativi e alle manifestazioni legate al progetto (incontro con l'autore, cerimonie di premiazione etc.) e non, alle
quali sono invitati.
3. Incidenza delle iscrizioni degli alunni delle terze medie che hanno partecipato al progetto sul totale degli alunni
iscritti alle classi prime (anche in una prospettiva pluriennale).
INDICATORI RELATIVI ALLA FUNZIONE FORMATIVA DEL PROGETTO.
Risultati in matematica, latino, greco, lettura, comprensione e produzione di testi anche in lingua inglese degli
alunni delle classi prime del liceo che hanno partecipato al progetto quando frequentavano la terza media rispetto
a quelli che non vi hanno partecipato.
Abilità e competenze acquisite dagli studenti della scuola che hanno svolto funzioni di tutoraggio in tutti i casi in
cui si è fatto ricorso all’approccio “peer to peer” o alla “peer education”.
SEZ. 2 REQUISITI - ART.4, COMMA 1 (max. 15 righe per ciascun descrittore)
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1. Azioni condivise e partecipate per la promozione dei processi di autovalutazione e miglioramento.
- Le priorità e i traguardi individuati nel RAV derivano da analisi effettuate nelle sedi collegiali e quindi
in maniera condivisa e partecipata;
- i percorsi, sia in ambito curricolare che extracurricolare, sono costruiti in comune tra i due gradi di
scuole;
- nell’individuazione dei partners si è privilegiata la massima apertura e condivisione con il territorio;
- la coerenza con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con quello della Rete
dell’Ambito 14 assicura che le Unità Formative elaborate avranno la caratteristica della condivisione;
- alcune parole-chiave utilizzate in questa presentazione (didattica laboratoriale, «flipped
classroom», fruibilità anche successiva dei materiali; riunioni operative, confronto dialettico, ruolo
di partecipazione attiva e propositiva, feedback; quaderni di continuità, curriculum verticale,
portfolio delle esperienze) sono indicative del livello di condivisione, partecipazione, autovalutazione e
miglioramento che il progetto assicura.
Parimenti significative a questo fine sono le modalità di documentazione (sito web ; piattaforma e-learning;
supporto cartaceo); i materiali prodotti (test di analisi; articoli a stampa; videoconferenze/tutorial) e le modalità e
strumenti di verifica / valutazione (Report e Audit).
2. Priorità e traguardi presenti nel RAV a riferimento delle azioni previste dal progetto.
Il progetto risulta coerente rispetto agli esiti del processo di autovalutazione e, in particolare, alle priorità e ai
traguardi individuati nel RAV.
Infatti, nella sezione INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA' - OBIETTIVI DI PROCESSO - CONTINUITA' E ORIENTAMENTO,
sono stati descritti i seguenti obiettivi: 1. costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di
primo grado; 2. consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la scuola
secondaria di primo grado.
Inoltre, sono state indicate come segue le modalità con cui gli obiettivi di processo possono contribuire al
raggiungimento delle priorità:
" E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato sull’individuazione, a livello
dipartimentale, di obiettivi didattici comuni.
Insieme ad esso, in un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di
scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione oggettivi e condivisi.
La costruzione del curricolo non può non avvenire in continuità con il ciclo di studi precedente, rafforzandone in
questo modo anche la funzione orientativa".
3. Impegno formale a documentare gli esiti ed a rendere fruibili i materiali di ricerca e delle metodologie
realizzate che rimarranno di proprietà dell’amministrazione.
Il sottoscritto prof. Antonio Salvatore Sapone, Dirigente Scolastico dell'Istituto proponente, assume l'impegno
formale a documentare gli esiti della realizzazione del progetto. Tale documentazione sarà di proprietà della
amministrazione.
In fede
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4. Indicatori concernenti il monitoraggio e la valutazione delle azioni di miglioramento.
- Efficacia delle attività di continuità organizzate, misurabile attraverso il monitoraggio dei risultati in
matematica, latino, greco, lettura, comprensione e produzione di testi anche in lingua inglese degli alunni delle
classi prime del liceo che hanno partecipato al progetto quando frequentavano la terza media rispetto a quelli che
non vi hanno partecipato (strumento di misurazione: prove comuni per classi parallele del mese di dicembre) .
- Livello di consolidamento della collaborazione tra docenti di gradi di scuola diversi, misurabile attraverso la
quantità e qualità delle attività progettate per gli studenti e finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un
grado di scuola e l’altro che siano utilizzabili ed effettivamente utilizzate anche da docenti che non hanno
partecipato al progetto.
- Qualità dell’analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti e dei bisogni formativi del territorio,
misurabile attraverso l’analisi e comparazione, rispetto agli anni precedenti, del livello medio delle valutazioni nelle
discipline coinvolte nel progetto, anche con riferimento alla percentuale di giudizi sospesi e non-ammissioni; del
tasso di abbandono e del tasso di dispersione.
- Livello di strutturazione, pubblicizzazione nelle attività progettate e di coinvolgimento delle famiglie nelle stesse,
misurabili attraverso il numero di partecipanti alle iniziative progettuali, nonché agli open day.
- Risultati degli studenti nel passaggio da un grado di scuola all’altro, misurabile attraverso test di ingresso.
- Incremento della popolazione scolastica della scuola.
- Incontri degli insegnanti dei due gradi di scuola per parlare della formazione delle classi.
SEZ. 3 ELEMENTI DI PRIORITA - ART. 4, COMMA 2 (max. 15 righe per ciascun descrittore)
1. Forme di co-finanziamento con enti, istituzioni, associazioni culturali e professionali presenti sul
territorio nazionale.
Il Comune di Colleferro si è dichiarato disponibile al co-finanziamento, non solo nella forma del supporto logistico e
organizzativo ma anche per la messa a disposizione di premi.
Parimenti l’AGE (Associazione Genitori) di Colleferro si è dichiarata disponibile a fornire un contributo economico
per l’acquisto dei libri per l’incontro con l’autore.
2. Coinvolgimento delle reti di ambito o reti di scopo anche con la partecipazione di Istituzioni scolastiche
paritarie.
- La rete di scopo messa in campo per la realizzazione del presente progetto è la seguente.
SCUOLA MEDIA ISTITUTO COMPRENSIVO CODICE MECCANOGRAFICO
"L. da Vinci" di Colleferro I.C. “Colleferro 1” RMIC8C200B
"Card. O. Giorgi" di Valmontone I.C. “ Card. O. Giorgi” RMIC8BD00C
"Madre T. di Calcutta" di Valmontone I.C. “Madre T. di Calcutta” RMIC8CF00P
“Innocenzo III” di Gavignano I.C. “Colleferro 2” RMIC8DG005
“G.Mazzini” di Colleferro I.C. “Colleferro 2” RMIC8DG005
“Leone XIII” di Carpineto I.C. “Leone XIII” RMIC80100Q
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- La rete dell’Ambito 14 partecipa al progetto attraverso l’organizzazione di azioni formative sulla didattica
per competenze, collegate alla realizzazione delle Unità di Apprendimento che saranno realizzate con i
quaderni di continuità.
3. Accordi o collaborazioni con università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali (cfr. D.P.R.
80/2013, art. 6 comma 1, lettera c).
ISTITUZIONI CULTURALI:
- Musei archeologici di Colleferro e di Artena.
- Biblioteca comunale di Colleferro.
- UGI (Unione Giovani Indipendenti) di Colleferro, dove sono attivi molti ex-studenti della scuola.
- AGE (Associazione Genitori Italiani) di Colleferro, associata al Forum Nazionale delle Associazioni dei
Genitori nella Scuola.
4. Integrazione con il Piano di formazione e presenza di Unità formative finalizzate alla condivisione e
promozione della progettualità.
Il Progetto si integra perfettamente non solo con il con il Piano di formazione elaborato dalla scuola ma anche con
quello della Rete dell’Ambito 14 (entrambi hanno posto come priorità la formazione sulla didattica per
competenze). Pertanto, le Unità Formative elaborate avranno la caratteristica della condivisione.
Alcune caratteristiche del progetto (sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete,
approfondimento personale e collegiale (studio), documentazione e forme di restituzione/rendicontazione con
ricadute nella scuola) lo rendono formativo in sé ai fini della condivisione e delle promozione della progettualità.
5. Fruibilità dei materiali prodotti, anche in relazione all’utilizzo di tecnologie multimediali e innovative.
La qualità dei materiali di ricerca e delle metodologie realizzate risiede nella loro innovatività più volte
evidenziata nelle precedenti sezioni della presente scheda.
In sintesi: in tutte le azioni del progetto vengono prodotti materiali innovativi: tabelle per la matematica; cd-rom,
dvd per il torneo di lettura e per i corsi di latino e greco; elaborati di natura argomentativa per il premio cultura
classica.
Anche le metodologie utilizzate (“peer to peer” per i giochi di logica, l'incontro con l'autore e i corsi di latino e
greco; procedimento deduttivo per il premio cultura classica; approccio tematico per i corsi di latino e greco;
metodologia di ricerca e confronto dinamico per tutte le azioni) risultano innovative.
La fruibilità dei materiali di ricerca e delle metodologie realizzate deriva dal fatto che gli stessi sono il frutto della
collaborazione di tutti gli attori in campo (docenti e alunni dei due gradi di istruzione).
Importo richiesto: € 10.000.
