pieghevole web

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mostra archeologica 20 aprile - 26 ottobre Quattro Castella castello di bianello IL CONTESTO ambientale che caratterizza i castelli di Quattro Castella si distingue per la compiuta integra- zione tra le forme del costruito medievale e l’assetto geologico della zona, dando origine ad un insieme pae- saggistico di spiccata eccezionalità: uno stretto connu- bio tra valori naturalistici ed interventi architettonici, che ha prodotto nei secoli un sistema unico nel suo ge- nere, in gran parte ancora oggi intatto. Quattro Castella prende nome dai quattro colli che compongono il vasto complesso ambientale dal 2002 di proprietà dell’Amministrazione Comunale: da levante a ponente, Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane. Monte Vetro Bianello Monte Lucio Monte Zane Veduta aerea dei quattro colli DEI QUATTRO CASTELLI Bianello è il solo che ancora mantiene una struttura edilizia ben conservata e l’unico ad aver preservato un’ininterrotta continuità abitativa dal medioevo fino ai giorni nostri. Mostra promossa da Comune di Quattro Castella Alma Mater Studiorum – Università di Bologna Dipartimento di Storia Culture Civiltà Si ringrazia la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna per la collaborazione Per informazioni Ufficio Turismo tel. 0522/249267 [email protected] www.bianello.it Orari di apertura Domeniche e giorni festivi 15-19 Luglio e Agosto 16-20 Giorni infrasettimanali su prenotazione Ingresso intero 5,00 Ingresso ridotto (residenti e over 65) 2,00 Ingresso omaggio (fino a 12 anni e dipendenti Mibac) Gruppi organizzati 80,00 Scolaresche 70,00 Scolaresche del Comune 30,00 Tutto il materiale archeologico esposto è di proprietà dello Stato ed è concesso in prestito temporaneo con autorizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per le Antichità, prot. 2169 del 14.03.2014 20 aprile - 26 ottobre 2014 delicatessen - illustrazione di luca zontini Comune di Quattro Castella Alma Mater Studiorum-Università di Bologna Dipartimento Di Storia Culture Civiltà un luogo che vive da quasi mille anni

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Page 1: Pieghevole web

mostra archeologica

20 aprile - 26 ottobre

Quattro Castella castello di bianello

IL CONTESTO ambientale che caratterizza i castelli di Quattro Castella si distingue per la compiuta integra-zione tra le forme del costruito medievale e l’assetto geologico della zona, dando origine ad un insieme pae-saggistico di spiccata eccezionalità: uno stretto connu-bio tra valori naturalistici ed interventi architettonici, che ha prodotto nei secoli un sistema unico nel suo ge-nere, in gran parte ancora oggi intatto.

Quattro Castella prende nome dai quattro colli che compongono il vasto complesso ambientale dal 2002 di proprietà dell’Amministrazione Comunale: da levante a ponente, Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane.

Monte Vetro Bianello

Monte Lucio Monte

Zane

Veduta aerea dei quattro colli

DEI QUATTRO CASTELLI Bianello è il solo che ancora mantiene una struttura edilizia ben conservata e l’unico ad aver preservato un’ininterrotta continuità abitativa dal medioevo fino ai giorni nostri.

Mostra promossa da

Comune di Quattro CastellaAlma Mater Studiorum – Università di Bologna

Dipartimento di Storia Culture Civiltà

Si ringrazia la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna per la collaborazione

Per informazioniUfficio Turismo tel. 0522/249267

[email protected]

www.bianello.it

Orari di aperturaDomeniche e giorni festivi 15-19

Luglio e Agosto 16-20Giorni infrasettimanali su prenotazione

Ingresso intero € 5,00Ingresso ridotto (residenti e over 65) € 2,00

Ingresso omaggio (fino a 12 anni e dipendenti Mibac)Gruppi organizzati € 80,00

Scolaresche € 70,00Scolaresche del Comune € 30,00

Tutto il materiale archeologico esposto è di proprietà dello Stato ed è concesso in prestito temporaneo con autorizzazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Direzione Generale per le Antichità, prot. 2169 del 14.03.2014

20 aprile - 26 ottobre 2014

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Comune di Quattro Castella

Alma Mater Studiorum-Università di BolognaDipartimento Di Storia Culture Civiltà un luogo che vive

da quasi mille anni

Page 2: Pieghevole web

IL CONTESTO che racchiude i castelli di Quattro Ca-stella si distingue per la compiuta integrazione tra le forme del costruito medievale e l’assetto geologico del-la zona dando origine ad un insieme paesaggistico di spiccata eccezionalità: quello stretto connubio tra valori naturalistici ed interventi architettonici che ha prodotto nei secoli un sistema unico nel suo genere in gran parte ancora oggi intatto. Quattro Castella deriva il suo nome dai quattro colli che compongono il vasto compl esso ambientale dal 2002 di proprietà del Comune di Quat-tro Castella. Essi sono, da levante a ponente, quelli di Monte Vetro, Bianello, Monte Lucio e Monte Zane.