Colleferro, 17 novembre 2016
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(prof. Antonio Sapone)
(firma autografa sostituita
a mezzo stampa ex art. 3 c. 2 D.lgs. 39/93)
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NOTA DI REVISIONE OTTOBRE 2017
PON elaborati nell’a.s. 2016/2017 -
Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017) –
Progetti nuovi
PROGETTO TEMATICA
PON Competenze di cittadinanza globale Motricità, Consapevolezza del Sé
per la promozione di Corretti Stili
di Vita
PON Potenziamento dell'educazione
all'imprenditorialità
Virtual classroom
PON Potenziamento dell'educazione
all'imprenditorialità
Scientifica-mente: dalla ricerca
alle competenze per
l'imprenditivita';
Alimentazione;
Lo studente 'ricercatore' in azienda
Progetto Regione Lazio Lo studente 'ricercatore' in
contesti forensi simulati
ASL ed Educazione alla Legalita’ Attività ASL ri-definite anche ai
sensi della nota MIUR n. 1830 del
06/10/2017
Piano di Miglioramento Revisionato ai sensi della nota
MIUR n. 1830 del 06/10/2017 e
della nota INDIRE del 09/10/2017
Attività Formative ed Revisionati ai sensi della nota
MIUR n. 1830 del 06/10/2017
Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola
Digitale
Comprende anche il progetto
Biblioteche Innovative, incluso in
graduatoria ministeriale per
finanziamento e le attività di
contrasto al Cyberbullismo
Stampa 3D
Piano Annuale dell’Inclusione Da inserire nel PTOF ai sensi della
nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017
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Progetti nuovi in coerenza con le indicazioni della Nota MIUR n. 1830 del 06/10/2017
Laboratorio di Arte Cfr. D. L.vo 13/04/2017, n. 60 –
Norme sulla promozione della
cultura umanistica, sulla
valorizzazione del patrimonio e
delle produzioni culturali e sul
sostegno della creatività
Fregiamoci l’aula Idem +
Piano per l’educazione alla
sostenibilità (Goals dell’Agenda
2030)
PON Progetto inserito nei Patrimonio culturale
Altri Progetti nuovi
Service Learning In fase di elaborazione
Potenziamento di Matematica ed Inglese per il
Biennio del Liceo Scientifico e del Liceo Classico
In fase di ideazione
Cannabis. Non solo droga
Risorse e limiti di una cittadina industriale:
Colleferro
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ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
-
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto d’Istruzione Superiore di Via delle Scienze Liceo “G. Marconi”
Scientifico – Classico - Linguistico
Via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)
Tel.: 06-121126040-41
www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]
C.F.: 95017680588
Prot. n. 3209/II3 Colleferro, 27 ottobre 2017
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
E, P.C.
AL CONSIGLIO DI ISTITUTO
AI GENITORI
AGLI ALUNNI
AL PERSONALE ATA
ATTI
ALBO
OGGETTO: ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. REVISIONE 2017.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA la Legge n. 59 del 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la
dirigenza;
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
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VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”,
che ha anche ricodificato l'art. 3 del DPR 275/1999;
VISTO il DM n. 851 del 27 ottobre 2015 (PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE);
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi:
Piano);
2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
3) il piano è approvato dal Consiglio di Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel
portale unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri, acquisiti nel tempo anche informalmente, degli enti
locali e delle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio,
nonché dei genitori e degli studenti;
TENUTO CONTO:
- delle Reti di scuole: attuazione dell’art. 1 co. 70 e 71 della L. 107/2015 (nota MIUR n. 2151 del 7/6/16; note USR Lazio nn. 25308 del 2/8/16, 33550 del 6/10/16, 34131 dell’11/10/16 e 31385/13 del 20/9/16);
- dell’Assegnazione dell’organico dell’autonomia; - dell’Approvazione del Piano di formazione della scuola e dell’ambito 14 della Regione
Lazio, a seguito dell’emanazione da parte del MIUR del PIANO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016 – 2019 il 3 Ottobre 2016, in attuazione dell’art. 1 co. 124 e 125 della L. 13/07/2015, n. 107;
TENUTO CONTO della nota MIUR.AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE(U).0001830.06-10-2017 avente
per oggetto Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa;
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EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015,
n. 107, il seguente
Atto di indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione.
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il
conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della
Repubblica 28.3.2013 n. 80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto degli esiti
formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti e dei risultati delle rilevazioni
INVALSI;
3) Le proposte e i pareri formulati anche informalmente dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dai genitori e dagli
studenti, già recepiti nei precedenti anni scolastici dal consiglio di Istituto e trasposti nei POF di
quei medesimi anni sotto forma di criteri generali per la programmazione educativa, per la
programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche,
che risultino coerenti con le indicazioni di cui al presente atto di indirizzo, potranno essere
inseriti nel Piano.
In particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti, in coerenza con il co. 7 dell’art. 1
della L. 107/2015:
• Potenziamento delle attività scientifiche e umanistiche e ricerca delle loro interconnessioni (competenze logico- matematico-scientifiche).
• Potenziamento ed estensione dell’uso dell’informatica anche come strumento didattico e organizzativo (competenze digitali).
• Potenziamento ed estensione dello studio delle lingue straniere (competenze linguistiche) .
• Rapporti internazionali.
• Interculturalità.
• Educazioni: Artistica, Musicale, Teatrale, Sportiva, alla Cittadinanza attiva e alla Legalità.
• Attenzione alla realtà contemporanea.
• Alternanza scuola-lavoro.
• Star bene a scuola.
• Attenzione ai bisogni formativi degli studenti: · anche non curricolari (recupero, eccellenze, orientamento, corsi opzionali, visite guidate e
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viaggi di istruzione); · personali (consulenza psicologica ed educazione alimentare); · socializzanti (partecipazione responsabile);
• Attenzione ai bisogni formativi dei docenti e del personale ATA (formazione e aggiornamento).
• Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, attenzione ai Bisogni Educativi Speciali, Individualizzazione dei percorsi.
• Apertura della scuola al territorio.
• Apertura pomeridiana della scuola.
• Innovazione e qualità.
• Implementazione della cultura della sicurezza, della trasparenza e della riservatezza.
• Competenze in uscita.
4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti punti dell’art.1 della Legge:
➢ Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico
dell’autonomia, scelte di organizzazione, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi
prioritari.
Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità:
- per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali, indicare la necessità di attrezzature (laboratori, materiale didattico “importante”, cioè che ecceda i modesti rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente) ed infrastrutture materiali (aule, locali di altro genere); - per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è definito proiettando su tale periodo temporale i dati così come risultano dall’organico dell’anno in corso al momento dell’approvazione del Piano, distinti per classi di concorso, ed eventualmente per posti comuni e posti di sostegno. Variazioni successive potranno essere apportate in sede di aggiornamento annuale del Piano; - per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di unità; il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano; - per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è definito facendo riferimento a quello dell’anno in corso; per gli ATA non esiste organico di potenziamento; - nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere previste la figura del coordinatore di classe ; - dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento); sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; - dovrà essere prevista la costituzione del comitato scientifico ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso; - per ciò che concerne il potenziamento dell’offerta e gli obiettivi formativi prioritari, la proposta progettuale dovrà essere al passo con l’affermazione dei paradigmi della autonomia
scolastica, dell’inclusione sociale (progetto di vita), della premialità e del merito, della valutazione
basata sugli standard di competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari (web-conoscenza,
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reti sociali, mondo digitale, approccio alla condivisione, cittadinanza attiva etc. ), nonché
DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA.
➢ Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere.
➢ Valorizzazione del merito scolastico e dei talenti.
➢ Orientamento e Alternanza scuola-lavoro.
- Indirizzi per l'attività di orientamento: _non più solo lo strumento per gestire la transizione tra scuola, formazione e lavoro ma _strumento permanente e strategico per garantire lo sviluppo della persona e della sua identità; _sostegno dei processi di scelta e decisione di vita personale e professionale; _promozione dell’occupazione attiva, della crescita economica e dell’inclusione sociale; _ valore formativo dell'orientamento; _ abitudine a riflettere su se stessi e a _ riflettere sui percorsi formativi successivi , sugli sbocchi professionali, sul mercato del lavoro per _ costruire un progetto individuale concreto.
- Indirizzi per l'alternanza scuola-lavoro: _ opportuna progettazione sotto il profilo organizzativo, in considerazione del fatto che le ore di
alternanza possono essere sia sostitutive che integrative;
_ ridisegno dei metodi e dei contenuti della didattica dell’ultimo triennio, che, data la consistenza
del monte ore, non può essere più tradizionale e trasmissiva;
_ valenza orientativa, ma soprattutto metodologica (art. 1 c. 1 D.Lgs. 77/2005: l’alternanza SL è
una modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo);
_necessità di organizzazione, per gli studenti in alternanza SL, di corsi di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi d lavoro, come disposto dal D.Lgs. 81/2008.
➢ Piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale.
(comma 56 dell'art. 1 della Legge) – Al fine di sviluppare e migliorare le competenze digitali
degli studenti e rendere la tecnologia digitale uno strumento didattico di costruzione delle
competenze in generale, il MIUR adotta il PNSD, in sinergia con la programmazione europea e
regionale e con il Piano strategico nazionale per la banda ultralarga.
Il PIANO dell'O.F. triennale dovrà recepire il PNSD adottato con DM n. 851 del 27 ottobre 2015.
Il PNSD, i particolare, prevede, fino al 2020, le seguenti azioni:
5. Legge 107/15 – PNSD– Formazione – Alternanza (ricadute). 6. PON “Per la Scuola” FESR 2014-2020:
- Cablaggio interno (Wi-fi); - Atelier Creativi per le competenze di base; - Laboratori Professionalizzanti in chiave digitale; - Ambienti per la didattica digitale.
7. PON “Per la Scuola” FSE 2014-2020:
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- Formazione; - Competenze;
8. Altri fondi MIUR: - Legge 440/97; - Piano ICT.
In merito alle azioni di cui sopra , la scuola dovrà essere in grado di dare rapide risposte ai bandi
emanati dal MIUR con la stesura di progetti che supportino il DS nell’attività di fundraising
specificamente destinate alla realizzazione del PNSD.
Inoltre, la stesura del Piano nella parte che riguarda l’attuazione del PNSD dovrà rispettare I
seguenti ambiti:
V. formazione; VI. comunità; VII. strumenti/spazi innovativi; VIII. curricolo.
Obiettivi che il Piano deve perseguire in coerenza con il PNSD (co. 58 dell'art. 1 della Legge):
- sviluppo delle competenze digitali degli studenti; - potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi
di innovazione; - adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati; - formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale; - formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione; - potenziamento delle infrastrutture di rete; - valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; - definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali
didattici anche prodotti autonomamente dalla scuola.
➢ Formazione in servizio docenti.
Precisare le aree (non gli specifici argomenti) che dovranno essere incluse nel piano di
formazione (basarsi sulle risultanze del RAV, delle prove INVALSI, di altri eventuali
elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione del personale docente).
I percorsi formativi dovranno essere finalizzati al miglioramento della professionalità
teorico–metodologico e didattica, alla innovazione tecnologica, agli stili di insegnamento, alla
valutazione formativa e di sistema.
5) La fase istruttoria della predisposizione del Piano, curata dal D.S. e dal Comitato Scientifico,
integrato dai coordinatori dei Dipartimenti Disciplinari in esso non rappresentati,
conclusasi in tempo utile per la predisposizione della proposta da parte del Collegio dei
docenti nella seduta del 7 gennaio 2016 e per l’approvazione del Consiglio di Istituto il 15
gennaio 2016, dovrà essere riaperta per la necessaria revisione del Piano stesso in tempo utile
entro il 31 ottobre 2017.
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6) La revisione del Piano per l’a.s. 2017/2018 dovrà tenere conto di quanto segue (v. nota MIUR n. 1830 del 06-10-2017- Orientamenti concernenti il Piano Triennale dell’Offerta Formativa ):
- valutazione dell’opportunità di considerare, nell'adeguamento della progettazione, il quadro di riferimento indicato dal Piano per l'Educazione alla Sostenibilità che
recepisce i Goals dell'Agenda 2030 nella prospettiva di una continua crescita delle competenze di cittadinanza;
- riformulazione del piano di miglioramento elaborato a seguito
dell'autovalutazione (art. 3 DPR 275/1999 modificato comma 14 Legge 107/2015.
oltre che DPR 80/2013);
- riprogrammazione delle attività formative rivolte al personale docente e
amministrativo, tecnico e ausiliario (art.1, comma 12 Legge 107/2015), anche alla
luce della revisione del Piano di formazione dell’ambito 14 della Regione Lazio;
- riprogrammazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (art. 1, comma 33
Legge 107/2015);
- riconsiderazione delle azioni coerenti con le finalità, i principi e gli strumenti
previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale (art. 1, comma 57 Legge
107/2015);
- rivalutazione dei fabbisogni dell'organico dell'autonomia (art. 3 DPR 275/1999
modificato dall'art.1, comma 14 Legge 107/2015), tenendo conto dei vincoli
relativi agli organici;
- rivalutazione del fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali (art. 3 DPR
275/1999 modificato dall'art.l, comma 14 Legge 107/2015);
- recepimento del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 60 - Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività;
- recepimento del Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità. Nel PTOF dovrà essere inserito il Piano per l'inclusione.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(prof. Antonio Sapone)
(firma autografa sostituita
a mezzo stampa ex art. 3 c. 2 D.lgs. 39/93)
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Scelte organizzative e gestionali
ORGANIGRAMMA A.S. 2017/2018
DIRIGENTE SCOLASTICO, prof. Antonio Sapone
1° Collaboratore: prof. Vincenzo Gentile 2° Collaboratore: prof.ssa Liliana Zaghi
FUNZIONE STRUMENTALE/RESPONSABILE
DELL’ATTIVITA’/COMMISSIONE ATTIVITÀ PREVALENTI
AREA 1 - Progettazione curricolare
Funzione Strumentale:
prof.ssa Antonella Pagliei
Commissione: docenti somministratori e correttori
delle prove INVALSI
Curricola, Libri di testo, Programmazione,
Valutazione, Prove INVALSI e comuni,
Obbligo scolastico, Certificazioni, Attività di
aggiornamento e formazione in servizio,
Supporto ai docenti e agli alunni.
AREA 2 - Progettazione extracurricolare ed
organizzativa
Responsabile Ambito scientifico:
prof.ssa Eleonora Tantari
Funzione Strumentale Ambito umanistico:
prof.ssa Tiziana Roscioli
COMMISSIONE Ambito Umanistico:
prof.ssa Simona Belli
prof. Roberto Mataloni
prof.ssa Claudia Leoni,
prof. Mario Saccucci e
prof.ssa Monica Archilletti
COMMISSIONE elettorale:
prof.ssa Rosella Rossi e
prof.ssa Rossella Iannucci
Iniziative scientifiche, Giornate dello
studente, Rapporti con soggetti esterni
(ASL, EE.LL., Privati etc.), Olimpiadi e
Certamina, Premiazioni degli studenti,
Concorsi, Ascolto, Giornalino, Sicurezza
stradale, Progetti di Enti nazionali ed
europei e scambi.
Elezioni interne.
AREA 3 - Attività extrascolastiche
Orientamento in uscita e
Orientamento in entrata
Responsabile dell’Orientamento in uscita:
prof.ssa Claudia Rossi
Funzione Strumentale per l’Orientamento in
entrata: prof.ssa Simona Papitto
COMMISSIONE Orientamento in entrata:
prof.ssa Claudia Rossi
prof.ssa Margherita Fornabaio,
prof.ssa Cristina Ludovici,
prof.ssa Francesca Coculo e
prof.ssa Claudia Leoni
Viaggi di istruzione
Responsabile: prof. Dario Giorietto
COMMISSIONE:
prof. Ugo Giambelluca
AREA 4
TUTOR prof.ssa Claudia Stecca
prof.ssa Giovanna Pagano
TUTOR prof.ssa Sara Lanna
prof.ssa Anna Lisa Santucci
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Responsabile: prof.ssa Patrizia Lepore
Tutor trasversale
prof.ssa Francesca Coculo e prof. E. Trotto
Tutor di classe
Docenti coordinatori delle
terze, quarte e quinte
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DIPARTIMENTO/LABORATORIO DOCENTE REFERENTE
Lettere EMILIA TALONE
Inglese e Laboratorio Linguistico ROSSELLA IANNUCCI
Storia, Filosofia ed IRC GEMMA ROSSANO
Matematica e Laboratori di Informatica e di Fisica NADIA BEZZI
Scienze e Laboratorio GIOVANNA PAGANO
Disegno, Storia dell’Arte e Laboratorio MATILDE CARUCCI
Scienze Motorie e Palestra PAOLO PASQUALONI
PROGETTI
1. PLS, Attività Scientifiche e Gare + PON e Lo studente ricercatore in contesti formativi simulati [in attesa di finanziamento] (docenti coinvolti: E. Tantari, N. Bezzi, M. Fornabaio, F. Coculo, S. Buttarazzi, M. Fadda, G. Pagano, S. Panarello, A.M. Cesaritti, E. Schietroma e M. Gabrieli).
2. Certificazioni Cambridge, e Virtual Classroom (docenti coinvolti: R. Giorgi, P. Panetti e C. Leoni).
3. Orientamento in Uscita
(docenti coinvolti: C. Rossi e
S. Papitto).
4. Viaggi (docenti coinvolti: D.
Giorietto e U. Giambelluca).
ANIMATORE DIGITALE e Team
prof. Vincenzo Gentile.
prof.ssa Antonella Pagliei, prof.ssa Eleonora
Tantari e prof.ssa Liliana Zaghi
Favorire l’attuazione del piano Nazionale
per la scuola digitale.
La prof.ssa E. Tantari è anche referente
per il Cyberbullismo.
Comitato Scientifico - N.I.V. (Nucleo Interno di
Valutazione), composto da:
D.S., Collaboratori del D.S. e altre figure di sistema
come sopra individuate + Responsabili dei
Dipartimenti Disciplinari non rappresentati
P.T.O.F., R.A.V. e P.d.M.
TEAM Anticorruzione, Trasparenza,
Gestione Sito
Dirigente e
prof. Ugo Giambelluca
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5. Giornale Scolastico (prof. L. Moratti).
6. Libri Liberi (docenti coinvolti: V.Gentile, R. Cipriani, M. Saccucci, A.Santucci, M. Archilletti, C. Ludovici, L. Vinciguerra, R. Mataloni).
7. Premio Serena Ricci (docenti
coinvolti: L. Moratti e M. Carucci).
8. Continuità con la Scuola
Media e Orientamento in
entrata (docenti coinvolti: S.
Papitto, V. Gentile, M.
Saccucci, R. Mataloni, M.
Fornabaio, L. Zaghi, R.
Cipriani, N. Bezzi, P. Panetti,
C. Ludovici, F. Coculo, S.
Buttarazzi e C. Leoni).
9. Progetti Sportivi (Analisi
posturale e CSS + Consapevolezza del sé [PON]) (docenti coinvolti: P. Pompa + docenti del CSS).
10. ASL ed Educazione alla
legalità (docenti coinvolti: P. Lepore, F. Coculo ed E. Trotto).
11. Stampa 3D [in fase di
elaborazione] (docenti coinvolti: U. Giambelluca e F. Coculo).
12. Progetti artistici: Laboratorio di Arte, Fregiamoci l’aula + Patrimonio culturale (in PON) (docenti coinvolti: U. Giambelluca, M. Carucci e N. Ascenzi).
13. Service Learning [in fase di
elaborazione] (docenti coinvolti: M. Saccucci e P. Lepore).
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14. Risorse e limiti di una
cittadina industriale: Colleferro (docenti coinvolti: A. Papitto, M. Archilletti, R. Cascioli, P. Panetti, G. Pagano, E. Schietroma).
15. Cannabis. Non solo droga (docenti coinvolti: E. Schitroma, G. Rossano, C. Leoni, A. M. Cesaritti, M. Saccucci, U. Giambelluca).
16. CLIL (docenti coinvolti: E. Schietroma, R. Giorgi, C. Stecca)
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PROSPETTO ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2017/2018
Classi Terze Liceo Scientifico e Liceo Classico
Tutti gli studenti saranno coinvolti nel percorso denominato “Res Publica art.33” organizzato in collaborazione con United Network (70 ore complessive tra incontri in presenza e attività di studio individuale). Diversamente rispetto ai due anni precedenti il topic potrebbe riguardare l’ “Integrazione degli studenti non italofoni nelle scuole italiane”. Quest’anno si è optato per la valutazione individuale di ogni singolo alunno. Il percorso potrà considerarsi validamente compiuto se svolto per almeno il 75% del monte ore . L’attività nel suo complesso si svolgerà a scuola secondo il calendario concordato.