Un luogo che vive da quasi mille anni

sala Ala guerra, gli strumenti di lavoro e gli oggetti d’uso domestico

L’area esterna alla chiesa è caratterizzata dal rinve-nimento di un cimitero di individui adulti. Lo studio

dei resti ha permesso di ricostruire le loro condizioni di vita. Inoltre dallo scavo sono emersi numerosi oggetti che hanno offerto la possibilità di gettare uno spiraglio di luce sulle atti-vità svolte all’interno del castello.

sala Cuna chiesa funeraria destinata alla sepoltura di bambini

La chiesa del castello, dedicata a San Leonardo, rappresenta un caso particolare,

visto che fu destinata alla sola sepoltura di bambini o donne, probabilmente puerpere, un fatto del tutto eccezionale che rende unico questo ritrovamento.

sala BLe monete e gli oggetti notevoli

I reperti trovati ci permettono di affermare che il castel-lo di Monte Lucio era un luogo importante, come testi-

moniano le numerose monete provenienti da tutta la pianura padana. Significativi sono anche i rinvenimenti di oggetti “preziosi”, segno di un ruolo sociale elevato di alcuni degli abitanti di Monte Lucio.

Piccolo manufatto in pietra raffigurante un cane o un cavallo stilizzato. È probabile si trattasse di un pestello da mortaio, forse riutilizzato come giocattolo, visto che è stato individuato nei pressi di una tomba di bambino.

Trattandosi di un castello non mancano le armi, tra cui numerose punte di balestra che indicano come il sito sia stato teatro di alcune battaglie.

Le monete indicano come il sito di Monte Lucio partecipasse in maniera attiva agli scambi commerciali dell’epoca.

Lo scavo ha portato alla luce oggetti del tutto particolari che dimostrano la straordinaria peculiarità di un sito come Monte Lucio. Tra questi si segnala uno spillone dorato, raffinato oggetto di ornamento femminile

Le immagini dei reperti sono pubblicate su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, riproduzione vietata.

La DATA di fondazione del castello di Monte Lucio è sconosciuta e, diversamente da Monte Vetro, Bia-

nello e Monte Zane, il colle sembra non aver mai ospitato una comunità radicata e stabile. La sua origine è legata alla storia della famiglia dei da Canossa che, insediatasi nella zona attorno alla metà del 1100, nel 1185 ottenne da Federico I l’investitura del feudo di Bianello, Canossa e Gesso sul Crostolo.

Il CASTELLO era contraddistinto da una cinta muraria di forma ellittica che circondava la sommità del col-

le. Gli elementi principali erano una torre signorile e una chiesa innestata direttamente nella cortina muraria.

SAPPIAMO dalle fonti scritte che il piccolo oratorio era dedicato a San Leonardo, mentre i dati archeologici

ci dicono che questo edificio ecclesiastico, fin dalle sue origini, fu sede di una necropoli. All’interno della chiesa furono seppelliti bambini e alcune donne, mentre all’e-sterno furono deposti individui adulti di sesso maschile.

Il CASTELLO ebbe una vita piuttosto breve. Fondato nella prima meta del XIII secolo, fu abbandona-

to alla fine del XIV secolo. L’abbandono non interessò però tutta l’area. La torre continuò ad essere abitata, probabilmente con funzioni non più militari, a differenza della cinta muraria e della chiesa che furono demolite intenzionalmente. Sui loro ruderi si costruirono delle piccole strutture di età ri-nascimentale, segno di una frequentazione agricola del colle e delle aree limitrofe.

monte lucioda avamposto difensivo

a presidio del territorio

UNA SCOPERTA ARCHEOLOGICA SORPRENDENTE

Lo scavo archeologico del castello di Monte Lucio ha riservato importanti scoperte che lo rendono un contesto del tutto eccezionale. Di grande rilievo appare la sua chiesa che

fu destinata alla sepoltura di bambini, un fatto tanto significativo quanto inusuale

pianta generale dello scavo