Per 20 studenti (18 del Liceo Scientifico e 2 del Liceo Classico) sono stati attivati due
percorsi organizzati dall’Università “La Sapienza” di Roma denominati “Descrivere,
identificare e catalogare le piante per allestire un erbario” e “ Meccanica dei terreni
e delle rocce: dai campioni di terreno alle prove di laboratorio” .
I.N.F.N. Verranno attivati per un numero limitato di studenti ancora da individuarsi i
percorsi di Alternanza scuola-lavoro che come ogni anno si renderanno disponibili.
Classi terze Liceo Classico
Tutti gli studenti parteciperanno al Progetto “Narrazioni in crescita” (20 ore
complessive tra modulo formativo e modulo operativo in collaborazione con Age
Colleferro .
Classi quarte liceo classico
Gli studenti saranno coinvolti nel secondo livello del percorso “Narrazioni in
crescita”, secondo il modulo didattico “Potenziamento relazionale del peer
tutoring”.
Classi quarte Liceo Scientifico e Liceo Classico
Tutti gli studenti saranno coinvolti nel percorso denominato “We the Europe” organizzato in collaborazione con United Network (70 ore complessive tra incontri in presenza e attività di studio individuale) .
L’attività verrà svolta in lingua inglese e si svolgerà a scuola secondo il calendario già concordato. Quest’anno si è optato per la valutazione individuale di ogni singolo
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alunno. Il percorso potrà considerarsi validamente compiuto se svolto per almeno il 75% del monte-ore.
Classi quinte Liceo Scientifico
Gli alunni delle classi quinte parteciperanno al percorso organizzato in
collaborazione con l’Ass.ne “I Diplomatici” ( 50 ore complessive tra incontri a scuola
e studio individuale) che verrà svolto a scuola e si articolerà in una serie di incontri
aventi ad oggetto le tematiche indicate nel calendario degli incontri concordato.
La classe quinta D, unitamente ad altra classe quinta da individuare, parteciperà
invece al percorso organizzato in collaborazione con il gruppo “Astrofili Monti
Lepini” (40 ore circa ) che si articolerà in una serie di incontri a scuola e presso
l’Osservatorio Astronomico e planetario di Gorga.
IMPRESA FORMATIVA SIMULATA: per una classe terza ancora da individuarsi sarà
possibile costituire un’azienda virtuale animata dagli studenti secondo il programma
di educazione imprenditoriale proposto da “JA Italia, impresa in azione”,
riconosciuto dal Miur come forma di Alternanza scuola-lavoro.
MODULO SICUREZZA SUL LAVORO: per tutti gli studenti del triennio sarà possibile
svolgere un corso gratuito on line sulla sicurezza mediante collegamento individuale
al sito di ANFOS, cui sarà possibile accedere dall’apposito link che a breve sarà
attivato sul sito della scuola, nella sezione Alternanza scuola-lavoro.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 1 di 27)
-
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio
Istituto di Istruzione Superiore di Via delle Scienze “Guglielmo Marconi”
Liceo Scientifico - Liceo Linguistico - Liceo Classico via della Scienza a della Tecnica, s.n.c. - 00034 Colleferro (RM)
Tel.: 06-121126040-41 - C.F.: 95017680588
www.marconicolleferro.it - e-mail: [email protected] - P.E.C.: [email protected]
Piano di Miglioramento (PdM)
Dell'istituzione scolastica RMIS02400L
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE di VIA DELLE SCIENZE
TRIENNIO DI RIFERIMENTO UN RELAZIONE A RAV E PTOF:
AA.SS. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 2 di 27)
Indice
Sommario
1. Obiettivi di processo
o 1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o 1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o 1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
o 3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o 3.2 Tempi di attuazione delle attività
o 3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o 4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
o 4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o 4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o 4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 3 di 27)
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi espressi nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV)
Priorità 1
Punteggio della scuola nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica, falsato dall’incidenza del cheating.
Traguardi
Migliorare il punteggio della scuola in Italiano e Matematica.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Migliorare gli aspetti organizzativi della somministrazione delle prove, prima ancora che quelli di natura più strettamente didattico-formativa e di esercizio all’utilizzo di questa tipologia di prove, aspetti, questi ultimi, che pure non vanno trascurati.
2 Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il
curricolo per: flessibilità, gradualità e scansione temporale. (area di processo:
Curricolo, progettazione e valutazione).
3 Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado
(area di processo: Continuità e orientamento).
Priorità 2
Differenze nel punteggio rispetto a scuole con contesto socio-economico simile (ESCS).
Traguardi
Ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico
simile.
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
1 Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni
con la scuola secondaria di primo grado (area di processo: Continuità e
orientamento).
2 Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione (area di processo: Curricolo,
progettazione e valutazione).
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 4 di 27)
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo
elencati
Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1 Consolidare la
progettazione del
curricolo per
Dipartimenti.
Caratterizzare il
curricolo per:
flessibilità, gradualità
e scansione
temporale.
3 3 9
2 Consolidare le
attività di
orientamento con
percorsi didattici e
progettuali comuni
con la scuola
secondaria di primo
grado.
3 4 12
3 Costruire strumenti
di raccordo
disciplinare con la
scuola secondaria di
primo grado.
3 4 12
4 Inserire il curricolo
nella più ampia
progettazione di
scuola, anche
extracurricolare.
Rafforzare la
condivisione dei
criteri di valutazione.
3 3 9
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si
rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
Riorganizzare la somministrazione delle prove standardizzate nazionali in modo da eliminare
l’incidenza del cheating.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 5 di 27)
Migliorare il punteggio della scuola in Italiano e Matematica.
Ridurre la differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile.
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Risultati attesi
In un tutto unitario ed interconnesso, le attività extracurricolari fondano la progettazione di
scuola, in riferimento alla quale dovranno essere costruiti criteri e strumenti di valutazione
oggettivi e condivisi.
Indicatori di monitoraggio
Livello di consapevole partecipazione degli studenti alle attività extracurricolari in quanto
veicolate dai docenti anche non direttamente coinvolti nella progettazione.
Modalità di rilevazione
Questionari da distribuire ad alunni e docenti al fine di rilevarne il livello di conoscenza e di
condivisione delle attività extracurricolari e il loro gradimento.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Risultati attesi
Continuità con il ciclo di studi precedente. Rafforzamento dell'attività di orientamento.
Riduzione della dispersione.
Indicatori di monitoraggio
Rilevazione del livello di gradimento degli studi intrapresi, sia in termini generali che in
relazione alle singole discipline. Richieste di nulla-osta.
Modalità di rilevazione
Test di gradimento a metà del primo trimestre. Statistica dei nulla-osta rilasciati.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 6 di 27)
Risultati attesi
Eliminare o ridurre le divergenze fra valutazione in uscita della scuola media e risultati dei
test di ingresso delle classi prime. Consentire agli alunni delle terze medie un "approccio
preventivo" alle discipline per loro nuove e/o di indirizzo.
Indicatori di monitoraggio
Valutazioni del primo trimestre nelle discipline nuove e/o di indirizzo.
Modalità di rilevazione
Prove comuni a metà del primo trimestre. Esiti degli scrutini del primo trimestre.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo in via di attuazione
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Risultati attesi
E’ sempre più avvertita l’esigenza della costruzione di un curricolo condiviso, basato
sull’individuazione, a livello dipartimentale, di obiettivi didattici (massimi, minimi ed
essenziali per il recupero) realmente e non solo formalmente comuni.
Indicatori di monitoraggio
Salva la necessità di adeguamento alle diverse situazioni delle classi, svolgimento in
parallelo delle programmazioni disciplinari e praticabilità di scambi di classi fra docenti e/o
attività per gruppi provenienti da classi diverse.
Modalità di rilevazione
Compilazione di un format strutturato e comune per dipartimento per la redazione delle
programmazioni disciplinari da monitorare periodicamente sia individualmente (registro del
docente) che nelle sedi collegiali (verifica/modifica delle programmazioni).
-----------------------------------------------------------
2.1 Azioni previste per raggiungere ciascun
obiettivo di processo
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 7 di 27)
Azione prevista
Prevedere nel format di programmazione dipartimentale elementi di flessibilità, gradualità e
scansione temporale.
Effetti positivi a medio termine
Guida per i docenti nello svolgimento dell'attività didattica.
Effetti negativi a medio termine
L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà
di insegnamento.
Effetti positivi a lungo termine
Adeguamento ai ritmi di apprendimento degli studenti.
Effetti negativi a lungo termine
Adeguamento ai ritmi di apprendimento più lenti.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Azione prevista
Periodicità delle riunioni e coordinamento dei lavori con la nomina (specie per i dipartimenti
più complessi) di un piccolissimo gruppo di docenti che ne preparino le sedute e ne
eseguano le deliberazioni. Strutturazione della verbalizzazione.
Effetti positivi a medio termine
Maggiore efficienza ed efficacia dei lavori dei dipartimenti.
Effetti negativi a medio termine
L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà
di insegnamento.
Effetti positivi a lungo termine
Riduzione dei conflitti all'interno dei dipartimenti.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 8 di 27)
Effetti negativi a lungo termine
Eccesso di delega a figure di riferimento.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Per il latino e il greco: premio cultura classica, rivolto agli alunni delle terze medie.
Effetti positivi a medio termine
Far riflettere i più giovani sul calibro e la portata che la cultura classica non smette di
rivestire nell’attualità.
Effetti negativi a medio termine
Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione dell'attività.
Effetti positivi a lungo termine
Acquisizione della consapevolezza che alcuni dei valori fondamentali relativi alla persona e
alla sua presenza responsabile e propositiva nel tessuto sociale contemporaneo si radicano
negli assunti argomentati e formulati dai Greci e dai Romani.
Effetti negativi a lungo termine
=
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Per la matematica: incontri con gli alunni delle terze medie per coinvolgerli in attività di
logica matematica.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 9 di 27)
Effetti positivi a medio termine
Potenziamento del pensiero logico; sviluppo del pensiero laterale; stimolazione della
competenza collaborativa; ottimizzazione della gestione del tempo; diffusione della cultura
dei giochi logici quale strumento mentale scientifico.
Effetti negativi a medio termine
Aggravio di lavoro per i docenti che organizzano l'attività.
Effetti positivi a lungo termine
Promozione della diffusione della cultura matematica di base; orientamento in entrata;
corretto approccio allo studio liceale della matematica.
Effetti negativi a lungo termine
=
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Per il latino e il greco: corsi propedeutici rivolti agli alunni delle terze medie e premio cultura
classica.
Effetti positivi a medio termine
Gli studenti, da un lato, saranno avviati a una riflessione consapevole sul lessico e su alcuni
degli aspetti caratterizzanti propri della lingua latina e della lingua greca, dall’altro, saranno
sollecitati a confrontarsi dinamicamente con alcune delle tematiche principali della cultura
classica.
Effetti negativi a medio termine
Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione.
Orientamento in entrata; corretto approccio allo studio liceale del latino e del greco.
Effetti negativi a lungo termine
=
-----------------------------------------------------------
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 10 di 27)
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Per l'italiano: incontro con l'autore.
Effetti positivi a medio termine
Comprendere un testo narrativo scritto individuando e analizzando: il contenuto, la trama e
il suo sviluppo in sequenze e in nuclei narrativi, i personaggi, i tempi, i luoghi; conoscere le
caratteristiche dei generi.
Effetti negativi a medio termine
Aggravio di lavoro per i docenti coinvolti nell'organizzazione dell'attività.
Effetti positivi a lungo termine
Consapevolezza dell’importanza della lettura, momento importante per la crescita di un
ragazzo; consapevolezza dell’importanza dei libri, garanti di libertà di pensiero e
democrazia; imparare a cooperare in gruppo.
Effetti negativi a lungo termine
=
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Costituzione di una rete con le scuole medie del territorio. Elaborazione in team da parte dei
docenti dei due gradi di scuole di "quaderni di continuità" nelle discipline di italiano, latino
(se già impartito come insegnamento nella media), matematica e inglese.
Effetti positivi a medio termine
Conoscenza del livello delle competenze degli alunni delle classi prime non rimessa
esclusivamente ai test di ingresso.
Effetti negativi a medio termine
Appesantimento degli adempimenti dei docenti soprattutto delle classi prime.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 11 di 27)
Effetti positivi a lungo termine
Eliminazione o quantomeno riduzione le divergenze fra valutazione in uscita della scuola
media e risultati dei test di ingresso delle classi prime.
Effetti negativi a lungo termine
Elaborazione di giudizi "precostituiti" sugli alunni delle classi prime.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Azione prevista
Rielaborazione/aggiornamento della tassonomia inserita nel POF attraverso il coordinamento
di quelle utilizzate dai vari dipartimenti.
Effetti positivi a medio termine
Disporre di uno strumento di facile utilizzo per la valutazione delle verifiche orali e scritte.
Effetti negativi a medio termine
L'azione può essere avvertita dai docenti come invasione se non compressione della libertà
di insegnamento.
Effetti positivi a lungo termine
Riduzione al minimo delle divergenze di valutazione fra le classi.
Effetti negativi a lungo termine
Eccessivo meccanicismo della valutazione.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Azione prevista
Attività didattiche (almeno in parte o per periodi o secondo necessità) per classi di livello.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 12 di 27)
Effetti positivi a medio termine
Condivisione. Lavoro in team. Potenziamento delle capacità organizzative.
Effetti negativi a medio termine
Disagio dei docenti dovuto al superamento della tradizionale struttura della classe.
Effetti positivi a lungo termine
Potenziamento del lavoro "peer to peer". Valorizzazione delle eccellenze. Effettività del
recupero, dell'approfondimento e del potenziamento.
Effetti negativi a lungo termine
Ripercussioni negative possono derivare dalla flessibilità dell'orario; infatti tutta la
progettazione di scuola andrà periodicamente rivista in funzione dei cambiamenti di orario.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Azione prevista
Attraverso la predisposizione di un format strutturato sulla base del PTOF, del PdM, del
PNSD, i dipartimenti dovranno programmare tutte le attività didattiche anche
extracurricolari, creando un curricolo e criteri di valutazione condivisi.
Effetti positivi a medio termine
Consapevolezza delle attività di scuola programmate e della loro interconnessione e dei
criteri di valutazione.
Effetti negativi a medio termine
La strutturazione delle programmazione può essere avvertita dai docenti come invasione se
non compressione della libertà di insegnamento.
Effetti positivi a lungo termine
Passaggio dalla consapevolezza alla condivisione delle attività di scuola programmate e dei
criteri di valutazione.
Effetti negativi a lungo termine
Pedissequa ripetizione delle attività programmate anche negli anni successivi senza una loro
periodica e attenta riconsiderazione/riformulazione.
-----------------------------------------------------------
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 13 di 27)
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricolare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Azione prevista
Pubblicazione della programmazione (e in particolare degli obiettivi massimi, minimi ed
essenziali per il recupero) dei dipartimenti sul sito della scuola per la esplicitazione all'utenza
come allegato al PTOF.
Effetti positivi a medio termine
Trasparenza. Facilitazione del lavoro di recupero, approfondimento, potenziamento anche
da parte di docente diverso da quello della singola classe o del lavoro per classi parallele.
Effetti negativi a medio termine
Maggiori difficoltà nell'adattare la programmazione di dipartimento alla realtà delle singole
classi.
Effetti positivi a lungo termine
Ne risulta agevolata la rendicontazione.
Effetti negativi a lungo termine
Rischio di indebite invadenze di soggetti non titolari della responsabilità didattica.
-----------------------------------------------------------
2.2 Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro
di riferimento innovativo
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Carattere innovativo dell'obiettivo
Superamento di una concezione statica della libertà di insegnamento, causa di
autoreferenzialità a favore della valorizzazione della stessa nei contesti collegiali (Collegio,
Dipartimenti, Consigli) in cui essa primariamente può esplicarsi in forme collaborative e di
scambio reciproco di esperienze professionali. Essa, pertanto, non è più da considerarsi il
fine cui tende l'azione del docente ma il mezzo attraverso il quale lo stesso contribuisce al
raggiungimento di obiettivi e finalità dell'Istituzione Scolastica. Anche la caratterizzazione del
curricolo per flessibilità, gradualità e scansione temporale induce al confronto e al reciproco
scambio fra docenti.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 14 di 27)
Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della
L.107/2015
… i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; m)
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di
sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le
organizzazioni del terzo settore e le imprese; p) valorizzazione di percorsi formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e
di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli
studenti.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Carattere innovativo dell'obiettivo
Gli alunni della scuola potranno trasferire la loro esperienza agli alunni delle scuole medie.
Gli alunni delle scuole medie, invece, saranno invitati a riflettere su tematiche di natura
morfo-sintattica e storico-antropologica relativamente alle lingue classiche. Saranno, inoltre,
chiamati all’apprendimento di nuclei fondamentali tanto linguistici che storico-antropolgici e
al confronto dinamico con tale tipo di contenuti al fine di avvicinarsi alle discipline di
indirizzo del liceo. Essi dovranno riflettere su un tema cardine del mondo antico e/o su una
delle figure emblematiche da questo elaborate e proposte quali paradigma del modus
vivendi proprio della cultura di riferimento. Inoltre, dalla lettura di un romanzo si
svilupperanno dei laboratori che coinvolgeranno gli studenti del Liceo e quelli delle Medie.
Gli alunni faranno un lavoro di ricerca e di approfondimento.
Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della
L.107/2015
… a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare
riferimento all'italiano; b) potenziamento delle competenze matematico‐ logiche e
scientifiche; i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli
studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla
valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s) definizione di un sistema di
orientamento.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 15 di 27)
Carattere innovativo dell'obiettivo
Lavoro in team dei docenti dei due gradi di scuola. Impostazione di un curriculum verticale.
Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della
L.107/2015
… i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; l)
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; potenziamento dell'inclusione scolastica
e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati; p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni e degli studenti; q) individuazione di percorsi e di sistemi
funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; s)
definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto Avanguardie Educative
INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola; Creare nuovi spazi per
l’apprendimento.
-----------------------------------------------------------
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Carattere innovativo dell'obiettivo
Anche l'assetto organizzativo dell'istituzione ne risulta avvantaggiato in quanto si avvale
dell'apporto di un numero maggiore di attori (ciascuno per il proprio ambito di
responsabilità, più o meno ampio) e non del solo staff formato da DS., suoi collaboratori,
Funzioni Strumentali, Coordinatori di Aree, responsabili di progetto etc. che pure
mantengono un ruolo fondamentale di propulsione e coordinamento.
Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della
L.107/2015
… i) potenziamento laboratoriale; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di
ogni forma di discriminazione; m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva,
aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie; p)
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; q)
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del
merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto
Avanguardie Educative INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola;
Creare nuovi spazi per l’apprendimento; Riorganizzare il tempo del fare scuola; Investire sul
“capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda, ecc.).
-----------------------------------------------------------
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 16 di 27)
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Carattere innovativo dell'obiettivo
Il principale carattere innovativo dell'obiettivo è quello del superamento
dell'autoreferenzialità (a qualsiasi livello: singolo docente, dipartimento, consiglio di classe,
gruppo di progetto, studenti, genitori ..) all'interno della scuola. La condivisione o addirittura
compartecipazione (diversamente graduata) di tutte le attività della scuola da parte di tutti i
suoi protagonisti rafforza sia l'efficienza che l'efficacia delle attività didattiche, ne garantisce
una migliore valutazione sia interna che esterna con conseguente agevolazione del lavoro di
rendicontazione. Soprattutto, viene favorita la parità di trattamento di tutti gli studenti
intesa in senso sostanziale come parità delle condizioni di accesso alle opportunità offerte
dalla scuola.
Connessione con gli obiettivi formativi prioritari del co.7 della
L.107/2015
… i) potenziamento laboratoriale; l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di
ogni forma di discriminazione; m) valorizzazione della scuola intesa come comunita' attiva,
aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie; p)
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; q)
individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialita' e alla valorizzazione del
merito degli studenti; s) definizione di un sistema di orientamento. Obiettivi Manifesto
Avanguardie Educative INDIRE connessi: Trasformare il modello trasmissivo della scuola;
Creare nuovi spazi per l’apprendimento; Riorganizzare il tempo del fare scuola; Investire sul
“capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento
tra pari, scuola/azienda, ecc.).
-----------------------------------------------------------
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun
obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 17 di 27)
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Dipartimentale 60 1.050 F.I.S.
Personale
ATA
= =
Altre figure = =
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 0 =
Consulenti 0 =
Attrezzature 0 =
Servizi 0 =
Altro 0 =
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Docenti di Italiano,
Matematica, Latino e
Greco coinvolti nel
progetto UN PONTE
VERSO LE
SCUOLE MEDIE
172 3.010 Finanziamento
ministeriale e/o
F.I.S.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 18 di 27)
Personale
ATA
= 0 0 =
Altre figure = 0 0 =
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 450 Programma Annuale
Consulenti 25 Programma Annuale
Attrezzature 0 =
Servizi 0 =
Altro 600 Programma Annuale
Obiettivo di processo
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Costruzione di
strumenti di
continuità media-
superiori (ad es.:
"quaderni") nelle
discipline (Italiano,
Matematica, Inglese)
tradizionalmente
oggetto di test di
ingresso per la
rilevazione delle
competenze in
120 2.100 F.I.S.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 19 di 27)
entrata.
Personale
ATA
= 0 0 =
Altre figure = 0 0 =
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 450 Programma Annuale
Consulenti 0 =
Attrezzature 0 =
Servizi 0 =
Altro 0 =
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
professionali
Tipologia di attività Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto Fonte finanziaria
Docenti Costruzione del
curricolo di scuola e
condivisione dei
criteri di valutazione
nelle sedi collegiali
preposte.
Disseminazione dei
progetti per la più
ampia condivisione
anche da parte dei
docenti non
direttamente
coinvolti negli stessi.
0 0 =
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 20 di 27)
Personale
ATA
= 0 0 =
Altre figure = 0 0 =
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o
beni e servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 0 =
Consulenti 0 =
Attrezzature 0 =
Servizi 0 =
Altro 0 =
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Dipartimentale. x x x
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 21 di 27)
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Realizzazione
del progetto
UN PONTE
VERSO LE
MEDIE.
x x x x x x
Obiettivo di processo
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Costruzione di
strumenti di
continuità
media-superiori
(ad es.:
"quaderni") nelle
discipline
(Italiano,
Matematica,
Inglese)
tradizionalmente
oggetto di test di
ingresso per la
rilevazione delle
competenze in
entrata.
x x x x x x
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Tempistica delle attività
Attività Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
Dipartimentale. x x x
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 22 di 27)
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni
Obiettivo di processo
Consolidare la progettazione del curricolo per Dipartimenti. Caratterizzare il curricolo per:
flessibilità, gradualità e scansione temporale.
Data di rilevazione
30/05/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Efficacia della revisione degli obiettivi disciplinari. Diffusione ed efficacia delle azioni
progettuali. Efficacia delle prove comuni per classi parallele.
Strumenti di misurazione
Relazioni delle figure di riferimento (strumentali, di dipartimento, di classe etc.). Esiti delle
prove.
Criticità rilevate
Da rilevare al momento.
Progressi rilevati
Da rilevare al momento.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Da rilevare al momento.
Obiettivo di processo
Consolidare le attività di orientamento con percorsi didattici e progettuali comuni con la
scuola secondaria di primo grado.
Data di rilevazione
15/02/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Livello di partecipazione e di abilità e competenze acquisite dagli alunni delle medie ad esito
dei corsi propedeutici di latino e greco. Livello di partecipazione ed esiti dei Giochi logici, del
Premio cultura classica e dell'incontro con l'autore.
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 23 di 27)
Strumenti di misurazione
Test di verifica. Giudizi delle Commissioni giudicatrici. Questionari di gradimento.
Criticità rilevate
Le attività in cui il progetto si articola devono essere meglio coordinate tra loro. Devono
essere introdotte attività relative anche alla lingua inglese.
Devono essere introdotte attività destinate ai docenti delle scuole medie.
Progressi rilevati
Coinvolgimento di alunni della scuola in attività di continuità-orientamento. Partecipazione di
alunni della scuola media in progetti della scuola. Collaborazione fra docenti dei due gradi di
istruzione.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
v. Criticità rilevate
Obiettivo di processo
Costruire strumenti di raccordo disciplinare con la scuola secondaria di primo grado.
Data di rilevazione
15/02/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Esiti degli studenti delle classi prime che hanno partecipato alla sperimentazione di Unità di
Apprendimento Comuni (Quaderni di continuità).
Strumenti di misurazione
Prove di ingresso e prime verifiche in Italiano, Matematica ed Inglese
Criticità rilevate
Da rilevare al momento
Progressi rilevati
Da rilevare al momento
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Da rilevare al momento
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 24 di 27)
Obiettivo di processo
Inserire il curricolo nella più ampia progettazione di scuola, anche extracurricollare.
Rafforzare la condivisione dei criteri di valutazione.
Data di rilevazione
30/05/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Efficacia della revisione degli obiettivi disciplinari. Efficacia delle prove comuni per classi
parallele.
Strumenti di misurazione
Relazioni delle figure di riferimento (strumentali, di dipartimento, di classe etc.). Esiti delle
prove.
Criticità rilevate
Da rilevare al momento.
Progressi rilevati
Da rilevare al momento.
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Da rilevare al momento.
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei
risultati del piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli
indicatori relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si considerare la dimensione della valutazione degli esiti,
facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come
strumenti di misurazione dei traguardi previsti.
Priorità
1A
Esiti
Risultati nelle prove standardizzate
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 25 di 27)
Data rilevazione
30/01/2017
Indicatori scelti
Esiti delle prove dell'a.s. 2015/2016 restituiti dall'INVALSI
Risultati attesi
Miglioramento del punteggio della scuola in Italiano e Matematica.
Risultati riscontrati
I punteggi risultano più alti sia della media di tutte le scuole superiori che della media dei
licei, sia in matematica che in italiano e sono migliorati rispetto ai risultati degli anni
precedenti.
Differenza
=
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
=
Priorità
2A
Esiti
Risultati nelle prove standardizzate
Data rilevazione
30/01/2017
Indicatori scelti
Esiti delle prove dell'a.s. 2015/2016 restituiti dall'INVALSI
Risultati attesi
Riduzione della differenza in negativo rispetto a scuole con contesto socio-economico simile.
Risultati riscontrati
Confronto positivo con il punteggio medio delle 200 classi con background simile.
Differenza
=
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 26 di 27)
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
=
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della
scuola
Momenti di condivisione interna
Riunioni del NIV. Collegi dei docenti. Dipartimenti Disciplinari.
Persone coinvolte
Membri degli stessi.
Strumenti
Report.
Considerazioni nate dalla condivisione
Da rilevare al momento
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia
all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della
scuola
Metodi/Strumenti
Occasioni collegiali. Apposita sezione del sito con esplicitazione delle modalità di feedback.
Destinatari
Tutte le componenti scolastiche
Tempi
Maggio-Giugno 2017
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Apposita sezione del sito. Giornate della trasparenza. Pubblicazione in SCUOLA IN CHIARO.
Destinatari delle azioni
Utenza
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 27 di 27)
Tempi
Novembre. Gennaio. Febbraio.
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome Ruolo
Vincenzo Gentile Primo collaboratore del DS.
Animatore digitale.
Liliana Zaghi Secondo collaboratore del DS.
Membro del Nucleo di Animazione digitale.
Antonella Pagliei Responsabile del coordinamento dell’attività
curricolare e della valutazione.
Membro del Nucleo di Animazione digitale.
Eleonora Tantari Responsabile della Progettazione
extracurricolare ed organizzativa – Ambito
scientifico.
Membro del Nucleo di Animazione digitale.
Monica Archilletti Responsabile della Progettazione
extracurricolare ed organizzativa – Ambito
umanistico.
Simona Papitto. Responsabile delle attività di orientamento in
entrata.
Claudia Rossi Responsabile delle attività di orientamento in
uscita.
Dario Giorietto Responsabile delle attività extrascolastiche.
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 1
PIANO TRIENNALE FORMAZIONE DOCENTI/ATA
2016/2019
SCUOLA CAPOFILA DI AMBITO: IPS “MAFFEO PANTALEONI” - FRASCATI
SCUOLA POLO PER LA FORMAZIONE: IC “VIA G. MATTEOTTI 11” – CAVE
NUCLEO DI COORDINAMENTO
Antonella Arnaboldi
Loredana Di Tommaso
Maria Vittoria Frascatani
Maria Giuffrè
Silvia Mezzanzani
Laura Micocci
Fabiola Tota
Antonio Sapone
Alberto Rocchi
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 2
Sommario 1. Scenario di riferimento .................................................................................................................................. 3
1.1 Contesto .................................................................................................................................................. 3
1.2 Ruoli e Funzioni ....................................................................................................................................... 5
2. Il Piano Triennale di Formazione 2016-2019 ................................................................................................. 5
2.1 Premessa ................................................................................................................................................. 5
2.2 Priorità ..................................................................................................................................................... 6
2.3 Rilevazione dei bisogni formativi ............................................................................................................. 7
2.4 Il format condiviso di Unità Formativa Certificabile ................................................................................ 8
2.5 Le Risorse ............................................................................................................................................... 12
3. Piano di formazione docenti a.s. 2016/2019 ............................................................................................... 12
3.1 Articolazione del percorso ..................................................................................................................... 13
3.2 Sede dei corsi ......................................................................................................................................... 13
3.3 Destinatari ............................................................................................................................................. 13
3.4 I corsi ..................................................................................................................................................... 13
4. Piano di Formazione ATA a.s. 2016/2019 .................................................................................................... 14
4.1 Articolazione del percorso ..................................................................................................................... 15
4.2 Sede dei corsi ......................................................................................................................................... 15
4.3 Destinatari ............................................................................................................................................. 15
4.4 I corsi ................................................................................................................................................... 166
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 3
1. Scenario di riferimento
In base a quanto previsto dalla legge 107/2015 (comma 124 - “la formazione in servizio dei docenti
di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale, nell’ambito degli adempimenti connessi con la
funzione docente”; “Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in
coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa”) è stato definito il Piano nazionale per la
formazione dei docenti 2016-19 che fissa le priorità formative a livello nazionale ispirando i Piani di
formazione delle scuole organizzate in rete (rete di ambito territoriale).
Sono testi di riferimento per la stesura del presente Piano i documenti di seguito elencati:
Nota MIUR 35 del 07.01.2016 “Indicazioni e orientamento per la definizione del piano triennale di formazione del personale”;
Nota MIUR 2151 del 07.06.2016 “Costituzione reti scolastiche di cui all’art. 1, comma 70 e ss, della legge 13 luglio 2015, n. 107”;
Nota MIUR 2915 del 15.09.2016 “Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico”;
D.M. 797 del 19.10.2016 “Piano per la formazione dei docenti 2016-2019”; Nota MIUR 3373 del 01.12.2016 “Piano per la formazione dei docenti – Trasmissione D.M.
797 del 19.10.2016”; Decreto Direttore Generale USR Lazio n. 464 del 3.11.2016 di individuazione delle scuole
polo per la formazione.
1.1 Contesto
La rete di ambito 14 è formata dalle Istituzioni Scolastiche afferenti agli ex distretti 36, 37 e 38. Essa
comprende un totale di 37 scuole di cui 22 Istituti comprensivi e 15 Istituti Secondari di secondo
grado.
Codice meccanografico Denominazione
1 RMIC8A600D IC ZAGAROLO
2 RMIC8AC002 IC PAOLO BORSELLINO MONTECOMPATRI
3 RMIC8AD00T IC GENAZZANO G. GARIBALDI
4 RMIC8AE00N IC SAN CESAREO - VIALE DEI CEDRI
5 RMIC8AP00T IC D. CAMBELLOTTI – ROCCA PRIORA
6 RMIC8AT005 IC DL MILANI - MONTE PORZIO CATONE
7 RMIC8BT00Q IC GROTTAFERRATA "G. FALCONE"
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 4
Nel contesto territoriale sono presenti diverse reti di scopo che, negli anni precedenti, hanno
contribuito allo sviluppo professionale dei docenti.
8 RMIC8BU00G IC GROTTAFERRATA - SAN NILO
9 RMIC8C3007 I.C. DI FRASCATI
10 RMIC8CD003 IC VIA MATTEOTTI 11 - CAVE
11 RMIC8DQ001 IC " G. MAMELI" PALESTRINA
12 RMIC8DR00R IC " GIOVANNI PIERLUIGI " PALESTRINA
13 RMIC8DS002 IC “KAROL WOJTYLA” PALESTRINA
14 RMIS00400B I. I. S. P "VIA PEDEMONTANA" PALESTRINA
15 RMPC29000G LC “M.T. CICERONE” FRASCATI (REG.)
16 RMRC03000T IIST “M.PANTALEONI FRASCATI
17 RMTD19000N IST “BUONARROTI” FRASCATI
18 RMTF180009 ITI “ENRICO FERMI” FRASCATI
19 RMIC80100Q IC LEONE XIII CARPINETO
20 RMIC8AB006 IC GALLICANO NEL LAZIO VIA TRE NOV
21 RMIC8AQ00N IC MONTANARI ROCCA DI PAPA (REG.)
22 RMIC8DB002 ISTITUTO COMPRENSIVO ARTENA
23 RMIC8AZ00T IC SEGNI VIA MARCONI,15
24 RMIC8B300L IC RITA LEVI MONTALCINI ZAGAROLO
25 RMIC8BD00C IC CARDINALE ORESTE GIORGI
26 RMIC8C200B I.C. COLLEFERRO I
27 RMIC8CE00V IC LEONARDO DA VINCI LABICO
28 RMIC8CF00P IC M. TERESA DI CALCUTTA VALMONTONE
29 RMIC8DE00D IC FRASCATI I
30 RMIC8DG005 IC DON BOSCO COLLEFERRO
31 RMIS02400L IS VIA DELLE SCIENZE COLLEFERRO
32 RMIS077005 IS BORSELLINO E FALCONE ZAGAROLO
33 RMIS099002 VIA GRAMSCI S.N.C.
34 RMIS11600E ISTITUTO SUPERIORE ELIANO - LUZZATTI
35 RMPS31000P LICEO SCIE. TOUSCHEK GROTTAFERRATA
36 RMTF15000D ITI STANISLAO CANNIZZARO COLLEFERRO
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 5
Le scuole, singolarmente o in rete, hanno nel tempo formalizzato accordi e collaborazioni con Enti
Locali, Università, Enti di ricerca, Associazioni del territorio.
1.2 Ruoli e Funzioni
L’istituto capofila di ambito è l’IPS “Maffeo Pantaleoni” di Frascati, mentre scuola polo per la
formazione è l’Istituto Comprensivo “Via Matteotti 11” di Cave.
I compiti della rete di ambito per la formazione sono i seguenti:
rilevazione delle priorità dei piani di formazione delle singole scuole dell’ambito;
individuazione delle unità formative da inserire nel piano di ambito;
scelta delle metodologie formative;
possibile assegnazione di risorse a singole scuole per attività specifiche;
verifica delle azioni formative realizzate.
I compiti della scuola polo per la formazione sono i seguenti:
coordinamento della progettazione e organizzazione delle attività formative;
gestione amministrativo-contabile delle risorse finanziarie assegnate;
monitoraggio e rendicontazione per le attività di coprogettazione con l’U.S.R. Lazio.
2. Il Piano Triennale di Formazione 2016-2019
2.1 Premessa La formazione in servizio del personale della scuola è considerata dalle Istituzioni Scolastiche
afferenti all’Ambito 14 del Lazio una leva strategica per il miglioramento continuo della qualità
dei processi educativo-didattici e degli aspetti organizzativi e gestionali.
Pertanto, coerentemente con le evidenze desunte dal Rapporto di Autovalutazione di ogni
Istituto e, conseguentemente, con le azioni progettate in ciascun Piano di Miglioramento per il
conseguimento di priorità e traguardi, l’Ambito 14 del Lazio predispone il presente Piano
Triennale per la Formazione del Personale Docente e ATA.
Il presente Piano intende contribuire alla realizzazione di un sistema per lo sviluppo
professionale continuo in grado di contemperare:
le priorità nazionali, che sottolineano gli obiettivi istituzionali di sviluppo del sistema
scolastico;
le esigenze di miglioramento di ogni scuola;
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 6
le personali esigenze di sviluppo professionale di ciascun docente e di tutti gli operatori
scolastici.
2.2 Priorità
Le aree e/o priorità della formazione 2016/2019 si possono incardinare in un sistema che si basa sul
raggiungimento di tre competenze essenziali per il buon funzionamento della scuola:
COMPETENZE AREE DELLA FORMAZIONE
COMPETENZE DI SISTEMA
Autonomia didattica e organizzativa Valutazione e miglioramento Didattica per competenze e innovazione metodologica
COMPETENZE PER IL 21MO SECOLO
Lingue straniere Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento Scuola e lavoro
COMPETENZE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale Inclusione e disabilità Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
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2.3 Rilevazione dei bisogni formativi
Il Piano triennale formativo di ambito 2016/2019 è stato elaborato sulla base dei fabbisogni
formativi delle singole Istituzioni Scolastiche, rilevati attraverso apposito questionario sia in
riferimento al personale docente che ATA.
Ricognizione bisogni formativi DOCENTI: RISPOSTE
12
12
10
NUMERO DI SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO PER CIASCUN DISTRETTO
DISTRETTO N. 36: n. 12 scuole su 12 (35,29%)
DISTRETTO N. 37: n. 12 scuole su 13 (35,29%)
DISTRETTO N. 38 n. 10 scuole su 11 (29,41%)
30
29
15
14
6
4
3
1
0
0 10 20 30 40 Macroaree prescelte
Didattica per competenze, innovazionemetodologica e competenze di base
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Valutazione e miglioramento. Il coinvolgimento ditutta la comunità scolastica
Inclusione e disabilità
Competenze di lingua straniera
Coesione sociale e prevenzione del disagiogiovanile globale
Scuola e Lavoro
Integrazione, competenze di cittadinanza ecittadinanza globale
Autonomia organizzativa e didattica
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27
23
21
10
8
0 10 20 30
Macroarea 2 - Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base (preferenze delle scuole all'interno della macroarea più scelta)
Rapporto tra saperi disciplinari e didattica per competenze;rubriche valutative (e valutazione delle competenze);apprendimenti formali e informali
Metodologie: project-based learning, cooperative learning,peer teaching e peer tutoring, mentoring, learning bydoing, flipped classroom, didattica attiva; peer observation
Compiti di realtà e apprendimento efficace; imparare adimparare: per un apprendimento permanente
Passaggio dai modelli di certificazione delle competenze alla programmazione “a ritroso”; progressione degli apprendimenti
Didattiche collaborative e costruttive; rafforzamento dellecompetenze di base
22
18
16
14
14
2
0 5 10 15 20 25
Macroarea 3 - Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento (preferenze delle scuole all'interno della seconda macroarea più scelta)
Valorizzazione delle pratiche innovative ecc.
Ambienti per la didattica digitale integrata e per lacollaborazione ecc.
Archivi digitali online ecc.
Pensiero computazionale; creatività digitale (making) erobotica educativa
Missione e visione del PNSD; cultura digitale e cultura dell’innovazione; integrazione PNSD-PTOF
Educazione ai media ecc.
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12
8
8
7
5
2
0 5 10 15
Macroarea 9 - Competenze digitali e nuovi ambienti per l'apprendimento (preferenze delle scuole all'interno della terza macroarea più scelta)
(Specifico per i Nuclei Interni di Valutazione) - Metodi e strumenti per la ricerca educativa […] la raccolta e l’analisi dei dati nella scuola ecc.Valutazione didattica ecc.
(Specifico per DS) - Le dimensioni professionalifondamentali della dirigenza scolastica ecc.
alutazione della scuola: autovalutazione,monitoraggio, processi di miglioramento ecc.
Pensiero computazionale; creatività digitale (making)e Valutazione professionale: profilo professionale,standard professionali ecc.(Specifico per i Comitati di valutazione) - Metodi estrumenti per la valorizzazione del personale ecc.
13
10
7
4
4
2
1
0 5 10 15
Macroarea 5 - Inclusione e disabilità (preferenze delle scuole all'interno della quarta macroarea più scelta)
La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità ecc.
Tecnologie digitali per l’inclusione; didattiche collaborative ecc.
Valutazione degli apprendimenti e certificazione dellecompetenze degli alunni con disabilità
Autovalutazione, valutazione e miglioramento dell’inclusione nell’istituto ecc.
La corresponsabilità educativa ecc.
Ruolo delle figure specialistiche; ruolo del personaleATA ecc.
Relazione tra progettazione e metodologie didattichecurriculari e sviluppo di competenze complementari
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Ricognizione bisogni formativi A.T.A.: RISPOSTE
11
11
12
NUMERO DI SCUOLE CHE HANNO RISPOSTO PER CIASCUN DISTRETTO
DISTRETTO N. 36: n. 11 scuole (32,4%)
DISTRETTO N. 37: n. 11 scuoe (32,4%)
DISTRETTO N. 38 (n. 12 scuole (35,3%)
31
19
16
0 10 20 30 40
PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI
L’accoglienza, la vigilanza e la comunicazione
La partecipazione alla gestione dell’emergenza e del primo soccorso
L’assistenza agli alunni con disabilità
28
16
15
7
2
0 10 20 30PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
I contratti e le procedure amministrativo-contabili
Le procedure digitali sul SIDI
Le ricostruzioni di carriera e i rapporti con leragionerie territoriali
La gestione delle relazioni interne ed esterne
Il servizio pubblico. Dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultato
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2.4 Il format condiviso di Unità Formativa Certificabile
La conferenza di servizio dei dirigenti scolastici della rete ha concordato che tutte le attività di
formazione organizzate dalla rete dovranno prevedere per i partecipanti il conseguimento della
8
5
4
4
2
0 2 4 6 8 10PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEGLI ASSISTENTI TECNICI
La collaborazione con gli insegnanti e con i dirigentiscolastici
La funzionalità e la sicurezza dei laboratorI
La gestione tecnica del sito web della scuola
Il supporto tecnico all’attività didattica per la propria area di competenza
La gestione dei beni nei laboratori dell’istituzione scolastica
29
12
9
8
5
2
2
1
0
0 10 20 30 40PREFERENZE ESPRESSE PER LA FORMAZIONE DEI DSGA
La nuova disciplina in materia di appalti pubblici (Dlgs.50/2016)e gli adempimenti connessi con i progetti PONLa disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative (Trasparenza, FOIA, etc. Dlgs. 33/2003 e succ. mod.)La gestione delle procedure di acquisto attraverso il mercatoelettronico (acquistinretepa.it)Il proprio ruolo nell’organizzazione scolastica e la collaborazione con gli insegnanti e con il dirigenteLa gestione del bilancio della scuola e delle rendicontazioni
La gestione dei conflitti e dei gruppi di lavoro
La gestione amministrativa del personale della scuola
Autonomia scolastica: dalla cultura dell’adempimento alla cultura del risultatoLe relazioni sindacali
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Piano Triennale Formazione Ambito 14 Pagina 12
certificazione dello svolgimento di un’unità formativa. Il format per l’Unità Formativa Certificabile
condiviso è rappresentato nel grafico sottostante.
2.5Le Risorse
Nell’anno scolastico 2016/17 sono stati assegnati alla scuola polo € 121.775,00 per la formazione
dei docenti ed € 9.530,00 per la formazione del personale ATA.
Il finanziamento ricevuto consente la realizzazione di unità formative valide per assolvere l’obbligo
previsto dalla L. 107/2015 in grado di erogare numero 98 corsi per un massimo di 30 partecipanti
per corso.
3. Piano di formazione docenti a.s. 2016/2019
I bisogni formativi emersi evidenziano la necessità di una formazione centrata su:
didattica per competenze;
innovazione metodologica e competenze di base;
competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento;
valutazione e miglioramento;
inclusione e disabilità.
Attività individuale di
documentazione e
restituzione
Attività di
sperimentazione a
scuola
Attività di
approfondimento e
progettazione
Attività frontale in
presenza e a distanza
UNITA' FORMATIVA
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3.1 Articolazione del percorso
Il percorso si articolerà con incontri in plenaria durante i quali saranno messi a punto modelli di
lavoro e percorsi didattici che consentano di realizzare apprendimenti significativi, cooperativi e
flessibili, potenziando le competenze-chiave previste dalla normativa nazionale e internazionale. La
restante parte consiste in attività on line in piattaforma accanto ad approfondimenti individuali,
sperimentazione didattica e ricerca azione. Ciascun corso prevede n. 25 ore per ciascuna annualità
ed è strutturato su due moduli per un totale di n. 50 ore.
Ciascun corso potrà accogliere fino a 25/30 corsisti.
3.2 Sede dei corsi
In base al numero e alla provenienza dei partecipanti saranno previste sedi diverse negli Istituti
scolastici dell’ambito.
3.3 Destinatari
I destinatari saranno prioritariamente docenti di ruolo. I docenti in servizio a tempo determinato
potranno essere ammessi in base alla disponibilità dei posti.
3.4 I corsi
Priorità Tematica Destinatari n. corsi ore Annualità
Competenze di sistema
Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I
Docenti I e II ciclo 52 25 2016/2017
Competenze per il XXI secolo
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento I
Docenti I e II ciclo 27 25 2016/2017
Competenze di sistema
Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2017/2018
Competenze per il XXI secolo
Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base I
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2017/2018
Competenze per il XXI secolo
Scuola, orientamento e lavoro: la didattica orientativa nella progettazione educativa
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2017/2018
Competenze per il XXI secolo
Scuola, orientamento e lavoro: alternanza scuola-
Docenti II ciclo Da definire
25 2017/2018
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4. Piano di Formazione ATA a.s. 2016/2019
I bisogni formativi emersi per il personale ATA evidenziano la necessità di una formazione centrata
sulle seguenti tematiche:
COLLABORATORI SCOLASTICI
accoglienza, vigilanza e comunicazione;
partecipazione alla gestione delle emergenze e del primo soccorso;
assistenza agli alunni con disabilità.
lavoro e competenze imprenditoriali
Competenze di sistema
Didattica per competenze, innovazione metodologica e competenze di base II
Docenti I e II ciclo 52 25 2017/2018
Competenze per il XXI secolo
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento II
Docenti I e II ciclo 27 25 2017/2018
Inclusione e Disabilità
La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità I ANNUALITÀ
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2017/2018
Valutazione e Miglioramento
Metodi e strumenti per la ricerca educativa: elementi di docimologia e statistica I ANNUALITÀ
Nuclei Interni di Valutazione
Da definire
25 2017/2018
Valutazione e Miglioramento
Metodi e strumenti per la ricerca educativa: elementi di docimologia e statistica II ANNUALITÀ
Nuclei Interni di Valutazione
Da definire
25 2018/2019
Valutazione e Miglioramento
Valutazione e Didattica I ANNUALITÀ
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2018/2019
Inclusione e Disabilità
La scuola inclusiva: ambienti, relazioni, flessibilità II ANNUALITÀ
Docenti I e II ciclo Da definire
25 2018/2019
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ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
contratti e procedure amministrativo contabili;
procedure digitali sul SIDI;
ricostruzione carriere e rapporti con la ragioneria territoriale.
ASSISTENTI TECNICI
la collaborazione con gli insegnanti e i dirigenti scolastici nell’attuazione dei processi di
innovazione delle istituzioni scolastiche;
la funzionalità e la sicurezza dei laboratori.
DSGA
la nuova disciplina in materia di appalti pubblici e gli adempimenti connessi ai PON;
la disciplina dell’accesso alla luce delle recenti innovazioni normative.
4.1 Articolazione del percorso I corsi saranno articolati su moduli orari differenti in base agli obiettivi prefissati. Il modulo base
prevede 24 ore strutturate attraverso ore in presenza e ore dedicate ad attività laboratoriali e di
restituzione.
Potranno inoltre essere strutturati corsi con moduli di durata maggiore in riferimento alle diverse
posizioni economiche.
4.2 Sede dei corsi L'erogazione dei corsi e la sede degli stessi verranno definite dai DS di ambito in una conferenza di
servizio in base alla provenienza della maggior parte degli iscritti.
4.3 Destinatari Prioritariamente personale a tempo indeterminato differenziato in base ai seguenti profili:
A. Collaboratore Scolastico
B. Assistente Amministrativo
C. Assistente Tecnico
D. DSGA
Il personale a tempo determinato potrà essere ammesso in base alla disponibilità di posti.
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4.4 I corsi Destinatari Tematica Durata in ore n. corsi Annualità
Assistenti Amministrativi Procedure digitali su SIDI 14 + 16 + 6 1 2016/2017
Assistenti Amministrativi Contratti e procedure amministrativo contabili
12+6+6 1 2016/2017
Assistenti Amministrativi Ricostruzioni di carriera e rapporti con le Ragionerie Territoriali
12+6+6 1 2016/2017
Assistenti Amministrativi Da definire 2017/2018
Assistenti Amministrativi Da definire 2018/2019
DSGA Disciplina dell'accesso alla luce delle recenti innovazioni normative
12+6+6 1 2016/2017
DSGA Nuova disciplina in materia di appalti pubblici e adempimenti connessi con i progetti PON
12+6+6 1 2016/2017
DSGA Da definire 2017/2018
DSGA Da definire 2018/2019
Collaboratori Scolastici Accoglienza, vigilanza e comunicazione
12+6+6 1 2016/2017
Collaboratori Scolastici Gestione dell'emergenza e del primo soccorso
12+6+6 1 2016/2017
Collaboratori Scolastici assistenza agli alunni con disabilità.
12+6+6 1 2017/2018
Collaboratori Scolastici Da definire 2018/2019
Assistente Tecnico Collaborazione Insegnanti e Dirigenti Scolastici nei processi di innovazione
12+6+6 1 2016/2017
Assistente Tecnico funzionalità e la sicurezza dei laboratori
12+6+6 1 2017/2018
Assistente Tecnico Da definire 2018/2019